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IL SELF – MANAGEMENT
UNA VIA PER AUTOREALIZZARSI
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Monica Paola Monaco
Emotional Manager
Vice Presidente di AEM Italia,
Emotional Manager certificata e project
manager. Laureata in Economia
Sociale si occupa di consulenza
organizzativa, formazione e Business
development. È specializzata nella
realizzazione di progetti con i fondi
interprofessionali e con i fondi europei.
Chi siamo
Self-management skills
“le abilità di self-management
aiutano a fare scelte
consapevoli che portano ad
avere una vita privata e
lavorativa soddisfacente”
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Self-management skills
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-Self-management skills :
-Superare le barriere ed autolimitazioni
-Costruire fiducia in se stessi
-Acquisire maggiore auto motiv-azione
-Avere maggiore bilanciamento degli
atteggiamenti
-Costruire conoscenza e cambiare le
convinzioni
-Cambiare Fattori
Predisponenti
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Self-management skills
Che cosa intendiamo per self - management?
Self
Abilità di auto determinazione ed organizzative che consente di fare da sé,
senza un intervento esterno
Management
Abilità di pianificazione e definizione degli obiettivi, calcolo delle risorse,
controllo e monitoraggio.
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Self-management skills
Self-management
Tecnica strategica
che consente di pianificare e regolare le attività della vita privata e lavorativa
in maniera efficiente e con successo
self – management
si focalizza principalmente sugli aspetti di
analisi e di auto-riflessione.
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Self-management skills
Quali sono i fattori abilitanti ?
- Competenze –Professionalità
- Goal Setting
- Capacità di auto-valutazione
- Capacità di auto-monitoraggio
- Capacità di auto-pianificazione
- L'adozione di capacità di coping
- Abilità comunicative e relazionali
- Gestione del tempo
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Goal Setting o G.S.,
Programmazione degli Obiettivi,
Cioè un percorso per pianificare e sviluppare degli obiettivi personalizzati,
che permette di adattare anche programmi preesistenti alle proprie esigenze, ai
propri ritmi ed ai propri impegni.
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Obiettivo SMART
S- Specifico: definisce una specifica area
M- Misurabile: quantificato secondo un indicatore
A-Assegnato: specifica chi deve fare cosa
R-Realistico: definisce quali risultati sono raggiungibili realisticamente a
partire dalle risorse a disposizione
T-Tempo definito specifica quando il risultato può essere raggiunto.
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ESPERIMENTO:
L’Università americana di Yale ha condotto un
esperimento che consisteva nell’intervistare
un certo numero di studenti chiedendo loro
che cosa volevano fare nella vita.
Degli studenti interessati, solo il 3% mise i propri
obiettivi per iscritto gli altri si rifiutarono
Dopo vent’anni i ricercatori
ricontattarono tutti gli intervistati:
il risultato della ricerca fu che
solo gli studenti che avevano scritto i propri
obiettivi li avevano effettivamente raggiunti,
questi inoltre si ritenevano più soddisfatti della
vita che conducevano rispetto a quelli che si
erano rifiutati.
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Self-management skills
Carica motiv-azionale dell’obiettivo
Cosa c’è di così importante per me nel
raggiungimento di questo obiettivo?
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Self-management skills
Solo con una
chiara e dettagliata idea di quelli che sono i tuoi obiettivi la mente
riesce ad organizzare comportamenti in funzione del raggiungimento
dell’obiettivo stesso.
INOLTRE :
Obiettivi ben definiti e stimolanti accrescono e mantengono la motivazione
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Ecologia
dell’obiettivo
valutazione delle
conseguenze e delle
ripercussioni che il
raggiungimento
dell’obiettivo provoca in
ogni aspetto della mia
vita.
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Self-management skills
Il controllo ecologico pone l’obiettivo
nell’ottica sistemica
ogni persona è considerata come parte di un
sistema e qualsiasi cambiamento nel
sistema avrà ripercussioni in tutte le altre
parti del sistema.
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Self-management skills
Quali cambiamenti apporterà nella mia vita
l’obiettivo raggiunto?
Esistono controindicazioni al suo raggiungimento?
Che prezzo sono disposto a pagare?
Potrebbe arrecare disagi alle persone a me care?
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Self-management skills
Quali sono le fasi ?
1) Identificare i propri valori ed attitudini
2)Stabilire gli obiettivi personali
3) Identificare i bisogni
4)Scelta dei componenti
5)Scrivere un piano d’azione
6) Valutare i progressi
7) Monitorare i processi in un’ottica
di miglioramento continuo- PDCA
Ma soprattutto …… ..AGIRE
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Come identificare i bisogni ?
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Teoria dei Bisogni di Maslow?
I bisogni sono classificati in cinque classi di contenuto: bisogni fisiologici, di
sicurezza, di appartenenza, di stima, di auto-realizzazione;
I bisogni sono gerarchicamente ordinati da “bisogni di ordine inferiore” a “bisogni di
ordine superiore”;
I bisogni di ordine inferiore devono essere sufficientemente soddisfatti prima che i
bisogni di ordine superiore possano essere concepiti in modo sufficientemente forte
da spingere all’azione ed orientare il comportamento.
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Teoria dei Bisogni di Maslow?
Un bisogno consiste nella percezione di un gap
esistente tra un situazione (presente o futura) e
uno stato delle cose desiderato e si comincia a
percepire uno stato di tensione che si cercherà
di ridurre
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Il modello dei fattori duali di
Herzberg
I bisogni sono classificati in due classi di contenuto: fattori igienici
(esigenze materiali, di consumo, di sicurezza e non nocività ambientale) e
fattori motivanti (esigenze di crescita, sviluppo professionale);
I fattori igienici identificano bisogni percepiti come deficit rispetto ad
uno standard e generano insoddisfazione se non trovano risposte;
I fattori motivanti identificano bisogni percepiti come surplus e sono
generative di spinte positive all’azione per conseguire un’elevata
soddisfazione piuttosto che per correggere una situazione negativa.
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Self-management skills
Le persone acquisiscono o apprendono certi bisogni piuttosto che
altri, sia dalla cultura della società in cui vivono, sia in modo
diretto in base alle proprie esperienze
Esistono tre tipi di bisogni:
successo-riuscita (need for achievement)
Bisogno di portare a termine un compito con successo
potere (need for power)
Bisogno di imporsi all’attenzione altrui, di stabilire, mantenere o
ristabilire il proprio prestigio o potere
affiliazione (need for affiliation)
Bisogno di interazione sociale e bisogno di stringere relazioni con
altre persone
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CAPACITA’ OPPORTUNITA
PROGETTO
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Sono in grado?
Fiducia in se stesso
L'auto-efficacia
Ne vale la pena?
Auto - motivazione
Atteggiamenti equilibrati
Credenze
Conoscenza
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Mantenere la motivazione
Realizzare passo dopo passo
Fare un programma di lavoro
Identificare risorse ed ostacoli
Definire i propri obiettivi
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Self-management skills
Prevedere una verifica rispetto all’effettivo
raggiungimento
Rivalutare la verifica più di una volta in momenti diversi
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Risorse: tempo; denaro;supporto sociale, e risolvere
Ostacoli: impedimenti oggettivi; sociali
Opportunità:
Rischi:
Evidenziare ostacoli può influenzare la motivazione e anche
la scelta degli obiettivi.
