3. CAPITALE Città del Messico
•SUPERFICIE 1.958.201 km²
•POPOLAZIONE 103.088.021 ab
•DENSITÀ 53ab/km²
•ORDINAMENTO DELLO
STATO
Repubblica Federale
•LINGUA Spagnolo
•RELIGIONE Cattolica in maggioranza
•MONETA Peso messicano
•PIL/ab 7.298 $ USA
•ISU 0,814(53°)
4. I CONFINI
Il Messico confina a nord con gli stati
uniti,a sud-est con Guatemala e Belize;a
est si affaccia sul Golfo del Messico e a
ovest sull’Oceano Pacifico.
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6. IL TERRITORIO E IL CLIMA
I territorio presenta due penisole principali,quella di California a ovest e quella
dello Yucatàn a sud-est. È occupato in gran parte da un altopiano ai lati del
quale si sviluppano le catene montuose della Sierra Madre Orientale e
Occidentale;la zona d’incontro tra le due Sierre è caratterizzata da coni
vulcanici molto elevati.
Il Messico,attraversato dal Tropico del Cancro,ha un clima influenzato
principalmente dalle differenze di altitudine e dagli oceani.
Accanto a steppe e deserti, a nord troviamo le “ tierras frias” , terre fredde che
superano i 2000m con clima di alta montagna. Al centro le “ tierras templadas”
,con un clima tropicale temperato,mentre le “tierras calientes”,lungo le fasce
costiere,sono coperte da estese foreste e hanno un clima tropicale con
temperature elevate.
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8. LA POPOLAZIONE E LE CITTÀ
Il Messico ha circa 103.000.000 abitanti ,per il 64 % meticci;il 18% sono
amerindi,cioè indigeni.Negli ultimi decenni è stata applicata con successo
una rigida politica demografica per contenere la crescita della popolazione
che,negli anni fra il 1950 e il 1980,era aumentata del 3% l’anno.Forte anche
l’incremento dell’inurbamento:l’agglomerato urbano di Città del Messico
supera i 20.000.000 di abitanti.La lingua ufficiale è lo spagnolo,ma si
parlano anche lingue amerinde.Un fenomeno di rilievo è costituito
dall’emigrazione (sia legale che clandestina),che si dirige soprattutto verso
gli USA,attraverso la lunga frontiera che divide i due paesi.La religione è
cattolica cristiana.
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10. L’ECONOMIA
L’economia ha registrato una notevole crescita, ma sono presenti ancora
forti squilibri e disuguaglianze. Nel settore primario l’agricoltura
comprende, oltre alle colture cerealicole (soprattutto il mais che, con i
fagioli, costituisce la base dell’alimentazione), colture per l’industria tessile
(agave, cotone) e colture di piantagione (tabacco, caffè, canna da
zucchero, banane e cacao). Di grande rilievo, oltre alla pesca, è
l’allevamento dei bovini da carne e dei suini. Nel Golfo del Messico si
trovano giacimenti di idrocarburi dai quali si estraggono petrolio e gas
naturale. Il Messico è il terzo produttore mondiale di argento e ai primi
posti per piombo, zinco e mercurio. Importante è il comparto industriale
(26% del PIL). Molto sviluppato il turismo, lungo le coste e nelle località
archeologiche.
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12. DAI MAYA ALLA REPUBBLICA FEDERALE
Il Messico è una Repubblica federale composta dal Distretto federale,con Città
del Messico,e da 31 Stati.Il nome ufficiale del paese è Estados Unidos
Mexicanos.La sua storia può essere suddivisa in grandi tappe:
•L’epoca precolombiana,dominata fino al XIV sec dalle culture
Maya,Olmeca,Azteca;
•La conquista degli Spagnoli,capitanati da Hernàn Cortés,che in cinque anni
occuparono l’intera America Centrale (1521);
•Il viceregno della Nuova Spagna (1521-1821),concluso con l’indipendenza;
•L’occupazione statunitense (1847-1848),che si concluse con la perdita di più
della metà del territorio;
•La formazione dell’impero messicano (1864-1867) sotto l’arciduca
Massimiliano d’Asburgo,fatti uccidere da Benito Juàrez;
•La rivoluzione Messicana (1911-1920),alla quale si giunse dopo un lungo
periodo di conflitti politico-militari e il governo di Porfirio Dìaz;
•Il governo del Partito Rivoluzionario Istituzionale,concluso nel 2000 dopo 71
anni ininterrotti.Dal 1994,la guerriglia dell’Esercito Zapatista di Liberazione
Nazionale nello stato del Chiapas,sotto la guida del Subcomandante
Marcos,rivendicò il riconoscimento dei diritti delle popolazioni indigene.
