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InterNet : ieri, oggi e domani
                   1


  STORIA DELLE TECNOLOGIE ALLA
 BASE DEL FENOMENO PIÙ DIFFUSO
 AL MONDO ED EVOLUZIONI FUTURE



   G. CATTANEO – UNIVERSITÀ DI SALERNO
       E-MAIL: CATTANEO@DIA.UNISA.IT
       AVELLINO, 12 NOVEMBRE 2008
Indice del Seminario: Parte 1
                                           2

 La struttura di InterNet
   Cosa è InterNet
         cosa ci appare...
         ... e cosa nasconde

      La storia di InterNet…
           La crescita dagli anni 50 ai giorni nostri!
      Il presente di InterNet… ed il suo futuro.
 Introduzione al World Wide Web
 La rivoluzione del WEB 2.0



G.Cattaneo - Università di Salerno                        Avellino, 12 Novembre 2008
Cosa è InterNet ?
                                            3

Esistono molte risposte….
      È la rete delle reti
      È una rete Internazionale…
      È l‟ultima moda…“Questa lavatrice funziona su InterNet!”
      È un mezzo…
      È il centro di tutto...
      È un fine…
      È la fine…




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Cosa è InterNet ?
                                             4



 36,000,000 di
  link attivi
 2,583,482,629
  di indirizzi
  registrati
 1,093,529,692
  di utenti stimati




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A cosa serve InterNet ?
                                               5

 Per cercare persone, indirizzi, società … ?
 Per comunicare con vari mezzi
   E-Mail

   Telefoni VoIP

   Chat (MSN – GTalk – ecc.)

   Video conference

 Per comprare on-line o fare “affari”
 … e tanto altro …




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Davvero… Cosa è InterNet?
                                                  6




                                        Una comunità di utenti




                                     Reti di calcolatori interconnesse




                                     Un insieme di risorse disponibili




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InterNet è una comunità dove...
                                        7

 Ci si incontra…e ci si conosce…
 C‟è gente interessante… e gente noiosa
 C‟è lo studioso, il buon samaritano
 … così come il teppista ed il criminale
 InterNet è una comunità
   con un proprio linguaggio

   delle proprie regole




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Cosa è InterNet? … dipende!
                                                   8

                                          Una comunità di utenti




                                     Reti di calcolatori interconnesse




                                     Un insieme di risorse disponibili



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InterNet: una rete di reti di computer
                                     9

 Calcolatori collegati in modo da poter comunicare e
   condividere risorse formano una rete.




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InterNet: una rete di reti di computer
                                     10

 InterNet è una
           rete di reti di calcolatori
   che usano lo stesso protocollo di
    comunicazione: TCP/IP




G.Cattaneo - Università di Salerno               Avellino, 12 Novembre 2008
Cosa è InterNet?.. dipende!
                                                     11


                                         Una comunità di utenti




                                     Reti di calcolatori interconnesse




                                Un insieme di risorse disponibili




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InterNet è un insieme di risorse!
                                        12


     Deposito di informazioni
       affidabili e non affidabili

       gratuite (?)

       “senza fine” (= l’ago nel pagliaio)

     Strumento di comunicazione
       per transazioni commerciali

       per abbattere le barriere
              di spazio,
              di lingua,
              di cultura,
              di nazione.


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Le reti di computer
                                            13

                                      LAN                  Local Area
                                                            Network




                                      MAN              Metropolitan Area
                                                           Network




                                                           Wide Area
                                      WAN                   Network




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Alla base di InterNet..
                                              14

 I protocolli di comunicazione TCP/IP
 Le reti locali (LAN)
 Connessioni su Wide Area
   Modem /xDSL

   Linee dedicate

   Fibre ottiche

   Ponti Radio

 Router




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Un concetto di base: il modello client-server
                                     15




       Client (Consumer)                       Server (Provider)
      Inizia la chiamata                  Risponde alla chiamata
      Esempi:                             Esempi:
            browser WWW                      server WWW
            lettori di e-mail                Name Server
      Facile installazione                Gestione complessa
      Locazione non rilevante             Locazione nota:
                                           Es. www.yahoo.it

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La suite di protocolli TCP/IP
                                          16

 Un insieme di protocolli e standard
 In uso dal 1982 e divenuto lo standard dei protocolli
  di interconnessione
 Effettua la comunicazione dividendo il “messaggio”
  in pacchetti
 Strutturato a livelli
        IP (InterNet Protocol) descrive il formato dei pacchetti
        TCP (Transmission Control Protocol) controlla il flusso dei
         pacchetti


 short
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Il ruolo di TCP/IP
                                             17




                 Applicazione SW                  Applicazione SW
  TCP/IP




                        TCP/UDP                      TCP/UDP
                           IP                           IP
                        Hardware                     Hardware



                                       InterNet



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Pacchetti IP
                                         18

 Tutto il traffico InterNet consiste di pacchetti di dati
  (packet)
 Ogni pacchetto è lungo da 64 a 1500 byte
 Ogni pacchetto ha (tra l‟altro):
      un indirizzo IP sorgente
      un indirizzo IP destinazione                     Sorgente
      un carico di informazione                       Destinazione

                                                       Informazione




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Indirizzi IP (V4)
                                           19

 Consistono di 4 interi scritti in 4 byte (ottetti di bit)
   separati da punti:
      Esempio: 192.41.218.1
 Possono essere
   assegnati permanentemente

   assegnati all‟accensione della macchina

 Disponibilità di
   3.758.096.384 indirizzi diversi

 A quando IP V6 ???



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E qualche previsione può andare storta
                                       20

   “Almost all of the many predictions now
      being made about 1996 hinge on the
      InterNet's continuing exponential
      growth. But I predict the InterNet, which
      only just recently got this section here in
      Infoworld, will soon go spectacularly
      supernova and in 1996 catastrophically
      collapse.”

   quot;InterNet... ben presto esploderà in
      modo spettacolare, come una
      supernova, e nel 1996 collasserà
      catastroficamente.“

Fonte: Robert Metcalfe, fondatore della 3Com, inventore dello
standard Ethernet per le reti informatiche locali un suo
articolo per la rivista Infoworld di dicembre 1995. La frase è
l'inizio dell'articolo.
short
G.Cattaneo - Università di Salerno                  Avellino, 12 Novembre 2008
Una rete locale su TCP/IP
                                                  21

            Rete Telefonica
                                                              InterNet

                                        192.41.218.211            192.41.218.254

                                                                                 Router
                      192.41.218.1                     Ethernet




                   192.41.218.22             192.41.218.18        192.41.218.34

G.Cattaneo - Università di Salerno                                  Avellino, 12 Novembre 2008
Come viaggia un pacchetto
                                               22

                                                            Destinazione




                                                             Router




                    Sorgente
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Il compito dei router
                                               23




    Applicazion               Router      Router     Router         Applicazion
         e                                                               e
     TCP/UDP                                                         TCP/UDP

          IP                     IP       IP           IP                IP

     Hardware               Hardware   Hardware     Hardware         Hardware



     Ogni router ha una lista di destinazioni e dove
      deve inoltrare i pacchetti che arrivano
     Il client deve solamente conoscere il primo
      router verso l‟esterno
                                                                         23
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Domain Name System (DNS)
                                         24

 Indirizzi IP? No, grazie!
   sono difficili da memorizzare

   risulta facile confondersi

   non permettono di “indovinare” l‟indirizzo

 Il Domain Name System
   è un archivio distribuito che associa domain name
     (mnemonici) a indirizzi IP
   Esempio:
           udsab.dia.unisa.it è associato a 192.41.218.1




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Come funziona il DNS?
                                             25



                                                                      ...
            .com .org .edu .mil .net .uk               .fr    .it           .zw


 Strutturazione gerarchica                                  .unisa.it
 Ogni domain name è composto da
                                                             dia.unisa.it
   un top level domain (ultima parte)
                         udsab.dia.unisa.it
 Per ogni dominio e sottodominio
   esiste un calcolatore che risolve i
   nomi in indirizzi IP
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Chi paga per InterNet?
                                              26

Una assoluta novità nel campo della finanza
internazionale:
 Nessuno possiede InterNet:
      ogni ente possiede (e paga) per la propria rete
 Simile alle telefonate internazionali:
   un utente italiano paga la bolletta al proprio ISP (alcuni anche
    gratuitamente)
   anche se la sua telefonata “viaggia” su altre reti

 Il carrier (ISP) si fa pagare dal cliente e paga il
   traffico verso le altre reti.

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Chi governa InterNet?
                                                   27

 … Nessuno
 Esistono strutture per il coordinamento tecnico
                InterNet Society




                                   InterNet Assigned Numbers Authority

                                     InterNet Architecture Board (IAB)
                                      InterNet Engineering   InterNet Research
                                           Task Force            Task Force



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InterNet Society
                                           28

 Fondata nel Gennaio 1992
 Sede a Verston, Virginia (USA)
 Organizzazione non-profit con lo scopo di:
   favorire il coordinamento tecnologico

   armonizzare lo sviluppo

   offrire supporto (sia legale che $$$) ad altri organismi (IAB,
    IANA, IETF etc.)




short
G.Cattaneo - Università di Salerno                      Avellino, 12 Novembre 2008
La struttura della InterNet Society
                                                       29

                                        InterNet Society Members
                                     (Individuals and Organizations)


                                              Board of Trustees                   Advisory
                                                                                  Council

                                      Secretariat               Officers
                                        Executive               President
                                         Director             Vice-president
                                                            Secretary Treasurer




        Committee on                                 InterNet
       Technologically      Committee on                               International
                                              Standards & Research                           Operations
          Emerging          Disaster Relief                             Networking
                                                  Infrastructure                            Coordination
          Countries                                                     Conference

                    Committee on
                       K-12                                                           Network and
                                                               Workshops           Distributed System
                                                                                  Security Infrastructure


G.Cattaneo - Università di Salerno                                                   Avellino, 12 Novembre 2008
I collegamenti della InterNet Society
                                               30

       ISOC Secretariat
          <isoc.org>                                         IESG Secretariat
                                         IAB, IRTF          <ietf.cnri.reston.v
                                        Secretariats,              a.us>
                                       IANA <isi.edu>
       Reston VA US                                          Reston VA US
         FIRST/CERT                  Marina del Rey CA US
          <cert.org>

                                            NIC
     Pittsburgh PA US                 <rs.internic.net>


        RIPE NCC                      Herndon VA US               AP-NIC
          <ripe.net>                                            <apnic.net>


     Amsterdam NL                                                Tokyo12 Novembre 2008
                                                                           JP
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InterNet Assigned Numbers Authority
                                     31

 Gestisce la standardizzazione dei parametri unici su
   InterNet, quali:
      indirizzi dei computers (Indirizzi IP)
      indirizzo (porte) dei protocolli usati
 Delega strutture con compiti nazionali
 Localizzata alla University of Southern California
   (USA)




G.Cattaneo - Università di Salerno              Avellino, 12 Novembre 2008
InterNet Architecture Board
                                         32

 Responsabile della architettura di InterNet
 Fornisce indicazioni all‟IETF sui temi
 Non si occupa strettamente di problemi tecnici
 Stimola e propone la creazione di Working Groups
  nell‟IRTF e IETF
 Funge da “Corte d‟Appello” per il processo di
  standardizzazione dei WG dell‟IETF




G.Cattaneo - Università di Salerno                     Avellino, 12 Novembre 2008
InterNet Engineering Task Force
                                      33

   “IETF is the development arm of the InterNet”
 Identifica e propone soluzioni tecniche tramite i
  Working Group
 Specifica uso e sviluppo dei protocolli
 Diviso in 9 aree, quali:
    Security
    Applications

    User services




G.Cattaneo - Università di Salerno                  Avellino, 12 Novembre 2008
La storia di InterNet
                                             34

      Organizzata in decadi:
        Anni 1950: il prologo

        Anni 1960: la nascita

        Anni 1970: la adolescenza

        Anni 1980: il boom in ambito accademico

        Anni 1990: il boom in ambito economico e sociale

        Anni 2000: La convergenza delle reti

        Anni 2010: ???




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Anni „50: il prologo
                                             35

 1957: la Unione Sovietica lancia lo Sputnik
   realizzando (per la prima volta dalla II guerra
   mondiale) il sorpasso tecnologico degli USA

 1957: in risposta il Department of Defense (DoD)
   degli USA fa partire il programma Advanced
   Research Projects Agency (ARPA) per stimolare la
   ricerca scientifica applicabile nel campo militare.



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Anni „60: la nascita
                                       il 1962: la ideazione
                                              36

 La RAND Corporation rappresenta il think-tank
  della guerra fredda per gli USA
 Alla RAND si studia come progettare una rete che
  non sia facilmente distruggibile da un attacco
  nucleare sovietico e che possa lanciare la
  controffensiva
 Leo Kleinrock (studente MIT) nel 61 propone la
  teoria delle reti a commutazione di pacchetto
 Il team della RAND, diretto da Paul Baran,
  raccoglie il progetto in “On distributed
  Communications network” che enuncia i principi.
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Anni „60: la nascita
                         La prima rete a commutazione di pacchetto
                                              37

 Rete non centralizzata
 Rete che si assume sia non affidabile comunque
 Tutti i nodi sono uguali
 Ogni nodo può passare, ricevere o spedire
  messaggi (suddivisi in pacchetti)
 Ogni pacchetto si muove sulla rete risalendo fino
  alla sua destinazione.
 Ogni pacchetto trova la sua strada sulle linee di
  comunicazione a disposizione.

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Anni „60: la nascita
                                     1965-1968: lo studio ed il progetto
                                                    38

 1965: Il direttore del Programma per le ricerche
  Informatiche dell‟ARPA ottiene il supporto ($$)
  per lo studio di un prototipo di rete di computer.
 1967: al convegno ACM Symposium on Operating
  Systems Principles, si presenta un articolo di Larry
  Roberts che presenta
                                            ARPANET!
 1968: ARPA decide di presentare il progetto



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Anni „60: la nascita
                                         1969: Pronti?
                                             39

 La BBN Inc (di Bolt, Beranek, Newman) vince il
   contratto per costruire il primo router

 Il primo router detto IMP (Information Message
   Processor) è basato su un calcolatore Honeywell
   516 con 12K di memoria

 La IBM non partecipa alla gara per il contratto



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Anni „60: la nascita
                                          1969:…. Via!
                                             40

 Viene costruita ARPANET su quattro nodi sulla
  costa Est e Ovest degli USA.
 Protocollo usato: NCP (Network Control Protocol)
 Data di nascita: 2 settembre 1969




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Anni „60: la nascita
                                1969: la prima struttura di ARPANET
                                               41

 University of California at Los Angeles (UCLA)
  con funzioni di Network Measurements Center su
  SDS Sigma 7.
 Stanford Research Institute (SRI) come Network
  Information Center su SDS 940. Nel progetto:
  Doug Engelbart (inventore del mouse)
 University of California at Santa Barbara (UCSB)
  su IBM 360.
 University of UTAH su DEC PDP-10
            Tutti calcolatori diversi!