Identificare risorse e ostacoli
Definire i propri obiettivi
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Self-management skills
Gli obiettivi sono concepiti come livelli di aspirazione,
traguardi da raggiungere che orientano la scelta delle
azioni come mezzo per raggiungerli
Il problema centrale affrontato da
questi modelli è stato di capire
quale livello degli obiettivi si
correli a performance più
elevate
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Nel Goal setting
il livello delle performance
realizzate dipende:
• Dal grado di difficoltà degli obiettivi
(livelli di aspirazione troppo bassi riducono la ricerca; livelli di
aspirazione troppo alti conducono a non agire);
• Dal grado di precisione degli obiettivi
(si è mostrato come propositi generici del tipo “facciamo del nostro
meglio” spesso lastricano la strada a far meno bene di quanto si
potrebbe);
• Dal grado di autodeterminazione degli obiettivi
(gli obiettivi autodeterminati possono essere più bassi di quelli che
fisserebbero gli altri; d’altro lato essi possono essere accettati con
maggior convinzione ed impegno).
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• Definiscono il problema come scostamento di uno stato di “non
funzionamento” da uno di “funzionamento”;
• Si basano sul principio del rinforzo. Infatti le azioni che fanno
registrare effetti positivi vengono ritenute in memoria come corrette
e ripetute in successive simili occasioni;
• Comportano un risparmio di energia cognitiva ma sono applicabili
solo a situazioni decisionali che si ripetono con caratteristiche simili
nel tempo e ad azioni facilmente reversibili.
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Teoria del rinforzo
Uso del
rinforzo
Incoraggiare i
comportamenti
desiderati
Eliminare i
comportamenti
indesiderati
Attivo Rinforzo positivo Punizione
Passivo Rinforzo negativo
(astenersi dalla
punizione)
Estinzione
(astenersi dal rinforzo
positivo)
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L’insieme dei motivi che ci spingono ad agire, che sono in relazione a
diversi obiettivi e interessi e che sono guidati da processi cognitivi ed
emotivi (Pilati, 1995)
Le teorie della motivazione:
Le teorie del contenuto: sottolineano l’importanza delle cause che
originano il comportamento in quanto spiegano gli aspetti del
comportamento stesso, in base ai bisogni umani e ai fattori specifici che lo
guidano;
Le teorie del processo: spiegano il modo in cui i comportamenti
cambiano e il modo in cui una persona comincia ad agire differentemente.
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Definire una programmazione temporale realistica, prendendo in considerazione
risorse disponibili e vincoli (role play)
Definire strumenti di pianificazione e di monitoraggio
Modello PDCA
Fare un programma di lavoro
Identificare risorse e ostacoli
Porsi obiettivi
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Self-management skills
Il successo prevede una giusta sequenza.
Diagramma di flusso
Realizzare passo dopo passo
Fare un programma di lavoro
Identificare risorse e ostacoli
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Self-management skills
Motiv-Azione: abilità di regolazione delle emozioni e di
auto-controllo.
Essere preparati ad affrontare situazioni di perdita di
motivazione, problemi inattesi o delusioni.
Mantenere la motivazione
Realizzare passo dopo passo
Fare un programma di lavoro
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Self-management skills
Crea il tuo
diagramma di
flusso.
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Self-management skills
Registrazione: tenere un diario può aiutare la pianificazione e la definizione degli obiettivi,
mantenendo una traccia dei risultati raggiunti
Discussioni: parlare dei risultati raggiunti, delle difficoltà o dei successi
Role - play: sperimentare usare queste abilità nella pratica in pubblico all’interno di un
contesto protetto può infondere fiducia
Riflessione personale: riflettere sui risultati è uno strumento prezioso di auto-valutazione,
con un tempo sufficiente e dedicato
Confronto tra pari: risulta più facile accettare critiche costruttive che provengono da
persone considerate dei pari piuttosto che da un’autorità
Auto-valutazione:è importante riconoscere I propri successi e le proprie difficoltà
Discussione: I momenti formalizzati di confronto/discussione garantiscono l’opportunità
Comunicazione efficace: Saper interagire con gli altri in modo efficace ed efficiente
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Atteggiamento Emotional Manager.
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Atteggiamento Emotional
Manager.
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Self-management skills
COSA CONSIDERARE ?
Capire l’Atteggiamento mentale da adottare
o non adottare nella gestione dei
problemi/cause …
Apprendere alcune metodologie utili nella
ricerca di soluzioni ai problemi/cause
Analizzare ed applicare uno strumento di
valutazione delle diverse soluzioni generate
per la gestione dei problemi/cause …
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Self-management skills
Il nostro Atteggiamento mentale verso i problemi/cause …
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Atteggiamento Negativo:
Non ce la faccio a ….
Questo problema è una minaccia a …
Non mi è mai capitato, quindi …
Per favore, non ci voglio nemmeno pensare …
Non smetto di …. non mollo fino a quando …
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Atteggiamento Positivo:
Vediamo cosa posso fare …
Si, è una bella sfida anzi è
un’opportunità ….
Questa volta so già come agire
per …
Non ho le risorse per …. non ho
il tempo per …. non so se
basterà ….
Ho o posso accedere alle
risorse e abilità per ….
dedicherò il tempo e
l’attenzione necessari …
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Decalogo del vincente e del perdente:
1. Il Vincente ha sempre delle soluzioni.
2. Il Perdente ha sempre dei problemi.
3. Il Vincente ha sempre un programma
4. Il Perdente ha sempre una scusa
5. Il Vincente dice "ci penso io"
6. Il Perdente dice "non è compito mio"
7. Il Vincente vede una risposta in ogni problema
8. Il Perdente vede un problema in ogni risposta
9. Il Vincente dice "può essere difficile, ma si può fare"
10. Il Perdente dice "si potrebbe fare ma è troppo
difficile"
TU COSA SEI, UN VINCENTE O UN PERDENTE ?
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Self-management skills
Differenze tra un vincente e un perdente
Quando un vincente sbaglia, dice: ''ho sbagliato''.
Un perdente dice: non è stata colpa mia.
Un vincente attribuisce i suoi successi alla buona sorte, soprattutto quando
non dipendono da essa.
Un perdente attribuisce le sue sconfitte alla cattiva sorte, sopratutto
quando questa non centra affatto.
Un vincente lavora più sodo di un perdente, eppure dispone di più tempo.
Un perdente ha sempre ''troppo da fare'' per stare dietro i suoi insuccessi.
Un vincente affronta i problemi, un perdente ci gira intorno.
Un vincente dice che gli dispiace e smette.
Un perdente dice che gli dispiace, e rifà lo stesso errore.
Un vincente rispetta quelli che sono superiori a lui e cerca di imparare da
loro.
Un perdente mostra risentimento verso quelli che sono superiori a lui e
cerca di denigrarli.
Un vincente vede l’opportunità in ogni difficoltà.
