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Cambiare paradigma culturale
 iniziare a vivere da esseri umani
    Pavia 17 maggio 2011
         “consumo”
     A cura di Giuseppe Carpentieri
     (Movimento per la Decrescita Felice)
       http://peppecarpentieri.wordpress.com/
• Se crediamo che il mondo sia equo e giusto
  e soprattutto che l’attuale società sia etica
  e responsabile, allora non ci sono dubbi:
  siamo totalmente folli!!!
• Ok, partiamo da questa certezza: il mondo
  è un manicomio!
Benvenuti al SANICOMIO
• Lo psicologo e filosofo umanista Erich Fromm
  ricorda il fatto che milioni di persone
  condividano gli stessi vizi non rendi questi vizi
  virtù
• In una cultura collettiva, giudizi e ragionamenti
  si basano su quelle che vengono percepite come
  le verità del paradigma fondamentale. Di
  conseguenza, se le credenze paradigmatiche di
  una cultura fossero false o inesatte, la
  popolazione che avesse consapevolmente
  operato secondo quelle credenze fallaci
  esprimerebbe collettivamente giudizi e
  ragionamenti di cattiva qualità.

BRUCE LIPTON, STEVE BHAERMAN, evoluzione spontanea, Macro Edizioni 2010, pag.258
• I media che “martellano” il cervello delle persone con
  parole (o parolacce) e concetti obsoleti, e poco
  significanti per la vita umana
• PIL, down jones, nasdaq, “crescita”, “benessere”, debito
  pubblico (chi è il creditore del debito pubblico?),
  finanza, indice di borsa, SpA, titoli azionari, titoli come:
  “L'inflazione spaventa i listini. Corre il petrolio. Tonfo della Borsa saudita”;
  oppure: “Geithner: i danni dei subprime sono ancora profondi urge la
   riforma dei mutui immobiliari”
• I media sono ripetitori (pappagalli) di parole e azioni
  dettate dall’élite senza spiegare l’etimologia dei termini e
  soprattutto senza raccontare gli effetti negativi sulla
  società (educazione civica)
• Il linguaggio tecnico finanziario ed i grafici volti a
  scoraggiare sono solo una maschera per nascondere uno
  dei sistemi meno studiati e compresi dai cittadini: la
  creazione della moneta.
• Oggi la corruzione a livello universitario è legata al fatto di
  trattare gli studenti stessi non come discenti autonomi, bensì
  come liberi consumatori e acquirenti non ancora legati a
  marche particolari, insomma clienti di servizi didattici. Le
  corporation vedono un mercato del valore di duecento
  miliardi di dollari l’anno costituito da una fascia
  particolarmente interessante di giovani americani che cercano
  ancora le marche e sono in grado di controllare un reddito
  disponibile molto elevato, oltre ad influenzare le decisioni di
  acquisto dei loro genitori e di altri adulti. […] Le aziende non
  si limitano tuttavia a trasformare l’istruzione in
  merchandising; infatti, convertono il merchandising in
  istruzione, facendo di ogni momento della vita di un bambino
  un’occasione commerciale: pop-up su internet – luogo dove i
  ragazzi di oggi, abbandonate le ben più sane biblioteche,
  fanno i compiti; festività e ricorrenze originariamente di
  ispirazione religiosa trasformate in maratone dello shopping.
• BENJAMIN R. BARBER, consumati, da cittadini a clienti,
  Einaudi, 2010, pag. 24
• Le corporation e gli esperti merchandising inseguono
  consapevolmente una fascia di consumatori con il portafoglio
  pieno a tal punto da costruire un mercato molto interessante,
  ma al tempo stesso immaturi quanto basta nei gusti per poter
  essere manipolati a dovere attraverso la pubblicità, il
  marketing e il branding. Allo stesso tempo, questi avatar del
  capitalismo consumistico cercano di incoraggiare la
  regressione degli adulti, sperando di riabituarli ai gusti e alle
  consuetudini dei bambini e di riuscire a vendere loro
  quell’inutile miriade di giochi, gadget e beni di consumo di cui
  nessuno ha realmente bisogno, ma che tutti acquistano per
  obbedire all’imperativo categorico del capitalismo: vendere,
  vendere, vendere. Come sottolinea la psichiatra infantile
  Susan Linn nel suo studio critico di quella che definisce
  «l’acquisizione ostile dell’infanzia», le aziende sono in gara tra
  loro «in modo sempre più aggressivo, per conquistare il favore
  del consumatori più giovani», mentre la cultura popolare «è
  sempre più soffocato dal cultura commerciale propinata senza
  sosta ai bambini, che vengono tenuti in considerazioni solo in
  quanto consumatori».
• BENJAMIN R. BARBER, consumati, da cittadini a clienti,
  Einaudi, 2010, pag. 11
• Per svelare la credenza religiosa della “crescita” è
     sufficiente leggere quali indicatori usano le banche, ad
     esempio la BCE:
         – 1)       crescita economica (PIL) e prezzo del petrolio
         – 2)       quantità di moneta circolante
   • Da tempo ormai studiosi e analisti sostengono che come
     misura del benessere, il PIL,è inesatto e persino
     fuorviante. Più recentemente alcuni leader di diversi
     paesi, soprattutto europei, e organizzazione
     internazionali come l’Ocse l’hanno messo apertamente in
     discussione. La commissione Stiglitz-Sen-Fotoussi, nel
     settembre del 2009, ha pubblicato un rapporto di quasi
     trecento pagine con un elenco di suggerimenti, alcuni
     metodologici e altri filosofici, per misurare i progressi
     nazionali del ventunesimo secolo. *
*BENJAMIN R. BARBER, consumati, da cittadini a clienti, Einaudi, 2010, pag. 55
La teoria del picco di Hubbert (detta anche
                                              più brevemente picco di Hubbert) è una
                                              teoria scientifica (o modello) proposta, nella sua
                                              formulazione iniziale, nel 1956 dal geofisico
                                              americano Marion King Hubbert, riguardante
                                              l'evoluzione temporale della produzione di una
                                              qualsiasi risorsa minerale o fonte fossile
                                              esauribile o fisicamente limitata.

Oggi siamo nel picco del petrolio e questo
significa: periodo di crisi. Un
amministratore responsabile pianifica
nuovi stili di vita con le tecnologie della
decrescita felice e con l’uso degli
strumenti di democrazia diretta
• Leggendo Confessioni di un sicario dell’economia ci si
  chiede: che differenza c’è tra i boss della camorra e la
  CIA? Scopi e metodi sono identici, persino l’indifferenza
  nei confronti delle vittime e la brutalità con la quale si
  esercita il potere assoluto sono identiche.*
 *Loretta Napoleoni nella profazione di John Perkins, confessioni di un sicario dell’economia, Minimun fax 2010


   La “religione capitalista” della crescita per la crescita usa diversi,
   strumenti fra questi: la manipolazione di dati (truffa) sul PIL e la
   preparazione di “rappresentazioni” (schemi e dati) volutamente
   falsate per rubare risorse primarie agli Stati sovrani e sostenere le
   SpA. Nella sostanza, l’intera “rappresentazione” del capitalismo
   odierno inventato dalla Banca Mondiale, dal Fondo Monetario
   Internazionale e dalla Banca dei Regolamenti Internazionali può
   essere assimilata ad una gigantesca frode che usurpa i diritti umani e
   che si sostiene su due gambe: i media e le università che
   programmano e manipolano la percezione pubblica (credenza) della
   maggioranza dei cittadini.
• L’affermazione che la crescita economica sia indispensabile
  per far crescere l’occupazione viene ripetuta come un mantra
  benché, a differenza del mantra, non abbia lo scopo di liberare
  la mente dalla realtà illusoria, ma di avvilupparla in una
  illusione irreale, priva di riscontri empirici e di fondamenti
  teorici. Dal 1960 al 1998 in Italia il prodotto interno lordo a
  prezzi costanti si è più che triplicato, passando da 423.828 a
  1.416.055 miliardi di lire (valori a prezzi 1990), la popolazione
  è cresciuta da 48.967.000 a 57.040.000 abitanti, con un
  incremento del 16,5 per cento, ma il numero degli occupati è
  rimasto costantemente intorno ai 20 milioni (erano
  20.330.000 nel 1960 e 20.435.000 nel 1998). Una crescita
  così rilevante non solo non ha fatto crescere l’occupazione in
  valori assoluti, ma l’ha fatta diminuire in percentuale, dal 41,5
  al 35,8 per cento della popolazione. *

