GESTIRE LA CRISI: NON SOLO ALGORITMI | UNIONEGIOVANI
"Italia, cresci o esci!" Presentazione 23 maggio 2012, Roger Abravanel e Luca D'Agnese
1. Cresci
o
esci!
Roger
Abravanel
e
Luca
d’Agnese
Milano,
23
maggio
2012
2. Cresci
o
esci!
• La
crisi
italiana
nasce
dalla
crescita
mancata,
non
dal
debito
o
dalla
finanza
• La
cultura
an>-‐crescita
che
frena
il
nostro
paese
• “Full
Mon>”:
una
visione
per
la
crescita
al
di
là
dei
decre>
3. Mito:
la
crisi
italiana
è
colpa
della
crisi
finanziaria
internazionale
4. Mito:
la
crisi
italiana
è
colpa
della
Realtà:
i
problemi
dell’italia
sono
di
crisi
finanziaria
internazionale
molto
preceden>
2005
6. Mito:
la
crisi
italiana
è
colpa
Realtà:
il
debito
pubblico
è
alto,
del
debito
pubblico
ma
è
la
crescita
il
vero
problema
Debito
pubblico
paesi
OCSE
Crescita
PIL
2000-‐2011
%
del
PIL
7. Mito:
gli
sta>
per
ridurre
i
debi>
devono
fare
come
le
aziende
e
le
famiglie:
risparmiare
8. Mito:
gli
sta>
per
ridurre
i
debi>
devono
fare
come
le
Realtà:
il
debito
degli
sta>
non
si
riduce
mai,
si
aziende
e
le
famiglie:
sos>ene
se
c’è
fiducia
nella
crescita
risparmiare
Quin>no
Sella:
ha
Debito
pubblico
USA
in
firmato
l’ul>mo
bilancio
crescita
costante,
ma
i
in
pareggio
dello
stato
tassi
restano
bassissimi
Italiano
9. Cresci
o
esci!
• La
crisi
italiana
nasce
dalla
crescita
mancata,
non
dal
debito
o
dalla
finanza
• La
cultura
anA-‐crescita
che
frena
il
nostro
paese
• “Full
Mon>”:
una
visione
per
la
crescita
al
di
là
dei
decre>
11. Mito:
il
problema
Realtà:
i
problemi
sono
la
partecipazione
al
economico
dell’Italia
è
lavoro
e
la
produQvità
la
disoccupazione
Fonte:
OCSE
12. Mito:
l’Italia
può
risollevarsi
con
i
pun>
di
forza
del
passato:
piccole
aziende,
territorio,
solidarietà
familiare
13. Mito:
l’italia
può
risollevarsi
con
i
pun>
di
forza
del
Realtà:
globalizzazione,
sviluppo
passato:
piccole
aziende,
servizi,
aumento
dell’età
media
territorio,
solidarietà
sono
cambiamen>
irreversibili
familiare
15. Realtà:
la
frammentazione
Mito:
piccolo
è
bello
penalizza
la
compe>>vità
delle
imprese,
sopraUuUo
nei
servizi
%
esercizi
riferibile
a
catene
alberghiere
USA
69%
Francia
31%
Spagna
22%
Italia
6%
(34.000
esercizi:
n°1
al
mondo)
16. Mito:
per
uscire
dalla
crisi
l’Italia
deve
copiare
il
modello
tedesco,
faUo
di
piccole
aziende
17. Mito:
per
uscire
dalla
crisi
l’Italia
deve
copiare
il
modello
Realtà:
l’industria
tedesca
è
molto
tedesco,
faUo
di
piccole
diversa
da
quella
italiana
aziende
FaTurato
Italia
Germania
Rapporto
(mni
euro)
>3.000
~22
~150
6,8
:
1
50-‐3.000
~1.350
~5.000
3,7
:
1
<50
1.200.000
2.000.000
1,7
:
1
18. Mito:
le
aziende
italiane
di
successo
sono
fondate
sul
“made
in
Italy”
19. Realtà:
LuxoQca,
la
prima
mul>nazionale
Mito:
le
aziende
italiane
di
successo
sono
fondate
sul
italiana
della
moda
è
diventata
“made
in
Italy”
un’azienda
totalmente
globale
Armani
Distribuzione:
Prada
Sunglass
hut
Lens’
craWers
Oakley
Ray-‐ban
Dong
Huang
Agordo
21. Mito:
all’Italia
servono
i
Realtà:
l’Italia
ha
troppo
pochi
peri>
industriali
laurea>
Fonte:
OCSE
22. Mito:
se
ci
fosse
più
meritocrazia
i
diploma>
e
laurea>
a
pieni
vo>
troverebbero
presto
lavoro
23. Mito:
se
ci
fosse
più
