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Notre Dame de Paris
“Les grands édifices, comme les grandes montagnes, sont l'ouvrage des siècles. Le
temps est l'architecte, le peuple est le maçon.”
Victor Hugo
(“I grandi edifici, come le grandi montagne, sono opera dei secoli. Il tempo è
l’architetto, l’uomo il costruttore”)
La Signora di Parigi
Notre Dame de Paris rappresenta la prima fase del gotico maturo con la messa a
punto degli elementi tardo romanici.
È ubicata nel luogo dove avvenne il primo insediamento della città da parte dei
Romani, e per questo motivo nel tempo assume un significato particolare (Ile de la
Citee).
Notre Dame è il centro della Francia non tanto perché è una cattedrale bellissima (in
Francia le cattedrali gotiche di Amiens, Evreux, Reims e altre non hanno niente da
invidiare alla “Signora di Parigi”) ma perché dal sagrato antistante l’ingresso parte il
Punto Zero, il punto da cui vengono calcolate tutte le distanze stradali delle Francia.
Per capire qual è, occorre cercare a terra una stella di bronzo. Il nome della cattedrale
viene dalla statua della Vergine con il Bambino che si trova sulla colonna nella parte a
sud-est del transetto. Durante la sua lunga storia che la vede nascere come tempio
romano dedicato a Giove e poi diventare luogo di culto cristiano, Notre Dame è stata
molte volte sul punto di essere abbattuta. Per fortuna è intervenuto sempre la volontà
di qualche parigino potente a salvarla.
La storia di Notre Dame
La storia della cattedrale è strettamente legata a Maurice De Sully il quale, diventato
vescovo di Parigi, avviò la costruzione della chiesa nel 1163. Doveva essere costruita
nel nuovo stile gotico e doveva riflettere lo status di Parigi come capitale del regno di
Francia.
Fu la prima chiesa ad essere costruita su scala monumentale, il prototipo per la futura
cattedrale, come quelle di Amiens, di Chartres e Reims. Demolì la precedente di St.
Etienne (Santo Stefano), del IV secolo, non ritenendola degna del nuovo ruolo
religioso e volle sostituire la vecchia basilica con qualcosa di grandioso che
rivaleggiasse con la basilica di St. Denis. Il risultato, finanziato dalle somme che Sully
rastrellava senza distinzione tra i ricchi e i poveri di tutta Parigi, fu straordinario:
Notre Dame di Parigi è una delle cattedrali gotiche più famose al mondo.
E’ stata forse la prima cattedrale in assoluto dove si utilizzarono gli archi rampanti.
Essi non erano previsti nel progetto originario, ma durante la costruzione i muri sottili
che divenivano sempre più alti e instabili richiesero il loro utilizzo.
Nel 1163 fu posta la prima pietra. Per la prima volta si cercava di erigere un edificio
nel nuovo stile gotico che fosse unitario e insieme eccezionalmente monumentale. Con
130 m di lunghezza e 35 di altezza sotto le volte, Notre Dame di Parigi supera di
molto le dimensioni allora consuete. Per realizzare il progetto fu necessario
trasformare l’urbanistica di un intero quartiere, ma niente era troppo per la cattedrale
della capitale, nelle cui vicinanze si trovava la residenza dei re.
Intere corporazioni di carpentieri, fabbri e vetrai, scalpellini e uomini di grande arte,
lavorarono al progetto; tra i tanti non si possono non citare Pierre de Chelles, Jean
Ravy, Jean de Chelles e Pierre de Montreuil, ma ci vollero quasi due secoli per
completarla. Costruita in un'epoca in cui analfabetismo era dominante, la cattedrale
racconta le storie della Bibbia nei sua portali, nei suoi dipinti e nelle vetrate.
Il 1345 vedeva così nascere un edificio di incredibile imponenza, lungo 128 metri e
con due torri alte 69 metri. La guglia di 90 metri venne aggiunta più tardi.
Notre Dame divenne la più bella e importante chiesa della città, destando
l’ammirazione e l’invidia delle altre capitali europee. Lungo tutta la sua storia, i secoli
l'hanno portata a non facili prove.
Tra momenti cupi e di splendore, Notre Dame arriva fino alla fine del XVIII secolo
quando, durante la Rivoluzione Francese subisce i colpi più duri. Come molte altre
cattedrali in tutta la Francia nello stesso periodo I rivoluzionari la saccheggiano e la
trasformano in un Tempio della Ragione. Le statue dei 28 Re di Giudea posizionate
sopra i portali del fronte ovest vengono abbattute (alcune di queste furono poi
ritrovate nel 1970 nel Quartiere Latino, quasi duecento anni dopo): alla base di questo
scempio c’è un errore: i rivoluzionari erano convinti che le statue rappresentassero i
Re di Francia. Molti degli altri tesori vennero distrutti e gli interni saccheggiati e adibiti
a magazzino; solo la grande campana evitò d'essere fusa, il suo nome è Emmanuel e
risale al 1631, anno in cui venne fusa dalla precedente del 1400.
