La seconda guerra mondiale per licei e scuole medie
Lab scuola politica Pesaro 11 gen 2014
1. Laboratorio di scuola politica
proposte di buon senso per il bene comune
Piccoli consigli per vivere la fine di un’epoca e l’inizio di un
cambio di paradigma culturale utile all’evoluzione delle
comunità.
A cura di Giuseppe Carpentieri
http://peppecarpentieri.wordpress.com
“Qualcosa” che non va, creative commons;, ediz. 2014, su scribd, calameo, Issuu
Prosperanza, creative commons, 2014, su calameo, Issuu
Pesaro 11 gennaio 2014
2. Creare un gruppo attivo
Accesso alla
conoscenza
Condivisione
delle
conoscenze e
delle esperienze
Elaborazione
degli obiettivi
3. Visione politica
• Stabilire un obiettivo condiviso e
perseguirlo con metodi e strumenti
• L’uso di competenze “specifiche forti” e
l’uso di competenze “trasversali”
• Usare il metodo della visione:
immaginare la comunità che vogliamo
Obiettivo
condiviso
competenze
visione
4. Attitudini per un politico e per un gruppo di persone
(“competenze specifiche forti”)
regole,
democrazia,
trasparenza e
partecipazione
Competenze
specifiche
Valori
Conoscenze
e ricerca
5. Attitudini per un politico e per un gruppo di persone
(“competenze trasversali”)
Gestire le emozioni
Negoziare
Gestire le
relazioni ed i
conflitti
Comunicare
Guidare,
motivare e
valorizzare
6. Attitudini per un gruppo di persone
Disponibilità a capire
flessibilità
Incontrare
effettivamente le
persone
Sperimentare altri
punti di vista
7. Attitudini per un politico e per un gruppo di persone
Percorso di apprendimento
Si riparte
Proiezione
futura
Generalizzazione
teorizzazione
1
esperienza
feedback
8. Metodi e strumenti di lavoro
• Per il gruppo:
– Open space technology (sviluppare la creatività
lavorando insieme)
– World cafè
– Democrazia, uguaglianza, regole e coinvolgimento
attivo
Comunicazione,
Progettazione,
priorità
incontri
Azioni politiche
9. Attitudini per un politico e per un gruppo di persone
soluzioni
La realtà è
complessa
Valutazione politica collegiale
“Competenze trasversali”
scomporre
proposte
“Competenze specifiche forti”:
incontri, ricerche, Open space
10. Attitudini per un politico e per un gruppo di persone
Percorso di apprendimento
Si riparte
Proiezione
futura
Generalizzazione
teorizzazione
1
esperienza
feedback
Metodo di Auto analisi
con l’uso delle mappe
mentali
11. Creare ed immaginare
• Accrescere la tecnica
delle visioni
• Immaginare luoghi
ideali e progettarli
• Adattare le visioni ai
mezzi locali ed alle
capacità individuali e
collettive
12. La politica è comunicazione
Secondo wikipeda: i media sociali come un
gruppo di applicazioni Internet basate sui
presupposti ideologici e tecnologici del Web
2.0 che consentono la creazione e lo scambio
di contenuti generati dagli utenti
I
social
media
rappresentano
fondamentalmente un cambiamento nel
modo in cui la gente apprende, legge e
condivide informazioni e contenuti. In essi si
verifica una fusione tra sociologia e tecnologia
che trasforma il monologo (da uno a molti) in
dialogo (da molti a molti) e ha luogo una
democratizzazione dell'informazione che
trasforma le persone da fruitori di contenuti
ad editori.
competenze
abilità
Web 2.0
comunicazione
13. Approcci
• Capire lo Stato così com’è e progettarne uno
diverso
• Capire i bisogni reali umani e progettare una
società adeguata
• Fare entrambe le cose?!
