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Patologie del Surrene di
  interesse chirurgico
Surrene: cenni di storia
• prima descrizione anatomica da Eustachio nel 1563;
• ruolo fisiologico nel 1855 da Addison
• Brown-Sequard: effetti della surrenalectomia nell’ animale;
• anni ’30 ed utilizzo di estratti della corteccia in pazienti
affetti da insufficienza surrenalica.
• isolamento degli ormoni steroidei di origine surrenalica
utilizzati poi nel trattamento dell’insufficienza surrenalica e
dell’artrite reumatoide.
• XX secolo identificate sindromi da disfunzione surrenalica:
       Cushing nel 1912 ipercortisolismo;
       Iperaldosteronismo primitivo descritto da Conn nel
1955
• 1 caso di feocromocitoma descritto da Frankel nel 1886.
Patologia della corteccia surrenale
            Sindrome di Cushing
Descritta nel 1932 da Harvey Cushing;
sindrome di Cushing si riferisce ai segni e sintomi
dell’ipercortisolismo indipendentemente dalla
causa;
malattia di Cushing sindrome causata da un
adenoma ipofisario.


Incidenza: 10 casi per milione
- Assunzione esogena di corticosteroidi sintetici
(causa più frequente)
- Ipercortisolismo endogeno dovuto ad un’aumentata
produzione di cortisolo da parte dei surreni:
 . ACTH dipendente 80%
 . ACTH indipendente 20% dovute a:
        tumori ipofisari a secrezione di ACTH
(malattia di Cushing)
        produzione di ACTH ectopica da parte di
altre neoplasie (carcinoidi bronchiali e tumori a
piccole cellule del polmone)
etiologia
Segni e sintomi.
Diagnosi
- Dosaggio del cortisolo libero urinario delle 24 ore
- Test di soppressione notturna con desametasone a
basse dosi.
- Test di soppressione con ormone stimolante la
corticotropina e desametasone.
- Dosaggio ematico di ormone corticotropo.
- Test di soppressione con desametasone ad alte dosi.
- Test al CRH.
- TC e RM
Trattamento

L’unico trattamento efficace è la rimozione
della causa primitiva dell’eccesso di cortisolo
sia essa una lesione surrenalica, ipofisaria o
ectopica.
• Malattia di Cushing: rimozione chirurgica per
via transfenoidale dell’adenoma ipofisario,
• Sindrome da secrezione ectopica di ACTH
Trattamento
Adenoma surrenalico ed iperplasia corteccia
surrenalica:

• L’eziologia surrenalica è riconosciuta nel 10-25% dei
pazienti;
• Adenoma solitario del surrene 80-90% dei casi, spesso
associato ad atrofia della corticale surrenalica adiacente e di
quella controlaterale;

Terapia: chirurgica

Se < 6 cm è asportabile tramite approccio posteriore o
laparoscopico.
Se > 6 cm o sospetta malignità approccio classico per via
anteriore
Surrenalectomia: Trattamento sostitutivo
              peri/postoperatorio
•     sostitutivo con glicocorticoidi
      sostitutivo con idrocortisone (2 anni).


Inadeguatezza si manifesta con segni di insufficienza
surrenalica; Eccesso causa sindrome di Cushing.

La durata dipende dalla normalizzazione del test
all’ACTH.
Iperaldosteronismo (Conn 1955)
Iperproduzione di aldosterone con ipertensione ed ipokalemia
Primario:
• M/F 2/1
• tra i 30 ed i 50 anni
• incidenza stimata intorno all’1% (forse vicina al
8.5%)


Secondario:
risposta fisiologica alla iperstimolazione del sistema
renina-angiotensina
Terapia: rimozione causa della iperstimolazione
Segni e sintomi
• generalmente una moderata ipertensione diastolica

• non sono presenti edemi,
• ipokaliemia spontanea nell’80-90% dei casi
(facilmente provocabile nei restanti),
• fatica e debolezza muscolare, poliuria e polidipsia,
• inappropriata secrezione di insulina ed iperglicemia a
digiuno (25% dei casi).
Diagnosi
Criteri:
(1) ipertensione diastolica in assenza di edema,
(2) Basse concentrazioni di renina nonostante l’evidenza di
    ipovolemia
(3) ipersecrezione di aldosterone che prosegue nonostante
    l’evidenza di un aumento concomitante della volemia.
Scopi:
(1) stabilirne la primitività;
(2) distinguere tra la presenza di un adenoma surrenalico, e
    l’iperplasia bilaterale idiopatica, trattabile con terapia
    farmacologica;
(3) localizzare il tumore surrenalico.
Diagnosi biochimica
Una volta stabilita la diagnosi è necessario differenziare tra
adenoma surrenalico ed iperplasia surrenale bilaterale
idiopatica
Trattamento dell’ iperaldosteronismo primario:
Adenoma surrenalico
Asportazione chirurgica curativa in oltre il 90% dei pazienti:
L’approccio chirurgico preferito per adenomi surrenalici di 1-3 cm:
LAPAROSCOPICO od APERTO POSTERIORE

Preparazione all’intervento chirurgico:
Somministrazione immediatamente prima dell’anestesia di spironolattone e
potassio
La risposta della pressione arteriosa alla somministrazione di spironolattone è
predittivo per il successo terapeutico;
Fattori che influenzano negativamente il successo dell’ intervento chirurgico:
• durata e gravita’ ipertensione
• modificazioni renali (istologiche)
• età > 50 anni,
• sesso maschile
• multinodularità del surrene
Se sospetto di carcinoma con produzione di aldosterone:
approccio transaddominale anteriore (valutazione reale estensione ed eventuali
metastasi) .
Non è mai indicato eseguire una surrenalectomia bilaterale in caso di adenoma dei
due surreni: insufficienza surrenalica molto più difficile da trattare rispetto
all’ipertensione arteriosa causata dall’iperaldosteronismo.