Quando Napoleone Bonaparte si fa incoronare nella Cattedrale nel 1804, le pareti della
chiesa sono tappezzate di tende ed arazzi; non in gloria dell’imperatore ma per
nascondere i buchi nelle pareti. Questa volta la demolizione sembra certa, finchè nel
1821 arriva il capolavoro di Victor Hugo: il romanzo Notre Dame de Paris. Con
quest’opera e grazie alla mobilitazione di altri grandi artisti quali Jean Auguste Ingres
(pittore francese è considerato il maggiore esponente della pittura neoclassica) si
richiamò l'attenzione sul pericoloso stato di degrado in cui era caduta l'intera
struttura, sollevando una nuova consapevolezza del suo valore artistico.
Fu così che grazie a Eugène Viollet-le-Duc, architetto specializzato nel restauro di
edifici medievali, la cattedrale rinacque a nuova vita, ristrutturata ma anche
progettata nella guglia, nella sacrestia e nei gargouilles.
I tesori della cattedrale di Notre Dame
Notre Dame conserva alcuni delle reliquie più importanti della cristianità; anche se la
chiesa cattolica non l’ha mai riconosciuto ufficialmente, nella chiesa sono conservati la
corona di spine che portò in testa Gesù, un chiodo e un pezzo della Croce santa. Il
Tesoro è conservato nella sacrestia neo-gotica che si trova nel lato sud dell’edificio.
Insieme alle reliquie di Cristo ci sono anche quelle di San Luigi, come alcune ossa e la
tunica.
L'esterno della cattedrale
LA FACCIATA OVEST
La facciata più famosa di Notre Dame è quella ovest.
La decorazione della facciata originale è stata smantellata durante la rivoluzione
francese e nel XIX secolo è stata ricostruita da Violet-le-Duc ma non molto
fedelmente.
Partendo dal basso sono visibili tre portoni che rappresentano, da sinistra verso destra
il Portale del Giudizio Universale, il Portale della Vergine e il Portale di Sant’Anna.
Portale della Vergine
È il primo ingresso sulla sinistra della facciata occidentale ed è interamente dedicato
alla Vergine Maria. Maria si trova nella parte alta del timpano, seduta alla destra di
Cristo, mentre viene incoronata da un angelo. Nella fascia centrale del timpano è
rappresentata la Dormitio Virginis mentre nell'ultima parte in basso vi sono tre profeti
e tre re. La strombatura del portale è caratterizzata da una serie di sculture di santi,
ricostruite da Viollet-le-Duc, che si inseriscono tra le modanature.
Portale del Giudizio Universale
Questo portale si trova al centro della facciata e raffigura il Giudizio Universale, in cui,
secondo la tradizione cristiana, i morti resuscitano e vengono giudicati da Cristo. Nella
parte inferiore del timpano si notano i defunti mentre si rialzano dalle loro tombe; in
quella centrale vi sono San Michele e satana che con una bilancia soppesano i peccati
e le virtù; alla loro destra ci sono le anime salvate, alla loro sinistra i demoni con le
anime dannate. Nella parte superiore, infine, troviamo Gesù circondato da Maria, da
San Giovanni e da due angeli che lo supplicano di salvare le anime.
Nel 1771 la parte inferiore del timpano del portale fu rimossa per consentire il
passaggio del baldacchino durante le cerimonie. In seguito fu ripristinata da Viollet-le-
Duc.
Portale di Sant'Anna
Il portale di Sant'Anna si trova nella parte destra della facciata ed è dedicato alla
madre di Maria. Il timpano raffigura la vita di Maria dalla nascita all'annunciazione,
fino all'arrivo dei Re Magi. Nella parte più alta vi è un gruppo di persone in cui si
distingue chiaramente la Vergine Maria che tiene in braccio Cristo da bambino; intorno
ad essi vi sono due angeli oltre ad un vescovo e ad un re. La tradizione vuole che il
vescovo sia Maurice de Sully, e il re sia Luigi VII, re di Francia all'epoca. Alcuni storici
però mettono in dubbio questa teoria, sostenendo che il primo sia San Germano,
vescovo di Parigi nel VI secolo, mentre il re sia Childeberto I.
La Galleria dei Re
Al di sopra dei portali, a 20 metri dal suolo, si trova la cosiddetta Galleria dei Re, una
serie di ventotto statue, alte ben 3,5 metri, rappresentanti i re di Israele e di Giuda.
Le teste delle statue in realtà sono del XIX secolo, frutto della produzione dei
laboratori di scultura di Viollet-le-Duc, che le restaurò a seguito dei tumulti legati alla
Rivoluzione francese, quando furono abbattute dai sanculotti che le credevano, a
torto, raffigurazioni dei regnanti francesi.
Un certo numero delle teste originali (21 integre e numerosi frammenti) è stato
fortunosamente ritrovato, ed è possibile oggi vederle al museo di Cluny.