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Anni „70: la adolescenza
                                           42

 ALOHAnet sviluppata alla University of Hawaiie
    viene connessa ad ARPANET nel 1972
   1971: Arpanet conta 15 nodi tra cui la NASA, MIT,
    Harvard, Stanford etc.
   1972: Viene creato l‟ InterNetworking Working
    Group come struttura per “legiferare” sugli
    standard, presidente Vinton Cerf
   Ray Tomlinson presenta alla BBN la e-mail (la
    posta elettronica)
   ARPA diventa DARPA (la D sta per Defense)

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Anni „70: la adolescenza
                                             1973-1974
                                               43

 1973: ARPANET diventa internazionale:
   University College of London
   Royal Radar Establishment

 La tesi di PhD di Bob Metcalfe propone i principi
  di Ethernet
 Bob Kahn insieme a Vinton Cerf propongono i
  gateways tra reti diverse
 File Transfer Protocol (FTP)
 1974: Vinton Cerf e Bob Kahn propongono TCP il
  nuovo protocollo di comunicazione

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Anni „70: la adolescenza
                                             1975-1979
                                               44

 1976: Primo messaggio e-mail della Regina
  d‟Inghilterra
 UUCP (Unix to Unix Copy) viene sviluppato ai
  AT&T Bell Labs.
 1979: USENET (Newsgroups) nasce tra la Duke
  University e North Carolina University
 ARPA fond l‟InterNet Configuration Control
  Board (precursore dell‟IAB)



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Anni „80: la diffusione accademica
                                     1981
                                     45


      Nasce BITNET,
         “Because It‟s Time NETwork”
         da una cooperazione alla City University of New York e
           fornisce e-mail e ftp
      Nasce un consorzio CSNET di università non
         connesse ad ARPANET




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Anni „80: la diffusione accademica
                                     1982: lo sviluppo in Europa
                                                 46

      EUNET (European Unix network) fornisce e-
       mail e USENET ad Olanda, Danimarca, Svezia
       e Gran Bretagna
      ARPA propone di cambiare il protocollo NCP
       e di usare TCP/IP
      Prima definizione di InterNet: rete di
       computer interconnessi tramite TCP/IP




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Anni „80: la diffusione accademica
                                     1983-1985: gateways tra reti
                                                 47

     1983: si passa da NCP a TCP/IP
     CSNET ed ARPANET vengono collegate
        mediante gateways
       ARPANET si divide in ARPANET e MILNET
        (tipicamente militare)
       UNIX incorpora TCP/IP nella versione 4.2
        Berkeley
       1984: introdotto il Domain Name Server
       1000 computer connessi ad ARPANET

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Anni „80: la diffusione accademica
                                     1986-1987: NSFNET
                                            48


      La National Science Foundation americana
       fonda NSFNET e connette 5 centri di
       supercalcolo
      NSFNET viene data in gestione a Merit Inc,
       IBM, ed MCI
      Oltre 10,000 computer connessi a ARPANET
      Oltre 1,000 computer connessi a Bitnet




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Anni „80: la diffusione accademica
                                     1988: la grande paura!
                                             49

 2 Novembre: Robert Morris scrive un programma
  (worm) capace di auto-propagarsi
 Lo inietta sulla rete dall‟MIT, il virus si propaga a
  velocità non immaginate dallo stesso Morris
 Chiama un amico ad Harvard per bloccarlo ma non
  ci riesce
 Manda una email anonima (!) per aiutarli a
  combattere il virus ma la rete è già rallentata ed il
  suo messaggio non riesce ad arrivare

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Anni „80: la diffusione accademica
                                     1988: la grande paura!
                                              50

      A Berkely e Purdue University riescono ad
       intercettarlo e dopo 12 ore trovano un rimedio
      Dopo un paio di giorni ARPANET torna alla
       normalità
      6,000 dei 60,000 computer connessi sono
       stati infettati
      I soldi spesi per recuperare alla normalità la
       rete vanno dai 200 ai 53,000 dollari per
       computer!


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Anni „80: la diffusione accademica
                                     1988: la ristrutturazione
                                                51


      Viene creato il CERT (Computer Emergency
       Response Team) dal DARPA
      RIPE (Reseaux IP Europeens) coordina la
       gestione dei network europei
      Vengono formate le strutture IETF e IRTF
       dell‟ InterNet Architecture Board
      Paesi connessi a NSFNET: Canada,
       Danimarca, Finlandia, Francia, Islanda,
       Italia, Nuova Zelanda, Porto Rico etc...

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Anni „90: la diffusione globale
                              1990: Muore Arpanet… viva InterNet!
                                              52

      1990: Muore Arpanet, vittima del proprio
       successo
      Nasce il primo provider commerciale
      Nascono i consorzi commerciali per l‟uso non
       accademico della rete
      Viene presentato Gopher. Il suo autore dice:
       “E’ la prima applicazione InterNet che anche
                 mia madre saprebbe usare!”


G.Cattaneo - Università di Salerno                              Avellino, 12 Novembre 2008
Anni „90: la diffusione globale
                                 1991-93: I nuovi servizi su InterNet
                                                 53

      1991: Il World Wide Web viene pensato nei
         laboratori del CERN, prima applicazione su
         InterNet europea!
        1992: Si forma la InterNet Society
        Più di 1 milione di computer connessi ad
         InterNet
        1993: la Casa Bianca apre un sito WWW
        InterNet Talk Radio (Radio via InterNet)
         inizia a trasmettere
        La crescita del WW è al 341% annuo
        La crescita del Gopher è al 997% annuo
G.Cattaneo - Università di Salerno                                      Avellino, 12 Novembre 2008
Anni „90: la diffusione globale
                                        1994
                                         54


     La pubblicità su InterNet: una ditta di
      avvocati manda milioni di messaggi di e-mail
      per pubblicizzare i loro servizi sulla richiesta
      di visti negli USA (“Green card lottery”).
     Viene fondata la Netscape
     WWW si avvicina ad essere il servizio più
      importante di InterNet




G.Cattaneo - Università di Salerno                      Avellino, 12 Novembre 2008
Anni „90: la diffusione globale
                                         1995
                                         55

      NSFNET torna ad essere un provider solo per
         il mondo accademico: il resto del traffico
         (commerciale) passa sui provider privati.
        La polizia di HongKong disconnette tutti i
         providers di Hong Kong tranne uno per
         catturare un hacker
        Radio HK, la prima radio 24 ore su 24 su
         InterNet
        WWW diventa il primo servizio (per uso)
        Il Vaticano apre un proprio sito WWW

G.Cattaneo - Università di Salerno                      Avellino, 12 Novembre 2008
Anni „90: la diffusione globale
                                        1996
                                         56


     Il primo ministro Malaysiano e il presidente
      delle Filippine si incontrano in
      videoconferenza su InterNet
     Scoppia la guerra dei browser WWW tra
      Netscape e Microsoft (InterNet Explorer)
     Paesi connessi: Eritrea, Andorra, Isole Togo
      Yemen e Zaire
     La CIA, il Dipartimento di Giustizia USA ed
      altri uffici lamentano la irruzione di hacker
      sulle loro macchine

G.Cattaneo - Università di Salerno                      Avellino, 12 Novembre 2008
Anni „90: la diffusione globale
                                        1997
                                         57


      Il Commercio Elettronico usa sempre più la
       rete InterNet
      Viene introdotto dalla Posta Americana il
       francobollo elettronico scaricabile attraverso il
       WWW su InterNet
      Programmi per la creazione facilitata di siti
       WWW
      Tra gli altri si connettono a InterNet il
       Turkmenistan e le Seychelles


G.Cattaneo - Università di Salerno                      Avellino, 12 Novembre 2008
Anni „90: la diffusione globale
                                        1998
                                         58


      Sistemi operativi come Windows 98 diventano
       strettamente dipendenti dall‟uso di InterNet
      Il numero di pagine WWW disponibili è
       intorno ai 300 milioni
      La ABC mette a disposizione i risultati
       elettorali USA con un giorno di anticipo (per
       errore!)




G.Cattaneo - Università di Salerno                      Avellino, 12 Novembre 2008
Anni „90: la diffusione globale
                                         1999
                                         59


      InterNet pubblicamente accessibile in Arabia
       Saudita
      First InterNet Bank of Indiana: la prima
       banca accessibile solamente da InterNet
      Dominio .ps alla Palestina
      Computer gratuiti a chi si abbona a InterNet
       negli USA




G.Cattaneo - Università di Salerno                      Avellino, 12 Novembre 2008
La crescita di InterNet negli anni „90 :
                                     Numero di Computers connessi
                                                  60




G.Cattaneo - Università di Salerno                                  Avellino, 12 Novembre 2008
La crescita di InterNet negli anni „90 :
                                     Il numero di domini registrati

                                                 61




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La crescita di InterNet negli anni „90 :
                                     Il numero di reti connesse

                                              62




G.Cattaneo - Università di Salerno                                Avellino, 12 Novembre 2008
La crescita di InterNet negli anni „90 :
                                     Il numero di siti web registrati

                                                 63




G.Cattaneo - Università di Salerno                                      Avellino, 12 Novembre 2008
Anni 2000: la Convergenza
                                          64


      Nasce il protocollo VoIP
      I principali operatori telefonici si dotano di
       reti “digitali”
      2003 Parte il progetto Open Source Asterisk
       per lo sviluppo di un centralino (PBX)
       software
      2006 VoIP si diffonde anche per usi domestici




G.Cattaneo - Università di Salerno                     Avellino, 12 Novembre 2008
Anni 2000: la Convergenza
                                          65


      Fine anni „90 gli operatori di reti mobili
       passano a tecnologie digitali (GSM)
      Si diffonde l‟accesso ad Internet da postazioni
       mobili (connessione dati GSM, GPRS, UMTS,
       HDSC) con banda da 9,6 Kb/s fino ad arrivare
       a 7 Mb/s
      Sempre più utenti usano il cellulare per
       accedere ad internet o per leggere la posta.




G.Cattaneo - Università di Salerno                     Avellino, 12 Novembre 2008
Anni 2000: la Convergenza
                                          66


      2002 : Si afferma Wi-Fi come tecnologia
         alternativa a ethernet ma senza fili
        2004 :Nascono i primi Hot Spot pubblici per
         consentire l‟access ad internet a viaggiatori in
         transito
        2005 :Un decreto ministeriale liberalizza l‟uso
         delle bande di frequenza 2.4 Ghz e 5.4 Ghz
         occupate da Wi-Fi e HIPERLAN
        2006 :Nascono i primi WISP
        2008 :Molte grandi città come San Francisco
         o Città del Messico sono interamente coperte
         da una rete wireless
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Anni 2000: la Convergenza
                                          67


      2006 Nasce l‟IPTV la televisione via InterNet
      StreamerOne diffonde gratuitamente in via
         sperimentale 12 canali video in streamer …
        Le regate di Coppa America (Luna Rossa)
         sono trasmesse su interNet in tutto il mondo
        2006 i PC hanno un decoder per il digitale
         terrestre
        WiMax garantisce migliore utilizzo delle
         bande radio e maggior numero di canali
        2007 Asta pubblica per l‟acquisto delle licenze
         WiMax su tutto il territorio nazionale
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InterNet oggi
                                                  68

                                                                                         Usage
                                           Pop.         InterNet               Usage
                          Population                                   %                 Growth
    World Regions                          % of          Usage,                 % of
                          ( 2007 Est.)                                Pop.                2000-
                                          World        Latest Data             World
                                                                                          2007

    Africa                 933,448,292     14.2 %        32,765,700    3.5 %     3.0 %   625.8 %

    Asia                  3,712,527,624    56.5 %       389,392,288   10.5 %    35.6 %   240.7 %

    Europa                 809,624,686     12.3 %       312,722,892   38.6 %    28.6 %   197.6 %

    Medio Oriente          193,452,727      2.9 %        19,382,400   10.0 %     1.8 %   490.1 %

    America del Nord       334,538,018      5.1 %       232,057,067   69.4 %    21.2 %   114.7 %

    America Latina         556,606,627      8.5 %        88,778,986   16.0 %     8.1 %   391.3 %

    Oceania / Australia     34,468,443      0.5 %        18,430,359   53.5 %     1.7 %   141.9 %


    WORLD TOTAL           6,574,666,417   100.0 % 1,093,529,692       16.6 %   100.0 %   202.9 %

             http://www.InterNetworldstats.com/stats.htm
G.Cattaneo                                                                     Avellino, 12 Novembre 2008
InterNet oggi
                                  69




http://www.InterNetworldstats.com/stats.htm

 G.Cattaneo                                   Avellino, 12 Novembre 2008
InterNet oggi
                                  70




http://www.InterNetworldstats.com/stats.htm

 G.Cattaneo                                   Avellino, 12 Novembre 2008
Distribuzione degli Indirizzi IP nel mondo
                                                      71
              Total IPs                 Country            Total IPs            Country
                1,363,618,444        UNITED STATES            21,285,755         SPAIN
                  249,535,750        UNITED KINGDOM           20,777,618        SWEDEN

                  150,417,856            JAPAN                19,024,400      SWITZERLAND
                   97,522,499            CHINA                18,981,096         BRAZIL
                   87,382,081           GERMANY               17,568,992        TAIWAN
                   71,486,273           CANADA                16,176,133        MEXICO
                   68,111,111           FRANCE                14,048,603   RUSSIAN FEDERATION
                   50,807,005            KOREA                12,732,041        NORWAY
                   39,158,732         NETHERLANDS             12,360,208        FINLAND
                   30,864,980          AUSTRALIA               9,943,231        POLAND
                   30,158,420          MAURITIUS               8,841,301        AUSTRIA
                  29,582,812             ITALY                 8,501,087        DENMARK
                   21,285,755            SPAIN                 7,982,204        BELGIUM
                   20,777,618           SWEDEN                 7,464,576      SOUTH AFRICA
                   19,024,400         SWITZERLAND              7,308,045         INDIA
                   18,981,096            BRAZIL                6,585,768       HONG KONG
                   17,568,992           TAIWAN                 6,332,127        TURKEY
                   16,176,133           MEXICO                 5,697,476         ISRAEL


  71/20
G.Cattaneo - Università di Salerno                                         Avellino, 12 Novembre 2008
… ed in Italia ???
                                                                              72

La disponibilità di infrastrutture in fibra a copertura
nazionale e di operatori alternativi è alquanto limitata
                 CH


                       BG          VI




nel mezzogiorno di Italia
      TO
            NO
                 MI
                            VRVR    PD
                                             VE
                                                       TS



           AL

                                        BO
                  GE


  F
                                        FI




                                              RM




Questo è essenzialmente dovuto alla carenza di domanda al
                                                            NA         BA




sud che conseguentemente influenza le politiche dei prezzi!
Esempio:
                Digital Divide
                                                  PA

                                                                 CT




            Centro-Nord - IRU 15anni: 4€/m
            Sud - IRU 15anni: 10-20€/m
G.Cattaneo - Università di Salerno                                                         Avellino, 12 Novembre 2008
Il Digital Divide
                                           73

 Il ruolo cruciale della ICT nello stimolare lo sviluppo dei
 sistemi paese assume due aspetti:
 • Da una parte dà la possibilità ai paesi di modernizzare i
     loro sistemi di produzione ed incrementare la loro
     competitività tanto quanto mai in passato;
 • dall’altra, per quelle economie che non sono in grado di
     adattarsi al nuovo sistema tecnologico, i ritardi
     divengono sempre più incolmabili.

