Ldb key management 2014 06-27 monaco-self management self management xx
1.
2. IL SELF – MANAGEMENT
UNA VIA PER AUTOREALIZZARSI
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3. Monica Paola Monaco
Emotional Manager
Vice Presidente di AEM Italia,
Emotional Manager certificata e project
manager. Laureata in Economia
Sociale si occupa di consulenza
organizzativa, formazione e Business
development. È specializzata nella
realizzazione di progetti con i fondi
interprofessionali e con i fondi europei.
Chi siamo
4. Self-management skills
“le abilità di self-management
aiutano a fare scelte
consapevoli che portano ad
avere una vita privata e
lavorativa soddisfacente”
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5. Self-management skills
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-Self-management skills :
-Superare le barriere ed autolimitazioni
-Costruire fiducia in se stessi
-Acquisire maggiore auto motiv-azione
-Avere maggiore bilanciamento degli
atteggiamenti
-Costruire conoscenza e cambiare le
convinzioni
-Cambiare Fattori
Predisponenti
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Self-management skills
Che cosa intendiamo per self - management?
Self
Abilità di auto determinazione ed organizzative che consente di fare da sé,
senza un intervento esterno
Management
Abilità di pianificazione e definizione degli obiettivi, calcolo delle risorse,
controllo e monitoraggio.
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Self-management skills
Quali sono i fattori abilitanti ?
- Competenze –Professionalità
- Goal Setting
- Capacità di auto-valutazione
- Capacità di auto-monitoraggio
- Capacità di auto-pianificazione
- L'adozione di capacità di coping
- Abilità comunicative e relazionali
- Gestione del tempo
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Self-management skills
Goal Setting o G.S.,
Programmazione degli Obiettivi,
Cioè un percorso per pianificare e sviluppare degli obiettivi personalizzati,
che permette di adattare anche programmi preesistenti alle proprie esigenze, ai
propri ritmi ed ai propri impegni.
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Self-management skills
Obiettivo SMART
S- Specifico: definisce una specifica area
M- Misurabile: quantificato secondo un indicatore
A-Assegnato: specifica chi deve fare cosa
R-Realistico: definisce quali risultati sono raggiungibili realisticamente a
partire dalle risorse a disposizione
T-Tempo definito specifica quando il risultato può essere raggiunto.
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Self-management skills
ESPERIMENTO:
L’Università americana di Yale ha condotto un
esperimento che consisteva nell’intervistare
un certo numero di studenti chiedendo loro
che cosa volevano fare nella vita.
Degli studenti interessati, solo il 3% mise i propri
obiettivi per iscritto gli altri si rifiutarono
Dopo vent’anni i ricercatori
ricontattarono tutti gli intervistati:
il risultato della ricerca fu che
solo gli studenti che avevano scritto i propri
obiettivi li avevano effettivamente raggiunti,
questi inoltre si ritenevano più soddisfatti della
vita che conducevano rispetto a quelli che si
erano rifiutati.
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Self-management skills
Solo con una
chiara e dettagliata idea di quelli che sono i tuoi obiettivi la mente
riesce ad organizzare comportamenti in funzione del raggiungimento
dell’obiettivo stesso.
INOLTRE :
Obiettivi ben definiti e stimolanti accrescono e mantengono la motivazione
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Self-management skills
Il controllo ecologico pone l’obiettivo
nell’ottica sistemica
ogni persona è considerata come parte di un
sistema e qualsiasi cambiamento nel
sistema avrà ripercussioni in tutte le altre
parti del sistema.
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Self-management skills
Quali cambiamenti apporterà nella mia vita
l’obiettivo raggiunto?
Esistono controindicazioni al suo raggiungimento?
Che prezzo sono disposto a pagare?
Potrebbe arrecare disagi alle persone a me care?
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Self-management skills
Quali sono le fasi ?
