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DEFINIZIONE DI “OTTICA”DEFINIZIONE DI “OTTICA”
• Parte della fisica che studia i fenomeni luminosi cioèParte della fisica che studia i fenomeni luminosi cioè
quelli relativi al comportamento delle radiazioni atte adquelli relativi al comportamento delle radiazioni atte ad
impressionare il nostro occhio (radiazioni ottiche)impressionare il nostro occhio (radiazioni ottiche)
• L’ottica fisiologica è lo studio dei fenomeni ottici cheL’ottica fisiologica è lo studio dei fenomeni ottici che
intervengono nel funzionamento dell’occhiointervengono nel funzionamento dell’occhio
• Il termine ottica indica anche la tecnica relativa allaIl termine ottica indica anche la tecnica relativa alla
fabbricazione di strumenti ottici, oppure l’insieme dellefabbricazione di strumenti ottici, oppure l’insieme delle
lenti, prismi e specchi che fanno parte di un apparecchiolenti, prismi e specchi che fanno parte di un apparecchio
otticoottico
• I vasti studi effettuati nel rinascimentoI vasti studi effettuati nel rinascimento
sulla prospettiva, riconobbero fra gli esiti,sulla prospettiva, riconobbero fra gli esiti,
quello di riprodurre le immagini dellaquello di riprodurre le immagini della
realtà, attraverso la loro proiezione su unarealtà, attraverso la loro proiezione su una
pareteparete
L’epoca fu letteralmente presa dalla scoperta della cameraL’epoca fu letteralmente presa dalla scoperta della camera
oscuraoscura
Ignazio Danti nel 1573 scriveva: “praticando un bugio negliIgnazio Danti nel 1573 scriveva: “praticando un bugio negli
scuri della finestra cose miravigliose si vedranno, ancoscuri della finestra cose miravigliose si vedranno, anco
uccelli volar per aria e nuvole….uccelli volar per aria e nuvole….
Giovanbattista Della Porta nel 1589: cosa ingegnosa eGiovanbattista Della Porta nel 1589: cosa ingegnosa e
bella per dar piacer a gran signori che in una camerabella per dar piacer a gran signori che in una camera
all’oscuro sopra bianchi lenzuoli si veggano cacce, conviti,all’oscuro sopra bianchi lenzuoli si veggano cacce, conviti,
battaglie….battaglie….
In breve la camera oscura diventa portatile, con un vetroIn breve la camera oscura diventa portatile, con un vetro
smerigliato che sostituisce la parete posteriore al foro dismerigliato che sostituisce la parete posteriore al foro di
ingresso della luce e una lente sopra di questo. Laingresso della luce e una lente sopra di questo. La
macchina così costituita venne chiamata “camera ottica” emacchina così costituita venne chiamata “camera ottica” e
si prestava grandemente alla attività di pittori paesagistisi prestava grandemente alla attività di pittori paesagisti
dimostrandosi strumento versatile nell’attivitàdimostrandosi strumento versatile nell’attività
divulgativa:”colui che ignora l’arte della pittura potràdivulgativa:”colui che ignora l’arte della pittura potrà
disegnare con l’aiuto di una matita l’immagine di undisegnare con l’aiuto di una matita l’immagine di un
qualsiasi oggetto” ( G. Dalla Porta).qualsiasi oggetto” ( G. Dalla Porta).
Dalla camera ottica alla lanterna magica il passo fù breveDalla camera ottica alla lanterna magica il passo fù breve
Nel ‘600 l’Olanda è il centro di diffusione della lanternaNel ‘600 l’Olanda è il centro di diffusione della lanterna
magica presso la classe colta con Hujgens e Walgestain.magica presso la classe colta con Hujgens e Walgestain.
Dalla Savoia e dalla Lorena una schiera di ”lanternisti”Dalla Savoia e dalla Lorena una schiera di ”lanternisti”
diffonde il meraviglioso oggetto nel tessuto popolarediffonde il meraviglioso oggetto nel tessuto popolare
attraverso un linguaggio universale.attraverso un linguaggio universale.
La conseguenza della diffusione dei sistemi di produzioneLa conseguenza della diffusione dei sistemi di produzione
di lenti fu la costruzione di microscopi e di telescopi.di lenti fu la costruzione di microscopi e di telescopi.
Robert Hooke, a metà del ‘600 fù certo fra i primi utilizzatoriRobert Hooke, a metà del ‘600 fù certo fra i primi utilizzatori
del microscopio descrivendo la cellula vegetale.del microscopio descrivendo la cellula vegetale.
Microscopio di Hooke 1665Microscopio di Hooke 1665
Nel ‘700, il mondo scientifico adotta la lanterna comeNel ‘700, il mondo scientifico adotta la lanterna come
strumento didattico e sul finire del secolo aprono istrumento didattico e sul finire del secolo aprono i
primi saloni di proiezione; nasce una vera e propriaprimi saloni di proiezione; nasce una vera e propria
“drammaturgia audiovisiva”, si diffondono le“drammaturgia audiovisiva”, si diffondono le
“fantasmagorie”.“fantasmagorie”.
I miglioramenti tecnici si rincorrono, si proietta conI miglioramenti tecnici si rincorrono, si proietta con
l’Eidophusikon (quadri semicircolari in movimento), ill’Eidophusikon (quadri semicircolari in movimento), il
Panorama di Baker ( scenografia su 360°), il MyrioramaPanorama di Baker ( scenografia su 360°), il Myriorama
(telone di centinaia di metri che scorre fra due cilindri) il(telone di centinaia di metri che scorre fra due cilindri) il
Cosmorama etc.Cosmorama etc.
Gli ultimi bagliori provengono dal teatro delle ombre conGli ultimi bagliori provengono dal teatro delle ombre con
Seraphin (al secolo Domenico Serafino, veneziano),Seraphin (al secolo Domenico Serafino, veneziano),
grande intrattenitore alla corte di Versailles, ed in ultimo algrande intrattenitore alla corte di Versailles, ed in ultimo al
caffè parigino “le chat noir” ove si raggiunse il massimocaffè parigino “le chat noir” ove si raggiunse il massimo
stato dell’arte con Robert Salis e il pittore Henry Reviere;stato dell’arte con Robert Salis e il pittore Henry Reviere;
poi fù il cinema.poi fù il cinema.
LO SPETTRO LUMINOSOLO SPETTRO LUMINOSO
EE
PRINCIPI DI OTTICA GEOMETRICAPRINCIPI DI OTTICA GEOMETRICA
Che cos’èChe cos’è LA LUCELA LUCE dal punto di vista ottico?dal punto di vista ottico?
Forma diForma di energia radianteenergia radiante capace di stimolare i recettoricapace di stimolare i recettori
retinici consentendo la visione degli oggetti circostanti.retinici consentendo la visione degli oggetti circostanti.
LeLe radiazioni visibiliradiazioni visibili hanno lunghezza d’onda compresahanno lunghezza d’onda compresa
fra ifra i 400 ed i 700 nanometri.400 ed i 700 nanometri.