Iperplasia surrenale idiopatica.
Medico (solo il 20-30% curato dalla surrenalectomia)
Chirurgico se refrattarietà dell’ipopotassiemia sintomatica alla terapia medica.

Iperaldosteronismo sensibile ai glucocorticoidi
Medico: desametasone alle dosi di 0,5-1,0 mg die .
Neoplasie surrenaliche associate ad eccesso di steroidi sessuali

Tumori surrenalici virilizzanti.
Chirurgico: asportazione della ghiandola coinvolta

Tumori surrenalici femminilizzanti.
asportazione chirurgica della massa.
Sindromi adrenogenitali
Carcinoma corticosurrenale
• raro;   0,2% di tutti i carcinomi;
• tumori solitamente voluminosi,
• distribuzione per età bimodale (10 e 50 aa); F>M,
• eventi genetici sono alla base dello sviluppo
• 75% dei pazienti si presenta al III o IV stadio di malattia.
Manifestazioni cliniche
Funzionanti (30-60%) con sindromi da produzione:
• Ipercortisolismo
• iperaldosteronismo
• o virilizzazione (tumori funzionanti più frequenti nelle
donne).
Non funzionanti:
• dolore addominale,
• incremento della circonferenza addominale,
• perdita di peso, debolezza,
• anoressia e nausea.
• massa addominale palpabile nel 50% dei casi
• epatomegalia 25% dei casi
Diagnosi
• TC addome (se> 6 cm, carcinoma sospetto)
• RMN
Se sospetto confermato:
• TC estesa al torace
• scintigrafia ossea.


I criteri clinici e istologici di malignità non sono stabiliti
con precisione:
Se > 100 g o > 10 cm considerate maligne.
Trattamento: chirurgico
linfoadenopatie sono evidenti nel 65% dei casi e solo l’80%
dei pazienti può essere sottoposto a resezione curativa.
esposizione ed incisione ampie per:
• evitare la rottura della capsula tumorale e la conseguente
disseminazione;
• migliore accesso ed esposizione degli organi adiacenti;
Se tumore a DX: incisione toracoaddominale.
Se tumore a SX o piccolo a DX: incisione sottocostale
allargata o una sottocostale bilaterale.
Il paziente posizionato sul fianco ed il tavolo operatorio
flesso.
Sopravvivenza dopo la resezione
Stadio I e II: 50% e 10% a 5 anni;
Stadio III: 22% a 5 anni.

Terapia adiuvante con mitotane
(la maggior parte degli oncologi riserva il suo uso per
pazienti con recidiva, metastasi o non resecabile).
Le metastasi da carcinoma corticosurrenalico insorgono
più spesso al polmone, ai linfonodi, al fegato o alle
ossa.
Altri chemioterapici sono risultati inefficaci.
Insufficienza surrenalica

• Descritta nel 1855 da 1855 Thomas Addison
• Incidenza pari a 1/4.500-6.250 pazienti ospedalizzati
• Usualmente diagnosticata dai 30 ai 50 anni
• Presente nel 20-30% dei pazienti con metastasi bilaterali
surrenaliche rilevate tramite TC.
Sintomatologia
I sintomi derivano dalla mancanza di glucocorticoidi e mineralcorticoidi.

Insufficienza surrenalica acuta




Insufficienza surrenalica cronica
affaticamento, perdita di peso, anoressia, nausea e vomito, dolore
addominale e diarrea.
Diagnosi.
• laboratorio: iponatriemia, iperpotassiemia,
iperazotemia e ipoglicemia;
a digiuno di tipo reattivo; può inoltre coesistere
ipercalcemia;
• striscio di sangue periferico: eosinofilia (15-20%
dei pazienti);
• Rx addome: calcificazioni surrenaliche (15% dei
casi);
• test rapido di stimolo con l’ACTH, concentrazioni
plasmatiche di ACTH e di cortisolo.
Trattamento.



della crisi surrenalica
feocromocitoma
• 10% dei pazienti ipertesi
• M=F e picco tra 40-50 anni
• incidenza 2/milione abitanti
• 4% incidentalomi, maligni nel 10% dei casi
• 90% insorgono nella midollare surrenalica (piu’ frequentemente a
dx).
• associato a difetti genetici .
regola del dieci (descrive bene il comportamento del feocromocitoma)
10% dei casi è bilaterale,
10% è extrasurrenalico,
10% è familiare,
10% maligno,
10% colpisce i bambini.
Localizzazione del feocromocitoma
Segni e sintomi.
aumento della pressione arteriosa (da lieve a crisi ipertensiva
drammatica).
       • persistente nel 50% dei pazienti,
       • parossistica nel 30%
       • assente nel 20%
Complicanze cardiovascolari: IMA, aritmie ed ictus.
Ipotensione ortostatica
Motilità gastrointestinale ridotta
Pazienti asintomatici con tumori funzionanti sono rari, e
tumori non funzionanti non sono comuni.
Morte improvvisa descritta
Diagnosi.