*MAURIZIO PALLANTE, “estratto” da Orientare la politica economica e industriale a creare
occupazione nelle tecnologie che riducono l’impronta ecologica. Perugia, 9 ottobre 2010
• E’ una filosofia politica che poggia su principi di
  bioeconomia per un cambio di paradigma
  culturale e per la crescita spirituale
• Critica l’obsoleto indicatore del PIL e propone il
  BIL (Benessere Interno Lordo), la FNL (Felicità
  Nazionale Lorda)
• Suggerisce di applicare i principi fisici della
  natura
• Movimento per la Decrescita Felice (MDF)
• Transition Town
• “Benessere Equo e Sostenibile” (BES) (CNEL ed ISTAT dal 2011,
    “Gruppo di indirizzo sulla misura del progresso sulla società italiana” come obiettivo
    per integrare il PIL)
     – invece che concentrarsi su un concetto di produzione, quale è il Pil, si deve
         privilegiare la misura del benessere economico delle persone;
     – non esiste una misura singola che possa dar conto di tutte le varie dimensioni
         del benessere e gli indicatori compositi non sono una risposta soddisfacente, così
         come la misura della felicità;
     – ci si deve concentrare sulle dimensioni rilevanti per il benessere degli individui:
         lo stato psicofisico delle persone, la conoscenza e la capacità di
         comprendere il mondo in cui viviamo, il lavoro, il benessere materiale,
         l’ambiente, i rapporti interpersonali e la partecipazione alla vita della
         società e l’insicurezza. Inoltre, bisogna guardare alla distribuzione di tutte le
         dimensioni del benessere (equità)
• “Depiliamoci” – Benessere Interno Lordo
    (http://www.benessereinternolordo.net/joomla/)

• Happy Index Planet (http://www.happyplanetindex.org/)
• Indicatore del progresso autentico (GPI) è un concetto
    nell'economia verde e nell'economia di assistenza sociale che è stata suggerita per
    sostituire il Prodotto Interno Lordo (PIL) come misuratore dello sviluppo economico.
•   Felicità Interna Lorda (FIL) Il termine fu coniato nella metà degli anni
    ottanta dal re del Bhutan Jigme Singye Wangchuck che mise in rilievo il suo impegno
    per la costruzione di un'economia coerente con la cultura tradizionale del suo paese
    basata sui valori spirituali del buddhismo.
• Cambio di paradigma culturale:
• Ripensare e riprogettare la società con
  approccio olistico e multiculturale
  partendo dalle coordinate principali: chi
  siamo e dove siamo
• La natura è energia, l’uomo è energia.
• La vita esiste grazie al Sole e non per
  l’esistenza di una moneta.
• La bioeconomia tiene conto delle leggi della
  natura (fisica) e degli errori di progettazione
  industriale così da spingere ad imitare i processi
  naturali, cambiare i processi di trasformazione
  delle merci.
• Passare dal processo “lineare” a quello
  “circolare”
• Usare principi di eco-design ed usare l’energia in
  maniera razionale uscendo dalla dipendenza
  degli idrocarburi (petrolio e gas)
• Stili di vita
   – Cultura, formazione, consumo critico e consapevole,
     convivialità, reciprocità, autoproduzione (beni) -
     [Unisf] - e partecipazione diretta alla comunità
• Politica
   – creazione di circoli territoriali attivi e formazione
     culturale alla sostenibilità dei dipendenti eletti
• Nuove tecnologie
   – Uso di fonti alternative, sole, vento, acqua tutto a
     piccola scala per autoconsumo e scambio delle
     eccedenze in una rete di proprietà popolare
     (democrazia economica)
   – Mobilità sostenibile: a piedi, bicicletta, car-sharing
• Il sistema bancario non è più al servizio dei bisogni delle
    persone, o dell'economia produttiva. Sta distruggendo le
    risorse naturali che ci affidiamo, e le risorse sociali che
    danno senso alla nostra vita e ci permettono di
    rispondere attivamente e adeguatamente alle nuove sfide
    in un mondo che cambia.
      Se non cambia il sistema bancario, l'economia crollerà
      anche, con maggiori danni ambientali e sociali che ciò
      comporta.

  • Non c'è nulla di 'naturale' circa i nostri attuali accordi
    economici. Sono stati consapevolmente progettati per
    realizzare un semplice obiettivo: la crescita. Ma la
    crescita non ci rende più felici, essa è la creazione di
    società disfunzionali e ineguali, e se continua gran parte
    del pianeta non sarà più idoneo per l'abitazione umana.
Fonte: http://www.neweconomics.org/about
• Picco del petrolio
• Picco dell’acqua
• Uso delle fonti alternative (sole, vento,
  micro-idraulica, geotermia)
• Diventare prosumer (produttori e
  consumatori di energia). Azionariato
  diffuso
• Uscire dall’inganno psicologico della “moneta
  debito” (usurpazione della sovranità monetaria)
• Introdurre la moneta credito senza interessi
• La moneta non è ricchezza ma uno
  strumento che misura la convenzione
• Non tutto è misurabile, ad esempio l’amore
• La ricchezza non è il possesso ma è: la
  creatività, la passione, la sostenibilità, esser
  felici, la capacità di non sprecare risorse finite
  ma di usarle col buon senso etc.
• La Natura ride di noi ogni giorno, mentre ella ha la
  capacità di rigenerarsi (autopoiesi) noi umani ci stiamo
  autodistruggendo poiché, ignoranti, scollegati dalla nostra
  anima, nichilisti e cinici
• Avete mai visto due pomodori scambiarsi una moneta per
  vivere su questo pianeta?
• Avete mai visto le piante e gli animali procurarsi una
  moneta per cibarsi?
• Sembrano domande stupide? Allora perché viviamo
  stupidamente? Abbiamo letto la Storia, quella vera? Le
  comunità non basavano la ricchezza sulla moneta ma sulla
  capacità creativa degli individui a risolvere problemi
  pratici: irrigare, spostare, coltivare, costruire, tessere etc.
• La soluzione di problemi pratici dipende solo dalle risorse
  e non dall’invenzione della moneta. La domanda non è
  quanto costa ma ci sono le risorse per farlo?
• In un’epoca dove vige il dogma religioso della
  moneta e della crescita infinita e dove le persone
  non sono realmente soddisfatte della propria vita
  poiché intimamente nichiliste, sembra
  ragionevole decrescere felicemente per spostare
  le proprie energie mentali sui bisogni reali,
  essenziali e abbandonando quelli effimeri cioè
  figli di capricci indotti dall’ambiente, inteso
  come sistema di potere invisibile (banche,
  media, pubblicità…)
• In un contesto sociale in cui le necessità vitali di ogni
   persona si possono soddisfare solo producendo merci per
   avere un reddito monetario con cui acquistare merci, i
   rapporti interpersonali si fondano essenzialmente sulla
   compravendita che, a sua volta, si fonda sulla diffidenza
   reciproca e sulla competizione. […] Se invece di rapporti
   sociali basati esclusivamente sulla mercificazione, le
   persone che vivono in città instaurassero legami di
   collaborazione, si donassero reciprocamente tempo,
   attenzione, solidarietà, mettessero gratuitamente a
   disposizione degli altri le proprie competenze
   professionali, si ridurrebbe la loro necessità di acquistare
   e vendere per soddisfare tutte le esigenze vitali.