Nel 1704Nel 1704 NewtonNewton dimostrò che la luce è composta edimostrò che la luce è composta e
divisibile in 7 luci elementari ciascuna con proprio colore,divisibile in 7 luci elementari ciascuna con proprio colore,
bastava far passare un raggio luminoso attraverso unbastava far passare un raggio luminoso attraverso un
prisma. L’insieme dei colori che costituiscono la luceprisma. L’insieme dei colori che costituiscono la luce
formano lo “formano lo “spettro luminosospettro luminoso””
Quella parte dell’Ottica che studia il cammino dei raggiQuella parte dell’Ottica che studia il cammino dei raggi
luminosi cioè delle radiazioni ottiche, viene chiamataluminosi cioè delle radiazioni ottiche, viene chiamata
””OTTTICA GEOMETRICAOTTTICA GEOMETRICA ””
concetti basilariconcetti basilari
-- RiflessioneRiflessione
- Rifrazione- Rifrazione
- Indice di rifrazione- Indice di rifrazione
- Vergenza- Vergenza
RIFLESSIONE
RIFRAZIONE
INDICE DI RIFRAZIONEINDICE DI RIFRAZIONE
Nei mezzi trasparenti che hanno densitàNei mezzi trasparenti che hanno densità
maggiore dell’aria, la velocità della luce risultamaggiore dell’aria, la velocità della luce risulta
rallentata; Il rapporto fra la velocità nell’aria erallentata; Il rapporto fra la velocità nell’aria e
la sua velocità in un altro mezzo trasparentela sua velocità in un altro mezzo trasparente
prende il nome di “indice di rifrazione” delprende il nome di “indice di rifrazione” del
mezzo in questione.mezzo in questione.
VERGENZAVERGENZA
La vergenza è l’inverso della distanza (d) cheLa vergenza è l’inverso della distanza (d) che
separa una sezione di un fascio di raggisepara una sezione di un fascio di raggi
luminosi dal loro fuoco.luminosi dal loro fuoco.
Viene chiamato “Viene chiamato “fuoco dei raggifuoco dei raggi” il punto in cui i raggi” il punto in cui i raggi
convergenti si incontrano o da cui si dipartono nel casoconvergenti si incontrano o da cui si dipartono nel caso
di raggi divergenti. Dal punto di vista ottico, ladi raggi divergenti. Dal punto di vista ottico, la
caratteristica più importante di un fascio di raggicaratteristica più importante di un fascio di raggi
luminosi è costituito dalla loro “vergenza” ad un datoluminosi è costituito dalla loro “vergenza” ad un dato
livello. Quando la distanza del fuoco è infinita lalivello. Quando la distanza del fuoco è infinita la
vergenza è inesistente, è il caso dei raggi paralleli.vergenza è inesistente, è il caso dei raggi paralleli.
LE LENTILE LENTI
La produzione di lenti ebbe diffusione sistematica nelLa produzione di lenti ebbe diffusione sistematica nel
RinascimentoRinascimento , ne dà ampia testimonianza il fisiologo, ne dà ampia testimonianza il fisiologo
della visione Francesco Maurolico da Messina, chedella visione Francesco Maurolico da Messina, che
lamenta agli inizi del ‘500 la scarsa attenzione tecnica deilamenta agli inizi del ‘500 la scarsa attenzione tecnica dei
costruttori di lenti a lui contemporanei rispettocostruttori di lenti a lui contemporanei rispetto
all’accuratezza che veniva posta in tempi passati.all’accuratezza che veniva posta in tempi passati.
Che cos’è una lente?Che cos’è una lente?
La lente è un mezzo trasparente delimitato da superfici.La lente è un mezzo trasparente delimitato da superfici.
Distinguiamo:Distinguiamo:
- Lenti sferiche- Lenti sferiche
- Lenti Cilindriche- Lenti Cilindriche
- Lenti sfero-cilindriche- Lenti sfero-cilindriche
- Combinazione di cilindri- Combinazione di cilindri
LENTI SFERICHELENTI SFERICHE
Mezzi trasparenti delimitate da superfici convesse oMezzi trasparenti delimitate da superfici convesse o
concave che rappresentano una calotta sferica.concave che rappresentano una calotta sferica.
Distinguiamo lenti sferiche positive che determinanoDistinguiamo lenti sferiche positive che determinano
convergenza dei raggi da lenti sferiche negative che neconvergenza dei raggi da lenti sferiche negative che ne
determinano divergenza.determinano divergenza.
Ma che tipo di immagini si formano attraverso unaMa che tipo di immagini si formano attraverso una
lente sferica?lente sferica?
Che dimensione hanno?Che dimensione hanno?
Che posizioni assumono?Che posizioni assumono?
LENTI CILINDRICHELENTI CILINDRICHE
Le lenti cilindriche sono mezzi trasparentiLe lenti cilindriche sono mezzi trasparenti
in cui almeno una delle due facce èin cui almeno una delle due facce è
costituita da una superficie cilindrica (dettacostituita da una superficie cilindrica (detta
anche torica) convessa o concavaanche torica) convessa o concava
LENTI PRISMATICHELENTI PRISMATICHE
La lente prismatica è un mezzo trasparenteLa lente prismatica è un mezzo trasparente
delimitato da due superfici che sidelimitato da due superfici che si
incontrano in un angolo solido dettoincontrano in un angolo solido detto
spigolospigolo oo apiceapice..
L’incontro delle due superfici determina unL’incontro delle due superfici determina un
angoloangolo rifrangenterifrangente..
La parte opposta all’apice è dettaLa parte opposta all’apice è detta basebase..
OTTICA FISIOLOGICAOTTICA FISIOLOGICA
L’ottica fisiologica è lo studio dei fenomeni otticiL’ottica fisiologica è lo studio dei fenomeni ottici
che intervengono nel funzionamento dell’occhioche intervengono nel funzionamento dell’occhio
Il complesso di lenti dell’occhio umanoIl complesso di lenti dell’occhio umano
viene chiamato “diottro oculare”viene chiamato “diottro oculare”
EMMETROPIA ED AMETROPIAEMMETROPIA ED AMETROPIA
Viene definitoViene definito emmetropeemmetrope quell’occhio in cui i raggiquell’occhio in cui i raggi
provenienti da distanza infinita vengono messi a fuoco sullaprovenienti da distanza infinita vengono messi a fuoco sulla
retina in condizione di massima accomodazione negativa.retina in condizione di massima accomodazione negativa.
In tutti gli altri casi l’occhio viene definitoIn tutti gli altri casi l’occhio viene definito ametropeametrope..
