1. Cambiare paradigma culturale
iniziare a vivere da esseri umani
Pavia 17 maggio 2011
“consumo”
A cura di Giuseppe Carpentieri
(Movimento per la Decrescita Felice)
http://peppecarpentieri.wordpress.com/
2. • Se crediamo che il mondo sia equo e giusto
e soprattutto che l’attuale società sia etica
e responsabile, allora non ci sono dubbi:
siamo totalmente folli!!!
• Ok, partiamo da questa certezza: il mondo
è un manicomio!
4. • Lo psicologo e filosofo umanista Erich Fromm
ricorda il fatto che milioni di persone
condividano gli stessi vizi non rendi questi vizi
virtù
• In una cultura collettiva, giudizi e ragionamenti
si basano su quelle che vengono percepite come
le verità del paradigma fondamentale. Di
conseguenza, se le credenze paradigmatiche di
una cultura fossero false o inesatte, la
popolazione che avesse consapevolmente
operato secondo quelle credenze fallaci
esprimerebbe collettivamente giudizi e
ragionamenti di cattiva qualità.
BRUCE LIPTON, STEVE BHAERMAN, evoluzione spontanea, Macro Edizioni 2010, pag.258
5. • I media che “martellano” il cervello delle persone con
parole (o parolacce) e concetti obsoleti, e poco
significanti per la vita umana
• PIL, down jones, nasdaq, “crescita”, “benessere”, debito
pubblico (chi è il creditore del debito pubblico?),
finanza, indice di borsa, SpA, titoli azionari, titoli come:
“L'inflazione spaventa i listini. Corre il petrolio. Tonfo della Borsa saudita”;
oppure: “Geithner: i danni dei subprime sono ancora profondi urge la
riforma dei mutui immobiliari”
• I media sono ripetitori (pappagalli) di parole e azioni
dettate dall’élite senza spiegare l’etimologia dei termini e
soprattutto senza raccontare gli effetti negativi sulla
società (educazione civica)
• Il linguaggio tecnico finanziario ed i grafici volti a
scoraggiare sono solo una maschera per nascondere uno
dei sistemi meno studiati e compresi dai cittadini: la
creazione della moneta.
6. • Oggi la corruzione a livello universitario è legata al fatto di
trattare gli studenti stessi non come discenti autonomi, bensì
come liberi consumatori e acquirenti non ancora legati a
marche particolari, insomma clienti di servizi didattici. Le
corporation vedono un mercato del valore di duecento
miliardi di dollari l’anno costituito da una fascia
particolarmente interessante di giovani americani che cercano
ancora le marche e sono in grado di controllare un reddito
disponibile molto elevato, oltre ad influenzare le decisioni di
acquisto dei loro genitori e di altri adulti. […] Le aziende non
si limitano tuttavia a trasformare l’istruzione in
merchandising; infatti, convertono il merchandising in
istruzione, facendo di ogni momento della vita di un bambino
un’occasione commerciale: pop-up su internet – luogo dove i
ragazzi di oggi, abbandonate le ben più sane biblioteche,
fanno i compiti; festività e ricorrenze originariamente di
ispirazione religiosa trasformate in maratone dello shopping.
• BENJAMIN R. BARBER, consumati, da cittadini a clienti,
Einaudi, 2010, pag. 24
7. • Le corporation e gli esperti merchandising inseguono
consapevolmente una fascia di consumatori con il portafoglio
pieno a tal punto da costruire un mercato molto interessante,
ma al tempo stesso immaturi quanto basta nei gusti per poter
essere manipolati a dovere attraverso la pubblicità, il
marketing e il branding. Allo stesso tempo, questi avatar del
capitalismo consumistico cercano di incoraggiare la
regressione degli adulti, sperando di riabituarli ai gusti e alle
consuetudini dei bambini e di riuscire a vendere loro
quell’inutile miriade di giochi, gadget e beni di consumo di cui
nessuno ha realmente bisogno, ma che tutti acquistano per
obbedire all’imperativo categorico del capitalismo: vendere,
vendere, vendere. Come sottolinea la psichiatra infantile
Susan Linn nel suo studio critico di quella che definisce
«l’acquisizione ostile dell’infanzia», le aziende sono in gara tra
loro «in modo sempre più aggressivo, per conquistare il favore
del consumatori più giovani», mentre la cultura popolare «è
sempre più soffocato dal cultura commerciale propinata senza
sosta ai bambini, che vengono tenuti in considerazioni solo in
quanto consumatori».
