Beginners Guide to TikTok for Search - Rachel Pearson - We are Tilt __ Bright...
Psicologia dinamica del fumetto nero-
1. PSICOLOGIA DINAMICA DEL
FUMETTO “NERO”
Un’analisi psicologica dei personaggi e del fenomeno del fumetto
nero italiano
di
Marco Minelli
2. PSICOLOGIA DINAMICA DEL FUMETTO “NERO”
Il fumetto italiano del genere “nero” (Isabella, Lando, Jacula ecc.); qualcu-
nacque nel 1962 con il tuttora cele- no forse non sarà d’accordo con que-
berrimo Diabolik; con il quale si svi- sta classificazione, ma è evidente che
luppò una nuova tecnica che portò nel oltre che al formato, tutti questi albi a
campo grafico gli accorgimenti messi fumetti condividono moltissime carat-
a punto nel cinema: inquadratura, an- teristiche: grafica, montaggio e ritmo
golazione, montaggio e sceneggiatu- di vignetta innanzitutto: la regola del-
ra divennero elementi di prim’ordine
per il successo di un fumetto. Questo Diabolik ed Eva in una simpatica pub-
genere è caratterizzato dal formato blicità ciclistica.
tascabile e inizialmente dalla dicitura
“per adulti” che gli conferiva il fascino
di un’esperienza precoce e proibita;
pertanto ebbe molto successo soprat-
tutto tra gli adolescenti ed i preadole-
scenti.
In questo articolo faremo riferi-
mento a tre sotto generi di fumetto
nero: il “comico nero” (Alan Ford ed
il gruppo TNT, Jonny Logan ecc.), il
“classico nero” (Diabolik, Satanik, Kri-
minal, Sadik ecc.) e “l’erotico nero”
3. furono caratterizzati da due elemen-
ti fondamentali che lo imponevano al
pubblico: l’aggressività, la violenza, il
crimine da un lato e l’elemento ses-
suale, il pornografico dall’altro; que-
sti due ingredienti si mescolano per
costituire l’altro elemento di base, il
sadismo. Se in Diabolik prevale il pri-
mo di questi due elementi, in Satanik,
Kriminal, Messalina, Gesebel, Isabel-
la le dosi sono molto più equilibrate.
Prevarrà invece il secondo nel filone
pornofavolistico (De Sade, Biancane-
ve ecc.) diffusosi alla fine degli anni
sessanta e consolidatosi negli anni
settanta.
Negli anni del boom economico cam-
biarono radicalmente le modalità d’il-
lustrazione delle tematiche dell’eros e
dell’aggressività; Con l‘avvento del fu-
metto nero la tematica edipica sembra
scomparsa del tutto: l’uomo conquista
le donne senza alcuna difficoltà, senza
Il primo numero di Isabella della Edi- rivalità con altri uomini e l’attività ses-
periodici. Messalina, ancora della Ediperiodici.
le due vignette a pagina per esempio
vale davvero per tutti, da Alan Ford
fino a Isabella.
I contenuti del fumetto nero sono
diametralmente opposti a quelli dei
gialli tradizionali: l’eroe non è il po-
liziotto bensì il delinquente; secondo
Imbasciati e Castelli (1975) “il fumet-
to nero presenta uno stile di vita in
spregio ai valori tradizionali, in contra-
sto alle regole sociali, in opposizione
alle norme morali e cioè alle figure au-
toritarie genitoriali. Esso offre l’imma-
gine di un’autorità debole ed inetta:
qualcosa da attaccare, da contestare”.
Così effettivamente faranno i giova-
ni negli anni sessanta; infatti, i mu-
tamenti significativi delle strutture di
personalità dei personaggi dei fumetti
sono sempre stati indici di rispettivi
mutamenti nelle strutture di persona-
lità delle giovani generazioni.
I contenuti dei primi fumetti neri
4. Il primo numero di Jonny Logan in un coraggioso tentativo di ristampa del
2006 da parte delle Edizioni Losupponevo.
suale sembra essere libera da qualsiasi
ombra di colpa. Parallelamente vedia-
mo però che la relazione erotica perde
di consistenza, non è duratura, non
permette alcun legame profondo tra i
due partner, non da loro soddisfazione
intima e deve essere continuamente
ripetuta con partner differenti; molto
spesso assume significati perversi e
l’uccisione dell’amante sembra essere
se non una regola, una possibilità co-
stante nelle narrazioni. Altre volte in-
vece ha luogo un rapporto sadomaso-
chistico, in cui la violenza e la tortura
vengono erotizzate e si sostituiscono
alle effusioni amorose; oppure un rap-
porto persecutorio in cui nessuno rie-
sce ad amare l’altro; i due personaggi
hanno iniziato una relazione sessuale
ma non riescono a completarla, non
riescono cioè ad amarsi e si distruggo-
Satanik di Max Bunker in un omaggio
no invece a vicenda. L’istinto di morte 3D realizzato da Riveda 1972.
