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ACQUA SANITARIA
MINIMIZZAZIONE DEL RISCHIO MICROBIOLOGICO
       IDROCONTROL – MARCO VIAZZI
PREMIA,
21 MARZO 2012
IDROCONTROL S.r.l.
                    FONDATA NEL ’96
    OPERA NELL’AFFRONTARE E RISOLVERE PROBLEMATICHE
             ASSOCIATE ALL’UTILIZZO DI ACQUA

                         COSTITUITA DA
4 PERITI INDUSTRIALI   3TECNICI DI CAMPO
                       1TECNICO DI SEDE
1 BIOLOGA              OPERA IN SEDE

                     TERRITORIO SCELTO
PIEMONTE, LIGURIA E VALLE D’AOSTA

                           CLIENTI
VANTIAMO CIRCA 170 CLIENTI – DISTRIBUITI IN DIVERSI SETTORI
MERCEOLOGICI
IDROCONTROL S.r.l.
   Core business – attività principale

  condizionamento chimico e soluzioni
 impiantistiche per l’acqua nei sistemi
            industriali e civili

       mirato e gestito con l’obiettivo
dell’implementazione dell’efficienza degli
 stessi e dell’ottimizzazione dei costi di
             gestione impianti
IDROCONTROL S.r.l.
     APPROCCIO AI RISCHI DI LEGIONELLOSI

   nato per IDROCONTROL con una struttura 5 stelle
  lux nel 2006

- in risposta alla richiesta specifica di applicare le
  normative nei confronti di dipendenti ed utenti:
  normative complesse e specifiche, nazionali e
  regionali

- per la volontà del cliente nel rispondere con un
  “”approccio sicuro” ad un insieme di indicazioni di
  difficile “lettura” “responsibly care”
IDROCONTROL S.r.l.
         APPROCCIO AI RISCHI DI LEGIONELLOSI

  evoluto ad oggi per IDROCONTROL          interveniamo solo
  su richiesta specifica

- ci ha portato ad essere all’avanguardia nel risolvere le
  problematiche a contorno dei rischi di legionellosi, grazie a:
      esperienza acquisita nelle applicazioni esistenti
      adeguamento alle nuove eventuali normative con il
      supporto di ASHLAND
      distribuzione quindi specializzazione del lavoro per
      “tipologia cliente”: SIMONE per l’industria – SANDRI per
      le strutture sanitarie – VIAZZI per le alberghiere
      implementazioni impiantistiche con appoggio a società di
      fiducia
OBIETTIVO DELLA NS
    PRESENTAZIONE
FORNIRVI GLI ELEMENTI CONOSCITIVI
  DEL RISCHIO DI LEGIONELLOSI

  INFORMARVI SULLE AZIONI DI
 MINIMIZZAZIONE DEL RISCHIO DA
           APPLICARE

FORNIRVI UN ESEMPIO DEI RISULTATI
            OTTENUTI
IL RISCHIO INDOTTO DA LEGIONELLA
             PNEUMOPHILA
IL RISCHIO
•   la “legionella pneumophila” è un batterio gram negativo ubiquitario
    “vive” ovunque

•   la sua origine è da ricercarsi nell’acqua integrata agli impianti idrici

•   è un battere responsabile di una grave forma di infezione polmonare le
    cui conseguenze possono essere mortali: il tasso di mortalità per le
    persone che hanno contratto la malattia e che non hanno avuto
    profilassi antibiotica sfiora il 15%

•   Il problema della Legionellosi ha ricevuto in ambito europeo e
    mondiale una sempre più crescente attenzione attraverso
    l’emanazione di severe normative e la creazione di protocolli standard
    di sanificazione, gestione e controllo del fenomeno
IL RISCHIO
•   Le infezioni da Legionella spp sono considerate un
    problema emergente in Sanità Pubblica, tanto che sono
    sottoposte a sorveglianza da parte dell’OMS, dalla
    Comunità Europea e dall’Istituto Superiore di Sanità.

