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IREN S. P. A.
               Una società per i cittadini o una società per l’(anti)politica?




“Invece di utilizzare l’immenso incremento delle risorse materiali
e tecniche per costruire la città delle meraviglie, abbiamo creato
ghetti e bassifondi.
Saremmo capaci di fermare il sole e le stelle perché non ci danno alcun dividendo”
J. M. Keynes, National Self Sufficiency in “The Yale Review, XXII (1933)




VERSIONE [01.07 / 12.10.2012]
A cura del Movimento 5 Stelle di Genova.
L’uso del logo del Movimento 5 Stelle è soggetto ad autorizzazione – Marchio registrato.
Contenuto: Licenza CC (Creative Commons) - Attribuzione - Non commerciale 3.0 Italia.
www.genova5stelle.it – info@genova5stelle.it
Movimento 5 Stelle di Genova                                                                                                  IREN S.P.A.


INTRODUZIONE

La multiutility1 IREN è una società a capitale pubblico-privato che nasce il 1 luglio 2010, dalla fusione di
IRIDE ed ENIA.

Procedendo a ritroso, IRIDE nasce nel novembre 2006, per effetto della fusione fra AEM Torino e AMGA
Genova, le municipalizzate delle due città.

AEM Torino gestiva le strutture dedicate al trasporto e alla distribuzione dell'energia elettrica per la città di
Torino ed opera anche nel settore della cogenerazione e del teleriscaldamento, dopo il 2000, AEM Torino
ha incrementato la propria presenza sul mercato elettrico con l’acquisizione della rete di distribuzione
urbana ex Enel di Torino.

La storia di AMGA prende avvio nel 1922, quando nasce l'Azienda Municipale del Gas di Genova che, nel
1937, diventando Azienda Municipalizzata Gas e Acqua, acquisisce anche la gestione di alcuni acquedotti
locali ed assume il nome che la accompagnerà sino al 2006.

IREN2 nasce quindi dalla fusione tra IRIDE, la Società che nel 2006 aveva riunito AEM Torino ed AMGA
Genova, ed ENÌA, l’Azienda nata nel 2005 dall’unione tra AGAC Reggio Emilia, AMPS Parma e Tesa Piacenza.
Opera nei settori dell’energia elettrica (produzione, distribuzione e vendita), dell’energia termica per
teleriscaldamento (produzione e vendita), del gas (distribuzione e vendita), della gestione dei servizi idrici
integrati, dei servizi ambientali (raccolta e smaltimento dei rifiuti) e dei servizi per le pubbliche
amministrazioni.

A livello nazionale, il Gruppo IREN è:
     1.   il primo operatore nel settore teleriscaldamento per volumetria tele riscaldata;
     2.   il quinto operatore nel settore del gas per volumi ceduti a Clienti finali;
     3.   il sesto operatore nel campo dell’energia elettrica per volumi di elettricità venduti;
     4.   il terzo operatore nell’ambito dei servizi idrici integrati per volumi di acqua venduta;
     5.   il terzo operatore nel settore ambiente per quantità di rifiuti trattati.
IREN è strutturata in una holding cui fanno capo le attività strategiche, di sviluppo, coordinamento e
controllo e cinque società operative che garantiscono il coordinamento e lo sviluppo delle linee di business:
     •    IREN Acqua Gas nel ciclo idrico integrato;
     •    IREN Energia nel settore della produzione di energia elettrica e termica e dei servizi tecnologici;
     •    IREN Mercato nella vendita di energia elettrica, gas e teleriscaldamento (in sostanza fa da ufficio
          commerciale a IREN Energia, a IREN Ambiente e a IREN Emilia, c’era bisogno di un’altra società?);
     •    IREN Emilia nel settore gas, nella raccolta dei rifiuti, nell’igiene ambientale e nella gestione dei
          servizi locali;
     •    IREN Ambiente nella progettazione e gestione degli impianti di trattamento e smaltimento rifiuti
          oltre che nella gestione degli impianti di produzione calore per il teleriscaldamento in territorio
          emiliano.




1
  Da wikipedia una multi utility o società di multi servizi http://it.wikipedia.org/wiki/Multiservizi .
Sono società a prevalente carattere pubblico e nascono dalla volontà dei comuni di collocare parzialmente le società municipalizzate in Borsa
incamerando la cessione delle azioni e garantendo così anche un più ampio margine industriale operativo slegandosi dal territorio di origine.
2
  Maggiori dettagli sono rintracciabili qui: http://www.gruppoIREN.it/storia.asp

                                                                                                                                    Pagina 1
Movimento 5 Stelle di Genova                                                                         IREN S.P.A.


Produzione energia elettrica: grazie ad un consistente parco di impianti di produzione di energia elettrica e
termica a scopo teleriscaldamento ha una capacità produttiva complessiva di 7.300 GWh annui, inclusa la
quota assicurata da Edipower.

Distribuzione Gas: attraverso 8.800 chilometri di rete serve più di un milione di Clienti.
Distribuzione Energia Elettrica: con oltre 7.200 chilometri di reti in media e bassa tensione distribuisce
l’energia elettrica ad oltre 710.000 Clienti a Torino e Parma.
Ciclo idrico integrato: con 13.900 chilometri di reti acquedottistiche, 7.900 km di reti fognarie e 813
impianti di depurazione, il Gruppo serve più di 2.400.000 abitanti.
Ciclo ambientale: con 122 stazioni ecologiche attrezzate, 2 termovalorizzatori, 2 discariche, il Gruppo serve
111 comuni per un totale di oltre 1.200.000 abitanti.
Teleriscaldamento: grazie ad oltre 700 chilometri di reti interrate di doppia tubazione il Gruppo IREN
fornisce il calore ad una volumetria di oltre 66 milioni di metri cubi, pari ad una popolazione servita di oltre
550.000 persone.
Vendita gas, energia elettrica e termica: Il Gruppo commercializza annualmente più di 3,1 miliardi di metri
cubi di gas, più di 12.000 GWhe di energia elettrica ed oltre 2.300 GWht di calore per teleriscaldamento.



La mission del Gruppo IREN è quella di operare con competenza e professionalità nei settori dell’energia,
dei servizi idrici integrati, ambientali e per le pubbliche amministrazioni al fine di offrire ai Cittadini ed ai
Clienti qualità efficienza e qualità dei servizi, garantendo ai propri azionisti un'adeguata redditività
d'impresa.




                                                                                                          Pagina 2
Movimento 5 Stelle di Genova                               IREN S.P.A.


                               Struttura del Gruppo IREN




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Movimento 5 Stelle di Genova                                                                        IREN S.P.A.


AZIONARIATO IREN

Azionisti IREN               Numero azioni              % sul capitale sociale % sul capitale sociale
                                                        ordinario              complessivo
FINANZIARIA SVILUPPO              424.999.233                   35,96%                33,30%
UTILITIES S.R.L.
COMUNE DI REGGIO                   98.986.288                     8,38%                       7,76%
EMILIA
COMUNE DI PARMA *                  78.017.566                     6,60%                       6,11%
INTESA        SANPAOLO             36.183.845                     3,06%                       2,84%
S.P.A.
FONDAZIONE CASSA DI                29.618.296                     2,51%                       2,32%
RISPARMIO DI TORINO
PICTET            ASSET            23.997.255                     2,03%                       1,88%
MANAGEMENT LTD
ALTRI AZIONISTI **                489.923.194                    41,46%                       38,39%
FINANZIARIA CITTÀ DI              94.500.000                                                  7,40%
TORINO (FCT) - AZIONI
DI RISPARMIO


* Il Comune di Parma ha conferito la nuda proprietà di n. 43.500.000 azioni ordinarie a STT Holding S.p.A.
per una quota pari al 3,68% del capitale sociale ordinario di IREN S.p.A. e di n. 14.000.000 azioni ordinarie a
Parma Infrastrutture S.p.A. per una quota pari al 1,18% del capitale sociale ordinario di IREN S.p.A.

**Altri Azionisti: Investitori Istituzionali e retail (389.961.574) e altre azioni dei Comuni delle Provincie di
Reggio E., Parma e Piacenza (99.961.620).

Come è stato fatto notare:

in qualsiasi momento le azioni di risparmio in possesso della Finanziaria Città di Torino, pari all'7,4% del
capitale sociale, ora prive di diritto di voto, una volta vendute a terzi (purché non collegati al Comune di
Torino) diverrebbero azioni ordinarie con diritto di voto, anche se il loro possesso è limitato al 5% per
ciascun socio, con la conseguenza di “diluire” il possesso pubblico.




                                                                                                         Pagina 4
Movimento 5 Stelle di Genova                                                                                            IREN S.P.A.




IREN è partecipato da soci pubblici (i comuni sui quali eroga i servizi) e soci privati (prevalentemente
banche e società finanziarie). Tra queste, si evidenzia “Amber Capital”, con sede operativa a New York e
sede legale nelle isole Caymann. In pratica, una parte dei profitti generati dai servizi di IREN finisce in
paradisi fiscali, mentre gli utenti in Italia sostengono nelle fatture tutti i costi della fiscalità (IVA e tributi
ambientali vari)3.




3
 http://www.acquapubblica.parma.it/index.php?option=com_content&view=article&id=122:il-business-dei-servizi-pubblici-
ambientali&catid=54:materiale-scientifico&Itemid=71

                                                                                                                            Pagina 5
Movimento 5 Stelle di Genova                                                                              IREN S.P.A.


Patti parasociali4

In data 28 aprile 2010 è stato sottoscritto un patto parasociale strettamente funzionale alla Fusione fra i
Soci FSU e 71 soci pubblici di Enìa (Soci ex Enìa) finalizzato, tra l'altro, a garantire unità e stabilità di indirizzo
a Iren, (di seguito il Patto FSU - Soci ex Enìa) che sarà valido e produrrà effetti dalla Data di Efficacia della
Fusione.

Il Patto FSU - Soci ex Enìa è riconducibile ad un sindacato di blocco e di voto avente la finalità di garantire,
anche ad esito della Fusione, lo sviluppo di Iren, delle sue partecipate e della sua attività nonché di
assicurare alla medesima unità e stabilità di indirizzo, ed in particolare (i) determinare modalità di
consultazione ed assunzione congiunta di talune deliberazioni dell'assemblea dei soci della Società; e (ii)
disciplinare taluni limiti alla circolazione delle azioni oggetto dello stesso Patto FSU - Soci ex Enìa.

Gli strumenti finanziari oggetto del Patto FSU Soci ex Enìa apportati al sindacato di voto, di seguito
descritto, sono costituiti da tutte le azioni detetenute dagli aderenti durante il periodo di validità del Patto
FSU Soci ex Enìa, alla Data del Prospetto Informativo pari a n. 704.269.359 azioni ordinarie di Iren
rappresentative del 59,5967% del capitale sociale della stessa mentre gli strumenti finanziari apportati al
sindacato di blocco, meglio descritto di seguito, sono costituiti da n. 650.870.198 azioni ordinarie di Iren
pari al 55,0779% del capitale sociale della stessa.

Sempre in data 28 aprile 2010, n. 71 Soci ex Enìa hanno sottoscritto un patto parasociale (il "Sub Patto Soci
ex Enìa ") al fine di assicurare un'unità di comportamento e una disciplina delle decisioni che dovranno
essere assunte dai Soci ex Enìa nell'ambito del Patto FSU - Soci ex Enìa.




4
    http://ir.gruppoiren.it/opencms/opencms/AEM_Torino/AzionariatoIT.html?tipo=1.4

                                                                                                                Pagina 6
Movimento 5 Stelle di Genova                                                                            IREN S.P.A.


ORGANI SOCIALI

                  Consiglio di Amministrazione
                  Roberto Bazzano                               Presidente esecutivo
                  Luigi Giuseppe Villani                        Vice Presidente
                  Roberto Garbati                               Amministratore Delegato
                  Andrea Viero                                  Direttore Generale
                  Franco Amato                                  Amministratore
                  Paolo Cantarella                              Amministratore
                  Gianfranco Carbonato                          Amministratore
                  Alberto Clò                                   Amministratore
                  Marco Elefanti                                Amministratore
                  Ernesto Lavatelli                             Amministratore
                  Ettore Rocchi                                 Amministratore
                  Alcide Rosina                                 Amministratore
                                                                Amministratore (dimissionario dal 22-
                  Enrico Salza
                                                                5-2012)



                                     Collegio sindacale
                                     Paolo Peveraro              Presidente
                                     Anna Maria Fellegara        Sindaco effettivo
                                     Aldo Milanese               Sindaco effettivo
                                     Emilio Gatto                Sindaco supplente
                                     Alessandro Cotto            Sindaco supplente


Consiglio di Amministrazione

Roberto Bazzano, tutta la carriera in AMGA e IRIDE poi IREN presidente di FederUtility da 2008

Luigi Giuseppe Villani, medico, consigliere regionale, coordinatore provinciale PDL in quota Comune di
Parma nominato dalla giunta di Centro Destra.

Roberto Garbati, tutta la carriera in AEM Torino fino alla carica di Presidente Amministratore delegato In
FederUtility (Federazione delle Imprese Energetiche e Idriche), è membro del Comitato di Presidenza, del
Consiglio Direttivo e della Commissione Permanente Elettricità. Da luglio 2008 è membro del Consiglio
Direttivo dell’Unione Industriale di Torino. Da gennaio 2009 è membro della Giunta di Confservizi Piemonte

Andrea Viero5, Da maggio 2008, è Amministratore delegato di Enìa Spa e, a questo titolo, guida la fusione
delle società Enìa Spa – Iride Spa. Ha ricoperto dal 1996 al 2008 il ruolo di Direttore Generale e Centrale


5
    http://www.alicenonlosa.it/Default.aspx?Page=DET&ID=52101

                                                                                                            Pagina 7
Movimento 5 Stelle di Genova                                                                                                                 IREN S.P.A.


nella Pubblica Amministrazione e più precisamente: Direttore Generale della Regione Autonoma Friuli
Venezia Giulia (da gennaio 2004); Direttore Generale del Comune di Gorizia (da ottobre 2002); Direttore
Centrale del Comune di Milano (da settembre 2001); Direttore Generale del Comune di Trieste (da
settembre 1996).

Franco Amato, Ex giovane segretario del Psi torinese, poi diventato potente direttore nella Regione
Piemonte ai tempi della presidenza di Enzo Ghigo, Amato lasciò piazza Castello dopo l'elezione di Mercedes
Bresso nonostante il centrosinistra gli avesse chiesto di rimanere. Preferì accettare l' offerta di Pininfarina
che lo voleva alla direzione Comunicazione e Immagine. E’ considerato in quota al Centro Destra/PdL.

Gianfranco Carbonato6, presidente e amministratore delegato di PRIMA INDUSTRIE, società di Collegno
(TO), è tra l’altro il presidente dell’Unione industriale di Torino sino al 2012, Amministratore Indipendente
di RCS MediaGroup S.p.A e nel Consiglio di Sorveglianza di Intesa San Paolo al posto di Elsa Fornero.

Paolo Cantarella, dal 1996 al 2002 Amministratore delegato di Fiat s.p.a. e Presidente di Fiat Auto s.p.a.

Alberto Clò, Ministro dell’Industria e del Commercio Estero dal 1995 al 1996 nel Governo Dini; è
Amministratore in ENI, Italcementi, Atlantia e De Longhi.

Marco Elefanti, Dal 1 novembre 1999 è ricercatore Universitario di Economia Aziendale presso la Facoltà di
Economia dell'Università degli Studi di Parma. Dal 1 novembre 2001 è Professore Associato di Economia
Aziendale presso la Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Parma; Dall'anno accademico 2005-
2006 è Professore Straordinario di Economia Aziendale presso la Facoltà di Economia dell'Università
Cattolica (sede di Piacenza) e dal dicembre 2009 Professore Ordinario.

Ernesto Lavatelli, è il titolare dello Studio Legale Lavatelli7, è considerato in quota a Marta Vincenzi
attraverso la società di Ingegneria del marito di cui è Consulente Legale. E’ anche nel Consiglio della
Fondazione Teatro Carlo Felice. E’ associato al suo studio il candidato PD Avv. Alessandro Arvigo.

Ettore Rocchi8, professore associato per il Gruppo di discipline Jus04 - Diritto Commerciale, nella Facoltà di
Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

Alcide Rosina9, presidente di Premuda s.p.a.

Enrico Salza10, Ricopre attualmente la carica di Presidente del Consiglio di Gestione del gruppo bancario
Intesa Sanpaolo, in seguito alla sua nomina da parte del Consiglio di Sorveglianza della nuova banca il 2
gennaio 2007. In precedenza, come presidente del Gruppo Sanpaolo IMI, è stato uno dei principali artefici
della fusione tra la banca di Piazza San Carlo e Banca Intesa e ha firmato il 28 dicembre 2006, insieme al
Presidente di Banca Intesa Giovanni Bazoli, l'atto di fusione delle due banche. E’ stato Consigliere della
Compagnia di San Paolo, della multinazionale Swedish Match, dell'U.B.S. (Unione Banche Svizzere) Italia e
della NOMISMA S.p.A. - Soc. di Studi Economici.


6
    http://www.fondoitaliano.it/gianfranco-carbonato.shtml
7
  http://www.studiolavatelli.com/index.php?option=com_content&view=article&id=17&Itemid=23
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/10/26/IREN-fondazione-carlo-felice-importanza-di-chiamarsi.html
8
  http://www.IRENemilia.it/upload/pagine/pagine/435-cv_rocchi.pdf
9
    http://www.premuda.net/Area01/Elemento1/index_html
10
  Sostituito in data 18.06.12 da Carla Patrizia Ferrari dirigente del gruppo Intesa Sanpaolo, era stata inserita nella lista di candidati alla carica di
amministratore di Iren dal socio Equiter (Gruppo Intesa Sanpaolo)

                                                                                                                                                    Pagina 8
Movimento 5 Stelle di Genova                                                                           IREN S.P.A.


Collegio sindacale

Paolo Peveraro, già Vice Presidente Regione Piemonte con M. Bresso

Anna Maria Fellegara, già assessore allo sviluppo economico Anna Maria Fellegara, Ordinario
dell'Università Cattolica (sede di Piacenza)

Aldo Milanese11, Commercialista, Sindaco in UNICREDITO ITALIANO, IRIDE SPA, AZIMUT HOLDING SPA,
MAGNETI MARELLI SPA), rappresentante comune degli Azionisti di Risparmio di FIAT SPA, consigliere di
amministrazione sino al 2011 in GEMINA s.p.a.12

Emilio Gatto, Commercialista in Genova?


Che dire, tutto Banche e FIAT e qualche rappresentante politico in senso più stretto. In IREN c’è una forte
presenza di Intesa S. Paolo ma attraverso Rosina ci sono interessi di Banca Popolare di Milano e di
Assicurazioni Generali. Il Consiglio di Amministrazione mi sembra una camera di compensazione di grandi
interessi finanziari.

Quanto ci costano13?
Nel 2011 i 13 componenti del consiglio di amministrazione e i revisori dei conti hanno incassato da Iren spa
2 milioni e 335mila euro. L’amministratore delegato Roberto Garbati (477mila euro l’anno), il direttore
generale Andrea Viero (442mila), il presidente esecutivo Roberto Bazzano (497mila) e il vicepresidente Luigi
Giuseppe Villani (145mila). Per fare una proporzione, il presidente Usa Obama arriva a 300mila euro l’anno.

I vari Consigli costano €. 2.193.000 (Secolo XIX 02.07.2012)




11
     Aldo Milanese e Mani Pulite
http://archiviostorico.corriere.it/1994/settembre/20/Santo_Versace_dal_Pietro_co_0_94092014982.shtml
12
   http://www.gemina.it/it/corporate/princ_az.php
13
     http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/29/iren-2011-incassato-milioni-300mila-euro/212849/

                                                                                                           Pagina 9
Movimento 5 Stelle di Genova                                                                       IREN S.P.A.


Chi sono i soci di IREN?

1) Finanziaria Sviluppo Utilities S.r.l. (FSU)14, con sede a Genova, è la società controllata al 50% dal
Comune di Torino e al 50% dal Comune di Genova che detiene una partecipazione del 33,30 % in IREN S.p.A.
(già IRIDE S.p.A.) (35,96% del capitale sociale rappresentato da azioni con diritto di voto) la multiutility
quotata leader nel Nord-Ovest che opera nei settori dell’energia elettrica, del gas, del teleriscaldamento, dei
servizi idrici e energetici

Organi sociali

nomine del 29/06/2009 (durata in carica sino ad approvazione bilancio al 31.12.2011)
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

       •    CHIANALE Prof. Not. Angelo – Presidente C.d.A. (nomina Comune di Torino)
       •    LAVATELLI Avv. Ernesto – Vice Presidente C.d.A. (nomina Comune di Genova)
       •    POLLIOTTO Avv. Patrizia – Consigliere (nomina Comune di Torino)
       •    ANFOSSI Dott. Giuseppe – Consigliere (nomina Comune di Genova)



COLLEGIO SINDACALE

       •    MANZI Prof. Luca Maria – Presidente (nomina Comune di Torino)
       •    FLICK Avv. Waldemaro – Sindaco effettivo (nomina Comune di Genova)
       •    CACCIARI Dott. Paolo – Sindaco effettivo (nomina Comune di Torino)
       •    DE GREGORI Dott.ssa Francesca – Sindaco Supplente (nomina Comune di Genova)
       •    BRUNERO Dott.ssa Mariangela – Sindaco Supplente (nomina Comune di Torino)
SOCI

       •    COMUNE DI GENOVA 50%
       •    COMUNE DI TORINO 50%

Alcune note:

Ernesto Lavatelli come sopra

Giuseppe “Beppe” Anfossi: ex presidente del Consiglio di Amministrazione di Acquedotto De Ferrari
Galliera s.p.a. ora presente i svariati Consigli di Amministrazione15 tra qui Fondazione Carige con Vinai, e
marito del PM Anna Canepa


Waldemaro Filck: Avvocato fratello dell’ex Ministro (I Governo Prodi) Giovanni Maria Flick e già Consigliere
di Amministrazione in AMGA (2002).



14
     http://www.genova5stelle.it/wp-content/uploads/20120624.FSU.BIL2011.Bilancio_approvato.pdf
15
     http://www.fondazionecarige.it/Organi3.html

                                                                                                       Pagina 10
Movimento 5 Stelle di Genova                                                                                       IREN S.P.A.


2) PICTET ASSET MANAGEMENT LTD16 Pictet & Cie, con sede a Ginevra Route des Acacias 60 CH-1211
Geneva 73, è considerata una delle maggiori banche di gestione patrimoniale indipendenti d’Europa. La
Banca distribuisce in tutto il mondo una vasta gamma specializzata di oltre 100 fondi di investimento, molti
dei quali sono stati premiati da primarie pubblicazioni del settore e agenzie di rating per le loro
performance. Quindi il Gruppo gestisce il proprio azionariato attraverso la collocazione di Fondi di
investimento e chi è il vero proprietario delle azioni non è noto.