 Inoltre, l’abilità di muoversi all’interno dell’era
 dell’informazione dipende dalla capacità dell’intera società
 di essere educata e messa in grado di assimilare ed
 utilizzare informazioni complesse.
 Kofi Annan www.un.org
   www.digital-divide.it

G.Cattaneo - Università di Salerno                       Avellino, 12 Novembre 2008
Rapporto tra Rete e Mercato IT in Italia
                                     74




    Quanto costa
    “inseguire” il
    business ?                            Fonte: Assinform /
                                          NetConsulting
G.Cattaneo - Università di Salerno               Avellino, 12 Novembre 2008
Perché ???
                                         75


   Parlare di infrastrutture per le telecomunicazioni
    significa prevedere investimenti a lungo termine




              Quindi … cercare di prevedere il futuro


G.Cattaneo - Università di Salerno                Avellino, 12 Novembre 2008
Ma non è facile prevedere il futuro
                                     76




                                              “With teletype
                                            interface and the
                                          Fortran language, the
                                          computer will be easy
                                              to use” ?!?!?!?



G.Cattaneo - Università di Salerno          Avellino, 12 Novembre 2008
Soprattutto nelle telecomunicazioni …
                                      77

                                      “… Gli americani hanno
                                       bisogno del telefono; noi no.
                                       Abbiamo fattorini in
                                       abbondanza.”

                                     Sir William Preece, ingegnere
                                     capo Poste Britanniche, 1876


Questo cosiddetto 'telefono' ha troppi difetti per poterlo
considerare seriamente come mezzo di comunicazione. Il
dispositivo è intrinsecamente privo di valore, per quel che ci
riguarda.
Western Union Internal Memo, 1876

short
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Ma cos‟è la larga banda
                                         78

 Un insieme di tecnologie che consentono di
   aumentare la velocità di comunicazione in
   generale e l‟accesso ad InterNet in particolare,
   sfruttando infrastrutture e tecnologie
   innovative per usufruire di servizi ad alta
   interattività

 La larga banda è uno strumento irrinunciabile per rendere possibile
   la trasformazione del sistema culturale, economico-sociale e
   produttivo, senza la quale il Paese rischia di essere escluso dalla
   competizione internazionale

 Lo sviluppo della larga banda in Italia è un obiettivo prioritario di
   politica economica

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Vantaggi
                                        79




      Per i cittadini: accesso a servizi interattivi e multimediali
      Per le imprese e la PA: crescita economica e competitiva del
      sistema produttivo, ammodernamento dei sistemi organizzativi e
      gestionali integrazione fra i sistemi informativi
      Per la Ricerca: condivisione risorse e interoperabilità tra enti,
      diffusione della cultura e abbattimento delle frontiere
      geografiche




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… E cosa certamente non è
                                                  80

 Estensione                di        tecnologie   e
 servizi noti
 Tentativo di sfruttare allo stremo tecnologie
 ormai concettualmente obsolete (basate su
 rame)
 Scarsa innovazione
 Infrastrutture ormai invecchiate (concepite
 per il trasporto della voce, SDH/ATM)
 Assenza di un modello                            di
 crescita sostenibile
 Gli esistenti modelli di acquisizione di circuiti
 digitali non sono accessibili economicamente
 per connessioni interdistrettuali
 Gli operatori tradizionali perpetuano una
 politica di SCARSITA‟ di banda (monopolio
 sul servizio e sulle infrastrutture)

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I pro e i contro delle fibre ottiche
                                     81

Punti di forza                            Debolezze
+ enorme banda disponibile
                                          – difficoltà di
+   immunità ai disturbi                    connettorizzazione e
+   leggerezza e flessibilità
                                            interfacciamento
+   meno pericolosa / costosa
+   sicurezza e protezione da             – dispersioni
    intrusioni e intercettazioni          – effetti non lineari




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Esempio: I portanti sottomarini
                                      82
I sistemi sottomarini trans-oceanici
raggiungono attualmente i massimi
valori di prodotto banda-distanza, e sono
un ottimo esempio delle enormi
potenzialità delle comunicazioni ottiche.
 TAT 12/13: (Transatlantic
  link) operativo dal 1995, distanza
  massima 6200 Km, capacità
  (originale) 5 Gb/s per fibra
 TPC 5: (Transpacific link)
  operativo dal 1996, distanza
  massima 8200 Km, capacità 5 Gb/s
  per fibra
 TAT 14: operativo dal dicembre
  2000, 16 canali WDM a 2.5 Gb/s
 TPC 6: in fase di sviluppo,
  progettato per supportare 640
  Gb/s con tecnologia WDM
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Meglio di Moore …
                                                       83

                                                                                Banda
                                                            Capacità =                                (Bits / l)
         Gb/s                                                                 (Banda / l)        *
         5120
                                                                                                    Legge di
        1280                                                                                         Moore
                                                                                                   (la potenza
         320                                                                                         di calcolo
                                                                                                    raddoppia
           80                                                                                      ogni 18 mesi)

           20

           1996       1998        2000      2002         2004
Una singola fibra può trasportare tutto il traffico telefonico degli Stati
Uniti in ora di punta.
Il traffico trasportato dalle fibre attualmente installate è inferiore di
diversi ordini di grandezza rispetto alla capacità disponibile.
Fonte: K. Coffman & A. Odlyzko, “InterNet Growth: Is There A Moore’s Law For Data Traffic?” (research.att.com/~amo)
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Sfatato il paradosso di Tanembaum
                                      84


Consideriamo una singola fibra ottica:
La tecnologia corrente consente 320 λ in una delle bande di frequenza
Ogni λ ha una banda di 40 Gbit/s
La capacità di trasporto è : 320 * 40*109 / 8 = 1600 GByte/sec

Consideriamo un camion da 10 tonnellate:
Una tape contiene 50 Gbyte, e pesa 100 g
L’intero camion contiene ( 10000 / 0.1 ) * 50 Gbyte = 5 PByte
Camion / fibra = 5 PByte / 1600 GByte/sec = 3125 s ≈ 1 ora
Per distanze superiori a quelle che un camion può percorrere in
1 ora (50 km) oltre al tempo di carico/scarico di 100000 tapes

                        LA FIBRA E’ VINCENTE!!!
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Il Programma RUPAR 2
                     …Un‟opportunità per tutti
                                        85

   La disponibilità di fibra ottica è un potente mezzo abilitante di nuovi
   servizi (Centralizzazione servizi di ICT, convergenza fonia su IP)
   Per lo sviluppo economico e sociale, la fibra oggi ha le stesse
   potenzialità delle autostrade costruite negli anni 50 e 60 per creare
   nuove opportunità di sviluppo sociale e territoriale
   La grande quantità risorse stimola utilizzi della rete a cui non abbiamo
   ancora pensato (telepresenza, ubiquitous computing etc.)
   I costi e la complessità di rete si riducono significativamente (a 1/3
   circa) a fronte di un incremento di prestazioni del 250%

 +Fibra = Innovazione e competitività attraverso la tecnologica
                 Per il mondo della ricerca …
                   … migliorando la PA
                     … favorendo il sistema produttivo e
                         lo sviluppo sociale e territoriale
                      Videoconferenza
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                                                     Avellino,
Il nuovo modello di rete
                                        86

    Architettura federata multidominio realizzata su 3 tiers:
        Le reti locali a larga banda (MAN)
        Le reti geografiche regionali e nazionali (WAN)
        La rete pan-europea di interconnessione tra le NREN
    Infrastruttura proprietaria
        Fibra dark in nolo o IRU
       Tecnologie ottiche per illuminare le fibre disponibili e
        economicamente accessibili (apparati DWDM per multiplazione di
        lambda a 10Gbit/sec, 40->100Gbit/sec a partire dal 2008)
    Ideale per soddisfare i requirements dei “grandi utenti”
        La banda non sarà più una risorsa “scarsa”
        Circuiti dedicati end-to-end e VPN facilmente configurabili
        Integrazione reti metropolitane / regionali
        Cross Border Fibre
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Indice del Seminario: Parte 2
                                      87

 La struttura di InterNet
 Introduzione al World Wide Web:
   Genesi e origini
   Componenti del WWW e Terminologia
   Componenti software: Il client
   Componenti software: il proxy
           Content Delivery Networks e Akamai
      Componenti software: il server
 La rivoluzione del WEB 2.0




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La storia del World Wide Web
                                        1945: il prologo
                                            88

 Luglio 1945: Vannevar Bush scrive un
  articolo: “As we may think”
 Bush è il direttore della ricerca
  militare USA nella II guerra mondiale
 Coordina (tra l‟altro)
      il progetto Manhattan (la prima bomba
       atomica)
      il progetto ENIAC (il primo calcolatore)




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La storia del World Wide Web
                                        1945: il prologo
                                            89

 La sua tesi:
  “Siamo alle soglie di una nuova era: l’era delle informazioni.”
  “La velocità con cui si produce conoscenza è molto maggiore
  della velocità degli strumenti con cui si accede alla conoscenza”
  “Dobbiamo trovare una maniera per facilitare l’accesso e la
  organizzazione delle informazioni in maniera più intuitiva.”
 Propone il Memex:
   uno strumento per mettere in relazione informazioni in
    maniera simile al cervello umano (Il primo ipertesto!)
      “A memex is a device in which an individual stores all his books, records,
       and communications, and which is mechanized so that it may be consulted
       with exceeding speed and flexibility. It is an enlarged intimate supplement
       to his memory”.


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Come sarebbe apparso il Memex (1945)
                                       90

 Una scrivania!
 “It consists of a desk, and while
    it can presumably be operated
    from a distance, it is primarily
    the piece of furniture at which
    he works. On the top are
    slanting translucent screens, on
    which material can be projected
    for convenient reading. There is
    a keyboard, and sets of buttons
    and levers. Otherwise it looks
    like an ordinary desk.”




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Il World Wide Web
                         Il mezzo di comunicazione: J. Licklider (1968)
                                                91

 Precursore di human-computer interface
   1962: memos su un “Galactic network” alla BBN

 “The computer as a communication device”
   on-line communities
   face-to-face collaboration
   computational grid
   research facilities:
           “Take any problem worthy of the name, and you find only a few
            people who can contribute effectively to its solution.”
           “Bring these people together physically in one place to form a team,
            and you have trouble..”
           “There has to be some way of facilitating communicant ion among
            people wit bout bringing them together in one place.”



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Il World Wide Web
                                Un precursore: Gopher (1991)
                                            92

 Progettato nel 1991
 Sistema distribuito:
   per accesso a informazioni

   organizzato gerarchicamente




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La storia del World Wide Web
                                       1989-91: la nascita

                                             93

 Marzo 1989: prima proposta di Tim Berners-Lee al
  CERN di Ginevra nell‟articolo “Hypertext and
  CERN”
 Il WWW viene proposto come maniera per
  condividere all’interno del CERN la incredibile
  mole di documenti disponibili
 Nel 1990 viene realizzato il primo prototipo WWW
  su NEXT



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La storia del World Wide Web
                                       1989-91: la nascita

                                             94

 Marzo 1991: un semplice browser (client) è
  disponibile su varie piattaforme Hardware e
  Software
 Agosto 1991: al mondo intero viene presentato il
  WWW mettendo a disposizione della intera rete i
  programmi e la architettura (postati sulle news)




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La storia del World Wide Web
                                       1992-93: la crescita

                                              95

 1992:
   gennaio: presentazione al convegno AIHEP

   diversi altri browser diventano disponibili

   distribuzione di codice per sviluppare browsers

 1993:
   vengono rilasciati i primi browsers grafici

   marzo: il traffico WWW è lo 0.1% del totale

   settembre: il traffico WWW è 1% del totale




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La storia del World Wide Web
                                         1994: il Boom!

                                             96

 Viene fondata la Netscape
 Maggio: la prima conferenza su WWW
 Luglio: MIT e CERN fondano il WWW Consortium
 Dicembre 1994: il CERN abbandona il progetto
  WWW
 La “direzione” del progetto passa dall‟Europa agli
  USA.




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La storia del World Wide Web
                                     1995: Lo sviluppo Tecnico

                                              97

 Esce Windows 95 e la Microsoft lancia Microsoft
  Network
 Netscape quotata in borsa realizza incrementi record
 La Sun presenta Java un linguaggio per eseguire
  programmi all‟interno dei browser
 Presentato VRML (Virtual reality Markup
  Language): WWW tridimensionale!




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La storia del World Wide Web
                                     1996-97: Lo sviluppo Commerciale

                                                  98

 La Microsoft rende InterNet Explorer un pericoloso
  concorrente di Netscape
 Lotta tra Netscape e Microsoft per guidare i nuovi standard
 Il WWW viene usato per vendite per corrispondenza: i
  primi listini disponibili
 Il Commercio Elettronico:
      transazioni sicure su WWW
      primi acquisti via WWW
 La Microsoft con Windows 98 include InterNet Explorer
   come parte del Sistema Operativo
      La Netscape fa causa alla Antitrust contro la Microsoft


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Indice: Parte 2
                                          99

 Parte 2: Il World Wide Web
   Genesi e origini
   Componenti del WWW e Terminologia
   Componenti software: Il client
   Componenti software: il proxy
           Content Delivery Networks e Akamai
      Componenti software: il server




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Le componenti del WWW
                                         100

 Componenti semantiche
   Meccanismo di naming
           URI: Uniform Resource Identifiers
      Linguaggio di rappresentazione dei documenti
           HTML: HyperText Markup Language
      Protocollo di comunicazione
           HTTP: HyperText Transfer Protocol
 Componenti software
   client

   proxy

   server


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Alcuni termini di uso - 1
                                               101

 Web content
   risorsa: dati/servizi identificati da una URI
   messaggio: unita di comunicazione HTTP
   header: porzione di controllo di un messaggio
   entità/body: informazione (payload) di un messaggio

 Componenti software
   User agent: programma che dà inizio ad una richiesta
   Origin server: server dove la risorsa risiede
   Intermediario: componente tra client e server
           proxy, gateway e tunnel
      Proxy: componente che è server per il client e client per il
       server

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Alcuni termini di uso - 2
                                               102

 Standardizzazione
   IETF: InterNet Engineering Task Force
   RFC: Request for comments
   MUST/SHOULD/MAY: differenti livelli di compliance con un
    protocollo
 Traffico e performances Web
   Latenza: tempo tra inizio di una azione ed il primo indizio di
    una risposta
   User-perceived latency: tempo tra una azione di un utente e
    l‟inizio di display della risposta
   Bandwidth: traffico per unità di tempo
   Workload: input ricevuti da componente per unità di tempo



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Indice: Parte 2
                                          103

 Parte 2: Il World Wide Web
   Genesi e origini
   Componenti del WWW e Terminologia
   Componenti software: Il client
   Componenti software: il proxy
           Content Delivery Networks e Akamai
      Componenti software: il server




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Componenti software del Web: client
                                     104

 Per la prospettiva “utente”: il client è il Web
 Tipologie di client
   browser
   spider
   software agent
         offline browsers
         cobrowsers

