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AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI FERRARA
            ARCISPEDALE SANT'ANNA




Controllo e dimissioni dopo sedazione
       in endoscopia digestiva



       Modulo di Endoscopia Digestiva
SEDO-ANALGESIA IN ENDOSCOPIA DIGESTIVA

                         OBIETTIVI

 Garantire una più facile ed accurata esecuzione della
  procedura endoscopica
 Abolire/ridurre il disagio del paziente (dolore)
 Abolire/ridurre l’ansia
 Garantire una maggiore sicurezza per il paziente in
  relazione alla "protezione analgesica"
Tipi di sedazione
• Sedazione lieve                                     Benzodiazepine ( midazolam )

   Normale risposta allo stimolo verbale              Gestita dal medico endoscopista



• Sedazione moderata                                  Oppiaceo + benzodiazepine

• Risposta alla stimolazione verbale o tattile        Petidina   + midazolam
                                                      Gestita dal medico endoscopista


• Sedazione profonda                                  Utilizzo di farmaci con emivita breve (
                                                      Propofol ) + benzodiaz. - remifentanil
    Risposta alla stimolazione ripetuta o al dolore
                                                      Gestita dal medico anestesista



     Per ciascun tipo di sedazione, la presa in carico e la gestione del paziente sedato
     dal punto di vista infermieristico è la MEDESIMA
SEDO-ANALGESIA IN ENDOSCOPIA


     COMPLICANZE


LA SEDAZIONE PUO’
     CAUSARE
  EVENTI AVVERSI
SEDO-ANALGESIA IN ENDOSCOPIA DIGESTIVA



          PRINCIPALI COMPLICANZE

Depressione respiratoria (ipossia/ipercapnia)
 con graduale conseguente perdita di coscienza
Aritmia cardiaca, ischemia miocardica
Alterazioni emodinamiche (prevalente
 ipotensione)
Reazioni allergiche a farmaci
Guidelines Related to Endoscopic Sedation
     ACG (American College of Gastroenterology) Practice Guidelines
ACG Practice Guidelines

     AGA Institute Medical Position Statements /Clinical Practice Guidelines
AGA Institute Medical Position Statements
AGA Institute Review of Endoscopic Sedation, 2007
AGA Standards for Office-Based Gastrointestinal Endoscopy Services, 2001
Gastroenterology Societies Reach Consensus on Recommendations for Sedation During Endoscopic Procedures, March 8, 2004

     ASGE (American Society for Gastrointestinal Endoscopy) Practice Guidelines
ASGE Practice Guidelines
Informed Consent for GI Endoscopy
      Gastrointest Endosc 2007;66:213-218
Guidelines for conscious sedation and monitoring during gastrointestinal endoscopy
      Gastrointest Endosc 2003;58:317-322
Guideline for sedation and anesthesia in GI endoscopy
      Gastrointest Endosc 2008;68:815-826
Position statement: nonanesthesiologist administration of propofol for GI endoscopy
      Gastrointest Endosc 2009;701053-1059

     SGNA (Society of Gastroenterology Nurses and Associates) Standards and Guidelines / Position Statements
SGNA Standards and Guidelines
SGNA Position Statements
ASGE/SGNA Joint Statement: Role of GI Registered Nurses in the Management of Patients Undergoing Sedated Procedures, 2004
SGNA Position Statement on the Use of Sedation and Analgesia in the Gastrointestinal Endoscopy Setting, 2007

     ASA (American Society of Anesthesiologists) Standards, Guidelines and Statements
ASA Standards, Guidelines and Statements
Practice Guidelines for Sedation and Analgesia by Non-Anesthesiologists, 2002
Statement on Granting Privileges for Administration of Moderate Sedation to Practitioners who are not Anesthesia Professionals, October 18, 2006
Linee Guida per la Sedazione in
  Endoscopia Digestiva SIED,2006
Hanno collaborato alla Revisione e stesura delle LG un Gruppo
  Multidisciplinare di esperti nazionali:

•   Medici anestesisti (SIAARTI)
•   Medico legale
•   Gastroenterologo-endoscopista
•   Esperto di Evidence Based Practice
•   Infermieri professionali (ANOTE)
SEDAZIONE
    colonscopia di screening - 2

