"Per non morire d'Europa" è una analisi approfondita della politica europea del dopo Trattato di Lisbona, che prende spunto dalle problematiche di alimentazione, agricoltura e produzione di energia dopo la crisi del petrolio e di fronte alle nuove sfide della produzione sostenibile.
1. Per non morire d’Europa
Giovanni Robusti
Curriculum vitae
– Diploma di perito agrario (1972).
– Tecnico agrario nel settore dei pesticidi e delle
sementi (1972-1988); dirigente società multi-
nazionale settore sementiero (1988); imprendi-
tore settore agrario della produzione zootecnica
e del latte in particolare (1990-2008).
– Militante Lega Lombarda - Lega NORD (1990-
1996); assessore Lega NORD agricoltura
amministrazione provinciale di Mantova (1996-
1998); senatore della Repubblica italiana Lega
NORD indipendenza della Padania (1994-
1996); presidente commissione bicamerale
d'inchiesta sull'Azienda di Stato per gli inter-
venti agricoli (1995-1996).
Pubblicazione dell’ADIE
Giovanni Robusti
Alliance des Démocrates Indépendants en Europe
con il finanziamento del Parlamento europeo.
Il contenuto impegna soltanto l’autore.
A cura dell’On. Giovanni Robusti
Dicembre 2008
2. Giovanni Robusti
Pubblicazione dell’ADIE
Alliance des Démocrates Indépendants en Europe con il finanziamento del Parlamento europeo.
Il contenuto impegna soltanto l’autore.
A cura dell’On. Giovanni Robusti
Dicembre 2008
3. Sommario:
Scheda Parlamentare Pag. 5
Introduzione Pag. 7
Capitolo I
Unione Europea Pag. 9
Capitolo II
Il bilancio dell’Unione Europea Pag. 19
Capitolo III
I Fondi Strutturali Pag. 41
Capitolo IV
La PAC Pag. 68
Approfondimenti Pag. 95
Conclusioni Pag. 125
4. Membro
– Commissione per lo sviluppo regionale
– Delegazione per le relazioni
con la Penisola coreana
Membro sostituto
– Commissione per i bilanci
– Delegazione per le relazioni con il Consiglio
legislativo palestinese
Curriculum vitae
– Diploma di perito agrario (1972).
– Tecnico agrario nel settore dei pesticidi e delle
sementi (1972-1988); dirigente società multina-
Giovanni Robusti zionale settore sementiero (1988); imprenditore
– Gruppo “Unione per l'Europa delle nazioni” settore agrario della produzione zootecnica e del
– Italia latte in particolare (1990-2008).
– Militante Lega Lombarda - Lega NORD (1990-
Indipendente 1996); assessore Lega NORD agricoltura
nato il 27 dicembre 1951, Piadena (CR) amministrazione provinciale di Mantova
(1996-1998); senatore della Repubblica ita-
liana Lega NORD indipendenza della Padania
(1994-1996); presidente commissione bica-
merale d'inchiesta sull'Azienda di Stato per gli
interventi agricoli (1995-1996).
Parlement européen
Bât. Altiero Spinelli
08H342
60, rue Wiertz / Wiertzstraat 60
B-1047 Bruxelles/Brussel
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IT-26038 TORRE DEI PICENARDI
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5. Il mio staff
Assistenti Mario Robusti
Giornalista pubblicista e fotografo, è laureato in
Rosaria A.M.G. Gerardi Scienze della Comunicazione a Parma. Corrispon-
Laureata in Economia (2000) ed in Scienze Politiche dente dalla città ducale per il GR di Radio Bruno,
e delle Relazioni Internazionali (2004), ha conseguito ha lavorato in televisione per Teleducato e sulla
il Master in Cultura dell'Integrazione Europea (2005). carta stampata per "Polis Quotidiano", firmando
Presso l'Università di Perugia è stata Professore a con- l'inchiesta sulla "turbogas Barilla". Ha collaborato
tratto del corso integrativo della cattedra di Econo- con la web-tv Parmaok per poi fermarsi nella re-
mia politica (2001-2002) ed assistente alla didattica dazione del sito locale di "La Repubblica"
per la cattedra di Statistica economica (2005-2006) (parma.repubblica.it), firmando lo scandalo dei
della Facoltà di Economia. Esperta di politiche regio- controlli anti-prostituzione, un'inchiesta sui ri-
nali ed europee in Confindustria Umbria (2004-2007) fiuti parmigiani e, insieme ai giornalisti Giacomo
e responsabile dei contatti con la Delegazione di Con- Talignani, Stefania Parmeggiani e Alessia Ripani,
findustria presso l'Unione europea. A Bruxelles il caso Emmanuel Bonsu. Attualmente stagista
(2008) si è specializzata in Comunicazione e gestione presso il gruppo UEN, ufficio stampa.
delle relazioni istituzionali. Attualmente è assistente
del deputato Giovanni Robusti presso il Parlamento
europeo e segue, in particolare, i lavori della Com-
missione REGI (Sviluppo regionale).
Antonio Anselmi
LaureatoinRelazioniInternazionalieScienzePolitiche
(2005), con master in Economia Internazionale e Poli-
tiche europee (2007) presso l'Università degli Studi di
PaviaeSciencesPo-I.E.P.,(Francia).Annoveratralesue
esperienze lavorative la collaborazione con la Rappre-
sentanza Permanente d'Italia alla NATO - seguendo le
trattativeinternazionalisul"DialogodelMediterraneo";
con la Commissione Europea - Rappresentanza in Ita-
lia - area Comunicazione economica - e con il Parla-
mento europeo, dove, esperto di politica economica
internazionale,hacollaboratoperlaCommissionepar-
lamentare "Commercio estero" (INTA).
Attualmente segue le Commissioni parlamentari
Agricoltura (AGRI) e Bilancio (COBU) in veste di as-
sistente e policy advisor dell'On. Giovanni Robusti.
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6. INTRODUZIONE
È ormai un divertimento nazionale sparare sul parlamentare di turno perché guadagna troppo e non lavora, cioè
"mangia pane a tradimento".
Sul guadagnare troppo si dovrebbe fare un'analisi a parte alla quale non mi sottraggo ma che non penso sia coe-
rente con il contenuto di questo libro. Ho un sito www.giovannirobusti.org e una mail gio-
vanni.robusti@europarl.europa.eu. Scrivetemi e vi risponderò.
Sul lavorare posso fare di più e cioè questo “libro”. Libro è una cosa seria. Non che i contenuti di questa pubbli-
cazione non lo siano, ma è la copia di atti parlamentari che già da soli dovrebbero essere disponibili. Voglio dire
che non ci dovrebbe essere bisogno di scrivere un libro per trasmettere atti già diversamente reperibili. Perché
allora questo benedetto libro? Per segnare un filo logico e mettere insieme atti che magari da soli si perdereb-
bero nel mucchio, che significherebbero poco. Ad ogni capitolo metterò un'introduzione che faccia da collega-
mento e filo rosso fra i vari temi affrontati.
Io sono capitato qui a Bruxelles per caso, i primi giorni di giugno del 2008. Per caso nel senso che ormai non ci spe-
ravo più, dopo due campagne elettorali, il 1999 e il 2004 dove 27.000 persone la prima e 12.000 la seconda hanno
scritto di loro pugno Robusti sulla scheda elettorale di fianco al simbolo della LEGA NORD – PADANIA. In entrambe
le elezioni sono risultato, per poco, 1° dei non eletti. La fortuna, perché anche di quella c’è bisogno nella vita, era gi-
rata dall’altra parte. Ma nel 2008 andando in crisi il Governo delle sinistre la Lega ha mandato al Governo tra gli altri
il suo leader Umberto Bossi che io ho sostituito qui a Bruxelles e a Strasburgo. Per gli ultimi 10 mesi di legislatura.
Compito difficile e risultato impossibile in termini di sostituzione. Ho cercato allora di dare un contenuto opera-
tivo al mio lavoro, lasciando la politica a chi la sa fare meglio di me, Bossi in primis.
Quando si arriva qui dentro, oltre che spaesati e intimoriti ci si rende conto che il potere del Parlamento Euro-
peo è di sola opinione. Perdersi nel nulla in un contesto che pare non serva a nulla è un rischio facile da correre.
Il nulla al quadrato. Tuttavia con un po’ di sana concretezza Padana ci fa su le maniche e si vede cosa si può fare.
Restare con le mani in mano non è nel nostro DNA. Io non so se ho fatto qualcosa di buono, certo a contare le
pagine qualcosa ho fatto. Spero che il contenuto del libro serva, per capire qualcosa di più. Se solo fossi riuscito
a far capire che l’immagine che abbiamo della Europa è diversa da quello che è in realtà, migliore o peggiore è
solo questione di aspettative, avrei già fatto 40.
A tanti scapperà la domanda: ma il libro serve anche per fare la campagna elettorale a spese del parlamento?
No. Per fare la campagna elettorale occorre essere candidati e questo è di assoluta e completa competenza della
Lega Nord e dei suoi organi decisionali. In fine dei conti si vota il partito, che è l’insieme dei militanti e degli elet-
tori. È il partito che prendendo più voti può portare avanti meglio le sue politiche. Le persone sono un mezzo e
non il fine. Spero di essere un “mezzo” utile, ma non tocca me giudicare.
Inoltre se fossi candidato, ma ad oggi non è così, quale migliore possibilità per giudicare un “politico” se non ve-
dere cosa ha saputo fare in 10 mesi di lavoro?
E poi, se non sarò nelle liste vorrà dire che la Lega Nord ha fato altre scelte e comunque avrò documentato che,
seppur per poco, sono stato qui.
Senza mangiare pane a tradimento.
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7. Capitolo 1
UNIONE EUROPEA
In bilico fra “Lisbona“, globalizzazione e politica agricola
9
8. D a qui inizia il mio lavoro. Come primo obiettivo
mi sono posto quello di capire e far capire, par-
lando.
Ho spedito 154.150 cartoline per invitare gli elettori
a riunioni serali nelle diverse località dell’intero col-
legio elettorale Nord-Ovest. 25 riunioni a cui hanno
partecipato, a dire il vero, folle non certo oceaniche.