1) Identificare i propri valori ed attitudini
2)Stabilire gli obiettivi personali
3) Identificare i bisogni
4)Scelta dei componenti
5)Scrivere un piano d’azione
6) Valutare i progressi
7) Monitorare i processi in un’ottica
di miglioramento continuo- PDCA
Ma soprattutto …… ..AGIRE
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Self-management skills
Teoria dei Bisogni di Maslow?
I bisogni sono classificati in cinque classi di contenuto: bisogni fisiologici, di
sicurezza, di appartenenza, di stima, di auto-realizzazione;
I bisogni sono gerarchicamente ordinati da “bisogni di ordine inferiore” a “bisogni di
ordine superiore”;
I bisogni di ordine inferiore devono essere sufficientemente soddisfatti prima che i
bisogni di ordine superiore possano essere concepiti in modo sufficientemente forte
da spingere all’azione ed orientare il comportamento.
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Self-management skills
Teoria dei Bisogni di Maslow?
Un bisogno consiste nella percezione di un gap
esistente tra un situazione (presente o futura) e
uno stato delle cose desiderato e si comincia a
percepire uno stato di tensione che si cercherà
di ridurre
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Self-management skills
Il modello dei fattori duali di
Herzberg
I bisogni sono classificati in due classi di contenuto: fattori igienici
(esigenze materiali, di consumo, di sicurezza e non nocività ambientale) e
fattori motivanti (esigenze di crescita, sviluppo professionale);
I fattori igienici identificano bisogni percepiti come deficit rispetto ad
uno standard e generano insoddisfazione se non trovano risposte;
I fattori motivanti identificano bisogni percepiti come surplus e sono
generative di spinte positive all’azione per conseguire un’elevata
soddisfazione piuttosto che per correggere una situazione negativa.
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Self-management skills
Le persone acquisiscono o apprendono certi bisogni piuttosto che
altri, sia dalla cultura della società in cui vivono, sia in modo
diretto in base alle proprie esperienze
Esistono tre tipi di bisogni:
successo-riuscita (need for achievement)
Bisogno di portare a termine un compito con successo
potere (need for power)
Bisogno di imporsi all’attenzione altrui, di stabilire, mantenere o
ristabilire il proprio prestigio o potere
affiliazione (need for affiliation)
Bisogno di interazione sociale e bisogno di stringere relazioni con
altre persone
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Self-management skills
Risorse: tempo; denaro;supporto sociale, e risolvere
Ostacoli: impedimenti oggettivi; sociali
Opportunità:
Rischi:
Evidenziare ostacoli può influenzare la motivazione e anche
la scelta degli obiettivi.
Identificare risorse e ostacoli
Definire i propri obiettivi
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Self-management skills
Gli obiettivi sono concepiti come livelli di aspirazione,
traguardi da raggiungere che orientano la scelta delle
azioni come mezzo per raggiungerli
Il problema centrale affrontato da
questi modelli è stato di capire
quale livello degli obiettivi si
correli a performance più
elevate
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Self-management skills
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Nel Goal setting
il livello delle performance
realizzate dipende:
• Dal grado di difficoltà degli obiettivi
(livelli di aspirazione troppo bassi riducono la ricerca; livelli di
aspirazione troppo alti conducono a non agire);
• Dal grado di precisione degli obiettivi
(si è mostrato come propositi generici del tipo “facciamo del nostro
meglio” spesso lastricano la strada a far meno bene di quanto si
potrebbe);
• Dal grado di autodeterminazione degli obiettivi
(gli obiettivi autodeterminati possono essere più bassi di quelli che
fisserebbero gli altri; d’altro lato essi possono essere accettati con
maggior convinzione ed impegno).
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Self-management skills
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• Definiscono il problema come scostamento di uno stato di “non
funzionamento” da uno di “funzionamento”;
• Si basano sul principio del rinforzo. Infatti le azioni che fanno
registrare effetti positivi vengono ritenute in memoria come corrette
e ripetute in successive simili occasioni;
• Comportano un risparmio di energia cognitiva ma sono applicabili
solo a situazioni decisionali che si ripetono con caratteristiche simili
nel tempo e ad azioni facilmente reversibili.