•   Negli USA, tra il 1980 ed il 1998, sono stati riportati al CDC
    di Atlanta 356 casi in media per anno

•   In Europa, nel periodo 1993-2004, sono stati notificati in
    totale 28.647 casi di legionellosi

•   Si ritiene tuttavia che la frequenza della malattia sia
    largamente sotto - stimata e che l’incidenza più probabile
    in Europa sia superiore ai 20 casi per milione di abitanti
IL RISCHIO
distribuzione in ITALIA
IL RISCHIO
distribuzione “stagionale”
IMPIANTI/LUOGHI DI RISCHIO

     Per definire gli impianti nei quali la
   Legionella può facilmente proliferare e
quindi creare una condizione di rischio per le
     persone, occorre considerare che:

    l’infezione viene contratta attraverso
       l’inalazione di goccioline d’acqua
      contaminate, di diametro 1 ÷ 5 µm
IMPIANTI/LUOGHI DI RISCHIO
Pertanto i punti critici di un sito dove si sviluppa il
 fenomeno sono:

• Impianti di distribuzione acqua sanitaria (fredda e calda)
    in particolare in presenza di serbatoi di accumulo

• Impianti con torri di raffreddamento e condensatori
  evaporativi

• Impianti di umidificazione e condizionamento (UTA
  adiabatiche per aria ambienti, mezzi di trasporto, …)

• Sistemi dove si generino aerosol (fan coil, aerosol terapie,
  SPA, impianti di lavaggio, irrigazione, fontane,…)
INDIVIDUI A RISCHIO
La Legionella può creare più facilmente una
 condizione di rischio per le persone debilitate.

Statisticamente il rischio è maggiore per:

•Eta > 50 anni
•Sesso Maschile
•Fumatori e/o bevitori
•Immunodepressi
•Trapiantati
•Presenza di neoplasia
FATTORI DI RISCHIO

• Ambientali

• Individuali
FATTORI DI RISCHIO
             AMBIENTALI
•   ASSENZA DI AZIONI DI MINIMIZZAZIONE DEL RISCHIO

•   MANCATA INFORMAZIONE DELL’ESPOSIZIONE AL RISCHIO

•   TEMPO DI ESPOSIZIONE AD AEROSOL DI ACQUA CON
    LEGIONELLE

•   CONCENTRAZIONE DELLE LEGIONELLE NELL’ACQUA

•   CLIMA DELLA REGIONE

•   STAGIONALITA’

•   CONDIZIONI DI “STAGNAZIONE”
FATTORI DI RISCHIO
          INDIVIDUALI

•   STATO DI SALUTE

•   ETA’

•   ABITUDINI

•   SESSO
Aspetti legislativi a contorno
•       In Italia, a fronte dei sempre più numerosi casi di infezioni rilevati non
        solo a livello ospedaliero, l’Istituto Superiore di Sanità ha regolamentato
        la minimizzazione dei rishi di legionellosi attraverso :

    –      Linee guida elaborate da European Working Group for Legionella
           Infections, Gennaio 2005, (http://www.ewgli.org)
    –      Documento di linee guida per la prevenzione e il controllo della
           legionellosi (G.U. n.103 del 5.5.2000)
    –      Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di
           strutture turistico-ricettive e termali (in G.U. n.28 del 4.2.2005)
    –      Linee guida recanti indicazioni ai laboratori con attività di diagnosi
           microbiologica e controllo ambientale della legionellosi (in G.U. n.29
           del 5.2.2005)
    –      Esistono regolamentazioni regionali:
              • Liguria
              • Piemonte: Determina n°109 della Regione Piemonte
              • …
    –      il rischio da Legionella , viene contemplato quale rischio biologico dal
           DLgs 81 (anche dal precedente DLgs 626/94)
AZIONI DI MINIMIZZAZIONE
DEL RISCHIO ATTRAVERSO
  IL PIANO DI GESTIONE
      DELLO STESSO
La gestione del rischio con
                  IDROCONTROL

In risposta ed in linea con quanto previsto a livello normativo il protocollo di
      intervento da noi proposto si può articolare in:

•    analisi del rischio specifica del sito   effettuata da ASHLAND

•    periodici prelievi per caratterizzazione microbiologica     CSL

•    periodici cicli di sanificazione e sterilizzazione

•    definizione ed applicazione di idonei sistemi di trattamento dell’acqua, di
     accorgimenti impiantistici e gestionali

•    relazioni periodiche
Le legionelle sono batteri deboli e
         vivono “al riparo” nel biofilm
 Struttura del Biofilm

                                                                            Plan
                                  Flusso dell’acqua                         toni
                                                                            ca


Fibre glicoliche         Particelle incapsulate       Incastro di cellule
                                                      batteriche


                                                                                    Gradiente
                                                                                    di pH e
                                                                            Fas     ossigeno
                                                                            e
                                                                            sess
                                                                            ile