 Il client come interfaccia universale a servizi
   SOAP (ed il ruolo del browser in Service Oriented Arch.)
   applicazioni “realmente” indipendenti dalla piattaforma
   pulling tradizionale incrementato con il pushing con AJAX



G.Cattaneo - Università di Salerno                Avellino, 12 Novembre 2008
Evoluzione del browser
                                             105

 Da browser testuali, velocemente si passa a browser
   grafici
      Linemode (CERN), Viola, Midas, Mosaic…
 Funzionalità
   iniziazione di una richiesta HTTP (click, bookmark, type)
   caching
         uso di una porzione di filesystem locale
         cache revalidation (via HTTP HEAD):
           strong (ad ogni richiesta) o weak (con euristica, decide se
            rivalidare)
      headers del messaggio (es. info su user agent in HTTP)
      gestione risposta (configurazione utente)

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Configurazione browser
                                              106

 Appearance della risorsa richiesta
   gestione di font, colori, stylesheets, embedded images,

 Scelte semantiche
   scelta degli intermediari da usare
   scelta del linguaggio preferito (quando una risorsa è
    disponibile in varianti)
           uso di Accept-Language header in HTTP
      Caching
      Gestione risposte
      Cookies
 External viewers (plugins, programmi)


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Cookies
                                          107

 HTTP come protocollo stateless
   scelta progettuale felice motivo del suo successo
 Necessario però elaborare uno schema di gestione dello
  stato di un browser
 Cookie: informazione circa lo stato, inviato dal server al
  user agent e da questi memorizzato (persistentemente)
 Usati per il tracking (shopping cart)
 Header HTTP:
      Set-Cookie: (da server a client)
      Cookie (da client a server)
 Controllo utente:
   gestione (politica di accettazione, replace, invalidate)
   privacy (embedded items che producono cookies “nascosti”)



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Spiders
                                         108

 User agent che cercano informazioni
  automaticamente
 Visita ricorsiva a partire da pagine note
 Impatto notevole sul server e sulla rete
 Tecniche per evitare / limitare l‟effetto:
      per sito: file robots.txt nella root del server
           che specifica le directory da non indicizzare
      per risorsa
         tag META in HTML:
         <META NAME=“ROBOTS” CONTENT=“NOINDEX, NOFOLLOW”>


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Intelligent Agents
                                           109

 Meta search engine
   fetching proattivo di pagine indicizzate da search engine per
    controllare il contenuto
 Auction agent
   partecipa ad aste online
   effettua query HTTP per implementare una strategia di
    bidding
 Browser special purpose
   Cobrowser (recommandation system e proactive fetching:
    Letizia)
   Collaborative browser: pattern di gruppo
   Offline browser


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Indice: Parte 2
                                          110

 Parte 2: Il World Wide Web
   Genesi e origini
   Componenti del WWW e Terminologia
   Componenti software: Il client
   Componenti software: il proxy
           Content Delivery Networks e Akamai
      Componenti software: il server




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Web proxy
                                       111

 Localizzati sulla comunicazione user-agent origin-
  server
 Presenti anche in altri protocolli (FTP, NNTP)
 Posizione e diverse funzionalità
      vicina allo user-agent
      vicina all‟origin server
      nel core della rete




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Proxy, gateways e tunnel
                                               112

 Proxy: intermediario che agisce come server per il
  client e come client per il server
 Gateway: usato per protocolli diversi (non HTTP)
      differenza con il proxy: lo user-agent è cosciente dell‟esistenza
       del proxy (e delle possibili modifiche)
 Tunnel: agisce a livello sintattico non semantico
   non altera il flusso HTTP

   lifetime durante la connessione, non oltre




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Classificazione di proxy
                                              113

 Caching proxy
   memorizzazione di risposte/richieste

 Transparent proxy
   non modifica sostanzialmente la richiesta/risposta
           al più aggiunge informazioni sul fatto che la richiesta/risposta è
            passata attraverso di sé
 Non-transparent proxy
   sostanziali modifiche
           esempio: anonymizer dell‟accesso a risorse




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Applicazioni dei proxy
                                              114

 Condivisione accesso al web
   ottimizzazione, con serializzazione di richieste su una unica
    connessione verso il server
 Caching
 Anonimizzazione del client
   eliminando header User-Agent in HTTP e informazioni sullo
    stato
 Trasformazione request/response
   personalizzazione/device adaptation

 Gateway verso sistemi non HTTP (FTP, Mail, etc)
 Filtering
   censorship



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Il ruolo dei proxy HTTP - 1
                                          115

 Gestione delle richieste/risposte HTTP
   identificazione (aggiunta di header)
   miglioramenti su protocollo (HTTP 1.1. invece che 1.0)
   gestione dei ritardi
   memorizzazione dello stato e gestione dei cookies

 Proxy come Web server
   interrogato come server (ma sfruttando la cache da proxy)

 Proxy chaining
   a diversi livelli di organizzazione gerarchica

 Configurazione proxy
   Proxy autoconfiguration file (javascript)



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Il ruolo dei proxy HTTP - 2
                                          116

 Reverse proxy (surrogate)
   localizzati davanti ad una batteria di server
           load balancing, fault tolerance
      sicurezza
      possono anche non usare HTTP per distribuire le richieste
       negli origin server
 Interception proxy
   preleva tutto il traffico HTTP (dagli strati inferiori)
   e applica la politica di proxy
   non bypassabile da modifiche configurazioni dei client




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Funzionalità offerte dai proxy - 1
                                           117

 Personalizzazione
    Fornire contenuti rilevanti sulla base delle
     preferenze degli utenti finali
             Link Personalization
                 Mostrati link più rilevanti per un determinato argomento
                 Fondamentale in e-commerce
             Content Personalization
                 Pagine differenti per differenti utenti sulla base della loro
                  storia di navigazione.
                 Anche per efficienza su PDA, smartphone, etc.
   Compressione dati e immagini
        Realizzata, mediante proxy server, dal gestore
         Vodafone per migliorare la velocità di connessione e
         per alleggerire il carico sulla propria rete GPRS.
                 Un processo trasparente per l’utente, che beneficia,
                  senza accorgersene, di miglioramenti continui e dunque
                  di velocità più elevate
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Funzionalità offerte dai proxy - 2
                                                118

    Adattamento di contenuti
            Accessi ad InterNet provenienti da nuovi ed eterogenei
             devices
               PDAs, laptops, cellular phones, set top boxes, hand
                held computers, TV Browsers, ecc.
               Differenti capabilities in termini di:
                       Network connectivity
                       Processing power
                       Storage
                       Display capabilities (screen size, color depth)
            Contenuti dinamici, multimediali ed interattivi
            Difficoltà per i portali Web nel fornire differenti versioni
             delle stesse pagine per differenti client devices che
             accedono alla rete.
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Indice: Parte 2
                                          119

 Parte 2: Il World Wide Web
   Genesi e origini
   Componenti del WWW e Terminologia
   Componenti software: Il client
   Componenti software: il proxy
         La evoluzione dei proxy in Content Developer Network
         Un esempio di Content Delivery Networks: Akamai
      Componenti software: il server




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La percezione utente di InterNet
                                        120




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Strutturazione geografica
                                             121



                                           Regional
                     Regional                                  Regional
                                             Net
                       Net                                       Net


                                                   Backbone
                                                              Regional
                    Regional
                                           Regional             Net
                      Net
                                             Net

                                     LAN     LAN        LAN


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La crescita della rete ed i Neutral Access
                                   Points
                                           122



                                                     ISP
                        ISP


                             NAP
                                                    NAP            ISP
    ISP                                Backbones

                       Business                    Consumer
                         ISP                         ISP

           LAN               LAN     LAN               Dial-up


G.Cattaneo - Università di Salerno                   Avellino, 12 Novembre 2008
Core + Reti di Accesso
                                                  123

                 DSL                                      Cable
               Always on                                Head Ends
                                                             Cable
                                Consumer                   networks
                                ISP (high)

                                                Core NAP Commercial
               Consumer                 NAP
                                              Networks     Mobile
                Mobile                                                       Satellite
                                                                             Fixed Wireless
              Cell Cell              Commercial            Consumer
                 Cell
                                        ISP                  ISP

                            LAN         LAN     LAN            Dial-up

G.Cattaneo - Università di Salerno                                  Avellino, 12 Novembre 2008
Il Core diventa “Intelligente”
                                               124
                 DSL                                   Cable
               Always on                             Head Ends

                                                         @home
                                     Covad


                                       NAP
                                                          NAP         ISP
                 Cingular
                                                                           Satellite
                                                                           Fixed Wireless
             Cell Cell
                Cell                  Sprint               AOL

                            LAN        LAN     LAN          Dial-up

G.Cattaneo - Università di Salerno                               Avellino, 12 Novembre 2008
Il flusso dei dati su WWW (a):
                                          architettura client-server
                                             125




                                                             Web server




    Nel progetto originale di Tim
     Berners-Lee
    Tipica “interazione statica”
    Anni 91-92

G.Cattaneo - Università di Salerno                             Avellino, 12 Novembre 2008
Il flusso dei dati su WWW (b):
                                          computazione lato server
                                            126


                                                             Web server




    Computazione server-side
    Common Gateway Interface
    Anni 92-93


G.Cattaneo - Università di Salerno                           Avellino, 12 Novembre 2008
Il flusso dei dati su WWW (c) :
                                                    le form
                                            127


                                                             Web server




    Le form: inserimento di dati
     sulla richiesta HTTP
    HTML 2.0
    Anni 93-94

G.Cattaneo - Università di Salerno                           Avellino, 12 Novembre 2008
Il flusso dei dati su WWW (d):
                                           computazione lato client
                                             128




                                                             Web server




    Contenuti eseguibili
          Fat client
    Altri linguaggi di scripting
    Anni 95-96
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Il flusso dei dati su WWW (e):
                                     architettura a 3 livelli (3-tier)
                                              129




                                                                  Application server

                                                            Web server




    Separa la logica della
     applicazione dalla                                                          Data
     presentazione                                                             repository
    Anni 96-97

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Il flusso dei dati su WWW (f):
                                       computazione lato proxy
                                            130




                                                             Application server

                                                        Web server




    Computazione
                                                                           Data
          indipendente dal server e dal client
                                                                         repository
    Intermediari:
          Entità software che modificano flussi di
           informazioni
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I Proxy nel WWW
                                          131

 Sorti per necessità
   All‟aumentare del traffico è necessario:
        Caching (Squid)
        Security (firewalls)
     All‟aumentare dei servizi è necessario :
        Integrazione
        Personalizzazione ed adattività
     All‟aumentare della eterogeneità dei terminali è necessario:
          Transcoding
     All‟aumentare del business è necessario:
          Un campo di intervento per l‟azienda:
               “Se non hai server (Oracle, etc.) e non hai browser (Microsoft)
               allora intervieni sui proxy (IBM) o sulla distribuzione dei
               contenuti (Akamai)”
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Content Distribution Network
                                        132

       Una rete dedicata di server, distribuita
    geograficamente, che può essere usata da Web
    Publisher per distribuire più efficientemente il
                  proprio contenuto
 Alcune tecniche utilizzate:
    push del contenuto per portarlo più vicino all‟end-user
    load balancing globale sulla rete dedicata di server

    aggiornamento dello stato delle cache

    Analisi di marketing efficienti ed affidabili tramite i file di
     log del traffico

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Alcuni dati e evoluzione dei CDN
                                      133

 Gli attori nel campo:
   Akamai ha il “dominio” del mercato (80%)

   Mirror Image

   Inktomi

   Limelight

   grandi ISP costruiscono il proprio CDN (come AT&T)

 1998-1999: con i CDN diventa più economico per una
  piccola compagna offrire servizi di grande qualità in
  maniera economica
 2000-2001: i CDN si provano essere efficaci
 2002-2004: i fornitori di CDN raddoppiano le entrate
  rispetto agli anni precedenti
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Indice: Parte 2
                                          134

 Parte 2: Il World Wide Web
   Genesi e origini
   Componenti del WWW e Terminologia
   Componenti software: Il client
   Componenti software: il proxy
         La evoluzione dei proxy in Content Developer Network
         Un esempio di Content Delivery Networks: Akamai
      Componenti software: il server




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La struttura di un CDN: Akamai
                                       135

 InterNet permette ad un content provider di
   raggiungere, con un unico investimento
   (possibilmente di limitate dimensioni) una platea di
   513 milioni di utenti (NUA, 8/2001)




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InterNet è una “rete di reti”
                                           136

 Migliaia di reti indipendenti
   unite da fornitori di backbone (dorsali)

 Le reti devono essere connesse l‟una all‟altra
   attraverso punti di peering
    pubblici o privati
    servono a scambiare pacchetti tra le due reti senza
     arrivare necessariamente ai Network Access Point tra
     backbone




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Cosa è necessario per far funzionare
                                   InterNet
                                      137

   Strategie per il routing
     All‟interno di una “rete” (Autonomous System):
             Internal Gateway Protocols: OSPF, RIP
         Tra “reti” (ASs) diverse:
             External Gateway Protocols: BGP
   Il problema: la scalabilità
     Protocolli internal non assicurano la scalabilità degli ASs

     Protocolli external permettono la connessione di numerosi AS,
       ignorando il routing fatto all‟interno




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Dove sono i “colli di bottiglia”
                                         138
  1.      First Mile
  2.      Peering
  3.      Backbone
  4.      Last Mile

         Limitazione non solamente alle prestazioni ma
               Alla crescita veloce delle richieste delle connessioni e del
                tipo di servizi
               Alla possibilità di reagire prontamente a improvvisi picchi
                di carico


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1. Il “First Mile”
                                           139

 • La velocità con cui l’utente
   accede ad un servizio è limitata
   dalla connettività che il Content
   Provider ha verso la rete

 Storicamente il primo bottleneck
   Alcuni esempi:
          I trailers di “Star Wars”
          Il Mars Lander
          I verbali e le relazioni sull‟impeachment di Clinton
          I siti di informazioni geosismiche in caso di terremoti in California

       Equivocato spesso per problemi di scalabilità di server
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2. I peering points (a)
                                              140


 Le caratteristiche del traffico
  (dati Akamai)
 Il traffico del WWW sembra
   equamente distribuito tra le
   oltre 7400 reti di InterNet
    Nessuna rete contribuisce per più
     del 5% del traffico totale
    La maggior parte delle reti
     contribuisce per meno dell‟1%



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2. I peering points (b)
                                              141

 Altre considerazioni:
   Con migliaia di reti ci devono essere almeno migliaia di
    peering points
 La equa distribuzione del carico indica che il traffico
   deve attraversare una quantità notevole di peering
      se una sola rete fosse responsabile di una quantità notevole del
       traffico, potrebbe bastare l‟attraversamento di un solo peering
       point per raggiungere la rete di destinazione
 La crescita delle reti (notevole) aumenterà la
   dimensione del problema


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3. I backbone
                                         142

  L’upgrade alla capacità di qualsiasi
     rete è immediatamente sorpassato
     dai servizi offerti, dalle richieste
     degli utenti o da entrambi (nma
     legge di Murphy)
• Un esempio:
  • Trasmissioni personalizzate del “The cooking channel”
      • 300 Kbs per stream
  • Uno dei maggiori backbone (UUNET)
      • Su Canada ed USA ha banda di 3,6 Gbs (tra città)
  • Poche decine di cooking channels bastano a saturare
    questa disponibilità di banda
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4. Il “Last Mile”
                                           143

