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Lancio Nuovi Business
1. Premessa

Lo scopo di tale lavoro, è quello di fornire un utile strumento Operativo al personale SYK che sarà
chiamato a collaborare, in maniera diretta e/o indiretta, al lancio di nuove attività commerciali,
nuovi business e/o prodotti.

Un nuovo business parte, di solito, da un’idea la cui concretizzazione sottende il raggiungimento del
fine ultimo del profitto e/o della contribuzione al sostenimento dei costi fissi.

Nell’approccio al nuovo, ogni azienda dovrebbe utilizzare un processo di analisi – pianificazione al
fine di valutare:
        Analisi ambientale
        I rischi – opportunità interni /esterni all’azienda
        Mercato di riferimento (clienti target e concorrenza)
        Obiettivi di Lungo, Medio e Breve Periodo
        Strategia
        Investimenti necessari
        Redditività attesa
        Piano d’azione (con relativa tempistica)
        Strumenti di controllo e di eventuale recupero


Figura 1


                                                             IDEA:
                                                            Vision
                                                            Mission
                                                            Obiettivi




                                                Definizione del Piano Strategico
                                                        Analisi ambientale
                                                              SWOT
                                                       Analisi Competitiva




                                                                               Piano di Marketing, Organizzativo
                    Analisi Economico Finanziaria                                       e di Produzione



                                                        Piano D’azione




                                                       Verifica e Controllo




                                                                                                                   1
Ogni idea, come schematizzato nella figura 1, dovrebbe generare un “percorso” tale da valutare la
sua fattibilità economico, finanziaria ed organizzativa nel lungo, medio e breve periodo.

Il management impegnato nel lancio di un nuovo business (vedi tabella 1) , quindi, dovrebbe porsi
delle domande e darsi delle risposte argomentandole nella documentazione di corredo
(Presentazione sintetica, Piano di Marketing, Piano Economico-Finanziario, Piano
Organizzativo…)

Tabella 1
         DOMANDE1                                     RISPOSTE                     MODULO - PIANO
Chi si è?                                    Team imprenditoriale o           Presentazione sintetica
                                           azienda
                                             Limiti e potenziali
                                             Esperienze pregresse
                                             Forma societaria
Cosa si vuole fare?                          Descrizione del progetto         Presentazione sintetica
                                             Obiettivi, strategie risultati
                                           minimi
                                             Vantaggio economico e
                                           Competitivo
Cosa si Offre?                               Presentazione del prodotto –     Presentazione sintetica
                                           servizio                           Piano di Marketing
                                             Bisogno che si intende
                                           soddisfare
                                             Presenza di berevetti /
                                           licenze?
A chi si mira?                               Mercato                          Presentazione sintetica
                                             Clienti                          Piano di Marketing
                                             Prospettive di crescita
                                             Risultato di ricerche di
                                           mercato
Come farlo sapere e quali                    Studi                            Piano di Marketing
approcci usare?                              Comunicazione
Come organizzarsi?                           Struttura organizzativa          Piano di vendita
                                             Canali di distribuzione          Costi generali
                                             Accordi commerciali              Piano di Produzione
                                             Messa a punto del prodotto –
                                           servizio
Su chi appoggiarsi?                          Eventuali legami con altre       Presentazione sintetica
                                           aziende                            Costi generali
                                             Collaboratori con competenze     Fabbisogno finanziario
                                           speciali
                                             Ricerca di finanziamenti
Quanto costa?                                Patrimonio tecnico,              Piano di vendita
                                           industriale e distributivo         Piano di Produzione
                                             Scelte di make or buy            Costi generali ed
                                             R&D, Q/A                         immobilizzazioni
                                             Riorse specialistiche
1
    Tratto da: “Business Plan” (2001), Ed il Sole 24 ore, pp. 11 – 12.

                                                                                                        2
Quando i ritorni?                   Cash flow                           Piano di Marketing,
                                    Tempi dell’azione                   flussi di cassa
                                   pubblicitaria                        conto economico
                                    Efficacia dell’organizzazione
                                   di vendita e distribuzione
Perché si pensa di avere            Marketing                           Presentazione sintetica
successo?                           Concorrenza                         Piano di marketing
                                    Interviste campionate               Conclusioni
                                    Strategie per superare
                                   eventuali barriere all’ingresso
                                   nel settore
                                    Brevetti
Quali precedenti esistono?          Concorrenza                         Piano di marketing
                                    Verifiche di mercato
                                    Stampa specializzata o di
                                   settore
Cosa si vuole diventare o dove      Strategia                           Presentazione sintetica
si vuole arrivare                                                       Piano di marketing
Ruoli e responsabilità              Organizzazione                      Presentazione sintetica
                                                                        Piano organizzativo
Condizioni                          Ambiente esterno                    Presentazione sintetica
                                    Vincoli legislativi                 Fabbisogno finanziario
                                    Norme deontologiche                 Conclusioni
                                    Concorrenza
                                    Finanziamenti
Cosa mi dà forza e mi               Check di mercato                    Piano di Marketing
convince?                           Interviste con potenziali           Presentazione sintetica
                                   clienti
                                    Comunicazione
                                    Punti di forza

Nella realtà dei fatti, ogni attività svolta da un’impresa è riconducibile ad uno dei quattro quadranti
evidenziati nella matrice sotto allegata (vedi tabella 2)

Tabella 2



                    NUOVO     Sviluppo di Mercato    Differenziazione
        MERCATO




                                                       Sviluppo di
                    ATTUALE       Penetrazione
                                                        Prodotto



                                   ATTUALE               NUOVO

                                            PRODOTTO



                                                                                                          3
Ciascuna sezione della tabella sopra illustrata, implica scenari, rischi ed opportunità differenti. In
particolare:

                              Penetrazione: Erodere Ms alla concorrenza con un prodotto già presente in portafoglio
                              utilizzando, ad esempio, politiche di prezzo "aggressive".
                              Sviluppo di Prodotto: Si cerca di attaccare il mercato nel quale l’azienda si trova già ad
                              operare, con un nuovo dispositivo o con un prodotto già in portafoglio attribuendo nuove
                              funzioni d'uso
                              Sviluppo del Mercato: attraverso investimenti promozionali si educa il mercato all'utilizzo
                              del prodotto già in portafoglio (creazione di conoscenza)
                              Differenziazione: Dopo aver studiato il nuovo segmento target da attaccare, si offre il
                              nuovo prodotto connotandolo di caratteristiche distintive tali da costituire un vantaggio
                              competitivo difendibile. Tale quadrante si caratterizza per gli elevati rischi ed investimenti.

Ogni idea di business, quindi, determinerà un’approccio sistematico dell’organizzazione al fine di
mitigare i rischi ed incrementare il ritorno degli investimenti.

Nell’approccio ad un nuovo business, l’azienda potrà procedere a classificare l’idea anche in base
alla natura ed all’origine dell’innovazione (Vedi Tabella 3):


Tabella 3
    NATURA DELL'INNOVAZIONE




                                 TECNOLOGICA         Poly, Cer Delta       Navigazione




                                                       Service x        Gender Solution &
                                 COMMERCIALE
                                                       operazioni           MISHIP




                                                      MERCATO               AZIENDA

                                                       ORIGINE DELL'INNOVAZIONE




Nella tabella 3 sono stati riportati degli esempi (prevalentemente riconducibili alla divisione
Ortopedia), al fine di sottolineare l’importanza di tale classificazione anche al fine del successivo
processo di pianificazione. Il lancio di un “Service per operazioni”, ad esempio, consiste in una
innovazione di tipo commerciale nata da una esplicita richiesta del mercato. In questo caso,
l’azienda dovrà presumibilmente concentrarsi su implicazioni di tipo commerciale già disponendo
del know how tecnico delle singole componenti del Pacchetto.




                                                                                                                                4
2. Analisi Ambientale

Nell’approccio ad un nuovo business l’azienda, indipendentemente dal quadrante in cui si troverà
ad operare (Tabella 1), dovrà effettuare un analisi delle variabili demografiche, legislative e
culturali non controllabili dall’azienda e caratterizzanti l’ambiente socio – economico nel quale ci
si troverà ad operare. Queste, infatti, potrebbero avere degli effetti diretti e/o indiretti sull’attività
dell’azienda. A supporto di tale processo di pianificazione, possono essere utilizzate una serie di
matrici:

Tabella 4
                   TIPO DI
                  VARIABILE                    OPPORTUNITA'                   MINACCIA
                                                                          Prezzi minimi imposti
                ECONOMICA                                                 dalla nuova legge
                                                                          Finanziaria
                DEMOGRAFICA                   Aumento della popolazione
                                              "ultrasessantenne"
                CULTURALE                     Baby Boomers
                                                                          Maggiore peso
                CULTURALE                                                 decisionale assunto dai
                                                                          pazienti

                                                                          Molte regioni,a causa
                                                                          delle prossime elezioni,
                POLITICO                                                  hanno messo in "stand
                                                                          by" la normale
                                                                          programmazione
                                                                          sanitaria

Nella tabella 4, ad esempio, sono state elencate una serie di variabili che potrebbero influenzare
l’ambiente di riferimento. Nell’approccio a tali informazioni, l’azienda potrebbe anche procedere ad
una classificazione in base :
        all’attrattività di un’opportunità e la capacità interna dell’azienda di sfruttarla (Tabella 5)
        Probabilità che una minaccia si concretizzi ed il suo impatto sull’azienda e/o nuova idea di
        business (Tabella 6)


Tabella 5
                                                               Opportunità