Competenze
specifiche
forti
Conoscenze
e soluzioni
creative
Competenze
trasversali
14. Approcci
• Per capire lo Stato così com’è abbiamo
bisogno di “competenze
specifiche
forti” e per proporne un cambiamento
abbiamo bisogno del consenso popolare
• Per capire i bisogni reali dobbiamo
conoscere noi stessi, e per proporre un
cambiamento conforme a questo
abbiamo bisogno del consenso popolare
15. Un ragionevole dubbio
Lo psicologo e filosofo umanista Erich Fromm ricorda il
fatto che milioni di persone condividano gli stessi
vizi non rendi questi vizi virtù
In una cultura collettiva, giudizi e ragionamenti si
basano su quelle che vengono percepite come le
verità del paradigma fondamentale. Di
conseguenza, se le credenze paradigmatiche di
una cultura fossero false o inesatte, la
popolazione che avesse consapevolmente
operato secondo quelle credenze fallaci
esprimerebbe
collettivamente giudizi e
ragionamenti di cattiva qualità.
•
Fonte: BRUCE LIPTON, STEVE BHAERMAN, evoluzione spontanea, Macro Edizioni
2010, pag.258
17. Sintesi visioni economia politica
• (1989) Politica post ideologica (fine dei regimi autoritari: nazifascismo [1944] e comunismo)
– Economia del debito (modello della crescita quantitativa)
• Capitalismo:
– Pensiero Liberista (o neo liberista) [Reagan&Thatcher], (modello
della crescita)
– Pensiero keynesiano (modello della crescita)
• Finanza ed implosione (Hyman Minsky) dell’economia del debito
(crescita) e fine dei partiti otto-novecenteschi (?), cosa ci attende?
• Picco del petrolio e fine dell’era industriale
• Esiste un altro modello? SI, uscire dall’economia del debito ed
adozione dell’approccio qualitativo rispettoso della democrazia e
delle leggi della fisica, la bioeconomia.
18. Modello circolare: autopoiesi e
democrazia: pluralismo delle
idee, crescita, evoluzione.
Bisogni
reali
Democrazia
(metodo)
soluzioni
cittadini
Politica
della
risorse
(etica)
Fotosintesi
clorofilliana,
risorse naturali, sistemi per
trasformare l’energia ed
usarla in maniera razionale.
Soluzioni
creative
Democrazia
(metodo)
Sovranità
monetaria
(strumento)
19. Disoccupazione, sistemi a confronto
Fonte: Paul Krugman, Fuori da questa crisi, adesso! Garzanti, 2013
Confronto fra “l’austerità” europea e la “politica espansiva” negli USA, effetti
sull’occupazione
20. Fonte: Wuppertal Institut, Per un futuro equo, Feltrinelli, 2007, pag.77
Il problema
è la crescita
quantitativa
= sprechi
21. Overshoot Day: il nostro debito con la Terra
Consumare meno e meglio
22. Fonte: Wuppertal Institut, Per un futuro equo, Feltrinelli, 2007, pag.165
Decrescita selettiva del PIL nei paesi occidentali = eliminare gli sprechi
23. Trasparenza
• Governo
• Condivisione degli atti: Bilancio
• Valutazione politica degli investimenti, spesa pubblica
valutazione
Proposte dal
basso
• Individuazione di eventuali sprechi
Priorità
Fondi
europei
Domanda &
offerta
http://www.governo.it/rapportiparlamento/documenti/rapporto_spending.pdf
24. La crisi energetica
Dipendere da una sola fonte non rinnovabile
Condivisione
delle
conoscenze e
delle
esperienze
Elaborazione
degli obiettivi
25. Picco del petrolio
La teoria del picco di Hubbert (detta anche più
brevemente picco di Hubbert) è una teoria
scientifica (o modello) proposta, nella sua
formulazione iniziale, nel 1956 dal geofisico
americano Marion King Hubbert, riguardante
l'evoluzione temporale della produzione di una
qualsiasi risorsa minerale o fonte fossile esauribile o
fisicamente limitata.
