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Toolkit 2012 IT 
TOBTAXY (Making Tobacco Tax Trendy) 
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Tassazione del tabacco e commercio illegale 
Questa pubblicazione è uno dei prodotti originati dal progetto “TobTaxy - Making Tobacco Tax Trendy”, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Salute. (convenzione di sovvenzione 20091221)
Contents Home Back Next 
49-51 Rue de Treves, Bruxelles, Belgio 
Tel: +32 (0) 22 38 53 60 Fax: / 61 
smokefree.partnership@ersnet.org 
Redatto da 
Stefan Callan 
Smoke Free Partnership 
49-51 Rue de Treves 
Bruxelles 1040 
Belgio 
Tel: +32 (0) 22 38 53 65 
Fax: +32 (0) 22 38 53 61 
E-mail: stefan.callan@ersnet.org 
Illustrazioni a cura di 
Amélie Clément 
www.lilichkaia.com 
lilichkaia@gmail.com 
Comitato di redazione 
Joy Townsend (Presidente) Regno Unito 
Anne-Marie Perucic Svizzera 
Angel Lopez Nicolas Spagna 
Antoine Deutsch Francia 
Florence Berteletti Kemp Europa 
Hana Ross Repubblica Ceca 
Luk Joossens Belgio 
Laura Radu-Loghin Romania 
Michal Stoklosa Polonia 
La Smoke Free Partnership 
è un partenariato strategico, indipendente e 
flessibile tra la 
• European Respiratory Society 
(ERS at www.ersnet.org), 
• Cancer Research UK 
(CR-UK at www.cancerresearchuk.org), 
• European Heart Network 
(EHN at www.ehnheart.org). 
i propone di promuovere la sensibilizzazione 
verso il controllo del tabagismo e la ricerca 
delle politiche antifumo a livello di UE e 
nazionale, in collaborazione con altre orga-nizzazioni 
sanitarie e reti di controllo del 
tabagismo della UE.
Indice 
Background 
4 Perché un toolkit? 
Education 
In Practice 
Policy + Advocacy 
7 Termini e concetti importanti utilizzati in questo 
9 Le basi della tassazione del tabacco 
13 Gli effetti della struttura della tassazione 
15 Gli effetti dell’inflazione 
16 Gli effetti della crescita del reddito - 
Contents 
18 La reazione dell’industria del tabacco alla tassazione 
19 Come calcolare gli effetti di un’imposta 
25 I vantaggi per i governi derivanti dagli aumenti delle tasse sul tabacco 
26 La tassazione delle sigarette e la povertà: l’imposta è regressiva? 
27 L’accantonamento 
27 Le prospettive internazionali / globali 
29 La prospettiva Europea: l’attuale Direttiva UE sulle accise del tabacco 
32 L’elusione e l’evasione fiscale 
33 Il contrabbando ed il commercio illegale 
39 False convinzioni sulla tassazione del tabacco e contro-argomentazioni 
5 La tassazione: uno strumento di salute pubblica? 
42 L’indicatore degli anni di vita in buona salute 
43 Compendio delle best practice nel campo della salute pubblica 
toolkit dalla A alla Z 
Accessibilità economica 
per i sistemi di tassazione del tabacco 
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4 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
Smoke Free Parnership 
Contents 
Perché un toolkit? 
Questo documento è stato creato per essere 
un componente integrante nonché uno dei 
principali prodotti finali di “TobTaxy – Mak-ing 
Tobacco Tax Trendy” 1, un progetto per 
generare competenze finanziato dall’Unione 
Europea e condotto tra il 2010 e il 2012. Il 
progetto è stato organizzato per preparare le 
comunità che si occupano di salute pubblica 
e di controllo del tabagismo alle complessità 
della tassazione del tabacco e del commer-cio 
illegale di tabacco a livello nazionale ed 
Europeo. 
Inizialmente, da settembre 2010 a giugno 
2012, il toolkit è stato sviluppato sotto forma 
di bozza nel corso delle principali fasi opera-tive 
del progetto TobTaxy. È stato utilizzato 
come documento didattico in occasione dei 
cinque workshop per creare competenze 
tenutisi a Parigi, Iasi, Vilnius, Dublino e Praga, 
integrando le corrispondenti attività, che 
hanno avuto come risultato la preparazione 
di oltre 90 tra professionisti di salute pub-blica, 
esperti economici e membri di ministeri 
governativi. 
Questo toolkit è stato ottimizzato da rino-mati 
esperti economici del settore sanitario 
o esperti nel controllo del tabagismo e dai 
partecipanti ai workshop del progetto Tob- 
Taxy affinché potesse essere utilizzato come 
guida di riferimento in materia di tassazione 
del tabacco e di traffici illegali. 
Il suo scopo 
Lo scopo del toolkit è stabilito con fermezza 
nel contesto dell’obiettivo generale del pro-getto 
TobTaxy: fornire alla comunità di salute 
pubblica le competenze e le conoscenze 
necessarie atte a sostenere un aumento delle 
tasse sui prodotti di tabacco in ogni stato 
Europeo. Da questo toolkit apprenderete: 
• Da cosa è composto il prezzo dei prodotti del 
tabacco e i metodi per determinare la tassa 
come componente del prezzo; 
• Come gli aumenti di prezzo incidano sull’uso 
dei prodotti del tabacco; 
• Come i prezzi possano essere aumentati per 
mezzo della tassazione; 
• Come l’industria del tabacco manipoli i prezzi; 
• Le diverse strutture di tassazione del tabacco, 
i loro effetti e il rapporto con le entrate fiscali 
dalla vendita dei tabacchi; 
• I tipi, le cause e gli effetti del commercio 
illegale di tabacco ed i relativi metodi di 
contrasto; 
• Come le variazioni delle imposte/dei prezzi 
del tabacco incidano sulla prevalenza 
dell’uso e sul consumo di prodotti del ta-bacco, 
sui decessi e sulle patologie correlate 
al fumo e su altri costi nazionali; 
• Una maggiore conoscenza dell’indicatore 
degli anni di vita in buona salute. 
I dati contenuti nel toolkit 
È importante osservare che i dati inclusi in 
questo toolkit riguardano il periodo fino alla 
fine del 2011; in alcuni casi sono aggiornati ad 
aprile 2012. I contenuti trattano sia i principi 
basilari della tassazione del tabacco sia i dati 
relativi a ciascun paese / le difficoltà che i 
paesi Europei incontrano. 
Questo documento, importante per tutti i 
paesi destinatari del progetto TobTaxy, è stato 
tradotto nella maggior parte delle lingue Eu-ropee. 
Tutti i toolkit saranno reperibili sul sito 
web della Smoke Free Partnership a partire 
dall’estate 2012 – 
www.smokefreepartnership.eu 
1 
>> Per maggiori informazioni sul 
progetto TobTaxy, visitare il sito 
www.smokefreepartnership.eu
5 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
Smoke Free Parnership 
Contents 
La tassazione è l’intervento più efficace e più redditizio per ridurre 
il consumo di tabacco, soprattutto tra i giovani e nei gruppi di pop-olazione 
a basso reddito. Questa politica è stata a lungo appoggiata 
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità 2 e dalla Banca Mondiale.3 
Anche La Convenzione Quadro sul Controllo del Tabagismo4 pone 
l’accento sulla tassazione quale elemento principale di politiche inte-grate 
per la riduzione del consumo di tabacco. 
Lo spirito dell’efficacia della tassazione, se opportunamente applicata, 
risiede nella sua capacità di aumentare il prezzo dei prodotti del tabacco 
- che direttamente rende il tabacco economicamente meno accessibile 
a gran parte della popolazione e, in particolare, ai gruppi con minor 
potere d’acquisto. Per le persone a basso reddito e i giovani, che vero-similmente 
sono più frequentemente fumatori o potenziali fumatori, 
rendere il tabacco più costoso ne diminuisce l’accesso e l’attrattiva. La 
diminuzione della domanda di tabacco è messa in risalto da un incre-mento 
dei tassi di disassuefazione dal fumo da parte dei fumatori1 e da 
una riduzione dei tassi di inizio di potenziali utilizzatori. 
I giovani sono particolarmente sensibili ai rincari: in questo gruppo, 
la riduzione del fumo potrebbe essere due volte, se non addirittura 
tre volte superiore a quella che si ottiene in soggetti di età più avan-zata. 
Un esempio: il programma della città di New York per il controllo 
del tabagismo attuato nel 2002 dal sindaco Bloomberg prevedeva 
anche l’aumento delle imposte sul tabacco. Nei dieci anni precedenti 
l’attuazione di questo programma, la percentuale dei fumatori non era 
mai diminuita. A seguito del programma di controllo la percentuale dei 
fumatori adolescenti diminuiva dal 17,6% nel 2001 all’8,5% nel 2007, un 
livello inferiore di quasi due terzi alla media nazionale statunitense tra 
gli adolescenti nel 2007 6. 
L’opinione del Ministero delle Finanze sulla tassazione? 
2 
Iniziativa OMS per un mondo senza tabacco, «Building blocks for 
tobacco control: a handbook», Organizzazione Mondiale della Sanità, 
Ginevra, 2004. www.who.int/tobacco/resources/publications/ 
tobaccocontrol_handbook/en/ 
3 
Jha P, Chaloupka F., «Curbing the epidemic: governments and the 
economics of tobacco control», Banca Mondiale, Washington, DC, 
1999. www1.worldbank.org/tobacco/cover2a.asp 
4 
http://www.who.int/tobacco/framework/WHO_FCTC_english.pdf 
5 
Hu T-W, Sung H-Y, Keeler TE., «Reducing cigarette consumption in 
California: tobacco taxes vs. an antismoking media campaign», Am J 
Public Health 1995b;85(9):1218-22 
6 
Cigarette Use Among High School Students --- United States, 1991- 
2009. Morbidity and Mortality Weekly Report, Jul 9, 2010/59 (26): 
797-801 
La tassazione: uno strumento 
di salute pubblica? 
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6 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
Smoke Free Parnership 
Contents 
Perché l’evidenza non si traduce in un cambiamento 
delle politiche regolatorie? 
Le realtà dei moderni meccanismi governativi hanno come risultato liv-elli 
di tassazione alquanto inadatti a frenare l’uso del tabacco. Perché? 
Uno dei motivi principali risiede nel fatto che, anche se i Ministri della 
Salute di ogni paese possono capire i benefici della tassazione, il con-trollo 
dei livelli impositivi spetta comunque ai Ministeri dell’Economia e 
delle Finanze dei rispettivi governi. Sfortunatamente la comunicazione 
tra il Ministero della Salute e quello delle Finanze è talvolta lacunosa se 
non addirittura inesistente; ne consegue che il Ministero delle Finanze 
ha una conoscenza sommaria della relazione tra tassazione e salute, o 
addirittura tra tassazione ed entrate statali. 
Inoltre, il Ministero delle Finanze di solito considera il tabacco o una 
risorsa che genera entrate o un bene di consumo ordinario, senza 
probabilmente valutare o comprendere appieno tutti i costi socioeco-nomici 
derivanti dal fumo o quanto la tassazione possa contribuire a 
frenare il fumo. Spesso il Ministero delle Finanze ha stretti rapporti con 
i produttori di tabacchi lavorati e subiscono pressioni contro l’aumento 
delle imposte sul tabacco. 
Come può contribuire la comunità che si occupa di 
salute pubblica? 
La comunità che si occupa di salute pubblica deve impegnarsi: 
1 / A comprendere i processi di politiche normative relative alla 
tassazione del tabacco (chi decide cosa, quando e come) 
2 / Ad accrescere la consapevolezza generale del valore, del ruolo, della 
struttura e degli effetti della tassazione del tabacco 
3 / Ad esercitare pressioni a favore di un reale aumento delle imposte 
sui tabacchi a vantaggio della salute collettiva e delle entrate statali 
4 / Ad esercitare pressioni affinché tutti i prodotti di tabacco siano gra 
vati da un livello di imposta simile 
5 / A stabilire contatti tra i sostenitori presso il Ministero della Salute e 
quelli dislocati presso l’amministrazione fiscale 
6 / Ad impegnarsi direttamente presso il Ministero dell’Economia e 
delle Finanze 
7 / A trovare parlamentari interessati alla tassazione del tabacco 
8 / Ad accertarsi che i parlamentari si impegnino presso il Ministero 
dell’Economia e delle Finanze a presentare richieste riguardanti la 
tassazione del tabacco 
Purtroppo, a causa della scarsa conoscenza in materia di imposizione 
fiscale, coloro che si occupano di salute pubblica spesso non sono in 
grado né di informare in maniera efficace i governi né di esercitare 
pressioni sugli stessi. La tassazione è un settore complesso che viene 
percepito come qualcosa difficile da apprendere. Per questi motivi, gli 
operatori che si occupano di salute pubblica potrebbero avere diffi-coltà: 
• Ad argomentare a favore dell’imposizione fiscale come politica rego-latoria 
• Ad elaborare strategie coerenti per inasprire l’imposizione fiscale 
• A ribattere efficacemente alle argomentazioni che vertono su un al-leggerimento 
dell’imposizione fiscale o semplicemente sul mantenere 
l’inasprimento fiscale allineato all’inflazione 
Per rispondere a queste difficoltà, la comunità che si occupa di salute 
pubblica deve assolutamente reagire in maniera positiva per contras-tare 
l’industria del tabacco, che ha investito molto per stringere rap-porti 
con i funzionari del fisco. L’industria del tabacco 7 argomenta, in 
modo erroneo ma persuasivo, che l’imposizione fiscale è inopportuna o 
inefficace per ridurre il fumo: l’inasprimento fiscale porterebbe solo ad 
una pratica più intensiva del commercio illegale di tabacco 8. 
7 
In questo contesto per industria 
del tabacco si intende la 
totalità delle organizzazioni 
che sono costituite e/o 
rappresentano gli interessi 
dei produttori di tabacco e dei 
tabacchi lavorati. 
8 
Come esempio lampante, 
si veda una reazione al 
bilancio 2012 del Regno Unito 
pubblicata sul Guardian: 
>> See More
7 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
Smoke Free Parnership 
Contents 
Accise ad valorem 
Sono applicate in base al valore monetario dei pro-dotti 
di tabacco (vale a dire una determinata percen-tuale 
sui prezzi di fabbrica o sui prezzi di vendita) 
Accise specifiche 
Sono applicate sotto forma di importo fisso per 1000 
sigarette (o per pacchetto da 20 sigarette, o per 
stecca). Si applica la stessa accisa a prescindere dal 
prezzo di base, in questo modo non aumentano le 
differenze di prezzo tra le marche più costose e quelle 
più economiche. 
Contenuto delle confezioni di sigarette 
• Un pacchetto contiene in genere 20 sigarette 
• Una stecca di sigarette contiene in genere 10 
pacchetti o 200 sigarette 
• Un master case contiene in genere 50 stecche 
o 10.000 sigarette 
• Un container contiene 1000 master case o 10 
milioni di sigarette 
Contrabbando 
Il contrabbando è il commercio di prodotti importati 
illegalmente. 
Contrabbando organizzato su vasta scala 
Il contrabbando organizzato su vasta scala di pro-dotti 
di tabacco comporta il trasporto, la distribuzi-one 
e la vendita illegali di ingenti partite di sigarette 
da parte della criminalità organizzata che, in genere, 
elude il pagamento di qualsiasi imposta. 
Contrabbando su piccola scala (pirateria) 
Il contrabbando su piccola scala (pirateria) com-porta 
l’acquisto, da parte di individui o piccoli 
gruppi, di partite di prodotti di tabacco in paesi dove 
l’imposizione fiscale è più bassa, per poi rivenderle in 
paesi dove le imposte sono maggiori. 
Costi esterni 
In termini economici, i costi esterni rappresentano l’ 
impatto socioeconomico sfavorevole che colpisce le 
persone (parti esterne) che non hanno un ruolo nella 
decisione economica in esame. Parlando di fumo 
(e delle relative conseguenze), i costi esterni non 
coperti dai fumatori comprendono: il decremento 
della produttività e le assenze per malattia, i costi per 
l’erogazione di servizi sanitari ed assistenziali, i costi 
del fumo passivo per i non fumatori e il costo degli 
incendi causati dai prodotti da fumo. 
Costi parzialmente esterni 
Costi sostenuti dai non fumatori che vivono in un 
nucleo familiare dove è presente anche un fumatore. 
Costi privati (o costi interni, in contrappo-sizione 
ai costi esterni) 
I costi sostenuti dai singoli soggetti corrispondenti 
alle loro scelte di mercato atte a massimizzare la loro 
utilità/il loro piacere. 
Elasticità del prezzo in rapporto alla domanda 
Concetto economico che misura come la domanda 
di un prodotto risponda ad una variazione dell’1% del 
prezzo dello stesso prodotto. L’elasticità dei prezzi 
varia a seconda del prodotto. I prodotti di prima 
necessità (o che, come il tabacco, danno assuefazi-one 
o di cui non esista un surrogato) tendono ad 
Termini e concetti 
importanti utilizzati 
in questo toolkit 
dalla A alla Z 
A-E 
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8 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
Important Terms 
and Concepts in this 
Toolkit 
Smoke Free Parnership 
Contents 
essere meno sensibili alle variazioni del prezzo poiché 
i consumatori sono inclini a continuare ad acquistarli 
nonostante costino di più. 
L’elasticità può essere stimata mediante un’analisi 
econometrica; in genere è negativa in quanto 
l’aumento dei prezzi riduce la domanda. Ad esem-pio, 
un’elasticità del prezzo pari a -0,4 significa che 
l’aumento del prezzo pari all’1% porterà ad una riduzi-one 
dei consumi dello 0,4%. Le variazioni del prezzo 
possono comportare una variazione del numero di 
persone che utilizzano quel determinato prodotto e 
una variazione della quantità di prodotto acquistata. 
Fabbricazione illecita 
La fabbricazione illecita riguarda quei prodotti fabbri-cati 
al di fuori dalla legislazione. Tale legislazione può 
essere rappresentata da norme fiscali o di altro tipo 
(quali le leggi in materia di concessione di licenze o di 
monopolio) che impongono restrizioni alla fabbricazi-one 
dei prodotti di tabacco. 
Incidenza della tassazione 
L’incidenza della tassazione è l’analisi dell’effetto di 
un particolare onere fiscale sulla distribuzione del 
benessere economico. L’incidenza della tassazione si 
dice “ricada” sul gruppo che, alla fine, subisce l’onere di 
tale imposta. 
Indice dei prezzi al consumo (IPC) 
L’indice dei prezzi al consumo (IPC) è la misura del 
costo medio di beni e servizi acquistati da un nucleo 
familiare medio. È uno dei diversi indici dei prezzi cal-colati 
dagli istituti di statistica nazionali. La variazi-one 
percentuale dell’IPC è la misura dell’inflazione. 
Onere fiscale 
Smuggling is the trade in illegally imported products. 
Prezzo medio ponderato di vendita al dettaglio 
(PMP) 
Il prezzo medio ponderato di vendita al dettaglio 
(PMP) è calcolato dalla somma totale del valore 
monetario delle sigarette immesse sul mercato 
(basata sul prezzo di vendita al dettaglio, compren-sivo 
di tutte le imposte) diviso per la quantità totale 
di sigarette immesse. Il prezzo medio ponderato di 
vendita deve essere determinato entro il 1° marzo di 
ogni anno sulla base dei dati relativi alle immissioni in 
consumo dell’anno precedente. 
Tabacco contraffatto 
La produzione di tabacco contraffatto è una forma di 
manifattura illegale, in cui i prodotti lavorati recano 
un marchio registrato senza esserne autorizzati dal 
possessore dello stesso. 
Tabacco di contrabbando 
Per tabacco di contrabbando si intendono i prodotti 
del tabacco che sono stati importati, distribuiti o ven-duti 
sul territorio di un Stato membro in violazione 
delle leggi fiscali o doganali vigenti in tale nazione o 
in UE. 
Tabacco trinciato a taglio fino 
Il tabacco trinciato a taglio fino è un prodotto semi-lavorato, 
venduto a peso al consumatore. Per poter 
preparare le sigarette rollate, i fumatori di tabacco 
trinciato devono quindi acquistare separatamente il 
tabacco, le cartine o i tubetti ed eventualmente le ap-posite 
macchinette per rollare le sigarette. 
E-T 
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9 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
Smoke Free Parnership 
Contents 
Le basi della 
tassazione del tabacco 
La tassazione del tabacco ha tre scopi principali: 
• Aumentare le entrate fiscali 
• Promuovere la salute riducendo il consumo di tabacco 
• Compensare le esternalità 
A differenza della maggior parte dei beni di consumo, il tabacco non 
è indispensabile; il suo consumo impone costi sociali seri e sostanziali 
(le cosiddette “esternalità”). Tali costi includono quelli per l’assistenza 
sanitaria associati alle patologie correlate al fumo che non sono 
direttamente sostenuti dagli stessi fumatori come pure quelli rela-tivi 
alle vittime del fumo passivo e la perdita di produttività, anche 
questi a carico della collettività. Tali costi giustificano l’intervento del 
governo per regolamentare il consumo di tabacco e rappresentano 
un fondamento logico dal punto di vista economico per l’applicazione 
di un’imposta sui prodotti del tabacco. 
La letteratura economica suggerisce che anche l’esistenza di alcuni 
costi privati (o interni) giustifica l’intervento del governo nelle decisio-ni 
personali in materia di fumo. Il fondamento logico è che non tutti 
gli individui riconoscono correttamente gli effetti avversi del fumo 
sulla loro salute futura e/o i rischi e i costi della dipendenza da nico-tina 
poiché, in genere, le persone iniziano a fumare da giovani senza 
rendersi completamente conto che la nicotina crea dipendenza. In 
questo caso, il ruolo delle accise sui tabacchi è quello di rendere tali 
prodotti economicamente meno accessibili, per scoraggiare i fuma-tori 
di oggi e di domani 9. 
Cosa rende ottimale un’aliquota fiscale sul tabacco? 
Affinché un’aliquota fiscale sul tabacco sia considerata ottimale, essa 
deve raggiungere degli obiettivi che variano a seconda dei diversi punti 
di vista: 
• Dal punto di vista di salute pubblica → debellare il fumo 
• Dal punto di vista del governo → massimizzare le entrate ma anche 
migliorare la salute, ridurre l’assistenza sanitaria e gli altri costi con 
nessi al fumo 
• Dal punto di vista economico → rappresentare un’efficace fonte di 
gettito fiscale e compensare le esternalità e le internalità associate al 
consumo di tabacco. 
Quando si discute di inasprimento fiscale è importante avere una chi-ara 
comprensione di questi punti di vista. 
9 
Section taken from “The 
Aspect Consortium”, European 
Commission Publication, 
October 2004,” pg76
10 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
Smoke Free Parnership 
Contents 
La struttura della tassazione del 
tabacco 
Manufactured tobacco in the EU is subject to 
three types of taxation - two types of excise 
duty and Value Added Tax (VAT). 
• Le accise specifiche (o fisse) vengono 
applicate sotto forma di imposta fissa per 
unità di prodotto. Si applica la stessa 
imposta a prescindere dal prezzo di base, in 
questo modo non si accrescono le differenze 
di prezzo tra le marche più costose e quelle 
più economiche. 
• Le accise ad valorem sono proporzionali 
al prezzo di vendita al minuto dei prodotti 
del tabacco (vale a dire una percentuale fissa 
sui prezzi di fabbrica o sui prezzi di vendita 
al dettaglio). Diversamente dalle accise 
specifiche, in caso di inflazione o di aumento 
dei prezzi da parte dei produttori, le ac-cise 
ad valorem aumentano le differenze di 
prezzo tra le marche più costose e quelle 
più economiche. Le imposte riscosse sono 
protette contro l’inflazione e aumentano 
parallelamente all’aumento dei prezzi. 
Sono la 
migliore 
imposta No, io sono 
meglio! 
Imposte: chi vince? 
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11 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
Smoke Free Parnership 
Contents 
Come si determina il prezzo di una sigaretta? 
Il grafico sottostante illustra una scomposizione analitica dei diversi 
componenti che determinano il prezzo di una sigaretta: 
© Hana Ross 
Total exice tax 
Specific excise 
tax = €0.09 
Ad-valorem excise 
tax:% of wholesale 
of retail price; e.g 
€0.09 if rate is 30% 
of retail price 
VAT / sale tax % 
of (wholesale price 
+ excise tax); e.g. 