• BENJAMIN R. BARBER, consumati, da cittadini a clienti,
Einaudi, 2010, pag. 11
8. • Per svelare la credenza religiosa della “crescita” è
sufficiente leggere quali indicatori usano le banche, ad
esempio la BCE:
– 1) crescita economica (PIL) e prezzo del petrolio
– 2) quantità di moneta circolante
• Da tempo ormai studiosi e analisti sostengono che come
misura del benessere, il PIL,è inesatto e persino
fuorviante. Più recentemente alcuni leader di diversi
paesi, soprattutto europei, e organizzazione
internazionali come l’Ocse l’hanno messo apertamente in
discussione. La commissione Stiglitz-Sen-Fotoussi, nel
settembre del 2009, ha pubblicato un rapporto di quasi
trecento pagine con un elenco di suggerimenti, alcuni
metodologici e altri filosofici, per misurare i progressi
nazionali del ventunesimo secolo. *
*BENJAMIN R. BARBER, consumati, da cittadini a clienti, Einaudi, 2010, pag. 55
9. La teoria del picco di Hubbert (detta anche
più brevemente picco di Hubbert) è una
teoria scientifica (o modello) proposta, nella sua
formulazione iniziale, nel 1956 dal geofisico
americano Marion King Hubbert, riguardante
l'evoluzione temporale della produzione di una
qualsiasi risorsa minerale o fonte fossile
esauribile o fisicamente limitata.
Oggi siamo nel picco del petrolio e questo
significa: periodo di crisi. Un
amministratore responsabile pianifica
nuovi stili di vita con le tecnologie della
decrescita felice e con l’uso degli
strumenti di democrazia diretta
10. • Leggendo Confessioni di un sicario dell’economia ci si
chiede: che differenza c’è tra i boss della camorra e la
CIA? Scopi e metodi sono identici, persino l’indifferenza
nei confronti delle vittime e la brutalità con la quale si
esercita il potere assoluto sono identiche.*
*Loretta Napoleoni nella profazione di John Perkins, confessioni di un sicario dell’economia, Minimun fax 2010
La “religione capitalista” della crescita per la crescita usa diversi,
strumenti fra questi: la manipolazione di dati (truffa) sul PIL e la
preparazione di “rappresentazioni” (schemi e dati) volutamente
falsate per rubare risorse primarie agli Stati sovrani e sostenere le
SpA. Nella sostanza, l’intera “rappresentazione” del capitalismo
odierno inventato dalla Banca Mondiale, dal Fondo Monetario
Internazionale e dalla Banca dei Regolamenti Internazionali può
essere assimilata ad una gigantesca frode che usurpa i diritti umani e
che si sostiene su due gambe: i media e le università che
programmano e manipolano la percezione pubblica (credenza) della
maggioranza dei cittadini.
11. • L’affermazione che la crescita economica sia indispensabile
per far crescere l’occupazione viene ripetuta come un mantra
benché, a differenza del mantra, non abbia lo scopo di liberare
la mente dalla realtà illusoria, ma di avvilupparla in una
illusione irreale, priva di riscontri empirici e di fondamenti
teorici. Dal 1960 al 1998 in Italia il prodotto interno lordo a
prezzi costanti si è più che triplicato, passando da 423.828 a
1.416.055 miliardi di lire (valori a prezzi 1990), la popolazione
è cresciuta da 48.967.000 a 57.040.000 abitanti, con un
incremento del 16,5 per cento, ma il numero degli occupati è
rimasto costantemente intorno ai 20 milioni (erano
20.330.000 nel 1960 e 20.435.000 nel 1998). Una crescita
così rilevante non solo non ha fatto crescere l’occupazione in
valori assoluti, ma l’ha fatta diminuire in percentuale, dal 41,5
al 35,8 per cento della popolazione. *
*MAURIZIO PALLANTE, “estratto” da Orientare la politica economica e industriale a creare
occupazione nelle tecnologie che riducono l’impronta ecologica. Perugia, 9 ottobre 2010
12. • E’ una filosofia politica che poggia su principi di
bioeconomia per un cambio di paradigma
culturale e per la crescita spirituale
• Critica l’obsoleto indicatore del PIL e propone il
BIL (Benessere Interno Lordo), la FNL (Felicità
Nazionale Lorda)
• Suggerisce di applicare i principi fisici della
natura
• Movimento per la Decrescita Felice (MDF)
• Transition Town
13. • “Benessere Equo e Sostenibile” (BES) (CNEL ed ISTAT dal 2011,
“Gruppo di indirizzo sulla misura del progresso sulla società italiana” come obiettivo