 La sedazione cosciente si definisce come tecnica in cui
  l’uso di farmaci induce una depressione del SNC tale da
  permettere l’esecuzione di una procedura pur conservando
  il contatto verbale con il Paziente per tutta la durata della
  sedazione. I farmaci e le tecniche utilizzati nella sedazione
  cosciente devono avere un margine di sicurezza
  abbastanza ampio da rendere improbabile la perdita di
  coscienza.
 La valutazione delle controindicazioni e l’uso dei farmaci
  da somministrare e delle loro dosi è affidata al medico che
  esegue l’esame. A questo proposito si suggerisce la
  valutazione dello stato ASA.
RACCOMANDAZIONI SIED 2006
     Gestione della Sedazione/Analgesia


1.   Affidare l’esecuzione e la vigilanza sulla sicurezza
     della sedazione/analgesia a personale diverso
     dall’operatore, adeguatamente formato e addestrato
2.   La formazione concerne l’implementazione di
     conoscenza farmacologiche di benzodiazepine e
     oppioidi e degli antagonisti flumazenil e naloxone
3.   Addestramento al controllo delle funzioni
     vitali, ripristino pervietà vie aeree, ossigenazione
     ventilazione a pressione positiva mediante maschera
     facciale
La sedazione è un bilanciamento tra:


Accettazione, Tollerabilità,            Complicanze,
Accuratezza dell’esame                  Risorse, Costi




               Per tale motivo necessita di
         MONITORAGGIO e OSSERVAZIONE
Sedazione/Analgesia


caratteristiche del paziente
tipo di procedura endoscopica
livello di sedazione
monitoraggio-osservazione
Raccomandazioni per il monitoraggio

• Livello di coscienza     Verificare frequentemente:
                           - risposta ai comandi verbali
                           -stimoli tattili
                           -osservazione clinica nei pz
                           non collaboranti




                           Valuatare costantemente:
• Ventilazione             - escursione gabbia toracica
                           -colorazione cute e mucose
                           -auscultazione del torace
                           -CO2 espirata (capnometria)
Raccomandazioni per il monitoraggio
• Ossigenazione           Controllo costante:
                          -Sat O2 senza esclusione
                          degli allarmi acustici.
                          (abbinare ossigenoterapia in
                          soggetti giudicati a rischio)

• Emodinamica             Rilevare:
                           - Valori basali di FC e PA
                           - Durante e dopo
                          sedoanalgesia, controllo continuo
                          della FC e periodico della PA
                           - Controllo ECG in pz con fattori
                          di rischio cardiovascolare e in pz
                          sottoposti a sedazione profonda
Midazolam Dosing for                    Meperidine Dosing for
   Endoscopic Sedation                     Endoscopic Sedation

                                         Adult
 Adult                                  Initial dose: 25-50 mg
 Initial dose: 1-2 mg                   Additional doses: doses of 25 mg can
 Additional doses: 1 mg administered     be administered every 2-5 minutes
  at 2-minute intervals                   until adequate sedation is achieved
 Onset of action: 1-2 minutes           Onset of action: 3-6 minutes
 Peak effect: 3-4 minutes               Peak effect: 6-7 minutes
 Duration of effect: 15-80 minutes      Duration of effect: 60-180 minutes



 Ne consegue la necessità di proseguire il monitoraggio del Paziente
                 anche dopo il termine dell’esame
Recupero psico-motorio delle condizioni
     preoperatorie dopo sedoanalgesia
• Fase I,del recupero precoce.
Recupero della coscienza e dei riflessi protettivi.
Nell’ambito delle procedure di endoscopia digestiva questa
fase per lo più non esiste o si conclude nella sala endoscopica.

• Fase II, del recupero intermedio:
Intervallo che va dal recupero della coscienza al momento in cui il
paziente è in grado di lasciare l’ospedale.
Avviene nel letto o su una poltrona in sala di osservazione: il paziente
recupera un’autonomia psico-motoria idonea alla dimissione.

• Fase III, del recupero tardivo:
Completamento dell’attività psico-motoria con ripresa dell’attività
abituale.
Si completa al domicilio del paziente,normalmente senza monitoraggio
alcuno.
VECCHIA SCHEDA VS NUOVA SCHEDA
Sedo-analgesia in endoscopia digestiva




 PROPOSTA DI NUOVA SCHEDA DI


MONITORAGGIO DOPO SEDAZIONE
Studio Clinico: OBIETTIVI

 Valutare l’utilità pratica della scheda nel riportare tutti
  gli eventi occorsi durante l’osservazione, la terapia
  praticata e le motivazioni oggettive che giustificano la
  dimissione del paziente.

