Abs. da: 22. R. Villano “Influenza A (H1N1)” cd rom multimediale a colori dell’analogo libro sotto l’Alto Patrocinio dell’International Commettee on VirusPhere del Wabt - Unesco, Parigi; con presentazione del MD, PhD Giulio Tarro, Presidente della Commissione sulle Biotecnologie della Virosfera,WABT (UNESCO, Parigi) e Professore aggiunto del Dipartimento di Biologia alla Temple University di Filadelfia (USA), (35,9 Mb; 15 files, 103 diapositive, 1 colonna sonora) Ed. Chiron dpt Ph@rma, Torre Ann.ta, ott 2009.
3. Sotto l’Alto Patrocinio
dell’International Committee on VirusPhere
del World Academy of Biomedical Tecnology (UNESCO Parigi)
member Uati-Icet c/o BINTEL project
(Bio Technologies for Sustainabol Development for Health)
6. TERMINI E CONDIZIONI
• La Fondazione Chiron raccomanda a tutti gli utenti del presente dvd di
accedervi e farne uso nel pieno rispetto delle leggi applicabili in materia,
oltre che di tutte le condizioni qui di seguito indicate.
• Il contenuto di questo dvd è interamente protetto da copyright, mediante
l’utilizzo della seguente formula: “copyright 2008 Fondazione Chiron e
Raimondo Villano - Tutti i diritti riservati”.
• È consentito agli utenti la stampa di una sola copia del materiale
contenuto nel presente dvd. Non è, invece, consentita la copia, la
distribuzione, il trasferimento, la modifica e la rivelazione di tutto o di
parte del materiale contenuto in questo dvd senza l’espressa autorizzazione
della Fondazione Chiron e dell’Autore Raimondo Villano. È vietato,
inoltre, riprodurre su un web server tutto o parte del materiale pubblicato
dalla Fondazione Chiron - Raimondo Villano su questo dvd. È vietata
l’estrapolazione dal presente cd-rom delle immagini e riproduzioni
grafiche in esso contenute.
• L’Autore Raimondo Villano ha provveduto a controllare l’accuratezza
delle informazioni e dei dati contenuti in questo dvd, in parte fornite dallo
stesso Prof. Dott. Giulio Tarro che ha curato la supervisione sull’intero
lavoro finale testuale e multimediale. L’Autore non si assume, tuttavia,
alcuna responsabilità in relazione ad eventuali imprecisioni, incongruenze,
incompletezze od errori commessi involontariamente, ivi compresi
eventuali danni ad attrezzature informatiche causati da possibili virus non
presenti nella versione originale del presente dvd.
• L’Autore si riserva il diritto di modificare, in ogni momento ed a propria
discrezione dandone comunicazione al Presidente dell’Accademia di Storia
dell’Arte Sanitaria, le informazioni e i dati contenuti nel presente dvd.
FONDAZIONE CHIRON
www.chiron-found.org
9. Parte prima
Generalità e approfondimenti sui virus influenzali
I virus influenzali
Cenni storici sull’influenza
Cenni epidemiologici sull’influenza
Profilassi dell’influenza
Generalità sull’influenza
La nuova influenza da virus A/H1N1
Parte seconda
La nuova influenza suina pandemica
Epidemiologia
Attività preventiva e di contrasto in Italia
Strategie di profilassi e terapia
* * *
Profilo sintetico dell’autore
Appendice
11. L
a profilassi dell’influenza ad opera dell’immunizzazione attiva
supplisce, anche se solo in parte, alla mancanza di strumenti terapeutici
adatti per la cura della malattia. I vaccini attualmente usati sono
polivalenti e preparati con i ceppi virali responsabili delle pandemie in
atto o con la variante antigenica isolata che si prevede possa essere
l’agente 33 responsabile di una nuova pandemia. La composizione di
questi vaccini viene di anno in anno allestita su raccomandazione delle
autorità sanitarie dei vari Paesi, in accordo con i dati epidemiologici
acquisiti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ad esempio in
Italia, negli U.S.A. ed in altri Paesi europei il vaccino per l’anno 198586 era costituito dal sottotipo A/Cile 1/83 (variante H1N1), A/Filippine
2/82 (variante H3N2) e da una variante dell’influenza B, il B URSS
100/83. Attualmente, anno 1997-98, è costituito da A/Sydney 5/97
(H3N2 Austalia), A/ Beijing 262/95 e da B/Beijing 184/93. Essi
contengono virus cresciuti in membrana corioallantoidea di embrioni di
pollo parzialmente purificati ed inattivati con formaldeide; producono
un livello di anticorpi antiemagglutinina tale da proteggere il 70% dei
vaccinati con una durata protettiva media di un anno. Le reazioni che il
vaccino può dare sono limitate ad eritemi ed indurimenti nel sito
dell’inoculazione. Reazioni rarissime sono la febbre ed una
sintomatologia simile a quella di una influenza clinicamente attenuata,
quali mialgie, spossatezza e sensazione di freddo.
