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Pi'_L3n::'I:~i:.) ,:çE!. CON$lGLJQ DE_:              "lvff(J[::{:rRj
                        ~.Jl!?;.P_I_i,,:'!i'oN TU   DEli:I.:l'ROTSpG-:---iE_ ;;rV:tE::-



                                                                             C07.l0'if5SARJO DELEGATO
                                                             PER L 'Eìllr::RGENZA AìllBIE~-TALE :'>jEL TERRlTOfUO
                                                                                                DELLA
                                                                                        REG!O:TE LAZIO
                                                     (UP (,H     111;?Q~'   dc! l3 F;m'i[m' 1999, c Si'cce,lsive modifìciu ':,d ùncgrazionr)


Il Responsabile Unico d~j Procedilllento
(D~:r:!c Il   5:' d~:   ':'./GGr.2()(':,




                                                                                                   flll',fl,mministrazione Provinciale d, Roma
                                                                                                   Assessorato aIl'Ambienle
                                                                                                   Via Tii)urtlna, 691
                                                                                                   00 159 Roma
                                                                                                   fax 06 67663336 43566938

                                                                                                   Comune di Roma
                                                                                                   Assessorato all'Amble:Jte
                                                                                                   X Dipartimento
                                                                                                   Vi8 Cola di R.ienzo, 23
                                                                                                   00192 Roma
                                                                                                   (r=ax C6 3207129)

                                                                                                    Ali'AR,P ..I. Lazio
                                                                               ,                   Via Garibaidi, 114
                                                                               ,
                                                                            .. ,
                                                                                                   02100 Rieti
                                                                                                   fax 0746 253212

                                                                                                   Ai:',A..P.A T.
                                                                                                   Via Vitaliano Brancati, 48
                                                                                                   OO"i4~ ,qoma
                                                                                                   fax 05 5'J0728S9

                                                                                   e   ~,C_        Società E_ Giovi S rJ
                                                                                                   Via Portuense, 881
                                                                                                   00'148 Roma
                                                                                                   fax 06 65771035




OgzettQ.:. 'Trasmissione Ord.ina:na n, 14j2005.



       Si t:casmèt~e, per quanto di competenza, copia a.'utenticata dell'Ordinanza Cornmissu:tl", n.
:'4 de] 25 marzo 2005 all'ogget~o. appro':azioTI<': Piano per il ripristino ambientale del:)aTeE,
denOImnat8 "T::st2. eh Cane" neì compiesso impiantistico in Roma località Maìagrotta.



                                                                                                                 D'ltt. Arcangelp S,agrlpli
                                                                                                                   ~,.--'.,  ' " 1/ .                  -
                                                                                                                  )                     ...     .,/
                                                                                                                 "



                                                                                                                             T,,~.   QG-5Hif,)
--------




                                                                   CONi.'ll?'SARlO DELEGATO     '
                                                       PER L'EtHERGENZ.t.. AMBIENTALE NEL TERRlTORiO
                                                                                  DELLA
                                                                           REGIONE LAZIO
                                                (D_P. CAI n 2992 de! 23 giugno f 999, e successive modifiche ed integrazlO'!Ì)


                       II Soggetto Attuatore




      
      ~,
            
          I I 'l, f'. '
            1
                       ~                                 ORDINANZA                N.1-1..       DEL    1. '7;6 3/'2-00:> -
             ..
             'J   "i


    Oggetto:                 ApDfovazione
                              • c                           Piano       per      il    ripristino          ambientale            deU' area
    denominata J'testa di cane" nel complesso                                              iffipiar~tistico         in Roma Io-calità
   Malagrotta .




                                                     IL SOGGETTO ATTUATORE


  1. VISTO il decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, attuativo delìe direttive
    91/156/ CEE                    SU]   rifiuti, 91.! 689/ CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/ CE su gli
    imballaggi e sui rifiuti di imb2.l1aggi, e suc{:essive modificazionj;


 II. VrST A la iegge regionale 9 luglio 1998, n. 27 concernente la disciplina
    :egionale deila gestione dei rifiuti;


   VISTO il decreto legislativo 13 gennaio 2003; u. 36 recante l' attuazione                                                        de~      ì
   àirettivB 1999/31/CE relativa alle d:'scariche di rifiuti;


III. VlSTO il Decreto del                          :rv1inist~:::'o   dell! Ambiente e della Tutela del Ter:itorio
    13 marzo 2003 recante criteri di ammissibiiità dei rificti in disca::-ica;



                           ViA R. R.aimof!r'[   C~,ib::thli,7                                              ·"el. 06-51681
Uffi:;,iO dci                                    ,    '-'   .--'



                                                              COMM!SSAiUO DEl.,EGATD
                     '1'     ,    ,            PER L'EMERGENZA Ml'tBIENTALE NEL TERRiTORIO
                                "v                                      DELLA
                           ,                                       REGIONE LAZIO
                           , j
                                          (O,F.C.M n 1992 de{ 13 gIUgno 1999, e successive modifiche ed mtegrGziOni)


   IV.    VISTI i   decreti del Presidente del Consiglio dei lviinistri 19 febbraio 1999,
          15 dicembre 2000, 14 gennaio 2002, lO gennaio 2003, 24 gennaio 2004 e 23
          dicembre 2004 con i quali è stato dichiarato, prorogato ed esteso, sino al 31
          dicembre 2005, lo stato di emergenza ne! settore dello smalti mento dei
          rifiuti nel territorio della città di Roma e Provincia e nel territorio delle
          province di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo;


   V.     VISTE le ordinanze del Ministro dell'Interno delegato per il coordinamento
          delìa Protezione Civile nn. 2992 del 23 giugno 1999 e 3109 del 28 febbraio
                                                  v  u


          2001;


  '/I.    VISTA l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei                                                lyfiI~istri         )1,   3249 dell'S
         ottobre 200':: contenente ulteriori disposizloi1i per fronteggiare l'emergenza
         nel territorio di Roma e provincia, nonché interventi urgenti nellE: pl'ov-ince
         di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo in ordine alla situazione di cnSI                                                           SOCIO

         economico ambientale nel settore dei                                rifil!~i    urbani, speciali e speciali
         pericolosi;


,TII.   PRESO ATTO               che l'art. 1 dell'ordinanza n. 3"109 deI 28 febbraio 2001 dispone
         che i poteri conferiti al COil'.missario delegato sono prorogati fino aHa
         ,:-essazione dello stato di emergenza                           E   che pertanto, in virtù del citato
         D.P.C.M. 23 dicembre 2004, gli stessi sono esercitabili sino alla data del 31
         dicembre 2005;
                   .--.,


VIII. VISTA la deliberazione del Consiglio regionale                                         Il.           112 del lO luglio 2002,
         concernente l'approvazione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiud del
         La:::io;


                    'ilA R. lb.imolHii G:lriD:lidi,7              Où!45 - ItO:HA.                            iei.   fj6-Si6~1
·, 'l'


                                                                                         "~o   ..'."   i~_ -...
                                                                                                                  . ..   i~   .
                                                                                                                         ,



                                                       COM:VUSSARlO DELEGATO
                                        PER L'ZME:RGENZA AMBIENTALE NEL TER."1lTORlO
                                                                   DE1.LA
                 ;   .                                      REGIONE LAZIO
                      ..'        (O P. CM. n 2992 de! 13 giugno 1999, e su.;:ceS:;lW modifiche ed imegraz!nni)
                 "
       VrSTO il Piano degli Inte:rventi di Emergenza nel settore dello smaltirr,ento
      dei rifiu:-i solidi urbani ed assimilabili per l'intero territorio della Regione                                                           l
      Lazio adottato,            20D   decreto commissariale n. 65 del 15 luglio 2003, allo
                                                                                                                                                 1
      scopo     di        inòividuare         gli       interventi         urgenti             da       realizzare                per       il
      superamento della sih:aziane di emergenza nell'ambita del territoriG
      regionale;


   X. VISTO il decreto commissariale n. 7, àel 10 dicembre 2002, con il quale
      1'Assessore :Marco Verzaschi è stato norr.inato soggetto a-::tuatore delle
      attività di cui alI'ordin<:nza del Presidente del Consiglio dei Mini'stri n.
      3249 deIl'8 novembre 2002;



  XL 'VISTO il decreto commissariale n. 52 del 12 giugno 2003 cun il quale lì
      dotto   _t,~rcange~o        Spagnoli          è   stato      nominato           Responsabile                            Unico   de]
      Procedimento per l'attuazione degli interventi previsti dd Piano degli
      Interventi di Emergenza;


 XII. VISTO il Decreto n. 154 del 12 dicembre 1001 cor, il quale il Commissario1



     Straordinario ha approvato, ai sensi dell'art. 27 del D.Lgs. 22/97, il
      progetto definitivo relativo alla discarica di 10 categoria sita in Roma, Ioe.
     Iv1alagrotta;


XIII. VISTO il Decreto p.155 del 12 dicembre 2001, con il quale il Prefetto ài
     ROfia ha actori.zzato la messa in esercizlO ai sensi dell'art. 28 del D.Lgs.
     22/9'7, della diSCarica di Malagrotta per un periodo di anni uno;




                                                             00145 -ROMA                       Tt!. U6-5!MH                             J
---',"   -




                                                                 -----_.----             ~
                                                                                             ._---~_     ..


                                                           CDMM1SSARlO DELEGATO
                                                 PER L'EMERGENZA AMBIENTALE NEL TERRITORIO

                               ~!
                                                                              DELLA
                          .,
                                                                       REGIONE LAZIO
                                           (Q.P.C.AI. n 2992 dei 23 giugno 1999. e successive moduìche ed inregraziuniJ

                            )

 XIV. VISTO il Decreto n.10 del 12 dicembre 2002, con il quale il Commissario
         Delegato         ha          autorizzato,          al    sensi        dell'art.28        del         D.Lgs.         22/1997       e
        dell'art.16 de'ila L.R. 27/1998, la società Giovi S.r.l. all'esel'cizio delia
        suddetta di h1alagrotta fino al 12 dicembre 2006;


                                                           PRESO ATTO CHE


  xv.   Con Decreto n. 26 del 21 marzo 2005 è stato approvato il PiallO di                                                                     I
        Adeguamento della ciscarica per                            ~inut~n            pericolosi sulla base del citato                         1
        -' T
        u.~    ea'
                eS   n.                    con il cua!e
                                                       "
        1999/31jCE
 XVI. Con il          Decreto n 12 8 marzo 2D05 del                                     si approvava il programma
        regionale per la                   riduzIone dei rifiuti biodegradabiLi da collocare in
        discarica         di          rifiuti   biodegradabili               anche      sulla       base        del          documento
        concordato tra le Regioni italiane in data 4 marzo 2004" che ha costituito
        una guida. per la stesura di detto programma;
XVII. Al fine di fa'orire un impiego alternativo al!a discari.ca della FOS, il Piano
        degli Intel"v!:':nti di Emé:rgenza per la gestione dei !'ifiuti nella Regione
        Lazio, ha         indi~'iduatof            in modo non esclusivo, il:: scguentì tipologie di
        impiego di detto prodotte:
               -impiego come substrato organico miscelato con inerti nel recupero
               ambientale di discariche di inerti in assenza di sistemi di captazione e
               con.trollo degli eluati.:
               -impiego come substrato organico rr.iscelato con inerti nel                                                    recuper~J

               ambientale di aree industriali dismesse o altre                                                      bonificate       lI,




                                                                   OOI~::,   - ROMA                                                    4
Ufficio ad

                                                                             co;...t.'VnSSARIO DELEGATO
                                                                   PER L'EMERGENZA AMBIE]'HALE NEL TERF1TORlO
                           ,                       {'-                                     DELLA
                            "
                                '.
                                           '
                                                                                      REGIONE LAZIO
                             ,
                             ,    ,            ,~.         (O_P. C,H. n 2992 del 23 giugw) 1999. e successive modifiche ed inregrazionij

                                      ,
                 -impiego                            come             substrato             organIco             miscelato                 con      inerti
                 neil1allestrmento di scarpate e argini e nella formazione di terrapieni,-
                 massicciate;

                 -impiego COlX'le substrato organIco miscelato con                                                        in~rti           nel recupero
                 ambientale di aree TIa'zurali degradé!te (cave! aree soggette a erosione)



XVIII. Gli impieghi in ambito non protetto possono ess,::re autorizzati solo sullé:.

        base di progetto tecnico e In presenza ài un programma di monitoraggio
        che evidenzi 1'assenza di implicazioni ambient,;di nel medio-lungo periodo.


                                                                       CONSTATATO CHE

XIX.   Le necèssità di collocazione degli ingènti (luantitativi d: FOS che                                                            Sl    rod:1rranno
                  ,   'c
       in   am_Dl. LO                                          a    seguito        d~ll' entrata        in    eser·.:izio        a     pi.eno    regime
       dell'impiantistica di pretrattamento dei rifiuti urbani impongono ìa messa s
       punto di soluzioni attraverso le quali si possa garantire il corretto destin'J dei
       materiali           (minimizzazione                               dei     rischi       ambientali)          con      il       contemporaneo
       conseguimento di obiettivi di valorizzazione del contenuto di sostanza organica
       senz'altro idoneo ad attiva:-e processi di rrnaturalizzazioùe di siti degradati,
 XX.   Lo:! recente messa in esercizio di un impianto per il trattamento (600 tj g) di
       rifiuti lirba:ni          f:        la produzione di CDR nonché la prossima entrata in eserciz10 di
       un altro impianto analogo {900 t/g) nell'area di Ma19.grotta                                                                   procìUTiii.     llE2.

       notevole quantità di FOS;


XXI. Le limitate v01umetrie disponibili rispetto alle esigenze di smaltimento d-211a
       città impongono una                                 d~è_stica    ridezione dei !ifi-uti in discarica mentre a tutt' oggi
       la Frazione Organica Stabilizzata (FOS) prodotto daU'attivi:-à dì tratts.IDento dei
       rifiu~i   urbani vi'ome sostanzialmente reimmessa in dis-:arica per una quantità cne
       ò.mmoEta a circa il 30% del ririutc- trc.ttùt0, come indlcatD nel                                                   Pi21l0      :egioZ':a.le   Ql'òi




                                                                                                                     "IeL06-Sìb,';,                      .5
CO:-lM1SSARIC DELEGATO
                                                           PER L'EMERGENZA AMBIENTAtE NEL TERRfTORlO
                                                                                   DELLA
                                                                              REG}ONI': LAZlO
                                                 (D.P. C.M. r: 2992 de! 23 giugno 1999, e successive mod{fiche ed inregrazionij

                                     
                      -impiego               come             substrato           organIco               miscelato                  con      inerti
                      neìl1allestimento di scarpate e argini e nella formazione di terrapieni,
                      massiccia te;
                                                                                                                                     ,
                      -impiego come substrato organico misceIato con in9rti nel recupero
                      ambientale di aree naturali degradate (cave, aree soggette a erosione)


XVIII, Gli impieghi in ambito non protetto possono                                                 ess~re       autorizza.ti solo sulli?
                  base di progetto tecnico e in presenza di un pl'ogramma di :G1onitoraggio
              che evidenzi l'assenza di implicazioni ambientali nel medio-lungo periodo,