Un perdente vede la difficoltà In ogni opportunità.
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Self-management skills
La ricerca di soluzioni..
attraverso la nostra
creatività
La creatività è utile quando il nostro pensiero logico- deduttivo non può far ricorso a dati,
informazioni o a soluzioni sperimentate.
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Self-management skills
Creatività e’ l’abilita’ di introdurre
discontinuità rispetto al pensiero
corrente, giungendo a “soluzioni ”
nuove, funzionali ed in grado di
“generare valore”.
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Self-management skills
Intelligenza: Capacità di
acquisire conoscenze da
poter utilizzare in situazioni
nuove adeguando, o
modificando, le strategie
individuali alle caratteristiche
dei problemi, ai risultati ottenuti
ed agli scopi perseguiti.
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Piaget considera l’intelligenza come un processo di adattamento
all’ambiente fisico e sociale;
.
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I nove tipi fondamentali di intelligenza individuati da Gardner sono:
Intelligenza linguistica: capacità di utilizzare un vocabolario chiaro ed efficace ed è
propria di poeti, scrittori, filosofi, linguisti;
Intelligenza logico-matematica: implica l’emisfero cerebrale sinistro per il ricordo dei
simboli matematici e quello destro per l’elaborazione dei concetti ed è peculiare di
ingegneri, scienziati, tecnologi;
Intelligenza spaziale: capacità di percepire oggetti e forme nello spazio tipica degli
scultori, pittori, chirurghi, ingegneri, esploratori, architetti;
Intelligenza musicale: concerne la capacità di riconoscere l’altezza e le caratteristiche
dei suoni, in genere la possiedono musicisti e cantanti;
Intelligenza corporeo-cinestica: capacità di padroneggiare il corpo consentendo la
coordinazione dei movimenti caratteristica tipica di ballerini, artigiani, coreografi, sportivi.
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Self-management skills
Intelligenza interpersonale: capacità di comprendere gli altri, le loro paure, le loro
esigenze i loro desideri cercando di creare contesti sociali favorevoli da cui ottenere
modelli sociali e personali favorevoli peculiarità propria di leader, politici, psicologi,
imprenditori;
Intelligenza intrapersonale: capacità di essere consapevoli della propria individualità e di
saperla inserire efficacemente nel contesto sociale al fine di ottenere i migliori risultati
nella vita personale, essa comprende anche la capacità di sapersi immedesimare in
ruoli e sentimenti diversi dai propri; gli attori la possono possedere, anche se non è una
peculiarità di una specifica categoria di individui;
Intelligenza naturalistica: capacità nell’individuare, classificare e cogliere le relazioni tra
oggetti naturali, caratteristica di biologi, medici, astronomi.
Intelligenza esistenziale: capacità di riflettere su temi esistenziali, onde poterne ricavare
categorie concettuali valide universalmente, tipica di filosofi e psicologi.
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E’ una complessa
miscela in cui
giocano un ruolo
predominante fattori
come l’autocontrollo,
la perspicacia,
l’empatia e
l’attenzione agli altri.
Insomma non e’
l’intelligenza astratta
misurabile con i soliti
test
INTELLIGENZA EMOTIVA cos’è (Goleman)
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conoscenza delle
proprie emozioni
controllo delle
emozioni
motivazione di se
stessi
riconoscimento
delle emozioni
altrui
gestione delle
relazioni
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self - awareness : la
consapevolezza della propria
personalità o individualità
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Self - direction: Auto - direzione
- iniziativa e
capacità di
organizzare se stessi
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A tutti coloro che
vedono questo
bicchiere mezzo
pieno e non
mezzo vuoto
(verso 1)
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E usano il tempo per
essere ciò che
autenticamente sono
(verso 2)
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A chi si è perso
percorrendo
una strada che
non è la sua
(verso 3)
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E si sente libero se,
malgrado la paura, trova
il coraggio di scegliere
(verso 4)
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A chi si sente
speciale nel
vedere ciò che
ha e non quello
che gli manca
(verso 5)
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A tutti coloro che
vedono la propria
unicità come un
bicchiere mezzo
pieno (verso 6)
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Ama chi sei e nessuno sarà mai
come te (verso 7)
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Management aziendale e SELF Management
SELF MANAGEMENT :
1) Essere positivi ….
2) Capire chi siamo e chi vogliamo
essere MISSION/vision
3) Comprendere i propri talenti
4) Sviluppare le COMPETENZE
5) Fissare obiettivi e tempi di
realizzazione
6) Pianificare e fare strategia
7) Definire la propria squadra- i propri
compagni di viaggio;
8) Autostima, Positività, creatività,
abilità decisionale …..)
9) Azione … Azione …
10)Rialzarsi sempre …. ogni caduta è
un’opportunità
MANAGEMENT d’impresa
1) Definire MISSION/vision
2) Comprendere ed evidenziare i
vantaggi competitivi.
3) Definire l’obiettivo del progetto e
fissare la data di compimento ed i
costi.
4) Individuare punti di forza e criticità e
relative strategie di successo.
5) Pianificare le fasi di un progetto
(identificare il milestone)
6) Prevedere un sistema di controllo
7) Definire la squadra e definire compiti
e ruoli
8) Controllare e monitorare i risultati
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Competenza deriva dal tardo latino competentia, sostantivo di competere (cum
insieme, più petere, dirigersi verso, cercare di avere, aspirare).
Competere significa dunque:
Convergere al medesimo punto
Essere adatto, capace di …
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atteggiamenti
attitudini
conoscenze
abilità
motivazioni
valori
mission
vision
credenze
comportamenti
obiettivi
contesto
Strutture, mezzi
e strumenti
Organizzazione
Risultati
competenze
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Self-management skills
Competenza
ConoscenzeMotivazioni
Abilità/capacità Attitudini
Patrimonio di saperi
nel campo disciplinare
d’interesse
Spinte ad agire che
dirigono ed orientano il
comportamento
Dotazione personale
che permette di
eseguire con successo
una data prestazione
Predisposizioni, fattori
di personalità,
atteggiamenti
Si traduce in
comportamento osservabile
e sistematicamente ripetibile
Deriva dalla
combinazione di
conoscenze teoriche,
abilità, attitudini e
motivazioni.
Atteggiament
Ilsistemadiconvinzionie
credenzecheciascunsoggettoha
Miglioramento continuo
MIGLIORAMENTO CONTINUO
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Le aziende di successo sono OSSESSIONATE dall’idea del
TALENTO.
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I TALENTI NON SONO QUESTI …!!
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DEFINIZIONE DÌ TALENTO PER LE
IMPRESE
I veri talenti sono persone che
sono produttive e creano risultati,
portano un valore aggiunto in termini di
atteggiamento / idee / competenze e
creano un impatto positivo all’interno
del gruppo.
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DEFINIZIONE DI TALENTO nel
MODELLO AEM
Il Talento è la capacità di creare risultati
coltivando passioni ed attitudini con motiv-
azione e adottando un giusto mix di
atteggiamenti / idee / competenze e
creano un impatto positivo sulla propria
vita ed all’interno di un gruppo.
