SlideShare une entreprise Scribd logo
1  sur  98
Centro di Ricerca
             Nazionale sulla
             Povertà Infantile


 Indici statistici di povertà e
rischio di esclusione sociale
    per le regioni italiane
     Luigi Ricci - Direttore Barometro


                Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




              Premessa (I)
• Tra i compiti del CRNPI si annovera quello
  di:
• Dimensionare il fenomeno della povertà
  giovanile a livello territoriale.




                                                                   2

                                                                Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




               Premessa (II)
     Negli obiettivi, il monitoraggio dovrebbe
      consentire di valutare il grado di povertà:
• Assoluta
• Relativa
                        nonché
• Il Rischio di Povertà
     su scala nazionale, europea e mondiale.
                                                                        3
                                                                    Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




               Premessa (III)
Il presente rapporto prende in esame il fenomeno
    povertà, il rischio di povertà e alcuni aspetti
   del disagio sociale correlabili alle situazioni di
   povertà, su scala nazionale, al livello NUTS 2
                       (Regioni).
       L'approccio è quantitativo, ovvero le
      considerazioni sono desunte dal calcolo e
          dall'analisi di indicatori statistici.
                                                                         4
                                                                     Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




            Premessa (IV)
 Le statistiche ufficiali di riferimento sono
  prevalentemente di Fonte Istat, le ultime
        disponibili, datate 2001-2004 .
Le altre fonti utilizzate sono: Banca d'Italia,
         Ministero dell'Interno, ISAE.
 Le dimensioni analizzate sono: la povertà
   relativa, quella percepita e il rischio di
                     povertà.
                                                                      5
                                                                  Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




               Premessa (V)
L'Istat ha interrotto la diffusione delle statistiche
  sulla povertà assoluta, creando le premesse per
   un vuoto informativo che renderà impossibile
  effettuare analisi comparative su scala europea
                  al livello NUTS 2.
 I confronti mondiali, oggetto di prossimi studi,
   saranno condotti sulla base dei dati UNICEF,
                     FAO, OCSE.
                                                                         6
                                                                     Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




           La metodologia (I)
 Sono stati raccolti e analizzati i principali dati
   relativi alle aree di ricerca definite in sede di
       progettazione delle attività del CRNPI.
Le suddette aree sono attinenti alle misure dirette
   della povertà assoluta, relativa e percepita, e
 alle misure indirette, connesse cioè ai fattori ed
  alle condizioni socio-economico-demografiche
      che sono associate al rischio di povertà.
                                                                        7
                                                                    Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




           La metodologia (II)
    Le aree per le quali sono stati calcolati gli
   indicatori presentati nel rapporto, numerate in
          base all'elenco originario, sono:
         Per le misure dirette di povertà
                                                                    n° indicatori
 Area n°            Denominazione
                                                                    normalizzati
Area 0              Povertà Oggettiva                                       4
Area 16             Povertà Percepita                                       2




                                                                                8
                                                                           Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




               La metodologia (III)
           Per le misure di Rischio di povertà
                                                                                             n° indicatori
 Area n°                                Denominazione
                                                                                             normalizzati
Area 1     Fonti di sostentamento                                                                    2
Area 2     Consumi delle famiglie                                                                    3
Area 3     Abitazione                                                                                8
Area 4     Stato di salute e le aspettative di vita                                                  6
Area 5     Numerosità e composizione dei nuclei familiari                                            2
Area 6     Fenomeni di disaggregazione dei nuclei familiari con figli                                3
Area 7     Abbandono scolastico e l'accesso all'istruzione ai vari livelli                           2
Area 8     Occupazione                                                                               3
Area 10    Microcriminalità minorile e non                                                           4
Area 11    Diffusione delle droghe                                                                   2
Area 12    Disagio sociale                                                                           2
Area 14    Sviluppo economico locale e territoriale                                                  5
Area 15    Percezione della qualità della vita e dei servizi pubbl.                                  8

                                                                                                           9
                                                                                                         Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




          La metodologia (IV)
I passi seguiti per la costruzione degli indicatori
              e delle graduatorie, sono:
A. Selezione dei dati di base
B. Normalizzazione delle variabili
C. Standardizzazione delle variabili
D. Assegnazione di pesi alle variabili
E. Sintesi e calcolo di indici per area e globali.
                                                                      10
                                                                    Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




          La metodologia (V)
           La selezione dei dati di base.
98 variabili incluse nel database centrale CRNPI,
    suddivise tra variabili per la valutazione e
    variabili ausiliarie.
Le prime (variabili per la valutazione) sono
    attinenti alla povertà e ai fattori ad essa
    connesse; le seconde (ausiliarie) sono state
    utilizzate per la normalizzazione.
                                                                    11
                                                                  Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




          La metodologia (VI)
      Normalizzazione delle variabili (i).
La normalizzazione ha l'obiettivo di rendere
   confrontabili i dati delle diverse regioni. Essa
   si basa sulla costruzione di rapporti di
   derivazione, rapporti di composizione e
   rapporti medi, con al numeratore la variabile
   di valutazione e al denominatore un (sub-)
   totale o una variabile ausiliaria.
                                                                      12
                                                                    Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




         La metodologia (VII)
      Normalizzazione delle variabili (ii).
Attraverso la normalizzazione si elimina l'effetto
    di dimensione (popolazione, superficie, ecc.)
    ottenendo indicatori confrontabili per regione
    (esempi: PIL pro-capite, percentuale
    abitazioni senza acqua potabile, tasso di
    divorzialità, ecc.)

                                                                     13
                                                                   Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




        La metodologia (VIII)
      Standardizzazione delle variabili (i).
Attraverso la standardizzazione si elimina l'unità
    di misura, ottenendo variabili confrontabili
    tra loro (adimensionali).
L'obiettivo è poter aggregare "alla pari" variabili
    di origine e natura diversa.


                                                                      14
                                                                    Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




          La metodologia (IX)
      Standardizzazione delle variabili (ii).
E' stato utilizzato di preferenza il metodo della
    standardizzazione rispetto al massimo, con
    una variante consistente nell'imporre al
    denominatore un limite superiore dato dalla
    media della variabile su tutte le regioni più
    tre volte lo scostamento quadratico medio.

                                                                     15
                                                                   Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




             La metodologia (X)
     Standardizzazione delle variabili (iii).
In definitiva il valore standardizzato è dato da:
                       IN i
IS i                                                                    *100
       Min Maxi IN i ; Media IN i                     3*           i

       dove IN è l'indicatore normalizzato, e lo scarto
                     quadratico medio dei valori.


                                                                            16
                                                                          Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




          La metodologia (XI)
      Standardizzazione delle variabili (iv).
Per le sole variabili normalizzate che possono
    assumere anche valori negativi è stato
    utilizzato il metodo del range 0-1, consistente
    nel calcolo della formula:
                 IN i Min IN i
        IS i                       *100
               Max i IN i Min IN i
                                                                     17
                                                                   Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




          La metodologia (XII)
           Riferimenti di letteratura.
L'intera procedura, ma soprattutto le fasi di
    standardizzazione e sintesi, si ispirano a
    procedure di letteratura statistica (in Italia
    alimentata soprattutto dai contributi dei proff. Erba
    e Mazziotta).
Le procedure di standardizzazione maggiormente
   utilizzate in letteratura sono 4, quelle di
   sintesi ancora 4 con due ulteriori varianti.
                                                                          18
                                                                        Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




        La metodologia (XIII)
              Assegnazione di pesi (I).
La procedura di sintesi adottata in questo lavoro
    prevede l'assegnazione di diversi pesi
    soggettivi alle variabili standardizzate
    calcolate.
I pesi riflettono l'importanza che tali variabili
    hanno, per il ricercatore, nell'economia del
    fenomeno.
                                                                     19
                                                                   Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




         La metodologia (XIV)
            Assegnazione di pesi (II).
I pesi sono assegnati a due livelli:
•   Al primo livello essi riguardano le singole variabili
    standardizzate e vengono utilizzati per costruire
    graduatorie parziali per ogni area di ricerca
•   Al secondo livello i pesi riguardano le aree di
    ricerca e vengono utilizzati per costruire la
    graduatoria complessiva finale.

                                                                          20
                                                                        Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




        La metodologia (XV)
           Assegnazione di pesi (III).
Nell'assegnare i pesi si è tenuto conto della
   presenza di variabili correlate tra loro
   matematicamente e/o logicamente, cosicché
   la somma dei pesi di dette variabili
   rispecchia l'importanza che nel complesso è
   attribuita all'aspetto che esse misurano.

                                                                   21
                                                                 Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




         La metodologia (XVI)
 Sintesi e calcolo di indici di area e globali (I).
La sintesi a livello di area di ricerca è stata
    ottenuta come media aritmetica ponderata
    delle corrispondenti variabili standardizzate,
    calcolate con i rispettivi pesi.
La sintesi globale è stata ottenuta come media
    aritmetica ponderata degli indici di area.

                                                                      22
                                                                    Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




          La metodologia (XVI)
Sintesi e calcolo di indici di area e globali (II).
Le aree di ricerca con meno di tre indicatori sono state
     aggregate ad altre attinenti ad esse.
Gli indici di area (e relative graduatorie) prodotti sono
     10, indicati con lettere progressive dalla A alla J.
     Tramite i suddetti 10 sono stati calcolati due indici
     generali denominati Indice di povertà relativa
     CRNPI e Indice di Rischio di Povertà e Disagio
     Sociale CRNPI.
                                                                           23
                                                                         Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




I risultati (I)
 Valori alti dell'Indice di
 Povertà si registrano,
 nell'ordine, in Sicilia,
 Calabria, Basilicata,
 Puglia, Campania e Molise.
 La graduatoria del Rischio
 di Povertà vede invece al
 primo posto la Campania,
 seguita da Sicilia e
 Calabria.



                                         24
                                       Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                                  I risultati (II)
            Abruzzo
          Basilicata
             Calabria
          Campania
   Emilia-Romagna
      Friuli-Venezia
                Lazio
              Liguria
         Lombardia
              Marche
               Molise
           Piemonte
               Puglia
          Sardegna
               Sicilia
            Toscana
Trentino-Alto Adige
              Umbria
       Valle d'Aosta
              Veneto
              ITALIA
                         0   10         20   30      40       50       60       70       80       90       100

     Indice di povertà relativa CRNPI             Indice di Rischio di Povertà e Disagio Sociale CRNPI



                                                                                                                  25
                                                                                                                 Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




                I risultati (III)
     La povertà è concentrata nelle regioni
                    meridionali
La prima regione del Centro-Nord in graduatoria è
    l'Umbria, che occupa il nono posto con un
    punteggio di 46 centesimi. Tutte le regioni del
    centro-nord sono al di sotto della media nazionale
    (53), mentre quelle del sud sono tutte al di sopra.
La Sicilia è nettamente al primo posto (91 pt.).