                                                                  CONSTATATO CHE

"TV
_'._/'-..    Le neC:2SS1W :::;;1 collocaZl0ne
              7             ",'    ,_.,               -           •
                                                                  aeg~l
                                                                                       ' " . d'
                                                                      l- IngentI, auantltatlvl c ~
                                                                         -                                  PO~
                                                                                                            ~    :J
                                                                                                                       ,
                                                                                                                      cnc SI
              rn     ambito       rtgion81e            a    seguito       dell'entrata         in    esercizio             a    pieno      regIme
                     ----,-,-----,,-
              dell'impiantistica di pretrattamento dei ì'ifiutl urban! Impongono )a messa a
             punto di soluzioni attraverso le (luali v
             ~                                ' si possa ga:-antire                                             il carretto de3hnéJ :lei
             materiali         (minimiz2:3Zione          dei rischi ambientali)                           con         il       contemporaneo
                                                  ----------,._-.------ -,.-                  ,-     '

             conseguimento di obiettivi di valorizzazione del contenuto di sostanza organica
             senz'altro idoneo ad 3.ttivare processi di l"inaturalizzazione di siti degradati.
 XX,         La ,ecente messa in esercizio d'un impianto per il trattamento (600                                                          ti g)   di
             rifiuti u:-bani e la produ2ione di CDR nonché la prossima entrata                                                 in   ese:CIZl-D di
             up_ alt:ro impianto analogo (900 t/g) nell'area dì Mabgrotta produr:i2t                                                          un~

             notevole quantità di FOS;


XXI.         Le limitate volumetrie disponibili rispetto alle esigenZe di smaltimento d211a
             città impongono             ~na     drastica ridt::.zione dei rifiuti in discarica mentre a tutt';:Jggi
             la Frazione Orgari.ica Stabilizzata (POS) prodotto dall'attività di tratt"mento dei




             P,ifi c ti, già ci t2. to

                           i/L'>. f.. R:;imuiluj CariiJa,,-ii,7            fWì<!5 - RUJI,tA                 leI. 06-S16,c;,                       5
L~((icto   !.lei
                                                                              --'--'-'------'
                                                                                                . ":-----~ --.----2j
                                                                                                    '; ': '.--"
                                                                CO;'',Ji'.lISSARIO DELEGATO
                                                      PER L'EMERGENZA AMBiENTALE NEL TERRITOHJO
                                                                              DELLA
                     '   
                                ì,                                     REGIONE LAZIO
                                ;"--      (o.P.CA/. r. 2992 de! 23 giugno 1999. e successive mod!fiche ed inregra::iom)
                          
                               j

                              "
 XXII.     L·uso massivo di FOS negli inte:-venti cii ricostruzione morfologica di aree
           de,çradate è di Slcuro interesse per le possibilità di utilizzo di quantitativi
           rilevanti atti a far fronte a ingenti n'2ceBsltà di collocazione del materiale. In
                                                                 ------------------------
           questo caso però, gli elevati carichi specifici (ton/ha) di materiaìe organico
           impiegato,          anche      laddove            questo     SIa    perfettamente                 "maturo",     comportano
          comunque la massiccia Iibe:1azl0ne - in ragione                                              dei   processi spontanei di
          degradazione della sostanza orgadca - di componenti orgamche ed aZQtate
          volatili (acidi volatili, ammoniaca) e solubili (composti organici solubili, nitrati,
          ecc) Sono pertanto in questo caso sicuramente da considerare:
               -un confinamento a presidio dell'operazi:Jne
               -un controllo nel medio-lung0 pe:-lcdo                             d<::~10 st~to        evolutivo del     s~to.

xxrrt     Per Quanto concerne lo. qualità. dei
               •
                                                                                                 da    unplegare devone> eS.3ere
          garantite le seguer.ti cond.izioni:
               -un :::onten-uto in metalli                       pes~;nt~   nel limiti ài concent:-2.zioni                 acc2ttabi~i

        secondo la tabella l/E                 el D.M.471/99;
               -un    adeguato             grado            di    stabilizzazione               tale   da    evitare   fenomeni        di
        fitotossicità;
               -un c.:mtenuto di corpi estri'.nei comp;;,tibile con l'uso del saolo previsto
        soprattutto per quanto attiene lo spessore di suolo                                                            che risulterà
        pertanto esposto all'ambiente esterno.



                                                                 CONSIDERATO CHE


        l , eVOLUZIone nel quantltatIvl uel r~ U pro,--ot:l
               1·      •.       .   ..   ,  ""5< T   "    '                               ne~
                                                                                                TI' affiV1tO d ed Intero
                                                                                                        • '.    p'.              ..   ,
                                                                                                                            t(~rIltc':-18

         • TO
        ce_12 n '      Lazlo, per 1 1 ' dono' ?or.,.- e stata snmac:a ,-,-al "lge:lte D·:ano rl·
              r.egrone ~.         · peno' O..:.L i.-_ vCò, ,   ...     4"             A      .... 1
        Gestione àei RU: su             li!"'.. quantitati~,7o      totale di rifi'Gti prodotti s-::im8.to a 3.748.861                 tf

        si. genereranno 1.049.908 t ài fraZIOne .o:-gar:ic2 G.à avviare El                                         ~;attamento        di




                                                                                                                                          6
[Jffìc'lO dI!!


                                                       COMl.W;SARiO DELEGATO
                                            PER L 'EMERGEl",ZA A','1BIENT.ALE NEL TERRHOruO
                                                                         DELLA
                                                                REGIONE LAZIO
                                   (G.p.c..t1. n 2992 dei 23 giugno 1999, e successlv~ modifiche ed illlegrazioni>




  . Questi quantitativi non sono stati inch:si nei flussi da conferire                                                In    discarica
 perché per tale tipologia di materiale si prevedono prioritariamente gli impieghi
 alternativi. Il            ?resent~      progetto è relativo a.d una deHe possibili opzioni per
 l'impiego di tali materiali formulata dal Piano degli Interventi di Emergenza e
 cioè l'impiego come suostrato organico miscelato con inerti in interventi di
 rÌCostn.:.zione morfologica di aree degradate. E pertanto occorre intervenire con
 urgenza :-tella direzione indicata dal presente progetto per contenere l'uso deEe
 residue volumetrie


                                                   TENUTO CONTO CHE


 nel progetto si prevede la realizzazione ex novo di U!l "settore" di àiscariC3
suddi':iso      m      lotti      nell'ambito          dei          "
                                                                  qual!    possa      aver       luogo,          In    condi::ioni
controllate, la "costipazione" di miscele cii FOS e materiali inerti; la                                              deposizio~"1e

avrà     luogo        su.    superfici            im.permeabilizzate          dotate       di     .reti    di     dren2.ggi~       e
convogliamento dei percolati ad apposite vasche di contenimento
 L'intervento si propone di realizzare il ripl"istino ambientale àell'area di cava
"Testa di cane" attraverso il riempimento con matrici organiche in miscelazione
con materiali inerti.


le caratteristiche del progetto di cui trattasi sono le seguenti
··il progetto è artic.olato in lotti, das,::uno separ2.to idraulicamente e caratterizzato

da applicazioni a carico diversificato, consentirà di ottenere indicazioni da uno
spettro relativamente ampio di condizioni                              ope~·ative.




-Data la connota.zione-pilota dell'intervento, che serviril anche a valutare le
c~iticitB.   :residue         della     collocazione              di   materiali      biostabi.Hzzat:             In       !"e~upe:n
                                                         .,
ambieTIi:ah      di     g:'ande        spessore,         l!   pro,,:etto
                                                              •   c
                                                                                     assc.nto         criteri




              "v'lA E. Raim,)Hdi   G~.rib:!ldi,7                                                Td.1Jh-5.161jl
! ;:' •


                                                                                                                               "i




                                                                 COM1HlSSARIO DELEGATO
                                                   PER L'EMERGENZA AMBIENTALE NEL TERRiTORIO
                                                                              DELLA
                                  i                                    REGIONE LAZIO
                                  i'--       (O P.CM fl 2992 del 23 briugné' 1999, e successive modijìche ed imegra::ionil



 ~aos~s~o~lòu~t~c~.rn~,e::n~tce~eòq~u~i~è'a~lce:n~t~i~a~q~u~e~J=l~i~'~ip~i~c~i~à~c~l~l~a~r~e~a~l~iz~z~a~z:,~'o~n~e~a,'"i_u~'"nl,"-!D""-'~~-f",r
 rifiuti non pericolosi;
            '- -
              ,
                       .               '
 L'intervento pertant0 prevede'


       e    Un sistema di regirr.azione e convogliamento delle acque superficiali;
       •    Una impermeabilizzazione del fondo e delle sponde del                                                 sì~o   di intervento;
       •    un impianto di raccolta e gestione del percolato;
       ti   un impianto di captazione e gestione del biogas;
       @    un     sist~:ma             di copertura superficiale finale del sito oggetto di intervento.


 ~al   fille di garantire elevati li"verIi di salvaguardia. ambientale, in similitudine con
 i criteri di int,2.:"v'ò'nto previsti dal D. Lgs. n° 36 del 13/01/2003, la protezione del
 suolo,       delle           acqt:e         sott~rranee        e        di    superficie         sarà   :-ealizzata       mediar. te         la


delle sponde della discarica
inoltre, per quanto rigua:rda le ca!"3tteris"!::iche costruttive del sistema d: raccolta e
stoccaggio                 d'2l        percolato,      n€H'ambito               della         progettazione         51    assumono            le
indicazioni contenute nel D, Lgs. n° 36 del 13/01/2003.
Per quanto riguarda, infine, la captazione del biogas, la sua estrazione a:tiva, Sla
per la scarsa quantità p::-odotta sia per la bassa permeabEità dei rifiuti,                                                        po~rebbe

non essere prevista ma ai fini della spe,imentazione, si ritiene cO!!1"Gnque utile
realizzar,e una ::-et'O! elementare di captazione per P..1on1torare le effettive condizioni
che si      ins~aureranno                   nel corpo del deposi to di FOS; va segnalato in particolare che
i processi di sta!:dizzazione in cui si conseguano IRD ndl'ordine di 1000                                                      IIlg   O 2 kg
SV,1 h-l danno luogo a materìali cui corrisponàe una produzione residua di
biogas, determi;:,ata con Gar-test, di circa 40 Nl/1:g s.s.,                                               ~l   che equivalé ad un
abbattimento                  della          produzio.<le           potenziale               di   biogas        dell'SO%     cuca.          La
predisposizione di pozzi-spia                               a servizio ci: lotti specifici consentirà q"Girdi di
                                                                     .             ,.
'alutarè         Sé                                                 rerr_p'Jrall            IL   situ   di                  elI    b -;o(".-~ ~
                                                                                                                                           0"-'"

confe::-m2zz,nno a::ar,to indi;:-<ito d2lÌ                          t'é'S~    cL laboratorio suna riduzion-= sos-za:r:ziale
~-,-"
                                                                                            . .::,.
                                                                                                       . ---



                                    LjJi:::ic de!

                                                        COMMlSSARlO DELEGA.'IO
                                              PER L'EMERGENZA AMBIEKTAL.E NEL TERR!TDRlO
               ,            ",
                                                                              DELLA
                                                                        P...EGlOl..,.E LAZiO
                 , , "-
                        ;             (OP.C!vf      Il   2992 del 23 gIUgno 1999, e successive modifiche ed integra:;ioni)


 della tendenza alla produzione di biogas m                                               mate1"iali sottoposti a processi
 relativamente spinti d.;. biostabilizzazione.


 La   definizione                delle     caratteristiche                 àeI10      strato           superficiale         di     copertura
 dipe:1derà        anche           dai       risultati            della      sperimentazlone                     che    V~1".!"à    condotta
 soprattutto in !'"elazione alla necessità degli intervenl.:i per la captazione del
 biogas.


 Sulla base delle raccomandazioni specifiche pè:r il materiale proveniente da
 trattamento di bios:abilizzazione, il progetto prevede modalità di àeposizic.ne e
 copertura delIa FOS tali da:


 raggiungere elevata compattazione al fine di inC.tementare le caratleri.stiche di
impermeabi!ità del materia.le
limitare J'infil-irazicne di acqua meteorica all'interno dell'area di deposito sia
nel/i lotto)i in lavora3ione SIa nelle aree non utilizzate, mediante ricopertura
quotiàiana         ed       ogni         qual volta             si    renda        necessario,                 almeno     con      un   telo
impermeabile. Il ;icoprimento temporaneo potrebbe essere realizzato con idoneo
materiale inerte grossolano il cui reperimento non debba costituire però un ODere
economico eccessivo e soprattutto un onere ambientale per l'iC'"?iego di risorse
naturali da destinarsi ad usi pregiati e privi di alternative.
realizzazio!'.e di una tettoia con funzione di riparo del                                             material"~   temporaneamente
ammassatcJ in attesa di essere collocato in discarica.


L'attuazione de! progetto consentirà la sperimentazione utile alla successiva
definizione        deI!e          più      corrette             modalità         di     impiego.                 Verranno          cond8tti.
monito raggi in ordine a problematiche di carattere agroecologico, microbiologico
ed ambi;:ontale attraverso uno specifico piano di indagini volto a                                                 ciLratteriz~are       gli
as?ett~   amòient:::.li G,::,Ha sDerrmt:'ni:éi.zione.
---                 ,.'.'                       ,;->.. _-,-'. -




                                                                                                                    -----

                                                     CDMMiSSARIO ~ELEGATO
                                           PER L'EMERGENZA AM.BfENTALE NEL TERRITORIO
                                                                              DELLA
                  ,
                                                                       REGIO.'iE LAZIO
               t'  -              (O.P. C.}.I   /'J   2992 dei 23 giugno J999. e suCCeSsrH? modifiche ed integra::ionl)
              l   l


 Per quanto"'" riguarda le illodalità di controllo (frequenza                                                        campionamenti,
 parametri indagati) del percolato: delle emissioni aeriformi dal corpo discarica,
 delle      acque          sotterranee                  nell'ambito            della        progettazione                si           assumono
 cnutelativamente, ed in prima istanza, le indicazioni contenute nel D. Lgs. nO 36
 del 13/01j2003, individuando la rete di controllo adeguata a partire da quella già
 esistente (ad es. per le acque sotterranee) e di cui è possibiìe disporre di una serie
 storica di dati. Prelimina!"mente all'avvio della sperimentazione dovranno essere
 raccol~i    dati        di    caratterizzazione                    ambientale .::iferiti             a     acque        superficiali             e
sotterranee; in rase di esercizio si procederà all'efiett"L<azione delle misure relative
a pe::-coÌato, acque superficiali di drenaggio, acque sotterranee, qualità dell'aria,
gas di discarica, dati meteoclimaticl, topografia dell'area.


In est;ema sintesi            SI   possono quindi indind1.1aI"e                         seguenti          obi~ttivi     specifici della
speriment<:'Zlone in c'ggetto:
         -impiegare correttamente la FOS;
         -reCl.1perare i totti di inkrvento completati dal punto di "1.'ista paesistico-
         ambientale ripristinando per quanto possibile le condizioni pre-discarica;
         -individuare i materiali                        aI    copertu..a ottimale al fine di ottenere i corretti
         valo:i       di      permeabilità                 e    1   liveili      di    sicurezza           ambientale                 più   che
         sod.disfo.cen ti


                                                                    ViSTO


il parere favorevole espresso sul sopra richiamato plano di adeguamento
dalla Commissione Tecnico-ScieEtifica di cui all' aftA, comma 2, del1'OPCM
324ç./2002 neE2. seèut.:t d.cl 21 - 22 d.icé!llbre 2004;




                                                                                                      Td.l1o-516&J                          lil
$.
             f,";-.. --~!t

             'i!i~4'"
               .
                 ."

                                                 LXfìcio de!

