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Il sistema informativo
di marketing
Leggere l’azienda fitness
attraverso le informazioni
dr. Marco Magnani
Raccogliere i dati
Trarre conclusioni
Il mio centro produce dati
misurabili
• I mie clienti sono
soddisfatti?
• Quanto rendono i miei
investimenti di
marketing?
• Quanto costa un
cliente?
• Quanto mi rende un
cliente?
• La mia rete
commerciale è
efficiente?
Un sistema informativo di marketing
permette di rispondere a queste domande

E IDENTIFICARE I PUNTI DI FORZA E
CRITICITÀ IN OGNI PIANIFICAZIONE
DI MARKETING
Il sistema informativo di
mktg
•

Il continuo mutare dell’ambiente competitivo, l’esigenza
di soddisfare e anticipare i bisogni dei clienti,
l’aumento delle dimensioni dei centri e dei mercati
rendono critica oggi, in azienda, la DISPONIBILITA’
DI INFORMAZIONI ADEGUATE ovvero l’esistenza
di un EFFICACE SISTEMA INFORMATIVO.

•

Il ruolo del sistema informativo di marketing
(marketing information system, MIS) è creare
un’organizzazione, una struttura, un metodo, delle
regole e delle procedure per la gestione dei dati e delle
informazioni.
È UNA STRUTTURA CHE
AVVALENDOSI DI
PERSONE,ATTREZZATURE E
PROCEDURE,RACCOGLIE,
CLASSIFICA, ANALIZZA,
VALUTA ATTRIBUISCE
INFORMAZIONI UTILI ALLE
DECISIONI DI MARKETING.
Definizione Kotler
Il reperimento delle informazioni sull’utenza, sui
suoi comportamenti e sul suo sistema di valori,
secondo la terminologia del marketing, si svolge
organizzando il “sistema informativo di marketing”
definito da Philip Kotler una «struttura integrata
e interagente di persone, attrezzature e
procedure finalizzata a raccogliere, classificare,
analizzare, valutare e distribuire informazioni
pertinenti, tempestive e accurate, destinate agli
operatori di decisioni di mercato» [Kotler, 2004 ]
Che differenza c’è tra sistema
informativo e
sistema informatico?
Il sistema informatico è
funzionale al sistema
informativo
> Il sistema informatico si
basa su hardware e
software
> Il sistema informativo
identifica la modalità con
cui il sistema informativo
deve operare
Il sistema informativo di
marketing

Dai Dati
•
•

Un dato è la rappresentazione di un
certo stato o processo. Ha la
caratteristica di OGGETTIVITA’.
I dati possono essere:
– interni o esterni
– primari o secondari

Alle informazioni
– L’informazione è la traduzione
del o dei dati in un elemento
comprensibile e utile per una
certa finalità. Ha la
caratteristica di SOGGETTIVITÀ.
– Sulle informazioni si fonda
l’attività decisionale di qualsiasi
funzione aziendale.
La gestione è nulla senza
controllo
• Valutare le performance di ogni funzione o
processo di vendita
• Gli indicatori tradizionali
(fatturato,aperture) sono accompagnati da
nuovi legati alla relazione con il cliente
Controllare le fasi di post vendita
Centro fitness:
gestione imprenditoriale
 Organizzazione
 Procedure
 Meccanismi operativi
(pianificazione e
controllo)
Sistema informativo di
marketing (SIM)
Vantaggio competitivo
I centri fitness dotati di un
sistema informativo superiore
sono dotati di un vantaggio
competitivo rilevante.
Il centro potrà così scegliere
meglio i propri target, sviluppare
offerte più competitive e
ottimizzare i piani di marketing.
Il mio Database
LA FUNZIONE MARKETING
• IL SISTEMA
INFORMATIVO
• LE STRATEGIE