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-
TROVARE IL PROPRIO TALENTO
Implica:
1)DISPONIBILITÀ AL
CAMBIAMENTO
2)ORIENTAMENTO AL FARE
PRIMA DÌ AVERE
3)ATTEGGIAMENTO “NO
PROBLEM”
4) COMPETENZA
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COME SVILUPPARE I TALENTI:
Obiettivi chiari
Allenamento
Tempo
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SELF Management
Le Competenze
La Motivazione
I Valori Professionali
Lo Stile Personale
Organizzazione
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• COMPETENZA E TALENTO PER LO SVILUPPO PROFESSIONALE:
• La competenza professionale :
• è un insieme elementi/dimensioni che concorrono all’efficacia di un
comportamento professionale.
• è finalizzata all’azione ed è intrecciata alla capacità di fare e alla
conoscenza delle situazioni e dei contesti.
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Self-management skills
Competenze tecniche: legate alla professionalità; fanno
riferimento alle abilità manuali, linguistiche,informatiche,
meccaniche, amministrative, ecc.
Competenze trasversali: legate a doti generiche
riutilizzabili in contesti differenti; fanno riferimento a
capacità organizzative, comunicative, relazionali,
progettuali, senso di responsabilità, ecc.
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Self-management skills
COMPETENZA
Abilità Conoscenze
Risorse Psicosociali
Dati e informazioni su di sé e sul
mondo (conoscenze dichiarative)
Patrimonio personale di motivazioni,
atteggiamenti e variabili riferite al sé
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COMPETENZA
PROFESSIONAL
E
CONOSCENZA
SAPERE
ABILITÀ
ABILITÀ MOTORIE
ABILITÀ COGNITIVE
COMPORTAMENTO
AZIONE
ORGANIZZATIVA
IDENTITÀ
PERSONALE E
PROFESSIONALE
Caratteristiche personali
Patrimonio personale
Risorse psicosociali
Temperamento
Disposizione
Dote-dotazione
Attitudine
Talento
Qualità
Predisposizione
Produttività
Efficienza
Efficacia
Prestazione
Obiettivi
Risultati
Scopo
Soddisfazione
Strategie di apprendimento
Stili di apprendimento
Esperienze
Autoefficacia
Motivazione
Intenzione
Fiducia in sé
Immagine di sé
Emozione
Coinvolgimento
Impegno
Interesse
Empowerment
Autostima
L’AREA MOTIVAZIONALE L’AREA DELL’APPRENDIMENTO
L’AREA DEL RISULTATO
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Lo Stile Personale è
composto da un insieme
di caratteristiche di
personalità che più o
meno ci rappresentano
e ci possono permettere
di assumere un
ruolo professionale.
LO STILE PERSONALE
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CAPACITA’ OPERATIVE
QUESTIONARIO MOTIVAZIONALE
ELENCO DEI VALORI
AUTOVALUTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DI PERSONALITA’
TRATTI PERSONALI
STILE PERSONALE
A ciò va aggiunto l’elenco delle conoscenze e delle capacità tecniche in possesso
AUTOVALUTAZIONE “ESAGONO DI HOLLAND”:
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Self-management skills
Fare una scelta consapevole significa non perdere tempo e non sprecare
energie inutilmente
Fare una scelta consapevole significa progettarsi a partire dalla raggiunta
consapevolezza delle risorse in termini di capacità, conoscenze e
caratteristiche di personalità che si possiedono, e dei propri punti di forza e di
debolezza (stabilendo se e come colmare questi ultimi)
Fare una scelta consapevole porta all’Autorealizzazione.
UNA SCELTA CONSAPEVOLE
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Self-management skills
Una volta effettuata l’Autovalutazione non resta che
confrontarla con conoscenze e competenze necessarie
per lo svolgimento della professione d’interesse per
constatare quanto si è idonei o eventualmente quali
carenze possediamo e decidere se e come colmarle.
PROCEDURA
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MIGLIORAMENTOCONTINUO:
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il ciclo di Deming è una metodologia che
guida il processo di miglioramento
continuativo e che si realizza attraverso
un'azione ciclica basata sulla reiterazione
sequenziale delle quattro fasi che
costituiscono la cosiddetta ruota di Deming
P = Plan = PIANIFICARE a fondo prima di agire
D = Do = Mettere in atto le azioni studiate
C = Check = VERIFICARE qual è l'esito delle azioni
A = Act = STANDARDIZZARE se l'esito è stato positivo
RIPETERE IL CICLO PDCA se l'esito non è stato positivo
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PLAN
DO
CHECK
ACT
ANALISI e PIANIFICAZIONE
DELLE ATTIVITÀ
IMPLEMENTAZIONE DI
QUANTO PIANIFICATO
CONTROLLO E VERIFICA
DEI RISULTATI
RIESAME E
CORREZIONE
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MIGLIORAMENTO
CONTINUO
RIESAMEDEI
PROGRESSI
ORGANIZZAZIONE ED
OPERATIVITÀ
PIANIFICAZIONE
AUTOANALISI
ESAME DELLE
OPPORTUNITA’
CONTROLLO ED
AZIONI
CORRETTIVE
La spirale ascendente
del miglioramento continuo
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Lista dei buoni
Propositi:
BENIMATERIALI
AMBIENTE
LAVORO
CARRIERA
Il Modello AEM: Bio Psico Sociale
Modello Etico per il Benessere della Persona e lo
Sviluppo del Potenziale Umano
Il modello teorico
Ambiente
Emozioni
Mente
I ° livello di applicazione del Modello AEM
Considera il comportamento umano, come il risultato dell’interazione
tra le caratteristiche intrinseche dell’individuo e le componenti
esterne provenienti dall’ ambiente fisico e sociale.
Il modello teorico
Management
Etica
Atteggiamento
II ° livello di applicazione del Modello AEM
In ambito organizzativo, collega i risultati, frutto di azioni che a loro
volta sono favorite da un atteggiamento proattivo, all’elemento etico
della gestione manageriale delle risorse umane.
Il modello teorico
Meditazione
Energia
Anima
III ° livello di applicazione del Modello AEM
Il modello teorico
www.aemitalia.it
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Pianificare obiettivi ed attività
METODO DELLE 6 P del Self-management skills
Prendere nota di tutti gli impegni certi e della relativa scadenza
Pensare per Priorità
Prevedere la possibilità di imprevisti e cambi di programma
Programmare 5 minuti all’inizio della propria giornata e 5 minuti alla
fine, per controllare ciò che è stato fatto e ciò che dobbiamo riportare
nei giorni successivi.
Preparare una lista di valori, talenti e competenze

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Ldb key management 2014 06-27 monaco-self management self management xx

  • 1.