€ 0.01 if VAT -15 %) 
Retail price = € 0.30 
(Pack price = € 6.00) 
Total tax = € 0.22 
Retail margin 
= € 0.01 
Wholesale price = € 0.07 
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12 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
Smoke Free Parnership 
Contents 
La vigente normativa dell’UE in materia di accise sul tabacco lavorato 
dispone che, fino al 1° gennaio 2014: 
• L’elemento specifico dell’accisa non deve essere inferiore al 5% né 
superiore al 76,5% dell’onere fiscale totale (accisa specifica + accisa 
proporzionale + imposta sul valore aggiunto); 
• L’accisa totale dovrà essere pari ad almeno il 57% del prezzo medio 
ponderato di vendita al dettaglio (tranne nei paesi che applicano 
un’accisa di almeno 101€ per 1000 sigarette); 
• L’accisa minima non può essere inferiore a 64€ per 1000 sigarette in 
dipendentemente dal prezzo medio ponderato di vendita al dettaglio. 
La Direttiva 2010/12/UE del Consiglio del 16 febbraio 2010 dispone che, 
a decorrere dal 1° gennaio 2014: 
• L’elemento specifico dell’accisa non deve essere inferiore al 5% né 
superiore al 76,5% dell’onere fiscale totale (accise specifica + accise 
proporzionale + imposta sul valore aggiunto); 
• L’accisa totale dovrà essere pari ad almeno il 60% del prezzo medio 
ponderato di vendita al dettaglio (tranne nei paesi che applicano 
un’accisa di almeno 115€ per 1000 sigarette); 
• A Bulgaria, Estonia, Grecia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Polonia e 
Romania sarà concesso un periodo transitorio fino al 31 dicembre 
2017; 
• L’accisa minima non può essere inferiore a 90€ per 1000 sigarette 
indipendentemente dal prezzo medio ponderato di vendita al 
dettaglio (ad eccezione dei suddetti paesi fino al 31 dicembre 2017). 
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13 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
Gli effetti della struttura della tassazione 
L’imposta di consumo, se usata correttamente, ha le potenzialità di aumentare i prezzi finali dei prodotti del 
tabacco. Tuttavia si dovrebbe fare attenzione al fatto che, se applicate in varie combinazioni, le due accise - 
specifica e ad valorem - incidono diversamente sulla determinazione del prezzo finale complessivo del tabacco. 
Smoke Free Parnership 
Contents 
Accisa specifica 
• Le accise specifiche sono di semplice applicazione e gravano in pari 
misura su tutte le marche di una determinata categoria di pro-dotti 
di tabacco. Tuttavia le accise specifiche non sono indicizzate 
all’inflazione, sono quindi necessari dei costanti adeguamenti affin-ché 
abbiamo sempre lo stesso impatto economico. 
• Non consentono ai produttori di tabacco di manipolare il prezzo per 
ridurre il loro obbligo fiscale. 
• Tendono a ridurre la concorrenza tariffaria e sono preferite dai produ-ttori 
di sigarette di alta qualità. 
• L’obbligo fiscale dell’industria resta invariato a fronte della variazione 
del prezzo di fabbrica. 
Pro 
• Dà al governo un maggiore controllo sul gettito fiscale; 
• Mantiene ristretto il ventaglio dei prezzi, riduce il passaggio ad 
un’altra marca conseguente all’aumento dell’imposta; 
• Meno costosa da applicare; 
• Più benefica per la salute pubblica, a patto che l’incidenza della 
tassazione cresca di pari passo con l’inflazione 
Contro 
• Deve essere costantemente inasprita per stare al passo con 
l’inflazione ed i livelli di reddito; 
• Incoraggia l’industria ad aumentare il prezzo per incrementare 
gli utili. 
Accisa ad valorem 
Pro 
• Adjusts the tax for inflation; 
• Tax liability increases with higher prices. 
Contro 
• L’industria può esercitare un maggior controllo sull’importo delle 
tasse da pagare manipolando il prezzo di fabbrica; 
• Porta a differenze di prezzo più marcate cosicché i fumatori possono 
sfuggire all’aumento delle tasse orientando i loro acquisti verso pro-dotti 
del tabacco più economici (ad es. passando da sigarette di alta 
qualità a tabacco trinciato a taglio fino); 
• È più costosa da applicare perché ci si deve tenere aggiornati sia sul 
valore sia sul volume delle diverse marche vendute; 
• L’accisa ad valorem incoraggia la concorrenza tariffaria che può por-tare 
ad un ribasso dei prezzi. 
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14 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
Smoke Free Parnership 
Contents 
*** Best practice: abbinare l’accisa specifica con quella ad valorem *** 
Gli Stati Membri dell’UE utilizzano la struttura impositiva mista che abbina l’accisa specifica con quella 
ad valorem. Inoltre, i paesi sono soggetti ad una ‘accisa minima’, da riscuotere su ogni sigaretta per 
preservare gli obiettivi in materia di salute pubblica e di gettito fiscale. Tale accisa minima e il livello im-positivo 
di ciascun paese specifico devono necessariamente, per lo meno, stare al passo con l’inflazione 
affinché l’accisa non perda il suo potere deterrente. 
A causa delle diverse strutture ed aliquote impositive, si riscontrano ampie differenze 
nell’importo della tassa/dell’accisa per 1000 sigarette rilevato in Europa a gennaio 2008: 
€ 250 
€ 200 
€ 150 
€ 100 
€ 50 
€ 0 
66 
Russia Ukraine Bulgaria Romania Lithuania Latvia Estonia Czech 
Republic 
60 60 
Hungary Poland Slovenia Germany France Ireland 
4 5 
41 44 43 49 
141 
170 
227 
43 37 
© Hana Ross 
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15 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
Gli effetti dell’inflazione 
Smoke Free Parnership 
Contents 
Quando l’inasprimento fiscale non è allineato all’inflazione ci troviamo 
in presenza di una riduzione della tassazione. Ne consegue un incre-mento 
della percentuale di fumatori e una diminuzione delle entrate 
fiscali dalla vendita dei tabacchi. 
• L’accisa specifica può essere erosa dall’inflazione e dai redditi in 
crescita, quindi deve essere indicizzata per stare al passo con 
l’inflazione e i livelli di reddito. 
• L’accisa ad valorem viene automaticamente adeguata all’inflazione, 
ma solo se i prezzi del produttore sono allineati all’inflazione. L’accisa 
ad valorem non viene adeguata alla crescita del reddito. 
Pertanto è importante discutere a favore di adeguamenti automatici 
alla crescita dell’inflazione e del reddito per l’accisa specifica, laddove 
tali argomentazioni risultino politicamente accettabili. 
Correggere per inflazione 
Qualora non sia indicizzata, l’inflazione può erodere gli effetti 
dell’accisa specifica sul consumo di tabacco. È quindi importante pres-tare 
attenzione ai prezzi reali (aggiustati per inflazione) dei prodotti di 
tabacco: 
il prezzo reale = prezzo attuale (o nominale) 
÷ prezzo di tutti i beni e servizi 
(espresso sotto forma di indice dei prezzi al dettaglio o indice dei prezzi al consumo)
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
Gli effetti della crescita del reddito - Accessibilità economica 
Smoke Free Parnership 
Contents 
16 
I paesi in cui il livello del reddito è in crescita devono prendere in con-siderazione 
l’accessibilità economica dei prodotti di tabacco - l’effetto 
combinato di prezzo e reddito. Tale effetto dipende dall’elasticità del 
prezzo e dall’elasticità del reddito in rapporto alla domanda. 
La diminuzione del consumo dipende dalla minore accessibilità eco-nomica 
del tabacco. Ci sono numerosi fattori che determinano la 
capacità di una popolazione di accedere al tabacco: 
1 / Le vigenti aliquote dell’accisa sul tabacco 
2 / Il prezzo di vendita del tabacco 
3 / Il reddito medio 
4 / L’aumento del reddito 
5 / I tassi di inflazione 
6 / L’accesso al tabacco a buon mercato (sigarette scontate, sigarette 
rollate a mano, sigarette comprate in duty-free, prodotti di tabacco 
di contrabbando) 
Una volta che questi fattori sono presi in considerazione, è possibile 
stimare quanto gli aumenti delle imposte incidano sul consumo di 
tabacco. 
L’accessibilità economica può essere misurata in base a: 
• Il prezzo rapportato al reddito: % del PIL pro capite necessario 
per acquistare 100 pacchetti di sigarette; oppure 
• I minuti di lavoro necessari per acquistare 1 pacchetto: per 
quanto tempo un lavoratore medio deve lavorare per poter 
acquistare 1 pacchetto di sigarette 
Non ho 
abbastanza 
soldi 
Quanto?!?! 
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17 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
Average annual percentage change in the Relative Income Price 
Romania (a) 
Smoke Free Parnership 
Contents 
Variazione dell’accessibilità economica in Europa, 1990 – 2008 10 
a / Romania: 1994-2008 
b / Islanda: 1999-2008 
c / Croazia: 1998-2002 
10 
Greece 
Denmark 
Iceland (b) 
Czech Rep. 
Norway 
Finland 
Ireland 
Turkey 
Croatia (c) 
Russia 
Luxembourg 
Austria 
Spain 
Sweden 
United Kingdom 
Poland 
Portugal 
Germany 
Hungary 
Fonte: Evan Blecher, «The Economics of Tobacco Control in Low- and Middle-income Countries», Tesi presentata per il 
dottorato in discipline umanistiche, School Of Economics, Università di Città del Capo, aprile 2011 
Italy 
Netherlands 
Belgium 
Australia 
Switzerland 
France 
8% 
4% 
0% 
-4% 
-8% 
-12% 
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TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
Smoke Free Parnership 
Contents 
18 
La reazione dell’industria del 
tabacco alla tassazione 
Mantenere i livelli di imposizione fiscale quanto più bassi possibile è 
nel pieno interesse dei produttori di tabacchi lavorati. Se il tabacco 
rimane relativamente a buon mercato, infatti, l’industria del tabacco 
venderà più prodotti e ricaverà maggiori profitti. 
L’industria del tabacco ha esercitato forti pressioni, di ogni sorta, 
su tutti i governi affiché riducessero o quantomeno non aumen-tassero 
le tasse. Sono perfettamente riusciti a manipolare i sis-temi 
impositivi dei tabacchi di ogni paese fornendo informazioni 
infondate che insinuavano 
1 / che i governi avrebbero avuto maggiori entrate fiscali riducen 
do l’imposta e/o 
2 / che, a fronte di un inasprimento fiscale, le entrate sarebbero 
diminuite. 
Inoltre, le multinazionali del tabacco sono state complici nel traf-fico 
illegale per espandere il loro mercato, per penetrare in quei mer-cati 
dove vige il monopolio di stato o per evitare di pagare le tasse. 
• Dove è applicata l’accisa ad valorem, i produttori di tabacchi lavorati 
tendono a ribassare il prezzo di base per diminuire la riscossione delle 
imposte. 
• Dove è applicata l’accisa specifica, i produttori di tabacchi lavorati 
possono aumentare le dimensioni della sigaretta per ribassare 
l’accisa applicata per unità di tabacco e, nel contempo, possono 
alzare il prezzo. 
È evidente che l’inasprimento 
fiscale non incide sulle 
abitudini dei fumatori 
Credevo che, di questi, 
avremmo potuto fidarci 
Solo una delle tante bugie 
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19 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
Smoke Free Parnership 
Contents 
Come calcolare gli effetti di un’imposta 
11 
In teoria, l’elasticità del prezzo 
in rapporto alla domanda di un 
bene o di un servizio può avere 
un risultato di segno positivo, 
ma ciò significherebbe un 
incremento del consumo da 
parte dei consumatori di detto 
bene o servizio allorquando 
il suo prezzo aumenta, il che 
è alquanto inconsueto nella 
pratica. 
I dati riferiti al passato possono essere utilizzati per stimare come i 
prezzi del tabacco incidano sul suo consumo. Tale incidenza viene 
misurata per mezzo dell’elasticità del prezzo in rapporto alla doman-da 
di tabacco, che può essere utilizzata per prevedere quanto le vari-azioni, 
attuali o prospettate, del prezzo e dell’imposta incidano sull’uso 
futuro del tabacco, sul gettito fiscale e sul numero di decessi che, in 
futuro, saranno provocati dall’uso del tabacco. 
La riduzione del consumo complessivo di tabacco conseguente 
all’aumento del prezzo/dell’imposta può essere analizzata attraverso 
l’elasticità del prezzo in rapporto alla domanda. Si tratta spesso 
di un risultato di segno negativo11 che corrisponde alla diminuzione 
percentuale del consumo a fronte di un aumento dell’1% del prezzo del 
tabacco. Ad esempio, un’elasticità pari a -0,4 indica che l’aumento del 
prezzo dell’1% comporterebbe una riduzione del consumo di tabacco 
pari allo 0,4%. In genere, metà dell’effetto colpisce la prevalenza, e 
l’altra metà la quantità di tabacco consumata da chi non smette co-munque 
di fumare. 
L’elasticità del prezzo in rapporto alla domanda può variare nelle 
diverse giurisdizioni; nell’affermare una riduzione della prevalenza si 
deve tener conto dei dati specifici del paese in oggetto. Un aumento 
del prezzo del 10% in un paese potrebbe non sortire lo stesso effetto sul 
consumo in un altro stato, sebbene l’elasticità del prezzo in rapporto 
alla domanda tenda ad essere molto simile nei paesi industrializzati, 
quali quelli dell’UE. 
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20 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
Italia 1970 - 2005 12 Regno Unito 
1970 
1975 
1980 
1985 
1990 
1995 
2000 
Smoke Free Parnership 
Contents 
La relazione inversa tra consumo di tabacco e prezzo 
Contrariamente a quanto affermato dall’industria del tabacco, la ricerca condotta da numerosi paesi nel corso 
degli anni ha chiaramente dimostrato che la domanda di tabacco è sì sensibile agli aumenti di prezzo, ma non 
come la maggior parte dei beni di consumo voluttuari. 
Quest’aspetto è messo in risalto da tre grafici sul rapporto livello di tassazione/consumo: 
12 
Gallus S, Townsend J et al., Price and consumption of tobacco in Italy over the last three 
decades. European Journal of Cancer prevention, 2003; vol. 12, n. 4. 
1971 - 1997 
Latvia 2003 - 2010 
(Per Capita Consumption and 
Real Cigarette Prices) 
Total consumption of tobacco (x 1.000 tons) 
Price of one pack of cigarettes (€) 
Cigarette prices in LVL 
Annual per capita cigarette consumption 
Cigarette consumption (£ million, 1995 prices) 
Consumption 
Real (inflation adjusted) price in LVL per 1000 sticks 
1971 
1973 
1975 
1977 
1979 
1981 
1983 
1985 
1989 
1991 
1993 
1995 
1997 
Price Per capita cigarette consumption 
110.000,0 
100.000,0 
90.000,0 
80.000,0 
70.000,0 
60.000,0 
2,40 
2,20 
2,00 
1,60 
1,40 
1,00 
60 
50 
40 
30 
20 
10 
0 
2500 
2000 
1500 
1000 
500 
0 
2003 
2004 
2005 
2006 
2007 
2008 
2009 
2010
21 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
Smoke Free Parnership 
Contents 
Un’elasticità del prezzo in rapporto alla domanda di tabacco relati-vamente 
bassa implica che un aumento dell’imposta, come vi mos-treremo 
in seguito, assicurerà sempre maggiori introiti. I risultati 
delle ricerche condotte avvalorano in modo inequivocabile questa 
situazione in molteplici contesti 13. Le imposte sul tabacco rappresen-tano 
un trasferimento di risorse già esistente in economia (quindi non 
contribuiscono al PIL), vale a dire che il denaro dei fumatori va al Fisco e 
quindi alla società sotto forma di servizi erogati dallo stato. 
Punti da tenere in debita considerazione: 
• Il consumo di tabacco tende ad aumentare di pari passo con la 
crescita dei redditi, conseguentemente aumenteranno anche le 
entrate fiscali dalla vendita dei tabacchi (l’elasticità del reddito in 
rapporto alla domanda è positiva). 
• La produzione e le importazioni possono essere poste sotto la rigida 
supervisione del governo, quindi dovrebbe essere relativamente 
semplice riscuotere le tasse. 
13 
Da «Tobacco or Health 
in the European Union», 
una pubblicazione della 
Commissione dell’Unione 
europea a cura del Consorzio 
Aspect, ottobre 2004, pag. 
76 – Riferimento contestuale 
= Townsend J., «Price and 
consumption of tobacco», BMJ 
1998, 52: 132-142 
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22 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
Gli aumenti delle tasse sul 
tabacco e il fumo nell’UE 
Smoke Free Parnership 
Contents 
Tra il 2005 ed il 2006, il consumo di sigarette in tutta l’UE è diminuito 
poco più del 10% a causa degli inasprimenti fiscali. Nell’UE a 15 paesi, 
l’incremento medio dell’imposta pari al 33% ha portato tra il 2002 ed 
il 2006 ad una netta riduzione del fumo: - 16%. Tuttavia, negli Stati 
membri di nuova adesione un incremento analogo pari al 34% ha com-portato, 
nel periodo compreso tra la loro adesione nel 2004 e la fine del 
2006, una riduzione del fumo di solo l’1%. Questo modestissimo calo 
potrebbe essere spiegato dal livello impositivo iniziale relativamente 
basso e da una ancora più bassa elasticità del prezzo in rapporto alla 
domanda. Tutti gli studi dimostrano che imposte più alte sulle siga-rette 
incrementano le entrate statali, sono efficaci nel ridurre il fumo 
ed hanno un effetto immediato. Le maggiori entrate statali conseg-uenti 
ad imposte più elevate possono essere destinate a misure per la 
promozione della salute e per la disassuefazione dal fumo. 
Nello stesso periodo, però, sono aumentate del 10% le quantità di 
tabacco trinciato a taglio fino vendute nell’UE, su cui grava un’aliquota 
fiscale inferiore rispetto a quella delle sigarette. Per questo motivo 
la Commissione Europea ha proposto un incremento delle accise sul 
tabacco trinciato a taglio fino affinché le persone smettano di fumare 
qualsiasi prodotto del tabacco 14. 
14 
Traduzione non ufficiale del paragrafo estrapolato da 
«SFP Spotlight on Taxation and Illicit Trade» – 
www.smokefreepartnership.eu 
(ultimo accesso, gennaio 2011) 
L’effetto degli inasprimenti 
fiscali sulle entrate statali 
I vantaggi derivanti da un aumento delle accise sul tabacco che superi 
il livello dell’inflazione sono molteplici. 
A fronte di un aumento delle accise, seguirà immediatamente un 
incremento delle entrate fiscali dalla vendita dei tabacchi. Come 
dimostrato da Townsend (1996), supponiamo che l’elasticità del prezzo 
in rapporto alla domanda di tabacco (vale a dire la sensibilità del con-sumo 
complessivo di tabacco al suo prezzo piuttosto che l’elasticità 
della prevalenza di fumatori) sia - 0,5 nel nostro scenario di consumo. 
L’elasticità del consumo è la risposta della quantità totale di tabacco/ 
sigarette utilizzata a fronte di una variazione del prezzo pari all’1%. 
L’elasticità della prevalenza è la variazione del numero di fumatori 
adulti a fronte di una variazione del prezzo pari all’1%. Ne consegue 
che un aumento del prezzo dei prodotti del tabacco comporta un 
incremento degli introiti. 
Gli esempi sottostanti ne sono una prova: 
See the next 
examples as 
evidence: 
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23 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
Smoke Free Parnership 
Contents 
Germany -Tax burden 
vs. Excise revenue 
UK -Tax burden 
vs. Excise revenue Italy -Tax burden 
vs. Excise revenue 
Tax burden per 1000 
Tax burden per 1000 
Tax burden per 1000 
Excise revenue 
Excise revenue 
Excise revenue 
200 
150 
100 
50 
0 
250 
250 
150 
100 
50 
0 
140 
120 
100 
80 
60 
40 
20 
0 
13,5 
13 
12,5 
12 
11,5 
11,8 
11,6 
11,4 
11,2 
11 
10,8 
10,6 
10,4 
10,2 
12 
10 
8 
6 
4 
2 
0 
2002 
2003 
2004 
2005 
2006 
2007 
2008 
2002 
2003 
2004 
2005 
2006 
2007 
2008 
2002 
2003 
2004 
2005 
2006 
2007 
2008 
Poland -Tax burden 
vs. Excise revenue 
France -Tax burden 
vs. Excise revenue Hungary -Tax burden 
vs. Excise revenue 
Tax burden per 1000 
Tax burden per 1000 
Tax burden per 1000 
Excise revenue 
Excise revenue 
Excise revenue 
Tax burden per 1000 
Excise revenue 
300 
250 
200 
150 
100 
50 
0 
250 
200 
150 
100 
50 
0 
20.000 
15.000 
10.000 
5.000 
0 
4 
3,5 
3 
2,5 
2 
1,5 
1 
0,5 
0 
10 
9,5 
9 
8,5 
8 
1,2 
1 
0,8 
0,6 
0,4 
0,2 
0 
2002 
2003 
2004 
2005 
2006 
2007 
2008 
2002 
2003 
2004 
2005 
2006 
2007 
2008 
2002 
2003 
2004 
2005 
2006 
2007 
2008 
Effect of taxation rise on government revenue 
Continued from previous page 
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24 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
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Come calcolare l’effetto sulle entrate statali 
Effetto sul gettito fiscale - un metodo semplice! 
• Gettito fiscale antecedente all’aumento = aliquota fiscale antecedente 
all’aumento T1 x vendite antecedenti all’aumento Q1 
• Gettito fiscale successivo all’aumento = aliquota fiscale successiva 
all’aumento T2 x vendite successive all’aumento Q2 
• Persino in quei paesi dove la domanda è più sensibile al prezzo, non si pos 
sono ridurre gli introiti aumentando l’imposta; non si riesce nemmeno ad 
avvicinarsi ad una riduzione! 
Più precisamente:- 
Se i prezzi aumentano del 10% (da P1 a P2) e l’elasticità e è -0,4 ne consegue che 
Q2/Q1 = 1,1 -0,4 = 0,96, quindi la diminuzione del fumo è pari al 4% 
Se i prezzi aumentano del 20% ne consegue che 
Q2/Q1 = 1,2 -0,4 = 0,93, quindi la diminuzione del fumo è pari al 7% (e non 
all’8%, come ci si poteva aspettare, perché la funzione è esponenziale) 
• Se T1/P1 = 70% circa (0.7), il gettito fiscale aumenterà fino a quando 
l’elasticità del prezzo è maggiore di -1,4 
• Tutti gli studi suggeriscono che l’elasticità del prezzo è superiore a questa 
stima (variando tra -0,2 e -0,9) 
• Pertanto se T/P è 0,7 ed e = -0,5, l’elasticità del gettito fiscale sarà 0,65 
• Oppure se T/P è 0,5 ed e = -0,4, l’elasticità del gettito fiscale sarà 0,8 
Tobacco Taxes and Revenues in UK 
Taxation revenue (£ million) 
Price (£) 1994 value 
1971 
1973 
1975 
1979 
1981 
1983 
1985 
1987 
1989 
1991 
1993 
1995 
Revenue Price 
9000 
8500 
7500 
7000 
6500 
6000 
5500 
£2.90 
£2.40 
£1.90 
£1.40 
ESEMPIO 1 
Se l’imposta sulle sigarette aumentasse del 30%, con e = -0,5 e T/P = 0,7 
• Il gettito fiscale dovrebbe aumentare di circa il 20% 
• Il consumo di sigarette dovrebbe diminuire di circa il 10% 
• Se l’inasprimento fiscale non fosse completamente efficace come deter-rente 
al fumo, la diminuzione del consumo di sigarette sarebbe minore 
ma le entrate statali sarebbero maggiori. 
ESEMPIO 2 
Se l’imposta sulle sigarette aumentasse del 20%, con e= -0,5 e T/P = 0,7 
• Il gettito fiscale aumenterebbe di circa il 12,5 % 
• Il consumo di sigarette diminuirebbe del 6,3%. 
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statali... e per la salute dei 
25 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
I vantaggi per i governi derivanti dagli inasprimenti fiscali sono molteplici. 
Smoke Free Parnership 
Contents 
I vantaggi per i governi derivanti dagli 
aumenti delle tasse sul tabacco 
Risparmi sui costi dei servizi sanitari – Prendiamo come 
esempio il Regno Unito: nel 2006, il National Health Service ha speso in 
Inghilterra 2,7 miliardi di sterline (3,2 miliardi di euro) per il trattamento 
di patologie correlate al fumo. Se diminuisse il rischio di sviluppare delle 
patologie (a causa della minore prevalenza del fumo e della diminuzione dei 
rischi per gli ex fumatori), diminuirebbero anche i costi per il trattamento 
delle stesse. 
Guadagni in termini di rendimento imputabili a una 
riduzione del tasso di assenteismo - È stato dimostrato che 
i fumatori si assentano di più dal lavoro rispetto ai non fumatori. Se più 
persone smettessero di fumare, il loro rendimento aumenterebbe per via 
della riduzione dell’assenteismo. 