MAURIZIO PALLANTE, la felicità sostenibile, Rizzoli 2009, pag. 81
*

• La permacultura insegna a progettare insediamenti
  umani che imitino il più possibile gli ecosistemi naturali.
• Progettare in permacultura significa creare sistemi
  produttivi che durino nel tempo, che siano sostenibili,
  equilibrati e stabili; ovvero in grado di automantenersi e
  rinnovarsi con un basso input di energia.
• Il pensiero di fondo è quello di assumere come misura
  della produzione, le modalità di produzione della natura,
  quindi la permacultura non è orientata al profitto.
• I fondamenti etici della permacultura sono:
   – a) prendersi cura della terra; b) prendersi cura della gente; c)
     condividere le risorse.



  *wikipedia
Fonte: DAVID HOLMGREN, permacultura, Arianna editrice, 2010, pag. 20
Nel 1972 James Lovelock ha proposto l’ipotesi Gaia in cui ha
   teorizzato che la terra fisica e la biosfera vivente formino un
   sistema complesso interagente che può essere considerato
   come un singolo organismo*

 […] se allontaniamo tra loro
 due particelle che sono state
 precedentemente in contatto,
 qualunque sia la loro distanza
 esse comunicheranno
 istantaneamente** (paradosso
 EPR – Einstein, Podolsky,
 Rosen)
 Con Socrate comincia ad
 emergere la questione generale
 dell’Uno                                                                entanglement quantistico


*BRUCE LIPTON, STEVE BHAERMAN, evoluzione spontanea, Macro Edizoni 2010, pag.278
**MASSIMO TEODORANI, sincronicità, Macro Edizioni 2007, pag. 61
Noi vediamo solo una piccola parte di ciò che esiste
le frequenze a noi udibili sono comprese approssimativamente tra 20 e i 20.000 Hz
Fonte immagine: UGO AMALDI, Fisica: idee ed esperimenti, Vol 2, Zanichelli, 2005, pag. 296
Fonte immagine: BRUCE LIPTON, STEVE BHAERMAN, evoluzione spontanea, Macro Edizoni 2010, pag.281
• Adattarsi ai cambiamenti
  con creatività e
  partecipazione
• Assumere un atteggiamento
  flessibile rispetto alle
  risorse del territorio
• Studiare, cercare, valutare
• Programmare e mettere in
  pratica
Fonte: DAVID HOLMGREN, permacultura, Arianna editrice, 2010, pag. 45
• Accrescere la tecnica
  delle visioni
• Immaginare luoghi
  ideali e progettarli
• Adattare le visioni ai
  mezzi locali ed alle
  capacità individuali e
  collettive
Fonte immagine: BRUCE LIPTON, STEVE BHAERMAN, evoluzione spontanea, Macro Edizoni 2010, pag.79
Fonte: Franco Archibugi, pianificazione strategica, Alinea 2005, pag. 88
Il “comunicare” con gli
   abitanti e tra gli abitanti
   per comprendere,
   ricostruire una “immagine
   condivisa” della città


                                     Town meeting
Scelta delle “priorità”

                                 Assemblee di zona


         sperimentare
     Laboratori di quartiere
rifiuti




Inceneritori = emissione di nanopolveri     Isola di rifiuti grande come il Texas
cancerose




    Effetto: riduzione delle aspettative di vita ed aumento delle malattie croniche
• Comparto aria; inquinare (e quindi
      ammalare ed uccidere) a norma di legge =
      “la misura del particolato avviene per via
      gravimetrica, vale a dire pesando le
      polveri (limite concesso 40µg/m3 anno e
      per 35 volte è concesso il limite soglia di
      50µg/m3 ). Perciò, è ovvio che le particelle
      più grosse saranno quelle che incidono
      maggiormente nella valutazione mentre
      dal punto di vista sanitario saranno
      quelle che incidono meno.”

Fonte: STEFANO MONTANARI, l’insidia delle polveri sottili e delle nanoparticelle, Macro edizioni 2007
• L’industria progetta e produce rifiuti
• La natura non sa cosa sia un rifiuto
L’attuale cultura politica di tutti i    L’approccio culturale olistico
partiti al Governo è figlia              riconosce l’etica ed i principi della
dell’obsoleta crescita esponenziale      natura imitandone i processi per
che produce scarti inquinanti            applicare una vera sostenibilità.
(rifiuti) e non contempla l’etica e la   Olismo, permacultura e decrescita
responsabilità sociale.                  felice sono antitetici al
La crescita applica il dogma del         materialismo e sostengono i
monetarismo (materialismo).              regimi energetici naturali.

                                         Alan Smith, respiro della terra,
                                         ciclo ossigeno-etilene
• Il killer n°1 (o forse il n° 3) in America non è il cancro, né
  sono le cardiopatie, bensì la pratica medica della
  medicina stessa. Riferendosi a stime prudenti, un raro
  articolo sul Journal of the American Medical
  Association ha riconosciuto che, nel 2000, la terza causa
  principale di morte negli Stati Uniti erano le malattie
  iatrogene, ossia, “le malattie derivate dalla terapia
  medica”.
• Il Nutrion Institute of America ha commissionato
  un’analisi indipendente scoprendo che la stima
  complessiva negli USA è di 783.936 decenni l’anno.
• A seguito del Medicare Modernization Act (2003), Big
  Pharma (grande industria farmaceutica) ha ricevuto 1,2
  trilioni di dollari.


BRUCE LIPTON, STEVE BHAERMAN, evoluzione spontanea, Macro Edizioni 2010, pag.238-241
• Le medicine testate, autorizzate, prescritte e
  normalmente usate, incidono per il 5,18% delle cause di
  morte; cosa che non viene mai riportata pubblicamente.
  (Fonte: Journal of the American Medical Association,
  dalle 90.000 alle 160.000 morti annue). Ogni giorno in
  USA muoiono 46 persone a causa degli effetti della
  semplice aspirina.
• Le disgrazie mediche evitabili (errori) incidono per il
  2,40% (Fonte CDC - Center for Disease Control, dalle
  40.000 alle 90.000 persone). In Australia muoiono
  9.000 persone all'anno a causa di errori medici evitabili.
  (Fonte, Australian Medical Journal). Sempre in Australia
  ogni anno 50.000 persone riportano danni permanenti
  (menomazioni, mutilazioni) sempre per lo stesso motivo.

Fonte: Studio di Ron Law basato su statistiche ufficiali degli USA , http://www.aerrepici.org/ronlaw.htm
Giuliano Preparata ed
                                     Emilio Del Giudice.

