2. “Il mondo in cui operiamo è complesso, a volte caotico.
I problemi che dobbiamo affrontare cambiano ogni giorno.
Le variabili in gioco sono così tante e così grandi.
Tutto questo richiede al sistema una flessibilità enorme.
Richiede grande rapidità e la capacità di adeguarsi in tempo
reale ai cambiamenti del mercato...
La velocità di risposta a quello che non possiamo prevedere è l’unica arma
che abbiamo per batterci ogni giorno...
Ogni anno business schools preparano migliaia di uomini e di donne nella
scienza del management, della gestione di organizzazioni.
Quello che in qualche modo si va a perdere in questa preparazione è che la
leadership non è solo questione di processi o di misure. La
leadership è una vocazione nobile – è qualche cosa che arricchisce la vita
delle persone.”
Sergio Marchionne, 29 Maggio2008
3. Sostenere le imprese è divenuto, con l'infittirsi dei mercati globali, un
processo sempre più delicato che necessita di accuratezza e soluzioni
sempre diverse, rapide ed affidabili.
Comergy è un'azienda che da più di dieci anni intraprende e sostiene
progetti di sviluppo ed internazionalizzazione per le PmMI e la PA.
Il gruppo offre ai propri clienti uno spettro operativo sinergico, derivante dalla
molteplicità e complementarità delle esperienze del proprio team e mirato
allo sviluppo di soluzioni di business concrete ed efficienti
[OBIETTIVO PRIMARIO]
Incrementare sensibilmente il tasso di competitività e di
attrattività delle PmMI con un impatto diretto sulla
redditività del business, la sostenibilità della crescita, la
3/24/2009 sua responsabilità e il suo valore sociale.
4. La crescita di un'azienda non avviene mai
come conseguenza di una singola e
circoscritta azione o di un investimento, ma
deriva principalmente da un processo di
rinnovamento che essa avvia e che coinvolge
tutti i suoi attori primari e secondari. Comergy
intende stimolare tale cambiamento fornendo
in outsourcing strumenti a cui altrimenti le
PmMI non avrebbero accesso.
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5. [UN NUOVO
APPROCCIO]
L'azienda è definita, più che da un complesso di beni materiali ( situazione
finanziaria, strutture, energie umane, produttività) dal patrimonio di informazioni,
di conoscenze che ha accumulato e dalla possibilità-capacità di indirizzare tali
risorse e di produrre valore. Il processo organizzativo aziendale si trasforma di
conseguenza in un fenomeno cognitivo poiché la capacità di reazione, di
adattamento e di proazione rispetto agli stimoli ambientali viene a dipendere dal
grado di conoscenza cui essa dispone e dalla velocità di circolazione delle
informazioni. Comergy vuole, a sostegno delle PmMI e della PA, delineare
strutture sociali ed organizzative dinamiche, progettando ambienti capaci di
integrarsi ed interagire costantemente al fine di incrementare la circolazione di
informazioni e ridurre l'incertezza dei processi organizzativi.
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6. “Mettiamo in evidenza i PICCOLI dettagli per arrivare a sviluppare GRANDI
soluzioni”
[LA VISIONE]
L'angolazione da cui guardi la realtà e la posizione da cui la cambi, bastano
piccole differenze in ciò per causare grandi mutamenti.
La nostra è una proposta che nasce da nuovi modi di guardare alle
organizzazioni come opportunità di sviluppo e non come fonte di guadagno.
Questo radicale cambio di propsettiva ha portato il nostro gruppo a sviluppare
interventi di consulenza personali ed in linea con le reali necessità dei clienti.
Dal controllo del rapporto con le Banche all'ottimizzazione dei flussi logistici,
dallo sviluppo di piattaforme informatiche all'affiancamento nel processo di
internazionalizzazione, dalla riduzione dei più piccoli sprechi di risorse al
monitoraggio dei rapporti con i clienti, dalla motivazione del personale alla
riallocazione dei processi produttivi, dalla progettazione di strategie di
comunicazione all'avanguardia alla ristrutturazione organizzativa dell'azienda
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7. Afforntiamo orar una riflessione più profonda circa il concetto di
COMPLESSITA':
Gli esseri umani ( ma in generale tutti gli organismi viventi, le strutture economiche,
politiche, sociali e bilogiche) costituiscono una rete fittissima di interazioni su piani
pluridimensionali. In base alle variabili in gioco, il sistema appena descritto assume
configurazioni che per gran parte sono imprevedibili e del tutto casuali.
Il primo passo da fare è realizzare che proprio per
queste sue caratteristiche, un sistema complesso
come un'azienda, può essere analizzato nel presente
con certezza e precisione, ma nel futuro la sua
evoluzione può essere prevista solo con un occhio
probabilistico ed incerto. Chiarito questo primo passo,
appare evidente che la fase successiva consta nello
sviluppo di strutture sociali (ed economiche) di nuova
concezione e non più morbosamente legate ai modelli
classico-meccanicistici.