 Valutare se l’applicazione della scheda permette una
  dimissione più “precoce” del paziente senza incorrere
  in eventi avversi successivi.
Disegno dello Studio

• Studio osservazionale, prospettico, non randomizzato
• Prevede 2 fasi:
        PRIMA FASE
 100 Pz. Amb. sottoposti a Colonscopia con sedazione
 Compilazione della Scheda, ma decisione del tempo di dimissione
  subito dopo l’endoscopia, indipendentemente dagli score raggiunti
        SECONDA FASE
 Altri 100 Pz. Amb. sottoposti a Colonscopia con sedazione
 Dimessi quando PADSS ≥ 9 in 2 rilevazioni successive

      In entrambe i gruppi: Telefonata di follow-up 24 ore dopo
Risultati dello Studio

                    Gruppo 1 Gruppo 2
                     (n. 103) (n. 104)
M/F                  46 / 57    46 / 58
Età media             58,4       57,2
Classe ASA 1           40         41
          2-3          63         63
T. Dimiss.      *     95,1       58,7
T. D. < 60 m. *        0          39
Ripr. in Osp.          0           0
Problemi a casa        2           1
* Differenza Statisticamente Significativa
Dimissione del pz
Criteri di dimissibilità:

•   Stabilità emodinamica
•   Stabilità respiratoria
•   Autonomia di movimento
•   Stato di idratazione
•   Risveglio completo
•   Collaborazione
•   Disponibilità di accompagnatore adulto e affidabile.

              CONSEGNA DI RACCOMANDAZIONI SCRITTE
                     (norme comportamentali)
Utilizzo scheda per monitoraggio/
       dimissione del paziente sedato

VANTAGGI                     SVANTAGGI
• Dimissione precoce del     • Format della scheda
  pz                           complesso
• Miglior utilizzo degli
  spazi a disposizione per   • Tempi di compilazione
  l’osservazione               della scheda aumentati
• Maggior offerta di
  esami in sedazione
Conclusioni

• L’UTILIZZO DI UNA SCHEDA INFERMIERISTICA SULLA QUALE REGISTRARE
  I PARAMETRI VITALI E LO STATO PSICO-MOTORIO DEL
  PAZIENTE,DOVREBBE ESSERE UNA REALTA’ IN TUTTI I CENTRI DI
  ENDOSCOPIA DIGESTIVA

• COSTITUISCE LO STRUMENTO DI LAVORO PIU’ EFFICACE ED IMMEDIATO
  PER UNA CORRETTA DIMISSIONE

• SE IMPLEMENTATO DA CRITERI TEMPORALI E OBIETTIVI DI DIMISSIBILITA’
  (SCALE A PUNTEGGIO), PUO’ CONTRIBUIRE A RAZIONALIZZARE I TEMPI E
  LA QUALITA’ DELL’ASSISTENZA POST-PROCEDURA
GRAZIE PER
L’ASCOLTO