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Self-management skills
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Teoria del rinforzo
Uso del
rinforzo
Incoraggiare i
comportamenti
desiderati
Eliminare i
comportamenti
indesiderati
Attivo Rinforzo positivo Punizione
Passivo Rinforzo negativo
(astenersi dalla
punizione)
Estinzione
(astenersi dal rinforzo
positivo)
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Self-management skills
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L’insieme dei motivi che ci spingono ad agire, che sono in relazione a
diversi obiettivi e interessi e che sono guidati da processi cognitivi ed
emotivi (Pilati, 1995)
Le teorie della motivazione:
Le teorie del contenuto: sottolineano l’importanza delle cause che
originano il comportamento in quanto spiegano gli aspetti del
comportamento stesso, in base ai bisogni umani e ai fattori specifici che lo
guidano;
Le teorie del processo: spiegano il modo in cui i comportamenti
cambiano e il modo in cui una persona comincia ad agire differentemente.
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Self-management skills
Definire una programmazione temporale realistica, prendendo in considerazione
risorse disponibili e vincoli (role play)
Definire strumenti di pianificazione e di monitoraggio
Modello PDCA
Fare un programma di lavoro
Identificare risorse e ostacoli
Porsi obiettivi
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Self-management skills
Motiv-Azione: abilità di regolazione delle emozioni e di
auto-controllo.
Essere preparati ad affrontare situazioni di perdita di
motivazione, problemi inattesi o delusioni.
Mantenere la motivazione
Realizzare passo dopo passo
Fare un programma di lavoro
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Self-management skills
Registrazione: tenere un diario può aiutare la pianificazione e la definizione degli obiettivi,
mantenendo una traccia dei risultati raggiunti
Discussioni: parlare dei risultati raggiunti, delle difficoltà o dei successi
Role - play: sperimentare usare queste abilità nella pratica in pubblico all’interno di un
contesto protetto può infondere fiducia
Riflessione personale: riflettere sui risultati è uno strumento prezioso di auto-valutazione,
con un tempo sufficiente e dedicato
Confronto tra pari: risulta più facile accettare critiche costruttive che provengono da
persone considerate dei pari piuttosto che da un’autorità
Auto-valutazione:è importante riconoscere I propri successi e le proprie difficoltà
Discussione: I momenti formalizzati di confronto/discussione garantiscono l’opportunità
Comunicazione efficace: Saper interagire con gli altri in modo efficace ed efficiente
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Self-management skills
COSA CONSIDERARE ?
Capire l’Atteggiamento mentale da adottare
o non adottare nella gestione dei
problemi/cause …
Apprendere alcune metodologie utili nella
ricerca di soluzioni ai problemi/cause
Analizzare ed applicare uno strumento di
valutazione delle diverse soluzioni generate
per la gestione dei problemi/cause …
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Self-management skills
Atteggiamento Positivo:
Vediamo cosa posso fare …
Si, è una bella sfida anzi è
un’opportunità ….
Questa volta so già come agire
per …
Non ho le risorse per …. non ho
il tempo per …. non so se
basterà ….
Ho o posso accedere alle
risorse e abilità per ….
dedicherò il tempo e
l’attenzione necessari …
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Self-management skills
Decalogo del vincente e del perdente:
1. Il Vincente ha sempre delle soluzioni.
2. Il Perdente ha sempre dei problemi.
3. Il Vincente ha sempre un programma
4. Il Perdente ha sempre una scusa
5. Il Vincente dice "ci penso io"
6. Il Perdente dice "non è compito mio"
7. Il Vincente vede una risposta in ogni problema
8. Il Perdente vede un problema in ogni risposta
9. Il Vincente dice "può essere difficile, ma si può fare"
10. Il Perdente dice "si potrebbe fare ma è troppo
difficile"
TU COSA SEI, UN VINCENTE O UN PERDENTE ?