per integrare il PIL)
– invece che concentrarsi su un concetto di produzione, quale è il Pil, si deve
privilegiare la misura del benessere economico delle persone;
– non esiste una misura singola che possa dar conto di tutte le varie dimensioni
del benessere e gli indicatori compositi non sono una risposta soddisfacente, così
come la misura della felicità;
– ci si deve concentrare sulle dimensioni rilevanti per il benessere degli individui:
lo stato psicofisico delle persone, la conoscenza e la capacità di
comprendere il mondo in cui viviamo, il lavoro, il benessere materiale,
l’ambiente, i rapporti interpersonali e la partecipazione alla vita della
società e l’insicurezza. Inoltre, bisogna guardare alla distribuzione di tutte le
dimensioni del benessere (equità)
• “Depiliamoci” – Benessere Interno Lordo
(http://www.benessereinternolordo.net/joomla/)
• Happy Index Planet (http://www.happyplanetindex.org/)
• Indicatore del progresso autentico (GPI) è un concetto
nell'economia verde e nell'economia di assistenza sociale che è stata suggerita per
sostituire il Prodotto Interno Lordo (PIL) come misuratore dello sviluppo economico.
• Felicità Interna Lorda (FIL) Il termine fu coniato nella metà degli anni
ottanta dal re del Bhutan Jigme Singye Wangchuck che mise in rilievo il suo impegno
per la costruzione di un'economia coerente con la cultura tradizionale del suo paese
basata sui valori spirituali del buddhismo.
14. • Cambio di paradigma culturale:
• Ripensare e riprogettare la società con
approccio olistico e multiculturale
partendo dalle coordinate principali: chi
siamo e dove siamo
• La natura è energia, l’uomo è energia.
• La vita esiste grazie al Sole e non per
l’esistenza di una moneta.
15. • La bioeconomia tiene conto delle leggi della
natura (fisica) e degli errori di progettazione
industriale così da spingere ad imitare i processi
naturali, cambiare i processi di trasformazione
delle merci.
• Passare dal processo “lineare” a quello
“circolare”
• Usare principi di eco-design ed usare l’energia in
maniera razionale uscendo dalla dipendenza
degli idrocarburi (petrolio e gas)
16. • Stili di vita
– Cultura, formazione, consumo critico e consapevole,
convivialità, reciprocità, autoproduzione (beni) -
[Unisf] - e partecipazione diretta alla comunità
• Politica
– creazione di circoli territoriali attivi e formazione
culturale alla sostenibilità dei dipendenti eletti
• Nuove tecnologie
– Uso di fonti alternative, sole, vento, acqua tutto a
piccola scala per autoconsumo e scambio delle
eccedenze in una rete di proprietà popolare
(democrazia economica)
– Mobilità sostenibile: a piedi, bicicletta, car-sharing
17. • Il sistema bancario non è più al servizio dei bisogni delle
persone, o dell'economia produttiva. Sta distruggendo le
risorse naturali che ci affidiamo, e le risorse sociali che
danno senso alla nostra vita e ci permettono di
rispondere attivamente e adeguatamente alle nuove sfide
in un mondo che cambia.
Se non cambia il sistema bancario, l'economia crollerà
anche, con maggiori danni ambientali e sociali che ciò
comporta.
• Non c'è nulla di 'naturale' circa i nostri attuali accordi
economici. Sono stati consapevolmente progettati per
realizzare un semplice obiettivo: la crescita. Ma la
crescita non ci rende più felici, essa è la creazione di
società disfunzionali e ineguali, e se continua gran parte
del pianeta non sarà più idoneo per l'abitazione umana.
Fonte: http://www.neweconomics.org/about
18. • Picco del petrolio
• Picco dell’acqua
• Uso delle fonti alternative (sole, vento,
micro-idraulica, geotermia)
• Diventare prosumer (produttori e
consumatori di energia). Azionariato
diffuso
19. • Uscire dall’inganno psicologico della “moneta
debito” (usurpazione della sovranità monetaria)
• Introdurre la moneta credito senza interessi
• La moneta non è ricchezza ma uno
strumento che misura la convenzione
• Non tutto è misurabile, ad esempio l’amore
• La ricchezza non è il possesso ma è: la
creatività, la passione, la sostenibilità, esser
felici, la capacità di non sprecare risorse finite
ma di usarle col buon senso etc.
