Il piano di comunicazione è come il sesso: in molti ne parlano, ma in pochi lo fanno bene.
Ecco la mia metodologia, senza fuffa, dritto al punto: 7 passi da seguire per impostare correttamente la tua comunicazione.
2. OBIETTIVI
• li conosci? ti sono chiari?
• puoi tradurli in obiettivi
di comunicazione?
• sono raggiungibili
e misurabili?
2/11Piero ZILIO
Il piano di comunicazione serve a supportare gli obiettivi organizzativi:
3. INTERLOCUTORI
3/11Piero ZILIO
• li hai individuati? raggruppati?
• hai capito cosa li distingue?
• sono stati assegnati
agli obiettivi?
Ogni obiettivo del piano si riferisce a un gruppo di interlocutori specifico:
4. STRATEGIE
4/11Piero ZILIO
• segmento(es. differenziata, concentrata,...)
• scopo(es. persuasione, agevolazione,...)
• contatto (es. diretto, mediato,...)
• portata (es. vasta, ridotta,...)
• stile (es. educativo, misto, ...)
Obiettivi e destinatari diversi richiedono strategie ad hoc rispetto a:
5. CONTENUTI
5/11Piero ZILIO
• hai circoscritto il tuo campo
semantico di riferimento?
• hai programmato il
piano editoriale?
I contenuti sono (1) valori e (2) informazioni da usare nei messaggi:
6. MEDIA
6/11Piero ZILIO
• abbina i media ai contenuti
(es. non parlare di innovazione con un fonogramma)
• ragiona in termini di
media-mix
Obiettivi, destinatari, strategie e contenuti diversi = media diversi:
7. AZIONI
7/11Piero ZILIO
Per ogni mezzo individuato:
• fai il censimento di azioni e
strumenti disponibili
• scegli azioni e strumenti
coerenti (con.01,.02,.03,.04,.05)
• programma
8. VALUTAZIONE
8/11Piero ZILIO
• definisci obiettivi di valutazione
su quelli di comunicazione
• usa indicatori qualitativi
oltre che quantitativi
• monitora e adatta
continuamente
Imposta un piano flessibile e modificabile: