23. Muscolatura scheletrica L’esoscheletro Negli artropodi il corpo è formato da parti articolate che si muovono grazie a muscoli i inseriti sulla superficie interna dell’esoscheletro. A livello delle articolazioni delle zampe, l’esoscheletro è sottile e flessibile in modo da rendere possibile un’ampia varietà di movimenti corporei.
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28. Il primo sistema di sostegno è la corda dorsale la corda dorsale si forma durante la gastrulazione dal tetto dell’archenteron
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30. Nei cefalocordati rimane l’unico sistema di sostegno. Solo in questi è costituita da cellule muscolari in contrazione a causa della continua stimolazione nervosa
32. È cilindrica, costituita da numerose cellule poliedriche circondate da cellule più piccole e da un guaine connettivali fibrose ed elastiche
33. Il turgore delle cellule, mantenuto contro gradiente, rende la corda rigida e flessibile
34. Nella maggior parte dei vertebrati è sostituita da osso pur rimanendo come residuo in alcuni di essi. Anche nell’uomo rimangono lembi tra vertebra e vertebra
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37. Cartilagine Fibroblasto Condroblasti condrociti sostegno funzioni : scheletro embrionale allungamento delle ossa (piastra metafisaria) movimento dei capi articolari Non ci sono vasi né nervi E’ soggetta a calcificazione Lo scheletro cartilagineo ( flessibile e resiliente: sopporta urti improvvisi senza rompersi) composizione : MATRICE CELLULE Fibre Sostanza amorfa è un tessuto connettivo
38. Tessuto cartilagineo fibroblasti condroblasti condrociti fibre collagene fibre elastiche cellule La cartilagine è ricoperta da una capsula di tessuto connettivo detta pericondrio che è vascolarizzata
39. CARTILAGINE IALINA: Si trova nell’embrione e nel feto, nelle zone di accrescimento osseo, nelle superfici articolari, coste, laringe, trachea, bronchi , naso. CARTILAGINE ELASTICA: elastica e flessibile, ricchissima di fibre elastiche. Si trova nel padiglione auricolare, epiglottide, tuba di Eustachio. CARTILAGINE FIBROSA: è costituita di grossi fasci fibrosi. Può sopportare grandi sollecitazioni in trazione ed è più “ rigida “ rispetto alle altre due. Costituisce i dischi intervertebrali, menischi articolari, inserzioni tendinee, sinfisi pubica. Cartilagine elastica Cartilagne ialina
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41. Tessuto osseo funzione : sostegno meccanico protezione (scatola cranica, costole) permette la locomozione riserva metabolica di sali minerali composizione : Massima resistenza, minimo peso matrice organica: osteoide fibre collagene sostanza amorfa matrice inorganica: apatite fosfato di calcio carbonato di calcio cellule osteoprogenitrici cellule osteoblasti osteociti osteoclasti
42. Lo scheletro osseo Diversi ormoni influenzano la formazione, l’accrescimento e il rimodellamento dell’osso, stimolando o gli osteoblasti o gli osteoclasti, sono: Ormone somatotropo dell’ipofisi Tiroxina della tiroide Tirocalcitonina delle cellule C della tiroide Paratormone delle paratiroide Estrogeni e testosterone delle gonadi
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51. Nei pesci solo le pinne anteriori sono articolate ad una cintura, le pinne posteriori sono applicate alla muscolatura
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54. Lo scheletro umano (adulto)* è composto da circa 206 ossa che si suddividono in tre categorie: • Ossa lunghe (es. quelle degli arti) • Ossa piatte (cranio, bacino, scapole) • Ossa corte o brevi (vertebre, carpo, tarso, etc.)