                                                          Bdgt delle
                                                 risorse dedicate alla
                                          +
                          ATTRATTIVITA'




                                                 cardiochirurgia in
                                                 Incremento




                                          -


                                                           -                    +
                                                         CAPACITA' INTERNA DI
                                                            SFRUTTARLA

                                                                                                             5
Tabella 6
                                                          Minacce
                                                                       Diminuzione



                        PROBABILITA' CHE SI
                                                              dei Prezzi di vendita
                                              +               a seguito nuova
                                                              legge finanziaria nel

                            VERIFICHI
                                                              comparto ortopedia



                                              -

                                                  Lieve             Rilevante

                                                  IMPATTO SULL'AZIENDA


3. Analisi di Settore

E’ fondamentale per l’azienda definire i contorni dell’arena competitiva in cui il nuovo business e/o
il nuovo prodotto si troverà ad operare. Ogni settore, infatti, sarà caratterizzato da:

 Rischio di ingresso di potenziali Entranti: Elevati costi fissi d’ingresso, Bassi profitti attesi e
  Alto know how richiesto determinano alte barriere all’entrata di nuovi concorrenti
 Potere contrattuale dei Fornitori: la possibilità di disporre di un numero elevato di alternative,
  e la NON criticità della fornitura determinano un basso potere contrattuale dei fornitori
 Intensità competitiva: segmenti di mercato affollati e tasso di crescita del mercato basso,
  attribuiscono al mercato un elevata intensità competitiva all’interno del quale sono richiesti
  elevati investimenti per l’acquisizione di quote di mercato marginali;
 Potere contrattuale dei clienti: gli acquirenti che dispongono di un elevato potere (a seguito
  dell’influenza esercitata; di un’offerta superiore alla domanda….) possono influenzare
  pesantemente l’attività aziendale.
 Presenza di prodotti sostitutivi: La presenza di prodotti surrogati e/o sostitutivi utilizzabili per
  la medesima funzione d’uso, espongono il nuovo business alla minaccia di nuovi entranti.


4. Analisi del Mercato/Segmento di Riferimento

Un segmento per essere considerato target dev’essere: Omogeneo, Appetibile e Raggiungibile. La
definizione di questo dal punto di vista quali-quantitativo, quindi, risulta un passo necessario per la
scelte di posizionamento. Definendo i contorni del segmento l’azienda avrà modo di definire l’arena
competitiva nella quale si troverà ad operare ovvero:
     I clienti target: Specificando le caratteristiche del processo d’acquisto (Fasi e Ruoli), la
        funzione d’uso per la quale il prodotto/servizio viene utilizzato, la dimensione e
        l’appetibilità del segmento ed i Fattori critici di successo (FCS) rilevanti
     Concorrenti: In relazione alla Funzione d’uso, alla tecnologia … .un azienda si potrà
        trovare di fronte differenti tipologie di concorrenti
     Matrici di Posizionamento: una volta definito il cliente target ed i FCS rilevanti, Si
        procede all’analisi di posizionamento ovvero: Dei motivi (differenzianti) per i quali il
        consumatore sceglie un’azienda ed i prodotti/servizi da essa offerti.

                                                                                                     6
4.1. Definizione dei Clienti Target

   Tale operazione consiste della scelta della tipologia di clienti ad i quali indirizzare la nostra
   offerta. Nel processo decisionale, l’azienda potrà avvalersi di differenti matrici al fine di
   conoscere il potenziale di ogni segmento e, successivamente, scegliere quello più interessante.
Tabella 7
        Funz. D’Uso

                                                        Incremento numero         Affermazione
                                     Ricerca
                                                             procedure             Scientifica
  Tipologia clienti

  Chirugo Ospedaliero      Prezzo * Freq d'acqusito *
  del settore Privato      Numerosità
  Chirugo Ospedaliero
  del settore Pubblico
  Chirurgo Universitario


   Dopo aver analizzato il singolo segmento, l’azienda sceglierà quello che, in base agli obiettivi,
   risulterà maggiormente appetibile.

   Il segmento Target, verrà analizzato dal punto di vista QUALITATIVO al fine di completarne il
   profilo. L’azienda, infatti, dovrà valutare le Fasi (6) ed i Ruoli (4) d’acquisto del consumatore
   appartenente al mercato obiettivo. In particolare:

Fasi D’acquisto:
        Nascita del bisogno: Momento ed il Luogo
        Ricerca delle Informazioni: Che tipo di informazioni ricerca? Che canale informativo
          utilizza?
        Valutazione: Di quali strumenti e/o consulenze si avvale?
        Decisione: Cosa è necessario per farlo scegliere?
        Acquisto: E’ concomitante con la decisione di comprare? Cosa valuta?
        Post – Vendita: ha bisogno di assistenza?

Ruoli d’Acquisto:
    Chi Accompagna / Influenza: svolgono, di solito, un ruolo fondamentale nella fase di ricerca
       delle informazioni e valutazione delle alternative. Sono i così detti Esperti o “opinion
       Leaders” che vengono consultati e/o imitati da chi acquista e/o utilizza.
    Chi decide: Nel settore medicale può essere il Primario di Reparto e/o l’economo
    Chi Compra: E’ chi acquista effettivamente il prodotto: Ente ospedaliero
    Chi utilizza: Potrebbe essere diverso da chi acquista. Nel caso delle protesi, ad esempio, La
       decisione potrebbe essere presa dal chirurgo, l’acquisto è fatto dall’ospedale mentre il
       paziente utilizza la protesi.

Una volta ottenute le informazioni Quali/Quantitative del segmento target, l’azienda dovrà valutare
in che misura e con quale posizionamento la concorrenza è presente. Nel caso in cui aziende
concorrenti presidiassero il segmento prescelto attraverso Fattori critici rappresentanti un Vantaggio

                                                                                                       7
competitivo il cui superamento comprometterebbe il ritorno economico e/o gli obiettivi aziendali, il
management aziendale dovrebbe studiare un segmento alternativo con barrire all’ingresso meno
“impegnative”.

    4.2. Analisi della concorrenza e Matrici di Posizionamento

    Considerando il chirurgo target, il responsabile del nuovo business avrà il compito “scoprire” le
    caratteristiche del Prodotto/Servizio che influenzano le scelte d’acquisto magari graduandole in
    base all’importanza attribuita dal segmento target. In pratica il management deve porsi le
    seguenti domande:
         Considerando il segmento obiettivo, quali sono gli attributi (FCS) che attribuiscono
            valore ad un prodotto servizio?
         Posso ordinare i FCS in base all’importanza data dal mercato?

    Tale tipo di informazioni potrà essere recuperato attingendo a fonti come: interviste clienti
    target, studi di settore (Vedi Databank), Associazioni di categoria….Obiettivi di tale analisi
    sono:

         Valutare la percezione del segmento riguardo l’offerta dei competitors presenti sul
          mercato obiettivo
         Evidenziare le aziende costituenti il gruppo strategico da attaccare
         Valutare se i vantaggi competitivi dell’azienda leader costituiscono delle barriere
          all’entrata tali da sconsigliare l’attacco al segmento prescelto.

A tale scopo, possono essere utilizzati una serie di strumenti come le seguenti matrici e/o Mappe di
posizionamento:


Tabella 8
            Fattori Critici si            Azienda   Azienda   Azienda     Azienda    Azienda
                                 Peso %
            Successo (FCS)                   A         B         C           D          E

            Qualità prodotti     30%         4         4          3          3           4
            Servizio             20%         3         4          3          4           3
            Prezzo               15%         4         3          3          4           4
            Assistenza sala      15%         4         4          3          3           4
            Ampiezza gamma       10%         5         4          3          3           4
            Lavori Clinici       10%         5         4          2          3           4
            Tot                  100%
            Punteggio
            Azienda                          4       3,85        2,9        3,35        3,8

Nella tabella 8, è riportata uno schema utilizzabile per l’analisi del posizionamento competitivo
delle aziende operanti nel segmento di riferimento. Nell’esempio illustrato, l’azienda A risulta avere
un vantaggio competitivo dovuto a FCS con un importanza marginale per il mercato. L’azienda B,
quindi, potenziando gli attributi maggiormente rilevanti e/o colmando il gap sul prezzo, potrebbe
migliorare il suo posizionamento insediando la leadership dell’impresa A.
Nel caso in cui, invece, questa analisi fosse svolta da un’azienda NON ancora presente nel mercato
analizzato, suggerirebbe al management di attribuire all’offerta quelle caratteristiche necessarie ad
ottenere un posizionamento compatibile con gli obiettivi ed il bdgt di spesa aziendali.



                                                                                                     8
Molte volte, potrà essere utile avvalersi di grafici che, incrociando: Quota di Mercato (dimensione
del “pallogramma”) e la percezione che il segmento ha dell’azienda circa 2 FCS analizzati,
descrivono il posizionamento competitivo delle aziende/prodotti operanti sul mercato.
Dall’esempio evidenziato nella figura 2, l’azienda B investendo nella formazione del personale che
presta assistenza di sala, potrà presumibilmente recuperare posizioni competitive a scapito
dell’azienda leader (A).

