Sistema informativo a supporto del Ciclo della Performance/2
Il non profit responsabile 30.09.10
1. Guidare le organizzazioni di volontariato nella
redazione del bilancio sociale.
L’esperienza del CSV Marche
Il non profit responsabile:
socialità ed economicità
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Patrizia Camilletti - Hepta Consulenza 28/01/15
2. Il progetto del CSV Marche
Il progetto
“Bilancio sociale per le organizzazione di volontariato”
è stato attivato per la prima volta dal
Centro Servizi per ilVolontariato (CSV) Marche
nel 20032003
Da allora sono stati pubblicati:
5050 Bilanci sociali
33 Dichiarazioni di identità e missione
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Patrizia Camilletti - Hepta Consulenza
3. Obiettivi del progetto
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Sin dalla prima fase di sperimentazione, gli obiettivi del progetto sono stati:
Fornire una traccia di report socialetraccia di report sociale che potesse esprimere
“il senso dell’azione svolta” e la coerenza tra mission ed obiettivi dichiarati.
Fornire un servizio su misuraservizio su misura alle esigenze e caratteristiche delle organizzazioni
interessate al servizio.
Fornire alle organizzazioni di volontariato non una consulenza, ma un servizio di
accompagnamentoaccompagnamento alla redazione del bilancio sociale che le rendesse autonome nel
tempo.
4. 2003 … inizio sperimentazione
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Sperimentazione su un numero ridottonumero ridotto di
organizzazioni di volontariato di tutto il territorio marchigiano
Focalizzazione sulle peculiarità delle aderenti al progetto:
Struttura organizzativa
Presenza di sistemi di rilevazione e controllo
Tipologia di forme di comunicazione attivate
5. 2003 -2004 … cosa è stato fatto (1)
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Azioni intraprese:
Studio di un modello di bilancio sociale che tenesse conto delle
caratteristiche distintive delle organizzazioni di volontariato.
Tale modello non voleva essere uno schema rigido da imporre alle
associazioni, ma una guida a realizzare un documento che avesse tutte le
caratteristiche per essere definito “bilancio sociale”, coerente con principi e
linee guida nazionali ed internazionali.
6. 2003 -2004 … cosa è stato fatto (2)
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Individuazione di adeguate modalità d’indagine per rilevare le opinioni dei variindagine per rilevare le opinioni dei vari
interlocutoriinterlocutori (soci, volontari, destinatari, enti territoriali, … collettività) sia sul
documento che sulla gestione (coerenza tra mission, linee strategiche e azioni
intraprese; adeguatezza risorse impiegate e risultati raggiunti; analisi degli
scostamenti tra obiettivi e risultati; individuazione degli elementi di migliorabilità;
ecc.).
Gli strumenti d’indagine adottati sono stati il focus group e i questionari anonimi.
7. 2003 – 2004 … prima traccia di bilancio sociale
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Introduzione e nota metodologica
Gruppo di lavoro
I Parte: Presentazione dell’associazione
Identità dell’associazione, storia, ambiti di attività, struttura organizzativa, risorse gestite
(umane, economico-finanziarie, strutturali), missione e valori, stakeholder
II Parte: Attività e progetti realizzate nell’esercizio e confronto con gli obiettivi programmati
Programmazione relativa al periodo, attività svolte, mezzi impiegati e risultati ottenuti,
confronto tra obiettivi e risultati, analisi degli scostamenti, azioni di miglioramento
III Parte: Modalità di coinvolgimento ed opinione degli interlocutori
Raccolta delle opinioni degli interlocutori sia sul documento che sulle attività dell’associazione
IV Parte: Programmazione per il periodo futuro
Definizione degli obiettivi globali sia di medio-lungo che breve periodo e articolazione in sub-obiettivi
V Parte: Commento e proposte dei lettori
Sollecitazione ai lettori ad esprimere pareri sull’attività e sul bilancio sociale attraverso l’inserimento
di un questionario anonimo
8. 2003 -2004 … i risultati
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Risultati raggiunti:
Punti di forza
Alla fine del 2004 sono stati realizzati ben 10 bilanci sociali relativi all’esercizio 2003.
Elementi di migliorabilità
Ultimazione dei documenti in tempi troppo lunghi.
Documenti non pienamente significativi. La mancanza degli obiettivi per il periodo in
corso (causa prima edizione) non ha permesso il confronto tra obiettivi e risultati e
l’individuazione delle azioni di miglioramento (logica del controllo di gestione).
9. 2005… il consolidamento dei risultati
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Il 2005 è stato l’anno del consolidamento:
Punti di forza
Alla fine del 2005 sono state realizzate 5 seconde edizioni di bilanci sociali relativi
all’esercizio 2004.
Tutti i documenti sono stati ritenuti significativi.
Elementi di migliorabilità
Assenza di un servizio di “accompagnamento” strutturato.
Coinvolgimento nel progetto di un numero maggiore di associazioni di volontariato.
Maggior cura dell’impostazione grafica.
10. 2006-2007 … una pausa di riflessione
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Fatto tesoro dell’esperienza vissuta e preso atto delle problematiche incontrate e
delle specifiche esigenze delle organizzazioni di volontariato, in questo periodo si è
lavorato per predisporre un servizio più strutturato.predisporre un servizio più strutturato.
11. 2008 … il servizio si struttura
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Gli elementi innovativi del servizio:
Individuazione di differenti livelli di accompagnamentodifferenti livelli di accompagnamento in relazione al grado di
autonomia dell’associazione:
Erogazione di un servizio collaterale aggiuntivo: impostazione grafica e stampagrafica e stampa del
documento.
Più incisiva attività promozionaleattività promozionale da parte del CSV Marche.
11 3322
Alto grado di
autonomia
Basso grado di
autonomia
12. 2009 … altre novità
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Le novità introdotte nel 2009 sono state:
Accompagnamento alla redazione di documenti intermedi quali “dichiarazione didichiarazione di
identità e missionidentità e missione” o “relazione sulla gestione delle attività svolte”.
Coinvolgimento nell’attività informativaCoinvolgimento nell’attività informativa di associazioni che avevano già usufruito
del servizio (testimonitestimoni).
Perfezionamento della tracciaPerfezionamento della traccia di bilancio sociale.
13. 2009… nuova traccia di bilancio sociale
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Introduzione e nota metodologica
Gruppo di lavoro
I Parte: Identità associativa
Contesto di riferimento e vision, mission e linee strategiche, interlocutori, quadro degli obiettivi
dell’esercizio di riferimento
II Parte: Le risorse
Persone e organizzazione, strutture, quadro economico-finanziario
III Parte: Relazione sulle attività svolte nel periodo e programmazione per il futuro
Individuazione per ciascuna area di attività i destinatari specifici, gli obiettivi perseguiti, le azioni intraprese, le risorse
impiegate e i risultati raggiunti, lo scostamento tra obiettivi e risultati, azioni programmate, analisi dei punti di forza e
migliorabilità della gestione. Quadro dei risultati dell’esercizio e obiettivi dell’esercizio successivo.
IV Parte: Profilo economico-finanziario dell’esercizio
Profili economici, patrimoniali e finanziari. Analisi economico-finanziaria.
IV Parte: Modalità di coinvolgimento ed opinione degli interlocutori
Raccolta delle opinioni degli interlocutori sia sul documento (ad esempio attraverso focus group)
che sulle attività dell’associazione (ad esempio attraverso questionari, interviste, ecc.). Sollecitazione ai lettori ad
esprimere pareri sull’attività e sul bilancio sociale ed indicazioni di persone ed indirizzi a cui riferirsi
14. I risultati quantitativi (1)
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I risultati raggiunti nel periodo 2003 - 2009
Periodo di
riferimento dei
report
Nuove odv
partecipanti al
primo incontro
Totale
odv coinvolte
nel progetto
Totale
documenti
parziali
Totale
Dichiarazione
d’identità e
missione
Totale
Bilanci sociali
pubblicati
BS 2003 12 12 2 0 10
BS 2004 2 10 4 0 6
BS 2007 20 19 4 0 15
BS 2008 34 24 1 3 19
Totale 68 65 11 3 50
15. I risultati quantitativi (2)
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L’incremento del numero di bilanci sociali pubblicati rappresenta un risultato
importante, ma ancora di più lo è l’incremento di nuove edizioniincremento di nuove edizioni degli ultimi due
periodi di riferimento (circa il 75% del totale documenti).
16. I risultati quantitativi (3)
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Anche se il servizio è stato gestito a livello regionale è interessante analizzare i
l’andamento dei risultati a livello territorialerisultati a livello territoriale
17. I risultati qualitativi (1)
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I dati quantitativi nono sono gli unici a far emergere l’ottimo risultato raggiunto dal
progetto, ma importanti sono anche quelli di tipo qualitativo.
In particolare
I punti di forza:
Numerosità del gruppo di lavoro
Analisi delle risorse economico-finanziarie
Definizione degli obiettivi futuri (programmazione)
Analisi degli scostamenti tra obiettivi e risultati
Impostazione grafica del documento
18. Risultati qualitativi (2)
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Elementi di migliorabilità:
Coinvolgimento sistematico degli interlocutori
Analisi più approfondimento delle risorse umane
Individuazione di specifici indicatori di outcome
Ulteriore incremento del livello di autonomia
19. Le opinioni delle odv aderenti al progetto
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Per meglio comprendere le opinioni su questo importante strumento di
rendicontazione sociale, da parte delle associazioni di volontariato che hanno
usufruito del servizio di accompagnamento dal 2003 al 2009, è stato somministrato
loro un breve questionario attraverso il quale si è voluto:
Valutare le maggiori difficoltà incontrate durante il percorso.
