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Informativa in merito all’accreditamento per lo
schema di certificazione UNI ISO 20121:2013
Sistemi di gestione sostenibile degli eventi (ESMS)
Requisiti e guida per l’utilizzo
Milano, 31 marzo 2014
Dott. Emanuele Riva – Direttore
ACCREDIA - Dipartimento Certificazione e Ispezione
1
Sommario
1. Introduzione
2. Contesto Normativo
3. Norma e regole di accreditamento
4. Iter di certificazione
5. Processo di accreditamento
6. Mantenimento dell’accreditamento
2
1. Introduzione
BS 8901
"Specification for a sustainable event management system"
UNI ISO 20121:2013
È rivolta sia ad aziende che si occupano di organizzazioni di eventi come core
business, ma anche ad organizzazioni che intendono implementare o migliorare
la propria capacità di organizzare i propri eventi aziendali in modo sostenibile.
Necessita di un "analisi iniziale di significatività" (6.1.2), come la norma
ISO 14001 (identificare gli aspetti di sviluppo sostenibile, e valutarne il
significato – rilevanza/importanza - associato alle proprie attività), ma
considera anche la dimensione sociale ed economica dell’evento e non solo
quella ambientale.
3
2. Contesto Normativo
Contesto:
 La norma si basa sui principi consolidati del sistema di gestione
 Include alcuni elementi caratteristici della ISO 26000
 È rivolta a varie tipologie di eventi (dalla manifestazione sportiva
all'happy hours di un wine bar)
 Integra il modello PDCA
 Quante volte vengono citate altre Famiglie di norme (esclusa bibliografia)
 ISO 26000 12 volte
 ISO Guide 73 5 volte
 ISO 9000 4 volte
 ISO 14001 4 volte
4
2. Contesto Normativo
IMPORTANTE:
La verifica fatta a fronte di questa norma deve prevede l'analisi
della normativa applicabile
Esempio:
Il D.Lgs 69/2013 fa rientrare nel campo di applicabilità del testo unico le
attività di approntamento e smantellamento di alcune strutture allestite o
tensostrutture per manifestazioni fieristiche e dà indicazioni pratiche per
eseguire la verifica dell'idoneità tecnico-professionale di queste.
5
2. Contesto Normativo
Requisiti:
 Politica del sistema di gestione.
 Analisi del contesto di riferimento (scopo del sistema, principi di
riferimento…).
 Impegno della direzione e leadership (responsabilità, ruoli…).
 Pianificazione del servizio, obbiettivi, target.
 Risorse, competenze, comunicazione, documentazione.
 Attività e Controllo operativo.
 Valutazione delle performance (compresi audit interni).
 Miglioramento.
6
7
2. Contesto Normativo
IMPORTANTE:
Non è l'evento in se stesso che si può dichiarare conforme alla norma,
bensì il sistema di gestione.
Lo scopo di certificazione deve chiarire se il sistema dell'organizzazione è
applicabile ad un evento o ad una tipologia ripetitiva di aventi
Le FASI PRINCIPALI dell'iter di certificazione seguono la ISO 17021:
• Verifica di certificazione in due fasi (stage1 e stage2);
• Verifica della conformità del sistema rispetto alla norma di riferimento ed
emissione del certificato;
• Verifiche annuali di sorveglianza;
• Rinnovo della certificazione a 3 anni dall'emissione del certificato.
8
2. Contesto Normativo
IMPORTANTE:
 ISO/IEC DTS 17021 – 4:2013 "Competence requirements for auditing and
certification of event sustainability management".
 Tutte le persone coinvolte nella certificazione di sistemi di gestione degli
eventi sostenibili dovrebbero avere un livello di conmpetenza che include le
compretenze descritte nella ISO 17021 così come le conoscernze riportate
nella specifica tecnica riassunte nella tabella successiva.
9
10
11
12
2. Contesto Normativo
13
2. Contesto Normativo
ISO/IEC DTS 17021-4:
I requisiti di competenza specifici e le conoscenze che un team di audit
dovrebbe avere nell'organizzazione dell'evento riguardano:
 L'ambiente:
• emissioni / rilasci e di potenziali impatti negativi che si possono avere su
terra, aria e acqua;
• tecniche necessarie a monitorare i problemi ambientali;
• utilizzo efficace ed efficiente delle risorse necessarie per organizzare
l'evento.