Il rosone e il balcone della Vergine
Aperto al centro della facciata, il rosone ha un diametro di 9,6 metri. Presenta vetrate
policrome in gran parte originali e fa da "aureola" alla statua della Vergine, una
scultura ordinata da Viollet-le-Duc al posto di quella precedente, danneggiata
gravemente da secoli di intemperie.
Altri due grandi rosoni, di circa 13 metri di diametro, si aprono sulle facciate del
transetto (corpo architettonico che interseca perpendicolarmente all'altezza
del presbiterio, la parte della chiesa riservata al clero officiante e che contiene l'altare
o l'altare maggiore se ve ne è più d'uno, la navata centrale o tutte le navate. Ha in
genere la stessa altezza della navata centrale e può essere diviso a sua volta in più
navate ,solitamente tre); furono costruiti nel periodo tardo gotico, come mostra il loro
raffinato disegno e la posizione, a filo della parete esterna e non incassata come
quella della facciata occidentale. Il rosone sulla parete meridionale, ricostruito fedele
all'originale, raffigura il "Trionfo di Cristo" attraverso scene del Nuovo Testamento. Il
rosone nord, invece, raffigura scene dall'Antico Testamento; esso è anche il rosone
che è caratterizzato dal colore blu, al contrario di quello a sud in cui predomina il
viola.
La galleria delle chimere
In alto sulla facciata si apre la galleria costituita dalle statue delle chimere, spaventosi
mostri mitologici affiancati da bizzarre figure ghignanti e grottesche, comunemente
note come gargouilles; essi hanno principalmente la funzione di doccioni e furono
realizzati da Viollet-le-Duc, che qui diede libero corso alla sua fantasia.
Le torri
La facciata occidentale della cattedrale di Notre-Dame di Parigi è caratterizzata dalla
presenza di due svettanti torri, alte 69 metri e ricorrenti anche in altre cattedrali quali
Notre-Dame di Amiens e Reims. Per raggiungere la cima della torre sud bisogna
percorrere una scala a chiocciola costituita da ben 422 gradini; per la torre nord i
gradini sono 386, per mezzo dei quali si raggiunge anche la galleria delle chimere.
Nel corso dei secoli diversi architetti sostennero a più riprese che il progetto originale
prevedesse la costruzione di due guglie a coronamento di ciascuna torre. Al contrario,
esse non furono mai realizzate, anche se durante il restauro l'idea delle guglie fu
nuovamente proposta. Il restauratore, Viollet-le-Duc, per fare in modo che tale
prospettiva fosse abbandonata, realizzò un progetto dettagliato in cui mostrava
l'aspetto orribile che la cattedrale avrebbe assunto.
La facciata sud
Della facciata sud, quella che affaccia sulla Senna, si segnala la cripta gotica, in cui è
conservato il Tesoro della Cattedrale e il rosone con un motivo a losanghe ripetute; il
portale sottostante è dedicato a al martirio di Saint Etienne, con scene dell’arresto, del
processo e della lapidazione.
Il contraffortamento esterno delle murature è garantito da contrafforti gradonati da
cui, all’altezza delle cappelle, partono archi rampanti che con un arco di cerchio (non
acuto) si posano sui pilastri all’altezza delle coperture. I contrafforti per necessità
statiche sono appesantiti con guglie.
L'interno della cattedrale
La prima cosa che colpisce, entrando in Notre Dame, è la penombra in cui è avvolto
l’interno della cattedrale. Gli occhi hanno bisogno di qualche secondo per abituarsi, ma
poi tutto diventa più distinto. Notre Dame è lunga 135 metri, larga 48 e alta 35. I
rosoni sono dei libri in vetro: vi si possono ammirare le storie del Vecchio Testamento,
santi, vergini, demoni e tutto quanto serviva ad educare alla religione il popolo che
non sapeva leggere.
Si tratta di una chiesa a pianta rettangolare, col transetto contenuto all'interno del
perimetro dell'edificio; lo spazio interno, caratterizzato dalla presenza di numerose
cappelle laterali e radiali, è quindi articolato secondo una pianta a croce latina, con
cinque navate che si chiudono, nella zona absidale, con un doppio deambulatorio, un
corridoio posto intorno al coro (la zona della chiesa che originariamente era destinata
ai cantori, e che successivamente è stata riservata ai prelati o comunque ai membri
della comunità che officia la funzione religiosa) e all'abside ( elemento architettonico a
forma di volta tronca. La parte superiore dell'abside è detta conca o catino absidale,
ed ha generalmente la forma di una semicupola) caratteristico dell'architettura
romanica francese e poi dell'architettura sacra gotica.
La navata centrale è costituita da cinque doppie campate, definite da massicci pilastri
circolari sui quali sono impostati gli archi a sesto acuto.