3) FINANZIARIA CITTÀ DI TORINO holding in capo al Comune di Torino17. A questa finanziaria il Comune di
Torino conferisce la proprietà di alcuni asset comunali per poi proseguire con parziali privatizzazioni

4) INVESTITORE RETAIL È un operatore in beni di investimento che si muove per conto proprio,
investendo il proprio patrimonio senza avvalersi dell'intermediazione gestionale di altri soggetti. In allegato
A da pag 4 a pag 6 l’elenco dei Fondi di investimenti che hanno partecipazioni in IREN.18 Tra questi, se non
c’è stata una cessione post referendum, va citato il Fondo Amber Capital con sede alle Isole Cayman già
oggetto di diverse interrogazioni,

Quindi per capirci: IREN conosce tutti i suoi soci? Chi c’è dietro questi Fondi? A chi vanno i profitti di IREN
che, fino a prova contraria, è al 51% pubblica? Per inciso sulla vicenda c’è già stata un’interrogazione da
parte di Antonio Bruno e di Manuela Cappello.




16
   http://www.pictet.com
http://it.wikipedia.org/wiki/Pictet_%26_Cie
17
     http://www.comune.torino.it/commercioeimpresa/partecipazioni-aziendali/schede/fct.htm

18
   Per esempio
http://www.statestreet.com/wps/portal/internet/corporate/home/!ut/p/c4/04_SB8K8xLLM9MSSzPy8xBz9CP0os3i_0CADCydDRwP_IGdnA08Tc38fI
NvYwNVQPxykA1lFSJArUIWxoauBgZNRoKkJfvkAc4i8AQ7gaKDv55Gfm6pfkJ0dZOGoqAgAT3My7A!!/dl3/d3/L2dBISEvZ0FBIS9nQSEh/

                                                                                                                        Pagina 11
Movimento 5 Stelle di Genova                                                                     IREN S.P.A.


Statuto IREN

ART. 9 Partecipazione Pubblica
Il capitale sociale della Società deve essere detenuto in maniera rilevante e comunque non inferiore al 51%
da Soggetti Pubblici.

A norma dell’ART. 10 Limiti al possesso azionario e identificazione degli azionisti:

10.1 E fatto divieto per ciascuno dei soci diversi da quelli indicati nel precedente art. 9 di detenere
partecipazioni maggiori del 5% (cinque per cento) del capitale sociale. Tale limite al possesso azionario si
computa esclusivamente sulle azioni che conferiscono diritto di voto nelle assemblee e si riferisce
esclusivamente ad esse.

10.4 La società può richiedere agli intermediari, tramite la società di gestione accentrata delle proprie
azioni, i dati identificativi degli azionisti unitamente al numero di azioni registrate nei loro conti ad una
determinata data.

Va osservato peraltro che il fatto di detenere il 51% di una società partecipata non è affatto, per i soci
pubblici, garanzia di influire effettivamente sulle scelte strategiche di gestione, sia perché il potere
decisionale passa attraverso meccanismi di know-how che anno dopo anno, a partire dalla privatizzazione,
gli enti locali giocoforza perdono, sia perché l’autonomia dell’ente è molto limitata dal rispetto delle
condizioni poste al momento dell’ingresso del socio privato (ad esempio, nel bando di gara) e, con essa,
sono limitate le possibilità di perseguire effettivamente il pubblico interesse.




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Rende IREN?19

Nel suo primo anno di vita (2010) IREN ha realizzato un margine operativo lordo di oltre 205 milioni di Euro.
Il 25% di questo margine è costituito dai servizi ambientali (acqua e rifiuti).20




Nel primo trimestre 201221 la società, da un lato, ha aumentato i ricavi (+35,4%); ma, dall'altro, ha visto
diminuire la profittabilità. Il Margine Operativo Lordo22 (Ebitda) è sceso del 2% (al netto di effetti
straordinari) mentre l'utile netto è calato a quota 55 milioni (MOL - accantonamenti ed ammortamenti). A
ben vedere, la riduzione di redditività è comune a diverse aziende del settore. Il cosiddetto spark spread (la
differenza tra il prezzo dell'energia elettrica e i costi variabili quali i combustibili) è infatti sceso molto: una
contrazione, in media, di oltre il 60% rispetto ai primi tre mesi del 2011. Ciò significa, nei fatti, che le utility,
anche a causa del calo della domanda in conseguenza della crisi, non sono riuscite a trasferire il caro
materie prime sul cliente finale. Al 31 marzo scorso l'indebitamento netto era di 2,893 miliardi, in crescita
rispetto ai 2,653 miliardi di fine 2011.

Origine del Debito
All’atto della fusione IRIDE – ENIA le due aziende avevano complessivamente debiti per 1,5 miliardi di
euro23, per IRIDE in gran parte proveniente da Torino e da subito si è messo a galoppare. Le aziende
imputano il debito, come vediamo dopo, alla mole degli investimenti effettuati. Sta di fatto che nel primo
semestre dell’anno successivo alla fusione i debiti hanno superato ampiamente i ricavi e la redditività delle
due aziende è diminuita del 41 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Iren fa riferimento
anche alla necessità per Iride di sborsare 60 milioni di euro per restituire gli aiuti di Stato incassati
indebitamente negli anni ante fusione e altri 73 milioni di euro per pagare il dividendo agli azionisti. Per
parte Enìa all’ottenimento dalla Banca Europea degli Investimenti di una linea di credito da 100 milioni di
euro per l’Inceneritore di Parma. E così il debito galoppa.
Bilancio 201124 assemblea del 14.05.2012


19
   http://ir.gruppoIREN.it/opencms/export/download/ComunicatiStampa2012IT/14_05_2012_Assemblea_azionisti.pdf
20
   http://ir.gruppoIREN.it/opencms/export/download/BilanciAnnualiIT/bilancio_def_2010-v1.pdf pag 35
21
   http://eventiquattro.ilsole24ore.com/eventi-e-altro/finanza-e-finanziamenti/notizie/2012/06/03/IREN-attacca-il-debito-con-le-carto.aspx
22
   http://it.wikipedia.org/wiki/Margine_operativo_lordo
23
   http://www.telereggio.it/2009/09/14/enia-iride-debiti-al-galoppo/
24
     http://ir.gruppoiren.it/opencms/export/download/ComunicatiStampa2012IT/14_05_2012_Assemblea_azionisti.pdf

                                                                                                                                        Pagina 13
Movimento 5 Stelle di Genova                                                                        IREN S.P.A.


L’Indebitamento Finanziario Netto al 31 dicembre 2011 è pari a 2,653 milioni di euro (2.260 milioni di euro
al 31/12/2010), principalmente in forza del volume degli investimenti in particolare per il completamento
dell’impianto di cogenerazione “Torino Nord”, entrato in funzione nell’ultimo trimestre del 2011, e per
             o
l’avanzamento del Polo Ambientale Integrato di Parma e del rigassificatore di Livorno (OLT). Gli
investimenti netti del periodo ammontano a 472 milioni di euro e sono stati principalmente destinati ai
                                                                        sono
progetti strategici del Gruppo e ai settori Infrastrutture energetiche, Generazione elettrica e calore, Servizio
idrico integrato e Ambiente

Ai 2,653 milioni di € attuali, riconducibili in parte al “peccato originale” della fusione ed ai maggiori costi
sostenuti per Parma (inceneritore), Torino (cogeneratore) e Livorno (rigassificatore) si devono aggiungere:
    1) gli oneri scomputati dei 260 milioni di euro che il Comune di Torino deve ad IREN in base a bollette
                                    0
        non pagate
    2) gli oneri per il controllo Edipower che ha comportato l’assunzione di debiti pari a 225 milioni di
        euro di debito (il 20,5% di 1,1 miliardi di debito di Edipower),
    3) l'impegno finanziario per chiudere sul controllo della stessa Edipower pari a 164 milioni

A ciò va aggiunto i maggiori oneri dovuti alla fluttuazione del prezzo del petrolio non interamente riversato
sugli utenti, nel caso di IREN Energia.

Se a tutto ciò si aggiungerà la fusione con l’indebitata A2A…..




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La Strategia dell’Azienda

     1) Diminuzione degli investimenti
Per diminuire il debito è stato prevista la riduzione degli investimenti. Negli ultimi 5 anni la società guidata
dal ceo Roberto Garbati ha tirato fuori dal suo portafoglio ben 2,5 miliardi per lo sviluppo industriale.
Ebbene, ancora nel 2011 questa voce valeva 472 milioni; nell'esercizio in corso, invece, dovrebbe scendere
a non più di 270-280 milioni. A conclusione della costruzione degli impianti (dal rigassificatore di Livorno
alla centrale di cogenerazione "Torino Nord" già operativa) dovrà, nelle previsioni aziendali, produrre quegli
ulteriori flussi di cassa utili, da un lato, a incrementare ricavi e profittabilità; e, dall'altro, a ridurre per
l'appunto l'indebitamento.

     2) Il piano delle dismissioni
Il progetto, stimato fino a 300 milioni, è articolato in molteplici operazioni. Innanzitutto, entro l'anno anzi
entro settembre, gli immobili della società saranno conferiti (per circa 130 milioni) a un fondo cui verrà
affidata la gestione. IREN, da un lato, incasserà i soldi della vendita e, dall'altro, pagherà al gestore gli affitti
per gli uffici che rimarranno nella sua disponibilità.

Questa tattica è già stata utilizzata da Alitalia prima del passaggio a C.A.I., avevano trasferito gli aerei ad
un fondo per poi affittarli, abbiamo visto come è andata a finire.
Inoltre mentre i referendum disattesi hanno conclamato il ritorno al “pubblico”, questi continuano a
svuotare IREN della propria ricchezza attraverso l’indebitamento rendendo sempre più impossibile
l’applicazione della sentenza.

Di più: la gestione del servizio idrico di Parma, attualmente in carico alla società operativa «IREN acqua
gas», dovrebbe essere attribuita alla controllata Mediterranea delle acque. Quest'ultima è un gruppo che,
oltre a IREN (60%), è partecipato da F2i (40%). Ebbene, per non diluirsi, il fondo infrastrutturale F2i
dovrebbe pagare il nuovo asset pro-quota, altrimenti perderebbe valore la sua partecipazione. Il valore
dell'operazione per l'Utility è pari a circa 30 milioni. E non finisce qui: l'azienda del Nord Ovest sta
procedendo alla vendita della sua rete a banda larga. IREN possiede circa 2mila km di fibra: oltre 1.300 in
Emilia, 365 nel capoluogo ligure e 175 in quello piemontese. Ebbene, a breve (giugno-luglio) il network del
capoluogo ligure dovrebbe essere ceduto.

    3) La cartolarizzazione dei crediti
Fin qua il piano di dismissioni. E, tuttavia, l'azienda sembra voler puntare anche sulla cessione pro-soluto
dei crediti. Secondo quando risulta a Il Sole 24 Ore, IREN dovrebbe, entro l'anno, avviare la
cartolarizzazione dei prestiti. Già, i prestiti. Gli analisti, su questo fronte, puntano il dito su una particolare
questione. Quale? È presto detto: il Comune di Torino ha 250 milioni di debiti (di cui 240 di bollette
scadute) accumulati proprio nei confronti di IREN. Certo, sono ben note le difficoltà finanziarie che le P. A.
devono attualmente affrontare. E tuttavia, a detta degli esperti, qualcosa va fatto. Il problema, secondo
fonti finanziarie, sarebbe comunque già al vaglio del Comitato esecutivo. La società avrebbe, quindi, chiesto
un incontro alla municipalità piemontese. L'Obiettivo? Duplice: da un lato, che tutte le future spese siano
pagate in maniera corrente senza creare nuovo debito; dall'altro, che gli incassi dalle eventuali dismissioni
del comune di Torino siano indirizzati a soddisfare i debiti pregressi, tra cui anche quelli con IREN. Al di là
del tema-Torino, comunque, l'indicazione è che i tempi di riscossione dei crediti siano scesi, nell'ultimo
trimestre, di una decina di giorni.

A bilancio del Comune di Genova è riconoscibile quali e quanti siano i debiti del Comune verso IREN? A
bilancio del Comune di Genova come sono inseriti i dividendi di IREN?




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Aggiornamento 16.07.2012
Sempre dal Secolo XIX del 02.07.2012 il piano di dismissioni riguarderebbe:
   • cessioni immobili per 130-150 milioni (obbiettivo ottimistico stante il mercato immobiliare)
   • Cessione rete a banda larga 30-40 milioni
   • Cessione di una quota variabile tra il 40 ed il 49 % a F2i di Iren Ambiente
   • Cessione delle proprie quote delle Centrali idroelettriche 50 milioni
   • Rigassificatore Livorno cessione quote tra il 25% ed il 30%:
   • Cartolarizzazione crediti25: da quantificare
   • Rientro del debito del Comune di Torino esposto per 260 milioni.

La Repubblica26 evidenzia inoltre come strategia anche l’intenzione di scorporare le 12 centrali
idroelettriche - che fanno di IREN il quarto operatore nazionale dopo Enel, A2a e Edipower per costituire
una società che verrà poi aperta a un partner finanziario cui cedere il 20-25% del capitale. Anche il settore
ambiente di IREN è interessato a un’operazione analoga. In questo caso, la quota di capitale che verrà
aperto a un nuovo socio finanziario è ancora più alta, tra il 40 e il 49%.




25
    La cartolarizzazione dei crediti (Securization) è un'operazione finanziaria che consiste nella cessione a titolo oneroso di un portafoglio di crediti
pecuniari o di altre attività finanziarie non negoziabili, individuabili anche in blocco, capaci di generare flussi di cassa pluriennali. I crediti vengono
ceduti da una o più aziende (Originator) ad una società-veicolo (SPV) che, a fronte delle attività cedute, emette titoli negoziabili da collocarsi sui
mercati nazionali o internazionali. La cartolarizzazione è una cessione di credito pro soluto. L'azienda cedente non deve pertanto fornire garanzie
alla società veicolo in caso di mancato pagamento da parte dei debitori. Con il ricorso a processi di cartolarizzazione l'azienda può rendere mobili
quei capitali altrimenti vincolati nella forma di finanziamento a terzi, ottenendo un immediato aumento della liquidità e altri importanti vantaggi,
tra i quali:
       •    una migliore gestione dello stato patrimoniale;
       •    una maggiore possibilità di adattamento delle attività alle scadenze di fonti di finanziamento, attuando una migliore gestione del rischio
            di tasso di interesse;
       •    una gestione più efficiente del rischio di credito attraverso cessioni selezionate;
       •    la riduzione del rischio di valuta;
       •   l'aumento di visibilità sui mercati.
Nelle operazioni di cartolarizzazione i principali soggetti coinvolti sono tre:
       •    il creditore originario (Originator)
       •    il cessionario, cioè la società-veicolo, detta anche Special Purpose Vehicle (SPV), un intermediario finanziario costituito con l'unico scopo
            di effettuare una o più operazioni di cartolarizzazione;
        • il sottoscrittore dei titoli (Noteholder).
26
     http://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2012/07/16/news/iren_piano_di_dismissioni_per_abbattere_il_debito-39138574/

                                                                                                                                                Pagina 16
Movimento 5 Stelle di Genova                                                                        IREN S.P.A.


Analisi Bilancio Iren27

Dati di Bilancio

Nel periodo 2009-2011 il fatturato è aumentato del 11,33% mentre il margine operativo lordo è passato da
567,30 a 591,80 milioni di EURO con una variazione dell'Ebitda margin di -1,13 punti. Il risultato operativo è
sceso del 1,97% a 308,36 milioni di EURO e l'utile netto si è ridotto del 346,64%. Gli indicatori di redditività
vedono un decremento del ROI di 0,90 punti al 6,86% e una diminuzione del ROE di -8,07 punti al -5,38%.
Dal punto di vista patrimoniale si registra una crescita del rapporto debt to equity che passa da 1,08 a 1,44,
risultato di un patrimonio netto di 1.844,71 e un indebitamento finanziario netto di 2.652,68 milioni di
EURO

                                  2009           var %         2010           var %       2011
Totale Ricavi                   05.41,3         -10,54       15.48,2          24,44     11.39,5
Margine
Operativo Lordo                   567,3           -12,5       496,41          19,22      591,8
Ebitda margin                     17,95             ----       17,55            ----     16,82
Risultato
Operativo                        314,56           -8,86        286,7            7,56    308,36
Ebit Margin                        9,95             ----       10,14             ----     8,76
Risultato Ante
Imposte                         201,51          19,39    240,6              -93,68        15,21
Ebt Margin                        6,37            ----    8,51                 ----        0,43
Risultato Netto                  51,26         193,39   150,39             -166,01       -99,28
E-Margin                          1,62            ----    5,32                 ----       -2,82
PFN (Cassa)                   2.055,70          14,25 07.48,5                12,95      12.52,7
Patrimonio Netto               16.04,0           9,33 2.081,62              -11,38      15.04,7
Capitale Investito            4.056,24          11,54 12.44,5                 1,32      13.44,2
ROE                               2,69            ----    7,22                 ----       -5,38
ROI                               7,76            ----    6,47                 ----        6,86




27
     http://www.evaluation.it/aziende/bilanci-aziende/97-3/bilancio-societa-iren/

                                                                                                        Pagina 17
Movimento 5 Stelle di Genova                                                                                                  IREN S.P.A.


Bilancio FSU28

       1) Valore della partecipazione di FSU

(valori espressi in migliaia di €)
 - Il patrimonio netto di IREN nel 201 29 è di € 1.463.000,00 (€. 1.632.000,00 circa nel 2010)
                                      2011                      €.
 - La quota parte di FSU, pari al 33%, ammonta quindi a € 482.790,00
 - Il Valore della partecipazione iscritta a bilancio di FSU ammonta a € 831.692,00, è il valore di quanto ha
     speso FSU per comprarsi il 33% di IREN,
 - Quindi, a seguito della perdita di Patrimonio netto, nel 201 la quota parte di FSU aveva perso il valore
         ndi,                                                 2011
     di (€ 831.692,00 - € 482.790,00 = €. 348.902,00 pari al 58,05% del valore iniziale.
                                   ,00)

Se invece facciamo riferimento al valore della odierna quotazione azionaria30, il valore della partecipazione
di FSU in IREN, cioè il valore che le azioni frutterebbero se venissero vendute, è pari a:
                                 n. 424.999.233 x 0,5435 = €. 230.987.083,1355
con una perdita pari a:
                         €. 230.987.083,1355 - €. 831.692.000 = €. -600.704.916,8645
                                                                              16,8645

e cioè del 72,22% della propria partecipazione.




28
     http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012
                                              mercati/2012-08-14/holding-iren-ristruttura-debiti-064043.shtml?uuid=Ab9cDDOG
                                                                                                 064043.shtml?uuid=Ab9cDDOG
29
     http://ir.gruppoiren.it/opencms/export/download/AssembleeIT/Bilancio_2011.pdf pag. 53
30
      oggi 14.09.12 pari a €. 0,5435

                                                                                                                                 Pagina 18
Movimento 5 Stelle di Genova                                                                                                             IREN S.P.A.


       2) Ristrutturazione del debito

In assenza di dividendi dalla controllata e appesantita da un derivato firmato con Goldman Sachs, IREN ha
chiuso il 2011 in profondo rosso ed è stata costretta a rinegoziare debiti per oltre 180 milioni con Intesa
Sanpaolo. Nel 2011, il rosso di bilancio (-99 milioni) legato alle rettifiche su Edison ha consentito a IREN di
distribuire una cedola "simbolica", col risultato che nelle casse di FSU sono affluiti soltanto 5,5 milioni. Non
abbastanza per fare fronte agli oneri finanziari, quasi 6,6 milioni rappresentati dagli interessi passivi da
pagare sia a Intesa Sanpaolo (3,6 milioni) sia su un derivato stipulato con Goldman Sachs (2,95 milioni),
così, impossibilitata a pagare l'intera rata del mutuo di Intesa (per la precisione di Biis), FSU ha trattato con
la banca una ristrutturazione del debito. Quest'ultimo, strutturato in due tranche (una in ammortamento
da residui 82 milioni e una bullet31 da 104 milioni), è stato raggruppato in un unico prestito amortising32 con
un allungamento della scadenza, in precedenza fissata al 2020.

Ad Agosto, quindi all’atto della ristrutturazione del debito, in Borsa la partecipazione in IREN di FSU - valeva
solo 149 milioni, meno dell'esposizione nei confronti di Intesa Sanpaolo, che è anche azionista del gruppo
energetico con circa il 3%.
La maxi svalutazione ha comunque generato nel bilancio di FSU una perdita netta di 259 milioni. Per
coprirla si è dovuto attingere alle riserve della società che ha tuttavia visto ridotto il patrimonio netto33 da
672 a 393 milioni (di cui 350 sono di capitale sociale interamente versato)34.




31
     http://it.wikipedia.org/wiki/Bullet_%28finanza%29
32
   Un prestito amortising deve essere pagato nell'arco di uno specifico periodo di tempo, attraverso pagamenti regolari sia del capitale che degli
interessi. Un prestito non-amortising, o rotativo, non richiede i pagamenti del capitale a scadenza, fintanto che gli interessi vengono pagati
regolarmente. I conti di carte di credito rotative (revolving) sono forse l'esempio più palese di prestito "non-amortising".
33
   il patrimonio netto rappresenta la misura dei mezzi propri investiti dall'imprenditore o dai soci nell'azienda; da un punto di vista contabile è
rappresentato dalla differenza tra attività e passività dello stato patrimoniale; da un punto di vista finanziario rappresenta la fonte di finanziamento
interna; da un punto di vista concreto rappresenta l'effettiva ricchezza di competenze dei soci, ricchezza che si ricava dalla liquidazione dell'attivo e
dopo aver rimborsato il passivo.
34
   http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-1098159/iren-holding-torino-genova/

                                                                                                                                              Pagina 19
Movimento 5 Stelle di Genova                                                                                                   IREN S.P.A.


Le aziende collegate e partecipate

Iren Energia
IREN ENERGIA ha ereditato la storia di AEM Torino prima, ed IRIDE poi, per quanto attiene i settori
dell'energia elettrica e del calore per teleriscaldamento.
IREN ENERGIA è la società del Gruppo IREN che opera nei settori dell'energia elettrica e dell'energia termica
utile per il teleriscaldamento. E' attiva nei campi della pianificazione e della consulenza energetica.
Sensibile alla salvaguardia ambientale, IREN ENERGIA produce l'energia elettrica e termica mediante fonti
energetiche rinnovabili (impianti idroelettrici) o assimilate alle rinnovabili (impianti di cogenerazione).

Cariche Sociali:
ll Consiglio di Amministrazione di IREN ENERGIA è composto da:
     • Walter Ceresa35 (Presidente): E' stato l'Azionista e l'Amministratore della ITCA36 (settore
         Automotive) FIAT Group, da ottobre 2010 è Presidente di IREN ENERGIA. Si occupa di attività
         commerciali e agricole ed è anche titolare di una galleria d'arte moderna.
     • Roberto Garbati37 (Amministratore Delegato) già Direttore Generale di AEM Torino, presidente di
         Edipower
     • Riccardo Casale38 (Consigliere) Presidente di AMIU39
     • Giovanni Porcellana (Consigliere) (sto cercando)
     • Giuliano Tagliavini (Consigliere) di professione fa….il Consigliere di Amministrazione, già in Capitalia
         e in Mariella Burani FG

Il Collegio Sindacale di IREN ENERGIA è composto da:
     • Giovanni Peradotto (Presidente)
     • Daniele Pittatore (Sindaco effettivo)
     • Ugo Zanardi (Sindaco effettivo)
     • Pierluigi Passoni (Sindaco supplente)
     • Andrea Vasapolli (Sindaco supplente)




35
     http://archiviostorico.corriere.it/2012/marzo/22/rete_della_fiduciaria_bolognese_per_co_9_120322010.shtml
36
     http://www.itca.it/it/home.html
37
     http://www.idcitalia.com/downloads/bio/garbati_roberto.pdf
38
     http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/06/02/casale-da-miami-genova-indipendente-come-sempre.html
39
     https://www.facebook.com/note.php?note_id=215715715173039

                                                                                                                                   Pagina 20
Movimento 5 Stelle di Genova                                                                                    IREN S.P.A.