17. LA MUSICA
Le culture indie hanno influenzato e influenzano tuttora la musica e la danza moderna, come dimostra
la presenza e il successo della Compagnia del ballo Folkloristico del Messico.
Nell’ambito della musica popolare il repertorio è molto ampio: si passa dalle danze tradizionali di
origine india come la jarana, l’huapungo e il jarbe alla musica ranchera (il country messicano)
magistralmente rappresentato dalle voci di Pedro Infante e Chavela Vargas, la cui esecuzione è
sovente affidata ai mariachi, piccole orchestre itineranti tradizionali.
Alcuni antichi strumenti tradizionali come tamburi doppi, nacchere, flauti, sonagliere, rasperas, ecc.
vengono utilizzati nelle feste durante le quali si eseguono danze indie; tra queste, in particolare, la
Danza degli Zapotechi di Oaxaca, quelle dell’Uccello Quetzal con costumi variopinti e ornati di piume
dei Nahua nel Puebla, quelle eseguite in occasione dell'esibizione di voladores che si realizzano
soprattutto durante fiestas popolari.
Altri generi musicali sono il corrido, derivato dalla romanza spagnola, la sandunga chiapanenca (in
ritmo di valzer originaria
dello stato del chiapas), il son (una melodia di danza che si caratterizza a seconda della regione di
provenienza), la canción ranchera, i ritmi importati dai Caraibi (mambo, salsa, merengue), il bolero e
la cueca; che sono tra gli stili tradizionali più frequentemente usati nella canciòn mexicana, il genere
musicale maggiormente diffuso soprattutto (grazie a mezzi di comunicazione come la radio o la
televisione), col quale si raccontano in musica fatti di cronaca, storie e leggende.
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19. LA LUCHA LIBRE
La Lucha Libre (in italiano lotta libera) è uno stile di wrestling nato in Messico negli
anni trenta e attualmente molto diffuso in territorio messicano. La caratteristica
principale della lucha libre è lo stile di lotta utilizzato, molto più veloce del classico
wrestling: si preferisce di gran lunga l'uso di manovre aeree a scapito della forza
fisica, sacrificando spesso il realismo dei match. Un praticante della Lucha Libre
viene chiamato Luchador. Nella Lucha Libre è molto diffuso l'utilizzo delle máscaras
(maschere), utilizzate dalla maggior parte dei wrestler messicani. Questa aiuta a
definire la gimmick dell'atleta e viene spesso messa in palio in match máscara contra
máscara: lo sconfitto in match di questo tipo deve consegnare la sua maschera al
vincitore e se vorrà rimascherarsi dovrà utilizzare una gimmick completamente
diversa. Questi match possono coinvolgere anche due lottatori contro due oppure tre
lottatori contro tre; in questi casi l'intera squadra perdente è costretta a
smascherarsi. Perdere la propria maschera in uno di questi match viene considerato
un grande disonore e solitamente gli organizzatori dello show offrono un premio in
denaro ai wrestler per convincerli a perdere una contesa di questo tipo. I wrestler che
non utilizzano una maschera possono comunque partecipare a questo tipo di match,
mettendo in palio i propri capelli. In questo caso si parla si máscara contra cabellera.
Nel caso entrambi i wrestler coinvolti non abbiano una maschera si avrà un match
cabellera contra cabellera. Queste tipologie di match, alla cui base c'è una sorta di
ulteriore umiliazione in caso di sconfitta, sono dette "lucha de apuestas".