Al di sopra delle navate laterali più interne si trova il matroneo (un balcone o un
loggiato posto all'interno di un edificio e originariamente destinato ad accogliere le
donne) schermato da eleganti trifore e sormontato da ampie bifore, una per ogni
campata, che danno luce all'interno. La copertura è costituita da volte a crociera
esapartite da eleganti costoloni. Non si volle aprire completamente la superficie dei
muri, ma creare un contrasto tra una parete sottile da una parte, e le snelle colonnine
e i costoloni della volta dall’altra. In origine questo effetto era ancora più forte perché
la superficie delle pareti al di sopra del matroneo era maggiore, ed era aperta in alto
solo da piccole finestre traforate.
La navata di Notre Dame di Parigi non risulta slanciata e luminosa come quella delle
cattedrali del Gotico maturo (Amiens, Reims e Chartres), in cui i pilastri diventano più
slanciati e il matroneo è sostituito con una piccola teoria di archetti denominata
triforio. Per ottenere una maggiore illuminazione, resa scarsa dalla presenza dell'alto
matroneo, pochi anni dopo la costruzione fu deciso di modificare il sistema delle
aperture: così l'originale rosone e la piccola finestra ogivale che si aprivano alla
sommità, furono sostituiti con la bifora. Ciò comportò anche la modifica del sistema
degli archi rampanti, ovvero delle strutture di sostegno che seguono il perimetro
esterno dell'edificio e che sono ben visibili nella zona absidale.
Al centro del coro si trova l'altare maggiore, progettato dal restauratore Viollet-le-Duc.
In precedenza anche il sovrano Luigi XIII aveva ordinato la costruzione di un nuovo
altare, in seguito alla nascita del suo erede al trono; nel 1638, dopo aver consacrato il
proprio regno alla Madonna, il re decise di rinnovare totalmente la veste decorativa
del coro. Il progetto di Luigi XIII prevedeva la costruzione di un altare simile a quello
di Gian Lorenzo Bernini per San Pietro circondato da tre imponenti sculture. Il suo
voto fu adempiuto dal figlio Luigi XIV che fece realizzare però solamente le tre statue.
All'incrocio del transetto, in tempi recenti, è stato realizzato il nuovo presbiterio con il
nuovo altar maggiore, costituito da un cubo rivestito di bronzo e decorato con alcune
sculture raffiguranti figure umane in stile moderno. Quello precedente in stile
neogotico, viene utilizzato per le celebrazioni feriali.
La Pietà
Il gruppo della Pietà si eleva dietro l'altare maggiore, sorretto da un alto basamento.
Fu realizzato da Nicolas Coustou, e vede al centro la figura della Madonna con Gesù
deposto supino sulle sue ginocchia, ai lati due angeli.
Il basamento su cui poggia la scultura fu decorato da François Girardon con un rilievo
in bronzo che raffigura la deposizione.
Sulla destra vi è invece la scultura di Luigi XIII realizzata da Guillaume Coustou, che
rappresenta il sovrano di Francia inginocchiato mentre porge lo scettro e la corona; la
statua sta ad indicare, con intento celebrativo, la consacrazione del regno alla Vergine
Maria.
A sinistra è posizionata infine la statua di Luigi XIV, opera di Antoine Coysevox. In
perfetto stile barocco, il Re Sole è rappresentato in una "sontuosa devozione", con gli
abiti da cerimonia ma inginocchiato verso la Madonna.
La Vergine di Parigi
Nel coro inoltre si trova la scultura della Vergine Maria, conosciuta come Vergine di
Parigi. Fu commissionata dai mercanti locali in un periodo di grande ricchezza, tra il
1420 e il 1440, poiché consideravano la cattedrale come motivo di orgoglio della città
e simbolo della nuova libertà economica. La scultura è nota per la decorazione
attentamente curata e sontuosamente costosa. Nonostante la raffigurazione di Maria e
il Bambino non si discosti dalla tradizione, alcuni osservatori ritengono che la statua
sia più un simbolo di arrogante ricchezza che di religiosità.
I bassorilievi
Inizialmente le pareti interne del coro erano interamente decorate per mezzo di
sculture, realizzate da Jean Ravy e terminate nel 1351 da Jean Le Boutellier. Solo
alcuni di essi sono arrivati fino a noi. Sul lato settentrionale si trovano quattordici
bassorilievi relativi alla nascita ed alla vita di Cristo prima della passione, su quello
meridionale invece vi sono nove composizioni che ritraggono le apparizioni di Gesù
dopo la risurrezione.
Gli stalli
Gli stalli (scranni posizionati nel coro delle cattedrali o delle chiese conventuali, dove
prendono posto i prelati od i monaci durante le celebrazioni liturgiche solenni. Molto
spesso realizzate in legno pregiato e scolpite da artigiani specializzati
chiamati ebanisti, queste strutture sono spesso la parte più importante degli arredi
sacri delle chiese in cui sono inseriti) del coro di Notre-Dame sono considerati delle
opere d'arte per i raffinati intagli che rappresentano la vita della Vergine. Essi furono
realizzati tra il 1711 e il 1715 dai maestri ebanisti Louis Marteau e Jean Noël.
