2. Il patrimonio edilizio in Italia
In Italia gli edifici esistenti ammontano a quasi 13 milioni, di questi:
• oltre 11 sono ad uso abitativo,
• circa 1,9 milioni sono non abitativi (0,8 milioni destinati ad usi produttivi, 0,22
milioni al terziario e 0,9 milioni ad usi vari).
Gli oltre 11 milioni di edifici abitativi contano più di 27 milioni di unità abitative
occupate da quasi 21 milioni di famiglie.
3. Il patrimonio edilizio in Italia
Gli edifici del nostro paese sono
stati costruiti prevalentemente con
criteri di bassa efficienza energetica.
La prima normativa che introduce,
infatti, alcuni criteri di efficienza
energetica risale al 1976.
In Italia le abitazioni consumano
mediamente oltre i 150 kWh/m2
anno, una casa efficiente ne
consuma meno di 50 kWh/m2
anno.
Circa il 75% delle abitazioni
risalgono ad un’ epoca in cui non
vi era alcun tipo di norma
prescrittiva in ambito di
rendimento energetico.
4. Quanta energia consuma il settore civile?
In Italia il settore civile (residenziale + terziario) è responsabile
annualmente di più del
30%
dei consumi energetici totali
(oltre il 21% il solo residenziale).
7. Le emissioni in Provincia di Genova
Le emissioni totali calcolate per il
territorio provinciale nel 2005
ammontano a
5.863.147 t di CO2
Tale valore corrisponde ad una
emissione pro capite di
6,6 t/anno di CO2
fonte: Inventario Provinciale delle emissioni di gas serra
8. Le emissioni in Provincia di Genova
Ogni anno in Provincia di
Genova sono quindi prodotte
circa 6.000.000* di
tonnellate di spazzatura
“invisibile”: la CO2 (anidride
carbonica).
Si tratta di oltre 10 volte la
produzione di spazzatura
(RSU).
* riferite agli usi finali
9. Le emissioni in Provincia di Genova
(t/anno CO2 - per categoria - anno 2005 )
servizi (trasporti e ill. pubblica) agricoltura e pesca civile
industria
1.657.829 t
26% 1.544.702 t
28%
1%
43.854 t
45%
2.616.761 t
fonte: Inventario Provinciale delle emissioni di gas serra
10. Le emissioni del settore civile in Provincia di
Genova (t/anno CO2 - anno 2005 )
terziario P.A. domestico
915.760 t
35%
1.617.860 t
62%
3%
83.140 t
fonte: Inventario Provinciale delle emissioni di gas serra
11. Il problema del climate change a livello locale
Gli effetti del climate change
sul nostro territorio investono -
già oggi - soprattutto i
seguenti ambiti:
• biodiversità,
• acqua,
• incendi, Varazze, ottobre 2010
• fenomeni estremi,
• dissesto idrogeologico,
• ambiente costiero.
Parco del Beigua - perdita biodiversità
13. Le conseguenze per i bilanci delle famiglie
La spesa energetica nelle famiglie italiane è in costante ascesa
• nel 2000 >> 1.200 euro/anno
• nel 2005 >> 1.400 euro/anno
• nel 2008 >> 1.560 euro/anno
Fonte: ISTAT - I consumi delle famiglie 2008
14. Le conseguenze per i bilanci delle famiglie
spesa energetica annua per famiglia
1600
20 %
1200
800
400
0
2000 2005 2008 La percentuale delle famiglie genovesi
con difficoltà nel pagamento delle
spese condominiali (essenzialmente
Il costo annuale della bolletta energetica spese relative a consumi energetici)
rappresenta una voce di spesa
estremamente rilevante per i bilanci
familiari ... e in crescita!
fonte: ANACI
15. Paghiamo ... per inquinare?
Limitando le dispersioni di
calore e utilizzando apparecchi
e tecnologie ad alta efficienza
ogni famiglia potrebbe
risparmiare il 40-50% delle
spese per riscaldamento.
La messa in efficienza del solo
sistema di riscaldamento
permetterebbe di ridurre i
consumi di almeno il 30%
Inoltre:
minori consumi = maggior
valore dell’immobile
fonte: Politecnico di Milano / Università degli Studi dell’Insubria per WWF Italia -2007
16. Il costo dell’inefficienza
Ogni anno nel nostro
Paese si spendono circa
18 miliardi di euro solo
per il riscaldamento degli
edifici ad uso abitativo.
