1. CIRCOLO DIDATTICO DI BISIGNANO - CS DIREZIONE DIDATTICA “S. UMILE” BISIGNANO-CS Progetto selezionato dalla Regione Calabria per l’attuazione del Piano 2009 per il diritto allo studio (L.R. 27/85-Azione 4) PROGETTO LETTURA E COMPETENZE LINGUISTICHE “LABORATORIO DI SCRITTURA CREATIVA” LEGGERE…PER COMUNICARE Dirigente Scolastico Loredana Giannicola a.s. 2010-2011
2. “Non esiste un vascello veloce come un libro per portarci in terre lontane...” (Emily Dickinson)
3. Il laboratorio è una situazione di apprendimento che coniuga conoscenze e abilità specifiche su compiti unitari e significativi per gli alunni, in dimensione operativa e progettuale. Il laboratorio non è un pacchetto predeterminato lineare e monodisciplinare sul piano dei contenuti e dell’organizzazione.
4. LABORATORIO DI LETTURA E SCRITTURA CREATIVA Premessa Il Laboratorio non è una lezione frontale , ma ci si mette in gioco (il «circle time») coinvolgendo ogni aspetto della persona. Le regole del laboratorio: si parla uno alla volta, tutti scrivono e tutti leggono, si scrive su fogli bianchi, in corsivo, senza pensare, senza fermarsi, senza tornare indietro, senza correggere, nel tempo indicato dal conduttore; si legge un brano ad alta voce, si riconoscere se l'autore è maschio, femmina, italiano, straniero in quale epoca scrive, etc.; Si scrive, ad esempio, la parola ROSSO quante volte si vuole, dove si vuole con la grafia che si vuole sul foglio bianco, in 30 secondi. Si "rappresenta" un testo scritto, usando anche il corpo e lo spazio. Si descrive: un oggetto, un suono, un’emozione, una sensazione, un odore, un rumore, un sapore, un brano musicale,… Si trattiene il respiro per almeno un minuto oppure si dà la mano al vicino per un minuto tenendo gli occhi chiusi e poi si scrive. Ci si dispone in cerchio con o senza banchi.
5. Obiettivo formativo: “consolidare le capacità comunicative-relazionali, nonché quelle logiche e critiche facendo maturare negli alunni-studenti una progressiva conoscenza di sé e della realtà circostante favorendo lo sviluppo di valori fondamentali quali la libertà, la solidarietà, il rispetto per l’altro, la collaborazione, la tolleranza, che sono alla base della formazione dell’uomo e del cittadino attraverso letture coinvolgenti sotto l'aspetto cognitivo, affettivo relazionale e sociale utilizzando sistemi laboratoriali, multimediali e scrittura creativa.”
12. Descrivo… Il vento -Il vento è un soffio molto forte che si espande dappertutto: muove le foglie, l’acqua e tutto quello che gli viene davanti. La pioggia La pioggia è come un puzzle, infatti è composta da tante gocce. La mano Grazie alle mani io posso capire se una cosa è morbida o ruvida, liscia o spessa. Per me la mano è un organo di senso molto importante anche per comunicare.
13. -I capelli della maestra Nuccia sono lunghi e neri, ma solo all’ombra, perché alla luce diventano rossi-dorati. -I piedi della maestra Antonietta mi sembrano medio-grandi , ma solo fuori dalla scarpa, dentro la scarpa li immagino lisci come il velluto e rosa come la pelle. Sicuramente molto puliti, ma di certo non profumati perché i piedi non profumano mai. -La vite che ci ha mostrato la maestra è all’inizio rotonda con un incavo a croce; dalla capocchia scendono delle piccole spirali che vanno verso il basso. La parte inferiore è appuntita, come un chiodo. Sopra le spiralette c’è un po’ di polvere; è si di sicuro di rame ed è un po’ arrugginita.
14. Descrivo…un sentimento La gioia La gioia dà una sensazione molto bella e mi fa pensare alle mie escursioni in montagna, all’aria fresca e pulita; ad un fiume che scorre velocemente con le acque cristalline e con delle trote che scorazzano liberamente; ai pini molto alti e al cinguettio degli uccelli. -La gioia per me è un sentimento indescrivibile, ma se si potesse descrivere direi che è il sentimento più bello perché ti fa stare bene. -La gioia è quello che senti quando sei felice; è come uno sfogo di felicità e non di rabbia.
15. La paura -La paura per me è un sentimento che, quando lo provi, ti immobilizza e non riesci più a fare niente. Io l’immagino nera e spaventosa. -La paura è qualcosa di brutto, che angoscia, ma non è del tutto negativa perché spesso, quando la si prova, evita di fare degli errori. -La paura è un’emozione brutta che fa tremare tutto il corpo. - La paura è un sentimento raggelante che ti fa venire la pelle d’oca e ti fa fare cattivi pensieri e brutti sogni.
