1. Concorso Nazionale
L’Italia delle Fiabe
In viaggio con “Le Fiabe italiane”
di Italo Calvino
2. Scuola Secondaria di I grado
“Nicola Festa“
Matera
CLASSE I B
Anno Scolastico 2010 – 2011
3. La classe I B
della Scuola Secondaria di I grado
“N. Festa” di Matera
partecipa al Concorso Nazionale
“L’Italia delle Fiabe”
proponendo un originale percorso
di scrittura creativa e di illustrazione.
4. Fiaba prescelta è “Liombruno”,
contenuta nella sezione lucana della raccolta
“Le Fiabe italiane” di Italo Calvino.
Grazie alla stimolante collaborazione con
l’Associazione Tolbà di Matera,
la fiaba lucana è stata messa a confronto
con una fiaba senegalese, intitolata
“La moglie di Buur Téngéen”.
5. Le due storie, pur così lontane
geograficamente e culturalmente,
presentano diverse somiglianze,
sottolineate successivamente
nell’analisi testuale dei personaggi ponte.
Il percorso compiuto
ha previsto varie tappe :
6. Incontro di pura affabulazione,
per emozionare i ragazzi e sollecitare
la loro immaginazione,
grazie alla collaborazione
con l’Associazione Teatro dei Sassi
( come voce narrante della fiaba lucana )
e l’Associazione Tolbà
( per la presenza di una giovane senegalese
che, alternando l’italiano alla sua lingua madre,
ha raccontato la seconda fiaba ).
7. Attività di brain-storming
per far emergere,
nella riflessione e nel confronto reciproco,
le somiglianze e le differenze tra le due fiabe ;
il tutto naturalmente è stato inserito
in un discorso più ampio
sulla naturale mescolanza delle storie,
pur lontane nel tempo e nello spazio.
8. Attività di scrittura creativa
con la docente di Lettere
per dar vita ad una nuova ed originale fiaba,
nata dalla mescolanza
delle due storie analizzate.
Nel prologo compare il personaggio
di uno scrittore intento al suo lavoro
( Italo Calvino ??? ) …
una folata di vento che
confonde i fogli …
9. Il passo iniziale della fiaba lucana
“Liombruno” apre la nuova storia,
che vede protagonisti
gli stessi personaggi delle due fiabe,
ma spesso con ruoli completamente diversi,
sino alla conclusione della vicenda,
che si riaggancia perfettamente
al finale della fiaba senegalese
“La moglie di Buur Téngéen”.
La stessa fusione avviene nel titolo
della Fiaba presentata in Concorso,
“La moglie di…Liombruno”.
10. Attività di illustrazione
con la docente di Arte
per dar forma e corpo
ai diversi personaggi.
I disegni e i bozzetti iniziali
hanno creato la base per
la successiva realizzazione
di sagome da animare.
11. I ragazzi hanno, infatti,
dato vita ad un complesso ed
articolato lavoro finale,
caratterizzato da momenti di recitazione,
di animazione delle differenti sagome e
di creazione degli effetti sonori.
16. I Pescatori
In entrambe le fiabe sono
i genitori dei due protagonisti,
Liombruno e Mbeex.
17.
18.
19. Le Famiglie
Nel caso della fiaba lucana
si tratta di una famiglia povera :
per sopravvivere,
insieme a sua moglie e ai suoi quattro
figli, il pescatore è costretto
a vendere ogni cosa,
poiché da tre anni non riesce
a pescare neanche un’acciuga.
20. Nella fiaba senegalese, invece,
proprio grazie alla pesca abbondante
e al lavoro produttivo,
il pescatore ha la possibilità
di metter su famiglia,
sposando una brava donna.
21. Probabilmente in questo
le due fiabe rispecchiano
la realtà sociale ed economica
di appartenenza :
in Basilicata la pesca non ha la stessa
rilevanza economica dell’agricoltura,
mentre il Senegal può contare
sulla produttiva pescosità
dell’Oceano Atlantico.
22.
23.
24. Le Entità Superiori
Nella fiaba lucana compare
il personaggio del Nemico,
un’entità superiore dalle
caratteristiche un po’ malefiche
( simile ad un Diavolo,
vedi l’episodio delle croci ),
che stipula il patto con il pescatore
soltanto per avere l’anima di Liombruno.
25. Nella fiaba senegalese compare,
sin dal titolo, il personaggio
del Genio del Mare, Buur Téngéen :
egli ascolta le preghiere del pescatore,
intenerito dal suo dolore,
per cui compie un gesto d’amore,
anche se condizionato dal suo volere.
26.
