2. CulTurE Lab 2.0 è il Laboratorio dal
Basso promosso da IProject Lab,
pensato per stimolare la nascita di
un sistema di valorizzazione del
patrimonio culturale, attraverso
l’avvio di progetti imprenditoriali
basati su un ascolto attivo del
territorio.
3.
4. Il laboratorio, svolto a Lecce dal 13
novembre al 18 dicembre 2014, è stato
articolato in 7 moduli durante i quali si
sono alternate lezioni frontali,
esercitazioni, project work e analisi di
casi studio.
5.
6. Il primo modulo, con Daniela
Ciaffi, ha consentito di fornire ai
partecipanti i concetti teorici
basilari dello sviluppo locale
urbano e territoriale in prospettiva
partecipativa.
8. Nel passaggio dalla teoria alla pratica,
il workshop ha visto la simulazione di
tecniche di progettazione partecipata,
volte alla rigenerazione di spazi
pubblici e contenitori culturali, nello
specifico Parco Corvaglia a Lecce e la
Biblioteca Comunale di Guagnano.
9.
10. Nel corso del secondo modulo, grazie
al contributo di Serenella Paci, è stato
affrontato il tema della progettazione e
facilitazione nei processi partecipativi,
attraverso l’approccio del Project Cycle
Management (PCM) e la Metodologia
GOPP per la costruzione del Quadro
Logico. Particolare attenzione è stata
posta sul ruolo del facilitatore, quale
figura chiave per la riuscita
dell’indagine.
11. "Il ruolo del facilitatore nei processi di progettazione
partecipata"
12. Nella prima parte del modulo
è stato presentato il metodo
del PCM - Project Cycle
Management, e i suoi principi,
in particolare il Ciclo di Vita del
progetto, composto a sua volta
da 6 fasi.
13.
14. In una seconda fase i
partecipanti sono stati suddivisi
in gruppi di lavoro, focalizzati su
tre tematiche precedentemente
individuate, con l’obiettivo di
costruire il relativo «Albero dei
problemi» e «Albero degli
obiettivi».
15.
16. Insieme a Lucio Argano, relatore
del III modulo, si è approfondito
l’utilizzo degli strumenti della
progettazione partecipata in
ambito culturale e la loro ap-
plicazione alla creazione d’im-
presa in un’ottica bottom-up.
18. In particolare sono state affrontate le
varie fasi di ideazione del progetto,
analisi di contesto, stakeholder e
definizione degli obiettivi strategici ed
operativi, attivazione e pianificazione
progettuale, fino alla pianificazione di
azioni, risorse umane e tecniche, tempi e
budget.
19.
20. Sono stati analizzati gli strumenti della
progettazione culturale facendo riferimento
alla produzione culturale del ‘900 e
all’immaginario da essa evocato: da «2001:
Odissea nello Spazio», al quadro «Campo di
grano con corvi» di Van Ghog e ancora, il
concerto «per pochi» degli Skunk Anansie in
un teatro londinese.
21. LE ESERCITAZIONI
Costruzione del palinsesto per un
Festival internazionale di cinema,
della durata di 10 giorni, che ospita 3
sezioni di film e un red carpet per i
talent.
Simulazione di #SwotAnalysis:
individuazione dei punti di forza,
debolezza, opportunità e minacce di un
grande evento musicale da svolgersi sul
fiume Tevere, a Roma.
22. Il modulo, tenuto da Vincenzo
Cavaliere, ha rappresentato la fase
applicativa di quanto approfondito
nel precedente. Partendo dall’analisi
di un caso studio, il «Belcanto
Festival», i partecipanti hanno
strutturato e modellato una propria
proposta relativa a un progetto
culturale di spettacolo dal vivo.
24. "Come un artigiano, vi cederò l’argilla – un progetto – che voi lavorerete, con il mio supporto. Il risultato, cioè
la materia plasmata, sarà incrociata con la materia finita."
A partire da una traccia di un
progetto relativo a un evento, i
partecipanti hanno avuto modo di
sperimentarne la pianificazione.
Si tratta dell’edizione 2009 del
Belcanto Festival, dedicato
all’opera lirica e svoltosi a
Knowlton (Canada).
25.
26. Il quinto modulo, con il contributo
di Giuseppe Ugo Abbate, ha visto
l’approfondimento delle tematiche
della tutela e valorizzazione dei
beni culturali e delle forme di
gestione degli stessi.
27. «PPP: costituzione e forme di Partenariato Pubblico-
Privato in ambito culturale»
28. Sono state presentate le migliori
tecniche per instaurare forme di
partenariato tra settore pubblico e
privato, fornendo un quadro
generale che va dalla
cooperazione volontaria al Project
Financing fino a giungere alla
privatizzazione dei beni culturali. Casi di PPP analizzati:
- Museo Egizio di Torino;
- Venaria Reale di Torino.
- Colosseo,
29.
30. Dopo aver affrontato le forme di
PPP dal punto di vista normativo,
con Roberto Ferrari, nel sesto
modulo, l'enfasi è stata posta sugli
aspetti gestionali: partendo
dall'inquadramento internazionale,
si è passati alla disamina delle
principali forme di PPP in campo
culturale, fino a fornire indicazioni
operative ed esempi.
31. «Gestione integrata in pillole: dalla convenzione di
Faro alla costruzione di una concessione d’uso»
32. Particolare attenzione è stata
dedicata allo strumento della
“concessione d’uso”, quale elemento
fondamentale per lo sviluppo e la
valorizzazione del patrimonio
immobiliare pubblico attraverso una
collaborazione di tipo misto
.
33.
34. L’ultimo modulo è stato rappresentato
dalla testimonianza di Alessandro
Isaia, responsabile comunicazione,
marketing & web della Fondazione
Torino Musei, attraverso la quale i
partecipanti hanno potuto
approfondire alcuni esempi di storie
di successo nel campo del
management culturale.
36. Tra gli argomenti trattati nel corso del
modulo:
• Marketing dei musei
• Elementi per elaborare una
strategia di marketing museale
• Definizione strategia marketing
museale
• La comunicazione museale
• Tecniche di costruzione
dell’immagine
• Strumenti di promozione
• Pubbliche relazioni e ufficio stampa
• Elementi di marketing 2.0:
crowdfunding
• Abbonamento musei
37. Per non concludere..
CulTurE Lab 2.0 è stato un percorso intenso ed entusiasmante, sia dal punto di
vista didattico-formativo che umano.
Grazie a:
Daniela Ciaffi, Serenella Paci, Lucio Argano, Vincenzo Cavaliere, Alessandro Isaia,
Giuseppe Ugo Abbate e Roberto Ferrari per aver condiviso con noi i propri saperi
ed esperienze.
38. Grazie ai partecipanti, ai partner del progetto, alle sedi che ci hanno ospitato e
grazie, soprattutto, alla Regione Puglia e all'iniziativa Laboratori dal Basso per
aver reso possibile lo svolgimento di una così importante esperienza formativa.