Le ametropie, dette anche “Le ametropie, dette anche “vizi di refrazionevizi di refrazione ”, sono”, sono
rappresentate da:rappresentate da:
- MiopiaMiopia
- IpermetropiaIpermetropia
- AstigmatismoAstigmatismo
Nell’astigmatismo i raggi che attraversano il diottroNell’astigmatismo i raggi che attraversano il diottro
oculare non si concentrano in un punto maoculare non si concentrano in un punto ma
formano un “conoide di Sturm” con le due lineeformano un “conoide di Sturm” con le due linee
focali classiche. Il diottro oculare si comporta comefocali classiche. Il diottro oculare si comporta come
una combinazione sfero-cilindrica.una combinazione sfero-cilindrica.
Come sono le immagini che vede unCome sono le immagini che vede un
soggetto con vizio di refrazione?soggetto con vizio di refrazione?
NellaNella miopiamiopia e nellae nella ipermetropiaipermetropia, dove il fuoco, dove il fuoco
cade rispettivamente davanti e dietro la retina, percade rispettivamente davanti e dietro la retina, per
ogni punto oggetto non si forma sulla retina unogni punto oggetto non si forma sulla retina un
punto immagine ma un “punto immagine ma un “cerchio di diffusionecerchio di diffusione ”,”,
il cui diametro è tanto più grande quanto maggioreil cui diametro è tanto più grande quanto maggiore
è la distanza del fuoco dalla retina.è la distanza del fuoco dalla retina.
Nel complesso ne risulta un immagine sfocata cheNel complesso ne risulta un immagine sfocata che
bisogna immaginare non formata da punti ma dabisogna immaginare non formata da punti ma da
cerchi.cerchi.
Nell’Nell’astigmatismoastigmatismo il problema è più complesso,il problema è più complesso,
l’immagine sfocata è costituita da un insieme dil’immagine sfocata è costituita da un insieme di
righe o ellissoidirighe o ellissoidi
FISIOLOGIA DELLA VISIONEFISIOLOGIA DELLA VISIONE
L’L’apprendimento visivoapprendimento visivo è la risultante di fenomenologieè la risultante di fenomenologie
ricettive periferiche e di successive elaborazioni edricettive periferiche e di successive elaborazioni ed
integrazioni encefaliche che permettono la coscienzaintegrazioni encefaliche che permettono la coscienza
percettiva elementare e la coscienza percettiva concettualepercettiva elementare e la coscienza percettiva concettuale
A
B
C
C
B
A
LeLe cellule gangliaricellule gangliari formano due sistemi:formano due sistemi:
1. Sistema delle cellule gangliari1. Sistema delle cellule gangliari parvocellulariparvocellulari
detto “sistema x” che occupa la retina centraledetto “sistema x” che occupa la retina centrale
2. Sistema delle cellule gangliari2. Sistema delle cellule gangliari magnocellularemagnocellulare
detto “sistema y” che occupa la retina paracentrale edetto “sistema y” che occupa la retina paracentrale e
perifericaperiferica
I sub-strati fotorecettoriali e neuronali retinici recepiscono ilI sub-strati fotorecettoriali e neuronali retinici recepiscono il
mondo esterno, cioè la miriade di segnali in arrivo, inmondo esterno, cioè la miriade di segnali in arrivo, in
campi recettivi circolaricampi recettivi circolari sensibili asensibili a FORMA-FORMA-
COLORE-MOVIMENTOCOLORE-MOVIMENTO ..
I campi recettivi sensibili perI campi recettivi sensibili per forma e coloreforma e colore afferisconoafferiscono
al sistema gangliare x (al sistema gangliare x (parvocellulareparvocellulare),),
quelli per ilquelli per il movimentomovimento al sistema gangliare yal sistema gangliare y
((magnocellularemagnocellulare).).
L’organizzazione dei meccanismi eccitatori ed inibitori diL’organizzazione dei meccanismi eccitatori ed inibitori di
ritorno, proprie di tutte le catene neuronali,ritorno, proprie di tutte le catene neuronali, nell’assenell’asse
retino-corticaleretino-corticale configurano campi recettivi con periferiaconfigurano campi recettivi con periferia
eccitatoria e centro inibitore e viceversa (eccitatoria e centro inibitore e viceversa (sistemi on-off esistemi on-off e
sistema off-onsistema off-on ).).
Possiamo dire che laPossiamo dire che la retinaretina adotta unadotta un sistema disistema di
codificazione “logico”codificazione “logico” rispetto allo stimolo attraverso unrispetto allo stimolo attraverso un
complesso meccanismo di regolazione con circuiticomplesso meccanismo di regolazione con circuiti
eccitatori ed inibitori che si manterranno nelle successiveeccitatori ed inibitori che si manterranno nelle successive
stazioni dell’asse retino-corticalestazioni dell’asse retino-corticale
Nella definizione più completaNella definizione più completa la retinala retina è una sofisticataè una sofisticata
struttura capace di estrarre informazioni sullestruttura capace di estrarre informazioni sulle
caratteristiche spaziali e temporali dello stimolo luminoso,caratteristiche spaziali e temporali dello stimolo luminoso,
neinei primi stratiprimi strati l’informazione visiva è codificata secondol’informazione visiva è codificata secondo
variazioni graduali di potenziale elettrico con meccanismovariazioni graduali di potenziale elettrico con meccanismo
analogicoanalogico; è nello strato delle; è nello strato delle cellule gangliaricellule gangliari cheche
l’informazione viene trasformata in impulso di ampiezza el’informazione viene trasformata in impulso di ampiezza e
forma costante secondo un meccanismoforma costante secondo un meccanismo digitaledigitale
L’assettoL’assetto sinaptico-retinicosinaptico-retinico è guidato da unaè guidato da una rigidarigida ee
complessa programmazionecomplessa programmazione geneticagenetica che si è tenutache si è tenuta
costantecostante nelle diverse etnie malgrado le ampie ibridazioninelle diverse etnie malgrado le ampie ibridazioni
In ogni individuo già prima della nascita leIn ogni individuo già prima della nascita le cellulecellule
gangliarigangliari inviano segnali a ritmo costante che disegnanoinviano segnali a ritmo costante che disegnano
lala mappa sinapticamappa sinaptica dell’asse retino-corticale.dell’asse retino-corticale.
Dopo la nascita questi segnali sono sostituiti dall’Dopo la nascita questi segnali sono sostituiti dall’inputinput
visivovisivo che perfeziona le connessioni neuronali inter-areache perfeziona le connessioni neuronali inter-area
cioè le reti sinaptiche di connessione fra i centri nervosi.cioè le reti sinaptiche di connessione fra i centri nervosi.
Abbiamo quindi introdotto un concetto fondamentale dellaAbbiamo quindi introdotto un concetto fondamentale della
modernamoderna neurofisiologianeurofisiologia: la: la plasticità sinapticaplasticità sinaptica
corticalecorticale cioè la capacità delle reti sinaptiche corticali dicioè la capacità delle reti sinaptiche corticali di
adeguarsi alla dinamica mutevolezza concettualeadeguarsi alla dinamica mutevolezza concettuale
dell’ambiente.dell’ambiente.