5. secondo il comportamento di un’al-
tra persona; questo meccanismo è
completamente inconscio: se invece
siamo consapevoli di volere “copiare”
qualche tratto di una persona ammi-
rata eseguiamo un’imitazione. L’iden-
tificazione ha spesso effetti postivi,
ma a volte può condurre a effetti in-
desiderabili o disastrosi: può aiutare
l’individuo a soddisfare i suoi bisogni,
specie quelli di sicurezza. E’ anche uti-
le quando fa assorbire ambizioni, ide-
ali ed obbiettivi che danno la spinta ad
agire in modo costruttivo. Per contro
l’identificazione è dannosa quando è
esagerata: gli individui che si iden-
tificano troppo a fondo con qualche
personaggio si distaccano dalla realtà
della vita quotidiana fino a giungere,
in alcuni casi, a forme psicotiche o
caratteriali. Tale meccanismo diventa
nocivo anche quando si fissa: se c’è
un eccessivo divario tra quanto si de-
Diabolik ed Eva Kant dell’Astorina in E quì in un’illustrazione di Giuseppe
libera uscita Di Bernardo e Jacopo Brandi.
viene a sostituire l’eros. L’unica ecce-
zione a questi schemi è proprio Dia-
bolik, che con Eva Kant sembra avere
instaurato una relazione soddisfacen-
te e non è un caso che proprio lui sarà
l’unico superstite in edicola quaranta
anni dopo. Per quanto riguarda l’ag-
gressività, essa non ha più bisogno di
essere giustificata da ideali patriottici
oppure mascherata da elementi comi-
ci: nei fumetti neri troviamo spesso la
violenza fine a sé stessa, ed il numero
di omicidi per ogni episodio è superio-
re a quello dei gialli tradizionali.
Nella teoria psicoanalitica freudia-
na, i meccanismi di difesa sono dei
moti inconsci, dei movimenti di ener-
gia psichica che avvengono in situa-
zioni ansiogene, a sostegno dell’Io.
Uno di questi meccanismi di difesa,
è l’identificazione, attraverso il quale
si modella il proprio comportamento
6. sidera fare e quanto si fa realmente,
è facile che compaiano sentimenti di
inadeguatezza, d’inferiorità ed anche
di colpa. In Diabolik i meccanismi che
portano all’identificazione sono molto
sottili e spesso instabili; completa-
mente diversi da quelli classici che av-
vano caratterizzato gli eroi degli anni
cinquanta come Blek o Capitan Miki,
tutti centrati sulla tematica edipica.
Pertanto è di notevole rilevanza è il
rapporto protagonista-antagonista:
C’è da notare che Diabolik e l’Ispet-
tore Ginko hanno in comune parecchi
tratti somatici, si somigliano quasi,
come se si volesse alleviare i sensi di
colpa del lettore identificato con un
criminale. Come se due uomini molto
simili sia per l’aspetto fisico che per
il modo di utilizzare il ragionamento
logico-deduttivo finiscano a fare il po-
liziotto o il criminale per motivi assai
casuali. In ogni caso, il protagonista
Il grande Blek, il professor Occultis e
Capitan Miki e Doppio Rhum creati Roddy in una copertina della Dardo
dalla esseGesse. disegnata da Franco Bignotti.
delinquente viene connotato anche
da caratteristiche positive, allo scopo
di consentire ugualmente il processo
d’identificazione.
In Diabolik ed in tutti gli altri eroi
dei fumetti noir non vi è mai soddisfa-
zione:
essi sembrano perennemente in preda
alle loro brame che non riescono a sa-
ziare. Come se il ripetere le medesime
L’ispettore Ginko e Diabolik
7. Fantomas, il personaggio letterario ispiratore di Diabolik e lontano archetipo
del fumetto nero in una sua versione francese a fumetti.
gesta criminose sai l’unico mezzo per va. Si tratterebbe quindi di una difesa
difendersi dalla situazione depressi- maniacale contro la depressione, di
Fantomas in una delle sue primissime una difesa che si è stabilizzata attra-
versioni cinematografiche. verso la condotta delinquenziale, nella
ripetizione esasperata di un compor-
tamento caratteriale che preserva dal
pericolo di diventare psicotici. Il ge-
nere nero ebbe non a caso un grande
successo negli anni della contestazio-
ne giovanile.
Con l’eccezione di Diabolik, alla fine
del novecento tutti gli altri eroi di que-
sto genere di fumetto hanno smesso
di esistere ed i loro editori hanno ces-
sato le pubblicazioni che si sono con-
cluse con le ultime ristampe degli anni
novanta. Come mai proprio Diabolik
è stato l’unico a resistere in edicola?