• I concetti che stanno alla
base del marketing sono la
focalizzazione di mercato,
l’orientamento al cliente,
l’integrazione delle attività
di marketing e la redditività.
• Il compito del marketing è
quello di garantire sempre
un corretto bilanciamento
(nel lungo periodo) tra
profitto aziendale e
soddisfazione del cluber.
Passaggio al marketing
relazionale
Tre fenomeni evolutivi rendono il fabbisogno di
informazione di marketing più vitale di quanto lo sia
mai stato in passato:
• il passaggio dal marketing classico al marketing
relazionale;
• il passaggio del consumatore dai bisogni ai desideri;
• il passaggio dalla concorrenza di prezzo a quella non
di prezzo
Attività direzionale
L’attività di direzione
consiste in pianificazione
di azioni controllo di
risultati definizione di
azioni correttive. Per poter
attuare una pianificazione
aziendale corretta a livello
strategico e operativo
occorre dotarsi di
informazioni che
permettano di definire le
azioni corrette.

CONTROLLO
PIANIFICO

FACCIO
Controllo della strategia
L'idea di misurare la funzione
marketing e nello specifico
le sue performance, si
inserisce in un quadro più
ampio dove le strategie
aziendali devono avere un
riscontro che sia il più
attendibile,
il
più
tempestivo, il più preciso
possibile
per
poterne
misurare
l'efficacia
ed
eventualmente apportare
azioni correttive.
SI RENDONO NECESSARIE AL
RIGUARDO:
• UNA FASE
ANALITICA
(CHE COSA ANALIZZARE,
COME ANALIZZARE)

• UNA FASE
DECISIONALE
• UNA FASE DI
CONTROLLO

Grieco Jessica

18
Un sistema informativo di marketing soddisfa
fabbisogni informativi consentendo di prendere
decisioni adeguate alle condizioni dell’ambiente.
Esso risponde a domande del tipo:
• quali decisioni si è chiamati ad assumere?
• quali tipi di informazioni occorrono per prendere
queste decisioni?
• quali di queste informazioni sono già disponibili e,
tra quelle non disponibili, quali è opportuno
reperire?
Informazioni costanti
Il controllo della customer satisfaction diventa
così il presupposto principale per il
mantenimento del cluber.
Pertanto le informazioni provenienti dal centro
fitness dovranno essere numerose, costanti e
personali.
Attività di crm
• Efficienza e efficacia
nella raccolta di
informazioni relativa al
cluber nel rapportarsi
col la palestra
• Efficienza ed efficacia
nella gestione di questi
dati
Quali informazioni???
Conoscere i propri cluber
• Comportamenti di acquisto
• Sensibilità alle azioni di
marketing
• Relazioni con i cluber
• Customer satisfaction
• Marginalità del cluber

Monitorare la rete vendita
• Efficacia degli sforzi di
marketing
• Rendimento costi di
marketing
• Efficacia promozioni
• Performance processo di
vendita
Alcuni indici
• n° tour da referenze
• n° tour da iniziative
promozionali
• Valore
contratti/investimento
promozionale
• N°contratti/gp
• N° rinnovi/attivi
• N° nuovi/attivi

• N° pacchetti
servizi/check
• N° verifiche di
soddsifazione/nuove
iscrizioni
• N°buoni prova/nuove
iscrizioni
• Rt/n° clienti
• Referenze attivate
Segmentare la clientela in
base ai comportamenti
• Occorre conoscere la
storia del cliente nei
suoi comportamenti
• Non tutti i clienti sono
uguali.
• Clienti migliori
generano maggiore
profitto e sono il
volano commerciale
della nostra azienda.
TIPOLOGIA DI VARIABILI DI SEGMENTAZIONE

• VARIABILI ATTIVE DI
SEGMENTAZIONE: sono quelle
utilizzate per
individuare i cluster
• VARIABILI DESCRITTIVE DI
SEGMENTAZIONE: sono
utilizzate per
“descrivere” i cluster
ESEMPIO
• • VARIABILE ATTIVA: intensità
d’uso del servizio
(comportamentale)
• • VARIABILI DESCRITTIVE:
Età, sesso, residenza,
Chi risponde alle promozioni
Occorre dotarsi di una
procedura interna di
lavoro che tramite
azioni e contatti si
conoscano le
informazioni relative ai
comportamenti dei
cluber in relazione a
campagne di marketing
e a sollecitazioni
promozionali.
Dal one to one al one to group
Segmentare le decisioni
di marketing
• sesso uomo/ donna
• età 15-25 /26-35/
36-50 /51-80
• orario mattina
/pomeriggio/ sera
= 24 cluster
diversi

uomo
uomo
uomo
uomo
uomo
uomo
uomo
uomo
uomo
uomo
uomo
uomo
donna
donna
donna
donna
donna
donna
donna
donna
donna
donna
donna
donna