                                                                          26
                                                                        Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




                I risultati (IV)
    Il rischio di povertà è concentrato nelle
      regioni meridionali, ma si annida anche
         nelle aree metropolitane del Centro
La prima regione del Centro-Nord in graduatoria è in
    questo caso il Lazio, che occupa il settimo posto
    con un punteggio di 56 centesimi, superiore di 4 pt.
    alla media nazionale. La Campania assume
    nettamente il comando (81 pt.), a 6 pt. di distanza
    dalla Sicilia, seconda.
                                                                         27
                                                                       Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




                 I risultati (V)
   Le situazioni migliori si riscontrano nelle
     regioni del Centro-Nord con un tessuto
          sociale più "a misura d'uomo"
In termini di povertà relativa, le regioni migliori sono
     Toscana (31 pt.), Marche (33), Valle d'Aosta (35),
     Veneto (35).
Il Rischio di Povertà è minore in Valle d'Aosta e
     Trentino A.A. (37 pt.), seguite da Emilia-R. e
     Lombardia (38) e dal Veneto (39)
                                                                          28
                                                                        Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




    I risultati (VI)
Posizionamento delle regioni

             • I due Indici sono fortemente
             correlati tra loro (89%)
             • sette regioni meridionali sono sopra
             la media nazionale per entrambi gli
             indici
             • Abruzzo e Lazio sono gli unici casi
             di collocazione discordante rispetto
             alla media nazionale


                                                             29
                                                           Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




                       I risultati (VII)
          Povertà relativa – elenco indicatori
                       normalizzati

Area 0                                     Povertà Oggettiva
Area 16                                    Povertà Percepita
          Incidenza delle famiglie povere
          Incremento povertà: Delta 2003 su 2002
          Intensità della povertà
          Incidenza minori poveri
          Famiglie che ritengono insuff. le proprie risorse ec. su 100
          Famiglie che percepiscono un forte peggioramento delle cond.ni econ.che, su 100




                                                                                                 30
                                                                                               Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




I risultati
  (VIII)
Povertà relativa
   – indicatori
   normalizzati



                                    31
                                  Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




     I risultati
        (IX)
     Povertà relativa
       – indicatori
          standardiz-
              zati



                                   32
                                 Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane

I risultati (X)
         Rischio di Povertà visione di insieme




                                                                   33
                                                                 Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                 I risultati (XI)
Tutti gli indicatori del Rischio di Povertà devono essere
     letti al negativo: i valori alti indicano pertanto una
     situazione difficile, mentre i valori bassi indicano
     una situazione soddisfacente.
I valori relativi alle fonti di sostentamento (redditi) e ai
     consumi sono bassi in tutto il meridione.
I punteggi sulle abitazioni non raggiungono valori
     elevati in nessuna regione, ma sono più alti al
     meridione, nel Lazio e nelle piccole regioni del
     Nord (Trentino e Valle d'Aosta).
                                                                            34
                                                                          Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                I risultati (XII)
Nell'area della Salute la situazione è maggiormente
    differenziata. La struttura demografica di alcune
    società del centro-nord determina valori elevati
    anche nelle situazioni più ricche. Tuttavia, le punte
    più negative si registrano in Campania e Sicilia.
La situazione occupazionale è gravissima in Campania e
    Sicilia, e comunque grave in generale in tutto il
    Meridione. Essa è senz'altro la prima emergenza da
    affrontare per ridurre il rischio di povertà in quelle
    regioni.
                                                                          35
                                                                        Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



              I risultati (XIII)
La criminalità minorile e non, misurata con dati
    ufficiali, non mostra picchi rilevanti nella misura
    attesa. Tra i valori superiori alla media emergono
    insieme alle regioni del Sud, anche realtà
    relativamente ricche, come Lazio e Piemonte.
La situazione economica complessiva costituisce uno
    svantaggio competitivo marcato per le popolazioni
    del Sud, Calabria e Campania in testa.



                                                                         36
                                                                       Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                                   I risultati (XIV)
Punteggi Indici - Nord-Ovest                                                              Nel Nord-Ovest la
                     100
                                                                                          situazione meno brillante
     Valle d'Aosta    80                                                                  è quella ligure, la
     Piemonte
                      60
                                                                                          migliore in Valle d'Aosta
                      40
     Liguria
                      20

                      0
                           Indice povertà relativa   Indice Rischio di Povertà

                                                             Punteggi Indici - Triveneto


Nel Triveneto gli indici                                          Trentino-Alto Adige
                                                                                           100

                                                                                            80
si attestano a livelli                                                                      60
                                                                  Veneto
molto bassi,                                                                                40

                                                                  Friuli-Venezia Giulia     20
specialmente in Veneto e                                                                    0
                                                                                                 Indice povertà relativa   Indice Rischio di
Trentino A.A.                                                                                                                   Povertà



                                                                                                                                         37
                                                                                                                                      Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                                        I risultati (XV)
Punteggi Indici - Dorsale
                                                                                        Anche le regioni della
   Lombardia
                      100

                      80
                                                                                        dorsale Milano-Bologna-
   Em ilia-Rom agna
                      60                                                                Firenze presentano una
   Toscana
                      40
                                                                                        situazione soddisfacente
                      20

                       0
                            Indice povertà relativa   Indice Rischio di Povertà

                                                           Punteggi Indici - Centro


                                                                                  100
Al Centro, il Lazio si                                          Marche
                                                                                  80

caratterizza per un                                             Umbria            60


rischio di povertà e                                            Lazio
                                                                                  40

                                                                                  20
disagio sociale elevato.                                                           0
                                                                                        Indice povertà relativa   Indice Rischio di Povertà




                                                                                                                                        38
                                                                                                                                      Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                                         I risultati (XVI)
Punteggi Indici - Adriatico meridionale

                    100                                                           La zona adriatica
    Abruzzo
                     80
                                                                                  meridionale vede Puglia
                     60
    Molise
                     40
                                                                                  e Molise ai vertici dei
    Puglia           20                                                           livelli di povertà.
                      0
                          Indice povertà relativa   Indice Rischio di
                                                         Povertà

                                                         Punteggi Indici - Tirreno Sud


  Le regioni della                                               Campania
                                                                                 100


  Tirrenica Sud sono,                                                             80

                                                                                  60
                                                                 Basilicata
  insieme a Sicilia e                                                             40
                                                                 Calabria
  Puglia, quelle con i più                                                        20

                                                                                   0
  alti valori di povertà                                                               Indice povertà relativa   Indice Rischio di
                                                                                                                      Povertà



                                                                                                                                     39
                                                                                                                                Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                                      I risultati (XVII)
Punteggi Indici - Isole


                      100                                                    Infine le Isole, con una
 Sardegna                 80

                          60
                                                                             differenza marcata tra la
 Sicilia                  40                                                 Sicilia (la situazione
                          20

                          0                                                  peggiore) e la Sardegna
                               Indice povertà relativa   Indice Rischio di
                                                              Povertà



Nei grafici seguenti sono riassunti i punteggi di area del Rischio di
Povertà, regione per regione, ed evidenziati quelli che ricadono nei
quartili superiore (i 5 punteggi più negativi nelle 20 regioni) e
inferiore (i 5 punteggi più positivi).
  L'ordine di presentazione delle regioni è quello della graduatoria
                     dell'indice di povertà relativa.
                                                                                                                   40
                                                                                                                 Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                                        I risultati (XVIII)
        N° 1 in
     Indice Povertà                                Punteggi regionali - Sicilia


            B Reddito/consum i
                  C Abitazione
                       D Salute
                     E Fam iglie
      F Occupazione/istruzione
                  G Crim inalità
              H Droga e disagio
                    I Econom ia
       J Percezione qualità vita
Indice Rischio di povertà CRNPI
                   Graduatoria          2

                                  0,0       10,0     20,0   30,0   40,0   50,0     60,0     70,0      80,0     90,0     100,0




      Quartile superiore:                                                          Quartile inferiore:
 • B, C, D, E, F, G, I, J                                                  •H
 • 8 aree                                                                  • 1 area
                                                                                                                       41
                                                                                                                      Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                                        I risultati (XIX)
      N° 2 in
   Indice Povertà                                  Punteggi regionali - Calabria


            B Reddito/consum i
                  C Abitazione
                       D Salute
                     E Fam iglie
      F Occupazione/istruzione
                  G Crim inalità
              H Droga e disagio
                    I Econom ia
       J Percezione qualità vita
Indice Rischio di povertà CRNPI
                   Graduatoria          3

                                  0,0       10,0      20,0   30,0   40,0   50,0   60,0     70,0      80,0     90,0    100,0




     Quartile superiore:                                                            Quartile inferiore:
• B, C, E, F, I                                                              •-
• 5 aree                                                                     • 0 aree
                                                                                                                       42
                                                                                                                     Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                                        I risultati (XX)
      N° 3 in
   Indice Povertà                            Punteggi regionali - Basilicata


            B Reddito/consum i
                  C Abitazione
                       D Salute
                     E Fam iglie
      F Occupazione/istruzione
                  G Crim inalità
              H Droga e disagio
                    I Econom ia
       J Percezione qualità vita
Indice Rischio di povertà CRNPI
                   Graduatoria           6

                                  0,0   10,0    20,0   30,0   40,0   50,0    60,0     70,0     80,0      90,0    100,0




     Quartile superiore:                                                     Quartile inferiore:
• B, C, F, I                                                           • D, G, J
• 4 aree                                                               • 3 aree
                                                                                                                 43
                                                                                                                Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                                         I risultati (XXI)
     N° 4 in
  Indice Povertà                                 Punteggi regionali - Puglia


             B Reddito/consum i
                   C Abitazione
                        D Salute
                      E Fam iglie
       F Occupazione/istruzione
                   G Crim inalità
               H Droga e disagio
                     I Econom ia
        J Percezione qualità vita
 Indice Rischio di povertà CRNPI
                    Graduatoria          4

                                   0,0    10,0     20,0   30,0   40,0   50,0     60,0     70,0     80,0     90,0    100,0




      Quartile superiore:                                                        Quartile inferiore:
• B, I                                                                   •H
• 2 aree                                                                 • 1 area
                                                                                                                    44
                                                                                                                   Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                                      I risultati (XXII)
    N° 5 in
 Indice Povertà                                 Punteggi regionali - Campania


              B Reddito/consum i
                    C Abitazione
                         D Salute
                       E Fam iglie
        F Occupazione/istruzione
                    G Crim inalità
                H Droga e disagio
                      I Econom ia
         J Percezione qualità vita
  Indice Rischio di povertà CRNPI
                     Graduatoria
                                          1

                                    0,0       10,0   20,0   30,0   40,0   50,0     60,0     70,0     80,0     90,0    100,0




     Quartile superiore:                                                           Quartile inferiore:
• B, C, D, E, F, G, I, J                                                  •-
• 8 aree                                                                  • 0 aree
                                                                                                                      45
                                                                                                                     Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                                     I risultati (XXIII)
     N° 6 in
  Indice Povertà                                Punteggi regionali - Molise


             B Reddito/consum i
                   C Abitazione
                        D Salute
                      E Fam iglie
       F Occupazione/istruzione
                   G Crim inalità
               H Droga e disagio
                     I Econom ia
        J Percezione qualità vita
 Indice Rischio di povertà CRNPI
                    Graduatoria                 8

                                   0,0   10,0        20,0    30,0   40,0      50,0       60,0        70,0       80,0




        Quartile superiore:                                                 Quartile inferiore:
•H                                                                    • D, J
• 1 area                                                              • 2 aree
                                                                                                                46
                                                                                                              Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                                     I risultati (XXIV)
    N° 7 in
 Indice Povertà                              Punteggi regionali - Sardegna


             B Reddito/consum i
                   C Abitazione
                        D Salute
                      E Fam iglie
       F Occupazione/istruzione
                   G Crim inalità
               H Droga e disagio
                     I Econom ia
        J Percezione qualità vita
 Indice Rischio di povertà CRNPI
                    Graduatoria          5

                                   0,0   10,0     20,0   30,0   40,0    50,0      60,0     70,0      80,0      90,0




     Quartile superiore:                                                       Quartile inferiore:
• E, F, G                                                              •-
• 3 aree                                                               • 0 aree
                                                                                                                47
                                                                                                              Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                                         I risultati (XXV)
     N° 8 in
  Indice Povertà                           Punteggi regionali - Abruzzo


             B Reddito/consum i
                   C Abitazione
                        D Salute
                      E Fam iglie
       F Occupazione/istruzione
                   G Crim inalità
               H Droga e disagio
                     I Econom ia
        J Percezione qualità vita
 Indice Rischio di povertà CRNPI
                    Graduatoria                   9

                                   0,0     10,0       20,0   30,0      40,0        50,0        60,0         70,0




      Quartile superiore:                                                     Quartile inferiore:
•-                                                                  •-
• 0 aree                                                            • 0 aree
                                                                                                            48
                                                                                                          Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                                     I risultati (XXVI)
     N° 9 in
  Indice Povertà                          Punteggi regionali - Umbria


             B Reddito/consum i
                   C Abitazione
                        D Salute
                      E Fam iglie
       F Occupazione/istruzione
                   G Crim inalità
               H Droga e disagio
                     I Econom ia
        J Percezione qualità vita
 Indice Rischio di povertà CRNPI
                    Graduatoria                 12

                                   0,0   10,0        20,0   30,0      40,0        50,0         60,0         70,0




       Quartile superiore:                                               Quartile inferiore:
•H                                                                 • D, G
• 1 area                                                           • 2 aree
                                                                                                           49
                                                                                                         Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                                   I risultati (XXVII)
     N° 10 in
  Indice Povertà                            Punteggi regionali - Friuli


             B Reddito/consum i
                   C Abitazione
                        D Salute
                      E Fam iglie
       F Occupazione/istruzione
                   G Crim inalità
               H Droga e disagio
                     I Econom ia
        J Percezione qualità vita
 Indice Rischio di povertà CRNPI
                    Graduatoria                   15

                                   0,0   10,0      20,0     30,0     40,0        50,0        60,0         70,0




      Quartile superiore:                                                Quartile inferiore:
•-                                                                 • C, F, H, I
• 0 aree                                                           • 4 aree
                                                                                                           50
                                                                                                         Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                              I risultati (XXVIII)
    N° 11 in
 Indice Povertà                           Punteggi regionali - Liguria


             B Reddito/consum i
                   C Abitazione
                        D Salute
                      E Fam iglie
       F Occupazione/istruzione
                   G Crim inalità
               H Droga e disagio
                     I Econom ia
        J Percezione qualità vita
 Indice Rischio di povertà CRNPI
                    Graduatoria                 10

                                   0,0   10,0        20,0   30,0      40,0         50,0        60,0         70,0




     Quartile superiore:                                                Quartile inferiore:
• D, H                                                             •E
• 2 aree                                                           • 1 area
                                                                                                           51
                                                                                                         Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                                        I risultati (XXIX)
      N° 12 in
   Indice Povertà                        Punteggi regionali - Trentino A.A.