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Self-management skills
Differenze tra un vincente e un perdente
Quando un vincente sbaglia, dice: ''ho sbagliato''.
Un perdente dice: non è stata colpa mia.
Un vincente attribuisce i suoi successi alla buona sorte, soprattutto quando
non dipendono da essa.
Un perdente attribuisce le sue sconfitte alla cattiva sorte, sopratutto
quando questa non centra affatto.
Un vincente lavora più sodo di un perdente, eppure dispone di più tempo.
Un perdente ha sempre ''troppo da fare'' per stare dietro i suoi insuccessi.
Un vincente affronta i problemi, un perdente ci gira intorno.
Un vincente dice che gli dispiace e smette.
Un perdente dice che gli dispiace, e rifà lo stesso errore.
Un vincente rispetta quelli che sono superiori a lui e cerca di imparare da
loro.
Un perdente mostra risentimento verso quelli che sono superiori a lui e
cerca di denigrarli.
Un vincente vede l’opportunità in ogni difficoltà.
Un perdente vede la difficoltà In ogni opportunità.
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Self-management skills
La ricerca di soluzioni..
attraverso la nostra
creatività
La creatività è utile quando il nostro pensiero logico- deduttivo non può far ricorso a dati,
informazioni o a soluzioni sperimentate.
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Self-management skills
Intelligenza: Capacità di
acquisire conoscenze da
poter utilizzare in situazioni
nuove adeguando, o
modificando, le strategie
individuali alle caratteristiche
dei problemi, ai risultati ottenuti
ed agli scopi perseguiti.
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Self-management skills
I nove tipi fondamentali di intelligenza individuati da Gardner sono:
Intelligenza linguistica: capacità di utilizzare un vocabolario chiaro ed efficace ed è
propria di poeti, scrittori, filosofi, linguisti;
Intelligenza logico-matematica: implica l’emisfero cerebrale sinistro per il ricordo dei
simboli matematici e quello destro per l’elaborazione dei concetti ed è peculiare di
ingegneri, scienziati, tecnologi;
Intelligenza spaziale: capacità di percepire oggetti e forme nello spazio tipica degli
scultori, pittori, chirurghi, ingegneri, esploratori, architetti;
Intelligenza musicale: concerne la capacità di riconoscere l’altezza e le caratteristiche
dei suoni, in genere la possiedono musicisti e cantanti;
Intelligenza corporeo-cinestica: capacità di padroneggiare il corpo consentendo la
coordinazione dei movimenti caratteristica tipica di ballerini, artigiani, coreografi, sportivi.
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Self-management skills
Intelligenza interpersonale: capacità di comprendere gli altri, le loro paure, le loro
esigenze i loro desideri cercando di creare contesti sociali favorevoli da cui ottenere
modelli sociali e personali favorevoli peculiarità propria di leader, politici, psicologi,
imprenditori;
Intelligenza intrapersonale: capacità di essere consapevoli della propria individualità e di
saperla inserire efficacemente nel contesto sociale al fine di ottenere i migliori risultati
nella vita personale, essa comprende anche la capacità di sapersi immedesimare in
ruoli e sentimenti diversi dai propri; gli attori la possono possedere, anche se non è una
peculiarità di una specifica categoria di individui;
Intelligenza naturalistica: capacità nell’individuare, classificare e cogliere le relazioni tra
oggetti naturali, caratteristica di biologi, medici, astronomi.
Intelligenza esistenziale: capacità di riflettere su temi esistenziali, onde poterne ricavare
categorie concettuali valide universalmente, tipica di filosofi e psicologi.
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Self-management skills
E’ una complessa
miscela in cui
giocano un ruolo
predominante fattori
come l’autocontrollo,
la perspicacia,
l’empatia e
l’attenzione agli altri.