15-25
15-25
15-25
26-35
26-35
26-35
36-50
36-50
36-50
51-80
51-80
51-80
15-25
15-25
15-25
26-35
26-35
26-35
36-50
36-50
36-50
51-80
51-80
51-80

mattina
pomeriggio
sera
mattina
pomeriggio
sera
mattina
pomeriggio
sera
mattina
pomeriggio
sera
mattina
pomeriggio
sera
mattina
pomeriggio
sera
mattina
pomeriggio
sera
mattina
pomeriggio
sera
Alimentare il database di
marketing
• l database clienti è costituito
dalla storia del cliente, una
storia fatta di acquisti,
preferenze, motivazioni,
percezioni relative all’azienda,
alla concorrenza e ai prodotti
offerti.
• Il database deve essere
alimentato in modo continuo
con le informazioni esistenti per
progettare offerte aziendali
maggiormente personalizzate
Quali informazioni
raccogliere?
• Informazioni generali (nome
cognome, indirizzo, telefono,
e-mai)
• Dati acquisto (tipologia e
numero di abbonamenti e
servizi acquistati, date di
acquisto, scontistica effettuata,
partecipazione ad attività
promozionali, frequenza e
ultimo acquisto.)
• La storia della relazione con il
cliente (momenti di
contatto,tipologia di contatto,
azioni,gestione
lamentele/reclami)
• Ogni azienda deve creare il
proprio database clienti in base
alle proprie
specifiche esigenze.
Informazioni sulla
procedura
• Quali contatti sul
cluber
• Verifica frequenza
• Richiesta di
referenza
• Proposta prova
servizi

• Quali azioni
derivanti
• Riattivazione
frequenza
• Attivazione
referenza
• Cross selling
Anticipare le esigenze
del cluber
La creazione del database
clienti permette di:
procedure elaborazioni
statistiche per trarre
preziose informazioni sui
cluber potenziali o attuali
rendere trasferibile e
accessibile l’informazione
sul cluber in tutta
l’azienda,
conoscere, interpretare e,
se possibile, anticipare le
esigenze sul cluber,
sviluppare una
comunicazione mirata,
diretta ed interattiva con il
cluber.
Il valore del cluber :RFM
• L’analisi dei dati raccolti
permette all’azienda di
elaborare la segmentazione sul
valore generato dalla clientela.
• Il calcolo del valore del cliente
tiene conto di tre principali
variabili:
• numerosità delle relazioni
• profittabilità della relazione
• durata e tipologia della
relazione
• Recency
• Frequency
• Monetary Value
Curva di interazione

Descrive il ciclo di vita del cluber in relazione al
tempo e al valore generato per l’a palestra

All’aumento di tale area
corrisponde un aumento di
redditività per la palestra
B

> ridurre i costi di acquisizione: strategia
di acquisizione (1)
L’aumento di
redditività
(“area positiva”)
può essere
ottenuto

> avvicinare il punto di break even: aumentare la
soddisfazione (-> valore percepito) dei clienti (2)
> aumentare le vendite mediate cross-selling e upselling: strategia di fidelizzazione (3)
> allungare il ciclo di vita del cluber: customer retention
(4)
Gli sforzi dell’impresa sono ottimizzati se vengono
concentrati sui clienti a maggior valore, quindi:

occorre definire un indice di valore che ponga in rapporto
la capacità di spesa di un cliente con la variabile tempo
Customer Lifetime Value (CLV)
valore attuale dei profitti ricavabili da un cliente

Sulla base di tale indice è possibile individuare:
 i cliuber non profittevoli
 i cluber a media profittabilità
 i cluber a elevata profittabilità
Sappiate misurare
il successo o
l’insuccesso
Fondamentale
avere le capacità
ed i mezzi
per misurare il
lavoro svolto.
Sia in termini di
ritorno sul business
sia come
benchmark rispetto
ad altri competitor
Grazie !