I CORPI GENICOLATI LATERALII CORPI GENICOLATI LATERALI
SonoSono strutturestrutture a composizionea composizione laminarilaminari nei quali avvienenei quali avviene
il “il “relayrelay” delle fibre del nervo ottico cioè dell’insieme degli” delle fibre del nervo ottico cioè dell’insieme degli
assoni gangliari che trasportano lo stimolo codificato inassoni gangliari che trasportano lo stimolo codificato in
modulazione di frequenza.modulazione di frequenza.
Si mantiene il sistema di codificazione “logica” attraversoSi mantiene il sistema di codificazione “logica” attraverso
attività eccitatoria ed inibitoria ed una proiezione topograficaattività eccitatoria ed inibitoria ed una proiezione topografica
distinta fra le fibre parvocellulari (lamine più esterne) edistinta fra le fibre parvocellulari (lamine più esterne) e
magnocellulari (lamine interne).magnocellulari (lamine interne).
AttraversoAttraverso fibre di ritornofibre di ritorno dalla corteccia visiva si affinadalla corteccia visiva si affina
ulteriormente la modulazione sul segnale retinico.ulteriormente la modulazione sul segnale retinico.
INTERPRETRAZIONE FUNZIONALE DELLAINTERPRETRAZIONE FUNZIONALE DELLA
CORTECIA VISIVACORTECIA VISIVA
Prima dello sviluppo della Neurobiologia e la teoria dellaPrima dello sviluppo della Neurobiologia e la teoria della
comunicazione lacomunicazione la NeurofisiologiaNeurofisiologia aveva proposto un modelloaveva proposto un modello
di interpretazione in termini topografici.di interpretazione in termini topografici.
La cortecciaLa corteccia striatastriata veniva chiamata area “veniva chiamata area “visivo-sensorialevisivo-sensoriale ””
o area di proiezione o di sensazione.o area di proiezione o di sensazione.
L’areaL’area peristriataperistriata ee parastriataparastriata veniva chiamata areaveniva chiamata area
““visivo-psichica”.visivo-psichica”.
CORTECCIA VISIVA
CORTECCIA STRIATA DENOMINATA (6
STRATI)
C. PERISTRIATA
V1
V2
MOVIMENTO COLORE
FORMA
C. PARASTRIATA
V3
V4
V5
FORMA IN MOVIMENTO
FORMA E COLORE
MOVIMENTO
COSCIENZA PERCETTIVA ELEMENTARECOSCIENZA PERCETTIVA ELEMENTARE
La coscienza percettiva elementare si determina quandoLa coscienza percettiva elementare si determina quando
ii segnali di ritornosegnali di ritorno, perfezionati nelle caratteristiche, perfezionati nelle caratteristiche
cromatiche, formali e di movimento, acquisiscono unacromatiche, formali e di movimento, acquisiscono una
precisa collocazione spaziale nel campo topografico diprecisa collocazione spaziale nel campo topografico di
V1V1
VIE CROMATICHE
CAMPI RECETTIVI PARVOCELLULARI RETINICI
CAMPI RECETTIVI PARVOCELLULARI C.G.L.
CORTECCIA STRIATA (V1) STRATO 2 E
3
C.PERISTRIATA (V2)
STRISCE SOTTILI
C. PARASTRIATA
(V4)
VIE DEL MOVIMENTO
CAMPI RECETTIVI MAGNOCELLULARI
RETINICI
CAMPI RECETTIVI MAGNOCELLULARI
C.G.L.
CORTECCIA STRIATA V1 - STRATO 4
C. PERISTRIATA (V2)
STRISCE SPESSE
C. PARASTRIATA
(V5)
LALA RETINARETINA NON TRASMETTE AL CERVELLO IL CALCONON TRASMETTE AL CERVELLO IL CALCO
FOTOGRAFICO COMPLETO DELL’IMMAGINE MA SOLTANTOFOTOGRAFICO COMPLETO DELL’IMMAGINE MA SOLTANTO
TALUNI PUNTI RECEPITI DAL SISTEMA PARVOCELLULARETALUNI PUNTI RECEPITI DAL SISTEMA PARVOCELLULARE
ATTRAVERSO UNO “ATTRAVERSO UNO “SCANNINGSCANNING” CHE SEGUE LE LINEE GUIDA” CHE SEGUE LE LINEE GUIDA
DELL’IMMAGINE SOFFERMANDOSI SUI PARTICOLARIDELL’IMMAGINE SOFFERMANDOSI SUI PARTICOLARI
SIGNIFICATIVI (SIGNIFICATIVI (FOVEAZIONEFOVEAZIONE).).
I PUNTI DI “FOVEAZIONE” UNITAMENTE AI MOVIMENTI DII PUNTI DI “FOVEAZIONE” UNITAMENTE AI MOVIMENTI DI
FISSAZIONE CHE L’OCCHIO HA EFFETTUATO PERFISSAZIONE CHE L’OCCHIO HA EFFETTUATO PER
RAGGIUNGERLI, INTEGRATI A LIVELLO CELEBRALE,RAGGIUNGERLI, INTEGRATI A LIVELLO CELEBRALE,
PERMETTONO LAPERMETTONO LA RICOSTRUZIONE DELL’IMMAGINE.RICOSTRUZIONE DELL’IMMAGINE.
Affinché laAffinché la coscienza percettiva elementarecoscienza percettiva elementare diventidiventi
concettualeconcettuale è necessaria l’afferenza delle aree visive aiè necessaria l’afferenza delle aree visive ai
circuiti temporali dell’circuiti temporali dell’ippocampoippocampo e dell’e dell’amigdalaamigdala e quindie quindi
nelle reti idiosincratiche dellanelle reti idiosincratiche della corteccia polisensorialecorteccia polisensoriale ..
Questa integrazione rappresenta il veroQuesta integrazione rappresenta il vero momentomomento
cognitivo ed emozionalecognitivo ed emozionale ed assume specifico rilievoed assume specifico rilievo
nelle fasi formative.nelle fasi formative.
DALLA COSCIENZA PERCETTIVA ELEMENTARE ALLADALLA COSCIENZA PERCETTIVA ELEMENTARE ALLA
COSCIENZA PERCETTIVA CONCETTUALECOSCIENZA PERCETTIVA CONCETTUALE
Il passaggio dalla coscienza percettiva elementare allaIl passaggio dalla coscienza percettiva elementare alla
coscienza percettiva concettuale implica il coinvolgimentocoscienza percettiva concettuale implica il coinvolgimento
delladella memoriamemoria..