Individuare i vantaggi ottenuti dalla redazione e diffusione del bilancio sociale.
Ottenere suggerimenti preziosi per migliorare il servizio.
20. La somministrazione dei questionari
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Delle 34 organizzazioni contattate, sono stati compilati 19 questionari che,
costituendo il 56% del totale, si reputa un campione rappresentativo dell’intera
popolazione, soprattutto considerando che 4 delle associazioni che non ha non hanno
risposto hanno realizzato documenti incompleti e quindi non diffondibili.
21. Risultati questionario: livello di autonomia
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1. In media, le associazioni del campione hanno usufruito del servizio di
accompagnamento per circa 2 edizioni e circa la metà (n. 10 adv) hanno realizzato
almeno 1 edizione di bilancio sociale in completa autonomia.
22. Risultati questionario: le difficoltà incontrate (1)
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2. In ordine di livello di concentrazione delle risposte, le maggiori difficoltà incontrate
durante il percorso sono state:
Raccolta ed analisi dei dati;
Ripartizione di alcuni dati tra le varie attività (es.: ore di volontariato, entrate ed
uscite, ecc.);
Coinvolgimento dei volontari nel processo di rendicontazione sociale;
Analisi dei questionari;
Coinvolgimento sistematico degli interlocutori;
Entrare nella logica di programmazione e controllo;
Redigere l’identità.
24. Risultati questionario: i vantaggi ottenuti
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3. Tra i maggiori vantaggi ottenuto dalla redazione e diffusione del documento si
evidenziano:
Far acquisire all’associazione maggior consapevolezza di sé e del proprio
operato;
Iniziare a ragionare in termini di programmazione e controllo;
Rafforzare il rapporto di fiducia con le istituzioni pubbliche grazie alla
trasparenza;
Incrementare le erogazioni liberali.
25. Risultati questionario: l’importanza della
rendicontazione sociale
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4. Per quanto riguarda l’importanza per un’associazione di volontariato di redigere il
bilancio sociale, in una scala da 1 (affatto) a 5 (moltissimo) il campione ha espresso un
giudizio pari a 4,9 per i seguenti motivi:
Strumento che permette la massima trasparenza sull’operato;
Ottimo strumento di presentazione verso coloro che non conoscono
l’associazione;
Importante strumento di analisi della coerenza tra mission e attività realizzate;
Impedisce di cadere nella tentazione dell’autoreferenzialità;
È l’unico strumento che permette all’associazione di crescere attraverso l’analisi
critica del proprio operato e di istaurare un dialogo con i propri interlocutori.
26. Risultati questionario: punti di debolezza del progetto
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5. L’unico punto di debolezza rilevato da più associazioni nel progetto di
accompagnamento alla redazione del bilancio sociale ha riguardato il periodo di
erogazione del servizio ritenuto troppo breve.
27. Risultati questionario: suggerimenti per miglioramento
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6. I suggerimenti per il miglioramento del servizio sono stati:
Individuare specifiche azioni che coinvolgano ancora di più le associazioni nel
processo di rendicontazione sociale, affinché diventi pratica abituale per tutti;
Prevedere un servizio di accompagnamento anche nella diffusione dei bilanci sociali;
Organizzare incontri di formazione/informazione tenuti non solo da esperti in
materia ma anche da testimoni;
Prevedere un servizio di accompagnamento per un numero maggiore di anni;
Prevedere più ore di accompagnamento per riuscire a realizzare un lavoro ancora
più approfondito.
28. Conclusioni
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Dall’analisi dei risultati raggiunti si può oggettivamente evincere che questo progetto,
partito in maniera “sperimentale”, ha ottenuto risultati davvero eccellenti,
sicuramente grazie alla capacità dei consulenti di capire e gestire le difficoltà insite in
un’organizzazione di volontariato, ma soprattutto grazie alla capacità del CSV
Marche di diffondere tra di esse la “cultura alla rendicontazione sociale” ritenuta
fondamentale per responsabilizzare le organizzazioni, perché nella fase storica in cui
stiamo vivendo la legittimazione delle organizzazioni di volontariato e del non profit
in genere, non deriva più soltanto dal riconoscimento pubblico della funzione che
svolge, quanto dalla dimostrabile capacità di realizzare la mission e, attraverso
questa, svolgere attività di interesse generale e socialmente rilevanti che ne
comprovino la funzione di utilità sociale.