                                     Superficie                                    Basso
ANALISI DEL RISCHIO


• SOPRALLUOGO CONOSCITIVO DELLA
  STRUTTURA E DEI PUNTI DI UTILIZZO
  DELL’ACQUA

• INDAGINE MICROBIOLOGICA
  “AMBIENTALE”
MONITORAGGIO
            MICROBIOLOGICO


• Devono essere “calendarizzati” periodici
  prelievi per caratterizzazione microbiologica,
  periodicità ed eventuali azioni a contorno
  definite in base ai risultati analitici
SISTEMI DI TRATTAMENTO
              DELL’ACQUA
definizione ed applicazione di idonei sistemi di
trattamento dell’acqua:
    –   Condizionamento anticorrosivo/antincrostante
    –   addolcimento
    –   UV
    –   Clorazione continua proporzionale e/o controllata
CICLI DI SANIFICAZIONE
                  CHIMICA
devono essere effettuati periodici cicli di sanificazione e
sterilizzazione:
- alla riapertura stagionale e comunque 1/anno
- se in un campione [legionelle] ≥ 10.000 UFC/lt

a titolo di esempio gli interventi effettuati presso un ns
cliente:
    –   riapertura stagionale: 1 volta/anno dal 2006 ad oggi
    –   secondo necessità, dal 2006 ad oggi:
         •   3 volte effettuato dai tecnici della struttura: giugno 2006,
             giugno 2008, luglio 2010
         •   1 volta effettuato dai ns tecnici in una nuova area nel 2009
Le legionelle possono essere “lise”
         con “clorazione”

PRIMA del cloro


                  DOPO il cloro
IPERCLORAZIONE VASCA
     TORRE EVAPORATIVA

PRIMA


              DOPO
SANIFICAZIONE CHIMICA
           O IPERCLORAZIONE
PROCEDURA DI IPERCLORAZIONE
Mantenimento di una concentrazione di cloro libero elevata nell’acqua
distribuita, per un tempo definito come segue:
- 5 mg/litro di cloro libero per 5 ore
- 25 mg/litro di cloro libero per 2 ore
- 50 mg/litro di cloro libero per 1 ora

Durante la clorazione tutte le utenze devono essere flussate.
La concentrazione di cloro libero deve essere verificata sia nei punti di
distribuzione dell’acqua che all’utenza.

DURANTE L’IPERCLORAZIONE L’ACQUA NON E’ POTABILE
Normalmente un’iperclorazione richiede ≈ 12 ore
Le legionelle possono essere “lise”
        con “shock termico”
ACCORGIMENTI IMPIANTISTICI


– Eliminazione sezioni non utilizzate
– Riduzione degli stoccaggi di acqua
– Installazione di adeguati bollitori dell’acqua calda
  sanitaria drenabili ed ispezionabili
– Installazione centraline di drenaggio bollitori e
  shock termico notturno
– Programmazione del rifacimento di sezioni di
  tubazioni compromesse
ACCORGIMENTI GESTIONALI


– Programmazione di flussaggi delle aree non
  occupate
– Verifiche del corretto funzionamento degli
  impianti di pretrattamento dell’acqua
– Effettuazione di training al personale coinvolto
DOCUMENTAZIONE
Le azioni di minimizzazione devono essere “documentate”
attraverso schede di registrazione, facilmente esigibili e leggibili
dalle autorità preposte al controllo:

     –   schede del personale addetto alle pulizie: registrazione di flussaggio
         utenze e controllo pigne docce e diffusori

     –   schede manutenzione: per verifica temperature nei diversi punti
         della rete sanitaria, delle portate di consumo, del corretto
         condizionamento chimico (anticorrosivo e microbiologico), copertura
         cloro, funzionamento addolcitore, UV, verifica Fan coil, UTA, …

     –   Scheda campionatura acqua: per la programmazione delle verifiche
         microbiologiche e una immediata lettura dello stato dell’arte
DOCUMENTAZIONE

relazioni periodiche contenenti:
– commenti alle registrazioni effettuate
– azioni a seguito delle verifiche microbiologiche
– modifiche della rete di distribuzione dell’acqua
– analisi chimiche dell’acqua distribuita
– report delle sanificazioni chimiche e/o termiche
RIASSUMENDO
–   L’ACQUA SANITARIA E GLI IMPIANTI CHE PRODUCONO
    AEROSOL COMPORTANO RISCHIO DI LEGIONELLOSI