Figura 2

                                                                                                                              80%

                                                                                                      Azienda B               60%

                                                                                     Azienda C                                40%
                 Qualità prodotti




                                                                                                                              20%
                                                                                                                       Azienda A
                                                                              Azienda G                                       0%
                                                                               d                          Azienda D
                                                                                                              Azienda E -20%
                                                             Azienda F
                                                                                                                              -40%


                                                                                                                              -60%
                                    -10,0%    0,0%   10,0%   20,0%   30,0%   40,0%    50,0%   60,0%    70,0%   80,0%    90,0%

                                                             Competenza personale di Sala



Attraverso la raccolta delle informazioni precedentemente descritte, inoltre, il responsabile del
progetto, come riportato nella tabella 9, potrebbe essere in grado di quotare sia l’intensità
competitiva del segmento che la posizione dell’impresa.

Tabella 9
                                             Intensità Competitiva              Pesi%         Valutazione         Rating

                                    Dimensione del Mercato                         30%                3            0,9
                                    Tasso di crescita del Mercato                  15%                3           0,45
                                    Margini di profitto                            15%                3           0,45
                                    Intensità Competitiva                          20%                4            0,8
                                    Instabilità politico - economica               20%                2            0,4
                                    Rating Mercato                                 100%                             3

                                         Posizione Competitiva                  Pesi%         Valutazione         Rating

                                    Quota di Mercato                               5%                 2            0,1
                                    Sviluppo della Quota                           18%                3           0,54
                                    Qualità del prodotto                           12%                3           0,36
                                    Reputazione Marchio                            20%                2            0,4
                                    Sistema Distributivo                           12%                2           0,24
                                    Efficacia Promozionale                         20%                2            0,4
                                    Costi unitari                                  5%                 2            0,1
                                    Risorse Manageriali                            5%                 3           0,15
                                    Economie di Scopo distributive                 3%                 3           0,09
                                    Rating Posizione Competitiva                     100%                              2,38



                                                                                                                                     9
Questo, consentirà all’azienda di individuare in quale quadrante della figura 32 potrà associare la
situazione in esame.

Figura 3




Il metodo e l’analisi proposta, rappresenta una traccia che il responsabile del progetto potrà
scegliere di seguire durante il processo di pianificazione strategica.

5. Analisi SWOT

Una volta analizzato l’ambiente e lo scenario competitivo, il management impegnato nel lancio di
un nuovo business, potrà analizzare le Minaccie/opportunità esterne all’impresa incrociandole con i
punti di Forza/debolezza interni.

Tabella 10


                                  Punti di Forza       Punti di Debolezza
                                 Aziendali (interni)   Aziendali (interni)




                                    Opportunità
                                                        Minacce Esterne
                                     Esterne




Tale strumento servirà a sottolineare i punti che, considerando le dinamiche dello scenario di
riferimento dovranno influenzare la strategia aziendale.

6. Definizione degli obiettivi

L’idea di apertura di un nuovo business potrebbe essere generata insieme a degli obiettivi
quali/quantitativi di lungo, medio e breve periodo la cui raggiungibilità passa attraverso

2
    Matrice General Eletric

                                                                                                10
 le analisi precedentemente descritte (volte a definire se c’è mercato, le opportunità e le
      difficoltà connesse all’acquisizione di quote di mercato etc…);
     le strategie ed i piani d’azione che verranno descritti nei capitoli successivi

Gli obiettivi aziendali possono essere:
     Quantitativi: Roi, PbP (pay back period), Roe, Quota di mercato. Nel mondo Syk vanno
       aggiunti i KPI richiesti dalla corporation com : DII, Cash Flow, DSO, Sales e O.I.
     Qualitativi: come il
                     Raggiungimento di un posizionamento pianificato ovvero acquisizione di un
                        Vantaggio competitivo differenziante e difendibile (ad es: essere la prima
                        azienda per la qualità dei prodotti offerti e dei servizi erogati).
                     Raggiungimento della VISION aziendale: ad esempio “essere l’azienda a più
                        alta reputazione del mercato dei dispositivi medicali”


7. Strategia e Marketing mix

    Tutti i punti precedentemente elencati, influenzeranno la strategia aziendale. In sede di
    pianificazione, il management avrà il compito di definire (valutandone contestualmente la
    fattibilità economico-finanziaria) una linea di Lungo (strategia), Medio (Tattica) e breve
    periodo (piano d’azione) modulando le “leve” a sua disposizione.
    L’azienda, in pratica, dovrà scegliere il marketing mix più adatto al raggiungimento degli
    obiettivi agendo strategicamente sul canale distributivo, sulla promozione, sul prodotto e sul
    prezzo. In questa sede, provvederemo ad trattare le leve della distribuzione, comunicazione e
    pricing.


    7.1. Scelta del canale distributivo – “Place”

Nell’affrontare questo nuovo business l’azienda dovrà scegliere di vendere direttamente al cliente o
è più conveniente un canale indiretto? Il management dovrà avvalersi dei venditori già presenti in
azienda, attingere dalla concorrenza o stipulare accordi di distribuzione con altre entità societarie?
Queste sono alcune delle domande che potrebbero presentarsi all’azienda. Le risposte, come
accennato nei punti precedenti, dipendono da:
     Gli obiettivi
     Dall’analisi dei FCS interni e della concorrenza3
     Dalle risorse a disposizione per il progetto
     Da eventuali vincoli legislativi

La Direzione aziendale avrà a sua disposizione una serie di strumenti potenzialmente utilizzabili
durante il processo decisionale.

Un primo tipo di analisi, potrebbe prendere in esame dati meramente numerici volti ad paragonare
le alternative considerando parametri quali: Breack even point (BeP), Quota di Mercato relativa al
BeP e Perdita/utile. Nella tabella 11 sono stati paragonati 2 canali di vendita: Indiretto (con
distributori o Agenzie) e Diretto.


3
 Se dallo studio del cliente target e dalle matrici di posizionamento emergesse che il primo preferisce le aziende con
un’organizzazione di vendita capillare, qualificata ed indiretta; probabilmente la nostra “field force” dovrebbe tendere a
questo tipo di struttura sviluppando le risorse interne e/o attingendo dall’esterno (acquisizioni aziendali? Accordi
distributivi?....)

                                                                                                                       11
Il primo si caratterizza per un Margine di contribuzione unitario più basso (maggiori commissioni
elargite) rispetto al secondo che, vedrà incrementare le voci di costo fisse per l’assunzione di
“agenti dipendenti”, sostenimento di spese promozionali, costituzione di magazzini periferici etc….


Tabella 11




L’esempio della tavola 11 evidenzia che l’alternativa indiretta consentirebbe all’azienda di
raggiungere il punto di pareggio con una quota di mercato più bassa rispetto alla rete di vendita
diretta che, invece, ottiene un utile superiore alla prima alternativa.

Relativamente alle alternative prese in esame, questa metodologia di calcolo, pur costituendo un
utile strumento di analisi e valutazione, non tiene conto di elementi differenzianti e considerazioni
quali:
     Tempi di messa a regime;
     Grado di copertura del territorio;
     Entrambe le alternative garantiranno la stessa quota di mercato?
     Livello di servizio

Nella tabella 12, sono riportati ulteriori parametri quanti/qualitativi al fine di rendere più
consapevole la scelta del management. Ogni alternativa, quindi, potrà essere valutata nello specifico
dando la possibilità al responsabile del progetto di scegliere l’alternativa migliore.


                                                                                                  12
Tabella 12
                                                                                           Tempi
                   Copertura               Costi         Servizio             numero      messa a
     Criteri        territorio   MdC       fissi   BeP   Richiesto Insolvenza Clienti     regime    Sinergie
   Alternative

100% diretto
100% Indiretto
50% diretto 50%
indiretto

L’approccio aziendale a nuovi business, potrebbe determinare delle difficoltà connesse alla scarsa
(o inesistente) conoscenza del settore da parte dell’attuale forza vendite. In questo caso, il
management aziendale potrebbe considerare tra le ipotesi a sua disposizione anche :
     la stipulazione di accordi commerciali con aziende già operanti nel settore di riferimento;
     acquisizioni – Fusioni aziendali
Anche queste alternative potranno essere valutate attraverso tabelle decisionali come quelle
descritte.
Nel processo di scelta, inoltre, l’impresa potrebbe rapportare l’attuale struttura di vendita (se
esistente) e/o quella potenzialmente adottabile con un concorrente principale e/o la media del
mercato:

Tabella 13
                                  Punti di           Punti di
                                   Forza            Debolezza
                                                                                  Val Medio
      Fattori          Pesi%      4    2      0    -2       -4     Val azienda   del Mercato    Differenza

Competenza              10%            2      0                       0,20              0,20        0,00
Economicità             20%                        -4                 -0,80             0,30        -1,10
Capillarità             30%       4                                   1,20              0,60        0,60
Conoscenza              20%       3                                   0,60              0,33        0,27
Contatto mercato        10%            4                              0,40              0,43        -0,03
Cross Selling           10%                   4                       0,40              0,56        -0,16
Tot                    100%                                            2,00             2,42        -0,42

Nella tabella 13, ad esempio, la nostra azienda avrebbe un’organizzazione di vendita con un
punteggio di 0,42 punti inferiore rispetto la media del mercato.


    7.2. Prodotti e Servizi Offerti – “Product”

Nell’approccio ad u nuovo business, il management avrà il compito di definire i prodotti ed i servizi
offerti procedendo alla :
     Codifica Prodotti e Servizi
     Attivazione procedura per la registrazione ministeriale
     Definizione famiglie e strutture kit
     Redazione schede tecniche e materiale promozionale
     Progettazione eventuale servizio assistenza
     Definizione scorte di sicurezza & impatto inventory
     Comunicare le procedure Q/a e/o aziendali da seguire nel processo di offerta a strutture
         pubbliche e private

                                                                                                            13
La protesi, il chiodo la telecamera etc, sono prodotti che saranno composte da una dimensione
    Hard (il dispositivo in se stesso) ed una Soft (come l’immagine e la garanzia) dati dal
    posizionamento che l’azienda intende dare.