IREN Acqua e Gas
è la società del Gruppo IREN dedicata alla gestione dei servizi pubblici di distribuzione gas e alla gestione
dei servizi idrici.
Con oltre 320.000 clienti gas e un totale di oltre 1.500 Km di rete e oltre 1.300.000 abitanti serviti nel
settore idrico direttamente o tramite le diverse società operative in Liguria ed Emilia, e nel settore gas
tramite Genova Reti Gas, è uno dei maggiori operatori nazionali nel settore. Controlla al 60% Mediterranea
delle Acque. Gestisce quindi il Sistema Idrico Integrato (SII)40 dell'intera provincia di Genova. Il Sistema
Idrico Integrato insiste e serve un Ambito Territoriale Ottimale41

L'ATO genovese ha approvato, nell'agosto 2008, l'affidamento diretto a Iride prima ed a IREN poi,
attraverso le sue partecipate, del S.I.I. fino al 2032.

Consiglio di Amministrazione42
• Ubaldo Benvenuti Presidente ex PCI-PDS-DS-PD dimissionario dopo pochi mesi sostituito da:
  Luigino Montarsolo43 già presidente di Ente Fiera di Genova44 quota PD-Franceschini45
• Roberto Bazzano Amministratore Delegato
• Michele Casissa Consigliere ex Assessore PCI-PDS-DS-PD
• Marco Elefanti Consigliere
• Lino Zanichelli Consigliere

Collegio Sindacale
• Giorgio Oldoini Presidente
• Pierluigi Passoni Sindaco effettivo
• Paola Ragionieri Sindaco effettivo
• Marcello Pollio Sindaco supplente
• Massimo Trebiani Sindaco supplente


Vi stoppo subito…per gli incarichi multipli si percepisce un solo stipendio…


Una breve cronistoria dell’erede di AMGA
1995: AMGA si trasforma in società per azioni a capitale misto pubblico-privato. Acquisisce dal Comune di
Genova i servizi di fognatura e depurazione
1996: viene quotata alla Borsa Valori di Milano
2000: vengono scorporati i servizi idrici attraverso la costituzione di GENOVA ACQUE S.p.A.
2000: viene creata una nuova linea di business nelle tlc attraverso la costituzione di Sasternet e Fastweb
Mediterranea
2001: l'attività di vendita gas viene scorporata e conferita ad AMGA COMMERCIALE S.p.A.
2006: A seguito della fusione fra AMGA e AEM e delle costituzione del gruppo IRIDE, nasce IRIDE ACQUA
GAS
2008: il servizio distribuzione gas è scorporato in Genova Reti Gas
2010: Nasce IREN Acqua Gas, che assume la gestione dei servizi idrici nelle Provincie di Parma e Reggio
Emilia

40
     http://it.wikipedia.org/wiki/Servizio_Idrico_Integrato
41
   http://it.wikipedia.org/wiki/Ambito_Territoriale_Ottimale
42
   http://ir.gruppoiren.it/opencms/export/download/ComunicatiStampa2010IT/06_10_2010_Organi_societari_SPL.pdf
43
   http://www.irenacquagas.it/public/COS%20Nomina%204_5.pdf
44
     http://www.expofairs.com/prisma/070/pagina_015.pdf
45
     http://www.partitodemocratico.it/allegatidef/pd_regioni_voto_disgiunto85327.pdf

                                                                                                                   Pagina 21
Movimento 5 Stelle di Genova                                                                                IREN S.P.A.




Le Società del Gruppo che si occupano della gestione dei Servizi Idrici sono:
    • Mediterranea delle Acque: Nell'ambito del Servizio Idrico Integrato, Mediterranea delle Acque
        gestisce il servizio per l'intero Comune di Genova e in 39 Comuni dell'ATO genovese erogando
        acqua a circa 700.000 ab. La Società, inoltre, opera nei servizi di realizzazione Impianti afferenti il
        Servizio Idrico Integrato e di Ingegneria delle Reti.

       •    Iren Emilia46: è la Società del Gruppo IREN che opera nel settore della distribuzione del gas metano,
            della raccolta rifiuti e dell'igiene ambientale e coordina l'attività delle società territoriali dell'Emilia
            Romagna per la gestione operativa del ciclo idrico integrato, delle reti elettriche e del
            teleriscaldamento. Nelle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, Iren Emilia gestisce oltre
            5.600 chilometri di rete del gas in 71 comuni delle province, effettua i servizi di igiene ambientale
            per 112 comuni e opera su oltre 11.400 chilometri di rete idrica a servizio di 110 comuni.

       •    Idrotigullio: la partecipata dei Comuni di Chiavari, Favale di Malvaro, Lavagna, Leivi, Orero, insieme
            ad IREN Acqua Gas. La Società gestisce il Servizio Idrico Integrato nell’area di Levante dell'ATO
            genovese mediante: 464 km di rete acquedottistica con 272 siti/impianti; 453 km di rete fognaria
            con 53 stazioni di sollevamento; 7 impianti di depurazione oltre a 34 altri impianti minori
            (imhoff/pretrattamenti).

       •    A.M.TER. è la società formata dai Comuni di Campo Ligure, Cogoleto, Masone, Mele e Rossiglione
            insieme ad IREN Acqua Gas, gestisce il servizio idrico integrato nell’area del Ponente della Provincia

46
     http://www.irenemilia.it/corporate/chisiamo.jsp?codice=126

                                                                                                                Pagina 22
Movimento 5 Stelle di Genova                                                                            IREN S.P.A.


             di Genova; dal 1 luglio 2004 ha assunto il servizio anche nei Comuni di Arenzano e Tiglieto, per un
             totale di 34.000 abitanti serviti, 316 km di rete acquedottistica, 140 Km di rete fognaria e 4 impianti
             di trattamento delle acque.

       •     AIGA
       •     Amat S.p.A.

       •     ASA S.p.A.: opera nel Servizio Idrico Integrato (acquedotto, fognatura e depurazione) e nella
             distribuzione del gas. Dal 2002 è Gestore Unico del servizio idrico nel territorio in cui vigila
             l'Autorità Idrica Toscana - Conferenza Territoriale N 5 "Toscana Costa" (ex AATO 5), il cui bacino di
             utenza è di 372.618 abitanti suddivisi in 33 Comuni appartenenti a 3 province (Livorno, Pisa e
             Siena).Per la distribuzione gas, ASA è presente in 5 Comuni della provincia di Livorno con un bacino
             servito di 225.126 abitanti.

       •     Mondo Acqua gestisce il servizio in 8 comuni dell'area monregalese: Bene Vagienna, Briaglia,
             Frabosa Soprana, Mondovì, Roccaforte M.vì, San Michele M.vì, Vicoforte e Villanova M.vì.

       •     Astea
       •     Atena
       •     Acos47
       •     Gestione Acqua48: opera nell’ATO 6 “Alessandrino”
       •     SAP (Acque potabili S.p.A.)49 Il Gruppo Acque Potabili è costituito da Acque Potabili S.p.A. (SAP) con
             sede in Torino, Acquedotto di Savona S.p.A. con sede in Savona, Acquedotto Monferrato S.p.A. con
             sede in Torino, Società Acque Potabili Crotone S.r.l. con sede in Torino e da Acque Potabili Siciliane
             S.p.A. con sede in Palermo.
       •     ASMT Servizi Industriali S.p.A.50
       •     Domus Acqua S.p.A.
       •     Acque Potabili Siciliane
       •     Tirana acque S.p.A.
       •     ASP S.p.A.51




47
     http://www.acosspa.it/chi_siamo.htm http://www.acosspa.it/elenco_soci.htm
48
     http://www.gestioneacqua.it/index.asp
49
     http://www.acquepotabilispa.it/area-istituzionale/istituzionale/il-gruppo-1
50
     http://www.asmt.it/web2004/pagine/si/cs_inostrisoci.htm
51
     http://www.asp.asti.it/azienda/azienda.html

                                                                                                            Pagina 23
Movimento 5 Stelle di Genova                                                                      IREN S.P.A.


IREN Mercato52:
Consiglio di Amministrazione
       • Gino Bellotto Presidente
       • Valter Pallano Amministratore Delegato
       • Giuseppe Bergesio Consigliere
       • Armando Manzoni Consigliere
       • Augusto Schianchi Consigliere

è attiva nell'approvvigionamento, nell'intermediazione e nella vendita di energia elettrica, gas e calore, e
nella gestione del servizio clienti. Nella vendita di energia elettrica IREN Mercato dispone di un portafoglio
di oltre 643.000 Clienti e volumi gestiti, nel 2009, pari a oltre 13.300 GWh nel mercato libero, nel mercato
vincolato e in borsa. Nella vendita di gas IREN Mercato ha gestito, nel 2009, un volume di oltre 3.400 milioni
di metri cubi ed un portafoglio di più di 1 milione di clienti. Il calore per il teleriscaldamento venduto da
IREN Mercato ha superato nel 2009 i 2.430 GWh a servizio di oltre 550.000 abitanti nelle città di Genova,
Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Torino(ibidem). Ne è presidente Gino Bellotto in quota IdV.

IREN Ambiente53:
ha sede sociale a Piacenza, esercita il coordinamento delle attività del Gruppo IREN in ambito ambientale,
gestendo direttamente o tramite società partecipate, tutti gli impianti di trattamento, recupero e
smaltimento dei rifiuti urbani e speciali.
La società, inoltre, fornisce ai clienti una gamma completa di tipologie di smaltimento e servizi integrati di
full service e di bonifiche ambientali. Grazie ad un innovativo sistema di gestione integrata, IREN Ambiente
annualmente gestisce oltre 1.000.000 di tonnellate di rifiuti, trattate in complessi impiantistici
all'avanguardia, che la collocano al 3 posto nel panorama nazionale del settore. Gli impianti di smaltimento
di IREN Ambiente comprendono un termovalorizzatore con capacità di smaltimento pari a 120.000
tonnellate di rifiuti all'anno, in grado di assicurare anche una produzione di energia elettrica, due impianti
di captazione da biogas, una discarica con capacità di smaltimento pari a 175.000 tonnellate di rifiuti
all'anno, 11 impianti di trattamento (chimico fisico, di ricondizionamento preliminare e centri di stoccaggio)
con capacità complessiva di 900.000 tonnellate, un impianto di selezione e trattamento. Tutti gli impianti
sono certificati ISO 14001. Attraverso la controllata IREN Rinnovabili, IREN Ambiente inoltre è impegnata
nel campo delle fonti energetiche alternative, quali le biomasse, energia eolica, geotermico, solare e
fotovoltaico, ed è attiva nel comparto della ricerca e dello sviluppo nel settore, realizzando progetti in
diverse regioni italiane.

Il Consiglio di Amministrazione di IREN Ambiente è composto da:
Stefano Mazzocchi (Presidente)
Andrea Viero (Amministratore Delegato) Consigliere di Amministrazione in IREN s.p.a.
Silvia Basso (Consigliere)
Marco Elefanti (Consigliere) Consigliere di Amministrazione in IREN s.p.a.
Ernesto Lavatelli (Consigliere) Consigliere di Amministrazione in IREN s.p.a.

Il Collegio Sindacale di IREN Ambiente è composto da:
Alessandro Giaquinto (Presidente)
Massimo Cassarotto (Sindaco effettivo)
Pietro Perfumo (Sindaco effettivo)
Giovanni Mozzoni (Sindaco supplente)
Roberto Rinaldini (Sindaco supplente)


52
     http://www.irenmercato.it/
53
     http://www.irenambiente.it/chisiamo.php?id=1

                                                                                                      Pagina 24
Movimento 5 Stelle di Genova                                                                                                    IREN S.P.A.


Mediterranea delle Acque S.p.a.54

Società del Gruppo IREN, nasce nella primavera del 2006 dalla fusione dei tre principali gestori del servizio
idrico dell'ATO genovese: Genova Acque, Acquedotti De Ferrari Galliera e Acquedotto Nicolay.
La società ha oggi come soci di riferimento, oltre alla controllante Iren Acqua Gas S.p.a. (60%), il Fondo
Italiano per le Infrastrutture (F2i SGR) tramite F2i Rete Idrica Italiana S.p.A (40%).

La Sede è in Genova in via SS. Giacomo e Filippo n. 7 ed ha un capitale sociale interamente sottoscritto pari
ad €.19.203.420,00 rappresentato da n. 19.203.420 azioni ordinarie nominali di valore unitario di euro 1
posseduto, ad oggi, secondo la seguente ripartizione:

Azionisti Percentuali                                                                N. azioni                      Capitale sociale
- Iren Acqua e Gas S.p.A. con socio unico        60,00%                              11.522.052                     11.522.052,00
- F2i Rete Idrica Italiana S.p.A. con socio unico 40,00%                              7.681.368                      7.681.368,00
                                                  100 %                              19.203.420                     19.203.420,00

Il 24 maggio 2010 Iride e F2i (su F2i torneremo alla fine della relazione) emettevano un comunicato
congiunto con cui informavano dell'accordo raggiunto tra le due società. Scopo dell'accordo: la
“concentrazione e sviluppo delle partecipazioni relative alla gestione del servizio idrico nella provincia di
Genova allo scopo di razionalizzare la struttura societaria e proseguire nel piano di investimenti del valore di
circa 750 milioni di Euro”. L’operazione vuol far diventare MdA e quindi IREN gas e acqua, uno dei principali
operatori del servizio idrico in Italia, per dimensione e per estensione del servizio sul territorio nazionale

Al precedente assetto azionario si è giunti attraverso le seguenti fasi:
    1) IRIDE acqua e gas (85,91%) con F2i Rete Idrica Italiana S.p.A. (14,09%) costituiscono la società S.
        Giacomo s.r.l.
    2) Con 40 milioni di euro F2i Rete Idrica Italiana S.p.A compra la quota di Mediterranea delle Acque
        detenuta da Veolia55 (17,1%).
    3) Viene lanciata un'OPA totalitaria sulle restanti azioni di MdA (14,6%, di cui 5,1% di Impregilo), per
        un investimento massimo di € 33,6 milioni.
    4) S. Giacomo possiede quasi il 97% delle azioni di MdA,
    5) delisting, di MdA dalla quotazione in Borsa. Operazione che prelude all'incorporamento di MdA in
        S. Giacomo.
    6) Per successivi investimenti F2i raggiunge il 40%.
    7) S Giacomo s.r.l. assume la denominazione di Mediterranea delle Acque S.p.a.56

 Tutte queste decisioni sono state assunte senza che nessuna istanza elettiva, rappresentante dei cittadini,
              venisse più coinvolta. Nessun consiglio comunale o provinciale è più intervenuto

In San Giacomo e quindi in MdA s.p.a. un patto parasociale tra IAG e F2i provvede a tutelare l'investimento
del fondo, attribuendogli diritti di governance come: elezione della minoranza del Cd'A, fra cui il
Vicepresidente; un membro effettivo e uno supplente del Collegio sindacale; maggioranze qualificate in
sede di assemblea su certe materie: Dall'estratto del patto triennale depositato presso il Registro delle
Imprese di Genova si rileva che
i 3 amministratori della newco designati da F2i, dopo la trasformazione in società per azione, avranno
diritto di indicare il responsabile del controllo di gestione e di esprimere gradimento sul direttore
finanziario, che sarà nominato su indicazione di Iride Acqua e Gas. Nel patto si ricorda che Iride Acqua e Gas

54
   Inoltre sui patti parasociali e sulle trasformazioni dell’assetto azionario: http://www.acquapubblicagenova.org/wp-
content/uploads/2010/10/Relazione-su-IREN-S.-Giacomo.pdf
55
   http://www.veoliaacqua.it/
56
     http://www.mediterraneadelleacque.it/pdf/bilancio_2010.pdf

                                                                                                                                       Pagina 25
Movimento 5 Stelle di Genova                                                                                                 IREN S.P.A.


designerà 6 amministratori, tra i quali saranno scelti il presidente e l'a.d., mentre il vice presidente sarà un
rappresentante di F2i Rete Idrica. L'accordo prevede inoltre che "per l'approvazione di determinate
delibere riservate all'esclusiva competenza del consiglio di amministrazione riguardanti alcune materie
espressamente selezionate, sia necessario il voto favorevole di almeno uno degli amministratori designati"
da F2i Rete Idrica, "tra cui, in particolare:
    • la modifica di alcune voci finanziarie del piano industriale e del budget; talune operazioni
        straordinarie (fermo restando che in caso di operazioni che non comportano esborso di cassa, quali
        fusioni o aumenti di capitale riservati in natura, l'eventuale dissenso dell'amministratore designato
        da F2i potrà essere relativo solo al valore a cui tali operazioni sono proposte);
    • la richiesta di finanziamento soci; determinate operazioni di aumento di capitale sociale;
    • le deliberazioni inerenti ai principali termini e condizioni dei contratti con parti correlate"

Organi sociali

Consiglio di Amministrazione

       •    Prof. Giovani Battista Pittaluga – Presidente
       •    Dott. Giuseppe Piaggio – Vice Presidente
       •    Ing. Gian Luigi Devoto – Amministratore con deleghe
       •    Prof. Mario Rosario Mazzola – Amministratore con deleghe
       •    Dott. Luigi Luzzati – Amministratore con deleghe57
       •    Sig. Piero Lazzeri – Amministratore58
       •    Sig. Claudio Repetto – Amministratore
       •    Dott. Corrado Santini – Amministratore
       •    Ing. Luciano Iannuzzo - Amministratore

Collegio Sindacale

       •    Prof. Paolo Angelo Vantellini - Presidente Collegio Sindacale
       •    Dott. Giuseppe Lalla - Sindaco Effettivo
       •    Dott. Pietro Perfumo – Sindaco Effettivo
       •    Dott. Paolo Sciabà – Sindaco Supplente
       •    Dott. Francesco Masci – Sindaco Supplente


Prof. Giovani Battista Pittaluga
Professore ordinario di Economia Politica alla Facoltà di Scienze Politiche, dell'Università degli Studi di
Genova (dal 1995 ad oggi). Già assessore esterno nella Giunta Biasotti, con delega al Bilancio e al Personale.
Economista, ha lavorato presso la Cassa di Risparmio di Genova fino al 1983, presso il Servizio Studi della
Banca d'Italia, Roma fino al 1988. Ha insegnato Economia Monetaria presso l'Università Cattolica del Sacro
Cuore di Milano fino al 1995. È stato membro del Consiglio di Amministrazione di alcune importanti società,
tra cui Finmeccanica spa. È membro del Comitato Scientifico del Centro Europa Ricerche di Roma.
Fondatore di Gente di Liguria tra i principali sponsor, dopo essere stato Assessore al Bilancio con Biasotti,
della giunta Burlando.




57
     http://genova.mentelocale.it/comunicati-stampa/12246/
58
     Presidente FederSpedizionieri http://www.informatorenavale.it/ultime-notizie/fedespedi-piero-lazzeri-riconfermato-presidente-per-il-
triennio-2012-2015/

                                                                                                                                  Pagina 26
Movimento 5 Stelle di Genova                                                                                   IREN S.P.A.


Dott. Luigi Luzzati59
insieme al fratello Aroldo, prematuramente scomparso nel 2003, fa crescere la Centrale del Latte di Rapallo
fino a portarla al matrimonio con la Centrale del Latte di Torino. Con le famiglie torinesi alleate, Pozzoli e
Artom, i Luzzati danno vita a un gruppo che ben presto consolida una posizione di vertice nel panorama
italiano del latte, subito alle spalle dei colossi Parmalat e Granarolo. In parallelo, però, l' infaticabile Luzzati
alla metà degli anni Novanta accetta di occuparsi della cosa pubblica, accogliendo l' invito dell' allora
sindaco Adriano Sansa che lo nomina sua vice.

Sig. Piero Lazzeri
presidente di Fedespedi, la federazione nazionale delle aziende di spedizione, un mondo che raccoglie oltre
2.200 aziende di spedizione e logistica in Italia, con 80.000 addetti e un fatturato annuo del comparto di
oltre 20 miliardi di euro. Piero Lazzeri, oggi alla guida di una media azienda di spedizioni genovese, la Gimax
International spa, dal 2004 al 2008 è stato presidente della Spediporto, l’associazione territoriale degli
spedizionieri genovesi. E’ nel Consiglio di Amministrazione dell’Ente Teatro Stabile di Genova60 insieme a
Carla Olivari Flick moglie di Waldemaro.

Prof. Mario Rosario Mazzola
Ex Presidente di SOGESID61.




59
     http://www.acquepotabilispa.it/files/altri/LUZZATI%20Curriculum%20vitae54.pdf
60
     http://www.teatrostabilegenova.it/template1.asp?itemID=4&livello=1&label=il%20teatro&codmenu=1&direct=1
61
     http://www.sogesid.it/

                                                                                                                  Pagina 27
Movimento 5 Stelle di Genova                                                                                    IREN S.P.A.


Qualche domanda.62


Si assiste alla “trasformazione del ceto politico locale in una associazione di capitalisti, che detiene e
gestisce società multinazionali impegnate a fare profitti dovunque nel mondo”;
era questo il compito che i vari consigli comunali e/o provinciali avevano affidato alle Multi utility?

Perché i servizi essenziali per il cittadino come i rifiuti o l’acqua sono gestite da società esterne e non
direttamente dai Comuni?

Perché i costi di amministratori delegati, consiglieri di amministrazione, presidenti, eccetera, eccetera, di
queste multiutility sono scaricati sulla comunità sotto forma di aumento delle tariffe?

Perché quotare in Borsa società che operano in regime di sostanziale monopolio partecipate dagli stessi
clienti a cui forniscono i servizi?

Se queste multiutility dovessero fallire i debiti chi li pagherà? I Comuni già indebitati? Al posto delle
economie di scala, i maxi debiti di scala?




62
  http://www.beppegrillo.it/2012/09/22_settembre_parma_-
_dies_iren/index.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+beppegrillo%2Fatom+%28Blog+di+Beppe+Grillo%2
9&utm_content=FaceBook

                                                                                                                    Pagina 28
Movimento 5 Stelle di Genova                                                                                                         IREN S.P.A.



Presente e prospettive:

Al netto delle operazioni di capitalizzazione del Debito già esposte, per le vie brevi si possono identificare
due operazioni:

IREN+A2A

Soprattutto da Milano sponsor l’assessore Tabacci è nata l’idea di una grande multi utility del Nord63 Italia
capace di competere su scala europea, L’idea è quella di unire Iren con A2A64 la m.u. che gestisce tra l’altro
l’inceneritore di Brescia ed ha interessi su tutta la Lombardia. L’operazione ha lo scopo non dichiarato,
essendo perfettamente in linea con il progetto “Mediterranea delle acque”, di coprire i buchi di bilancio e
punta a superare i debiti delle aziende attraverso economie di scala sovranazionale65. Tale operazione ha
già trovato il favore di Fassino, mentre avrebbe subito in questi ultimi giorni un rallentamento a seguito
dell’elezione di Doria66

Se Bazzano si dimostra più prudente (meglio…più coperto)67, a seguito del risultato referendario: “la
situazione è tale per cui è necessario attendere e osservare gli atteggiamenti che assumeranno i Comuni e
le ATO”68 a Torino e Milano la macchina sembra essere inesorabilmente in moto.