–   SONO NORMATI ED IN PARTE PROCEDURIZZATI
    MONITORAGGIO – AZIONI

–   APPLICANDO MONITORAGGIO ED AZIONI IL RISCHIO VIENE
    DEFINITO E MINIMIZZATO

–   LE AZIONI NORMATE DEVONO ESSERE INTEGRATE CON
    CONOSCENZE DI PERSONALE QUALIFICATO

–   LA DOCUMENTAZIONE A CONTORNO DEVE ESSERE
    ARCHIVIATA IN MODO ESIGIBILE
I risultati della gestione del rischio
     IDROCONTROL in una struttura
                  colonizzata
•   Non ci sono stati casi di legionella: nonostante il periodo 2006 ÷ 2008 si
    siano registrati degli importanti fuori specifica analitici

•   La colonizzazione della rete idrica è stata progressivamente
    ridimensionata, sino a livelli di tranquillità decisamente evidenti:
     –    ultime tre campionature: un solo fuori specifica in tutto – non critico
     –    Valori medi concentrazione legionelle (1):
           •     febbraio 2006: 1733 UFC/litro
           •     marzo 2007: 527 UFC/litro
           •     aprile 2008: 1418 UFC/litro
           •     marzo 2009: 432 UFC/litro
           •     febbraio 2010: 174 UFC/litro
           •     maggio 2011: 131 UFC/litro

           (1)   I valori < 100 sono stati considerati = 50 UFC/litro
•   Apertura stagionale: febbraio – ottobre – verificato il 5 % dei punti di
    erogazione (stanze ospiti e personale, uffici, cucine, centri benessere, …)
I risultati della gestione del rischio
                                 ACQUA SANITARIA
                          CONCENTRAZIONE MEDIA LEGIONELLE


            2000
            1900

            1800
            1700

            1600
                                 CONCENTRAZIONE MEDIA LEGIONELLE
            1500                 tendenza dei valori
            1400

            1300

            1200

            1100
UFC/litro




            1000

             900

             800

             700

             600                      CAMPO
             500                        DI
             400                      VALORI
             300                     AMMESSO
             200

             100

              0
                   2006   2007    2008                 2009    2010   2011

                   FEB    MAR      APR                 MAR     FEB    MAG
IDROCONTROL S.r.l.

Auguro a tutti Voi buon proseguimento
               di giornata.

       Grazie per l’attenzione.

            Marco Viazzi
PER INFORMAZIONI,
CHIARIMENTI, INTERVENTI:
      email: idrocontrolsnc@tin.it

         Fax: 011 450 58 28

          Tel: 011 450 88 82

     MARCO VIAZZI 335 580 42 50

    MAURO SANDRI 349 64 75 919

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Idrocontrol intervento convegno Premia

