2. Linguaggio
tutte le società umane in tutti i tempi e in tutti i
luoghi hanno un linguaggio
universali linguistici
le lingue umane hanno caratteristiche in comune
•le parole (entità simboliche) sono combinate per
formare frasi complesse
•tutti i concetti possono essere espressi in tutte le
lingue
3. caratteristiche comuni alle lingue
insieme
finito di parole
insieme
infinito di frasi
• il linguaggio è produttivo
è possibile produrre e capire nuove frasi mai
sentite prima a partire da un numero limitato
di parole
• il linguaggio è strutturato
nella costruzione di nuove frasi si seguono
principi astratti che dipendono dalla struttura
del linguaggio
4. le regole sono seguito senza bisogno di sforzo
consapevole e senza necessità di addestramento
specifico
•il linguaggio è significativo
•il linguaggio è referenziale
si usa il linguaggio per descrivere entità del
mondo (o stati mentali)
•il linguaggio è interpersonale
si usa il linguaggio per comunicare significati
ad altre persone
5. psicolinguistica
studia i processi cognitivi coinvolti nell’uso del linguaggio
i modelli teorici e la ricerca si fondano (inizialmente) sul
lavoro di N. Chomsky (1957, 1965)
le lingue naturali hanno elementi in comune (universali
linguistici) che indicano l’esistenza di processi cognitivi
innati
Grammatica Universale
7. linguaggio
appreso o innato?
tesi comportamentista (Skinner)
anche il linguaggio viene appreso tramite meccanismi di
condizionamento classico e operante
tesi innatista
ci molte prove a favore di una predisposizione innata
all’apprendimento del linguaggio
8. il linguaggio si sviluppa
•in un periodo di tempo relativamente breve
•in modo uniforme per tutti i bambini
•in presenza di un linguaggio adulto “imperfetto”
povertà dello stimolo
•in modo indipendente dal livello intellettivo
(entro certi limiti)
e consiste
•nella produzione e comprensione di frasi nuove
9. • lo sviluppo del linguaggio è sottoposto a vincoli
temporali definiti periodo critico Lenneberg (1967)
la piena competenza linguistica può essere acquisita
entro la pubertà
la deprivazione linguistica protratta nel periodo postpuberale può causare problemi linguistici permanenti
esempi
bambini – lupo /bambini sordi
lo sviluppo del linguaggio nei bambini sordi è correlata
all'età di esposizione alla lingua dei segni
10. secondo Chomsky
LAD
Language Acquisition Device
che contiene i principi della grammatica universale
principi generali in comune a tutte le lingue naturali
che consentono ai bambini di scoprire le strutture
linguistiche corrette della lingua madre
11. competenza linguistica
conoscenza implicita delle regole grammaticali
permette di riconoscere e produrre frasi corrette
esecuzione linguistica
capacità effettiva di usare il linguaggio
dipende anche da altri fattori
•contesto
•cultura
•maturazione cognitiva
12. cosa si apprende
parole
•il lessico mentale è l’insieme delle parole conosciute da
un parlante ad un certo stadio di sviluppo
•apprendimento continuo
frasi
capacità combinatoria della lingua
discorsi e testi
•relazioni tra frasi
•funzione interpersonale del linguaggio
pragmatica
13. esempio
distinzione tra suoni (fonemi)
i fonemi e la distinzione tra fonemi variano da lingua a
lingua
R L sono suoni distinti in inglese e italiano ma non in
giapponese
quindi i parlanti inglesi e italiani ma non i parlanti
giapponesi distinguono tra i due suoni
(produzione e comprensione)
domanda (scientifica)
l’apprendimento dei suoni della lingua madre è un
processo di acquisizione o di specializzazione?