Proprio in vista di un simile progetto, nei mesi scorsi, Passera aveva fatto elaborare uno studio da
McKinsey, che ipotizzava l'aggregazione tra A2A e Iren con il successivo ingresso nel capitale del Fondo
Strategico dopo un aumento di capitale da 1 miliardo.69

Ovvio risultato è l’esproprio dei consigli comunali dei loro poteri e l’allontanamento dalle decisioni e dal
controllo democratico. Quanto più si è preteso una gestione assolutamente prossima alle realtà locali, per
garantire la trasparenza e la partecipazione nella gestione dei servizi, tanto più queste operazioni vanno
contro il risultato referendario rendendo sempre più complesso il ritorno a gestioni in linea con i risultati
della consultazione.

AMIU

Altrettanto interessante e preoccupante per alcuni versi, è l’ultimissima novità di Doria riguardo la
situazione di Scarpino70: il ciclo a freddo come dichiarato è direttamente sostenibile da AMIU della cui
futura privatizzazione se ne parla liberamente tra i Dirigenti. Potrebbe quindi essere portato in dote nella
nuova Super MultiUtility sia in termini di reddito che in termini di tecnologia acquisita.




63
     http://www.asca.it/news-A2A__Tabacci__se_fusione_con_Iren_importante_ingresso_Cdp-1164830-ECO.html
64
     http://www.a2a.eu/gruppo/cms/a2a/it/index.html
65
     http://www.brunotabacci.it/articololoadpdf2.php?pdfload=8944
66

http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201206131540338105&chkAgenzie=TMFI&titolo=Bazzano%20smentisce%20Tabacci,%2
0no%20dossier%20aperti%20su%20fusione%20Iren-A2A
67
   http://temi.repubblica.it/economiaefinanza-lettera-allinvestitore/2011/11/04/roberto-bazzano-illustra-le-strategie-di-crescita-nel-settore-idrico/
68
     http://www.gruppoiren.it/pdf/piano_industriale_iren.pdf
69
   http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-1104335/a2a-mercoledi-vertice/?utm_source=articolo.php&utm_medium=piu-
lette&utm_campaign=accordion
70
   http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/radiocor/finanza/dettaglio/nRC_12062012_1338_186179097.html

                                                                                                                                           Pagina 29
Movimento 5 Stelle di Genova                                                                         IREN S.P.A.


Note:

F2I

F2I Fondi Italiani per le Infrastrutture SGR71 S.p.A. è una società italiana di gestione del risparmio, titolare
del Fondo F2I72 destinato a effettuare investimenti nel settore delle infrastrutture. F2I nasce il 23 gennaio
2007 su iniziativa di Cassa Depositi e Prestiti, Istituti e Fondazioni Bancarie e Casse di Previdenza. Vito
Gamberale73 è l’amministratore delegato

Azionisti

       •     Istituti Bancari - 33.91%
       •     Casse Previdenzali - 24.24%
       •     Fondazioni Bancarie - 23.87%
       •     Assicurazioni - 9.45%
       •     Istituzioni Finanziarie dello Stato - 8.10%
       •     Sponsor e Management - 0.43%

I fondi comuni di investimento, come F2i, sono attività finanziarie che si occupano di raccogliere il risparmio
da affidare per la sua amministrazione a società di gestione, aventi capitale e personalità giuridica distinte
da quelli dei fondi.

Gli investimenti dei fondi sono in valori mobiliari che formano il suo patrimonio indiviso, del quale i
risparmiatori hanno delle quote il cui valore cambia in funzione dell'andamento degli investimenti del
fondo: nel caso di F2i gli investimenti vengono effettuati in infrastrutture italiane.

Cassa Depositi e prestiti74

La Cassa Depositi e Prestiti nasce come Ente pubblico e diventa Società per Azioni il 12 dicembre 2003
grazie al Decreto Legge del 30 settembre 2003 numero 269: l'obiettivo di questa trasformazione è quello di
dare maggiore autonomia alla società avvicinandola alla struttura dei fondi, sebbene il controllo del
capitale sociale sia per il 70% del Ministero dell'Economia e delle Finanze, con il rimanente 30% è distribuito
tra diverse Fondazioni bancarie.

L'attività della Cassa Depositi e Prestiti è organizzata tramite due rami di azienda:

       1) il ramo della gestione separata, che si occupa del finanziamento degli investimenti dello Stato e
          degli Enti pubblici, come Regioni ed altri enti locali, utilizzando come fonte principale di
          finanziamento il risparmio postale;
       2) il ramo della gestione ordinaria, che si occupa del finanziamento di infrastrutture destinate alla
          fornitura di servizi pubblici raccogliendo fondi tramite l'assunzione di finanziamenti e l'emissione di
          obbligazioni.

L'attività della Cassa Depositi e Prestiti è controllata da una Commissione Parlamentare di Vigilanza.
Attualmente, oltre alla gestione del risparmio postale, ha importanti partecipazioni tra cui il 35% delle
Poste, il 30% di Snam, il 10% dell’Eni, il 30% di Terna, il 10,2% dell’Enel ed il 10,1% di ST Microelectronics.

71
     http://it.wikipedia.org/wiki/F2I_Fondi_Italiani_per_le_Infrastrutture
72
     http://www.f2i.it/
73
     http://it.wikipedia.org/wiki/Vito_Gamberale
74
     http://www.italia.attac.org/spip/spip.php?article3837

                                                                                                         Pagina 30
Movimento 5 Stelle di Genova                                                                                                 IREN S.P.A.


Aggiornamento

L’avv.to Lavatelli75 il 19.06.2012 è stato sostituito in FSU dall’avv. Alessandro Ghibellini76.

L’avv.to Ghibellini è stato presidente di Talea Società di Gestione Immobiliare di proprietà di Coop Liguria (e
qua si aprono infiniti mondi….).

http://www2.comune.genova.it/portal/page/categoryItem?contentId=567823

http://piemonte.indymedia.org/attachments/nov2009/patto_parasociale_carige_unipool_firmato.pdf

http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2012/03/23/APjxKY9B-
supermercati_guerra_erzelli.shtml#axzz1yKDoDVGu

http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2011-10-13/proprieta-passa-mano-arriva-
063954.shtml?uuid=AaanvWCE

http://www2.comune.genova.it/portal/page/categoryItem?contentId=567823




75
     http://reggio24ore.netribe.it/reggio24ore/Sezione.jsp?titolo=Cda+Iren%2C+Lavatelli+sostituito+dopo+denunce+M5S&idSezione=38265
76
     http://preve.blogautore.repubblica.it/

                                                                                                                                  Pagina 31
Movimento 5 Stelle di Genova                                                                          IREN S.P.A.


Interventi In Consiglio Comunale:

Intervento in Consiglio comunale del 17/07/2012 a sostegno dell'interpellanza sul tema presentata dal
Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle di Genova

"Invece di utilizzare l'immenso incremento delle risorse materiali e tecniche per costruire la città delle
meraviglie, abbiamo creato ghetti e bassifondi.
Saremmo capaci di fermare il sole e le stelle perché non ci danno alcun dividendo" (J.M.Keynes 1933)

Sono molto invidioso. Avrei voluto scrivere io una frase così evocativa, così piena, così ficcante.
Che fotografa in 37 parole i dubbi che uno dei padri del capitalismo moderno coltivava sulla visione gretta
della finanza. E che 79 anni dopo descrive direi accuratamente il disastro prodotto dal prevalere della
finanza sull'economia reale.

Siamo all'8° Consiglio; quindi cominciamo un po' a conoscerci reciprocamente. Noi del Movimento 5 Stelle
Genova siamo sensibili al tema delle società partecipate. Come a tutti voi, colleghi Consiglieri, sta a cuore il
benessere dei cittadini. Ma ci stiamo velocemente rendendo conto che tale benessere è messo in grave
pericolo dalla ricerca spasmodica del dividendo. Un conto è ascoltarlo da Beppe Grillo oppure leggerlo sul
blog. Ma fa un effetto molto più dirompente, pesante, vederlo con i propri occhi, trovarlo nei documenti che
esaminiamo.

Siccome parliamo di finanza parliamo la lingua della finanza. L'interpellanza, la avete letta, prende spunto
dal downgrading del titolo Iren da parte di alcuni società di rating. In sostanza alcuni osservatori
professionali dicono che la società è un po' meno bella, un po' meno attraente, un po' meno profittevole.
Dicono che se avete azioni tenetele senza comprarne altre; se non le avete non compratene. Sono in
malafede? Oppure sanno cose che noi non sappiamo?

La nostra interpellanza costituisce l'inizio di un percorso. Un percorso lungo e, immagino tortuoso, che
vorremmo percorrere assieme a Voi senza bandiere né cappelli in testa. Per far sì che Genova si riappropri
delle cose essenziali. Di beni che non è possibile assoggettare alla logica di mercato.
Che bisognerebbe maneggiare con cura. Noi abbiamo ascoltato ed accolto con favore Sindaco ed Assessore
promettere la presentazione al Consiglio nei mesi autunnali di un piano di razionalizzazione delle società
partecipate. Allora ci portiamo avanti. Cominciando, appunto, dal Gruppo Iren che è il "bersaglio" grosso.
Grosso perché muove numeri da capogiro. Bersaglio perché la strategia va radicalmente cambiata. Non
quella di Iren: è una società, di diritto privato, quotata in borsa; risponderà al mercato. Non penserete che 5
Consiglieri possano influire su questo. Noi vogliamo cambiare la strategia di uno dei principali azionisti, il ns.
Comune.

Con questa interpellanza noi aspettiamo, per favore, un quadro completo sulla situazione dell'azienda.
Siccome siamo nuovi, non vorremo aver sbagliato qualche passaggio formale, qualche termine. Preferiamo
essere chiari ed indicare qui cosa intendiamo per "riferire sulla situazione" e per quadro completo.

Dal punto di vista finanziario noi vogliamo sapere, per favore:
- se è vero che Iren progetta di dismettere a terzi nell'anno corrente immobili di proprietà per ca. 130
milioni e, poi, di pagare agli stessi una locazione per gli immobili ceduti dove ha uffici;
-     se è vero che l'indebitamento del gruppo al 31/03/2012 ammonta a quasi 2,9 miliardi in crescita di 240
milioni rispetto a 3 mesi prima (Ma com'è possibile vendendo gas-luce-acqua?);
- nel caso non sia vero qual'era l'indebitamento complessivo del gruppo alla data del 31/03/2012 e quale
alla data in cui ci verrà fornita risposta;
- quali sono i creditori di questo debito;



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Movimento 5 Stelle di Genova                                                                      IREN S.P.A.


- quale quota di indebitamento del Gruppo dipende da investimenti in corso o previsti per la costruzione
di termovalorizzatori e dove;
- quale quota di indebitamento del Gruppo dipende da investimenti in corso o previsti per la costruzione
di rigassificatori e dove;
- che cosa sia la First Time adoption IAS che ha portato a nuovo perdite nel bilancio consolidato per
36,5milioni
- come si sono espressi in cda i membri di nomina "genovese" sull'uso di fondi di riserva per l'erogazione
di dividendi per quasi 17milioni a fronte di una perdita d'esercizio di oltre 93;
- nel caso abbiano espresso parere favorevole le motivazioni;

Dal punto di vista industriale vogliamo sapere, per favore:
- se esiste e a quanto ammonta un debito del comune di Genova nei confronti di Iren;
- se esiste ed a quanto ammonta un debito di Iren nei confronti di FSU;
- se esiste ed a quanto ammonta un debito di FSU nei confronti di Iren;
- se è vero che è prevista la cessione a terzi dei ca. 365 km. di rete a banda larga nel nostro Comune;
- se esiste un clausola rescissoria dell'affidamento del Sistema idrico integrato dell'Ato Genovese
(attualmente previsto fino al 2032);
- nel caso esista qual'è questa clausola rescissoria e quali impegni finanziari straordinari imporrebbe ad
FSU e/o nostro Comune e/o ad altre società del Gruppo Iren;

Dal punto di vista strategico vogliamo sapere, per favore:
- se esiste per il comune di Genova una way-out dalla società FSU (compartecipata al 50% con il Comune
di Torino) in caso di dissesto finanziario del Comune piemontese;
- nel caso esista qual'è questa way out e quali impegni finanziari straordinari imporrebbe alla FSU e/o
nostro Comune e/o ad altre società del Gruppo Iren;
- se, in caso di mancato pagamento del corposo debito che il Comune di Torino ha maturato per le
forniture correnti da parte del Gruppo Iren, esistono per Iren stessa meccanismi di rivalsa preferenziali sul
capitale sociale di FSU, sul patrimonio netto, sui dividendi ad essa eventualmente spettanti;
- se esiste un progetto di scorporo dalla società Mediterranea delle Acque delle sole attività afferenti il
Comune di Genova;
- se sono in corso trattative legate all'ingresso in Iren di A2A e/o altre società analoghe nell'ambito della
formazione di una Multiutility del Nord.

Dal punto di vista formale vogliamo sapere, per favore: se è sufficiente questa richiesta per avere risposta a
tutte le domande oppure come dobbiamo formalizzarle.

Infine dal punto di vista morale e politico pretendiamo di sapere, non per favore questa volta ma per
rispetto di tanti cittadini che cosa aspetta il Comune di Genova ad imporre ai soggetti istituzionali
competenti ed indirettamente al Gruppo Iren il recepimento dei risultati del referendum sull'acqua cioè la
cancellazione della remunerazione garantita del 7% del capitale investito. Che si tradurrebbe, stimano i
comitati dell'acqua, in un risparmio del 22% ca. della bolletta acqua di tutti noi cittadini.




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Movimento 5 Stelle di Genova                                                                                               IREN S.P.A.


Operatività al I semestre 2012-08-2977

IREN ha chiuso il primo semestre con ricavi R in crescita, margini stabili EBITDA e EBIT78 e utile G in calo.

L'utile netto, si legge in un comunicato dell'utility, è sceso del 21,8%, a 75,3 milioni, mentre i ricavi sono
saliti del 34,4%, a 2,267 miliardi.

Quindi:
Posto che R=G+C se R sale e G scende di conseguenza aumentano i Costi.


Da una prima analisi si può dire che la diminuzione dell’Utile netto di pertinenza del Gruppo è dovuto alla
componente finanziaria ossia agli interessi pagati sull’indebitamento che sono aumentati del 45,2%
rispetto al semestre del periodo precedente e quindi non ai costi di produzione, infatti sotto la voce “Costi”
vanno iscritti sia i Costi di produzione che gli oneri di produzione.

il ricavo è per il venditore quello che per l'acquirente è il prezzo, esso come definizione scolastica,
corrisponde alla somma di profitto e costo sostenuti per produrre il Bene.

EBITDA = valore della produzione (ricavi + variazione rimanenze) - costi per materie prime - costi per servizi
- costi per il personale (escluso accantonamento TFR) - altri costi di struttura.

Cessioni

Ha ceduto79 l’85% di Sasternet80 a F2i Reti. L’accordo passerà ora al vaglio dell’Antitrust ed è subordinato
alla rinuncia dell’esercizio del diritto di prelazione da parte di Aster SpA, società interamente controllata dal
Comune di Genova, che detiene il rimanente 15 per cento del capitale sociale di Sasternet.




77
     http://ir.gruppoiren.it/opencms/export/download/RelazioniSemestraliIT/Relazione_finanziaria_semestrale_30062012.pdf
78
     http://it.wikipedia.org/wiki/Risultato_ante_oneri_finanziari
79

http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201208031520001831&chkAgenzie=PMFNW&titolo=Iren:%20firmato%20accordo%20pe
r%20cessione%20Sasternet%20a%20F2i
80
   http://www.sasternet.it/

                                                                                                                              Pagina 34
Movimento 5 Stelle di Genova                                                                          IREN S.P.A.


IL BUSINESS DELLE TARIFFE

Alcuni numeri per riflettere sul consumo di acqua:
    •    5 litri: fabbisogno minimo biologico per la sopravvivenza di un uomo al giorno. Senza cibo si può
         vivere un mese, senz'acqua non si supera la settimana.
    •    50 litri: il quantitativo necessario ogni giorno per garantire condizioni accettabili di vita per ogni
         essere umano. Per milioni di persone disporre di 50 litri d'acqua ogni giorno è pura utopia: l'OMS
         afferma che al di sotto dei 50 litri/giorno si può già parlare di sofferenza per mancanza d'acqua.
    •    425 litri al giorno: disponibilità media di un abitante degli Stati Uniti;
    •    10 litri al giorno: disponibilità media di un abitante del Madagascar;
    •    220 litri al giorno: disponibilità media di un italiano;



    1) Legislazione

Con l'entrata in vigore della Legge 36/94, detta Legge Galli, la tariffa del Servizio Idrico Integrato (acqua +
fognatura + depurazione) non viene più calcolata a livello di singolo Comune, ma per tutto l'Ambito
Territoriale Ottimale (corrispondente alla Provincia di Genova). La tariffa tiene conto di diversi fattori tra cui
i costi di gestione e le spese di funzionamento dell'A.A.T.O., nonché i costi delle opere di manutenzione e
adeguamento, i costi degli investimenti, il canone pagato dal gestore, la remunerazione del capitale
investito.

Per Servizio Idrico Integrato si intende, ai sensi dell’art. 147 del D.Lgs 152/2006, l’insieme dei servizi
pubblici di captazione, adduzione e distribuzione dell’acqua per usi civili, nonché di fognatura e
depurazione delle acque reflue. La gestione del servizio comprende, oltre al mantenimento in efficienza,
alla razionalizzazione e al controllo di quanto esistente, la progettazione e la costruzione di nuovi impianti
finalizzati alla salvaguardia e all’uso razionale delle risorse idriche dell’A.T.O. della Provincia di Genova.



    2)   Definizioni

- “Autorità” è l’Autorità di Ambito Territoriale Ottimale A. A. T. O., istituita ai sensi della Legge 36/1994 e
della Deliberazione del Consiglio Regionale della Regione Liguria 8 luglio 1997, n. 43 ,

- “Servizio Idrico Integrato” è l’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua
ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue;

- “Gestore” è IREN Acqua Gas. S.p.A. alla quale è stata affidata la gestione del servizio idrico integrato da
parte dell’Autorità di Ambito

- “Cliente” è il Cliente finale o consumatore allacciato alla rete, ivi compreso ogni altro soggetto che
richiede al gestore l’esecuzione di una prestazione relativa al Servizio Idrico Integrato, anche se tale
soggetto non ha ancora stipulato con il Gestore il contratto di utenza;

- “Standard di qualità” è il livello di qualità riferito alla prestazione da garantire all’utente.




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Movimento 5 Stelle di Genova                                                                          IREN S.P.A.


- Conferenza: l’assemblea dei rappresentanti - Sindaci o loro delegati - aderenti alla Convenzione di
Cooperazione;

- Misuratore: strumento installato dal Gestore, di proprietà dello stesso, di norma entro i confini della
proprietà pubblica, allo scopo di effettuare la lettura dei consumi dell’utenza

    3) Cosa è un A.T.O.

Il Decreto Legislativo N° 22/97 (Decreto Ronchi) ha introdotto la nozione di Ambito Territoriale Ottimale,
soggetto istituzionale il cui principale obiettivo è quello di realizzare un sistema integrato ed unitario di
gestione del servizio dell’acqua, piuttosto che dei rifiuti, secondo criteri di efficienza, efficacia e
economicità, superando la logica dell'emergenza e della frammentazione gestionale per ambiti comunali.
Gli Ambiti Territoriali Ottimali sono individuati nelle Province – salvo diverse disposizioni di legge – le quali,
per esigenze tecnico-organizzative, possono autorizzare la gestione dei servizi anche a livello sub-
provinciale, purché sia garantita una soglia dimensionale idonea ad ottimizzare i servizi, sia dal punto di
vista tecnico/economico che ambientale.

A tal fine, i Comuni ricadenti nel territorio provinciale hanno l’obbligo di organizzarsi in Consorzi o in
apposite Società d’Ambito, per assicurare la gestione integrata del servizio, mentre le Province, con la
finalità di garantire la realizzazione di economie di scala, intervengono per stabilire sia le forme ed i modi
della cooperazione tra gli Enti Locali compresi nel medesimo ambito ottimale, sia le procedure che
dovranno essere adottate per l'assegnazione del servizio di gestione e le loro relative forme di vigilanza e di
controllo. Tali ambiti sono individuati dalle Regioni con apposita legge regionale (nel caso del Servizio Idrico
Integrato con riferimento ai bacini idrografici), e su di essi agiscono le Autorità d'Ambito, strutture con
personalità giuridica che organizzano, affidano e controllano la gestione del Servizio Integrato. Secondo la
legge 42/2010, gli ATO avrebbero dovuto essere aboliti entro marzo 2011 e le funzioni riattribuite dalle
Regioni; la tematica è tuttavia connessa con i Referendum abrogativi del 2011 in Italia

4.1 ) Soppressione degli A.T.O.

Con la Legge 26 marzo 2010, n. 42, (Gu 27 marzo 2010 n. 72):Conversione del Dl 2/2010 recante interventi
urgenti concernenti enti locali e Regioni vengono aboliti gli A.T.O. entro 1 anno dalla entrata in vigore,
come recita l' Articolo 1: Interventi urgenti sul contenimento delle spese negli enti locali al comma 1-
quinquies." All'articolo 2, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, dopo il comma 186, è inserito il seguente:
"186-bis. Decorso un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono soppresse le Autorità
d'ambito territoriale di cui agli articoli 148 e 201 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive
modificazioni. Decorso lo stesso termine, ogni atto compiuto dalle Autorità d'ambito territoriale è da
considerarsi nullo. Entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, le Regioni
attribuiscono con legge le funzioni già esercitate dalle Autorità, nel rispetto dei principi di sussidiarietà,
differenziazione e adeguatezza. Le disposizioni di cui agli articoli 148 e 201 del citato decreto legislativo
n.152 del 2006 sono efficaci in ciascuna Regione fino alla data di entrata in vigore della legge regionale di
cui al periodo precedente. I medesimi articoli sono comunque abrogati decorso un anno dalla data di
entrata in vigore della presente legge"."

Con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 25-3-2011 ("Ulteriore proroga di termini relativa
al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Pubb. GU 31 marzo 2011, n. 74) tale
termine è stato ulteriormente prorogato al 31/12/2011. La legge n.42 del 26 marzo 2010 (ovvero la legge di
conversione del decreto legge del 25 gennaio 2010 n.2 recante “Interventi urgenti concernenti enti locali e
regioni”), tramite l'art. 1 comma 1 ha aggiunto un nuovo comma 186-bis all'art.2 della legge finanziaria
2010 (legge 23 dicembre 2009 n.191), decretando la soppressione delle Autorità d'Ambito a partire da un
anno dalla sua approvazione (cioè entro il 27 marzo 2011). La legge stabilisce inoltre che le regioni

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Movimento 5 Stelle di Genova                                                                           IREN S.P.A.


dovranno ripartire le funzioni degli ATO ad altri enti. La norma non chiarisce quali enti dovranno essere
destinatari delle funzioni degli ATO, ma lascia intendere che non potranno essere nuove forme di
aggregazione, in quanto la ratio della norma sta nel contenimento delle spese degli enti locali e nella
semplificazione del sistema eliminando gli enti intermedi. Il decreto Milleproroghe, ovvero il decreto legge
n.225 del 29 dicembre 2010, convertito in legge con la l. n.10 del 26 febbraio 2011, introduceva la
possibilità di prorogare l'abolizione degli ATO ulteriormente. Il D.P.C.M. 25 marzo 2011 proroga l'abolizione
degli ATO al 31/12/2011.