            B Reddito/consum i
                  C Abitazione
                       D Salute
                     E Fam iglie
      F Occupazione/istruzione
                  G Crim inalità
              H Droga e disagio
                    I Econom ia
       J Percezione qualità vita
Indice Rischio di povertà CRNPI
                   Graduatoria                         19

                                  0,0      10,0     20,0    30,0      40,0         50,0         60,0         70,0




        Quartile superiore:                                              Quartile inferiore:
•E                                                                 • B, D, F, I, J
• 1 area                                                           • 5 aree
                                                                                                            52
                                                                                                          Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                                         I risultati (XXX)
    N° 13 in
 Indice Povertà                            Punteggi regionali - Piemonte


             B Reddito/consum i
                   C Abitazione
                        D Salute
                      E Fam iglie
       F Occupazione/istruzione
                   G Crim inalità
               H Droga e disagio
                     I Econom ia
        J Percezione qualità vita
 Indice Rischio di povertà CRNPI
                    Graduatoria                   11

                                   0,0     10,0        20,0   30,0      40,0        50,0        60,0         70,0




     Quartile superiore:                                                       Quartile inferiore:
• D, G, J                                                            •E
• 3 aree                                                             • 1 area
                                                                                                             53
                                                                                                           Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                                     I risultati (XXXI)
     N° 14 in
  Indice Povertà                                Punteggi regionali - Lazio


             B Reddito/consum i
                   C Abitazione
                        D Salute
                      E Fam iglie
       F Occupazione/istruzione
                   G Crim inalità
               H Droga e disagio
                     I Econom ia
        J Percezione qualità vita
 Indice Rischio di povertà CRNPI
                    Graduatoria           7

                                   0,0   10,0       20,0    30,0    40,0       50,0       60,0        70,0       80,0




     Quartile superiore:                                                     Quartile inferiore:
• C, D, G, H, J                                                      •-
• 5 aree                                                             • 0 aree
                                                                                                                54
                                                                                                              Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                                   I risultati (XXXII)
     N° 15 in
  Indice Povertà                         Punteggi regionali - Lombardia


             B Reddito/consum i
                   C Abitazione
                        D Salute
                      E Fam iglie
       F Occupazione/istruzione
                   G Crim inalità
               H Droga e disagio
                     I Econom ia
        J Percezione qualità vita
 Indice Rischio di povertà CRNPI
                    Graduatoria                   17

                                   0,0    10,0    20,0    30,0     40,0        50,0        60,0         70,0




      Quartile superiore:                                              Quartile inferiore:
•J                                                               • B, C, E, F, H, I
• 1 area                                                         • 6 aree
                                                                                                         55
                                                                                                       Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                               I risultati (XXXIII)
     N° 16 in
  Indice Povertà                         Punteggi regionali - Emilia-Romagna


             B Reddito/consum i
                   C Abitazione
                        D Salute
                      E Fam iglie
       F Occupazione/istruzione
                   G Crim inalità
               H Droga e disagio
                     I Econom ia
        J Percezione qualità vita
 Indice Rischio di povertà CRNPI
                    Graduatoria                         18

                                   0,0       10,0      20,0      30,0           40,0           50,0           60,0




       Quartile superiore:                                              Quartile inferiore:
•H                                                                • B, C, E, F, I
• 1 area                                                          • 5 aree
                                                                                                             56
                                                                                                           Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                              I risultati (XXXIV)
     N° 17 in
  Indice Povertà                         Punteggi regionali - Veneto


             B Reddito/consum i
                   C Abitazione
                        D Salute
                      E Fam iglie
       F Occupazione/istruzione
                   G Crim inalità
               H Droga e disagio
                     I Econom ia
        J Percezione qualità vita
 Indice Rischio di povertà CRNPI
                    Graduatoria                   16

                                   0,0   10,0          20,0   30,0          40,0           50,0           60,0




      Quartile superiore:                                            Quartile inferiore:
•-                                                             • B, C, G
• 0 aree                                                       • 3 aree
                                                                                                          57
                                                                                                        Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                                I risultati (XXXV)
     N° 18 in
  Indice Povertà                           Punteggi regionali - Valle d'Aosta


               B Reddito/consum i
                     C Abitazione
                          D Salute
                        E Fam iglie
         F Occupazione/istruzione
                     G Crim inalità
                 H Droga e disagio
                       I Econom ia
          J Percezione qualità vita
   Indice Rischio di povertà CRNPI
                      Graduatoria                               20

                                     0,0       10,0      20,0        30,0           40,0           50,0          60,0




      Quartile superiore:                                                  Quartile inferiore:
•-                                                                   • B, F, G, H, I, J
• 0 aree                                                             • 6 aree
                                                                                                                 58
                                                                                                               Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                                I risultati (XXXVI)
     N° 19 in
  Indice Povertà                         Punteggi regionali - Marche


             B Reddito/consum i
                   C Abitazione
                        D Salute
                      E Fam iglie
       F Occupazione/istruzione
                   G Crim inalità
               H Droga e disagio
                     I Econom ia
        J Percezione qualità vita
 Indice Rischio di povertà CRNPI
                    Graduatoria                 13

                                   0,0   10,0        20,0    30,0         40,0           50,0           60,0




        Quartile superiore:                                           Quartile inferiore:
•-                                                              • C, D, G, J
• 0 aree                                                        • 4 aree
                                                                                                         59
                                                                                                       Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                            I risultati (XXXVII)
     N° 20 in
  Indice Povertà                         Punteggi regionali - Toscana


             B Reddito/consum i
                   C Abitazione
                        D Salute
                      E Fam iglie
       F Occupazione/istruzione
                   G Crim inalità
               H Droga e disagio
                     I Econom ia
        J Percezione qualità vita
 Indice Rischio di povertà CRNPI
                    Graduatoria                  14

                                   0,0    10,0        20,0   30,0           40,0           50,0           60,0




      Quartile superiore:                                             Quartile inferiore:
•-                                                            •E
• 0 aree                                                      • 1 area
                                                                                                         60
                                                                                                       Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




             I risultati (XXXVIII)
     Reddito e Consumi – elenco indicatori
                  normalizzati
Area 1                                    Fonti di sostentamento
Area 2                                    Consumi delle famiglie
         Gap rispetto al reddito disponibile pro-capite
         Gap rispetto al redd. Int. lavoro pro-capite
         Gap rispetto ai consumi delle famiglie pro-capite, Eurolire '95
         Gap rispetto alla spesa media mensile familiare
         Quota di consumi alimentari


I Gap sono le differenze rispetto alla media nazionale. Tanto
più elevata è la differenza, tanto più alto risulta il Gap.
Gli aspetti presi in esame sono: il reddito, i consumi, la spesa f

                                                                                                     61
                                                                                                   Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




I risultati
(XXXIX)
 Reddito e
 consumi –
 indicatori
normalizzati


                                   62
                                 Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                I risultati (XL)
I calabresi presentano un gap rispetto al reddito medio
nazionale di circa 4.600 Euro (annuali) a testa. Anche
Campania e Sicilia superano i 4.500 Euro, mentre in
Emilia-Romagna si registra invece una eccedenza di
oltre 3.700 Euro.
Il gap dei consumi è invece massimo in Campania
(2.850 Euro) e Basilicata (oltre 2.700).
La Spesa mensile familiare è minore in Sicilia e
Calabria, mentre in Lombardia si registra la maggiore
eccedenza rispetto alla media naz.le (350 Euro)
                                                                         63
                                                                       Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




   I risultati
     (XLI)
           Reddito e
           consumi–
          indicatori
        standardizzati




                                   64
                                 Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




                  I risultati (XLII)
Abitazioni – elenco indicatori normalizzati
Area 3                                        Abitazione
         Gap rispetto alla superficie abitabile per ab.
         Famiglie senza abitazione (%)
         Famiglie che non occupano case di proprietà (%)
         Abitazioni senza acqua potabile (%)
         Abitazioni senza gabinetto (%)
         Abitazioni senza riscaldamento (%)
         Abitazioni senza acqua calda (%)
         Abitazioni senza telefono (%)



Per le abitazioni sono stati considerati: il godimento o no
dell'abitazione, il possesso, la superficie per abitante e la
dotazione infrastrutturale e dei servizi.

                                                                                                65
                                                                                              Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane

I risultati (XLIII)



                                           Abitazioni –
                                            indicatori
                                           normalizzati




                                                       66
                                                     Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



             I risultati (XLIV)
Le famiglie senza abitazione in Italia sono lo 0,7% del
totale. L'incidenza è più che raddoppiata nel Lazio
(1,5%).
Il 29% dei residenti del Paese occupa abitazioni non di
proprietà. In Campania tale incidenza è del 38,5%.
I residenti della Campania, inoltre, usufruiscono
mediamente di sette mq. in meno rispetto alla media
nazionale (36 mq a testa). Anche in Basilicata la
situazione è critica (-5,6 mq.).

                                                                         67
                                                                       Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



              I risultati (XLV)
In Sardegna il 4,2% delle abitazioni non dispone di
acqua potabile, in Calabria il 3,5% e in Sicilia il 3,4%.
Nelle regioni del Nord tale fenomeno è quasi assente.
Le dotazioni dei servizi di riscaldamento e acqua calda
sono certamente influenzati anche dal clima, cosicché in
Sicilia oltre un terzo delle abitazioni non ha impianto di
riscaldamento.
Il telefono è assente nel 16% delle abitazioni italiane,
con un picco del 25% in Campania e Sicilia.

                                                                          68
                                                                        Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane


I risultati (XLVI)


                                                Abitazioni
                                                     –
                                                indicatori
                                                 standar-
                                                  dizzati




                                                          69
                                                        Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




                I risultati (XLVII)
   Salute – elenco indicatori normalizzati
Area 4                           Stato di salute e le aspettative di vita
         Gap Speranza di vita alla nascita Maschi
         Gap speranza di vita alla nascita femmine
         Mortalità primo anno di età (per 1000 bambini)
         Giornate di degenza ospedaliera pro-capite
         Tasso di consumo di farmaci in 2 gg.
         Tasso di consumo di farmaci in 2 gg. minori di 14 anni



Oltre alla speranza di vita alla nascita sono stati considerati i
livelli di mortalità infantile, le degenze ospedaliere e il
consumo di farmaci, sia a livello complessivo che con
riferimento ai minori di 14 anni.