CoscienzaCoscienza = inserire il vissuto in sfere concettuali già= inserire il vissuto in sfere concettuali già
esistentiesistenti
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Ottica Leila Orlando

  • 1. DEFINIZIONE DI “OTTICA”DEFINIZIONE DI “OTTICA” • Parte della fisica che studia i fenomeni luminosi cioèParte della fisica che studia i fenomeni luminosi cioè quelli relativi al comportamento delle radiazioni atte adquelli relativi al comportamento delle radiazioni atte ad impressionare il nostro occhio (radiazioni ottiche)impressionare il nostro occhio (radiazioni ottiche) • L’ottica fisiologica è lo studio dei fenomeni ottici cheL’ottica fisiologica è lo studio dei fenomeni ottici che intervengono nel funzionamento dell’occhiointervengono nel funzionamento dell’occhio • Il termine ottica indica anche la tecnica relativa allaIl termine ottica indica anche la tecnica relativa alla fabbricazione di strumenti ottici, oppure l’insieme dellefabbricazione di strumenti ottici, oppure l’insieme delle lenti, prismi e specchi che fanno parte di un apparecchiolenti, prismi e specchi che fanno parte di un apparecchio otticoottico
  • 2.
  • 3. • I vasti studi effettuati nel rinascimentoI vasti studi effettuati nel rinascimento sulla prospettiva, riconobbero fra gli esiti,sulla prospettiva, riconobbero fra gli esiti, quello di riprodurre le immagini dellaquello di riprodurre le immagini della realtà, attraverso la loro proiezione su unarealtà, attraverso la loro proiezione su una pareteparete
  • 4.
  • 5. L’epoca fu letteralmente presa dalla scoperta della cameraL’epoca fu letteralmente presa dalla scoperta della camera oscuraoscura Ignazio Danti nel 1573 scriveva: “praticando un bugio negliIgnazio Danti nel 1573 scriveva: “praticando un bugio negli scuri della finestra cose miravigliose si vedranno, ancoscuri della finestra cose miravigliose si vedranno, anco uccelli volar per aria e nuvole….uccelli volar per aria e nuvole…. Giovanbattista Della Porta nel 1589: cosa ingegnosa eGiovanbattista Della Porta nel 1589: cosa ingegnosa e bella per dar piacer a gran signori che in una camerabella per dar piacer a gran signori che in una camera all’oscuro sopra bianchi lenzuoli si veggano cacce, conviti,all’oscuro sopra bianchi lenzuoli si veggano cacce, conviti, battaglie….battaglie….
  • 6. In breve la camera oscura diventa portatile, con un vetroIn breve la camera oscura diventa portatile, con un vetro smerigliato che sostituisce la parete posteriore al foro dismerigliato che sostituisce la parete posteriore al foro di ingresso della luce e una lente sopra di questo. Laingresso della luce e una lente sopra di questo. La macchina così costituita venne chiamata “camera ottica” emacchina così costituita venne chiamata “camera ottica” e si prestava grandemente alla attività di pittori paesagistisi prestava grandemente alla attività di pittori paesagisti dimostrandosi strumento versatile nell’attivitàdimostrandosi strumento versatile nell’attività divulgativa:”colui che ignora l’arte della pittura potràdivulgativa:”colui che ignora l’arte della pittura potrà disegnare con l’aiuto di una matita l’immagine di undisegnare con l’aiuto di una matita l’immagine di un qualsiasi oggetto” ( G. Dalla Porta).qualsiasi oggetto” ( G. Dalla Porta). Dalla camera ottica alla lanterna magica il passo fù breveDalla camera ottica alla lanterna magica il passo fù breve
  • 7.
  • 8. Nel ‘600 l’Olanda è il centro di diffusione della lanternaNel ‘600 l’Olanda è il centro di diffusione della lanterna magica presso la classe colta con Hujgens e Walgestain.magica presso la classe colta con Hujgens e Walgestain. Dalla Savoia e dalla Lorena una schiera di ”lanternisti”Dalla Savoia e dalla Lorena una schiera di ”lanternisti” diffonde il meraviglioso oggetto nel tessuto popolarediffonde il meraviglioso oggetto nel tessuto popolare attraverso un linguaggio universale.attraverso un linguaggio universale.
  • 9. La conseguenza della diffusione dei sistemi di produzioneLa conseguenza della diffusione dei sistemi di produzione di lenti fu la costruzione di microscopi e di telescopi.di lenti fu la costruzione di microscopi e di telescopi. Robert Hooke, a metà del ‘600 fù certo fra i primi utilizzatoriRobert Hooke, a metà del ‘600 fù certo fra i primi utilizzatori del microscopio descrivendo la cellula vegetale.del microscopio descrivendo la cellula vegetale.
  • 10. Microscopio di Hooke 1665Microscopio di Hooke 1665
  • 11.
  • 12.
  • 13.
  • 14.
  • 15.
  • 16. Nel ‘700, il mondo scientifico adotta la lanterna comeNel ‘700, il mondo scientifico adotta la lanterna come strumento didattico e sul finire del secolo aprono istrumento didattico e sul finire del secolo aprono i primi saloni di proiezione; nasce una vera e propriaprimi saloni di proiezione; nasce una vera e propria “drammaturgia audiovisiva”, si diffondono le“drammaturgia audiovisiva”, si diffondono le “fantasmagorie”.“fantasmagorie”.
  • 17.
  • 18.
  • 19. I miglioramenti tecnici si rincorrono, si proietta conI miglioramenti tecnici si rincorrono, si proietta con l’Eidophusikon (quadri semicircolari in movimento), ill’Eidophusikon (quadri semicircolari in movimento), il Panorama di Baker ( scenografia su 360°), il MyrioramaPanorama di Baker ( scenografia su 360°), il Myriorama (telone di centinaia di metri che scorre fra due cilindri) il(telone di centinaia di metri che scorre fra due cilindri) il Cosmorama etc.Cosmorama etc.
  • 20. Gli ultimi bagliori provengono dal teatro delle ombre conGli ultimi bagliori provengono dal teatro delle ombre con Seraphin (al secolo Domenico Serafino, veneziano),Seraphin (al secolo Domenico Serafino, veneziano), grande intrattenitore alla corte di Versailles, ed in ultimo algrande intrattenitore alla corte di Versailles, ed in ultimo al caffè parigino “le chat noir” ove si raggiunse il massimocaffè parigino “le chat noir” ove si raggiunse il massimo stato dell’arte con Robert Salis e il pittore Henry Reviere;stato dell’arte con Robert Salis e il pittore Henry Reviere; poi fù il cinema.poi fù il cinema.
  • 21. LO SPETTRO LUMINOSOLO SPETTRO LUMINOSO EE PRINCIPI DI OTTICA GEOMETRICAPRINCIPI DI OTTICA GEOMETRICA
  • 22. Che cos’èChe cos’è LA LUCELA LUCE dal punto di vista ottico?dal punto di vista ottico? Forma diForma di energia radianteenergia radiante capace di stimolare i recettoricapace di stimolare i recettori retinici consentendo la visione degli oggetti circostanti.retinici consentendo la visione degli oggetti circostanti. LeLe radiazioni visibiliradiazioni visibili hanno lunghezza d’onda compresahanno lunghezza d’onda compresa fra ifra i 400 ed i 700 nanometri.400 ed i 700 nanometri.
  • 23.