                                                                        COMMISSARIO DELEGATO
                                                         PER L'EMERGENZA AMBIY:JTALE NSi... TSRRlTORlO·
                                                                                   DELLA
                             I   l    1                                      REGIONE LAZIO
                             ~ i                 (G.P'C,'yL n 2992 de! 23 giugno 1999, e successive mod[,?che ed inregrczinni)


            -che l'art.13 deH'OPClyf 2992/1999 legittima interventi anche In deroga alle
            procedure p:-cviste dalla legislazione vigente ove si verifichino situazioni di
                                                                                                                                       •   1       ,.
            eccezionale                    ed   urgente         necessÌtà        di     tutela       della            salute         puoollca                     e
            dell' ambiente;
            - che ii Piano degli interventi di emergenza per l'intero territorio del Lazio
            approvato con il già citato decreto n. 65/03 prevede a Fag. 108                                                                    r        terzo
            capoverso, riD'_F,lemen-tazione di studi e                                       progettazior:i nel settore dei
            ripristini e delle bonifiche che utilizzino tecnosuolo ed impieghino maieriaE
            provenienti dalla Frazione                           O~ganica          Stabilizzata (F.OS.) prodotta negli
            impianti dì seIezione;
                                                                     non è sottoponibile a valutazione ài impatto

                                                                            .
           ambientale ai sensi del DPR 12 aprile 1996 in quanto "prevede in quanto                                                                      .
           dimensionato in circa 28.000                          t/ a; t~                  O'V---tt.t·'l1   ~L   o   ~L  ~~"<Y ~
                                                                        l'c                                             4 1~~ V"~
           -che con de::::re"to n.                     26      del   31/3j2005/è stato approvato                                li    Plano dI
           adeguamen.to àelIa discaYÌca per rifiuti non pericolosi                                                     ID    Roma iDealità
           lvlalagrotta sulla ba.se delle indicazioni del D.Lgs.36j03;
           -che il presente provvedimento aSSl!me carattere di somma urgenza al fine
           consen!:ire fì regolare svolgimento del servizio pubblico di smaltimer.to dei
           rifiuti urb;;,ni ed assimilati nella città di Roma anche dODO
                                                                      <
                                                                                                                       i: te,minE: deI 16




       /r<~                                                            ORmNA


.)   ,~ alI" E.:::;iovi crI di realiezare e porre in esercizio, sui!a base deli' art 27 c 28 del
          D.Lgs 22/97,                     e degli art, 15 e 16 della L.R. 27/98 ,


                         .c-:-c- ----
          i:::r;pjant~sticc
             .
                                     iL, ROIT,<t,loc3.1:tà      IvI2.12~·rCltta." Lotto 1 sp-enmentz,ìe"
                                                                      0 _
                                                                                                                            D:ceSE"nt2-;:o.- "or,


                                                                                                                                                            l.!
c.- :_




                                                               :===------          --~----     --------- -----------
                                                                COMMISSARiO DELEGATD
                                              ?ER L'EMERGEI',:t:A AMnIENTALE NEL TERRITORIO
                                                                             DELLA
                                                                       REGiONE LAZIO
                                      (0.1'. C ivl. r. 2992 dei 23 gillgnc 1999, e .ruc.::essiVB moJ[iìciE ed llltegra;;:iolll)
                      ì
                    i,
                    - V
    lettera proL n 92 del 29                       2004, dalla stessa socie:à. con seuc m via Portuense
 881, Roma,
 L'intervento è           ~ina1izzato         alla sperimentazione della Ù'azione organIca stabilizzata
 per individuare sia i fattori limitanti l'impiego in ambiti non protetti che le
                                                                       <-
 condizlClnI          che      devono         essere           nsper.CdCe per l'impiego di [2.1i ma tenali m
                                                               •      • L




condizÌoni            maSS1VE.         Il    progetto proposto p!'evede di reaLzzare il ripristino
ambientale dell'area di cava attraverso iI                                       riempim~nto COD             matrici organiche con
~pessori         non e:::cedenti i 5 mI intervallati da uno stl'ato drenante (inerti da
recupero, sco:ie forni, etc), per l'intercettazione del pe!"colato ai vari livelli.
La cava esistente, al cui interr.o verrà effettuata la sperimentazione, presenta le
seguenti caratteristiche                    dimen~ìonali:

superficie cCJIT,plessiva dell'area c'ggetto                                Gl   intt:!vento c.a. 236.DOO!f,q;
lotto 1 sperimenrale superLcie fondo vasca 9.700 mq;
         o                                           "O
lotto
         " suocrficie fondo vasca                    o"   820 mq;
lotto 3 s l1perficie fondo vasca 44_860 nq;
lano 4 c;uperficie fondo vasca 37.750 rr.q.
Il presente F,rovvedimento di autorizzazione è riferito unicamente al {'lotto1"
sperimentale di una supe:ficie pa!"i a 9.700 mq pari a cir..::a 98.000 t/a
:a piano      che si approva è articolato sui seguenti elaborati tecnici
     ------
 1      REL,;ZIONE TECNICA GEN=RALE
.2      inquadramento ~artogJaiìcG ed B3tratto di PRG
3       !nquadrarnento caiasiale ed atluaie quadro autorizzaio
4       Rilievo piano-altimetrico dell'area di intervento
5       Sezione stato di fatto dell'area di intervento 1 di 6
6       Sezione stato di fatto deU'area di iniervento 2 di 6
7       Sezione siate di fatto deli'area di intervento 3 di 6
8       Sezione stato di fatto dell'area di intervento li di 6
9       Sezione siato di fatto de!!;area di intervento 5 di 6
10      Sezione STato di rana dell'area di intervento 6 di 6
12      Planimetria di progetto coltivazione cava
13      Se:>.:ione di Drogeno cOltivazi~ne caV2 1 di 6
14      Sf:zione di progatto coltivazione cava 2 cii 6
1:3     Sezicn", ci pra;!s:tto coiti ....Gzione cava:; di 6
16      Sezion-s 01 pr0gettù coltivazione cava 4 di 6
17      Se:'.:ione di plogetto c::;Iilazione C8'3 5 di (;
UY/ìcio dei

                                                                      COMMISSARIO DELEGATO
                                                            PER L'EMERGENZA A:v1BIENT ALE NEL TEPJETOruO
                                                                                      DELLA
                                   ,                                          REGIONE LAZIO
                                   .   )            (O P.CAf n 2992 de! 23 giugno 1999, e succeSSive modijìche ed illiegrazwmj
                                    ì l f'-
                                        ,
                                     . ì
                   18      Sezione di progetto coltivaZIone cava 6 di 6
                   19      Pianimetria impermealizzazione calla e rete di fondo raccolta percolato
                                                                                                            0

                  20       Modalità di abbancame!lio delia F.O.S e pianimetria estrazione percolato - 1 fase sperimentaie-
                  21       Dettaglio cisterne stoccaggio percalato
                  22       Planimetria rete estrazione biogas
                  23       Particolari costruttivi del pozzo eievabile
                  24       Planimetria generaie intervento di rinalura!izzazione arr:biio poSI sperimentazione
                  25       Sezione di progetto intervento di rinaturaiizzazione ambito post sperimentazione 1 di 5
                  26       Sezione di progetto intervento di rinaiuralizzazione ambito posi sperimentazione 2 di 5
                  27       Sezione di progetto inlervenio di rinaluraJi::zazione ambito post sperimentazione 3 di 5
                  28       Sezione di progetto intervento di rinaturalizzazione ambito posi sperimentazione 4 di 5
                  29       Sezione di progetto iniervento di oinaturali:::zazione ambito posi sperimenlazione 5 di 5


                  L'area oggetto dell'intervento è rappresentata cartograficamente nelle Sezioni n.
                  374090, 374130, 373120, e 373160 della CTR in scala 1:10.000 e ricade nella

   ~            Circoscrizione XVI àel comune di Roma.
fJ-~Tale ar_ea ~l'interno della Discarica di Malagrott;ot,                                                         In   località Malagrot~a
                 (Roma). ad ovest G21la città. In particohre si tratta del lotto settentrionale attiguo
                 ai lotti "G" c "E",            CO!)   destinazione prevista ai soli fini programmatori nel Pianl2
                 di       Adeguamento            approvato          con     Decreto        26/05       na       ,
                                                                                                                aep:)51.0
                                                                                                                          .,   e    ripristino
                 ambientale". Il lotto è esterno ai diaframma plastico impermeabile (Poider) che
                 delimita il bacino di accumulo della discarica ed è attualmente interessato da una
                 cavità prodotta dall'attività estrattiva di inerti.
                 La discarica di Malag:rotta è delimitata:
                 nord e a nordovest è,n Via degli Cleodotti e da                                un'i~cislOne        minore tributaria del
                 fosso Fontignano;
                 esi dal fosso Fontignano;
                 sud sudest da Via di Casal Lumbr0so;
                 ovest da Via Malagrotta.


                      -
                 Dal Eunto di vista paesaggistiec- l'area non presenta elementi rllevil!1ti,
                 ubicata in ambite storie amen t"" dedicato alle attività estrattive che ne har.no
                                                                                                                                   l:i1   quanto


                 obliterato le morfologie e i caratteri originali e interessate da segni di profonda
                 alterazione.




    ',_l'                        V1A R. RilimilnrJi G:,r!bn';di.7            OlH6 -   f(OI~1A
    "       '-
,:::;',      -   . ... '



                                                  • " ..   -    -   I
                                                  l/JJ/CIO     (le,


                                                                               COM?rllSSARIO DELEGATO
                                                                    PER L 'EMERGEiZA AMBIENTALE NEL TERiUTOR10
                                                                                                   DELLA
                                       I,
                                       .   ,                                  REGIONE LAZIO
                                                    (UP_C}vI n 2992 del 23 giugno 19t;9, e suc::essive modifiche ed mtegra~wl'li)


                Il PRG del Comune di Roma vigente· e la Variante Generale, denominata "Piano
                delle certezze" (D.C.C. n. 176 del 9 novembre 2000), indicano il sito di intervento
               come H.z, sottozOriE:. della zena H Agro Romano - art. 11 NTA. La sotto zona H2
               riguarda il territo:rio a p!evalente vocazione agricola compreso in ambiti che                                                                       I
               richiedono              U
                                           n~
                                           "Q   pa:-ticolare                 salvaguardia              per              motivi         di     difesa   idraulica,
                                                                                                                                                                    )
               archeologica e di difesa dall'inquinamento.


               II Alla E.Gievi sd di attenersi al programma di. monitoraggio e alle modalità di
    i          esecuzione contenute nel Piano di Ripristino di cui al precedent", punto 1)., che

   ~i con il presente atto si approvano.
   ~           L'obiettivo della sperimentazione è quello di dimostrare che l'impiego di FOS in
  ~,ambien:i                no.:> protçtti non determina                              incidenz~                 negative sulle matrici am::'ientali .
. .,",O        Per detta     sp'2rimen:aziord"~                         tuttavia ver:'ar.no utilizzate tutte le cautele tipich'-"




 1~
    }
    .;:;       util~zzate   nelle tradizionali disca:élcne EU.
               Si prevede 1a realizzazione étVVenga per lotti                                                   ne11/ambito dei quali pG5Sa <:vef
 ~             boge/in conaizicni controlhltE, lo. costipazione di miscele di FOS e ITLateriali
               inerti; la deposizione avrà bogo sui superfici impermeabi.lizzate dotate di reti di
           drenaggio e convogliamento dei percolati ad apposite vasche di contenimenlo.
           La sperimentazione riguarderà inizialmente un primo modulo funzionale di detta
           cava, pari a 98.000 mc circa                                 ~OOO        tonnellate di FOS), la cui coltivazione verrà
                             ..   _'   .. _--~


           effettuata per striLt1                .5~rizzont;:tl}                 di FOS di spessore pari a 5 mI, intervallati G.a
           .                                                                        ~.-

-----. strati        drenan~i                  ài inerti da ~'                                    comprese le                     scorie
           termovalor1zzazione elle.-. 1                                La:;:n   ambito regionale
           L'intervento prevede:
                    -un sistema di registrazione e convogliamento delle acque superiiciaìì.;
                    -una impermeabllizzazione del foncIo e delle sponde del sito di rnien'ento;
                    -un impianto di :::-accolta e gestione del percolato;
                    -un impianto di captazione e gestione del biogas;
                    -un sistema di copert1.lI"3 sUDe-rfi,:i"ìle finale d21 sito oggettu di ::r:.tey" ente
                   ._------
           18 Di:::embre 1951; rlpproVazicmB D?R 18 Dicembre 19S5}

                                                                                      [)Ù''';.5   -ROMA                             Tet.06-516{;1            14
-"   '        .:   "

                              Lj}ìcw dd

                                                 COI'1MISSARlO DELEGATO
                                       PER L'EMERGE."fZA AMBrE;-"-TALE NEL TERRiTORIO
               ,                                                           DELLA
                ,,
                . ,.           (o./'.C iv!.   Il   2Y92   d~!
                                                                      REGIONE LAZIO
                                                                23 giugno 1999, e sliccessiw' modljìche ed inlegraziorr(;
             '.;
 Sulla base derle :;-accomandazioni specifiche per il materiale proveniente da
 trattamento di biostaoilizzazione, il prpgetto prevede modali!:à di deposizione e
 copertura; della FOS t2.li da:
                raggiung9!"e            elevata                 compattazione              al          fine          di   incrementare
                caratteristiche di impermeabilità del materi"le;
                limitare i'infiltrazione di acqua rneteorica all'interno dell'area di
                deposito sia ne! lotto in lavorazione sia nelle aree non utilizzate,
                mediante                                          quotiè.iana           ed            ogr.i          qualvolta         Sl   renda
               necessario,.           almeno               con        un      telo     im?e:-meabile.                     Il     ricoprimento
               temporaneo potrebbe essere realizzato con idoneo                                                                             inerte
               grossolano il cui reperimento non debba costitu:re                                                          pe~·ò       un ODere
               economico eccessivo e soprattutto en onere ambiel1tale per l'impiego
               Lii ri.;;orse natl.!:::ali da destinarsi ad ,-,si preglilti e p:-ivi di alter!1adV2;
               rc2lizzare         l! !"I 3         tettoia          con      fur:zione                di        nparo          del     materiale
               temporoo:n2anlente ammassato in attesa di                                      eS3'.?re              callocato    i!~   discarica.
Per quanto rfguaTda là            captazi~me                   del. biogas, sia per la scarsa quanHtà proQot-ta
sia per la bassa permeabilità ciei rifiuti, potrebbe non esse.>e prevista ma ai fini
della sperimentazione, si :::itiene comunque utile realizzare una rete elementa::-e di
captazione per monitor are le effettive condizioni.
In   estrema        sintesi      Si          possono               individuare                                            obiettivi         deI1a
sperimentazione in oggetto:
               impiegare         co.rrett2imente                     la    FOS       attenendosi                     rigor'::lsamente        alle
               metodiche indicate nel progette èi cui tra"!:tasi
               recuperare         il lotto                di     intervento
             paesistico-cnnbientale ripristinando per quanto possÌ9ile lE: condizioni
                                                                                     completato                     dal   punto        di   vista   1
                                                                                                                                                     ,j
             pre-discar iCiò;
             individuare i materiali di                               copertu~a         ottimal~                al fine        Ql    ottenere i
             corretti ve.lo;i di permeabilità e i                                ~i'ie:li d~           sicurezza am'.Jientaie più
             che soddisfacenti.