La risposta è semplice; era l’unico
che poteva contare su una relazione
8. Secondo la teoria dello sviluppo psi-
cosessuale di Freud, il furto coatto,
continuativo, indica una regressione a
livello orale e gli oggetti rubati rappre-
sentano il seno materno. Altri fumet-
ti neri (Satanik, Gesebel, Messalina)
hanno come protagonista una don-
na fallica e senza scrupoli che ruba,
uccide e talvolta dispensa sessualità
pregenitale spesso di tipo sadomaso-
chistico; Imbasciati conclude che tutti
i fumetti neri ed in particolare quelli
a personaggio femminile offrono un
materiale chiaramente regressivo per
quanto riguarda lo sviluppo psicoses-
suale e la gestione istintuale umana;
ricorrente è la regressione alle fasi
pregenitali, orale, anale e fallica.
Quasi tutti questi personaggi han-
no avuto qualche anno di gloria per
poi scomparire; alcuni sono ricompar-
si in edicola una ventina di anni dopo,
a memoria dei quarantenni nostalgici,
gli stessi che celebravano gli anni set-
Fantomas in una versione spagnola in tanta in tv con Fabio Fazio e i Cugini di
stile super eroe. campagna; Cosicché sono uscite del-
sentimentale stabile, peraltro con una le ristampe che però si sono concluse
donna complice. Imbasciati (1970) ha presto anche quando il numero degli
illustrato la dinamica degli eroi dei fu- albi non era prestabilito dall’editore.
metti neri: l’assenza del senso di col- Diabolik no o almeno non ancora, lui
pa indicherebbe che la figura paterna è l’unico eroe intergenerazionale del
è venuta a mancare o non si è mai fumetto nero e mentre scriviamo si
costituita. La mancanza di una figura appresta a diventare uno splendido
paterna espone il soggetto ai pericoli cinquantenne.
del dilagare della propria aggressivi- Marco Minelli
tà: Ci si espone al pericolo che il pro-
prio istinto aggressivo distrugga ogni
cosa intorno a noi ed infine si rivolga
verso noi stessi. Se il Super-io non
è costituito, l’intera personalità non
è abbastanza strutturata, l’Io stesso
è debole e l’individuo diventa preda
della propria aggressività, rischiando Psicologo Clinico ed Autore del “Ma-
di distruggere tutti i suoi oggetti, an- nuale di psicologia del fumetto” in
che gli oggetti amati e ritrovarsi solo: libreria a giugno 2012 per Edizioni
Nei fumetti neri i protagonisti uccido- Psiconline HYPERLINK “http://www.
no tutti, si appropriano di tutto, ma edizioni-psiconline.it/”
sono solitari, senza amicizie ed affetti.
9. Riferimenti Bibliografici:
- Barbiani L. - Abbruzzese A. - Pornograffiti: trame e figure del fumetto italia-
no per adulti. NAPOLEONE - Roma, 1980
- Barbieri D. - I linguaggi del fumetto. BOMPIANI - Milano, 1991
- Battacchi M.W. e altri - Ipotesi sulla funzione psicodinamica del fumetto per
adulti. Rivista di psicologia, 1971
- Burattini M. - Gesebel la corsara dello spazio. Il fumetto, n°19, 1989, pp.
36-39.
- Canziani F. - La comprensione del linguaggio fumettistico. Quaderni di Ikon,
n°1, 1968
- Florio A. - Murino M. - In principio era Diabolik - Lineachiara n°1, 1989.
- Fresnault-Deruelle P. - Il linguaggio dei fumetti - SELLERIO - Palermo, 1977,
ed orig. LIBRAIRE HACHETTE, 1977
- Fresnault Deruelle P. - I fumetti: libri a strisce - SELLERIO - Palermo, 1990,
ed. orig LIBRAIRE HACHETTE, 1977
- Freud S. Introduzione alla psicoanalisi – BORINGHIERI
- Freud S. Tre saggi sulla teoria sessuale - BORINGHIERI
- Imbasciati A. - I fumetti Neri - Ikon n° 75, pp. 9-45.
- Imbasciati A. - Castelli C. - Effetti dei fumetti neri rilevati mediante test di
personalità - Ikon n°90, 1974, pp. 10-103
- Imbasciati A. - Castelli C. - Psicologia del fumetto - GUARALDI - Firenze,
1975
- Laterza R. - Vinella M. - Le donne di carta: personaggi femminili nella storia
del fumetto, DEDALO, Bari 1980
- Minelli M. - Manuale di psicologia del fumetto – EDIZIONI PSICONLINE –
2012
- Rava E. - Donne, Iperdonne, Virago - IF immagini e fumetti, n°1, 1973.
- Rey A. - Spettri di carta. Saggio sul fumetto - LIGUORI, Napoli 197
- Seveso G. - Fumette: le donne di carta - UNICOPLI, Milano 2000