  • 24. Nel 1704Nel 1704 NewtonNewton dimostrò che la luce è composta edimostrò che la luce è composta e divisibile in 7 luci elementari ciascuna con proprio colore,divisibile in 7 luci elementari ciascuna con proprio colore, bastava far passare un raggio luminoso attraverso unbastava far passare un raggio luminoso attraverso un prisma. L’insieme dei colori che costituiscono la luceprisma. L’insieme dei colori che costituiscono la luce formano lo “formano lo “spettro luminosospettro luminoso””
  • 25. Quella parte dell’Ottica che studia il cammino dei raggiQuella parte dell’Ottica che studia il cammino dei raggi luminosi cioè delle radiazioni ottiche, viene chiamataluminosi cioè delle radiazioni ottiche, viene chiamata ””OTTTICA GEOMETRICAOTTTICA GEOMETRICA ”” concetti basilariconcetti basilari -- RiflessioneRiflessione - Rifrazione- Rifrazione - Indice di rifrazione- Indice di rifrazione - Vergenza- Vergenza
  • 28. INDICE DI RIFRAZIONEINDICE DI RIFRAZIONE Nei mezzi trasparenti che hanno densitàNei mezzi trasparenti che hanno densità maggiore dell’aria, la velocità della luce risultamaggiore dell’aria, la velocità della luce risulta rallentata; Il rapporto fra la velocità nell’aria erallentata; Il rapporto fra la velocità nell’aria e la sua velocità in un altro mezzo trasparentela sua velocità in un altro mezzo trasparente prende il nome di “indice di rifrazione” delprende il nome di “indice di rifrazione” del mezzo in questione.mezzo in questione.
  • 29. VERGENZAVERGENZA La vergenza è l’inverso della distanza (d) cheLa vergenza è l’inverso della distanza (d) che separa una sezione di un fascio di raggisepara una sezione di un fascio di raggi luminosi dal loro fuoco.luminosi dal loro fuoco. Viene chiamato “Viene chiamato “fuoco dei raggifuoco dei raggi” il punto in cui i raggi” il punto in cui i raggi convergenti si incontrano o da cui si dipartono nel casoconvergenti si incontrano o da cui si dipartono nel caso di raggi divergenti. Dal punto di vista ottico, ladi raggi divergenti. Dal punto di vista ottico, la caratteristica più importante di un fascio di raggicaratteristica più importante di un fascio di raggi luminosi è costituito dalla loro “vergenza” ad un datoluminosi è costituito dalla loro “vergenza” ad un dato livello. Quando la distanza del fuoco è infinita lalivello. Quando la distanza del fuoco è infinita la vergenza è inesistente, è il caso dei raggi paralleli.vergenza è inesistente, è il caso dei raggi paralleli.
  • 30.
  • 32. La produzione di lenti ebbe diffusione sistematica nelLa produzione di lenti ebbe diffusione sistematica nel RinascimentoRinascimento , ne dà ampia testimonianza il fisiologo, ne dà ampia testimonianza il fisiologo della visione Francesco Maurolico da Messina, chedella visione Francesco Maurolico da Messina, che lamenta agli inizi del ‘500 la scarsa attenzione tecnica deilamenta agli inizi del ‘500 la scarsa attenzione tecnica dei costruttori di lenti a lui contemporanei rispettocostruttori di lenti a lui contemporanei rispetto all’accuratezza che veniva posta in tempi passati.all’accuratezza che veniva posta in tempi passati.
  • 33. Che cos’è una lente?Che cos’è una lente? La lente è un mezzo trasparente delimitato da superfici.La lente è un mezzo trasparente delimitato da superfici. Distinguiamo:Distinguiamo: - Lenti sferiche- Lenti sferiche - Lenti Cilindriche- Lenti Cilindriche - Lenti sfero-cilindriche- Lenti sfero-cilindriche - Combinazione di cilindri- Combinazione di cilindri
  • 34. LENTI SFERICHELENTI SFERICHE Mezzi trasparenti delimitate da superfici convesse oMezzi trasparenti delimitate da superfici convesse o concave che rappresentano una calotta sferica.concave che rappresentano una calotta sferica. Distinguiamo lenti sferiche positive che determinanoDistinguiamo lenti sferiche positive che determinano convergenza dei raggi da lenti sferiche negative che neconvergenza dei raggi da lenti sferiche negative che ne determinano divergenza.determinano divergenza.
  • 35.
  • 36.
  • 37. Ma che tipo di immagini si formano attraverso unaMa che tipo di immagini si formano attraverso una lente sferica?lente sferica? Che dimensione hanno?Che dimensione hanno? Che posizioni assumono?Che posizioni assumono?
  • 38.
  • 39.
  • 40.
  • 41.
  • 42.
  • 43. LENTI CILINDRICHELENTI CILINDRICHE Le lenti cilindriche sono mezzi trasparentiLe lenti cilindriche sono mezzi trasparenti in cui almeno una delle due facce èin cui almeno una delle due facce è costituita da una superficie cilindrica (dettacostituita da una superficie cilindrica (detta anche torica) convessa o concavaanche torica) convessa o concava
  • 44.
  • 45.
  • 46.
  • 47.
  • 48.
  • 49. LENTI PRISMATICHELENTI PRISMATICHE La lente prismatica è un mezzo trasparenteLa lente prismatica è un mezzo trasparente delimitato da due superfici che sidelimitato da due superfici che si incontrano in un angolo solido dettoincontrano in un angolo solido detto spigolospigolo oo apiceapice.. L’incontro delle due superfici determina unL’incontro delle due superfici determina un angoloangolo rifrangenterifrangente.. La parte opposta all’apice è dettaLa parte opposta all’apice è detta basebase..
  • 50.
  • 51.
  • 52.
  • 53.
  • 54. OTTICA FISIOLOGICAOTTICA FISIOLOGICA L’ottica fisiologica è lo studio dei fenomeni otticiL’ottica fisiologica è lo studio dei fenomeni ottici che intervengono nel funzionamento dell’occhioche intervengono nel funzionamento dell’occhio
  • 55.
  • 56.
  • 57. Il complesso di lenti dell’occhio umanoIl complesso di lenti dell’occhio umano viene chiamato “diottro oculare”viene chiamato “diottro oculare”
  • 58.
  • 59.
  • 60. EMMETROPIA ED AMETROPIAEMMETROPIA ED AMETROPIA Viene definitoViene definito emmetropeemmetrope quell’occhio in cui i raggiquell’occhio in cui i raggi provenienti da distanza infinita vengono messi a fuoco sullaprovenienti da distanza infinita vengono messi a fuoco sulla retina in condizione di massima accomodazione negativa.retina in condizione di massima accomodazione negativa. In tutti gli altri casi l’occhio viene definitoIn tutti gli altri casi l’occhio viene definito ametropeametrope.. Le ametropie, dette anche “Le ametropie, dette anche “vizi di refrazionevizi di refrazione ”, sono”, sono rappresentate da:rappresentate da: - MiopiaMiopia - IpermetropiaIpermetropia - AstigmatismoAstigmatismo
  • 61.
