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Villa Villacolle

Comunità semiresidenziale
    socio-educativa
DIRETTIVA REGIONALE IN MATERIA
    DI AFFIDAMENTO FAMILIARE E
    ACCOGLIENZA IN COMUNITA’ DI
         BAMBINI E RAGAZZI


          n. 846 del 11.06.2007

                Parte III
        Accoglienza in comunità.

           Nuove tipologie:
Comunità semiresidenziale socio.educativa
Comunità semiresidenziale
      socio-educativa

• Accoglie temporaneamente
  bambini, portatori di media
  problematicità, anche con
  disabilità di bassa e media
  entità, che necessitano di
  superare situazioni di disagio/
  disturbo sociale e psicologico
Comunità semiresidenziale
      socio-educativa

• Assicura un orario di apertura
  modulabile sulla base delle
  esigenze dei bambini e possono
  essere previsti moduli e orari
  differenziati per i più piccoli
Comunità semiresidenziale
      socio-educativa

• E’ caratterizzata dalla presenza
  di figure educative, uomini e
  donne, adeguatamente
  formati, che offrono agli ospiti
  un rapporto educativo
  fortemente qualificato e
  personalizzato, mirato ad
  affrontare le specifiche
  difficoltà del minore, in un
  ambiente che permetta la
  realizzazione di attività di
  gruppo ed individuali.
Comunità semiresidenziale
      socio-educativa

• Le figure educative svolgono
  anche una continuativa azione
  di raccordo, confronto e
  sostegno con le figure
  parentali e gli insegnanti e
  supportano il ragazzo nelle sue
  esperienze di integrazione
  sociale
“C’era, alla periferia della minuscola città, un vecchio giardino
    in rovina, nel giardino sorgeva una vecchia casa, e nella
    casa abitava Pippi Calzelunghe.
    Aveva nove anni e se ne stava lì completamente sola: non
    aveva né mamma né papà, e in fin dei conti questa non era
    una cosa così atroce…
    C’era stato, veramente, un tempo in cui Pippi aveva un
    papà e naturalmente anche una mamma.
    La mamma era morta quando Pippi era una bambina
    piccina piccina,… ma suo padre Pippi non se lo ero
    scordato.
    Era capitano di marina e Pippi era sempre stata con lui
    sulla sua nave, finchè un giorno, durante un temporale, era
    volato via ed era scomparso.
    Pippi però era sicurissima che una volta o l’altra il suo papà
    sarebbe ritornato
    …e in attesa di vederlo ricomparire puntò decisamente su
    Villa Villacolle, eleggendola sua dimora per il futuro.
    Quello era infatti il nome della casa che, ammobiliata e
    perfettamente sistemata, non attendeva che il suo
    arrivo…”

                Astrid Lindgren in “Pippi Calzelunghe”
La nostra mission


 Presa in carico di minori che
 vivono situazioni familiari e
 sociali disagiate, senza
 allontanarli dal loro
 ambiente di vita familiare
 ed affettivo.
Tipologia utenti
•   Minori, italiani e stranieri, di età
    compresa tra i 6 ed i 13 anni per
    i quali non è stato disposto
    l’allontanamento dal nucleo
    familiare che presentano
    difficoltà comportamentali e
    relazionali di media gravità.

•   Le figure parentali, pur
    mostrando difficoltà ad
    esercitare le capacità genitoriali,
    dimostrano di aver instaurato
    un rapporto significativo con i
    propri figli.
Organizzazione di
     Villa Villacolle

• Garantisce i propri servizi tutto
  l’arco dell’anno dal lunedì al
  venerdì:
dalle 13.00 alle 19.00 nel periodo
  scolastico;
dalle 10.00 alle 19.00 nel periodo
  estivo e festivo;

• Prevede 2 posti letto per le
  emergenze.
Il gruppo di lavoro
L’equìpe è composta da:
• Responsabile laureata in
    Scienze dell’educazione;
• 2 educatori laureati in Scienze
    dell’Educazione;
• Psicologa, psicoterapeuta, este
    rna al gruppo di lavoro, per la
    supervisione dei casi, delle
    famiglie e degli educatori;
• Collaboratori esterni che
    contribuiscono alla
    realizzazione delle attività
    pensate per gli utenti di Villa
    Villacolle in un’ottica di
    integrazione nel territorio.
Metodologia di
     lavoro

Realizzazione di un ambiente
educativo globale che prevede
interventi in diversi contesti
relazionali dei minori: famiglia,
scuola e tempo libero.