Si tratta di sviluppare e gestire ambienti capaci di
interagire ed integrarsi con l'ecosistema in cui si
sviluppano senza produrre esternalità negative,
ovvero, tenendo fede a principi di sostenibilità ed
eticità.
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8. Comergy ha così sviluppato per i suoi manager un approccio innovativo:
L'impresa è ora un sistema complesso che opera in un ambiente in continuo
cambiamento
L'impresa è un'entità adattiva strutturata in modo che sia capace di auto- organizzarsi e
di relazionarsi proattivamente con l'ecosistema in cui vive
Il futuro diventa dimensione imprevedibile e turbolenta: ciò che conta è riuscire ad
immaginare i possibili scenari per cogliere e governare meglio quelli che
inaspettatamente si presenteranno
Il successo nasce dalla capacità di convivere sull'orlo del caos, ossia di rinnovarsi
continuamente e creativamente
I processi decisionali sono ora fenomeni indeterminati e legati all'emergere di
nuove strategie che scaturiscono dai conflitti, dai dilemmi (problem solving come
capacità intrinseca ed emotiva dei manager)
Le persone, le aziende, le relazioni esterne costituiscono un unicum irripetibile e vitale
come un quadro impressionistico. Ogni “nodo” di tale struttura ha una vita privata,
capacità creative e relazionali che possono aggiungere valore a sé e agli altri
Nasce il
COMPLEXITY
MANAGER
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9. COMPLEXITY MANAGEMENT
Principi della Teoria Principi del Management
della Complessità della Complessità
Auto-organizzazione Auto-organizzazione
Orlo del caos Disorganizzazione creativa
Interazione tra variabili Condivisione
Impossibilità di previsione Flessibilità strategica
Potere delle connessioni Network organization
Circolarità casuale Circoli virtuosi
Try & Learn Learning organization
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10. OBIETTIVI DEL COMPLEXITY MANAGER
Incrementare sensibilmente il tasso di competitività e di attrattività delle PMI
con un impatto diretto sulla redditività del business, la sostenibilità della
crescita, la sua responsabilità e il suo valore sociale.
Applicazione di metodologie di analisi e pianificazione complessa degli
interventi, introducendo strategie/tecniche di innovazione dei processi
produttivi, organizzativi e di mercato con un approccio multidisciplinare.
Creazione di strutture flessibili e capaci di auto-organizzarsi riducendo i rischi
legati a pianificazioni errate e sprechi di risorse.
Rinnovamento culturale, solo dopo aver rinnovato culturalmente un'impresa si
creano i presupposti per mettere in atto azioni innovative, sviluppare
ottimizzazioni e creare strumenti davvero efficienti.
Svilupp di piani d'intervento tramite metodi induttivi analizzando le interazioni
tra le molteplici variabili aziendali in maniera “emozionale”(l'intelligenza emotiva
dei componenti di un'organizzazione è indispensabile nei casi di problem
solving)
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11. Effetti immediati del Complexity Management in azienda
VANTAGGIO
COMPETITIVO
APERTURA FLESSIBILITA'
EQUILIBRIO DINAMICO
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12. APERTURA
Dal castello... ...alla rete
Struttura organizzativa verticale, Struttura organizzativa
lentezza burocratica, alto livello di orizzontale, alta velocità di
gerarchizzazione e bassa circolazione delle informzioni
Comunicazione tra gli elementi e tempi di risposta brevi
interni
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13. FLESSIBILITA'
CARPE DIEM
“Cogli la rosa quando è il momento,
Ché il tempo, lo sai, vola:
E lo stesso fiore che sboccia oggi,
Domani appassirà”
(Robin Williams in L’attimo fuggente, 1989)
Affrontare l'incertezza richiede:
ADATTABILITA' PRONTEZZA FLESSIBILITA'
(costruire scenari what- (cogliere i segnali) (capacità di risposta)
if)
CONCETTUALIZZAZIONE AZIONE
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14. EQUILIBRIO DINAMICO
L'equilibrio dinamico nasce spontaneamente
come forma di coesistenza tra ordine e disordine,
si tratta di ottenere risultati immediati garantendo
che l’infrastruttura tecnologica disponibile
permetta a tutte le persone coinvolte di poter
operare in sinergia, in base al buon senso, la fiducia, la condivisione di
valori ed alle capacità individuali di problem solving .
ALC Ambienti di Lavoro Collaborativo
Si tratta di creare un apparato organizzativo che faccia affidamento al lavoro in team
piuttosto che ad una gestione centralizzata e coordinata da pochi soggetti..
Questo punto può essere affrontato in modo radicale dotandosi di una struttura
informatica o intranet in grado di permettere a tutte le persone ed entità coinvolte
nell’organizzazione aziendale di condividere in tempo reale tutti i
contenuti/oggetti/idee relativi ad ogni iniziativa a partire dalla fase
creativa fino a quella realizzativa e di verifica dei risultati.
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