12. L’autore del maltrattamento Partner attuale (coniuge, convivente, fidanzato) 5 5,7% Ex partner 20,4% Familiare 8% Collega di lavoro o datore di lavoro 2,2 % Altro 9,7% Non risponde 3,9% Nel 76% dei casi l’autore del maltrattamento è il partner (attuale o ex)
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15. Le parole più frequenti ( www.wordle.net ) Elaborazione domanda aperta: “ Bisogno espresso/motivo del contatto ”
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23. Provincia di Pisa Piazza V. Emanuele II, n. – Pisa tel. 050/929248 -050/929440 – fax 050/929442 Elaborazione dati e analisi a cura di Claudio Rognini e Michela Casarosa – Osservatorio Politiche Sociali Dirigente: Dr. Paolo Picchi
Notes de l'éditeur
Il monitoraggio dei fenomeni di violenza alle donne è stato realizzato dal Tavolo Zonale contro la violenza e il maltrattamento in collaborazione con l’Osservatorio per le politiche sociali della Provincia di Pisa. Con la collaborazione di tutti è stata costruita una scheda di primo accesso, che viene compilata dagli operatori a cui si rivolge una donna vittima di una qualche forma di violenza (operatori dei centri antiviolenza, degli sportelli per donne immigrate, del pronto soccorso, della Questura e dei carabinieri). Trattandosi di una scheda che deve essere compilata in una fase di primo contatto è chiaramente molto breve e di facile compilazione. I dati che saranno illustrati si riferiscono al periodo gennaio 2008 – giugno 2009. Il territorio di riferimento è essenzialmente quello dei 9 comuni dell’Area Pisana. Complessivamente sono state compilate 411 schede, di cui 288 ( 70,1 %) da parte dell’associazione Casa della donna, 89 ( 21,7%) dall’associazione Donne in Movimento, 34 (8,3%) dalla Questura .
Questa è la scheda che tra l’altro è stata quasi nella sua interezza recepita dalla Regione Toscana e adottata come scheda regionale (come vedremo)
Prima di passare all’analisi dei risultati può essere interessante soffermarsi un attimo su quanto emerso in un’importante indagine condotta dall’ISTAT tra il gennaio e l’ottobre 2006
Nella sua indagine l’ISTAT ha elaborato una stima sull’incidenza reale del fenomeno secondo cui le donne che hanno subito una violenza fisica o sessuale nell’ultimo anno in Toscana sono il 5,6% del totale delle donne di quella fascia di età. Applicando questa percentuale al territorio dei 9 comuni in cui è stata svolta la sperimentazione il risultato è che, se la procedura di stima è corretta, le donne che hanno subito violenza fisica o sessuale potrebbero essere circa 3.900 (pari al 5.26% di 71.040). Con la nostra rilevazione abbiamo raccolto le segnalazioni di 411 donne La percentuale di donne che si è rivolta alle strutture è dunque pari al 10,5, % di quelle che potenzialmente hanno subito violenza. E questo è un dato molto importante soprattutto se si tiene conto che dall’indagine ISTAT emerge anche che le donne che si rivolgono a una struttura hanno maggiore probabilità di procedere poi con la denuncia ufficiale alle autorità competenti
Passando invece ad analizzare i risultati del monitoraggio sul nostro territorio possiamo provare a costruire il profilo tipo delle donne che si sono rivolte alle strutture. Le donne italiane sono più della metà (57,7%); le straniere sono il 42,3 e provengono principalmente dall’Africa e dall’Europa Centro Orientale La maggioranza delle donne (46,3) è coniugata o convivente. Tra le straniere è più alta la percentuale delle nubili (36% contro il 18,2% delle italiane) e ci sono meno donne divorziate o separate (9,6% contro il 20% delle italiane). Circa il 56,9% delle donne ha un’età compresa tra 19 e i 40 anni, il 31,4% ha un età tra i 41 e i 60 anni. Circa la metà delle donne ha un buon livello di istruzione Circa il 64% delle donne che si sono rivolte alle strutture ha figli.
Passando invece al cuore della scheda , cioè alla parte relativa al maltrattamento si vede che le due principali forme di maltrattamento denunciate dalle donne sono il maltrattamento di diversa natura (37,7% ) e quello psicologico (26,8% :Seguono il maltrattamento fisico (20,0%) e le “molestie ripetute e di diversa natura” (7,8%), il maltrattamento economico (4,4%) e la violenza sessuale (2,7%). Analizzando il dato nella sua complessità si rileva dunque che circa il 22,7% delle donne ha subito un maltrattamento fisico o una violenza sessuale. Su questo aspetto non ci sono particolari differenze tra le italiane e le straniere.
Che rapporto hanno queste donne con la struttura a cui si stanno rivolgendo. Circa il 25% delle donne si rivolge alla struttura per la prima volta, il 26,4% si è già rivolta alle forze dell’ordine, l’11,5% ha già avuto contatti con il Pronto soccorso e l’8,8% con i servizi sociali. Tra le straniere è meno alta la proporzione di quelle che si sono rivolte alle forze dell’ordine (21,7% contro il 30,1% delle italiane) ed è più alta la propensione a rivolgersi al Pronto soccorso (14% contro il 9,6%) e ai servizi sociali (10,9% contro il 7,2%).
Infine, una riflessione sui motivi che spingono la donna a rivolgersi alla struttura, o meglio sulla richiesta specifica che la donna fa alla struttura, su che cosa si aspetta di ottenere.
E’ questa una rappresentazione grafica del motivo del contatto e del bisogno espresso dalle donne. Le parole che hanno una dimensione maggiore sono quelle che sono state usate più frequentemente dalle donne che si sono rivolte ai centri antiviolenza.
Il decreto legge è stato convertito in legge con legge 23 aprile 2009 , n.38 ( pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 95 del 24 aprile )