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Sim fitness

  • 1. Il sistema informativo di marketing Leggere l’azienda fitness attraverso le informazioni dr. Marco Magnani
  • 3. Il mio centro produce dati misurabili • I mie clienti sono soddisfatti? • Quanto rendono i miei investimenti di marketing? • Quanto costa un cliente? • Quanto mi rende un cliente? • La mia rete commerciale è efficiente?
  • 4. Un sistema informativo di marketing permette di rispondere a queste domande E IDENTIFICARE I PUNTI DI FORZA E CRITICITÀ IN OGNI PIANIFICAZIONE DI MARKETING
  • 5. Il sistema informativo di mktg • Il continuo mutare dell’ambiente competitivo, l’esigenza di soddisfare e anticipare i bisogni dei clienti, l’aumento delle dimensioni dei centri e dei mercati rendono critica oggi, in azienda, la DISPONIBILITA’ DI INFORMAZIONI ADEGUATE ovvero l’esistenza di un EFFICACE SISTEMA INFORMATIVO. • Il ruolo del sistema informativo di marketing (marketing information system, MIS) è creare un’organizzazione, una struttura, un metodo, delle regole e delle procedure per la gestione dei dati e delle informazioni.
  • 6. È UNA STRUTTURA CHE AVVALENDOSI DI PERSONE,ATTREZZATURE E PROCEDURE,RACCOGLIE, CLASSIFICA, ANALIZZA, VALUTA ATTRIBUISCE INFORMAZIONI UTILI ALLE DECISIONI DI MARKETING.
  • 7. Definizione Kotler Il reperimento delle informazioni sull’utenza, sui suoi comportamenti e sul suo sistema di valori, secondo la terminologia del marketing, si svolge organizzando il “sistema informativo di marketing” definito da Philip Kotler una «struttura integrata e interagente di persone, attrezzature e procedure finalizzata a raccogliere, classificare, analizzare, valutare e distribuire informazioni pertinenti, tempestive e accurate, destinate agli operatori di decisioni di mercato» [Kotler, 2004 ]
  • 8. Che differenza c’è tra sistema informativo e sistema informatico? Il sistema informatico è funzionale al sistema informativo > Il sistema informatico si basa su hardware e software > Il sistema informativo identifica la modalità con cui il sistema informativo deve operare
  • 9. Il sistema informativo di marketing Dai Dati • • Un dato è la rappresentazione di un certo stato o processo. Ha la caratteristica di OGGETTIVITA’. I dati possono essere: – interni o esterni – primari o secondari Alle informazioni – L’informazione è la traduzione del o dei dati in un elemento comprensibile e utile per una certa finalità. Ha la caratteristica di SOGGETTIVITÀ. – Sulle informazioni si fonda l’attività decisionale di qualsiasi funzione aziendale.
  • 10. La gestione è nulla senza controllo • Valutare le performance di ogni funzione o processo di vendita • Gli indicatori tradizionali (fatturato,aperture) sono accompagnati da nuovi legati alla relazione con il cliente Controllare le fasi di post vendita
  • 11. Centro fitness: gestione imprenditoriale  Organizzazione  Procedure  Meccanismi operativi (pianificazione e controllo) Sistema informativo di marketing (SIM)
  • 12. Vantaggio competitivo I centri fitness dotati di un sistema informativo superiore sono dotati di un vantaggio competitivo rilevante. Il centro potrà così scegliere meglio i propri target, sviluppare offerte più competitive e ottimizzare i piani di marketing.
  • 14. LA FUNZIONE MARKETING • IL SISTEMA INFORMATIVO • LE STRATEGIE • I concetti che stanno alla base del marketing sono la focalizzazione di mercato, l’orientamento al cliente, l’integrazione delle attività di marketing e la redditività. • Il compito del marketing è quello di garantire sempre un corretto bilanciamento (nel lungo periodo) tra profitto aziendale e soddisfazione del cluber.