    7.3. Comunicazione – “Promotion”

La promozione del nuovo business potrebbe avere obiettivi riconducibili a due macro tipologie:
     Di Conoscenza ad esempio, si vuol far conoscere in nostro prodotto ad un nuovo target. Ad
       esempio la SYk decide di attaccare un segmento mai presidiato come la Ginecologia con
       prodotti sconosciuti dal mercato.
     Di Valutazione: nel caso in cui volessimo riposizionare il business nel segmento nel quale
       si trova già ad operare. Come esempio lo stelo ABGII (presente in Italia dalla metà degli
       anni novanta) utilizzabile per la chirurgia mininvasiva.

Anche in questo caso, il responsabile del nuovo progetto, potrebbe avvalersi di matrici volte a
semplificare le scelte circa gli obiettivi della comunicazione4


Tabella 14



                                     ++              4                    3
                        CONOSCENZA




                                     ---             1                    2



                                                    --                   ++

                                                         VALUTAZIONE



Nello specifico il quadrati della tabella 14 andranno letti nel modo seguente:

    1. il management dovrà indagare circa i motivi della situazione che si troverà a gestire,
       studiando una strategia di comunicazione fortemente basata sulle caratteristiche distintive
       del prodotto – servizio;
    2. L’azienda, ben valutata, è poco conosciuta. L’utilizzo di canali di comunicazione differenti
       potrebbe essere una modalità generatrice di conoscenza;
    3. Bisognerà mantenere la situazione attuale. Il responsabile della comunicazione avrà
       l’obiettivo di monitorare costantemente la percezione del cliente;
    4. è la situazione peggiore: l’azienda è molto conosciuta per la scarsità della propria offerta.


4
   La compilazione dei quadranti della tabella 13 può essere fatta utilizzando i dati ottenuti attraverso
interviste/questionari rivolti a clienti o attingendo a studi di settore.


                                                                                                      14
Nell’organizzazione di qualunque iniziativa commerciale compresa nel piano strategico e di
marketing, il responsabile del business dovrebbe analizzare la situazione iniziale e gli obiettivi della
promozione tarando il messaggio, la scelta del canale e le caratteristiche di un’eventuale campagna.

Nel lancio di un nuovo business, probabilmente, l’azienda si troverà nel quadrante 1 o nel 2. Nel
primo caso, ad esempio, il management avrà gli obiettivi di:
     Informare il mercato di riferimento (Agenti e comunità ortopedica) attraverso strumenti
       quali: Mailing, Product Bullettin, Meeting di lancio, creazione sito web…
     Costruire una valutazione positiva utilizzando strumenti quali: pubblicazioni, Workshops,
       testimonianze e/o visite KoL….


   7.4. Politiche di Prezzo – “Price”

Nel lancio di un nuovo business, il prezzo rappresenta una variabile:
    Critica: la sua decisione influenza direttamente il risultato economico.
    Strategica: dato che riflette gli obietti dell’azienda. Se ad esempio il nuovo business andrà a
       presidiare un segmento di mercato affollato e con un basso margine di crescita, l’azienda
       potrebbe scegliere di adottare una strategia di “Penetrazione” praticando un prezzo più basso
       rispetto la concorrenza allo scopo di erodere quote di mercato. Nel caso in cui, invece, il
       nuovo prodotto/business avesse caratteristiche distintive uniche e/o si trovasse ad operare in
       un comparto con elevati margini di sviluppo, potrebbe scegliere di adottare una strategia di
       “scrematura” destinando la propria offerta alla fetta di mercato disposta a pagare un
       premium price per il maggior valore dell’offerta aziendale. La scelta di un prezzo di
       scrematura o di penetrazione dovrà, logicamente, armonizzarsi con il canale distributivo, la
       tipologia e l’entità degli investimenti promozionali ed il livello di servizio prescelti.

Il processo di determinazione del prezzo di vendita dovrebbe, idealmente, seguire lo schema
riportato nella figura 4
Figura 4


                                          DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI




                                               DETERMINAZIONE
                                               DELLA DOMANDA




                                               STIMA DEI COSTI




                                          ANALISI DEI PREZZI OFFERTI
                                            DALLA CONCORRENZA



                                         SCELTA DI UN METODO PER LA
                                         DETERMINAZIONE DEL PREZZO




                                          SCELTA DEL PREZZO FINALE




                                                                                                     15
Nel successivo piano Operativo il management dovrà implementare, in accordo alla politica di
Pricing pianificata, le seguenti attività:
     Creazione Listino
     Determinazione dei Prezzi medi di vendita,
     Previsione delle Scale – Sconti
     Definizione delle direttive commerciali da seguire nei preventivi e nelle gare pubbliche
     Proposte commerciali & bundling

8. Piano Organizzativo

Una volta definiti i risultati attesi ed il piano di marketing, il team impegnato nella pianificazione
dovrà procedere all’adeguamento della struttura aziendale agli obiettivi di Lungo, Medio e Breve
periodo.

A tal fine bisognerà:

Definire la struttura
    Nuova entità legale? Nuova S.B.U? Nuova Divisione? Status quo?
    Organigramma funzionale e gerarchico
    Adeguamento servizi di supporto (ad es. Servizio assistenza, commerciali…)
    Mansionari
    Analisi e definizione dei processi e delle procedure

Modalità di azione
   Selezione
   Training
   Percorsi di carriera e piani incentivi



9. Analisi Economico – Finanziaria

In concomitanza alla pianificazione strategica il management impegnato nel lancio di un nuovo
business, avrà la necessità valutare la fattibilità economico – finanziaria della strategia pianificata
inserendo nel modello sia le previsioni di vendita che i costi associati.

Nella tabella 15, si riporta un prospetto economico – finanziario utilizzato dalla SYK Corp. per
proseguire o “bocciare” un’idea di un progetto.

Nell’esempio, relativo alla creazione di una nuova entità societaria per la commercializzazione di
prodotti afferenti la linea “Laparoscopic”, le strategie e le analisi vengono trasformate in numeri al
fine di valutarne la convenienza economico – finanziaria (nell’esempio della tab 15 si confronta la
vendita della nuova linea attraverso l’utilizzo della struttura attuale o ricorrendo ad una nuova
azienda).




                                                                                                    16
Tabella 15
                                                    Stryker Italy
                                         NewCo - Financial Model - Version 1
                                             All amounts in Euro (000)
                                                                               Budget       Plan       Plan       Plan
Changes WITH NewCo vs WITHOUT NewCo                                             2007        2008       2009       2010
Assumptions on Sales
Laparoscopy Sales with NewCo                             110%                    2.600      3.900      5.850      8.775
Laparoscopy Sales without NewCo                          100%                    2.364      3.545      5.318      7.977
Sales Increase                                            10%       100%           236        355        532        798
Related CoS (ca. 25%)                                               25%             59         89        133        200


Assumptions on Compensation
Headcounts for Laparoscopic                                                         10         15         20         25
Compensation per HC without NewCo                                   5%              60         63         66         69
Compensation without NewCo                               110%                      600        945      1.323      1.736
Compensation with NewCo                                  100%                      545        859      1.203      1.579
Compensation Decrease                                    10%                        55         86        120        158
P&L
Sales                                                                              236        355        532        798
CoS                                                                                 59         89        133        200
Selling Expenses                                                                   -55        -86       -120       -158
G&A Expenses (direct & indirect costs)                              0%              10         10         10         10
Operating Incombe                                                                  222        342        509        746
Balance Sheet
Cash & I/C                                                                         104        386        807      1.420
Investments                                                                          0          0          0          0
Inventory                                                                               0          0          0          0
Accounts Receivable                                                                118        178        266        399
Total Assets                                                                       222        563      1.073      1.819
Accrued Compensation                                                                    0          0          0          0
Equità                                                                             222        563      1.073      1.819
Total Equity & Liabilities                                                         222        563      1.073      1.819
Cash Flow
Operating Incombe                                                                  222        342        509        746
Accounts Receivable                                                               -118        -60        -89       -133
Cash From Operations                                                               104        282        421        613
Cash & I/C                                                                         104        282        421        613
Change in Cash                                                                     104        282        421        613


NPV                                                                 2006       2007         2008       2009       2010
NPV of 2007 cash                                                        90        104
NPV of 2008 cash                                                       214        246         282
NPV of 2009 cash                                                      277          318        366        421
NPV of 20010 cash                                                     350          403        463        533        613
Total NPV (at 15% rate)                                               931


                                                                                                                    17
Un progetto pur dimostrando in sede di analisi economico / finanziaria ottime performance nel
lungo periodo, potrebbe soffrire durante la fase di avviamento.
Potrebbero, ad esempio, necessitare risorse aggiuntive (come maggiori investimenti promozionali).
In tal caso, il management dovrebbe valutare il nuovo business all’interno dell’interna economia
dell’azienda al fine di reperire le risorse necessarie al finanziamento del progetto.

10. Piano Operativo

Nel piano di Marketing il team responsabile del progetto, ha elaborato la strategia necessaria al
raggiungimento degli obiettivi di m/l periodo.