           "l/lA R. RaimolHii Ga,j;"uldi,7                                                                                                     15
COàlMISSARlO DELEGi'.. TG
                                                          PER L'EMERGENZA AMBIENTALE NEL TERlliTOPJO
                                                                                        DELLA
                                                                              REGIONE LAZIO
                         . '!-..-
                        '
                            ,     '
                                                    (U?C iv!' n 2992 dd 23 pugno 1999. f: successive modifiche ed integra::iom)
                                , 
                                   
     E'   previsto      neli citato                       Piano       l'allestimento              e   l'esercizio                   di       un     sistema       di
     monitoraggio in cui oltre a tenere conto di quanto sopra ri?ortato porrà in fase di
     realizzazione particolare attenzione:
            -alla realizzazione delle opere ài impermeabilizzazione;
            -alla caratterizzazione dei materiali effettivamente t:tilizzati;
            -alle modalità di abbancamento.
     In fase dI eserCIZIO                                dell'intervento            ed       al       suo        termine,                    gli    ambiti       di
    monitor aggio sono essenzialmente tre: acque sotterranee, qualità dell'aria e
    masse abbancate.
    Le moàalità del monitoraggio dovranno essere conformi a quanto riportato
    nel D.Lgs n"36                              del 13/01/2003 che prescrive                                 l    seguenti requisiti per

    1'esecuzione d'.:i controlli:

                                        I       Paramete"
                                                                                                                                
                                                                                    1 ~F~r~e~qwu~;e~_~n~z~a,-~rr~~l~S~U~'r~ec l'
                                                                                    I
                                                                                                                                     ~
                                                                                                                                     l" r~ q u     er.z a    llliSEre

                                                                                    I g p s ti o n -e o p e r a t i v      3.        4f~,
                                                                                                                                        e~:3utdi~o~n~e,--_ _~p~c~,~s'Cct i
                                                                                                                                                                      -




                                           I,                                       I                                            I operativa                                  i
    Per colato                         -I Voiume                                    l! Mensile                                   I
                                                                                                                                 j Semestrale                                 l'


                                        i  I    ~


                                        , t...ompOS-'-Zlone
                                                           ••
                                                                                        Trimestrale                             I Semestrale
    Acque                                       Composizione                            Trimestrale                             I Semestrale
    superficiali                di
                                                                                                                                I                                         i
    drenaggio
                                                                                                                                I Semes:rale
                                                                                                                                                                          I
i   Qualità dell'aria                  I        Immissioni
                                       I potenziali
                                                                       gassose
                                                                e pressione
                                                                                        :Mensile
                                                                                                                                                                      l
                                                                                                                                                                          I
                                       ,
                                       ! atmosferica
                                       !
                                                                                    ,
I Gas di    discarica                           Corr,posizione
                                                                                    I
                                                                                        Mensile
                                                                                                                                I Semestrale
                                                                                                                                                                          i
                                                                                                                                                                          I
j Acque                                         Livelb ài falda                         Mensile                                     Sem~strale

I   sotterranee
                                       I Composizione                                   Trimestrale
                                                                                                                                I
                                                                                                                                    Semestrale                            I
                                                                                                                                                                          i
JDah
                                                                                   ,    ~,


                                                                                                                                I GI(Hnal.Iera
                                                                                                                                                   -,
                                                                                   ) l.:rlornalter3
I
I meteocl ' '
        lmatIo                                                                                                                  I s~)"D:lmala           ai
I                                                                                                                               !   ,.
                                                                                                                                I mem
~

          =================='
                 ViA l'i.. KilinWlHij C<arih!l!di,7                         ODì45 .. ROMA                           Te~.   O"..;,;,·.:;gj"                     16
COMMltìSARIO DELEGATO
                                                               PER L'EMERGENL... AMBIENTALE NEL TERRITORIO
                                                                                               DELLA
                                   .                                             REGiONE LAZIO
                                                i~-'   (OP.C.,II n 299:: dei 23 giugno 1999, e successive modifiche ed integrazwm) -
                                l         .
                                         !
                                                  Temperatura                                       Giornalie:a                          M~dia   mensile
                                              i Direzione               e      velocità             Giorn"liera                      I   Non richiesta

                                              l   del vento
                                                  Evaporazlone                                     ' Gio:-na1iera
                                                                                                                                     I
                                                                                                                                     ! Giornaliera
                                                                                                   )
                                                                                                                                         sommata. ai valori

                                         L                                           I                                       medi
                                         I lCrm-ci~aC'iCt~à--a-t-rn--o-s~f-e-,7iC-a-----!~GCi~O-r-n--a71lc'e-r-a---------CI~""c"cé-d~ia--Il1--"-n-s-,~·I-e----~I
                                                                                                                                                                I

 I    Topografia
 I dell' area
                                         IStn:ltura.
                                          I composIzIOne
                                                                                       Annualmente
                                                                                     della
                                                                                           e                                                -        -lI
                                         I
                                              discarica                                                                                                               !


 I                                       I,   Comportam'2nto                                       Sel:lestrale                 i SemestYà1e            per       l

I
                                         i                                                     I                                '
                                         l d'assestamento                             del                                       i p;imi            3     anni
                                         !                                                                                           ~Uiìldl annuali
                                         l corpo della c!isca:ica
 ~~--;c-~:-:-L.~-c;c--:-:--;-:----,c-:--~~-:-::-:~-~~-;.,--:-:-:--,----::-::c---j
                                                                                                                               I,'




  ~n.; fine di evitare possibili ricad.ute ambier:.zali il progetto prevede l'esecuzione di

      un    monitoraggio                          conllnuo             ~ul1a     base              delle   attività     di     seguito           elencate.
     Preliminarmente al1'o.vvio della spe:rimentazione dovranno essere racco1ti dati di
     caratterizzazione ambientali, ossia indicatori per poi stimare i cambiamenti più
     significativi:
iI   e
     ,-omponen,e     l-
                                              .                                ""l
                                                   ,P~u~n~,~t~i__-'c~:,~·__-"m s~u~'~r"a       D enom inazi on e         . N li o v ì         l'un ti    di
     ambientale
                                              I esistenti
                                              I
                                                                                                                         j
                                                                                                                         !
                                                                                                                               .
                                                                                                                             mIsura

     Acque superficiali                       i    b~ deIl' esist~n te :-2.te              I   Rio Gale-da

                                                   d~          . momtoragglO
                                              I
                                              I dISCariCa

     Acque sotte:rranee                            210          e      211      nella          Piezometri             a . Due                      n110Vl

                                                   direzione            di     flusso      I monte                           piezometn                  da
                                              I    falcia                                  I Piezometro                      posizionare a sud                !
                                                                                                                                                              i

                                                   Z2 nella direzione di                       valle                         ovest dell'area di               I
                                                   flusso fald",J
                                                                                                                        , intervento
                                                                                                                        I
                                                                                                                                                              I
     1 Z"! 0, Z~ 1, 22 sono pazz: spia deH'attuale rete di mO/1.ito,aggio de1:a discar.-i:::"i:, -::.1(;: i; prDgetto intenct~
     sfruttare per!a sperimentazione

                     -'Y. R Rnimondi                    Garìbnid~,7                                                  Te!. 06-51Mn
---~--_.




                                                                                                       ,-"-'---
                                                                                                     ".1' '

                                                                                     "",
                                                                                                                  i'", '--',,,-.




                                                       .     COMMISSAl-UO DELEGATO
                                                    rERL'EMERGENZA A;IBIEi',TALE NEL TERRITORIO

                             
                                 t  ~ rG.p
                                  -
                                      j           CA·!   Il
                                                                             m:GI~~~LtAZiO
                                                              2992 de: 23 giugno 1999, e successive modifiche ed mlegra::iom)

                                       j

            Saranno effettuate con frequenza tI"imesrrale le seguenti indagini sui pozzi ài
            controllo:


        I Parametri
        ,                fondamentali                                          I Pa::ametri almeno una volta l'anno
                                                                               I BODo
        ITemperatura
                                                                               I
                                                                               ITOC
                                                                                                                                                   I
         Conducibilità elettrica                                                   Ca, Na, K
         Ossidabilità Kubel                                                   I    Fluoruri
                                                                              I                                                                    I
        Cloruri                                                                    IFA
        Solfati                                                                    Metalli: As, Cu, Cd, Cr, totale,. Cf, Vi ,                  .
                                                                              I
                                                                              If-ig, Ni, Pb, lvfg, Zn.
                                                                              ,
    ) Metalli: Fe, Mn                                                         I Cianuri
        Azoto ammoniacale, nitroso e nitrico                                  I Composti          organoalogenati                   (compreso
                                                                             I    doruro di vinile)

    I                                                                              Fenol~

                                                                                  Pesticidi fosforiti e totali
    i                                                                        I Solventi organici aromatici

    ~~ _____________________________________~I_S~o7I_v_e_n_t~i__
                                                               O~f_g_a_n_,_~c~ic-a_z_o_t_a_t_i_________________
    I                                          I Solventi clorurati


        Poiché per le discariche dove sono smaltiti rifiuti biodeg::adabiIi la norma
        prevede     un     IP.onitoraggio              delle         emissioni         gassose      in        grado     di         inàiviàuare
        eventuali fughe di gas esterne al corpo della discarica, anche per tale progetto di
    sperimentazione, si prevedono due punti di prelievo ir. relazione aga direttrice
     principale del vento dominante, sotto vento e sopra vento e si analizzano i
    segller:.i:i parametri:




                                                                       ~-----------                                                  ~~~---


                     VIA R. Rllimontli -:--;.-:ribaitii.ì                OOf4:" - {{(}[HA                                                     18
-
                                                                                                            ,._,-,,,;




                                                               COMMISSARIO DELEGATO
                                                   ,PER L'EMERGEI'iZ./. A!'VIDIENTALE iEL TERillTORIO

                        , I, ,l
                          l                                                         DELLA
                                        ,                                  REGIO!'IE LAZiO
                        l 
                        c ,
                                    v         (ore Al   n   2992 de: 23 gÙlgno 1999, e succeSSive modJichl" ed inll'grazirmi/
                               ,
                            v
                                                                                                                       ,
                                                                                                                       ,n
     Com ponente                             Pa.rametri                            di   I In eserCIzio             I
                                                                                                                            post-chiusura
     ambientale                              monitoraggio                               ,
                                                                                        I                          I
     Qualità dell' aria                     I Metano                                    I mensile
                                                                                        I
                                                                                                                   i Semestrale
    I Qualità dell'a!'"ia                   I SOV,   H 2 S, mercaptani                  j semestraie               I Semeshale
     Qualità dell' aria                     I CH" CO"          %0 2 , DP                I mensile                  I Semestraie

     Per la        possibilità di emissione di polveri il progetto prevede                                                     di effettuare
     bagnature periodiche delle piste di accesso r,on asfaltate. Sono altresì previsti
    contralti pe.rioGicì alle teste dei pozzo e a monte dei gruppi di regolazione al fine
    di scongiurare ogni possibile rischio di fuoriuscita di biogas.
    Per i livelli di guardia sulla qualità dell' aria il progetto considera i seguenti
    vabTÌ.

          •   Sostanze organiche volatili (valore medio su tre ore) 200 miGogr/m3;

          •   H :.:> o lnlcrogr
              .l
                  C~.                       13 '
                                             :rn
          ,   CH 4 il vèdore medio di fondo deH'aree urbane;

          • SOV 200 microgr/m 3
    La morfologia della ca"va, la volumetria occupata dalla FOS e quella ancora
    disponibile per :il deposito di rifiuti saranno oggetto di rileyazione semestrale.



I                                                                       Fase operativa
~Ctu-'-rCa---p-~---c-cC'~.-r-'O~S7i~-77io~n--e----d~'ecl~+~a=n=,n==u=a=J:rn~e=n=,t~e==~--+---------------------------~
                                                                   Il




i ~                                                I
I corpo della discarica
I Comportamento di assestamenti I semestralmente I Semestrale per i pnml 3
    dei       livelli      del              corpo       della                                       I   anni quindi annuale
    discarica
                                                                   I
 Tali misure SCiranno oggetto di rilevazioni di volume dovuta all' assestamento dei
      . •    '.        l'
 maten,He conie:lto e a.J.a sua eventuale parz:aie t:asf"orma:uone In blOgas, COSI
                                                                           Y ·              ..      •          •




 come pr'2':sto dalle "Fige:lti norme                            Ye:at~ve         alle discariche.



                    VIA R. RamiOllài Glldbaidl,7                          iH)l4~   -ltOMA                  Te!. tl6-51òg!
'l' '
                                                                                   , : ,'l.   !   I   ,o,   i__

                                                                                         O"~,          S- _,'




                                                                 COi1MISSARIQ DELEGATO
                                                       PER L'EMERGENZA A.1EIENTALE NEL TERRiTORIO
                                                                                   DELLA
                                                                          REGIONE LAZIO
                                               (C.P.C.A! li 2992 de123 giugno 1999, e S1/cce::slW! mod[fiche ed inti'gru:::iun(!
                                                                                                                                                      I
                                                                                                                                                  !
        A seguito di quanto sopra riportato la società è autorizzata àll' operazione Rl0 di
                                                                                                                                                 ~

        cui all'allegato C del D.Lgs. 22/97 (Ripristino ambientale) e all'utilizzo del rifiuto
        F.O.S. - Frazione Organica Stabilizzata cod. CER 19.05.03. proveniente dagli
        impianti in oggetto specificati.


        Prima della messa in esercizio dell'intervento la società dovrà procedere al
        collaudo delle opere e al rilascio delle necessarie                                                        gara~ie   finanZIarie come di
        SE'guito :ripoTUto:
                 ~




        Collauào

       Il coIlaudo delle opere previste nel progetto sopra approvato dovrà essere effettuato àa
       temici abilitati (e non h"'1compatibili) a cura e spese della' Società e dovrà attestarE rcsatta
       reaHzZ2.zione dell'impianto a quanto approvato e successivamente prescritto.
       n Responsabile            Unico del Procedimento, previo sopralluogo con i tecnici dell'Arpa Lazio,


      del Comune di Roma e dell' Am."llinistrazione Provinciale Competente, rilascerà la
       necessaria presa d'atto.


       Garanzie fi-nanzrarie

       Nell'eventualità che               parametri am'bientalì non risul-ti...'1o conformi sia. alle normative in
       ;ngOìe     ed     quelli           contenuti             nel   presente          provvedirnento,                      ad   autotutela     della
       Amministra1:ione, si richiede aUa Società E. Gio-vi S.r.l., di prestare le seguenti garanzie
       fi.,anziarie al fine ài coprire i rischi di esercizio, chiusura e gestione post operativa:
          a) una garanzìa per l'attivazione e la gestione operativa dell'intervento comprese le
                procedure di chiusura.. al fine di assicurare l'adem-pimento delle prescrizionì
                cont'è!TIute nella presente autorizzazione pari ad euro 1.552.985,90. Tale garanzia, da
                presentarsi all' atto della messa in esercizio dell'iniziativa, è trattenuta per D.1ttO il
                periodo di esercizio e per almeno due anni dalla data di av,renLlto                                                       ripr~stil'1(!

             am!Jientalt:.         ~~a   stessa potrà essere svin-:ohta U ..!n vQl::a a-:q-uisiti l'esito pJsitivo Jelb.


