5. I dati macro-economici del Piemonte
Superficie: 25 4 mila km2
S fi i 25,4 il k
Residenti: 4,5 milioni
Export : 34,5 miliardi euro
Imprese: 469 mila
Occupati: 1,8 milioni
Pil: 121,6 miliardi di euro
6. Popolazione residente in Piemonte (a)
4.700.000
4.500.000
4.300.000
4.100.000
3.900.000
3.700.000
3.500.000
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
(a) dati al 31 dicembre di ogni anno
Anni 2002-2010
Fonte: Istat
7. Il mercato del lavoro
Occupazione
Numero occupati 2010 (in migliaia)
i 20 0 (-16mila)
1.844
Variazione % occupati
-0,9%
(2010/2009)
Agricoltura +4,6% (+3mila)
Industria +0,4% (+2mila)
Servizi -1 8%
1,8% ( 22mila)
(-22mila)
Disoccupazione
Numero disoccupati 2010 (in migliaia) 151 (+15mila)
Variazione % disoccupati
+10,7%
(2010/2009)
Tasso di disoccupazione 7,6%
Ore di CIG 185,7 ili i
185 7 milioni
Fonte: Istat, Inps Anno 2010
8. Alcune caratteristiche del mercato del lavoro
Gli occupati a tempo parziale in Piemonte rappresentano il 13,2%
degli occupati a fronte del 14 3% a livello nazionale
occupati, 14,3% nazionale.
Il Piemonte presenta un indice di mobilità occupazionale superiore a
quello di Lombardia e Veneto, e un indice di attrazione occupazionale
inferiore a quello di Emilia Romagna e Lombardia.
Nel 2010 il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) in
Piemonte è salito al 26,6%, dal 24,1% del 2009.
In Piemonte il tasso di giovani NEET (Not in Education, Employment
or Training) (15-29 nni)
o T ining) (15 29 anni) sul tot le dell popol ione di riferimento è
l totale della popolazione ife imento
pari al 16,6%, a fronte di una media nazionale pari al 21,2%.
10. Tassi di crescita delle imprese
Tasso di crescita
Tasso
di crescita al netto delle cessazioni
Piemonte 2010 d ufficio:
d’ufficio:
+0,82%
32.490 iscrizioni
28.643
28 643 cessazioni non d’ufficio
i i d’ ffi i
469.340 imprese registrate al 31/12/2010
Fonte: Unioncamere Piemonte su dati InfoCamere Anno 2010
11. Imprenditori
Variazioni tendenziali del numero
Totale
l di imprenditori per nazionalità
imprenditori
762.742
14,0%
,
Stranieri 12,0%
6,7%
10,0%
8,0%
6,0%
4,0%
2,0% Italiani Stranieri
0,0%
Italiani -2,0%
93,3% 2006 2007 2008 2009 2010
Anno 2010
Fonte: Unioncamere Piemonte su dati InfoCamere Anni 2006-2010
12. I bilanci delle società di capitale
I principali indici di redditività I principali indicatori finanziari
1,40
1,25
1,17
10,0% 7,6% 1,20
5,5%
5,0%
, 1,00
,00 Piemonte Italia
0,8% 1,9%
0 8% 1 9% 0,83 0 87
0,87
0,0% 0,80
-5,0% 0,60
Piemonte Italia 0,37
-10,0% ,
0,40 0,32
,
-15,0% -11,5%
0,20
-15,6%
-20,0% 0,00
ROE (%) EBITDA/vendite Variazione % Indice di liquidità Indice di Debt/equity ratio
fatturato immediata disponibilità
2009/2008
Anno 2009 Anno 2009
Fonte: Unioncamere Piemonte su dati AIDA – Bureau van Dijk
13. La congiuntura industriale in Piemonte
Variazione % della produzione sullo stesso trimestre dell'anno precedente
I trimestre 2011:
+15,0
+6,8%
+10,0
+5,0
+0,0
IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I
01 02 02 02 02 03 03 03 03 04 04 04 04 05 05 05 05 06 06 06 06 07 07 07 07 08 08 08 08 09 09 09 09 10 10 10 10 11
-5,0
-10,0
10,0
-15,0
-20,0
-25,0
Fonte: Unioncamere Piemonte Anni 2001-2011
14. La congiuntura industriale in Piemonte
Indice destagionalizzato della produzione industriale
Anno 2000=100
105,0
105 0
100,0
95,0
,
90,0
85,0
80,0 I trimestre 2011:
85,4
75,0
70,0
65,0
60,0
I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I
00 00 00 00 01 01 01 01 02 02 02 02 03 03 03 03 04 04 04 04 05 05 05 05 06 06 06 06 07 07 07 07 08 08 08 08 09 09 09 09 10 10 10 10 11
Fonte: Unioncamere Piemonte Anni 2000-2011
15. Banche, sportelli, impieghi e depositi bancari
in Piemonte
Variazione dicembre
2010/dicembre 2009
Banche 31 -3,1%
(n° sedi legali)
Sportelli 2.696 -1,1%
(numero)
ATM attivi 4.178 +3,2%
(numero)
Impieghi 111.633 +7,1%
(milioni di euro)
Depositi 72.148
72 148 +0,7%