Considerando i traguardi di Breve periodo, in tale sezione il responsabile del progetto avrà il
compito di determinare:
    L’elenco delle attività da intraprendere
    Data di inizio – conclusione di ogni attività
    Il team responsabile dell’attività
    Il team responsabile del controllo


Tabella 16

             ATTIVITA’           Data inizio        Conclusione          Responsabile




La fase relativa al controllo, dovrà prevedere delle verifiche periodiche al fine di monitorare gli
scostamenti ed apportare le opportune correzioni.
Come evidenziato nella tabella 16, ogni singola attività prevista avrà un responsabile al quale verrà
chiesto di rispettare le date di inizio/fine.
Il coordinatore del lancio, inoltre, potrà monitorare anche graficamente il progetto attraverso
l’utilizzo di strumenti come il Diagramma di Gannt (vedi Fig. 5) al fine di evidenziare lo stato di
avanzamento, ritardi e responsabilità di tipo organizzativo.

Figura 5




                                                                                                  18
Il coordinatore, avrà la responsabilità di pianificare delle verifiche periodiche anche al fine di
analizzare gli eventuali scostamenti tra obiettivi e risultati consuntivi intermedi allo scopo di:
     Apportare dei correttivi
     Formulare strategie alternative
     Recuperare le risorse eventualmente necessarie allo svolgimento dei “piani di recupero”

A tal proposito, il team preposto al lancio del nuovo business, potrebbe utilizzare un “quadro di
controllo” (“customizzato” in base alle esigenze contingenti) al fine di segnalare IN TEMPO
eventuali “campanelli di allarme”.

Figura 6




Nella figura 6, sono stati riportati solo alcuni esempi di indicatori da prendere in esame. A quelli
elencati si potrebbero aggiungere voci come:

      Strumentari Acquistati Vs Consegnati Vs Allocati
      KPI
      Training Pianificati Vs Eseguiti
      Bdgt Eventi Vs impegnato Vs Speso
      ……
      ……

La fase del controllo, quindi, rappresenta un’attività fondamentale (non delegabile) del processo
descritto. Nelle attività caratterizzate da un elevato grado di incertezza (vedi quadrato
“differenziazione” della tabella 2), i momenti di verifica dovranno essere strutturati in maniera tale
da mitigare gli elevati rischi connessi all’approccio al “nuovo”.




                                                                                                   19

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Guida operativa al business planning