Nell'allegato del suddetto decreto la scelta viene così motivata: "La proroga intende assicurare
l'indispensabile continuità nell'erogazione dei servizi pubblici locali e nell'esercizio delle relative funzioni
pubbliche, poiché l'abrogazione delle Autorità d'Ambito ad opera dell'articolo 2, comma 186-bis della legge
191/2009, coinciderebbe temporalmente con le prime applicazioni delle disposizioni in tema di affidamento
del servizio pubblico locale recate dall'articolo 23-bis del Dl 112/2008(...)". In breve, non si voleva intralciare
con la soppressione delle Autorità d'Ambito il processo di affidamento del servizio di gestione dei rifiuti a
un gestore unico.




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4.2 ) Referendum Giugno 2011

Primo Quesito

Si proponeva l’abrogazione dell’art. 23 bis (dodici commi) della Legge n. 133/2008, relativo alla
privatizzazione dei servizi pubblici di rilevanza economica. È l’ultima normativa approvata dal Governo
Berlusconi. Stabilisce come modalità ordinarie di gestione del servizio idrico l’affidamento a soggetti privati
attraverso gara o l’affidamento a società a capitale misto pubblico-privato, all’interno delle quali il privato
sia stato scelto attraverso gara e detenga almeno il 40%. Con questa norma, si vogliono mettere
definitivamente sul mercato le gestioni dei 64 ATO (su 92) che o non hanno ancora proceduto ad
affidamento, o hanno affidato la gestione del servizio idrico a società a totale capitale pubblico. Queste
ultime infatti cesseranno improrogabilmente entro il dicembre 2011, o potranno continuare alla sola
condizione di trasformarsi in società miste, con capitale privato al 40%. La norma inoltre disciplina le
società miste collocate in Borsa, le quali, per poter mantenere l’affidamento del servizio, dovranno
diminuire la quota di capitale pubblico al 40% entro giugno 2013 e al 30% entro il dicembre 2015. Abrogare
questa norma significa contrastare l’accelerazione sulle privatizzazioni imposta dal Governo e la definitiva
consegna al mercato dei servizi idrici in questo Paese.



Secondo Quesito

Si proponeva l’abrogazione dell’’art. 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006 (c.d. Codice dell’Ambiente),
limitatamente a quella parte del comma 1 che dispone che la tariffa per il servizio idrico è determinata
tenendo conto dell’ “adeguatezza della remunerazione del capitale investito”. Poche parole, ma di grande
rilevanza simbolica e di immediata concretezza. Perché la parte di normativa che si chiede di abrogare
è quella che consente al gestore di ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei
cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito, senza alcun collegamento a qualsiasi logica di
reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio. Abrogando questa parte dell’articolo sulla
norma tariffaria, si elimina il “cavallo di Troia” che ha aperto la strada ai privati nella gestione dei servizi
idrici: si impedisce di fare profitti sull'acqua.