L’obiettivo prioritario di Villa
Villacolle è promuovere il
cambiamento nella definizione
del sé del bambino e del
significato che attribuisce alla
propria condizione di svantaggio.
Principi
  psico.pedagogici
• La Famiglia    • Approccio
                    Sistemico
                 (Brofenbrenner)



• La relazione   • Pedagogia
  educativa        fenomenologica
                   (Husserl)


• La             • “La realtà delle
  quotidianità     piccole cose”
                   (Emiliani)
La famiglia
Sistema complesso di relazioni
che richiama la dimensione
individuale, sociale, e di piccolo
gruppo.

I membri formano una totalità in
cui ognuno è legato
affettivamente all’altro ,al
punto che qualsiasi
cambiamento di uno di essi
influenza ciascun altro
componente e tutto il sistema.
La famiglia

Nel ciclo di vita familiare un
evento risulta critico
soprattutto in base al modo
in cui esso viene percepito
dalla famiglia stessa e dal
suo significato sociale.
L’impatto con l’evento critico
provoca disorganizzazione
e successiva ricerca di un
nuovo equilibrio.
La famiglia

• Lavorare nell’ottica
  dell’empowerment familiare
  significa imparare a togliere
  ai problemi la loro potenza
  bloccante per imparare a
  confrontarsi e ri.progettare
  insieme.
• Per raggiungere questo
  risultato è fondamentale
  lavorare sulla
  comunicazione.
La relazione
      educativa
       Basata sull’epoché :
     sospensione del giudizio

      Mira all’intenzionalità:
capacità del soggetto di dare senso
              al mondo.

Impostata sulla libertà: assenza di
      costrizioni, capacità di
   determinarsi in base a scelte
   autonome in vista di progetti
     pensati coscientemente.

Finalizzata alla consapevolezza per
           il cambiamento.
La quotidianità

 Tutti i momenti della
giornata hanno valenza
       educativa.

 Aspetti centrali nella
     quotidianità:

       ROUTINE
       REGOLE
 RISPETTO DEGLI SPAZI
Routine
• vita quotidiana ripetitiva e
  prevedibile per renderla uno
  strumento di contenimento
  delle paure e di trasmissione di
  rassicurazioni;
• hanno funzione protettiva per
  evitare la frantumazione del sé;
• nuove routine relazionali e nuove
  esperienze di sé, se interiorizzate,
  possono permettere il
  cambiamento dei modelli
  rappresentazionali interni.
Regole come
        valori
COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA
           ITALIANA

    PRINCIPI FONDAMENTALI


                Art. 21
  Tutti hanno diritto di manifestare
  liberamente il proprio pensiero con
    la parola, lo scritto e ogni altro
          mezzo di diffusione.
Regole come
        valori
COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA
           ITALIANA

    PRINCIPI FONDAMENTALI


                  Art. 3
   Tutti i cittadini hanno pari dignità
   sociale e sono uguali davanti alla
  legge, senza distinzione di sesso, di
    razza, di lingua, di religione, di
    opinioni politiche, di condizioni
            personali e sociali.
Regole come
         valori
COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA
           ITALIANA

     PRINCIPI FONDAMENTALI

                   Art.2
La Repubblica riconosce e garantisce i
        diritti inviolabili dell’uomo,
 sia come singolo sia nelle formazioni
         sociali ove si svolge la sua
                  personalità,
  e richiede l’adempimento dei doveri
    inderogabili di solidarietà politica,
            economica e sociale.
Regole come
        valori
COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA
           ITALIANA