CURIOSITA’
La campana di Notre Dame de Paris non suona mai. Solo nelle occasioni veramente
solenni si può ascoltare il suono che molti descrivono come puro e perfetto. Secondo
la leggenda raccontata dai parigini, quando si decise di rifondere la campana per
rifarla le donne di Parigi gettarono nel metallo fuso i loro gioielli in argento ed oro; da
qui verrebbe la purezza del suono.

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  • 1. Notre Dame de Paris “Les grands édifices, comme les grandes montagnes, sont l'ouvrage des siècles. Le temps est l'architecte, le peuple est le maçon.” Victor Hugo (“I grandi edifici, come le grandi montagne, sono opera dei secoli. Il tempo è l’architetto, l’uomo il costruttore”) La Signora di Parigi Notre Dame de Paris rappresenta la prima fase del gotico maturo con la messa a punto degli elementi tardo romanici. È ubicata nel luogo dove avvenne il primo insediamento della città da parte dei Romani, e per questo motivo nel tempo assume un significato particolare (Ile de la Citee). Notre Dame è il centro della Francia non tanto perché è una cattedrale bellissima (in Francia le cattedrali gotiche di Amiens, Evreux, Reims e altre non hanno niente da invidiare alla “Signora di Parigi”) ma perché dal sagrato antistante l’ingresso parte il Punto Zero, il punto da cui vengono calcolate tutte le distanze stradali delle Francia. Per capire qual è, occorre cercare a terra una stella di bronzo. Il nome della cattedrale viene dalla statua della Vergine con il Bambino che si trova sulla colonna nella parte a sud-est del transetto. Durante la sua lunga storia che la vede nascere come tempio romano dedicato a Giove e poi diventare luogo di culto cristiano, Notre Dame è stata molte volte sul punto di essere abbattuta. Per fortuna è intervenuto sempre la volontà di qualche parigino potente a salvarla. La storia di Notre Dame La storia della cattedrale è strettamente legata a Maurice De Sully il quale, diventato vescovo di Parigi, avviò la costruzione della chiesa nel 1163. Doveva essere costruita nel nuovo stile gotico e doveva riflettere lo status di Parigi come capitale del regno di Francia. Fu la prima chiesa ad essere costruita su scala monumentale, il prototipo per la futura cattedrale, come quelle di Amiens, di Chartres e Reims. Demolì la precedente di St. Etienne (Santo Stefano), del IV secolo, non ritenendola degna del nuovo ruolo religioso e volle sostituire la vecchia basilica con qualcosa di grandioso che rivaleggiasse con la basilica di St. Denis. Il risultato, finanziato dalle somme che Sully rastrellava senza distinzione tra i ricchi e i poveri di tutta Parigi, fu straordinario: Notre Dame di Parigi è una delle cattedrali gotiche più famose al mondo. E’ stata forse la prima cattedrale in assoluto dove si utilizzarono gli archi rampanti. Essi non erano previsti nel progetto originario, ma durante la costruzione i muri sottili che divenivano sempre più alti e instabili richiesero il loro utilizzo. Nel 1163 fu posta la prima pietra. Per la prima volta si cercava di erigere un edificio nel nuovo stile gotico che fosse unitario e insieme eccezionalmente monumentale. Con 130 m di lunghezza e 35 di altezza sotto le volte, Notre Dame di Parigi supera di
  • 2. molto le dimensioni allora consuete. Per realizzare il progetto fu necessario trasformare l’urbanistica di un intero quartiere, ma niente era troppo per la cattedrale della capitale, nelle cui vicinanze si trovava la residenza dei re. Intere corporazioni di carpentieri, fabbri e vetrai, scalpellini e uomini di grande arte, lavorarono al progetto; tra i tanti non si possono non citare Pierre de Chelles, Jean Ravy, Jean de Chelles e Pierre de Montreuil, ma ci vollero quasi due secoli per completarla. Costruita in un'epoca in cui analfabetismo era dominante, la cattedrale racconta le storie della Bibbia nei sua portali, nei suoi dipinti e nelle vetrate. Il 1345 vedeva così nascere un edificio di incredibile imponenza, lungo 128 metri e con due torri alte 69 metri. La guglia di 90 metri venne aggiunta più tardi. Notre Dame divenne la più bella e importante chiesa della città, destando l’ammirazione e l’invidia delle altre capitali europee. Lungo tutta la sua storia, i secoli l'hanno portata a non facili prove. Tra momenti cupi e di splendore, Notre Dame arriva fino alla fine del XVIII secolo quando, durante la Rivoluzione Francese subisce i colpi più duri. Come molte altre cattedrali in tutta la Francia nello stesso periodo I rivoluzionari la saccheggiano e la trasformano in un Tempio della Ragione. Le statue dei 28 Re di Giudea posizionate sopra i portali del fronte ovest vengono abbattute (alcune di queste furono poi ritrovate nel 1970 nel Quartiere Latino, quasi duecento anni dopo): alla base di questo scempio c’è un errore: i