Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
ARCHIMEDE, la vita, le invenzioni
1. ARCHIMEDE Percorso Multimediale “ BAMBINI AL COMPUTER” Classi IVA – IV B Anno Scolastico 2006-2007 (In occasione dell’anno dedicato ad Archimede e della manifestazione “Archimede-Speklon 2007” ) PROGETTO SCUOLA OPERANTE IN AREA A RISCHIO
2. La Vita di Archimede Non si conosce molto sulla vita di Archimede. Si sa che nacque a Siracusa nel 287 a.C., il padre, Fidia, era un astronomo e fu lui che trasmise al figlio l’interesse per le scienze. Dopo aver compiuto i primi studi a Siracusa, Archimede fece un viaggio ad Alessandria d’Egitto, città costruita da Alessandro Magno e che possedeva già fama di vivace centro culturale e luogo di insegnamento. Archimede frequentò la grande Biblioteca di Alessandria e lì studiò i testi di grandi scienziati e matematici come Euclide.
3. La Vita di Archimede Dopo qualche tempo, ritornò a Siracusa e continuò le sue ricerche ed i suoi studi, facendo scoperte che ebbero enorme importanza nella storia della scienza (la legge dell’idrostatica, la teoria della leva, etc…). Archimede fu anche un grande inventore di congegni meccanici (la vite idraulica, il planetario, l’orologio ad acqua). Venne costretto, suo malgrado, a causa delle pressioni del tiranno di Siracusa, Ierone II, a trasformarsi anche in inventore di armi creando delle perfette macchine da guerra (la catapulta, gli specchi ustori).
4. La Vita di Archimede Durante la conquista ed il saccheggio di Siracusa, Archimede fu ucciso. Si narra che il console romano Marcello, grande ammiratore del genio di Archimede, che con le sue invenzioni, per tre anni, aveva bloccato e semidistrutto la sua flotta, avesse dato ordine ai suoi soldati che gli venisse risparmiata la vita. Archimede, però, incurante di quanto stava succedendo intorno a lui, era intento ai suoi studi, completamente immerso nel suo mondo di ricerca e di pensiero. Così, quando un soldato romano gli si avvicinò e gli chiese chi fosse, egli, concentrato su alcuni calcoli, non rispose. Allora, il soldato romano, irritato, non avendolo riconosciuto, lo uccise. Era l’anno 212 a.C. Il console romano Marcello, addolorato, gli fece costruire una tomba sulla quale venne incisa la figura di una sfera in un cilindro. Per lungo tempo si credette che questa tomba fosse situata proprio a Siracusa ed ancora esistente.
5. Le Invenzioni di Archimede Archimede inventò e costruì molti congegni, la maggior parte destinata alle sue ricerche. Molti scrittori dell’antichità raccontano che egli aveva progettato un orologio ad acqua ed un planetario che prediceva il moto apparente del Sole, della Luna e dei pianeti. Una delle invenzioni più importanti fu quella per il pompaggio dell’acqua, nota come “vite di Archimede ”. Si trattava di un’enorme vite cilindrica inserita in un tubo: il tubo veniva messo nell’acqua e, quando la vite veniva fatta ruotare, l’acqua si sollevava. Questa macchina fu usata per molti secoli come efficace mezzo per pompare l’acqua, prosciugare i terreni ed irrigarli.
6. Sembra che Archimede abbia anche collaborato alla costruzione di una nave immensa, la più imponente dell’antichità, voluta da re Ierone II, che fu chiamata Siracusia. Si narra anche che egli costruì delle macchine da guerra per difendere Siracusa dall’assedio dei Romani: catapulte , che lanciavano pietre enormi contro le navi romane; specchi di bronzo che , concentrando i raggi del sole, bruciavano a distanza le navi nemiche (specchi ustori ); la manu ferrea , artiglio meccanico in grado di ribaltare le imbarcazioni, altre armi come antiche balestre, etc…. Non si sa, comunque, se tutte queste invenzioni siano veramente esistite o se si tratta solo di leggende.* * clicca qui per maggiori informazioni Le Invenzioni di Archimede
7. EUREKA!!!! Archimede, un giorno, mentre faceva il bagno, immerso nella vasca, scoprì che le gambe e le braccia sembravano più leggere e rimanevano a galla. Da ciò egli scoprì che “un corpo immerso in un liquido riceve una spinta, dal basso verso l’alto, uguale al peso del liquido che sposta”. Questa scoperta si chiama, infatti, Principio di Archimede. Si narra che, a questa scoperta, egli corse per tutta la città gridando: EUREKA!!! (Ho trovato!!)
10. Filmato sugli specchi ustori (tratto dal film “L’assedio di Siracusa”) Le macchine da guerra
11. Informazioni interessanti! Il MIT (Massachusetts Institute of Technology ) riabilita Archimede, gli specchi ustori non solo leggenda! Eureka! Archimede aveva ragione: oltre che sul celebre principio, anche sugli specchi ustori che, secondo quanto riferito da alcuni storici, non proprio degnissimi di fede, impiegò nel 212 a.C. per incendiare la flotta romana che stava assediando la sua città, Siracusa. Il 4 ottobre del 2005, sul tetto del Wast Garage del Mit, il prof. Wallace e i suoi allievi hanno composto un collage di 127 specchi di circa 30 centimetri quadrati l'uno a circa 30 metri dal modello di una nave di legno. All'inizio, l'esperimento sembrava dovesse fallire a causa della cielo coperto dalle nuvole. Ma sono bastati 10 minuti di sole perché la nave prendesse fuoco. ''Eureka!'': Wallace e la sua classe hanno esultato per la buona riuscita dell'esperimento che, dopo 2.200 anni, dà ragione ad Archimede. Certo, le navi dei romani stavano in acqua e si muovevano, due circostanze che rendono più aleatorio il tentativo di incendiarle. Ma se l'esperimento à riuscito col sole pallido del Massachusetts, volete mettere con quello torrido della Sicilia. ''Non abbiamo cercato di dimostrare se il siracusano abbia usato o meno un macchinario di questo tipo - ha detto Wallace -, ma almeno abbiamo dimostrato che gli sarebbe stato possibile farlo".