 L'economia:
• impatti diretti e indiretti, tra cui il ritorni degli investimenti e di altri
benefit per le popolazioni locali e per le parti interessate nell'evento;
• tecniche di monitoraggio dei problemi economici.
14
2. Contesto Normativo
ISO/IEC DTS 17021-4:
.
 Il sociale:
• Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), che promuove il lavoro
dignitoso e produttivo in condizioni di libertà, uguaglianza, sicurezza e
dignità umana per uomini e donne;
• bisogni, aspettative e preoccupazioni della comunità locale e della forza
lavoro;
• tecniche utilizzate per monitorare le questioni sociali.
15
3. Norme e regole di accreditamento
 UNI CEI EN ISO 17021:2011
 Criteri di competenza: si rimanda al draft della ISO 17021-4
 Competenze del GVI: comprendono la sfera economica e sociale di un
organizzazione.
 Imparzialità: deve essere valutata con riferimento al singolo evento,
inclusi gli sponsor
 Tempi di verifica: si rimanda al documento IAF MD 05 per le regole
previste per i sistemi di gestione ambientale (SGA) e al documento IAF
MD 11 per gli audit di sistemi di gestione integrata
 Sorveglianza: 2 visite nel ciclo di certificazione (ogni anno deve
essere verificata almeno una edizione di evento on site, se gestito
durante l'anno dall’organizzazione.)
16
4. Iter di certificazione
Dipende dal TIPO DI ORGANIZZAZIONE:
1. Società responsabile del sistema di gestione dell'evento (che può
gestire eventi ripetitivi, singoli o di prima realizzazione).
2. Società che offrono dei servizi includibili in eventi sostenibili (come
società di catering, lavoro interinale, hostess, sicurezza e stewardship,
energia e bagni chimici).
3. Strutture e piattaforme dove si possono svolgere eventi (come quartieri
fieristici, centri congressuali, hotel, stadi, palazzetti sportivi, aree e
strutture di proprietà o gestione pubblica)
17
4. Iter di certificazione
Tipo1. Società responsabile del sistema di gestione dell'evento:
 PRIMA del rilascio del certificato deve essere verificata l'attività di
progettazione di un'edizione dell'evento
 Le FASI SUCCESSIVE (monitoraggio durante l'evento e attività di reporting)
devono essere verificate quando sono disponibili
 Un evento può essere riportato sul certificato solo se è previsto che vengano
verificate tutte e 3 le fasi dell'evento (progettazione, monitoraggio e
reporting) per almeno una stessa edizione.
 Durante il ciclo di sorveglianza di tutti gli eventi riportati sul certificato
devono essere verificate le principali 3 fasi di gestione di un evento, per
almeno una edizione
 Il certificato deve riprendere il nome dell'evento.
18
4. Iter di certificazione
Tipo2. Società che offrono dei servizi includibili in eventi sostenibili:
 PRIMA del rilascio del certificato deve essere verificata almeno una fase tra
quelle di progettazione, monitoraggio e reporting collegata ad una edizione di
un evento
 Un evento può essere riportato sul certificato solo se è stata verificata
almeno una delle tre fasi per almeno una edizione.
 Durante il ciclo di sorveglianza di tutti gli eventi riportati sul certificato
devono essere verificate le principali 3 fasi di gestione di una edizione di un
evento (progettazione, monitoraggio e reporting)
 Il certificato deve esplicitare i servizi coinvolti (le "typical event
functional activities" riportate nell'allegato A alla ISO 17021-4). Si può far
riferimento all'evento o alla serie di eventi più significativi gestiti
dall'organizzazione
19
4. Iter di certificazione
Tipo3. Strutture e piattaforme dove si possono svolgere eventi:
 PRIMA del rilascio del certificato deve essere verificata almeno una fase tra
quelle di progettazione, monitoraggio e reporting collegata ad una edizione
di un evento
 Un evento può essere riportato sul certificato solo se è stata verificata
almeno una delle tre fasi per almeno una edizione.