                                     Fusione nucleare fredda,
                                     “inspiegabilmente” poco sostenuta dal
                                     Parlamento e dal Governo




                                                         Un’altra prova che l’élite sia
                                                         obsoleta è il boicottaggio della
                                                         ricerca pubblica e lo sviluppo
                                                         nascosto della fusione fredda
                                                         affinché i cittadini non
                                                         abbiano la possibilità di
                                                         autoprodursi energia
                                                         costringendoli a rimanere
Il Rapporto quarantuno                                   dipendenti dalle SpA degli
Fisica e metafisica di una rivoluzione scientifica
scomparsa                                                idrocarburi (petrolio e gas).
di Angelo Saso
http://www.rainews24.rai.it/ran24/inchieste/19102006_r
apporto41.asp
Piani urbanistici figli della “crescita” perché il
    “valore” è deciso dalla rendita (immobiliare e
    fondiaria)
  L’avaria è stimolatrice di “crescita”

Ribaltare il valore: stabilire una nuova convenzione

    L’etica è crescita = riuso dei suoli
    abbandonati e dare maggiore valore al riutilizzo
    dei volumi abbandonati o inutilizzati
Partecipare veramente: essere co-creatori e co-gestori della
comunità
• Prima della rivoluzione industriale i cittadini
  sapevano costruire, progettare e gestire la
  comunità ma non avevano diritti
• Oggi, la società è stata ri-feudalizzata tramite
  l’invenzione delle società giuridiche (SpA, srl) ed
  il sistema bancario internazionale che nasconde
  (società off-share e paradisi fiscali) e accentra i
  proventi illeciti nelle mani dell’élite
• Bisogna tornare a saper fare ma essendo
  realmente sovrani
• Applicare la democrazia economia o
  l’economia partecipativa
• Abbandonare l’obsoleto individualismo e
  sfruttare la reale natura umana: cooperare
Per garantire l'indipendenza e la sovranità
alimentare di tutti i popoli del mondo, è
essenziale che gli alimenti siano prodotti
mediante sistemi di produzione diversificati, su
base contadina. La sovranità alimentare è il
diritto di ogni popolo a definire le sue politiche
agrarie in materia di alimentazione, proteggere e
regolare la produzione agraria nazionale e il
mercato locale al fine di ottenere risultati di
sviluppo sostenibile, e decidere in che misura
vogliono essere autosufficienti senza rovesciare le
loro eccedenze in paesi terzi con la pratica del
dumping. La sovranità alimentare non nega il
commercio (internazionale), piuttosto difende
l'opzione di formulare quelle politiche e pratiche
commerciali che servano ai diritti della
popolazione per una produzione (alimentare)
nutriente, sana ed ecologicamente sostenibile.

 Fonte: http://www.altragricoltura.org/fse/sovranita-alimentare.htm
Pioppi (Pollica, SA)   La dieta mediterranea è un modello nutrizionale
                       ispirato ai modelli alimentari tradizionali dei paesi
                       europei del bacino mediterraneo, in particolare Italia,
                       Francia meridionale (specialmente Provenza e
                       Linguadoca), Grecia e Spagna.
Fonte: Antonio de Falco e Fortunato Fabbricini, i segreti del suolo vivente, in Terra Nuova feb 2004
http://www.agricolturasinergica.it/articoli/aam_200402.pdf
•   Uso razionale risorse climatiche ed energetiche:
     – Uso sistemi riscaldamento attivi e passivi
     – Uso sistemi raffrescamento passivo e della ventilazione naturale
•   Uso razionale delle risorse idriche:
     – Riduzione e recupero acque meteoriche
•   Salvaguardia dell’ambiente:
     – Uso di materiali, elementi e componenti a ridotto carico ambientale, riciclati,
       recuperati, ad elevato potenziale di riciclabilità
•   Rifiuti e riciclo
     – Prevenzione e riduzione alla fonte e raccolta differenziata “porta a porta” e puntuale
•   Benessere igiene e salute dell’utenza negli spazi esterni
     –   Protezione al campo elettromagnetico
     –   Controllo della radiazione solare
     –   Riduzione degli effetti di disturbo visivi
     –   Protezione da fonti di rumore
•   Salvaguardia dell’ambiente:
     –   Massimizzazione della superficie drenante
     –   Contenimento dell’area di sedime degli edifici
     –   Contenimento del volume di sbancamento
     –   Protezione delle specie vegetali
     –   Tutela e valorizzazione della diversità biologica del contesto naturalistico
• Riduzione dell’impronta ecologica,
  autosufficienza energetica
• Eliminare gli sprechi energetici esistenti
  nell’edilizia (case e terziario) e nei trasporti
• Diagnosi energetica ed uso di un mix-
  tecnologico: solare termico, fotovoltaico, micro
  eolico, micro e pico idraulico, pompe di calore
  geotermiche, motore magnetico
• Mobilità:
  – Bike-sharing elettrico, car-sharing elettrico
  – Treno a lievitazione magnetica
Treno a lievitazione magnetica                   Pompe di calore




 Micro eolico               motore magnetico
                            di Muammer Yildriz

                    Micro idraulica
Purtroppo, la principale fonte
    energetica usata male è quella
    spreca.
    Oggi, norme più stringenti
    obbligano l’adozione di standard
    riconosciuti.




     Quantità espresse in kWh/m2a

Fonte immagine: THOMAS KONIGSTEIN, manuale per le costruzioni a risparmio energetico, Edizioni Konigstein 2010, pag. 102
In riferimento alla normativa
  nazionale, l'ACE consente la
  determinazione della classe
  energetica dell’edificio, identificata
  da una lettera. Agli edifici a
  prestazione migliore è attribuita la
  classe A, agli edifici a prestazione
  peggiore la classe G.


 La classe energetica viene attribuita sulla base di un intervallo di riferimento,
 all’interno del quale si colloca la prestazione energetica dell’edificio che
 rappresenta i consumi per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria.
 Per es., un edificio a Roma (zona climatica D con 1415 gradi giorno) di 100 mq e
 altezza lorda di 3m (fattore di forma S/V=0,3) è in classe A se l’indice di
 prestazione energetica è minore o uguale a 23.12 kWh/m2 anno, è in classe B se
 l’indice è compreso nell’intervallo 23.12--33.19 kWh/m2 anno, è in classe G se
 l’indice è maggiore o uguale a 100.62 kWh/m2 anno.
Fonte: http://www.classeag.com/classeag/ACE.html
L’orto sinergico, auto produrre insieme   Democrazia diretta: esser sovrani




   Creare e progettare insieme,
                                               Autoformazione:
   open space technology
                                               biblioteca di quartiere
• Agire direttamente: integrare la democrazia
  rappresentativa con la democrazia partecipativa e diretta
• Sviluppare la resilienza locale, creatività
• Saper interpretare il mondo e benessere psicofisico
• Autoprodurre cibo, orti sinergici, consapevolezza dei
  consumi, stili di vita
• Uso razionale dell’energia: prima eliminare gli
  sprechi
• Scambio e reciprocità: rete sociale, il valore del dono
• Mobilità intelligente
• Convivialità, cultura, sport e tempo libero
• Monete locali cioè sovrane e libere dal debito e dagli
  interessi
• Strategia rifiuti zero/riciclo totale
•   ALBERTO MAGNAGHI (a cura di), il territorio degli abitanti, Dunod, Zanichelli, 1998
•   ALEXANDER DEL MAR, storia dei crimini monetari, Excelsior 1881, 2010
•   ANTONIO GALDO, basta poco, Einaudi, 2011
•   BENJAMIN R. BARBER, consumati, da cittadini a clienti, Einaudi 2010
•   BRUCE LIPTON, STEVE BHAERMAN, evoluzione spontanea, Macro edizioni 2010
•   Centro Nuovo Modello Sviluppo, guida al consumo critico, EMI, 2008
•   DANIEL LERCH, post carbon cities, Transition press, 2010
•   DAVID HOLMGREN, permacultura, Arianna editrice, 2010
•   GIAMPAOLO FABRIS, la società post-crescita, Egea, 2010
•   GIUSEPPE CARPENTIERI, Qualcosa che non va, creative commons 2010
•   JEAN ZIEGLER, l’impero della vergogna, Marco Tropea editore, 2005
•   JOHN PERKINS, confessioni di un sicario dell’economia, Minimun fax 2010
•   MAURIZIO PALLANTE, la decrescita felice, Edizioni per la decrescita felice
•   MAURIZIO PALLANTE, la felicità sostenibile, Rizzoli, 2009
•   NICOLAS RIDOUX, la decrescita per tutti, Jaka book, 2008
•   PAOLO MICHELOTTO, democrazia dei cittadini, Troll edizioni, 2009
•   RICHARD SENNETT, l’uomo artigiano, Feltrinelli 2008
•   ROB HOPKINS, TAMZIN PINKERTON, cibo locale, Arianna editrice 2010
•   ROB HOPKINS, manuale pratico della Transizione, Arianna editrice 2009
•   SALVATORE TAMBURRO, la via del denaro, Nexus, 2010
•   STEFANO MONTANARI (a cura di), rifiuto: riduco e riciclo, Arianna editrice, 2009
•   THOMAS BENEDIKTER, democrazia diretta, Sonda edizioni, 2008
•   UMBERTO GALIMBERTI, i miti del nostro tempo, Feltrinelli 2009
•   WUPPERTAL INSTITUT, per un futuro equo, Feltrinelli 2007
•   ZYGMUNT BAUMAN, la società individualizzata, il Mulino 2001