27.
28. I Patti
In entrambe le fiabe
viene stipulato un patto
tra un padre e un’entità superiore,
che concede un figlio/a.
29. Liombruno
giunge, però, inaspettato, solo per
assecondare il desiderio
del Nemico e non del pescatore.
Mbeex, invece, è desiderata dal padre
per dare valore alla famiglia ;
al tempo stesso è desiderata da
Buur, quale sua sposa ideale.
30.
31.
32. I Protagonisti
Liombruno e Mbeex vengono al mondo
solo grazie all’intervento
delle due entità superiori :
sono entrambi figli del patto.
Diversa è la natura del contratto,
che influisce di conseguenza
sul sesso dei due protagonisti.
33.
34.
35. “ La moglie di Buur Téngéen ”
Fiaba Senegalese
( tratta da “ Ti racconto una storia? ”-
Edizione La Biblioteca di Tolbà )
“ Ti ho mai raccontato questa storia ? ”
“ Quale storia ? ”
“ Questa che ti sto per raccontare. ”
“ Raccontamela e lo saprò. ”
36. “ C’era una volta un bravo pescatore di
nome Mamadou. Viveva sulla spiaggia e
con il suo lavoro, in pochi anni, fu in
condizione di sposare una brava donna.
Passava il tempo, ma dalla loro unione
non nascevano figli : marito e moglie
erano molto tristi, perché, si sa,
chi non ha figli non conta niente.
37. Per questo Mamadou, quando si riposava
sull’isoletta in mezzo alla laguna,
nel sonno si lamentava per i figli
che non erano mai nati.
Su quell’isoletta viveva Buur Téngéen,
il potente Genio del Mare che decideva,
secondo il suo umore, di far fare
buona pesca o di scatenare tempeste
terribili, che costringevano i pescatori
a tornare a riva per non annegare.
38. Buur Téngéen ascoltò molte volte
il lamento di Mamadou.
Un giorno, intenerito dal dolore di quel
padre mancato, comparve a Mamadou :
gli disse che lo avrebbe fatto diventare
padre, a condizione che la figlia che
sarebbe nata non avrebbe dovuto mai
sposarsi ed essere per sempre fedele
a lui, il vecchio Buur Téngéen.
39. Mamadou, fuori di sé dalla gioia, non ci
pensò due volte e giurò,
senza esitazione, che avrebbe fatto
tutto ciò che il Genio del Mare
chiedeva, pur di avere la gioia di
diventare padre.
Passò un anno e la moglie di Mamadou
mise al mondo una bambina :
era bella e radiosa da non dirsi.
Le fu dato nome Mbeex, acqua di mare.
40. Mano a mano che cresceva, Mbeex
diventata sempre più bella e radiosa,
a tal punto che nessun ragazzo
del villaggio osava chiederla in sposa.
Un giorno giunse nel villaggio, da un
paese lontano, un ricchissimo
mercante, che vide Mbeex e chiese di
sposarla :
il padre, non si sa perché, dimenticò
il giuramento fatto a Buur Téngéen
e acconsentì alle nozze.
41. Lo stesso giorno la bella Mbeex si
ammalò, tanto che fu sul punto di morire.
Allora Mamadou capì che ciò avveniva
perché aveva tradito la promessa fatta
tanti anni fa a Buur Téngéen, il Genio del
Mare : andò da lui e gli chiese perdono.
Il Genio perdonò a patto che la bella
Mbeex non sposasse il forestiero
né fosse data in moglie ad alcuno.
Mbeex guarì immediatamente.
42. Da quel giorno, ogni sera,
al calare del sole, la bella Mbeex
si vestiva dei suoi abiti più belli,
si acconciava i suoi bellissimi capelli
e si recava sulla spiaggia.
Restava lì per tutta la notte
a guardare l’isola di Buur Téngéen
e non prese mai marito.
E così finisce la storia. ”
43.
44. Scuola Secondaria di I grado
“ N. Festa ” - Matera
“ LA MOGLIE DI…LIOMBRUNO ”
Classe I B
a. s. 2010-2011
45. Una sera, davanti ad una grande
scrivania sommersa da numerosi
fogli sparpagliati,
sedeva un illustre scrittore,
intento al suo lavoro.
Si chiamava Italo.
Nel profondo del suo cuore
ardeva un grande sogno :
raccogliere tutte le fiabe del mondo
e creare la Fiaba delle Fiabe !
46.
47. In quella tranquilla sera d’estate
un cielo ricamato di stelle
ipnotizzava la sua attenzione,
facendo capolino dalla finestra
aperta proprio sopra la scrivania,
quando … un’improvvisa folata di vento
fece volare tutti i fogli !