  • 2. IL SELF – MANAGEMENT UNA VIA PER AUTOREALIZZARSI www.aemitalia.it
  • 3. Monica Paola Monaco Emotional Manager Vice Presidente di AEM Italia, Emotional Manager certificata e project manager. Laureata in Economia Sociale si occupa di consulenza organizzativa, formazione e Business development. È specializzata nella realizzazione di progetti con i fondi interprofessionali e con i fondi europei. Chi siamo
  • 4. Self-management skills “le abilità di self-management aiutano a fare scelte consapevoli che portano ad avere una vita privata e lavorativa soddisfacente” www.aemitalia.it
  • 5. Self-management skills www.aemitalia.it -Self-management skills : -Superare le barriere ed autolimitazioni -Costruire fiducia in se stessi -Acquisire maggiore auto motiv-azione -Avere maggiore bilanciamento degli atteggiamenti -Costruire conoscenza e cambiare le convinzioni -Cambiare Fattori Predisponenti
  • 6. www.aemitalia.it Self-management skills Che cosa intendiamo per self - management? Self Abilità di auto determinazione ed organizzative che consente di fare da sé, senza un intervento esterno Management Abilità di pianificazione e definizione degli obiettivi, calcolo delle risorse, controllo e monitoraggio.
  • 7. www.aemitalia.it Self-management skills Self-management Tecnica strategica che consente di pianificare e regolare le attività della vita privata e lavorativa in maniera efficiente e con successo self – management si focalizza principalmente sugli aspetti di analisi e di auto-riflessione.
  • 8. www.aemitalia.it Self-management skills Quali sono i fattori abilitanti ? - Competenze –Professionalità - Goal Setting - Capacità di auto-valutazione - Capacità di auto-monitoraggio - Capacità di auto-pianificazione - L'adozione di capacità di coping - Abilità comunicative e relazionali - Gestione del tempo
  • 9. www.aemitalia.it Self-management skills Goal Setting o G.S., Programmazione degli Obiettivi, Cioè un percorso per pianificare e sviluppare degli obiettivi personalizzati, che permette di adattare anche programmi preesistenti alle proprie esigenze, ai propri ritmi ed ai propri impegni.
  • 10. www.aemitalia.it Self-management skills Obiettivo SMART S- Specifico: definisce una specifica area M- Misurabile: quantificato secondo un indicatore A-Assegnato: specifica chi deve fare cosa R-Realistico: definisce quali risultati sono raggiungibili realisticamente a partire dalle risorse a disposizione T-Tempo definito specifica quando il risultato può essere raggiunto.
  • 11. www.aemitalia.it Self-management skills ESPERIMENTO: L’Università americana di Yale ha condotto un esperimento che consisteva nell’intervistare un certo numero di studenti chiedendo loro che cosa volevano fare nella vita. Degli studenti interessati, solo il 3% mise i propri obiettivi per iscritto gli altri si rifiutarono Dopo vent’anni i ricercatori ricontattarono tutti gli intervistati: il risultato della ricerca fu che solo gli studenti che avevano scritto i propri obiettivi li avevano effettivamente raggiunti, questi inoltre si ritenevano più soddisfatti della vita che conducevano rispetto a quelli che si erano rifiutati.
  • 12. www.aemitalia.it Self-management skills Carica motiv-azionale dell’obiettivo Cosa c’è di così importante per me nel raggiungimento di questo obiettivo?
  • 13. www.aemitalia.it Self-management skills Solo con una chiara e dettagliata idea di quelli che sono i tuoi obiettivi la mente riesce ad organizzare comportamenti in funzione del raggiungimento dell’obiettivo stesso. INOLTRE : Obiettivi ben definiti e stimolanti accrescono e mantengono la motivazione
  • 14. www.aemitalia.it Self-management skills Ecologia dell’obiettivo valutazione delle conseguenze e delle ripercussioni che il raggiungimento dell’obiettivo provoca in ogni aspetto della mia vita.
  • 15. www.aemitalia.it Self-management skills Il controllo ecologico pone l’obiettivo nell’ottica sistemica ogni persona è considerata come parte di un sistema e qualsiasi cambiamento nel sistema avrà ripercussioni in tutte le altre parti del sistema.
  • 16. www.aemitalia.it Self-management skills Quali cambiamenti apporterà nella mia vita l’obiettivo raggiunto? Esistono controindicazioni al suo raggiungimento? Che prezzo sono disposto a pagare? Potrebbe arrecare disagi alle persone a me care?
  • 17. www.aemitalia.it Self-management skills Quali sono le fasi ? 1) Identificare i propri valori ed attitudini 2)Stabilire gli obiettivi personali 3) Identificare i bisogni 4)Scelta dei componenti 5)Scrivere un piano d’azione 6) Valutare i progressi 7) Monitorare i processi in un’ottica di miglioramento continuo- PDCA Ma soprattutto …… ..AGIRE
  • 19. www.aemitalia.it Self-management skills Teoria dei Bisogni di Maslow? I bisogni sono classificati in cinque classi di contenuto: bisogni fisiologici, di sicurezza, di appartenenza, di stima, di auto-realizzazione; I bisogni sono gerarchicamente ordinati da “bisogni di ordine inferiore” a “bisogni di ordine superiore”; I bisogni di ordine inferiore devono essere sufficientemente soddisfatti prima che i bisogni di ordine superiore possano essere concepiti in modo sufficientemente forte da spingere all’azione ed orientare il comportamento.
  • 20. www.aemitalia.it Self-management skills Teoria dei Bisogni di Maslow? Un bisogno consiste nella percezione di un gap esistente tra un situazione (presente o futura) e uno stato delle cose desiderato e si comincia a percepire uno stato di tensione che si cercherà di ridurre
  • 21. www.aemitalia.it Self-management skills Il modello dei fattori duali di Herzberg I bisogni sono classificati in due classi di contenuto: fattori igienici (esigenze materiali, di consumo, di sicurezza e non nocività ambientale) e fattori motivanti (esigenze di crescita, sviluppo professionale); I fattori igienici identificano bisogni percepiti come deficit rispetto ad uno standard e generano insoddisfazione se non trovano risposte; I fattori motivanti identificano bisogni percepiti come surplus e sono generative di spinte positive all’azione per conseguire un’elevata soddisfazione piuttosto che per correggere una situazione negativa.