                                                                                                       70
                                                                                                     Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




                         I risultati
                         (XLVIII)

                           Salute –
                          indicatori
                          normaliz-
                             zati




                                     71
                                   Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                I risultati (XLIX)
La Campania presenta valori significativamente inferiori alla
media della speranza di vita alla nascita (-1,4 anni per i maschi, -
1,5 per le femmine). La seconda regione nella graduatoria dei gap
è nettamente distanziata dalla Campania per la componente
maschile, mentre la tallona in quella femminile (Sicilia, -0,6 anni
per i maschi, -1,4 per le femmine). I valori più elevati della
speranza di vita si registrano viceversa nelle Marche (+ 1,3 anni
per i maschi, + 1,1 per le femmine).
La mortalità infantile è più elevata in Sicilia (6,3 per mille nel
primo anno di vita), Liguria (6,1, valore determinato forse dalla
struttura demografica – più anziana) e Puglia (5,8).


                                                                                 72
                                                                               Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                    I risultati (L)
In merito a degenze e consumo di farmaci le differenze tra le
regioni sono minime (il Coefficiente di Variazione è,
rispettivamente, del 14% e del 12%). Invece, si riscontrano delle
differenziazioni nel consumo di farmaci tra i minori di 14 anni,
ma a tutto svantaggio delle regioni più ricche quali Lombardia
(22,4%) e Valle d'Aosta (20,8%).
Occorre quindi integrare il quadro statistico con misure dirette
dello stato di salute, con particolare riferimento alle malattie
legate a condizioni di privazione e denutrimento.




                                                                               73
                                                                             Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




                         I risultati
                            (LI)

                           Salute –
                          indicatori
                           standar-
                            dizzati




                                     74
                                   Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                        I risultati (LII)
          Nuclei familiari – elenco indicatori
                       normalizzati
 Area 5   Numerosità e composizione dei nuclei familiari
 Area 6   Fenomeni di disaggregazione dei nuclei familiari con figli
          Incidenza famiglie con 4 o + figli
          Incidenza famiglie con 6 o + componenti
          Tassi di separazione coniugale (per 1000)
          Tassi di divorzialità (per 1000)
          Figli affidati ogni 100000 ab.


In questa sezione vengono presi in esame gli aspetti legati alla
numerosità dei nuclei familiari (una delle cause prime di povertà) e
alla disaggregazione delle famiglie (separazioni e divorzi) che
conducono spesso a condizioni di povertà anche soggetti che
lavorano e percepiscono un reddito di medio livello.
                                                                                               75
                                                                                             Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




           I risultati
             (LIII)
           Nuclei familiari–
                indicatori
              normalizzati




                                     76
                                   Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                  I risultati (LIV)
I nuclei familiari più numerosi si ritrovano al Sud. I casi più
eclatanti, qui valutati in termini di incidenza delle famiglie con 6
o più componenti, sono più numerosi in Campania (4%) e
Calabria (3%). Le famiglie che hanno 4 o più figli (a prescindere
dal numero degli adulti) sono invece il 3,3% in Calabria e il 3%
netto in Campania. In entrambi i casi è la Liguria la regione che
presenta i valori minimi (0,5% di famiglie oltre 5 componenti,
0,3% di famiglie con 4 o più figli).
I fenomeni di disaggregazione colpiscono in misura maggiore il
centro nord. La regione più interessata è la Valle d'Aosta, seguita
dal Piemonte. Le separazioni sono elevate anche nel Lazio.


                                                                                 77
                                                                               Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




                 I risultati
                    (LV)
                    Nuclei
                  familiari–
                  indicatori
                   standar-
                    dizzati


                                     78
                                   Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                         I risultati (LVI)
         Istruzione e lavoro – elenco indicatori
                        normalizzati
Area 7    Abbandono scolastico e l'accesso all'istruzione ai vari livelli
Area 8    Occupazione
          Popolazione non scolarizzata (per 100 residenti)
          Popolazione con titolo al massimo di licenza media inferiore (per 100 residenti)
          Tasso di disoccupazione
          Quota pop. non attiva (%)
          Gap addetti manifatturieri (ogni 100 ab.)

La disoccupazione è una delle cause primarie di povertà. La
componente lavoro è qui descritta anche con riferimento alla quota
di popolazione non attiva e agli addetti al settore manifatturiero,
posti di lavoro composti soprattutto da operai e figure professionali
non intellettuali.
                                                                                                      79
                                                                                                    Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




        I risultati
          (LVII)
       Istruzione/lavoro
          – indicatori
          normalizzati




                                     80
                                   Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                I risultati (LVIII)
La forbice tra le regioni è alta soprattutto in termini occupazionali
(Coefficiente di Variazione =73%), dove sono Calabria (23,4% di
disoccupati), Campania (20,2%) e Sicilia (20,1%) a subire le
conseguenze più gravi. In termini di popolazione attiva si
evidenzia invece una forte omogeneizzazione anche se sono
ancora le regioni del Sud a presentare i valori meno favorevoli,
evidentemente a causa di un effetto da scoraggiamento.
La popolazione non scolarizzata ha la più alta incidenza in
Molise, Puglia e Calabria (38%), con differenze contenute
rispetto alla media nazionale e alle situazioni più favorevoli
(Lazio, 28%).


                                                                                 81
                                                                               Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




                   I risultati
                     (LIX)
                      Istruzione/
                        lavoro –
                       indicatori
                    standardizzati




                                     82
                                   Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




                          I risultati (LX)
  Criminalità – elenco indicatori normalizzati
  Area 10   Microcriminalità minorile e non
            Delitti per 100000 ab.
            Persone denunciate per 100000 ab.
            Minorenni denunciati per 100000 ab.
            Minorenni condannati per 100000 ab.


Vengono considerate le componenti della criminalità complessiva
e giovanile, così come sono misurate dalle statistiche ufficiali sulle
denunce, sui delitti commessi e sulle persone condannate.
L'indicatore sui minorenni condannati riguarda i soli residenti,
mentre quello sui minorenni denunciati prende in considerazione la
località dove è stata sporta la denuncia.
                                                                                       83
                                                                                     Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




           I risultati
             (LXI)
           Criminalità –
            indicatori
           normalizzati




                                     84
                                   Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                 I risultati (LXII)
L'indicatore che fa registrare la maggior variabilità è il numero di
minorenni residenti condannati ogni 100 mila ab. (CV=104,9). I
valori più alti dell'indice si registrano in Sicilia (10,6 minorenni
condannati ogni 100000 ab.) e Campania (10,2). Segue la
Sardegna con 7,7.
Gli altri indicatori fanno riscontrare differenze minime, oltre a
essere influenzati da diverse composizioni dello stock dei delitti e
diverse propensioni a ricorrere allo strumento della denuncia.
I delitti denunciati raggiungono il picco massimo in Liguria e
Lazio (oltre 5.400 ogni 100 mila ab.); le persone denunciate sono
di più in Calabria e Liguria (oltre 1.750 ogni 100.000); i
minorenni denunciati in Friuli (53 ogni 100.000 ab.).
                                                                                 85
                                                                               Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




           I risultati
            (LXIII)
           Criminalità –
             indicatori
           standardizzati




                                     86
                                   Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                      I risultati (LXIV)
    Droga e disagio sociale – elenco indicatori
                    normalizzati
  Area 11   Diffusione delle droghe
  Area 12   Disagio sociale
            Tossicodipendenti in trattamento per 100000 ab.
            Decessi per overdose ogni 100000 ab.
            Residenti in Istituti Ass.li ogni 100000 ab.
            Quota di spesa ass.le Province per "Contrasto alla povertà ed esclusione sociale"


Il fenomeno della droga viene misurato attraverso le statistiche ufficiali
sui tossicodipendenti in trattamento presso le strutture pubbliche e i
decessi per overdose. La spesa delle Province per il contrasto alla
povertà e alla esclusione e i residenti in Istituti Ass.li completano il
quadro, ma sono stati considerati con pesi più bassi in virtù della loro
connessione con scelte di natura politico-amministrativa.
                                                                                                       87
                                                                                                     Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




         I risultati
           (LXV)
                Disagio –
                 indicatori
                normalizzati




                                     88
                                   Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                I risultati (LXVI)
I decessi per overdose nel 2003 hanno raggiunto i massimi livelli
nelle regioni del Centro, nello specifico Umbria (7,2 ogni
100.000 abitanti) e Lazio (6,6). Al contempo i tossicodipendenti
in trattamento sono 66 ogni 100.000 in Emilia-Romagna (1^ in
graduatoria), 49 ogni 100.000 in Umbria (2^), solo 11 ogni
100.000 ab. in Sicilia. In merito alla spesa ass.le delle Province
per la lotta alla povertà, si registra paradossalmente che essa è al
di sotto della media nazionale (6%) in tutte le regioni meridionali,
eccetto la Calabria (19%) e l'Abruzzo (15%). Il valore più alto si
registra in Liguria (36%). Molise e Basilicata, infine, sono le
regioni con le più alte incidenze di ricoverati in istituti
assistenziali.

                                                                                89
                                                                              Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




           I risultati
            (LXVII)
              Disagio –
             indicatori
           standardizzati




                                     90
                                   Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                   I risultati (LXVIII)
       Sviluppo economico – elenco indicatori
                     normalizzati
  Area 14   Sviluppo economico locale e territoriale
            Gap PIL pro-capite
            Gap Unità di lavoro per 100 ab.
            Gap Unità locali per 100 ab.
            Gap Consumo di energia elettrica usi ind.li ogni 1000 ab.
            Gap Consumo di energia elettrica usi dom. ogni 1000 ab.

Il principale indicatore di sviluppo economico è il PIL (Prodotto Interno
Lordo) pro-capite, qua misurato in termini di gap rispetto alla media
nazionale.
A completamento dell'informazione derivata dal PIL, si prendono in
considerazione le Unità Locali, le Unità di Lavoro e i consumi di energia.

                                                                                                       91
                                                                                                     Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




           I risultati
            (LXIX)
        Sviluppo econ. –
           indicatori
         normalizzati




                                     92
                                   Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                 I risultati (LXX)
I gap più marcati rispetto al PIL pro-capite nazionale sono
localizzati in Calabria e Campania (risp. 6.348 e 6.081 Euro in
meno a testa), seguite da Puglia (-5.913) e Sicilia (5.455).
Le uniche regioni del Centro-Nord con gap rispetto alla media
nazionale sono Umbria (873 Euro a testa) e Marche (appena 70).
Il dato sulle Unità di Lavoro, desunto dalla Contabilità Regionale
Istat, conferma le difficoltà sul fronte occupazionale di Sicilia,
Campania, Calabria, Basilicata e Puglia. In merito alle Unità
Locali sono Sicilia e Calabria ad evidenziare il gap maggiore (2,4
u.l. ogni 100 ab.). Similmente, il gap relativo all'energia elettrica
per uso industriale è elevato in Calabria (2,1 KWh per 1000 ab.) e
Campania (1,7). L'uso domestico è invece più contratto in
Basilicata e Molise (0,3 KWh in meno ogni 1000 ab.).
                                                                                 93
                                                                               Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane




                 I risultati
                  (LXXI)
                  Sviluppo econ.
                    – indicatori
                  standardizzati




                                     94
                                   Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



                     I risultati (LXXII)
Servizi e condizioni di vita – elenco indicatori
                  normalizzati
 Area 15   Percezione della qualità della vita e dei servizi pubbl.
           Famiglie che giudicano eccessiva la sporcizia nelle strade nella propria zona
           Famiglie che giudicano eccessiva la difficoltà di collegamento nella propria zona
           Famiglie che giudicano eccessivo il traffico nella propria zona
           Famiglie che giudicano eccessivo l'inquinamento dell'aria nella propria zona
           Famiglie che giudicano eccessivo il rumore nella propria zona
           Famiglie che giudicano eccessiva la criminalità nella propria zona
           Famiglie che giudicano insodd. l'erogazione dell'acqua nella propria zona
           Famiglie che giudicano non prudente bere acqua di rubinetto nella propria zona


Questa sezione prende in esame il livello percepito di alcuni servizi
primari (acqua, trasporti, pulizia e decoro urbano) e delle condizioni di
vita ambientali e sociali delle popolazioni.