  • 1. ACQUA SANITARIA MINIMIZZAZIONE DEL RISCHIO MICROBIOLOGICO IDROCONTROL – MARCO VIAZZI PREMIA, 21 MARZO 2012
  • 2. IDROCONTROL S.r.l. FONDATA NEL ’96 OPERA NELL’AFFRONTARE E RISOLVERE PROBLEMATICHE ASSOCIATE ALL’UTILIZZO DI ACQUA COSTITUITA DA 4 PERITI INDUSTRIALI 3TECNICI DI CAMPO 1TECNICO DI SEDE 1 BIOLOGA OPERA IN SEDE TERRITORIO SCELTO PIEMONTE, LIGURIA E VALLE D’AOSTA CLIENTI VANTIAMO CIRCA 170 CLIENTI – DISTRIBUITI IN DIVERSI SETTORI MERCEOLOGICI
  • 3. IDROCONTROL S.r.l. Core business – attività principale condizionamento chimico e soluzioni impiantistiche per l’acqua nei sistemi industriali e civili mirato e gestito con l’obiettivo dell’implementazione dell’efficienza degli stessi e dell’ottimizzazione dei costi di gestione impianti
  • 4. IDROCONTROL S.r.l. APPROCCIO AI RISCHI DI LEGIONELLOSI nato per IDROCONTROL con una struttura 5 stelle lux nel 2006 - in risposta alla richiesta specifica di applicare le normative nei confronti di dipendenti ed utenti: normative complesse e specifiche, nazionali e regionali - per la volontà del cliente nel rispondere con un “”approccio sicuro” ad un insieme di indicazioni di difficile “lettura” “responsibly care”
  • 5. IDROCONTROL S.r.l. APPROCCIO AI RISCHI DI LEGIONELLOSI evoluto ad oggi per IDROCONTROL interveniamo solo su richiesta specifica - ci ha portato ad essere all’avanguardia nel risolvere le problematiche a contorno dei rischi di legionellosi, grazie a: esperienza acquisita nelle applicazioni esistenti adeguamento alle nuove eventuali normative con il supporto di ASHLAND distribuzione quindi specializzazione del lavoro per “tipologia cliente”: SIMONE per l’industria – SANDRI per le strutture sanitarie – VIAZZI per le alberghiere implementazioni impiantistiche con appoggio a società di fiducia
  • 6. OBIETTIVO DELLA NS PRESENTAZIONE FORNIRVI GLI ELEMENTI CONOSCITIVI DEL RISCHIO DI LEGIONELLOSI INFORMARVI SULLE AZIONI DI MINIMIZZAZIONE DEL RISCHIO DA APPLICARE FORNIRVI UN ESEMPIO DEI RISULTATI OTTENUTI
  • 7. IL RISCHIO INDOTTO DA LEGIONELLA PNEUMOPHILA
  • 8. IL RISCHIO • la “legionella pneumophila” è un batterio gram negativo ubiquitario “vive” ovunque • la sua origine è da ricercarsi nell’acqua integrata agli impianti idrici • è un battere responsabile di una grave forma di infezione polmonare le cui conseguenze possono essere mortali: il tasso di mortalità per le persone che hanno contratto la malattia e che non hanno avuto profilassi antibiotica sfiora il 15% • Il problema della Legionellosi ha ricevuto in ambito europeo e mondiale una sempre più crescente attenzione attraverso l’emanazione di severe normative e la creazione di protocolli standard di sanificazione, gestione e controllo del fenomeno
  • 9. IL RISCHIO • Le infezioni da Legionella spp sono considerate un problema emergente in Sanità Pubblica, tanto che sono sottoposte a sorveglianza da parte dell’OMS, dalla Comunità Europea e dall’Istituto Superiore di Sanità. • Negli USA, tra il 1980 ed il 1998, sono stati riportati al CDC di Atlanta 356 casi in media per anno • In Europa, nel periodo 1993-2004, sono stati notificati in totale 28.647 casi di legionellosi • Si ritiene tuttavia che la frequenza della malattia sia largamente sotto - stimata e che l’incidenza più probabile in Europa sia superiore ai 20 casi per milione di abitanti
  • 12. IMPIANTI/LUOGHI DI RISCHIO Per definire gli impianti nei quali la Legionella può facilmente proliferare e quindi creare una condizione di rischio per le persone, occorre considerare che: l’infezione viene contratta attraverso l’inalazione di goccioline d’acqua contaminate, di diametro 1 ÷ 5 µm
  • 13. IMPIANTI/LUOGHI DI RISCHIO Pertanto i punti critici di un sito dove si sviluppa il fenomeno sono: • Impianti di distribuzione acqua sanitaria (fredda e calda) in particolare in presenza di serbatoi di accumulo • Impianti con torri di raffreddamento e condensatori evaporativi • Impianti di umidificazione e condizionamento (UTA adiabatiche per aria ambienti, mezzi di trasporto, …) • Sistemi dove si generino aerosol (fan coil, aerosol terapie, SPA, impianti di lavaggio, irrigazione, fontane,…)
  • 14. INDIVIDUI A RISCHIO La Legionella può creare più facilmente una condizione di rischio per le persone debilitate. Statisticamente il rischio è maggiore per: •Eta > 50 anni •Sesso Maschile •Fumatori e/o bevitori •Immunodepressi •Trapiantati •Presenza di neoplasia
  • 15. FATTORI DI RISCHIO • Ambientali • Individuali
  • 16. FATTORI DI RISCHIO AMBIENTALI • ASSENZA DI AZIONI DI MINIMIZZAZIONE DEL RISCHIO • MANCATA INFORMAZIONE DELL’ESPOSIZIONE AL RISCHIO • TEMPO DI ESPOSIZIONE AD AEROSOL DI ACQUA CON LEGIONELLE • CONCENTRAZIONE DELLE LEGIONELLE NELL’ACQUA • CLIMA DELLA REGIONE • STAGIONALITA’ • CONDIZIONI DI “STAGNAZIONE”
  • 17. FATTORI DI RISCHIO INDIVIDUALI • STATO DI SALUTE • ETA’ • ABITUDINI • SESSO
  • 18. Aspetti legislativi a contorno • In Italia, a fronte dei sempre più numerosi casi di infezioni rilevati non solo a livello ospedaliero, l’Istituto Superiore di Sanità ha regolamentato la minimizzazione dei rishi di legionellosi attraverso : – Linee guida elaborate da European Working Group for Legionella Infections, Gennaio 2005, (http://www.ewgli.org) – Documento di linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi (G.U. n.103 del 5.5.2000) – Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-ricettive e termali (in G.U. n.28 del 4.2.2005) – Linee guida recanti indicazioni ai laboratori con attività di diagnosi microbiologica e controllo ambientale della legionellosi (in G.U. n.29 del 5.2.2005) – Esistono regolamentazioni regionali: • Liguria • Piemonte: Determina n°109 della Regione Piemonte • … – il rischio da Legionella , viene contemplato quale rischio biologico dal DLgs 81 (anche dal precedente DLgs 626/94)
  • 19.
  • 20.
  • 21.
  • 22.
  • 23.
  • 24.
  • 25.
  • 26. AZIONI DI MINIMIZZAZIONE DEL RISCHIO ATTRAVERSO IL PIANO DI GESTIONE DELLO STESSO
  • 27. La gestione del rischio con IDROCONTROL In risposta ed in linea con quanto previsto a livello normativo il protocollo di intervento da noi proposto si può articolare in: • analisi del rischio specifica del sito effettuata da ASHLAND • periodici prelievi per caratterizzazione microbiologica CSL • periodici cicli di sanificazione e sterilizzazione • definizione ed applicazione di idonei sistemi di trattamento dell’acqua, di accorgimenti impiantistici e gestionali • relazioni periodiche
  • 28. Le legionelle sono batteri deboli e vivono “al riparo” nel biofilm Struttura del Biofilm Plan Flusso dell’acqua toni ca Fibre glicoliche Particelle incapsulate Incastro di cellule batteriche Gradiente di pH e Fas ossigeno e sess ile Superficie Basso
  • 29. ANALISI DEL RISCHIO • SOPRALLUOGO CONOSCITIVO DELLA STRUTTURA E DEI PUNTI DI UTILIZZO DELL’ACQUA • INDAGINE MICROBIOLOGICA “AMBIENTALE”
  • 30. MONITORAGGIO MICROBIOLOGICO • Devono essere “calendarizzati” periodici prelievi per caratterizzazione microbiologica, periodicità ed eventuali azioni a contorno definite in base ai risultati analitici
  • 31. SISTEMI DI TRATTAMENTO DELL’ACQUA definizione ed applicazione di idonei sistemi di trattamento dell’acqua: – Condizionamento anticorrosivo/antincrostante – addolcimento – UV – Clorazione continua proporzionale e/o controllata
  • 32. CICLI DI SANIFICAZIONE CHIMICA devono essere effettuati periodici cicli di sanificazione e sterilizzazione: - alla riapertura stagionale e comunque 1/anno - se in un campione [legionelle] ≥ 10.000 UFC/lt a titolo di esempio gli interventi effettuati presso un ns cliente: – riapertura stagionale: 1 volta/anno dal 2006 ad oggi – secondo necessità, dal 2006 ad oggi: • 3 volte effettuato dai tecnici della struttura: giugno 2006, giugno 2008, luglio 2010 • 1 volta effettuato dai ns tecnici in una nuova area nel 2009
  • 33. Le legionelle possono essere “lise” con “clorazione” PRIMA del cloro DOPO il cloro
  • 34. IPERCLORAZIONE VASCA TORRE EVAPORATIVA PRIMA DOPO