  • 22. www.aemitalia.it Self-management skills Le persone acquisiscono o apprendono certi bisogni piuttosto che altri, sia dalla cultura della società in cui vivono, sia in modo diretto in base alle proprie esperienze Esistono tre tipi di bisogni: successo-riuscita (need for achievement) Bisogno di portare a termine un compito con successo potere (need for power) Bisogno di imporsi all’attenzione altrui, di stabilire, mantenere o ristabilire il proprio prestigio o potere affiliazione (need for affiliation) Bisogno di interazione sociale e bisogno di stringere relazioni con altre persone
  • 24. www.aemitalia.it Self-management skills Sono in grado? Fiducia in se stesso L'auto-efficacia Ne vale la pena? Auto - motivazione Atteggiamenti equilibrati Credenze Conoscenza
  • 25. www.aemitalia.it Self-management skills Mantenere la motivazione Realizzare passo dopo passo Fare un programma di lavoro Identificare risorse ed ostacoli Definire i propri obiettivi
  • 26. www.aemitalia.it Self-management skills Prevedere una verifica rispetto all’effettivo raggiungimento Rivalutare la verifica più di una volta in momenti diversi
  • 27. www.aemitalia.it Self-management skills Risorse: tempo; denaro;supporto sociale, e risolvere Ostacoli: impedimenti oggettivi; sociali Opportunità: Rischi: Evidenziare ostacoli può influenzare la motivazione e anche la scelta degli obiettivi. Identificare risorse e ostacoli Definire i propri obiettivi
  • 28. www.aemitalia.it Self-management skills Gli obiettivi sono concepiti come livelli di aspirazione, traguardi da raggiungere che orientano la scelta delle azioni come mezzo per raggiungerli Il problema centrale affrontato da questi modelli è stato di capire quale livello degli obiettivi si correli a performance più elevate
  • 29. www.aemitalia.it Self-management skills 29 Nel Goal setting il livello delle performance realizzate dipende: • Dal grado di difficoltà degli obiettivi (livelli di aspirazione troppo bassi riducono la ricerca; livelli di aspirazione troppo alti conducono a non agire); • Dal grado di precisione degli obiettivi (si è mostrato come propositi generici del tipo “facciamo del nostro meglio” spesso lastricano la strada a far meno bene di quanto si potrebbe); • Dal grado di autodeterminazione degli obiettivi (gli obiettivi autodeterminati possono essere più bassi di quelli che fisserebbero gli altri; d’altro lato essi possono essere accettati con maggior convinzione ed impegno).
  • 30. www.aemitalia.it Self-management skills 30 • Definiscono il problema come scostamento di uno stato di “non funzionamento” da uno di “funzionamento”; • Si basano sul principio del rinforzo. Infatti le azioni che fanno registrare effetti positivi vengono ritenute in memoria come corrette e ripetute in successive simili occasioni; • Comportano un risparmio di energia cognitiva ma sono applicabili solo a situazioni decisionali che si ripetono con caratteristiche simili nel tempo e ad azioni facilmente reversibili.
  • 31. www.aemitalia.it Self-management skills 31 Teoria del rinforzo Uso del rinforzo Incoraggiare i comportamenti desiderati Eliminare i comportamenti indesiderati Attivo Rinforzo positivo Punizione Passivo Rinforzo negativo (astenersi dalla punizione) Estinzione (astenersi dal rinforzo positivo)
  • 32. www.aemitalia.it Self-management skills 32 L’insieme dei motivi che ci spingono ad agire, che sono in relazione a diversi obiettivi e interessi e che sono guidati da processi cognitivi ed emotivi (Pilati, 1995) Le teorie della motivazione: Le teorie del contenuto: sottolineano l’importanza delle cause che originano il comportamento in quanto spiegano gli aspetti del comportamento stesso, in base ai bisogni umani e ai fattori specifici che lo guidano; Le teorie del processo: spiegano il modo in cui i comportamenti cambiano e il modo in cui una persona comincia ad agire differentemente.
  • 33. www.aemitalia.it Self-management skills Definire una programmazione temporale realistica, prendendo in considerazione risorse disponibili e vincoli (role play) Definire strumenti di pianificazione e di monitoraggio Modello PDCA Fare un programma di lavoro Identificare risorse e ostacoli Porsi obiettivi
  • 34. www.aemitalia.it Self-management skills Il successo prevede una giusta sequenza. Diagramma di flusso Realizzare passo dopo passo Fare un programma di lavoro Identificare risorse e ostacoli
  • 35. www.aemitalia.it Self-management skills Motiv-Azione: abilità di regolazione delle emozioni e di auto-controllo. Essere preparati ad affrontare situazioni di perdita di motivazione, problemi inattesi o delusioni. Mantenere la motivazione Realizzare passo dopo passo Fare un programma di lavoro
  • 37. www.aemitaliait Self-management skills Registrazione: tenere un diario può aiutare la pianificazione e la definizione degli obiettivi, mantenendo una traccia dei risultati raggiunti Discussioni: parlare dei risultati raggiunti, delle difficoltà o dei successi Role - play: sperimentare usare queste abilità nella pratica in pubblico all’interno di un contesto protetto può infondere fiducia Riflessione personale: riflettere sui risultati è uno strumento prezioso di auto-valutazione, con un tempo sufficiente e dedicato Confronto tra pari: risulta più facile accettare critiche costruttive che provengono da persone considerate dei pari piuttosto che da un’autorità Auto-valutazione:è importante riconoscere I propri successi e le proprie difficoltà Discussione: I momenti formalizzati di confronto/discussione garantiscono l’opportunità Comunicazione efficace: Saper interagire con gli altri in modo efficace ed efficiente
  • 40. www.aemitalia.it Self-management skills COSA CONSIDERARE ? Capire l’Atteggiamento mentale da adottare o non adottare nella gestione dei problemi/cause … Apprendere alcune metodologie utili nella ricerca di soluzioni ai problemi/cause Analizzare ed applicare uno strumento di valutazione delle diverse soluzioni generate per la gestione dei problemi/cause …
  • 41. www.aemitalia.it Self-management skills Il nostro Atteggiamento mentale verso i problemi/cause …
  • 42. www.aemitalia.it Self-management skills Atteggiamento Negativo: Non ce la faccio a …. Questo problema è una minaccia a … Non mi è mai capitato, quindi … Per favore, non ci voglio nemmeno pensare … Non smetto di …. non mollo fino a quando …
  • 43. www.aemitalia.it Self-management skills Atteggiamento Positivo: Vediamo cosa posso fare … Si, è una bella sfida anzi è un’opportunità …. Questa volta so già come agire per … Non ho le risorse per …. non ho il tempo per …. non so se basterà …. Ho o posso accedere alle risorse e abilità per …. dedicherò il tempo e l’attenzione necessari …
  • 45. www.aemitalia.it Self-management skills Decalogo del vincente e del perdente: 1. Il Vincente ha sempre delle soluzioni. 2. Il Perdente ha sempre dei problemi. 3. Il Vincente ha sempre un programma 4. Il Perdente ha sempre una scusa 5. Il Vincente dice "ci penso io" 6. Il Perdente dice "non è compito mio" 7. Il Vincente vede una risposta in ogni problema 8. Il Perdente vede un problema in ogni risposta 9. Il Vincente dice "può essere difficile, ma si può fare" 10. Il Perdente dice "si potrebbe fare ma è troppo difficile" TU COSA SEI, UN VINCENTE O UN PERDENTE ?
  • 46. www.aemitalia.it Self-management skills Differenze tra un vincente e un perdente Quando un vincente sbaglia, dice: ''ho sbagliato''. Un perdente dice: non è stata colpa mia. Un vincente attribuisce i suoi successi alla buona sorte, soprattutto quando non dipendono da essa. Un perdente attribuisce le sue sconfitte alla cattiva sorte, sopratutto quando questa non centra affatto. Un vincente lavora più sodo di un perdente, eppure dispone di più tempo. Un perdente ha sempre ''troppo da fare'' per stare dietro i suoi insuccessi. Un vincente affronta i problemi, un perdente ci gira intorno. Un vincente dice che gli dispiace e smette. Un perdente dice che gli dispiace, e rifà lo stesso errore. Un vincente rispetta quelli che sono superiori a lui e cerca di imparare da loro. Un perdente mostra risentimento verso quelli che sono superiori a lui e cerca di denigrarli. Un vincente vede l’opportunità in ogni difficoltà. Un perdente vede la difficoltà In ogni opportunità.