                                                                                                         95
                                                                                                       Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane

I risultati (LXXIII)




                                                   Servizi –
                                                   indicatori
                                                   normaliz-
                                                      zati




                                                            96
                                                          Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane



              I risultati (LXXIV)
Il disagio espresso dalle famiglie raggiunge i picchi più elevati in
Campania (indice=85) e Lazio (78). In Campania si registrano i
livelli maggiori nella criminalità percepita (48 famiglie su 100 la
giudicano eccessiva), nelle difficoltà di collegamento (eccessive
per 42 famiglie su 100), nel rumore (53). Nel Lazio il disagio è il
massimo riscontrato a livello nazionale in merito a sporcizia
(eccessiva per 52 famiglie su 100), inquinamento dell'aria (52) e
traffico (64).
In ordine all'erogazione e alla qualità dell'acqua "del sindaco", le
famiglie calabresi e siciliane giudicano insoddisfacente
l'erogazione (44 su 100 in Calabria, 41 in Sicilia), mentre è nelle
Isole che non è prudente berla (71 famiglie su 100 in Sardegna,
66 in Sicilia).
                                                                                 97
                                                                               Marzo 2005
Indici statistici di povertà nelle regioni italiane


I risultati (LXXV)



                                                  Servizi –
                                                 indicatori
                                                  standar-
                                                   dizzati




                                                          98
                                                        Marzo 2005

Contenu connexe

Plus de Barometro Srl

Il minore in carcere
Il minore in carcereIl minore in carcere
Il minore in carcereBarometro Srl
 
Mortalità e patologie sociali infantii
Mortalità e patologie sociali infantiiMortalità e patologie sociali infantii
Mortalità e patologie sociali infantiiBarometro Srl
 
Il minore e il fenomeno della famiglia monogenitoriale
Il minore e il fenomeno della famiglia monogenitorialeIl minore e il fenomeno della famiglia monogenitoriale
Il minore e il fenomeno della famiglia monogenitorialeBarometro Srl
 
Adolescente povero e la società iperconsumatrice
Adolescente povero e la società iperconsumatriceAdolescente povero e la società iperconsumatrice
Adolescente povero e la società iperconsumatriceBarometro Srl
 
Povertà tra gli adolescenti
Povertà tra gli adolescentiPovertà tra gli adolescenti
Povertà tra gli adolescentiBarometro Srl
 
I social job in tempi di crisi
I social job in tempi di crisiI social job in tempi di crisi
I social job in tempi di crisiBarometro Srl
 
Reinventare la stampa quotidiana - Report Qualitativo 2012
Reinventare la stampa quotidiana - Report Qualitativo 2012Reinventare la stampa quotidiana - Report Qualitativo 2012
Reinventare la stampa quotidiana - Report Qualitativo 2012Barometro Srl
 
La stampa quotidiana in italia 2009-2011
La stampa quotidiana in italia 2009-2011La stampa quotidiana in italia 2009-2011
La stampa quotidiana in italia 2009-2011Barometro Srl
 
RETI TOP 30 - ASCOLTI TV PER RETI TOP
RETI TOP 30 - ASCOLTI TV PER RETI TOPRETI TOP 30 - ASCOLTI TV PER RETI TOP
RETI TOP 30 - ASCOLTI TV PER RETI TOPBarometro Srl
 
Primetime 27 marzo martedì 2012
Primetime 27 marzo martedì 2012Primetime 27 marzo martedì 2012
Primetime 27 marzo martedì 2012Barometro Srl
 
Report di NEXT LEADERSHIP
Report di NEXT LEADERSHIPReport di NEXT LEADERSHIP
Report di NEXT LEADERSHIPBarometro Srl
 
Primetime 22 marzo giovedì 2012
Primetime 22 marzo giovedì 2012Primetime 22 marzo giovedì 2012
Primetime 22 marzo giovedì 2012Barometro Srl
 
Bubble chart Primetime 16 marzo ven 2012
Bubble chart Primetime 16 marzo ven 2012Bubble chart Primetime 16 marzo ven 2012
Bubble chart Primetime 16 marzo ven 2012Barometro Srl
 
Convegno 150° unità d'italia a Monza
Convegno 150° unità d'italia a MonzaConvegno 150° unità d'italia a Monza
Convegno 150° unità d'italia a MonzaBarometro Srl
 
Ricerca Tg1 Report Assunti Grandi Aziende
Ricerca Tg1 Report Assunti Grandi AziendeRicerca Tg1 Report Assunti Grandi Aziende
Ricerca Tg1 Report Assunti Grandi AziendeBarometro Srl
 

Plus de Barometro Srl (15)

Il minore in carcere
Il minore in carcereIl minore in carcere
Il minore in carcere
 
Mortalità e patologie sociali infantii
Mortalità e patologie sociali infantiiMortalità e patologie sociali infantii
Mortalità e patologie sociali infantii
 
Il minore e il fenomeno della famiglia monogenitoriale
Il minore e il fenomeno della famiglia monogenitorialeIl minore e il fenomeno della famiglia monogenitoriale
Il minore e il fenomeno della famiglia monogenitoriale
 
Adolescente povero e la società iperconsumatrice
Adolescente povero e la società iperconsumatriceAdolescente povero e la società iperconsumatrice
Adolescente povero e la società iperconsumatrice
 
Povertà tra gli adolescenti
Povertà tra gli adolescentiPovertà tra gli adolescenti
Povertà tra gli adolescenti
 
I social job in tempi di crisi
I social job in tempi di crisiI social job in tempi di crisi
I social job in tempi di crisi
 
Reinventare la stampa quotidiana - Report Qualitativo 2012
Reinventare la stampa quotidiana - Report Qualitativo 2012Reinventare la stampa quotidiana - Report Qualitativo 2012
Reinventare la stampa quotidiana - Report Qualitativo 2012
 
La stampa quotidiana in italia 2009-2011
La stampa quotidiana in italia 2009-2011La stampa quotidiana in italia 2009-2011
La stampa quotidiana in italia 2009-2011
 
RETI TOP 30 - ASCOLTI TV PER RETI TOP
RETI TOP 30 - ASCOLTI TV PER RETI TOPRETI TOP 30 - ASCOLTI TV PER RETI TOP
RETI TOP 30 - ASCOLTI TV PER RETI TOP
 
Primetime 27 marzo martedì 2012
Primetime 27 marzo martedì 2012Primetime 27 marzo martedì 2012
Primetime 27 marzo martedì 2012
 
Report di NEXT LEADERSHIP
Report di NEXT LEADERSHIPReport di NEXT LEADERSHIP
Report di NEXT LEADERSHIP
 
Primetime 22 marzo giovedì 2012
Primetime 22 marzo giovedì 2012Primetime 22 marzo giovedì 2012
Primetime 22 marzo giovedì 2012
 
Bubble chart Primetime 16 marzo ven 2012
Bubble chart Primetime 16 marzo ven 2012Bubble chart Primetime 16 marzo ven 2012
Bubble chart Primetime 16 marzo ven 2012
 
Convegno 150° unità d'italia a Monza
Convegno 150° unità d'italia a MonzaConvegno 150° unità d'italia a Monza
Convegno 150° unità d'italia a Monza
 
Ricerca Tg1 Report Assunti Grandi Aziende
Ricerca Tg1 Report Assunti Grandi AziendeRicerca Tg1 Report Assunti Grandi Aziende
Ricerca Tg1 Report Assunti Grandi Aziende
 