20. • La Natura ride di noi ogni giorno, mentre ella ha la
capacità di rigenerarsi (autopoiesi) noi umani ci stiamo
autodistruggendo poiché, ignoranti, scollegati dalla nostra
anima, nichilisti e cinici
• Avete mai visto due pomodori scambiarsi una moneta per
vivere su questo pianeta?
• Avete mai visto le piante e gli animali procurarsi una
moneta per cibarsi?
• Sembrano domande stupide? Allora perché viviamo
stupidamente? Abbiamo letto la Storia, quella vera? Le
comunità non basavano la ricchezza sulla moneta ma sulla
capacità creativa degli individui a risolvere problemi
pratici: irrigare, spostare, coltivare, costruire, tessere etc.
• La soluzione di problemi pratici dipende solo dalle risorse
e non dall’invenzione della moneta. La domanda non è
quanto costa ma ci sono le risorse per farlo?
21. • In un’epoca dove vige il dogma religioso della
moneta e della crescita infinita e dove le persone
non sono realmente soddisfatte della propria vita
poiché intimamente nichiliste, sembra
ragionevole decrescere felicemente per spostare
le proprie energie mentali sui bisogni reali,
essenziali e abbandonando quelli effimeri cioè
figli di capricci indotti dall’ambiente, inteso
come sistema di potere invisibile (banche,
media, pubblicità…)
22. • In un contesto sociale in cui le necessità vitali di ogni
persona si possono soddisfare solo producendo merci per
avere un reddito monetario con cui acquistare merci, i
rapporti interpersonali si fondano essenzialmente sulla
compravendita che, a sua volta, si fonda sulla diffidenza
reciproca e sulla competizione. […] Se invece di rapporti
sociali basati esclusivamente sulla mercificazione, le
persone che vivono in città instaurassero legami di
collaborazione, si donassero reciprocamente tempo,
attenzione, solidarietà, mettessero gratuitamente a
disposizione degli altri le proprie competenze
professionali, si ridurrebbe la loro necessità di acquistare
e vendere per soddisfare tutte le esigenze vitali.
MAURIZIO PALLANTE, la felicità sostenibile, Rizzoli 2009, pag. 81
23. *
• La permacultura insegna a progettare insediamenti
umani che imitino il più possibile gli ecosistemi naturali.
• Progettare in permacultura significa creare sistemi
produttivi che durino nel tempo, che siano sostenibili,
equilibrati e stabili; ovvero in grado di automantenersi e
rinnovarsi con un basso input di energia.
• Il pensiero di fondo è quello di assumere come misura
della produzione, le modalità di produzione della natura,
quindi la permacultura non è orientata al profitto.
• I fondamenti etici della permacultura sono:
– a) prendersi cura della terra; b) prendersi cura della gente; c)
condividere le risorse.
*wikipedia
25. Nel 1972 James Lovelock ha proposto l’ipotesi Gaia in cui ha
teorizzato che la terra fisica e la biosfera vivente formino un
sistema complesso interagente che può essere considerato
come un singolo organismo*
[…] se allontaniamo tra loro
due particelle che sono state
precedentemente in contatto,
qualunque sia la loro distanza
esse comunicheranno
istantaneamente** (paradosso
EPR – Einstein, Podolsky,
Rosen)
Con Socrate comincia ad
emergere la questione generale
dell’Uno entanglement quantistico
*BRUCE LIPTON, STEVE BHAERMAN, evoluzione spontanea, Macro Edizoni 2010, pag.278
**MASSIMO TEODORANI, sincronicità, Macro Edizioni 2007, pag. 61
28. le frequenze a noi udibili sono comprese approssimativamente tra 20 e i 20.000 Hz
Fonte immagine: UGO AMALDI, Fisica: idee ed esperimenti, Vol 2, Zanichelli, 2005, pag. 296
29. Fonte immagine: BRUCE LIPTON, STEVE BHAERMAN, evoluzione spontanea, Macro Edizoni 2010, pag.281
30. • Adattarsi ai cambiamenti
con creatività e
partecipazione
• Assumere un atteggiamento
flessibile rispetto alle
risorse del territorio
• Studiare, cercare, valutare
• Programmare e mettere in
pratica
32. • Accrescere la tecnica
delle visioni
• Immaginare luoghi
ideali e progettarli
• Adattare le visioni ai
mezzi locali ed alle
capacità individuali e
collettive
33. Fonte immagine: BRUCE LIPTON, STEVE BHAERMAN, evoluzione spontanea, Macro Edizoni 2010, pag.79
35. Il “comunicare” con gli
abitanti e tra gli abitanti
per comprendere,
ricostruire una “immagine
condivisa” della città
Town meeting
Scelta delle “priorità”
Assemblee di zona
sperimentare
Laboratori di quartiere
36. rifiuti
Inceneritori = emissione di nanopolveri Isola di rifiuti grande come il Texas
cancerose
Effetto: riduzione delle aspettative di vita ed aumento delle malattie croniche
37. • Comparto aria; inquinare (e quindi
ammalare ed uccidere) a norma di legge =
“la misura del particolato avviene per via
gravimetrica, vale a dire pesando le
polveri (limite concesso 40µg/m3 anno e
per 35 volte è concesso il limite soglia di
50µg/m3 ). Perciò, è ovvio che le particelle
più grosse saranno quelle che incidono
maggiormente nella valutazione mentre
dal punto di vista sanitario saranno
quelle che incidono meno.”