rivoluzionari erano convinti che le statue rappresentassero i Re di Francia. Molti degli altri tesori vennero distrutti e gli interni saccheggiati e adibiti a magazzino; solo la grande campana evitò d'essere fusa, il suo nome è Emmanuel e risale al 1631, anno in cui venne fusa dalla precedente del 1400. Quando Napoleone Bonaparte si fa incoronare nella Cattedrale nel 1804, le pareti della chiesa sono tappezzate di tende ed arazzi; non in gloria dell’imperatore ma per nascondere i buchi nelle pareti. Questa volta la demolizione sembra certa, finchè nel 1821 arriva il capolavoro di Victor Hugo: il romanzo Notre Dame de Paris. Con quest’opera e grazie alla mobilitazione di altri grandi artisti quali Jean Auguste Ingres (pittore francese è considerato il maggiore esponente della pittura neoclassica) si richiamò l'attenzione sul pericoloso stato di degrado in cui era caduta l'intera struttura, sollevando una nuova consapevolezza del suo valore artistico. Fu così che grazie a Eugène Viollet-le-Duc, architetto specializzato nel restauro di edifici medievali, la cattedrale rinacque a nuova vita, ristrutturata ma anche progettata nella guglia, nella sacrestia e nei gargouilles. I tesori della cattedrale di Notre Dame Notre Dame conserva alcuni delle reliquie più importanti della cristianità; anche se la chiesa cattolica non l’ha mai riconosciuto ufficialmente, nella chiesa sono conservati la corona di spine che portò in testa Gesù, un chiodo e un pezzo della Croce santa. Il Tesoro è conservato nella sacrestia neo-gotica che si trova nel lato sud dell’edificio. Insieme alle reliquie di Cristo ci sono anche quelle di San Luigi, come alcune ossa e la tunica.
  • 3. L'esterno della cattedrale LA FACCIATA OVEST La facciata più famosa di Notre Dame è quella ovest. La decorazione della facciata originale è stata smantellata durante la rivoluzione francese e nel XIX secolo è stata ricostruita da Violet-le-Duc ma non molto fedelmente. Partendo dal basso sono visibili tre portoni che rappresentano, da sinistra verso destra il Portale del Giudizio Universale, il Portale della Vergine e il Portale di Sant’Anna. Portale della Vergine È il primo ingresso sulla sinistra della facciata occidentale ed è interamente dedicato alla Vergine Maria. Maria si trova nella parte alta del timpano, seduta alla destra di Cristo, mentre viene incoronata da un angelo. Nella fascia centrale del timpano è rappresentata la Dormitio Virginis mentre nell'ultima parte in basso vi sono tre profeti e tre re. La strombatura del portale è caratterizzata da una serie di sculture di santi, ricostruite da Viollet-le-Duc, che si inseriscono tra le modanature. Portale del Giudizio Universale Questo portale si trova al centro della facciata e raffigura il Giudizio Universale, in cui, secondo la tradizione cristiana, i morti resuscitano e vengono giudicati da Cristo. Nella parte inferiore del timpano si notano i defunti mentre si rialzano dalle loro tombe; in quella centrale vi sono San Michele e satana che con una bilancia soppesano i peccati e le virtù; alla loro destra ci sono le anime salvate, alla loro sinistra i demoni con le anime dannate. Nella parte superiore, infine, troviamo Gesù circondato da Maria, da San Giovanni e da due angeli che lo supplicano di salvare le anime. Nel 1771 la parte inferiore del timpano del portale fu rimossa per consentire il passaggio del baldacchino durante le cerimonie. In seguito fu ripristinata da Viollet-le- Duc.
  • 4. Portale di Sant'Anna Il portale di Sant'Anna si trova nella parte destra della facciata ed è dedicato alla madre di Maria. Il timpano raffigura la vita di Maria dalla nascita all'annunciazione, fino all'arrivo dei Re Magi. Nella parte più alta vi è un gruppo di persone in cui si distingue chiaramente la Vergine Maria che tiene in braccio Cristo da bambino; intorno ad essi vi sono due angeli oltre ad un vescovo e ad un re. La tradizione vuole che il vescovo sia Maurice de Sully, e il re sia Luigi VII, re di Francia all'epoca. Alcuni storici però mettono in dubbio questa teoria, sostenendo che il primo sia San Germano, vescovo di Parigi nel VI secolo, mentre il re sia Childeberto I. La Galleria dei Re Al di sopra dei portali, a 20 metri dal suolo, si trova la cosiddetta Galleria dei Re, una serie di ventotto statue, alte ben 3,5 metri, rappresentanti i re di Israele e di Giuda. Le teste delle statue in realtà sono del XIX secolo, frutto della produzione dei laboratori di scultura di Viollet-le-Duc, che le restaurò a seguito dei tumulti legati alla Rivoluzione francese, quando furono abbattute dai sanculotti che le credevano, a torto, raffigurazioni dei regnanti francesi. Un certo numero delle teste originali (21 integre e numerosi frammenti) è stato fortunosamente ritrovato, ed è possibile oggi vederle al museo di Cluny.