+0 7%
(milioni di euro)
Sofferenze 4.577
(u
(utilizzato netto,
a o e o, +27,5%
milioni di euro)
Fonte: Unioncamere Piemonte su dati Banca d’Italia Anno 2010
16. Impieghi per comparti di attività economica della
clientela
Composizione Variazione
dicembre 2010/dicembre 2009
Altro Amministrazio
0,7% ni pubbliche Variazione totale
6,1% Società impieghi:
finanziarie
+7,1%
6,1%
Altro -14,3%
Famiglie
g
consumatrici
33,0% Famiglie consumatrici 20,0%
Industria
16,2% Famiglie produttrici 12,4%
Servizi -3 5%
3,5%
Edilizia 32,4%
Edilizia Industria -3,9%
7,8%
Famiglie Società finanziarie -1,6%
produttrici
7,0%
Servizi Amministrazioni pubbliche 1,8%
22,9%
-20,0% -10,0% 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0%
Dicembre 2010
Fonte: Unioncamere Piemonte su dati Banca d'Italia
17. Protesti e fallimenti
Fallimenti dichiarati in Piemonte Importo totale dei protesti levati
p
per ramo di attività in Piemonte
(valori in migliaia di euro)
200.000
180.000
Settori di attività 2009 2010
Agricoltura 0 5 160.000
Industria 373 420
140.000
140 000
Commercio e servizi 209 345
Altre attività (a) 90 122 120.000
Totale 672 892
100.000
100 000
80.000
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
(a) Trasporti, comunicazione, credito, gestioni finanziarie e
assicurazioni
Anni 2009-2010 Anni 2000-2010
Fonte: Unioncamere Piemonte su dati delle CCIAA del Piemonte, Istat
18. Import-export
Valori in milioni di euro
45.000
Export 2010:
34,5 miliardi di euro
40.000
35.000
30.000
25.000
20.000
15.000 Import Export
10.000
5.000
0
1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 (a)
(a) Dati rettificati
Fonte: Istat Anni 1991-2010
19. Esportazioni per Paesi
Composizione Variazione 2010/2009
0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0%
Francia Francia 10,6%
Altri Paesi 14,6%
34,4% Germania 15,0%
Germania
14,3%
Spagna 14,4%
Variazione export
Regno Unito 9,5% totale:
+16,0%
Polonia 1,0%
Spagna Svizzera 20,2%
Brasile 6,1%
2,1%
Stati Uniti 26,6%
Cina Regno Unito
2,6% 5,8% Turchia 44,3%
Turchia Polonia
Stati Uniti Svizzera Cina 43,0%
3,6% 5,6%
5,0% 5,7%
Brasile 41,4%
Altri Paesi 15,6%
Anno 2010
Fonte: Istat
21. Le aree del disagio sociale
Nel 2010 il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) in
Piemonte è salito al 26,6%, dal 24,1% del 2009.
Nel 2010 il tasso di disoccupazione di lunga durata è salito al 3,6%,
p g , ,
dal 2,9% del 2009.
L’11,8%
L’11 8% delle f miglie piemonte i arriva a fine me e con g nde
famiglie piemontesi i mese on grande
difficoltà.
Il 5,9% della popolazione piemontese vive in famiglie al di sotto
della soglia di povertà.
Il 17,6% dei giovani piemontesi (18-24 anni) abbandona
prematuramente gli studi.
22. Non solo PIL: la sostenibilità ambientale
Le imprese che operano su temi riferibili alla green economy in Piemonte
rappresentano poco più del 2% delle unità locali, e occupano quasi il 7%
pp p p , p q
degli addetti.
Nel 2009 le imprese che operano su temi riferibili alla green economy in
Piemonte hanno fatturato vendite per valori superiori a 10 miliardi di euro.
In Piemonte si contano 363 impianti alimentati da fonti rinnovabili, il 15,5%
degli impianti alimentati da fonti rinnovabili in esercizio in Italia.
L’energia prodotta da fonti rinnovabili rappresenta in Piemonte il 24,6%
della produzione totale di energia.
La raccolta differenziata rappresenta il 48,5% della produzione totale di
rifiuti in Piemonte, a fronte di una media nazionale pari al 30,6%.
23. Non solo PIL: la Responsabilità Sociale d’Impresa
Le azioni realizzate dalle imprese piemontesi
Primo report sul monitoraggio delle imprese responsabili in Piemonte
Redazione del Bilancio Sociale o di Sostenibilità 25,7%
25 7%
Specifiche policy in tema di risorse umane 67,1%
Azioni su ambiti non profit a favore del territorio (sport, scuole,
42,1%
cultura, giovani, ambiente, welfare, volontariato aziendale, ecc.)
Adozione di un Codice Etico Aziendale 41,4%
Adozione di modelli organizzativi, codici di condotta e di
43,6%
comportamento
Presenza di un referente aziendale in tema di CSR 23,6%
Adozione Standard SA8000 6,4%
Adozione Standard AA1000 2,9%
Adozione Standard GBS o GRI 9,3%
Autovalutazione CSR-SC 2,1%
Certificazione ambientale ISO14000 e/o Emas 69,3%
Certificazione sicurezza Ohsas 18001 20,7%
Specifiche policy di approvvigionamento 25,7%
Strumenti di ascolto degli stakeholder (portatori di interesse: clienti,
34,3%
fornitori, lavoratori, comunità locale, ecc.)
Altro 11,4%
Fonte: Unioncamere Piemonte, Regione Piemonte Anno 2010
24. Scenario di previsione al 2015
Variazioni percentuali rispetto all’anno precedente
2011 2012 2013 2014 2015
Pil (a) 0,9% 1,1% 1,5% 1,1% 1,0%
Valore aggiunto totale (a) di cui: 1,0%
1 0% 1,2%
1 2% 1,5%
1 5% 1,2%
1 2% 1,1%
1 1%
Agricoltura 2,6% 1,2% 1,1% 0,8% 0,9%
Industria in senso stretto 1,4% 2,0% 2,4% 1,9% 1,1%
Costruzioni -1,0% -0,1% 0,3% 0,6% 0,8%
Servizi
S 1,0%
0% 1,0%
0% 1,2%
2% 1,0%
0% 1,2%
2%
Esportazioni di beni (a) 5,3% 4,3% 4,7% 4,0% 3,7%
Importazioni di beni (a) 5,4% 5,7% 5,9% 5,0% 3,7%
Occupati -0,3% -0,2% 0,8% 0,9% 0,5%
Tasso di disoccupazione (%) 7,8% 8,2% 7,7% 6,9% 6,5%
Popolazione residente a fine anno 0,4% 0,3% 0,2% 0,1% 0,1%
(a) Valori concatenati, anno di riferimento 2000
Anni 2011-2015
Fonte: Unioncamere Piemonte su dati Prometeia
25. Conclusioni /1
Dopo l’orribile 2009, che ha colpito tutti i territori industrializzati,
l economia
l’economia piemontese ha saputo ritrovare nel 2010 una buona
dinamica di ripresa, che le ha consentito di recuperare una parte
rilevante di ciò che si era perso nell’anno precedente.
Una ripresa, però, caratterizzata da elementi di squilibrio e di
selettività, trainata essenzialmente da ottime performance della
domanda internazionale
internazionale.
Se dal lato economico la ripresa è e idente da q ello occ pa ionale e
ip esa evidente, quello occupazionale
sociale permangono ancora vaste aree di incertezza: la
disoccupazione, soprattutto giovanile, la sottoccupazione e la
precarietà minano la visione futura e rendono debole la domanda
interna. Consumi e investimenti ristagnano, con poteri d’acquisto che
vengono ulteriormente erosi da aumenti di prezzi e tariffe e da
manovre di rientro dal deficit pubblico
pubblico.
26. Conclusioni /2
Come l’intero Paese, anche il Piemonte ha bisogno di una crescita
, g
robusta, condizione essenziale per innescare nuovamente una spirale
virtuosa di investimenti, innovazione e occupazione.
Ormai occorre pensare ad un nuovo modello di sviluppo, a forte
caratterizzazione di sostenibilità, nel quale acquista un fondamentale
, q q
ruolo la competitività territoriale, con elementi chiave come
accessibilità, formazione a tutti i livelli, reti di imprese, ricerca e
innovazione, internazionalizzazione, promozione delle eccellenze.
Per affrontare il tema della competitività territoriale del Piemonte non
servono grandi politiche nazionali, occorrono prevalentemente una
buona politica, una buona programmazione e buone azioni degli enti
pubblici e privati a livello locale.
27. Il tema della burocrazia
Secondo la Banca Mondiale, rapporto Doing Business, l’Italia è solo
all’80° posto per l regole che f
ll’80° t le l h favoriscono l’ tti ità economica privata
i l’attività i i t
(92° per i permessi di costruzione, 89° per l’ottenimento del credito,
95° per la registrazione brevetti, 128° per il pagamento tasse e
addirittura 157° per la tutela contrattuale)
contrattuale).
Secondo la Commissione Europea, in Italia i costi amministrativi
derivanti dai diversi livelli di governo incidono per circa 70 miliardi di
euro l’anno (4,6% Pil).
Il Governo italiano ha individuato 81 procedure ad alto impatto sulle
imprese da semplificare, pari a 23 miliardi di euro.
Secondo Unioncamere, i costi sostenuti dalle imprese per gli
adempimenti amministrativi sono complessivamente pari a più di 15
miliardi di euro, pari a circa 12mila euro per impresa.
,p p p
28. “Esiste un’isola di opportunità all’interno
Esiste un isola all interno
di ogni difficoltà”
Demostene (384 a C – 322 a C ) politico e oratore greco
a.C. a. C.),
Legge di Murphy sulla burocrazia:
se qualcosa può andare malemale,
lo farà in triplice copia
Arthur Bloch