Oggi siamo nel picco del petrolio e questo
significa che la domanda di petrolio è
superiore all’offerta (estrazione). Una società
che usa il petrolio come risorsa primaria
nell’agricoltura, nella produzione di merci,
nei trasporti al momento del picco è
praticamente in crisi. E’ necessario ripensare
e ricordare la società quando non dipendeva
dal petrolio e impiegare le nuove tecnologie
delle fonti alternative.
26. Picco dei metalli
Fonte: D. & D. Meadows, J. Randers, I nuovi limiti dello sviluppo, Oscar Mondadori 2006
27. Efficienza significa ridurre l’uso di materiale ed energia in
ogni merce o prestazione grazie a una tecnologia e
un’organizzazione ottimizzate, grazie al riciclaggio e alla
limitata produzione di rifiuti.
Piani nazionali
energia
trasporti
Riduzione
dei grandi
consumi con
l’efficienza
edilizia
agricoltura
28. La crisi della democrazia rappresentativa
Dipendere da una religione: la crescita infinita
Condivisione
delle
conoscenze e
delle
esperienze
Elaborazione
degli obiettivi
29. La crisi della democrazia rappresentativa
Controllo della moneta debito
• Banche, SpA, assicurazioni, paradisi fiscali
Serbatoi di pensiero (think tank)
• liberismo, pensiero unico
Organizzazioni politiche
• Partiti, media
Leggi, norme
Il modello feudale che provoca diseguaglianze, povertà e violazione dei
diritti umani.
30. Visione politica
• Cambiare i paradigmi culturali per
tendere
alla
“prosperanza”,
attraversando
un
periodo
di
transizione. Uscire dall’economia del
debito e adottare criteri qualitativi.
• Cos’è la bioeconomia?
• Adottare il Benessere Equo e
Sostenibile (BES) come indicatore
principale di riferimento
31. Indicatori della qualità di vita
•
“Benessere Equo e Sostenibile” (BES) (CNEL ed ISTAT dal 2011, “Gruppo di
•
“Depiliamoci” – Benessere Interno Lordo
indirizzo sulla misura del progresso sulla società italiana” come obiettivo per integrare
il PIL)
– invece che concentrarsi su un concetto di produzione, quale è il Pil, si deve
privilegiare la misura del benessere economico delle persone;
– non esiste una misura singola che possa dar conto di tutte le varie dimensioni del
benessere e gli indicatori compositi non sono una risposta soddisfacente, così
come la misura della felicità;
– ci si deve concentrare sulle dimensioni rilevanti per il benessere degli individui: lo
stato psicofisico delle persone, la conoscenza e la capacità di comprendere il
mondo in cui viviamo, il lavoro, il benessere materiale, l’ambiente, i rapporti
interpersonali e la partecipazione alla vita della società e l’insicurezza. Inoltre,
bisogna guardare alla distribuzione di tutte le dimensioni del benessere (equità)
(http://www.benessereinternolordo.net/joomla/)
•
•
•
Happy Index Planet (http://www.happyplanetindex.org/)
Indicatore del progresso autentico (GPI) è un concetto nell'economia verde
e nell'economia di assistenza sociale che è stata suggerita per sostituire il Prodotto
Interno Lordo (PIL) come misuratore dello sviluppo economico.
Felicità Interna Lorda (FIL) Il termine fu coniato nella metà degli anni ottanta dal
re del Bhutan Jigme Singye Wangchuck che mise in rilievo il suo impegno per la
costruzione di un'economia coerente con la cultura tradizionale del suo paese basata
sui valori spirituali del buddhismo.