14. i bambini appena nati sono predisposti ad imparare
qualsiasi lingua
durante il primo anno di vita sono esposti ad una specifica
lingua caratterizzata da fonemi specifici
solo dopo la nascita imparano ad ignorare le distinzioni
non previste dalla specifica lingua che devono imparare
l’apprendimento dei suoni è un processo di
specializzazione
15. metodo di studio
abituazione
la risposta ad uno stimolo tende a diminuire di intensità col
passare del tempo
•i bambini hanno un ciuccio collegato ad un altoparlante
•quando succhiano l’altoparlante emette il suono BA
•i bambini succhiano più velocemente
•quando la frequenza di suzione diminuisce (abituazione)
l’altoparlante emette il suono GA
16. se i bambini riprendono a succhiare rapidamente vuol dire
che distinguono i due suoni
media
suzioni
per
minuto
BA
GA
i bambini di due mesi distinguono più suoni dei
bambini di un anno
(Werker & Tees, 1984)
18. struttura superficiale e struttura profonda
la vecchia porta la sbarra
significati diversi
la vecchia legge la regola
19. • regole di riscrittura
riscrivono un costituente in altri costituenti più
piccoli
X
Y
riscrivi X come Y
esempio
la frase
è formata da sintagmi
formati da parole
unità
sintattica
• regole trasformazionali
trasformano le frasi in altre frasi con identica
struttura profonda ma diversa struttura superficiale
20. regole di riscrittura
SN + SV
F
riscrivi Frase come Sintagma Nominale + Sintagma Verbale
SN
Art + N (+ Agg)
SV
V + SN
riscrivi Sintagma Nominale come Articolo + Nome + Agg
riscrivi Sintagma Verbale come Verbo + Sintagma Nominale
N
bambino, flauto, cane ….
V
suona, mangia, dorme ….
Art
F
il, una, le ….
SV
SN
frasi con struttura
identica possono
avere diverso significato
il cane raspa la terra
Andrea suona la batteria
Art
N
SN
V
Art
il
bambino suona il
N
flauto
cfr. manuale fig. 8.1, pag. 157
21. regole trasformazionali
frasi che hanno stessa struttura profonda (significato) ma
diversa struttura superficiale sono derivate tramite regole
trasformazionali
il bambino suona il flauto
T - passiva
il flauto è suonato dal bambino
22. regole trasformazionali
F
SV
SN
Art
N
SN
V
Art
il
bambino suona il
N
frasi con identico
significato
possono avere struttura
sintagmatica differente
flauto
T- passivo
il
flauto
Sintagma
Nominale
è
suonato dal
Sintagma
Verbale
bambino
Sintagma
Preposizionale
23. relatività linguistica
la differenza tra lingue diverse implica una differenza
nei sistemi percettivi e concettuali?
"il sistema linguistico di sfondo di ciascuna lingua
non è soltanto uno strumento di riproduzione per
esprimere le idee, ma esso stesso dà forma alle
idee, è il programma e la guida dell'attività
mentale dell'individuo" (Whorf 1965)
Sapir & Whorf
la lingua parlata da un individuo determina il modo
in cui egli percepisce e concettualizza il mondo
24. Whorf 1940
contrappone la lingua degli Eschimesi e le lingue europee
per il numero di termini per indicare la NEVE
Eschimesi molti termini per indicare NEVE
lingue europee
pochi termini per indicare NEVE
gli europei e gli eschimesi percepiscono la neve in modo
diverso?
gli eschimesi percepiscono più categorie di neve rispetto
agli europei ?
25. Martin 1986
nella lingua eschimese vi sono due sole radici
qanik
aput
neve nell'aria (o fiocco di neve)
neve sul terreno
da cui derivano le altre parole che si riferiscono a neve
•la quantità di termini per indicare NEVE della lingua
eschimese è solo apparente
•anche le altre lingue hanno diverse parole che derivano
l’uno dall’altro
esempio
neve nevischio nevoso
26. Heider e Olivier 1972
differenze lessicali per i nomi di colori
dugum dani (tribù della Nuova Guinea)
mili = colori freddi e scuri
mola = colori chiari e caldi
inglesi
otto nomi per i colori
rosso, arancione, giallo, verde, blu, viola, bianco, nero
risultati
non ci sono differenze nella discriminazione
e nel ricordo di colori tra i dani e inglesi
27. comprensione del linguaggio
riconoscimento di parole
comprensione di frasi
comprensione di testi e discorsi
riguarda tutti i processi compresi tra
sequenza di suoni prodotta
da un parlante
oppure
serie di segni grafici linguistici
stimola il sistema visivo
interpretazione corretta di parole
frasi o testi e discorsi
rappresentazione mentale del
significato del messaggio
linguistico
28. riconoscimento di parole
dipende
dalla frequenza con cui le parole sono utilizzate in
una determinata lingua
parole più frequenti sono riconosciute più velocemente
es.