meritocrazia
i
diploma>
e
Realtà:
la
cultura
an>meritocra>ca
falsa
le
laurea>
a
pieni
vo>
valutazioni
e
penalizza
l’eccellenza
che
non
troverebbero
presto
lavoro
riesce
a
emergere
25. Mito:
lo
sviluppo
in
Italia
è
frenato
Realtà:
lo
sviluppo
è
frenato
da
un
circolo
vizioso
di
dalle
troppe
regole
sbagliate
e
non
rispeUate
regole
Circolo
vizioso
assicurazioni
auto
Regole
che
proteggono
• Frodi
• Difesa
a
oltranza
danneggiaA
• Imprudenza
l’incidentato
e
non
• Tolleranza
per
non
assicuraA
• Rimborsi
eccessivi
l’assicurato
prudente
e
onesto
• Danni
esageraA
• LimiA
ai
premi
Opinione
Crescita
costo
dei
pubblica
contro
sinistri
le
compagnie
Tariffe
medie
doppie
che
in
Europa,
quadruple
a
Napoli
26. Mito:
le
regole
e
la
meritocrazia
sono
valori
anglosassoni;
gli
italiani
sono
allergici
27. Mito:
le
regole
e
la
meritocrazia
sono
Realtà:
gli
Italiani
in
contes>
valori
anglosassoni;
gli
italiani
sono
meritocra>ci
le
regole
le
seguono
allergici
benissimo
28. Cresci
o
esci!
• La
crisi
italiana
nasce
dalla
crescita
mancata,
non
dal
debito
o
dalla
finanza
• La
cultura
an>-‐crescita
che
frena
il
nostro
paese
• “Full
MonA”:
una
visione
per
la
crescita
al
di
là
dei
decreA
29. Una
visione
per
la
crescita
Gius>zia
Riduzione
Istruzione
Civile
spesa
Produdvità
Liberaliz pubblica
Rule
of
law
-‐zazioni
LoUa
al
Riforma
sommerso
Meritocrazia
lavoro
30. Mito:
la
riforma
del
lavoro
serve
a
rendere
più
facili
i
licenziamen>
31. Realtà:
la
riforma
del
lavoro
deve
eliminare
l’apartheid
Mito:
la
riforma
del
lavoro
per
aumentare
meritocrazia
e
la
produQvità
serve
a
rendere
più
facili
i
licenziamen>
OccupaA
in
Italia-‐milioni
• Licenziabili
• Di
faTo
senza
vincoli
inamovibili
• Senza
crescita
• Meritocrazia
professionale
zero
9
• Facilmente
licenziabili
• Produdvita’
Licenziabili
ridoTa
solo
in
caso
di
crisi
Fonte:
Istat,
Inchiesta
sul
lavoro
32. I
capisaldi
di
una
vera
riforma
• ContraTo
unico
per
tud
i
dipendenA,
precari
e
no
33. I
capisaldi
di
una
vera
riforma
• ContraTo
unico
per
tud
i
dipendenA,
precari
e
no
• Tud
sono
licenziabili,
ma
ricevono
sussidio
di
disoccupazione
34. I
capisaldi
di
una
vera
riforma
• ContraTo
unico
per
tud
i
dipendenA,
precari
e
no
• Tud
sono
licenziabili,
ma
ricevono
sussidio
di
disoccupazione
• DisincenAvi
a
parAte
IVA
e
lavori
a
progeTo
“finA”,
ma
anche
incenAvi
aTraverso
taglio
del
“cuneo”
35. I
capisaldi
di
una
vera
riforma
• ContraTo
unico
per
tud
i
dipendenA,
precari
e
no
• Tud
sono
licenziabili,
ma
ricevono
sussidio
di
disoccupazione
• DisincenAvi
a
parAte
IVA
e
lavori
a
progeTo
“finA”,
ma
anche
incenAvi
aTraverso
taglio
del
“cuneo”
• AmmorAzzatori
sociali
finanziaA
da
eliminazione
pensioni
di
anzianità
e
cassa
integrazione
36. I
capisaldi
di
una
vera
riforma
• ContraTo
unico
per
tud
i
dipendenA,
precari
e
no
• Tud
sono
licenziabili,
ma
ricevono
sussidio
di
disoccupazione
• DisincenAvi
a
parAte
IVA
e
lavori
a
progeTo
“finA”,
ma
anche
incenAvi
aTraverso
taglio
del
“cuneo”
• AmmorAzzatori
sociali
finanziaA
da
eliminazione
pensioni
di
anzianità
e
cassa
integrazione
• GiusAzia
civile
veloce
per
cause
di
lavoro
38. Realtà:
negli
Sta>
Uni>
l’IRS
ha
Mito:
per
combaUere
l’evasione