Fonte: STEFANO MONTANARI, l’insidia delle polveri sottili e delle nanoparticelle, Macro edizioni 2007
38. • L’industria progetta e produce rifiuti
• La natura non sa cosa sia un rifiuto
L’attuale cultura politica di tutti i L’approccio culturale olistico
partiti al Governo è figlia riconosce l’etica ed i principi della
dell’obsoleta crescita esponenziale natura imitandone i processi per
che produce scarti inquinanti applicare una vera sostenibilità.
(rifiuti) e non contempla l’etica e la Olismo, permacultura e decrescita
responsabilità sociale. felice sono antitetici al
La crescita applica il dogma del materialismo e sostengono i
monetarismo (materialismo). regimi energetici naturali.
Alan Smith, respiro della terra,
ciclo ossigeno-etilene
39. • Il killer n°1 (o forse il n° 3) in America non è il cancro, né
sono le cardiopatie, bensì la pratica medica della
medicina stessa. Riferendosi a stime prudenti, un raro
articolo sul Journal of the American Medical
Association ha riconosciuto che, nel 2000, la terza causa
principale di morte negli Stati Uniti erano le malattie
iatrogene, ossia, “le malattie derivate dalla terapia
medica”.
• Il Nutrion Institute of America ha commissionato
un’analisi indipendente scoprendo che la stima
complessiva negli USA è di 783.936 decenni l’anno.
• A seguito del Medicare Modernization Act (2003), Big
Pharma (grande industria farmaceutica) ha ricevuto 1,2
trilioni di dollari.
BRUCE LIPTON, STEVE BHAERMAN, evoluzione spontanea, Macro Edizioni 2010, pag.238-241
40. • Le medicine testate, autorizzate, prescritte e
normalmente usate, incidono per il 5,18% delle cause di
morte; cosa che non viene mai riportata pubblicamente.
(Fonte: Journal of the American Medical Association,
dalle 90.000 alle 160.000 morti annue). Ogni giorno in
USA muoiono 46 persone a causa degli effetti della
semplice aspirina.
• Le disgrazie mediche evitabili (errori) incidono per il
2,40% (Fonte CDC - Center for Disease Control, dalle
40.000 alle 90.000 persone). In Australia muoiono
9.000 persone all'anno a causa di errori medici evitabili.
(Fonte, Australian Medical Journal). Sempre in Australia
ogni anno 50.000 persone riportano danni permanenti
(menomazioni, mutilazioni) sempre per lo stesso motivo.
Fonte: Studio di Ron Law basato su statistiche ufficiali degli USA , http://www.aerrepici.org/ronlaw.htm
41. Giuliano Preparata ed
Emilio Del Giudice.