 Durante il ciclo di sorveglianza di tutti gli eventi riportati sul certificato
devono essere verificate le principali 3 fasi di gestione di una edizione di un
evento (progettazione, monitoraggio e reporting)
 Il certificato deve esplicitare le infrastrutture offerte. Si può far
riferimento all'evento o alla serie di eventi più significativi gestiti
dall'organizzazione.
20
4. Iter di certificazione
 I criteri di campionamento devono essere definiti da apposita procedura
interna dell’organismo.
Si riporta di seguito una nota al momento inserita al punto 9.3.2.2 del draft
della ISO 17021:2015:
Note: It can be necessary to adjust the periodicity of surveillance audit to
accommodate factors such as seasons or management systems certification of
a limited duration.
21
5. Processo di accreditamento
Si devono considerare diverse casistiche in base agli accreditamenti ACCREDIA
già posseduti dall'Organismo di Certificazione che presenta la domanda di
accreditamento o estensione
22
5. Processo di accreditamento
Documentazione da presentare ad ACCREDIA per l'esame
documentale:
 Lista di riscontro o linea guida o istruzioni predisposte dall'ODC per il
GVI;
 Curricula degli ispettori e dei Decision Maker;
 Modulo del Rapporto di visita;
 Attestato/Certificato rilasciato dall'ODC;
 Lista dei certificati già emessi e delle prossime attività di verifica.
 Procedure/regolamenti contrattuali applicabili alla verifica, nonchè le
procedure interne per la gestione della pratica di certificazione;
 Per gli ODC NON accreditati ISO/IEC 17021, oltre ai documenti sopra
riportati, occorre inviare la documentazione richiesta nella domanda di
accreditamento.
23
6. Mantenimento dell’accreditamento
Durante l'intero ciclo di accreditamento verranno condotte le
seguenti verifiche:
 Se l'ODC ha emesso meno di 50 certificati nello schema di certificazione,
deve essere fatta una verifica in accompagnamento e una verifica in
sede;
 Se l'ODC ha emesso tra 51 e 200 certificati nello schema di
certificazione, devono essere fatte 2 verifiche in accompagnamento e 1
verifica in sede;
 Se l'ODC ha emesso più di 201 certificati nello schema, devono essere
fatte 2 verifiche in accompagnamento e 2 verifiche in sede

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Riva uniiso20121 31marzo2014

  • 1. ACCREDIA L’ente italiano di accreditamento Informativa in merito all’accreditamento per lo schema di certificazione UNI ISO 20121:2013 Sistemi di gestione sostenibile degli eventi (ESMS) Requisiti e guida per l’utilizzo Milano, 31 marzo 2014 Dott. Emanuele Riva – Direttore ACCREDIA - Dipartimento Certificazione e Ispezione 1
  • 2. Sommario 1. Introduzione 2. Contesto Normativo 3. Norma e regole di accreditamento 4. Iter di certificazione 5. Processo di accreditamento 6. Mantenimento dell’accreditamento 2
  • 3. 1. Introduzione BS 8901 "Specification for a sustainable event management system" UNI ISO 20121:2013 È rivolta sia ad aziende che si occupano di organizzazioni di eventi come core business, ma anche ad organizzazioni che intendono implementare o migliorare la propria capacità di organizzare i propri eventi aziendali in modo sostenibile. Necessita di un "analisi iniziale di significatività" (6.1.2), come la norma ISO 14001 (identificare gli aspetti di sviluppo sostenibile, e valutarne il significato – rilevanza/importanza - associato alle proprie attività), ma considera anche la dimensione sociale ed economica dell’evento e non solo quella ambientale. 3
  • 4. 2. Contesto Normativo Contesto:  La norma si basa sui principi consolidati del sistema di gestione  Include alcuni elementi caratteristici della ISO 26000  È rivolta a varie tipologie di eventi (dalla manifestazione sportiva all'happy hours di un wine bar)  Integra il modello PDCA  Quante volte vengono citate altre Famiglie di norme (esclusa bibliografia)  ISO 26000 12 volte  ISO Guide 73 5 volte  ISO 9000 4 volte  ISO 14001 4 volte 4