serve
uno
stato
di
meno
dipenden>
di
agenzia
polizia
entrate
+
GdF
ma
è
organizzata
per
recuperare
il
50%
in
più
Somme
recuperate
• Mdi
di
euro
• %
dell’evasione
39. Creare
IRS
in
Italia
• Darsi
un
obiedvo
di
recupero
a
5
anni,
da
comunicare
• Rendere
concreA
vantaggi
assegnando
recuperato
a
riduzione
IRPEF
in
busta
paga
• Creare
“IRS
italiana”,
meTendo
assieme
Agenzia
delle
entrate,
GdF
e
poteri
PM
• Accelerare
incasso
riformando
giusAzia
tributaria
41. Realtà:
le
liberalizzazioni
di
successo
richiedono
una
riforma
Mito:
le
liberalizzazioni
completa
dei
seUori
interessa>
per
si
fanno
creando
nuovi
aumentarne
l’efficienza
concorren>
parcheggi
Taxi
ecopass
Mobilita’
urbana
Trasporto
Orari
pubblico
commercio
Servizi
p.a.
42. Liberalizzazioni
che
funzionano
(esempio
assicurazioni
auto)
Principi
chiave
Cosa
si
è
faTo
Cosa
si
sarebbe
potuto
fare
Punto
di
vista
del
3
prevenAvi
Consumatore
prudente
/
consumatore,
non
onesto
concorrenza
fine
a
• liberalizzazione
tariffe
(cosA
se
stessa
elevaA
a
rischiosi
e
sconA
a
prudenA)
• maggiore
uAlizzo
banche
daA
43. Liberalizzazioni
che
funzionano
(esempio
assicurazioni
auto)
Principi
chiave
Cosa
si
è
faTo
Cosa
si
sarebbe
potuto
fare
Punto
di
vista
del
3
preven>vi
Consumatore
prudente
/onesto
consumatore,
non
• liberalizzazione
tariffe
(cos>
eleva>
concorrenza
fine
a
se
a
rischiosi
e
scon>
a
pruden>)
stessa
• maggiore
u>lizzo
banche
da>
Ricercare
efficienza
Risarcimento
danni
fisici
Giusto,
ma
solo
punta
riducendo
i
cosA
solo
con
riscontri
oggedvi
dell’iceberg
(tribunali
sempre
dalla
parte
del
danneggiato)
44. Liberalizzazioni
che
funzionano
(esempio
assicurazioni
auto)
Principi
chiave
Cosa
si
è
faTo
Cosa
si
sarebbe
potuto
fare
Punto
di
vista
del
3
preven>vi
Consumatore
prudente
/onesto
consumatore,
non
• liberalizzazione
tariffe
(cos>
eleva>
concorrenza
fine
a
se
a
rischiosi
e
scon>
a
pruden>)
stessa
• maggiore
u>lizzo
banche
da>
Ricercare
efficienza
Risarcimento
danni
fisici
solo
con
Giusto,
ma
solo
punta
dell’iceberg
riducendo
i
cos>
riscontri
oggeQvi
(tribunali
sempre
dalla
parte
del
danneggiato)
Dibadto
arAcolato,
Riforma
lampo,
Libro
bianco,
nomina
analisi
di
esperA
parlamento
intervenuto
commissione
esperA,
in
modo
disastroso
confronto
con
mercaA
(tariffa
nazionale)
evoluA
45. Liberalizzazioni
che
funzionano
(esempio
assicurazioni
auto)
Principi
chiave
Cosa
si
è
faTo
Cosa
si
sarebbe
potuto
fare
Punto
di
vista
del
3
preven>vi
Consumatore
prudente
/onesto
consumatore,
non
• liberalizzazione
tariffe
(cos>
eleva>
concorrenza
fine
a
se
a
rischiosi
e
scon>
a
pruden>)
stessa
• maggiore
u>lizzo
banche
da>
Puntare
a
una
maggiore
Eliminare
risarcimento
per
danni
Intervento
valido,
ma
solo
punta
efficienza
riducendo
i
cos>
fisici
senza
riscontri
oggeQvi
dell’iceberg
(tribunali
sempre
dalla
parte
del
danneggiato)
DibaQto
ar>colato,
analisi
Riforma
lampo,
parlamento
Libro
bianco,
nomina
commissione
di
esper>
intervenuto
in
modo
disastroso
esper>,
confronto
con
merca>
(tariffa
nazionale)
evolu>
Regolatore
ISVAP
FSA
autorevole
47. Mito:
per
ridurre
la
spesa
Realtà:
una
vera
spending
review
richiede
leadership
pubblica
basta
tagliare
gli
nella
p.a.