Insomma non e’
l’intelligenza astratta
misurabile con i soliti
test
INTELLIGENZA EMOTIVA cos’è (Goleman)
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Management aziendale e SELF Management
SELF MANAGEMENT :
1) Essere positivi ….
2) Capire chi siamo e chi vogliamo
essere MISSION/vision
3) Comprendere i propri talenti
4) Sviluppare le COMPETENZE
5) Fissare obiettivi e tempi di
realizzazione
6) Pianificare e fare strategia
7) Definire la propria squadra- i propri
compagni di viaggio;
8) Autostima, Positività, creatività,
abilità decisionale …..)
9) Azione … Azione …
10)Rialzarsi sempre …. ogni caduta è
un’opportunità
MANAGEMENT d’impresa
1) Definire MISSION/vision
2) Comprendere ed evidenziare i
vantaggi competitivi.
3) Definire l’obiettivo del progetto e
fissare la data di compimento ed i
costi.
4) Individuare punti di forza e criticità e
relative strategie di successo.
5) Pianificare le fasi di un progetto
(identificare il milestone)
6) Prevedere un sistema di controllo
7) Definire la squadra e definire compiti
e ruoli
8) Controllare e monitorare i risultati
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Self-management skills
Competenza deriva dal tardo latino competentia, sostantivo di competere (cum
insieme, più petere, dirigersi verso, cercare di avere, aspirare).
Competere significa dunque:
Convergere al medesimo punto
Essere adatto, capace di …
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Self-management skills
Competenza
ConoscenzeMotivazioni
Abilità/capacità Attitudini
Patrimonio di saperi
nel campo disciplinare
d’interesse
Spinte ad agire che
dirigono ed orientano il
comportamento
Dotazione personale
che permette di
eseguire con successo
una data prestazione
Predisposizioni, fattori
di personalità,
atteggiamenti
Si traduce in
comportamento osservabile
e sistematicamente ripetibile
Deriva dalla
combinazione di
conoscenze teoriche,
abilità, attitudini e
motivazioni.
Atteggiament
Ilsistemadiconvinzionie
credenzecheciascunsoggettoha
Miglioramento continuo
MIGLIORAMENTO CONTINUO
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Self-management skills
DEFINIZIONE DÌ TALENTO PER LE
IMPRESE
I veri talenti sono persone che
sono produttive e creano risultati,
portano un valore aggiunto in termini di
atteggiamento / idee / competenze e
creano un impatto positivo all’interno
del gruppo.
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Self-management skills
DEFINIZIONE DI TALENTO nel
MODELLO AEM
Il Talento è la capacità di creare risultati
coltivando passioni ed attitudini con motiv-
azione e adottando un giusto mix di
atteggiamenti / idee / competenze e
creano un impatto positivo sulla propria
vita ed all’interno di un gruppo.
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Self-management skills
• COMPETENZA E TALENTO PER LO SVILUPPO PROFESSIONALE:
• La competenza professionale :
• è un insieme elementi/dimensioni che concorrono all’efficacia di un
comportamento professionale.
• è finalizzata all’azione ed è intrecciata alla capacità di fare e alla
conoscenza delle situazioni e dei contesti.
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Self-management skills
Competenze tecniche: legate alla professionalità; fanno
riferimento alle abilità manuali, linguistiche,informatiche,
meccaniche, amministrative, ecc.
Competenze trasversali: legate a doti generiche
riutilizzabili in contesti differenti; fanno riferimento a
capacità organizzative, comunicative, relazionali,
progettuali, senso di responsabilità, ecc.