  • 5. 2. Contesto Normativo IMPORTANTE: La verifica fatta a fronte di questa norma deve prevede l'analisi della normativa applicabile Esempio: Il D.Lgs 69/2013 fa rientrare nel campo di applicabilità del testo unico le attività di approntamento e smantellamento di alcune strutture allestite o tensostrutture per manifestazioni fieristiche e dà indicazioni pratiche per eseguire la verifica dell'idoneità tecnico-professionale di queste. 5
  • 6. 2. Contesto Normativo Requisiti:  Politica del sistema di gestione.  Analisi del contesto di riferimento (scopo del sistema, principi di riferimento…).  Impegno della direzione e leadership (responsabilità, ruoli…).  Pianificazione del servizio, obbiettivi, target.  Risorse, competenze, comunicazione, documentazione.  Attività e Controllo operativo.  Valutazione delle performance (compresi audit interni).  Miglioramento. 6
  • 7. 7 2. Contesto Normativo IMPORTANTE: Non è l'evento in se stesso che si può dichiarare conforme alla norma, bensì il sistema di gestione. Lo scopo di certificazione deve chiarire se il sistema dell'organizzazione è applicabile ad un evento o ad una tipologia ripetitiva di aventi Le FASI PRINCIPALI dell'iter di certificazione seguono la ISO 17021: • Verifica di certificazione in due fasi (stage1 e stage2); • Verifica della conformità del sistema rispetto alla norma di riferimento ed emissione del certificato; • Verifiche annuali di sorveglianza; • Rinnovo della certificazione a 3 anni dall'emissione del certificato.
  • 8. 8 2. Contesto Normativo IMPORTANTE:  ISO/IEC DTS 17021 – 4:2013 "Competence requirements for auditing and certification of event sustainability management".  Tutte le persone coinvolte nella certificazione di sistemi di gestione degli eventi sostenibili dovrebbero avere un livello di conmpetenza che include le compretenze descritte nella ISO 17021 così come le conoscernze riportate nella specifica tecnica riassunte nella tabella successiva.
  • 9. 9
  • 10. 10
  • 11. 11
  • 13. 13 2. Contesto Normativo ISO/IEC DTS 17021-4: I requisiti di competenza specifici e le conoscenze che un team di audit dovrebbe avere nell'organizzazione dell'evento riguardano:  L'ambiente: • emissioni / rilasci e di potenziali impatti negativi che si possono avere su terra, aria e acqua; • tecniche necessarie a monitorare i problemi ambientali; • utilizzo efficace ed efficiente delle risorse necessarie per organizzare l'evento.  L'economia: • impatti diretti e indiretti, tra cui il ritorni degli investimenti e di altri benefit per le popolazioni locali e per le parti interessate nell'evento; • tecniche di monitoraggio dei problemi economici.
  • 14. 14 2. Contesto Normativo ISO/IEC DTS 17021-4: .  Il sociale: • Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), che promuove il lavoro dignitoso e produttivo in condizioni di libertà, uguaglianza, sicurezza e dignità umana per uomini e donne; • bisogni, aspettative e preoccupazioni della comunità locale e della forza lavoro; • tecniche utilizzate per monitorare le questioni sociali.
  • 15. 15 3. Norme e regole di accreditamento  UNI CEI EN ISO 17021:2011  Criteri di competenza: si rimanda al draft della ISO 17021-4  Competenze del GVI: comprendono la sfera economica e sociale di un organizzazione.  Imparzialità: deve essere valutata con riferimento al singolo evento, inclusi gli sponsor  Tempi di verifica: si rimanda al documento IAF MD 05 per le regole previste per i sistemi di gestione ambientale (SGA) e al documento IAF MD 11 per gli audit di sistemi di gestione integrata  Sorveglianza: 2 visite nel ciclo di certificazione (ogni anno deve essere verificata almeno una edizione di evento on site, se gestito durante l'anno dall’organizzazione.)