Indici di povertà nelle regioni italiane

  • 1. Centro di Ricerca Nazionale sulla Povertà Infantile Indici statistici di povertà e rischio di esclusione sociale per le regioni italiane Luigi Ricci - Direttore Barometro Marzo 2005
  • 2. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane Premessa (I) • Tra i compiti del CRNPI si annovera quello di: • Dimensionare il fenomeno della povertà giovanile a livello territoriale. 2 Marzo 2005
  • 3. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane Premessa (II) Negli obiettivi, il monitoraggio dovrebbe consentire di valutare il grado di povertà: • Assoluta • Relativa nonché • Il Rischio di Povertà su scala nazionale, europea e mondiale. 3 Marzo 2005
  • 4. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane Premessa (III) Il presente rapporto prende in esame il fenomeno povertà, il rischio di povertà e alcuni aspetti del disagio sociale correlabili alle situazioni di povertà, su scala nazionale, al livello NUTS 2 (Regioni). L'approccio è quantitativo, ovvero le considerazioni sono desunte dal calcolo e dall'analisi di indicatori statistici. 4 Marzo 2005
  • 5. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane Premessa (IV) Le statistiche ufficiali di riferimento sono prevalentemente di Fonte Istat, le ultime disponibili, datate 2001-2004 . Le altre fonti utilizzate sono: Banca d'Italia, Ministero dell'Interno, ISAE. Le dimensioni analizzate sono: la povertà relativa, quella percepita e il rischio di povertà. 5 Marzo 2005
  • 6. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane Premessa (V) L'Istat ha interrotto la diffusione delle statistiche sulla povertà assoluta, creando le premesse per un vuoto informativo che renderà impossibile effettuare analisi comparative su scala europea al livello NUTS 2. I confronti mondiali, oggetto di prossimi studi, saranno condotti sulla base dei dati UNICEF, FAO, OCSE. 6 Marzo 2005
  • 7. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane La metodologia (I) Sono stati raccolti e analizzati i principali dati relativi alle aree di ricerca definite in sede di progettazione delle attività del CRNPI. Le suddette aree sono attinenti alle misure dirette della povertà assoluta, relativa e percepita, e alle misure indirette, connesse cioè ai fattori ed alle condizioni socio-economico-demografiche che sono associate al rischio di povertà. 7 Marzo 2005
  • 8. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane La metodologia (II) Le aree per le quali sono stati calcolati gli indicatori presentati nel rapporto, numerate in base all'elenco originario, sono: Per le misure dirette di povertà n° indicatori Area n° Denominazione normalizzati Area 0 Povertà Oggettiva 4 Area 16 Povertà Percepita 2 8 Marzo 2005
  • 9. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane La metodologia (III) Per le misure di Rischio di povertà n° indicatori Area n° Denominazione normalizzati Area 1 Fonti di sostentamento 2 Area 2 Consumi delle famiglie 3 Area 3 Abitazione 8 Area 4 Stato di salute e le aspettative di vita 6 Area 5 Numerosità e composizione dei nuclei familiari 2 Area 6 Fenomeni di disaggregazione dei nuclei familiari con figli 3 Area 7 Abbandono scolastico e l'accesso all'istruzione ai vari livelli 2 Area 8 Occupazione 3 Area 10 Microcriminalità minorile e non 4 Area 11 Diffusione delle droghe 2 Area 12 Disagio sociale 2 Area 14 Sviluppo economico locale e territoriale 5 Area 15 Percezione della qualità della vita e dei servizi pubbl. 8 9 Marzo 2005
  • 10. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane La metodologia (IV) I passi seguiti per la costruzione degli indicatori e delle graduatorie, sono: A. Selezione dei dati di base B. Normalizzazione delle variabili C. Standardizzazione delle variabili D. Assegnazione di pesi alle variabili E. Sintesi e calcolo di indici per area e globali. 10 Marzo 2005
  • 11. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane La metodologia (V) La selezione dei dati di base. 98 variabili incluse nel database centrale CRNPI, suddivise tra variabili per la valutazione e variabili ausiliarie. Le prime (variabili per la valutazione) sono attinenti alla povertà e ai fattori ad essa connesse; le seconde (ausiliarie) sono state utilizzate per la normalizzazione. 11 Marzo 2005
  • 12. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane La metodologia (VI) Normalizzazione delle variabili (i). La normalizzazione ha l'obiettivo di rendere confrontabili i dati delle diverse regioni. Essa si basa sulla costruzione di rapporti di derivazione, rapporti di composizione e rapporti medi, con al numeratore la variabile di valutazione e al denominatore un (sub-) totale o una variabile ausiliaria. 12 Marzo 2005
  • 13. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane La metodologia (VII) Normalizzazione delle variabili (ii). Attraverso la normalizzazione si elimina l'effetto di dimensione (popolazione, superficie, ecc.) ottenendo indicatori confrontabili per regione (esempi: PIL pro-capite, percentuale abitazioni senza acqua potabile, tasso di divorzialità, ecc.) 13 Marzo 2005
  • 14. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane La metodologia (VIII) Standardizzazione delle variabili (i). Attraverso la standardizzazione si elimina l'unità di misura, ottenendo variabili confrontabili tra loro (adimensionali). L'obiettivo è poter aggregare "alla pari" variabili di origine e natura diversa. 14 Marzo 2005
  • 15. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane La metodologia (IX) Standardizzazione delle variabili (ii). E' stato utilizzato di preferenza il metodo della standardizzazione rispetto al massimo, con una variante consistente nell'imporre al denominatore un limite superiore dato dalla media della variabile su tutte le regioni più tre volte lo scostamento quadratico medio. 15 Marzo 2005
  • 16. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane La metodologia (X) Standardizzazione delle variabili (iii). In definitiva il valore standardizzato è dato da: IN i IS i *100 Min Maxi IN i ; Media IN i 3* i dove IN è l'indicatore normalizzato, e lo scarto quadratico medio dei valori. 16 Marzo 2005
  • 17. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane La metodologia (XI) Standardizzazione delle variabili (iv). Per le sole variabili normalizzate che possono assumere anche valori negativi è stato utilizzato il metodo del range 0-1, consistente nel calcolo della formula: IN i Min IN i IS i *100 Max i IN i Min IN i 17 Marzo 2005
  • 18. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane La metodologia (XII) Riferimenti di letteratura. L'intera procedura, ma soprattutto le fasi di standardizzazione e sintesi, si ispirano a procedure di letteratura statistica (in Italia alimentata soprattutto dai contributi dei proff. Erba e Mazziotta). Le procedure di standardizzazione maggiormente utilizzate in letteratura sono 4, quelle di sintesi ancora 4 con due ulteriori varianti. 18 Marzo 2005
  • 19. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane La metodologia (XIII) Assegnazione di pesi (I). La procedura di sintesi adottata in questo lavoro prevede l'assegnazione di diversi pesi soggettivi alle variabili standardizzate calcolate. I pesi riflettono l'importanza che tali variabili hanno, per il ricercatore, nell'economia del fenomeno. 19 Marzo 2005
  • 20. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane La metodologia (XIV) Assegnazione di pesi (II). I pesi sono assegnati a due livelli: • Al primo livello essi riguardano le singole variabili standardizzate e vengono utilizzati per costruire graduatorie parziali per ogni area di ricerca • Al secondo livello i pesi riguardano le aree di ricerca e vengono utilizzati per costruire la graduatoria complessiva finale. 20 Marzo 2005
  • 21. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane La metodologia (XV) Assegnazione di pesi (III). Nell'assegnare i pesi si è tenuto conto della presenza di variabili correlate tra loro matematicamente e/o logicamente, cosicché la somma dei pesi di dette variabili rispecchia l'importanza che nel complesso è attribuita all'aspetto che esse misurano. 21 Marzo 2005
  • 22. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane La metodologia (XVI) Sintesi e calcolo di indici di area e globali (I). La sintesi a livello di area di ricerca è stata ottenuta come media aritmetica ponderata delle corrispondenti variabili standardizzate, calcolate con i rispettivi pesi. La sintesi globale è stata ottenuta come media aritmetica ponderata degli indici di area. 22 Marzo 2005
  • 23. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane La metodologia (XVI) Sintesi e calcolo di indici di area e globali (II). Le aree di ricerca con meno di tre indicatori sono state aggregate ad altre attinenti ad esse. Gli indici di area (e relative graduatorie) prodotti sono 10, indicati con lettere progressive dalla A alla J. Tramite i suddetti 10 sono stati calcolati due indici generali denominati Indice di povertà relativa CRNPI e Indice di Rischio di Povertà e Disagio Sociale CRNPI. 23 Marzo 2005
  • 24. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (I) Valori alti dell'Indice di Povertà si registrano, nell'ordine, in Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania e Molise. La graduatoria del Rischio di Povertà vede invece al primo posto la Campania, seguita da Sicilia e Calabria. 24 Marzo 2005
  • 25. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (II) Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli-Venezia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino-Alto Adige Umbria Valle d'Aosta Veneto ITALIA 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 Indice di povertà relativa CRNPI Indice di Rischio di Povertà e Disagio Sociale CRNPI 25 Marzo 2005
  • 26. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (III) La povertà è concentrata nelle regioni meridionali La prima regione del Centro-Nord in graduatoria è l'Umbria, che occupa il nono posto con un punteggio di 46 centesimi. Tutte le regioni del centro-nord sono al di sotto della media nazionale (53), mentre quelle del sud sono tutte al di sopra. La Sicilia è nettamente al primo posto (91 pt.). 26 Marzo 2005
  • 27. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (IV) Il rischio di povertà è concentrato nelle regioni meridionali, ma si annida anche nelle aree metropolitane del Centro La prima regione del Centro-Nord in graduatoria è in questo caso il Lazio, che occupa il settimo posto con un punteggio di 56 centesimi, superiore di 4 pt. alla media nazionale. La Campania assume nettamente il comando (81 pt.), a 6 pt. di distanza dalla Sicilia, seconda. 27 Marzo 2005
  • 28. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (V) Le situazioni migliori si riscontrano nelle regioni del Centro-Nord con un tessuto sociale più "a misura d'uomo" In termini di povertà relativa, le regioni migliori sono Toscana (31 pt.), Marche (33), Valle d'Aosta (35), Veneto (35). Il Rischio di Povertà è minore in Valle d'Aosta e Trentino A.A. (37 pt.), seguite da Emilia-R. e Lombardia (38) e dal Veneto (39) 28 Marzo 2005
  • 29. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (VI) Posizionamento delle regioni • I due Indici sono fortemente correlati tra loro (89%) • sette regioni meridionali sono sopra la media nazionale per entrambi gli indici • Abruzzo e Lazio sono gli unici casi di collocazione discordante rispetto alla media nazionale 29 Marzo 2005
  • 30. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (VII) Povertà relativa – elenco indicatori normalizzati Area 0 Povertà Oggettiva Area 16 Povertà Percepita Incidenza delle famiglie povere Incremento povertà: Delta 2003 su 2002 Intensità della povertà Incidenza minori poveri Famiglie che ritengono insuff. le proprie risorse ec. su 100 Famiglie che percepiscono un forte peggioramento delle cond.ni econ.che, su 100 30 Marzo 2005
  • 31. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (VIII) Povertà relativa – indicatori normalizzati 31 Marzo 2005
  • 32. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (IX) Povertà relativa – indicatori standardiz- zati 32 Marzo 2005
  • 33. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (X) Rischio di Povertà visione di insieme 33 Marzo 2005
  • 34. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XI) Tutti gli indicatori del Rischio di Povertà devono essere letti al negativo: i valori alti indicano pertanto una situazione difficile, mentre i valori bassi indicano una situazione soddisfacente. I valori relativi alle fonti di sostentamento (redditi) e ai consumi sono bassi in tutto il meridione. I punteggi sulle abitazioni non raggiungono valori elevati in nessuna regione, ma sono più alti al meridione, nel Lazio e nelle piccole regioni del Nord (Trentino e Valle d'Aosta). 34 Marzo 2005
  • 35. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XII) Nell'area della Salute la situazione è maggiormente differenziata. La struttura demografica di alcune società del centro-nord determina valori elevati anche nelle situazioni più ricche. Tuttavia, le punte più negative si registrano in Campania e Sicilia. La situazione occupazionale è gravissima in Campania e Sicilia, e comunque grave in generale in tutto il Meridione. Essa è senz'altro la prima emergenza da affrontare per ridurre il rischio di povertà in quelle regioni. 35 Marzo 2005
  • 36. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XIII) La criminalità minorile e non, misurata con dati ufficiali, non mostra picchi rilevanti nella misura attesa. Tra i valori superiori alla media emergono insieme alle regioni del Sud, anche realtà relativamente ricche, come Lazio e Piemonte. La situazione economica complessiva costituisce uno svantaggio competitivo marcato per le popolazioni del Sud, Calabria e Campania in testa. 36 Marzo 2005