  • 5. Il rosone e il balcone della Vergine Aperto al centro della facciata, il rosone ha un diametro di 9,6 metri. Presenta vetrate policrome in gran parte originali e fa da "aureola" alla statua della Vergine, una scultura ordinata da Viollet-le-Duc al posto di quella precedente, danneggiata gravemente da secoli di intemperie. Altri due grandi rosoni, di circa 13 metri di diametro, si aprono sulle facciate del transetto (corpo architettonico che interseca perpendicolarmente all'altezza del presbiterio, la parte della chiesa riservata al clero officiante e che contiene l'altare o l'altare maggiore se ve ne è più d'uno, la navata centrale o tutte le navate. Ha in genere la stessa altezza della navata centrale e può essere diviso a sua volta in più navate ,solitamente tre); furono costruiti nel periodo tardo gotico, come mostra il loro raffinato disegno e la posizione, a filo della parete esterna e non incassata come quella della facciata occidentale. Il rosone sulla parete meridionale, ricostruito fedele all'originale, raffigura il "Trionfo di Cristo" attraverso scene del Nuovo Testamento. Il rosone nord, invece, raffigura scene dall'Antico Testamento; esso è anche il rosone che è caratterizzato dal colore blu, al contrario di quello a sud in cui predomina il viola. La galleria delle chimere In alto sulla facciata si apre la galleria costituita dalle statue delle chimere, spaventosi mostri mitologici affiancati da bizzarre figure ghignanti e grottesche, comunemente note come gargouilles; essi hanno principalmente la funzione di doccioni e furono realizzati da Viollet-le-Duc, che qui diede libero corso alla sua fantasia. Le torri La facciata occidentale della cattedrale di Notre-Dame di Parigi è caratterizzata dalla presenza di due svettanti torri, alte 69 metri e ricorrenti anche in altre cattedrali quali Notre-Dame di Amiens e Reims. Per raggiungere la cima della torre sud bisogna percorrere una scala a chiocciola costituita da ben 422 gradini; per la torre nord i gradini sono 386, per mezzo dei quali si raggiunge anche la galleria delle chimere. Nel corso dei secoli diversi architetti sostennero a più riprese che il progetto originale prevedesse la costruzione di due guglie a coronamento di ciascuna torre. Al contrario, esse non furono mai realizzate, anche se durante il restauro l'idea delle guglie fu nuovamente proposta. Il restauratore, Viollet-le-Duc, per fare in modo che tale prospettiva fosse abbandonata, realizzò un progetto dettagliato in cui mostrava l'aspetto orribile che la cattedrale avrebbe assunto.
  • 6. La facciata sud Della facciata sud, quella che affaccia sulla Senna, si segnala la cripta gotica, in cui è conservato il Tesoro della Cattedrale e il rosone con un motivo a losanghe ripetute; il portale sottostante è dedicato a al martirio di Saint Etienne, con scene dell’arresto, del processo e della lapidazione. Il contraffortamento esterno delle murature è garantito da contrafforti gradonati da cui, all’altezza delle cappelle, partono archi rampanti che con un arco di cerchio (non acuto) si posano sui pilastri all’altezza delle coperture. I contrafforti per necessità statiche sono appesantiti con guglie.
  • 7. L'interno della cattedrale La prima cosa che colpisce, entrando in Notre Dame, è la penombra in cui è avvolto l’interno della cattedrale. Gli occhi hanno bisogno di qualche secondo per abituarsi, ma poi tutto diventa più distinto. Notre Dame è lunga 135 metri, larga 48 e alta 35. I rosoni sono dei libri in vetro: vi si possono ammirare le storie del Vecchio Testamento, santi, vergini, demoni e tutto quanto serviva ad educare alla religione il popolo che non sapeva leggere. Si tratta di una chiesa a pianta rettangolare, col transetto contenuto all'interno del perimetro dell'edificio; lo spazio interno, caratterizzato dalla presenza di numerose cappelle laterali e radiali, è quindi articolato secondo una pianta a croce latina, con cinque navate che si chiudono, nella zona absidale, con un doppio deambulatorio, un corridoio posto intorno al coro (la zona della chiesa che originariamente era destinata ai cantori, e che successivamente è stata riservata ai prelati o comunque ai membri della comunità che officia la funzione religiosa) e all'abside ( elemento architettonico a forma di volta tronca. La parte superiore dell'abside è detta conca o catino absidale, ed ha generalmente la forma di una semicupola) caratteristico dell'architettura romanica francese e poi dell'architettura sacra gotica. La navata centrale è costituita da cinque doppie campate, definite da massicci pilastri circolari sui quali sono impostati gli archi a sesto acuto.