Evidentemente proporre le riunioni senza la bandiera
di un partito nazionale, cosa non consentita per
poter utilizzare i fondi del capitolo 4000 (cioè finan-
ziamenti disponibili per l'attività sul territorio) è
sempre un handicap. Evidentemente la politica par-
lata interessa solo, o prevalentemente, a coloro che
girano nelle sedi dei partiti. Gli altri la parlano al bar
e la subiscono fuori.
Gli intervenuti alla fine delle riunioni, hanno però
sempre commentato con un interesse e una frase ri-
corrente: "di queste cose se ne sa sempre tropo poco.
Non pensavo che l'Europa fosse impostata così”.
È stato un lavoro capillare e importante e ne è valsa
la pena. Tanto per non sentirsi dire che “hai man-
giato pane a tradimento”.
9. a 00 | le leggi. L’Unione Europea infatti ha avuto da noi
IN BILICO FRA LISBONA, come da tutti gli altri stati il privilegio di essere al
GLOBALIZZAZIONE E POLITICA AGRICOLA vertice nella gerarchia delle fonti. Cioè, se una
norma viene emanata dall’Unione Europea, al-
EgregioCittadinoeuropeo,oggisiamoinmezzoaunari- lora vale per tutti gli Stati, che sono costretti a
voluzione epocale. È finito il petrolio, stiamo bruciando cambiare le proprie leggi adattandole a quanto
grano,soiaemaisneiserbatoidellenostreautomobilie viene stabilito da Bruxelles. Questo vuol dire che
nelle nostre centrali elettriche. Sino a ieri c’era, più o l’Italia, come la Francia o la Spagna, non possono
meno,cibopertutti.Oggiandiamoversounacrisicheha decidere di modificare delle leggi che sono state
come probabile effetto, una guerra per FAME. proposte dall’Unione Europea.
Non mi sono ancora presentato. Sono Giovanni Robu- 2. Da quando c’è l’Unione Europea, da quando ab-
sti,parlamentareeuropeo.PercapireconLeicomeim- biamo sottoscritto il trattato di Shengen, c’è la
maginare il nostro futuro, Le vorrei far leggere quanto libera circolazione delle merci e della gente.
negli 8 mesi di attività parlamentare ho affrontato; Quindi abbiamo creato il mercato comune, ma
quanto sono riuscito a capire dell’Unione Europea, del anche lo spauracchio dell’idraulico polacco che
suo peso e dei suoi limiti. viene a lavorare da noi. Di certo abbiamo creato
AppenaarrivatoalParlamentoEuropeo,nelgiugnodel il problema del delinquente straniero comuni-
2008, in sostituzione di Umberto Bossi, mi sono reso tario che viene a delinquere in Italia, ma questo
conto chelarealtà eradiversa daquello chelepersone putroppo non è un problema creato dall’UE: bi-
hanno sempre raccontato. Per questo motivo vorrei sognerebbe fare un modo che il delinquente ru-
smascherare un po’di bugie che, sia a me che a Lei, in meno sia perseguito in Italia tanto quanto in
tanti hanno raccontato negli ultimi anni. Romania, per esempio. I confini interni, fra
Parto in questa discussione da una scelta che tutti Stato e Stato, sono stati abbattuti. Nessun li-
danno per scontata e realizzata, ma che in realtà an- mite, ma anche nessun controllo.
coranonesiste:iltrattatodiLisbona.Unpassochel’Eu- 3. Abbiamo anche una moneta Unica, che se non
ropa non è ancora riuscita a compiere, e che dovrà nel ci fosse sarebbe molto peggio. Basti guardare la
2009 affrontare voti importanti, come quello del refe- fine che ha fatto la Gran Bretagna, che è stata
rendum in Irlanda. fuori dall’euro, con la sua sterlina. Oppure il tra-
Ma per capire insieme in grande cambiamento che il collo economico dell’Islanda, che ha dichiarato
Trattato di Lisbona e l’Europa potrebbero portare nelle bancarotta a causa della crisi. Provare a imma-
nostreviteereagirediconseguenza,bisognainformare. ginare cosa ci sarebbe successo se avessimo
mantenuto la distanza dall’Europa e ci fossimo
presentati nel nuovo millennio con ancora la Lira
a 01 | è cosa impossibile, ma dubito che il nostro paese
ABBIAMO TAGLIATO I PONTI avrebbe superato la crisi meglio dell’Islanda.
CON LE NOSTRE SCELTE Dopoavercedutoadunorganosuperioreilpotere
legIslativo, dopo aver abbattuto i confini interni,
1. Da quando c’è l’Unione Europea, noi non ab- eliminando le dogane e portando la merce a li-
biamo più il potere nazionale di fare le norme, bera circolazione, dopo aver deciso di utilizzare
11
10. una moneta unica, che cosa ci distingue, alla fin Attenzione: non al Parlamento Europeo. E adesso
fine, da uno Stato federale basato sulle regioni? spiego il perché.
a 02 | a 03 |
COS’È L’UNIONE EUROPEA? CHI HA IL POTERE?
Da dove siamo partiti e che cos’è l’Unione Europea? Il Il trattato che istituisce l’Unione Europea specifica che
percorso che ci ha portato ad oggi è nato tramite una gli unici atti vincolanti per gli Stati membri (in pratica
lunga serie di trattati: quello di Roma del 1957 è il gli atti che diventano leggi nazionali) sono: ilregola-
primoefondamentale, chehacreato lacomunità eco- mento, la direttiva e la decisione. Quelli che non
nomica europea. Quello di Maastricht del 1992 ha sono obbigatori, cioè che i governi nazionali possono
creatol’Unione,politicaedeconomica,Europea,intro- tranquillamente non guardare nemmeno, sono i pa-
ducendo l’Euro, la moneta unica. L’ultimo, quello che reri e le raccomandazioni.
dovrebbe diventareil futuro dell’Europa, dovrebbe es- Il regolamento, la direttiva e la decisione, sono pre-
sere ilTrattato di Lisbona. Ma che cos’è un trattato? rogative del consiglio dei ministri dell’Unione Euro-
Un trattato è poco più di quello che per il socio di una pea e in parte della Commissione Europea. I pareri e
s.p.a. o di una s.r.l. è lo statuto. Solo che invece di es- le raccomandazioni sono gli atti principali del Parla-
serci persone fisiche, ci sono entità giuridiche e poli- mento Europeo. Solo su alcune limitate questioni esi-
tiche. In pratica, l’Unione Europea è una grande SPA ste la codecisione. Detto questo, è chiaro che esiste
che coinvolge, come soci i 27 Stati. L’UE quindi non è un deficit di democrazia in tutto ciò. In pratica il po-
una nazione sopra le altre, non ha una personalità tere reale di modificare le leggi nazionali di tutti e 27
giuridica. Per questo motivo i rapporti fra gli stati nel- i paesi dell’Unione Europea ce l’hanno la Commis-
l’Unione Europea vengono gestiti dalle rappresen- sione e il Consiglio dei Ministri. Mentre i 785 parla-
tanze, dai consolati. Paradossamente è come se mentari eletti direttamente e con preferenza dai
all’interno di una società i soci si parlassero tramite cittadini europei, vengono soltanto consultati e
avvocati. L’Italia ha deciso di ancorare il suo ingresso hanno potere codecisionale per quanto riguarda po-
nella UE ad un articolo della sua costituzione, l’arti- chissime questioni, fra le quali la programmazione
colo 11, che dice:“L’Italia ripudia la guerra come stru- del bilancio di spesa. Che viene decisa insieme al con-
mento di offesa alla libertà degli altri popoli e come siglio dei ministri degli stati europei: gli stessi che si
mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; lamentano spesso e volentieri, scaricando le colpe
consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle dei problemi nazionali sulla famigerata“Europa”.
limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento
che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; pro-
muove e favorisce le organizzazioni internazionali ri- a 04 |
volte a tale scopo”. CHI SI PRENDE LE COLPE?
Di fatto quindi il nostro paese, come gli altri del-
l’Unione, ha ceduto la sovranità legislativa ad altri or- L'Europa è diventata, spesso e volentieri, il bersaglio
gani, la commissione Europea e il consiglio Europeo. preferitodaipoliticiditurnoperscaricarelecolpedelle
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11. inefficienze, dei balzelli o delle imposizioni statali e tali. Non è quindi nell'attività pratica che bisogna
nazionali. In realtà i leader dei vari paesi, i ministri e i cercare la ragione d'essere di un soggetto politico
presidenti dei consigli, quando danno la colpa all'Eu- di tali dimensioni e di tale peso, visto che viene
ropa danno la colpa a se stessi. eletto da tutti i cittadini europei.
A stabilire regolamenti, direttive e decisioni sono in- Il valore del Parlamento è solo, attualmente, nel
fatti la Commissione Europea e il Consiglio Europeo. Il suo essere la rappresentazione universale dei va-
primo è un organo che viene governato da un alto lori dei cittadini europei. Nell'essere l'unico posto
commissario deciso da tutti i primi ministri degli Stati dove la politica, quella fatta discutendo e confron-
nazionali. Il secondo invece è un organo che com- tando le esperienze, riesce a mettere in contatto
prende tutti i ministri di tutti i membri della UE. Que- uomini di paesi diversi che in questo modo pos-
sto vuol dire che ad approvare i regolamenti, le sono interagire, capire, vedere come funzionano le
direttive e le decisioni sono sempre i politici nazionali, cose al di fuori dei confini nazionali. Per il resto,
che poi denunciano l'UE come un peso opprimente. purtroppo, il Parlamento è una grandissima mac-
china burocratica che costa e non produce. Una
bellissima Ferrari sgasante a cui però sono state
a 05 | tolte le ruote. Romba e fa bella figura ma non si
MA IL PARLAMENTO A COSA SERVE? muove. Ma se il trattato di Lisbona dovesse entrare
in funzione, le cose allora cambierebbero.