    PRINCIPI FONDAMENTALI
                Art. 19
   Tutti hanno diritto di professare
 liberamente la propria fede religiosa
    in qualsiasi forma, individuale o
  associata, di farne propaganda e di
  esercitarne in privato o in pubblico
   il culto, purchè non si tratti di riti
        contrari al buon costume.
Regole come
        valori
COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA
           ITALIANA

    PRINCIPI FONDAMENTALI


                Art.11
     L’Italia ripudia la guerra
come strumento di offesa alla libertà
  degli altri popoli e come mezzo di
    risoluzione delle controversie
             internazionali
Cura
   degli spazi di vita
  E’ richiesto il rispetto e la cura
  degli spazi di Villa Villacolle;
  nonché l’utilizzo delle diverse
  stanze per attività diversificate:

• Saltamatta: ufficio. E’ il nome
  della barca del papà di Pippi
  Calzelunghe. (Spazio degli adulti)
• Spunk: da una parola che Pippi
  si inventa;vuole essere lo spazio
  della fantasia e dei giochi.
  (Spazio dei ragazzi)

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  • 2. DIRETTIVA REGIONALE IN MATERIA DI AFFIDAMENTO FAMILIARE E ACCOGLIENZA IN COMUNITA’ DI BAMBINI E RAGAZZI n. 846 del 11.06.2007 Parte III Accoglienza in comunità. Nuove tipologie: Comunità semiresidenziale socio.educativa
  • 3. Comunità semiresidenziale socio-educativa • Accoglie temporaneamente bambini, portatori di media problematicità, anche con disabilità di bassa e media entità, che necessitano di superare situazioni di disagio/ disturbo sociale e psicologico
  • 4. Comunità semiresidenziale socio-educativa • Assicura un orario di apertura modulabile sulla base delle esigenze dei bambini e possono essere previsti moduli e orari differenziati per i più piccoli
  • 5. Comunità semiresidenziale socio-educativa • E’ caratterizzata dalla presenza di figure educative, uomini e donne, adeguatamente formati, che offrono agli ospiti un rapporto educativo fortemente qualificato e personalizzato, mirato ad affrontare le specifiche difficoltà del minore, in un ambiente che permetta la realizzazione di attività di gruppo ed individuali.
  • 6. Comunità semiresidenziale socio-educativa • Le figure educative svolgono anche una continuativa azione di raccordo, confronto e sostegno con le figure parentali e gli insegnanti e supportano il ragazzo nelle sue esperienze di integrazione sociale
  • 7. “C’era, alla periferia della minuscola città, un vecchio giardino in rovina, nel giardino sorgeva una vecchia casa, e nella casa abitava Pippi Calzelunghe. Aveva nove anni e se ne stava lì completamente sola: non aveva né mamma né papà, e in fin dei conti questa non era una cosa così atroce… C’era stato, veramente, un tempo in cui Pippi aveva un papà e naturalmente anche una mamma. La mamma era morta quando Pippi era una bambina piccina piccina,… ma suo padre Pippi non se lo ero scordato. Era capitano di marina e Pippi era sempre stata con lui sulla sua nave, finchè un giorno, durante un temporale, era volato via ed era scomparso. Pippi però era sicurissima che una volta o l’altra il suo papà sarebbe ritornato …e in attesa di vederlo ricomparire puntò decisamente su Villa Villacolle, eleggendola sua dimora per il futuro. Quello era infatti il nome della casa che, ammobiliata e perfettamente sistemata, non attendeva che il suo arrivo…” Astrid Lindgren in “Pippi Calzelunghe”
  • 8. La nostra mission Presa in carico di minori che vivono situazioni familiari e sociali disagiate, senza allontanarli dal loro ambiente di vita familiare ed affettivo.
  • 9. Tipologia utenti • Minori, italiani e stranieri, di età compresa tra i 6 ed i 13 anni per i quali non è stato disposto l’allontanamento dal nucleo familiare che presentano difficoltà comportamentali e relazionali di media gravità. • Le figure parentali, pur mostrando difficoltà ad esercitare le capacità genitoriali, dimostrano di aver instaurato un rapporto significativo con i propri figli.