16. L’attesa Quando devo aspettare non riesco a stare ferma, cammino e mi mangio le unghia. Quando aspetto non riesco a parlare con nessuno perché sono agitatissima. Quando l’attesa finisce sono molto più tranquilla. Il dolore Il dolore per me si manifesta in due modi: quando mi faccio male e quando mi offendono. Quando mi offendono è il dolore più brutto di tutti, mi fa male la testa, mi saltano i cinque minuti e sento un trambusto alla pancia.
17. L’abbraccio della mamma -Mentre abbraccio la mamma provo una sensazione d’amore e d’affetto, quando l’abbraccio mi sembra di indossare un maglione caldo. La sua stretta mi trasmette calore e le sue mani, morbide e accoglienti, mi fanno stare bene. -Pensando all’abbraccio della mamma ricordo una sensazione di gioia, di felicità e mi viene in mente il cielo quando c’è il sole, senza una nuvola; abbracciandola mi sembra di toccarlo. -Io abbraccio poche volte la mia mamma, ma le poche volte che lo faccio sento un calore dentro di me e un grande affetto, lanciato da lei, venire verso di me.
18. Il profumo della rosa Le rose hanno un profumo dolce e delicato, quando lo sento penso all’amicizia e allo stare bene. Questo profumo mi trasmette serenità come quando sto insieme ai compagni e alle persone alle quali voglio bene e che mi amano.
19. Un pensiero -Esistono molti pensieri: belli, brutti, dolci, amari, allegri e tristi. -Io spesso penso che i miei genitori sono sempre vicino a me. -Un pensiero è qualcosa che dici nella tua mente e nessun altro può sentirlo, così se giudichi qualcuno lui non ti sente.
20. Il tempo -Il tempo non si può vedere, ma di sicuro si fa sentire nei giorni, nelle settimane, nei mesi, negli anni e quando hai trenta anni sembra che ne hai tredici. Questo per me è il tempo. -Il tempo non si ferma mai. Viene da lontano e va lontano. Se il tempo si fermasse non ci sarebbe vita. Secondo me è di colore bianco, quasi grigio. -Il tempo non si può vedere, toccare, sentire, prendere, ma c’è sempre. Ci sono dei momenti in cui il tempo passa veloce e altri in cui passa lento. Quando passa veloce giochi o scherzi, quando passa piano ti annoi o vivi situazioni brutte.
21. Poeti in erba Nei miei pensieri c’è… Nei miei pensieri c’è il sole caldo e luminoso, che fa brillare il mare, il mare bello e giocoso . Nei miei pensieri c’è la luce del mattino, che fa sembrare tutto bello e birichino.
22. Natale Nella notte stellare Nella notte più blu È nato Gesù È nato il bambinello Insieme al bue e all’asinello.
23. Sant’Umile i Visignano Aru paisi miiu c’è nu santu povariellu unna via nente nemmenu na’ cammisella. Povariellu fora ma gh’intra gh’era na potenza. Gesù Cristu a via scerto cumu esempio pi’ i superbi. Lucantonio gh’era u numu suio Ma pi, tutti è divintatu “Gumulu” E all’onuri i l’artari ghe sagliutu. S. Umile da Bisignano
24. L’idea Una volta ho parlato con l’idea e le ho chiesto perché era giorno e notte insieme a me. Lei mi rispose:-Non so perché ho bisogno di vivere con te. La neve Leggera, cade la neve sui tetti e sui cuori. Si sente nell’aria, è il l rumore della felicità. I bambini creano dei pupazzi di neve, che pian piano si sciolgono. Tutto è bianco e luminoso come la felicità nei cuori. La primavera Fioriscono gli alberi Spuntano i fiori E’ la primavera che sboccia in ogni cuore.
25. A quale animale ti paragoni? -Io mi paragono a una gattina appena nata perché credo di essere un tipo molto tranquillo e anche molto intelligente. -Io mi paragono a un gatto perché, come un gatto, a volte non ho voglia di far niente e sto coricata sul letto, invece a volte, ho voglia di saltare e fare di tutto e di più. Inoltre i gatti, come me, sono dolci e teneri. -Io mi paragono a un cane, perché se lo tratti bene e lo coccoli diventa un amico affidabile. Oggi è difficile trovare un amico! -Io mi paragono a tre animali: al cavallo perché sono muscoloso, coraggioso e veloce; al leone, perché è il re della foresta ed io sono il re del ring; al pastore tedesco , perché è fedele, intelligente e sa mordere quando serve, proprio come me.
60. Quest’anno alcuni di noi bambini delle classi quinte del Circolo didattico di Bisignano abbiamo partecipato al progetto di lettura “Leggere per comunicare”, organizzato dall’Istituto “Ugo Arcuri” di Cittanova in provincia di Reggio Calabria. E’ stato un corso molto interessante durante il quale ci sono state presentate, da bravissimi esperti, le diverse forme della comunicazione.
61. Alla fine di questo corso gli organizzatori hanno voluto offrirci una visita guidata all’Istituto della Biblioteca Calabrese di Soriano Calabro, alla Certosa di Serra San Bruno e al Parco Acrobatico Forestale “Adrenalina Verde” che si trova lì vicino. Siamo partiti la mattina presto con un pullman piccolo ed eravamo tutti molto felici ed entusiastidi andare a fare questa gita. Gli Alunni delle classi quinte del Circolo
62. IL CONVENTO DI SAN DOMENICOArrivati a Soriano Calabro, abbiamo visitato per prima cosa il convento di San Domenico. Appena siamo entrati nel Convento abbiamo visto tanti monumenti e ci siamo fatti tante foto!
63. Poi, con le maestre che ci hanno accompagnato, ci siamo seduti sulle panchine della terrazza del Convento e abbiamo ascoltato il sacerdote che raccontava la storia del convento e del quadro di San Domenico portato a Soriano, secondo la tradizione, dalla Madonna.
64. Il convento fu distrutto dal catastrofico terremoto del 1783, ma fu in seguito ricostruito. Di quello originario restano solole antiche mura. Dopoavere ascoltatoil sacerdote siamo andati fuori dove abbiamo visto altri monumenti straordinari con piante, fiori e simboli di Soriano Calabro.
65. Poi abbiamo visitato l’Istituto della Biblioteca Calabrese .E’ la Biblioteca più importante della Calabria, dove sono custoditi circa 34.000 volumi, che parlano della storia della nostra Regione; sono tutti libri Calabresi.Abbiamo conosciutoil Fondatore e il Direttore della Biblioteca, il prof. Nicola Provenzano, che ci ha spiegato molte coseimportanti.
66. Una signora ci ha parlato del perché i libri vengono custoditi in armadi blindati, per evitare che possano esser rubati, libri unici e originali come questi.
68. Il Direttore, da persona molto gentile, ci ha fatto i migliori auguri, dicendo di volerci rivedere in quel posto un domani, magari da laureandi, per scrivere la nostra tesi sulla Calabria.
69. E’ stata proprio una bella esperienza, della quale custodiremo sempre bei ricordi; speriamo di riviverla al più presto. Gli Alunni della V del Plesso Piano Roberta, Danila e Matteo matte
70. LA CERTOSA DI SERRA SAN BRUNO Percorrendo una strada tortuosa siamo arrivati a Serra San Bruno e ci siamo subito diretti alla famosa Certosa. Giunti lì, però, abbiamo potuto ammirare solo le mura esterne , poiché l’accesso agli estranei è vietato, trattandosi di un monastero di clausura , ma le cose che abbiamo visto fuori erano già molto interessanti.
71. Siamo girati così dalla parte di dietro della Certosa , dove c’erano due torri identiche solo che una era stata distrutta dal terremoto. Dato che non potevamo vedere più niente una signora ci ha spiegato la storia della Certosa.Ci ha detto che chi entrava in quella comunità abbandonava i suoi familiari e se morivano venivano seppelliti nel giardino senza un funerale.
72. La Certosa fu fondata nel 1090 da San Bruno che morì il 6 ottobre 1101. Nel 1500 fu trovato sotto la chiesa di Santa Maria del Bosco il corpo di San Bruno, che fu sepolto proprio lì. In seguito papa Leone X santificò Bruno e richiamò i certosini . Questi ricostruirono il monastero, ma un terribile sisma lo distrusse. Re Ferdinando II lo fece ricostruire, ma della vecchia Certosa rimangono poche tracce.
74. Parco acrobatico forestale “Adrenalina verde” Questo parco si trova precisamente nella zona montana della provincia di Vibo Valentia ed offre dei bellissimi percorsi acrobatici. Quel giorno eravamo impazienti di arrivare e una volta giunti lì abbiamo notato, per prima cosa, lo splendido paesaggio naturale con gli alberi tra cui erano sospesi i percorsi acrobatici. Prima di iniziare la nostra “avventura tra gli alberi” alcuni esperti ci hanno spiegato gli esercizi da fare durante il percorso e subito dopo abbiamo iniziato ad arrampicarci. E’ stata una meravigliosa ed entusiasmante esperienza a contatto con la natura.
79. Si ringrazia: -Laboratorio Nazionale per la Didattica della Storia (LANDIS) -Istituto “Ugo Arcuri” per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea in provincia di Reggio Calabria -L’Assessore alla Cultura, Istruzione, Alta Formazione e Ricerca della Regione Calabria prof. Mario Caligiuri A cura del docente interno Antonietta Locco dei tutors: Silvana Astuni, Patrizia Garritano