  • 1. Lancio Nuovi Business 1. Premessa Lo scopo di tale lavoro, è quello di fornire un utile strumento Operativo al personale SYK che sarà chiamato a collaborare, in maniera diretta e/o indiretta, al lancio di nuove attività commerciali, nuovi business e/o prodotti. Un nuovo business parte, di solito, da un’idea la cui concretizzazione sottende il raggiungimento del fine ultimo del profitto e/o della contribuzione al sostenimento dei costi fissi. Nell’approccio al nuovo, ogni azienda dovrebbe utilizzare un processo di analisi – pianificazione al fine di valutare: Analisi ambientale I rischi – opportunità interni /esterni all’azienda Mercato di riferimento (clienti target e concorrenza) Obiettivi di Lungo, Medio e Breve Periodo Strategia Investimenti necessari Redditività attesa Piano d’azione (con relativa tempistica) Strumenti di controllo e di eventuale recupero Figura 1 IDEA: Vision Mission Obiettivi Definizione del Piano Strategico Analisi ambientale SWOT Analisi Competitiva Piano di Marketing, Organizzativo Analisi Economico Finanziaria e di Produzione Piano D’azione Verifica e Controllo 1
  • 2. Ogni idea, come schematizzato nella figura 1, dovrebbe generare un “percorso” tale da valutare la sua fattibilità economico, finanziaria ed organizzativa nel lungo, medio e breve periodo. Il management impegnato nel lancio di un nuovo business (vedi tabella 1) , quindi, dovrebbe porsi delle domande e darsi delle risposte argomentandole nella documentazione di corredo (Presentazione sintetica, Piano di Marketing, Piano Economico-Finanziario, Piano Organizzativo…) Tabella 1 DOMANDE1 RISPOSTE MODULO - PIANO Chi si è? Team imprenditoriale o Presentazione sintetica azienda Limiti e potenziali Esperienze pregresse Forma societaria Cosa si vuole fare? Descrizione del progetto Presentazione sintetica Obiettivi, strategie risultati minimi Vantaggio economico e Competitivo Cosa si Offre? Presentazione del prodotto – Presentazione sintetica servizio Piano di Marketing Bisogno che si intende soddisfare Presenza di berevetti / licenze? A chi si mira? Mercato Presentazione sintetica Clienti Piano di Marketing Prospettive di crescita Risultato di ricerche di mercato Come farlo sapere e quali Studi Piano di Marketing approcci usare? Comunicazione Come organizzarsi? Struttura organizzativa Piano di vendita Canali di distribuzione Costi generali Accordi commerciali Piano di Produzione Messa a punto del prodotto – servizio Su chi appoggiarsi? Eventuali legami con altre Presentazione sintetica aziende Costi generali Collaboratori con competenze Fabbisogno finanziario speciali Ricerca di finanziamenti Quanto costa? Patrimonio tecnico, Piano di vendita industriale e distributivo Piano di Produzione Scelte di make or buy Costi generali ed R&D, Q/A immobilizzazioni Riorse specialistiche 1 Tratto da: “Business Plan” (2001), Ed il Sole 24 ore, pp. 11 – 12. 2
  • 3. Quando i ritorni? Cash flow Piano di Marketing, Tempi dell’azione flussi di cassa pubblicitaria conto economico Efficacia dell’organizzazione di vendita e distribuzione Perché si pensa di avere Marketing Presentazione sintetica successo? Concorrenza Piano di marketing Interviste campionate Conclusioni Strategie per superare eventuali barriere all’ingresso nel settore Brevetti Quali precedenti esistono? Concorrenza Piano di marketing Verifiche di mercato Stampa specializzata o di settore Cosa si vuole diventare o dove Strategia Presentazione sintetica si vuole arrivare Piano di marketing Ruoli e responsabilità Organizzazione Presentazione sintetica Piano organizzativo Condizioni Ambiente esterno Presentazione sintetica Vincoli legislativi Fabbisogno finanziario Norme deontologiche Conclusioni Concorrenza Finanziamenti Cosa mi dà forza e mi Check di mercato Piano di Marketing convince? Interviste con potenziali Presentazione sintetica clienti Comunicazione Punti di forza Nella realtà dei fatti, ogni attività svolta da un’impresa è riconducibile ad uno dei quattro quadranti evidenziati nella matrice sotto allegata (vedi tabella 2) Tabella 2 NUOVO Sviluppo di Mercato Differenziazione MERCATO Sviluppo di ATTUALE Penetrazione Prodotto ATTUALE NUOVO PRODOTTO 3
  • 4. Ciascuna sezione della tabella sopra illustrata, implica scenari, rischi ed opportunità differenti. In particolare: Penetrazione: Erodere Ms alla concorrenza con un prodotto già presente in portafoglio utilizzando, ad esempio, politiche di prezzo "aggressive". Sviluppo di Prodotto: Si cerca di attaccare il mercato nel quale l’azienda si trova già ad operare, con un nuovo dispositivo o con un prodotto già in portafoglio attribuendo nuove funzioni d'uso Sviluppo del Mercato: attraverso investimenti promozionali si educa il mercato all'utilizzo del prodotto già in portafoglio (creazione di conoscenza) Differenziazione: Dopo aver studiato il nuovo segmento target da attaccare, si offre il nuovo prodotto connotandolo di caratteristiche distintive tali da costituire un vantaggio competitivo difendibile. Tale quadrante si caratterizza per gli elevati rischi ed investimenti. Ogni idea di business, quindi, determinerà un’approccio sistematico dell’organizzazione al fine di mitigare i rischi ed incrementare il ritorno degli investimenti. Nell’approccio ad un nuovo business, l’azienda potrà procedere a classificare l’idea anche in base alla natura ed all’origine dell’innovazione (Vedi Tabella 3): Tabella 3 NATURA DELL'INNOVAZIONE TECNOLOGICA Poly, Cer Delta Navigazione Service x Gender Solution & COMMERCIALE operazioni MISHIP MERCATO AZIENDA ORIGINE DELL'INNOVAZIONE Nella tabella 3 sono stati riportati degli esempi (prevalentemente riconducibili alla divisione Ortopedia), al fine di sottolineare l’importanza di tale classificazione anche al fine del successivo processo di pianificazione. Il lancio di un “Service per operazioni”, ad esempio, consiste in una innovazione di tipo commerciale nata da una esplicita richiesta del mercato. In questo caso, l’azienda dovrà presumibilmente concentrarsi su implicazioni di tipo commerciale già disponendo del know how tecnico delle singole componenti del Pacchetto. 4
  • 5. 2. Analisi Ambientale Nell’approccio ad un nuovo business l’azienda, indipendentemente dal quadrante in cui si troverà ad operare (Tabella 1), dovrà effettuare un analisi delle variabili demografiche, legislative e culturali non controllabili dall’azienda e caratterizzanti l’ambiente socio – economico nel quale ci si troverà ad operare. Queste, infatti, potrebbero avere degli effetti diretti e/o indiretti sull’attività dell’azienda. A supporto di tale processo di pianificazione, possono essere utilizzate una serie di matrici: Tabella 4 TIPO DI VARIABILE OPPORTUNITA' MINACCIA Prezzi minimi imposti ECONOMICA dalla nuova legge Finanziaria DEMOGRAFICA Aumento della popolazione "ultrasessantenne" CULTURALE Baby Boomers Maggiore peso CULTURALE decisionale assunto dai pazienti Molte regioni,a causa delle prossime elezioni, POLITICO hanno messo in "stand by" la normale programmazione sanitaria Nella tabella 4, ad esempio, sono state elencate una serie di variabili che potrebbero influenzare l’ambiente di riferimento. Nell’approccio a tali informazioni, l’azienda potrebbe anche procedere ad una classificazione in base : all’attrattività di un’opportunità e la capacità interna dell’azienda di sfruttarla (Tabella 5) Probabilità che una minaccia si concretizzi ed il suo impatto sull’azienda e/o nuova idea di business (Tabella 6) Tabella 5 Opportunità Bdgt delle risorse dedicate alla + ATTRATTIVITA' cardiochirurgia in Incremento - - + CAPACITA' INTERNA DI SFRUTTARLA 5
  • 6. Tabella 6 Minacce Diminuzione PROBABILITA' CHE SI dei Prezzi di vendita + a seguito nuova legge finanziaria nel VERIFICHI comparto ortopedia - Lieve Rilevante IMPATTO SULL'AZIENDA 3. Analisi di Settore E’ fondamentale per l’azienda definire i contorni dell’arena competitiva in cui il nuovo business e/o il nuovo prodotto si troverà ad operare. Ogni settore, infatti, sarà caratterizzato da:  Rischio di ingresso di potenziali Entranti: Elevati costi fissi d’ingresso, Bassi profitti attesi e Alto know how richiesto determinano alte barriere all’entrata di nuovi concorrenti  Potere contrattuale dei Fornitori: la possibilità di disporre di un numero elevato di alternative, e la NON criticità della fornitura determinano un basso potere contrattuale dei fornitori  Intensità competitiva: segmenti di mercato affollati e tasso di crescita del mercato basso, attribuiscono al mercato un elevata intensità competitiva all’interno del quale sono richiesti elevati investimenti per l’acquisizione di quote di mercato marginali;  Potere contrattuale dei clienti: gli acquirenti che dispongono di un elevato potere (a seguito dell’influenza esercitata; di un’offerta superiore alla domanda….) possono influenzare pesantemente l’attività aziendale.  Presenza di prodotti sostitutivi: La presenza di prodotti surrogati e/o sostitutivi utilizzabili per la medesima funzione d’uso, espongono il nuovo business alla minaccia di nuovi entranti. 4. Analisi del Mercato/Segmento di Riferimento Un segmento per essere considerato target dev’essere: Omogeneo, Appetibile e Raggiungibile. La definizione di questo dal punto di vista quali-quantitativo, quindi, risulta un passo necessario per la scelte di posizionamento. Definendo i contorni del segmento l’azienda avrà modo di definire l’arena competitiva nella quale si troverà ad operare ovvero:  I clienti target: Specificando le caratteristiche del processo d’acquisto (Fasi e Ruoli), la funzione d’uso per la quale il prodotto/servizio viene utilizzato, la dimensione e l’appetibilità del segmento ed i Fattori critici di successo (FCS) rilevanti  Concorrenti: In relazione alla Funzione d’uso, alla tecnologia … .un azienda si potrà trovare di fronte differenti tipologie di concorrenti  Matrici di Posizionamento: una volta definito il cliente target ed i FCS rilevanti, Si procede all’analisi di posizionamento ovvero: Dei motivi (differenzianti) per i quali il consumatore sceglie un’azienda ed i prodotti/servizi da essa offerti. 6
  • 7. 4.1. Definizione dei Clienti Target Tale operazione consiste della scelta della tipologia di clienti ad i quali indirizzare la nostra offerta. Nel processo decisionale, l’azienda potrà avvalersi di differenti matrici al fine di conoscere il potenziale di ogni segmento e, successivamente, scegliere quello più interessante. Tabella 7 Funz. D’Uso Incremento numero Affermazione Ricerca procedure Scientifica Tipologia clienti Chirugo Ospedaliero Prezzo * Freq d'acqusito * del settore Privato Numerosità Chirugo Ospedaliero del settore Pubblico Chirurgo Universitario Dopo aver analizzato il singolo segmento, l’azienda sceglierà quello che, in base agli obiettivi, risulterà maggiormente appetibile. Il segmento Target, verrà analizzato dal punto di vista QUALITATIVO al fine di completarne il profilo. L’azienda, infatti, dovrà valutare le Fasi (6) ed i Ruoli (4) d’acquisto del consumatore appartenente al mercato obiettivo. In particolare: Fasi D’acquisto:  Nascita del bisogno: Momento ed il Luogo  Ricerca delle Informazioni: Che tipo di informazioni ricerca? Che canale informativo utilizza?  Valutazione: Di quali strumenti e/o consulenze si avvale?  Decisione: Cosa è necessario per farlo scegliere?  Acquisto: E’ concomitante con la decisione di comprare? Cosa valuta?  Post – Vendita: ha bisogno di assistenza? Ruoli d’Acquisto:  Chi Accompagna / Influenza: svolgono, di solito, un ruolo fondamentale nella fase di ricerca delle informazioni e valutazione delle alternative. Sono i così detti Esperti o “opinion Leaders” che vengono consultati e/o imitati da chi acquista e/o utilizza.  Chi decide: Nel settore medicale può essere il Primario di Reparto e/o l’economo  Chi Compra: E’ chi acquista effettivamente il prodotto: Ente ospedaliero  Chi utilizza: Potrebbe essere diverso da chi acquista. Nel caso delle protesi, ad esempio, La decisione potrebbe essere presa dal chirurgo, l’acquisto è fatto dall’ospedale mentre il paziente utilizza la protesi. Una volta ottenute le informazioni Quali/Quantitative del segmento target, l’azienda dovrà valutare in che misura e con quale posizionamento la concorrenza è presente. Nel caso in cui aziende concorrenti presidiassero il segmento prescelto attraverso Fattori critici rappresentanti un Vantaggio 7