In poche parole a governare l'Europa sono i Governi Perché a quel punto il parlamento Europeo entre-
degli Stati europei, tramite il Consiglio dei Ministri, e rebbe in totale codecisione con la Commissione Euro-
la Commissione, composta da 27 membri nominati pea, quindi anche nei regolamenti e nelle direttive.
da un presidente, eletto anch'esso dal Consiglio dei
Ministri. Ma allora a cosa serve il Parlamento?
Il primo ruolo che viene imposto al Parlamento è a 06 |
quello di“omologare”la Commissione Europea. La CHI PAGA?
lista dei commissari viene sottoposta per una ap-
provazione all'assemblea plenaria. Tranne in rari Per far funzionare questo sistema di governo sovrana-
casi, come quello della candidatura a Commissario zionale, che tramite regolamenti e risoluzioni in-
per la Cultura di Rocco Buttiglione nel 2004, il Par- fluenza la vita di ogni singolo Stato, servono risorse e
lamento arriva a rattificare le decisioni senza grossi stanziamenti. Tutti soldi che arrivano, ovviamente,
problemi. Anche perché i deputati eletti non hanno dalle tasche dei cittadini, attraverso le loro tasse.
la possibilità di fare proposte alternative. Parte di queste infatti vengono destinate dalle na-
I 785 membri che compongono l'assemblea plena- zioni all'Unione stessa. Solo nel 2008 il bilancio del-
ria, gli unici soggetti politici dell'Unione Europea l'Unione Europea, che contabilizza tutte le risorse che
eletti a suffragio universale diretto, hanno pochi servono per funzionare e tutti gli aiuti che l'Unione
altri compiti decisionali. Fra questi c'è la codeci- ridà agli stati membri, ammontava a circa 120,6 mi-
sione con il Consiglio dei Ministri sul Bilancio di liardi di Euro. Per l'amministrazione (cioè il funziona-
spesa dell'UE. Il sistema tramite cui l'Europa finan- mento di Commissione, Consiglio, Parlamento, Corte
zia le attività e lo sviluppo dei territori continen- di Giustizia, e tutti gli altri enti di supporto) sono stati
13
12. spesi 7,2 miliardi di euro. Per la rappresentanza e la troppo però negli anni questa potenza è andata ri-
politica internazionale invece 8,2 miliardi di euro. ducendosi, eppure il regno di sua Maestà ha sempre
Tutto il resto dei fondi sono serviti per finanziare pro- beneficiato di questo particolare sconto, che funziona
getti e realtà sul territorio, quindi sono soldi che l'Eu- in modo molto semplice: fatti i conti su quanto ogni
ropa ha rimandato agli Stati, sottoforma di aiuti, nel stato deve all'Unione Europea, la Gran Bretagna
contesto di una strategia, studiata dall'UE, uguale per mette fino a un certo punto e poi il resto viene messo,
tutti i paesi. Soldi che quindi sono spendibili solo ri- diviso in parti NON uguali, dagli altri Stati.
spettando i vincoli che vengono dall'Europa e dalla La domanda è: chi e quando ridarà a tutti gli altri stati
linea strategica che ha deciso di seguire. europei i soldi“prestati”per parificare le entrate del
Questi aiuti però non tornano ai componenti del- bilancio comunitario? Una domanda che non fa mai
l'Unione Europea in parti uguali rispetto a quanto nessuno, ma a cui presto bisognerà rispondere: que-
viene conferito. Infatti il bilancio prevede aiuti diffe- sta è stata l'unica norma che ha violato palesemente
renti a seconda degli Stati e a seconda dei loro biso- il principio di ugualità su cui si basa l'Unione Euro-
gni di sviluppo. Quindi ai paesi più poveri, pea, e probabilmente ogni stato ha la fondata cer-
normalmente, vanno più risorse che ai paesi ricchi. tezza che se i miliardi spesi per parificare le entrate
Così l'Italia che partecipa al bilancio europeo con circa dell'Inghilterra fossero stati spesi singolarmente per
12 miliardi di euro. Ma ne riceve in aiuti diretti, nello il welfare, staremmo tutti meglio.
stesso anno, circa 9 miliardi. L'Italia è infatti al terzo Solo per citare il caso Italiano, nel bilancio consun-
posto nella classifica dei paesi più svantaggiati dalla tivo del 2007, cioè quello che realmente abbiamo
riassegnazione dei fondi europei, dopo Francia e Ger- versato nelle casse dell'Unione Europea per compen-
mania. I più favoriti ovviamente sono i nuovi paesi sare le mancanze della Gran Bretagna, sono finiti
entrati, con un grave ritardo infrastrutturale. Mentre 1.139.811.242,04 Euro. Una cifra più alta di quanto
la più avvantaggiata, paradossalmente, è stato l'Italia può investire nella ricerca e nello sviluppo sco-
l'unico membro che non ha ancora adottato l'Euro: il lastico.
regno della regina Elisabetta II, la Gran Bretagna.
a 08 |
a 07 | DOVE SPENDONO I NOSTRI SOLDI?
IL CASO INGLESE: QUANDO FAR PARTE
DELL'UE È SOLO CONVENIENZA I finanziamenti che non vengono usati per far fun-
zionare la macchina amministrativa europea sono
Il caso britannico è uno dei paradossi meno dibattuti usati per finanziare le politiche economiche europee.
ma che creano più scandalo quando si parla di Bilan- Sono 2 i grandi capitoli finanziati dall'Europa: crescita
cio europeo e di politica europea. Il Regno Unito in- e agricoltura. Queste due voci, insieme, rappresen-
fatti può contare, dal 1984 ad oggi, su uno“sconto” tano circa l'80% degli aiuti. Mentre la prima può
nei contributi da mandare all'Unione Europea. Una sembrare una voce giustificata, la seconda, quella
compensazione fatta all'epoca per evitare che il agricola, è una delle voci di aiuto più contestata.
regno inglese pagasse molto di più rispetto agli altri Sembra anacronistico, ma quasi la metà del bilancio
stati europei, vista la sua potenza economica. Pur- dell'Unione Europea è destinato ad aiutare i nostri
14
13. agricoltori a NON produrre cibo. Merita ricordare che di ossigeno alle aziende, ma ha fatto perdere di vista
i singoli Stati membri non possono finanziare la loro a tutti la strategia della nuova PAC. Ancora una volta
agricoltura e che questo è l'unico compito economico la teoria del lamento ha vinto. Vi spiego un po' me-
affidato integralmente all'Unione Europea. glio: se i prezzi e la situazione sono già tornati quelli
La PAC è un contributo al reddito degli agricoltori, del 2003, forse è meglio capire bene cosa sta succe-
che ormai non hanno più il compito di produrre: a dendo, perché magari quello che avevamo detto non
loro infatti non sono destinati soldi in base alla erano solo profezie disastrose, ma verità.
quantità e alla qualità del prodotto che ricavano Nel mondo agricolo ha sempre funzionato la teoria
dai campi. In pratica prendono finanziamenti in del lamento. I prezzi erano garantiti dall'intervento
base ai loro possedimenti. Un sistema che può ri- politico, e quindi dare al mondo politico la giusta
cordare molto da vicino quello feudale, ma che ha convinzione che i prezzi fossero sempre troppo
un certo senso. La PAC ha portato l'Europa produrre bassi (e che si faceva la fame) era tutto sommato
troppo cibo quando c'era troppo cibo sul mercato facile. Certo, la risposta del mondo politico non è
mondiale. Oggi i nostri agricoltori, europei, sono sempre stata... puntuale. Ma la strategia funzio-
pagati perché mantengano in ottimo stato i loro nava. Soprattutto perché la politica agricola che
terreni, in modo da salvaguardare l'ambiente e definiva il prezzo minimo di intervento veniva de-
proteggere la popolazione dalle catastrofi naturali, cisa sempre dagli stessi personaggi. Che risultavano
ma non per produrre. Non ha più nemmeno senso eletti grazie ai voti di quelli che avrebbero benefi-
chiamarla politica agricola, tanto che nel capitolo ciato della politica agricola.Trovare un compromesso
di bilancio di spesa è definita come: “politiche per con se stessi, forse è meno difficile che trovarlo con
le risorse naturali”. Nonostante tutto ciò, esiste an- il diavolo. Non mi riferisco al Parlamento Europeo,
cora in Europa, fra gli agricoltori, la “teoria del la- ma al Consiglio dei Ministri europei, che è il solo or-
mento”, che ho spiegato così su un articolo del MAF, gano a decidere in questo campo. Si tratta dei Mini-
il manifesto agricolo padano: stri agricoli dei paesi dell'Unione Europea. Ma allora
perché stravolgere la politica agricola se poi a deci-
“La teoria del lamento” dere son sempre loro? Non bastava andare avanti
Forse l'aver visto un pesante aumento dei prezzi dei come prima? Purtroppo no.
prodotti agricoli nel 2007 e una ricaduta econo- La decisione di fare la globalizzazione ha immolato
mica anche sui livelli precedenti (i produttori?), sull'altare del commercio internazionale una cosa
consente di fare qualche riflessione, sperando di ben più pesante dell'agricoltura: la strategia prote-
capire quali sono gli effetti reali della riforma della zionistica agricola mondiale. Cioè di punto in bianco
PAC del 2003. ci hanno messi tutti sullo stesso piano! Noi europei,
Quando si diceva che la riforma avrebbe stravolto in gli americani (che anche loro hanno la loro bella po-
modo strutturale il mondo agricolo, quando si diceva litica agricola da teoria del lamento) e tutti gli altri.