Fusione nucleare fredda,
“inspiegabilmente” poco sostenuta dal
Parlamento e dal Governo
Un’altra prova che l’élite sia
obsoleta è il boicottaggio della
ricerca pubblica e lo sviluppo
nascosto della fusione fredda
affinché i cittadini non
abbiano la possibilità di
autoprodursi energia
costringendoli a rimanere
Il Rapporto quarantuno dipendenti dalle SpA degli
Fisica e metafisica di una rivoluzione scientifica
scomparsa idrocarburi (petrolio e gas).
di Angelo Saso
http://www.rainews24.rai.it/ran24/inchieste/19102006_r
apporto41.asp
42. Piani urbanistici figli della “crescita” perché il
“valore” è deciso dalla rendita (immobiliare e
fondiaria)
L’avaria è stimolatrice di “crescita”
Ribaltare il valore: stabilire una nuova convenzione
L’etica è crescita = riuso dei suoli
abbandonati e dare maggiore valore al riutilizzo
dei volumi abbandonati o inutilizzati
44. • Prima della rivoluzione industriale i cittadini
sapevano costruire, progettare e gestire la
comunità ma non avevano diritti
• Oggi, la società è stata ri-feudalizzata tramite
l’invenzione delle società giuridiche (SpA, srl) ed
il sistema bancario internazionale che nasconde
(società off-share e paradisi fiscali) e accentra i
proventi illeciti nelle mani dell’élite
• Bisogna tornare a saper fare ma essendo
realmente sovrani
• Applicare la democrazia economia o
l’economia partecipativa
• Abbandonare l’obsoleto individualismo e
sfruttare la reale natura umana: cooperare
45. Per garantire l'indipendenza e la sovranità
alimentare di tutti i popoli del mondo, è
essenziale che gli alimenti siano prodotti
mediante sistemi di produzione diversificati, su
base contadina. La sovranità alimentare è il
diritto di ogni popolo a definire le sue politiche
agrarie in materia di alimentazione, proteggere e
regolare la produzione agraria nazionale e il
mercato locale al fine di ottenere risultati di
sviluppo sostenibile, e decidere in che misura
vogliono essere autosufficienti senza rovesciare le
loro eccedenze in paesi terzi con la pratica del
dumping. La sovranità alimentare non nega il
commercio (internazionale), piuttosto difende
l'opzione di formulare quelle politiche e pratiche
commerciali che servano ai diritti della
popolazione per una produzione (alimentare)
nutriente, sana ed ecologicamente sostenibile.
Fonte: http://www.altragricoltura.org/fse/sovranita-alimentare.htm
46. Pioppi (Pollica, SA) La dieta mediterranea è un modello nutrizionale
ispirato ai modelli alimentari tradizionali dei paesi
europei del bacino mediterraneo, in particolare Italia,
Francia meridionale (specialmente Provenza e
Linguadoca), Grecia e Spagna.
47. Fonte: Antonio de Falco e Fortunato Fabbricini, i segreti del suolo vivente, in Terra Nuova feb 2004
http://www.agricolturasinergica.it/articoli/aam_200402.pdf
48. • Uso razionale risorse climatiche ed energetiche:
– Uso sistemi riscaldamento attivi e passivi
– Uso sistemi raffrescamento passivo e della ventilazione naturale
• Uso razionale delle risorse idriche:
– Riduzione e recupero acque meteoriche
• Salvaguardia dell’ambiente:
– Uso di materiali, elementi e componenti a ridotto carico ambientale, riciclati,
recuperati, ad elevato potenziale di riciclabilità
• Rifiuti e riciclo
– Prevenzione e riduzione alla fonte e raccolta differenziata “porta a porta” e puntuale
• Benessere igiene e salute dell’utenza negli spazi esterni
– Protezione al campo elettromagnetico
– Controllo della radiazione solare
– Riduzione degli effetti di disturbo visivi
– Protezione da fonti di rumore
• Salvaguardia dell’ambiente:
– Massimizzazione della superficie drenante
– Contenimento dell’area di sedime degli edifici
– Contenimento del volume di sbancamento
– Protezione delle specie vegetali
– Tutela e valorizzazione della diversità biologica del contesto naturalistico
49. • Riduzione dell’impronta ecologica,
autosufficienza energetica
• Eliminare gli sprechi energetici esistenti
nell’edilizia (case e terziario) e nei trasporti
• Diagnosi energetica ed uso di un mix-
tecnologico: solare termico, fotovoltaico, micro
eolico, micro e pico idraulico, pompe di calore
geotermiche, motore magnetico
• Mobilità:
– Bike-sharing elettrico, car-sharing elettrico
– Treno a lievitazione magnetica
50. Treno a lievitazione magnetica Pompe di calore
Micro eolico motore magnetico
di Muammer Yildriz
Micro idraulica
51. Purtroppo, la principale fonte
energetica usata male è quella
spreca.