Ben 10 miliardi (il 55%
circa) sono dovuti alla
scarsa efficienza dei nostri
edifici ed impianti.
fonte: Politecnico di Milano / Università degli Studi dell’Insubria per WWF Italia -2007
17. L’efficienza restituisce VALORE !
Gran parte del potenziale di
risparmio energetico nei
condomini italiani è
attivabile a costo zero anzi,
spesso, a costo negativo,
ovvero i soldi investiti in
interventi di efficienza
energetica nelle nostre
abitazioni mostrano (anche
in assenza di incentivi) un
ritorno economico positivo
sotto forma di risparmio nelle
bollette di luce e gas.
18. L’efficienza restituisce VALORE !
Euro restituiti
ogni 100 euro investiti
(per edifici residenziali costruiti
secondo i criteri della legge
10/91 - quindi già di per sé
più efficienti dell’edificio medio
esistente)
elaborazione
su dati Lorenzoni e Cattarinussi (2006)
Istituto IEIE Università Bocconi
19. Eppure ...
•a fronte dell’emergenza energetica che vive il nostro Paese
avendo piena consapevolezza delle cause delle emergenze
• pur
ambientali dovute ai cambiamenti climatici
•a fronte della convenienza economica per inquilini e proprietari
• purpotendo reperire risorse immense (dal risparmio ottenibile con gli
interventi) da immettere nel circuito economico edile-impiantistico
[ nonostante tutto questo in Italia (e in Liguria) ci si focalizza poco o
niente su come migliorare l’efficienza energetica nei condomini, i
luoghi dove vive circa la metà della popolazione italiana. ]
20. Le barriere all’efficienza
• Barriere culturali
• mancanza di informazione dell’utente finale
• razionalità non economica del consumatore
• sovrastima degli extracosti
Barriere tecniche e professionali
• mancanza di informazione dei tecnici
• inerzia professionale dei tecnici
• mancanza di motivazione per gli amministratori
• mancanza di controlli rispetto alla normativa
Barriere finanziarie
• incentivi divisi (proprietari vs inquilini?)
• difficoltà di accesso al credito (sia per utente finale che per ESCo)
21. Le barriere all’efficienza
• Barriere allo sviluppo di strumenti specifici
• certificazione energetica
• contratto servizio energia
• ESCo
23. a) supporto alla certificazione energetica degli
edifici
• metodologia di certificazione
• incentivi finanziari specifici
• meccanismi di verifica
• edifici pubblici come esempio
di e.e.
• verifica della rispondenza tra
consumi previsti e consumi
reali
• corretta comunicazione ai
cittadini
24. b) introduzione di incentivi fiscali e nuovi
strumenti legislativi
• “consolidamento” del 55%
• legge quadro nazionale in
materia di edilizia ed energia
• legge regionale sulla
riqualificazione del patrimonio
edilizio
• introduzione “energy manager”
di condominio”
25. c) sostegno al sistema per la realizzazione di
interventi tramite terzi
• creazione albo regionale delle
ESCo
• definizione di contratti di
servizio standard (c. servizio
energia, c. servizio alta
prestazione energetica)
• contratti modello per il FTT
• fondi regionali a rotazione per il
finanziamento dell’efficienza
energetica
• creazione fondo di garanzia per
interventi effettuati da ESCo e
PMI
26. d) formare e incentivare i professionisti
progettisti, installatori,
manutentori
• formazione
• tariffe professionali legate
alla prestazione energetica
dell’edificio
amministratori di condominio
• formazione
• remunerazione certa in caso
di riqualificazione energetica
legata al risparmio
conseguito
27. Conclusioni
I consumi energetici del settore civile (abitazioni + uffici)
provocano un rilevante impatto sul nostro ambiente e nelle
tasche delle famiglie.
Nello spreco di energia (quindi di denaro) che oggi
caratterizza il nostro patrimonio edilizio è possibile reperire
le risorse per la sua stessa riqualificazione, e quindi per
• un miglioramento dell’economia delle famiglie
• un miglioramento delle condizioni ambientali
• un rilancio concreto dell’economia.