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Pavia17maggio2011 consumo

  • 1. Cambiare paradigma culturale iniziare a vivere da esseri umani Pavia 17 maggio 2011 “consumo” A cura di Giuseppe Carpentieri (Movimento per la Decrescita Felice) http://peppecarpentieri.wordpress.com/
  • 2. • Se crediamo che il mondo sia equo e giusto e soprattutto che l’attuale società sia etica e responsabile, allora non ci sono dubbi: siamo totalmente folli!!! • Ok, partiamo da questa certezza: il mondo è un manicomio!
  • 4. • Lo psicologo e filosofo umanista Erich Fromm ricorda il fatto che milioni di persone condividano gli stessi vizi non rendi questi vizi virtù • In una cultura collettiva, giudizi e ragionamenti si basano su quelle che vengono percepite come le verità del paradigma fondamentale. Di conseguenza, se le credenze paradigmatiche di una cultura fossero false o inesatte, la popolazione che avesse consapevolmente operato secondo quelle credenze fallaci esprimerebbe collettivamente giudizi e ragionamenti di cattiva qualità. BRUCE LIPTON, STEVE BHAERMAN, evoluzione spontanea, Macro Edizioni 2010, pag.258
  • 5. • I media che “martellano” il cervello delle persone con parole (o parolacce) e concetti obsoleti, e poco significanti per la vita umana • PIL, down jones, nasdaq, “crescita”, “benessere”, debito pubblico (chi è il creditore del debito pubblico?), finanza, indice di borsa, SpA, titoli azionari, titoli come: “L'inflazione spaventa i listini. Corre il petrolio. Tonfo della Borsa saudita”; oppure: “Geithner: i danni dei subprime sono ancora profondi urge la riforma dei mutui immobiliari” • I media sono ripetitori (pappagalli) di parole e azioni dettate dall’élite senza spiegare l’etimologia dei termini e soprattutto senza raccontare gli effetti negativi sulla società (educazione civica) • Il linguaggio tecnico finanziario ed i grafici volti a scoraggiare sono solo una maschera per nascondere uno dei sistemi meno studiati e compresi dai cittadini: la creazione della moneta.
  • 6. • Oggi la corruzione a livello universitario è legata al fatto di trattare gli studenti stessi non come discenti autonomi, bensì come liberi consumatori e acquirenti non ancora legati a marche particolari, insomma clienti di servizi didattici. Le corporation vedono un mercato del valore di duecento miliardi di dollari l’anno costituito da una fascia particolarmente interessante di giovani americani che cercano ancora le marche e sono in grado di controllare un reddito disponibile molto elevato, oltre ad influenzare le decisioni di acquisto dei loro genitori e di altri adulti. […] Le aziende non si limitano tuttavia a trasformare l’istruzione in merchandising; infatti, convertono il merchandising in istruzione, facendo di ogni momento della vita di un bambino un’occasione commerciale: pop-up su internet – luogo dove i ragazzi di oggi, abbandonate le ben più sane biblioteche, fanno i compiti; festività e ricorrenze originariamente di ispirazione religiosa trasformate in maratone dello shopping. • BENJAMIN R. BARBER, consumati, da cittadini a clienti, Einaudi, 2010, pag. 24
  • 7. • Le corporation e gli esperti merchandising inseguono consapevolmente una fascia di consumatori con il portafoglio pieno a tal punto da costruire un mercato molto interessante, ma al tempo stesso immaturi quanto basta nei gusti per poter essere manipolati a dovere attraverso la pubblicità, il marketing e il branding. Allo stesso tempo, questi avatar del capitalismo consumistico cercano di incoraggiare la regressione degli adulti, sperando di riabituarli ai gusti e alle consuetudini dei bambini e di riuscire a vendere loro quell’inutile miriade di giochi, gadget e beni di consumo di cui nessuno ha realmente bisogno, ma che tutti acquistano per obbedire all’imperativo categorico del capitalismo: vendere, vendere, vendere. Come sottolinea la psichiatra infantile Susan Linn nel suo studio critico di quella che definisce «l’acquisizione ostile dell’infanzia», le aziende sono in gara tra loro «in modo sempre più aggressivo, per conquistare il favore del consumatori più giovani», mentre la cultura popolare «è sempre più soffocato dal cultura commerciale propinata senza sosta ai bambini, che vengono tenuti in considerazioni solo in quanto consumatori». • BENJAMIN R. BARBER, consumati, da cittadini a clienti, Einaudi, 2010, pag. 11
  • 8. • Per svelare la credenza religiosa della “crescita” è sufficiente leggere quali indicatori usano le banche, ad esempio la BCE: – 1) crescita economica (PIL) e prezzo del petrolio – 2) quantità di moneta circolante • Da tempo ormai studiosi e analisti sostengono che come misura del benessere, il PIL,è inesatto e persino fuorviante. Più recentemente alcuni leader di diversi paesi, soprattutto europei, e organizzazione internazionali come l’Ocse l’hanno messo apertamente in discussione. La commissione Stiglitz-Sen-Fotoussi, nel settembre del 2009, ha pubblicato un rapporto di quasi trecento pagine con un elenco di suggerimenti, alcuni metodologici e altri filosofici, per misurare i progressi nazionali del ventunesimo secolo. * *BENJAMIN R. BARBER, consumati, da cittadini a clienti, Einaudi, 2010, pag. 55
  • 9. La teoria del picco di Hubbert (detta anche più brevemente picco di Hubbert) è una teoria scientifica (o modello) proposta, nella sua formulazione iniziale, nel 1956 dal geofisico americano Marion King Hubbert, riguardante l'evoluzione temporale della produzione di una qualsiasi risorsa minerale o fonte fossile esauribile o fisicamente limitata. Oggi siamo nel picco del petrolio e questo significa: periodo di crisi. Un amministratore responsabile pianifica nuovi stili di vita con le tecnologie della decrescita felice e con l’uso degli strumenti di democrazia diretta
  • 10. • Leggendo Confessioni di un sicario dell’economia ci si chiede: che differenza c’è tra i boss della camorra e la CIA? Scopi e metodi sono identici, persino l’indifferenza nei confronti delle vittime e la brutalità con la quale si esercita il potere assoluto sono identiche.* *Loretta Napoleoni nella profazione di John Perkins, confessioni di un sicario dell’economia, Minimun fax 2010 La “religione capitalista” della crescita per la crescita usa diversi, strumenti fra questi: la manipolazione di dati (truffa) sul PIL e la preparazione di “rappresentazioni” (schemi e dati) volutamente falsate per rubare risorse primarie agli Stati sovrani e sostenere le SpA. Nella sostanza, l’intera “rappresentazione” del capitalismo odierno inventato dalla Banca Mondiale, dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca dei Regolamenti Internazionali può essere assimilata ad una gigantesca frode che usurpa i diritti umani e che si sostiene su due gambe: i media e le università che programmano e manipolano la percezione pubblica (credenza) della maggioranza dei cittadini.