• Escrezione urinaria catecolamine e metaboliti
       catecolamine, metanefrine e VMA nelle urine
24h.
• Dosaggio plasmatico catecolamine
• TC e RMN
• Scintigrafia con 131I-MIBG
Metaboliti
 urinari
Catecolamine
 plasmatiche
RM: feocromocitoma (freccia nera)
Preparazione preoperatoria:
(1) controllo dell’ipertensione,
(2) blocco alfa adrenergico per prevenire crisi ipertensive
    intraoperatorie
(3) Reintegro di liquidi per prevenire il collasso cardiocircolatorio dopo
    la rimozione

Intraoperatoriamente:
Monitoraggio PA e posizionamento di Swan-Ganz
Anestesia con enflurano che isofluorano.
Se crisi ipertensiva intraoperatoria: infusione di sodio nitroprussiato

Postoperatorio
Somministrazione di liquidi per espandere il volume
  intravasale.
“soggiorno” in terapia intensiva con monitoraggio continuo
   di PA, PV e diuresi.
Feocromocitomi multipli
chirurgia
• accesso anteriore attraverso un’incisione
  xifopubica o sottocostale bilaterale.
• approccio posteriore
• approccio laparoscopico
In ogni caso:
• manipolazione minima del tumore,
• isolamento precoce della vena surrenalica,
• evitare rottura della capsula tumorale.
Incidentalomi
• notevole aumento dopo diffusione TC e RMN (1- 4% delle
indagini).
• Serie autoptiche hanno riportato masse surrenaliche nel 5-15%


Diagnosi differenziale
• adenomi corticali non funzionanti sono le lesioni più comuni
(36-94% dei casi).
• tumori attivi: feocromocitomi, adenomi secernenti cortisolo e gli
aldosteronomi
• carcinomi corticosurrenalici primitivi
(molto rari; di solito evidenti per le dimensioni)
Incidentalomi:
diagnosi differenziale
Forme funzionanti
                       (Valutazione biochimica)
Aldosteronoma.
iperaldosteronismo è caratterizzata da ipertensione e ipopotassiemia.
         •dosaggio aldosterone ed attività reninica

Adenomi secernenti cortisolo.
S. di Cushing clinicamente manifesta raramente associata con gli incidentalomi.
alterazioni nella secrezione di cortisolo nel 2-15%dei pazienti.
         •test notturno di soppressione con desametasone a basse dosi.
La storia naturale dei pazienti con incidentaloma e sindrome di Cushing
subclinica non è ben chiara ed il ruolo della chirurgia è controverso.
La surrenectomia è stata raccomandata per i pazienti più giovani (età < 50), per
quelli con bassi livelli di ACTH, ed in quelli con associato un recente aumento
ponderale, obesità, ipertensione, diabete o osteopenia.
Carcinoma corticosurrenalico.
• molto raro, 1-2% degli incidentalomi;
• probabilità > al crescere delle dimensioni della lesione (spesso > 6cm).

Feocromocitoma.
• 3-9% degli incidentalomi.
•misurazione delle catecolamine, delle metanefrine e del VMA (24h) nelle
urine.




NOTA: Sempre studiare il paziente dal punto di vista biochimico per escludere
feocromocitoma:
• crisi ipertensiva in un paziente con una lesione di questo genere non
diagnosticata!!!.
Tumori surrenalici non funzionanti
Adenomi corticali non funzionanti.
• maggioranza delle masse scoperte accidentalmente;
• radiologicamente lesioni omogenee con margini lisci e capsulati;
• rischio di progredire a lesioni autonome.

Metastasi surrenaliche.
• incidenza dell’1-30% dei pazienti con incidentaloma;
• metastasi da cancro della mammella, polmone, rene, melanoma e
linfoma;
• biopsia con ago sottile (FNA) sotto guida TC o ecografica.
Valutazione radiologica
Grande aiuto per stabilire malignità di queste lesioni.
(Cisti, mielolipomi ed emorragie surrenaliche non richiedono ulteriori valutazioni).

    • TC senza e con mezzo di contrasto;
    • RM;
    • Biopsia o FNA eco-guidata


NB: La diagnosi di feocromocitoma deve essere esclusa tramite
indagini biochimiche prima di eseguire la biopsia surrenalica per
evitare l’insorgenza di una crisi ipertensiva).
Incidentalomi: RM
Incidentaloma: Iter diagnostico/terapeutico.
chirurgia: indicazioni
surrenectomia:
• tumore attivo dal punto di vista ormonale;
• se non funzionanti, se > 6 cm o se le immagini TC
e/o RM depongono per un adenoma atipico.
• sospetta metastasi surrenalica monolaterale in
assenza di malattia diffusa