 Più che un problema..
   Una soluzione

 La limitazione della banda per singolo utente serve
  ad evitare che InterNet “fonda”
 Un esempio:
      Il Cable Access Provider @Home
         Ha solamente 1 milione di abbonati (0,2% del totale di utenti)
         Ma è una delle reti che richiede più traffico (il 5% del totale)




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La soluzione dei Content Distribution
                                      Network
                                            144

 Distribuire le informazioni verso il “confine” delle reti
   (Edge delivery)
      Rendendo più veloce l‟accesso all‟utente
      Senza sovraccaricare troppo la struttura di InterNet
 Il deployment della soluzione (esempio di Akamai)
   20.000 server localizzati nei POP (Point of Presence) di oltre 1000
     ISP in 70 paesi (2007)
           Sistema operativo custom, Intel based
           Offerti gratuitamente a ISP di elevata dimensione
             Più di 10000 abbonati, condizioni di sicurezza, connettività alta

           Offrono una connessione persistente con il sito di origine
 85% degli utenti InterNet sono ad 1 hop da un server
   Akamai
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La infrastruttura di Akamai
                                          145

 Alloca più server Akamai ai siti colpiti da flash crowds
 Obiettivo della intera infrastruttura:
   dirigere la richiesta del client al server Akamai più vicino,

   disponibile ad accettare il carico

   con una certa probabilità di successo

 Più vicino: funzione della rete e delle caratteristiche di link
 Disponibile: funzione di carico della macchina e banda di
  rete disponibile
 Probabilità di successo: non tutti i server possono avere
  tutti gli oggetti da distribuire


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Identificazione server sull‟Edge
                                        146

 Trade-off tra caching DNS response time e reattività




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Akamai Resource Locator
                                          147

 Le informazioni embedded vengono tradotte così




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I compiti della infrastruttura
                                          148

 Controllo della rete con il meccanismo di DNS
      criteri nella risoluzione dei nomi
         tipo di servizio (server per Quicktime o solo per HTTP)
         stato di salute del server
         carico del server (CPU, Disk, Network)
         condizioni della rete
         localizzazione del client rispetto al server
         tipo di contenuto (mappato secondo tecniche di hashing)

 Monitoraggio rete
      end-to-end: agenti software che simulano utenti
      della intera rete InterNet
           confronto con dati storici permette il riconoscimento di situazioni
            anomale


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Real time Web Monitor … traffico!
                                     149




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Real time Web Monitor … attacchi!
                                     150




G.Cattaneo - Università di Salerno                 Avellino, 12 Novembre 2008
Consumo di news
                                          151




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Consumo di news per regione…
                                       152




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Le news più accedute (dal 2005)
                                       153




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I tipi di servizio di Akamai
                                            154

 Contenuto statico
   gestione della lifetime e cacheability

   secure connections

 Contenuto dinamico
   Edge Side Includes
           separa le pagine in pezzi con diversa cacheability
           assemblate dal server Akamai su richiesta
 Streaming media
   Windows Media Player, RealPlayer, Quicktime

   Necessaria:
           reazione veloce alla selezione del “entry-point” server ed ad una sua
            possible caduta
           trasmissione multi-path tra diversi server
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Indice: Parte 2
                                          155

   Il World Wide Web
   Componenti del WWW
   Terminologia
   Componenti software: Il client
   Componenti software: il proxy
   Componenti software: il server
         Gestione di una richiesta client
         Controllo dell‟accesso: autenticazione e autorizzazione
         Risposte dinamiche e gestione dello stato
         Caching
       Architettura dei Web Server
       Server hosting
       Apache


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Componenti software del WWW:
                                Web server
                                     156

 Compito: generare e trasmettere le risposte per le
  richieste dei client
 Composta di varie fasi:
      parsing della richiesta
      check di autorizzazioni
      associazione URL con un filename
      costruzione della risposta
      trasmissione della risposta




G.Cattaneo - Università di Salerno              Avellino, 12 Novembre 2008
Sito Web e server Web
                                             157

 Sito Web: insieme di pagine accessibili tramite la
  stessa url (per la parte hostname)
 Server Web: programma che soddisfa le richieste del
  client
 Web site:
      portali, business, intranet corporate, business-to-business,
       special event, portal, ricerca, gateway
 Web server:
   programma la cui efficienza dipende dalla stratta relazione con
    la piattaforma sottostante: S.O., CPU power, dischi, network
    bandwidth