  • 10. Organizzazione di Villa Villacolle • Garantisce i propri servizi tutto l’arco dell’anno dal lunedì al venerdì: dalle 13.00 alle 19.00 nel periodo scolastico; dalle 10.00 alle 19.00 nel periodo estivo e festivo; • Prevede 2 posti letto per le emergenze.
  • 11. Il gruppo di lavoro L’equìpe è composta da: • Responsabile laureata in Scienze dell’educazione; • 2 educatori laureati in Scienze dell’Educazione; • Psicologa, psicoterapeuta, este rna al gruppo di lavoro, per la supervisione dei casi, delle famiglie e degli educatori; • Collaboratori esterni che contribuiscono alla realizzazione delle attività pensate per gli utenti di Villa Villacolle in un’ottica di integrazione nel territorio.
  • 12. Metodologia di lavoro Realizzazione di un ambiente educativo globale che prevede interventi in diversi contesti relazionali dei minori: famiglia, scuola e tempo libero. L’obiettivo prioritario di Villa Villacolle è promuovere il cambiamento nella definizione del sé del bambino e del significato che attribuisce alla propria condizione di svantaggio.
  • 13. Principi psico.pedagogici • La Famiglia • Approccio Sistemico (Brofenbrenner) • La relazione • Pedagogia educativa fenomenologica (Husserl) • La • “La realtà delle quotidianità piccole cose” (Emiliani)
  • 14. La famiglia Sistema complesso di relazioni che richiama la dimensione individuale, sociale, e di piccolo gruppo. I membri formano una totalità in cui ognuno è legato affettivamente all’altro ,al punto che qualsiasi cambiamento di uno di essi influenza ciascun altro componente e tutto il sistema.
  • 15. La famiglia Nel ciclo di vita familiare un evento risulta critico soprattutto in base al modo in cui esso viene percepito dalla famiglia stessa e dal suo significato sociale. L’impatto con l’evento critico provoca disorganizzazione e successiva ricerca di un nuovo equilibrio.
  • 16. La famiglia • Lavorare nell’ottica dell’empowerment familiare significa imparare a togliere ai problemi la loro potenza bloccante per imparare a confrontarsi e ri.progettare insieme. • Per raggiungere questo risultato è fondamentale lavorare sulla comunicazione.
  • 17. La relazione educativa Basata sull’epoché : sospensione del giudizio Mira all’intenzionalità: capacità del soggetto di dare senso al mondo. Impostata sulla libertà: assenza di costrizioni, capacità di determinarsi in base a scelte autonome in vista di progetti pensati coscientemente. Finalizzata alla consapevolezza per il cambiamento.
  • 18. La quotidianità Tutti i momenti della giornata hanno valenza educativa. Aspetti centrali nella quotidianità: ROUTINE REGOLE RISPETTO DEGLI SPAZI
  • 19. Routine • vita quotidiana ripetitiva e prevedibile per renderla uno strumento di contenimento delle paure e di trasmissione di rassicurazioni; • hanno funzione protettiva per evitare la frantumazione del sé; • nuove routine relazionali e nuove esperienze di sé, se interiorizzate, possono permettere il cambiamento dei modelli rappresentazionali interni.
  • 20. Regole come valori COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 21 Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
  • 21. Regole come valori COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
  • 22. Regole come valori COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA PRINCIPI FONDAMENTALI Art.2 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
  • 23. Regole come valori COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 19 Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purchè non si tratti di riti contrari al buon costume.
  • 24. Regole come valori COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA PRINCIPI FONDAMENTALI Art.11 L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali
  • 25. Cura degli spazi di vita E’ richiesto il rispetto e la cura degli spazi di Villa Villacolle; nonché l’utilizzo delle diverse stanze per attività diversificate: • Saltamatta: ufficio. E’ il nome della barca del papà di Pippi Calzelunghe. (Spazio degli adulti) • Spunk: da una parola che Pippi si inventa;vuole essere lo spazio della fantasia e dei giochi. (Spazio dei ragazzi)