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Self-management skills
COMPETENZA
PROFESSIONAL
E
CONOSCENZA
SAPERE
ABILITÀ
ABILITÀ MOTORIE
ABILITÀ COGNITIVE
COMPORTAMENTO
AZIONE
ORGANIZZATIVA
IDENTITÀ
PERSONALE E
PROFESSIONALE
Caratteristiche personali
Patrimonio personale
Risorse psicosociali
Temperamento
Disposizione
Dote-dotazione
Attitudine
Talento
Qualità
Predisposizione
Produttività
Efficienza
Efficacia
Prestazione
Obiettivi
Risultati
Scopo
Soddisfazione
Strategie di apprendimento
Stili di apprendimento
Esperienze
Autoefficacia
Motivazione
Intenzione
Fiducia in sé
Immagine di sé
Emozione
Coinvolgimento
Impegno
Interesse
Empowerment
Autostima
L’AREA MOTIVAZIONALE L’AREA DELL’APPRENDIMENTO
L’AREA DEL RISULTATO
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Self-management skills
Lo Stile Personale è
composto da un insieme
di caratteristiche di
personalità che più o
meno ci rappresentano
e ci possono permettere
di assumere un
ruolo professionale.
LO STILE PERSONALE
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Self-management skills
CAPACITA’ OPERATIVE
QUESTIONARIO MOTIVAZIONALE
ELENCO DEI VALORI
AUTOVALUTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DI PERSONALITA’
TRATTI PERSONALI
STILE PERSONALE
A ciò va aggiunto l’elenco delle conoscenze e delle capacità tecniche in possesso
AUTOVALUTAZIONE “ESAGONO DI HOLLAND”:
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Self-management skills
Fare una scelta consapevole significa non perdere tempo e non sprecare
energie inutilmente
Fare una scelta consapevole significa progettarsi a partire dalla raggiunta
consapevolezza delle risorse in termini di capacità, conoscenze e
caratteristiche di personalità che si possiedono, e dei propri punti di forza e di
debolezza (stabilendo se e come colmare questi ultimi)
Fare una scelta consapevole porta all’Autorealizzazione.
UNA SCELTA CONSAPEVOLE
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Self-management skills
Una volta effettuata l’Autovalutazione non resta che
confrontarla con conoscenze e competenze necessarie
per lo svolgimento della professione d’interesse per
constatare quanto si è idonei o eventualmente quali
carenze possediamo e decidere se e come colmarle.
PROCEDURA
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Self-management skills
il ciclo di Deming è una metodologia che
guida il processo di miglioramento
continuativo e che si realizza attraverso
un'azione ciclica basata sulla reiterazione
sequenziale delle quattro fasi che
costituiscono la cosiddetta ruota di Deming
P = Plan = PIANIFICARE a fondo prima di agire
D = Do = Mettere in atto le azioni studiate
C = Check = VERIFICARE qual è l'esito delle azioni
A = Act = STANDARDIZZARE se l'esito è stato positivo
RIPETERE IL CICLO PDCA se l'esito non è stato positivo
93. Il Modello AEM: Bio Psico Sociale
Modello Etico per il Benessere della Persona e lo
Sviluppo del Potenziale Umano
Il modello teorico
94. Ambiente
Emozioni
Mente
I ° livello di applicazione del Modello AEM
Considera il comportamento umano, come il risultato dell’interazione
tra le caratteristiche intrinseche dell’individuo e le componenti
esterne provenienti dall’ ambiente fisico e sociale.
Il modello teorico
95. Management
Etica
Atteggiamento
II ° livello di applicazione del Modello AEM
In ambito organizzativo, collega i risultati, frutto di azioni che a loro
volta sono favorite da un atteggiamento proattivo, all’elemento etico
della gestione manageriale delle risorse umane.
Il modello teorico
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Pianificare obiettivi ed attività
METODO DELLE 6 P del Self-management skills
Prendere nota di tutti gli impegni certi e della relativa scadenza
Pensare per Priorità
Prevedere la possibilità di imprevisti e cambi di programma
Programmare 5 minuti all’inizio della propria giornata e 5 minuti alla
fine, per controllare ciò che è stato fatto e ciò che dobbiamo riportare
nei giorni successivi.
Preparare una lista di valori, talenti e competenze