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  • 1. IREN S. P. A. Una società per i cittadini o una società per l’(anti)politica? “Invece di utilizzare l’immenso incremento delle risorse materiali e tecniche per costruire la città delle meraviglie, abbiamo creato ghetti e bassifondi. Saremmo capaci di fermare il sole e le stelle perché non ci danno alcun dividendo” J. M. Keynes, National Self Sufficiency in “The Yale Review, XXII (1933) VERSIONE [01.07 / 12.10.2012] A cura del Movimento 5 Stelle di Genova. L’uso del logo del Movimento 5 Stelle è soggetto ad autorizzazione – Marchio registrato. Contenuto: Licenza CC (Creative Commons) - Attribuzione - Non commerciale 3.0 Italia. www.genova5stelle.it – info@genova5stelle.it
  • 2. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. INTRODUZIONE La multiutility1 IREN è una società a capitale pubblico-privato che nasce il 1 luglio 2010, dalla fusione di IRIDE ed ENIA. Procedendo a ritroso, IRIDE nasce nel novembre 2006, per effetto della fusione fra AEM Torino e AMGA Genova, le municipalizzate delle due città. AEM Torino gestiva le strutture dedicate al trasporto e alla distribuzione dell'energia elettrica per la città di Torino ed opera anche nel settore della cogenerazione e del teleriscaldamento, dopo il 2000, AEM Torino ha incrementato la propria presenza sul mercato elettrico con l’acquisizione della rete di distribuzione urbana ex Enel di Torino. La storia di AMGA prende avvio nel 1922, quando nasce l'Azienda Municipale del Gas di Genova che, nel 1937, diventando Azienda Municipalizzata Gas e Acqua, acquisisce anche la gestione di alcuni acquedotti locali ed assume il nome che la accompagnerà sino al 2006. IREN2 nasce quindi dalla fusione tra IRIDE, la Società che nel 2006 aveva riunito AEM Torino ed AMGA Genova, ed ENÌA, l’Azienda nata nel 2005 dall’unione tra AGAC Reggio Emilia, AMPS Parma e Tesa Piacenza. Opera nei settori dell’energia elettrica (produzione, distribuzione e vendita), dell’energia termica per teleriscaldamento (produzione e vendita), del gas (distribuzione e vendita), della gestione dei servizi idrici integrati, dei servizi ambientali (raccolta e smaltimento dei rifiuti) e dei servizi per le pubbliche amministrazioni. A livello nazionale, il Gruppo IREN è: 1. il primo operatore nel settore teleriscaldamento per volumetria tele riscaldata; 2. il quinto operatore nel settore del gas per volumi ceduti a Clienti finali; 3. il sesto operatore nel campo dell’energia elettrica per volumi di elettricità venduti; 4. il terzo operatore nell’ambito dei servizi idrici integrati per volumi di acqua venduta; 5. il terzo operatore nel settore ambiente per quantità di rifiuti trattati. IREN è strutturata in una holding cui fanno capo le attività strategiche, di sviluppo, coordinamento e controllo e cinque società operative che garantiscono il coordinamento e lo sviluppo delle linee di business: • IREN Acqua Gas nel ciclo idrico integrato; • IREN Energia nel settore della produzione di energia elettrica e termica e dei servizi tecnologici; • IREN Mercato nella vendita di energia elettrica, gas e teleriscaldamento (in sostanza fa da ufficio commerciale a IREN Energia, a IREN Ambiente e a IREN Emilia, c’era bisogno di un’altra società?); • IREN Emilia nel settore gas, nella raccolta dei rifiuti, nell’igiene ambientale e nella gestione dei servizi locali; • IREN Ambiente nella progettazione e gestione degli impianti di trattamento e smaltimento rifiuti oltre che nella gestione degli impianti di produzione calore per il teleriscaldamento in territorio emiliano. 1 Da wikipedia una multi utility o società di multi servizi http://it.wikipedia.org/wiki/Multiservizi . Sono società a prevalente carattere pubblico e nascono dalla volontà dei comuni di collocare parzialmente le società municipalizzate in Borsa incamerando la cessione delle azioni e garantendo così anche un più ampio margine industriale operativo slegandosi dal territorio di origine. 2 Maggiori dettagli sono rintracciabili qui: http://www.gruppoIREN.it/storia.asp Pagina 1
  • 3. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. Produzione energia elettrica: grazie ad un consistente parco di impianti di produzione di energia elettrica e termica a scopo teleriscaldamento ha una capacità produttiva complessiva di 7.300 GWh annui, inclusa la quota assicurata da Edipower. Distribuzione Gas: attraverso 8.800 chilometri di rete serve più di un milione di Clienti. Distribuzione Energia Elettrica: con oltre 7.200 chilometri di reti in media e bassa tensione distribuisce l’energia elettrica ad oltre 710.000 Clienti a Torino e Parma. Ciclo idrico integrato: con 13.900 chilometri di reti acquedottistiche, 7.900 km di reti fognarie e 813 impianti di depurazione, il Gruppo serve più di 2.400.000 abitanti. Ciclo ambientale: con 122 stazioni ecologiche attrezzate, 2 termovalorizzatori, 2 discariche, il Gruppo serve 111 comuni per un totale di oltre 1.200.000 abitanti. Teleriscaldamento: grazie ad oltre 700 chilometri di reti interrate di doppia tubazione il Gruppo IREN fornisce il calore ad una volumetria di oltre 66 milioni di metri cubi, pari ad una popolazione servita di oltre 550.000 persone. Vendita gas, energia elettrica e termica: Il Gruppo commercializza annualmente più di 3,1 miliardi di metri cubi di gas, più di 12.000 GWhe di energia elettrica ed oltre 2.300 GWht di calore per teleriscaldamento. La mission del Gruppo IREN è quella di operare con competenza e professionalità nei settori dell’energia, dei servizi idrici integrati, ambientali e per le pubbliche amministrazioni al fine di offrire ai Cittadini ed ai Clienti qualità efficienza e qualità dei servizi, garantendo ai propri azionisti un'adeguata redditività d'impresa. Pagina 2
  • 4. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. Struttura del Gruppo IREN Pagina 3
  • 5. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. AZIONARIATO IREN Azionisti IREN Numero azioni % sul capitale sociale % sul capitale sociale ordinario complessivo FINANZIARIA SVILUPPO 424.999.233 35,96% 33,30% UTILITIES S.R.L. COMUNE DI REGGIO 98.986.288 8,38% 7,76% EMILIA COMUNE DI PARMA * 78.017.566 6,60% 6,11% INTESA SANPAOLO 36.183.845 3,06% 2,84% S.P.A. FONDAZIONE CASSA DI 29.618.296 2,51% 2,32% RISPARMIO DI TORINO PICTET ASSET 23.997.255 2,03% 1,88% MANAGEMENT LTD ALTRI AZIONISTI ** 489.923.194 41,46% 38,39% FINANZIARIA CITTÀ DI 94.500.000 7,40% TORINO (FCT) - AZIONI DI RISPARMIO * Il Comune di Parma ha conferito la nuda proprietà di n. 43.500.000 azioni ordinarie a STT Holding S.p.A. per una quota pari al 3,68% del capitale sociale ordinario di IREN S.p.A. e di n. 14.000.000 azioni ordinarie a Parma Infrastrutture S.p.A. per una quota pari al 1,18% del capitale sociale ordinario di IREN S.p.A. **Altri Azionisti: Investitori Istituzionali e retail (389.961.574) e altre azioni dei Comuni delle Provincie di Reggio E., Parma e Piacenza (99.961.620). Come è stato fatto notare: in qualsiasi momento le azioni di risparmio in possesso della Finanziaria Città di Torino, pari all'7,4% del capitale sociale, ora prive di diritto di voto, una volta vendute a terzi (purché non collegati al Comune di Torino) diverrebbero azioni ordinarie con diritto di voto, anche se il loro possesso è limitato al 5% per ciascun socio, con la conseguenza di “diluire” il possesso pubblico. Pagina 4
  • 6. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. IREN è partecipato da soci pubblici (i comuni sui quali eroga i servizi) e soci privati (prevalentemente banche e società finanziarie). Tra queste, si evidenzia “Amber Capital”, con sede operativa a New York e sede legale nelle isole Caymann. In pratica, una parte dei profitti generati dai servizi di IREN finisce in paradisi fiscali, mentre gli utenti in Italia sostengono nelle fatture tutti i costi della fiscalità (IVA e tributi ambientali vari)3. 3 http://www.acquapubblica.parma.it/index.php?option=com_content&view=article&id=122:il-business-dei-servizi-pubblici- ambientali&catid=54:materiale-scientifico&Itemid=71 Pagina 5
  • 7. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. Patti parasociali4 In data 28 aprile 2010 è stato sottoscritto un patto parasociale strettamente funzionale alla Fusione fra i Soci FSU e 71 soci pubblici di Enìa (Soci ex Enìa) finalizzato, tra l'altro, a garantire unità e stabilità di indirizzo a Iren, (di seguito il Patto FSU - Soci ex Enìa) che sarà valido e produrrà effetti dalla Data di Efficacia della Fusione. Il Patto FSU - Soci ex Enìa è riconducibile ad un sindacato di blocco e di voto avente la finalità di garantire, anche ad esito della Fusione, lo sviluppo di Iren, delle sue partecipate e della sua attività nonché di assicurare alla medesima unità e stabilità di indirizzo, ed in particolare (i) determinare modalità di consultazione ed assunzione congiunta di talune deliberazioni dell'assemblea dei soci della Società; e (ii) disciplinare taluni limiti alla circolazione delle azioni oggetto dello stesso Patto FSU - Soci ex Enìa. Gli strumenti finanziari oggetto del Patto FSU Soci ex Enìa apportati al sindacato di voto, di seguito descritto, sono costituiti da tutte le azioni detetenute dagli aderenti durante il periodo di validità del Patto FSU Soci ex Enìa, alla Data del Prospetto Informativo pari a n. 704.269.359 azioni ordinarie di Iren rappresentative del 59,5967% del capitale sociale della stessa mentre gli strumenti finanziari apportati al sindacato di blocco, meglio descritto di seguito, sono costituiti da n. 650.870.198 azioni ordinarie di Iren pari al 55,0779% del capitale sociale della stessa. Sempre in data 28 aprile 2010, n. 71 Soci ex Enìa hanno sottoscritto un patto parasociale (il "Sub Patto Soci ex Enìa ") al fine di assicurare un'unità di comportamento e una disciplina delle decisioni che dovranno essere assunte dai Soci ex Enìa nell'ambito del Patto FSU - Soci ex Enìa. 4 http://ir.gruppoiren.it/opencms/opencms/AEM_Torino/AzionariatoIT.html?tipo=1.4 Pagina 6
  • 8. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. ORGANI SOCIALI Consiglio di Amministrazione Roberto Bazzano Presidente esecutivo Luigi Giuseppe Villani Vice Presidente Roberto Garbati Amministratore Delegato Andrea Viero Direttore Generale Franco Amato Amministratore Paolo Cantarella Amministratore Gianfranco Carbonato Amministratore Alberto Clò Amministratore Marco Elefanti Amministratore Ernesto Lavatelli Amministratore Ettore Rocchi Amministratore Alcide Rosina Amministratore Amministratore (dimissionario dal 22- Enrico Salza 5-2012) Collegio sindacale Paolo Peveraro Presidente Anna Maria Fellegara Sindaco effettivo Aldo Milanese Sindaco effettivo Emilio Gatto Sindaco supplente Alessandro Cotto Sindaco supplente Consiglio di Amministrazione Roberto Bazzano, tutta la carriera in AMGA e IRIDE poi IREN presidente di FederUtility da 2008 Luigi Giuseppe Villani, medico, consigliere regionale, coordinatore provinciale PDL in quota Comune di Parma nominato dalla giunta di Centro Destra. Roberto Garbati, tutta la carriera in AEM Torino fino alla carica di Presidente Amministratore delegato In FederUtility (Federazione delle Imprese Energetiche e Idriche), è membro del Comitato di Presidenza, del Consiglio Direttivo e della Commissione Permanente Elettricità. Da luglio 2008 è membro del Consiglio Direttivo dell’Unione Industriale di Torino. Da gennaio 2009 è membro della Giunta di Confservizi Piemonte Andrea Viero5, Da maggio 2008, è Amministratore delegato di Enìa Spa e, a questo titolo, guida la fusione delle società Enìa Spa – Iride Spa. Ha ricoperto dal 1996 al 2008 il ruolo di Direttore Generale e Centrale 5 http://www.alicenonlosa.it/Default.aspx?Page=DET&ID=52101 Pagina 7
  • 9. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. nella Pubblica Amministrazione e più precisamente: Direttore Generale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (da gennaio 2004); Direttore Generale del Comune di Gorizia (da ottobre 2002); Direttore Centrale del Comune di Milano (da settembre 2001); Direttore Generale del Comune di Trieste (da settembre 1996). Franco Amato, Ex giovane segretario del Psi torinese, poi diventato potente direttore nella Regione Piemonte ai tempi della presidenza di Enzo Ghigo, Amato lasciò piazza Castello dopo l'elezione di Mercedes Bresso nonostante il centrosinistra gli avesse chiesto di rimanere. Preferì accettare l' offerta di Pininfarina che lo voleva alla direzione Comunicazione e Immagine. E’ considerato in quota al Centro Destra/PdL. Gianfranco Carbonato6, presidente e amministratore delegato di PRIMA INDUSTRIE, società di Collegno (TO), è tra l’altro il presidente dell’Unione industriale di Torino sino al 2012, Amministratore Indipendente di RCS MediaGroup S.p.A e nel Consiglio di Sorveglianza di Intesa San Paolo al posto di Elsa Fornero. Paolo Cantarella, dal 1996 al 2002 Amministratore delegato di Fiat s.p.a. e Presidente di Fiat Auto s.p.a. Alberto Clò, Ministro dell’Industria e del Commercio Estero dal 1995 al 1996 nel Governo Dini; è Amministratore in ENI, Italcementi, Atlantia e De Longhi. Marco Elefanti, Dal 1 novembre 1999 è ricercatore Universitario di Economia Aziendale presso la Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Parma. Dal 1 novembre 2001 è Professore Associato di Economia Aziendale presso la Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Parma; Dall'anno accademico 2005- 2006 è Professore Straordinario di Economia Aziendale presso la Facoltà di Economia dell'Università Cattolica (sede di Piacenza) e dal dicembre 2009 Professore Ordinario. Ernesto Lavatelli, è il titolare dello Studio Legale Lavatelli7, è considerato in quota a Marta Vincenzi attraverso la società di Ingegneria del marito di cui è Consulente Legale. E’ anche nel Consiglio della Fondazione Teatro Carlo Felice. E’ associato al suo studio il candidato PD Avv. Alessandro Arvigo. Ettore Rocchi8, professore associato per il Gruppo di discipline Jus04 - Diritto Commerciale, nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Alcide Rosina9, presidente di Premuda s.p.a. Enrico Salza10, Ricopre attualmente la carica di Presidente del Consiglio di Gestione del gruppo bancario Intesa Sanpaolo, in seguito alla sua nomina da parte del Consiglio di Sorveglianza della nuova banca il 2 gennaio 2007. In precedenza, come presidente del Gruppo Sanpaolo IMI, è stato uno dei principali artefici della fusione tra la banca di Piazza San Carlo e Banca Intesa e ha firmato il 28 dicembre 2006, insieme al Presidente di Banca Intesa Giovanni Bazoli, l'atto di fusione delle due banche. E’ stato Consigliere della Compagnia di San Paolo, della multinazionale Swedish Match, dell'U.B.S. (Unione Banche Svizzere) Italia e della NOMISMA S.p.A. - Soc. di Studi Economici. 6 http://www.fondoitaliano.it/gianfranco-carbonato.shtml 7 http://www.studiolavatelli.com/index.php?option=com_content&view=article&id=17&Itemid=23 http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/10/26/IREN-fondazione-carlo-felice-importanza-di-chiamarsi.html 8 http://www.IRENemilia.it/upload/pagine/pagine/435-cv_rocchi.pdf 9 http://www.premuda.net/Area01/Elemento1/index_html 10 Sostituito in data 18.06.12 da Carla Patrizia Ferrari dirigente del gruppo Intesa Sanpaolo, era stata inserita nella lista di candidati alla carica di amministratore di Iren dal socio Equiter (Gruppo Intesa Sanpaolo) Pagina 8
  • 10. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. Collegio sindacale Paolo Peveraro, già Vice Presidente Regione Piemonte con M. Bresso Anna Maria Fellegara, già assessore allo sviluppo economico Anna Maria Fellegara, Ordinario dell'Università Cattolica (sede di Piacenza) Aldo Milanese11, Commercialista, Sindaco in UNICREDITO ITALIANO, IRIDE SPA, AZIMUT HOLDING SPA, MAGNETI MARELLI SPA), rappresentante comune degli Azionisti di Risparmio di FIAT SPA, consigliere di amministrazione sino al 2011 in GEMINA s.p.a.12 Emilio Gatto, Commercialista in Genova? Che dire, tutto Banche e FIAT e qualche rappresentante politico in senso più stretto. In IREN c’è una forte presenza di Intesa S. Paolo ma attraverso Rosina ci sono interessi di Banca Popolare di Milano e di Assicurazioni Generali. Il Consiglio di Amministrazione mi sembra una camera di compensazione di grandi interessi finanziari. Quanto ci costano13? Nel 2011 i 13 componenti del consiglio di amministrazione e i revisori dei conti hanno incassato da Iren spa 2 milioni e 335mila euro. L’amministratore delegato Roberto Garbati (477mila euro l’anno), il direttore generale Andrea Viero (442mila), il presidente esecutivo Roberto Bazzano (497mila) e il vicepresidente Luigi Giuseppe Villani (145mila). Per fare una proporzione, il presidente Usa Obama arriva a 300mila euro l’anno. I vari Consigli costano €. 2.193.000 (Secolo XIX 02.07.2012) 11 Aldo Milanese e Mani Pulite http://archiviostorico.corriere.it/1994/settembre/20/Santo_Versace_dal_Pietro_co_0_94092014982.shtml 12 http://www.gemina.it/it/corporate/princ_az.php 13 http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/29/iren-2011-incassato-milioni-300mila-euro/212849/ Pagina 9
  • 11. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. Chi sono i soci di IREN? 1) Finanziaria Sviluppo Utilities S.r.l. (FSU)14, con sede a Genova, è la società controllata al 50% dal Comune di Torino e al 50% dal Comune di Genova che detiene una partecipazione del 33,30 % in IREN S.p.A. (già IRIDE S.p.A.) (35,96% del capitale sociale rappresentato da azioni con diritto di voto) la multiutility quotata leader nel Nord-Ovest che opera nei settori dell’energia elettrica, del gas, del teleriscaldamento, dei servizi idrici e energetici Organi sociali nomine del 29/06/2009 (durata in carica sino ad approvazione bilancio al 31.12.2011) CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE • CHIANALE Prof. Not. Angelo – Presidente C.d.A. (nomina Comune di Torino) • LAVATELLI Avv. Ernesto – Vice Presidente C.d.A. (nomina Comune di Genova) • POLLIOTTO Avv. Patrizia – Consigliere (nomina Comune di Torino) • ANFOSSI Dott. Giuseppe – Consigliere (nomina Comune di Genova) COLLEGIO SINDACALE • MANZI Prof. Luca Maria – Presidente (nomina Comune di Torino) • FLICK Avv. Waldemaro – Sindaco effettivo (nomina Comune di Genova) • CACCIARI Dott. Paolo – Sindaco effettivo (nomina Comune di Torino) • DE GREGORI Dott.ssa Francesca – Sindaco Supplente (nomina Comune di Genova) • BRUNERO Dott.ssa Mariangela – Sindaco Supplente (nomina Comune di Torino) SOCI • COMUNE DI GENOVA 50% • COMUNE DI TORINO 50% Alcune note: Ernesto Lavatelli come sopra Giuseppe “Beppe” Anfossi: ex presidente del Consiglio di Amministrazione di Acquedotto De Ferrari Galliera s.p.a. ora presente i svariati Consigli di Amministrazione15 tra qui Fondazione Carige con Vinai, e marito del PM Anna Canepa Waldemaro Filck: Avvocato fratello dell’ex Ministro (I Governo Prodi) Giovanni Maria Flick e già Consigliere di Amministrazione in AMGA (2002). 14 http://www.genova5stelle.it/wp-content/uploads/20120624.FSU.BIL2011.Bilancio_approvato.pdf 15 http://www.fondazionecarige.it/Organi3.html Pagina 10
  • 12. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. 2) PICTET ASSET MANAGEMENT LTD16 Pictet & Cie, con sede a Ginevra Route des Acacias 60 CH-1211 Geneva 73, è considerata una delle maggiori banche di gestione patrimoniale indipendenti d’Europa. La Banca distribuisce in tutto il mondo una vasta gamma specializzata di oltre 100 fondi di investimento, molti dei quali sono stati premiati da primarie pubblicazioni del settore e agenzie di rating per le loro performance. Quindi il Gruppo gestisce il proprio azionariato attraverso la collocazione di Fondi di investimento e chi è il vero proprietario delle azioni non è noto. 3) FINANZIARIA CITTÀ DI TORINO holding in capo al Comune di Torino17. A questa finanziaria il Comune di Torino conferisce la proprietà di alcuni asset comunali per poi proseguire con parziali privatizzazioni 4) INVESTITORE RETAIL È un operatore in beni di investimento che si muove per conto proprio, investendo il proprio patrimonio senza avvalersi dell'intermediazione gestionale di altri soggetti. In allegato A da pag 4 a pag 6 l’elenco dei Fondi di investimenti che hanno partecipazioni in IREN.18 Tra questi, se non c’è stata una cessione post referendum, va citato il Fondo Amber Capital con sede alle Isole Cayman già oggetto di diverse interrogazioni, Quindi per capirci: IREN conosce tutti i suoi soci? Chi c’è dietro questi Fondi? A chi vanno i profitti di IREN che, fino a prova contraria, è al 51% pubblica? Per inciso sulla vicenda c’è già stata un’interrogazione da parte di Antonio Bruno e di Manuela Cappello. 16 http://www.pictet.com http://it.wikipedia.org/wiki/Pictet_%26_Cie 17 http://www.comune.torino.it/commercioeimpresa/partecipazioni-aziendali/schede/fct.htm 18 Per esempio http://www.statestreet.com/wps/portal/internet/corporate/home/!ut/p/c4/04_SB8K8xLLM9MSSzPy8xBz9CP0os3i_0CADCydDRwP_IGdnA08Tc38fI NvYwNVQPxykA1lFSJArUIWxoauBgZNRoKkJfvkAc4i8AQ7gaKDv55Gfm6pfkJ0dZOGoqAgAT3My7A!!/dl3/d3/L2dBISEvZ0FBIS9nQSEh/ Pagina 11
  • 13. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. Statuto IREN ART. 9 Partecipazione Pubblica Il capitale sociale della Società deve essere detenuto in maniera rilevante e comunque non inferiore al 51% da Soggetti Pubblici. A norma dell’ART. 10 Limiti al possesso azionario e identificazione degli azionisti: 10.1 E fatto divieto per ciascuno dei soci diversi da quelli indicati nel precedente art. 9 di detenere partecipazioni maggiori del 5% (cinque per cento) del capitale sociale. Tale limite al possesso azionario si computa esclusivamente sulle azioni che conferiscono diritto di voto nelle assemblee e si riferisce esclusivamente ad esse. 10.4 La società può richiedere agli intermediari, tramite la società di gestione accentrata delle proprie azioni, i dati identificativi degli azionisti unitamente al numero di azioni registrate nei loro conti ad una determinata data. Va osservato peraltro che il fatto di detenere il 51% di una società partecipata non è affatto, per i soci pubblici, garanzia di influire effettivamente sulle scelte strategiche di gestione, sia perché il potere decisionale passa attraverso meccanismi di know-how che anno dopo anno, a partire dalla privatizzazione, gli enti locali giocoforza perdono, sia perché l’autonomia dell’ente è molto limitata dal rispetto delle condizioni poste al momento dell’ingresso del socio privato (ad esempio, nel bando di gara) e, con essa, sono limitate le possibilità di perseguire effettivamente il pubblico interesse. Pagina 12
  • 14. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. Rende IREN?19 Nel suo primo anno di vita (2010) IREN ha realizzato un margine operativo lordo di oltre 205 milioni di Euro. Il 25% di questo margine è costituito dai servizi ambientali (acqua e rifiuti).20 Nel primo trimestre 201221 la società, da un lato, ha aumentato i ricavi (+35,4%); ma, dall'altro, ha visto diminuire la profittabilità. Il Margine Operativo Lordo22 (Ebitda) è sceso del 2% (al netto di effetti straordinari) mentre l'utile netto è calato a quota 55 milioni (MOL - accantonamenti ed ammortamenti). A ben vedere, la riduzione di redditività è comune a diverse aziende del settore. Il cosiddetto spark spread (la differenza tra il prezzo dell'energia elettrica e i costi variabili quali i combustibili) è infatti sceso molto: una contrazione, in media, di oltre il 60% rispetto ai primi tre mesi del 2011. Ciò significa, nei fatti, che le utility, anche a causa del calo della domanda in conseguenza della crisi, non sono riuscite a trasferire il caro materie prime sul cliente finale. Al 31 marzo scorso l'indebitamento netto era di 2,893 miliardi, in crescita rispetto ai 2,653 miliardi di fine 2011. Origine del Debito All’atto della fusione IRIDE – ENIA le due aziende avevano complessivamente debiti per 1,5 miliardi di euro23, per IRIDE in gran parte proveniente da Torino e da subito si è messo a galoppare. Le aziende imputano il debito, come vediamo dopo, alla mole degli investimenti effettuati. Sta di fatto che nel primo semestre dell’anno successivo alla fusione i debiti hanno superato ampiamente i ricavi e la redditività delle due aziende è diminuita del 41 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Iren fa riferimento anche alla necessità per Iride di sborsare 60 milioni di euro per restituire gli aiuti di Stato incassati indebitamente negli anni ante fusione e altri 73 milioni di euro per pagare il dividendo agli azionisti. Per parte Enìa all’ottenimento dalla Banca Europea degli Investimenti di una linea di credito da 100 milioni di euro per l’Inceneritore di Parma. E così il debito galoppa. Bilancio 201124 assemblea del 14.05.2012 19 http://ir.gruppoIREN.it/opencms/export/download/ComunicatiStampa2012IT/14_05_2012_Assemblea_azionisti.pdf 20 http://ir.gruppoIREN.it/opencms/export/download/BilanciAnnualiIT/bilancio_def_2010-v1.pdf pag 35 21 http://eventiquattro.ilsole24ore.com/eventi-e-altro/finanza-e-finanziamenti/notizie/2012/06/03/IREN-attacca-il-debito-con-le-carto.aspx 22 http://it.wikipedia.org/wiki/Margine_operativo_lordo 23 http://www.telereggio.it/2009/09/14/enia-iride-debiti-al-galoppo/ 24 http://ir.gruppoiren.it/opencms/export/download/ComunicatiStampa2012IT/14_05_2012_Assemblea_azionisti.pdf Pagina 13
  • 15. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. L’Indebitamento Finanziario Netto al 31 dicembre 2011 è pari a 2,653 milioni di euro (2.260 milioni di euro al 31/12/2010), principalmente in forza del volume degli investimenti in particolare per il completamento dell’impianto di cogenerazione “Torino Nord”, entrato in funzione nell’ultimo trimestre del 2011, e per o l’avanzamento del Polo Ambientale Integrato di Parma e del rigassificatore di Livorno (OLT). Gli investimenti netti del periodo ammontano a 472 milioni di euro e sono stati principalmente destinati ai sono progetti strategici del Gruppo e ai settori Infrastrutture energetiche, Generazione elettrica e calore, Servizio idrico integrato e Ambiente Ai 2,653 milioni di € attuali, riconducibili in parte al “peccato originale” della fusione ed ai maggiori costi sostenuti per Parma (inceneritore), Torino (cogeneratore) e Livorno (rigassificatore) si devono aggiungere: 1) gli oneri scomputati dei 260 milioni di euro che il Comune di Torino deve ad IREN in base a bollette 0 non pagate 2) gli oneri per il controllo Edipower che ha comportato l’assunzione di debiti pari a 225 milioni di euro di debito (il 20,5% di 1,1 miliardi di debito di Edipower), 3) l'impegno finanziario per chiudere sul controllo della stessa Edipower pari a 164 milioni A ciò va aggiunto i maggiori oneri dovuti alla fluttuazione del prezzo del petrolio non interamente riversato sugli utenti, nel caso di IREN Energia. Se a tutto ciò si aggiungerà la fusione con l’indebitata A2A….. Pagina 14
  • 16. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. La Strategia dell’Azienda 1) Diminuzione degli investimenti Per diminuire il debito è stato prevista la riduzione degli investimenti. Negli ultimi 5 anni la società guidata dal ceo Roberto Garbati ha tirato fuori dal suo portafoglio ben 2,5 miliardi per lo sviluppo industriale. Ebbene, ancora nel 2011 questa voce valeva 472 milioni; nell'esercizio in corso, invece, dovrebbe scendere a non più di 270-280 milioni. A conclusione della costruzione degli impianti (dal rigassificatore di Livorno alla centrale di cogenerazione "Torino Nord" già operativa) dovrà, nelle previsioni aziendali, produrre quegli ulteriori flussi di cassa utili, da un lato, a incrementare ricavi e profittabilità; e, dall'altro, a ridurre per l'appunto l'indebitamento. 2) Il piano delle dismissioni Il progetto, stimato fino a 300 milioni, è articolato in molteplici operazioni. Innanzitutto, entro l'anno anzi entro settembre, gli immobili della società saranno conferiti (per circa 130 milioni) a un fondo cui verrà affidata la gestione. IREN, da un lato, incasserà i soldi della vendita e, dall'altro, pagherà al gestore gli affitti per gli uffici che rimarranno nella sua disponibilità. Questa tattica è già stata utilizzata da Alitalia prima del passaggio a C.A.I., avevano trasferito gli aerei ad un fondo per poi affittarli, abbiamo visto come è andata a finire. Inoltre mentre i referendum disattesi hanno conclamato il ritorno al “pubblico”, questi continuano a svuotare IREN della propria ricchezza attraverso l’indebitamento rendendo sempre più impossibile l’applicazione della sentenza. Di più: la gestione del servizio idrico di Parma, attualmente in carico alla società operativa «IREN acqua gas», dovrebbe essere attribuita alla controllata Mediterranea delle acque. Quest'ultima è un gruppo che, oltre a IREN (60%), è partecipato da F2i (40%). Ebbene, per non diluirsi, il fondo infrastrutturale F2i dovrebbe pagare il nuovo asset pro-quota, altrimenti perderebbe valore la sua partecipazione. Il valore dell'operazione per l'Utility è pari a circa 30 milioni. E non finisce qui: l'azienda del Nord Ovest sta procedendo alla vendita della sua rete a banda larga. IREN possiede circa 2mila km di fibra: oltre 1.300 in Emilia, 365 nel capoluogo ligure e 175 in quello piemontese. Ebbene, a breve (giugno-luglio) il network del capoluogo ligure dovrebbe essere ceduto. 3) La cartolarizzazione dei crediti Fin qua il piano di dismissioni. E, tuttavia, l'azienda sembra voler puntare anche sulla cessione pro-soluto dei crediti. Secondo quando risulta a Il Sole 24 Ore, IREN dovrebbe, entro l'anno, avviare la cartolarizzazione dei prestiti. Già, i prestiti. Gli analisti, su questo fronte, puntano il dito su una particolare questione. Quale? È presto detto: il Comune di Torino ha 250 milioni di debiti (di cui 240 di bollette scadute) accumulati proprio nei confronti di IREN. Certo, sono ben note le difficoltà finanziarie che le P. A. devono attualmente affrontare. E tuttavia, a detta degli esperti, qualcosa va fatto. Il problema, secondo fonti finanziarie, sarebbe comunque già al vaglio del Comitato esecutivo. La società avrebbe, quindi, chiesto un incontro alla municipalità piemontese. L'Obiettivo? Duplice: da un lato, che tutte le future spese siano pagate in maniera corrente senza creare nuovo debito; dall'altro, che gli incassi dalle eventuali dismissioni del comune di Torino siano indirizzati a soddisfare i debiti pregressi, tra cui anche quelli con IREN. Al di là del tema-Torino, comunque, l'indicazione è che i tempi di riscossione dei crediti siano scesi, nell'ultimo trimestre, di una decina di giorni. A bilancio del Comune di Genova è riconoscibile quali e quanti siano i debiti del Comune verso IREN? A bilancio del Comune di Genova come sono inseriti i dividendi di IREN? Pagina 15