CANE più veloce di CAVO
29. dal contesto in cui una parola è presentata
le parole sono riconosciute più velocemente in
determinati contesti
es.
priming
gatto - CANE più veloce di CANE
il collare del CANE più veloce di CANE
effetto di superiorità della parola
30. effetto di superiorità della parola
Reicher (1969)
1)
sullo schermo sono presentate per pochi msec.
K
lettera
oppure
WORK
parola
oppure
OWRK
non-parola
2) viene presentata una configurazione mascherante
XXXXXXX
31. effetto di superiorità della parola
Reicher (1969)
3) infine vengono presentate due lettere (D e K)
4) quale lettera è presente nello stimolo iniziale (K)?
D-K
TR
32. risultati
TR a K
il contesto costituito dalla parola rende più
facile (TR più brevi) il riconoscimento della
singola lettera
WORK
K
OWRK
infatti ci vuole più
tempo a riconoscere
K quando nella prima
fase era stata
presentata da sola
rispetto a quando era
stata presentata nella
parola
33. Accesso Lessicale
come vengono trovate le parole nel dizionario mentale
attivazione
quando una parola viene percepita
•
si attiva nel lessico mentale l’unità corrispondente
alla parola
la parola è riconosciuta e può essere letta o pronunciata
•
si attivano tutte le informazioni relative alla parola
(classe grammaticale, categoria di appartenenza)
il significato della parola è accessibile
34. Modello del Logogeno
Jackson e Morton (1984)
• un logogeno è una unità nel lessico mentale
corrispondente ad una parola
• utilizza informazioni visive acustiche, semantiche e
contestuali
• accumula informazioni
• ha una soglia di riconoscimento
35. Modello del Logogeno
(Morton, 1969; Morton & Patterson, 1980)
CANE
inizia con la C - ha 4 lettere - la terza lettera è N ecc...
soglia
la parola viene riconosciuta
quando il valore di soglia
di un logogeno è raggiunto
CANE
parole ad alta frequenza o familiari hanno soglie più basse
riconoscere CANE
riconoscere CAVO
è più veloce che
36. Comprensione di Frasi
produce una rappresentazione mentale del significato
recupero della struttura profonda a partire dalla struttura
superficiale
sintassi
attribuzione di ruoli grammaticali agli elementi della
frase
semantica
recupero dalla MLT del significato delle parole
37. psicolinguistica degli anni ‘60
caratterizzata dal tentativo di verificare la grammatica
generativo-trasformazionale con studi sperimentali
ipotesi generale
se nella mente esistono le regole di riscrittura e le regole
trasformazionali allora deve essere possibile dimostrare la loro
esistenza nel comportamento osservato
regole di riscrittura
scompongono unità sintattiche in unità più piccole
F
SN + SV
riscrivi Frase come Sintagma Nominale
+ Sintagma Verbale
38. Fodor, Bever & Garrett (1974)
frase
click
esperimento con i
CLICK
• i soggetti indossano una
cuffia
• nei due canali della cuffia
sono presentati stimoli
differenti
• ad un orecchio sono presentate frasi
• all’altro orecchio sono presentati dei “CLICK”che si
sovrappongono alle frasi
(la battaglia per la proprietà del terreno) (fu vinta dopo molti giorni)
C
C
C
39. il compito dei soggetti è di schiacciare un pulsante quando
sentono un CLICK
risultati
i CLICK sono percepiti in corrispondenza dei due costituenti
principali della frase (SN SV) indipendentemente dalla
posizione oggettiva
le frasi vengono organizzate percettivamente in unità
che corrispondono ai costituenti sintattici che compongono
la frase
le regole di riscrittura hanno realtà psicologica
40. regole trasformazionali
trasformano frasi in altre frasi con lo stesso significato
(struttura profonda) ma diversa forma sintattica (struttura
superficiale)
il bambino suona il flauto
il flauto è suonato dal bambino
(T-passivo)
il flauto è stato suonato dal bambino?