• se < 4 cm controlli TC o RMN a tre mesi e poi ad 1
anno.
• se 4-6 cm trattamento controverso.
approcci
•   transperitoneale anteriore,
• combinato toracoaddominale,
• posterolaterale,
• surrenectomia laparoscopica.
scelta dipende da:
• patologia sospettata;
• dimensioni lesione (se piccoli e verosimilmente di natura benigna:
accesso posteriore o laparoscopico);
• considerare adeguatezza esposizione e validita’ della resezione;
• se voluminosi (10-15 cm) approccio toracoaddominale per
un’asportazione in blocco con le strutture adiacenti interessate.
Approccio anteriore: tempi.
• fianco innalzato di 30° e tavolo operatorio flesso (SNG)
• incisione mediana o sottocostale bilaterale (accesso ad entrambi i
surreni e facilita l’esplorazione)
Se surrene destro
• esplorazione ed eventuale biopsie;
• mobilizzazione e retrazione anteromediale del lobo destro del fegato;
• mobilizzazione flessura epatica e colon traverso poi trazione mediale;
• manovra di Kocher del duodeno;
• dissezione del surrene dal margine superomediale, dove si legano
selettivamente e si sezionano piccole arteriole;
• dissecata della cava sul suo bordo posteromediale per identificare la
v. surrenalica destra allo sbocco nella cava inferiore;
• legatura e separazione della v. surrenalica dalla cava. (legatura
precoce se feocromocitoma) e legatura e dissezione vasi arteriosi
Se surrene sinistro
• mobilizzazione milza e dissezione legamento
splenocolico;
• retrazione mediale milza, stomaco e coda del pancreas
ed esposizione rene e surrene;
• isolatamento, legatura e dissezione v. surrenalica
sinistra;
• dissezione della ghiandola e legatura e dissezione vasi
arteriosi;
• posizionamento drenaggio addominale e/o toracico.
Approccio posteriore.
• piccoli tumori non sospetti per malignità.
• approccio ben tollerato, minor dolore postoperatorio e
più rapida ripresa della peristalsi intestinale.
• più difficoltoso con l’aumentare delle dimensioni del
tumore
• non raccomandato per l’asportazione di feocromocitomi
voluminosi, di tumori > 6 cm e di carcinomi
Approccio posteriore.
• paziente prono sul tavolo operatorio, piegato a livello
della vita,
• incisione curvilinea dalla linea mediana alla X costa
che viene proseguita inferiormente e lateralmente al
bordo superiore della cresta iliaca posteriore,
• dissezione dal tessuto adiposo sottocutaneo e il
muscolo gran dorsale fino alla fascia lombosacrale (m.
sacrospinale retratto medialmente),
• I vasi lombari intercorrenti e i nervi cutanei sono
sacrificati.
• Il muscolo sacrospinale è retratto medialmente e la XII ed il fascio
vascolare vengono resecati il più possibile medialmente;
• Si accede al retroperitoneo per esporre il grasso retroperitoneale e la
fascia di Gerota;
• Il diaframma viene quindi sollevato e la pleura separata da
quest’ultimo, che viene quindi diviso;
• La fascia di Gerota viene incisa ed il rene è retratto inferiormente per
esporre il surrene;
• La vena surrenalica, collocata più in profondità rispetto alle arterie,
viene legata appena si visualizza;
• A destra è necessaria un’attenta identificazione della vena surrenalica;
• La vena è legata e poi la ghiandola è liberata procedendo dalla
porzione laterale alla mediale;
• Il bordo inferiore della ghiandola è dissecato per ultimo per mantenere
l’attaccatura al rene e la trazione inferiore della stessa;
• Riparazione diframma, il riaccostamento fascia lombosacrale e
chiusura cute.
A, Approccio posteriore al surrene sinistro.
B, Approccio posteriore al surrene destro.
Surrenectomia videolaparoscopica.

•   no necessità di ricorrere a terapia antidolorifica;
• minor durata dell’ileo paralitico postoperatorio;
• cicatrici chirurgiche più estetiche, ripresa più rapida del
paziente e minori costi di ricovero;
• volume della lesione: indicato per piccole masse
surrenaliche nel contesto di ghiandole normali;
• procedura di scelta per pazienti con aldosteronomi,
piccoli adenomi producenti cortisolo e piccoli
feocromocitomi ereditari;
• esplorazione di tutto l’addome;
Surrenectomia videolaparoscopica.
• paziente   in decubito laterale e tavolo operatorio flesso con braccio del paziente
sollevato;
• l’operatore e l’assistente si posizionano rispettivamente alle spalle e di fronte al
paziente;
• insufflatore inserito nella cavità peritoneale sotto visione diretta o con ago di
Veress
• sotto visione, posizionamento di 3 trocars per strumenti intraperitoneali che
devono essere equidistanti, sulla linea traversa ideale che unisce il margine
laterale del muscolo retto; all’emiclaveare, tra margine costale e cresta iliaca.

• Strumenti sono: retrattore a ventaglio, pinze da presa, quelle da dissezione ed
aspiratore-irrigatore sono inseriti in addome alternativamente
surrene destro:
quarto trocar sull’ascellare posteriore nel retroperitoneo
• mobilizzazione lobo destro del fegato;
• identificazione surrene destro e dissezione dal polo superiore del rene e dalla cava
inferiore.
• legatura v. surrenalica destra e rami arteriosi
• posizionamento del surrene è posto in un sacchetto endoscopico da estrazione,
Surrene sinistro
• mobilizzazione milza e spostata medialmente.
• la milza, la coda del pancreas e lo stomaco sono spostati
anteriormente e superiormente
• mobilizzazione flessura sinistra del colon per permettere al colon
sinistro di scendere inferiormente ed anteriormente dal retroperitoneo.
• IV trocar posizionato sulla ascellare posteriore.