  • 17. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. Aggiornamento 16.07.2012 Sempre dal Secolo XIX del 02.07.2012 il piano di dismissioni riguarderebbe: • cessioni immobili per 130-150 milioni (obbiettivo ottimistico stante il mercato immobiliare) • Cessione rete a banda larga 30-40 milioni • Cessione di una quota variabile tra il 40 ed il 49 % a F2i di Iren Ambiente • Cessione delle proprie quote delle Centrali idroelettriche 50 milioni • Rigassificatore Livorno cessione quote tra il 25% ed il 30%: • Cartolarizzazione crediti25: da quantificare • Rientro del debito del Comune di Torino esposto per 260 milioni. La Repubblica26 evidenzia inoltre come strategia anche l’intenzione di scorporare le 12 centrali idroelettriche - che fanno di IREN il quarto operatore nazionale dopo Enel, A2a e Edipower per costituire una società che verrà poi aperta a un partner finanziario cui cedere il 20-25% del capitale. Anche il settore ambiente di IREN è interessato a un’operazione analoga. In questo caso, la quota di capitale che verrà aperto a un nuovo socio finanziario è ancora più alta, tra il 40 e il 49%. 25 La cartolarizzazione dei crediti (Securization) è un'operazione finanziaria che consiste nella cessione a titolo oneroso di un portafoglio di crediti pecuniari o di altre attività finanziarie non negoziabili, individuabili anche in blocco, capaci di generare flussi di cassa pluriennali. I crediti vengono ceduti da una o più aziende (Originator) ad una società-veicolo (SPV) che, a fronte delle attività cedute, emette titoli negoziabili da collocarsi sui mercati nazionali o internazionali. La cartolarizzazione è una cessione di credito pro soluto. L'azienda cedente non deve pertanto fornire garanzie alla società veicolo in caso di mancato pagamento da parte dei debitori. Con il ricorso a processi di cartolarizzazione l'azienda può rendere mobili quei capitali altrimenti vincolati nella forma di finanziamento a terzi, ottenendo un immediato aumento della liquidità e altri importanti vantaggi, tra i quali: • una migliore gestione dello stato patrimoniale; • una maggiore possibilità di adattamento delle attività alle scadenze di fonti di finanziamento, attuando una migliore gestione del rischio di tasso di interesse; • una gestione più efficiente del rischio di credito attraverso cessioni selezionate; • la riduzione del rischio di valuta; • l'aumento di visibilità sui mercati. Nelle operazioni di cartolarizzazione i principali soggetti coinvolti sono tre: • il creditore originario (Originator) • il cessionario, cioè la società-veicolo, detta anche Special Purpose Vehicle (SPV), un intermediario finanziario costituito con l'unico scopo di effettuare una o più operazioni di cartolarizzazione; • il sottoscrittore dei titoli (Noteholder). 26 http://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2012/07/16/news/iren_piano_di_dismissioni_per_abbattere_il_debito-39138574/ Pagina 16
  • 18. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. Analisi Bilancio Iren27 Dati di Bilancio Nel periodo 2009-2011 il fatturato è aumentato del 11,33% mentre il margine operativo lordo è passato da 567,30 a 591,80 milioni di EURO con una variazione dell'Ebitda margin di -1,13 punti. Il risultato operativo è sceso del 1,97% a 308,36 milioni di EURO e l'utile netto si è ridotto del 346,64%. Gli indicatori di redditività vedono un decremento del ROI di 0,90 punti al 6,86% e una diminuzione del ROE di -8,07 punti al -5,38%. Dal punto di vista patrimoniale si registra una crescita del rapporto debt to equity che passa da 1,08 a 1,44, risultato di un patrimonio netto di 1.844,71 e un indebitamento finanziario netto di 2.652,68 milioni di EURO 2009 var % 2010 var % 2011 Totale Ricavi 05.41,3 -10,54 15.48,2 24,44 11.39,5 Margine Operativo Lordo 567,3 -12,5 496,41 19,22 591,8 Ebitda margin 17,95 ---- 17,55 ---- 16,82 Risultato Operativo 314,56 -8,86 286,7 7,56 308,36 Ebit Margin 9,95 ---- 10,14 ---- 8,76 Risultato Ante Imposte 201,51 19,39 240,6 -93,68 15,21 Ebt Margin 6,37 ---- 8,51 ---- 0,43 Risultato Netto 51,26 193,39 150,39 -166,01 -99,28 E-Margin 1,62 ---- 5,32 ---- -2,82 PFN (Cassa) 2.055,70 14,25 07.48,5 12,95 12.52,7 Patrimonio Netto 16.04,0 9,33 2.081,62 -11,38 15.04,7 Capitale Investito 4.056,24 11,54 12.44,5 1,32 13.44,2 ROE 2,69 ---- 7,22 ---- -5,38 ROI 7,76 ---- 6,47 ---- 6,86 27 http://www.evaluation.it/aziende/bilanci-aziende/97-3/bilancio-societa-iren/ Pagina 17
  • 19. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. Bilancio FSU28 1) Valore della partecipazione di FSU (valori espressi in migliaia di €) - Il patrimonio netto di IREN nel 201 29 è di € 1.463.000,00 (€. 1.632.000,00 circa nel 2010) 2011 €. - La quota parte di FSU, pari al 33%, ammonta quindi a € 482.790,00 - Il Valore della partecipazione iscritta a bilancio di FSU ammonta a € 831.692,00, è il valore di quanto ha speso FSU per comprarsi il 33% di IREN, - Quindi, a seguito della perdita di Patrimonio netto, nel 201 la quota parte di FSU aveva perso il valore ndi, 2011 di (€ 831.692,00 - € 482.790,00 = €. 348.902,00 pari al 58,05% del valore iniziale. ,00) Se invece facciamo riferimento al valore della odierna quotazione azionaria30, il valore della partecipazione di FSU in IREN, cioè il valore che le azioni frutterebbero se venissero vendute, è pari a: n. 424.999.233 x 0,5435 = €. 230.987.083,1355 con una perdita pari a: €. 230.987.083,1355 - €. 831.692.000 = €. -600.704.916,8645 16,8645 e cioè del 72,22% della propria partecipazione. 28 http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012 mercati/2012-08-14/holding-iren-ristruttura-debiti-064043.shtml?uuid=Ab9cDDOG 064043.shtml?uuid=Ab9cDDOG 29 http://ir.gruppoiren.it/opencms/export/download/AssembleeIT/Bilancio_2011.pdf pag. 53 30 oggi 14.09.12 pari a €. 0,5435 Pagina 18
  • 20. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. 2) Ristrutturazione del debito In assenza di dividendi dalla controllata e appesantita da un derivato firmato con Goldman Sachs, IREN ha chiuso il 2011 in profondo rosso ed è stata costretta a rinegoziare debiti per oltre 180 milioni con Intesa Sanpaolo. Nel 2011, il rosso di bilancio (-99 milioni) legato alle rettifiche su Edison ha consentito a IREN di distribuire una cedola "simbolica", col risultato che nelle casse di FSU sono affluiti soltanto 5,5 milioni. Non abbastanza per fare fronte agli oneri finanziari, quasi 6,6 milioni rappresentati dagli interessi passivi da pagare sia a Intesa Sanpaolo (3,6 milioni) sia su un derivato stipulato con Goldman Sachs (2,95 milioni), così, impossibilitata a pagare l'intera rata del mutuo di Intesa (per la precisione di Biis), FSU ha trattato con la banca una ristrutturazione del debito. Quest'ultimo, strutturato in due tranche (una in ammortamento da residui 82 milioni e una bullet31 da 104 milioni), è stato raggruppato in un unico prestito amortising32 con un allungamento della scadenza, in precedenza fissata al 2020. Ad Agosto, quindi all’atto della ristrutturazione del debito, in Borsa la partecipazione in IREN di FSU - valeva solo 149 milioni, meno dell'esposizione nei confronti di Intesa Sanpaolo, che è anche azionista del gruppo energetico con circa il 3%. La maxi svalutazione ha comunque generato nel bilancio di FSU una perdita netta di 259 milioni. Per coprirla si è dovuto attingere alle riserve della società che ha tuttavia visto ridotto il patrimonio netto33 da 672 a 393 milioni (di cui 350 sono di capitale sociale interamente versato)34. 31 http://it.wikipedia.org/wiki/Bullet_%28finanza%29 32 Un prestito amortising deve essere pagato nell'arco di uno specifico periodo di tempo, attraverso pagamenti regolari sia del capitale che degli interessi. Un prestito non-amortising, o rotativo, non richiede i pagamenti del capitale a scadenza, fintanto che gli interessi vengono pagati regolarmente. I conti di carte di credito rotative (revolving) sono forse l'esempio più palese di prestito "non-amortising". 33 il patrimonio netto rappresenta la misura dei mezzi propri investiti dall'imprenditore o dai soci nell'azienda; da un punto di vista contabile è rappresentato dalla differenza tra attività e passività dello stato patrimoniale; da un punto di vista finanziario rappresenta la fonte di finanziamento interna; da un punto di vista concreto rappresenta l'effettiva ricchezza di competenze dei soci, ricchezza che si ricava dalla liquidazione dell'attivo e dopo aver rimborsato il passivo. 34 http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-1098159/iren-holding-torino-genova/ Pagina 19
  • 21. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. Le aziende collegate e partecipate Iren Energia IREN ENERGIA ha ereditato la storia di AEM Torino prima, ed IRIDE poi, per quanto attiene i settori dell'energia elettrica e del calore per teleriscaldamento. IREN ENERGIA è la società del Gruppo IREN che opera nei settori dell'energia elettrica e dell'energia termica utile per il teleriscaldamento. E' attiva nei campi della pianificazione e della consulenza energetica. Sensibile alla salvaguardia ambientale, IREN ENERGIA produce l'energia elettrica e termica mediante fonti energetiche rinnovabili (impianti idroelettrici) o assimilate alle rinnovabili (impianti di cogenerazione). Cariche Sociali: ll Consiglio di Amministrazione di IREN ENERGIA è composto da: • Walter Ceresa35 (Presidente): E' stato l'Azionista e l'Amministratore della ITCA36 (settore Automotive) FIAT Group, da ottobre 2010 è Presidente di IREN ENERGIA. Si occupa di attività commerciali e agricole ed è anche titolare di una galleria d'arte moderna. • Roberto Garbati37 (Amministratore Delegato) già Direttore Generale di AEM Torino, presidente di Edipower • Riccardo Casale38 (Consigliere) Presidente di AMIU39 • Giovanni Porcellana (Consigliere) (sto cercando) • Giuliano Tagliavini (Consigliere) di professione fa….il Consigliere di Amministrazione, già in Capitalia e in Mariella Burani FG Il Collegio Sindacale di IREN ENERGIA è composto da: • Giovanni Peradotto (Presidente) • Daniele Pittatore (Sindaco effettivo) • Ugo Zanardi (Sindaco effettivo) • Pierluigi Passoni (Sindaco supplente) • Andrea Vasapolli (Sindaco supplente) 35 http://archiviostorico.corriere.it/2012/marzo/22/rete_della_fiduciaria_bolognese_per_co_9_120322010.shtml 36 http://www.itca.it/it/home.html 37 http://www.idcitalia.com/downloads/bio/garbati_roberto.pdf 38 http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/06/02/casale-da-miami-genova-indipendente-come-sempre.html 39 https://www.facebook.com/note.php?note_id=215715715173039 Pagina 20
  • 22. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. IREN Acqua e Gas è la società del Gruppo IREN dedicata alla gestione dei servizi pubblici di distribuzione gas e alla gestione dei servizi idrici. Con oltre 320.000 clienti gas e un totale di oltre 1.500 Km di rete e oltre 1.300.000 abitanti serviti nel settore idrico direttamente o tramite le diverse società operative in Liguria ed Emilia, e nel settore gas tramite Genova Reti Gas, è uno dei maggiori operatori nazionali nel settore. Controlla al 60% Mediterranea delle Acque. Gestisce quindi il Sistema Idrico Integrato (SII)40 dell'intera provincia di Genova. Il Sistema Idrico Integrato insiste e serve un Ambito Territoriale Ottimale41 L'ATO genovese ha approvato, nell'agosto 2008, l'affidamento diretto a Iride prima ed a IREN poi, attraverso le sue partecipate, del S.I.I. fino al 2032. Consiglio di Amministrazione42 • Ubaldo Benvenuti Presidente ex PCI-PDS-DS-PD dimissionario dopo pochi mesi sostituito da: Luigino Montarsolo43 già presidente di Ente Fiera di Genova44 quota PD-Franceschini45 • Roberto Bazzano Amministratore Delegato • Michele Casissa Consigliere ex Assessore PCI-PDS-DS-PD • Marco Elefanti Consigliere • Lino Zanichelli Consigliere Collegio Sindacale • Giorgio Oldoini Presidente • Pierluigi Passoni Sindaco effettivo • Paola Ragionieri Sindaco effettivo • Marcello Pollio Sindaco supplente • Massimo Trebiani Sindaco supplente Vi stoppo subito…per gli incarichi multipli si percepisce un solo stipendio… Una breve cronistoria dell’erede di AMGA 1995: AMGA si trasforma in società per azioni a capitale misto pubblico-privato. Acquisisce dal Comune di Genova i servizi di fognatura e depurazione 1996: viene quotata alla Borsa Valori di Milano 2000: vengono scorporati i servizi idrici attraverso la costituzione di GENOVA ACQUE S.p.A. 2000: viene creata una nuova linea di business nelle tlc attraverso la costituzione di Sasternet e Fastweb Mediterranea 2001: l'attività di vendita gas viene scorporata e conferita ad AMGA COMMERCIALE S.p.A. 2006: A seguito della fusione fra AMGA e AEM e delle costituzione del gruppo IRIDE, nasce IRIDE ACQUA GAS 2008: il servizio distribuzione gas è scorporato in Genova Reti Gas 2010: Nasce IREN Acqua Gas, che assume la gestione dei servizi idrici nelle Provincie di Parma e Reggio Emilia 40 http://it.wikipedia.org/wiki/Servizio_Idrico_Integrato 41 http://it.wikipedia.org/wiki/Ambito_Territoriale_Ottimale 42 http://ir.gruppoiren.it/opencms/export/download/ComunicatiStampa2010IT/06_10_2010_Organi_societari_SPL.pdf 43 http://www.irenacquagas.it/public/COS%20Nomina%204_5.pdf 44 http://www.expofairs.com/prisma/070/pagina_015.pdf 45 http://www.partitodemocratico.it/allegatidef/pd_regioni_voto_disgiunto85327.pdf Pagina 21
  • 23. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. Le Società del Gruppo che si occupano della gestione dei Servizi Idrici sono: • Mediterranea delle Acque: Nell'ambito del Servizio Idrico Integrato, Mediterranea delle Acque gestisce il servizio per l'intero Comune di Genova e in 39 Comuni dell'ATO genovese erogando acqua a circa 700.000 ab. La Società, inoltre, opera nei servizi di realizzazione Impianti afferenti il Servizio Idrico Integrato e di Ingegneria delle Reti. • Iren Emilia46: è la Società del Gruppo IREN che opera nel settore della distribuzione del gas metano, della raccolta rifiuti e dell'igiene ambientale e coordina l'attività delle società territoriali dell'Emilia Romagna per la gestione operativa del ciclo idrico integrato, delle reti elettriche e del teleriscaldamento. Nelle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, Iren Emilia gestisce oltre 5.600 chilometri di rete del gas in 71 comuni delle province, effettua i servizi di igiene ambientale per 112 comuni e opera su oltre 11.400 chilometri di rete idrica a servizio di 110 comuni. • Idrotigullio: la partecipata dei Comuni di Chiavari, Favale di Malvaro, Lavagna, Leivi, Orero, insieme ad IREN Acqua Gas. La Società gestisce il Servizio Idrico Integrato nell’area di Levante dell'ATO genovese mediante: 464 km di rete acquedottistica con 272 siti/impianti; 453 km di rete fognaria con 53 stazioni di sollevamento; 7 impianti di depurazione oltre a 34 altri impianti minori (imhoff/pretrattamenti). • A.M.TER. è la società formata dai Comuni di Campo Ligure, Cogoleto, Masone, Mele e Rossiglione insieme ad IREN Acqua Gas, gestisce il servizio idrico integrato nell’area del Ponente della Provincia 46 http://www.irenemilia.it/corporate/chisiamo.jsp?codice=126 Pagina 22
  • 24. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. di Genova; dal 1 luglio 2004 ha assunto il servizio anche nei Comuni di Arenzano e Tiglieto, per un totale di 34.000 abitanti serviti, 316 km di rete acquedottistica, 140 Km di rete fognaria e 4 impianti di trattamento delle acque. • AIGA • Amat S.p.A. • ASA S.p.A.: opera nel Servizio Idrico Integrato (acquedotto, fognatura e depurazione) e nella distribuzione del gas. Dal 2002 è Gestore Unico del servizio idrico nel territorio in cui vigila l'Autorità Idrica Toscana - Conferenza Territoriale N 5 "Toscana Costa" (ex AATO 5), il cui bacino di utenza è di 372.618 abitanti suddivisi in 33 Comuni appartenenti a 3 province (Livorno, Pisa e Siena).Per la distribuzione gas, ASA è presente in 5 Comuni della provincia di Livorno con un bacino servito di 225.126 abitanti. • Mondo Acqua gestisce il servizio in 8 comuni dell'area monregalese: Bene Vagienna, Briaglia, Frabosa Soprana, Mondovì, Roccaforte M.vì, San Michele M.vì, Vicoforte e Villanova M.vì. • Astea • Atena • Acos47 • Gestione Acqua48: opera nell’ATO 6 “Alessandrino” • SAP (Acque potabili S.p.A.)49 Il Gruppo Acque Potabili è costituito da Acque Potabili S.p.A. (SAP) con sede in Torino, Acquedotto di Savona S.p.A. con sede in Savona, Acquedotto Monferrato S.p.A. con sede in Torino, Società Acque Potabili Crotone S.r.l. con sede in Torino e da Acque Potabili Siciliane S.p.A. con sede in Palermo. • ASMT Servizi Industriali S.p.A.50 • Domus Acqua S.p.A. • Acque Potabili Siciliane • Tirana acque S.p.A. • ASP S.p.A.51 47 http://www.acosspa.it/chi_siamo.htm http://www.acosspa.it/elenco_soci.htm 48 http://www.gestioneacqua.it/index.asp 49 http://www.acquepotabilispa.it/area-istituzionale/istituzionale/il-gruppo-1 50 http://www.asmt.it/web2004/pagine/si/cs_inostrisoci.htm 51 http://www.asp.asti.it/azienda/azienda.html Pagina 23
  • 25. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. IREN Mercato52: Consiglio di Amministrazione • Gino Bellotto Presidente • Valter Pallano Amministratore Delegato • Giuseppe Bergesio Consigliere • Armando Manzoni Consigliere • Augusto Schianchi Consigliere è attiva nell'approvvigionamento, nell'intermediazione e nella vendita di energia elettrica, gas e calore, e nella gestione del servizio clienti. Nella vendita di energia elettrica IREN Mercato dispone di un portafoglio di oltre 643.000 Clienti e volumi gestiti, nel 2009, pari a oltre 13.300 GWh nel mercato libero, nel mercato vincolato e in borsa. Nella vendita di gas IREN Mercato ha gestito, nel 2009, un volume di oltre 3.400 milioni di metri cubi ed un portafoglio di più di 1 milione di clienti. Il calore per il teleriscaldamento venduto da IREN Mercato ha superato nel 2009 i 2.430 GWh a servizio di oltre 550.000 abitanti nelle città di Genova, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Torino(ibidem). Ne è presidente Gino Bellotto in quota IdV. IREN Ambiente53: ha sede sociale a Piacenza, esercita il coordinamento delle attività del Gruppo IREN in ambito ambientale, gestendo direttamente o tramite società partecipate, tutti gli impianti di trattamento, recupero e smaltimento dei rifiuti urbani e speciali. La società, inoltre, fornisce ai clienti una gamma completa di tipologie di smaltimento e servizi integrati di full service e di bonifiche ambientali. Grazie ad un innovativo sistema di gestione integrata, IREN Ambiente annualmente gestisce oltre 1.000.000 di tonnellate di rifiuti, trattate in complessi impiantistici all'avanguardia, che la collocano al 3 posto nel panorama nazionale del settore. Gli impianti di smaltimento di IREN Ambiente comprendono un termovalorizzatore con capacità di smaltimento pari a 120.000 tonnellate di rifiuti all'anno, in grado di assicurare anche una produzione di energia elettrica, due impianti di captazione da biogas, una discarica con capacità di smaltimento pari a 175.000 tonnellate di rifiuti all'anno, 11 impianti di trattamento (chimico fisico, di ricondizionamento preliminare e centri di stoccaggio) con capacità complessiva di 900.000 tonnellate, un impianto di selezione e trattamento. Tutti gli impianti sono certificati ISO 14001. Attraverso la controllata IREN Rinnovabili, IREN Ambiente inoltre è impegnata nel campo delle fonti energetiche alternative, quali le biomasse, energia eolica, geotermico, solare e fotovoltaico, ed è attiva nel comparto della ricerca e dello sviluppo nel settore, realizzando progetti in diverse regioni italiane. Il Consiglio di Amministrazione di IREN Ambiente è composto da: Stefano Mazzocchi (Presidente) Andrea Viero (Amministratore Delegato) Consigliere di Amministrazione in IREN s.p.a. Silvia Basso (Consigliere) Marco Elefanti (Consigliere) Consigliere di Amministrazione in IREN s.p.a. Ernesto Lavatelli (Consigliere) Consigliere di Amministrazione in IREN s.p.a. Il Collegio Sindacale di IREN Ambiente è composto da: Alessandro Giaquinto (Presidente) Massimo Cassarotto (Sindaco effettivo) Pietro Perfumo (Sindaco effettivo) Giovanni Mozzoni (Sindaco supplente) Roberto Rinaldini (Sindaco supplente) 52 http://www.irenmercato.it/ 53 http://www.irenambiente.it/chisiamo.php?id=1 Pagina 24
  • 26. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. Mediterranea delle Acque S.p.a.54 Società del Gruppo IREN, nasce nella primavera del 2006 dalla fusione dei tre principali gestori del servizio idrico dell'ATO genovese: Genova Acque, Acquedotti De Ferrari Galliera e Acquedotto Nicolay. La società ha oggi come soci di riferimento, oltre alla controllante Iren Acqua Gas S.p.a. (60%), il Fondo Italiano per le Infrastrutture (F2i SGR) tramite F2i Rete Idrica Italiana S.p.A (40%). La Sede è in Genova in via SS. Giacomo e Filippo n. 7 ed ha un capitale sociale interamente sottoscritto pari ad €.19.203.420,00 rappresentato da n. 19.203.420 azioni ordinarie nominali di valore unitario di euro 1 posseduto, ad oggi, secondo la seguente ripartizione: Azionisti Percentuali N. azioni Capitale sociale - Iren Acqua e Gas S.p.A. con socio unico 60,00% 11.522.052 11.522.052,00 - F2i Rete Idrica Italiana S.p.A. con socio unico 40,00% 7.681.368 7.681.368,00 100 % 19.203.420 19.203.420,00 Il 24 maggio 2010 Iride e F2i (su F2i torneremo alla fine della relazione) emettevano un comunicato congiunto con cui informavano dell'accordo raggiunto tra le due società. Scopo dell'accordo: la “concentrazione e sviluppo delle partecipazioni relative alla gestione del servizio idrico nella provincia di Genova allo scopo di razionalizzare la struttura societaria e proseguire nel piano di investimenti del valore di circa 750 milioni di Euro”. L’operazione vuol far diventare MdA e quindi IREN gas e acqua, uno dei principali operatori del servizio idrico in Italia, per dimensione e per estensione del servizio sul territorio nazionale Al precedente assetto azionario si è giunti attraverso le seguenti fasi: 1) IRIDE acqua e gas (85,91%) con F2i Rete Idrica Italiana S.p.A. (14,09%) costituiscono la società S. Giacomo s.r.l. 2) Con 40 milioni di euro F2i Rete Idrica Italiana S.p.A compra la quota di Mediterranea delle Acque detenuta da Veolia55 (17,1%). 3) Viene lanciata un'OPA totalitaria sulle restanti azioni di MdA (14,6%, di cui 5,1% di Impregilo), per un investimento massimo di € 33,6 milioni. 4) S. Giacomo possiede quasi il 97% delle azioni di MdA, 5) delisting, di MdA dalla quotazione in Borsa. Operazione che prelude all'incorporamento di MdA in S. Giacomo. 6) Per successivi investimenti F2i raggiunge il 40%. 7) S Giacomo s.r.l. assume la denominazione di Mediterranea delle Acque S.p.a.56 Tutte queste decisioni sono state assunte senza che nessuna istanza elettiva, rappresentante dei cittadini, venisse più coinvolta. Nessun consiglio comunale o provinciale è più intervenuto In San Giacomo e quindi in MdA s.p.a. un patto parasociale tra IAG e F2i provvede a tutelare l'investimento del fondo, attribuendogli diritti di governance come: elezione della minoranza del Cd'A, fra cui il Vicepresidente; un membro effettivo e uno supplente del Collegio sindacale; maggioranze qualificate in sede di assemblea su certe materie: Dall'estratto del patto triennale depositato presso il Registro delle Imprese di Genova si rileva che i 3 amministratori della newco designati da F2i, dopo la trasformazione in società per azione, avranno diritto di indicare il responsabile del controllo di gestione e di esprimere gradimento sul direttore finanziario, che sarà nominato su indicazione di Iride Acqua e Gas. Nel patto si ricorda che Iride Acqua e Gas 54 Inoltre sui patti parasociali e sulle trasformazioni dell’assetto azionario: http://www.acquapubblicagenova.org/wp- content/uploads/2010/10/Relazione-su-IREN-S.-Giacomo.pdf 55 http://www.veoliaacqua.it/ 56 http://www.mediterraneadelleacque.it/pdf/bilancio_2010.pdf Pagina 25
  • 27. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. designerà 6 amministratori, tra i quali saranno scelti il presidente e l'a.d., mentre il vice presidente sarà un rappresentante di F2i Rete Idrica. L'accordo prevede inoltre che "per l'approvazione di determinate delibere riservate all'esclusiva competenza del consiglio di amministrazione riguardanti alcune materie espressamente selezionate, sia necessario il voto favorevole di almeno uno degli amministratori designati" da F2i Rete Idrica, "tra cui, in particolare: • la modifica di alcune voci finanziarie del piano industriale e del budget; talune operazioni straordinarie (fermo restando che in caso di operazioni che non comportano esborso di cassa, quali fusioni o aumenti di capitale riservati in natura, l'eventuale dissenso dell'amministratore designato da F2i potrà essere relativo solo al valore a cui tali operazioni sono proposte); • la richiesta di finanziamento soci; determinate operazioni di aumento di capitale sociale; • le deliberazioni inerenti ai principali termini e condizioni dei contratti con parti correlate" Organi sociali Consiglio di Amministrazione • Prof. Giovani Battista Pittaluga – Presidente • Dott. Giuseppe Piaggio – Vice Presidente • Ing. Gian Luigi Devoto – Amministratore con deleghe • Prof. Mario Rosario Mazzola – Amministratore con deleghe • Dott. Luigi Luzzati – Amministratore con deleghe57 • Sig. Piero Lazzeri – Amministratore58 • Sig. Claudio Repetto – Amministratore • Dott. Corrado Santini – Amministratore • Ing. Luciano Iannuzzo - Amministratore Collegio Sindacale • Prof. Paolo Angelo Vantellini - Presidente Collegio Sindacale • Dott. Giuseppe Lalla - Sindaco Effettivo • Dott. Pietro Perfumo – Sindaco Effettivo • Dott. Paolo Sciabà – Sindaco Supplente • Dott. Francesco Masci – Sindaco Supplente Prof. Giovani Battista Pittaluga Professore ordinario di Economia Politica alla Facoltà di Scienze Politiche, dell'Università degli Studi di Genova (dal 1995 ad oggi). Già assessore esterno nella Giunta Biasotti, con delega al Bilancio e al Personale. Economista, ha lavorato presso la Cassa di Risparmio di Genova fino al 1983, presso il Servizio Studi della Banca d'Italia, Roma fino al 1988. Ha insegnato Economia Monetaria presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano fino al 1995. È stato membro del Consiglio di Amministrazione di alcune importanti società, tra cui Finmeccanica spa. È membro del Comitato Scientifico del Centro Europa Ricerche di Roma. Fondatore di Gente di Liguria tra i principali sponsor, dopo essere stato Assessore al Bilancio con Biasotti, della giunta Burlando. 57 http://genova.mentelocale.it/comunicati-stampa/12246/ 58 Presidente FederSpedizionieri http://www.informatorenavale.it/ultime-notizie/fedespedi-piero-lazzeri-riconfermato-presidente-per-il- triennio-2012-2015/ Pagina 26