48. Alcuni caddero a terra,
altri volarono via dalla finestra ;
altri ancora si bagnarono,
poiché, nel trambusto,
si versò un po’ della bibita che
lo scrittore stava sorseggiando.
49. Italo provò in tutti i modi
a raccogliere i fogli sparsi ovunque,
a recuperare ciò che vi era scritto,
ma il danno ormai era irreparabile :
fogli confusi = storie confuse …
ma si sa, le Fiabe amano viaggiare …
nel tempo e nello spazio …
e amano mescolarsi …
50.
51. “ C’era una volta un pescatore
disgraziato ( di nome Lucanio ) :
da tre anni non riusciva a pescare
neanche un’acciuga. Per campare,
lui con sua moglie e i suoi quattro
figli, s’era venduto ogni cosa e adesso
era all’elemosina. Ma ogni giorno
metteva la barca in mare e
andava al largo, a tirare su le reti.
Le ritirava senza neanche
un granchio o un’arsella,
e scoppiava in imprecazioni terribili.
52. Una volta, appunto, stava imprecando
dopo aver tirato su la rete,
quando in mezzo al mare
gli si presentò il Nemico.
- Che hai che ti fa
arrabbiare, marinaio ? ”
«Sono disperato ! Guarda queste reti :
da anni sono vuote ! La mia famiglia
è distrutta ! I miei figli muoiono di fame !»
Lucanio fece una pausa, cercando
di calmarsi ; poi aggiunse :
«Chi sei ? Perché ti interessi a me ?»
53.
54. Il Nemico sorrise e rispose : «Sono qui
per aiutarti ! Sei un brav’uomo, un
marito e un padre esemplare : un
altro, al tuo posto, avrebbe mollato da
un pezzo, ma tu non l’hai fatto
per il bene della tua famiglia !
Sono qui per proporti un patto ! Crescerai
mio figlio Liombruno sino all’età di
tredici anni : lo crescerai sano, secondo
principi morali saldi ed
ineccepibili, proprio come hai fatto con i
tuoi figli. In segno di riconoscenza, avrai
pesce in abbondanza e ogni ricchezza
per te e per la tua famiglia !»
55. Lucanio accettò senza esitazione.
Amava i bambini, sarebbe stata
una grande gioia crescere un nuovo
pargoletto : avrebbe dato anche
la sua vita, pur di salvare la sua famiglia !
Tutto ciò che il Nemico aveva promesso
si realizzò immediatamente,
tra lo stupore e l’immensa felicità
del povero pescatore.
56. «In realtà ho ben altri piani : la mia non
è stupida generosità ! – esclamò tra sé e
sé il Nemico – Mio figlio Liombruno
sposerà la Fata Aquilina, saggia e
potente Fata dell’Aria ; dalla loro unione
nascerà l’unico ed incontrastato
Signore dei Mari !
In questo Essere perfetto troveranno
armonia ed equilibrio i Tre Elementi
della Vita : Acqua, in quanto mio
discendente, Malefico Genio del Mare ;
Aria, grazie alla Fata Aquilina ;
Terra, perché allattato e cresciuto
da umani !»
57. E il Fuoco ?
Povero Genio del Mare,
ignora l’esistenza
dell’Elemento più importante !
Comunque, meglio non intervenire :
nelle Fiabe nulla capita per caso … !
58.
59. Il Nemico sperava, in tal modo,
di annientare per sempre
il suo grande avversario, Buur Téngéen.
Dall’altro lato del mondo
esisteva, infatti, un secondo Genio del
Mare :
egli era il Bene Supremo
e aveva dato vita ad una realtà parallela,
lontana dal Male.
60. Ognuno dei due aveva così il suo
regno, governato secondo valori opposti :
due realtà molto distanti,
ma nel profondo inseparabili …
Il Destino volle che nello stesso istante
in cui il Nemico siglava il patto
con Lucanio, dall’altro lato del mondo
Buur Téngéen proponeva una richiesta
simile ad un altro pescatore, Mamadou.
61.
62. «Mio caro e fidato amico, sono qui per
chiedere il tuo aiuto : allevare
mia figlia Mbeex come se fosse tua,
finché non avrà compiuto tredici anni ;
la educherai secondo principi morali
saldi ed ineccepibili.
Così un giorno potrà sposare chi meriterà
il suo cuore, ma chi le sarà accanto
dovrà dimostrare un valore
degno della sua purezza !
Solo così potrà nascere
un Erede dalle qualità morali elevatissime,
frutto di un Amore Vero e Puro !»