Surrenectomia parziale
pazienti con feocromocitoma ereditario (inclusi MEN 2A, 2B e malattia
di von Hippel-Lindau)poiche’ possono sviluppare feocromocitomi
bilaterali.
• a cielo aperto;
• per via videolaparoscopica.
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Patologie surrelaniche di interesse chirurgico

  • 1. Patologie del Surrene di interesse chirurgico
  • 2. Surrene: cenni di storia • prima descrizione anatomica da Eustachio nel 1563; • ruolo fisiologico nel 1855 da Addison • Brown-Sequard: effetti della surrenalectomia nell’ animale; • anni ’30 ed utilizzo di estratti della corteccia in pazienti affetti da insufficienza surrenalica. • isolamento degli ormoni steroidei di origine surrenalica utilizzati poi nel trattamento dell’insufficienza surrenalica e dell’artrite reumatoide. • XX secolo identificate sindromi da disfunzione surrenalica: Cushing nel 1912 ipercortisolismo; Iperaldosteronismo primitivo descritto da Conn nel 1955 • 1 caso di feocromocitoma descritto da Frankel nel 1886.
  • 3.
  • 4.
  • 5. Patologia della corteccia surrenale Sindrome di Cushing Descritta nel 1932 da Harvey Cushing; sindrome di Cushing si riferisce ai segni e sintomi dell’ipercortisolismo indipendentemente dalla causa; malattia di Cushing sindrome causata da un adenoma ipofisario. Incidenza: 10 casi per milione
  • 6. - Assunzione esogena di corticosteroidi sintetici (causa più frequente) - Ipercortisolismo endogeno dovuto ad un’aumentata produzione di cortisolo da parte dei surreni: . ACTH dipendente 80% . ACTH indipendente 20% dovute a: tumori ipofisari a secrezione di ACTH (malattia di Cushing) produzione di ACTH ectopica da parte di altre neoplasie (carcinoidi bronchiali e tumori a piccole cellule del polmone)
  • 9. Diagnosi - Dosaggio del cortisolo libero urinario delle 24 ore - Test di soppressione notturna con desametasone a basse dosi. - Test di soppressione con ormone stimolante la corticotropina e desametasone. - Dosaggio ematico di ormone corticotropo. - Test di soppressione con desametasone ad alte dosi. - Test al CRH. - TC e RM
  • 10.
  • 11.
  • 12. Trattamento L’unico trattamento efficace è la rimozione della causa primitiva dell’eccesso di cortisolo sia essa una lesione surrenalica, ipofisaria o ectopica. • Malattia di Cushing: rimozione chirurgica per via transfenoidale dell’adenoma ipofisario, • Sindrome da secrezione ectopica di ACTH
  • 13. Trattamento Adenoma surrenalico ed iperplasia corteccia surrenalica: • L’eziologia surrenalica è riconosciuta nel 10-25% dei pazienti; • Adenoma solitario del surrene 80-90% dei casi, spesso associato ad atrofia della corticale surrenalica adiacente e di quella controlaterale; Terapia: chirurgica Se < 6 cm è asportabile tramite approccio posteriore o laparoscopico. Se > 6 cm o sospetta malignità approccio classico per via anteriore
  • 14. Surrenalectomia: Trattamento sostitutivo peri/postoperatorio • sostitutivo con glicocorticoidi sostitutivo con idrocortisone (2 anni). Inadeguatezza si manifesta con segni di insufficienza surrenalica; Eccesso causa sindrome di Cushing. La durata dipende dalla normalizzazione del test all’ACTH.
  • 15. Iperaldosteronismo (Conn 1955) Iperproduzione di aldosterone con ipertensione ed ipokalemia
  • 16. Primario: • M/F 2/1 • tra i 30 ed i 50 anni • incidenza stimata intorno all’1% (forse vicina al 8.5%) Secondario: risposta fisiologica alla iperstimolazione del sistema renina-angiotensina Terapia: rimozione causa della iperstimolazione
  • 17. Segni e sintomi • generalmente una moderata ipertensione diastolica • non sono presenti edemi, • ipokaliemia spontanea nell’80-90% dei casi (facilmente provocabile nei restanti), • fatica e debolezza muscolare, poliuria e polidipsia, • inappropriata secrezione di insulina ed iperglicemia a digiuno (25% dei casi).
  • 18. Diagnosi Criteri: (1) ipertensione diastolica in assenza di edema, (2) Basse concentrazioni di renina nonostante l’evidenza di ipovolemia (3) ipersecrezione di aldosterone che prosegue nonostante l’evidenza di un aumento concomitante della volemia. Scopi: (1) stabilirne la primitività; (2) distinguere tra la presenza di un adenoma surrenalico, e l’iperplasia bilaterale idiopatica, trattabile con terapia farmacologica; (3) localizzare il tumore surrenalico.
  • 20. Una volta stabilita la diagnosi è necessario differenziare tra adenoma surrenalico ed iperplasia surrenale bilaterale idiopatica
  • 21. Trattamento dell’ iperaldosteronismo primario: Adenoma surrenalico Asportazione chirurgica curativa in oltre il 90% dei pazienti: L’approccio chirurgico preferito per adenomi surrenalici di 1-3 cm: LAPAROSCOPICO od APERTO POSTERIORE Preparazione all’intervento chirurgico: Somministrazione immediatamente prima dell’anestesia di spironolattone e potassio La risposta della pressione arteriosa alla somministrazione di spironolattone è predittivo per il successo terapeutico; Fattori che influenzano negativamente il successo dell’ intervento chirurgico: • durata e gravita’ ipertensione • modificazioni renali (istologiche) • età > 50 anni, • sesso maschile • multinodularità del surrene