                       'VIA R.   R:,j!llond~   G;I:-ìb::ldi.7
, J
t:_--                                 , ~l,            "', ,,-'      ,'-I,
                                                                                                                                ,
                                                                           -',-' -
                                                                          -",_.'             .. l,.;-. .'~:~-.t   i:"c'=<~; _ i
                                                                      -
                                                                                                                             --1
                                UfficIO de.'                                                                                  -~




                                                    COMNflSSARlO DELEGATO
                                         ,PER L'eMERGENZA Al-llHE~TALE :-.'"EL TERRITORIO
                                                                    DELLA
                                                              REGIONE LAZIO
                                  (Q.F.CM. .'1 ]992 de! 23 giugno 1999, e successive mod((iche ed imegrazlOni)



            sperimentazione, in oggetto, ovvero all' atto di acquisizione della garanzia dì cui al
            punto b) .
        b) 1ma garanzIa per l'eventuale gestione succeSSIva alla chiusura, qualora la
            sperimentazione abbia esito negativo, di importo pari a euro, 1.331.325,00. In tal
            caso detta garanzia dovrà assicurare le corrette procedure di cui all'art 13 del
            D.Lgs.   36/0~.    Tale garanzia, da prestarsi all'arro del completamento dell'intervento,
            e comunque non oltre due anni àal termine dello stesso, è tratteIJ,uta per almeno
            trenta anni e potrà essere prestata per periodi di cinque aTh i Ii..'1I1oyabili fino alla
                                                                        ..
              ---~

           copertura del suddetto periodo,
                                                                                                                                              I


    In ogni caso, f-2!mo restando quanto sopra riportato, la società. dovrà attenersi alle seguenti
    dt2riori pr-o:scrizioni:


         I, -redigere adeguate procedure ope.ative ,---'ne rcgolamentino gli L.'1terventi da
            attuare in caso di superamento delle soglie previste dane norme applicabili ovvero
            individuate come stabiHto nel progetto che si approva;
         2. -definire analisi e scenari di risd-,io e i relativi piani di intervento da attuare !1elle
            eventuali condizioni strao::dinarie;
         3, -fermo restanào quanto -riportato nei punti precedenti relativamente alle modalità

            ài chiusura degli invasi e di svi.'lC010 delle garèu'lZ.ie iil,an.ziarie di legge, la società..
            pena la sosper:.sione delle attività di messa in esercizio della discarica, dovrà
            presentare, nei tempi sopra previsti, il necessario certificato di collaudo, rilasciato
            da tecnici abilitati e non incompatibili, attestante l'esatta realizzazione di quanto
            riportato nel presente provvedimento;
        4. -al termine della colti'azione, e al fine del ripristino morfologico di tutta l'area
                             la società dovrà                 procedere              alla   realizzazione                           capping
           conformemente ai            det~ami     del D.Lgs. 36/03 e quanto previsto nel progetto su



!
                'Lo, H. J{:l;mondi Garibidj,7                                                                                          21
ii"     '   ..   "

                                                                                           _. t'
                                                                                        ~_'_
                                                                                               ;~




                       LJj?cio dq/


                                            COMMISSARIO DELEGATO
                              PER L'EMERGENZA AMBIENTALE NEL TERRITORIO
                                                        DELLA
                                                   REGIONE LAZIO
                        (O.P.C M n 2992 del 23 giugno 1999, e ~'uccessive mod(fìche ed inregraziom)


   ~iportato,    armonizzando l'area hl questione con                               l    lotti E e G nel rispetto delle
   quote, per gli stessL autorizzate;
 5. -Fermo restando quanto previsto àalla legge, la società prima di accettare la
                                                                                                                         .------"
   F~azione    Organica Stabilizzata presso le volumetrie indiviàua-te dal                                         conferent~!   LT1
     ..   ~




   fase dì accettazione dovrà acquisire le seguenti informazioni:


                     scheda descrittiva del rifiuco da               sma1ti:r~   ripo-rtante ! dati anagrafici dei produttore
                     e i dati sul :rifiuto;
                     la frequenza presunta dei conferimenti                                la quantità          prevista per ogni
                     conferimento e la quantità annuale prevista
                     cÌassmcazione ,caratteristiche organolettiche, fattori di rischio del rifiuto;
                     analisi chimico fisica cE ca:rutterizzazione del rifiuto da smaltire da effettuarsi a
                     norma di legge, rilasciata di'è un laboratorio certL,cato {ISO 900':: e ISO 17025).
                     Autocertificazione da parte del produttore che attesti la ulteriore non ricidabilità
                     del rifiuto
                     Autocertificazione da partE' del produaore, qualora sia un impianto di gestione
                     dei rmuti, che attesti che il rifiuto conferito previene da impianti siti nel territorio
                    provinciale ovvero che proviene da sin che                          in termini di di<;tanza, non hanno

                    impianti idonei più prossimi rispetto 2. quello Ìn questione.
                    Le modalità di conferimento
                    La scheda contenente i dati relativi al conferente e gli estremi di tutte: le
                    autorizzazioni
                    Un campione significativo del riiiuto
                    La dichiarazione di responsabilità del produttore



6. -La caratterizzazione, a carico del conferente, àovrà essere richiesta dalla
  CO.LA.RI s.r.l. ali' atto del primo comerL.ì1ento e ripetuta ad ogni varÌazione
  significativa del processo che origina il rifiuto. Dovrà i.'l ogni caso essere                                       rip~tuta

  ogni 6 mesi. La documentazione 50?ra richiamaTa. e necessarÌa per effettua:re
  l'o:;Tologazione del rifiuto prima del coaferimento dovrà essere opportunamente


                                     ::-----c~-::c:c:c-----                                        ..- - - - - . -
      Vì."_ IL Raimondi G:lribaidi,7                OOiA5·         R;)~rlA                     Te:. 06-5168.[
----~.I.----·-:                 ';,-;--',.J '--,   i"      -,   -'''-''
                                                i" '"

                                                                                                        ____ :..J
                                U;ficio de!

                                                   CO;'1.'HSSARIO fiELEGATO
                                         PER L'EMERGEj,'ZA AMBlENT ALE NEL TERRITORIO
                                                                    DELLA
                                                               REGWj,·E LAZiO
                                  (O.P.c.:vf. n 2992 dd li gi/igne 1999. e successive modifiche ed integrç:;;um)


            valutata / anche ama-verso                preli~vi     diretti e casuali, dalla società c.l-te gestisce
            !'impianto di discarica amaverso un labo:.-atorio                            certificato (ISO 9002 o 17025) .
       7. la società dovrà inàividuare, una volta allestita, l'area                                      iI1    questione attraverso
            apposita cartellonisnca riportante, tra l'altro, il numero e la data de] presente atto;
       8. il clima aCUSTICO indotto dalla Iealizzazione ciell'iIltervento dovrà rientrare nei
            limiti del1a normativa ~.Tigente;
      9. la   SGde~      dovrà monitorare 1'eEficier,za deHe reti di captazione del biogas e del
            percolato,     lo      stato      di      conservazione            delle          opere               dì        tenuta   e   ài
            impermeabilizzazione COSÌ come                p:r~visto       della Legg'2 36/03;
      10.        la società dovrà svolgere la propria attività nel rispetto delia norma.tiva
         ambjentale e séi..c'1:ltaria. vigente ave.ado cura ài salvaguardare la salute dei cittadi...J.Ì
         e dei lavoratori, 1'alT,biente, la ft)[ii e la fauna;


Nella realizzazione dell'ir,tervento e nell'attività dell' abbancamento nelle forme previste
nel progetto che si approva la società dovrà nspettare le norme tecniche riportate nella
attuale normativa di riferimer..to avendo cura di sahragua;-dare le vigenti disposizioni in
materia ambientale, sanitaria e di pubblica sicurezza garantendo l'esclusione di
cOflsesruenze nocive o pericolose per la salute dei cittadi. ti, dei lavoratori e dell'ambiente!
                                                           ...


Si fa riserva. di L'l.dividuare con la socie"ta e con gli organi. di controllo, entro 90 giorni dalla
data di aàozione del presente provvedimento, uno specifico protocollo attraverso il quale
valutare i risultati del mon.itoraggio sopra descritto.


Il presente pn::.nFvedimento, qualora necessario,                    aI   sensi deE'art. 27 del D. Lgs. 22/97 e
àeIl' art. 15 della LR. 27/98 sostituiscE' ad 0hTJ:1.i effetto visti, pareri, autorizzazioni e
cOi,cessioni ài org3.ni regionali, provh'1ciah e comunaIi e costituisce, ove occo:-ra, ·variante
"di S"tTl1!Ttenti urb3.:listici com1.!.::'1.ah e comport3. la dichiarazione di Dubblica urJità.
 U                                                                                                                    .I.                '




                                                                                                   Te!. OO-5I6!ll:
Allegato 1) ordinanza n 14 del 25 marzo 2005
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Allegato 1) ordinanza n 14 del 25 marzo 2005