  • 8. competitivo il cui superamento comprometterebbe il ritorno economico e/o gli obiettivi aziendali, il management aziendale dovrebbe studiare un segmento alternativo con barrire all’ingresso meno “impegnative”. 4.2. Analisi della concorrenza e Matrici di Posizionamento Considerando il chirurgo target, il responsabile del nuovo business avrà il compito “scoprire” le caratteristiche del Prodotto/Servizio che influenzano le scelte d’acquisto magari graduandole in base all’importanza attribuita dal segmento target. In pratica il management deve porsi le seguenti domande:  Considerando il segmento obiettivo, quali sono gli attributi (FCS) che attribuiscono valore ad un prodotto servizio?  Posso ordinare i FCS in base all’importanza data dal mercato? Tale tipo di informazioni potrà essere recuperato attingendo a fonti come: interviste clienti target, studi di settore (Vedi Databank), Associazioni di categoria….Obiettivi di tale analisi sono:  Valutare la percezione del segmento riguardo l’offerta dei competitors presenti sul mercato obiettivo  Evidenziare le aziende costituenti il gruppo strategico da attaccare  Valutare se i vantaggi competitivi dell’azienda leader costituiscono delle barriere all’entrata tali da sconsigliare l’attacco al segmento prescelto. A tale scopo, possono essere utilizzati una serie di strumenti come le seguenti matrici e/o Mappe di posizionamento: Tabella 8 Fattori Critici si Azienda Azienda Azienda Azienda Azienda Peso % Successo (FCS) A B C D E Qualità prodotti 30% 4 4 3 3 4 Servizio 20% 3 4 3 4 3 Prezzo 15% 4 3 3 4 4 Assistenza sala 15% 4 4 3 3 4 Ampiezza gamma 10% 5 4 3 3 4 Lavori Clinici 10% 5 4 2 3 4 Tot 100% Punteggio Azienda 4 3,85 2,9 3,35 3,8 Nella tabella 8, è riportata uno schema utilizzabile per l’analisi del posizionamento competitivo delle aziende operanti nel segmento di riferimento. Nell’esempio illustrato, l’azienda A risulta avere un vantaggio competitivo dovuto a FCS con un importanza marginale per il mercato. L’azienda B, quindi, potenziando gli attributi maggiormente rilevanti e/o colmando il gap sul prezzo, potrebbe migliorare il suo posizionamento insediando la leadership dell’impresa A. Nel caso in cui, invece, questa analisi fosse svolta da un’azienda NON ancora presente nel mercato analizzato, suggerirebbe al management di attribuire all’offerta quelle caratteristiche necessarie ad ottenere un posizionamento compatibile con gli obiettivi ed il bdgt di spesa aziendali. 8
  • 9. Molte volte, potrà essere utile avvalersi di grafici che, incrociando: Quota di Mercato (dimensione del “pallogramma”) e la percezione che il segmento ha dell’azienda circa 2 FCS analizzati, descrivono il posizionamento competitivo delle aziende/prodotti operanti sul mercato. Dall’esempio evidenziato nella figura 2, l’azienda B investendo nella formazione del personale che presta assistenza di sala, potrà presumibilmente recuperare posizioni competitive a scapito dell’azienda leader (A). Figura 2 80% Azienda B 60% Azienda C 40% Qualità prodotti 20% Azienda A Azienda G 0% d Azienda D Azienda E -20% Azienda F -40% -60% -10,0% 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0% 80,0% 90,0% Competenza personale di Sala Attraverso la raccolta delle informazioni precedentemente descritte, inoltre, il responsabile del progetto, come riportato nella tabella 9, potrebbe essere in grado di quotare sia l’intensità competitiva del segmento che la posizione dell’impresa. Tabella 9 Intensità Competitiva Pesi% Valutazione Rating Dimensione del Mercato 30% 3 0,9 Tasso di crescita del Mercato 15% 3 0,45 Margini di profitto 15% 3 0,45 Intensità Competitiva 20% 4 0,8 Instabilità politico - economica 20% 2 0,4 Rating Mercato 100% 3 Posizione Competitiva Pesi% Valutazione Rating Quota di Mercato 5% 2 0,1 Sviluppo della Quota 18% 3 0,54 Qualità del prodotto 12% 3 0,36 Reputazione Marchio 20% 2 0,4 Sistema Distributivo 12% 2 0,24 Efficacia Promozionale 20% 2 0,4 Costi unitari 5% 2 0,1 Risorse Manageriali 5% 3 0,15 Economie di Scopo distributive 3% 3 0,09 Rating Posizione Competitiva 100% 2,38 9
  • 10. Questo, consentirà all’azienda di individuare in quale quadrante della figura 32 potrà associare la situazione in esame. Figura 3 Il metodo e l’analisi proposta, rappresenta una traccia che il responsabile del progetto potrà scegliere di seguire durante il processo di pianificazione strategica. 5. Analisi SWOT Una volta analizzato l’ambiente e lo scenario competitivo, il management impegnato nel lancio di un nuovo business, potrà analizzare le Minaccie/opportunità esterne all’impresa incrociandole con i punti di Forza/debolezza interni. Tabella 10 Punti di Forza Punti di Debolezza Aziendali (interni) Aziendali (interni) Opportunità Minacce Esterne Esterne Tale strumento servirà a sottolineare i punti che, considerando le dinamiche dello scenario di riferimento dovranno influenzare la strategia aziendale. 6. Definizione degli obiettivi L’idea di apertura di un nuovo business potrebbe essere generata insieme a degli obiettivi quali/quantitativi di lungo, medio e breve periodo la cui raggiungibilità passa attraverso 2 Matrice General Eletric 10
  • 11.  le analisi precedentemente descritte (volte a definire se c’è mercato, le opportunità e le difficoltà connesse all’acquisizione di quote di mercato etc…);  le strategie ed i piani d’azione che verranno descritti nei capitoli successivi Gli obiettivi aziendali possono essere:  Quantitativi: Roi, PbP (pay back period), Roe, Quota di mercato. Nel mondo Syk vanno aggiunti i KPI richiesti dalla corporation com : DII, Cash Flow, DSO, Sales e O.I.  Qualitativi: come il  Raggiungimento di un posizionamento pianificato ovvero acquisizione di un Vantaggio competitivo differenziante e difendibile (ad es: essere la prima azienda per la qualità dei prodotti offerti e dei servizi erogati).  Raggiungimento della VISION aziendale: ad esempio “essere l’azienda a più alta reputazione del mercato dei dispositivi medicali” 7. Strategia e Marketing mix Tutti i punti precedentemente elencati, influenzeranno la strategia aziendale. In sede di pianificazione, il management avrà il compito di definire (valutandone contestualmente la fattibilità economico-finanziaria) una linea di Lungo (strategia), Medio (Tattica) e breve periodo (piano d’azione) modulando le “leve” a sua disposizione. L’azienda, in pratica, dovrà scegliere il marketing mix più adatto al raggiungimento degli obiettivi agendo strategicamente sul canale distributivo, sulla promozione, sul prodotto e sul prezzo. In questa sede, provvederemo ad trattare le leve della distribuzione, comunicazione e pricing. 7.1. Scelta del canale distributivo – “Place” Nell’affrontare questo nuovo business l’azienda dovrà scegliere di vendere direttamente al cliente o è più conveniente un canale indiretto? Il management dovrà avvalersi dei venditori già presenti in azienda, attingere dalla concorrenza o stipulare accordi di distribuzione con altre entità societarie? Queste sono alcune delle domande che potrebbero presentarsi all’azienda. Le risposte, come accennato nei punti precedenti, dipendono da:  Gli obiettivi  Dall’analisi dei FCS interni e della concorrenza3  Dalle risorse a disposizione per il progetto  Da eventuali vincoli legislativi La Direzione aziendale avrà a sua disposizione una serie di strumenti potenzialmente utilizzabili durante il processo decisionale. Un primo tipo di analisi, potrebbe prendere in esame dati meramente numerici volti ad paragonare le alternative considerando parametri quali: Breack even point (BeP), Quota di Mercato relativa al BeP e Perdita/utile. Nella tabella 11 sono stati paragonati 2 canali di vendita: Indiretto (con distributori o Agenzie) e Diretto. 3 Se dallo studio del cliente target e dalle matrici di posizionamento emergesse che il primo preferisce le aziende con un’organizzazione di vendita capillare, qualificata ed indiretta; probabilmente la nostra “field force” dovrebbe tendere a questo tipo di struttura sviluppando le risorse interne e/o attingendo dall’esterno (acquisizioni aziendali? Accordi distributivi?....) 11
  • 12. Il primo si caratterizza per un Margine di contribuzione unitario più basso (maggiori commissioni elargite) rispetto al secondo che, vedrà incrementare le voci di costo fisse per l’assunzione di “agenti dipendenti”, sostenimento di spese promozionali, costituzione di magazzini periferici etc…. Tabella 11 L’esempio della tavola 11 evidenzia che l’alternativa indiretta consentirebbe all’azienda di raggiungere il punto di pareggio con una quota di mercato più bassa rispetto alla rete di vendita diretta che, invece, ottiene un utile superiore alla prima alternativa. Relativamente alle alternative prese in esame, questa metodologia di calcolo, pur costituendo un utile strumento di analisi e valutazione, non tiene conto di elementi differenzianti e considerazioni quali:  Tempi di messa a regime;  Grado di copertura del territorio;  Entrambe le alternative garantiranno la stessa quota di mercato?  Livello di servizio Nella tabella 12, sono riportati ulteriori parametri quanti/qualitativi al fine di rendere più consapevole la scelta del management. Ogni alternativa, quindi, potrà essere valutata nello specifico dando la possibilità al responsabile del progetto di scegliere l’alternativa migliore. 12