Minore spesa per le indennità per malattia e disabilità - Il 
fumo è associato ad un peggior stato di salute della popolazione ed anche 
ad una più elevata mortalità. Si stima pertanto che un aumento delle 
imposte, provocando una riduzione della prevalenza di fumatori, avrebbe 
come conseguenza la riduzione della spesa per le indennità a persone in età 
lavorativa con patologie croniche (quali l’indennità di integrazione salariale e 
di sostegno ed il sussidio di sussistenza per disabili). 
Guadagni in termini di rendimento imputabili ad una 
riduzione del tasso di mortalità - Il fatto che le persone vivano 
più a lungo implica che avranno una maggiore probabilità di sopravvivenza 
e continueranno a lavorare fino all’età media di pensionamento. Pertanto, 
una riduzione della prevalenza del fumo avrà come risultato dei guadagni in 
termini di rendimento imputabili ad una riduzione del tasso di mortalità. 
Le aliquote fiscali 
addizionali sono 
importanti per le entrate 
Anni di vita guadagnati – Il fatto 
che la gente viva più a lungo e in migliori 
condizioni di salute già di per sé è un 
vantaggio non solo soggettivo, ma anche 
per l’intera società. Un esempio: per 
calcolare il valore degli anni di vita vissuti 
in più dalle persone che smettono di 
fumare (o che non hanno mai fumato) 
a causa dell’aumento del prezzo, i 
ministeri del governo britannico 
preferivano adottare le stime del 
“valore umano” della prevenzione 
di una morte accidentale (di poco 
inferiore a 1 milione di sterline). 
Incremento del gettito fiscale imputabile a una 
riduzione del tasso di assenteismo – Il rendimento extra 
derivante dalla riduzione dell’assenteismo tra le persone che smettono di 
fumare (o che non hanno mai fumato) a causa dell’aumento dell’imposta 
porta a maggiori entrate fiscali dalla riscossione dell’imposta sul reddito, dei 
contributi dell’assicurazione nazionale (INAIL) e dell’IVA. 
Incremento del gettito fiscale imputabile al 
prolungamento della vita lavorativa – Le persone in età 
lavorativa delle quali si evita il decesso perché hanno smesso di fumare (o 
non hanno mai fumato) a causa dell’aumento dell’imposta sui tabacchi 
vivranno più a lungo e conseguentemente verseranno più imposte sul 
reddito ai governi e più contributi INPS e INAIL. Inoltre spenderanno almeno 
una parte del loro ulteriore reddito disponibile e quindi pagheranno più IVA. 
cittadini 
Così tanti vantaggi
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
Contents La tassazione delle sigarette e la povertà: 
l’imposta è regressiva? 
I gruppi socioeconomici meno abbienti tendono a fumare più degli altri 
e, conseguentemente, soffrono maggiormente di patologie correlate 
al fumo, in particolare tumori, cardiopatie e patologie croniche ostrut-tive 
delle vie respiratorie. 
Sebbene i gruppi socioeconomici meno abbienti potrebbero pagare 
più tasse continuando a fumare, è pur vero che sono più sensibili 
al prezzo rispetto agli altri gruppi e probabilmente reagiranno 
agli aumenti di prezzo o smettendo di fumare o riducendo 
il consumo di tabacco. Pertanto, un rincaro del prezzo per-mette 
di ridurre la prevalenza di fumatori in questo gruppo 
specifico maggiormente rispetto a qualsiasi altro inter-vento 
e, in definitiva, di migliorare la salute. 
Inoltre, la tassazione di per sé agisce in maniera 
complementare ai messaggi di educazione sanitaria 
inerenti agli effetti nocivi del fumo, rendendoli più 
incisivi – soprattutto per i gruppi che si dimostrano meno 
sensibili al materiale informativo di educazione sanitaria 
che mette in risalto i rischi associati all’uso di tabacco. 
Si dovrebbe notare che i governi dovrebbero essere esortati 
a utilizzare una parte di queste maggiori entrate fiscali dalla 
vendita dei tabacchi per sostenere lo sviluppo, l’assistenza 
sanitaria e/o la disassuefazione dal fumo nei gruppi 
socioeconomici meno abbienti. 
Smoke Free Parnership 
La bugia della regressività 
26 
Fuma, ti sentirai 
ricco. 
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27 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
Smoke Free Parnership 
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L’accantonamento 
L’accantonamento consiste nel mettere da parte una percentuale 
del gettito fiscale derivante dall’inasprimento dell’imposta sui tabac-chi 
per incentivi nel campo dello sviluppo, dell’assistenza sanitaria, 
dell’istruzione o della salute pubblica. 
I governi potrebbero utilizzare le imposte accantonate per: 
• Sostenere le attività per il controllo del tabagismo (come avviene in 
Tailandia e in California) 
• Sontrollare il tabacco e promuovere la salute (come avviene in Finlan-dia, 
Romania, Estonia, Polonia, Slovenia, Lituania) 
• Per i servizi di assistenza sanitaria o le prestazioni dell’assicurazione 
sanitaria (come avviene nel Regno Unito, in Grecia, Irlanda, Portogal-lo 
e Austria) 
Altri stati potrebbero utilizzare le entrate fiscali dalla vendita dei tabac-chi 
per lo sviluppo o per altri scopi. 
Le prospettive 
internazionali / globali 
La Convenzione Quadro sul Controllo del Tabagismo 
(FCTC) dell’ONU 
La FCTC è un accordo internazionale che si pone come obiettivo “la 
tutela delle generazioni presenti e future dalle devastanti conseguenze 
sanitarie, ambientali e socioeconomiche del consumo di tabacco e 
dell’esposizione al fumo di tabacco” tramite l’adozione di una serie di 
criteri universali che denuncino i pericoli del tabacco e ne limitino ogni 
forma di uso in tutti i paesi del mondo. 
La FCTC e la tassazione 
Nel determinare le politiche fiscali, tutti gli stati che hanno adottato la 
FCTC devono tener presenti gli obiettivi in materia di salute pubblica. 
Tali obiettivi sono enunciati negli articoli 6 e 15 della Convenzione: 
L’articolo 6 recita che i governi firmatari: 
• Devono riconoscere che le misure finanziarie e fiscali sono un mezzo 
efficace ed importante per ridurre il consumo di tabacco; 
• Devono applicare politiche fiscali e, all’occorrenza, politiche dei prezzi 
sui prodotti del tabacco al fine di contribuire al raggiungimento degli 
obiettivi di salute tendenti a ridurre il consumo di tabacco; 
• Devono imporre divieti o restrizioni alla vendita ai viaggiatori inter-nazionali 
e/o all’importazione da parte degli stessi dei prodotti di 
tabacco in esenzione da dazi. 
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28 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
Smoke Free Parnership 
Contents 
L’articolo 15 recita che i governi firmatari: 
• Devono sorvegliare e raccogliere dati sul commercio transfrontaliero 
dei prodotti di tabacco, compreso il commercio illegale; 
• devono adottare o rafforzare misure legislative contro il commercio 
illegale di tabacco; 
• devono distruggere i prodotti di tabacco contraffatti o di 
contrabbando; 
• Devono adottare e applicare misure per sorvegliare e controllare la 
distribuzione dei prodotti di tabacco. 
Aggiornamenti dalla COP4 
Avendo riconosciuto l’importanza di una robusta cooperazione inter-nazionale 
per eliminare il commercio illegale dei prodotti di tabacco, 
le Parti della Convenzione quadro dell’OMS sul Controllo del Tabacco 
(FCTC) costituirono un Organo di Negoziazione per elaborare un proto-collo 
sul commercio illegale dei prodotti di tabacco. 
Più di 135 rappresentanti degli stati aderenti alla FCTC si sono riuniti 
cinque volte tra il 2008 e il 2012 per negoziare un trattato internazi-onale 
per contrastare il commercio illegale dei prodotti di tabacco; ad 
aprile 2012 hanno concordato il testo di un protocollo per eliminare tale 
commercio. Il trattato contro il commercio illegale è in fase di nego-ziazione 
quale trattato aggiuntivo, o protocollo annesso alla FCTC. 
Secondo quanto enunciato nell’articolo 15 della FCTC, la Convenzione 
deve occuparsi di tutte le forme di commercio illegale dei prodotti di 
tabacco, ivi compreso il contrabbando, la fabbricazione illecita e la 
contraffazione. 
Il Protocollo stabilisce le regole per contrastare il commercio illegale 
dei prodotti di tabacco mediante il controllo della catena di approv-vigionamento. 
Sancisce inoltre quale condotta debba considerarsi 
illegale, predisponendo altresì le relative misure di applicazione e di 
cooperazione a livello internazionale. 
Nell’ambito del Protocollo, gli stati aderenti propongono di creare un 
sistema globale per la tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti di 
tabacco; hanno raggiunto un accordo su altre misure, quali la conces-sione 
di licenze, la responsabilità, l’attuazione, la condivisione delle 
informazioni e la mutua assistenza legale. Tali misure sono studiate 
per contrastare e possibilmente eliminare il commercio illegale dei 
prodotti di tabacco. 
A novembre 2012 il Protocollo sarà presentato alla Conferenza dei rap-presentanti 
degli stati aderenti alla FCTC OMS, che si terrà a Seul, in 
Corea del Sud, per essere esaminato ed approvato. 
Una volta adottato, sarà il primo Protocollo annesso alla FCTC 
dell’OMS, che di per sé è il primo ed unico trattato sulla salute globale 
negoziato sotto l’egida dell’OMS. Il Protocollo entrerà in vigore dopo 
40 ratifiche. 
International / Global Perspective 
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29 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
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Contents 
La normativa dell’Unione Europea esercita una forte influenza sui 
livelli delle accise che gravano in Europa sul tabacco. Tale norma-tiva 
stabilisce le aliquote minime d’accisa per tutti i paesi dell’UE, come 
segue: 
“L’accisa globale (specifica più ad valorem, esclusa l’IVA) sulle sigarette è 
pari ad almeno il 57% del prezzo medio ponderato di vendita al dettaglio 
delle sigarette immesse in consumo. L’accisa non può essere inferiore a 
64 € per 1000 sigarette, indipendentemente dal prezzo medio pondera-to 
di vendita al dettaglio.” 
La Direttiva 2010/12/EU del Consiglio15 del 16 febbraio 2010 ha aggior-nato 
le norme dell’UE in materia di tassazione del tabacco nel territorio 
degli Stati membri in modo da garantire un livello più elevato di protezi-one 
della salute pubblica. Come riferimento per i requisiti minimi UE, il 
prezzo medio ponderato di vendita (PMP) ha sostituito il concetto della 
MPPC (Most Popular Price Category, sigarette della classe di prezzo più 
richiesta). Sostituzione opportuna, poiché al giorno d’oggi i mercati 
sono più dinamici, con parecchie marche popolari e regolari variazioni 
ai prezzi delle sigarette. L’adozione del PMP delle sigarette al posto della 
MPPC per determinare la base imponibile garantisce trasparenza e 
crea condizioni neutre di concorrenza per tutti i produttori. Inoltre, nel 
tentativo di enfatizzare gli obiettivi in materia di salute che si intendono 
conseguire con le accise sul tabacco, l’accisa minima graverà su tutte le 
sigarette e sarà aumentata gradualmente nei prossimi cinque anni fino 
a raggiungere 90 € su tutte le sigarette, indipendentemente dal PMP, 
con un’accisa globale non inferiore ad almeno il 60% del PMP. 
Tale aumento dell’accisa minima ridurrà il divario esistente nell’UE tra le 
sigarette più costose e quelle più economiche. A decorrere dal 1° gen-naio 
2011, la soglia minima impositiva non avrà più un tetto massimo. A 
decorrere dal 1° gennaio 2014 l’accisa specifica non potrà essere inferiore 
al 7,5% né superiore al 76,5% dell’importo dell’imposta complessiva, il che 
darà agli Stati membri una maggiore flessibilità per stabilire un equi-librio 
tra le due diverse accise a seconda delle caratteristiche del mercato 
interno di sigarette 16. 
L’articolo 168 del Trattato dell’Unione Europea 
Le norme in materia di tassazione del tabacco devono rispecchiare 
i progressi compiuti dalla politica dell’UE: l’articolo 168 del Trattato 
dell’Unione Europea, infatti, sancisce che in tutte le politiche dell’UE 
debba essere garantito un livello elevato di protezione della salute 
umana. 
L’area Schengen e lo Spazio Economico Europeo 
L’assenza di confini interni e la zona di libero scambio dell’Europa conti-nentale 
permettono la libera circolazione di persone e merci. Il trasporto 
di tabacco è soggetto a controlli: il trasporto di sigarette effettuato da 
privati da un paese all’altro è subordinato ad un limite massimo di 800 
sigarette, 400 sigaretti, 200 sigari e 1 kg di tabacco1. In caso di controlli 
doganali e qualora si trasportino oltre confine ingenti quantità di ta-bacco, 
si dovrà dimostrare che è destinato all’uso personale. Di per sé, la 
natura di questo sistema può creare dei problemi per i singoli paesi che 
aumentano l’imposta sui tabacchi: 
15 
>> Download PDF (accessed 
April 2011) 
16 
Section taken from “WHO 
Technical Manual on Tobacco 
Tax Administration” pg.64 - 
>> Download PDF 
(accessed January 2011) 
17 
>> Discover More (accessed 
January 2011) 
La prospettiva Europea: 
l’attuale Direttiva UE sulle accise del tabacco 
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30 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
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Differenziazione del prezzo 
Se due stati appartenenti all’area Schengen hanno una differenza 
sostanziale nel prezzo dei tabacchi, il trasporto transfrontaliero di solito 
avviene dai paesi dove i prezzi sono bassi verso quei paesi dove i prezzi 
sono maggiori. Tale trasporto può avvenire legalmente, come nel caso di 
un individuo che vive in una città di frontiera e si reca nell’altro stato per 
acquistare il limite massimo consentito di tabacco; oppure può essere 
illegale, quando le persone comprano quantità di tabacco ben al di sopra 
del limite massimo consentito nei paesi dove costa meno per poi vend-erle 
sottocosto nei paesi dove costa di più. 
Questa situazione può creare dei problemi 
a quegli stati che vorrebbero aumentare 
la tassazione (e quindi il prezzo) del 
tabacco. Qualsiasi aumento del 
prezzo del tabacchi negli stati 
confinanti con paesi in cui tale 
prezzo è inferiore può dar 
luogo ad una notevole differ-enziazione 
del prezzo e quindi 
rendere inefficace qualsiasi 
potenziale beneficio a causa 
del commercio legale e/o illegale 
di tabacchi duty paid. In 
poche parole, i consumatori 
possono accedere al tabacco 
sottocosto attraverso altre fonti. 
Questa situazione è stata evi-denziata 
da coloro che si op-pongono 
all’inasprimento 
dell’imposizione fiscale sui 
tabacchi. 
Contrabbando 
Il contrabbando di tabacco non duty paid da stati non compresi 
nell’area Schengen è un grave problema. Se non viene intercettato 
alla dogana, il tabacco, una volta entrato nell’area Schengen, può 
circolare liberamente come qualsiasi altra merce. Un incremento del 
contrabbando da qualsiasi punto di ingresso all’area Schengen può 
inondare il mercato dei beni di consumo con tabacco a buon mercato. 
Questa situazione ha le potenzialità per rendere inefficaci gli aumenti 
di prezzo, poiché i consumatori potranno accedere a tabacchi meno 
costosi provenienti da fonti illegali. 
Tuttavia si dovrebbe tener presente che la maggior parte dei fumatori 
acquista sigarette di provenienza legale e non fa lunghi viaggi per 
procurarsi prodotti meno costosi. Sebbene i prezzi nei diversi stati 
Europei differiscano notevolmente (vedi cartina sottostante), la mag-gior 
parte dei governi riesce senza difficoltà ad aumentare le imposte. 
I governi non dovrebbero essere dissuasi dall’inasprire le imposte sui 
tabacchi poiché temono il contrabbando, dovrebbero invece essere 
convinti dell’importanza di una razionalizzazione al rialzo delle im-poste, 
che avrebbe come risultato guadagni per tutti i governi e per la 
salute pubblica. 
Amo l’Europa... …basta solo sapere 
dove fare acquisti! 
Disarmonizzazione 
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31 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tobacco Taxation and Illicit Trade 
Prices of a Pack 
of 20 Cigarettes 
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Weighted 
Average Price 
January 2012 
Source: European 
Comission DG TAXUD
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L’elusione e l’evasione fiscale 
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32 
Some smokers act to reduce their cost of smoking or the effects of tax 
increase - by legal and illegal means. 
I modi legali adottati dai fumatori per ridurre i 
costi includono: 
• Passare a sigarette meno costose; 
• Fumare sigarette rollate a mano’; 
• Acquistare sigarette oltre confine, nei limiti massimi consentiti per 
l’uso personale (pagando i dazi e le accise dovuti per legge); 
• Acquistare in negozi duty-free (in esenzione da dazi e accise). 
Per impedire i modi legali per ridurre i costi, i governi 
devono: 
• Adottare la stessa imposizione fiscale per i diversi prodotti di tabacco 
e agganciarla all’inflazione, possibilmente applicando la stessa im-posta 
su tutti i prodotti; 
• Stipulare accordi con i paesi confinanti atti ad allineare i prezzi; 
• Puntare maggiormente sull’accisa specifica per arginare il passaggio 
ad altre marche (le differenze di prezzo sono minori se l’imposta viene 
applicata su ogni singolo pacchetto) 
I modi illegali adottati dai fumatori per ridurre i 
costi includono: 
• Contrabbando su piccola scala (sigarette provenienti da giurisdizioni 
dove il prezzo è inferiore, non per uso personale/oltre il limite mas-simo 
consentito); 
• Contrabbando: evasione dei dazi e delle accise; 
• Vendite illegali online o telefoniche. 
Per impedire i modi illegali per ridurre i costi, i 
governi devono: 
• Incrementare la vigilanza, le misure di controllo e 
di 
prevenzione contro il contrabbando 
• Promuovere l’uso di sigilli fiscali 
• Incrementare le concessioni di licenza 
• Includere l’identificazione e la verifica del cliente 
(due diligence) 
• Incrementare l’uso dei sistemi di tracciabilità e 
rintracciabilità 
• Incrementare la tenuta dei registri contabili 
• Porre fine alle vendite online o attraverso altre 
forme di telecomunicazione 
• Limitare, regolamentare o proibire il tabacco 
nelle aree di libero scambio e nelle vendite 
duty-free (in esenzione da dazi ed accise). 
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33 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
Il contrabbando ed il commercio illegale 
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Contents 
Per elusione fiscale si intendono tutte quelle attività legali per pagare 
meno tasse o non pagarne affatto; per evasione fiscale invece si in-tendono 
tutte quelle attività illegali per pagare meno tasse o non pa-garne 
affatto. Ad esempio, se un individuo residente in uno stato dove 
l’imposizione fiscale è più elevata acquista, per uso personale e nei limiti 
consentiti, prodotti del tabacco in paesi dove l’imposizione fiscale è inferi-ore, 
si tratta di elusione fiscale. 
L’evasione fiscale invece riguarda tutte le attività illegali per pagare meno 
tasse o non pagarne affatto, tra cui l’acquisto di prodotti di tabacco di 
contrabbando o di fabbricazione illecita. Il termine più comunemente 
usato in questo contesto è contrabbando. Tuttavia il contrabbando, 
l’evasione fiscale o il commercio illegale non riguardano lo stesso tipo di 
attività. Il contrabbando si riferisce ai prodotti venduti illegalmente oltre 
frontiera. Il valico illecito oltre frontiera tra giurisdizioni è una peculiarità 
del contrabbando. 
Il commercio illegale è un concetto molto più ampio rispetto al contrab-bando 
e viene definito nell’articolo 1 della FCTC dell’OMS come “ogni prati-ca 
o condotta vietata dalla legge relativa alla produzione, spedizione, 
ricezione, possesso , distribuzione, vendita o acquisto compresa ogni 
pratica o condotta destinata a favorire tale attività” 18. Il commercio il-legale 
comprende sia i prodotti di tabacco di contrabbando sia quelli di 
fabbricazione illecita. Per fabbricazione illecita si intende la fabbricazione 
di prodotti di tabacco non ottemperante alla legge. Una forma di fab-bricazione 
illecita è la produzione di tabacco contraffatto in cui i prodotti 
recano un marchio registrato senza l’autorizzazione del possessore di 
tale marchio. I prodotti di fabbricazione illecita possono essere venduti 
sul mercato interno o contrabbandati in un altro stato. 
Sigaretta? 
Wow, sei stato 
in Cina? 
Ehm... non proprio. 
L’ho comprata da un 
tipo in metropolitana. 
Dalla Cina - con amore? 18 
World Health Organization. WHO Framework Convention on 
Tobacco Control. Geneva, World Health Organization, 2003. 
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34 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
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Le diverse forme di contrabbando 
Il contrabbando di tabacco a buon mercato o di tabacco contraffatto su 
un mercato legale può ridurre gli effetti favorevoli della tassazione: i con-sumatori 
sensibili al prezzo, infatti, possono evitare gli aumenti di prezzo 
accedendo a prodotti sottocosto. Inoltre, questa pratica provoca una 
perdita erariale ai governi poiché l’accisa non è mai stata pagata o è stata 
pagata all’aliquota minima in un altro stato. 
Il contrabbando su larga scala comporta il trasporto e la distribuzione 
illegali di ingenti quantità di prodotti di tabacco da parte della criminalità 
organizzata; in genere le imposte vengono evase. 
Il contrabbando su piccola scala (pirateria) è il contrabbando prati-cato 
dagli individui o da piccole organizzazioni criminali che importano 
illegalmente piccole quantità di prodotti duty paid. Un esempio: acquis-tare 
tabacco in paesi a bassa imposizione fiscale in quantità superiori al 
limite massimo consentito dai regolamenti doganali per poi rivenderlo in 
stati con elevata imposizione fiscale. 
Le cause del commercio illegale 
La produzione non dichiarata è una delle cause del commercio illegale. 
Nel 2008, i grandi produttori internazionali di tabacchi lavorati hanno 
fabbricato e importato circa 130 miliardi di sigarette in Ucraina: il 30% in 
più di quanto il mercato locale potesse consumarne. Queste sigarette “ex-tra” 
sono scomparse dall’Ucraina per alimentare il mercato nero nel resto 
d’Europa.1 La produzione non dichiarata è un grave problema in molte 
regioni; spesso è imputabile al controllo inadeguato della fabbricazione 
da parte delle autorità. 
Applicazione non rigorosa e pene insufficienti: i contrabbandieri 
tendono a prosperare in quei paesi che tollerano il contrabbando, dove 
l’applicazione della legge non è rigorosa, la corruzione è diffusa e i con-trolli 
alle frontiere sono pressoché inesistenti. Inoltre molti stati non 
riescono a trattare il contrabbando di tabacco come un crimine grave, 
comminano pene che sono notevolmente inferiori rispetto a quelle 
previste per il contrabbando di altri prodotti quali ad esempio i farmaci o 
le armi da fuoco. In questo modo il tabacco diventa più interessante per 
i contrabbandieri che soppesano il grande potenziale di utili contro la 
remota possibilità di essere presi, incriminati, imprigionati o multati. 
Punti deboli nel sistema di transito: la mancanza di sistemi più sicuri 
per il trasporto delle sigarette nell’ambito del commercio internazionale 
alimenta il mercato nero poiché consente ai contrabbandieri di accedere 
a ingenti forniture di sigarette esenti da ogni tipo di dazio e di imposta. 
Reti di distribuzione informali: la mancata concessione di licenze a 
tutti gli attori che operano nella distribuzione delle sigarette, ma soprat-tutto 
la presenza in alcuni stati di venditori ambulanti senza alcun tipo di 
licenza, impedisce l’applicazione della legge e favorisce il contrabbando. 
Differenze di prezzo oltre frontiera: le differenze di prezzo sono un 
fattore determinante per il contrabbando informale. Non sono così 
importanti nel contrabbando organizzato su larga scala delle sigarette “in 
transito”. Contrariamente a quanto si creda, il contrabbando è meno dif-fuso 
nei paesi scandinavi o in quelli del Commonwealth, dove le imposte 
sulle sigarette sono elevate. 
Vendite duty-free: l’esistenza di una notevole quantità di prodotti del 
tabacco duty-free sui mercati internazionali crea opportunità per il con-trabbando. 
19 
Lavrov V., «Ukraine’s ‘lost’ 
cigarettes flood Europe», 
Washington, The Center 
for Public Integrity, 2009. 
http://www.publicintegrity. 
org/investigations/ 
tobaccoarticles/entry/1438/.