che i prezzi sarebbero crollati sino a quando non Per noi europei però la globalizzazione è un piano
avessero chiuso delle aziende, noi venivamo presi inclinato. Molto inclinato. Il livellamento dei prezzi,
come una Cassandra (si, proprio quella che azzeccava conseguenza certa della globalizzazione dei mer-
sempre il futuro e che restava sempre inascoltata). cati, e la scomparsa dei dazi doganali, pone l'Europa
L'aumento dei prezzi agricoli del 2007 ha dato un po' nella posizione più scomoda. Noi abbiamo giocato
15
14. con la carta dei dazi molto alti per tutta la politica Se il vostro vicino di casa è più bravo di voi a fare il
agricola degli anni '80. Ha funzionato, ma ci ha latte lui continuerà e voi dovrete chiudere. L'unica
messo su un piedistallo rispetto ai prezzi degli ame- difesa, nel mercato libero, è quella di essere più bravi
ricani. Adesso, dal piedistallo al livello degli altri il degli altri. Lamentarsi perché con il latte alla stalla a
salto è serio e pericoloso. Per dare una mano ai vec- 40 centesimi/kilo si fa la fame è inutile perché il
chi paesi europei (perché quelli nuovi, di là dalla cor- prezzo scenderà sino ad un livello adeguato al vero
tina di ferro, avevano già fatto i loro adattamenti alla costo di produzione, che non è quello lamentato ma
globalizzazione) gli stessi ministri che erano così quello minimo di guadagno. Nessuno sa qual'è
sensibili al lamento del mondo agricolo, hanno de- quello vero, basta che sia il tuo e non quello del tuo
ciso di dare un contributo diretto ai singoli produt- vicino. Quindi? Quindi rimbocchiamoci le maniche e
tori; la cosiddetta PAC disaccoppiata. soprattutto cerchiamo di chiamare le cose con il loro
Lo spirito della decisione è stato semplicemente que- nome. Se una cosa si deve pretendere dalla politica
sto: dovendo lasciare liberi i prezzi per decisioni prese è quella che la PAC deve essere re-distribuita me-
sopralanostratesta,risparmieremmounamontagna glio. Ma qui entriamo nella partita della regionaliz-
di soldi, poco più di 50 miliardi di euro/anno, e quindi zazione, che è ancora troppo dibattuta per essere
potremmo dare una mano agli agricoltori che ab- vista nei suoi contorni reali. Anche qui, secondo noi,
biamo messo in mutande dalla sera alla mattina. Poi toccherà predire il futuro. Buona serata a tutti.
ilcomeaiutarlièstatofruttadiunalungaseriedipres-
sioni, compromessi, baruffe e... altro di innominabile.
Ne è uscito un sistema che fotografa la situazione a 09 |
dell'anno 2000 circa e la vede, oggi, ingiallire. Chi L'ELEMENTO DI ROTTURA
prendeva 300.000 euro all'anno di PAC nel 2000
continuerà a prenderla fino al 2023 anche se sta a Questo bel quadretto pare funzionare bene fino a
letto a dormire. Chi non ce la faceva a tirare a cam- quando, un brutto giorno, ci rendiamo conto che è
pare nel 2000, morirà di fame prima del 2013. Ma finito il petrolio. Cioè l'estrazione ha superato la so-
tutto ciò ha fatto morire soprattutto la teoria del la- glia del 50% del prodotto disponibile, mentre i fab-
mento. Adesso lamentarsi non funziona più. La PAC bisogni aumentano. Quindi il prezzo aumenta
l'hanno decisa, chi la prende la tiene e chi non la rapidamente. Così iniziamo ad ingegnarci per so-
prende non la prenderà. Ma il guaio non è solo stituirlo. Con cosa? Con i prodotti agricoli, ovvia-
quello. Il guaio vero è che senza una teoria non si mente. Ma i prodotti agricoli non dipendono in
può stare. E al posto della teoria del lamento si sta maniera proporzionale al petrolio?
pian piano instaurando una nuova teoria: la teoria Tecnicamente la MassaVegetale Derivabile (MVD) è
del mercato.Teoria molto nota fuori dal mondo agri- la quantità di cibo che riusciamo a produrre ed è cal-
colo, sperimentata sulla pelle di migliaia di artigiani colata in base ai terreni disponibili e all'energia che
e commercianti che hanno chiuso bottega, speri- si può spendere per coltivarli. E' un gatto che si
mentata sulla pelle di milioni di cittadini che per so- morde la coda: se abbiamo meno energia produ-
stenerla hanno addirittura buttato giù un muro, ciamo meno prodotti, ma se questi prodotti li
quello di Berlino. Per farla breve da ieri, cari alleva- usiamo per sostituire l'energia che ci serve per colti-
tori, cari agricoltori, lamentarsi non serve più. varli, siamo daccapo. Questo crea una situazione
16
15. molto grave: se nel 1900 con un'agricoltura pre-in- tere su di noi, un potere attualmente gestito da
dustriale c'era cibo a sufficenza per sfamare 3 mi- poche persone e influenzato minimamente dal Par-
liardi di persone, con l'introduzione dei fertilizzanti lamento eletto dai cittadini. Stiamo rischiando di col-
chimici (prodotti con il petrolio) e delle macchine lassare a livello economico e produttivo perché non
motorizzate (che vanno a petrolio) siamo arrivati a c'è più petrolio e non sappiamo più come fare per
sfamare, bene o male, la popolazione attuale di 7 produrre il cibo, che dovremmo mangiare e non met-
miliardi di persone. Ora che di petrolio non ne ab- tere dentro ad un motore a pistoni. In più, visto che
biamo più e che stiamo mettendo nelle macchine la l'energia è diventata l'arma più potente di tutte nella
canna da zucchero o i derivati dalla produzione ali- diplomazia mondiale, siamo sotto il continuo ricatto
mentare, giocoforza la popolazione del mondo avrà di chi ci vende prodotti energetici: Ucraina, Libia,
meno cibo per sfamarsi. Inoltre esiste una contrad- Russia, Georgia. Tutti Stati che sono fondamentali
dizione fortissima: il mondo, con i gravi problemi di per l'alimentazione dell'Europa e che, guarda caso,
inquinamento che ha, sta cercando di studiare il negli ultimi sono stati al centro di fortissime tensioni
modo per usare gli scarti organici degli allevamenti, politiche e militari.
sempre utilizzati per concimare i campi, per pro- Alla fine dei conti, stiamo girando su noi stessi sempre
durre fertilizzanti chimici, come l'urea (banali pal- piùvelocemente.Lagirandola rischiadiimpazzire,ma
line di metano solidificato). Cioè il fertilizzante un modo per uscire da tutto questo ci sarebbe.
naturale diventa propellente per produrre fertiliz-
zante chimico. In Padania, e non solo, siamo arrivati
a mettere il letame nei gassificatori per produrre a 10 |
energia che serve per produrre urea, un concime mi- LISBONA, LA VIA DI FUGA
nerale, che poi mettiamo nei campi al posto del le-
tame. Di certo l'urea è un prodotto migliore del Come facciamo per uscire da questa empasse? Prima
normale concime, ma forse non così tanto da giusti- di tutto con un forte potenziamento delle energie
ficare un supplemento di inquinamento atmosferico rinnovabili come l'eolico, il solare, e l'idroelettrico,
e una sottrazione di materie alimentari. che insieme alla riduzione delle emissioni e a una
In più la politica agricola mondiale sta diventando maggiore attenzione agli sprechi energetici possono
sempre più sfavorevole ed influenzata dai dazi. Dazi ridurre i rischi. E poi, a livello politico, attraverso il
elevati imposti dai paesi che producono materie trattato di Lisbona. Che prevede, nella sua parte
prime fondamentali (come la Cina con l'urea) oppure principale, una grossa novità per l'Unione Europea:
dazi bassi richiesti ai paesi del terzo mondo per far la condivisione delle risorse. Oggi infatti gli stati del
loro esportare materie prime che a noi servono per continente non sono insieme, non condividono ri-
riempirci meglio la pancia. Tutto ciò aumenta la di- schi e si aiutano solo per limitate competenze (per
pendenza dei paesi svantaggiati, che potrebbero in esempio gli incendi). Se l'Italia finisce il gas, la Fran-
un regime doganale diverso sfruttare le proprie pro- cia o la Germania non hanno nessun obbligo di aiu-
duzioni agricole per una crescita del proprio territo- tarci mettendoci a disposizione le loro riserve. Idem
rio, con indubbi vantaggi per il loro stato. per il contrario La condivisione prevista dal trattato
Ricapitolando la situazione: stiamo spendendo un di Lisbona è diversa: le reti saranno tutte in comuni-
sacco di soldi per fare in modo che l'Europa abbia po- cazione, e l'Europa diventerà una realtà unica, sia a
17
16. livello energetico che a livello di trasporti. consiglio dei ministri ci sarebbe comunque il solito
Grazie alla collaborazione fra gli Stati prevista dal sistema di portare a casa il più possibile.
trattato di Lisbona potranno essere realizzate politi- Mancano i riconoscimenti delle radici dei Popoli, fon-
che di condivisione totali.Verrebbero superati i con- damentali per un'Europa fatta di persone e non di
cetti di sostegno economico. Non più i“pilastri”della amministrazioni. Mancano i presupposti per una
politica europea, gli aiuti. Ma piani economici pro- vera democrazia, basata sul voto. Commissione e
gettati da un'amministrazione forte, con un vero sta- Consiglio rimarrebbero gli unici a poter proporre cose
tus giuridico, che al momento l'Europa non ha. Il concrete, mentre il parlamento diventerebbe “solo”
trattato di Lisbona fa diventare l'UE una cosa reale, (ma rispetto ad ora sarebbe già tanto) una guardia
con poteri ben diversi da quelli attuali. Primo fra tutti che controlla e blocca le cose che non le vanno bene.
quello decisionale, non più solo di Commissione e Manca ancora il concetto di solidarietà nazionale, e
Consiglio, ma con la responsabilità del Parlamento manca soprattutto un sistema giudiziario comune.