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  • 1. AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI FERRARA ARCISPEDALE SANT'ANNA Controllo e dimissioni dopo sedazione in endoscopia digestiva Modulo di Endoscopia Digestiva
  • 2. SEDO-ANALGESIA IN ENDOSCOPIA DIGESTIVA OBIETTIVI  Garantire una più facile ed accurata esecuzione della procedura endoscopica  Abolire/ridurre il disagio del paziente (dolore)  Abolire/ridurre l’ansia  Garantire una maggiore sicurezza per il paziente in relazione alla "protezione analgesica"
  • 3. Tipi di sedazione • Sedazione lieve Benzodiazepine ( midazolam ) Normale risposta allo stimolo verbale Gestita dal medico endoscopista • Sedazione moderata Oppiaceo + benzodiazepine • Risposta alla stimolazione verbale o tattile Petidina + midazolam Gestita dal medico endoscopista • Sedazione profonda Utilizzo di farmaci con emivita breve ( Propofol ) + benzodiaz. - remifentanil Risposta alla stimolazione ripetuta o al dolore Gestita dal medico anestesista Per ciascun tipo di sedazione, la presa in carico e la gestione del paziente sedato dal punto di vista infermieristico è la MEDESIMA
  • 4. SEDO-ANALGESIA IN ENDOSCOPIA COMPLICANZE LA SEDAZIONE PUO’ CAUSARE EVENTI AVVERSI
  • 5. SEDO-ANALGESIA IN ENDOSCOPIA DIGESTIVA PRINCIPALI COMPLICANZE Depressione respiratoria (ipossia/ipercapnia) con graduale conseguente perdita di coscienza Aritmia cardiaca, ischemia miocardica Alterazioni emodinamiche (prevalente ipotensione) Reazioni allergiche a farmaci
  • 6. Guidelines Related to Endoscopic Sedation ACG (American College of Gastroenterology) Practice Guidelines ACG Practice Guidelines AGA Institute Medical Position Statements /Clinical Practice Guidelines AGA Institute Medical Position Statements AGA Institute Review of Endoscopic Sedation, 2007 AGA Standards for Office-Based Gastrointestinal Endoscopy Services, 2001 Gastroenterology Societies Reach Consensus on Recommendations for Sedation During Endoscopic Procedures, March 8, 2004 ASGE (American Society for Gastrointestinal Endoscopy) Practice Guidelines ASGE Practice Guidelines Informed Consent for GI Endoscopy Gastrointest Endosc 2007;66:213-218 Guidelines for conscious sedation and monitoring during gastrointestinal endoscopy Gastrointest Endosc 2003;58:317-322 Guideline for sedation and anesthesia in GI endoscopy Gastrointest Endosc 2008;68:815-826 Position statement: nonanesthesiologist administration of propofol for GI endoscopy Gastrointest Endosc 2009;701053-1059 SGNA (Society of Gastroenterology Nurses and Associates) Standards and Guidelines / Position Statements SGNA Standards and Guidelines SGNA Position Statements ASGE/SGNA Joint Statement: Role of GI Registered Nurses in the Management of Patients Undergoing Sedated Procedures, 2004 SGNA Position Statement on the Use of Sedation and Analgesia in the Gastrointestinal Endoscopy Setting, 2007 ASA (American Society of Anesthesiologists) Standards, Guidelines and Statements ASA Standards, Guidelines and Statements Practice Guidelines for Sedation and Analgesia by Non-Anesthesiologists, 2002 Statement on Granting Privileges for Administration of Moderate Sedation to Practitioners who are not Anesthesia Professionals, October 18, 2006
  • 7. Linee Guida per la Sedazione in Endoscopia Digestiva SIED,2006 Hanno collaborato alla Revisione e stesura delle LG un Gruppo Multidisciplinare di esperti nazionali: • Medici anestesisti (SIAARTI) • Medico legale • Gastroenterologo-endoscopista • Esperto di Evidence Based Practice • Infermieri professionali (ANOTE)
  • 8. SEDAZIONE colonscopia di screening - 2  La sedazione cosciente si definisce come tecnica in cui l’uso di farmaci induce una depressione del SNC tale da permettere l’esecuzione di una procedura pur conservando il contatto verbale con il Paziente per tutta la durata della sedazione. I farmaci e le tecniche utilizzati nella sedazione cosciente devono avere un margine di sicurezza abbastanza ampio da rendere improbabile la perdita di coscienza.  La valutazione delle controindicazioni e l’uso dei farmaci da somministrare e delle loro dosi è affidata al medico che esegue l’esame. A questo proposito si suggerisce la valutazione dello stato ASA.
  • 9. RACCOMANDAZIONI SIED 2006 Gestione della Sedazione/Analgesia 1. Affidare l’esecuzione e la vigilanza sulla sicurezza della sedazione/analgesia a personale diverso dall’operatore, adeguatamente formato e addestrato 2. La formazione concerne l’implementazione di conoscenza farmacologiche di benzodiazepine e oppioidi e degli antagonisti flumazenil e naloxone 3. Addestramento al controllo delle funzioni vitali, ripristino pervietà vie aeree, ossigenazione ventilazione a pressione positiva mediante maschera facciale