32. Cos’é la decrescita : sistemi a confronto
Crescita
Fare sempre (+quantità)
Crescita pil + produttività
Decrescita
Fine ultimo
Esseri
umani
BioEconomia
Esseri
umani
Bisogni dell'economia
Fare bene (+qualità)
Piena realizzazione
degli esseri umani
BioEconomia
Fondamenti
- hybris
limite
Armonia
con la natura
Bisogni degli uomini
33. Cos’é la decrescita : Merci e Beni
• Merci che non sono beni
- Sprechi (es. Casa mal costruita)
• Beni che si possono avere solo sotto forma di
merci
- Richiedono competenze tecniche specialistiche (es. TAC)
•Beni che possono non essere merci
- Autoproduzione (es. Cibo, ripetizioni, cura di anziani/bambini)
-Scambi non mercantili fondati sul dono e la reciprocità
•Beni che non possono essere merci
- beni relazionali (rapp. D’amore, solidarietà, d’empatia)
- creatività, spiritualità, gioco disinteressato
+ convivialità
34. Cos’é la decrescita : Merci e Beni
selettivo
• Merci che non sono beni
Meno e Meglio!
• Beni che non sono merci
selettivo
• Uso e acquisto + consapevole dei Beni che si possono avere solo
sotto forma di merci (+ locale, stagionale, duraturo, riutilizzo,
riparazione, senza imballaggi, etc.)
Scambi
mercantili
Scambi non
mercantili fondati sul
dono e la reciprocità
Autoproduzione di beni
e fornitura diretta di
servizi alla persona
35. Cos’é la decrescita : L’economia della decrescita
scambi mercantili
scambi
non mercantili
Auto
produzione
36. Cos’é la decrescita : L’economia della decrescita
cibo
cibo
babysitter
cibo
cura dei figli
cibo
giocattoli
impresa
di pulizie
vestiti vestiti
badante
per anziani
crescita del PIL
vestiti
cura degli anziani
decrescita
37. Organizzazione amministrativa
• L’Amministrazione locale è divisa in
strutture,
“compartimenti”,
ma
dovrebbe muoversi secondo “processi”
affinché TUTTA la “macchina” possa
raggiungere gli obiettivi politici.
38. Ciclo di processo di
pianificazione strategica
VI
I
Identificazione unità
di programmazione.
Definizione mandati e
missioni
Contabilità dei
costi operativi,
loro finanziamento
e bilancio di
programma
II
Struttura di
programma
V
III
Sistemi di
monitoraggio e
controllo dei
risultati
Temporalizzazione e
fissazione di
traguardi (targets)
IV
Specificazione dei
progetti e delle
operazioni
Fonte: Franco Archibugi,
pianificazione strategica, Alinea
2005, pag. 88
39. Obiettivi riforma PA
Miglioramento
delle performance•
Controllo strategico interno
Soddisfazione
dei destinatari
dei servii
partecipazione
• Giudizio dal basso
• Far conoscere i dati
delle performance ai
cittadini
40. Trasparenza degli atti
Programma elettorale (Promesse,
mercato dei voti, fiducia politica)
Linee programmatiche di mandato
[Consiglio]
Piano Esecutivo di Gestione (PEG) e
Piano Dettagliato degli Obiettivi (PDO)
[Giunta]
42. Fonte: Raffaele Parlangeli, Domenico Pellerano, Tecniche di performance management per
migliorare la P.A. Franco Angeli, 2012
43. Fonte: Giorigo Sangiorgi (a cura di), Management e governance nella pubblica
amministrazione, Franco Angeli, 2008
44. Democrazia diretta e partecipativa
• Introdurre tutti gli strumenti di democrazia
diretta e partecipativa negli Enti territoriali
(Regione, Provincia, Comune)
• Iniziativa e referendum (ambito regionale,
provinciale e comunale) senza quorum di
validità
– Referendum deliberativo ed abrogativo (mai
referendum consultivi)
• Bilancio partecipativo deliberativo (ambito
comunale)
45. Pianificazione partecipata
Il “comunicare” con gli
abitanti e tra gli abitanti
per comprendere,
ricostruire una “immagine
condivisa” della città
Town meeting
Scelta delle “priorità”
Assemblee di zona
sperimentare
Laboratori di quartiere
46. Ribaltare la piramide
Cittadini, democrazia
diretta
rappresentanti
rappresentanti
Delibere,
leggi
(scelte
politiche)
tasse
lavoro
SpA
rappresentanti
Cittadini, lavoro, tasse
servizi
Democrazia
diretta
Delibere,
leggi (scelte
politiche)
cittadini
Integrare la democrazia
rappresentativa con la
democrazia diretta e la
revoca del mandato.