nell'approvazione delle direttive e dei regolamenti. La migliore soluzione è andare oltre il trattato di Li-
Le cose cambieranno anche per i cittadini, che con sbona, fin da subito, per avere una maggiore quan-
il trattato di Lisbona potranno essere parte attiva tità di Europa vera, potente e riconosciuta, e molto
nel processo decisionale: iniziative di legge popo- meno Stato. Se però la decisione di ridurre il potere di
lare potranno essere imposte all'Europa, che le uno Stato viene presa dallo Stato stesso, è ovvio che
dovrà analizzare e valutare tramite i suoi membri. nessuno si spingerà tanto il là nell'integrazione, ri-
E, oltre all'assegnazione di una reale importanza schiando di scottarsi le dita. E' certo che la sensibilità
al parlamento, anche una riduzione dei costi con sulla riduzione dei poteri nazionali è diversa da Stato
meno parlamentari (751 invece di 783, nonostante a Stato. Ci sono molte zone in Europa che vorrebbero
l'aumento degli stati dell'Unione, arrivati a 27). poter fare a meno della burocrazia nazionale e sa-
La codecisione sarà uno strumento fortissimo nelle rebbero ben contente di diventare un popolo, una re-
mani dei Parlamentari e dei cittadini. Questa nuova gione riconosciuta, all'interno di uno stato più
arma costringerà la Commissione e il Consiglio ad grande che gestisce settori fondamentali di compe-
ottenere una mediazione, un accordo, con il parla- tenza internazionale (come diplomazia, difesa e giu-
mento, su tutte le decisioni importanti: così si stizia). Forse per questo l'Europa viene attaccata così
andrà alla ricerca del comune denominatore fra i spesso dai governi nazionali. Forse per questo l'Eu-
vari stati e i loro obiettivi. ropa viene fatta sentire a tutti come un peso. Il pro-
blema è che, se questa istituzione mantiene il suo
peso senza diventare una potenzialità, il rischio di
a 11 | morire d'Europa aumenta di anno in anno. E ab-
NON PIÙ UNO STATO DI 27 STATI, biamo una sola via d'uscita per non arrivare a que-
MA UNO STATO FATTO DAI POPOLI sto. Minimizzare gli Stati trasferendo il potere in
basso e in alto. Far diventare l'Unione Europea più di
Il passo di Lisbona quindi è un passo importante. un valore condiviso, ma una struttura che dia valore
Purtroppo pesano ancora di più le scelte che man- ai popoli autonomi sul loro territorio, che condivi-
cano rispetto alle scelte che ci sono. Mancano ancora dono insieme le scelte strategiche per far diventare
delle politiche basate sui valori condivisi, perchè nel grande il loro Paese: l'Europa.
18
18. A rrivato a Bruxelles mi sono trovato iscritto d’uffi-
cio come membro titolare nella commissione AF-
FARI REGIONALI (in sigla REGI) e come membro
supplente nella commissione sul BILANCIO (in sigla
COBU). Era già membro delle stesse commissioni
Bossi, e queste cariche non si possono cambiare in
corso di periodo.
Avrei voluto andare volentieri in Agricoltura, banal-
mente in sigla AGRI. Ma ho imparato che nelle com-
missioni ci può andare chiunque e anche intervenire,
solo che il voto, per quello che vale, resta a vantag-
gio dei titolari o dei supplenti.
In commissione BILANCIO ci ho messo il naso con
molta cautela e sudditanza. Non sono un tecnico dei
numeri, io sono un tecnico dei campi, della zappa e
del badile. Tuttavia ho scoperto che con un po’ di
calma e senza l’ambizione di fare il tuttologo ci si ca-
piva qualcosa. Ho capito per esempio che non avevo
capito niente prima, e che forse tanti, al di fuori (non
me ne vogliano) sono in quella stessa situazione.
Grazie ai miei "ragazzi", i miei assistenti che chiamo
così perché hanno l’età dei miei figli, ho messo in-
sieme il focus che segue. Spero serva anche a voi per
capire meglio come vengono gestiti i nostri soldi dal-
l'Unione Europea.
19. IL BILANCIO EUROPEO PER IL 2009:
Un quadro generale.
di Antonio Anselmi
Indice:
a 1|
INTRODUZIONE
a 2|
IL BILANCIO EUROPEO 2009:
UN AUMENTO NELLE SPESE PER IL SETTORE
“CRESCITA ED OCCUPAZIONE”.
a 2.1 - Le rubriche del Bilancio
a 3|
DA DOVE PROVENGONO I FONDI?
a 3.1 - Il sistema di finanziamento dell’Unione
a 3.2 - Le eccezioni
a 4|
LA FORMAZIONE E L’ADOZIONE DEL BILANCIO
a 4.1 - I principi di Bilancio
a 4.2 - La procedura di adozione del Bilancio
a 5|
LA SPESA AGRICOLA
NEL BILANCIO DELL'UNIONE
a 5.1 - Il FEAGA
a 5.2 - Il FEASR
a 5.2 - Il futuro della spesa agricola
Allegati:
Allegato 1: Da dove provengono i fondi.
Allegato 2: Compensazione finanziaria a favore
del Regno Unito.
Bibliografia
Sitografia
21
20. a 1| Lo sviluppo economico di lungo periodo e l'oc-
INTRODUZIONE cupazione sono gli obiettivi principali di spesa
per l'Unione Europea, occupando circa il 45%
Il bilancio dell'Unione Europea è proposto an- nel progetto finale di bilancio del 2009, ossia un
nualmente dai deputati del Parlamento Europeo rialzo del 3% rispetto al 2008.
e stabilito dal Consiglio europeo dei 27 ministri Il progetto definitivo firmato ufficialmente a
delle Finanze degli Stati membri dell'Unione. Strasburgo il 18 dicembre 2008 mette in evi-
La Commissione europea presenta una bozza di denza la tendenza ad aumentare le risorse nei
proposta iniziale, ma la decisione spetta agli eu- domini dell'energia e dell'ambiente.
rodeputati e ai governi nazionali. I Parlamentari
europei hanno l'ultima parola su circa il 65% a 2.1 - Le rubriche del Bilancio
delle spese, mentre il restante 35% é, in ultima
istanza, nelle mani del Consiglio. Le entrate, in- a CRESCITA E OCCUPAZIONE
vece, sono gestite, secondo l'articolo 269 del La crescita sostenibile è divenuta una delle
Trattato CE, attraverso un sistema di risorse pro- grandi priorità dell’Unione. L’economia europea
prie tradizionali e prelievi dal reddito nazionale deve essere più competitiva e le regioni meno
di ogni Stato Membro. prospere devono raggiungere il livello delle
Il Consiglio e il Parlamento europeo sono tenuti altre.
a rispettare i massimali di spesa pluriennali sta- Un’economia più competitiva richiede maggiori
biliti di comune accordo per il periodo 2007- investimenti nella ricerca e nell’istruzione,
2013, nel contesto del cosiddetto "Quadro vaste reti di trasporto e di fornitura energetica,
Finanziario Pluriennale". migliori condizioni di occupazione, e tutto ciò
In base ad una decisione adottata nel 1992, le allo stesso tempo.
entrate del bilancio europeo non possono supe- La crescita sostenibile dipende anche dallo
rare l'1,24% dell'RNL (Reddito Nazionale Lordo) sfruttamento e dall’incremento del potenziale
dell'unione. Tale decisone spetta esclusiva- di crescita dell’UE. Questa priorità, nota come
mente ai governi nazionali e né il Parlamento «coesione», consiste nell’aiutare soprattutto le
europeo, né la Commissione possono modifi- regioni meno favorite a trasformare le loro eco-
carla. nomie perché siano in grado di sostenere la
Il bilancio per il 2009 dell'UE, 133,8 miliardi di competitività mondiale.
euro per l'insieme dei 495 milioni di cittadini L’innovazione e l’economia della conoscenza of-
europei, corrisponde a circa 1/4 della spesa pub- frono un’occasione senza precedenti per stimo-
blica dell'Italia. lare la crescita in queste regioni.
Gli sforzi dell’Unione per assicurare la coesione
sono concentrati nello sviluppo delle infrastrut-
a 2| ture e nel sostegno fornito alle regioni perché
IL BILANCIO EUROPEO 2009: formino la propria forza lavoro e applichino le
UN AUMENTO NELLE SPESE PER IL SETTORE tecnologie più avanzate nella produzione.
“CRESCITA ED OCCUPAZIONE”. Questa rubrica prevede il 44,8% del budget
22
21. totale: circa 60 Miliardi di euro. giudiziaria e a promuovere società sicure basate
sullo stato di diritto.
a RISORSE NATURALI Per questa rubrica si prevede 1.1% del budget
Grazie alle loro diversità geografiche e climatiche, totale: circa 1,5 Miliardi di euro.
i paesi dell’UE producono una grande varietà di
prodotti agricoli che i consumatori europei pos- a RUOLO MONDIALE DELL'UE
sono acquistare a prezzi ragionevoli. L’azione dei finanziamenti comunitari non si
Gli sforzi dell’UE in questo campo perseguono ferma alle nostre frontiere esterne. Il bilancio
due obiettivi principali. Innanzitutto, i prodotti dell’UE fornisce a molti quell'aiuto d’urgenza di
devono corrispondere alle aspettative dei con- cui hanno estremo bisogno dopo una catastrofe
sumatori, soprattutto sotto l’aspetto della sicu- naturale. Altri ricevono un’assistenza a lungo
rezza e della qualità. In secondo luogo, gli termine per conseguire prosperità, stabilità e
agricoltori devono essere in grado di program- sicurezza.
mare la produzione e adattarla alla domanda Per questa categoria si prevede il 6% del bud-
nel rispetto dell’ambiente naturale. get totale: circa 8 Miliardi di euro.
Inoltre, perché la gestione e la protezione delle
risorse naturali diano buoni risultati è necessa- a COMPENSAZIONE PER BULGARIA
rio che comprendano misure specifiche di tu- a E ROMANIA
tela dell’ambiente, di ristrutturazione e L'aiuto ai due nuovi Stati Membri sia nel campo
diversificazione dell’economia rurale e di pro- agricolo che strutturale resta una priorità per il
mozione di attività di pesca sostenibili. È pur bilancio del 2009 dell'Unione. Un aiuto contra-
vero che le infezioni animali, le maree nere e stato e ampiamente dibattuto in Parlamento,
l’inquinamento atmosferico non si fermano alle visto come strumento di adeguamento e di
frontiere. Queste minacce richiedono un inter- aiuto alla competitività rispetto ai vecchi "gi-
vento esteso su vari fronti e in numerosi paesi. ganti" europei.