  • 8. Al di sopra delle navate laterali più interne si trova il matroneo (un balcone o un loggiato posto all'interno di un edificio e originariamente destinato ad accogliere le donne) schermato da eleganti trifore e sormontato da ampie bifore, una per ogni campata, che danno luce all'interno. La copertura è costituita da volte a crociera esapartite da eleganti costoloni. Non si volle aprire completamente la superficie dei muri, ma creare un contrasto tra una parete sottile da una parte, e le snelle colonnine e i costoloni della volta dall’altra. In origine questo effetto era ancora più forte perché la superficie delle pareti al di sopra del matroneo era maggiore, ed era aperta in alto solo da piccole finestre traforate. La navata di Notre Dame di Parigi non risulta slanciata e luminosa come quella delle cattedrali del Gotico maturo (Amiens, Reims e Chartres), in cui i pilastri diventano più slanciati e il matroneo è sostituito con una piccola teoria di archetti denominata triforio. Per ottenere una maggiore illuminazione, resa scarsa dalla presenza dell'alto matroneo, pochi anni dopo la costruzione fu deciso di modificare il sistema delle aperture: così l'originale rosone e la piccola finestra ogivale che si aprivano alla sommità, furono sostituiti con la bifora. Ciò comportò anche la modifica del sistema degli archi rampanti, ovvero delle strutture di sostegno che seguono il perimetro esterno dell'edificio e che sono ben visibili nella zona absidale. Al centro del coro si trova l'altare maggiore, progettato dal restauratore Viollet-le-Duc. In precedenza anche il sovrano Luigi XIII aveva ordinato la costruzione di un nuovo altare, in seguito alla nascita del suo erede al trono; nel 1638, dopo aver consacrato il proprio regno alla Madonna, il re decise di rinnovare totalmente la veste decorativa del coro. Il progetto di Luigi XIII prevedeva la costruzione di un altare simile a quello di Gian Lorenzo Bernini per San Pietro circondato da tre imponenti sculture. Il suo voto fu adempiuto dal figlio Luigi XIV che fece realizzare però solamente le tre statue. All'incrocio del transetto, in tempi recenti, è stato realizzato il nuovo presbiterio con il nuovo altar maggiore, costituito da un cubo rivestito di bronzo e decorato con alcune sculture raffiguranti figure umane in stile moderno. Quello precedente in stile neogotico, viene utilizzato per le celebrazioni feriali.
  • 9. La Pietà Il gruppo della Pietà si eleva dietro l'altare maggiore, sorretto da un alto basamento. Fu realizzato da Nicolas Coustou, e vede al centro la figura della Madonna con Gesù deposto supino sulle sue ginocchia, ai lati due angeli. Il basamento su cui poggia la scultura fu decorato da François Girardon con un rilievo in bronzo che raffigura la deposizione. Sulla destra vi è invece la scultura di Luigi XIII realizzata da Guillaume Coustou, che rappresenta il sovrano di Francia inginocchiato mentre porge lo scettro e la corona; la statua sta ad indicare, con intento celebrativo, la consacrazione del regno alla Vergine Maria. A sinistra è posizionata infine la statua di Luigi XIV, opera di Antoine Coysevox. In perfetto stile barocco, il Re Sole è rappresentato in una "sontuosa devozione", con gli abiti da cerimonia ma inginocchiato verso la Madonna. La Vergine di Parigi Nel coro inoltre si trova la scultura della Vergine Maria, conosciuta come Vergine di Parigi. Fu commissionata dai mercanti locali in un periodo di grande ricchezza, tra il 1420 e il 1440, poiché consideravano la cattedrale come motivo di orgoglio della città e simbolo della nuova libertà economica. La scultura è nota per la decorazione attentamente curata e sontuosamente costosa. Nonostante la raffigurazione di Maria e il Bambino non si discosti dalla tradizione, alcuni osservatori ritengono che la statua sia più un simbolo di arrogante ricchezza che di religiosità. I bassorilievi Inizialmente le pareti interne del coro erano interamente decorate per mezzo di sculture, realizzate da Jean Ravy e terminate nel 1351 da Jean Le Boutellier. Solo alcuni di essi sono arrivati fino a noi. Sul lato settentrionale si trovano quattordici bassorilievi relativi alla nascita ed alla vita di Cristo prima della passione, su quello meridionale invece vi sono nove composizioni che ritraggono le apparizioni di Gesù dopo la risurrezione. Gli stalli Gli stalli (scranni posizionati nel coro delle cattedrali o delle chiese conventuali, dove prendono posto i prelati od i monaci durante le celebrazioni liturgiche solenni. Molto spesso realizzate in legno pregiato e scolpite da artigiani specializzati chiamati ebanisti, queste strutture sono spesso la parte più importante degli arredi sacri delle chiese in cui sono inseriti) del coro di Notre-Dame sono considerati delle opere d'arte per i raffinati intagli che rappresentano la vita della Vergine. Essi furono realizzati tra il 1711 e il 1715 dai maestri ebanisti Louis Marteau e Jean Noël. CURIOSITA’ La campana di Notre Dame de Paris non suona mai. Solo nelle occasioni veramente solenni si può ascoltare il suono che molti descrivono come puro e perfetto. Secondo la leggenda raccontata dai parigini, quando si decise di rifondere la campana per rifarla le donne di Parigi gettarono nel metallo fuso i loro gioielli in argento ed oro; da qui verrebbe la purezza del suono.