63. Mamadou offrì, senza esitare,
i suoi servigi a Buur Téngéen.
“Quale onore crescere la figlia
del Genio del Mare, il Bene Supremo !
Quale immensa felicità
per me e per mia moglie,
che mai fummo allietati
dalla nascita di un figlio !
Si sa, chi non ha figli
non conta niente …
ma non sarà più così !”
64. Gli anni trascorsero serenamente :
i due giovani crescevano belli e
forti, seguiti amorevolmente,
senza mai sospettare la verità nascosta.
Giunse così il loro tredicesimo compleanno:
Liombruno e Mbeex sarebbero stati
consegnati ai rispettivi padri,
secondo i patti stabiliti.
65. Lucanio avrebbe dovuto accompagnare
Liombruno sull’isola abitata dal Nemico,
abbandonandolo al suo destino.
In lui, però, si combatteva
una feroce guerra :
onorare il patto con il Nemico
o sfidare la sua terribile ira,
tenendo con sé Liombruno ?
66. L’amore per quel ragazzo, ritenuto un vero
figlio, era così forte che Lucanio decise
di nascondere Liombruno in un luogo
segreto : avrebbe guadagnato
tempo, sperando nella clemenza del
Nemico …
Cambiarono così rotta, navigando
per diverse ore, finché giunsero
su un’isola a loro sconosciuta.
67.
68. Il Destino era nuovamente in agguato …
e fu così che Lucanio e Liombruno
si trovarono faccia a faccia
con Mamadou e Mbeex !
In quello stesso istante
giunse Buur Téngéen …
Ai suoi occhi fu subito lampante la
verità, per cui decise di rivelare ai
presenti ogni particolare di quella
vicenda.
69. Il Destino pose ancora una volta
la sua mano su quella storia …
e fu così che tra Liombruno e Mbeex
scoccò il colpo di fulmine !
In ogni Fiaba che si rispetti
non manca mai una storia d’amore !
Ah, l’Amore …
l’unico antidoto contro il Male !
70.
71. Erano giovanissimi, splendidi nella
loro bellezza e nella loro purezza !
Mbeex era una vera dea : acqua di mare
i suoi occhi, prezioso ebano la sua
pelle, lunghi capelli scuri ed
ondulati, racchiusi in treccine decorate
con corallini rossi, rendevano il suo
portamento regale.
Liombruno sembrava un piccolo
grande uomo : folti capelli scuri e ricci,
occhi neri come l’oscurità più
72. Buur Téngéen seppe leggere, nei cuori
dei due giovani, l’Amore Vero e Puro
che stava nascendo tra di loro.
Si rivolse così a Liombruno : « Ragazzo
mio, voglio confidarti una grande verità :
quando ti sentirai in trappola, sconfitto
e senza via d’uscita, rimani in silenzio
e ascolta il tuo cuore ! E’ lì che troverai
la risposta ai tuoi perché, è lì che
scoprirai la forza interiore per
riconquistare la tua libertà ! »
73. Buur guardò intensamente
i due giovani ; poi continuò :
« In te vedo purezza d’animo
e grande coraggio :
solo tu puoi sconfiggere il Nemico !
Dovrai, però, dimostrare il tuo valore
superando tre difficili prove :
l’Amore per Mbeex, se Vero e Puro,
ti guiderà e ti sosterrà ! »
74.
75. Nel frattempo, il Nemico
aveva scoperto l’inganno
ordito alle sue spalle :
convocò i Venti, suoi alleati, mentre
la sua ira esplodeva contro i colpevoli.
« Tramontana, Libeccio, Maestrale,
Scirocco, Grecale !!! O miei fidati
compagni, invoco il vostro aiuto !
Vi ordino di catturare chi ha osato
sfidare il mio volere … vivo o morto !
Il suo nome è Liombruno ! »
76. Quale padre vorrebbe mai
la morte del proprio figlio ?
Che essere spregevole …
ma in fondo
il Male è Male …!
77.
78. Buur non si fece intimorire :
invocò la Fata Aquilina,
rivelandole la verità,
di cui era all’oscuro.
Sentendosi tradita dalle malvagie
intenzioni del Nemico,
la potente e saggia Fata dell’Aria
decise di proteggere Liombruno
durante le tre prove.
79. Liombruno fu posto di fronte
alla prima prova :
recuperare il Medaglione Sacro,
scendendo negli abissi più profondi
ed oscuri dell’oceano.
Gli sembrò un gioco da ragazzi,
perché era un abile nuotatore.