  • 47. www.aemitalia.it Self-management skills La ricerca di soluzioni.. attraverso la nostra creatività La creatività è utile quando il nostro pensiero logico- deduttivo non può far ricorso a dati, informazioni o a soluzioni sperimentate.
  • 48. www.aemitalia.it Self-management skills Creatività e’ l’abilita’ di introdurre discontinuità rispetto al pensiero corrente, giungendo a “soluzioni ” nuove, funzionali ed in grado di “generare valore”.
  • 49. www.aemitalia.it Self-management skills Intelligenza: Capacità di acquisire conoscenze da poter utilizzare in situazioni nuove adeguando, o modificando, le strategie individuali alle caratteristiche dei problemi, ai risultati ottenuti ed agli scopi perseguiti.
  • 50. www.aemitalia.it Self-management skills Piaget considera l’intelligenza come un processo di adattamento all’ambiente fisico e sociale; .
  • 51. www.aemitalia.it Self-management skills I nove tipi fondamentali di intelligenza individuati da Gardner sono: Intelligenza linguistica: capacità di utilizzare un vocabolario chiaro ed efficace ed è propria di poeti, scrittori, filosofi, linguisti; Intelligenza logico-matematica: implica l’emisfero cerebrale sinistro per il ricordo dei simboli matematici e quello destro per l’elaborazione dei concetti ed è peculiare di ingegneri, scienziati, tecnologi; Intelligenza spaziale: capacità di percepire oggetti e forme nello spazio tipica degli scultori, pittori, chirurghi, ingegneri, esploratori, architetti; Intelligenza musicale: concerne la capacità di riconoscere l’altezza e le caratteristiche dei suoni, in genere la possiedono musicisti e cantanti; Intelligenza corporeo-cinestica: capacità di padroneggiare il corpo consentendo la coordinazione dei movimenti caratteristica tipica di ballerini, artigiani, coreografi, sportivi.
  • 52. www.aemitalia.it Self-management skills Intelligenza interpersonale: capacità di comprendere gli altri, le loro paure, le loro esigenze i loro desideri cercando di creare contesti sociali favorevoli da cui ottenere modelli sociali e personali favorevoli peculiarità propria di leader, politici, psicologi, imprenditori; Intelligenza intrapersonale: capacità di essere consapevoli della propria individualità e di saperla inserire efficacemente nel contesto sociale al fine di ottenere i migliori risultati nella vita personale, essa comprende anche la capacità di sapersi immedesimare in ruoli e sentimenti diversi dai propri; gli attori la possono possedere, anche se non è una peculiarità di una specifica categoria di individui; Intelligenza naturalistica: capacità nell’individuare, classificare e cogliere le relazioni tra oggetti naturali, caratteristica di biologi, medici, astronomi. Intelligenza esistenziale: capacità di riflettere su temi esistenziali, onde poterne ricavare categorie concettuali valide universalmente, tipica di filosofi e psicologi.
  • 53. www.aemitalia.it Self-management skills E’ una complessa miscela in cui giocano un ruolo predominante fattori come l’autocontrollo, la perspicacia, l’empatia e l’attenzione agli altri. Insomma non e’ l’intelligenza astratta misurabile con i soliti test INTELLIGENZA EMOTIVA cos’è (Goleman)
  • 54. www.aemitalia.it Self-management skills conoscenza delle proprie emozioni controllo delle emozioni motivazione di se stessi riconoscimento delle emozioni altrui gestione delle relazioni
  • 56. www.aemitalia.it Self-management skills self - awareness : la consapevolezza della propria personalità o individualità
  • 57. www.aemitalia.it Self-management skills Self - direction: Auto - direzione - iniziativa e capacità di organizzare se stessi
  • 59. www.aemitalia.it Self-management skills A tutti coloro che vedono questo bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto (verso 1)
  • 60. www.aemitalia.it Self-management skills E usano il tempo per essere ciò che autenticamente sono (verso 2)
  • 61. www.aemitalia.it Self-management skills A chi si è perso percorrendo una strada che non è la sua (verso 3)
  • 62. www.aemitalia.it Self-management skills E si sente libero se, malgrado la paura, trova il coraggio di scegliere (verso 4)
  • 63. www.aemitalia.it Self-management skills A chi si sente speciale nel vedere ciò che ha e non quello che gli manca (verso 5)
  • 64. www.aemitalia.it Self-management skills A tutti coloro che vedono la propria unicità come un bicchiere mezzo pieno (verso 6)
  • 65. www.aemitalia.it Self-management skills Ama chi sei e nessuno sarà mai come te (verso 7)
  • 66. www.aemitalia.it Management aziendale e SELF Management SELF MANAGEMENT : 1) Essere positivi …. 2) Capire chi siamo e chi vogliamo essere MISSION/vision 3) Comprendere i propri talenti 4) Sviluppare le COMPETENZE 5) Fissare obiettivi e tempi di realizzazione 6) Pianificare e fare strategia 7) Definire la propria squadra- i propri compagni di viaggio; 8) Autostima, Positività, creatività, abilità decisionale …..) 9) Azione … Azione … 10)Rialzarsi sempre …. ogni caduta è un’opportunità MANAGEMENT d’impresa 1) Definire MISSION/vision 2) Comprendere ed evidenziare i vantaggi competitivi. 3) Definire l’obiettivo del progetto e fissare la data di compimento ed i costi. 4) Individuare punti di forza e criticità e relative strategie di successo. 5) Pianificare le fasi di un progetto (identificare il milestone) 6) Prevedere un sistema di controllo 7) Definire la squadra e definire compiti e ruoli 8) Controllare e monitorare i risultati
  • 67. www.aemitalia.it Self-management skills Competenza deriva dal tardo latino competentia, sostantivo di competere (cum insieme, più petere, dirigersi verso, cercare di avere, aspirare). Competere significa dunque: Convergere al medesimo punto Essere adatto, capace di …
  • 69. www.uspieuropa.it Self-management skills Competenza ConoscenzeMotivazioni Abilità/capacità Attitudini Patrimonio di saperi nel campo disciplinare d’interesse Spinte ad agire che dirigono ed orientano il comportamento Dotazione personale che permette di eseguire con successo una data prestazione Predisposizioni, fattori di personalità, atteggiamenti Si traduce in comportamento osservabile e sistematicamente ripetibile Deriva dalla combinazione di conoscenze teoriche, abilità, attitudini e motivazioni. Atteggiament Ilsistemadiconvinzionie credenzecheciascunsoggettoha Miglioramento continuo MIGLIORAMENTO CONTINUO
  • 71. www.aemitalia.it Self-management skills Le aziende di successo sono OSSESSIONATE dall’idea del TALENTO.
  • 74. www.uspieuropa.it Self-management skills DEFINIZIONE DÌ TALENTO PER LE IMPRESE I veri talenti sono persone che sono produttive e creano risultati, portano un valore aggiunto in termini di atteggiamento / idee / competenze e creano un impatto positivo all’interno del gruppo.