Migliore
qualità
della vita
47. Partecipazione popolare al processo decisionale
• Dipendenti
eletti
• cittadini
Bilancio
comunale
“esplicato”
Piani
urbanistici,
mobilità,
energia
Piano degli
Investimenti
Trasparenza degli atti ed
accesso ai piani per
elaborare proposte, idee
e progetti con metodi
creativi
Piano dei
servizi
piani
• Esperti,
mondo
accademico
cittadini
Migliore
qualità della
vita
48. Modello assembleare
Bilancio
esplicato e
Piano degli
investimenti
• bilancio
• Piano
urbanistico
trasparenza
Assemblee
popolari
priorità
priorità
• World cafè
• Open space
technology
• Town Meeting
Inserimento
progetti nel
bilancio
• verifica
• Cittadini e
funzionari
pubblici
Soddisfacimento
dei bisogni
49. Diagramma organizzato Bilancio Partecipativo Porto Alegre
Fonte; Giovanni Allegretti, l’insegnamento di Porto Alegre, Alinea 2003
50. • Il B.P. discute e raccoglie le proposte provenienti dalla
popolazione nell'arco temporale di un anno. Il
processo su base democratica e deliberativa, si articola
in fasi e livelli stabilendo le priorità di bilancio del
Comune e sull'articolazione dettagliata del Piano
annuale degli Investimenti. Quindi il B.P. rappresenta
un'arena deliberativa dove i cittadini hanno il doppio
ruolo di controllore del Comune e di politici attivi
proponendo gli obiettivi da raggiungere.
• Gli ambiti di articolazione del processo sono due:
• uno a base geografico (17 aree territoriali, quartieri,
regioni)
• uno a base tematico (6 aree tematiche: istruzione sport
e tempo libero, trasporti e mobilità urbana, sviluppo
urbano e ambientale, turismo e lavoro, cultura, sanità e
sociale)
53. Immagine dal sito ufficiale, le priorità, Prefettura di Porto Alegre
54. Priorità locali
regionale
Legge
finanziaria
• Bilancio comunale
• investimenti
• Ambito regionale
• Aggiornamento dei piani rispetto alle priorità locali
• Ambito nazionale
• Aggiornamento dei piani rispetto alle priorità regionali
Priorità
Fondi
europei
piani
cittadini
Domanda &
offerta
Migliore
qualità della
vita
55. Modello referendario (democrazia diretta)
Cittadini,
idee, bisogni
Proposta
referendum
delibera
Nessuna intermediazione e valutazione diretta delle idee
56. Controllo popolare dei dipendenti eletti
Conferma o
revoca
(referendum,
Town Meeting)
Verifica del
mandato
elettorale a
metà mandato
E’ necessario modificare il Tuel, Testo unico degli enti locali
57. stili di vita
L’orto sinergico, auto produrre insieme
Creare e progettare insieme,
open space technology
Democrazia diretta: esser sovrani
Autoformazione:
biblioteca di quartiere
58. “Civiltà contadina modernizzata”
•
Il contadino è l’uomo libero in grado di produrre tutto
ciò di cui ha bisogno e compra solo poche cose
necessarie, la sua economia reale è libera dai ricatti
della finanza e dai capricci del mercato.
•
Le tecnologie odierne consentono di ricostruire
l’economia
reale
contadina
con
l’impiego
dell’agricoltura sinergica e l’autoproduzione energetica
con fonti alternative
•
Pensare e progettare la comunità, relazioni e
reciprocità
•
Co-gestire i beni comuni (acqua, cibo, energia,
internet)
59. “Civiltà contadina modernizzata”
Portare l’agricoltura sinergica in città e progettare
una rete di orti sinergici per i bisogni delle scuole
primarie e dei cittadini
60. “Civiltà contadina modernizzata”
Progettare una rete di fattorie
autosufficienti energeticamente a
servizio della città.