(T-passivo +
T-interrogativo)
per capire una frase è necessario scomporre le
trasformazioni eseguite in modo da recuperare il suo
significato
41. la complessità psicologica delle frasi è funzione della
complessità sintattica
del numero di regole trasformazionali applicate
il flauto è stato suonato dal bambino?
il flauto è suonato dal bambino
il bambino suona il flauto
risultati
non è stato possibile dimostrare che frasi più
complesse sono più difficili da capire
le regole trasformazionali non hanno realtà psicologica
42. strategie utilizzate nella comprensione di frasi
• sintattica
identificazione delle parole funzione
(articoli, preposizioni, pronomi, congiunzioni….)
esempio
se c’è Art
il gatto giocherellone
segue SN (nome oppure nome +
aggettivo)
un caldo abbraccio
43. le parole funzione servono anche per classificare le
parole contenuto che seguono
esempio
nome
sale (parola ambigua)
verbo
il significato corretto è anticipato dalla presenza di un articolo
di un pronome
•hai mai provato il sale non raffinato?
•l’uomo che le scale …
44. strategie utilizzate nella comprensione di frasi
• semantica
la comprensione può andare oltre quanto espresso
esplicitamente
la frase implica un evento o un’azione
l’ascoltatore conclude che l’evento o l’azione siano stati
espressi esplicitamente
processi inferenziali nella comprensione di frasi
(Bransford, Barclay e Franks, 1972)
45. 1)
ai soggetti sono presentate frasi diverse
tre tartarughe stanno su un tronco che galleggia nell’acqua
e un pesce nuota sotto di esse
tre tartarughe stanno accanto ad un tronco che galleggia
nell’acqua e un pesce nuota sotto di esse
2)
successivamente viene presentata una nuova lista di
frasi tra le quali i soggetti devono riconoscere le frasi
presentate in precedenza
46. tre tartarughe stanno su un tronco che galleggia nell’acqua e un pesce
nuota sotto di esso
tre tartarughe stanno accanto ad un tronco che galleggia nell’acqua
e un pesce nuota sotto di esso
falsi riconoscimenti
Inferenza
il pesce nuota SOTTO le tartarughe
falsi riconoscimenti meno frequenti
inferenza
il pesce NON nuota SOTTO
le tartarughe
47. i significati di una frase
significato letterale
è funzione dei significati delle parole e delle regole di
combinazione (struttura grammaticale)
significato trasmesso
si riferisce alle intenzioni dei parlanti e alle informazioni
contestuali
è diverso o più ampio del significato letterale
ironia
il significato trasmesso è opposto rispetto a quello letterale
parlante A
parlante B
sei invitato alla festa
non chiedo di meglio!!
48. pragmatica
aspetti impliciti della comunicazione e relazione tra
contenuto e contesto (linguaggio e situazioni)
Grice (1975) principio della cooperazione
necessità da parte del partecipante di dare il proprio
contributo al momento opportuno coerentemente con le
richieste della situazione comunicazionale
conversazione
comunicazione
50. • massima della quantità
i partecipanti alla conversazione non devono dire più di
quanto necessario
• massima della qualità
gli interlocutori devono fare affermazioni vere
• massima della relazione
gli interlocutori devono essere pertinenti
• massima del modo
gli interlocutori devono essere chiari ed evitare le
ambiguità
51. le massime conversazionali inducono l’ascoltatore a
trarre conclusioni su aspetti della situazione non espliciti nella
conversazione
esempio
Paolo deve andare a Milano, sta guardando l’orario ferroviario
l’ascoltatore conclude che Paolo andrà a Milano in treno
le massime conversazionali possono essere violate
intenzionalmente per indurre nell’ascoltatore conclusioni false
cfr. manuale quadro 8.1, pag. 163