  • 62. Nell’astigmatismo i raggi che attraversano il diottroNell’astigmatismo i raggi che attraversano il diottro oculare non si concentrano in un punto maoculare non si concentrano in un punto ma formano un “conoide di Sturm” con le due lineeformano un “conoide di Sturm” con le due linee focali classiche. Il diottro oculare si comporta comefocali classiche. Il diottro oculare si comporta come una combinazione sfero-cilindrica.una combinazione sfero-cilindrica.
  • 63. Come sono le immagini che vede unCome sono le immagini che vede un soggetto con vizio di refrazione?soggetto con vizio di refrazione?
  • 64. NellaNella miopiamiopia e nellae nella ipermetropiaipermetropia, dove il fuoco, dove il fuoco cade rispettivamente davanti e dietro la retina, percade rispettivamente davanti e dietro la retina, per ogni punto oggetto non si forma sulla retina unogni punto oggetto non si forma sulla retina un punto immagine ma un “punto immagine ma un “cerchio di diffusionecerchio di diffusione ”,”, il cui diametro è tanto più grande quanto maggioreil cui diametro è tanto più grande quanto maggiore è la distanza del fuoco dalla retina.è la distanza del fuoco dalla retina. Nel complesso ne risulta un immagine sfocata cheNel complesso ne risulta un immagine sfocata che bisogna immaginare non formata da punti ma dabisogna immaginare non formata da punti ma da cerchi.cerchi.
  • 65. Nell’Nell’astigmatismoastigmatismo il problema è più complesso,il problema è più complesso, l’immagine sfocata è costituita da un insieme dil’immagine sfocata è costituita da un insieme di righe o ellissoidirighe o ellissoidi
  • 66.
  • 67.
  • 68.
  • 69.
  • 70.
  • 71.
  • 72.
  • 73.
  • 74.
  • 75.
  • 77. L’L’apprendimento visivoapprendimento visivo è la risultante di fenomenologieè la risultante di fenomenologie ricettive periferiche e di successive elaborazioni edricettive periferiche e di successive elaborazioni ed integrazioni encefaliche che permettono la coscienzaintegrazioni encefaliche che permettono la coscienza percettiva elementare e la coscienza percettiva concettualepercettiva elementare e la coscienza percettiva concettuale
  • 78.
  • 79.
  • 80.
  • 81.
  • 82.
  • 83.
  • 84.
  • 86.
  • 87.
  • 88.
  • 89.
  • 90. LeLe cellule gangliaricellule gangliari formano due sistemi:formano due sistemi: 1. Sistema delle cellule gangliari1. Sistema delle cellule gangliari parvocellulariparvocellulari detto “sistema x” che occupa la retina centraledetto “sistema x” che occupa la retina centrale 2. Sistema delle cellule gangliari2. Sistema delle cellule gangliari magnocellularemagnocellulare detto “sistema y” che occupa la retina paracentrale edetto “sistema y” che occupa la retina paracentrale e perifericaperiferica
  • 91. I sub-strati fotorecettoriali e neuronali retinici recepiscono ilI sub-strati fotorecettoriali e neuronali retinici recepiscono il mondo esterno, cioè la miriade di segnali in arrivo, inmondo esterno, cioè la miriade di segnali in arrivo, in campi recettivi circolaricampi recettivi circolari sensibili asensibili a FORMA-FORMA- COLORE-MOVIMENTOCOLORE-MOVIMENTO .. I campi recettivi sensibili perI campi recettivi sensibili per forma e coloreforma e colore afferisconoafferiscono al sistema gangliare x (al sistema gangliare x (parvocellulareparvocellulare),), quelli per ilquelli per il movimentomovimento al sistema gangliare yal sistema gangliare y ((magnocellularemagnocellulare).).
  • 92. L’organizzazione dei meccanismi eccitatori ed inibitori diL’organizzazione dei meccanismi eccitatori ed inibitori di ritorno, proprie di tutte le catene neuronali,ritorno, proprie di tutte le catene neuronali, nell’assenell’asse retino-corticaleretino-corticale configurano campi recettivi con periferiaconfigurano campi recettivi con periferia eccitatoria e centro inibitore e viceversa (eccitatoria e centro inibitore e viceversa (sistemi on-off esistemi on-off e sistema off-onsistema off-on ).).
  • 93. Possiamo dire che laPossiamo dire che la retinaretina adotta unadotta un sistema disistema di codificazione “logico”codificazione “logico” rispetto allo stimolo attraverso unrispetto allo stimolo attraverso un complesso meccanismo di regolazione con circuiticomplesso meccanismo di regolazione con circuiti eccitatori ed inibitori che si manterranno nelle successiveeccitatori ed inibitori che si manterranno nelle successive stazioni dell’asse retino-corticalestazioni dell’asse retino-corticale
  • 94. Nella definizione più completaNella definizione più completa la retinala retina è una sofisticataè una sofisticata struttura capace di estrarre informazioni sullestruttura capace di estrarre informazioni sulle caratteristiche spaziali e temporali dello stimolo luminoso,caratteristiche spaziali e temporali dello stimolo luminoso, neinei primi stratiprimi strati l’informazione visiva è codificata secondol’informazione visiva è codificata secondo variazioni graduali di potenziale elettrico con meccanismovariazioni graduali di potenziale elettrico con meccanismo analogicoanalogico; è nello strato delle; è nello strato delle cellule gangliaricellule gangliari cheche l’informazione viene trasformata in impulso di ampiezza el’informazione viene trasformata in impulso di ampiezza e forma costante secondo un meccanismoforma costante secondo un meccanismo digitaledigitale
  • 95. L’assettoL’assetto sinaptico-retinicosinaptico-retinico è guidato da unaè guidato da una rigidarigida ee complessa programmazionecomplessa programmazione geneticagenetica che si è tenutache si è tenuta costantecostante nelle diverse etnie malgrado le ampie ibridazioninelle diverse etnie malgrado le ampie ibridazioni
  • 96. In ogni individuo già prima della nascita leIn ogni individuo già prima della nascita le cellulecellule gangliarigangliari inviano segnali a ritmo costante che disegnanoinviano segnali a ritmo costante che disegnano lala mappa sinapticamappa sinaptica dell’asse retino-corticale.dell’asse retino-corticale. Dopo la nascita questi segnali sono sostituiti dall’Dopo la nascita questi segnali sono sostituiti dall’inputinput visivovisivo che perfeziona le connessioni neuronali inter-areache perfeziona le connessioni neuronali inter-area cioè le reti sinaptiche di connessione fra i centri nervosi.cioè le reti sinaptiche di connessione fra i centri nervosi.
  • 97.
  • 98. Abbiamo quindi introdotto un concetto fondamentale dellaAbbiamo quindi introdotto un concetto fondamentale della modernamoderna neurofisiologianeurofisiologia: la: la plasticità sinapticaplasticità sinaptica corticalecorticale cioè la capacità delle reti sinaptiche corticali dicioè la capacità delle reti sinaptiche corticali di adeguarsi alla dinamica mutevolezza concettualeadeguarsi alla dinamica mutevolezza concettuale dell’ambiente.dell’ambiente.