  • 75. www.aemitalia.it Self-management skills DEFINIZIONE DI TALENTO nel MODELLO AEM Il Talento è la capacità di creare risultati coltivando passioni ed attitudini con motiv- azione e adottando un giusto mix di atteggiamenti / idee / competenze e creano un impatto positivo sulla propria vita ed all’interno di un gruppo.
  • 76. www.aemitalia.it Self-management skills - TROVARE IL PROPRIO TALENTO Implica: 1)DISPONIBILITÀ AL CAMBIAMENTO 2)ORIENTAMENTO AL FARE PRIMA DÌ AVERE 3)ATTEGGIAMENTO “NO PROBLEM” 4) COMPETENZA
  • 77. www.aemitalia.it Self-management skills COME SVILUPPARE I TALENTI: Obiettivi chiari Allenamento Tempo
  • 78. www.aemitalia.it Self-management skills SELF Management Le Competenze La Motivazione I Valori Professionali Lo Stile Personale Organizzazione
  • 79. www.aemitalia.it Self-management skills • COMPETENZA E TALENTO PER LO SVILUPPO PROFESSIONALE: • La competenza professionale : • è un insieme elementi/dimensioni che concorrono all’efficacia di un comportamento professionale. • è finalizzata all’azione ed è intrecciata alla capacità di fare e alla conoscenza delle situazioni e dei contesti.
  • 80. www.aemitalia.it Self-management skills Competenze tecniche: legate alla professionalità; fanno riferimento alle abilità manuali, linguistiche,informatiche, meccaniche, amministrative, ecc. Competenze trasversali: legate a doti generiche riutilizzabili in contesti differenti; fanno riferimento a capacità organizzative, comunicative, relazionali, progettuali, senso di responsabilità, ecc.
  • 81. www.aemitalia.it Self-management skills COMPETENZA Abilità Conoscenze Risorse Psicosociali Dati e informazioni su di sé e sul mondo (conoscenze dichiarative) Patrimonio personale di motivazioni, atteggiamenti e variabili riferite al sé
  • 82. www.aemitalia.it Self-management skills COMPETENZA PROFESSIONAL E CONOSCENZA SAPERE ABILITÀ ABILITÀ MOTORIE ABILITÀ COGNITIVE COMPORTAMENTO AZIONE ORGANIZZATIVA IDENTITÀ PERSONALE E PROFESSIONALE Caratteristiche personali Patrimonio personale Risorse psicosociali Temperamento Disposizione Dote-dotazione Attitudine Talento Qualità Predisposizione Produttività Efficienza Efficacia Prestazione Obiettivi Risultati Scopo Soddisfazione Strategie di apprendimento Stili di apprendimento Esperienze Autoefficacia Motivazione Intenzione Fiducia in sé Immagine di sé Emozione Coinvolgimento Impegno Interesse Empowerment Autostima L’AREA MOTIVAZIONALE L’AREA DELL’APPRENDIMENTO L’AREA DEL RISULTATO
  • 83. www.aemitalia.it Self-management skills Lo Stile Personale è composto da un insieme di caratteristiche di personalità che più o meno ci rappresentano e ci possono permettere di assumere un ruolo professionale. LO STILE PERSONALE
  • 84. www.aemitalia.it Self-management skills CAPACITA’ OPERATIVE QUESTIONARIO MOTIVAZIONALE ELENCO DEI VALORI AUTOVALUTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DI PERSONALITA’ TRATTI PERSONALI STILE PERSONALE A ciò va aggiunto l’elenco delle conoscenze e delle capacità tecniche in possesso AUTOVALUTAZIONE “ESAGONO DI HOLLAND”:
  • 85. www.aemitalia.it Self-management skills Fare una scelta consapevole significa non perdere tempo e non sprecare energie inutilmente Fare una scelta consapevole significa progettarsi a partire dalla raggiunta consapevolezza delle risorse in termini di capacità, conoscenze e caratteristiche di personalità che si possiedono, e dei propri punti di forza e di debolezza (stabilendo se e come colmare questi ultimi) Fare una scelta consapevole porta all’Autorealizzazione. UNA SCELTA CONSAPEVOLE
  • 86. www.aemitalia.it Self-management skills Una volta effettuata l’Autovalutazione non resta che confrontarla con conoscenze e competenze necessarie per lo svolgimento della professione d’interesse per constatare quanto si è idonei o eventualmente quali carenze possediamo e decidere se e come colmarle. PROCEDURA
  • 88. www.aemitalia.it Self-management skills il ciclo di Deming è una metodologia che guida il processo di miglioramento continuativo e che si realizza attraverso un'azione ciclica basata sulla reiterazione sequenziale delle quattro fasi che costituiscono la cosiddetta ruota di Deming P = Plan = PIANIFICARE a fondo prima di agire D = Do = Mettere in atto le azioni studiate C = Check = VERIFICARE qual è l'esito delle azioni A = Act = STANDARDIZZARE se l'esito è stato positivo RIPETERE IL CICLO PDCA se l'esito non è stato positivo
  • 89. www.aemitalia.it Self-management skills PLAN DO CHECK ACT ANALISI e PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ IMPLEMENTAZIONE DI QUANTO PIANIFICATO CONTROLLO E VERIFICA DEI RISULTATI RIESAME E CORREZIONE
  • 90. www.aemitalia.it Self-management skills MIGLIORAMENTO CONTINUO RIESAMEDEI PROGRESSI ORGANIZZAZIONE ED OPERATIVITÀ PIANIFICAZIONE AUTOANALISI ESAME DELLE OPPORTUNITA’ CONTROLLO ED AZIONI CORRETTIVE La spirale ascendente del miglioramento continuo
  • 93. Il Modello AEM: Bio Psico Sociale Modello Etico per il Benessere della Persona e lo Sviluppo del Potenziale Umano Il modello teorico
  • 94. Ambiente Emozioni Mente I ° livello di applicazione del Modello AEM Considera il comportamento umano, come il risultato dell’interazione tra le caratteristiche intrinseche dell’individuo e le componenti esterne provenienti dall’ ambiente fisico e sociale. Il modello teorico
  • 95. Management Etica Atteggiamento II ° livello di applicazione del Modello AEM In ambito organizzativo, collega i risultati, frutto di azioni che a loro volta sono favorite da un atteggiamento proattivo, all’elemento etico della gestione manageriale delle risorse umane. Il modello teorico
  • 96. Meditazione Energia Anima III ° livello di applicazione del Modello AEM Il modello teorico www.aemitalia.it
  • 97. www.aemitalia.it Pianificare obiettivi ed attività METODO DELLE 6 P del Self-management skills Prendere nota di tutti gli impegni certi e della relativa scadenza Pensare per Priorità Prevedere la possibilità di imprevisti e cambi di programma Programmare 5 minuti all’inizio della propria giornata e 5 minuti alla fine, per controllare ciò che è stato fatto e ciò che dobbiamo riportare nei giorni successivi. Preparare una lista di valori, talenti e competenze