Oggi, norme più stringenti
obbligano l’adozione di standard
riconosciuti.
Quantità espresse in kWh/m2a
Fonte immagine: THOMAS KONIGSTEIN, manuale per le costruzioni a risparmio energetico, Edizioni Konigstein 2010, pag. 102
52. In riferimento alla normativa
nazionale, l'ACE consente la
determinazione della classe
energetica dell’edificio, identificata
da una lettera. Agli edifici a
prestazione migliore è attribuita la
classe A, agli edifici a prestazione
peggiore la classe G.
La classe energetica viene attribuita sulla base di un intervallo di riferimento,
all’interno del quale si colloca la prestazione energetica dell’edificio che
rappresenta i consumi per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria.
Per es., un edificio a Roma (zona climatica D con 1415 gradi giorno) di 100 mq e
altezza lorda di 3m (fattore di forma S/V=0,3) è in classe A se l’indice di
prestazione energetica è minore o uguale a 23.12 kWh/m2 anno, è in classe B se
l’indice è compreso nell’intervallo 23.12--33.19 kWh/m2 anno, è in classe G se
l’indice è maggiore o uguale a 100.62 kWh/m2 anno.
Fonte: http://www.classeag.com/classeag/ACE.html
53. L’orto sinergico, auto produrre insieme Democrazia diretta: esser sovrani
Creare e progettare insieme,
Autoformazione:
open space technology
biblioteca di quartiere
54. • Agire direttamente: integrare la democrazia
rappresentativa con la democrazia partecipativa e diretta
• Sviluppare la resilienza locale, creatività
• Saper interpretare il mondo e benessere psicofisico
• Autoprodurre cibo, orti sinergici, consapevolezza dei
consumi, stili di vita
• Uso razionale dell’energia: prima eliminare gli
sprechi
• Scambio e reciprocità: rete sociale, il valore del dono
• Mobilità intelligente
• Convivialità, cultura, sport e tempo libero
• Monete locali cioè sovrane e libere dal debito e dagli
interessi
• Strategia rifiuti zero/riciclo totale
55. • ALBERTO MAGNAGHI (a cura di), il territorio degli abitanti, Dunod, Zanichelli, 1998
• ALEXANDER DEL MAR, storia dei crimini monetari, Excelsior 1881, 2010
• ANTONIO GALDO, basta poco, Einaudi, 2011
• BENJAMIN R. BARBER, consumati, da cittadini a clienti, Einaudi 2010
• BRUCE LIPTON, STEVE BHAERMAN, evoluzione spontanea, Macro edizioni 2010
• Centro Nuovo Modello Sviluppo, guida al consumo critico, EMI, 2008
• DANIEL LERCH, post carbon cities, Transition press, 2010
• DAVID HOLMGREN, permacultura, Arianna editrice, 2010
• GIAMPAOLO FABRIS, la società post-crescita, Egea, 2010
• GIUSEPPE CARPENTIERI, Qualcosa che non va, creative commons 2010
• JEAN ZIEGLER, l’impero della vergogna, Marco Tropea editore, 2005
• JOHN PERKINS, confessioni di un sicario dell’economia, Minimun fax 2010
• MAURIZIO PALLANTE, la decrescita felice, Edizioni per la decrescita felice
• MAURIZIO PALLANTE, la felicità sostenibile, Rizzoli, 2009
• NICOLAS RIDOUX, la decrescita per tutti, Jaka book, 2008
• PAOLO MICHELOTTO, democrazia dei cittadini, Troll edizioni, 2009
• RICHARD SENNETT, l’uomo artigiano, Feltrinelli 2008
• ROB HOPKINS, TAMZIN PINKERTON, cibo locale, Arianna editrice 2010
• ROB HOPKINS, manuale pratico della Transizione, Arianna editrice 2009
• SALVATORE TAMBURRO, la via del denaro, Nexus, 2010
• STEFANO MONTANARI (a cura di), rifiuto: riduco e riciclo, Arianna editrice, 2009
• THOMAS BENEDIKTER, democrazia diretta, Sonda edizioni, 2008
• UMBERTO GALIMBERTI, i miti del nostro tempo, Feltrinelli 2009
• WUPPERTAL INSTITUT, per un futuro equo, Feltrinelli 2007
• ZYGMUNT BAUMAN, la società individualizzata, il Mulino 2001