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35 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
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Mancanza di risorse: la maggior parte delle nazioni non destina le 
risorse necessarie all’applicazione delle tasse sui tabacchi fino a quando 
il contrabbando non diventa un problema dilagante. È molto più difficile 
sradicare le reti di contrabbandieri una volta che si sono radicate, piutto-sto 
che adottare delle misure per evitare il verificarsi di tale fenomeno. 
Mancanza di una vera cooperazione internazionale: sebbene siano 
stati elaborati dei trattati internazionali ed altri meccanismi per ridurre 
il traffico di farmaci, stupefacenti, armi ed altri prodotti, nessun sistema 
simile è stato implementato per ridurre il contrabbando di tabacco. 20 
Gli effetti del commercio illegale 
Nei diversi stati, il volume del commercio illegale è compreso tra l’1% ed 
il 40 - 50% circa del mercato; su scala mondiale corrisponde all’11,6%, 
nei paesi a basso reddito al 16,8% e nei paesi più ricchi al 9,8%. La perdita 
complessiva di entrate fiscali ammonta a circa 40,5 miliardi di dollari sta-tunitensi 
l’anno 21 . Il contrabbando di tabacco mette a repentaglio una 
delle più importanti politiche regolatorie in materia di salute pubblica: 
inasprire l’imposizione fiscale del tabacco per creare un incentivo eco-nomico 
a non fumare. Il contrabbando di tabacco ha un costo in termini 
di vite umane, poiché si fuma di più. 
Il commercio illegale di tabacco è un problema di portata internazionale 
che necessita una risposta a livello globale. Attualmente nell’ambito della 
Convenzione Quadro sul Controllo del Tabagismo (FCTC), un trattato 
internazionale dell’OMS, si sta elaborando un protocollo finalizzato al 
controllo del commercio illegale. 
Il commercio illegale e le politiche fiscali sul tabacco in tutto il 
mondo: come appena affermato, l’inasprimento dell’imposizione fiscale 
del tabacco è una delle misure più efficaci che esistano per evitare che 
i giovanissimi inizino a fumare e per incoraggiare gli adulti a smettere. 
Il contrabbando - e la paura di tale fenomeno - è diventato un ostacolo 
all’inasprimento dell’imposizione fiscale sui tabacchi in tutto il mondo. 
L’industria del tabacco fa leva su questo timore, cercando di con-vincere 
i legislatori di tutto il mondo che, in pratica, ogni inasprimento 
dell’imposizione fiscale sui tabacchi innescherebbe un contrabbando 
difficile da controllare. Risultato: perdita di entrate statali ed illegalità in 
forte ascesa. 
Eppure, a fronte di centinaia di aumenti dell’imposta sui tabacchi messi 
in atto con successo in diversi stati nel mondo, ci sono ancora alcuni 
rarissimi casi dove il problema del contrabbando è diventato così grave 
da indurre i governi ad abbassare le imposte. Solo in Canada (1994) e in 
Svezia (1998) i rispettivi governi hanno aumentato le imposte sui tabacchi 
per poi abbassarle a causa di problemi legati al contrabbando. In entram-bi 
i casi, il fumo è aumentato e i governi hanno perso le entrate fiscali 
dalla vendita del tabacco. In Canada è stato definitivamente dimostrato 
che la stessa industria del tabacco aveva un ruolo attivo nel facilitare 
gran parte del contrabbando. 
L’industria del tabacco è stata incoraggiata dal successo riscosso in 
Canada per esercitare forti pressioni e cercare così di annullare i princi-pali 
aumenti del prezzo proposti negli Stati Uniti nel 1994 e nel 1998. A 
livello globale, ha utilizzato l’esempio Canadese per dare una lezione, ma 
anche per minacciare i governi che accarezzano l’idea di aumentare in 
20 
Traduzione non ufficiale del 
paragrafo estrapolato da 
http://www.tobaccofreekids. 
org/campaign/global/docs/ 
smuggling.pdf 
(ultimo accesso gennaio 2011) 
21 
Joossens L, Merriman D, Ross 
H, Raw M., «The impact of 
eliminating the global illicit 
cigarette trade», Addiction, 
2010; 105: 1640-9.
36 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
Smoke Free Parnership 
Contents 
modo considerevole l’imposta sui tabacchi, sebbene la diminuzione delle 
aliquote fiscali in Canada abbia effettivamente comportato un mag-giore 
consumo e un minore gettito fiscale, il tutto a vantaggio esclusivo 
dell’industria del tabacco. 
Fornitura di sigarette a prezzo scontato: il contrabbando fornisce 
sigarette a prezzi scontati ai giovani e ai fumatori sensibili al prezzo che 
altrimenti potrebbero smettere di fumare. 
Apertura dei mercati alle marche occidentali e alla pubblicità: in 
alcuni stati, la disponibilità delle marche occidentali è soggetta a re-strizioni 
normative. Sebbene l’intento originario di tali leggi fosse quello 
di proteggere i produttori nazionali di tabacchi lavorati, ci sono prove 
inconfutabili che le leggi hanno anche avuto delle ripercussioni favor-evoli 
sulla salute pubblica poiché hanno ridotto la commercializzazione 
dei prodotti di tabacco di fattura occidentale alle donne e ai giovani. Tali 
leggi inoltre tendono a ridurre la competitività e il fascino dei prodotti del 
tabacco di per sé, il che comporta una riduzione della prevalenza. Stando 
a quanto afferma la pubblicazione settoriale World Tobacco, il contrab-bando 
ha “contribuito a promuovere alcune delle marche di sigarette più 
famose del mondo le cui importazioni dall’estero erano vietate in luoghi 
in cui la domanda di sigarette occidentali ha continuato a crescere.” 
Riduzione dei fondi per il controllo del tabacco: ogni anno, il com-mercio 
illegale di sigarette provoca ai governi una perdita di entrate fisca-li 
e doganali del valore di decine di miliardi di euro. In sempre più stati, le 
entrate fiscali dalla vendita dei tabacchi sono diventate la fonte primaria 
di finanziamento per efficaci programmi per il controllo del tabagismo. 
Pertanto, nella misura in cui gli aumenti delle tasse sul tabacco vengono 
bloccati a causa delle preoccupazioni legate al contrabbando, persino 
lo spettro del contrabbando deruba al controllo del tabagismo una delle 
fonti più promettenti di finanziamento, che è davvero necessario. 22 
22 
Traduzione non ufficiale del 
paragrafo estrapolato da 
http://www.tobaccofreekids. 
org/campaign/global/docs/ 
smuggling.pdf 
(ultimo accesso gennaio 2011) 
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Case study: l’iniziativa del Regno Unito per 
contrastare il contrabbando di tabacco 
All’inizio degli anni ‘90 il Regno Unito, dove il tasso di mortalità 
per fumo di sigaretta era tra i più elevati, decise a favore di una 
legislazione che dimezzasse il numero di fumatori aumentando 
l’imposta per motivi di salute pubblica: fu applicata alle sigarette 
un’elevata accisa specifica ed un’accisa ad valorem di modesta 
entità, mentre gli altri prodotti di tabacco furono gravati da 
un’accisa specifica. In seguito, vi furono gravi problemi causati 
dal contrabbando e si rese necessaria una normativa per 
contrastarlo. Nel 2000, 2006 e 2008 furono applicate imposte e 
rese pubbliche iniziative di contrasto al contrabbando, l’organico 
delle dogane fu incrementato e furono introdotti gli scanner. 
Questi gli inasprimenti delle accise sul tabacco: 
• 1993-6: le aliquote superano l’inflazione del 3%; 
• 1997: l’aumento supera l’inflazione del 5%; 
• 2000: le aliquote vengono stabilite ad ogni legge di bilancio; 
• 2001-2008: cresce solo come l’inflazione 
• 2009: ancora una volta, un aumento reale (maggiore 
dell’inflazione) 
Inoltre, il Regno Unito ha introdotto: 
• i sigilli fiscali 
• la normativa sulla catena di approvvigionamento 
• la marcatura anticontraffazione 
• una nuova strategia di commercializzazione 
• dei protocolli d’intesa: 
- il protocollo d’intesa è un accordo volontario, che non prevede 
sanzioni e non è legalmente vincolante. Non sorprende il fatto che 
i produttori di tabacchi lavorati abbiano accettato di buon grado 
di sottoscriverlo: Gallaher fu il primo nell’aprile 2002, BAT ne ha 
firmato uno nell’ottobre 2002 seguito dall’Imperial Tobacco nel 
luglio 2003. Come funzionano? Nel 2001-02, l’anno prima che Gal-laher 
sottoscrivesse il proprio protocollo d’intesa con il governo, 
le sue marche Dorchester e Sovereign costituivano il 12% delle 
marche originali britanniche confiscate alla dogana. Nel 2003-04, 
anno successivo alla firma del protocollo d’intesa, tale percentuale 
balzò al 74%. Sulla scorta di questi dati è quindi piuttosto difficile 
asserire che i protocolli d’intesa siano efficaci.1 Di conseguenza, le 
ONG sono contrarie a tali accordi. 
23 
Joossens L, Raw M. Progress 
in combating cigarette 
smuggling: controlling the 
supply chain. Tobacco Control 
2008; 17:399-404 
Smoke Free Partnership 37
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tobacco Taxation and Illicit Trade 
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Effetti dell’iniziativa: il contrabbando di tabacco nel 
Regno Unito è sceso all’11% 24 
Case Study 
L’effetto delle imposte sui prezzi reali delle sigarette nel Regno 
Unito dal 1998 al 2008. In 10 anni, il prezzo è salito del 28% in 
termini reali (aggiustati per inflazione) 
2004 -05 
2005-06 
2006-07 
2007-08 
2008-09 
2.30 
2.25 
2.20 
2.15 
2.10 
2.05 
2.00 
1.95 
1.90 
1.85 
19% 
17% 
15% 
13% 
11% 
9% 
7% 
5% 
Retail price per pack (in £) 
Illicit cigarette market (share of total market) 
Real Cigarette prices at 2009 prices 
1998 
2000 
2002 
2004 
2006 
2008 
£ 6.00 
£5.50 
£5.00 
£4.50 
£4.00 
Effetti dei Piani d’azione britannici 
Diminuzione della percentuale di fumatori: 
• negli adulti, dal 28% al 21% 
• nei giovanissimi dal 13% al 6% 
Il contrabbando è diminuito dal 23% al 13% 
• il gettito fiscale è aumentato poi si è stabilizzato 
• nel lungo termine, sono state salvate almeno 1,2 milioni di vite 
24 
Fonte: Michael Eriksen, Judith Mackay, Hana Ross, «The Tobacco 
Atlas, Fourth Edition», American Cancer Society, World Lung 
Foundation, 2012. 
Smoke Free Partnership 38
39 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
01 
Argomento /falsa convinzione Confutazione 
Se aumenta l’imposta, 
diminuiscono le entrate 
statali 
Smoke Free Parnership 
Contents 
False convinzioni sulla tassazione del tabacco e contro-argomentazioni 
Di seguito sono elencati i principali argomenti contro gli aumenti della tassazione del tabacco. Per ciascun argomento, troverete una confutazione: 
Poiché la domanda di sigarette e tabacco è relativamente poco elastica, l’aumento 
dell’aliquota fiscale comporterà una diminuzione del fumo; tuttavia i fumatori spenderanno di più e, 
di conseguenza, le entrate fiscali dalla vendita dei tabacchi aumenteranno. 
Se le imposte aumentano, il tasso di consumo diminuisce: il che comporta minori 
spese sanitarie e conseguentemente maggiori entrate statali nette. Altre misure non fiscali 
per il controllo del tabagismo diminuiranno gli introiti dalla tassazione. Comunque, i potenziali 
introiti fiscali non riscossi non andranno persi dal punto di vista economico: saranno trasferiti dal ta-bacco 
ad altri beni di consumo che i consumatori acquisteranno e per i quali pagheranno altre tasse. 
Poiché un consumo più elevato di sigarette riduce l’aspettativa di vita, le spese per l’assistenza sani-taria 
si attesteranno agli stessi livelli per fumatori e non fumatori. Questo argomento è scorretto, 
poiché non prende in considerazione il valore della vita umana e l’effetto delle cattive condizioni di 
salute sulla crescita economica (una maggiore aspettativa di vita è direttamente correlata ad una 
maggiore crescita economica). 
L’approccio corretto implica un uso migliore delle argomentazioni economiche, ma anche 
l’attribuzione del giusto valore da dare alla vita umana. Tutto ciò si può ottenere utilizzando come in-dicatore 
gli anni di vita pesati per qualità della vita o gli anni di vita in buona salute - come illustrato 
nelle pagine successive di questo toolkit. 
Una contro-deduzione errata 
Come contro-deduzione all’affermazione appena enunciata, potrebbe conseguire questa logica: se 
l’imposta viene abbassata, allora è certo che le entrate statali aumenteranno? Sbagliato. Il Canada 
è un esempio lampante di questa deduzione errata: sotto forte pressione da parte dell’industria del 
tabacco, nel 1994 ha abbassato le imposte sul tabacco in un incauto tentativo di recuperare il get-tito 
fiscale perso a causa del contrabbando. Un anno dopo il gettito fiscale era diminuito in maniera 
consistente e il consumo di sigarette era invece aumentato. 25 26 Considerando tutti i costi socio-economici, 
questo comportò una diminuzione netta del bilancio Canadese. 
25 
Shafey O, Eriksen M, Ross H, Mackay J. The tobacco atlas 
(3rd ed.). Atlanta, GA: American Cancer Society, 2009. 
26 
Blecher E, van Walbeek C. An international analysis of 
cigarette affordability. Tob Control 2004;13:339-46. 
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40 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
Argomento /falsa convinzione Confutazione 
Smoke Free Parnership 
Contents 
02 
03 Il contrabbando non 
giova alle industrie 
del tabacco 
Un rialzo dell’ 
imposta incrementa il 
commercio illegale 
L’industria del tabacco sostiene che le notevoli differenze nella tassazione porteranno le persone a 
praticare il contrabbando sul mercato nero. Sebbene in quest’affermazione ci sia un fondo di verità, 
questo tipo di contrabbando mette in commercio solo una piccola quantità delle sigarette illegali 
circolanti nell’UE. La maggior parte del contrabbando di tabacco è praticato su più larga scala: interi 
container di sigarette non soggette a imposte, milioni per volta. Siccome le imposte non vengono 
mai pagate, ridurre le tasse sul tabacco non sortirebbe alcun effetto su questo tipo di contrabbando. 
I produttori di tabacchi lavorati sostengono che, per combattere il contrabbando, bisognerebbe ab-bassare 
le aliquote fiscali. Come precedentemente dimostrato, questo non sortirebbe alcun effetto 
sul volume di tabacco di contrabbando che continuerebbe a non pagare imposte in nessun luogo. In 
più, anche se fosse efficace nell’abbattere il piccolo commercio di tabacco di contrabbando, bisog-nerebbe 
comunque resistere alla richiesta di abbassare il livello di imposizione fiscale. Sarebbe un 
vero errore revocare una politica efficace e perfettamente razionale per reagire ad un’attività crimi-nale. 
Incrementare i costi e i rischi del contrabbando innalzando le pene e migliorando l’applicazione 
della legge: ecco un’alternativa migliore.. 27 Il contrabbando su larga scala è una questione legata 
all’approvvigionamento piuttosto che alla domanda. 
Questa argomentazione è sbagliata. I produttori di tabacco lavorato traggono vantaggio dal con-trabbando 
in quattro modi: 
• sono sempre pagati per le sigarette che successivamente vengono contrabbandate, quindi il loro 
commercio prospera; 
• il contrabbando assicura l’approvvigionamento di sigarette a buon mercato il che contribuisce a 
mantenere dipendenti quei fumatori un po’ tentennanti; 
• le sigarette di contrabbando sequestrate alla dogana devono essere sostituite per soddisfare la 
domanda di tale prodotto, quindi i produttori di tabacchi lavorati hanno un doppio utile sulle siga 
rette sequestrate; e aspetto più importante, 
• possono argomentare a favore di un abbassamento delle imposte (e conseguentemente di un 
maggior consumo) sul mercato legale. 
27 
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41 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
04 
05 
Argomento /falsa convinzione Confutazione 
Smoke Free Parnership 
Contents 
L’imposta sui tabacchi 
non è equa nei confronti 
dei gruppi socio-economici 
meno abbienti 
Fumare è una “scelta 
personale” da non punire 
con la tassazione 
Sebbene sia corretto affermare che i gruppi socio-economici meno abbienti pagano le tasse in maniera non 
proporzionale al proprio reddito, l’argomentazione sulla presunta iniquità delle imposte sui tabacchi ignora 
alcuni aspetti importanti riguardo tali fasce socio-economiche: 
I gruppi socio-economici meno abbienti sono più sensibili alle variazioni di prezzo rispetto alle persone 
con un reddito più elevato, il che incrementa una probabile disassuefazione dal fumo e prevenzione dello 
stesso. Questi gruppi probabilmente fumano più dei gruppi economici più abbienti (poiché i gruppi a basso 
reddito sono probabilmente più esposti a cause determinanti sfavorevoli dal punto di vista sociale, quali un am-biente 
povero, una scarsa istruzione e una pressione sociale a favore del fumo) e soffrono in maniera maggiore 
di tumore ai polmoni, cardiopatie e bronchiti. 
Stando a quanto afferma ASH UK, la tassazione del tabacco può essere completamente evitata; la disassue-fazione 
dal fumo è la risposta più opportuna da parte dei gruppi a basso reddito. Tuttavia, siccome il fumo dà 
dipendenza, smettere potrebbe risultare difficile. I governi quindi dovrebbero essere esortati ad utilizzare le 
imposte sui tabacchi per promuovere nuovi schemi per la disassuefazione del fumo destinati ai gruppi socio-economici 
meno abbienti. 28 
28 
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Questa argomentazione è un’affermazione soggettiva fondata sul fondamento logico 
della libertà di scelta: Tuttavia questo argomento nega una serie di fattori importanti quali: 
• tutti dobbiamo pagare le tasse e i fumatori devono anch’essi contribuire nonché pagare per le ester-nalità 
che provocano;; 
• il fumo dà una dipendenza di tipo chimico e fisiologico, una volta dipendenti i fumatori non sono 
liberi di scegliere; 
• la maggior parte dei fumatori vorrebbe smettere ma non lo fa per mancanza di incentivi; permet-tere 
che il costo del tabacco diminuisca rendendolo più accessibile non è un buon incentivo; 
• la maggior parte dei fumatori ha acquisito la dipendenza dal fumo quando era giovane, prima di 
poter “scegliere” e fare una scelta razionale decidendo di fumare in età adulta.
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42 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
L’indicatore degli anni di vita in buona salute 
Smoke Free Parnership 
Contents 
L’indicatore degli anni di vita in buona salute è un indicatore elaborato 
da Eurostat nel 2005. Indica il numero di anni che si ritiene restino da 
vivere senza disabilità a un soggetto di una determinata età (di solito 
alla nascita). Combinando i dati di morbilità e mortalità, offre in un 
unico indicatore la misura composita dello stato di salute della pop-olazione. 
In breve, misura l’aspettativa di vita senza disabilità. 
Perché è importante questo indicatore? 
Questo indicatore fornisce un quadro accurato della salute della pop-olazione, 
introducendo il concetto di aspettativa di salute (qualità 
della vita) rispetto ai tradizionali indicatori dello stato di salute, quali 
l’aspettativa di vita (durata della vita). 
Con il duplice avvento della crescente longevità della popolazione 
e il crescente numero dei casi di gravi disabilità psichiche o fisiche, 
l’aspettativa di vita non è più considerata la misura più accurata dello 
stato di salute della popolazione. A fronte di tali difficoltà che at-tanagliano 
la società contemporanea, l’indicatore degli anni di vita 
in buona salute fornisce una migliore visione d’insieme dello stato di 
salute indicando gli anni che un soggetto può effettivamente vivere 
in buona salute, quanti anni vivrà in cattive condizioni di salute e per 
quanto tempo possa essere produttivo (o improduttivo) dal punto di 
vista economico all’interno della società. 
Questo indicatore può essere utilizzato quale strumento per identifi-care 
le differenze tra stati, regioni ed aree diversi. Una delle caratter-istiche 
principali dell’indicatore degli anni di buona salute è che intro-duce 
nella società la nozione di salute quale fattore economico. 
La tassazione sul tabacco e l’indicatore degli anni 
di vita in buona salute: come si può utilizzare 
l’indicatore nella pratica? 
Sebbene l’indicatore degli anni di vita in buona salute sia uno strumen-to 
generico che può essere utilizzato in un’analisi ragionata per deter-minare 
ogni politica in materia di salute, nel contesto della politica 
sulla tassazione del tabacco assume un significato molto specifico ed 
altamente pertinente. Poiché presenta la salute quale fattore eco-nomico, 
l’uso di questo indicatore da parte dei governi può rendere più 
facile sostenere e promuovere una maggiore tassazione del tabacco 
visto che la tassazione riesce a ridurre il fardello economico che grava 
sulla società (sia riducendo direttamente i costi dell’assistenza sanitar-ia 
sia incrementando la produttività dei soggetti). La comprensione da 
un punto di vista economico delle misure di una salute favorevole può 
permettere una collaborazione più stretta tra i Ministeri delle Finanze e 
quello della Salute e cambiare i meccanismi delle politiche governative 
affinché gli aspetti della salute siano presi in considerazione per quelle 
politiche che, tradizionalmente, esulano dal settore sanitario. 
Al momento, il valore aggiunto dato dalla misurazione dell’aspettative 
di salute è ampiamente riconosciuto ed adottato in oltre 65 stati. 
Tuttavia, nonostante questo successo, è chiaro che l’indicatore degli 
anni in buona salute non viene utilizzato da tutti i governi degli Stati 
membri dell’UE. 
La sfida per i sostenitori del controllo del tabagismo e di salute pub-blica 
è quella di promuovere, se necessario esercitando pressioni, l’uso 
dell’indicatore degli anni in buona salute in modo da fornire informazi-oni 
più accurate nei processi decisionali in seno ai governi atti a miglio-rare 
la salute della popolazione.
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Compendio delle best practice nel campo della salute 
pubblica per i sistemi di tassazione del tabacco 
43 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
Smoke Free Parnership 
Contents 
Sempre più prove dimostrano che l’aumento delle imposte sui prodotti 
del tabacco eviterà un numero notevole di morti premature poiché 
i giovani sono dissuasi dall’iniziare a fare uso di tabacco e i fumatori 
adulti smettono o ne riducono il consumo, il che porta a riduzioni 
sostanziali dell’onere sanitario ed economico causato dall’uso del 
tabacco. 29 
Come formulare le strategie per ottenere livelli di 
tassazione ottimali 
Sebbene l’accisa minima sui tabacchi sia stabilita dall’Unione Europea, 
tutti i livelli impositivi superiori al minimo sono stabiliti dai singoli Stati 
Membri. Pertanto ogni stato deve avere la propria strategia basata 
sulle proprie difficoltà e sulle proprie opportunità. 
Questo strumento di mappatura può contribuire a determinare 
l’aliquota fiscale ottimale per il vostro paese: 
• utilizzare gli aumenti delle accise sul tabacco per conseguire 
l’obiettivo di salute pubblica che si propone di ridurre la mortalità e le 
patologie correlate all’uso del tabacco 
• fissare i livelli delle accise sul tabacco in modo che ammontino ad 
almeno il 70% dei prezzi di vendita al dettaglio dei prodotti di tabacco 
• la struttura migliore delle accise è quella più semplice 
• fare più affidamento sulle accise specifiche del tabacco poiché la 
quota delle accise aumenta con il prezzo di vendita 
• adottare imposte ed aumenti delle imposte simili per tutti i prodotti 
di tabacco 
• eliminare le vendite esentasse e duty-free dei prodotti di tabacco 
• se gli incrementi degli introiti dello stato costituiscono un obiettivo, 
per conseguirlo fare affidamento sugli aumenti dell’imposta sui 
tabacchi 
• adeguare automaticamente all’inflazione le accise specifiche sul 
tabacco 
• aumentare le imposte sui tabacchi tanto quanto basta per rendere i 
prodotti di tabacco meno accessibili a tutti 
• includere gli aumenti delle accise sul tabacco nella strategia globale 
per ridurre l’uso del tabacco 
• utilizzare parte delle entrate fiscali dalla vendita dei tabacchi per sos-tenere 
altre azioni per il controllo del tabagismo e/o la promozione 
della salute 
• controbattere all’idea che gli aumenti delle imposte sui tabacchi ridu-cano 
l’occupazione 
• rafforzare il potere dell’amministrazione fiscale in materia di monitor 
aggio dei mercati del tabacco e valutazione dell’incidenza degli 
aumenti delle imposte stesse 
• adottare nuove tecnologie per potenziare la gestione dell’imposta sui 
tabacchi e ridurre al minimo l’elusione e l’evasione fiscale 
• rafforzare il potere dell’amministrazione fiscale, concedendo licenze a 
tutti coloro che abbiano un ruolo nella fabbricazione e nella 
distribuzione dei prodotti del tabacco. 