  • 1. Pi'_L3n::'I:~i:.) ,:çE!. CON$lGLJQ DE_: "lvff(J[::{:rRj ~.Jl!?;.P_I_i,,:'!i'oN TU DEli:I.:l'ROTSpG-:---iE_ ;;rV:tE::- C07.l0'if5SARJO DELEGATO PER L 'Eìllr::RGENZA AìllBIE~-TALE :'>jEL TERRlTOfUO DELLA REG!O:TE LAZIO (UP (,H 111;?Q~' dc! l3 F;m'i[m' 1999, c Si'cce,lsive modifìciu ':,d ùncgrazionr) Il Responsabile Unico d~j Procedilllento (D~:r:!c Il 5:' d~: ':'./GGr.2()(':, flll',fl,mministrazione Provinciale d, Roma Assessorato aIl'Ambienle Via Tii)urtlna, 691 00 159 Roma fax 06 67663336 43566938 Comune di Roma Assessorato all'Amble:Jte X Dipartimento Vi8 Cola di R.ienzo, 23 00192 Roma (r=ax C6 3207129) Ali'AR,P ..I. Lazio , Via Garibaidi, 114 , .. , 02100 Rieti fax 0746 253212 Ai:',A..P.A T. Via Vitaliano Brancati, 48 OO"i4~ ,qoma fax 05 5'J0728S9 e ~,C_ Società E_ Giovi S rJ Via Portuense, 881 00'148 Roma fax 06 65771035 OgzettQ.:. 'Trasmissione Ord.ina:na n, 14j2005. Si t:casmèt~e, per quanto di competenza, copia a.'utenticata dell'Ordinanza Cornmissu:tl", n. :'4 de] 25 marzo 2005 all'ogget~o. appro':azioTI<': Piano per il ripristino ambientale del:)aTeE, denOImnat8 "T::st2. eh Cane" neì compiesso impiantistico in Roma località Maìagrotta. D'ltt. Arcangelp S,agrlpli ~,.--'., ' " 1/ . - ) ... .,/ " T,,~. QG-5Hif,)
  • 2. -------- CONi.'ll?'SARlO DELEGATO ' PER L'EtHERGENZ.t.. AMBIENTALE NEL TERRlTORiO DELLA REGIONE LAZIO (D_P. CAI n 2992 de! 23 giugno f 999, e successive modifiche ed integrazlO'!Ì) II Soggetto Attuatore ~, I I 'l, f'. ' 1 ~ ORDINANZA N.1-1.. DEL 1. '7;6 3/'2-00:> - .. 'J "i Oggetto: ApDfovazione • c Piano per il ripristino ambientale deU' area denominata J'testa di cane" nel complesso iffipiar~tistico in Roma Io-calità Malagrotta . IL SOGGETTO ATTUATORE 1. VISTO il decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, attuativo delìe direttive 91/156/ CEE SU] rifiuti, 91.! 689/ CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/ CE su gli imballaggi e sui rifiuti di imb2.l1aggi, e suc{:essive modificazionj; II. VrST A la iegge regionale 9 luglio 1998, n. 27 concernente la disciplina :egionale deila gestione dei rifiuti; VISTO il decreto legislativo 13 gennaio 2003; u. 36 recante l' attuazione de~ ì àirettivB 1999/31/CE relativa alle d:'scariche di rifiuti; III. VlSTO il Decreto del :rv1inist~:::'o dell! Ambiente e della Tutela del Ter:itorio 13 marzo 2003 recante criteri di ammissibiiità dei rificti in disca::-ica; ViA R. R.aimof!r'[ C~,ib::thli,7 ·"el. 06-51681
  • 3. Uffi:;,iO dci , '-' .--' COMM!SSAiUO DEl.,EGATD '1' , , PER L'EMERGENZA Ml'tBIENTALE NEL TERRiTORIO "v DELLA , REGIONE LAZIO , j (O,F.C.M n 1992 de{ 13 gIUgno 1999, e successive modifiche ed mtegrGziOni) IV. VISTI i decreti del Presidente del Consiglio dei lviinistri 19 febbraio 1999, 15 dicembre 2000, 14 gennaio 2002, lO gennaio 2003, 24 gennaio 2004 e 23 dicembre 2004 con i quali è stato dichiarato, prorogato ed esteso, sino al 31 dicembre 2005, lo stato di emergenza ne! settore dello smalti mento dei rifiuti nel territorio della città di Roma e Provincia e nel territorio delle province di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo; V. VISTE le ordinanze del Ministro dell'Interno delegato per il coordinamento delìa Protezione Civile nn. 2992 del 23 giugno 1999 e 3109 del 28 febbraio v u 2001; '/I. VISTA l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei lyfiI~istri )1, 3249 dell'S ottobre 200':: contenente ulteriori disposizloi1i per fronteggiare l'emergenza nel territorio di Roma e provincia, nonché interventi urgenti nellE: pl'ov-ince di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo in ordine alla situazione di cnSI SOCIO economico ambientale nel settore dei rifil!~i urbani, speciali e speciali pericolosi; ,TII. PRESO ATTO che l'art. 1 dell'ordinanza n. 3"109 deI 28 febbraio 2001 dispone che i poteri conferiti al COil'.missario delegato sono prorogati fino aHa ,:-essazione dello stato di emergenza E che pertanto, in virtù del citato D.P.C.M. 23 dicembre 2004, gli stessi sono esercitabili sino alla data del 31 dicembre 2005; .--., VIII. VISTA la deliberazione del Consiglio regionale Il. 112 del lO luglio 2002, concernente l'approvazione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiud del La:::io; 'ilA R. lb.imolHii G:lriD:lidi,7 Où!45 - ItO:HA. iei. fj6-Si6~1
  • 4. ·, 'l' "~o ..'." i~_ -... . .. i~ . , COM:VUSSARlO DELEGATO PER L'ZME:RGENZA AMBIENTALE NEL TER."1lTORlO DE1.LA ; . REGIONE LAZIO ..' (O P. CM. n 2992 de! 13 giugno 1999, e su.;:ceS:;lW modifiche ed imegraz!nni) " VrSTO il Piano degli Inte:rventi di Emergenza nel settore dello smaltirr,ento dei rifiu:-i solidi urbani ed assimilabili per l'intero territorio della Regione l Lazio adottato, 20D decreto commissariale n. 65 del 15 luglio 2003, allo 1 scopo di inòividuare gli interventi urgenti da realizzare per il superamento della sih:aziane di emergenza nell'ambita del territoriG regionale; X. VISTO il decreto commissariale n. 7, àel 10 dicembre 2002, con il quale 1'Assessore :Marco Verzaschi è stato norr.inato soggetto a-::tuatore delle attività di cui alI'ordin<:nza del Presidente del Consiglio dei Mini'stri n. 3249 deIl'8 novembre 2002; XL 'VISTO il decreto commissariale n. 52 del 12 giugno 2003 cun il quale lì dotto _t,~rcange~o Spagnoli è stato nominato Responsabile Unico de] Procedimento per l'attuazione degli interventi previsti dd Piano degli Interventi di Emergenza; XII. VISTO il Decreto n. 154 del 12 dicembre 1001 cor, il quale il Commissario1 Straordinario ha approvato, ai sensi dell'art. 27 del D.Lgs. 22/97, il progetto definitivo relativo alla discarica di 10 categoria sita in Roma, Ioe. Iv1alagrotta; XIII. VISTO il Decreto p.155 del 12 dicembre 2001, con il quale il Prefetto ài ROfia ha actori.zzato la messa in esercizlO ai sensi dell'art. 28 del D.Lgs. 22/9'7, della diSCarica di Malagrotta per un periodo di anni uno; 00145 -ROMA Tt!. U6-5!MH J
  • 5. ---'," - -----_.---- ~ ._---~_ .. CDMM1SSARlO DELEGATO PER L'EMERGENZA AMBIENTALE NEL TERRITORIO ~! DELLA ., REGIONE LAZIO (Q.P.C.AI. n 2992 dei 23 giugno 1999. e successive moduìche ed inregraziuniJ ) XIV. VISTO il Decreto n.10 del 12 dicembre 2002, con il quale il Commissario Delegato ha autorizzato, al sensi dell'art.28 del D.Lgs. 22/1997 e dell'art.16 de'ila L.R. 27/1998, la società Giovi S.r.l. all'esel'cizio delia suddetta di h1alagrotta fino al 12 dicembre 2006; PRESO ATTO CHE xv. Con Decreto n. 26 del 21 marzo 2005 è stato approvato il PiallO di I Adeguamento della ciscarica per ~inut~n pericolosi sulla base del citato 1 -' T u.~ ea' eS n. con il cua!e " 1999/31jCE XVI. Con il Decreto n 12 8 marzo 2D05 del si approvava il programma regionale per la riduzIone dei rifiuti biodegradabiLi da collocare in discarica di rifiuti biodegradabili anche sulla base del documento concordato tra le Regioni italiane in data 4 marzo 2004" che ha costituito una guida. per la stesura di detto programma; XVII. Al fine di fa'orire un impiego alternativo al!a discari.ca della FOS, il Piano degli Intel"v!:':nti di Emé:rgenza per la gestione dei !'ifiuti nella Regione Lazio, ha indi~'iduatof in modo non esclusivo, il:: scguentì tipologie di impiego di detto prodotte: -impiego come substrato organico miscelato con inerti nel recupero ambientale di discariche di inerti in assenza di sistemi di captazione e con.trollo degli eluati.: -impiego come substrato organico rr.iscelato con inerti nel recuper~J ambientale di aree industriali dismesse o altre bonificate lI, OOI~::, - ROMA 4
  • 6. Ufficio ad co;...t.'VnSSARIO DELEGATO PER L'EMERGENZA AMBIE]'HALE NEL TERF1TORlO , {'- DELLA " '. ' REGIONE LAZIO , , , ,~. (O_P. C,H. n 2992 del 23 giugw) 1999. e successive modifiche ed inregrazionij , -impiego come substrato organIco miscelato con inerti neil1allestrmento di scarpate e argini e nella formazione di terrapieni,- massicciate; -impiego COlX'le substrato organIco miscelato con in~rti nel recupero ambientale di aree TIa'zurali degradé!te (cave! aree soggette a erosione) XVIII. Gli impieghi in ambito non protetto possono ess,::re autorizzati solo sullé:. base di progetto tecnico e In presenza ài un programma di monitoraggio che evidenzi 1'assenza di implicazioni ambient,;di nel medio-lungo periodo. CONSTATATO CHE XIX. Le necèssità di collocazione degli ingènti (luantitativi d: FOS che Sl rod:1rranno , 'c in am_Dl. LO a seguito d~ll' entrata in eser·.:izio a pi.eno regime dell'impiantistica di pretrattamento dei rifiuti urbani impongono ìa messa s punto di soluzioni attraverso le quali si possa garantire il corretto destin'J dei materiali (minimizzazione dei rischi ambientali) con il contemporaneo conseguimento di obiettivi di valorizzazione del contenuto di sostanza organica senz'altro idoneo ad attiva:-e processi di rrnaturalizzazioùe di siti degradati, XX. Lo:! recente messa in esercizio di un impianto per il trattamento (600 tj g) di rifiuti lirba:ni f: la produzione di CDR nonché la prossima entrata in eserciz10 di un altro impianto analogo {900 t/g) nell'area di Ma19.grotta procìUTiii. llE2. notevole quantità di FOS; XXI. Le limitate v01umetrie disponibili rispetto alle esigenze di smaltimento d-211a città impongono una d~è_stica ridezione dei !ifi-uti in discarica mentre a tutt' oggi la Frazione Organica Stabilizzata (FOS) prodotto daU'attivi:-à dì tratts.IDento dei rifiu~i urbani vi'ome sostanzialmente reimmessa in dis-:arica per una quantità cne ò.mmoEta a circa il 30% del ririutc- trc.ttùt0, come indlcatD nel Pi21l0 :egioZ':a.le Ql'òi "IeL06-Sìb,';, .5
  • 7. CO:-lM1SSARIC DELEGATO PER L'EMERGENZA AMBIENTAtE NEL TERRfTORlO DELLA REG}ONI': LAZlO (D.P. C.M. r: 2992 de! 23 giugno 1999, e successive mod{fiche ed inregrazionij -impiego come substrato organIco miscelato con inerti neìl1allestimento di scarpate e argini e nella formazione di terrapieni, massiccia te; , -impiego come substrato organico misceIato con in9rti nel recupero ambientale di aree naturali degradate (cave, aree soggette a erosione) XVIII, Gli impieghi in ambito non protetto possono ess~re autorizza.ti solo sulli? base di progetto tecnico e in presenza di un pl'ogramma di :G1onitoraggio che evidenzi l'assenza di implicazioni ambientali nel medio-lungo periodo, CONSTATATO CHE "TV _'._/'-.. Le neC:2SS1W :::;;1 collocaZl0ne 7 ",' ,_., - • aeg~l ' " . d' l- IngentI, auantltatlvl c ~ - PO~ ~ :J , cnc SI rn ambito rtgion81e a seguito dell'entrata in esercizio a pieno regIme ----,-,-----,,- dell'impiantistica di pretrattamento dei ì'ifiutl urban! Impongono )a messa a punto di soluzioni attraverso le (luali v ~ ' si possa ga:-antire il carretto de3hnéJ :lei materiali (minimiz2:3Zione dei rischi ambientali) con il contemporaneo ----------,._-.------ -,.- ,- ' conseguimento di obiettivi di valorizzazione del contenuto di sostanza organica senz'altro idoneo ad 3.ttivare processi di l"inaturalizzazione di siti degradati. XX, La ,ecente messa in esercizio d'un impianto per il trattamento (600 ti g) di rifiuti u:-bani e la produ2ione di CDR nonché la prossima entrata in ese:CIZl-D di up_ alt:ro impianto analogo (900 t/g) nell'area dì Mabgrotta produr:i2t un~ notevole quantità di FOS; XXI. Le limitate volumetrie disponibili rispetto alle esigenZe di smaltimento d211a città impongono ~na drastica ridt::.zione dei rifiuti in discarica mentre a tutt';:Jggi la Frazione Orgari.ica Stabilizzata (POS) prodotto dall'attività di tratt"mento dei P,ifi c ti, già ci t2. to i/L'>. f.. R:;imuiluj CariiJa,,-ii,7 fWì<!5 - RUJI,tA leI. 06-S16,c;, 5
  • 8. L~((icto !.lei --'--'-'------' . ":-----~ --.----2j '; ': '.--" CO;'',Ji'.lISSARIO DELEGATO PER L'EMERGENZA AMBiENTALE NEL TERRITOHJO DELLA ' ì, REGIONE LAZIO ;"-- (o.P.CA/. r. 2992 de! 23 giugno 1999. e successive mod!fiche ed inregra::iom) j " XXII. L·uso massivo di FOS negli inte:-venti cii ricostruzione morfologica di aree de,çradate è di Slcuro interesse per le possibilità di utilizzo di quantitativi rilevanti atti a far fronte a ingenti n'2ceBsltà di collocazione del materiale. In ------------------------ questo caso però, gli elevati carichi specifici (ton/ha) di materiaìe organico impiegato, anche laddove questo SIa perfettamente "maturo", comportano comunque la massiccia Iibe:1azl0ne - in ragione dei processi spontanei di degradazione della sostanza orgadca - di componenti orgamche ed aZQtate volatili (acidi volatili, ammoniaca) e solubili (composti organici solubili, nitrati, ecc) Sono pertanto in questo caso sicuramente da considerare: -un confinamento a presidio dell'operazi:Jne -un controllo nel medio-lung0 pe:-lcdo d<::~10 st~to evolutivo del s~to. xxrrt Per Quanto concerne lo. qualità. dei • da unplegare devone> eS.3ere garantite le seguer.ti cond.izioni: -un :::onten-uto in metalli pes~;nt~ nel limiti ài concent:-2.zioni acc2ttabi~i secondo la tabella l/E el D.M.471/99; -un adeguato grado di stabilizzazione tale da evitare fenomeni di fitotossicità; -un c.:mtenuto di corpi estri'.nei comp;;,tibile con l'uso del saolo previsto soprattutto per quanto attiene lo spessore di suolo che risulterà pertanto esposto all'ambiente esterno. CONSIDERATO CHE l , eVOLUZIone nel quantltatIvl uel r~ U pro,--ot:l 1· •. . .. , ""5< T " ' ne~ TI' affiV1tO d ed Intero • '. p'. .. , t(~rIltc':-18 • TO ce_12 n ' Lazlo, per 1 1 ' dono' ?or.,.- e stata snmac:a ,-,-al "lge:lte D·:ano rl· r.egrone ~. · peno' O..:.L i.-_ vCò, , ... 4" A .... 1 Gestione àei RU: su li!"'.. quantitati~,7o totale di rifi'Gti prodotti s-::im8.to a 3.748.861 tf si. genereranno 1.049.908 t ài fraZIOne .o:-gar:ic2 G.à avviare El ~;attamento di 6
  • 9. [Jffìc'lO dI!! COMl.W;SARiO DELEGATO PER L 'EMERGEl",ZA A','1BIENT.ALE NEL TERRHOruO DELLA REGIONE LAZIO (G.p.c..t1. n 2992 dei 23 giugno 1999, e successlv~ modifiche ed illlegrazioni> . Questi quantitativi non sono stati inch:si nei flussi da conferire In discarica perché per tale tipologia di materiale si prevedono prioritariamente gli impieghi alternativi. Il ?resent~ progetto è relativo a.d una deHe possibili opzioni per l'impiego di tali materiali formulata dal Piano degli Interventi di Emergenza e cioè l'impiego come suostrato organico miscelato con inerti in interventi di rÌCostn.:.zione morfologica di aree degradate. E pertanto occorre intervenire con urgenza :-tella direzione indicata dal presente progetto per contenere l'uso deEe residue volumetrie TENUTO CONTO CHE nel progetto si prevede la realizzazione ex novo di U!l "settore" di àiscariC3 suddi':iso m lotti nell'ambito dei " qual! possa aver luogo, In condi::ioni controllate, la "costipazione" di miscele cii FOS e materiali inerti; la deposizio~"1e avrà luogo su. superfici im.permeabilizzate dotate di .reti di dren2.ggi~ e convogliamento dei percolati ad apposite vasche di contenimento L'intervento si propone di realizzare il ripl"istino ambientale àell'area di cava "Testa di cane" attraverso il riempimento con matrici organiche in miscelazione con materiali inerti. le caratteristiche del progetto di cui trattasi sono le seguenti ··il progetto è artic.olato in lotti, das,::uno separ2.to idraulicamente e caratterizzato da applicazioni a carico diversificato, consentirà di ottenere indicazioni da uno spettro relativamente ampio di condizioni ope~·ative. -Data la connota.zione-pilota dell'intervento, che serviril anche a valutare le c~iticitB. :residue della collocazione di materiali biostabi.Hzzat: In !"e~upe:n ., ambieTIi:ah di g:'ande spessore, l! pro,,:etto • c assc.nto criteri "v'lA E. Raim,)Hdi G~.rib:!ldi,7 Td.1Jh-5.161jl