  • 15. Passaggio al marketing relazionale Tre fenomeni evolutivi rendono il fabbisogno di informazione di marketing più vitale di quanto lo sia mai stato in passato: • il passaggio dal marketing classico al marketing relazionale; • il passaggio del consumatore dai bisogni ai desideri; • il passaggio dalla concorrenza di prezzo a quella non di prezzo
  • 16. Attività direzionale L’attività di direzione consiste in pianificazione di azioni controllo di risultati definizione di azioni correttive. Per poter attuare una pianificazione aziendale corretta a livello strategico e operativo occorre dotarsi di informazioni che permettano di definire le azioni corrette. CONTROLLO PIANIFICO FACCIO
  • 17. Controllo della strategia L'idea di misurare la funzione marketing e nello specifico le sue performance, si inserisce in un quadro più ampio dove le strategie aziendali devono avere un riscontro che sia il più attendibile, il più tempestivo, il più preciso possibile per poterne misurare l'efficacia ed eventualmente apportare azioni correttive.
  • 18. SI RENDONO NECESSARIE AL RIGUARDO: • UNA FASE ANALITICA (CHE COSA ANALIZZARE, COME ANALIZZARE) • UNA FASE DECISIONALE • UNA FASE DI CONTROLLO Grieco Jessica 18
  • 19. Un sistema informativo di marketing soddisfa fabbisogni informativi consentendo di prendere decisioni adeguate alle condizioni dell’ambiente. Esso risponde a domande del tipo: • quali decisioni si è chiamati ad assumere? • quali tipi di informazioni occorrono per prendere queste decisioni? • quali di queste informazioni sono già disponibili e, tra quelle non disponibili, quali è opportuno reperire?
  • 20. Informazioni costanti Il controllo della customer satisfaction diventa così il presupposto principale per il mantenimento del cluber. Pertanto le informazioni provenienti dal centro fitness dovranno essere numerose, costanti e personali.
  • 21. Attività di crm • Efficienza e efficacia nella raccolta di informazioni relativa al cluber nel rapportarsi col la palestra • Efficienza ed efficacia nella gestione di questi dati
  • 22. Quali informazioni??? Conoscere i propri cluber • Comportamenti di acquisto • Sensibilità alle azioni di marketing • Relazioni con i cluber • Customer satisfaction • Marginalità del cluber Monitorare la rete vendita • Efficacia degli sforzi di marketing • Rendimento costi di marketing • Efficacia promozioni • Performance processo di vendita
  • 23. Alcuni indici • n° tour da referenze • n° tour da iniziative promozionali • Valore contratti/investimento promozionale • N°contratti/gp • N° rinnovi/attivi • N° nuovi/attivi • N° pacchetti servizi/check • N° verifiche di soddsifazione/nuove iscrizioni • N°buoni prova/nuove iscrizioni • Rt/n° clienti • Referenze attivate
  • 24.
  • 25. Segmentare la clientela in base ai comportamenti • Occorre conoscere la storia del cliente nei suoi comportamenti • Non tutti i clienti sono uguali. • Clienti migliori generano maggiore profitto e sono il volano commerciale della nostra azienda.
  • 26. TIPOLOGIA DI VARIABILI DI SEGMENTAZIONE • VARIABILI ATTIVE DI SEGMENTAZIONE: sono quelle utilizzate per individuare i cluster • VARIABILI DESCRITTIVE DI SEGMENTAZIONE: sono utilizzate per “descrivere” i cluster ESEMPIO • • VARIABILE ATTIVA: intensità d’uso del servizio (comportamentale) • • VARIABILI DESCRITTIVE: Età, sesso, residenza,
  • 27. Chi risponde alle promozioni Occorre dotarsi di una procedura interna di lavoro che tramite azioni e contatti si conoscano le informazioni relative ai comportamenti dei cluber in relazione a campagne di marketing e a sollecitazioni promozionali.
  • 28. Dal one to one al one to group