  • 99.
  • 100.
  • 101.
  • 102. I CORPI GENICOLATI LATERALII CORPI GENICOLATI LATERALI SonoSono strutturestrutture a composizionea composizione laminarilaminari nei quali avvienenei quali avviene il “il “relayrelay” delle fibre del nervo ottico cioè dell’insieme degli” delle fibre del nervo ottico cioè dell’insieme degli assoni gangliari che trasportano lo stimolo codificato inassoni gangliari che trasportano lo stimolo codificato in modulazione di frequenza.modulazione di frequenza. Si mantiene il sistema di codificazione “logica” attraversoSi mantiene il sistema di codificazione “logica” attraverso attività eccitatoria ed inibitoria ed una proiezione topograficaattività eccitatoria ed inibitoria ed una proiezione topografica distinta fra le fibre parvocellulari (lamine più esterne) edistinta fra le fibre parvocellulari (lamine più esterne) e magnocellulari (lamine interne).magnocellulari (lamine interne). AttraversoAttraverso fibre di ritornofibre di ritorno dalla corteccia visiva si affinadalla corteccia visiva si affina ulteriormente la modulazione sul segnale retinico.ulteriormente la modulazione sul segnale retinico.
  • 103.
  • 104.
  • 105.
  • 106. INTERPRETRAZIONE FUNZIONALE DELLAINTERPRETRAZIONE FUNZIONALE DELLA CORTECIA VISIVACORTECIA VISIVA Prima dello sviluppo della Neurobiologia e la teoria dellaPrima dello sviluppo della Neurobiologia e la teoria della comunicazione lacomunicazione la NeurofisiologiaNeurofisiologia aveva proposto un modelloaveva proposto un modello di interpretazione in termini topografici.di interpretazione in termini topografici. La cortecciaLa corteccia striatastriata veniva chiamata area “veniva chiamata area “visivo-sensorialevisivo-sensoriale ”” o area di proiezione o di sensazione.o area di proiezione o di sensazione. L’areaL’area peristriataperistriata ee parastriataparastriata veniva chiamata areaveniva chiamata area ““visivo-psichica”.visivo-psichica”.
  • 107. CORTECCIA VISIVA CORTECCIA STRIATA DENOMINATA (6 STRATI) C. PERISTRIATA V1 V2 MOVIMENTO COLORE FORMA C. PARASTRIATA V3 V4 V5 FORMA IN MOVIMENTO FORMA E COLORE MOVIMENTO
  • 108. COSCIENZA PERCETTIVA ELEMENTARECOSCIENZA PERCETTIVA ELEMENTARE La coscienza percettiva elementare si determina quandoLa coscienza percettiva elementare si determina quando ii segnali di ritornosegnali di ritorno, perfezionati nelle caratteristiche, perfezionati nelle caratteristiche cromatiche, formali e di movimento, acquisiscono unacromatiche, formali e di movimento, acquisiscono una precisa collocazione spaziale nel campo topografico diprecisa collocazione spaziale nel campo topografico di V1V1
  • 109.
  • 110. VIE CROMATICHE CAMPI RECETTIVI PARVOCELLULARI RETINICI CAMPI RECETTIVI PARVOCELLULARI C.G.L. CORTECCIA STRIATA (V1) STRATO 2 E 3 C.PERISTRIATA (V2) STRISCE SOTTILI C. PARASTRIATA (V4)
  • 111.
  • 112. VIE DEL MOVIMENTO CAMPI RECETTIVI MAGNOCELLULARI RETINICI CAMPI RECETTIVI MAGNOCELLULARI C.G.L. CORTECCIA STRIATA V1 - STRATO 4 C. PERISTRIATA (V2) STRISCE SPESSE C. PARASTRIATA (V5)
  • 113.
  • 114. LALA RETINARETINA NON TRASMETTE AL CERVELLO IL CALCONON TRASMETTE AL CERVELLO IL CALCO FOTOGRAFICO COMPLETO DELL’IMMAGINE MA SOLTANTOFOTOGRAFICO COMPLETO DELL’IMMAGINE MA SOLTANTO TALUNI PUNTI RECEPITI DAL SISTEMA PARVOCELLULARETALUNI PUNTI RECEPITI DAL SISTEMA PARVOCELLULARE ATTRAVERSO UNO “ATTRAVERSO UNO “SCANNINGSCANNING” CHE SEGUE LE LINEE GUIDA” CHE SEGUE LE LINEE GUIDA DELL’IMMAGINE SOFFERMANDOSI SUI PARTICOLARIDELL’IMMAGINE SOFFERMANDOSI SUI PARTICOLARI SIGNIFICATIVI (SIGNIFICATIVI (FOVEAZIONEFOVEAZIONE).). I PUNTI DI “FOVEAZIONE” UNITAMENTE AI MOVIMENTI DII PUNTI DI “FOVEAZIONE” UNITAMENTE AI MOVIMENTI DI FISSAZIONE CHE L’OCCHIO HA EFFETTUATO PERFISSAZIONE CHE L’OCCHIO HA EFFETTUATO PER RAGGIUNGERLI, INTEGRATI A LIVELLO CELEBRALE,RAGGIUNGERLI, INTEGRATI A LIVELLO CELEBRALE, PERMETTONO LAPERMETTONO LA RICOSTRUZIONE DELL’IMMAGINE.RICOSTRUZIONE DELL’IMMAGINE.
  • 115.
  • 116. Affinché laAffinché la coscienza percettiva elementarecoscienza percettiva elementare diventidiventi concettualeconcettuale è necessaria l’afferenza delle aree visive aiè necessaria l’afferenza delle aree visive ai circuiti temporali dell’circuiti temporali dell’ippocampoippocampo e dell’e dell’amigdalaamigdala e quindie quindi nelle reti idiosincratiche dellanelle reti idiosincratiche della corteccia polisensorialecorteccia polisensoriale .. Questa integrazione rappresenta il veroQuesta integrazione rappresenta il vero momentomomento cognitivo ed emozionalecognitivo ed emozionale ed assume specifico rilievoed assume specifico rilievo nelle fasi formative.nelle fasi formative. DALLA COSCIENZA PERCETTIVA ELEMENTARE ALLADALLA COSCIENZA PERCETTIVA ELEMENTARE ALLA COSCIENZA PERCETTIVA CONCETTUALECOSCIENZA PERCETTIVA CONCETTUALE
  • 117.
  • 118.
  • 119.
  • 120. Il passaggio dalla coscienza percettiva elementare allaIl passaggio dalla coscienza percettiva elementare alla coscienza percettiva concettuale implica il coinvolgimentocoscienza percettiva concettuale implica il coinvolgimento delladella memoriamemoria.. CoscienzaCoscienza = inserire il vissuto in sfere concettuali già= inserire il vissuto in sfere concettuali già esistentiesistenti