80. Liombruno scoprì senza problemi il
nascondiglio segreto del Medaglione,
ma nell’istante in cui stava per
afferrarlo, i Venti, soffiando dal freddo
Nord, gelarono l’acqua dell’oceano !
La Fata Aquilina avvolse il giovane
in una bolla d’acqua incandescente :
il ghiaccio si sciolse e Liombruno riuscì
a recuperare l’oggetto magico !
81.
82. Il Medaglione custodiva
i semi del Baobab Sacro :
la seconda prova consisteva nel cogliere
la Foglia d’Oro dalla cima dell’albero.
I semi generavano immediatamente
una pianta enorme, dal tronco largo
e nodoso, con i caratteristici
rami intricati simili a radici.
83. I Venti, spirando forte, scossero
a tal punto l’albero da far cadere
tutte le foglie.
Solo la Foglia d’Oro riuscì a resistere !
La Fata Aquilina rimpicciolì
Liombruno, permettendogli di scalare
il tronco dall’interno.
Nel momento in cui il giovane
prese la Foglia,
la tempesta si placò :
seconda prova superata !
84. La terza ed ultima impresa era la più
difficile : Liombruno doveva immergere
la Foglia d’Oro nella Goccia Sacra,
sorgente dell’Arcobaleno.
Come fare ? Il coraggio dimostrato sino
a quel momento cominciò a vacillare :
Liombruno fu colto da mille dubbi e
paure…Come poteva pretendere
di sconfiggere il Nemico,
lui, un ragazzino di tredici anni ?
85. Ancora una volta l’intervento
della Fata Aquilina si rivelò provvidenziale.
« Ragazzo mio, ricorda le parole
di Buur Téngéen :
ascolta la voce del tuo cuore
e riaccendi la tua forza interiore
al Fuoco di quell’Amore Vero e Puro
che ti unisce a Mbeex ! »
86. Poi la Fata fu avvolta da una luce
abbagliante e si trasformò
in un’enorme splendida Aquila !
Dolcemente, raccolse Liombruno
e volò via verso l’Arcobaleno.
I Venti non si diedero per vinti :
provocarono un violentissimo
vortice per travolgere l’Aquila,
ma ogni loro tentativo si rivelò vano !
87. Liombruno si rifugiò agilmente
nel folto piumaggio dell’Aquila,
per proteggersi finché
non fossero giunti dinanzi all’Arcobaleno.
Nell’istante in cui Liombruno immerse
la Foglia d’Oro nella Goccia Sacra,
una luce accecante inondò
l’intero universo,
in un’atmosfera irreale !
88. Un’energia positiva e un’armonia
sovrumana si sprigionarono
grazie alla fusione
dei Quattro Elementi della Vita :
Acqua, Aria, Terra e Fuoco, l’elemento
mancante nel malefico piano del
Nemico, l’Amore Vero e Puro dimostrato
da
un piccolo grande uomo …
un amore così forte da sconfiggere
le avversità del Male !
89.
90. La Luce annientò l’Oscurità …
e il Male svanì per sempre dal creato …
I Venti, strumenti del Male, furono
dominati dalla potenza della Natura …
Un’immensa felicità esplose nei cuori
di tutti i protagonisti
di quella straordinaria avventura …
ma durò poco …
91. Oddio, che cosa succederà ancora ?
Sarà il colpo di scena finale …
Il Nemico, infatti, approfittando
della distrazione generale, aveva colpito
la bella Mbeex con un terribile maleficio :
la ragazza giaceva in fin di vita !
92. Buur Téngéen esclamò con solennità :
« Solo io posso riportare in vita mia figlia:
chi può amarla più della persona
che l’ha generata ? »
Così si compì il più grande dono d’amore :
Buur abbracciò sua figlia,
dissolvendosi nell’Acqua della Vita …
Il maleficio svanì … proprio come
erano svaniti i due Geni del Mare …
simboli del Bene e del Male …
93. Liombruno e Mbeex si
sposarono, celebrando il loro Vero
Amore
dinanzi all’intero universo …
che, da quel momento in poi,
sarebbe esistito solo in virtù
di un Essere Superiore,
frutto di quell’Amore Puro !
L’unico Signore dei Mari avrebbe
racchiuso in sé il Bene e il Male,
le due opposte realtà della vita :
due elementi inscindibili come
94.
95. “ Da quel giorno, ogni sera,
al calar del sole la bella Mbeex
si vestiva dei suoi abiti più belli,
si acconciava i suoi bellissimi capelli
e si recava sulla spiaggia.
Restava lì per tutta la notte
a guardare l’isola di Buur Téngéen …
E così finisce la storia. ”