  • 22. Se sospetto di carcinoma con produzione di aldosterone: approccio transaddominale anteriore (valutazione reale estensione ed eventuali metastasi) . Non è mai indicato eseguire una surrenalectomia bilaterale in caso di adenoma dei due surreni: insufficienza surrenalica molto più difficile da trattare rispetto all’ipertensione arteriosa causata dall’iperaldosteronismo. Iperplasia surrenale idiopatica. Medico (solo il 20-30% curato dalla surrenalectomia) Chirurgico se refrattarietà dell’ipopotassiemia sintomatica alla terapia medica. Iperaldosteronismo sensibile ai glucocorticoidi Medico: desametasone alle dosi di 0,5-1,0 mg die . Neoplasie surrenaliche associate ad eccesso di steroidi sessuali Tumori surrenalici virilizzanti. Chirurgico: asportazione della ghiandola coinvolta Tumori surrenalici femminilizzanti. asportazione chirurgica della massa.
  • 24. Carcinoma corticosurrenale • raro; 0,2% di tutti i carcinomi; • tumori solitamente voluminosi, • distribuzione per età bimodale (10 e 50 aa); F>M, • eventi genetici sono alla base dello sviluppo • 75% dei pazienti si presenta al III o IV stadio di malattia.
  • 25. Manifestazioni cliniche Funzionanti (30-60%) con sindromi da produzione: • Ipercortisolismo • iperaldosteronismo • o virilizzazione (tumori funzionanti più frequenti nelle donne). Non funzionanti: • dolore addominale, • incremento della circonferenza addominale, • perdita di peso, debolezza, • anoressia e nausea. • massa addominale palpabile nel 50% dei casi • epatomegalia 25% dei casi
  • 26. Diagnosi • TC addome (se> 6 cm, carcinoma sospetto) • RMN Se sospetto confermato: • TC estesa al torace • scintigrafia ossea. I criteri clinici e istologici di malignità non sono stabiliti con precisione: Se > 100 g o > 10 cm considerate maligne.
  • 27. Trattamento: chirurgico linfoadenopatie sono evidenti nel 65% dei casi e solo l’80% dei pazienti può essere sottoposto a resezione curativa. esposizione ed incisione ampie per: • evitare la rottura della capsula tumorale e la conseguente disseminazione; • migliore accesso ed esposizione degli organi adiacenti; Se tumore a DX: incisione toracoaddominale. Se tumore a SX o piccolo a DX: incisione sottocostale allargata o una sottocostale bilaterale. Il paziente posizionato sul fianco ed il tavolo operatorio flesso.
  • 28. Sopravvivenza dopo la resezione Stadio I e II: 50% e 10% a 5 anni; Stadio III: 22% a 5 anni. Terapia adiuvante con mitotane (la maggior parte degli oncologi riserva il suo uso per pazienti con recidiva, metastasi o non resecabile). Le metastasi da carcinoma corticosurrenalico insorgono più spesso al polmone, ai linfonodi, al fegato o alle ossa. Altri chemioterapici sono risultati inefficaci.
  • 29. Insufficienza surrenalica • Descritta nel 1855 da 1855 Thomas Addison • Incidenza pari a 1/4.500-6.250 pazienti ospedalizzati • Usualmente diagnosticata dai 30 ai 50 anni • Presente nel 20-30% dei pazienti con metastasi bilaterali surrenaliche rilevate tramite TC.
  • 30.
  • 31. Sintomatologia I sintomi derivano dalla mancanza di glucocorticoidi e mineralcorticoidi. Insufficienza surrenalica acuta Insufficienza surrenalica cronica affaticamento, perdita di peso, anoressia, nausea e vomito, dolore addominale e diarrea.
  • 32. Diagnosi. • laboratorio: iponatriemia, iperpotassiemia, iperazotemia e ipoglicemia; a digiuno di tipo reattivo; può inoltre coesistere ipercalcemia; • striscio di sangue periferico: eosinofilia (15-20% dei pazienti); • Rx addome: calcificazioni surrenaliche (15% dei casi); • test rapido di stimolo con l’ACTH, concentrazioni plasmatiche di ACTH e di cortisolo.
  • 34. feocromocitoma • 10% dei pazienti ipertesi • M=F e picco tra 40-50 anni • incidenza 2/milione abitanti • 4% incidentalomi, maligni nel 10% dei casi • 90% insorgono nella midollare surrenalica (piu’ frequentemente a dx). • associato a difetti genetici . regola del dieci (descrive bene il comportamento del feocromocitoma) 10% dei casi è bilaterale, 10% è extrasurrenalico, 10% è familiare, 10% maligno, 10% colpisce i bambini.
  • 36.
  • 37. Segni e sintomi. aumento della pressione arteriosa (da lieve a crisi ipertensiva drammatica). • persistente nel 50% dei pazienti, • parossistica nel 30% • assente nel 20% Complicanze cardiovascolari: IMA, aritmie ed ictus. Ipotensione ortostatica Motilità gastrointestinale ridotta Pazienti asintomatici con tumori funzionanti sono rari, e tumori non funzionanti non sono comuni. Morte improvvisa descritta