  • 10. ! ;:' • "i COM1HlSSARIO DELEGATO PER L'EMERGENZA AMBIENTALE NEL TERRiTORIO DELLA i REGIONE LAZIO i'-- (O P.CM fl 2992 del 23 briugné' 1999, e successive modijìche ed imegra::ionil ~aos~s~o~lòu~t~c~.rn~,e::n~tce~eòq~u~i~è'a~lce:n~t~i~a~q~u~e~J=l~i~'~ip~i~c~i~à~c~l~l~a~r~e~a~l~iz~z~a~z:,~'o~n~e~a,'"i_u~'"nl,"-!D""-'~~-f",r rifiuti non pericolosi; '- - , . ' L'intervento pertant0 prevede' e Un sistema di regirr.azione e convogliamento delle acque superficiali; • Una impermeabilizzazione del fondo e delle sponde del sì~o di intervento; • un impianto di raccolta e gestione del percolato; ti un impianto di captazione e gestione del biogas; @ un sist~:ma di copertura superficiale finale del sito oggetto di intervento. ~al fille di garantire elevati li"verIi di salvaguardia. ambientale, in similitudine con i criteri di int,2.:"v'ò'nto previsti dal D. Lgs. n° 36 del 13/01/2003, la protezione del suolo, delle acqt:e sott~rranee e di superficie sarà :-ealizzata mediar. te la delle sponde della discarica inoltre, per quanto rigua:rda le ca!"3tteris"!::iche costruttive del sistema d: raccolta e stoccaggio d'2l percolato, n€H'ambito della progettazione 51 assumono le indicazioni contenute nel D, Lgs. n° 36 del 13/01/2003. Per quanto riguarda, infine, la captazione del biogas, la sua estrazione a:tiva, Sla per la scarsa quantità p::-odotta sia per la bassa permeabEità dei rifiuti, po~rebbe non essere prevista ma ai fini della spe,imentazione, si ritiene cO!!1"Gnque utile realizzar,e una ::-et'O! elementare di captazione per P..1on1torare le effettive condizioni che si ins~aureranno nel corpo del deposi to di FOS; va segnalato in particolare che i processi di sta!:dizzazione in cui si conseguano IRD ndl'ordine di 1000 IIlg O 2 kg SV,1 h-l danno luogo a materìali cui corrisponàe una produzione residua di biogas, determi;:,ata con Gar-test, di circa 40 Nl/1:g s.s., ~l che equivalé ad un abbattimento della produzio.<le potenziale di biogas dell'SO% cuca. La predisposizione di pozzi-spia a servizio ci: lotti specifici consentirà q"Girdi di . ,. 'alutarè Sé rerr_p'Jrall IL situ di elI b -;o(".-~ ~ 0"-'" confe::-m2zz,nno a::ar,to indi;:-<ito d2lÌ t'é'S~ cL laboratorio suna riduzion-= sos-za:r:ziale
  • 11. ~-,-" . .::,. . --- LjJi:::ic de! COMMlSSARlO DELEGA.'IO PER L'EMERGENZA AMBIEKTAL.E NEL TERR!TDRlO , ", DELLA P...EGlOl..,.E LAZiO , , "- ; (OP.C!vf Il 2992 del 23 gIUgno 1999, e successive modifiche ed integra:;ioni) della tendenza alla produzione di biogas m mate1"iali sottoposti a processi relativamente spinti d.;. biostabilizzazione. La definizione delle caratteristiche àeI10 strato superficiale di copertura dipe:1derà anche dai risultati della sperimentazlone che V~1".!"à condotta soprattutto in !'"elazione alla necessità degli intervenl.:i per la captazione del biogas. Sulla base delle raccomandazioni specifiche pè:r il materiale proveniente da trattamento di bios:abilizzazione, il progetto prevede modalità di àeposizic.ne e copertura delIa FOS tali da: raggiungere elevata compattazione al fine di inC.tementare le caratleri.stiche di impermeabi!ità del materia.le limitare J'infil-irazicne di acqua meteorica all'interno dell'area di deposito sia nel/i lotto)i in lavora3ione SIa nelle aree non utilizzate, mediante ricopertura quotiàiana ed ogni qual volta si renda necessario, almeno con un telo impermeabile. Il ;icoprimento temporaneo potrebbe essere realizzato con idoneo materiale inerte grossolano il cui reperimento non debba costituire però un ODere economico eccessivo e soprattutto un onere ambientale per l'iC'"?iego di risorse naturali da destinarsi ad usi pregiati e privi di alternative. realizzazio!'.e di una tettoia con funzione di riparo del material"~ temporaneamente ammassatcJ in attesa di essere collocato in discarica. L'attuazione de! progetto consentirà la sperimentazione utile alla successiva definizione deI!e più corrette modalità di impiego. Verranno cond8tti. monito raggi in ordine a problematiche di carattere agroecologico, microbiologico ed ambi;:ontale attraverso uno specifico piano di indagini volto a ciLratteriz~are gli as?ett~ amòient:::.li G,::,Ha sDerrmt:'ni:éi.zione.
  • 12. --- ,.'.' ,;->.. _-,-'. - ----- CDMMiSSARIO ~ELEGATO PER L'EMERGENZA AM.BfENTALE NEL TERRITORIO DELLA , REGIO.'iE LAZIO t' - (O.P. C.}.I /'J 2992 dei 23 giugno J999. e suCCeSsrH? modifiche ed integra::ionl) l l Per quanto"'" riguarda le illodalità di controllo (frequenza campionamenti, parametri indagati) del percolato: delle emissioni aeriformi dal corpo discarica, delle acque sotterranee nell'ambito della progettazione si assumono cnutelativamente, ed in prima istanza, le indicazioni contenute nel D. Lgs. nO 36 del 13/01j2003, individuando la rete di controllo adeguata a partire da quella già esistente (ad es. per le acque sotterranee) e di cui è possibiìe disporre di una serie storica di dati. Prelimina!"mente all'avvio della sperimentazione dovranno essere raccol~i dati di caratterizzazione ambientale .::iferiti a acque superficiali e sotterranee; in rase di esercizio si procederà all'efiett"L<azione delle misure relative a pe::-coÌato, acque superficiali di drenaggio, acque sotterranee, qualità dell'aria, gas di discarica, dati meteoclimaticl, topografia dell'area. In est;ema sintesi SI possono quindi indind1.1aI"e seguenti obi~ttivi specifici della speriment<:'Zlone in c'ggetto: -impiegare correttamente la FOS; -reCl.1perare i totti di inkrvento completati dal punto di "1.'ista paesistico- ambientale ripristinando per quanto possibile le condizioni pre-discarica; -individuare i materiali aI copertu..a ottimale al fine di ottenere i corretti valo:i di permeabilità e 1 liveili di sicurezza ambientale più che sod.disfo.cen ti ViSTO il parere favorevole espresso sul sopra richiamato plano di adeguamento dalla Commissione Tecnico-ScieEtifica di cui all' aftA, comma 2, del1'OPCM 324ç./2002 neE2. seèut.:t d.cl 21 - 22 d.icé!llbre 2004; Td.l1o-516&J lil
  • 13. $. f,";-.. --~!t 'i!i~4'" . ." LXfìcio de! COMMISSARIO DELEGATO PER L'EMERGENZA AMBIY:JTALE NSi... TSRRlTORlO· DELLA I l 1 REGIONE LAZIO ~ i (G.P'C,'yL n 2992 de! 23 giugno 1999, e successive mod[,?che ed inregrczinni) -che l'art.13 deH'OPClyf 2992/1999 legittima interventi anche In deroga alle procedure p:-cviste dalla legislazione vigente ove si verifichino situazioni di • 1 ,. eccezionale ed urgente necessÌtà di tutela della salute puoollca e dell' ambiente; - che ii Piano degli interventi di emergenza per l'intero territorio del Lazio approvato con il già citato decreto n. 65/03 prevede a Fag. 108 r terzo capoverso, riD'_F,lemen-tazione di studi e progettazior:i nel settore dei ripristini e delle bonifiche che utilizzino tecnosuolo ed impieghino maieriaE provenienti dalla Frazione O~ganica Stabilizzata (F.OS.) prodotta negli impianti dì seIezione; non è sottoponibile a valutazione ài impatto . ambientale ai sensi del DPR 12 aprile 1996 in quanto "prevede in quanto . dimensionato in circa 28.000 t/ a; t~ O'V---tt.t·'l1 ~L o ~L ~~"<Y ~ l'c 4 1~~ V"~ -che con de::::re"to n. 26 del 31/3j2005/è stato approvato li Plano dI adeguamen.to àelIa discaYÌca per rifiuti non pericolosi ID Roma iDealità lvlalagrotta sulla ba.se delle indicazioni del D.Lgs.36j03; -che il presente provvedimento aSSl!me carattere di somma urgenza al fine consen!:ire fì regolare svolgimento del servizio pubblico di smaltimer.to dei rifiuti urb;;,ni ed assimilati nella città di Roma anche dODO < i: te,minE: deI 16 /r<~ ORmNA .) ,~ alI" E.:::;iovi crI di realiezare e porre in esercizio, sui!a base deli' art 27 c 28 del D.Lgs 22/97, e degli art, 15 e 16 della L.R. 27/98 , .c-:-c- ---- i:::r;pjant~sticc . iL, ROIT,<t,loc3.1:tà IvI2.12~·rCltta." Lotto 1 sp-enmentz,ìe" 0 _ D:ceSE"nt2-;:o.- "or, l.!
  • 14. c.- :_ :===------ --~---- --------- ----------- COMMISSARiO DELEGATD ?ER L'EMERGEI',:t:A AMnIENTALE NEL TERRITORIO DELLA REGiONE LAZIO (0.1'. C ivl. r. 2992 dei 23 gillgnc 1999, e .ruc.::essiVB moJ[iìciE ed llltegra;;:iolll) ì i, - V lettera proL n 92 del 29 2004, dalla stessa socie:à. con seuc m via Portuense 881, Roma, L'intervento è ~ina1izzato alla sperimentazione della Ù'azione organIca stabilizzata per individuare sia i fattori limitanti l'impiego in ambiti non protetti che le <- condizlClnI che devono essere nsper.CdCe per l'impiego di [2.1i ma tenali m • • L condizÌoni maSS1VE. Il progetto proposto p!'evede di reaLzzare il ripristino ambientale dell'area di cava attraverso iI riempim~nto COD matrici organiche con ~pessori non e:::cedenti i 5 mI intervallati da uno stl'ato drenante (inerti da recupero, sco:ie forni, etc), per l'intercettazione del pe!"colato ai vari livelli. La cava esistente, al cui interr.o verrà effettuata la sperimentazione, presenta le seguenti caratteristiche dimen~ìonali: superficie cCJIT,plessiva dell'area c'ggetto Gl intt:!vento c.a. 236.DOO!f,q; lotto 1 sperimenrale superLcie fondo vasca 9.700 mq; o "O lotto " suocrficie fondo vasca o" 820 mq; lotto 3 s l1perficie fondo vasca 44_860 nq; lano 4 c;uperficie fondo vasca 37.750 rr.q. Il presente F,rovvedimento di autorizzazione è riferito unicamente al {'lotto1" sperimentale di una supe:ficie pa!"i a 9.700 mq pari a cir..::a 98.000 t/a :a piano che si approva è articolato sui seguenti elaborati tecnici ------ 1 REL,;ZIONE TECNICA GEN=RALE .2 inquadramento ~artogJaiìcG ed B3tratto di PRG 3 !nquadrarnento caiasiale ed atluaie quadro autorizzaio 4 Rilievo piano-altimetrico dell'area di intervento 5 Sezione stato di fatto dell'area di intervento 1 di 6 6 Sezione stato di fatto deU'area di iniervento 2 di 6 7 Sezione siate di fatto deli'area di intervento 3 di 6 8 Sezione stato di fatto dell'area di intervento li di 6 9 Sezione siato di fatto de!!;area di intervento 5 di 6 10 Sezione STato di rana dell'area di intervento 6 di 6 12 Planimetria di progetto coltivazione cava 13 Se:>.:ione di Drogeno cOltivazi~ne caV2 1 di 6 14 Sf:zione di progatto coltivazione cava 2 cii 6 1:3 Sezicn", ci pra;!s:tto coiti ....Gzione cava:; di 6 16 Sezion-s 01 pr0gettù coltivazione cava 4 di 6 17 Se:'.:ione di plogetto c::;Iilazione C8'3 5 di (;
  • 15. UY/ìcio dei COMMISSARIO DELEGATO PER L'EMERGENZA A:v1BIENT ALE NEL TEPJETOruO DELLA , REGIONE LAZIO . ) (O P.CAf n 2992 de! 23 giugno 1999, e succeSSive modijìche ed illiegrazwmj ì l f'- , . ì 18 Sezione di progetto coltivaZIone cava 6 di 6 19 Pianimetria impermealizzazione calla e rete di fondo raccolta percolato 0 20 Modalità di abbancame!lio delia F.O.S e pianimetria estrazione percolato - 1 fase sperimentaie- 21 Dettaglio cisterne stoccaggio percalato 22 Planimetria rete estrazione biogas 23 Particolari costruttivi del pozzo eievabile 24 Planimetria generaie intervento di rinalura!izzazione arr:biio poSI sperimentazione 25 Sezione di progetto intervento di rinaturaiizzazione ambito post sperimentazione 1 di 5 26 Sezione di progetto intervento di rinaiuralizzazione ambito posi sperimentazione 2 di 5 27 Sezione di progetto inlervenio di rinaluraJi::zazione ambito post sperimentazione 3 di 5 28 Sezione di progetto intervento di rinaturalizzazione ambito posi sperimentazione 4 di 5 29 Sezione di progetto iniervento di oinaturali:::zazione ambito posi sperimenlazione 5 di 5 L'area oggetto dell'intervento è rappresentata cartograficamente nelle Sezioni n. 374090, 374130, 373120, e 373160 della CTR in scala 1:10.000 e ricade nella ~ Circoscrizione XVI àel comune di Roma. fJ-~Tale ar_ea ~l'interno della Discarica di Malagrott;ot, In località Malagrot~a (Roma). ad ovest G21la città. In particohre si tratta del lotto settentrionale attiguo ai lotti "G" c "E", CO!) destinazione prevista ai soli fini programmatori nel Pianl2 di Adeguamento approvato con Decreto 26/05 na , aep:)51.0 ., e ripristino ambientale". Il lotto è esterno ai diaframma plastico impermeabile (Poider) che delimita il bacino di accumulo della discarica ed è attualmente interessato da una cavità prodotta dall'attività estrattiva di inerti. La discarica di Malag:rotta è delimitata: nord e a nordovest è,n Via degli Cleodotti e da un'i~cislOne minore tributaria del fosso Fontignano; esi dal fosso Fontignano; sud sudest da Via di Casal Lumbr0so; ovest da Via Malagrotta. - Dal Eunto di vista paesaggistiec- l'area non presenta elementi rllevil!1ti, ubicata in ambite storie amen t"" dedicato alle attività estrattive che ne har.no l:i1 quanto obliterato le morfologie e i caratteri originali e interessate da segni di profonda alterazione. ',_l' V1A R. RilimilnrJi G:,r!bn';di.7 OlH6 - f(OI~1A " '-
  • 16. ,:::;', - . ... ' • " .. - - I l/JJ/CIO (le, COM?rllSSARIO DELEGATO PER L 'EMERGEiZA AMBIENTALE NEL TERiUTOR10 DELLA I, . , REGIONE LAZIO (UP_C}vI n 2992 del 23 giugno 19t;9, e suc::essive modifiche ed mtegra~wl'li) Il PRG del Comune di Roma vigente· e la Variante Generale, denominata "Piano delle certezze" (D.C.C. n. 176 del 9 novembre 2000), indicano il sito di intervento come H.z, sottozOriE:. della zena H Agro Romano - art. 11 NTA. La sotto zona H2 riguarda il territo:rio a p!evalente vocazione agricola compreso in ambiti che I richiedono U n~ "Q pa:-ticolare salvaguardia per motivi di difesa idraulica, ) archeologica e di difesa dall'inquinamento. II Alla E.Gievi sd di attenersi al programma di. monitoraggio e alle modalità di i esecuzione contenute nel Piano di Ripristino di cui al precedent", punto 1)., che ~i con il presente atto si approvano. ~ L'obiettivo della sperimentazione è quello di dimostrare che l'impiego di FOS in ~,ambien:i no.:> protçtti non determina incidenz~ negative sulle matrici am::'ientali . . .,",O Per detta sp'2rimen:aziord"~ tuttavia ver:'ar.no utilizzate tutte le cautele tipich'-" 1~ } .;:; util~zzate nelle tradizionali disca:élcne EU. Si prevede 1a realizzazione étVVenga per lotti ne11/ambito dei quali pG5Sa <:vef ~ boge/in conaizicni controlhltE, lo. costipazione di miscele di FOS e ITLateriali inerti; la deposizione avrà bogo sui superfici impermeabi.lizzate dotate di reti di drenaggio e convogliamento dei percolati ad apposite vasche di contenimenlo. La sperimentazione riguarderà inizialmente un primo modulo funzionale di detta cava, pari a 98.000 mc circa ~OOO tonnellate di FOS), la cui coltivazione verrà .. _' .. _--~ effettuata per striLt1 .5~rizzont;:tl} di FOS di spessore pari a 5 mI, intervallati G.a . ~.- -----. strati drenan~i ài inerti da ~' comprese le scorie termovalor1zzazione elle.-. 1 La:;:n ambito regionale L'intervento prevede: -un sistema di registrazione e convogliamento delle acque superiiciaìì.; -una impermeabllizzazione del foncIo e delle sponde del sito di rnien'ento; -un impianto di :::-accolta e gestione del percolato; -un impianto di captazione e gestione del biogas; -un sistema di copert1.lI"3 sUDe-rfi,:i"ìle finale d21 sito oggettu di ::r:.tey" ente ._------ 18 Di:::embre 1951; rlpproVazicmB D?R 18 Dicembre 19S5} [)Ù''';.5 -ROMA Tet.06-516{;1 14