  • 11. • L’affermazione che la crescita economica sia indispensabile per far crescere l’occupazione viene ripetuta come un mantra benché, a differenza del mantra, non abbia lo scopo di liberare la mente dalla realtà illusoria, ma di avvilupparla in una illusione irreale, priva di riscontri empirici e di fondamenti teorici. Dal 1960 al 1998 in Italia il prodotto interno lordo a prezzi costanti si è più che triplicato, passando da 423.828 a 1.416.055 miliardi di lire (valori a prezzi 1990), la popolazione è cresciuta da 48.967.000 a 57.040.000 abitanti, con un incremento del 16,5 per cento, ma il numero degli occupati è rimasto costantemente intorno ai 20 milioni (erano 20.330.000 nel 1960 e 20.435.000 nel 1998). Una crescita così rilevante non solo non ha fatto crescere l’occupazione in valori assoluti, ma l’ha fatta diminuire in percentuale, dal 41,5 al 35,8 per cento della popolazione. * *MAURIZIO PALLANTE, “estratto” da Orientare la politica economica e industriale a creare occupazione nelle tecnologie che riducono l’impronta ecologica. Perugia, 9 ottobre 2010
  • 12. • E’ una filosofia politica che poggia su principi di bioeconomia per un cambio di paradigma culturale e per la crescita spirituale • Critica l’obsoleto indicatore del PIL e propone il BIL (Benessere Interno Lordo), la FNL (Felicità Nazionale Lorda) • Suggerisce di applicare i principi fisici della natura • Movimento per la Decrescita Felice (MDF) • Transition Town
  • 13. • “Benessere Equo e Sostenibile” (BES) (CNEL ed ISTAT dal 2011, “Gruppo di indirizzo sulla misura del progresso sulla società italiana” come obiettivo per integrare il PIL) – invece che concentrarsi su un concetto di produzione, quale è il Pil, si deve privilegiare la misura del benessere economico delle persone; – non esiste una misura singola che possa dar conto di tutte le varie dimensioni del benessere e gli indicatori compositi non sono una risposta soddisfacente, così come la misura della felicità; – ci si deve concentrare sulle dimensioni rilevanti per il benessere degli individui: lo stato psicofisico delle persone, la conoscenza e la capacità di comprendere il mondo in cui viviamo, il lavoro, il benessere materiale, l’ambiente, i rapporti interpersonali e la partecipazione alla vita della società e l’insicurezza. Inoltre, bisogna guardare alla distribuzione di tutte le dimensioni del benessere (equità) • “Depiliamoci” – Benessere Interno Lordo (http://www.benessereinternolordo.net/joomla/) • Happy Index Planet (http://www.happyplanetindex.org/) • Indicatore del progresso autentico (GPI) è un concetto nell'economia verde e nell'economia di assistenza sociale che è stata suggerita per sostituire il Prodotto Interno Lordo (PIL) come misuratore dello sviluppo economico. • Felicità Interna Lorda (FIL) Il termine fu coniato nella metà degli anni ottanta dal re del Bhutan Jigme Singye Wangchuck che mise in rilievo il suo impegno per la costruzione di un'economia coerente con la cultura tradizionale del suo paese basata sui valori spirituali del buddhismo.
  • 14. • Cambio di paradigma culturale: • Ripensare e riprogettare la società con approccio olistico e multiculturale partendo dalle coordinate principali: chi siamo e dove siamo • La natura è energia, l’uomo è energia. • La vita esiste grazie al Sole e non per l’esistenza di una moneta.
  • 15. • La bioeconomia tiene conto delle leggi della natura (fisica) e degli errori di progettazione industriale così da spingere ad imitare i processi naturali, cambiare i processi di trasformazione delle merci. • Passare dal processo “lineare” a quello “circolare” • Usare principi di eco-design ed usare l’energia in maniera razionale uscendo dalla dipendenza degli idrocarburi (petrolio e gas)
  • 16. • Stili di vita – Cultura, formazione, consumo critico e consapevole, convivialità, reciprocità, autoproduzione (beni) - [Unisf] - e partecipazione diretta alla comunità • Politica – creazione di circoli territoriali attivi e formazione culturale alla sostenibilità dei dipendenti eletti • Nuove tecnologie – Uso di fonti alternative, sole, vento, acqua tutto a piccola scala per autoconsumo e scambio delle eccedenze in una rete di proprietà popolare (democrazia economica) – Mobilità sostenibile: a piedi, bicicletta, car-sharing
  • 17. • Il sistema bancario non è più al servizio dei bisogni delle persone, o dell'economia produttiva. Sta distruggendo le risorse naturali che ci affidiamo, e le risorse sociali che danno senso alla nostra vita e ci permettono di rispondere attivamente e adeguatamente alle nuove sfide in un mondo che cambia. Se non cambia il sistema bancario, l'economia crollerà anche, con maggiori danni ambientali e sociali che ciò comporta. • Non c'è nulla di 'naturale' circa i nostri attuali accordi economici. Sono stati consapevolmente progettati per realizzare un semplice obiettivo: la crescita. Ma la crescita non ci rende più felici, essa è la creazione di società disfunzionali e ineguali, e se continua gran parte del pianeta non sarà più idoneo per l'abitazione umana. Fonte: http://www.neweconomics.org/about
  • 18. • Picco del petrolio • Picco dell’acqua • Uso delle fonti alternative (sole, vento, micro-idraulica, geotermia) • Diventare prosumer (produttori e consumatori di energia). Azionariato diffuso
  • 19. • Uscire dall’inganno psicologico della “moneta debito” (usurpazione della sovranità monetaria) • Introdurre la moneta credito senza interessi • La moneta non è ricchezza ma uno strumento che misura la convenzione • Non tutto è misurabile, ad esempio l’amore • La ricchezza non è il possesso ma è: la creatività, la passione, la sostenibilità, esser felici, la capacità di non sprecare risorse finite ma di usarle col buon senso etc.
  • 20. • La Natura ride di noi ogni giorno, mentre ella ha la capacità di rigenerarsi (autopoiesi) noi umani ci stiamo autodistruggendo poiché, ignoranti, scollegati dalla nostra anima, nichilisti e cinici • Avete mai visto due pomodori scambiarsi una moneta per vivere su questo pianeta? • Avete mai visto le piante e gli animali procurarsi una moneta per cibarsi? • Sembrano domande stupide? Allora perché viviamo stupidamente? Abbiamo letto la Storia, quella vera? Le comunità non basavano la ricchezza sulla moneta ma sulla capacità creativa degli individui a risolvere problemi pratici: irrigare, spostare, coltivare, costruire, tessere etc. • La soluzione di problemi pratici dipende solo dalle risorse e non dall’invenzione della moneta. La domanda non è quanto costa ma ci sono le risorse per farlo?
  • 21. • In un’epoca dove vige il dogma religioso della moneta e della crescita infinita e dove le persone non sono realmente soddisfatte della propria vita poiché intimamente nichiliste, sembra ragionevole decrescere felicemente per spostare le proprie energie mentali sui bisogni reali, essenziali e abbandonando quelli effimeri cioè figli di capricci indotti dall’ambiente, inteso come sistema di potere invisibile (banche, media, pubblicità…)