  • 38. Diagnosi. • Escrezione urinaria catecolamine e metaboliti catecolamine, metanefrine e VMA nelle urine 24h. • Dosaggio plasmatico catecolamine • TC e RMN • Scintigrafia con 131I-MIBG
  • 42. Preparazione preoperatoria: (1) controllo dell’ipertensione, (2) blocco alfa adrenergico per prevenire crisi ipertensive intraoperatorie (3) Reintegro di liquidi per prevenire il collasso cardiocircolatorio dopo la rimozione Intraoperatoriamente: Monitoraggio PA e posizionamento di Swan-Ganz Anestesia con enflurano che isofluorano. Se crisi ipertensiva intraoperatoria: infusione di sodio nitroprussiato Postoperatorio Somministrazione di liquidi per espandere il volume intravasale. “soggiorno” in terapia intensiva con monitoraggio continuo di PA, PV e diuresi.
  • 44. chirurgia • accesso anteriore attraverso un’incisione xifopubica o sottocostale bilaterale. • approccio posteriore • approccio laparoscopico In ogni caso: • manipolazione minima del tumore, • isolamento precoce della vena surrenalica, • evitare rottura della capsula tumorale.
  • 45. Incidentalomi • notevole aumento dopo diffusione TC e RMN (1- 4% delle indagini). • Serie autoptiche hanno riportato masse surrenaliche nel 5-15% Diagnosi differenziale • adenomi corticali non funzionanti sono le lesioni più comuni (36-94% dei casi). • tumori attivi: feocromocitomi, adenomi secernenti cortisolo e gli aldosteronomi • carcinomi corticosurrenalici primitivi (molto rari; di solito evidenti per le dimensioni)
  • 47. Forme funzionanti (Valutazione biochimica) Aldosteronoma. iperaldosteronismo è caratterizzata da ipertensione e ipopotassiemia. •dosaggio aldosterone ed attività reninica Adenomi secernenti cortisolo. S. di Cushing clinicamente manifesta raramente associata con gli incidentalomi. alterazioni nella secrezione di cortisolo nel 2-15%dei pazienti. •test notturno di soppressione con desametasone a basse dosi. La storia naturale dei pazienti con incidentaloma e sindrome di Cushing subclinica non è ben chiara ed il ruolo della chirurgia è controverso. La surrenectomia è stata raccomandata per i pazienti più giovani (età < 50), per quelli con bassi livelli di ACTH, ed in quelli con associato un recente aumento ponderale, obesità, ipertensione, diabete o osteopenia.
  • 48. Carcinoma corticosurrenalico. • molto raro, 1-2% degli incidentalomi; • probabilità > al crescere delle dimensioni della lesione (spesso > 6cm). Feocromocitoma. • 3-9% degli incidentalomi. •misurazione delle catecolamine, delle metanefrine e del VMA (24h) nelle urine. NOTA: Sempre studiare il paziente dal punto di vista biochimico per escludere feocromocitoma: • crisi ipertensiva in un paziente con una lesione di questo genere non diagnosticata!!!.
  • 49. Tumori surrenalici non funzionanti Adenomi corticali non funzionanti. • maggioranza delle masse scoperte accidentalmente; • radiologicamente lesioni omogenee con margini lisci e capsulati; • rischio di progredire a lesioni autonome. Metastasi surrenaliche. • incidenza dell’1-30% dei pazienti con incidentaloma; • metastasi da cancro della mammella, polmone, rene, melanoma e linfoma; • biopsia con ago sottile (FNA) sotto guida TC o ecografica.
  • 50. Valutazione radiologica Grande aiuto per stabilire malignità di queste lesioni. (Cisti, mielolipomi ed emorragie surrenaliche non richiedono ulteriori valutazioni). • TC senza e con mezzo di contrasto; • RM; • Biopsia o FNA eco-guidata NB: La diagnosi di feocromocitoma deve essere esclusa tramite indagini biochimiche prima di eseguire la biopsia surrenalica per evitare l’insorgenza di una crisi ipertensiva).
  • 53. chirurgia: indicazioni surrenectomia: • tumore attivo dal punto di vista ormonale; • se non funzionanti, se > 6 cm o se le immagini TC e/o RM depongono per un adenoma atipico. • sospetta metastasi surrenalica monolaterale in assenza di malattia diffusa • se < 4 cm controlli TC o RMN a tre mesi e poi ad 1 anno. • se 4-6 cm trattamento controverso.
  • 54. approcci • transperitoneale anteriore, • combinato toracoaddominale, • posterolaterale, • surrenectomia laparoscopica. scelta dipende da: • patologia sospettata; • dimensioni lesione (se piccoli e verosimilmente di natura benigna: accesso posteriore o laparoscopico); • considerare adeguatezza esposizione e validita’ della resezione; • se voluminosi (10-15 cm) approccio toracoaddominale per un’asportazione in blocco con le strutture adiacenti interessate.