G.Cattaneo - Università di Salerno                           Avellino, 12 Novembre 2008
Cattaneo Avellino12112008
Cattaneo Avellino12112008
Cattaneo Avellino12112008
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  • 1. InterNet : ieri, oggi e domani 1 STORIA DELLE TECNOLOGIE ALLA BASE DEL FENOMENO PIÙ DIFFUSO AL MONDO ED EVOLUZIONI FUTURE G. CATTANEO – UNIVERSITÀ DI SALERNO E-MAIL: CATTANEO@DIA.UNISA.IT AVELLINO, 12 NOVEMBRE 2008
  • 2. Indice del Seminario: Parte 1 2  La struttura di InterNet  Cosa è InterNet  cosa ci appare...  ... e cosa nasconde  La storia di InterNet…  La crescita dagli anni 50 ai giorni nostri!  Il presente di InterNet… ed il suo futuro.  Introduzione al World Wide Web  La rivoluzione del WEB 2.0 G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 3. Cosa è InterNet ? 3 Esistono molte risposte….  È la rete delle reti  È una rete Internazionale…  È l‟ultima moda…“Questa lavatrice funziona su InterNet!”  È un mezzo…  È il centro di tutto...  È un fine…  È la fine… G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 4. Cosa è InterNet ? 4  36,000,000 di link attivi  2,583,482,629 di indirizzi registrati  1,093,529,692 di utenti stimati G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 5. A cosa serve InterNet ? 5  Per cercare persone, indirizzi, società … ?  Per comunicare con vari mezzi  E-Mail  Telefoni VoIP  Chat (MSN – GTalk – ecc.)  Video conference  Per comprare on-line o fare “affari”  … e tanto altro … G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 6. Davvero… Cosa è InterNet? 6 Una comunità di utenti Reti di calcolatori interconnesse Un insieme di risorse disponibili G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 7. InterNet è una comunità dove... 7  Ci si incontra…e ci si conosce…  C‟è gente interessante… e gente noiosa  C‟è lo studioso, il buon samaritano  … così come il teppista ed il criminale  InterNet è una comunità  con un proprio linguaggio  delle proprie regole G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 8. Cosa è InterNet? … dipende! 8 Una comunità di utenti Reti di calcolatori interconnesse Un insieme di risorse disponibili G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 9. InterNet: una rete di reti di computer 9  Calcolatori collegati in modo da poter comunicare e condividere risorse formano una rete. G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 10. InterNet: una rete di reti di computer 10  InterNet è una rete di reti di calcolatori che usano lo stesso protocollo di comunicazione: TCP/IP G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 11. Cosa è InterNet?.. dipende! 11 Una comunità di utenti Reti di calcolatori interconnesse Un insieme di risorse disponibili G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 12. InterNet è un insieme di risorse! 12  Deposito di informazioni  affidabili e non affidabili  gratuite (?)  “senza fine” (= l’ago nel pagliaio)  Strumento di comunicazione  per transazioni commerciali  per abbattere le barriere  di spazio,  di lingua,  di cultura,  di nazione. G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 13. Le reti di computer 13 LAN Local Area Network MAN Metropolitan Area Network Wide Area WAN Network G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 14. Alla base di InterNet.. 14  I protocolli di comunicazione TCP/IP  Le reti locali (LAN)  Connessioni su Wide Area  Modem /xDSL  Linee dedicate  Fibre ottiche  Ponti Radio  Router G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 15. Un concetto di base: il modello client-server 15 Client (Consumer) Server (Provider)  Inizia la chiamata  Risponde alla chiamata  Esempi:  Esempi:  browser WWW  server WWW  lettori di e-mail  Name Server  Facile installazione  Gestione complessa  Locazione non rilevante  Locazione nota: Es. www.yahoo.it G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 16. La suite di protocolli TCP/IP 16  Un insieme di protocolli e standard  In uso dal 1982 e divenuto lo standard dei protocolli di interconnessione  Effettua la comunicazione dividendo il “messaggio” in pacchetti  Strutturato a livelli  IP (InterNet Protocol) descrive il formato dei pacchetti  TCP (Transmission Control Protocol) controlla il flusso dei pacchetti short G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 17. Il ruolo di TCP/IP 17 Applicazione SW Applicazione SW TCP/IP TCP/UDP TCP/UDP IP IP Hardware Hardware InterNet G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 18. Pacchetti IP 18  Tutto il traffico InterNet consiste di pacchetti di dati (packet)  Ogni pacchetto è lungo da 64 a 1500 byte  Ogni pacchetto ha (tra l‟altro):  un indirizzo IP sorgente  un indirizzo IP destinazione Sorgente  un carico di informazione Destinazione Informazione G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 19. Indirizzi IP (V4) 19  Consistono di 4 interi scritti in 4 byte (ottetti di bit) separati da punti:  Esempio: 192.41.218.1  Possono essere  assegnati permanentemente  assegnati all‟accensione della macchina  Disponibilità di  3.758.096.384 indirizzi diversi  A quando IP V6 ??? G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 20. E qualche previsione può andare storta 20  “Almost all of the many predictions now being made about 1996 hinge on the InterNet's continuing exponential growth. But I predict the InterNet, which only just recently got this section here in Infoworld, will soon go spectacularly supernova and in 1996 catastrophically collapse.”  quot;InterNet... ben presto esploderà in modo spettacolare, come una supernova, e nel 1996 collasserà catastroficamente.“ Fonte: Robert Metcalfe, fondatore della 3Com, inventore dello standard Ethernet per le reti informatiche locali un suo articolo per la rivista Infoworld di dicembre 1995. La frase è l'inizio dell'articolo. short G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 21. Una rete locale su TCP/IP 21 Rete Telefonica InterNet 192.41.218.211 192.41.218.254 Router 192.41.218.1 Ethernet 192.41.218.22 192.41.218.18 192.41.218.34 G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 22. Come viaggia un pacchetto 22 Destinazione Router Sorgente G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 23. Il compito dei router 23 Applicazion Router Router Router Applicazion e e TCP/UDP TCP/UDP IP IP IP IP IP Hardware Hardware Hardware Hardware Hardware  Ogni router ha una lista di destinazioni e dove deve inoltrare i pacchetti che arrivano  Il client deve solamente conoscere il primo router verso l‟esterno 23 G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 24. Domain Name System (DNS) 24  Indirizzi IP? No, grazie!  sono difficili da memorizzare  risulta facile confondersi  non permettono di “indovinare” l‟indirizzo  Il Domain Name System  è un archivio distribuito che associa domain name (mnemonici) a indirizzi IP  Esempio:  udsab.dia.unisa.it è associato a 192.41.218.1 G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 25. Come funziona il DNS? 25 ... .com .org .edu .mil .net .uk .fr .it .zw  Strutturazione gerarchica .unisa.it  Ogni domain name è composto da dia.unisa.it un top level domain (ultima parte) udsab.dia.unisa.it  Per ogni dominio e sottodominio esiste un calcolatore che risolve i nomi in indirizzi IP G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 26. Chi paga per InterNet? 26 Una assoluta novità nel campo della finanza internazionale:  Nessuno possiede InterNet:  ogni ente possiede (e paga) per la propria rete  Simile alle telefonate internazionali:  un utente italiano paga la bolletta al proprio ISP (alcuni anche gratuitamente)  anche se la sua telefonata “viaggia” su altre reti  Il carrier (ISP) si fa pagare dal cliente e paga il traffico verso le altre reti. G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 27. Chi governa InterNet? 27  … Nessuno  Esistono strutture per il coordinamento tecnico InterNet Society InterNet Assigned Numbers Authority InterNet Architecture Board (IAB) InterNet Engineering InterNet Research Task Force Task Force G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 28. InterNet Society 28  Fondata nel Gennaio 1992  Sede a Verston, Virginia (USA)  Organizzazione non-profit con lo scopo di:  favorire il coordinamento tecnologico  armonizzare lo sviluppo  offrire supporto (sia legale che $$$) ad altri organismi (IAB, IANA, IETF etc.) short G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 29. La struttura della InterNet Society 29 InterNet Society Members (Individuals and Organizations) Board of Trustees Advisory Council Secretariat Officers Executive President Director Vice-president Secretary Treasurer Committee on InterNet Technologically Committee on International Standards & Research Operations Emerging Disaster Relief Networking Infrastructure Coordination Countries Conference Committee on K-12 Network and Workshops Distributed System Security Infrastructure G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 30. I collegamenti della InterNet Society 30 ISOC Secretariat <isoc.org> IESG Secretariat IAB, IRTF <ietf.cnri.reston.v Secretariats, a.us> IANA <isi.edu> Reston VA US Reston VA US FIRST/CERT Marina del Rey CA US <cert.org> NIC Pittsburgh PA US <rs.internic.net> RIPE NCC Herndon VA US AP-NIC <ripe.net> <apnic.net> Amsterdam NL Tokyo12 Novembre 2008 JP G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino,
  • 31. InterNet Assigned Numbers Authority 31  Gestisce la standardizzazione dei parametri unici su InterNet, quali:  indirizzi dei computers (Indirizzi IP)  indirizzo (porte) dei protocolli usati  Delega strutture con compiti nazionali  Localizzata alla University of Southern California (USA) G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 32. InterNet Architecture Board 32  Responsabile della architettura di InterNet  Fornisce indicazioni all‟IETF sui temi  Non si occupa strettamente di problemi tecnici  Stimola e propone la creazione di Working Groups nell‟IRTF e IETF  Funge da “Corte d‟Appello” per il processo di standardizzazione dei WG dell‟IETF G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 33. InterNet Engineering Task Force 33 “IETF is the development arm of the InterNet”  Identifica e propone soluzioni tecniche tramite i Working Group  Specifica uso e sviluppo dei protocolli  Diviso in 9 aree, quali:  Security  Applications  User services G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 34. La storia di InterNet 34  Organizzata in decadi:  Anni 1950: il prologo  Anni 1960: la nascita  Anni 1970: la adolescenza  Anni 1980: il boom in ambito accademico  Anni 1990: il boom in ambito economico e sociale  Anni 2000: La convergenza delle reti  Anni 2010: ??? G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 35. Anni „50: il prologo 35  1957: la Unione Sovietica lancia lo Sputnik realizzando (per la prima volta dalla II guerra mondiale) il sorpasso tecnologico degli USA  1957: in risposta il Department of Defense (DoD) degli USA fa partire il programma Advanced Research Projects Agency (ARPA) per stimolare la ricerca scientifica applicabile nel campo militare. G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 36. Anni „60: la nascita il 1962: la ideazione 36  La RAND Corporation rappresenta il think-tank della guerra fredda per gli USA  Alla RAND si studia come progettare una rete che non sia facilmente distruggibile da un attacco nucleare sovietico e che possa lanciare la controffensiva  Leo Kleinrock (studente MIT) nel 61 propone la teoria delle reti a commutazione di pacchetto  Il team della RAND, diretto da Paul Baran, raccoglie il progetto in “On distributed Communications network” che enuncia i principi. G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 37. Anni „60: la nascita La prima rete a commutazione di pacchetto 37  Rete non centralizzata  Rete che si assume sia non affidabile comunque  Tutti i nodi sono uguali  Ogni nodo può passare, ricevere o spedire messaggi (suddivisi in pacchetti)  Ogni pacchetto si muove sulla rete risalendo fino alla sua destinazione.  Ogni pacchetto trova la sua strada sulle linee di comunicazione a disposizione. G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 38. Anni „60: la nascita 1965-1968: lo studio ed il progetto 38  1965: Il direttore del Programma per le ricerche Informatiche dell‟ARPA ottiene il supporto ($$) per lo studio di un prototipo di rete di computer.  1967: al convegno ACM Symposium on Operating Systems Principles, si presenta un articolo di Larry Roberts che presenta ARPANET!  1968: ARPA decide di presentare il progetto G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 39. Anni „60: la nascita 1969: Pronti? 39  La BBN Inc (di Bolt, Beranek, Newman) vince il contratto per costruire il primo router  Il primo router detto IMP (Information Message Processor) è basato su un calcolatore Honeywell 516 con 12K di memoria  La IBM non partecipa alla gara per il contratto G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 40. Anni „60: la nascita 1969:…. Via! 40  Viene costruita ARPANET su quattro nodi sulla costa Est e Ovest degli USA.  Protocollo usato: NCP (Network Control Protocol)  Data di nascita: 2 settembre 1969 G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 41. Anni „60: la nascita 1969: la prima struttura di ARPANET 41  University of California at Los Angeles (UCLA) con funzioni di Network Measurements Center su SDS Sigma 7.  Stanford Research Institute (SRI) come Network Information Center su SDS 940. Nel progetto: Doug Engelbart (inventore del mouse)  University of California at Santa Barbara (UCSB) su IBM 360.  University of UTAH su DEC PDP-10 Tutti calcolatori diversi! G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 42. Anni „70: la adolescenza 42  ALOHAnet sviluppata alla University of Hawaiie viene connessa ad ARPANET nel 1972  1971: Arpanet conta 15 nodi tra cui la NASA, MIT, Harvard, Stanford etc.  1972: Viene creato l‟ InterNetworking Working Group come struttura per “legiferare” sugli standard, presidente Vinton Cerf  Ray Tomlinson presenta alla BBN la e-mail (la posta elettronica)  ARPA diventa DARPA (la D sta per Defense) G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 43. Anni „70: la adolescenza 1973-1974 43  1973: ARPANET diventa internazionale:  University College of London  Royal Radar Establishment  La tesi di PhD di Bob Metcalfe propone i principi di Ethernet  Bob Kahn insieme a Vinton Cerf propongono i gateways tra reti diverse  File Transfer Protocol (FTP)  1974: Vinton Cerf e Bob Kahn propongono TCP il nuovo protocollo di comunicazione G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 44. Anni „70: la adolescenza 1975-1979 44  1976: Primo messaggio e-mail della Regina d‟Inghilterra  UUCP (Unix to Unix Copy) viene sviluppato ai AT&T Bell Labs.  1979: USENET (Newsgroups) nasce tra la Duke University e North Carolina University  ARPA fond l‟InterNet Configuration Control Board (precursore dell‟IAB) G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 45. Anni „80: la diffusione accademica 1981 45  Nasce BITNET, “Because It‟s Time NETwork” da una cooperazione alla City University of New York e fornisce e-mail e ftp  Nasce un consorzio CSNET di università non connesse ad ARPANET G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 46. Anni „80: la diffusione accademica 1982: lo sviluppo in Europa 46  EUNET (European Unix network) fornisce e- mail e USENET ad Olanda, Danimarca, Svezia e Gran Bretagna  ARPA propone di cambiare il protocollo NCP e di usare TCP/IP  Prima definizione di InterNet: rete di computer interconnessi tramite TCP/IP G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 47. Anni „80: la diffusione accademica 1983-1985: gateways tra reti 47  1983: si passa da NCP a TCP/IP  CSNET ed ARPANET vengono collegate mediante gateways  ARPANET si divide in ARPANET e MILNET (tipicamente militare)  UNIX incorpora TCP/IP nella versione 4.2 Berkeley  1984: introdotto il Domain Name Server  1000 computer connessi ad ARPANET G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 48. Anni „80: la diffusione accademica 1986-1987: NSFNET 48  La National Science Foundation americana fonda NSFNET e connette 5 centri di supercalcolo  NSFNET viene data in gestione a Merit Inc, IBM, ed MCI  Oltre 10,000 computer connessi a ARPANET  Oltre 1,000 computer connessi a Bitnet G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 49. Anni „80: la diffusione accademica 1988: la grande paura! 49  2 Novembre: Robert Morris scrive un programma (worm) capace di auto-propagarsi  Lo inietta sulla rete dall‟MIT, il virus si propaga a velocità non immaginate dallo stesso Morris  Chiama un amico ad Harvard per bloccarlo ma non ci riesce  Manda una email anonima (!) per aiutarli a combattere il virus ma la rete è già rallentata ed il suo messaggio non riesce ad arrivare G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 50. Anni „80: la diffusione accademica 1988: la grande paura! 50  A Berkely e Purdue University riescono ad intercettarlo e dopo 12 ore trovano un rimedio  Dopo un paio di giorni ARPANET torna alla normalità  6,000 dei 60,000 computer connessi sono stati infettati  I soldi spesi per recuperare alla normalità la rete vanno dai 200 ai 53,000 dollari per computer! G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 51. Anni „80: la diffusione accademica 1988: la ristrutturazione 51  Viene creato il CERT (Computer Emergency Response Team) dal DARPA  RIPE (Reseaux IP Europeens) coordina la gestione dei network europei  Vengono formate le strutture IETF e IRTF dell‟ InterNet Architecture Board  Paesi connessi a NSFNET: Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Islanda, Italia, Nuova Zelanda, Porto Rico etc... G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 52. Anni „90: la diffusione globale 1990: Muore Arpanet… viva InterNet! 52  1990: Muore Arpanet, vittima del proprio successo  Nasce il primo provider commerciale  Nascono i consorzi commerciali per l‟uso non accademico della rete  Viene presentato Gopher. Il suo autore dice: “E’ la prima applicazione InterNet che anche mia madre saprebbe usare!” G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 53. Anni „90: la diffusione globale 1991-93: I nuovi servizi su InterNet 53  1991: Il World Wide Web viene pensato nei laboratori del CERN, prima applicazione su InterNet europea!  1992: Si forma la InterNet Society  Più di 1 milione di computer connessi ad InterNet  1993: la Casa Bianca apre un sito WWW  InterNet Talk Radio (Radio via InterNet) inizia a trasmettere  La crescita del WW è al 341% annuo  La crescita del Gopher è al 997% annuo G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 54. Anni „90: la diffusione globale 1994 54  La pubblicità su InterNet: una ditta di avvocati manda milioni di messaggi di e-mail per pubblicizzare i loro servizi sulla richiesta di visti negli USA (“Green card lottery”).  Viene fondata la Netscape  WWW si avvicina ad essere il servizio più importante di InterNet G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 55. Anni „90: la diffusione globale 1995 55  NSFNET torna ad essere un provider solo per il mondo accademico: il resto del traffico (commerciale) passa sui provider privati.  