Lo schema energetico integrato è
un’applicazione per una fattoria,
estratto dal testo di Luciano Paoli,
energie rinnovabili impieghi su piccola
scala.
63. La società del presente/futuro
• Agire direttamente: integrare la democrazia
rappresentativa con la democrazia partecipativa e
diretta
• Sviluppare la resilienza locale, creatività
• Saper interpretare il mondo e benessere psicofisico
• Autoprodurre cibo, orti sinergici, consapevolezza dei
consumi, stili di vita
• Uso razionale dell’energia: prima eliminare gli sprechi
• Scambio e reciprocità: rete sociale, il valore del dono
• Mobilità intelligente
• Convivialità, cultura, sport e tempo libero
• Monete locali cioè sovrane e libere dal debito e dagli
interessi
• Strategia rifiuti zero/riciclo totale
64. Sintesi del percorso
Accesso alla
conoscenza
Condivisione
delle
conoscenze e
delle
esperienze
Elaborazione
degli obiettivi
azione
cambiamento
65. Sintesi obiettivi e priorità
Sovranità
alimentare
Class action
efficace
Introdurre la
democrazia
Cambiare i
paradigmi
dell’istruzione
Restituire
sovranità alla
Repubblica
Sufficienza
energetica
66. Cultura
“Libertà individuale significa avere la libertà di controllare i propri pensieri e di
far manifestare le sensazioni che si desiderano nella propria vita. Raggiungere la
libertà individuale consiste nello sviluppare nuove abitudini e competenze e
nell’abituarsi a far funzionare il cervello come noi desideriamo.“
Maurizio Pallante
La decrescita felice
Salvatore Settis
Azione popolare
Paolo Michelotto
Democrazia dei cittadini
67. Cultura
“Libertà individuale significa avere la libertà di controllare i propri pensieri e di
far manifestare le sensazioni che si desiderano nella propria vita. Raggiungere la
libertà individuale consiste nello sviluppare nuove abitudini e competenze e
nell’abituarsi a far funzionare il cervello come noi desideriamo.“
Richard Sennett
L’uomo artigiano
Yona Friedman
Alternative energetiche
Wuppertal Institut
Futuro sostenibile
Pierre Rabhi
Manifesto per la terra e per l’uomo
68. Cultura
“Libertà individuale significa avere la libertà di controllare i propri pensieri e di
far manifestare le sensazioni che si desiderano nella propria vita. Raggiungere la
libertà individuale consiste nello sviluppare nuove abitudini e competenze e
nell’abituarsi a far funzionare il cervello come noi desideriamo.“
69. Bibliografia
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BENJAMIN R. BARBER, Consumati, da cittadini a clienti, Einaudi, 2010
BRUCE LIPTON, STEVE BHAERMAN, Evoluzione spontanea, Macro edizioni, 2010
DANIEL ESTULIN, Il club Bilderberg, Arianna editrice, 2009
DANIEL LERCH, Post carbon cities, Transition Italia, 2010
FERRUCCIO PINOTTI e LUCA TESCAROLI, Colletti sporchi, BUR, 2008
FERRUCCIO PINOTTI, Fratelli d’Italia, BUR, 2007
FRANCESCO VIGNARCA, Mercenari SpA, BUR, 2004
GUSTAVO ZAGREBELSKY, Imparare democrazia, in ET Saggi [1443] Einaudi, 2005
GIAMPAOLO FABRIS, La società post-crescita, Egea, 2010
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J. STIGLITZ, A. SEN, J.P. FITOUSSI, La misura sbagliata delle nostre vite, Etas, 2010
LORETTA NAPOLEONI, Economia canaglia. Il lato oscuro del nuovo ordine mondiale, Saggiatore, 2008
LORETTA NAPOLEONI, Il contagio, Rizzoli, 2011
LORETTA NAPOLEONI, Democrazia vendesi, Rizzoli, 2013
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ROB HOPKINS, Manuale pratico della transizione, Arianna editrice, 2009
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