  • 13. Tabella 12 Tempi Copertura Costi Servizio numero messa a Criteri territorio MdC fissi BeP Richiesto Insolvenza Clienti regime Sinergie Alternative 100% diretto 100% Indiretto 50% diretto 50% indiretto L’approccio aziendale a nuovi business, potrebbe determinare delle difficoltà connesse alla scarsa (o inesistente) conoscenza del settore da parte dell’attuale forza vendite. In questo caso, il management aziendale potrebbe considerare tra le ipotesi a sua disposizione anche :  la stipulazione di accordi commerciali con aziende già operanti nel settore di riferimento;  acquisizioni – Fusioni aziendali Anche queste alternative potranno essere valutate attraverso tabelle decisionali come quelle descritte. Nel processo di scelta, inoltre, l’impresa potrebbe rapportare l’attuale struttura di vendita (se esistente) e/o quella potenzialmente adottabile con un concorrente principale e/o la media del mercato: Tabella 13 Punti di Punti di Forza Debolezza Val Medio Fattori Pesi% 4 2 0 -2 -4 Val azienda del Mercato Differenza Competenza 10% 2 0 0,20 0,20 0,00 Economicità 20% -4 -0,80 0,30 -1,10 Capillarità 30% 4 1,20 0,60 0,60 Conoscenza 20% 3 0,60 0,33 0,27 Contatto mercato 10% 4 0,40 0,43 -0,03 Cross Selling 10% 4 0,40 0,56 -0,16 Tot 100% 2,00 2,42 -0,42 Nella tabella 13, ad esempio, la nostra azienda avrebbe un’organizzazione di vendita con un punteggio di 0,42 punti inferiore rispetto la media del mercato. 7.2. Prodotti e Servizi Offerti – “Product” Nell’approccio ad u nuovo business, il management avrà il compito di definire i prodotti ed i servizi offerti procedendo alla :  Codifica Prodotti e Servizi  Attivazione procedura per la registrazione ministeriale  Definizione famiglie e strutture kit  Redazione schede tecniche e materiale promozionale  Progettazione eventuale servizio assistenza  Definizione scorte di sicurezza & impatto inventory  Comunicare le procedure Q/a e/o aziendali da seguire nel processo di offerta a strutture pubbliche e private 13
  • 14. La protesi, il chiodo la telecamera etc, sono prodotti che saranno composte da una dimensione Hard (il dispositivo in se stesso) ed una Soft (come l’immagine e la garanzia) dati dal posizionamento che l’azienda intende dare. 7.3. Comunicazione – “Promotion” La promozione del nuovo business potrebbe avere obiettivi riconducibili a due macro tipologie:  Di Conoscenza ad esempio, si vuol far conoscere in nostro prodotto ad un nuovo target. Ad esempio la SYk decide di attaccare un segmento mai presidiato come la Ginecologia con prodotti sconosciuti dal mercato.  Di Valutazione: nel caso in cui volessimo riposizionare il business nel segmento nel quale si trova già ad operare. Come esempio lo stelo ABGII (presente in Italia dalla metà degli anni novanta) utilizzabile per la chirurgia mininvasiva. Anche in questo caso, il responsabile del nuovo progetto, potrebbe avvalersi di matrici volte a semplificare le scelte circa gli obiettivi della comunicazione4 Tabella 14 ++ 4 3 CONOSCENZA --- 1 2 -- ++ VALUTAZIONE Nello specifico il quadrati della tabella 14 andranno letti nel modo seguente: 1. il management dovrà indagare circa i motivi della situazione che si troverà a gestire, studiando una strategia di comunicazione fortemente basata sulle caratteristiche distintive del prodotto – servizio; 2. L’azienda, ben valutata, è poco conosciuta. L’utilizzo di canali di comunicazione differenti potrebbe essere una modalità generatrice di conoscenza; 3. Bisognerà mantenere la situazione attuale. Il responsabile della comunicazione avrà l’obiettivo di monitorare costantemente la percezione del cliente; 4. è la situazione peggiore: l’azienda è molto conosciuta per la scarsità della propria offerta. 4 La compilazione dei quadranti della tabella 13 può essere fatta utilizzando i dati ottenuti attraverso interviste/questionari rivolti a clienti o attingendo a studi di settore. 14
  • 15. Nell’organizzazione di qualunque iniziativa commerciale compresa nel piano strategico e di marketing, il responsabile del business dovrebbe analizzare la situazione iniziale e gli obiettivi della promozione tarando il messaggio, la scelta del canale e le caratteristiche di un’eventuale campagna. Nel lancio di un nuovo business, probabilmente, l’azienda si troverà nel quadrante 1 o nel 2. Nel primo caso, ad esempio, il management avrà gli obiettivi di:  Informare il mercato di riferimento (Agenti e comunità ortopedica) attraverso strumenti quali: Mailing, Product Bullettin, Meeting di lancio, creazione sito web…  Costruire una valutazione positiva utilizzando strumenti quali: pubblicazioni, Workshops, testimonianze e/o visite KoL…. 7.4. Politiche di Prezzo – “Price” Nel lancio di un nuovo business, il prezzo rappresenta una variabile:  Critica: la sua decisione influenza direttamente il risultato economico.  Strategica: dato che riflette gli obietti dell’azienda. Se ad esempio il nuovo business andrà a presidiare un segmento di mercato affollato e con un basso margine di crescita, l’azienda potrebbe scegliere di adottare una strategia di “Penetrazione” praticando un prezzo più basso rispetto la concorrenza allo scopo di erodere quote di mercato. Nel caso in cui, invece, il nuovo prodotto/business avesse caratteristiche distintive uniche e/o si trovasse ad operare in un comparto con elevati margini di sviluppo, potrebbe scegliere di adottare una strategia di “scrematura” destinando la propria offerta alla fetta di mercato disposta a pagare un premium price per il maggior valore dell’offerta aziendale. La scelta di un prezzo di scrematura o di penetrazione dovrà, logicamente, armonizzarsi con il canale distributivo, la tipologia e l’entità degli investimenti promozionali ed il livello di servizio prescelti. Il processo di determinazione del prezzo di vendita dovrebbe, idealmente, seguire lo schema riportato nella figura 4 Figura 4 DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DETERMINAZIONE DELLA DOMANDA STIMA DEI COSTI ANALISI DEI PREZZI OFFERTI DALLA CONCORRENZA SCELTA DI UN METODO PER LA DETERMINAZIONE DEL PREZZO SCELTA DEL PREZZO FINALE 15
  • 16. Nel successivo piano Operativo il management dovrà implementare, in accordo alla politica di Pricing pianificata, le seguenti attività:  Creazione Listino  Determinazione dei Prezzi medi di vendita,  Previsione delle Scale – Sconti  Definizione delle direttive commerciali da seguire nei preventivi e nelle gare pubbliche  Proposte commerciali & bundling 8. Piano Organizzativo Una volta definiti i risultati attesi ed il piano di marketing, il team impegnato nella pianificazione dovrà procedere all’adeguamento della struttura aziendale agli obiettivi di Lungo, Medio e Breve periodo. A tal fine bisognerà: Definire la struttura  Nuova entità legale? Nuova S.B.U? Nuova Divisione? Status quo?  Organigramma funzionale e gerarchico  Adeguamento servizi di supporto (ad es. Servizio assistenza, commerciali…)  Mansionari  Analisi e definizione dei processi e delle procedure Modalità di azione  Selezione  Training  Percorsi di carriera e piani incentivi 9. Analisi Economico – Finanziaria In concomitanza alla pianificazione strategica il management impegnato nel lancio di un nuovo business, avrà la necessità valutare la fattibilità economico – finanziaria della strategia pianificata inserendo nel modello sia le previsioni di vendita che i costi associati. Nella tabella 15, si riporta un prospetto economico – finanziario utilizzato dalla SYK Corp. per proseguire o “bocciare” un’idea di un progetto. Nell’esempio, relativo alla creazione di una nuova entità societaria per la commercializzazione di prodotti afferenti la linea “Laparoscopic”, le strategie e le analisi vengono trasformate in numeri al fine di valutarne la convenienza economico – finanziaria (nell’esempio della tab 15 si confronta la vendita della nuova linea attraverso l’utilizzo della struttura attuale o ricorrendo ad una nuova azienda). 16
  • 17. Tabella 15 Stryker Italy NewCo - Financial Model - Version 1 All amounts in Euro (000) Budget Plan Plan Plan Changes WITH NewCo vs WITHOUT NewCo 2007 2008 2009 2010 Assumptions on Sales Laparoscopy Sales with NewCo 110% 2.600 3.900 5.850 8.775 Laparoscopy Sales without NewCo 100% 2.364 3.545 5.318 7.977 Sales Increase 10% 100% 236 355 532 798 Related CoS (ca. 25%) 25% 59 89 133 200 Assumptions on Compensation Headcounts for Laparoscopic 10 15 20 25 Compensation per HC without NewCo 5% 60 63 66 69 Compensation without NewCo 110% 600 945 1.323 1.736 Compensation with NewCo 100% 545 859 1.203 1.579 Compensation Decrease 10% 55 86 120 158 P&L Sales 236 355 532 798 CoS 59 89 133 200 Selling Expenses -55 -86 -120 -158 G&A Expenses (direct & indirect costs) 0% 10 10 10 10 Operating Incombe 222 342 509 746 Balance Sheet Cash & I/C 104 386 807 1.420 Investments 0 0 0 0 Inventory 0 0 0 0 Accounts Receivable 118 178 266 399 Total Assets 222 563 1.073 1.819 Accrued Compensation 0 0 0 0 Equità 222 563 1.073 1.819 Total Equity & Liabilities 222 563 1.073 1.819 Cash Flow Operating Incombe 222 342 509 746 Accounts Receivable -118 -60 -89 -133 Cash From Operations 104 282 421 613 Cash & I/C 104 282 421 613 Change in Cash 104 282 421 613 NPV 2006 2007 2008 2009 2010 NPV of 2007 cash 90 104 NPV of 2008 cash 214 246 282 NPV of 2009 cash 277 318 366 421 NPV of 20010 cash 350 403 463 533 613 Total NPV (at 15% rate) 931 17
  • 18. Un progetto pur dimostrando in sede di analisi economico / finanziaria ottime performance nel lungo periodo, potrebbe soffrire durante la fase di avviamento. Potrebbero, ad esempio, necessitare risorse aggiuntive (come maggiori investimenti promozionali). In tal caso, il management dovrebbe valutare il nuovo business all’interno dell’interna economia dell’azienda al fine di reperire le risorse necessarie al finanziamento del progetto. 10. Piano Operativo Nel piano di Marketing il team responsabile del progetto, ha elaborato la strategia necessaria al raggiungimento degli obiettivi di m/l periodo. Considerando i traguardi di Breve periodo, in tale sezione il responsabile del progetto avrà il compito di determinare:  L’elenco delle attività da intraprendere  Data di inizio – conclusione di ogni attività  Il team responsabile dell’attività  Il team responsabile del controllo Tabella 16 ATTIVITA’ Data inizio Conclusione Responsabile La fase relativa al controllo, dovrà prevedere delle verifiche periodiche al fine di monitorare gli scostamenti ed apportare le opportune correzioni. Come evidenziato nella tabella 16, ogni singola attività prevista avrà un responsabile al quale verrà chiesto di rispettare le date di inizio/fine. Il coordinatore del lancio, inoltre, potrà monitorare anche graficamente il progetto attraverso l’utilizzo di strumenti come il Diagramma di Gannt (vedi Fig. 5) al fine di evidenziare lo stato di avanzamento, ritardi e responsabilità di tipo organizzativo. Figura 5 18
  • 19. Il coordinatore, avrà la responsabilità di pianificare delle verifiche periodiche anche al fine di analizzare gli eventuali scostamenti tra obiettivi e risultati consuntivi intermedi allo scopo di:  Apportare dei correttivi  Formulare strategie alternative  Recuperare le risorse eventualmente necessarie allo svolgimento dei “piani di recupero” A tal proposito, il team preposto al lancio del nuovo business, potrebbe utilizzare un “quadro di controllo” (“customizzato” in base alle esigenze contingenti) al fine di segnalare IN TEMPO eventuali “campanelli di allarme”. Figura 6 Nella figura 6, sono stati riportati solo alcuni esempi di indicatori da prendere in esame. A quelli elencati si potrebbero aggiungere voci come:  Strumentari Acquistati Vs Consegnati Vs Allocati  KPI  Training Pianificati Vs Eseguiti  Bdgt Eventi Vs impegnato Vs Speso  ……  …… La fase del controllo, quindi, rappresenta un’attività fondamentale (non delegabile) del processo descritto. Nelle attività caratterizzate da un elevato grado di incertezza (vedi quadrato “differenziazione” della tabella 2), i momenti di verifica dovranno essere strutturati in maniera tale da mitigare gli elevati rischi connessi all’approccio al “nuovo”. 19