65. ETMOIDE FACCIA SUPERIORE posto davanti allo sfenoide, delimita le cavità nasali e orbitarie. FACCIA ANTERIORE La crista galli si mette in rapporto anteriormente con l'osso frontale
66. Lordosi cervicale Cifosi dorsale Lordosi lombare Cifosi sacrale Regioni vertebrali Le vertebre sono: 7 cervicali nel collo 12 toraciche nel tronco 5 lombari nella regione lombare 5 sacrali nella pelvi 4 coccigee nella pelvi
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68. i processi trasversi sono fusi con rudimenti costali, delimitando su ambo i lati un foro trasversario Nelle vertebre cervicali
82. Tipi di Articolazioni principali Spalla ginocchio molto mobile sinoviale diartrosi vertebre poco mobile cartilaginea anfiartrosi cranio fissa fibrosa sinartrosi esempi Grado di movimento Nome strutturale Nome funzionale
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86. Esempi di diartrosi Figura 25.3C trocleoartrosi trocoide 1 2 3 Enartrosi (spalla) Articolazione a cerniera (gomito) Articolazione a perno (gomito) Testa dell’omero Scapola Ulna Omero Ulna Radio
92. condiloartrosi la capsula articolare , manicotto di tessuto connettivo denso; - i legamenti , possono situarsi all'interno o all'esterno della capsula articolare; - i tendini dei muscoli; - le cartilagini articolari , generalmente cartilagine ialina o fibrosa, rivestono le superfici articolari. In alcune articolazioni si frappone anche un disco cartilagineo (es.: articolazione del ginocchio). - la membrana sinoviale secerne un liquido vischioso che ha lo scopo di facilitare lo scorrimento tra le due superfici a contatto. Struttura schematica di una articolazione
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100. L’osso spugnoso è composto da una rete di trabecole si trova sempre all’interno delle ossa. L’osso compatto è formato da colonne ossee parallele riveste sempre la superficie delle ossa. Differenze funzionali l’osso spugnoso si trova in zone in cui le sollecitazioni non sono forti , ma arrivano da diverse direzioni; l’osso spugnoso rende lo scheletro più leggero e permette ai muscoli di muovere le ossa più agevolmente l’osso compatto è più spesso e si trova in regioni molto sollecitate, ma da poche direzioni.
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102. E' incredibile come le linee di forza dell'osso stesso, seguano analogamente, la disposizione di quelle portanti di un ponte.
108. Formazione dell’osso Ossificazione 2- indiretta (encondrale) ossa di sostituzione Inizialmente si forma uno scheletro cartilagineo che attraverso dei centri di ossificazione viene poi sostituito da osso; riguarda la gran parte delle ossa 1- diretta (membranosa) ossa di rivestimento l’osso si forma direttamente da osteociti immersi in una matrice connettivale.
116. In azzurro la cartilagine, in rosso l’osso nelle ossa lunghe del braccio e della gamba 3 centri di ossificazione: 1 nella diafisi, 2 nelle epifisi Il processo di ossificazione accompagna l’allungamento finché permangono le cartilagini di congiunzione tra diafisi e epifisi
126. Muscolatura dei visceri e dei vasi sanguigni Contrazione involontaria (innervato dal sist. nervoso autonomo); le cellule non presentano striature (actina e miosina sono presenti ma non sono disposte in modo ordinato) e hanno forma affusolata Liscio Pareti del cuore (miocardio) Contrazione involontaria (innervato dal sist. nervoso autonomo); nelle cellule è presente la tipica striatura determinata dall'ordinata disposizione delle proteine contrattili (actina e miosina) Striato cardiaco Muscoli scheletrici Contrazione volontaria (innervato dal sist. nervoso centrale); nelle cellule è presente la tipica striatura determinata dall'ordinata disposizione delle proteine contrattili (actina e miosina), le cellule sono di forma cilindrica e sono dette: fibre muscolari Striato scheletrico Principale localizzazione Caratteristiche Tessuto muscolare
127. Dai somiti deriva la muscolatura striata Il mesoderma localizzato lateralmente e ventralmente ai somiti origina i muscoli lisci Il tessuto muscolare deriva dal mesoderma
129. Muscoli con fasci ad andamento parallelo: Quadrilatero Nastriformi fusiformi Muscoli con fasci ad andamento obliquo : Unipennato Bipennato multipennato Muscoli radiali Muscoli spiraliformi Classificazione dei muscoli secondo criteri morfologici
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132. Estensore lungo del pollice Classificazione dei muscoli in base alla funzione Flessore superficiale delle dita Estensore breve del pollice
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141. Legamenti della caviglia Tendini Passano al di sotto dei legamenti Tendini, Aponeurosi Legamenti