2. ZONA INTERDITALE È un ambiente marino che si sviluppa lungo la fascia costiera, in quelle zone situate tra il livello massimo raggiunto dall'alta marea e quello minimo della bassa marea; infatti rappresenta il confine tra le terre emerse e il vasto ambiente del mare ed è segnato da una sottile strisce costiera. Sono influenzate dal flusso e dal riflusso della marea, le comunità della zona intertidale si trovano esposte a rapidi cambiamenti di numerosi fattori ambientali, quali l’umidità, la temperatura, la salinità, l’idrodinamismo, e per questo possiedono notevoli capacità di adattamento. Nel mare Mediterraneo, la zona intertidale è solitamente ristretta a pochi decimetri d’altezza, mentre nell’Alto Adriatico può interessare anche un metro di dislivello. La zona intertidale è tra gli ambienti marini più ricchi di vita: la buona illuminazione e la bassa profondità favoriscono la produzione di abbondante sostanza organica da parte delle macroalghe, consentendo lo sviluppo di ricche comunità litorali. Esistono fondamentalmente due tipi di ambienti intertidali: quelli presenti sulla roccia e quelli caratteristici delle spiagge.
3. DOMINIO BENTONICO Comprende tutti i sedimenti e le formazioni rocciose del fondale oceanico; inizia dalla piattaforma continentale e si estende fino nelle profonde fosse oceaniche. A seconda del modo di vivere degli organismi acquatici si possono distinguere nell’ambiente bentonico, la categoria ecologica del BENTHOS: insieme delle specie animali e vegetali che vivono a contatto con il fondale marino, sia specie mobili che fisse. Fra questi organismi però ve ne sono una parte in grado di allontanarsi significativamente dal fondo, per lo più pesci e cefalopodi, e in questo caso vengono chiamati organismi bentonectonici.
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5. LA PIATTAFORMA CONTINENTALE La parte sommersa della massa continentale è la cosiddetta piattaforma continentale, che di norma scende mantenendo un’inclinazione molto bassa fino a una profondità di circa 200 metri. A questa profondità, con una brusca rottura di pendenza, inizia la scarpata continentale, che scende con un’inclinazione maggiore fino alle piane abissali. Considerando anche l’insieme delle piattaforme continentali, si può affermare che i continenti occupano il 35% circa della superficie terrestre.
6. ZONA BATIALE Ambiente marino che si estende tra la zona neritica e quella abissale, e va da 200 a 2.000 metri di profondità.
7. ZONA ABISSALE La zona abissale è la regione di acqua profonda e buia dell’oceano; gli organismi vegetali sono scarsissimi e quindi gli abitanti degli abissi, ad esempio i granchi, si nutrono perlopiù degli organismi morti che affondano dalla superficie. Comunità particolari di questo ambiente sono quelle che vivono intorno agli sbocchi idrotermali (Fessura del fondo oceanico che emette acque ricche di zolfo), dove la catena alimentare è fondata sulla presenza dei solfobatteri.
8. ZONA ADALE È la parte del dominio profondo del mare al di sotto dei 6000 m. È possibile trovarvi alcune forme di vita: le specie individuate appartengono a Echinodermi, Crostacei, Policheti.
9. FASSA OCEANICA Profonda depressione del fondo oceanico, che si sviluppa in lunghezza lungo i margini di alcune delle zolle tettoniche in cui è suddivisa la crosta terrestre. In corrispondenza delle fosse si misurano le massime profondità degli oceani