  • 55. Approccio anteriore: tempi. • fianco innalzato di 30° e tavolo operatorio flesso (SNG) • incisione mediana o sottocostale bilaterale (accesso ad entrambi i surreni e facilita l’esplorazione) Se surrene destro • esplorazione ed eventuale biopsie; • mobilizzazione e retrazione anteromediale del lobo destro del fegato; • mobilizzazione flessura epatica e colon traverso poi trazione mediale; • manovra di Kocher del duodeno; • dissezione del surrene dal margine superomediale, dove si legano selettivamente e si sezionano piccole arteriole; • dissecata della cava sul suo bordo posteromediale per identificare la v. surrenalica destra allo sbocco nella cava inferiore; • legatura e separazione della v. surrenalica dalla cava. (legatura precoce se feocromocitoma) e legatura e dissezione vasi arteriosi
  • 56.
  • 57. Se surrene sinistro • mobilizzazione milza e dissezione legamento splenocolico; • retrazione mediale milza, stomaco e coda del pancreas ed esposizione rene e surrene; • isolatamento, legatura e dissezione v. surrenalica sinistra; • dissezione della ghiandola e legatura e dissezione vasi arteriosi; • posizionamento drenaggio addominale e/o toracico.
  • 58. Approccio posteriore. • piccoli tumori non sospetti per malignità. • approccio ben tollerato, minor dolore postoperatorio e più rapida ripresa della peristalsi intestinale. • più difficoltoso con l’aumentare delle dimensioni del tumore • non raccomandato per l’asportazione di feocromocitomi voluminosi, di tumori > 6 cm e di carcinomi
  • 59. Approccio posteriore. • paziente prono sul tavolo operatorio, piegato a livello della vita, • incisione curvilinea dalla linea mediana alla X costa che viene proseguita inferiormente e lateralmente al bordo superiore della cresta iliaca posteriore, • dissezione dal tessuto adiposo sottocutaneo e il muscolo gran dorsale fino alla fascia lombosacrale (m. sacrospinale retratto medialmente), • I vasi lombari intercorrenti e i nervi cutanei sono sacrificati.
  • 60. • Il muscolo sacrospinale è retratto medialmente e la XII ed il fascio vascolare vengono resecati il più possibile medialmente; • Si accede al retroperitoneo per esporre il grasso retroperitoneale e la fascia di Gerota; • Il diaframma viene quindi sollevato e la pleura separata da quest’ultimo, che viene quindi diviso; • La fascia di Gerota viene incisa ed il rene è retratto inferiormente per esporre il surrene; • La vena surrenalica, collocata più in profondità rispetto alle arterie, viene legata appena si visualizza; • A destra è necessaria un’attenta identificazione della vena surrenalica; • La vena è legata e poi la ghiandola è liberata procedendo dalla porzione laterale alla mediale; • Il bordo inferiore della ghiandola è dissecato per ultimo per mantenere l’attaccatura al rene e la trazione inferiore della stessa; • Riparazione diframma, il riaccostamento fascia lombosacrale e chiusura cute.
  • 61. A, Approccio posteriore al surrene sinistro.
  • 62. B, Approccio posteriore al surrene destro.
  • 63. Surrenectomia videolaparoscopica. • no necessità di ricorrere a terapia antidolorifica; • minor durata dell’ileo paralitico postoperatorio; • cicatrici chirurgiche più estetiche, ripresa più rapida del paziente e minori costi di ricovero; • volume della lesione: indicato per piccole masse surrenaliche nel contesto di ghiandole normali; • procedura di scelta per pazienti con aldosteronomi, piccoli adenomi producenti cortisolo e piccoli feocromocitomi ereditari; • esplorazione di tutto l’addome;
  • 64. Surrenectomia videolaparoscopica. • paziente in decubito laterale e tavolo operatorio flesso con braccio del paziente sollevato; • l’operatore e l’assistente si posizionano rispettivamente alle spalle e di fronte al paziente; • insufflatore inserito nella cavità peritoneale sotto visione diretta o con ago di Veress • sotto visione, posizionamento di 3 trocars per strumenti intraperitoneali che devono essere equidistanti, sulla linea traversa ideale che unisce il margine laterale del muscolo retto; all’emiclaveare, tra margine costale e cresta iliaca. • Strumenti sono: retrattore a ventaglio, pinze da presa, quelle da dissezione ed aspiratore-irrigatore sono inseriti in addome alternativamente surrene destro: quarto trocar sull’ascellare posteriore nel retroperitoneo • mobilizzazione lobo destro del fegato; • identificazione surrene destro e dissezione dal polo superiore del rene e dalla cava inferiore. • legatura v. surrenalica destra e rami arteriosi • posizionamento del surrene è posto in un sacchetto endoscopico da estrazione,
  • 65.
  • 66. Surrene sinistro • mobilizzazione milza e spostata medialmente. • la milza, la coda del pancreas e lo stomaco sono spostati anteriormente e superiormente • mobilizzazione flessura sinistra del colon per permettere al colon sinistro di scendere inferiormente ed anteriormente dal retroperitoneo. • IV trocar posizionato sulla ascellare posteriore. Surrenectomia parziale pazienti con feocromocitoma ereditario (inclusi MEN 2A, 2B e malattia di von Hippel-Lindau)poiche’ possono sviluppare feocromocitomi bilaterali. • a cielo aperto; • per via videolaparoscopica.