  • 16. 16 4. Iter di certificazione Dipende dal TIPO DI ORGANIZZAZIONE: 1. Società responsabile del sistema di gestione dell'evento (che può gestire eventi ripetitivi, singoli o di prima realizzazione). 2. Società che offrono dei servizi includibili in eventi sostenibili (come società di catering, lavoro interinale, hostess, sicurezza e stewardship, energia e bagni chimici). 3. Strutture e piattaforme dove si possono svolgere eventi (come quartieri fieristici, centri congressuali, hotel, stadi, palazzetti sportivi, aree e strutture di proprietà o gestione pubblica)
  • 17. 17 4. Iter di certificazione Tipo1. Società responsabile del sistema di gestione dell'evento:  PRIMA del rilascio del certificato deve essere verificata l'attività di progettazione di un'edizione dell'evento  Le FASI SUCCESSIVE (monitoraggio durante l'evento e attività di reporting) devono essere verificate quando sono disponibili  Un evento può essere riportato sul certificato solo se è previsto che vengano verificate tutte e 3 le fasi dell'evento (progettazione, monitoraggio e reporting) per almeno una stessa edizione.  Durante il ciclo di sorveglianza di tutti gli eventi riportati sul certificato devono essere verificate le principali 3 fasi di gestione di un evento, per almeno una edizione  Il certificato deve riprendere il nome dell'evento.
  • 18. 18 4. Iter di certificazione Tipo2. Società che offrono dei servizi includibili in eventi sostenibili:  PRIMA del rilascio del certificato deve essere verificata almeno una fase tra quelle di progettazione, monitoraggio e reporting collegata ad una edizione di un evento  Un evento può essere riportato sul certificato solo se è stata verificata almeno una delle tre fasi per almeno una edizione.  Durante il ciclo di sorveglianza di tutti gli eventi riportati sul certificato devono essere verificate le principali 3 fasi di gestione di una edizione di un evento (progettazione, monitoraggio e reporting)  Il certificato deve esplicitare i servizi coinvolti (le "typical event functional activities" riportate nell'allegato A alla ISO 17021-4). Si può far riferimento all'evento o alla serie di eventi più significativi gestiti dall'organizzazione
  • 19. 19 4. Iter di certificazione Tipo3. Strutture e piattaforme dove si possono svolgere eventi:  PRIMA del rilascio del certificato deve essere verificata almeno una fase tra quelle di progettazione, monitoraggio e reporting collegata ad una edizione di un evento  Un evento può essere riportato sul certificato solo se è stata verificata almeno una delle tre fasi per almeno una edizione.  Durante il ciclo di sorveglianza di tutti gli eventi riportati sul certificato devono essere verificate le principali 3 fasi di gestione di una edizione di un evento (progettazione, monitoraggio e reporting)  Il certificato deve esplicitare le infrastrutture offerte. Si può far riferimento all'evento o alla serie di eventi più significativi gestiti dall'organizzazione.
  • 20. 20 4. Iter di certificazione  I criteri di campionamento devono essere definiti da apposita procedura interna dell’organismo. Si riporta di seguito una nota al momento inserita al punto 9.3.2.2 del draft della ISO 17021:2015: Note: It can be necessary to adjust the periodicity of surveillance audit to accommodate factors such as seasons or management systems certification of a limited duration.
  • 21. 21 5. Processo di accreditamento Si devono considerare diverse casistiche in base agli accreditamenti ACCREDIA già posseduti dall'Organismo di Certificazione che presenta la domanda di accreditamento o estensione
  • 22. 22 5. Processo di accreditamento Documentazione da presentare ad ACCREDIA per l'esame documentale:  Lista di riscontro o linea guida o istruzioni predisposte dall'ODC per il GVI;  Curricula degli ispettori e dei Decision Maker;  Modulo del Rapporto di visita;  Attestato/Certificato rilasciato dall'ODC;  Lista dei certificati già emessi e delle prossime attività di verifica.  Procedure/regolamenti contrattuali applicabili alla verifica, nonchè le procedure interne per la gestione della pratica di certificazione;  Per gli ODC NON accreditati ISO/IEC 17021, oltre ai documenti sopra riportati, occorre inviare la documentazione richiesta nella domanda di accreditamento.
  • 23. 23 6. Mantenimento dell’accreditamento Durante l'intero ciclo di accreditamento verranno condotte le seguenti verifiche:  Se l'ODC ha emesso meno di 50 certificati nello schema di certificazione, deve essere fatta una verifica in accompagnamento e una verifica in sede;  Se l'ODC ha emesso tra 51 e 200 certificati nello schema di certificazione, devono essere fatte 2 verifiche in accompagnamento e 1 verifica in sede;  Se l'ODC ha emesso più di 201 certificati nello schema, devono essere fatte 2 verifiche in accompagnamento e 2 verifiche in sede