• garantire pene certe, immediate e severe per coloro che vengono 
colti in flagrante nel commercio illegale di prodotti del tabacco. 30 
29 
Section taken from “WHO 
Technical Manual on Tobacco 
Tax Administration” pg.64 
>> Download the pdf 
(accessed January 2011) 
30 
Section taken from “WHO 
Technical Manual on Tobacco 
Tax Administration” Chapter 5 
>> Download the pdf 
(accessed January 2011)
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44 
TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 
Smoke Free Parnership 
Contents 
Cosa devono fare gli operatori di salute pubblica 
per influenzare le politiche fiscali a vantaggio del 
proprio paese? 
Ci sono diversi modi per influenzare i cambiamenti nel processo po-litico 
dei nostri paesi, ma dovremmo ricordare che, in linea di principio, 
la tassazione del tabacco è uguale a qualsiasi altro processo norma-tivo. 
Tuttavia, dato che i sostenitori del controllo del tabagismo non 
hanno generalmente esperienza sulla tassazione come sulle alle altre 
politiche per il controllo del tabagismo, bisogna prestare particolare 
attenzione alla pianificazione strategica (a livello nazionale, Europeo o 
internazionale). 
Spesso tutti noi che apparteniamo alla comunità per il controllo 
del tabagismo abbiamo dimestichezza nell’intavolare un dialogo 
con il Ministero della Salute ma, per quanto siamo diventati versa-tili 
nell’affrontare la giungla della tassazione del tabacco dopo aver 
frequentato i workshop di capacity building del progetto TobTaxy e 
dopo aver studiato questo toolkit, quel dialogo non farà una differenza 
duratura a meno che non siamo in grado di affrontare l’intero processo 
di formulazione delle politiche regolatorie. Pertanto dovremo intavol-are 
una discussione con il Ministero delle Finanze e con i parlamentari 
interessati all’argomento. 
La pianificazione strategica sarà importantissima per la vostra organiz-zazione 
(o coalizione) quando progetterete di lavorare sulla tassazione 
del tabacco. Anche se la vostra organizzazione ha già dedicato molto 
tempo agli articoli 6 e 15 della FCTC, la pianificazione strategica trat-terà 
sempre almeno uno dei seguenti interrogativi chiave: 
• perché siamo qui? 
• dove vogliamo arrivare? 
• come ci arriveremo? 
In questo contesto, potrebbe essere davvero utile per l’elaborazione 
del piano strategico applicare alla formulazione delle politiche norma-tive 
l’approccio Multiple Streams definito da J.W. Kingdon (1984) 31. In 
sintesi, il modello di Kingdon evidenzia l’esistenza di tre distinti pro-cessi, 
o flussi, nella formulazione delle politiche. Kingdon asserisce che, 
allorquando questi 3 flussi si combinano, in un momento determinato 
e in un contesto specifico, solo allora una questione particolare si tras-formerà 
in legislazione. Questi tre flussi sono: 
> Il flusso dei problemi 
> Il flusso delle soluzioni 
(le politiche regolatorie) 
> Il flusso delle opportunità 
politiche (la politica) 
Nelle pagine seguenti vi spiegheremo 
come questo modello possa essere 
applicato alla tassazione del 
tabacco. 
Egregio Ministro delle Finanze, 
la gente muore per terribili 
malattie correlate al fumo! 
Ci aiuti, per favore 
Mi dispiace, ma dovreste 
rivolgervi al Ministro della 
Salute?! 
Incomprensioni 
31 
>> Access via 
http://www.metagora.org/ 
training/encyclopedia/ 
Kingdon.html
Tassazione e commercio illegale del Tabacco
Tassazione e commercio illegale del Tabacco
Tassazione e commercio illegale del Tabacco
Tassazione e commercio illegale del Tabacco
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Tassazione e commercio illegale del Tabacco

  • 1. Non è difficile, vero? Contents Email Toolkit 2012 IT TOBTAXY (Making Tobacco Tax Trendy) Full Screen Next Tassazione del tabacco e commercio illegale Questa pubblicazione è uno dei prodotti originati dal progetto “TobTaxy - Making Tobacco Tax Trendy”, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Salute. (convenzione di sovvenzione 20091221)
  • 2. Contents Home Back Next 49-51 Rue de Treves, Bruxelles, Belgio Tel: +32 (0) 22 38 53 60 Fax: / 61 smokefree.partnership@ersnet.org Redatto da Stefan Callan Smoke Free Partnership 49-51 Rue de Treves Bruxelles 1040 Belgio Tel: +32 (0) 22 38 53 65 Fax: +32 (0) 22 38 53 61 E-mail: stefan.callan@ersnet.org Illustrazioni a cura di Amélie Clément www.lilichkaia.com lilichkaia@gmail.com Comitato di redazione Joy Townsend (Presidente) Regno Unito Anne-Marie Perucic Svizzera Angel Lopez Nicolas Spagna Antoine Deutsch Francia Florence Berteletti Kemp Europa Hana Ross Repubblica Ceca Luk Joossens Belgio Laura Radu-Loghin Romania Michal Stoklosa Polonia La Smoke Free Partnership è un partenariato strategico, indipendente e flessibile tra la • European Respiratory Society (ERS at www.ersnet.org), • Cancer Research UK (CR-UK at www.cancerresearchuk.org), • European Heart Network (EHN at www.ehnheart.org). i propone di promuovere la sensibilizzazione verso il controllo del tabagismo e la ricerca delle politiche antifumo a livello di UE e nazionale, in collaborazione con altre orga-nizzazioni sanitarie e reti di controllo del tabagismo della UE.
  • 3. Indice Background 4 Perché un toolkit? Education In Practice Policy + Advocacy 7 Termini e concetti importanti utilizzati in questo 9 Le basi della tassazione del tabacco 13 Gli effetti della struttura della tassazione 15 Gli effetti dell’inflazione 16 Gli effetti della crescita del reddito - Contents 18 La reazione dell’industria del tabacco alla tassazione 19 Come calcolare gli effetti di un’imposta 25 I vantaggi per i governi derivanti dagli aumenti delle tasse sul tabacco 26 La tassazione delle sigarette e la povertà: l’imposta è regressiva? 27 L’accantonamento 27 Le prospettive internazionali / globali 29 La prospettiva Europea: l’attuale Direttiva UE sulle accise del tabacco 32 L’elusione e l’evasione fiscale 33 Il contrabbando ed il commercio illegale 39 False convinzioni sulla tassazione del tabacco e contro-argomentazioni 5 La tassazione: uno strumento di salute pubblica? 42 L’indicatore degli anni di vita in buona salute 43 Compendio delle best practice nel campo della salute pubblica toolkit dalla A alla Z Accessibilità economica per i sistemi di tassazione del tabacco Back Next Home
  • 4. Home Back Next 4 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Smoke Free Parnership Contents Perché un toolkit? Questo documento è stato creato per essere un componente integrante nonché uno dei principali prodotti finali di “TobTaxy – Mak-ing Tobacco Tax Trendy” 1, un progetto per generare competenze finanziato dall’Unione Europea e condotto tra il 2010 e il 2012. Il progetto è stato organizzato per preparare le comunità che si occupano di salute pubblica e di controllo del tabagismo alle complessità della tassazione del tabacco e del commer-cio illegale di tabacco a livello nazionale ed Europeo. Inizialmente, da settembre 2010 a giugno 2012, il toolkit è stato sviluppato sotto forma di bozza nel corso delle principali fasi opera-tive del progetto TobTaxy. È stato utilizzato come documento didattico in occasione dei cinque workshop per creare competenze tenutisi a Parigi, Iasi, Vilnius, Dublino e Praga, integrando le corrispondenti attività, che hanno avuto come risultato la preparazione di oltre 90 tra professionisti di salute pub-blica, esperti economici e membri di ministeri governativi. Questo toolkit è stato ottimizzato da rino-mati esperti economici del settore sanitario o esperti nel controllo del tabagismo e dai partecipanti ai workshop del progetto Tob- Taxy affinché potesse essere utilizzato come guida di riferimento in materia di tassazione del tabacco e di traffici illegali. Il suo scopo Lo scopo del toolkit è stabilito con fermezza nel contesto dell’obiettivo generale del pro-getto TobTaxy: fornire alla comunità di salute pubblica le competenze e le conoscenze necessarie atte a sostenere un aumento delle tasse sui prodotti di tabacco in ogni stato Europeo. Da questo toolkit apprenderete: • Da cosa è composto il prezzo dei prodotti del tabacco e i metodi per determinare la tassa come componente del prezzo; • Come gli aumenti di prezzo incidano sull’uso dei prodotti del tabacco; • Come i prezzi possano essere aumentati per mezzo della tassazione; • Come l’industria del tabacco manipoli i prezzi; • Le diverse strutture di tassazione del tabacco, i loro effetti e il rapporto con le entrate fiscali dalla vendita dei tabacchi; • I tipi, le cause e gli effetti del commercio illegale di tabacco ed i relativi metodi di contrasto; • Come le variazioni delle imposte/dei prezzi del tabacco incidano sulla prevalenza dell’uso e sul consumo di prodotti del ta-bacco, sui decessi e sulle patologie correlate al fumo e su altri costi nazionali; • Una maggiore conoscenza dell’indicatore degli anni di vita in buona salute. I dati contenuti nel toolkit È importante osservare che i dati inclusi in questo toolkit riguardano il periodo fino alla fine del 2011; in alcuni casi sono aggiornati ad aprile 2012. I contenuti trattano sia i principi basilari della tassazione del tabacco sia i dati relativi a ciascun paese / le difficoltà che i paesi Europei incontrano. Questo documento, importante per tutti i paesi destinatari del progetto TobTaxy, è stato tradotto nella maggior parte delle lingue Eu-ropee. Tutti i toolkit saranno reperibili sul sito web della Smoke Free Partnership a partire dall’estate 2012 – www.smokefreepartnership.eu 1 >> Per maggiori informazioni sul progetto TobTaxy, visitare il sito www.smokefreepartnership.eu
  • 5. 5 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Smoke Free Parnership Contents La tassazione è l’intervento più efficace e più redditizio per ridurre il consumo di tabacco, soprattutto tra i giovani e nei gruppi di pop-olazione a basso reddito. Questa politica è stata a lungo appoggiata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità 2 e dalla Banca Mondiale.3 Anche La Convenzione Quadro sul Controllo del Tabagismo4 pone l’accento sulla tassazione quale elemento principale di politiche inte-grate per la riduzione del consumo di tabacco. Lo spirito dell’efficacia della tassazione, se opportunamente applicata, risiede nella sua capacità di aumentare il prezzo dei prodotti del tabacco - che direttamente rende il tabacco economicamente meno accessibile a gran parte della popolazione e, in particolare, ai gruppi con minor potere d’acquisto. Per le persone a basso reddito e i giovani, che vero-similmente sono più frequentemente fumatori o potenziali fumatori, rendere il tabacco più costoso ne diminuisce l’accesso e l’attrattiva. La diminuzione della domanda di tabacco è messa in risalto da un incre-mento dei tassi di disassuefazione dal fumo da parte dei fumatori1 e da una riduzione dei tassi di inizio di potenziali utilizzatori. I giovani sono particolarmente sensibili ai rincari: in questo gruppo, la riduzione del fumo potrebbe essere due volte, se non addirittura tre volte superiore a quella che si ottiene in soggetti di età più avan-zata. Un esempio: il programma della città di New York per il controllo del tabagismo attuato nel 2002 dal sindaco Bloomberg prevedeva anche l’aumento delle imposte sul tabacco. Nei dieci anni precedenti l’attuazione di questo programma, la percentuale dei fumatori non era mai diminuita. A seguito del programma di controllo la percentuale dei fumatori adolescenti diminuiva dal 17,6% nel 2001 all’8,5% nel 2007, un livello inferiore di quasi due terzi alla media nazionale statunitense tra gli adolescenti nel 2007 6. L’opinione del Ministero delle Finanze sulla tassazione? 2 Iniziativa OMS per un mondo senza tabacco, «Building blocks for tobacco control: a handbook», Organizzazione Mondiale della Sanità, Ginevra, 2004. www.who.int/tobacco/resources/publications/ tobaccocontrol_handbook/en/ 3 Jha P, Chaloupka F., «Curbing the epidemic: governments and the economics of tobacco control», Banca Mondiale, Washington, DC, 1999. www1.worldbank.org/tobacco/cover2a.asp 4 http://www.who.int/tobacco/framework/WHO_FCTC_english.pdf 5 Hu T-W, Sung H-Y, Keeler TE., «Reducing cigarette consumption in California: tobacco taxes vs. an antismoking media campaign», Am J Public Health 1995b;85(9):1218-22 6 Cigarette Use Among High School Students --- United States, 1991- 2009. Morbidity and Mortality Weekly Report, Jul 9, 2010/59 (26): 797-801 La tassazione: uno strumento di salute pubblica? Home Back Next
  • 6. Home Back Next 6 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Smoke Free Parnership Contents Perché l’evidenza non si traduce in un cambiamento delle politiche regolatorie? Le realtà dei moderni meccanismi governativi hanno come risultato liv-elli di tassazione alquanto inadatti a frenare l’uso del tabacco. Perché? Uno dei motivi principali risiede nel fatto che, anche se i Ministri della Salute di ogni paese possono capire i benefici della tassazione, il con-trollo dei livelli impositivi spetta comunque ai Ministeri dell’Economia e delle Finanze dei rispettivi governi. Sfortunatamente la comunicazione tra il Ministero della Salute e quello delle Finanze è talvolta lacunosa se non addirittura inesistente; ne consegue che il Ministero delle Finanze ha una conoscenza sommaria della relazione tra tassazione e salute, o addirittura tra tassazione ed entrate statali. Inoltre, il Ministero delle Finanze di solito considera il tabacco o una risorsa che genera entrate o un bene di consumo ordinario, senza probabilmente valutare o comprendere appieno tutti i costi socioeco-nomici derivanti dal fumo o quanto la tassazione possa contribuire a frenare il fumo. Spesso il Ministero delle Finanze ha stretti rapporti con i produttori di tabacchi lavorati e subiscono pressioni contro l’aumento delle imposte sul tabacco. Come può contribuire la comunità che si occupa di salute pubblica? La comunità che si occupa di salute pubblica deve impegnarsi: 1 / A comprendere i processi di politiche normative relative alla tassazione del tabacco (chi decide cosa, quando e come) 2 / Ad accrescere la consapevolezza generale del valore, del ruolo, della struttura e degli effetti della tassazione del tabacco 3 / Ad esercitare pressioni a favore di un reale aumento delle imposte sui tabacchi a vantaggio della salute collettiva e delle entrate statali 4 / Ad esercitare pressioni affinché tutti i prodotti di tabacco siano gra vati da un livello di imposta simile 5 / A stabilire contatti tra i sostenitori presso il Ministero della Salute e quelli dislocati presso l’amministrazione fiscale 6 / Ad impegnarsi direttamente presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze 7 / A trovare parlamentari interessati alla tassazione del tabacco 8 / Ad accertarsi che i parlamentari si impegnino presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze a presentare richieste riguardanti la tassazione del tabacco Purtroppo, a causa della scarsa conoscenza in materia di imposizione fiscale, coloro che si occupano di salute pubblica spesso non sono in grado né di informare in maniera efficace i governi né di esercitare pressioni sugli stessi. La tassazione è un settore complesso che viene percepito come qualcosa difficile da apprendere. Per questi motivi, gli operatori che si occupano di salute pubblica potrebbero avere diffi-coltà: • Ad argomentare a favore dell’imposizione fiscale come politica rego-latoria • Ad elaborare strategie coerenti per inasprire l’imposizione fiscale • A ribattere efficacemente alle argomentazioni che vertono su un al-leggerimento dell’imposizione fiscale o semplicemente sul mantenere l’inasprimento fiscale allineato all’inflazione Per rispondere a queste difficoltà, la comunità che si occupa di salute pubblica deve assolutamente reagire in maniera positiva per contras-tare l’industria del tabacco, che ha investito molto per stringere rap-porti con i funzionari del fisco. L’industria del tabacco 7 argomenta, in modo erroneo ma persuasivo, che l’imposizione fiscale è inopportuna o inefficace per ridurre il fumo: l’inasprimento fiscale porterebbe solo ad una pratica più intensiva del commercio illegale di tabacco 8. 7 In questo contesto per industria del tabacco si intende la totalità delle organizzazioni che sono costituite e/o rappresentano gli interessi dei produttori di tabacco e dei tabacchi lavorati. 8 Come esempio lampante, si veda una reazione al bilancio 2012 del Regno Unito pubblicata sul Guardian: >> See More
  • 7. 7 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Smoke Free Parnership Contents Accise ad valorem Sono applicate in base al valore monetario dei pro-dotti di tabacco (vale a dire una determinata percen-tuale sui prezzi di fabbrica o sui prezzi di vendita) Accise specifiche Sono applicate sotto forma di importo fisso per 1000 sigarette (o per pacchetto da 20 sigarette, o per stecca). Si applica la stessa accisa a prescindere dal prezzo di base, in questo modo non aumentano le differenze di prezzo tra le marche più costose e quelle più economiche. Contenuto delle confezioni di sigarette • Un pacchetto contiene in genere 20 sigarette • Una stecca di sigarette contiene in genere 10 pacchetti o 200 sigarette • Un master case contiene in genere 50 stecche o 10.000 sigarette • Un container contiene 1000 master case o 10 milioni di sigarette Contrabbando Il contrabbando è il commercio di prodotti importati illegalmente. Contrabbando organizzato su vasta scala Il contrabbando organizzato su vasta scala di pro-dotti di tabacco comporta il trasporto, la distribuzi-one e la vendita illegali di ingenti partite di sigarette da parte della criminalità organizzata che, in genere, elude il pagamento di qualsiasi imposta. Contrabbando su piccola scala (pirateria) Il contrabbando su piccola scala (pirateria) com-porta l’acquisto, da parte di individui o piccoli gruppi, di partite di prodotti di tabacco in paesi dove l’imposizione fiscale è più bassa, per poi rivenderle in paesi dove le imposte sono maggiori. Costi esterni In termini economici, i costi esterni rappresentano l’ impatto socioeconomico sfavorevole che colpisce le persone (parti esterne) che non hanno un ruolo nella decisione economica in esame. Parlando di fumo (e delle relative conseguenze), i costi esterni non coperti dai fumatori comprendono: il decremento della produttività e le assenze per malattia, i costi per l’erogazione di servizi sanitari ed assistenziali, i costi del fumo passivo per i non fumatori e il costo degli incendi causati dai prodotti da fumo. Costi parzialmente esterni Costi sostenuti dai non fumatori che vivono in un nucleo familiare dove è presente anche un fumatore. Costi privati (o costi interni, in contrappo-sizione ai costi esterni) I costi sostenuti dai singoli soggetti corrispondenti alle loro scelte di mercato atte a massimizzare la loro utilità/il loro piacere. Elasticità del prezzo in rapporto alla domanda Concetto economico che misura come la domanda di un prodotto risponda ad una variazione dell’1% del prezzo dello stesso prodotto. L’elasticità dei prezzi varia a seconda del prodotto. I prodotti di prima necessità (o che, come il tabacco, danno assuefazi-one o di cui non esista un surrogato) tendono ad Termini e concetti importanti utilizzati in questo toolkit dalla A alla Z A-E Home Back Next Continue on the next page
  • 8. 8 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Important Terms and Concepts in this Toolkit Smoke Free Parnership Contents essere meno sensibili alle variazioni del prezzo poiché i consumatori sono inclini a continuare ad acquistarli nonostante costino di più. L’elasticità può essere stimata mediante un’analisi econometrica; in genere è negativa in quanto l’aumento dei prezzi riduce la domanda. Ad esem-pio, un’elasticità del prezzo pari a -0,4 significa che l’aumento del prezzo pari all’1% porterà ad una riduzi-one dei consumi dello 0,4%. Le variazioni del prezzo possono comportare una variazione del numero di persone che utilizzano quel determinato prodotto e una variazione della quantità di prodotto acquistata. Fabbricazione illecita La fabbricazione illecita riguarda quei prodotti fabbri-cati al di fuori dalla legislazione. Tale legislazione può essere rappresentata da norme fiscali o di altro tipo (quali le leggi in materia di concessione di licenze o di monopolio) che impongono restrizioni alla fabbricazi-one dei prodotti di tabacco. Incidenza della tassazione L’incidenza della tassazione è l’analisi dell’effetto di un particolare onere fiscale sulla distribuzione del benessere economico. L’incidenza della tassazione si dice “ricada” sul gruppo che, alla fine, subisce l’onere di tale imposta. Indice dei prezzi al consumo (IPC) L’indice dei prezzi al consumo (IPC) è la misura del costo medio di beni e servizi acquistati da un nucleo familiare medio. È uno dei diversi indici dei prezzi cal-colati dagli istituti di statistica nazionali. La variazi-one percentuale dell’IPC è la misura dell’inflazione. Onere fiscale Smuggling is the trade in illegally imported products. Prezzo medio ponderato di vendita al dettaglio (PMP) Il prezzo medio ponderato di vendita al dettaglio (PMP) è calcolato dalla somma totale del valore monetario delle sigarette immesse sul mercato (basata sul prezzo di vendita al dettaglio, compren-sivo di tutte le imposte) diviso per la quantità totale di sigarette immesse. Il prezzo medio ponderato di vendita deve essere determinato entro il 1° marzo di ogni anno sulla base dei dati relativi alle immissioni in consumo dell’anno precedente. Tabacco contraffatto La produzione di tabacco contraffatto è una forma di manifattura illegale, in cui i prodotti lavorati recano un marchio registrato senza esserne autorizzati dal possessore dello stesso. Tabacco di contrabbando Per tabacco di contrabbando si intendono i prodotti del tabacco che sono stati importati, distribuiti o ven-duti sul territorio di un Stato membro in violazione delle leggi fiscali o doganali vigenti in tale nazione o in UE. Tabacco trinciato a taglio fino Il tabacco trinciato a taglio fino è un prodotto semi-lavorato, venduto a peso al consumatore. Per poter preparare le sigarette rollate, i fumatori di tabacco trinciato devono quindi acquistare separatamente il tabacco, le cartine o i tubetti ed eventualmente le ap-posite macchinette per rollare le sigarette. E-T Home Back Next Return to the beginning
  • 9. Home Back Next 9 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Smoke Free Parnership Contents Le basi della tassazione del tabacco La tassazione del tabacco ha tre scopi principali: • Aumentare le entrate fiscali • Promuovere la salute riducendo il consumo di tabacco • Compensare le esternalità A differenza della maggior parte dei beni di consumo, il tabacco non è indispensabile; il suo consumo impone costi sociali seri e sostanziali (le cosiddette “esternalità”). Tali costi includono quelli per l’assistenza sanitaria associati alle patologie correlate al fumo che non sono direttamente sostenuti dagli stessi fumatori come pure quelli rela-tivi alle vittime del fumo passivo e la perdita di produttività, anche questi a carico della collettività. Tali costi giustificano l’intervento del governo per regolamentare il consumo di tabacco e rappresentano un fondamento logico dal punto di vista economico per l’applicazione di un’imposta sui prodotti del tabacco. La letteratura economica suggerisce che anche l’esistenza di alcuni costi privati (o interni) giustifica l’intervento del governo nelle decisio-ni personali in materia di fumo. Il fondamento logico è che non tutti gli individui riconoscono correttamente gli effetti avversi del fumo sulla loro salute futura e/o i rischi e i costi della dipendenza da nico-tina poiché, in genere, le persone iniziano a fumare da giovani senza rendersi completamente conto che la nicotina crea dipendenza. In questo caso, il ruolo delle accise sui tabacchi è quello di rendere tali prodotti economicamente meno accessibili, per scoraggiare i fuma-tori di oggi e di domani 9. Cosa rende ottimale un’aliquota fiscale sul tabacco? Affinché un’aliquota fiscale sul tabacco sia considerata ottimale, essa deve raggiungere degli obiettivi che variano a seconda dei diversi punti di vista: • Dal punto di vista di salute pubblica → debellare il fumo • Dal punto di vista del governo → massimizzare le entrate ma anche migliorare la salute, ridurre l’assistenza sanitaria e gli altri costi con nessi al fumo • Dal punto di vista economico → rappresentare un’efficace fonte di gettito fiscale e compensare le esternalità e le internalità associate al consumo di tabacco. Quando si discute di inasprimento fiscale è importante avere una chi-ara comprensione di questi punti di vista. 9 Section taken from “The Aspect Consortium”, European Commission Publication, October 2004,” pg76