La polizia di HongKong disconnette tutti i providers di Hong Kong tranne uno per catturare un hacker  Radio HK, la prima radio 24 ore su 24 su InterNet  WWW diventa il primo servizio (per uso)  Il Vaticano apre un proprio sito WWW G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 56. Anni „90: la diffusione globale 1996 56  Il primo ministro Malaysiano e il presidente delle Filippine si incontrano in videoconferenza su InterNet  Scoppia la guerra dei browser WWW tra Netscape e Microsoft (InterNet Explorer)  Paesi connessi: Eritrea, Andorra, Isole Togo Yemen e Zaire  La CIA, il Dipartimento di Giustizia USA ed altri uffici lamentano la irruzione di hacker sulle loro macchine G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 57. Anni „90: la diffusione globale 1997 57  Il Commercio Elettronico usa sempre più la rete InterNet  Viene introdotto dalla Posta Americana il francobollo elettronico scaricabile attraverso il WWW su InterNet  Programmi per la creazione facilitata di siti WWW  Tra gli altri si connettono a InterNet il Turkmenistan e le Seychelles G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 58. Anni „90: la diffusione globale 1998 58  Sistemi operativi come Windows 98 diventano strettamente dipendenti dall‟uso di InterNet  Il numero di pagine WWW disponibili è intorno ai 300 milioni  La ABC mette a disposizione i risultati elettorali USA con un giorno di anticipo (per errore!) G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 59. Anni „90: la diffusione globale 1999 59  InterNet pubblicamente accessibile in Arabia Saudita  First InterNet Bank of Indiana: la prima banca accessibile solamente da InterNet  Dominio .ps alla Palestina  Computer gratuiti a chi si abbona a InterNet negli USA G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 60. La crescita di InterNet negli anni „90 : Numero di Computers connessi 60 G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 61. La crescita di InterNet negli anni „90 : Il numero di domini registrati 61 G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 62. La crescita di InterNet negli anni „90 : Il numero di reti connesse 62 G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 63. La crescita di InterNet negli anni „90 : Il numero di siti web registrati 63 G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 64. Anni 2000: la Convergenza 64  Nasce il protocollo VoIP  I principali operatori telefonici si dotano di reti “digitali”  2003 Parte il progetto Open Source Asterisk per lo sviluppo di un centralino (PBX) software  2006 VoIP si diffonde anche per usi domestici G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 65. Anni 2000: la Convergenza 65  Fine anni „90 gli operatori di reti mobili passano a tecnologie digitali (GSM)  Si diffonde l‟accesso ad Internet da postazioni mobili (connessione dati GSM, GPRS, UMTS, HDSC) con banda da 9,6 Kb/s fino ad arrivare a 7 Mb/s  Sempre più utenti usano il cellulare per accedere ad internet o per leggere la posta. G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 66. Anni 2000: la Convergenza 66  2002 : Si afferma Wi-Fi come tecnologia alternativa a ethernet ma senza fili  2004 :Nascono i primi Hot Spot pubblici per consentire l‟access ad internet a viaggiatori in transito  2005 :Un decreto ministeriale liberalizza l‟uso delle bande di frequenza 2.4 Ghz e 5.4 Ghz occupate da Wi-Fi e HIPERLAN  2006 :Nascono i primi WISP  2008 :Molte grandi città come San Francisco o Città del Messico sono interamente coperte da una rete wireless G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 67. Anni 2000: la Convergenza 67  2006 Nasce l‟IPTV la televisione via InterNet  StreamerOne diffonde gratuitamente in via sperimentale 12 canali video in streamer …  Le regate di Coppa America (Luna Rossa) sono trasmesse su interNet in tutto il mondo  2006 i PC hanno un decoder per il digitale terrestre  WiMax garantisce migliore utilizzo delle bande radio e maggior numero di canali  2007 Asta pubblica per l‟acquisto delle licenze WiMax su tutto il territorio nazionale G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 68. InterNet oggi 68 Usage Pop. InterNet Usage Population % Growth World Regions % of Usage, % of ( 2007 Est.) Pop. 2000- World Latest Data World 2007 Africa 933,448,292 14.2 % 32,765,700 3.5 % 3.0 % 625.8 % Asia 3,712,527,624 56.5 % 389,392,288 10.5 % 35.6 % 240.7 % Europa 809,624,686 12.3 % 312,722,892 38.6 % 28.6 % 197.6 % Medio Oriente 193,452,727 2.9 % 19,382,400 10.0 % 1.8 % 490.1 % America del Nord 334,538,018 5.1 % 232,057,067 69.4 % 21.2 % 114.7 % America Latina 556,606,627 8.5 % 88,778,986 16.0 % 8.1 % 391.3 % Oceania / Australia 34,468,443 0.5 % 18,430,359 53.5 % 1.7 % 141.9 % WORLD TOTAL 6,574,666,417 100.0 % 1,093,529,692 16.6 % 100.0 % 202.9 % http://www.InterNetworldstats.com/stats.htm G.Cattaneo Avellino, 12 Novembre 2008
  • 69. InterNet oggi 69 http://www.InterNetworldstats.com/stats.htm G.Cattaneo Avellino, 12 Novembre 2008
  • 70. InterNet oggi 70 http://www.InterNetworldstats.com/stats.htm G.Cattaneo Avellino, 12 Novembre 2008
  • 71. Distribuzione degli Indirizzi IP nel mondo 71 Total IPs Country Total IPs Country 1,363,618,444 UNITED STATES 21,285,755 SPAIN 249,535,750 UNITED KINGDOM 20,777,618 SWEDEN 150,417,856 JAPAN 19,024,400 SWITZERLAND 97,522,499 CHINA 18,981,096 BRAZIL 87,382,081 GERMANY 17,568,992 TAIWAN 71,486,273 CANADA 16,176,133 MEXICO 68,111,111 FRANCE 14,048,603 RUSSIAN FEDERATION 50,807,005 KOREA 12,732,041 NORWAY 39,158,732 NETHERLANDS 12,360,208 FINLAND 30,864,980 AUSTRALIA 9,943,231 POLAND 30,158,420 MAURITIUS 8,841,301 AUSTRIA 29,582,812 ITALY 8,501,087 DENMARK 21,285,755 SPAIN 7,982,204 BELGIUM 20,777,618 SWEDEN 7,464,576 SOUTH AFRICA 19,024,400 SWITZERLAND 7,308,045 INDIA 18,981,096 BRAZIL 6,585,768 HONG KONG 17,568,992 TAIWAN 6,332,127 TURKEY 16,176,133 MEXICO 5,697,476 ISRAEL 71/20 G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 72. … ed in Italia ??? 72 La disponibilità di infrastrutture in fibra a copertura nazionale e di operatori alternativi è alquanto limitata CH BG VI nel mezzogiorno di Italia TO NO MI VRVR PD VE TS AL BO GE F FI RM Questo è essenzialmente dovuto alla carenza di domanda al NA BA sud che conseguentemente influenza le politiche dei prezzi! Esempio: Digital Divide PA CT  Centro-Nord - IRU 15anni: 4€/m  Sud - IRU 15anni: 10-20€/m G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 73. Il Digital Divide 73 Il ruolo cruciale della ICT nello stimolare lo sviluppo dei sistemi paese assume due aspetti: • Da una parte dà la possibilità ai paesi di modernizzare i loro sistemi di produzione ed incrementare la loro competitività tanto quanto mai in passato; • dall’altra, per quelle economie che non sono in grado di adattarsi al nuovo sistema tecnologico, i ritardi divengono sempre più incolmabili. Inoltre, l’abilità di muoversi all’interno dell’era dell’informazione dipende dalla capacità dell’intera società di essere educata e messa in grado di assimilare ed utilizzare informazioni complesse. Kofi Annan www.un.org www.digital-divide.it G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 74. Rapporto tra Rete e Mercato IT in Italia 74 Quanto costa “inseguire” il business ? Fonte: Assinform / NetConsulting G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 75. Perché ??? 75 Parlare di infrastrutture per le telecomunicazioni significa prevedere investimenti a lungo termine Quindi … cercare di prevedere il futuro G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 76. Ma non è facile prevedere il futuro 76 “With teletype interface and the Fortran language, the computer will be easy to use” ?!?!?!? G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 77. Soprattutto nelle telecomunicazioni … 77  “… Gli americani hanno bisogno del telefono; noi no. Abbiamo fattorini in abbondanza.” Sir William Preece, ingegnere capo Poste Britanniche, 1876 Questo cosiddetto 'telefono' ha troppi difetti per poterlo considerare seriamente come mezzo di comunicazione. Il dispositivo è intrinsecamente privo di valore, per quel che ci riguarda. Western Union Internal Memo, 1876 short G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 78. Ma cos‟è la larga banda 78  Un insieme di tecnologie che consentono di aumentare la velocità di comunicazione in generale e l‟accesso ad InterNet in particolare, sfruttando infrastrutture e tecnologie innovative per usufruire di servizi ad alta interattività  La larga banda è uno strumento irrinunciabile per rendere possibile la trasformazione del sistema culturale, economico-sociale e produttivo, senza la quale il Paese rischia di essere escluso dalla competizione internazionale  Lo sviluppo della larga banda in Italia è un obiettivo prioritario di politica economica G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 79. Vantaggi 79 Per i cittadini: accesso a servizi interattivi e multimediali Per le imprese e la PA: crescita economica e competitiva del sistema produttivo, ammodernamento dei sistemi organizzativi e gestionali integrazione fra i sistemi informativi Per la Ricerca: condivisione risorse e interoperabilità tra enti, diffusione della cultura e abbattimento delle frontiere geografiche G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 80. … E cosa certamente non è 80 Estensione di tecnologie e servizi noti Tentativo di sfruttare allo stremo tecnologie ormai concettualmente obsolete (basate su rame) Scarsa innovazione Infrastrutture ormai invecchiate (concepite per il trasporto della voce, SDH/ATM) Assenza di un modello di crescita sostenibile Gli esistenti modelli di acquisizione di circuiti digitali non sono accessibili economicamente per connessioni interdistrettuali Gli operatori tradizionali perpetuano una politica di SCARSITA‟ di banda (monopolio sul servizio e sulle infrastrutture) G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 81. I pro e i contro delle fibre ottiche 81 Punti di forza Debolezze + enorme banda disponibile – difficoltà di + immunità ai disturbi connettorizzazione e + leggerezza e flessibilità interfacciamento + meno pericolosa / costosa + sicurezza e protezione da – dispersioni intrusioni e intercettazioni – effetti non lineari G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 82. Esempio: I portanti sottomarini 82 I sistemi sottomarini trans-oceanici raggiungono attualmente i massimi valori di prodotto banda-distanza, e sono un ottimo esempio delle enormi potenzialità delle comunicazioni ottiche.  TAT 12/13: (Transatlantic link) operativo dal 1995, distanza massima 6200 Km, capacità (originale) 5 Gb/s per fibra  TPC 5: (Transpacific link) operativo dal 1996, distanza massima 8200 Km, capacità 5 Gb/s per fibra  TAT 14: operativo dal dicembre 2000, 16 canali WDM a 2.5 Gb/s  TPC 6: in fase di sviluppo, progettato per supportare 640 Gb/s con tecnologia WDM G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 83. Meglio di Moore … 83 Banda Capacità = (Bits / l) Gb/s (Banda / l) * 5120 Legge di 1280 Moore (la potenza 320 di calcolo raddoppia 80 ogni 18 mesi) 20 1996 1998 2000 2002 2004 Una singola fibra può trasportare tutto il traffico telefonico degli Stati Uniti in ora di punta. Il traffico trasportato dalle fibre attualmente installate è inferiore di diversi ordini di grandezza rispetto alla capacità disponibile. Fonte: K. Coffman & A. Odlyzko, “InterNet Growth: Is There A Moore’s Law For Data Traffic?” (research.att.com/~amo) G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 84. Sfatato il paradosso di Tanembaum 84 Consideriamo una singola fibra ottica: La tecnologia corrente consente 320 λ in una delle bande di frequenza Ogni λ ha una banda di 40 Gbit/s La capacità di trasporto è : 320 * 40*109 / 8 = 1600 GByte/sec Consideriamo un camion da 10 tonnellate: Una tape contiene 50 Gbyte, e pesa 100 g L’intero camion contiene ( 10000 / 0.1 ) * 50 Gbyte = 5 PByte Camion / fibra = 5 PByte / 1600 GByte/sec = 3125 s ≈ 1 ora Per distanze superiori a quelle che un camion può percorrere in 1 ora (50 km) oltre al tempo di carico/scarico di 100000 tapes LA FIBRA E’ VINCENTE!!! G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 85. Il Programma RUPAR 2 …Un‟opportunità per tutti 85 La disponibilità di fibra ottica è un potente mezzo abilitante di nuovi servizi (Centralizzazione servizi di ICT, convergenza fonia su IP) Per lo sviluppo economico e sociale, la fibra oggi ha le stesse potenzialità delle autostrade costruite negli anni 50 e 60 per creare nuove opportunità di sviluppo sociale e territoriale La grande quantità risorse stimola utilizzi della rete a cui non abbiamo ancora pensato (telepresenza, ubiquitous computing etc.) I costi e la complessità di rete si riducono significativamente (a 1/3 circa) a fronte di un incremento di prestazioni del 250% +Fibra = Innovazione e competitività attraverso la tecnologica Per il mondo della ricerca … … migliorando la PA … favorendo il sistema produttivo e lo sviluppo sociale e territoriale Videoconferenza G.Cattaneo - Università di Salerno Streaming12 Novembre 2008 Avellino,
  • 86. Il nuovo modello di rete 86 Architettura federata multidominio realizzata su 3 tiers:  Le reti locali a larga banda (MAN)  Le reti geografiche regionali e nazionali (WAN)  La rete pan-europea di interconnessione tra le NREN Infrastruttura proprietaria  Fibra dark in nolo o IRU Tecnologie ottiche per illuminare le fibre disponibili e economicamente accessibili (apparati DWDM per multiplazione di lambda a 10Gbit/sec, 40->100Gbit/sec a partire dal 2008) Ideale per soddisfare i requirements dei “grandi utenti”  La banda non sarà più una risorsa “scarsa”  Circuiti dedicati end-to-end e VPN facilmente configurabili  Integrazione reti metropolitane / regionali  Cross Border Fibre G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 87. Indice del Seminario: Parte 2 87  La struttura di InterNet  Introduzione al World Wide Web:  Genesi e origini  Componenti del WWW e Terminologia  Componenti software: Il client  Componenti software: il proxy  Content Delivery Networks e Akamai  Componenti software: il server  La rivoluzione del WEB 2.0 G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 88. La storia del World Wide Web 1945: il prologo 88  Luglio 1945: Vannevar Bush scrive un articolo: “As we may think”  Bush è il direttore della ricerca militare USA nella II guerra mondiale  Coordina (tra l‟altro)  il progetto Manhattan (la prima bomba atomica)  il progetto ENIAC (il primo calcolatore) G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 89. La storia del World Wide Web 1945: il prologo 89  La sua tesi: “Siamo alle soglie di una nuova era: l’era delle informazioni.” “La velocità con cui si produce conoscenza è molto maggiore della velocità degli strumenti con cui si accede alla conoscenza” “Dobbiamo trovare una maniera per facilitare l’accesso e la organizzazione delle informazioni in maniera più intuitiva.”  Propone il Memex:  uno strumento per mettere in relazione informazioni in maniera simile al cervello umano (Il primo ipertesto!)  “A memex is a device in which an individual stores all his books, records, and communications, and which is mechanized so that it may be consulted with exceeding speed and flexibility. It is an enlarged intimate supplement to his memory”. G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 90. Come sarebbe apparso il Memex (1945) 90  Una scrivania!  “It consists of a desk, and while it can presumably be operated from a distance, it is primarily the piece of furniture at which he works. On the top are slanting translucent screens, on which material can be projected for convenient reading. There is a keyboard, and sets of buttons and levers. Otherwise it looks like an ordinary desk.” G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 91. Il World Wide Web Il mezzo di comunicazione: J. Licklider (1968) 91  Precursore di human-computer interface  1962: memos su un “Galactic network” alla BBN  “The computer as a communication device”  on-line communities  face-to-face collaboration  computational grid  research facilities:  “Take any problem worthy of the name, and you find only a few people who can contribute effectively to its solution.”  “Bring these people together physically in one place to form a team, and you have trouble..”  “There has to be some way of facilitating communicant ion among people wit bout bringing them together in one place.” G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 92. Il World Wide Web Un precursore: Gopher (1991) 92  Progettato nel 1991  Sistema distribuito:  per accesso a informazioni  organizzato gerarchicamente G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 93. La storia del World Wide Web 1989-91: la nascita 93  Marzo 1989: prima proposta di Tim Berners-Lee al CERN di Ginevra nell‟articolo “Hypertext and CERN”  Il WWW viene proposto come maniera per condividere all’interno del CERN la incredibile mole di documenti disponibili  Nel 1990 viene realizzato il primo prototipo WWW su NEXT G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 94. La storia del World Wide Web 1989-91: la nascita 94  Marzo 1991: un semplice browser (client) è disponibile su varie piattaforme Hardware e Software  Agosto 1991: al mondo intero viene presentato il WWW mettendo a disposizione della intera rete i programmi e la architettura (postati sulle news) G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 95. La storia del World Wide Web 1992-93: la crescita 95  1992:  gennaio: presentazione al convegno AIHEP  diversi altri browser diventano disponibili  distribuzione di codice per sviluppare browsers  1993:  vengono rilasciati i primi browsers grafici  marzo: il traffico WWW è lo 0.1% del totale  settembre: il traffico WWW è 1% del totale G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 96. La storia del World Wide Web 1994: il Boom! 96  Viene fondata la Netscape  Maggio: la prima conferenza su WWW  Luglio: MIT e CERN fondano il WWW Consortium  Dicembre 1994: il CERN abbandona il progetto WWW  La “direzione” del progetto passa dall‟Europa agli USA. G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 97. La storia del World Wide Web 1995: Lo sviluppo Tecnico 97  Esce Windows 95 e la Microsoft lancia Microsoft Network  Netscape quotata in borsa realizza incrementi record  La Sun presenta Java un linguaggio per eseguire programmi all‟interno dei browser  Presentato VRML (Virtual reality Markup Language): WWW tridimensionale! G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 98. La storia del World Wide Web 1996-97: Lo sviluppo Commerciale 98  La Microsoft rende InterNet Explorer un pericoloso concorrente di Netscape  Lotta tra Netscape e Microsoft per guidare i nuovi standard  Il WWW viene usato per vendite per corrispondenza: i primi listini disponibili  Il Commercio Elettronico:  transazioni sicure su WWW  primi acquisti via WWW  La Microsoft con Windows 98 include InterNet Explorer come parte del Sistema Operativo  La Netscape fa causa alla Antitrust contro la Microsoft G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 99. Indice: Parte 2 99  Parte 2: Il World Wide Web  Genesi e origini  Componenti del WWW e Terminologia  Componenti software: Il client  Componenti software: il proxy  Content Delivery Networks e Akamai  Componenti software: il server G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 100. Le componenti del WWW 100  Componenti semantiche  Meccanismo di naming  URI: Uniform Resource Identifiers  Linguaggio di rappresentazione dei documenti  HTML: HyperText Markup Language  Protocollo di comunicazione  HTTP: HyperText Transfer Protocol  Componenti software  client  proxy  server G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 101. Alcuni termini di uso - 1 101  Web content  risorsa: dati/servizi identificati da una URI  messaggio: unita di comunicazione HTTP  header: porzione di controllo di un messaggio  entità/body: informazione (payload) di un messaggio  Componenti software  User agent: programma che dà inizio ad una richiesta  Origin server: server dove la risorsa risiede  Intermediario: componente tra client e server  proxy, gateway e tunnel  Proxy: componente che è server per il client e client per il server G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 102. Alcuni termini di uso - 2 102  Standardizzazione  IETF: InterNet Engineering Task Force  RFC: Request for comments  MUST/SHOULD/MAY: differenti livelli di compliance con un protocollo  Traffico e performances Web  Latenza: tempo tra inizio di una azione ed il primo indizio di una risposta  User-perceived latency: tempo tra una azione di un utente e l‟inizio di display della risposta  Bandwidth: traffico per unità di tempo  Workload: input ricevuti da componente per unità di tempo G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 103. Indice: Parte 2 103  Parte 2: Il World Wide Web  Genesi e origini  Componenti del WWW e Terminologia  