Per questa rubrica si prevede 10% del budget Per questa categoria si prevede lo 0,2% del
totale più il 31,8% sottoforma di aiuti diretti budget totale: circa 210 Milioni di euro.
all'agricoltura e misure di mercato: circa 56
Miliardi di euro. a SPESE AMMINISTRATIVE
Più o meno sei centesimi per ogni euro speso
a CITTADINANZA, LIBERTÀ, SICUREZZA sul bilancio dell’UE servono a finanziare il fun-
a E GIUSTIZIA zionamento dell’Unione europea. Sono in tal
Analogamente, la lotta contro il terrorismo, la modo coperte le spese di personale e immobi-
criminalità organizzata e l’immigrazione ille- liari di tutte le istituzioni dell’UE, ossia Parla-
gale risulta molto più efficace se i paesi dell’UE mento europeo, Consiglio dei ministri,
si comunicano le informazioni e intervengono Commissione europea, Corte di giustizia e Corte
congiuntamente. L’UE aspira a migliorare la ge- dei conti europea.
stione dei flussi migratori verso l’Unione, a raf- Per questa categoria si prevede il 5,7% del
forzare la cooperazione in materia penale e budget totale: circa 8 Miliardi di euro.
23
22. 100
BILANCIO PRELIMINARE DELL’UE PER IL 2009
per rubrica in % 90
80
a Crescita, innovazione, occupazione e coesione 70
a Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia
60
a Rulo Mondiale dell’UE
a Sviluppo rurale 45,30 50
a Aiuti diretti e misure di mercato 40
32,1
a Compensazione per Romania e Bulgaria 30
a Spese Amministrative
20
10,1
5,6 5,8 10
1,0 0,2
0
BILANCIO PRELIMINARE DELL’UE PER IL 2009
per rubrica in € - Comparazione fra il 2008 e il 2009
Descrizione Bilancio 2009 Bilancio 20081 Variazione(in%)
1. Crescita, innovazione, occupazione e coesione 60.195.881.769 50.316.804.626 3,2
2. Sviluppo rurale, aiuti diretti e misure di mercato 56.121.437 011 53.237.770.053 1
3. Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia 1.514.888.000 1.508.860.203 12,3
4. Ruolo mondiale dell'UE 8.103.930.360 8.112.728.400 7,3
5. Spese Amministrative 7.700 730.900 7.280.085.455 5,7
6. Compensazioni 209.112.912 206.636.292 1,2
Totale delle spese2 133.845.980 852 120.662.885.029 + 2,5%
1. Le cifre di questa colonna corrispondono a quelle del bilancio 2008 (GU L 71 del 14.3.2008, pag. 1) e dei bilanci rettificativi dal n. 1/2008 al n. 4/2008.
2. L'articolo 268, terzo comma, del trattato che istituisce la Comunità europea stabilisce che“nel bilancio, entrate e spese devono risultare in pareggio”.
a 3| ossia dai mezzi finanziari conferiti da ciascuno
DA DOVE PROVENGONO I FONDI? Stato membro per garantire il funzionamento del-
l’amministrazione comunitaria e la realizzazione
a 3.1 - IL SISTEMA DI FINANZIAMENTO delle relative politiche.
a DELL’UNIONE. Tali risorse sono costituite da:
– risorse proprie tradizionali (R.P.T.): derivano
Il sistema di finanziamento dell’Unione, previsto dall’esistenza di uno spazio doganale unificato
dall’articolo 269 delTrattato CE, stabilisce che il bi- e sono riscosse dai Paesi membri e poi versate
lancio generale dell’Unione Europea sia integral- alla Comunità, al netto delle spese di riscos-
mente finanziato dalle cosiddette“risorse proprie”, sione. Dazi doganali, prelievi sulle importazioni
24
23. di prodotti agricoli e contributi provenienti dal- 100
DA DOVE PROVENGONO I FONDI
l’imposizione di diritti alla produzione dello in % sulle ricette totali
zucchero formano questa voce di bilancio che 80
rappresenta il 16% degli introiti totali. a Prelievo sull’IVA 67,00
– Risorsa di Valore Aggiunto (I.V.A.), è costituita a Contributo nazionale RNL
60
da un contributo a carico di ciascuno Stato a RTP
membro calcolato applicando un’aliquota uni- a Importi non spesi
forme all’imponibile nazionale dell’IVA. Queste 40
rappresentano il 16% delle ricette totali.
– Risorsa R.N.L. (Reddito Nazionale Lordo), Con- 20
16,00 16,00
siste in un contributo degli Stati membri commi-
surato alle quote dei RNL nazionali sul RNL 1,00
comunitario. Il reddito nazionale lordo viene cal- 0
colato in base al prodotto interno lordo e la nu-
mero di abitanti di ogni paese comunitario, ed La decisione del Consiglio ha previsto, tra i suoi ele-
ogni stato ha la sua percentuale di fondo da con- menti qualificanti, che il massimale (vale a dire il
ferire al bilancio dell'UE. Questa risorsa è desti- tetto massimo delle risorse proprie) è stabilito
nata a finanziare le spese di bilancio non coperte all’1,31% del RNL per stanziamenti di impegno ed
dalle precedenti. É una risorsa complementare all’1,24% del RNL per stanziamenti di pagamento3.
alle altre due, ma rappresenta la fonte princi- Sono confermate per il periodo 2009 le risorse pro-
pale di bilancio; circa il 67% delle ricette totali. prie quali:
Il sistema di finanziamento dell’Unione europea è – i diritti riscossi nel quadro della politica agri-
attualmente disciplinato dalla decisione cola comune e i dazi doganali (denominati “ri-
2007/436/CE, Euratom1, adottata dal Consiglio il 7 sorse proprie tradizionali”, RPT); di un'aliquota
giugno 2007, alla quale è stata data attuazione dello 0,30% applicata alla base imponibile del-
nell’ordinamento italiano con il comma 66 dell’ar- l'IVA ("risorsa IVA"). La base imponibile da
ticolo 2 della legge n. 244/2007 (legge finanziaria prendere in considerazione non potrà eccedere
per il 2008)2. il 50% del PIL di ciascuno Stato;
1. La base giuridica della decisione 2007/436/CE, Euratom, è rappresentata dall’art. 173 delTrattato che istituisce la Comunità europea dell’energia atomica
e dall’art. 269 delTrattato che istituisce la Comunità europea. In base all’art. 269 delTrattato“il bilancio dell’Unione europea, fatte salve le entrate, è finan-
ziato integralmente tramite risorse proprie”.
2. In virtù dell’articolo 11 della decisione 2007/436/CE, Euratom, per l’adozione della decisione gli Stati membri notificano al Segretario generale del Con-
siglio l’espletamento delle procedure richieste dalle rispettive norme costituzionali. La Commissione procede, ad intervalli regolari, all’esame delle dispo-
sizioni nazionali che le sono comunicate dagli Stati membri e, conseguentemente, comunica agli Stati membri gli adattamenti necessari in linea con le
normative comunitarie.
3. Gli stanziamenti di impegno sono gli importi autorizzati in favore di programmi o progetti che possono essere iscritti in un determinato esercizio di bi-
lancio. Essi creano un impegno dell’Unione nei confronti di un beneficiario; gli stanziamenti di pagamento sono fondi veri e propri, liquidi, che vengono
forniti dagli Stati membri e che possono essere spesi in un determinato esercizio. Gli stanziamenti di impegno e quelli di pagamento sono diversi fra loro,
in quanto i programmi e i progetti pluriennali vengono di solito impegnati nell’esercizio in cui sono decisi e quindi pagati gradualmente nel corso degli anni,
con il procedere dell'esecuzione del programma e del progetto. Gli stanziamenti di pagamento sono di importo generalmente inferiore rispetto agli stan-
ziamenti di impegno, poiché il bilancio dell’Unione aumenta e alcuni progetti non vengono concretamente eseguiti.
25
24. – un'aliquota, da determinare secondo la proce- tributo a tale meccanismo dovuto da Germania,
dura di bilancio tenuto conto di tutte le altre en- Austria, Svezia e Paesi Bassi5. Tuttavia, viene di-
trate, applicata alla somma dei prodotti sposta una parziale modifica della base su cui è
nazionali lordi (PNL) di tutti gli Stati membri calcolata la correzione in modo tale che, a partire
(“risorsa PNL”); al più tardi dal 2013, il Regno Unito partecipi in-
– le altre entrate dell’UE (ovvero imposte e pre- tegralmente al finanziamento degli stanziamenti
lievi effettuati sui redditi del personale, inte- diretti ai 10 nuovi Paesi membri (e di eventuali
ressi bancari, rimborsi di aiuti comunitari non ulteriori Stati aderenti), esclusa la spesa per il
utilizzati, interessi di mora e il saldo dell’eserci- mercato e per i pagamenti diretti in agricoltura.
zio precedente). A tal fine la correzione a favore del Regno Unito,
relativamente agli stanziamenti per i Paesi in
a 3.2 - Le eccezioni questione, sarà ridotta di una percentuale pro-
gressiva secondo il seguente schema:
Sono introdotte correzioni soltanto a favore di al-
cuni tra i maggiori contribuenti netti al bilancio co- Anno Riduzione percentuale
munitario. 2009 20
In particolare: 2010 70
– per il periodo 2007-2013 l'aliquota di prelievo 2011 100
della risorsa IVA per la Germania è fissata allo (vedi l’allegato 2 per ulteriori informazioni)
0,15%, per i Paesi Bassi e la Svezia allo 0,10, e
per l’Austria allo 0,225%; – Nel periodo 2007-2013, peraltro, il contributo
– per il periodo 2007-2013 i Paesi Bassi benefi- aggiuntivo del Regno Unito al bilancio comuni-
ciano di una riduzione lorda del loro contributo tario derivante da tale meccanismo non potrà
annuale a titolo di risorsa RNL pari a 605 milioni superare i 10,5 miliardi di euro. Tale previsione
di euro. La Svezia beneficerà di una riduzione verrà modificata in caso di un eventuale, ulte-
lorda del suo contributo annuale RNL pari a 150 riore allargamento dell’UE prima del 2013;
milioni di euro; – si prevede che la Commissione europea pro-
– il meccanismo di correzione di bilancio per il ceda ad una revisione generale di tutti gli
Regno Unito4 (cosiddetto “sconto britannico”) aspetti relativi non solo alle spese dell’UE,
viene mantenuto, così come le riduzioni del con- compresa la PAC, ma anche alle risorse pro-
4. Il Consiglio di Fontainebleau del giugno 1984 ha introdotto un meccanismo correttore del bilancio in base al quale “ogni Stato membro che parte-
cipa al bilancio comunitario in misura che eccede la propria prosperità relativa (misurata in rapporto alla prosperità complessiva dell’UE) può benefi-
ciare di una correzione”, ovvero di una riduzione delle risorse conferite al bilancio UE. Attualmente, l’unico Paese che beneficia della correzione è il
Regno Unito, che ha diritto ad una compensazione pari allo 0,66 % del suo saldo netto (ovvero il saldo tra le risorse conferite al bilancio UE e i finan-
ziamenti ottenuti dallo stesso bilancio comunitario attraverso i fondi strutturali, gli stanziamenti per la politica agricola comune, altre spese operative).
Il finanziamento della cosiddetta“compensazione britannica”(“rebate”) è a carico di tutti gli Stati membri secondo la loro parte rispettiva nel PNL (ad
eccezione della Germania il cui contributo è ridotto di un terzo).
5. Il Consiglio europeo di Berlino del marzo 1999 ha infatti stabilito che il finanziamento della compensazione del Regno Unito da parte di altri Stati mem-
bri venisse modificato per consentire ad Austria, Germania, Paesi Bassi e Svezia di conseguire una riduzione della loro quota di finanziamento al 25 % della
quota normale. L'adeguamento delle quote di finanziamento si effettua attraverso un adeguamento delle basi del RNL.
26
25. prie, inclusa la correzione per il Regno Unito. come unità di conto.
La Commissione europea è invitata a presen- Infine, il nuovo regolamento finanziario introduce
tare tale revisione nel 2008/2009. i principi della trasparenza e della sana gestione fi-
nanziaria.
Il primo comporta l’obbligo di pubblicazione del bi-
a 4| lancio, dei bilanci rettificativi e degli stati finanziari,
LA FORMAZIONE E L’ADOZIONE nonché l’obbligo d’informazione dell’autorità di bi-
DEL BILANCIO lancio e della Corte dei Conti (articolo 29).
Il secondo dispone che “la Commissione curi l’ese-
a 4.1 - I principi di Bilancio cuzione del bilancio (…) in conformità del princi-
pio della buona gestione finanziaria”.
Il trattato CE indica i principi generali che regolano
la formazione del bilancio comunitario: essi sono a 4.2 - La procedura di adozione
l’unità, l’universalità, l’equilibrio, l’annualità, la a del Bilancio
specificazione e l’unità di conto.
La procedura di adozione del bilancio è regolata
Il principio dell’unità, contenuto nell’articolo 268, dall’art. 272 del trattato CE; ulteriori indicazioni
significa che tutte le entrate e le spese comunita- sono fornite dall’accordo interistituzionale e dal re-
rie devono essere riunite in un unico documento di golamento finanziario.
bilancio. Laproceduraèschematizzatanellapaginasuccessiva.
Il principio dell’universalità non è previsto diretta-
mente dai trattati, ma è un corollario del principio a PROCEDURA DI ADOZIONE DEL BILANCIO
dell’unità di bilancio, contenuto nell’articolo 17 del La procedura di bilancio si svolge tra il 1° settem-
regolamento finanziario. Secondo tale principio, le bre e il 31 dicembre dell’anno che precede l’eserci-
entrate di bilancio non devono essere destinate a zio in questione. Ogni anno, prima della procedura
spese precise (regola di non imputazione) e non ci di bilancio dell’esercizio successivo, la Commissione
può essere contrazione tra entrate e spese (regola procede agli adeguamenti tecnici del quadro finan-
di non contrazione). ziario, in ragione dell’evoluzione del PNL e dei
L’articolo 268 sancisce inoltre il principio dell’equi- prezzi e comunica i risultati degli adeguamenti al-
librio del bilancio comunitario, ovvero del pareg- l’autorità di bilancio.
gio tra le entrate e le spese. Dopo un dibattito di orientamento interno, che
Il principio dell’annualità comporta l’imputazione consente di definire le grandi priorità politiche e di
delle operazioni di bilancio in un esercizio annuale. bilancio per l’esercizio che segue e tiene conto delle
La nozione di specializzazione è fornita all’articolo conclusioni del dialogo a tre fra le istituzioni sulle
271 del Trattato, in base al quale ogni stanzia- priorità di bilancio, la Commissione prepara il suo
mento deve avere una destinazione specifica e stato previsionale delle spese.
deve essere attribuito a un preciso obiettivo. La Commissione poi raggruppa gli stati di previ-
Dal 1° gennaio 1999, con l’instaurazione del- sione delle spese di ciascuna istituzione in un pro-
l’Unione economica e monetaria, l’euro è adottato getto preliminare di bilancio (PPB) - che costituisce
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26. PROCEDURA DI ADOZIONE DEL BILANCIO
Procedura di bilancio Collaborazione interistituzionale Calendario*
COMMISSIONE Dialogo a tre Aprile
– Dibattito sulle priorità politiche e di bilancio (Commisione, Consiglio e Parlamento) Maggio
– Adozione del progetto preliminare di bilancio (PPB) sulle priorità di bilancio
– Pubblicazione del PPB Giugno
Dialogo a tre su tutte le spese e, Luglio
in particolare, sull’importo delle spese
obbligatorie (SO)
Concertazione sui risultati del dialogo a seconda
Prima lettura tre in occasione del Consiglio“Bilancio” metà
CONSIGLIO di Luglio
Redazione del progetto di bilancio (PB),
maggioranza qualificata
Dialogo a tre Metà
(attuazione questioni aperte) Ottobre
PARLAMENTO Fine
Il Parlamento Europeo può: Ottobre
– Emendare le spese non obbligatorie (SNO)
– a maggioranza dei membri
– Proporre modifiche delle SO
– a maggioranza assoluta dei suffragi espressi
Dialogo a tre
(SNO, SO, e lettera rettificativa
Seconda lettura Concertazione su tutto il bilancio Metà
CONSIGLIO Novembre
– Decisione sulle SO
– Modifica sugli emendamenti del Parlamento
– riguardanti le SNO
PARLAMENTO Metà
– Decisione finale sulle SNO e adozione del bliancio Dicembre
– a maggioranza assoluta dei membri e 3/5
– dei suffrag espressi
– Il bilancio può essere respinto a maggioranza
– assoluta e 2/3 dei suffragi espressi
* Calendario pragmetico in vigore dall’esercizio 1977. Fonte: elaborazione propria. Il Consiglio e il Parlamento sono indicati come le autorità comuni.
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27. la previsione complessiva delle entrate e delle uscite uno o più emendamenti adottati dal Parlamento o
- e vi allega un parere che può comportare previsioni se le proposte di modifica presentate da quest’ul-
divergenti dalle altre istituzioni. timo sono state respinte o modificate, il progetto di
Entro il 1° settembre, la Commissione deve sotto- bilancio modificato è nuovamente trasmesso al Par-
porre al Consiglio il PPB; anche il Parlamento riceve lamento.
il PPB a titolo di informazione (articolo 33, paragrafo I risultati delle deliberazioni del Consiglio in se-
1, del regolamento finanziario). condaletturasullespeseobbligatorie(SO)portano
Con una lettera rettificativa ad hoc, che riprende gli di norma a fissare gli importi definitivi; il Consiglio
emendamenti del Parlamento e del Consiglio, la ha infatti l’ultima parola su questa categoria di
Commissione aggiorna le stime delle spese relative spese, salvo il successivo rifiuto in totodel progetto
agli accordi agricoli e agli accordi internazionali di di bilancio da parte del Parlamento.
pesca e può ulteriormente modificare il PPB per te- Entro quindici giorni dalla comunicazione del pro-
nere conto di elementi nuovi che non erano noti al getto di bilancio il Parlamento, deliberando a mag-
momento della sua preparazione. gioranza dei membri che lo compongono e dei tre
Il Consiglio, con deliberazione a maggioranza quali- quinti dei suffragi espressi, può emendare o riget-
ficata, stabilisce il progetto di bilancio e lo trasmette tare le modificazioni del Consiglio ai suoi emenda-
al Parlamento entro il 5 ottobre dell’anno che pre- menti (SNO) e adottare quindi il bilancio.
cede quello dell’esecuzione del bilancio. Se il Parlamento non ha deliberato entro il termine
Entro 45 giorni dopo tale data, il Parlamento può: di quindici giorni, il bilancio si considera definitiva-
– dare la sua approvazione; in tal caso il bilancio è mente adottato sulla base del progetto risultato
definitivamente adottato; dalla seconda lettura del Consiglio.
– non emendare il progetto di bilancio, né pro- L’articolo 272, paragrafo 7, del Trattato precisa che,
porre modificazioni; allora il bilancio è ritenuto quando la procedura di bilancio è espletata, il presi-
definitivamente adottato; dente del Parlamento constata che il bilancio è de-
– adottare emendamenti per le spese non obbli- finitivamente adottato. La constatazione ha valore
gatorie (SNO), deliberando alla maggioranza as- di certificazione legale.
soluta dei membri, o proporre modifiche per le Tecnicamente, il bilancio costituisce un allegato alla
spese obbligatorie (SO), deliberando alla mag- decisione con cui il presidente del Parlamento euro-
gioranza assoluta dei voti espressi. peo ne accerta l’adozione; il bilancio UE, quindi, non
Il progetto di bilancio così emendato o corredato di riveste la forma di legge, a differenza di quanto ac-
proposte di modificazioni è trasmesso al Consiglio. cade per i bilanci statali.