  • 28. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. Dott. Luigi Luzzati59 insieme al fratello Aroldo, prematuramente scomparso nel 2003, fa crescere la Centrale del Latte di Rapallo fino a portarla al matrimonio con la Centrale del Latte di Torino. Con le famiglie torinesi alleate, Pozzoli e Artom, i Luzzati danno vita a un gruppo che ben presto consolida una posizione di vertice nel panorama italiano del latte, subito alle spalle dei colossi Parmalat e Granarolo. In parallelo, però, l' infaticabile Luzzati alla metà degli anni Novanta accetta di occuparsi della cosa pubblica, accogliendo l' invito dell' allora sindaco Adriano Sansa che lo nomina sua vice. Sig. Piero Lazzeri presidente di Fedespedi, la federazione nazionale delle aziende di spedizione, un mondo che raccoglie oltre 2.200 aziende di spedizione e logistica in Italia, con 80.000 addetti e un fatturato annuo del comparto di oltre 20 miliardi di euro. Piero Lazzeri, oggi alla guida di una media azienda di spedizioni genovese, la Gimax International spa, dal 2004 al 2008 è stato presidente della Spediporto, l’associazione territoriale degli spedizionieri genovesi. E’ nel Consiglio di Amministrazione dell’Ente Teatro Stabile di Genova60 insieme a Carla Olivari Flick moglie di Waldemaro. Prof. Mario Rosario Mazzola Ex Presidente di SOGESID61. 59 http://www.acquepotabilispa.it/files/altri/LUZZATI%20Curriculum%20vitae54.pdf 60 http://www.teatrostabilegenova.it/template1.asp?itemID=4&livello=1&label=il%20teatro&codmenu=1&direct=1 61 http://www.sogesid.it/ Pagina 27
  • 29. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. Qualche domanda.62 Si assiste alla “trasformazione del ceto politico locale in una associazione di capitalisti, che detiene e gestisce società multinazionali impegnate a fare profitti dovunque nel mondo”; era questo il compito che i vari consigli comunali e/o provinciali avevano affidato alle Multi utility? Perché i servizi essenziali per il cittadino come i rifiuti o l’acqua sono gestite da società esterne e non direttamente dai Comuni? Perché i costi di amministratori delegati, consiglieri di amministrazione, presidenti, eccetera, eccetera, di queste multiutility sono scaricati sulla comunità sotto forma di aumento delle tariffe? Perché quotare in Borsa società che operano in regime di sostanziale monopolio partecipate dagli stessi clienti a cui forniscono i servizi? Se queste multiutility dovessero fallire i debiti chi li pagherà? I Comuni già indebitati? Al posto delle economie di scala, i maxi debiti di scala? 62 http://www.beppegrillo.it/2012/09/22_settembre_parma_- _dies_iren/index.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+beppegrillo%2Fatom+%28Blog+di+Beppe+Grillo%2 9&utm_content=FaceBook Pagina 28
  • 30. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. Presente e prospettive: Al netto delle operazioni di capitalizzazione del Debito già esposte, per le vie brevi si possono identificare due operazioni: IREN+A2A Soprattutto da Milano sponsor l’assessore Tabacci è nata l’idea di una grande multi utility del Nord63 Italia capace di competere su scala europea, L’idea è quella di unire Iren con A2A64 la m.u. che gestisce tra l’altro l’inceneritore di Brescia ed ha interessi su tutta la Lombardia. L’operazione ha lo scopo non dichiarato, essendo perfettamente in linea con il progetto “Mediterranea delle acque”, di coprire i buchi di bilancio e punta a superare i debiti delle aziende attraverso economie di scala sovranazionale65. Tale operazione ha già trovato il favore di Fassino, mentre avrebbe subito in questi ultimi giorni un rallentamento a seguito dell’elezione di Doria66 Se Bazzano si dimostra più prudente (meglio…più coperto)67, a seguito del risultato referendario: “la situazione è tale per cui è necessario attendere e osservare gli atteggiamenti che assumeranno i Comuni e le ATO”68 a Torino e Milano la macchina sembra essere inesorabilmente in moto. Proprio in vista di un simile progetto, nei mesi scorsi, Passera aveva fatto elaborare uno studio da McKinsey, che ipotizzava l'aggregazione tra A2A e Iren con il successivo ingresso nel capitale del Fondo Strategico dopo un aumento di capitale da 1 miliardo.69 Ovvio risultato è l’esproprio dei consigli comunali dei loro poteri e l’allontanamento dalle decisioni e dal controllo democratico. Quanto più si è preteso una gestione assolutamente prossima alle realtà locali, per garantire la trasparenza e la partecipazione nella gestione dei servizi, tanto più queste operazioni vanno contro il risultato referendario rendendo sempre più complesso il ritorno a gestioni in linea con i risultati della consultazione. AMIU Altrettanto interessante e preoccupante per alcuni versi, è l’ultimissima novità di Doria riguardo la situazione di Scarpino70: il ciclo a freddo come dichiarato è direttamente sostenibile da AMIU della cui futura privatizzazione se ne parla liberamente tra i Dirigenti. Potrebbe quindi essere portato in dote nella nuova Super MultiUtility sia in termini di reddito che in termini di tecnologia acquisita. 63 http://www.asca.it/news-A2A__Tabacci__se_fusione_con_Iren_importante_ingresso_Cdp-1164830-ECO.html 64 http://www.a2a.eu/gruppo/cms/a2a/it/index.html 65 http://www.brunotabacci.it/articololoadpdf2.php?pdfload=8944 66 http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201206131540338105&chkAgenzie=TMFI&titolo=Bazzano%20smentisce%20Tabacci,%2 0no%20dossier%20aperti%20su%20fusione%20Iren-A2A 67 http://temi.repubblica.it/economiaefinanza-lettera-allinvestitore/2011/11/04/roberto-bazzano-illustra-le-strategie-di-crescita-nel-settore-idrico/ 68 http://www.gruppoiren.it/pdf/piano_industriale_iren.pdf 69 http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-1104335/a2a-mercoledi-vertice/?utm_source=articolo.php&utm_medium=piu- lette&utm_campaign=accordion 70 http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/radiocor/finanza/dettaglio/nRC_12062012_1338_186179097.html Pagina 29
  • 31. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. Note: F2I F2I Fondi Italiani per le Infrastrutture SGR71 S.p.A. è una società italiana di gestione del risparmio, titolare del Fondo F2I72 destinato a effettuare investimenti nel settore delle infrastrutture. F2I nasce il 23 gennaio 2007 su iniziativa di Cassa Depositi e Prestiti, Istituti e Fondazioni Bancarie e Casse di Previdenza. Vito Gamberale73 è l’amministratore delegato Azionisti • Istituti Bancari - 33.91% • Casse Previdenzali - 24.24% • Fondazioni Bancarie - 23.87% • Assicurazioni - 9.45% • Istituzioni Finanziarie dello Stato - 8.10% • Sponsor e Management - 0.43% I fondi comuni di investimento, come F2i, sono attività finanziarie che si occupano di raccogliere il risparmio da affidare per la sua amministrazione a società di gestione, aventi capitale e personalità giuridica distinte da quelli dei fondi. Gli investimenti dei fondi sono in valori mobiliari che formano il suo patrimonio indiviso, del quale i risparmiatori hanno delle quote il cui valore cambia in funzione dell'andamento degli investimenti del fondo: nel caso di F2i gli investimenti vengono effettuati in infrastrutture italiane. Cassa Depositi e prestiti74 La Cassa Depositi e Prestiti nasce come Ente pubblico e diventa Società per Azioni il 12 dicembre 2003 grazie al Decreto Legge del 30 settembre 2003 numero 269: l'obiettivo di questa trasformazione è quello di dare maggiore autonomia alla società avvicinandola alla struttura dei fondi, sebbene il controllo del capitale sociale sia per il 70% del Ministero dell'Economia e delle Finanze, con il rimanente 30% è distribuito tra diverse Fondazioni bancarie. L'attività della Cassa Depositi e Prestiti è organizzata tramite due rami di azienda: 1) il ramo della gestione separata, che si occupa del finanziamento degli investimenti dello Stato e degli Enti pubblici, come Regioni ed altri enti locali, utilizzando come fonte principale di finanziamento il risparmio postale; 2) il ramo della gestione ordinaria, che si occupa del finanziamento di infrastrutture destinate alla fornitura di servizi pubblici raccogliendo fondi tramite l'assunzione di finanziamenti e l'emissione di obbligazioni. L'attività della Cassa Depositi e Prestiti è controllata da una Commissione Parlamentare di Vigilanza. Attualmente, oltre alla gestione del risparmio postale, ha importanti partecipazioni tra cui il 35% delle Poste, il 30% di Snam, il 10% dell’Eni, il 30% di Terna, il 10,2% dell’Enel ed il 10,1% di ST Microelectronics. 71 http://it.wikipedia.org/wiki/F2I_Fondi_Italiani_per_le_Infrastrutture 72 http://www.f2i.it/ 73 http://it.wikipedia.org/wiki/Vito_Gamberale 74 http://www.italia.attac.org/spip/spip.php?article3837 Pagina 30
  • 32. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. Aggiornamento L’avv.to Lavatelli75 il 19.06.2012 è stato sostituito in FSU dall’avv. Alessandro Ghibellini76. L’avv.to Ghibellini è stato presidente di Talea Società di Gestione Immobiliare di proprietà di Coop Liguria (e qua si aprono infiniti mondi….). http://www2.comune.genova.it/portal/page/categoryItem?contentId=567823 http://piemonte.indymedia.org/attachments/nov2009/patto_parasociale_carige_unipool_firmato.pdf http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2012/03/23/APjxKY9B- supermercati_guerra_erzelli.shtml#axzz1yKDoDVGu http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2011-10-13/proprieta-passa-mano-arriva- 063954.shtml?uuid=AaanvWCE http://www2.comune.genova.it/portal/page/categoryItem?contentId=567823 75 http://reggio24ore.netribe.it/reggio24ore/Sezione.jsp?titolo=Cda+Iren%2C+Lavatelli+sostituito+dopo+denunce+M5S&idSezione=38265 76 http://preve.blogautore.repubblica.it/ Pagina 31
  • 33. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. Interventi In Consiglio Comunale: Intervento in Consiglio comunale del 17/07/2012 a sostegno dell'interpellanza sul tema presentata dal Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle di Genova "Invece di utilizzare l'immenso incremento delle risorse materiali e tecniche per costruire la città delle meraviglie, abbiamo creato ghetti e bassifondi. Saremmo capaci di fermare il sole e le stelle perché non ci danno alcun dividendo" (J.M.Keynes 1933) Sono molto invidioso. Avrei voluto scrivere io una frase così evocativa, così piena, così ficcante. Che fotografa in 37 parole i dubbi che uno dei padri del capitalismo moderno coltivava sulla visione gretta della finanza. E che 79 anni dopo descrive direi accuratamente il disastro prodotto dal prevalere della finanza sull'economia reale. Siamo all'8° Consiglio; quindi cominciamo un po' a conoscerci reciprocamente. Noi del Movimento 5 Stelle Genova siamo sensibili al tema delle società partecipate. Come a tutti voi, colleghi Consiglieri, sta a cuore il benessere dei cittadini. Ma ci stiamo velocemente rendendo conto che tale benessere è messo in grave pericolo dalla ricerca spasmodica del dividendo. Un conto è ascoltarlo da Beppe Grillo oppure leggerlo sul blog. Ma fa un effetto molto più dirompente, pesante, vederlo con i propri occhi, trovarlo nei documenti che esaminiamo. Siccome parliamo di finanza parliamo la lingua della finanza. L'interpellanza, la avete letta, prende spunto dal downgrading del titolo Iren da parte di alcuni società di rating. In sostanza alcuni osservatori professionali dicono che la società è un po' meno bella, un po' meno attraente, un po' meno profittevole. Dicono che se avete azioni tenetele senza comprarne altre; se non le avete non compratene. Sono in malafede? Oppure sanno cose che noi non sappiamo? La nostra interpellanza costituisce l'inizio di un percorso. Un percorso lungo e, immagino tortuoso, che vorremmo percorrere assieme a Voi senza bandiere né cappelli in testa. Per far sì che Genova si riappropri delle cose essenziali. Di beni che non è possibile assoggettare alla logica di mercato. Che bisognerebbe maneggiare con cura. Noi abbiamo ascoltato ed accolto con favore Sindaco ed Assessore promettere la presentazione al Consiglio nei mesi autunnali di un piano di razionalizzazione delle società partecipate. Allora ci portiamo avanti. Cominciando, appunto, dal Gruppo Iren che è il "bersaglio" grosso. Grosso perché muove numeri da capogiro. Bersaglio perché la strategia va radicalmente cambiata. Non quella di Iren: è una società, di diritto privato, quotata in borsa; risponderà al mercato. Non penserete che 5 Consiglieri possano influire su questo. Noi vogliamo cambiare la strategia di uno dei principali azionisti, il ns. Comune. Con questa interpellanza noi aspettiamo, per favore, un quadro completo sulla situazione dell'azienda. Siccome siamo nuovi, non vorremo aver sbagliato qualche passaggio formale, qualche termine. Preferiamo essere chiari ed indicare qui cosa intendiamo per "riferire sulla situazione" e per quadro completo. Dal punto di vista finanziario noi vogliamo sapere, per favore: - se è vero che Iren progetta di dismettere a terzi nell'anno corrente immobili di proprietà per ca. 130 milioni e, poi, di pagare agli stessi una locazione per gli immobili ceduti dove ha uffici; - se è vero che l'indebitamento del gruppo al 31/03/2012 ammonta a quasi 2,9 miliardi in crescita di 240 milioni rispetto a 3 mesi prima (Ma com'è possibile vendendo gas-luce-acqua?); - nel caso non sia vero qual'era l'indebitamento complessivo del gruppo alla data del 31/03/2012 e quale alla data in cui ci verrà fornita risposta; - quali sono i creditori di questo debito; Pagina 32
  • 34. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. - quale quota di indebitamento del Gruppo dipende da investimenti in corso o previsti per la costruzione di termovalorizzatori e dove; - quale quota di indebitamento del Gruppo dipende da investimenti in corso o previsti per la costruzione di rigassificatori e dove; - che cosa sia la First Time adoption IAS che ha portato a nuovo perdite nel bilancio consolidato per 36,5milioni - come si sono espressi in cda i membri di nomina "genovese" sull'uso di fondi di riserva per l'erogazione di dividendi per quasi 17milioni a fronte di una perdita d'esercizio di oltre 93; - nel caso abbiano espresso parere favorevole le motivazioni; Dal punto di vista industriale vogliamo sapere, per favore: - se esiste e a quanto ammonta un debito del comune di Genova nei confronti di Iren; - se esiste ed a quanto ammonta un debito di Iren nei confronti di FSU; - se esiste ed a quanto ammonta un debito di FSU nei confronti di Iren; - se è vero che è prevista la cessione a terzi dei ca. 365 km. di rete a banda larga nel nostro Comune; - se esiste un clausola rescissoria dell'affidamento del Sistema idrico integrato dell'Ato Genovese (attualmente previsto fino al 2032); - nel caso esista qual'è questa clausola rescissoria e quali impegni finanziari straordinari imporrebbe ad FSU e/o nostro Comune e/o ad altre società del Gruppo Iren; Dal punto di vista strategico vogliamo sapere, per favore: - se esiste per il comune di Genova una way-out dalla società FSU (compartecipata al 50% con il Comune di Torino) in caso di dissesto finanziario del Comune piemontese; - nel caso esista qual'è questa way out e quali impegni finanziari straordinari imporrebbe alla FSU e/o nostro Comune e/o ad altre società del Gruppo Iren; - se, in caso di mancato pagamento del corposo debito che il Comune di Torino ha maturato per le forniture correnti da parte del Gruppo Iren, esistono per Iren stessa meccanismi di rivalsa preferenziali sul capitale sociale di FSU, sul patrimonio netto, sui dividendi ad essa eventualmente spettanti; - se esiste un progetto di scorporo dalla società Mediterranea delle Acque delle sole attività afferenti il Comune di Genova; - se sono in corso trattative legate all'ingresso in Iren di A2A e/o altre società analoghe nell'ambito della formazione di una Multiutility del Nord. Dal punto di vista formale vogliamo sapere, per favore: se è sufficiente questa richiesta per avere risposta a tutte le domande oppure come dobbiamo formalizzarle. Infine dal punto di vista morale e politico pretendiamo di sapere, non per favore questa volta ma per rispetto di tanti cittadini che cosa aspetta il Comune di Genova ad imporre ai soggetti istituzionali competenti ed indirettamente al Gruppo Iren il recepimento dei risultati del referendum sull'acqua cioè la cancellazione della remunerazione garantita del 7% del capitale investito. Che si tradurrebbe, stimano i comitati dell'acqua, in un risparmio del 22% ca. della bolletta acqua di tutti noi cittadini. Pagina 33
  • 35. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. Operatività al I semestre 2012-08-2977 IREN ha chiuso il primo semestre con ricavi R in crescita, margini stabili EBITDA e EBIT78 e utile G in calo. L'utile netto, si legge in un comunicato dell'utility, è sceso del 21,8%, a 75,3 milioni, mentre i ricavi sono saliti del 34,4%, a 2,267 miliardi. Quindi: Posto che R=G+C se R sale e G scende di conseguenza aumentano i Costi. Da una prima analisi si può dire che la diminuzione dell’Utile netto di pertinenza del Gruppo è dovuto alla componente finanziaria ossia agli interessi pagati sull’indebitamento che sono aumentati del 45,2% rispetto al semestre del periodo precedente e quindi non ai costi di produzione, infatti sotto la voce “Costi” vanno iscritti sia i Costi di produzione che gli oneri di produzione. il ricavo è per il venditore quello che per l'acquirente è il prezzo, esso come definizione scolastica, corrisponde alla somma di profitto e costo sostenuti per produrre il Bene. EBITDA = valore della produzione (ricavi + variazione rimanenze) - costi per materie prime - costi per servizi - costi per il personale (escluso accantonamento TFR) - altri costi di struttura. Cessioni Ha ceduto79 l’85% di Sasternet80 a F2i Reti. L’accordo passerà ora al vaglio dell’Antitrust ed è subordinato alla rinuncia dell’esercizio del diritto di prelazione da parte di Aster SpA, società interamente controllata dal Comune di Genova, che detiene il rimanente 15 per cento del capitale sociale di Sasternet. 77 http://ir.gruppoiren.it/opencms/export/download/RelazioniSemestraliIT/Relazione_finanziaria_semestrale_30062012.pdf 78 http://it.wikipedia.org/wiki/Risultato_ante_oneri_finanziari 79 http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201208031520001831&chkAgenzie=PMFNW&titolo=Iren:%20firmato%20accordo%20pe r%20cessione%20Sasternet%20a%20F2i 80 http://www.sasternet.it/ Pagina 34
  • 36. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. IL BUSINESS DELLE TARIFFE Alcuni numeri per riflettere sul consumo di acqua: • 5 litri: fabbisogno minimo biologico per la sopravvivenza di un uomo al giorno. Senza cibo si può vivere un mese, senz'acqua non si supera la settimana. • 50 litri: il quantitativo necessario ogni giorno per garantire condizioni accettabili di vita per ogni essere umano. Per milioni di persone disporre di 50 litri d'acqua ogni giorno è pura utopia: l'OMS afferma che al di sotto dei 50 litri/giorno si può già parlare di sofferenza per mancanza d'acqua. • 425 litri al giorno: disponibilità media di un abitante degli Stati Uniti; • 10 litri al giorno: disponibilità media di un abitante del Madagascar; • 220 litri al giorno: disponibilità media di un italiano; 1) Legislazione Con l'entrata in vigore della Legge 36/94, detta Legge Galli, la tariffa del Servizio Idrico Integrato (acqua + fognatura + depurazione) non viene più calcolata a livello di singolo Comune, ma per tutto l'Ambito Territoriale Ottimale (corrispondente alla Provincia di Genova). La tariffa tiene conto di diversi fattori tra cui i costi di gestione e le spese di funzionamento dell'A.A.T.O., nonché i costi delle opere di manutenzione e adeguamento, i costi degli investimenti, il canone pagato dal gestore, la remunerazione del capitale investito. Per Servizio Idrico Integrato si intende, ai sensi dell’art. 147 del D.Lgs 152/2006, l’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione dell’acqua per usi civili, nonché di fognatura e depurazione delle acque reflue. La gestione del servizio comprende, oltre al mantenimento in efficienza, alla razionalizzazione e al controllo di quanto esistente, la progettazione e la costruzione di nuovi impianti finalizzati alla salvaguardia e all’uso razionale delle risorse idriche dell’A.T.O. della Provincia di Genova. 2) Definizioni - “Autorità” è l’Autorità di Ambito Territoriale Ottimale A. A. T. O., istituita ai sensi della Legge 36/1994 e della Deliberazione del Consiglio Regionale della Regione Liguria 8 luglio 1997, n. 43 , - “Servizio Idrico Integrato” è l’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue; - “Gestore” è IREN Acqua Gas. S.p.A. alla quale è stata affidata la gestione del servizio idrico integrato da parte dell’Autorità di Ambito - “Cliente” è il Cliente finale o consumatore allacciato alla rete, ivi compreso ogni altro soggetto che richiede al gestore l’esecuzione di una prestazione relativa al Servizio Idrico Integrato, anche se tale soggetto non ha ancora stipulato con il Gestore il contratto di utenza; - “Standard di qualità” è il livello di qualità riferito alla prestazione da garantire all’utente. Pagina 35
  • 37. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. - Conferenza: l’assemblea dei rappresentanti - Sindaci o loro delegati - aderenti alla Convenzione di Cooperazione; - Misuratore: strumento installato dal Gestore, di proprietà dello stesso, di norma entro i confini della proprietà pubblica, allo scopo di effettuare la lettura dei consumi dell’utenza 3) Cosa è un A.T.O. Il Decreto Legislativo N° 22/97 (Decreto Ronchi) ha introdotto la nozione di Ambito Territoriale Ottimale, soggetto istituzionale il cui principale obiettivo è quello di realizzare un sistema integrato ed unitario di gestione del servizio dell’acqua, piuttosto che dei rifiuti, secondo criteri di efficienza, efficacia e economicità, superando la logica dell'emergenza e della frammentazione gestionale per ambiti comunali. Gli Ambiti Territoriali Ottimali sono individuati nelle Province – salvo diverse disposizioni di legge – le quali, per esigenze tecnico-organizzative, possono autorizzare la gestione dei servizi anche a livello sub- provinciale, purché sia garantita una soglia dimensionale idonea ad ottimizzare i servizi, sia dal punto di vista tecnico/economico che ambientale. A tal fine, i Comuni ricadenti nel territorio provinciale hanno l’obbligo di organizzarsi in Consorzi o in apposite Società d’Ambito, per assicurare la gestione integrata del servizio, mentre le Province, con la finalità di garantire la realizzazione di economie di scala, intervengono per stabilire sia le forme ed i modi della cooperazione tra gli Enti Locali compresi nel medesimo ambito ottimale, sia le procedure che dovranno essere adottate per l'assegnazione del servizio di gestione e le loro relative forme di vigilanza e di controllo. Tali ambiti sono individuati dalle Regioni con apposita legge regionale (nel caso del Servizio Idrico Integrato con riferimento ai bacini idrografici), e su di essi agiscono le Autorità d'Ambito, strutture con personalità giuridica che organizzano, affidano e controllano la gestione del Servizio Integrato. Secondo la legge 42/2010, gli ATO avrebbero dovuto essere aboliti entro marzo 2011 e le funzioni riattribuite dalle Regioni; la tematica è tuttavia connessa con i Referendum abrogativi del 2011 in Italia 4.1 ) Soppressione degli A.T.O. Con la Legge 26 marzo 2010, n. 42, (Gu 27 marzo 2010 n. 72):Conversione del Dl 2/2010 recante interventi urgenti concernenti enti locali e Regioni vengono aboliti gli A.T.O. entro 1 anno dalla entrata in vigore, come recita l' Articolo 1: Interventi urgenti sul contenimento delle spese negli enti locali al comma 1- quinquies." All'articolo 2, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, dopo il comma 186, è inserito il seguente: "186-bis. Decorso un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono soppresse le Autorità d'ambito territoriale di cui agli articoli 148 e 201 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni. Decorso lo stesso termine, ogni atto compiuto dalle Autorità d'ambito territoriale è da considerarsi nullo. Entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, le Regioni attribuiscono con legge le funzioni già esercitate dalle Autorità, nel rispetto dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza. Le disposizioni di cui agli articoli 148 e 201 del citato decreto legislativo n.152 del 2006 sono efficaci in ciascuna Regione fino alla data di entrata in vigore della legge regionale di cui al periodo precedente. I medesimi articoli sono comunque abrogati decorso un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge"." Con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 25-3-2011 ("Ulteriore proroga di termini relativa al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Pubb. GU 31 marzo 2011, n. 74) tale termine è stato ulteriormente prorogato al 31/12/2011. La legge n.42 del 26 marzo 2010 (ovvero la legge di conversione del decreto legge del 25 gennaio 2010 n.2 recante “Interventi urgenti concernenti enti locali e regioni”), tramite l'art. 1 comma 1 ha aggiunto un nuovo comma 186-bis all'art.2 della legge finanziaria 2010 (legge 23 dicembre 2009 n.191), decretando la soppressione delle Autorità d'Ambito a partire da un anno dalla sua approvazione (cioè entro il 27 marzo 2011). La legge stabilisce inoltre che le regioni Pagina 36
  • 38. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. dovranno ripartire le funzioni degli ATO ad altri enti. La norma non chiarisce quali enti dovranno essere destinatari delle funzioni degli ATO, ma lascia intendere che non potranno essere nuove forme di aggregazione, in quanto la ratio della norma sta nel contenimento delle spese degli enti locali e nella semplificazione del sistema eliminando gli enti intermedi. Il decreto Milleproroghe, ovvero il decreto legge n.225 del 29 dicembre 2010, convertito in legge con la l. n.10 del 26 febbraio 2011, introduceva la possibilità di prorogare l'abolizione degli ATO ulteriormente. Il D.P.C.M. 25 marzo 2011 proroga l'abolizione degli ATO al 31/12/2011. Nell'allegato del suddetto decreto la scelta viene così motivata: "La proroga intende assicurare l'indispensabile continuità nell'erogazione dei servizi pubblici locali e nell'esercizio delle relative funzioni pubbliche, poiché l'abrogazione delle Autorità d'Ambito ad opera dell'articolo 2, comma 186-bis della legge 191/2009, coinciderebbe temporalmente con le prime applicazioni delle disposizioni in tema di affidamento del servizio pubblico locale recate dall'articolo 23-bis del Dl 112/2008(...)". In breve, non si voleva intralciare con la soppressione delle Autorità d'Ambito il processo di affidamento del servizio di gestione dei rifiuti a un gestore unico. Pagina 37
  • 39. Movimento 5 Stelle di Genova IREN S.P.A. 4.2 ) Referendum Giugno 2011 Primo Quesito Si proponeva l’abrogazione dell’art. 23 bis (dodici commi) della Legge n. 133/2008, relativo alla privatizzazione dei servizi pubblici di rilevanza economica. È l’ultima normativa approvata dal Governo Berlusconi. Stabilisce come modalità ordinarie di gestione del servizio idrico l’affidamento a soggetti privati attraverso gara o l’affidamento a società a capitale misto pubblico-privato, all’interno delle quali il privato sia stato scelto attraverso gara e detenga almeno il 40%. Con questa norma, si vogliono mettere definitivamente sul mercato le gestioni dei 64 ATO (su 92) che o non hanno ancora proceduto ad affidamento, o hanno affidato la gestione del servizio idrico a società a totale capitale pubblico. Queste ultime infatti cesseranno improrogabilmente entro il dicembre 2011, o potranno continuare alla sola condizione di trasformarsi in società miste, con capitale privato al 40%. La norma inoltre disciplina le società miste collocate in Borsa, le quali, per poter mantenere l’affidamento del servizio, dovranno diminuire la quota di capitale pubblico al 40% entro giugno 2013 e al 30% entro il dicembre 2015. Abrogare questa norma significa contrastare l’accelerazione sulle privatizzazioni imposta dal Governo e la definitiva consegna al mercato dei servizi idrici in questo Paese. Secondo Quesito Si proponeva l’abrogazione dell’’art. 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006 (c.d. Codice dell’Ambiente), limitatamente a quella parte del comma 1 che dispone che la tariffa per il servizio idrico è determinata tenendo conto dell’ “adeguatezza della remunerazione del capitale investito”. Poche parole, ma di grande rilevanza simbolica e di immediata concretezza. Perché la parte di normativa che si chiede di abrogare è quella che consente al gestore di ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito, senza alcun collegamento a qualsiasi logica di reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio. Abrogando questa parte dell’articolo sulla norma tariffaria, si elimina il “cavallo di Troia” che ha aperto la strada ai privati nella gestione dei servizi idrici: si impedisce di fare profitti sull'acqua. Pagina 38