  • 29. Segmentare le decisioni di marketing • sesso uomo/ donna • età 15-25 /26-35/ 36-50 /51-80 • orario mattina /pomeriggio/ sera = 24 cluster diversi uomo uomo uomo uomo uomo uomo uomo uomo uomo uomo uomo uomo donna donna donna donna donna donna donna donna donna donna donna donna 15-25 15-25 15-25 26-35 26-35 26-35 36-50 36-50 36-50 51-80 51-80 51-80 15-25 15-25 15-25 26-35 26-35 26-35 36-50 36-50 36-50 51-80 51-80 51-80 mattina pomeriggio sera mattina pomeriggio sera mattina pomeriggio sera mattina pomeriggio sera mattina pomeriggio sera mattina pomeriggio sera mattina pomeriggio sera mattina pomeriggio sera
  • 30. Alimentare il database di marketing • l database clienti è costituito dalla storia del cliente, una storia fatta di acquisti, preferenze, motivazioni, percezioni relative all’azienda, alla concorrenza e ai prodotti offerti. • Il database deve essere alimentato in modo continuo con le informazioni esistenti per progettare offerte aziendali maggiormente personalizzate
  • 31. Quali informazioni raccogliere? • Informazioni generali (nome cognome, indirizzo, telefono, e-mai) • Dati acquisto (tipologia e numero di abbonamenti e servizi acquistati, date di acquisto, scontistica effettuata, partecipazione ad attività promozionali, frequenza e ultimo acquisto.) • La storia della relazione con il cliente (momenti di contatto,tipologia di contatto, azioni,gestione lamentele/reclami) • Ogni azienda deve creare il proprio database clienti in base alle proprie specifiche esigenze.
  • 32. Informazioni sulla procedura • Quali contatti sul cluber • Verifica frequenza • Richiesta di referenza • Proposta prova servizi • Quali azioni derivanti • Riattivazione frequenza • Attivazione referenza • Cross selling
  • 33. Anticipare le esigenze del cluber La creazione del database clienti permette di: procedure elaborazioni statistiche per trarre preziose informazioni sui cluber potenziali o attuali rendere trasferibile e accessibile l’informazione sul cluber in tutta l’azienda, conoscere, interpretare e, se possibile, anticipare le esigenze sul cluber, sviluppare una comunicazione mirata, diretta ed interattiva con il cluber.
  • 34. Il valore del cluber :RFM • L’analisi dei dati raccolti permette all’azienda di elaborare la segmentazione sul valore generato dalla clientela. • Il calcolo del valore del cliente tiene conto di tre principali variabili: • numerosità delle relazioni • profittabilità della relazione • durata e tipologia della relazione • Recency • Frequency • Monetary Value
  • 35. Curva di interazione Descrive il ciclo di vita del cluber in relazione al tempo e al valore generato per l’a palestra All’aumento di tale area corrisponde un aumento di redditività per la palestra B > ridurre i costi di acquisizione: strategia di acquisizione (1) L’aumento di redditività (“area positiva”) può essere ottenuto > avvicinare il punto di break even: aumentare la soddisfazione (-> valore percepito) dei clienti (2) > aumentare le vendite mediate cross-selling e upselling: strategia di fidelizzazione (3) > allungare il ciclo di vita del cluber: customer retention (4)
  • 36. Gli sforzi dell’impresa sono ottimizzati se vengono concentrati sui clienti a maggior valore, quindi: occorre definire un indice di valore che ponga in rapporto la capacità di spesa di un cliente con la variabile tempo Customer Lifetime Value (CLV) valore attuale dei profitti ricavabili da un cliente Sulla base di tale indice è possibile individuare:  i cliuber non profittevoli  i cluber a media profittabilità  i cluber a elevata profittabilità
  • 37. Sappiate misurare il successo o l’insuccesso Fondamentale avere le capacità ed i mezzi per misurare il lavoro svolto. Sia in termini di ritorno sul business sia come benchmark rispetto ad altri competitor

Notes de l'éditeur

  1. LA PALESTRA COME AZIENDA NELLE PROCEDURE(MODALITA’ DI LAVORO) DELEGA DELLE RESPONSABILITA’(ORGANIZZAZIONE RUOLO E FUNZIONE) CONTROLLO EFFICACIA ED EFFICIENZA TRAMITE (MECCANISMI OPERATIVI)