  • 37. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XIV) Punteggi Indici - Nord-Ovest Nel Nord-Ovest la 100 situazione meno brillante Valle d'Aosta 80 è quella ligure, la Piemonte 60 migliore in Valle d'Aosta 40 Liguria 20 0 Indice povertà relativa Indice Rischio di Povertà Punteggi Indici - Triveneto Nel Triveneto gli indici Trentino-Alto Adige 100 80 si attestano a livelli 60 Veneto molto bassi, 40 Friuli-Venezia Giulia 20 specialmente in Veneto e 0 Indice povertà relativa Indice Rischio di Trentino A.A. Povertà 37 Marzo 2005
  • 38. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XV) Punteggi Indici - Dorsale Anche le regioni della Lombardia 100 80 dorsale Milano-Bologna- Em ilia-Rom agna 60 Firenze presentano una Toscana 40 situazione soddisfacente 20 0 Indice povertà relativa Indice Rischio di Povertà Punteggi Indici - Centro 100 Al Centro, il Lazio si Marche 80 caratterizza per un Umbria 60 rischio di povertà e Lazio 40 20 disagio sociale elevato. 0 Indice povertà relativa Indice Rischio di Povertà 38 Marzo 2005
  • 39. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XVI) Punteggi Indici - Adriatico meridionale 100 La zona adriatica Abruzzo 80 meridionale vede Puglia 60 Molise 40 e Molise ai vertici dei Puglia 20 livelli di povertà. 0 Indice povertà relativa Indice Rischio di Povertà Punteggi Indici - Tirreno Sud Le regioni della Campania 100 Tirrenica Sud sono, 80 60 Basilicata insieme a Sicilia e 40 Calabria Puglia, quelle con i più 20 0 alti valori di povertà Indice povertà relativa Indice Rischio di Povertà 39 Marzo 2005
  • 40. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XVII) Punteggi Indici - Isole 100 Infine le Isole, con una Sardegna 80 60 differenza marcata tra la Sicilia 40 Sicilia (la situazione 20 0 peggiore) e la Sardegna Indice povertà relativa Indice Rischio di Povertà Nei grafici seguenti sono riassunti i punteggi di area del Rischio di Povertà, regione per regione, ed evidenziati quelli che ricadono nei quartili superiore (i 5 punteggi più negativi nelle 20 regioni) e inferiore (i 5 punteggi più positivi). L'ordine di presentazione delle regioni è quello della graduatoria dell'indice di povertà relativa. 40 Marzo 2005
  • 41. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XVIII) N° 1 in Indice Povertà Punteggi regionali - Sicilia B Reddito/consum i C Abitazione D Salute E Fam iglie F Occupazione/istruzione G Crim inalità H Droga e disagio I Econom ia J Percezione qualità vita Indice Rischio di povertà CRNPI Graduatoria 2 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 90,0 100,0 Quartile superiore: Quartile inferiore: • B, C, D, E, F, G, I, J •H • 8 aree • 1 area 41 Marzo 2005
  • 42. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XIX) N° 2 in Indice Povertà Punteggi regionali - Calabria B Reddito/consum i C Abitazione D Salute E Fam iglie F Occupazione/istruzione G Crim inalità H Droga e disagio I Econom ia J Percezione qualità vita Indice Rischio di povertà CRNPI Graduatoria 3 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 90,0 100,0 Quartile superiore: Quartile inferiore: • B, C, E, F, I •- • 5 aree • 0 aree 42 Marzo 2005
  • 43. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XX) N° 3 in Indice Povertà Punteggi regionali - Basilicata B Reddito/consum i C Abitazione D Salute E Fam iglie F Occupazione/istruzione G Crim inalità H Droga e disagio I Econom ia J Percezione qualità vita Indice Rischio di povertà CRNPI Graduatoria 6 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 90,0 100,0 Quartile superiore: Quartile inferiore: • B, C, F, I • D, G, J • 4 aree • 3 aree 43 Marzo 2005
  • 44. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XXI) N° 4 in Indice Povertà Punteggi regionali - Puglia B Reddito/consum i C Abitazione D Salute E Fam iglie F Occupazione/istruzione G Crim inalità H Droga e disagio I Econom ia J Percezione qualità vita Indice Rischio di povertà CRNPI Graduatoria 4 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 90,0 100,0 Quartile superiore: Quartile inferiore: • B, I •H • 2 aree • 1 area 44 Marzo 2005
  • 45. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XXII) N° 5 in Indice Povertà Punteggi regionali - Campania B Reddito/consum i C Abitazione D Salute E Fam iglie F Occupazione/istruzione G Crim inalità H Droga e disagio I Econom ia J Percezione qualità vita Indice Rischio di povertà CRNPI Graduatoria 1 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 90,0 100,0 Quartile superiore: Quartile inferiore: • B, C, D, E, F, G, I, J •- • 8 aree • 0 aree 45 Marzo 2005
  • 46. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XXIII) N° 6 in Indice Povertà Punteggi regionali - Molise B Reddito/consum i C Abitazione D Salute E Fam iglie F Occupazione/istruzione G Crim inalità H Droga e disagio I Econom ia J Percezione qualità vita Indice Rischio di povertà CRNPI Graduatoria 8 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 Quartile superiore: Quartile inferiore: •H • D, J • 1 area • 2 aree 46 Marzo 2005
  • 47. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XXIV) N° 7 in Indice Povertà Punteggi regionali - Sardegna B Reddito/consum i C Abitazione D Salute E Fam iglie F Occupazione/istruzione G Crim inalità H Droga e disagio I Econom ia J Percezione qualità vita Indice Rischio di povertà CRNPI Graduatoria 5 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 90,0 Quartile superiore: Quartile inferiore: • E, F, G •- • 3 aree • 0 aree 47 Marzo 2005
  • 48. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XXV) N° 8 in Indice Povertà Punteggi regionali - Abruzzo B Reddito/consum i C Abitazione D Salute E Fam iglie F Occupazione/istruzione G Crim inalità H Droga e disagio I Econom ia J Percezione qualità vita Indice Rischio di povertà CRNPI Graduatoria 9 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 Quartile superiore: Quartile inferiore: •- •- • 0 aree • 0 aree 48 Marzo 2005
  • 49. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XXVI) N° 9 in Indice Povertà Punteggi regionali - Umbria B Reddito/consum i C Abitazione D Salute E Fam iglie F Occupazione/istruzione G Crim inalità H Droga e disagio I Econom ia J Percezione qualità vita Indice Rischio di povertà CRNPI Graduatoria 12 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 Quartile superiore: Quartile inferiore: •H • D, G • 1 area • 2 aree 49 Marzo 2005
  • 50. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XXVII) N° 10 in Indice Povertà Punteggi regionali - Friuli B Reddito/consum i C Abitazione D Salute E Fam iglie F Occupazione/istruzione G Crim inalità H Droga e disagio I Econom ia J Percezione qualità vita Indice Rischio di povertà CRNPI Graduatoria 15 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 Quartile superiore: Quartile inferiore: •- • C, F, H, I • 0 aree • 4 aree 50 Marzo 2005
  • 51. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XXVIII) N° 11 in Indice Povertà Punteggi regionali - Liguria B Reddito/consum i C Abitazione D Salute E Fam iglie F Occupazione/istruzione G Crim inalità H Droga e disagio I Econom ia J Percezione qualità vita Indice Rischio di povertà CRNPI Graduatoria 10 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 Quartile superiore: Quartile inferiore: • D, H •E • 2 aree • 1 area 51 Marzo 2005
  • 52. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XXIX) N° 12 in Indice Povertà Punteggi regionali - Trentino A.A. B Reddito/consum i C Abitazione D Salute E Fam iglie F Occupazione/istruzione G Crim inalità H Droga e disagio I Econom ia J Percezione qualità vita Indice Rischio di povertà CRNPI Graduatoria 19 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 Quartile superiore: Quartile inferiore: •E • B, D, F, I, J • 1 area • 5 aree 52 Marzo 2005
  • 53. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XXX) N° 13 in Indice Povertà Punteggi regionali - Piemonte B Reddito/consum i C Abitazione D Salute E Fam iglie F Occupazione/istruzione G Crim inalità H Droga e disagio I Econom ia J Percezione qualità vita Indice Rischio di povertà CRNPI Graduatoria 11 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 Quartile superiore: Quartile inferiore: • D, G, J •E • 3 aree • 1 area 53 Marzo 2005
  • 54. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XXXI) N° 14 in Indice Povertà Punteggi regionali - Lazio B Reddito/consum i C Abitazione D Salute E Fam iglie F Occupazione/istruzione G Crim inalità H Droga e disagio I Econom ia J Percezione qualità vita Indice Rischio di povertà CRNPI Graduatoria 7 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 Quartile superiore: Quartile inferiore: • C, D, G, H, J •- • 5 aree • 0 aree 54 Marzo 2005
  • 55. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XXXII) N° 15 in Indice Povertà Punteggi regionali - Lombardia B Reddito/consum i C Abitazione D Salute E Fam iglie F Occupazione/istruzione G Crim inalità H Droga e disagio I Econom ia J Percezione qualità vita Indice Rischio di povertà CRNPI Graduatoria 17 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 Quartile superiore: Quartile inferiore: •J • B, C, E, F, H, I • 1 area • 6 aree 55 Marzo 2005
  • 56. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XXXIII) N° 16 in Indice Povertà Punteggi regionali - Emilia-Romagna B Reddito/consum i C Abitazione D Salute E Fam iglie F Occupazione/istruzione G Crim inalità H Droga e disagio I Econom ia J Percezione qualità vita Indice Rischio di povertà CRNPI Graduatoria 18 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 Quartile superiore: Quartile inferiore: •H • B, C, E, F, I • 1 area • 5 aree 56 Marzo 2005
  • 57. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XXXIV) N° 17 in Indice Povertà Punteggi regionali - Veneto B Reddito/consum i C Abitazione D Salute E Fam iglie F Occupazione/istruzione G Crim inalità H Droga e disagio I Econom ia J Percezione qualità vita Indice Rischio di povertà CRNPI Graduatoria 16 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 Quartile superiore: Quartile inferiore: •- • B, C, G • 0 aree • 3 aree 57 Marzo 2005
  • 58. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XXXV) N° 18 in Indice Povertà Punteggi regionali - Valle d'Aosta B Reddito/consum i C Abitazione D Salute E Fam iglie F Occupazione/istruzione G Crim inalità H Droga e disagio I Econom ia J Percezione qualità vita Indice Rischio di povertà CRNPI Graduatoria 20 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 Quartile superiore: Quartile inferiore: •- • B, F, G, H, I, J • 0 aree • 6 aree 58 Marzo 2005
  • 59. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XXXVI) N° 19 in Indice Povertà Punteggi regionali - Marche B Reddito/consum i C Abitazione D Salute E Fam iglie F Occupazione/istruzione G Crim inalità H Droga e disagio I Econom ia J Percezione qualità vita Indice Rischio di povertà CRNPI Graduatoria 13 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 Quartile superiore: Quartile inferiore: •- • C, D, G, J • 0 aree • 4 aree 59 Marzo 2005
  • 60. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XXXVII) N° 20 in Indice Povertà Punteggi regionali - Toscana B Reddito/consum i C Abitazione D Salute E Fam iglie F Occupazione/istruzione G Crim inalità H Droga e disagio I Econom ia J Percezione qualità vita Indice Rischio di povertà CRNPI Graduatoria 14 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 Quartile superiore: Quartile inferiore: •- •E • 0 aree • 1 area 60 Marzo 2005
  • 61. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XXXVIII) Reddito e Consumi – elenco indicatori normalizzati Area 1 Fonti di sostentamento Area 2 Consumi delle famiglie Gap rispetto al reddito disponibile pro-capite Gap rispetto al redd. Int. lavoro pro-capite Gap rispetto ai consumi delle famiglie pro-capite, Eurolire '95 Gap rispetto alla spesa media mensile familiare Quota di consumi alimentari I Gap sono le differenze rispetto alla media nazionale. Tanto più elevata è la differenza, tanto più alto risulta il Gap. Gli aspetti presi in esame sono: il reddito, i consumi, la spesa f 61 Marzo 2005
  • 62. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XXXIX) Reddito e consumi – indicatori normalizzati 62 Marzo 2005
  • 63. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XL) I calabresi presentano un gap rispetto al reddito medio nazionale di circa 4.600 Euro (annuali) a testa. Anche Campania e Sicilia superano i 4.500 Euro, mentre in Emilia-Romagna si registra invece una eccedenza di oltre 3.700 Euro. Il gap dei consumi è invece massimo in Campania (2.850 Euro) e Basilicata (oltre 2.700). La Spesa mensile familiare è minore in Sicilia e Calabria, mentre in Lombardia si registra la maggiore eccedenza rispetto alla media naz.le (350 Euro) 63 Marzo 2005
  • 64. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XLI) Reddito e consumi– indicatori standardizzati 64 Marzo 2005
  • 65. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XLII) Abitazioni – elenco indicatori normalizzati Area 3 Abitazione Gap rispetto alla superficie abitabile per ab. Famiglie senza abitazione (%) Famiglie che non occupano case di proprietà (%) Abitazioni senza acqua potabile (%) Abitazioni senza gabinetto (%) Abitazioni senza riscaldamento (%) Abitazioni senza acqua calda (%) Abitazioni senza telefono (%) Per le abitazioni sono stati considerati: il godimento o no dell'abitazione, il possesso, la superficie per abitante e la dotazione infrastrutturale e dei servizi. 65 Marzo 2005
  • 66. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XLIII) Abitazioni – indicatori normalizzati 66 Marzo 2005
  • 67. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XLIV) Le famiglie senza abitazione in Italia sono lo 0,7% del totale. L'incidenza è più che raddoppiata nel Lazio (1,5%). Il 29% dei residenti del Paese occupa abitazioni non di proprietà. In Campania tale incidenza è del 38,5%. I residenti della Campania, inoltre, usufruiscono mediamente di sette mq. in meno rispetto alla media nazionale (36 mq a testa). Anche in Basilicata la situazione è critica (-5,6 mq.). 67 Marzo 2005