  • 10. La sedazione è un bilanciamento tra: Accettazione, Tollerabilità, Complicanze, Accuratezza dell’esame Risorse, Costi Per tale motivo necessita di MONITORAGGIO e OSSERVAZIONE
  • 11. Sedazione/Analgesia caratteristiche del paziente tipo di procedura endoscopica livello di sedazione monitoraggio-osservazione
  • 12. Raccomandazioni per il monitoraggio • Livello di coscienza Verificare frequentemente: - risposta ai comandi verbali -stimoli tattili -osservazione clinica nei pz non collaboranti Valuatare costantemente: • Ventilazione - escursione gabbia toracica -colorazione cute e mucose -auscultazione del torace -CO2 espirata (capnometria)
  • 13. Raccomandazioni per il monitoraggio • Ossigenazione Controllo costante: -Sat O2 senza esclusione degli allarmi acustici. (abbinare ossigenoterapia in soggetti giudicati a rischio) • Emodinamica Rilevare: - Valori basali di FC e PA - Durante e dopo sedoanalgesia, controllo continuo della FC e periodico della PA - Controllo ECG in pz con fattori di rischio cardiovascolare e in pz sottoposti a sedazione profonda
  • 14. Midazolam Dosing for Meperidine Dosing for Endoscopic Sedation Endoscopic Sedation  Adult  Adult  Initial dose: 25-50 mg  Initial dose: 1-2 mg  Additional doses: doses of 25 mg can  Additional doses: 1 mg administered be administered every 2-5 minutes at 2-minute intervals until adequate sedation is achieved  Onset of action: 1-2 minutes  Onset of action: 3-6 minutes  Peak effect: 3-4 minutes  Peak effect: 6-7 minutes  Duration of effect: 15-80 minutes  Duration of effect: 60-180 minutes Ne consegue la necessità di proseguire il monitoraggio del Paziente anche dopo il termine dell’esame
  • 15. Recupero psico-motorio delle condizioni preoperatorie dopo sedoanalgesia • Fase I,del recupero precoce. Recupero della coscienza e dei riflessi protettivi. Nell’ambito delle procedure di endoscopia digestiva questa fase per lo più non esiste o si conclude nella sala endoscopica. • Fase II, del recupero intermedio: Intervallo che va dal recupero della coscienza al momento in cui il paziente è in grado di lasciare l’ospedale. Avviene nel letto o su una poltrona in sala di osservazione: il paziente recupera un’autonomia psico-motoria idonea alla dimissione. • Fase III, del recupero tardivo: Completamento dell’attività psico-motoria con ripresa dell’attività abituale. Si completa al domicilio del paziente,normalmente senza monitoraggio alcuno.
  • 16.
  • 17. VECCHIA SCHEDA VS NUOVA SCHEDA
  • 18. Sedo-analgesia in endoscopia digestiva PROPOSTA DI NUOVA SCHEDA DI MONITORAGGIO DOPO SEDAZIONE
  • 19. Studio Clinico: OBIETTIVI  Valutare l’utilità pratica della scheda nel riportare tutti gli eventi occorsi durante l’osservazione, la terapia praticata e le motivazioni oggettive che giustificano la dimissione del paziente.  Valutare se l’applicazione della scheda permette una dimissione più “precoce” del paziente senza incorrere in eventi avversi successivi.
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  • 23. Disegno dello Studio • Studio osservazionale, prospettico, non randomizzato • Prevede 2 fasi: PRIMA FASE  100 Pz. Amb. sottoposti a Colonscopia con sedazione  Compilazione della Scheda, ma decisione del tempo di dimissione subito dopo l’endoscopia, indipendentemente dagli score raggiunti SECONDA FASE  Altri 100 Pz. Amb. sottoposti a Colonscopia con sedazione  Dimessi quando PADSS ≥ 9 in 2 rilevazioni successive In entrambe i gruppi: Telefonata di follow-up 24 ore dopo
  • 24. Risultati dello Studio Gruppo 1 Gruppo 2 (n. 103) (n. 104) M/F 46 / 57 46 / 58 Età media 58,4 57,2 Classe ASA 1 40 41 2-3 63 63 T. Dimiss. * 95,1 58,7 T. D. < 60 m. * 0 39 Ripr. in Osp. 0 0 Problemi a casa 2 1 * Differenza Statisticamente Significativa
  • 25. Dimissione del pz Criteri di dimissibilità: • Stabilità emodinamica • Stabilità respiratoria • Autonomia di movimento • Stato di idratazione • Risveglio completo • Collaborazione • Disponibilità di accompagnatore adulto e affidabile. CONSEGNA DI RACCOMANDAZIONI SCRITTE (norme comportamentali)
  • 26. Utilizzo scheda per monitoraggio/ dimissione del paziente sedato VANTAGGI SVANTAGGI • Dimissione precoce del • Format della scheda pz complesso • Miglior utilizzo degli spazi a disposizione per • Tempi di compilazione l’osservazione della scheda aumentati • Maggior offerta di esami in sedazione
  • 27. Conclusioni • L’UTILIZZO DI UNA SCHEDA INFERMIERISTICA SULLA QUALE REGISTRARE I PARAMETRI VITALI E LO STATO PSICO-MOTORIO DEL PAZIENTE,DOVREBBE ESSERE UNA REALTA’ IN TUTTI I CENTRI DI ENDOSCOPIA DIGESTIVA • COSTITUISCE LO STRUMENTO DI LAVORO PIU’ EFFICACE ED IMMEDIATO PER UNA CORRETTA DIMISSIONE • SE IMPLEMENTATO DA CRITERI TEMPORALI E OBIETTIVI DI DIMISSIBILITA’ (SCALE A PUNTEGGIO), PUO’ CONTRIBUIRE A RAZIONALIZZARE I TEMPI E LA QUALITA’ DELL’ASSISTENZA POST-PROCEDURA