Tali reazioni si manifestano soprattutto nei bambini di età non
superiore a 6 anni con una incidenza che può raggiungere il 10-20%.
Questi effetti collaterali, che in passato erano attribuiti alla presenza di
proteine inquinanti dell’uovo presenti nel vaccino, persistono anche nei
vaccini odierni, preparati con virus purificato con la centrifugazione in
12. gradiente di densità, tecnica che elimina la gran parte delle proteine non virali. Queste reazioni, che iniziano 6-12 ore dopo la
vaccinazione, persistono per 1-2 giorni; oggi si ritiene che esse siano il risultato di un’attività similendotossica dovuta alle
lipoproteine della membrana pericapsidica. In effetti, in vaccini preparati con subunità virali (agglutinina e neuraminidasi), queste
reazioni insorgono con una frequenza molto inferiore. Ciò non toglie che reazioni anafilattiche si possano avere in individui con
ipersensibilità alle proteine dell’uovo.
Di norma la vaccinazione si attua con una dose singola di vaccino che contiene in totale 300 unità emagglutinanti. Una seconda dose
viene raccomandata quando nel vaccino è contenuto un sottotipo virale con il quale il vaccinato non è venuto precedentemente in
contatto. Sono inoltre sotto sperimentazione clinica preparati con componenti virali, ottenuti dopo rottura dei virus con detergenti e
successivo isolamento degli antigeni superficiali: l’agglutinina e la neuraminidasi. Questi vaccini, preparati con antigeni purificati,
dovrebbero aumentare la risposta anticorpale oltre ad essere privi di effetti tossici.
Un altro tipo di vaccino, in via sperimentale da qualche anno, è costituito da ceppi virali attenuati nell’infettività, selezionati a
mezzo di passaggi seriali a bassa temperatura in embrioni di pollo o colture di cellule (mutanti condizionali temperatura-sensibili) ed
inoculati per via intranasale. Questi vaccini inducono una buona risposta anticorpale tipo IgA nel secreto respiratorio oltre che di
immunoglobuline sieriche. Purtroppo il tempo necessario per selezionare questi ceppi ed avviarli alla sperimentazione clinica è tale
da poter rendere inattuabile l’uso del vaccino sperimentato. Finora non è stata presa in considerazione una immunizzazione massiva
che ha dei limiti, sia per il breve periodo di immunizzazione assicurata dal vaccino che per i problemi collegati all’organizzazione
della campagna di somministrazione, che del resto risultano già notevoli per assicurare la vaccinazione nei soggetti ad alto rischio.
La vaccinazione viene attualmente raccomandata ai soggetti con malattie croniche dell’apparato respiratorio, cardio-circolatorio e
renale, diabete mellito ed altre malattie dismetaboliche, nonchè per gli anziani di età superiore ai 65 anni, poichè soprattutto questa
classe di età ha risentito dell’aumento di mortalità durante le ultime pandemie influenzali.
Per quel che riguarda la sindrome di Guillain-Barré il rischio può considerarsi trascurabile rispetto al rischio associato all’influenza
nei soggetti per i quali è indicato il vaccino: Può essere presa in considerazione la vaccinazione del personale sanitario nel caso di
insorgenza di un nuovo sottotipo virale che dovesse comparire nel prossimo futuro.
Il problema della vaccinazione di massa è legato alla possibilità di produrre nei prossimi anni vaccini di lunga durata che coprano
un’ampia gamma di antigeni di superficie. Esso dipende dalla risposta ad un enigma biologico non ancora risolto, e cioè se la
variazione antigenica dei virus ha una potenzialità illimitata nel senso che esprime sempre nuovi ceppi mutanti all’infinito o se il
numero dei mutanti è limitato ad una serie di antigeni che si ripetono in ritorni ciclici.
13. Nella prima ipotesi l’immunizzazione di massa può accelerare addirittura la comparsa selettiva di mutazioni nuove, mentre nella
seconda ipotesi si può sperare in un vaccino a largo spettro antigenico, tale da rappresentare una barriera immunogena completa alla
diffusione dei virus influenzali. Ancora per quel che riguarda la profilassi dell’influenza, un chemioterapico alquanto efficace per la
prevenzione dell’influenza di tipo A è l’amantadina alla dose 150-200 mg pro die. Questi dosaggi somministrati in soggetti sani a
rischio di infezione (ad esempio personale ospedaliero durante ospedalizzazione di malati di influenza) o 35 pazienti
immunodepressi, può conferire una protezione durante i giorni di somministrazione, paragonabile a quella del vaccino. È evidente
che la profilassi con l’amantadina deve essere considerata temporanea e in attesa della profilassi vaccinale. Il farmaco è attivo e
selettivo nel proteggere dall’influenza di tipo A, ma non per l’influenza dovuta al virus di tipo B.
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