  • 10. 10 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Smoke Free Parnership Contents La struttura della tassazione del tabacco Manufactured tobacco in the EU is subject to three types of taxation - two types of excise duty and Value Added Tax (VAT). • Le accise specifiche (o fisse) vengono applicate sotto forma di imposta fissa per unità di prodotto. Si applica la stessa imposta a prescindere dal prezzo di base, in questo modo non si accrescono le differenze di prezzo tra le marche più costose e quelle più economiche. • Le accise ad valorem sono proporzionali al prezzo di vendita al minuto dei prodotti del tabacco (vale a dire una percentuale fissa sui prezzi di fabbrica o sui prezzi di vendita al dettaglio). Diversamente dalle accise specifiche, in caso di inflazione o di aumento dei prezzi da parte dei produttori, le ac-cise ad valorem aumentano le differenze di prezzo tra le marche più costose e quelle più economiche. Le imposte riscosse sono protette contro l’inflazione e aumentano parallelamente all’aumento dei prezzi. Sono la migliore imposta No, io sono meglio! Imposte: chi vince? Home Back Next
  • 11. 11 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Smoke Free Parnership Contents Come si determina il prezzo di una sigaretta? Il grafico sottostante illustra una scomposizione analitica dei diversi componenti che determinano il prezzo di una sigaretta: © Hana Ross Total exice tax Specific excise tax = €0.09 Ad-valorem excise tax:% of wholesale of retail price; e.g €0.09 if rate is 30% of retail price VAT / sale tax % of (wholesale price + excise tax); e.g. € 0.01 if VAT -15 %) Retail price = € 0.30 (Pack price = € 6.00) Total tax = € 0.22 Retail margin = € 0.01 Wholesale price = € 0.07 Home Back Next
  • 12. 12 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Smoke Free Parnership Contents La vigente normativa dell’UE in materia di accise sul tabacco lavorato dispone che, fino al 1° gennaio 2014: • L’elemento specifico dell’accisa non deve essere inferiore al 5% né superiore al 76,5% dell’onere fiscale totale (accisa specifica + accisa proporzionale + imposta sul valore aggiunto); • L’accisa totale dovrà essere pari ad almeno il 57% del prezzo medio ponderato di vendita al dettaglio (tranne nei paesi che applicano un’accisa di almeno 101€ per 1000 sigarette); • L’accisa minima non può essere inferiore a 64€ per 1000 sigarette in dipendentemente dal prezzo medio ponderato di vendita al dettaglio. La Direttiva 2010/12/UE del Consiglio del 16 febbraio 2010 dispone che, a decorrere dal 1° gennaio 2014: • L’elemento specifico dell’accisa non deve essere inferiore al 5% né superiore al 76,5% dell’onere fiscale totale (accise specifica + accise proporzionale + imposta sul valore aggiunto); • L’accisa totale dovrà essere pari ad almeno il 60% del prezzo medio ponderato di vendita al dettaglio (tranne nei paesi che applicano un’accisa di almeno 115€ per 1000 sigarette); • A Bulgaria, Estonia, Grecia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Polonia e Romania sarà concesso un periodo transitorio fino al 31 dicembre 2017; • L’accisa minima non può essere inferiore a 90€ per 1000 sigarette indipendentemente dal prezzo medio ponderato di vendita al dettaglio (ad eccezione dei suddetti paesi fino al 31 dicembre 2017). Home Back Next
  • 13. 13 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Gli effetti della struttura della tassazione L’imposta di consumo, se usata correttamente, ha le potenzialità di aumentare i prezzi finali dei prodotti del tabacco. Tuttavia si dovrebbe fare attenzione al fatto che, se applicate in varie combinazioni, le due accise - specifica e ad valorem - incidono diversamente sulla determinazione del prezzo finale complessivo del tabacco. Smoke Free Parnership Contents Accisa specifica • Le accise specifiche sono di semplice applicazione e gravano in pari misura su tutte le marche di una determinata categoria di pro-dotti di tabacco. Tuttavia le accise specifiche non sono indicizzate all’inflazione, sono quindi necessari dei costanti adeguamenti affin-ché abbiamo sempre lo stesso impatto economico. • Non consentono ai produttori di tabacco di manipolare il prezzo per ridurre il loro obbligo fiscale. • Tendono a ridurre la concorrenza tariffaria e sono preferite dai produ-ttori di sigarette di alta qualità. • L’obbligo fiscale dell’industria resta invariato a fronte della variazione del prezzo di fabbrica. Pro • Dà al governo un maggiore controllo sul gettito fiscale; • Mantiene ristretto il ventaglio dei prezzi, riduce il passaggio ad un’altra marca conseguente all’aumento dell’imposta; • Meno costosa da applicare; • Più benefica per la salute pubblica, a patto che l’incidenza della tassazione cresca di pari passo con l’inflazione Contro • Deve essere costantemente inasprita per stare al passo con l’inflazione ed i livelli di reddito; • Incoraggia l’industria ad aumentare il prezzo per incrementare gli utili. Accisa ad valorem Pro • Adjusts the tax for inflation; • Tax liability increases with higher prices. Contro • L’industria può esercitare un maggior controllo sull’importo delle tasse da pagare manipolando il prezzo di fabbrica; • Porta a differenze di prezzo più marcate cosicché i fumatori possono sfuggire all’aumento delle tasse orientando i loro acquisti verso pro-dotti del tabacco più economici (ad es. passando da sigarette di alta qualità a tabacco trinciato a taglio fino); • È più costosa da applicare perché ci si deve tenere aggiornati sia sul valore sia sul volume delle diverse marche vendute; • L’accisa ad valorem incoraggia la concorrenza tariffaria che può por-tare ad un ribasso dei prezzi. Home Back Next
  • 14. 14 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Smoke Free Parnership Contents *** Best practice: abbinare l’accisa specifica con quella ad valorem *** Gli Stati Membri dell’UE utilizzano la struttura impositiva mista che abbina l’accisa specifica con quella ad valorem. Inoltre, i paesi sono soggetti ad una ‘accisa minima’, da riscuotere su ogni sigaretta per preservare gli obiettivi in materia di salute pubblica e di gettito fiscale. Tale accisa minima e il livello im-positivo di ciascun paese specifico devono necessariamente, per lo meno, stare al passo con l’inflazione affinché l’accisa non perda il suo potere deterrente. A causa delle diverse strutture ed aliquote impositive, si riscontrano ampie differenze nell’importo della tassa/dell’accisa per 1000 sigarette rilevato in Europa a gennaio 2008: € 250 € 200 € 150 € 100 € 50 € 0 66 Russia Ukraine Bulgaria Romania Lithuania Latvia Estonia Czech Republic 60 60 Hungary Poland Slovenia Germany France Ireland 4 5 41 44 43 49 141 170 227 43 37 © Hana Ross Home Back Next
  • 15. Home Back Next 15 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Gli effetti dell’inflazione Smoke Free Parnership Contents Quando l’inasprimento fiscale non è allineato all’inflazione ci troviamo in presenza di una riduzione della tassazione. Ne consegue un incre-mento della percentuale di fumatori e una diminuzione delle entrate fiscali dalla vendita dei tabacchi. • L’accisa specifica può essere erosa dall’inflazione e dai redditi in crescita, quindi deve essere indicizzata per stare al passo con l’inflazione e i livelli di reddito. • L’accisa ad valorem viene automaticamente adeguata all’inflazione, ma solo se i prezzi del produttore sono allineati all’inflazione. L’accisa ad valorem non viene adeguata alla crescita del reddito. Pertanto è importante discutere a favore di adeguamenti automatici alla crescita dell’inflazione e del reddito per l’accisa specifica, laddove tali argomentazioni risultino politicamente accettabili. Correggere per inflazione Qualora non sia indicizzata, l’inflazione può erodere gli effetti dell’accisa specifica sul consumo di tabacco. È quindi importante pres-tare attenzione ai prezzi reali (aggiustati per inflazione) dei prodotti di tabacco: il prezzo reale = prezzo attuale (o nominale) ÷ prezzo di tutti i beni e servizi (espresso sotto forma di indice dei prezzi al dettaglio o indice dei prezzi al consumo)
  • 16. TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Gli effetti della crescita del reddito - Accessibilità economica Smoke Free Parnership Contents 16 I paesi in cui il livello del reddito è in crescita devono prendere in con-siderazione l’accessibilità economica dei prodotti di tabacco - l’effetto combinato di prezzo e reddito. Tale effetto dipende dall’elasticità del prezzo e dall’elasticità del reddito in rapporto alla domanda. La diminuzione del consumo dipende dalla minore accessibilità eco-nomica del tabacco. Ci sono numerosi fattori che determinano la capacità di una popolazione di accedere al tabacco: 1 / Le vigenti aliquote dell’accisa sul tabacco 2 / Il prezzo di vendita del tabacco 3 / Il reddito medio 4 / L’aumento del reddito 5 / I tassi di inflazione 6 / L’accesso al tabacco a buon mercato (sigarette scontate, sigarette rollate a mano, sigarette comprate in duty-free, prodotti di tabacco di contrabbando) Una volta che questi fattori sono presi in considerazione, è possibile stimare quanto gli aumenti delle imposte incidano sul consumo di tabacco. L’accessibilità economica può essere misurata in base a: • Il prezzo rapportato al reddito: % del PIL pro capite necessario per acquistare 100 pacchetti di sigarette; oppure • I minuti di lavoro necessari per acquistare 1 pacchetto: per quanto tempo un lavoratore medio deve lavorare per poter acquistare 1 pacchetto di sigarette Non ho abbastanza soldi Quanto?!?! Home Back Next
  • 17. 17 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Average annual percentage change in the Relative Income Price Romania (a) Smoke Free Parnership Contents Variazione dell’accessibilità economica in Europa, 1990 – 2008 10 a / Romania: 1994-2008 b / Islanda: 1999-2008 c / Croazia: 1998-2002 10 Greece Denmark Iceland (b) Czech Rep. Norway Finland Ireland Turkey Croatia (c) Russia Luxembourg Austria Spain Sweden United Kingdom Poland Portugal Germany Hungary Fonte: Evan Blecher, «The Economics of Tobacco Control in Low- and Middle-income Countries», Tesi presentata per il dottorato in discipline umanistiche, School Of Economics, Università di Città del Capo, aprile 2011 Italy Netherlands Belgium Australia Switzerland France 8% 4% 0% -4% -8% -12% Home Back Next
  • 18. TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Smoke Free Parnership Contents 18 La reazione dell’industria del tabacco alla tassazione Mantenere i livelli di imposizione fiscale quanto più bassi possibile è nel pieno interesse dei produttori di tabacchi lavorati. Se il tabacco rimane relativamente a buon mercato, infatti, l’industria del tabacco venderà più prodotti e ricaverà maggiori profitti. L’industria del tabacco ha esercitato forti pressioni, di ogni sorta, su tutti i governi affiché riducessero o quantomeno non aumen-tassero le tasse. Sono perfettamente riusciti a manipolare i sis-temi impositivi dei tabacchi di ogni paese fornendo informazioni infondate che insinuavano 1 / che i governi avrebbero avuto maggiori entrate fiscali riducen do l’imposta e/o 2 / che, a fronte di un inasprimento fiscale, le entrate sarebbero diminuite. Inoltre, le multinazionali del tabacco sono state complici nel traf-fico illegale per espandere il loro mercato, per penetrare in quei mer-cati dove vige il monopolio di stato o per evitare di pagare le tasse. • Dove è applicata l’accisa ad valorem, i produttori di tabacchi lavorati tendono a ribassare il prezzo di base per diminuire la riscossione delle imposte. • Dove è applicata l’accisa specifica, i produttori di tabacchi lavorati possono aumentare le dimensioni della sigaretta per ribassare l’accisa applicata per unità di tabacco e, nel contempo, possono alzare il prezzo. È evidente che l’inasprimento fiscale non incide sulle abitudini dei fumatori Credevo che, di questi, avremmo potuto fidarci Solo una delle tante bugie Home Back Next
  • 19. 19 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Smoke Free Parnership Contents Come calcolare gli effetti di un’imposta 11 In teoria, l’elasticità del prezzo in rapporto alla domanda di un bene o di un servizio può avere un risultato di segno positivo, ma ciò significherebbe un incremento del consumo da parte dei consumatori di detto bene o servizio allorquando il suo prezzo aumenta, il che è alquanto inconsueto nella pratica. I dati riferiti al passato possono essere utilizzati per stimare come i prezzi del tabacco incidano sul suo consumo. Tale incidenza viene misurata per mezzo dell’elasticità del prezzo in rapporto alla doman-da di tabacco, che può essere utilizzata per prevedere quanto le vari-azioni, attuali o prospettate, del prezzo e dell’imposta incidano sull’uso futuro del tabacco, sul gettito fiscale e sul numero di decessi che, in futuro, saranno provocati dall’uso del tabacco. La riduzione del consumo complessivo di tabacco conseguente all’aumento del prezzo/dell’imposta può essere analizzata attraverso l’elasticità del prezzo in rapporto alla domanda. Si tratta spesso di un risultato di segno negativo11 che corrisponde alla diminuzione percentuale del consumo a fronte di un aumento dell’1% del prezzo del tabacco. Ad esempio, un’elasticità pari a -0,4 indica che l’aumento del prezzo dell’1% comporterebbe una riduzione del consumo di tabacco pari allo 0,4%. In genere, metà dell’effetto colpisce la prevalenza, e l’altra metà la quantità di tabacco consumata da chi non smette co-munque di fumare. L’elasticità del prezzo in rapporto alla domanda può variare nelle diverse giurisdizioni; nell’affermare una riduzione della prevalenza si deve tener conto dei dati specifici del paese in oggetto. Un aumento del prezzo del 10% in un paese potrebbe non sortire lo stesso effetto sul consumo in un altro stato, sebbene l’elasticità del prezzo in rapporto alla domanda tenda ad essere molto simile nei paesi industrializzati, quali quelli dell’UE. Home Back Next
  • 20. Home Back Next 20 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Italia 1970 - 2005 12 Regno Unito 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 Smoke Free Parnership Contents La relazione inversa tra consumo di tabacco e prezzo Contrariamente a quanto affermato dall’industria del tabacco, la ricerca condotta da numerosi paesi nel corso degli anni ha chiaramente dimostrato che la domanda di tabacco è sì sensibile agli aumenti di prezzo, ma non come la maggior parte dei beni di consumo voluttuari. Quest’aspetto è messo in risalto da tre grafici sul rapporto livello di tassazione/consumo: 12 Gallus S, Townsend J et al., Price and consumption of tobacco in Italy over the last three decades. European Journal of Cancer prevention, 2003; vol. 12, n. 4. 1971 - 1997 Latvia 2003 - 2010 (Per Capita Consumption and Real Cigarette Prices) Total consumption of tobacco (x 1.000 tons) Price of one pack of cigarettes (€) Cigarette prices in LVL Annual per capita cigarette consumption Cigarette consumption (£ million, 1995 prices) Consumption Real (inflation adjusted) price in LVL per 1000 sticks 1971 1973 1975 1977 1979 1981 1983 1985 1989 1991 1993 1995 1997 Price Per capita cigarette consumption 110.000,0 100.000,0 90.000,0 80.000,0 70.000,0 60.000,0 2,40 2,20 2,00 1,60 1,40 1,00 60 50 40 30 20 10 0 2500 2000 1500 1000 500 0 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
  • 21. 21 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Smoke Free Parnership Contents Un’elasticità del prezzo in rapporto alla domanda di tabacco relati-vamente bassa implica che un aumento dell’imposta, come vi mos-treremo in seguito, assicurerà sempre maggiori introiti. I risultati delle ricerche condotte avvalorano in modo inequivocabile questa situazione in molteplici contesti 13. Le imposte sul tabacco rappresen-tano un trasferimento di risorse già esistente in economia (quindi non contribuiscono al PIL), vale a dire che il denaro dei fumatori va al Fisco e quindi alla società sotto forma di servizi erogati dallo stato. Punti da tenere in debita considerazione: • Il consumo di tabacco tende ad aumentare di pari passo con la crescita dei redditi, conseguentemente aumenteranno anche le entrate fiscali dalla vendita dei tabacchi (l’elasticità del reddito in rapporto alla domanda è positiva). • La produzione e le importazioni possono essere poste sotto la rigida supervisione del governo, quindi dovrebbe essere relativamente semplice riscuotere le tasse. 13 Da «Tobacco or Health in the European Union», una pubblicazione della Commissione dell’Unione europea a cura del Consorzio Aspect, ottobre 2004, pag. 76 – Riferimento contestuale = Townsend J., «Price and consumption of tobacco», BMJ 1998, 52: 132-142 Home Back Next
  • 22. 22 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Gli aumenti delle tasse sul tabacco e il fumo nell’UE Smoke Free Parnership Contents Tra il 2005 ed il 2006, il consumo di sigarette in tutta l’UE è diminuito poco più del 10% a causa degli inasprimenti fiscali. Nell’UE a 15 paesi, l’incremento medio dell’imposta pari al 33% ha portato tra il 2002 ed il 2006 ad una netta riduzione del fumo: - 16%. Tuttavia, negli Stati membri di nuova adesione un incremento analogo pari al 34% ha com-portato, nel periodo compreso tra la loro adesione nel 2004 e la fine del 2006, una riduzione del fumo di solo l’1%. Questo modestissimo calo potrebbe essere spiegato dal livello impositivo iniziale relativamente basso e da una ancora più bassa elasticità del prezzo in rapporto alla domanda. Tutti gli studi dimostrano che imposte più alte sulle siga-rette incrementano le entrate statali, sono efficaci nel ridurre il fumo ed hanno un effetto immediato. Le maggiori entrate statali conseg-uenti ad imposte più elevate possono essere destinate a misure per la promozione della salute e per la disassuefazione dal fumo. Nello stesso periodo, però, sono aumentate del 10% le quantità di tabacco trinciato a taglio fino vendute nell’UE, su cui grava un’aliquota fiscale inferiore rispetto a quella delle sigarette. Per questo motivo la Commissione Europea ha proposto un incremento delle accise sul tabacco trinciato a taglio fino affinché le persone smettano di fumare qualsiasi prodotto del tabacco 14. 14 Traduzione non ufficiale del paragrafo estrapolato da «SFP Spotlight on Taxation and Illicit Trade» – www.smokefreepartnership.eu (ultimo accesso, gennaio 2011) L’effetto degli inasprimenti fiscali sulle entrate statali I vantaggi derivanti da un aumento delle accise sul tabacco che superi il livello dell’inflazione sono molteplici. A fronte di un aumento delle accise, seguirà immediatamente un incremento delle entrate fiscali dalla vendita dei tabacchi. Come dimostrato da Townsend (1996), supponiamo che l’elasticità del prezzo in rapporto alla domanda di tabacco (vale a dire la sensibilità del con-sumo complessivo di tabacco al suo prezzo piuttosto che l’elasticità della prevalenza di fumatori) sia - 0,5 nel nostro scenario di consumo. L’elasticità del consumo è la risposta della quantità totale di tabacco/ sigarette utilizzata a fronte di una variazione del prezzo pari all’1%. L’elasticità della prevalenza è la variazione del numero di fumatori adulti a fronte di una variazione del prezzo pari all’1%. Ne consegue che un aumento del prezzo dei prodotti del tabacco comporta un incremento degli introiti. Gli esempi sottostanti ne sono una prova: See the next examples as evidence: Home Back Next
  • 23. 23 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Smoke Free Parnership Contents Germany -Tax burden vs. Excise revenue UK -Tax burden vs. Excise revenue Italy -Tax burden vs. Excise revenue Tax burden per 1000 Tax burden per 1000 Tax burden per 1000 Excise revenue Excise revenue Excise revenue 200 150 100 50 0 250 250 150 100 50 0 140 120 100 80 60 40 20 0 13,5 13 12,5 12 11,5 11,8 11,6 11,4 11,2 11 10,8 10,6 10,4 10,2 12 10 8 6 4 2 0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Poland -Tax burden vs. Excise revenue France -Tax burden vs. Excise revenue Hungary -Tax burden vs. Excise revenue Tax burden per 1000 Tax burden per 1000 Tax burden per 1000 Excise revenue Excise revenue Excise revenue Tax burden per 1000 Excise revenue 300 250 200 150 100 50 0 250 200 150 100 50 0 20.000 15.000 10.000 5.000 0 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 10 9,5 9 8,5 8 1,2 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Effect of taxation rise on government revenue Continued from previous page Home Back Next
  • 24. 24 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Smoke Free Parnership Contents Come calcolare l’effetto sulle entrate statali Effetto sul gettito fiscale - un metodo semplice! • Gettito fiscale antecedente all’aumento = aliquota fiscale antecedente all’aumento T1 x vendite antecedenti all’aumento Q1 • Gettito fiscale successivo all’aumento = aliquota fiscale successiva all’aumento T2 x vendite successive all’aumento Q2 • Persino in quei paesi dove la domanda è più sensibile al prezzo, non si pos sono ridurre gli introiti aumentando l’imposta; non si riesce nemmeno ad avvicinarsi ad una riduzione! Più precisamente:- Se i prezzi aumentano del 10% (da P1 a P2) e l’elasticità e è -0,4 ne consegue che Q2/Q1 = 1,1 -0,4 = 0,96, quindi la diminuzione del fumo è pari al 4% Se i prezzi aumentano del 20% ne consegue che Q2/Q1 = 1,2 -0,4 = 0,93, quindi la diminuzione del fumo è pari al 7% (e non all’8%, come ci si poteva aspettare, perché la funzione è esponenziale) • Se T1/P1 = 70% circa (0.7), il gettito fiscale aumenterà fino a quando l’elasticità del prezzo è maggiore di -1,4 • Tutti gli studi suggeriscono che l’elasticità del prezzo è superiore a questa stima (variando tra -0,2 e -0,9) • Pertanto se T/P è 0,7 ed e = -0,5, l’elasticità del gettito fiscale sarà 0,65 • Oppure se T/P è 0,5 ed e = -0,4, l’elasticità del gettito fiscale sarà 0,8 Tobacco Taxes and Revenues in UK Taxation revenue (£ million) Price (£) 1994 value 1971 1973 1975 1979 1981 1983 1985 1987 1989 1991 1993 1995 Revenue Price 9000 8500 7500 7000 6500 6000 5500 £2.90 £2.40 £1.90 £1.40 ESEMPIO 1 Se l’imposta sulle sigarette aumentasse del 30%, con e = -0,5 e T/P = 0,7 • Il gettito fiscale dovrebbe aumentare di circa il 20% • Il consumo di sigarette dovrebbe diminuire di circa il 10% • Se l’inasprimento fiscale non fosse completamente efficace come deter-rente al fumo, la diminuzione del consumo di sigarette sarebbe minore ma le entrate statali sarebbero maggiori. ESEMPIO 2 Se l’imposta sulle sigarette aumentasse del 20%, con e= -0,5 e T/P = 0,7 • Il gettito fiscale aumenterebbe di circa il 12,5 % • Il consumo di sigarette diminuirebbe del 6,3%. Home Back Next
  • 25. Home Back Next statali... e per la salute dei 25 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale I vantaggi per i governi derivanti dagli inasprimenti fiscali sono molteplici. Smoke Free Parnership Contents I vantaggi per i governi derivanti dagli aumenti delle tasse sul tabacco Risparmi sui costi dei servizi sanitari – Prendiamo come esempio il Regno Unito: nel 2006, il National Health Service ha speso in Inghilterra 2,7 miliardi di sterline (3,2 miliardi di euro) per il trattamento di patologie correlate al fumo. Se diminuisse il rischio di sviluppare delle patologie (a causa della minore prevalenza del fumo e della diminuzione dei rischi per gli ex fumatori), diminuirebbero anche i costi per il trattamento delle stesse. Guadagni in termini di rendimento imputabili a una riduzione del tasso di assenteismo - È stato dimostrato che i fumatori si assentano di più dal lavoro rispetto ai non fumatori. Se più persone smettessero di fumare, il loro rendimento aumenterebbe per via della riduzione dell’assenteismo. Minore spesa per le indennità per malattia e disabilità - Il fumo è associato ad un peggior stato di salute della popolazione ed anche ad una più elevata mortalità. Si stima pertanto che un aumento delle imposte, provocando una riduzione della prevalenza di fumatori, avrebbe come conseguenza la riduzione della spesa per le indennità a persone in età lavorativa con patologie croniche (quali l’indennità di integrazione salariale e di sostegno ed il sussidio di sussistenza per disabili). Guadagni in termini di rendimento imputabili ad una riduzione del tasso di mortalità - Il fatto che le persone vivano più a lungo implica che avranno una maggiore probabilità di sopravvivenza e continueranno a lavorare fino all’età media di pensionamento. Pertanto, una riduzione della prevalenza del fumo avrà come risultato dei guadagni in termini di rendimento imputabili ad una riduzione del tasso di mortalità. Le aliquote fiscali addizionali sono importanti per le entrate Anni di vita guadagnati – Il fatto che la gente viva più a lungo e in migliori condizioni di salute già di per sé è un vantaggio non solo soggettivo, ma anche per l’intera società. Un esempio: per calcolare il valore degli anni di vita vissuti in più dalle persone che smettono di fumare (o che non hanno mai fumato) a causa dell’aumento del prezzo, i ministeri del governo britannico preferivano adottare le stime del “valore umano” della prevenzione di una morte accidentale (di poco inferiore a 1 milione di sterline). Incremento del gettito fiscale imputabile a una riduzione del tasso di assenteismo – Il rendimento extra derivante dalla riduzione dell’assenteismo tra le persone che smettono di fumare (o che non hanno mai fumato) a causa dell’aumento dell’imposta porta a maggiori entrate fiscali dalla riscossione dell’imposta sul reddito, dei contributi dell’assicurazione nazionale (INAIL) e dell’IVA. Incremento del gettito fiscale imputabile al prolungamento della vita lavorativa – Le persone in età lavorativa delle quali si evita il decesso perché hanno smesso di fumare (o non hanno mai fumato) a causa dell’aumento dell’imposta sui tabacchi vivranno più a lungo e conseguentemente verseranno più imposte sul reddito ai governi e più contributi INPS e INAIL. Inoltre spenderanno almeno una parte del loro ulteriore reddito disponibile e quindi pagheranno più IVA. cittadini Così tanti vantaggi