e
trasparenza
sui
cos>
e
sulle
decisioni
sprechi
48. Leadership
e
trasparenza
nella
spesa
pubblica
• Ridisegno
architeTura
tra
centro
e
periferia
(non
solo
province)
• Governo
che
sceglie
cosa
tagliare
(non
commissari)
• Trasparenza
sui
numeri
• TalenA
nella
P.A.
per
realizzare
tagli
49. Mito:
l’efficienza
della
gius>zia
civile
è
un
problema
giuridico
di
leggi
e
codici
di
procedura
50. Realtà:
si
possono
accelerare
i
Mito:
l’efficienza
della
gius>zia
tempi
e
smal>re
l’arretrato
con
civile
è
un
problema
giuridico
una
migliore
organizzazione
dei
di
leggi
e
codici
di
procedura
tribunali
Cause
civili
pendenA
al
2009
più
vecchie
di
3
anni
>
7.000
>
6.000
>
3.000
>
2.000
>
1.000
0
Fonte:
S)me
52. Realtà:
i
consumatori
della
scuola
Mito:
la
scuola
in
Italia
si
italiana
devono
svegliarsi
e
migliora
dando
più
fondi
misurare
la
qualità
dell’istruzione
con
test
standard
53. I
principi
di
un
grande
cambiamento
nell’istruzione
• Dal
“diriTo
allo
studio”
al
“diriTo
al
lavoro”
(dopo
l’università):
competenze
della
vita,
qualità
e
seledvità
• Test
standard
in
tuTe
le
scuole,
risultaA
pubblici
• RisultaA
università
non
solo
nella
ricerca,
ma
nell’inserimento
al
lavoro
• Fondi
assegnaA
su
risultaA
• “Autonomia
responsabile”
delle
scuole
(es.
scelta
docenA)
e
controllo
della
qualità
da
parte
degli
utenA
(famiglie
e
alunni)
54. Un
piano
di
riforme
radicali
richiede
decisioni
che
sembra
impossibile
far
acceTare
agli
Mission
Impossible?
Italiani
• Abolizione
pensioni
anzianità
e
cassa
integrazione
• ContraTo
di
lavoro
unico
• Agenzia
delle
entrate
con
poteri
da
PM
• Abolizione
giudici
tributari
• Programma
di
liberalizzazioni
di
10
anni
• “Winners
and
losers”
nella
spesa
pubblica
• Ridisegno
architeTura
enA
locali
• Giudici
civili
responsabilizzaA
sui
tempi
• Misurazione
e
valutazione
scuole
55. Bisogna
fare
appello
a
chi
paga
il
prezzo
della
crescita
bloccata
• 9
milioni
di
Italiani
che
lavorano
in
regime
di
“apartheid”
• ContribuenA
onesA
con
pressione
fiscale
oltre
il
60%
• Giovani/donne
che
non
lavorano
(e
non
avranno
la
pensione)
• 2-‐3000
imprenditori
con
aziende
che
non
crescono
oltre
50
mni
di
faTurato
• Napoletani
prudenA
che
pagano
1000
euro/anno
di
RC
auto
• Chiunque
faccia
causa
e
abbia
ragione
• StudenA
e
genitori
nelle
scuole
del
Sud