  • 68. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XLV) In Sardegna il 4,2% delle abitazioni non dispone di acqua potabile, in Calabria il 3,5% e in Sicilia il 3,4%. Nelle regioni del Nord tale fenomeno è quasi assente. Le dotazioni dei servizi di riscaldamento e acqua calda sono certamente influenzati anche dal clima, cosicché in Sicilia oltre un terzo delle abitazioni non ha impianto di riscaldamento. Il telefono è assente nel 16% delle abitazioni italiane, con un picco del 25% in Campania e Sicilia. 68 Marzo 2005
  • 69. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XLVI) Abitazioni – indicatori standar- dizzati 69 Marzo 2005
  • 70. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XLVII) Salute – elenco indicatori normalizzati Area 4 Stato di salute e le aspettative di vita Gap Speranza di vita alla nascita Maschi Gap speranza di vita alla nascita femmine Mortalità primo anno di età (per 1000 bambini) Giornate di degenza ospedaliera pro-capite Tasso di consumo di farmaci in 2 gg. Tasso di consumo di farmaci in 2 gg. minori di 14 anni Oltre alla speranza di vita alla nascita sono stati considerati i livelli di mortalità infantile, le degenze ospedaliere e il consumo di farmaci, sia a livello complessivo che con riferimento ai minori di 14 anni. 70 Marzo 2005
  • 71. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XLVIII) Salute – indicatori normaliz- zati 71 Marzo 2005
  • 72. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (XLIX) La Campania presenta valori significativamente inferiori alla media della speranza di vita alla nascita (-1,4 anni per i maschi, - 1,5 per le femmine). La seconda regione nella graduatoria dei gap è nettamente distanziata dalla Campania per la componente maschile, mentre la tallona in quella femminile (Sicilia, -0,6 anni per i maschi, -1,4 per le femmine). I valori più elevati della speranza di vita si registrano viceversa nelle Marche (+ 1,3 anni per i maschi, + 1,1 per le femmine). La mortalità infantile è più elevata in Sicilia (6,3 per mille nel primo anno di vita), Liguria (6,1, valore determinato forse dalla struttura demografica – più anziana) e Puglia (5,8). 72 Marzo 2005
  • 73. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (L) In merito a degenze e consumo di farmaci le differenze tra le regioni sono minime (il Coefficiente di Variazione è, rispettivamente, del 14% e del 12%). Invece, si riscontrano delle differenziazioni nel consumo di farmaci tra i minori di 14 anni, ma a tutto svantaggio delle regioni più ricche quali Lombardia (22,4%) e Valle d'Aosta (20,8%). Occorre quindi integrare il quadro statistico con misure dirette dello stato di salute, con particolare riferimento alle malattie legate a condizioni di privazione e denutrimento. 73 Marzo 2005
  • 74. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (LI) Salute – indicatori standar- dizzati 74 Marzo 2005
  • 75. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (LII) Nuclei familiari – elenco indicatori normalizzati Area 5 Numerosità e composizione dei nuclei familiari Area 6 Fenomeni di disaggregazione dei nuclei familiari con figli Incidenza famiglie con 4 o + figli Incidenza famiglie con 6 o + componenti Tassi di separazione coniugale (per 1000) Tassi di divorzialità (per 1000) Figli affidati ogni 100000 ab. In questa sezione vengono presi in esame gli aspetti legati alla numerosità dei nuclei familiari (una delle cause prime di povertà) e alla disaggregazione delle famiglie (separazioni e divorzi) che conducono spesso a condizioni di povertà anche soggetti che lavorano e percepiscono un reddito di medio livello. 75 Marzo 2005
  • 76. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (LIII) Nuclei familiari– indicatori normalizzati 76 Marzo 2005
  • 77. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (LIV) I nuclei familiari più numerosi si ritrovano al Sud. I casi più eclatanti, qui valutati in termini di incidenza delle famiglie con 6 o più componenti, sono più numerosi in Campania (4%) e Calabria (3%). Le famiglie che hanno 4 o più figli (a prescindere dal numero degli adulti) sono invece il 3,3% in Calabria e il 3% netto in Campania. In entrambi i casi è la Liguria la regione che presenta i valori minimi (0,5% di famiglie oltre 5 componenti, 0,3% di famiglie con 4 o più figli). I fenomeni di disaggregazione colpiscono in misura maggiore il centro nord. La regione più interessata è la Valle d'Aosta, seguita dal Piemonte. Le separazioni sono elevate anche nel Lazio. 77 Marzo 2005
  • 78. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (LV) Nuclei familiari– indicatori standar- dizzati 78 Marzo 2005
  • 79. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (LVI) Istruzione e lavoro – elenco indicatori normalizzati Area 7 Abbandono scolastico e l'accesso all'istruzione ai vari livelli Area 8 Occupazione Popolazione non scolarizzata (per 100 residenti) Popolazione con titolo al massimo di licenza media inferiore (per 100 residenti) Tasso di disoccupazione Quota pop. non attiva (%) Gap addetti manifatturieri (ogni 100 ab.) La disoccupazione è una delle cause primarie di povertà. La componente lavoro è qui descritta anche con riferimento alla quota di popolazione non attiva e agli addetti al settore manifatturiero, posti di lavoro composti soprattutto da operai e figure professionali non intellettuali. 79 Marzo 2005
  • 80. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (LVII) Istruzione/lavoro – indicatori normalizzati 80 Marzo 2005
  • 81. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (LVIII) La forbice tra le regioni è alta soprattutto in termini occupazionali (Coefficiente di Variazione =73%), dove sono Calabria (23,4% di disoccupati), Campania (20,2%) e Sicilia (20,1%) a subire le conseguenze più gravi. In termini di popolazione attiva si evidenzia invece una forte omogeneizzazione anche se sono ancora le regioni del Sud a presentare i valori meno favorevoli, evidentemente a causa di un effetto da scoraggiamento. La popolazione non scolarizzata ha la più alta incidenza in Molise, Puglia e Calabria (38%), con differenze contenute rispetto alla media nazionale e alle situazioni più favorevoli (Lazio, 28%). 81 Marzo 2005
  • 82. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (LIX) Istruzione/ lavoro – indicatori standardizzati 82 Marzo 2005
  • 83. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (LX) Criminalità – elenco indicatori normalizzati Area 10 Microcriminalità minorile e non Delitti per 100000 ab. Persone denunciate per 100000 ab. Minorenni denunciati per 100000 ab. Minorenni condannati per 100000 ab. Vengono considerate le componenti della criminalità complessiva e giovanile, così come sono misurate dalle statistiche ufficiali sulle denunce, sui delitti commessi e sulle persone condannate. L'indicatore sui minorenni condannati riguarda i soli residenti, mentre quello sui minorenni denunciati prende in considerazione la località dove è stata sporta la denuncia. 83 Marzo 2005
  • 84. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (LXI) Criminalità – indicatori normalizzati 84 Marzo 2005
  • 85. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (LXII) L'indicatore che fa registrare la maggior variabilità è il numero di minorenni residenti condannati ogni 100 mila ab. (CV=104,9). I valori più alti dell'indice si registrano in Sicilia (10,6 minorenni condannati ogni 100000 ab.) e Campania (10,2). Segue la Sardegna con 7,7. Gli altri indicatori fanno riscontrare differenze minime, oltre a essere influenzati da diverse composizioni dello stock dei delitti e diverse propensioni a ricorrere allo strumento della denuncia. I delitti denunciati raggiungono il picco massimo in Liguria e Lazio (oltre 5.400 ogni 100 mila ab.); le persone denunciate sono di più in Calabria e Liguria (oltre 1.750 ogni 100.000); i minorenni denunciati in Friuli (53 ogni 100.000 ab.). 85 Marzo 2005
  • 86. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (LXIII) Criminalità – indicatori standardizzati 86 Marzo 2005
  • 87. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (LXIV) Droga e disagio sociale – elenco indicatori normalizzati Area 11 Diffusione delle droghe Area 12 Disagio sociale Tossicodipendenti in trattamento per 100000 ab. Decessi per overdose ogni 100000 ab. Residenti in Istituti Ass.li ogni 100000 ab. Quota di spesa ass.le Province per "Contrasto alla povertà ed esclusione sociale" Il fenomeno della droga viene misurato attraverso le statistiche ufficiali sui tossicodipendenti in trattamento presso le strutture pubbliche e i decessi per overdose. La spesa delle Province per il contrasto alla povertà e alla esclusione e i residenti in Istituti Ass.li completano il quadro, ma sono stati considerati con pesi più bassi in virtù della loro connessione con scelte di natura politico-amministrativa. 87 Marzo 2005
  • 88. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (LXV) Disagio – indicatori normalizzati 88 Marzo 2005
  • 89. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (LXVI) I decessi per overdose nel 2003 hanno raggiunto i massimi livelli nelle regioni del Centro, nello specifico Umbria (7,2 ogni 100.000 abitanti) e Lazio (6,6). Al contempo i tossicodipendenti in trattamento sono 66 ogni 100.000 in Emilia-Romagna (1^ in graduatoria), 49 ogni 100.000 in Umbria (2^), solo 11 ogni 100.000 ab. in Sicilia. In merito alla spesa ass.le delle Province per la lotta alla povertà, si registra paradossalmente che essa è al di sotto della media nazionale (6%) in tutte le regioni meridionali, eccetto la Calabria (19%) e l'Abruzzo (15%). Il valore più alto si registra in Liguria (36%). Molise e Basilicata, infine, sono le regioni con le più alte incidenze di ricoverati in istituti assistenziali. 89 Marzo 2005
  • 90. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (LXVII) Disagio – indicatori standardizzati 90 Marzo 2005
  • 91. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (LXVIII) Sviluppo economico – elenco indicatori normalizzati Area 14 Sviluppo economico locale e territoriale Gap PIL pro-capite Gap Unità di lavoro per 100 ab. Gap Unità locali per 100 ab. Gap Consumo di energia elettrica usi ind.li ogni 1000 ab. Gap Consumo di energia elettrica usi dom. ogni 1000 ab. Il principale indicatore di sviluppo economico è il PIL (Prodotto Interno Lordo) pro-capite, qua misurato in termini di gap rispetto alla media nazionale. A completamento dell'informazione derivata dal PIL, si prendono in considerazione le Unità Locali, le Unità di Lavoro e i consumi di energia. 91 Marzo 2005
  • 92. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (LXIX) Sviluppo econ. – indicatori normalizzati 92 Marzo 2005
  • 93. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (LXX) I gap più marcati rispetto al PIL pro-capite nazionale sono localizzati in Calabria e Campania (risp. 6.348 e 6.081 Euro in meno a testa), seguite da Puglia (-5.913) e Sicilia (5.455). Le uniche regioni del Centro-Nord con gap rispetto alla media nazionale sono Umbria (873 Euro a testa) e Marche (appena 70). Il dato sulle Unità di Lavoro, desunto dalla Contabilità Regionale Istat, conferma le difficoltà sul fronte occupazionale di Sicilia, Campania, Calabria, Basilicata e Puglia. In merito alle Unità Locali sono Sicilia e Calabria ad evidenziare il gap maggiore (2,4 u.l. ogni 100 ab.). Similmente, il gap relativo all'energia elettrica per uso industriale è elevato in Calabria (2,1 KWh per 1000 ab.) e Campania (1,7). L'uso domestico è invece più contratto in Basilicata e Molise (0,3 KWh in meno ogni 1000 ab.). 93 Marzo 2005
  • 94. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (LXXI) Sviluppo econ. – indicatori standardizzati 94 Marzo 2005
  • 95. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (LXXII) Servizi e condizioni di vita – elenco indicatori normalizzati Area 15 Percezione della qualità della vita e dei servizi pubbl. Famiglie che giudicano eccessiva la sporcizia nelle strade nella propria zona Famiglie che giudicano eccessiva la difficoltà di collegamento nella propria zona Famiglie che giudicano eccessivo il traffico nella propria zona Famiglie che giudicano eccessivo l'inquinamento dell'aria nella propria zona Famiglie che giudicano eccessivo il rumore nella propria zona Famiglie che giudicano eccessiva la criminalità nella propria zona Famiglie che giudicano insodd. l'erogazione dell'acqua nella propria zona Famiglie che giudicano non prudente bere acqua di rubinetto nella propria zona Questa sezione prende in esame il livello percepito di alcuni servizi primari (acqua, trasporti, pulizia e decoro urbano) e delle condizioni di vita ambientali e sociali delle popolazioni. 95 Marzo 2005
  • 96. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (LXXIII) Servizi – indicatori normaliz- zati 96 Marzo 2005
  • 97. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (LXXIV) Il disagio espresso dalle famiglie raggiunge i picchi più elevati in Campania (indice=85) e Lazio (78). In Campania si registrano i livelli maggiori nella criminalità percepita (48 famiglie su 100 la giudicano eccessiva), nelle difficoltà di collegamento (eccessive per 42 famiglie su 100), nel rumore (53). Nel Lazio il disagio è il massimo riscontrato a livello nazionale in merito a sporcizia (eccessiva per 52 famiglie su 100), inquinamento dell'aria (52) e traffico (64). In ordine all'erogazione e alla qualità dell'acqua "del sindaco", le famiglie calabresi e siciliane giudicano insoddisfacente l'erogazione (44 su 100 in Calabria, 41 in Sicilia), mentre è nelle Isole che non è prudente berla (71 famiglie su 100 in Sardegna, 66 in Sicilia). 97 Marzo 2005
  • 98. Indici statistici di povertà nelle regioni italiane I risultati (LXXV) Servizi – indicatori standar- dizzati 98 Marzo 2005