  • 35. SANIFICAZIONE CHIMICA O IPERCLORAZIONE PROCEDURA DI IPERCLORAZIONE Mantenimento di una concentrazione di cloro libero elevata nell’acqua distribuita, per un tempo definito come segue: - 5 mg/litro di cloro libero per 5 ore - 25 mg/litro di cloro libero per 2 ore - 50 mg/litro di cloro libero per 1 ora Durante la clorazione tutte le utenze devono essere flussate. La concentrazione di cloro libero deve essere verificata sia nei punti di distribuzione dell’acqua che all’utenza. DURANTE L’IPERCLORAZIONE L’ACQUA NON E’ POTABILE Normalmente un’iperclorazione richiede ≈ 12 ore
  • 36. Le legionelle possono essere “lise” con “shock termico”
  • 37. ACCORGIMENTI IMPIANTISTICI – Eliminazione sezioni non utilizzate – Riduzione degli stoccaggi di acqua – Installazione di adeguati bollitori dell’acqua calda sanitaria drenabili ed ispezionabili – Installazione centraline di drenaggio bollitori e shock termico notturno – Programmazione del rifacimento di sezioni di tubazioni compromesse
  • 38. ACCORGIMENTI GESTIONALI – Programmazione di flussaggi delle aree non occupate – Verifiche del corretto funzionamento degli impianti di pretrattamento dell’acqua – Effettuazione di training al personale coinvolto
  • 39. DOCUMENTAZIONE Le azioni di minimizzazione devono essere “documentate” attraverso schede di registrazione, facilmente esigibili e leggibili dalle autorità preposte al controllo: – schede del personale addetto alle pulizie: registrazione di flussaggio utenze e controllo pigne docce e diffusori – schede manutenzione: per verifica temperature nei diversi punti della rete sanitaria, delle portate di consumo, del corretto condizionamento chimico (anticorrosivo e microbiologico), copertura cloro, funzionamento addolcitore, UV, verifica Fan coil, UTA, … – Scheda campionatura acqua: per la programmazione delle verifiche microbiologiche e una immediata lettura dello stato dell’arte
  • 40. DOCUMENTAZIONE relazioni periodiche contenenti: – commenti alle registrazioni effettuate – azioni a seguito delle verifiche microbiologiche – modifiche della rete di distribuzione dell’acqua – analisi chimiche dell’acqua distribuita – report delle sanificazioni chimiche e/o termiche
  • 41. RIASSUMENDO – L’ACQUA SANITARIA E GLI IMPIANTI CHE PRODUCONO AEROSOL COMPORTANO RISCHIO DI LEGIONELLOSI – SONO NORMATI ED IN PARTE PROCEDURIZZATI MONITORAGGIO – AZIONI – APPLICANDO MONITORAGGIO ED AZIONI IL RISCHIO VIENE DEFINITO E MINIMIZZATO – LE AZIONI NORMATE DEVONO ESSERE INTEGRATE CON CONOSCENZE DI PERSONALE QUALIFICATO – LA DOCUMENTAZIONE A CONTORNO DEVE ESSERE ARCHIVIATA IN MODO ESIGIBILE
  • 42. I risultati della gestione del rischio IDROCONTROL in una struttura colonizzata • Non ci sono stati casi di legionella: nonostante il periodo 2006 ÷ 2008 si siano registrati degli importanti fuori specifica analitici • La colonizzazione della rete idrica è stata progressivamente ridimensionata, sino a livelli di tranquillità decisamente evidenti: – ultime tre campionature: un solo fuori specifica in tutto – non critico – Valori medi concentrazione legionelle (1): • febbraio 2006: 1733 UFC/litro • marzo 2007: 527 UFC/litro • aprile 2008: 1418 UFC/litro • marzo 2009: 432 UFC/litro • febbraio 2010: 174 UFC/litro • maggio 2011: 131 UFC/litro (1) I valori < 100 sono stati considerati = 50 UFC/litro • Apertura stagionale: febbraio – ottobre – verificato il 5 % dei punti di erogazione (stanze ospiti e personale, uffici, cucine, centri benessere, …)
  • 43. I risultati della gestione del rischio ACQUA SANITARIA CONCENTRAZIONE MEDIA LEGIONELLE 2000 1900 1800 1700 1600 CONCENTRAZIONE MEDIA LEGIONELLE 1500 tendenza dei valori 1400 1300 1200 1100 UFC/litro 1000 900 800 700 600 CAMPO 500 DI 400 VALORI 300 AMMESSO 200 100 0 2006 2007 2008 2009 2010 2011 FEB MAR APR MAR FEB MAG
  • 44. IDROCONTROL S.r.l. Auguro a tutti Voi buon proseguimento di giornata. Grazie per l’attenzione. Marco Viazzi
  • 45. PER INFORMAZIONI, CHIARIMENTI, INTERVENTI: email: idrocontrolsnc@tin.it Fax: 011 450 58 28 Tel: 011 450 88 82 MARCO VIAZZI 335 580 42 50 MAURO SANDRI 349 64 75 919