Componenti software: Il client  Componenti software: il proxy  Content Delivery Networks e Akamai  Componenti software: il server G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 104. Componenti software del Web: client 104  Per la prospettiva “utente”: il client è il Web  Tipologie di client  browser  spider  software agent  offline browsers  cobrowsers  Il client come interfaccia universale a servizi  SOAP (ed il ruolo del browser in Service Oriented Arch.)  applicazioni “realmente” indipendenti dalla piattaforma  pulling tradizionale incrementato con il pushing con AJAX G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 105. Evoluzione del browser 105  Da browser testuali, velocemente si passa a browser grafici  Linemode (CERN), Viola, Midas, Mosaic…  Funzionalità  iniziazione di una richiesta HTTP (click, bookmark, type)  caching  uso di una porzione di filesystem locale  cache revalidation (via HTTP HEAD):  strong (ad ogni richiesta) o weak (con euristica, decide se rivalidare)  headers del messaggio (es. info su user agent in HTTP)  gestione risposta (configurazione utente) G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 106. Configurazione browser 106  Appearance della risorsa richiesta  gestione di font, colori, stylesheets, embedded images,  Scelte semantiche  scelta degli intermediari da usare  scelta del linguaggio preferito (quando una risorsa è disponibile in varianti)  uso di Accept-Language header in HTTP  Caching  Gestione risposte  Cookies  External viewers (plugins, programmi) G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 107. Cookies 107  HTTP come protocollo stateless  scelta progettuale felice motivo del suo successo  Necessario però elaborare uno schema di gestione dello stato di un browser  Cookie: informazione circa lo stato, inviato dal server al user agent e da questi memorizzato (persistentemente)  Usati per il tracking (shopping cart)  Header HTTP:  Set-Cookie: (da server a client)  Cookie (da client a server)  Controllo utente:  gestione (politica di accettazione, replace, invalidate)  privacy (embedded items che producono cookies “nascosti”) G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 108. Spiders 108  User agent che cercano informazioni automaticamente  Visita ricorsiva a partire da pagine note  Impatto notevole sul server e sulla rete  Tecniche per evitare / limitare l‟effetto:  per sito: file robots.txt nella root del server  che specifica le directory da non indicizzare  per risorsa  tag META in HTML: <META NAME=“ROBOTS” CONTENT=“NOINDEX, NOFOLLOW”> G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 109. Intelligent Agents 109  Meta search engine  fetching proattivo di pagine indicizzate da search engine per controllare il contenuto  Auction agent  partecipa ad aste online  effettua query HTTP per implementare una strategia di bidding  Browser special purpose  Cobrowser (recommandation system e proactive fetching: Letizia)  Collaborative browser: pattern di gruppo  Offline browser G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 110. Indice: Parte 2 110  Parte 2: Il World Wide Web  Genesi e origini  Componenti del WWW e Terminologia  Componenti software: Il client  Componenti software: il proxy  Content Delivery Networks e Akamai  Componenti software: il server G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 111. Web proxy 111  Localizzati sulla comunicazione user-agent origin- server  Presenti anche in altri protocolli (FTP, NNTP)  Posizione e diverse funzionalità  vicina allo user-agent  vicina all‟origin server  nel core della rete G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 112. Proxy, gateways e tunnel 112  Proxy: intermediario che agisce come server per il client e come client per il server  Gateway: usato per protocolli diversi (non HTTP)  differenza con il proxy: lo user-agent è cosciente dell‟esistenza del proxy (e delle possibili modifiche)  Tunnel: agisce a livello sintattico non semantico  non altera il flusso HTTP  lifetime durante la connessione, non oltre G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 113. Classificazione di proxy 113  Caching proxy  memorizzazione di risposte/richieste  Transparent proxy  non modifica sostanzialmente la richiesta/risposta  al più aggiunge informazioni sul fatto che la richiesta/risposta è passata attraverso di sé  Non-transparent proxy  sostanziali modifiche  esempio: anonymizer dell‟accesso a risorse G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 114. Applicazioni dei proxy 114  Condivisione accesso al web  ottimizzazione, con serializzazione di richieste su una unica connessione verso il server  Caching  Anonimizzazione del client  eliminando header User-Agent in HTTP e informazioni sullo stato  Trasformazione request/response  personalizzazione/device adaptation  Gateway verso sistemi non HTTP (FTP, Mail, etc)  Filtering  censorship G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 115. Il ruolo dei proxy HTTP - 1 115  Gestione delle richieste/risposte HTTP  identificazione (aggiunta di header)  miglioramenti su protocollo (HTTP 1.1. invece che 1.0)  gestione dei ritardi  memorizzazione dello stato e gestione dei cookies  Proxy come Web server  interrogato come server (ma sfruttando la cache da proxy)  Proxy chaining  a diversi livelli di organizzazione gerarchica  Configurazione proxy  Proxy autoconfiguration file (javascript) G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 116. Il ruolo dei proxy HTTP - 2 116  Reverse proxy (surrogate)  localizzati davanti ad una batteria di server  load balancing, fault tolerance  sicurezza  possono anche non usare HTTP per distribuire le richieste negli origin server  Interception proxy  preleva tutto il traffico HTTP (dagli strati inferiori)  e applica la politica di proxy  non bypassabile da modifiche configurazioni dei client G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 117. Funzionalità offerte dai proxy - 1 117  Personalizzazione  Fornire contenuti rilevanti sulla base delle preferenze degli utenti finali  Link Personalization  Mostrati link più rilevanti per un determinato argomento  Fondamentale in e-commerce  Content Personalization  Pagine differenti per differenti utenti sulla base della loro storia di navigazione.  Anche per efficienza su PDA, smartphone, etc.  Compressione dati e immagini  Realizzata, mediante proxy server, dal gestore Vodafone per migliorare la velocità di connessione e per alleggerire il carico sulla propria rete GPRS.  Un processo trasparente per l’utente, che beneficia, senza accorgersene, di miglioramenti continui e dunque di velocità più elevate G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 118. Funzionalità offerte dai proxy - 2 118  Adattamento di contenuti  Accessi ad InterNet provenienti da nuovi ed eterogenei devices  PDAs, laptops, cellular phones, set top boxes, hand held computers, TV Browsers, ecc.  Differenti capabilities in termini di:  Network connectivity  Processing power  Storage  Display capabilities (screen size, color depth)  Contenuti dinamici, multimediali ed interattivi  Difficoltà per i portali Web nel fornire differenti versioni delle stesse pagine per differenti client devices che accedono alla rete. G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 119. Indice: Parte 2 119  Parte 2: Il World Wide Web  Genesi e origini  Componenti del WWW e Terminologia  Componenti software: Il client  Componenti software: il proxy  La evoluzione dei proxy in Content Developer Network  Un esempio di Content Delivery Networks: Akamai  Componenti software: il server G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 120. La percezione utente di InterNet 120 G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 121. Strutturazione geografica 121 Regional Regional Regional Net Net Net Backbone Regional Regional Regional Net Net Net LAN LAN LAN G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 122. La crescita della rete ed i Neutral Access Points 122 ISP ISP NAP NAP ISP ISP Backbones Business Consumer ISP ISP LAN LAN LAN Dial-up G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 123. Core + Reti di Accesso 123 DSL Cable Always on Head Ends Cable Consumer networks ISP (high) Core NAP Commercial Consumer NAP Networks Mobile Mobile Satellite Fixed Wireless Cell Cell Commercial Consumer Cell ISP ISP LAN LAN LAN Dial-up G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 124. Il Core diventa “Intelligente” 124 DSL Cable Always on Head Ends @home Covad NAP NAP ISP Cingular Satellite Fixed Wireless Cell Cell Cell Sprint AOL LAN LAN LAN Dial-up G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 125. Il flusso dei dati su WWW (a): architettura client-server 125 Web server  Nel progetto originale di Tim Berners-Lee  Tipica “interazione statica”  Anni 91-92 G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 126. Il flusso dei dati su WWW (b): computazione lato server 126 Web server  Computazione server-side  Common Gateway Interface  Anni 92-93 G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 127. Il flusso dei dati su WWW (c) : le form 127 Web server  Le form: inserimento di dati sulla richiesta HTTP  HTML 2.0  Anni 93-94 G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 128. Il flusso dei dati su WWW (d): computazione lato client 128 Web server  Contenuti eseguibili  Fat client  Altri linguaggi di scripting  Anni 95-96 G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 129. Il flusso dei dati su WWW (e): architettura a 3 livelli (3-tier) 129 Application server Web server  Separa la logica della applicazione dalla Data presentazione repository  Anni 96-97 G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 130. Il flusso dei dati su WWW (f): computazione lato proxy 130 Application server Web server  Computazione Data  indipendente dal server e dal client repository  Intermediari:  Entità software che modificano flussi di informazioni G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 131. I Proxy nel WWW 131  Sorti per necessità  All‟aumentare del traffico è necessario:  Caching (Squid)  Security (firewalls)  All‟aumentare dei servizi è necessario :  Integrazione  Personalizzazione ed adattività  All‟aumentare della eterogeneità dei terminali è necessario:  Transcoding  All‟aumentare del business è necessario:  Un campo di intervento per l‟azienda: “Se non hai server (Oracle, etc.) e non hai browser (Microsoft) allora intervieni sui proxy (IBM) o sulla distribuzione dei contenuti (Akamai)” G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 132. Content Distribution Network 132 Una rete dedicata di server, distribuita geograficamente, che può essere usata da Web Publisher per distribuire più efficientemente il proprio contenuto  Alcune tecniche utilizzate:  push del contenuto per portarlo più vicino all‟end-user  load balancing globale sulla rete dedicata di server  aggiornamento dello stato delle cache  Analisi di marketing efficienti ed affidabili tramite i file di log del traffico G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 133. Alcuni dati e evoluzione dei CDN 133  Gli attori nel campo:  Akamai ha il “dominio” del mercato (80%)  Mirror Image  Inktomi  Limelight  grandi ISP costruiscono il proprio CDN (come AT&T)  1998-1999: con i CDN diventa più economico per una piccola compagna offrire servizi di grande qualità in maniera economica  2000-2001: i CDN si provano essere efficaci  2002-2004: i fornitori di CDN raddoppiano le entrate rispetto agli anni precedenti G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 134. Indice: Parte 2 134  Parte 2: Il World Wide Web  Genesi e origini  Componenti del WWW e Terminologia  Componenti software: Il client  Componenti software: il proxy  La evoluzione dei proxy in Content Developer Network  Un esempio di Content Delivery Networks: Akamai  Componenti software: il server G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 135. La struttura di un CDN: Akamai 135  InterNet permette ad un content provider di raggiungere, con un unico investimento (possibilmente di limitate dimensioni) una platea di 513 milioni di utenti (NUA, 8/2001) G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 136. InterNet è una “rete di reti” 136  Migliaia di reti indipendenti  unite da fornitori di backbone (dorsali)  Le reti devono essere connesse l‟una all‟altra attraverso punti di peering  pubblici o privati  servono a scambiare pacchetti tra le due reti senza arrivare necessariamente ai Network Access Point tra backbone G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 137. Cosa è necessario per far funzionare InterNet 137  Strategie per il routing  All‟interno di una “rete” (Autonomous System):  Internal Gateway Protocols: OSPF, RIP  Tra “reti” (ASs) diverse:  External Gateway Protocols: BGP  Il problema: la scalabilità  Protocolli internal non assicurano la scalabilità degli ASs  Protocolli external permettono la connessione di numerosi AS, ignorando il routing fatto all‟interno G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 138. Dove sono i “colli di bottiglia” 138 1. First Mile 2. Peering 3. Backbone 4. Last Mile  Limitazione non solamente alle prestazioni ma  Alla crescita veloce delle richieste delle connessioni e del tipo di servizi  Alla possibilità di reagire prontamente a improvvisi picchi di carico G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 139. 1. Il “First Mile” 139 • La velocità con cui l’utente accede ad un servizio è limitata dalla connettività che il Content Provider ha verso la rete  Storicamente il primo bottleneck  Alcuni esempi:  I trailers di “Star Wars”  Il Mars Lander  I verbali e le relazioni sull‟impeachment di Clinton  I siti di informazioni geosismiche in caso di terremoti in California  Equivocato spesso per problemi di scalabilità di server G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 140. 2. I peering points (a) 140  Le caratteristiche del traffico (dati Akamai)  Il traffico del WWW sembra equamente distribuito tra le oltre 7400 reti di InterNet  Nessuna rete contribuisce per più del 5% del traffico totale  La maggior parte delle reti contribuisce per meno dell‟1% G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 141. 2. I peering points (b) 141  Altre considerazioni:  Con migliaia di reti ci devono essere almeno migliaia di peering points  La equa distribuzione del carico indica che il traffico deve attraversare una quantità notevole di peering  se una sola rete fosse responsabile di una quantità notevole del traffico, potrebbe bastare l‟attraversamento di un solo peering point per raggiungere la rete di destinazione  La crescita delle reti (notevole) aumenterà la dimensione del problema G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 142. 3. I backbone 142  L’upgrade alla capacità di qualsiasi rete è immediatamente sorpassato dai servizi offerti, dalle richieste degli utenti o da entrambi (nma legge di Murphy) • Un esempio: • Trasmissioni personalizzate del “The cooking channel” • 300 Kbs per stream • Uno dei maggiori backbone (UUNET) • Su Canada ed USA ha banda di 3,6 Gbs (tra città) • Poche decine di cooking channels bastano a saturare questa disponibilità di banda G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 143. 4. Il “Last Mile” 143  Più che un problema..  Una soluzione  La limitazione della banda per singolo utente serve ad evitare che InterNet “fonda”  Un esempio:  Il Cable Access Provider @Home  Ha solamente 1 milione di abbonati (0,2% del totale di utenti)  Ma è una delle reti che richiede più traffico (il 5% del totale) G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 144. La soluzione dei Content Distribution Network 144  Distribuire le informazioni verso il “confine” delle reti (Edge delivery)  Rendendo più veloce l‟accesso all‟utente  Senza sovraccaricare troppo la struttura di InterNet  Il deployment della soluzione (esempio di Akamai)  20.000 server localizzati nei POP (Point of Presence) di oltre 1000 ISP in 70 paesi (2007)  Sistema operativo custom, Intel based  Offerti gratuitamente a ISP di elevata dimensione  Più di 10000 abbonati, condizioni di sicurezza, connettività alta  Offrono una connessione persistente con il sito di origine  85% degli utenti InterNet sono ad 1 hop da un server Akamai G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 145. La infrastruttura di Akamai 145  Alloca più server Akamai ai siti colpiti da flash crowds  Obiettivo della intera infrastruttura:  dirigere la richiesta del client al server Akamai più vicino,  disponibile ad accettare il carico  con una certa probabilità di successo  Più vicino: funzione della rete e delle caratteristiche di link  Disponibile: funzione di carico della macchina e banda di rete disponibile  Probabilità di successo: non tutti i server possono avere tutti gli oggetti da distribuire G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 146. Identificazione server sull‟Edge 146  Trade-off tra caching DNS response time e reattività G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 147. Akamai Resource Locator 147  Le informazioni embedded vengono tradotte così G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 148. I compiti della infrastruttura 148  Controllo della rete con il meccanismo di DNS  criteri nella risoluzione dei nomi  tipo di servizio (server per Quicktime o solo per HTTP)  stato di salute del server  carico del server (CPU, Disk, Network)  condizioni della rete  localizzazione del client rispetto al server  tipo di contenuto (mappato secondo tecniche di hashing)  Monitoraggio rete  end-to-end: agenti software che simulano utenti  della intera rete InterNet  confronto con dati storici permette il riconoscimento di situazioni anomale G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 149. Real time Web Monitor … traffico! 149 G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 150. Real time Web Monitor … attacchi! 150 G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 151. Consumo di news 151 G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 152. Consumo di news per regione… 152 G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 153. Le news più accedute (dal 2005) 153 G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 154. I tipi di servizio di Akamai 154  Contenuto statico  gestione della lifetime e cacheability  secure connections  Contenuto dinamico  Edge Side Includes  separa le pagine in pezzi con diversa cacheability  assemblate dal server Akamai su richiesta  Streaming media  Windows Media Player, RealPlayer, Quicktime  Necessaria:  reazione veloce alla selezione del “entry-point” server ed ad una sua possible caduta  trasmissione multi-path tra diversi server G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 155. Indice: Parte 2 155  Il World Wide Web  Componenti del WWW  Terminologia  Componenti software: Il client  Componenti software: il proxy  Componenti software: il server  Gestione di una richiesta client  Controllo dell‟accesso: autenticazione e autorizzazione  Risposte dinamiche e gestione dello stato  Caching  Architettura dei Web Server  Server hosting  Apache G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 156. Componenti software del WWW: Web server 156  Compito: generare e trasmettere le risposte per le richieste dei client  Composta di varie fasi:  parsing della richiesta  check di autorizzazioni  associazione URL con un filename  costruzione della risposta  trasmissione della risposta G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008
  • 157. Sito Web e server Web 157  Sito Web: insieme di pagine accessibili tramite la stessa url (per la parte hostname)  Server Web: programma che soddisfa le richieste del client  Web site:  portali, business, intranet corporate, business-to-business, special event, portal, ricerca, gateway  Web server:  programma la cui efficienza dipende dalla stratta relazione con la piattaforma sottostante: S.O., CPU power, dischi, network bandwidth G.Cattaneo - Università di Salerno Avellino, 12 Novembre 2008