  • 22. • In un contesto sociale in cui le necessità vitali di ogni persona si possono soddisfare solo producendo merci per avere un reddito monetario con cui acquistare merci, i rapporti interpersonali si fondano essenzialmente sulla compravendita che, a sua volta, si fonda sulla diffidenza reciproca e sulla competizione. […] Se invece di rapporti sociali basati esclusivamente sulla mercificazione, le persone che vivono in città instaurassero legami di collaborazione, si donassero reciprocamente tempo, attenzione, solidarietà, mettessero gratuitamente a disposizione degli altri le proprie competenze professionali, si ridurrebbe la loro necessità di acquistare e vendere per soddisfare tutte le esigenze vitali. MAURIZIO PALLANTE, la felicità sostenibile, Rizzoli 2009, pag. 81
  • 23. * • La permacultura insegna a progettare insediamenti umani che imitino il più possibile gli ecosistemi naturali. • Progettare in permacultura significa creare sistemi produttivi che durino nel tempo, che siano sostenibili, equilibrati e stabili; ovvero in grado di automantenersi e rinnovarsi con un basso input di energia. • Il pensiero di fondo è quello di assumere come misura della produzione, le modalità di produzione della natura, quindi la permacultura non è orientata al profitto. • I fondamenti etici della permacultura sono: – a) prendersi cura della terra; b) prendersi cura della gente; c) condividere le risorse. *wikipedia
  • 24. Fonte: DAVID HOLMGREN, permacultura, Arianna editrice, 2010, pag. 20
  • 25. Nel 1972 James Lovelock ha proposto l’ipotesi Gaia in cui ha teorizzato che la terra fisica e la biosfera vivente formino un sistema complesso interagente che può essere considerato come un singolo organismo* […] se allontaniamo tra loro due particelle che sono state precedentemente in contatto, qualunque sia la loro distanza esse comunicheranno istantaneamente** (paradosso EPR – Einstein, Podolsky, Rosen) Con Socrate comincia ad emergere la questione generale dell’Uno entanglement quantistico *BRUCE LIPTON, STEVE BHAERMAN, evoluzione spontanea, Macro Edizoni 2010, pag.278 **MASSIMO TEODORANI, sincronicità, Macro Edizioni 2007, pag. 61
  • 26.
  • 27. Noi vediamo solo una piccola parte di ciò che esiste
  • 28. le frequenze a noi udibili sono comprese approssimativamente tra 20 e i 20.000 Hz Fonte immagine: UGO AMALDI, Fisica: idee ed esperimenti, Vol 2, Zanichelli, 2005, pag. 296
  • 29. Fonte immagine: BRUCE LIPTON, STEVE BHAERMAN, evoluzione spontanea, Macro Edizoni 2010, pag.281
  • 30. • Adattarsi ai cambiamenti con creatività e partecipazione • Assumere un atteggiamento flessibile rispetto alle risorse del territorio • Studiare, cercare, valutare • Programmare e mettere in pratica
  • 31. Fonte: DAVID HOLMGREN, permacultura, Arianna editrice, 2010, pag. 45
  • 32. • Accrescere la tecnica delle visioni • Immaginare luoghi ideali e progettarli • Adattare le visioni ai mezzi locali ed alle capacità individuali e collettive
  • 33. Fonte immagine: BRUCE LIPTON, STEVE BHAERMAN, evoluzione spontanea, Macro Edizoni 2010, pag.79
  • 34. Fonte: Franco Archibugi, pianificazione strategica, Alinea 2005, pag. 88
  • 35. Il “comunicare” con gli abitanti e tra gli abitanti per comprendere, ricostruire una “immagine condivisa” della città Town meeting Scelta delle “priorità” Assemblee di zona sperimentare Laboratori di quartiere
  • 36. rifiuti Inceneritori = emissione di nanopolveri Isola di rifiuti grande come il Texas cancerose Effetto: riduzione delle aspettative di vita ed aumento delle malattie croniche
  • 37. • Comparto aria; inquinare (e quindi ammalare ed uccidere) a norma di legge = “la misura del particolato avviene per via gravimetrica, vale a dire pesando le polveri (limite concesso 40µg/m3 anno e per 35 volte è concesso il limite soglia di 50µg/m3 ). Perciò, è ovvio che le particelle più grosse saranno quelle che incidono maggiormente nella valutazione mentre dal punto di vista sanitario saranno quelle che incidono meno.” Fonte: STEFANO MONTANARI, l’insidia delle polveri sottili e delle nanoparticelle, Macro edizioni 2007
  • 38. • L’industria progetta e produce rifiuti • La natura non sa cosa sia un rifiuto L’attuale cultura politica di tutti i L’approccio culturale olistico partiti al Governo è figlia riconosce l’etica ed i principi della dell’obsoleta crescita esponenziale natura imitandone i processi per che produce scarti inquinanti applicare una vera sostenibilità. (rifiuti) e non contempla l’etica e la Olismo, permacultura e decrescita responsabilità sociale. felice sono antitetici al La crescita applica il dogma del materialismo e sostengono i monetarismo (materialismo). regimi energetici naturali. Alan Smith, respiro della terra, ciclo ossigeno-etilene
  • 39. • Il killer n°1 (o forse il n° 3) in America non è il cancro, né sono le cardiopatie, bensì la pratica medica della medicina stessa. Riferendosi a stime prudenti, un raro articolo sul Journal of the American Medical Association ha riconosciuto che, nel 2000, la terza causa principale di morte negli Stati Uniti erano le malattie iatrogene, ossia, “le malattie derivate dalla terapia medica”. • Il Nutrion Institute of America ha commissionato un’analisi indipendente scoprendo che la stima complessiva negli USA è di 783.936 decenni l’anno. • A seguito del Medicare Modernization Act (2003), Big Pharma (grande industria farmaceutica) ha ricevuto 1,2 trilioni di dollari. BRUCE LIPTON, STEVE BHAERMAN, evoluzione spontanea, Macro Edizioni 2010, pag.238-241
  • 40. • Le medicine testate, autorizzate, prescritte e normalmente usate, incidono per il 5,18% delle cause di morte; cosa che non viene mai riportata pubblicamente. (Fonte: Journal of the American Medical Association, dalle 90.000 alle 160.000 morti annue). Ogni giorno in USA muoiono 46 persone a causa degli effetti della semplice aspirina. • Le disgrazie mediche evitabili (errori) incidono per il 2,40% (Fonte CDC - Center for Disease Control, dalle 40.000 alle 90.000 persone). In Australia muoiono 9.000 persone all'anno a causa di errori medici evitabili. (Fonte, Australian Medical Journal). Sempre in Australia ogni anno 50.000 persone riportano danni permanenti (menomazioni, mutilazioni) sempre per lo stesso motivo. Fonte: Studio di Ron Law basato su statistiche ufficiali degli USA , http://www.aerrepici.org/ronlaw.htm
  • 41. Giuliano Preparata ed Emilio Del Giudice. Fusione nucleare fredda, “inspiegabilmente” poco sostenuta dal Parlamento e dal Governo Un’altra prova che l’élite sia obsoleta è il boicottaggio della ricerca pubblica e lo sviluppo nascosto della fusione fredda affinché i cittadini non abbiano la possibilità di autoprodursi energia costringendoli a rimanere Il Rapporto quarantuno dipendenti dalle SpA degli Fisica e metafisica di una rivoluzione scientifica scomparsa idrocarburi (petrolio e gas). di Angelo Saso http://www.rainews24.rai.it/ran24/inchieste/19102006_r apporto41.asp
  • 42. Piani urbanistici figli della “crescita” perché il “valore” è deciso dalla rendita (immobiliare e fondiaria) L’avaria è stimolatrice di “crescita” Ribaltare il valore: stabilire una nuova convenzione L’etica è crescita = riuso dei suoli abbandonati e dare maggiore valore al riutilizzo dei volumi abbandonati o inutilizzati
  • 43. Partecipare veramente: essere co-creatori e co-gestori della comunità