  • 26. TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Contents La tassazione delle sigarette e la povertà: l’imposta è regressiva? I gruppi socioeconomici meno abbienti tendono a fumare più degli altri e, conseguentemente, soffrono maggiormente di patologie correlate al fumo, in particolare tumori, cardiopatie e patologie croniche ostrut-tive delle vie respiratorie. Sebbene i gruppi socioeconomici meno abbienti potrebbero pagare più tasse continuando a fumare, è pur vero che sono più sensibili al prezzo rispetto agli altri gruppi e probabilmente reagiranno agli aumenti di prezzo o smettendo di fumare o riducendo il consumo di tabacco. Pertanto, un rincaro del prezzo per-mette di ridurre la prevalenza di fumatori in questo gruppo specifico maggiormente rispetto a qualsiasi altro inter-vento e, in definitiva, di migliorare la salute. Inoltre, la tassazione di per sé agisce in maniera complementare ai messaggi di educazione sanitaria inerenti agli effetti nocivi del fumo, rendendoli più incisivi – soprattutto per i gruppi che si dimostrano meno sensibili al materiale informativo di educazione sanitaria che mette in risalto i rischi associati all’uso di tabacco. Si dovrebbe notare che i governi dovrebbero essere esortati a utilizzare una parte di queste maggiori entrate fiscali dalla vendita dei tabacchi per sostenere lo sviluppo, l’assistenza sanitaria e/o la disassuefazione dal fumo nei gruppi socioeconomici meno abbienti. Smoke Free Parnership La bugia della regressività 26 Fuma, ti sentirai ricco. Home Back Next
  • 27. 27 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Smoke Free Parnership Contents L’accantonamento L’accantonamento consiste nel mettere da parte una percentuale del gettito fiscale derivante dall’inasprimento dell’imposta sui tabac-chi per incentivi nel campo dello sviluppo, dell’assistenza sanitaria, dell’istruzione o della salute pubblica. I governi potrebbero utilizzare le imposte accantonate per: • Sostenere le attività per il controllo del tabagismo (come avviene in Tailandia e in California) • Sontrollare il tabacco e promuovere la salute (come avviene in Finlan-dia, Romania, Estonia, Polonia, Slovenia, Lituania) • Per i servizi di assistenza sanitaria o le prestazioni dell’assicurazione sanitaria (come avviene nel Regno Unito, in Grecia, Irlanda, Portogal-lo e Austria) Altri stati potrebbero utilizzare le entrate fiscali dalla vendita dei tabac-chi per lo sviluppo o per altri scopi. Le prospettive internazionali / globali La Convenzione Quadro sul Controllo del Tabagismo (FCTC) dell’ONU La FCTC è un accordo internazionale che si pone come obiettivo “la tutela delle generazioni presenti e future dalle devastanti conseguenze sanitarie, ambientali e socioeconomiche del consumo di tabacco e dell’esposizione al fumo di tabacco” tramite l’adozione di una serie di criteri universali che denuncino i pericoli del tabacco e ne limitino ogni forma di uso in tutti i paesi del mondo. La FCTC e la tassazione Nel determinare le politiche fiscali, tutti gli stati che hanno adottato la FCTC devono tener presenti gli obiettivi in materia di salute pubblica. Tali obiettivi sono enunciati negli articoli 6 e 15 della Convenzione: L’articolo 6 recita che i governi firmatari: • Devono riconoscere che le misure finanziarie e fiscali sono un mezzo efficace ed importante per ridurre il consumo di tabacco; • Devono applicare politiche fiscali e, all’occorrenza, politiche dei prezzi sui prodotti del tabacco al fine di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di salute tendenti a ridurre il consumo di tabacco; • Devono imporre divieti o restrizioni alla vendita ai viaggiatori inter-nazionali e/o all’importazione da parte degli stessi dei prodotti di tabacco in esenzione da dazi. Home Back Next Continue on the next page
  • 28. 28 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Smoke Free Parnership Contents L’articolo 15 recita che i governi firmatari: • Devono sorvegliare e raccogliere dati sul commercio transfrontaliero dei prodotti di tabacco, compreso il commercio illegale; • devono adottare o rafforzare misure legislative contro il commercio illegale di tabacco; • devono distruggere i prodotti di tabacco contraffatti o di contrabbando; • Devono adottare e applicare misure per sorvegliare e controllare la distribuzione dei prodotti di tabacco. Aggiornamenti dalla COP4 Avendo riconosciuto l’importanza di una robusta cooperazione inter-nazionale per eliminare il commercio illegale dei prodotti di tabacco, le Parti della Convenzione quadro dell’OMS sul Controllo del Tabacco (FCTC) costituirono un Organo di Negoziazione per elaborare un proto-collo sul commercio illegale dei prodotti di tabacco. Più di 135 rappresentanti degli stati aderenti alla FCTC si sono riuniti cinque volte tra il 2008 e il 2012 per negoziare un trattato internazi-onale per contrastare il commercio illegale dei prodotti di tabacco; ad aprile 2012 hanno concordato il testo di un protocollo per eliminare tale commercio. Il trattato contro il commercio illegale è in fase di nego-ziazione quale trattato aggiuntivo, o protocollo annesso alla FCTC. Secondo quanto enunciato nell’articolo 15 della FCTC, la Convenzione deve occuparsi di tutte le forme di commercio illegale dei prodotti di tabacco, ivi compreso il contrabbando, la fabbricazione illecita e la contraffazione. Il Protocollo stabilisce le regole per contrastare il commercio illegale dei prodotti di tabacco mediante il controllo della catena di approv-vigionamento. Sancisce inoltre quale condotta debba considerarsi illegale, predisponendo altresì le relative misure di applicazione e di cooperazione a livello internazionale. Nell’ambito del Protocollo, gli stati aderenti propongono di creare un sistema globale per la tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti di tabacco; hanno raggiunto un accordo su altre misure, quali la conces-sione di licenze, la responsabilità, l’attuazione, la condivisione delle informazioni e la mutua assistenza legale. Tali misure sono studiate per contrastare e possibilmente eliminare il commercio illegale dei prodotti di tabacco. A novembre 2012 il Protocollo sarà presentato alla Conferenza dei rap-presentanti degli stati aderenti alla FCTC OMS, che si terrà a Seul, in Corea del Sud, per essere esaminato ed approvato. Una volta adottato, sarà il primo Protocollo annesso alla FCTC dell’OMS, che di per sé è il primo ed unico trattato sulla salute globale negoziato sotto l’egida dell’OMS. Il Protocollo entrerà in vigore dopo 40 ratifiche. International / Global Perspective Home Back Next Return to the beginning
  • 29. 29 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Smoke Free Parnership Contents La normativa dell’Unione Europea esercita una forte influenza sui livelli delle accise che gravano in Europa sul tabacco. Tale norma-tiva stabilisce le aliquote minime d’accisa per tutti i paesi dell’UE, come segue: “L’accisa globale (specifica più ad valorem, esclusa l’IVA) sulle sigarette è pari ad almeno il 57% del prezzo medio ponderato di vendita al dettaglio delle sigarette immesse in consumo. L’accisa non può essere inferiore a 64 € per 1000 sigarette, indipendentemente dal prezzo medio pondera-to di vendita al dettaglio.” La Direttiva 2010/12/EU del Consiglio15 del 16 febbraio 2010 ha aggior-nato le norme dell’UE in materia di tassazione del tabacco nel territorio degli Stati membri in modo da garantire un livello più elevato di protezi-one della salute pubblica. Come riferimento per i requisiti minimi UE, il prezzo medio ponderato di vendita (PMP) ha sostituito il concetto della MPPC (Most Popular Price Category, sigarette della classe di prezzo più richiesta). Sostituzione opportuna, poiché al giorno d’oggi i mercati sono più dinamici, con parecchie marche popolari e regolari variazioni ai prezzi delle sigarette. L’adozione del PMP delle sigarette al posto della MPPC per determinare la base imponibile garantisce trasparenza e crea condizioni neutre di concorrenza per tutti i produttori. Inoltre, nel tentativo di enfatizzare gli obiettivi in materia di salute che si intendono conseguire con le accise sul tabacco, l’accisa minima graverà su tutte le sigarette e sarà aumentata gradualmente nei prossimi cinque anni fino a raggiungere 90 € su tutte le sigarette, indipendentemente dal PMP, con un’accisa globale non inferiore ad almeno il 60% del PMP. Tale aumento dell’accisa minima ridurrà il divario esistente nell’UE tra le sigarette più costose e quelle più economiche. A decorrere dal 1° gen-naio 2011, la soglia minima impositiva non avrà più un tetto massimo. A decorrere dal 1° gennaio 2014 l’accisa specifica non potrà essere inferiore al 7,5% né superiore al 76,5% dell’importo dell’imposta complessiva, il che darà agli Stati membri una maggiore flessibilità per stabilire un equi-librio tra le due diverse accise a seconda delle caratteristiche del mercato interno di sigarette 16. L’articolo 168 del Trattato dell’Unione Europea Le norme in materia di tassazione del tabacco devono rispecchiare i progressi compiuti dalla politica dell’UE: l’articolo 168 del Trattato dell’Unione Europea, infatti, sancisce che in tutte le politiche dell’UE debba essere garantito un livello elevato di protezione della salute umana. L’area Schengen e lo Spazio Economico Europeo L’assenza di confini interni e la zona di libero scambio dell’Europa conti-nentale permettono la libera circolazione di persone e merci. Il trasporto di tabacco è soggetto a controlli: il trasporto di sigarette effettuato da privati da un paese all’altro è subordinato ad un limite massimo di 800 sigarette, 400 sigaretti, 200 sigari e 1 kg di tabacco1. In caso di controlli doganali e qualora si trasportino oltre confine ingenti quantità di ta-bacco, si dovrà dimostrare che è destinato all’uso personale. Di per sé, la natura di questo sistema può creare dei problemi per i singoli paesi che aumentano l’imposta sui tabacchi: 15 >> Download PDF (accessed April 2011) 16 Section taken from “WHO Technical Manual on Tobacco Tax Administration” pg.64 - >> Download PDF (accessed January 2011) 17 >> Discover More (accessed January 2011) La prospettiva Europea: l’attuale Direttiva UE sulle accise del tabacco Home Back Next
  • 30. 30 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Smoke Free Parnership Contents Differenziazione del prezzo Se due stati appartenenti all’area Schengen hanno una differenza sostanziale nel prezzo dei tabacchi, il trasporto transfrontaliero di solito avviene dai paesi dove i prezzi sono bassi verso quei paesi dove i prezzi sono maggiori. Tale trasporto può avvenire legalmente, come nel caso di un individuo che vive in una città di frontiera e si reca nell’altro stato per acquistare il limite massimo consentito di tabacco; oppure può essere illegale, quando le persone comprano quantità di tabacco ben al di sopra del limite massimo consentito nei paesi dove costa meno per poi vend-erle sottocosto nei paesi dove costa di più. Questa situazione può creare dei problemi a quegli stati che vorrebbero aumentare la tassazione (e quindi il prezzo) del tabacco. Qualsiasi aumento del prezzo del tabacchi negli stati confinanti con paesi in cui tale prezzo è inferiore può dar luogo ad una notevole differ-enziazione del prezzo e quindi rendere inefficace qualsiasi potenziale beneficio a causa del commercio legale e/o illegale di tabacchi duty paid. In poche parole, i consumatori possono accedere al tabacco sottocosto attraverso altre fonti. Questa situazione è stata evi-denziata da coloro che si op-pongono all’inasprimento dell’imposizione fiscale sui tabacchi. Contrabbando Il contrabbando di tabacco non duty paid da stati non compresi nell’area Schengen è un grave problema. Se non viene intercettato alla dogana, il tabacco, una volta entrato nell’area Schengen, può circolare liberamente come qualsiasi altra merce. Un incremento del contrabbando da qualsiasi punto di ingresso all’area Schengen può inondare il mercato dei beni di consumo con tabacco a buon mercato. Questa situazione ha le potenzialità per rendere inefficaci gli aumenti di prezzo, poiché i consumatori potranno accedere a tabacchi meno costosi provenienti da fonti illegali. Tuttavia si dovrebbe tener presente che la maggior parte dei fumatori acquista sigarette di provenienza legale e non fa lunghi viaggi per procurarsi prodotti meno costosi. Sebbene i prezzi nei diversi stati Europei differiscano notevolmente (vedi cartina sottostante), la mag-gior parte dei governi riesce senza difficoltà ad aumentare le imposte. I governi non dovrebbero essere dissuasi dall’inasprire le imposte sui tabacchi poiché temono il contrabbando, dovrebbero invece essere convinti dell’importanza di una razionalizzazione al rialzo delle im-poste, che avrebbe come risultato guadagni per tutti i governi e per la salute pubblica. Amo l’Europa... …basta solo sapere dove fare acquisti! Disarmonizzazione Next Back Home
  • 31. Contents Home Back Next 31 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tobacco Taxation and Illicit Trade Prices of a Pack of 20 Cigarettes Smoke Free Parnership Weighted Average Price January 2012 Source: European Comission DG TAXUD
  • 32. TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale L’elusione e l’evasione fiscale Smoke Free Parnership Contents 32 Some smokers act to reduce their cost of smoking or the effects of tax increase - by legal and illegal means. I modi legali adottati dai fumatori per ridurre i costi includono: • Passare a sigarette meno costose; • Fumare sigarette rollate a mano’; • Acquistare sigarette oltre confine, nei limiti massimi consentiti per l’uso personale (pagando i dazi e le accise dovuti per legge); • Acquistare in negozi duty-free (in esenzione da dazi e accise). Per impedire i modi legali per ridurre i costi, i governi devono: • Adottare la stessa imposizione fiscale per i diversi prodotti di tabacco e agganciarla all’inflazione, possibilmente applicando la stessa im-posta su tutti i prodotti; • Stipulare accordi con i paesi confinanti atti ad allineare i prezzi; • Puntare maggiormente sull’accisa specifica per arginare il passaggio ad altre marche (le differenze di prezzo sono minori se l’imposta viene applicata su ogni singolo pacchetto) I modi illegali adottati dai fumatori per ridurre i costi includono: • Contrabbando su piccola scala (sigarette provenienti da giurisdizioni dove il prezzo è inferiore, non per uso personale/oltre il limite mas-simo consentito); • Contrabbando: evasione dei dazi e delle accise; • Vendite illegali online o telefoniche. Per impedire i modi illegali per ridurre i costi, i governi devono: • Incrementare la vigilanza, le misure di controllo e di prevenzione contro il contrabbando • Promuovere l’uso di sigilli fiscali • Incrementare le concessioni di licenza • Includere l’identificazione e la verifica del cliente (due diligence) • Incrementare l’uso dei sistemi di tracciabilità e rintracciabilità • Incrementare la tenuta dei registri contabili • Porre fine alle vendite online o attraverso altre forme di telecomunicazione • Limitare, regolamentare o proibire il tabacco nelle aree di libero scambio e nelle vendite duty-free (in esenzione da dazi ed accise). Home Back Next
  • 33. 33 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Il contrabbando ed il commercio illegale Smoke Free Parnership Contents Per elusione fiscale si intendono tutte quelle attività legali per pagare meno tasse o non pagarne affatto; per evasione fiscale invece si in-tendono tutte quelle attività illegali per pagare meno tasse o non pa-garne affatto. Ad esempio, se un individuo residente in uno stato dove l’imposizione fiscale è più elevata acquista, per uso personale e nei limiti consentiti, prodotti del tabacco in paesi dove l’imposizione fiscale è inferi-ore, si tratta di elusione fiscale. L’evasione fiscale invece riguarda tutte le attività illegali per pagare meno tasse o non pagarne affatto, tra cui l’acquisto di prodotti di tabacco di contrabbando o di fabbricazione illecita. Il termine più comunemente usato in questo contesto è contrabbando. Tuttavia il contrabbando, l’evasione fiscale o il commercio illegale non riguardano lo stesso tipo di attività. Il contrabbando si riferisce ai prodotti venduti illegalmente oltre frontiera. Il valico illecito oltre frontiera tra giurisdizioni è una peculiarità del contrabbando. Il commercio illegale è un concetto molto più ampio rispetto al contrab-bando e viene definito nell’articolo 1 della FCTC dell’OMS come “ogni prati-ca o condotta vietata dalla legge relativa alla produzione, spedizione, ricezione, possesso , distribuzione, vendita o acquisto compresa ogni pratica o condotta destinata a favorire tale attività” 18. Il commercio il-legale comprende sia i prodotti di tabacco di contrabbando sia quelli di fabbricazione illecita. Per fabbricazione illecita si intende la fabbricazione di prodotti di tabacco non ottemperante alla legge. Una forma di fab-bricazione illecita è la produzione di tabacco contraffatto in cui i prodotti recano un marchio registrato senza l’autorizzazione del possessore di tale marchio. I prodotti di fabbricazione illecita possono essere venduti sul mercato interno o contrabbandati in un altro stato. Sigaretta? Wow, sei stato in Cina? Ehm... non proprio. L’ho comprata da un tipo in metropolitana. Dalla Cina - con amore? 18 World Health Organization. WHO Framework Convention on Tobacco Control. Geneva, World Health Organization, 2003. Home Back Next
  • 34. Home Back Next 34 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Smoke Free Parnership Contents Le diverse forme di contrabbando Il contrabbando di tabacco a buon mercato o di tabacco contraffatto su un mercato legale può ridurre gli effetti favorevoli della tassazione: i con-sumatori sensibili al prezzo, infatti, possono evitare gli aumenti di prezzo accedendo a prodotti sottocosto. Inoltre, questa pratica provoca una perdita erariale ai governi poiché l’accisa non è mai stata pagata o è stata pagata all’aliquota minima in un altro stato. Il contrabbando su larga scala comporta il trasporto e la distribuzione illegali di ingenti quantità di prodotti di tabacco da parte della criminalità organizzata; in genere le imposte vengono evase. Il contrabbando su piccola scala (pirateria) è il contrabbando prati-cato dagli individui o da piccole organizzazioni criminali che importano illegalmente piccole quantità di prodotti duty paid. Un esempio: acquis-tare tabacco in paesi a bassa imposizione fiscale in quantità superiori al limite massimo consentito dai regolamenti doganali per poi rivenderlo in stati con elevata imposizione fiscale. Le cause del commercio illegale La produzione non dichiarata è una delle cause del commercio illegale. Nel 2008, i grandi produttori internazionali di tabacchi lavorati hanno fabbricato e importato circa 130 miliardi di sigarette in Ucraina: il 30% in più di quanto il mercato locale potesse consumarne. Queste sigarette “ex-tra” sono scomparse dall’Ucraina per alimentare il mercato nero nel resto d’Europa.1 La produzione non dichiarata è un grave problema in molte regioni; spesso è imputabile al controllo inadeguato della fabbricazione da parte delle autorità. Applicazione non rigorosa e pene insufficienti: i contrabbandieri tendono a prosperare in quei paesi che tollerano il contrabbando, dove l’applicazione della legge non è rigorosa, la corruzione è diffusa e i con-trolli alle frontiere sono pressoché inesistenti. Inoltre molti stati non riescono a trattare il contrabbando di tabacco come un crimine grave, comminano pene che sono notevolmente inferiori rispetto a quelle previste per il contrabbando di altri prodotti quali ad esempio i farmaci o le armi da fuoco. In questo modo il tabacco diventa più interessante per i contrabbandieri che soppesano il grande potenziale di utili contro la remota possibilità di essere presi, incriminati, imprigionati o multati. Punti deboli nel sistema di transito: la mancanza di sistemi più sicuri per il trasporto delle sigarette nell’ambito del commercio internazionale alimenta il mercato nero poiché consente ai contrabbandieri di accedere a ingenti forniture di sigarette esenti da ogni tipo di dazio e di imposta. Reti di distribuzione informali: la mancata concessione di licenze a tutti gli attori che operano nella distribuzione delle sigarette, ma soprat-tutto la presenza in alcuni stati di venditori ambulanti senza alcun tipo di licenza, impedisce l’applicazione della legge e favorisce il contrabbando. Differenze di prezzo oltre frontiera: le differenze di prezzo sono un fattore determinante per il contrabbando informale. Non sono così importanti nel contrabbando organizzato su larga scala delle sigarette “in transito”. Contrariamente a quanto si creda, il contrabbando è meno dif-fuso nei paesi scandinavi o in quelli del Commonwealth, dove le imposte sulle sigarette sono elevate. Vendite duty-free: l’esistenza di una notevole quantità di prodotti del tabacco duty-free sui mercati internazionali crea opportunità per il con-trabbando. 19 Lavrov V., «Ukraine’s ‘lost’ cigarettes flood Europe», Washington, The Center for Public Integrity, 2009. http://www.publicintegrity. org/investigations/ tobaccoarticles/entry/1438/.
  • 35. Home Back Next 35 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Smoke Free Parnership Contents Mancanza di risorse: la maggior parte delle nazioni non destina le risorse necessarie all’applicazione delle tasse sui tabacchi fino a quando il contrabbando non diventa un problema dilagante. È molto più difficile sradicare le reti di contrabbandieri una volta che si sono radicate, piutto-sto che adottare delle misure per evitare il verificarsi di tale fenomeno. Mancanza di una vera cooperazione internazionale: sebbene siano stati elaborati dei trattati internazionali ed altri meccanismi per ridurre il traffico di farmaci, stupefacenti, armi ed altri prodotti, nessun sistema simile è stato implementato per ridurre il contrabbando di tabacco. 20 Gli effetti del commercio illegale Nei diversi stati, il volume del commercio illegale è compreso tra l’1% ed il 40 - 50% circa del mercato; su scala mondiale corrisponde all’11,6%, nei paesi a basso reddito al 16,8% e nei paesi più ricchi al 9,8%. La perdita complessiva di entrate fiscali ammonta a circa 40,5 miliardi di dollari sta-tunitensi l’anno 21 . Il contrabbando di tabacco mette a repentaglio una delle più importanti politiche regolatorie in materia di salute pubblica: inasprire l’imposizione fiscale del tabacco per creare un incentivo eco-nomico a non fumare. Il contrabbando di tabacco ha un costo in termini di vite umane, poiché si fuma di più. Il commercio illegale di tabacco è un problema di portata internazionale che necessita una risposta a livello globale. Attualmente nell’ambito della Convenzione Quadro sul Controllo del Tabagismo (FCTC), un trattato internazionale dell’OMS, si sta elaborando un protocollo finalizzato al controllo del commercio illegale. Il commercio illegale e le politiche fiscali sul tabacco in tutto il mondo: come appena affermato, l’inasprimento dell’imposizione fiscale del tabacco è una delle misure più efficaci che esistano per evitare che i giovanissimi inizino a fumare e per incoraggiare gli adulti a smettere. Il contrabbando - e la paura di tale fenomeno - è diventato un ostacolo all’inasprimento dell’imposizione fiscale sui tabacchi in tutto il mondo. L’industria del tabacco fa leva su questo timore, cercando di con-vincere i legislatori di tutto il mondo che, in pratica, ogni inasprimento dell’imposizione fiscale sui tabacchi innescherebbe un contrabbando difficile da controllare. Risultato: perdita di entrate statali ed illegalità in forte ascesa. Eppure, a fronte di centinaia di aumenti dell’imposta sui tabacchi messi in atto con successo in diversi stati nel mondo, ci sono ancora alcuni rarissimi casi dove il problema del contrabbando è diventato così grave da indurre i governi ad abbassare le imposte. Solo in Canada (1994) e in Svezia (1998) i rispettivi governi hanno aumentato le imposte sui tabacchi per poi abbassarle a causa di problemi legati al contrabbando. In entram-bi i casi, il fumo è aumentato e i governi hanno perso le entrate fiscali dalla vendita del tabacco. In Canada è stato definitivamente dimostrato che la stessa industria del tabacco aveva un ruolo attivo nel facilitare gran parte del contrabbando. L’industria del tabacco è stata incoraggiata dal successo riscosso in Canada per esercitare forti pressioni e cercare così di annullare i princi-pali aumenti del prezzo proposti negli Stati Uniti nel 1994 e nel 1998. A livello globale, ha utilizzato l’esempio Canadese per dare una lezione, ma anche per minacciare i governi che accarezzano l’idea di aumentare in 20 Traduzione non ufficiale del paragrafo estrapolato da http://www.tobaccofreekids. org/campaign/global/docs/ smuggling.pdf (ultimo accesso gennaio 2011) 21 Joossens L, Merriman D, Ross H, Raw M., «The impact of eliminating the global illicit cigarette trade», Addiction, 2010; 105: 1640-9.