Il Consiglio, dopo una concertazione con una dele- Il Parlamento, che delibera alla maggioranza dei
gazione del Parlamento, effettua la seconda lettura: membri e dei due terzi dei suffragi espressi, può, per
se entro quindici giorni dalla comunicazione ufficiale importanti motivi, rigettare il progetto di bilancio in
del progetto di bilancio, non ha modificato alcuno qualsiasi momento e chiedere che gli sia presentato
degli emendamenti adottati dal Parlamento e se le un nuovo progetto.
proposte di modifica sono state accettate, il bilancio A seguito del rigetto del bilancio, la Commissione
si ritiene definitivamente adottato. presenta nuove proposte, destinate a modificare il
Se, entro la stessa data, il Consiglio ha modificato progetto di bilancio risultato dalla seconda lettura
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28. del Consiglio.Tali proposte sono sottoposte al Consi- presenta circa il 74% del budget totale destinato
glio e al Parlamento, che devono raggiungere quanto alla politica agricola comunitaria e finanzia, in re-
prima un accordo nel corso di una terza lettura, non gime di gestione concorrente tra gli Stati membri e
prevista né organizzata formalmente daiTrattati. la Commissione, le spese seguenti:
In pratica, la terza lettura si svolge in modo prag- – le restituzioni fissate per l'esportazione dei pro-
matico, poiché i due rami dell’autorità di bilancio dotti agricoli nei paesi terzi;
devono raggiungere l’accordo in tempo utile per – gli interventi destinati a regolarizzare i mercati
dotare la Comunità di un bilancio. agricoli;
Se all’inizio dell’esercizio finanziario il bilancio non – i pagamenti diretti agli agricoltori previsti dalla
è ancora stato votato, le istituzioni possono effet- politica agricola comune;
tuare spese nel limite di una parte dei crediti pre- – talune azioni di informazione e promozione dei
visti nel progetto di bilancio in preparazione. prodotti agricoli sul mercato interno della Comu-
nità e nei paesi terzi, realizzate dagli Stati mem-
bri;
a 5| – spese inerenti alle misure di ristrutturazione del-
LA SPESA AGRICOLA l'industria dello zucchero a norma del regola-
NEL BILANCIO DELL’UNIONE mento (CE) n. 320/2006.
Inoltre, contribuisce in modo centralizzato alle spese
Una parte rilevante delle risorse comunitarie com- seguenti:
plessive (circa la metà) è impiegata nel finanzia- – il contributo finanziario della Comunità ad azioni
mento della politica agricola attraverso l'utilizzo di veterinarie specifiche, ad azioni ispettive nel set-
due fondi che rientrano nel bilancio generale del- tore veterinario, nel settore dei prodotti alimen-
l'unione: il Fondo Europeo Agricolo di Garanzia tari e degli alimenti per animali, a programmi di
(FEAGA), il quale finanzia i pagamenti diretti agli eradicazione e sorveglianza delle malattie ani-
agricoltori e le misure per regolarizzare i mercati mali e ad azioni fitosanitarie;
agricoli (gli interventi e le restituzioni all'esporta- – la promozione dei prodotti agricoli realizzata di-
zione), e il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo rettamente dalla Commissione o tramite orga-
rurale (FEASR), che finanzia i programmi di svi- nizzazioni internazionali;
luppo rurale degli Stati membri. – le misure adottate in conformità della normativa
Questi due fondi sono stati istituiti dal regola- comunitaria, destinate a garantire la conserva-
mento (CE) n. 1290/2005 del Consiglio, del 21 giu- zione, la caratterizzazione, la raccolta e l'utiliz-
gno 2005 relativo al finanziamento della politica zazione delle risorse genetiche in agricoltura;
agricola comune, che ha definito un quadro nor- – la messa a punto e il mantenimento dei sistemi
mativo unico per il finanziamento della spesa nel- di informazione contabile agricola; i sistemi di
l'ambito della PAC. indagine agricola;
– le spese relative ai mercati della pesca.
a 5.1 - Il FEAGA Glistanziamentinecessaripergarantirelespesefinan-
ziate dal FEAGA sono messi a disposizione degli Stati
Il FEAGA, Fondo Europeo Agricolo di Garanzia, rap- membri dalla Commissione sotto forma di rimborsi
30
29. mensili. Essi sono effettuati sulla base di una dichiara- alle norme comunitarie, la Commissione può ri-
zionedellespeseedelleinformazionifornitedagliStati durre o sospendere i pagamenti.
membri.Incasodiutilizzazionedifondinonconforme In caso di irregolarità, il finanziamento comunita-
alle norme comunitarie, la Commissione può decidere rio viene totalmente o parzialmente soppresso op-
di ridurre o di sospendere i pagamenti. pure, qualora i fondi siano già stati versati al
La Commissione, inoltre ha il compitodi fissare il saldo beneficiario, l'organismo pagatore riconosciuto
netto disponibile per le spese del FEAGA atraverso procede al loro recupero. Gli importi soppressi o re-
l'istituzione di un sistema di allarme e sorveglianza cuperati possono essere riutilizzati dallo Stato
mensile di tali spese; essa presenta al Parlamento e al membro per operazioni previste nell'ambito dello
Consiglio un rapporto mensile con un'analisi dell'an- stesso programma di sviluppo rurale.
damento delle spese sostenute rispetto alle previsioni La Commissione procede al versamento del saldo
stabilite all'inizio dell'esercizio e una valutazione della dopo aver ricevuto la relazione finale di attuazione
prevedibile evoluzione durante l'esercizio in corso. prevista dalla proposta di regolamento sul FEASR e
Gli importi recuperati in seguito a irregolarità o negli- la corrispondente decisione di liquidazione.
genze sono versati agli organismi pagatori che li con- Il FEASR finanzia:
tabilizzano tra le entrate del FEAGA del mese – lo sviluppo di nuove attività economiche, alter-
dell'incasso effettivo. native alle attività agricola e della pesca, in mi-
sura complementare e coerente con i
a 5.2 - Il FEASR programmi finanziati dal terzo Asse della Po-
litica strutturale europea (misure di diversifi-
Il FEASR, Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo cazione economica verso attività
rurale, finanzia, unicamente in regime di gestione non-agricole, sviluppo di attività turistiche in
concorrente, i programmi di sviluppo rurale realiz- loco, creazione di infrastrutture destinate a
zati a norma del regolamento proposto dalla Com- migliorarne l’accessibilità);
missione COM(2004) 490 . – PMI (Piccole medie imprese): creazione e svi-
I relativi impegni di bilancio sono effettuati per fra-
100
zioni annue sotto forma di prefinanziamento, di RIPARTIZIONE DELLA SPESA AGRICOLA:
pagamenti intermedi e di saldo. FEAGA E FEASER
I pagamenti intermedi sono effettuati per ogni sin- per intervento in % 74,00 80
golo programma di sviluppo rurale, in funzione
delle disponibilità di bilancio fissate dalla Commis- a Sviluppo rurale
60
sione tenendo conto di un determinato massimale a Interventi di mercato
e delle previste riduzioni graduali dei pagamenti a Pagamenti diretti
40
diretti agli agricoltori.
Detti pagamenti vengono effettuati a determinate
condizioni, fra cui la trasmissione alla Commissione 20,00
20
di una dichiarazione delle spese e di una domanda
6,00
di pagamento certificate dall'organismo pagatore
0
riconosciuto. Se tale dichiarazione non è conforme Fonte: elaborazione personale.
31
30. luppo delle micro-imprese per la promozione (CAP) nelle programmazioni di bilancio europeo è
economica/imprenditoriale delle zone rurali; caratterizzata da un ridimensionamento rispetto a
incentivo allo sviluppo del settore terziario; quella degli anni Settanta, quando la PAC copriva
– la protezione, valorizzazione e gestione del più del 80% del bilancio comunitario.
patrimonio naturale attraverso programmi di Dalla tabella, qui di seguito, é facile percepire la fu-
gestione dei rischi per l'ambiente e corsi di tura evoluzione della spesa agricola rispetto alle
formazione professionale per gli attori econo- altre rubriche di bilancio.
mici delle aree rurali che operano per miglio- Nonostante le sfide che la PAC dovrà affrontare nei
rare le strategie locali di sviluppo. prossimi anni, l'UE prevede di registrare una ridu-
zione del primo pilastro della PAC, quello destinato
ai pagamenti diretti, in modo tale da aumentare i
a 5.3 - Il futuro della spesa agricola fondi destinati alle misure di sviluppo rurale, pro-
prie del secondo pilastro, considerate come essen-
La spesa destinata alla politica agricola comune ziali per le sfide di domani.
IL FUTURO BUDGETARIO DELLA PAC
milioni di € a prezzi 2004
Stanziamenti d’impiego 2006 % 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Totale
1. Crescita sostenibile 47.582 39,4 51.141 52.200 53.382 54.052 55.537 56.445 57.912 380.669
1a. Compensatività per la crescita
e l’occupazione 8.790 8.230 8.840 9.490 10.180 10.930 11.740 100.010
1b. Coesione per la crescita 43 % 35 %
e l’occupazione 38.791 42.911 43.360 43.892 43.872 44.607 44.705 100.559
2. Conservazione e gestione
risorse naturali 56.105 46,4 56.744 56.866 56.980 56.747 56.524 56.299 56.088 396.248
2a. Interventi di mercato
e pagamenti diretti 43.735 36,2 43.120 42.697 42.279 41.864 41.543 41.047 40.645 293.195
2b. Sviluppo rurale 10.500 8,7 10.710 10.447 10.185 9.955 9.717 9.483 9.253 69.750
2c. Pesca 890 0,7
2d. Ambiente 890 0,7
3. Cittadinanza. libertà
sicurezza e giustizia 1.381 1,1 1.777 2.156 2.470 2.778 3.096 3.420 3.741 19.438
4. L’Unione come partner globale 11.232 9,3 8.235 8.795 9.343 1.050 10.782 11.434 12.060 61.699
5. Amministrazione 3.436 2,8 3.675 3.815 3.950 4.090 4.225 4.365 4.500 28.620
Compensazioni 1.042 0,9 419 191 190
Totale stanziamenti d’impiego 120.688 100 121.991 124.023 126.315 118.717 130.164 131.963 134.301 887.474
32