  • 44. • Prima della rivoluzione industriale i cittadini sapevano costruire, progettare e gestire la comunità ma non avevano diritti • Oggi, la società è stata ri-feudalizzata tramite l’invenzione delle società giuridiche (SpA, srl) ed il sistema bancario internazionale che nasconde (società off-share e paradisi fiscali) e accentra i proventi illeciti nelle mani dell’élite • Bisogna tornare a saper fare ma essendo realmente sovrani • Applicare la democrazia economia o l’economia partecipativa • Abbandonare l’obsoleto individualismo e sfruttare la reale natura umana: cooperare
  • 45. Per garantire l'indipendenza e la sovranità alimentare di tutti i popoli del mondo, è essenziale che gli alimenti siano prodotti mediante sistemi di produzione diversificati, su base contadina. La sovranità alimentare è il diritto di ogni popolo a definire le sue politiche agrarie in materia di alimentazione, proteggere e regolare la produzione agraria nazionale e il mercato locale al fine di ottenere risultati di sviluppo sostenibile, e decidere in che misura vogliono essere autosufficienti senza rovesciare le loro eccedenze in paesi terzi con la pratica del dumping. La sovranità alimentare non nega il commercio (internazionale), piuttosto difende l'opzione di formulare quelle politiche e pratiche commerciali che servano ai diritti della popolazione per una produzione (alimentare) nutriente, sana ed ecologicamente sostenibile. Fonte: http://www.altragricoltura.org/fse/sovranita-alimentare.htm
  • 46. Pioppi (Pollica, SA) La dieta mediterranea è un modello nutrizionale ispirato ai modelli alimentari tradizionali dei paesi europei del bacino mediterraneo, in particolare Italia, Francia meridionale (specialmente Provenza e Linguadoca), Grecia e Spagna.
  • 47. Fonte: Antonio de Falco e Fortunato Fabbricini, i segreti del suolo vivente, in Terra Nuova feb 2004 http://www.agricolturasinergica.it/articoli/aam_200402.pdf
  • 48. Uso razionale risorse climatiche ed energetiche: – Uso sistemi riscaldamento attivi e passivi – Uso sistemi raffrescamento passivo e della ventilazione naturale • Uso razionale delle risorse idriche: – Riduzione e recupero acque meteoriche • Salvaguardia dell’ambiente: – Uso di materiali, elementi e componenti a ridotto carico ambientale, riciclati, recuperati, ad elevato potenziale di riciclabilità • Rifiuti e riciclo – Prevenzione e riduzione alla fonte e raccolta differenziata “porta a porta” e puntuale • Benessere igiene e salute dell’utenza negli spazi esterni – Protezione al campo elettromagnetico – Controllo della radiazione solare – Riduzione degli effetti di disturbo visivi – Protezione da fonti di rumore • Salvaguardia dell’ambiente: – Massimizzazione della superficie drenante – Contenimento dell’area di sedime degli edifici – Contenimento del volume di sbancamento – Protezione delle specie vegetali – Tutela e valorizzazione della diversità biologica del contesto naturalistico
  • 49. • Riduzione dell’impronta ecologica, autosufficienza energetica • Eliminare gli sprechi energetici esistenti nell’edilizia (case e terziario) e nei trasporti • Diagnosi energetica ed uso di un mix- tecnologico: solare termico, fotovoltaico, micro eolico, micro e pico idraulico, pompe di calore geotermiche, motore magnetico • Mobilità: – Bike-sharing elettrico, car-sharing elettrico – Treno a lievitazione magnetica
  • 50. Treno a lievitazione magnetica Pompe di calore Micro eolico motore magnetico di Muammer Yildriz Micro idraulica
  • 51. Purtroppo, la principale fonte energetica usata male è quella spreca. Oggi, norme più stringenti obbligano l’adozione di standard riconosciuti. Quantità espresse in kWh/m2a Fonte immagine: THOMAS KONIGSTEIN, manuale per le costruzioni a risparmio energetico, Edizioni Konigstein 2010, pag. 102
  • 52. In riferimento alla normativa nazionale, l'ACE consente la determinazione della classe energetica dell’edificio, identificata da una lettera. Agli edifici a prestazione migliore è attribuita la classe A, agli edifici a prestazione peggiore la classe G. La classe energetica viene attribuita sulla base di un intervallo di riferimento, all’interno del quale si colloca la prestazione energetica dell’edificio che rappresenta i consumi per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria. Per es., un edificio a Roma (zona climatica D con 1415 gradi giorno) di 100 mq e altezza lorda di 3m (fattore di forma S/V=0,3) è in classe A se l’indice di prestazione energetica è minore o uguale a 23.12 kWh/m2 anno, è in classe B se l’indice è compreso nell’intervallo 23.12--33.19 kWh/m2 anno, è in classe G se l’indice è maggiore o uguale a 100.62 kWh/m2 anno. Fonte: http://www.classeag.com/classeag/ACE.html
  • 53. L’orto sinergico, auto produrre insieme Democrazia diretta: esser sovrani Creare e progettare insieme, Autoformazione: open space technology biblioteca di quartiere
  • 54. • Agire direttamente: integrare la democrazia rappresentativa con la democrazia partecipativa e diretta • Sviluppare la resilienza locale, creatività • Saper interpretare il mondo e benessere psicofisico • Autoprodurre cibo, orti sinergici, consapevolezza dei consumi, stili di vita • Uso razionale dell’energia: prima eliminare gli sprechi • Scambio e reciprocità: rete sociale, il valore del dono • Mobilità intelligente • Convivialità, cultura, sport e tempo libero • Monete locali cioè sovrane e libere dal debito e dagli interessi • Strategia rifiuti zero/riciclo totale
  • 55. ALBERTO MAGNAGHI (a cura di), il territorio degli abitanti, Dunod, Zanichelli, 1998 • ALEXANDER DEL MAR, storia dei crimini monetari, Excelsior 1881, 2010 • ANTONIO GALDO, basta poco, Einaudi, 2011 • BENJAMIN R. BARBER, consumati, da cittadini a clienti, Einaudi 2010 • BRUCE LIPTON, STEVE BHAERMAN, evoluzione spontanea, Macro edizioni 2010 • Centro Nuovo Modello Sviluppo, guida al consumo critico, EMI, 2008 • DANIEL LERCH, post carbon cities, Transition press, 2010 • DAVID HOLMGREN, permacultura, Arianna editrice, 2010 • GIAMPAOLO FABRIS, la società post-crescita, Egea, 2010 • GIUSEPPE CARPENTIERI, Qualcosa che non va, creative commons 2010 • JEAN ZIEGLER, l’impero della vergogna, Marco Tropea editore, 2005 • JOHN PERKINS, confessioni di un sicario dell’economia, Minimun fax 2010 • MAURIZIO PALLANTE, la decrescita felice, Edizioni per la decrescita felice • MAURIZIO PALLANTE, la felicità sostenibile, Rizzoli, 2009 • NICOLAS RIDOUX, la decrescita per tutti, Jaka book, 2008 • PAOLO MICHELOTTO, democrazia dei cittadini, Troll edizioni, 2009 • RICHARD SENNETT, l’uomo artigiano, Feltrinelli 2008 • ROB HOPKINS, TAMZIN PINKERTON, cibo locale, Arianna editrice 2010 • ROB HOPKINS, manuale pratico della Transizione, Arianna editrice 2009 • SALVATORE TAMBURRO, la via del denaro, Nexus, 2010 • STEFANO MONTANARI (a cura di), rifiuto: riduco e riciclo, Arianna editrice, 2009 • THOMAS BENEDIKTER, democrazia diretta, Sonda edizioni, 2008 • UMBERTO GALIMBERTI, i miti del nostro tempo, Feltrinelli 2009 • WUPPERTAL INSTITUT, per un futuro equo, Feltrinelli 2007 • ZYGMUNT BAUMAN, la società individualizzata, il Mulino 2001