  • 36. 36 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Smoke Free Parnership Contents modo considerevole l’imposta sui tabacchi, sebbene la diminuzione delle aliquote fiscali in Canada abbia effettivamente comportato un mag-giore consumo e un minore gettito fiscale, il tutto a vantaggio esclusivo dell’industria del tabacco. Fornitura di sigarette a prezzo scontato: il contrabbando fornisce sigarette a prezzi scontati ai giovani e ai fumatori sensibili al prezzo che altrimenti potrebbero smettere di fumare. Apertura dei mercati alle marche occidentali e alla pubblicità: in alcuni stati, la disponibilità delle marche occidentali è soggetta a re-strizioni normative. Sebbene l’intento originario di tali leggi fosse quello di proteggere i produttori nazionali di tabacchi lavorati, ci sono prove inconfutabili che le leggi hanno anche avuto delle ripercussioni favor-evoli sulla salute pubblica poiché hanno ridotto la commercializzazione dei prodotti di tabacco di fattura occidentale alle donne e ai giovani. Tali leggi inoltre tendono a ridurre la competitività e il fascino dei prodotti del tabacco di per sé, il che comporta una riduzione della prevalenza. Stando a quanto afferma la pubblicazione settoriale World Tobacco, il contrab-bando ha “contribuito a promuovere alcune delle marche di sigarette più famose del mondo le cui importazioni dall’estero erano vietate in luoghi in cui la domanda di sigarette occidentali ha continuato a crescere.” Riduzione dei fondi per il controllo del tabacco: ogni anno, il com-mercio illegale di sigarette provoca ai governi una perdita di entrate fisca-li e doganali del valore di decine di miliardi di euro. In sempre più stati, le entrate fiscali dalla vendita dei tabacchi sono diventate la fonte primaria di finanziamento per efficaci programmi per il controllo del tabagismo. Pertanto, nella misura in cui gli aumenti delle tasse sul tabacco vengono bloccati a causa delle preoccupazioni legate al contrabbando, persino lo spettro del contrabbando deruba al controllo del tabagismo una delle fonti più promettenti di finanziamento, che è davvero necessario. 22 22 Traduzione non ufficiale del paragrafo estrapolato da http://www.tobaccofreekids. org/campaign/global/docs/ smuggling.pdf (ultimo accesso gennaio 2011) Home Back Next
  • 37. TOBTAXY / Toolkit Generic / Tobacco Taxation and Illicit Trade Contents Home Back Next Case study: l’iniziativa del Regno Unito per contrastare il contrabbando di tabacco All’inizio degli anni ‘90 il Regno Unito, dove il tasso di mortalità per fumo di sigaretta era tra i più elevati, decise a favore di una legislazione che dimezzasse il numero di fumatori aumentando l’imposta per motivi di salute pubblica: fu applicata alle sigarette un’elevata accisa specifica ed un’accisa ad valorem di modesta entità, mentre gli altri prodotti di tabacco furono gravati da un’accisa specifica. In seguito, vi furono gravi problemi causati dal contrabbando e si rese necessaria una normativa per contrastarlo. Nel 2000, 2006 e 2008 furono applicate imposte e rese pubbliche iniziative di contrasto al contrabbando, l’organico delle dogane fu incrementato e furono introdotti gli scanner. Questi gli inasprimenti delle accise sul tabacco: • 1993-6: le aliquote superano l’inflazione del 3%; • 1997: l’aumento supera l’inflazione del 5%; • 2000: le aliquote vengono stabilite ad ogni legge di bilancio; • 2001-2008: cresce solo come l’inflazione • 2009: ancora una volta, un aumento reale (maggiore dell’inflazione) Inoltre, il Regno Unito ha introdotto: • i sigilli fiscali • la normativa sulla catena di approvvigionamento • la marcatura anticontraffazione • una nuova strategia di commercializzazione • dei protocolli d’intesa: - il protocollo d’intesa è un accordo volontario, che non prevede sanzioni e non è legalmente vincolante. Non sorprende il fatto che i produttori di tabacchi lavorati abbiano accettato di buon grado di sottoscriverlo: Gallaher fu il primo nell’aprile 2002, BAT ne ha firmato uno nell’ottobre 2002 seguito dall’Imperial Tobacco nel luglio 2003. Come funzionano? Nel 2001-02, l’anno prima che Gal-laher sottoscrivesse il proprio protocollo d’intesa con il governo, le sue marche Dorchester e Sovereign costituivano il 12% delle marche originali britanniche confiscate alla dogana. Nel 2003-04, anno successivo alla firma del protocollo d’intesa, tale percentuale balzò al 74%. Sulla scorta di questi dati è quindi piuttosto difficile asserire che i protocolli d’intesa siano efficaci.1 Di conseguenza, le ONG sono contrarie a tali accordi. 23 Joossens L, Raw M. Progress in combating cigarette smuggling: controlling the supply chain. Tobacco Control 2008; 17:399-404 Smoke Free Partnership 37
  • 38. TOBTAXY / Toolkit Generic / Tobacco Taxation and Illicit Trade Contents Home Back Next Effetti dell’iniziativa: il contrabbando di tabacco nel Regno Unito è sceso all’11% 24 Case Study L’effetto delle imposte sui prezzi reali delle sigarette nel Regno Unito dal 1998 al 2008. In 10 anni, il prezzo è salito del 28% in termini reali (aggiustati per inflazione) 2004 -05 2005-06 2006-07 2007-08 2008-09 2.30 2.25 2.20 2.15 2.10 2.05 2.00 1.95 1.90 1.85 19% 17% 15% 13% 11% 9% 7% 5% Retail price per pack (in £) Illicit cigarette market (share of total market) Real Cigarette prices at 2009 prices 1998 2000 2002 2004 2006 2008 £ 6.00 £5.50 £5.00 £4.50 £4.00 Effetti dei Piani d’azione britannici Diminuzione della percentuale di fumatori: • negli adulti, dal 28% al 21% • nei giovanissimi dal 13% al 6% Il contrabbando è diminuito dal 23% al 13% • il gettito fiscale è aumentato poi si è stabilizzato • nel lungo termine, sono state salvate almeno 1,2 milioni di vite 24 Fonte: Michael Eriksen, Judith Mackay, Hana Ross, «The Tobacco Atlas, Fourth Edition», American Cancer Society, World Lung Foundation, 2012. Smoke Free Partnership 38
  • 39. 39 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 01 Argomento /falsa convinzione Confutazione Se aumenta l’imposta, diminuiscono le entrate statali Smoke Free Parnership Contents False convinzioni sulla tassazione del tabacco e contro-argomentazioni Di seguito sono elencati i principali argomenti contro gli aumenti della tassazione del tabacco. Per ciascun argomento, troverete una confutazione: Poiché la domanda di sigarette e tabacco è relativamente poco elastica, l’aumento dell’aliquota fiscale comporterà una diminuzione del fumo; tuttavia i fumatori spenderanno di più e, di conseguenza, le entrate fiscali dalla vendita dei tabacchi aumenteranno. Se le imposte aumentano, il tasso di consumo diminuisce: il che comporta minori spese sanitarie e conseguentemente maggiori entrate statali nette. Altre misure non fiscali per il controllo del tabagismo diminuiranno gli introiti dalla tassazione. Comunque, i potenziali introiti fiscali non riscossi non andranno persi dal punto di vista economico: saranno trasferiti dal ta-bacco ad altri beni di consumo che i consumatori acquisteranno e per i quali pagheranno altre tasse. Poiché un consumo più elevato di sigarette riduce l’aspettativa di vita, le spese per l’assistenza sani-taria si attesteranno agli stessi livelli per fumatori e non fumatori. Questo argomento è scorretto, poiché non prende in considerazione il valore della vita umana e l’effetto delle cattive condizioni di salute sulla crescita economica (una maggiore aspettativa di vita è direttamente correlata ad una maggiore crescita economica). L’approccio corretto implica un uso migliore delle argomentazioni economiche, ma anche l’attribuzione del giusto valore da dare alla vita umana. Tutto ciò si può ottenere utilizzando come in-dicatore gli anni di vita pesati per qualità della vita o gli anni di vita in buona salute - come illustrato nelle pagine successive di questo toolkit. Una contro-deduzione errata Come contro-deduzione all’affermazione appena enunciata, potrebbe conseguire questa logica: se l’imposta viene abbassata, allora è certo che le entrate statali aumenteranno? Sbagliato. Il Canada è un esempio lampante di questa deduzione errata: sotto forte pressione da parte dell’industria del tabacco, nel 1994 ha abbassato le imposte sul tabacco in un incauto tentativo di recuperare il get-tito fiscale perso a causa del contrabbando. Un anno dopo il gettito fiscale era diminuito in maniera consistente e il consumo di sigarette era invece aumentato. 25 26 Considerando tutti i costi socio-economici, questo comportò una diminuzione netta del bilancio Canadese. 25 Shafey O, Eriksen M, Ross H, Mackay J. The tobacco atlas (3rd ed.). Atlanta, GA: American Cancer Society, 2009. 26 Blecher E, van Walbeek C. An international analysis of cigarette affordability. Tob Control 2004;13:339-46. >> Discover More Home Back Next
  • 40. 40 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Argomento /falsa convinzione Confutazione Smoke Free Parnership Contents 02 03 Il contrabbando non giova alle industrie del tabacco Un rialzo dell’ imposta incrementa il commercio illegale L’industria del tabacco sostiene che le notevoli differenze nella tassazione porteranno le persone a praticare il contrabbando sul mercato nero. Sebbene in quest’affermazione ci sia un fondo di verità, questo tipo di contrabbando mette in commercio solo una piccola quantità delle sigarette illegali circolanti nell’UE. La maggior parte del contrabbando di tabacco è praticato su più larga scala: interi container di sigarette non soggette a imposte, milioni per volta. Siccome le imposte non vengono mai pagate, ridurre le tasse sul tabacco non sortirebbe alcun effetto su questo tipo di contrabbando. I produttori di tabacchi lavorati sostengono che, per combattere il contrabbando, bisognerebbe ab-bassare le aliquote fiscali. Come precedentemente dimostrato, questo non sortirebbe alcun effetto sul volume di tabacco di contrabbando che continuerebbe a non pagare imposte in nessun luogo. In più, anche se fosse efficace nell’abbattere il piccolo commercio di tabacco di contrabbando, bisog-nerebbe comunque resistere alla richiesta di abbassare il livello di imposizione fiscale. Sarebbe un vero errore revocare una politica efficace e perfettamente razionale per reagire ad un’attività crimi-nale. Incrementare i costi e i rischi del contrabbando innalzando le pene e migliorando l’applicazione della legge: ecco un’alternativa migliore.. 27 Il contrabbando su larga scala è una questione legata all’approvvigionamento piuttosto che alla domanda. Questa argomentazione è sbagliata. I produttori di tabacco lavorato traggono vantaggio dal con-trabbando in quattro modi: • sono sempre pagati per le sigarette che successivamente vengono contrabbandate, quindi il loro commercio prospera; • il contrabbando assicura l’approvvigionamento di sigarette a buon mercato il che contribuisce a mantenere dipendenti quei fumatori un po’ tentennanti; • le sigarette di contrabbando sequestrate alla dogana devono essere sostituite per soddisfare la domanda di tale prodotto, quindi i produttori di tabacchi lavorati hanno un doppio utile sulle siga rette sequestrate; e aspetto più importante, • possono argomentare a favore di un abbassamento delle imposte (e conseguentemente di un maggior consumo) sul mercato legale. 27 >> Download the document Home Back Next
  • 41. Home Back Next 41 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale 04 05 Argomento /falsa convinzione Confutazione Smoke Free Parnership Contents L’imposta sui tabacchi non è equa nei confronti dei gruppi socio-economici meno abbienti Fumare è una “scelta personale” da non punire con la tassazione Sebbene sia corretto affermare che i gruppi socio-economici meno abbienti pagano le tasse in maniera non proporzionale al proprio reddito, l’argomentazione sulla presunta iniquità delle imposte sui tabacchi ignora alcuni aspetti importanti riguardo tali fasce socio-economiche: I gruppi socio-economici meno abbienti sono più sensibili alle variazioni di prezzo rispetto alle persone con un reddito più elevato, il che incrementa una probabile disassuefazione dal fumo e prevenzione dello stesso. Questi gruppi probabilmente fumano più dei gruppi economici più abbienti (poiché i gruppi a basso reddito sono probabilmente più esposti a cause determinanti sfavorevoli dal punto di vista sociale, quali un am-biente povero, una scarsa istruzione e una pressione sociale a favore del fumo) e soffrono in maniera maggiore di tumore ai polmoni, cardiopatie e bronchiti. Stando a quanto afferma ASH UK, la tassazione del tabacco può essere completamente evitata; la disassue-fazione dal fumo è la risposta più opportuna da parte dei gruppi a basso reddito. Tuttavia, siccome il fumo dà dipendenza, smettere potrebbe risultare difficile. I governi quindi dovrebbero essere esortati ad utilizzare le imposte sui tabacchi per promuovere nuovi schemi per la disassuefazione del fumo destinati ai gruppi socio-economici meno abbienti. 28 28 >> Download the document Questa argomentazione è un’affermazione soggettiva fondata sul fondamento logico della libertà di scelta: Tuttavia questo argomento nega una serie di fattori importanti quali: • tutti dobbiamo pagare le tasse e i fumatori devono anch’essi contribuire nonché pagare per le ester-nalità che provocano;; • il fumo dà una dipendenza di tipo chimico e fisiologico, una volta dipendenti i fumatori non sono liberi di scegliere; • la maggior parte dei fumatori vorrebbe smettere ma non lo fa per mancanza di incentivi; permet-tere che il costo del tabacco diminuisca rendendolo più accessibile non è un buon incentivo; • la maggior parte dei fumatori ha acquisito la dipendenza dal fumo quando era giovane, prima di poter “scegliere” e fare una scelta razionale decidendo di fumare in età adulta.
  • 42. Home Back Next 42 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale L’indicatore degli anni di vita in buona salute Smoke Free Parnership Contents L’indicatore degli anni di vita in buona salute è un indicatore elaborato da Eurostat nel 2005. Indica il numero di anni che si ritiene restino da vivere senza disabilità a un soggetto di una determinata età (di solito alla nascita). Combinando i dati di morbilità e mortalità, offre in un unico indicatore la misura composita dello stato di salute della pop-olazione. In breve, misura l’aspettativa di vita senza disabilità. Perché è importante questo indicatore? Questo indicatore fornisce un quadro accurato della salute della pop-olazione, introducendo il concetto di aspettativa di salute (qualità della vita) rispetto ai tradizionali indicatori dello stato di salute, quali l’aspettativa di vita (durata della vita). Con il duplice avvento della crescente longevità della popolazione e il crescente numero dei casi di gravi disabilità psichiche o fisiche, l’aspettativa di vita non è più considerata la misura più accurata dello stato di salute della popolazione. A fronte di tali difficoltà che at-tanagliano la società contemporanea, l’indicatore degli anni di vita in buona salute fornisce una migliore visione d’insieme dello stato di salute indicando gli anni che un soggetto può effettivamente vivere in buona salute, quanti anni vivrà in cattive condizioni di salute e per quanto tempo possa essere produttivo (o improduttivo) dal punto di vista economico all’interno della società. Questo indicatore può essere utilizzato quale strumento per identifi-care le differenze tra stati, regioni ed aree diversi. Una delle caratter-istiche principali dell’indicatore degli anni di buona salute è che intro-duce nella società la nozione di salute quale fattore economico. La tassazione sul tabacco e l’indicatore degli anni di vita in buona salute: come si può utilizzare l’indicatore nella pratica? Sebbene l’indicatore degli anni di vita in buona salute sia uno strumen-to generico che può essere utilizzato in un’analisi ragionata per deter-minare ogni politica in materia di salute, nel contesto della politica sulla tassazione del tabacco assume un significato molto specifico ed altamente pertinente. Poiché presenta la salute quale fattore eco-nomico, l’uso di questo indicatore da parte dei governi può rendere più facile sostenere e promuovere una maggiore tassazione del tabacco visto che la tassazione riesce a ridurre il fardello economico che grava sulla società (sia riducendo direttamente i costi dell’assistenza sanitar-ia sia incrementando la produttività dei soggetti). La comprensione da un punto di vista economico delle misure di una salute favorevole può permettere una collaborazione più stretta tra i Ministeri delle Finanze e quello della Salute e cambiare i meccanismi delle politiche governative affinché gli aspetti della salute siano presi in considerazione per quelle politiche che, tradizionalmente, esulano dal settore sanitario. Al momento, il valore aggiunto dato dalla misurazione dell’aspettative di salute è ampiamente riconosciuto ed adottato in oltre 65 stati. Tuttavia, nonostante questo successo, è chiaro che l’indicatore degli anni in buona salute non viene utilizzato da tutti i governi degli Stati membri dell’UE. La sfida per i sostenitori del controllo del tabagismo e di salute pub-blica è quella di promuovere, se necessario esercitando pressioni, l’uso dell’indicatore degli anni in buona salute in modo da fornire informazi-oni più accurate nei processi decisionali in seno ai governi atti a miglio-rare la salute della popolazione.
  • 43. Home Back Next Compendio delle best practice nel campo della salute pubblica per i sistemi di tassazione del tabacco 43 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Smoke Free Parnership Contents Sempre più prove dimostrano che l’aumento delle imposte sui prodotti del tabacco eviterà un numero notevole di morti premature poiché i giovani sono dissuasi dall’iniziare a fare uso di tabacco e i fumatori adulti smettono o ne riducono il consumo, il che porta a riduzioni sostanziali dell’onere sanitario ed economico causato dall’uso del tabacco. 29 Come formulare le strategie per ottenere livelli di tassazione ottimali Sebbene l’accisa minima sui tabacchi sia stabilita dall’Unione Europea, tutti i livelli impositivi superiori al minimo sono stabiliti dai singoli Stati Membri. Pertanto ogni stato deve avere la propria strategia basata sulle proprie difficoltà e sulle proprie opportunità. Questo strumento di mappatura può contribuire a determinare l’aliquota fiscale ottimale per il vostro paese: • utilizzare gli aumenti delle accise sul tabacco per conseguire l’obiettivo di salute pubblica che si propone di ridurre la mortalità e le patologie correlate all’uso del tabacco • fissare i livelli delle accise sul tabacco in modo che ammontino ad almeno il 70% dei prezzi di vendita al dettaglio dei prodotti di tabacco • la struttura migliore delle accise è quella più semplice • fare più affidamento sulle accise specifiche del tabacco poiché la quota delle accise aumenta con il prezzo di vendita • adottare imposte ed aumenti delle imposte simili per tutti i prodotti di tabacco • eliminare le vendite esentasse e duty-free dei prodotti di tabacco • se gli incrementi degli introiti dello stato costituiscono un obiettivo, per conseguirlo fare affidamento sugli aumenti dell’imposta sui tabacchi • adeguare automaticamente all’inflazione le accise specifiche sul tabacco • aumentare le imposte sui tabacchi tanto quanto basta per rendere i prodotti di tabacco meno accessibili a tutti • includere gli aumenti delle accise sul tabacco nella strategia globale per ridurre l’uso del tabacco • utilizzare parte delle entrate fiscali dalla vendita dei tabacchi per sos-tenere altre azioni per il controllo del tabagismo e/o la promozione della salute • controbattere all’idea che gli aumenti delle imposte sui tabacchi ridu-cano l’occupazione • rafforzare il potere dell’amministrazione fiscale in materia di monitor aggio dei mercati del tabacco e valutazione dell’incidenza degli aumenti delle imposte stesse • adottare nuove tecnologie per potenziare la gestione dell’imposta sui tabacchi e ridurre al minimo l’elusione e l’evasione fiscale • rafforzare il potere dell’amministrazione fiscale, concedendo licenze a tutti coloro che abbiano un ruolo nella fabbricazione e nella distribuzione dei prodotti del tabacco. • garantire pene certe, immediate e severe per coloro che vengono colti in flagrante nel commercio illegale di prodotti del tabacco. 30 29 Section taken from “WHO Technical Manual on Tobacco Tax Administration” pg.64 >> Download the pdf (accessed January 2011) 30 Section taken from “WHO Technical Manual on Tobacco Tax Administration” Chapter 5 >> Download the pdf (accessed January 2011)
  • 44. Home Back Next 44 TOBTAXY / Toolkit Generic / Tassazione del tabacco e commercio illegale Smoke Free Parnership Contents Cosa devono fare gli operatori di salute pubblica per influenzare le politiche fiscali a vantaggio del proprio paese? Ci sono diversi modi per influenzare i cambiamenti nel processo po-litico dei nostri paesi, ma dovremmo ricordare che, in linea di principio, la tassazione del tabacco è uguale a qualsiasi altro processo norma-tivo. Tuttavia, dato che i sostenitori del controllo del tabagismo non hanno generalmente esperienza sulla tassazione come sulle alle altre politiche per il controllo del tabagismo, bisogna prestare particolare attenzione alla pianificazione strategica (a livello nazionale, Europeo o internazionale). Spesso tutti noi che apparteniamo alla comunità per il controllo del tabagismo abbiamo dimestichezza nell’intavolare un dialogo con il Ministero della Salute ma, per quanto siamo diventati versa-tili nell’affrontare la giungla della tassazione del tabacco dopo aver frequentato i workshop di capacity building del progetto TobTaxy e dopo aver studiato questo toolkit, quel dialogo non farà una differenza duratura a meno che non siamo in grado di affrontare l’intero processo di formulazione delle politiche regolatorie. Pertanto dovremo intavol-are una discussione con il Ministero delle Finanze e con i parlamentari interessati all’argomento. La pianificazione strategica sarà importantissima per la vostra organiz-zazione (o coalizione) quando progetterete di lavorare sulla tassazione del tabacco. Anche se la vostra organizzazione ha già dedicato molto tempo agli articoli 6 e 15 della FCTC, la pianificazione strategica trat-terà sempre almeno uno dei seguenti interrogativi chiave: • perché siamo qui? • dove vogliamo arrivare? • come ci arriveremo? In questo contesto, potrebbe essere davvero utile per l’elaborazione del piano strategico applicare alla formulazione delle politiche norma-tive l’approccio Multiple Streams definito da J.W. Kingdon (1984) 31. In sintesi, il modello di Kingdon evidenzia l’esistenza di tre distinti pro-cessi, o flussi, nella formulazione delle politiche. Kingdon asserisce che, allorquando questi 3 flussi si combinano, in un momento determinato e in un contesto specifico, solo allora una questione particolare si tras-formerà in legislazione. Questi tre flussi sono: > Il flusso dei problemi > Il flusso delle soluzioni (le politiche regolatorie) > Il flusso delle opportunità politiche (la politica) Nelle pagine seguenti vi spiegheremo come questo modello possa essere applicato alla tassazione del tabacco. Egregio Ministro delle Finanze, la gente muore per terribili malattie correlate al fumo! Ci aiuti, per favore Mi dispiace, ma dovreste rivolgervi al Ministro della Salute?! Incomprensioni 31 >> Access via http://www.metagora.org/ training/encyclopedia/ Kingdon.html