  • 17. -" ' .: " Lj}ìcw dd COI'1MISSARlO DELEGATO PER L'EMERGE."fZA AMBrE;-"-TALE NEL TERRiTORIO , DELLA ,, . ,. (o./'.C iv!. Il 2Y92 d~! REGIONE LAZIO 23 giugno 1999, e sliccessiw' modljìche ed inlegraziorr(; '.; Sulla base derle :;-accomandazioni specifiche per il materiale proveniente da trattamento di biostaoilizzazione, il prpgetto prevede modali!:à di deposizione e copertura; della FOS t2.li da: raggiung9!"e elevata compattazione al fine di incrementare caratteristiche di impermeabilità del materi"le; limitare i'infiltrazione di acqua rneteorica all'interno dell'area di deposito sia ne! lotto in lavorazione sia nelle aree non utilizzate, mediante quotiè.iana ed ogr.i qualvolta Sl renda necessario,. almeno con un telo im?e:-meabile. Il ricoprimento temporaneo potrebbe essere realizzato con idoneo inerte grossolano il cui reperimento non debba costitu:re pe~·ò un ODere economico eccessivo e soprattutto en onere ambiel1tale per l'impiego Lii ri.;;orse natl.!:::ali da destinarsi ad ,-,si preglilti e p:-ivi di alter!1adV2; rc2lizzare l! !"I 3 tettoia con fur:zione di nparo del materiale temporoo:n2anlente ammassato in attesa di eS3'.?re callocato i!~ discarica. Per quanto rfguaTda là captazi~me del. biogas, sia per la scarsa quanHtà proQot-ta sia per la bassa permeabilità ciei rifiuti, potrebbe non esse.>e prevista ma ai fini della sperimentazione, si :::itiene comunque utile realizzare una rete elementa::-e di captazione per monitor are le effettive condizioni. In estrema sintesi Si possono individuare obiettivi deI1a sperimentazione in oggetto: impiegare co.rrett2imente la FOS attenendosi rigor'::lsamente alle metodiche indicate nel progette èi cui tra"!:tasi recuperare il lotto di intervento paesistico-cnnbientale ripristinando per quanto possÌ9ile lE: condizioni completato dal punto di vista 1 ,j pre-discar iCiò; individuare i materiali di copertu~a ottimal~ al fine Ql ottenere i corretti ve.lo;i di permeabilità e i ~i'ie:li d~ sicurezza am'.Jientaie più che soddisfacenti. "l/lA R. RaimolHii Ga,j;"uldi,7 15
  • 18. COàlMISSARlO DELEGi'.. TG PER L'EMERGENZA AMBIENTALE NEL TERlliTOPJO DELLA REGIONE LAZIO . '!-..- ' , ' (U?C iv!' n 2992 dd 23 pugno 1999. f: successive modifiche ed integra::iom) , E' previsto neli citato Piano l'allestimento e l'esercizio di un sistema di monitoraggio in cui oltre a tenere conto di quanto sopra ri?ortato porrà in fase di realizzazione particolare attenzione: -alla realizzazione delle opere ài impermeabilizzazione; -alla caratterizzazione dei materiali effettivamente t:tilizzati; -alle modalità di abbancamento. In fase dI eserCIZIO dell'intervento ed al suo termine, gli ambiti di monitor aggio sono essenzialmente tre: acque sotterranee, qualità dell'aria e masse abbancate. Le moàalità del monitoraggio dovranno essere conformi a quanto riportato nel D.Lgs n"36 del 13/01/2003 che prescrive l seguenti requisiti per 1'esecuzione d'.:i controlli: I Paramete" 1 ~F~r~e~qwu~;e~_~n~z~a,-~rr~~l~S~U~'r~ec l' I ~ l" r~ q u er.z a llliSEre I g p s ti o n -e o p e r a t i v 3. 4f~, e~:3utdi~o~n~e,--_ _~p~c~,~s'Cct i - I, I I operativa i Per colato -I Voiume l! Mensile I j Semestrale l' i I ~ , t...ompOS-'-Zlone •• Trimestrale I Semestrale Acque Composizione Trimestrale I Semestrale superficiali di I i drenaggio I Semes:rale I i Qualità dell'aria I Immissioni I potenziali gassose e pressione :Mensile l I , ! atmosferica ! , I Gas di discarica Corr,posizione I Mensile I Semestrale i I j Acque Livelb ài falda Mensile Sem~strale I sotterranee I Composizione Trimestrale I Semestrale I i JDah , ~, I GI(Hnal.Iera -, ) l.:rlornalter3 I I meteocl ' ' lmatIo I s~)"D:lmala ai I ! ,. I mem ~ ==================' ViA l'i.. KilinWlHij C<arih!l!di,7 ODì45 .. ROMA Te~. O"..;,;,·.:;gj" 16
  • 19. COMMltìSARIO DELEGATO PER L'EMERGENL... AMBIENTALE NEL TERRITORIO DELLA . REGiONE LAZIO i~-' (OP.C.,II n 299:: dei 23 giugno 1999, e successive modifiche ed integrazwm) - l . ! Temperatura Giornalie:a M~dia mensile i Direzione e velocità Giorn"liera I Non richiesta l del vento Evaporazlone ' Gio:-na1iera I ! Giornaliera ) sommata. ai valori L I medi I lCrm-ci~aC'iCt~à--a-t-rn--o-s~f-e-,7iC-a-----!~GCi~O-r-n--a71lc'e-r-a---------CI~""c"cé-d~ia--Il1--"-n-s-,~·I-e----~I I I Topografia I dell' area IStn:ltura. I composIzIOne Annualmente della e - -lI I discarica ! I I, Comportam'2nto Sel:lestrale i SemestYà1e per l I i I ' l d'assestamento del i p;imi 3 anni ! ~Uiìldl annuali l corpo della c!isca:ica ~~--;c-~:-:-L.~-c;c--:-:--;-:----,c-:--~~-:-::-:~-~~-;.,--:-:-:--,----::-::c---j I,' ~n.; fine di evitare possibili ricad.ute ambier:.zali il progetto prevede l'esecuzione di un monitoraggio conllnuo ~ul1a base delle attività di seguito elencate. Preliminarmente al1'o.vvio della spe:rimentazione dovranno essere racco1ti dati di caratterizzazione ambientali, ossia indicatori per poi stimare i cambiamenti più significativi: iI e ,-omponen,e l- . ""l ,P~u~n~,~t~i__-'c~:,~·__-"m s~u~'~r"a D enom inazi on e . N li o v ì l'un ti di ambientale I esistenti I j ! . mIsura Acque superficiali i b~ deIl' esist~n te :-2.te I Rio Gale-da d~ . momtoragglO I I dISCariCa Acque sotte:rranee 210 e 211 nella Piezometri a . Due n110Vl direzione di flusso I monte piezometn da I falcia I Piezometro posizionare a sud ! i Z2 nella direzione di valle ovest dell'area di I flusso fald",J , intervento I I 1 Z"! 0, Z~ 1, 22 sono pazz: spia deH'attuale rete di mO/1.ito,aggio de1:a discar.-i:::"i:, -::.1(;: i; prDgetto intenct~ sfruttare per!a sperimentazione -'Y. R Rnimondi Garìbnid~,7 Te!. 06-51Mn
  • 20. ---~--_. ,-"-'--- ".1' ' "", i'", '--',,,-. . COMMISSAl-UO DELEGATO rERL'EMERGENZA A;IBIEi',TALE NEL TERRITORIO t ~ rG.p - j CA·! Il m:GI~~~LtAZiO 2992 de: 23 giugno 1999, e successive modifiche ed mlegra::iom) j Saranno effettuate con frequenza tI"imesrrale le seguenti indagini sui pozzi ài controllo: I Parametri , fondamentali I Pa::ametri almeno una volta l'anno I BODo ITemperatura I ITOC I Conducibilità elettrica Ca, Na, K Ossidabilità Kubel I Fluoruri I I Cloruri IFA Solfati Metalli: As, Cu, Cd, Cr, totale,. Cf, Vi , . I If-ig, Ni, Pb, lvfg, Zn. , ) Metalli: Fe, Mn I Cianuri Azoto ammoniacale, nitroso e nitrico I Composti organoalogenati (compreso I doruro di vinile) I Fenol~ Pesticidi fosforiti e totali i I Solventi organici aromatici ~~ _____________________________________~I_S~o7I_v_e_n_t~i__ O~f_g_a_n_,_~c~ic-a_z_o_t_a_t_i_________________ I I Solventi clorurati Poiché per le discariche dove sono smaltiti rifiuti biodeg::adabiIi la norma prevede un IP.onitoraggio delle emissioni gassose in grado di inàiviàuare eventuali fughe di gas esterne al corpo della discarica, anche per tale progetto di sperimentazione, si prevedono due punti di prelievo ir. relazione aga direttrice principale del vento dominante, sotto vento e sopra vento e si analizzano i segller:.i:i parametri: ~----------- ~~~--- VIA R. Rllimontli -:--;.-:ribaitii.ì OOf4:" - {{(}[HA 18
  • 21. - ,._,-,,,; COMMISSARIO DELEGATO ,PER L'EMERGEI'iZ./. A!'VIDIENTALE iEL TERillTORIO , I, ,l l DELLA , REGIO!'IE LAZiO l c , v (ore Al n 2992 de: 23 gÙlgno 1999, e succeSSive modJichl" ed inll'grazirmi/ , v , ,n Com ponente Pa.rametri di I In eserCIzio I post-chiusura ambientale monitoraggio , I I Qualità dell' aria I Metano I mensile I i Semestrale I Qualità dell'a!'"ia I SOV, H 2 S, mercaptani j semestraie I Semeshale Qualità dell' aria I CH" CO" %0 2 , DP I mensile I Semestraie Per la possibilità di emissione di polveri il progetto prevede di effettuare bagnature periodiche delle piste di accesso r,on asfaltate. Sono altresì previsti contralti pe.rioGicì alle teste dei pozzo e a monte dei gruppi di regolazione al fine di scongiurare ogni possibile rischio di fuoriuscita di biogas. Per i livelli di guardia sulla qualità dell' aria il progetto considera i seguenti vabTÌ. • Sostanze organiche volatili (valore medio su tre ore) 200 miGogr/m3; • H :.:> o lnlcrogr .l C~. 13 ' :rn , CH 4 il vèdore medio di fondo deH'aree urbane; • SOV 200 microgr/m 3 La morfologia della ca"va, la volumetria occupata dalla FOS e quella ancora disponibile per :il deposito di rifiuti saranno oggetto di rileyazione semestrale. I Fase operativa ~Ctu-'-rCa---p-~---c-cC'~.-r-'O~S7i~-77io~n--e----d~'ecl~+~a=n=,n==u=a=J:rn~e=n=,t~e==~--+---------------------------~ Il i ~ I I corpo della discarica I Comportamento di assestamenti I semestralmente I Semestrale per i pnml 3 dei livelli del corpo della I anni quindi annuale discarica I Tali misure SCiranno oggetto di rilevazioni di volume dovuta all' assestamento dei . • '. l' maten,He conie:lto e a.J.a sua eventuale parz:aie t:asf"orma:uone In blOgas, COSI Y · .. • • come pr'2':sto dalle "Fige:lti norme Ye:at~ve alle discariche. VIA R. RamiOllài Glldbaidl,7 iH)l4~ -ltOMA Te!. tl6-51òg!
  • 22. 'l' ' , : ,'l. ! I ,o, i__ O"~, S- _,' COi1MISSARIQ DELEGATO PER L'EMERGENZA A.1EIENTALE NEL TERRiTORIO DELLA REGIONE LAZIO (C.P.C.A! li 2992 de123 giugno 1999, e S1/cce::slW! mod[fiche ed inti'gru:::iun(! I ! A seguito di quanto sopra riportato la società è autorizzata àll' operazione Rl0 di ~ cui all'allegato C del D.Lgs. 22/97 (Ripristino ambientale) e all'utilizzo del rifiuto F.O.S. - Frazione Organica Stabilizzata cod. CER 19.05.03. proveniente dagli impianti in oggetto specificati. Prima della messa in esercizio dell'intervento la società dovrà procedere al collaudo delle opere e al rilascio delle necessarie gara~ie finanZIarie come di SE'guito :ripoTUto: ~ Collauào Il coIlaudo delle opere previste nel progetto sopra approvato dovrà essere effettuato àa temici abilitati (e non h"'1compatibili) a cura e spese della' Società e dovrà attestarE rcsatta reaHzZ2.zione dell'impianto a quanto approvato e successivamente prescritto. n Responsabile Unico del Procedimento, previo sopralluogo con i tecnici dell'Arpa Lazio, del Comune di Roma e dell' Am."llinistrazione Provinciale Competente, rilascerà la necessaria presa d'atto. Garanzie fi-nanzrarie Nell'eventualità che parametri am'bientalì non risul-ti...'1o conformi sia. alle normative in ;ngOìe ed quelli contenuti nel presente provvedirnento, ad autotutela della Amministra1:ione, si richiede aUa Società E. Gio-vi S.r.l., di prestare le seguenti garanzie fi.,anziarie al fine ài coprire i rischi di esercizio, chiusura e gestione post operativa: a) una garanzìa per l'attivazione e la gestione operativa dell'intervento comprese le procedure di chiusura.. al fine di assicurare l'adem-pimento delle prescrizionì cont'è!TIute nella presente autorizzazione pari ad euro 1.552.985,90. Tale garanzia, da presentarsi all' atto della messa in esercizio dell'iniziativa, è trattenuta per D.1ttO il periodo di esercizio e per almeno due anni dalla data di av,renLlto ripr~stil'1(! am!Jientalt:. ~~a stessa potrà essere svin-:ohta U ..!n vQl::a a-:q-uisiti l'esito pJsitivo Jelb. 'VIA R. R:,j!llond~ G;I:-ìb::ldi.7 , J
  • 23. t:_-- , ~l, "', ,,-' ,'-I, , -',-' - -",_.' .. l,.;-. .'~:~-.t i:"c'=<~; _ i - --1 UfficIO de.' -~ COMNflSSARlO DELEGATO ,PER L'eMERGENZA Al-llHE~TALE :-.'"EL TERRITORIO DELLA REGIONE LAZIO (Q.F.CM. .'1 ]992 de! 23 giugno 1999, e successive mod((iche ed imegrazlOni) sperimentazione, in oggetto, ovvero all' atto di acquisizione della garanzia dì cui al punto b) . b) 1ma garanzIa per l'eventuale gestione succeSSIva alla chiusura, qualora la sperimentazione abbia esito negativo, di importo pari a euro, 1.331.325,00. In tal caso detta garanzia dovrà assicurare le corrette procedure di cui all'art 13 del D.Lgs. 36/0~. Tale garanzia, da prestarsi all'arro del completamento dell'intervento, e comunque non oltre due anni àal termine dello stesso, è tratteIJ,uta per almeno trenta anni e potrà essere prestata per periodi di cinque aTh i Ii..'1I1oyabili fino alla .. ---~ copertura del suddetto periodo, I In ogni caso, f-2!mo restando quanto sopra riportato, la società. dovrà attenersi alle seguenti dt2riori pr-o:scrizioni: I, -redigere adeguate procedure ope.ative ,---'ne rcgolamentino gli L.'1terventi da attuare in caso di superamento delle soglie previste dane norme applicabili ovvero individuate come stabiHto nel progetto che si approva; 2. -definire analisi e scenari di risd-,io e i relativi piani di intervento da attuare !1elle eventuali condizioni strao::dinarie; 3, -fermo restanào quanto -riportato nei punti precedenti relativamente alle modalità ài chiusura degli invasi e di svi.'lC010 delle garèu'lZ.ie iil,an.ziarie di legge, la società.. pena la sosper:.sione delle attività di messa in esercizio della discarica, dovrà presentare, nei tempi sopra previsti, il necessario certificato di collaudo, rilasciato da tecnici abilitati e non incompatibili, attestante l'esatta realizzazione di quanto riportato nel presente provvedimento; 4. -al termine della colti'azione, e al fine del ripristino morfologico di tutta l'area la società dovrà procedere alla realizzazione capping conformemente ai det~ami del D.Lgs. 36/03 e quanto previsto nel progetto su ! 'Lo, H. J{:l;mondi Garibidj,7 21
  • 24. ii" ' .. " _. t' ~_'_ ;~ LJj?cio dq/ COMMISSARIO DELEGATO PER L'EMERGENZA AMBIENTALE NEL TERRITORIO DELLA REGIONE LAZIO (O.P.C M n 2992 del 23 giugno 1999, e ~'uccessive mod(fìche ed inregraziom) ~iportato, armonizzando l'area hl questione con l lotti E e G nel rispetto delle quote, per gli stessL autorizzate; 5. -Fermo restando quanto previsto àalla legge, la società prima di accettare la .------" F~azione Organica Stabilizzata presso le volumetrie indiviàua-te dal conferent~! LT1 .. ~ fase dì accettazione dovrà acquisire le seguenti informazioni: scheda descrittiva del rifiuco da sma1ti:r~ ripo-rtante ! dati anagrafici dei produttore e i dati sul :rifiuto; la frequenza presunta dei conferimenti la quantità prevista per ogni conferimento e la quantità annuale prevista cÌassmcazione ,caratteristiche organolettiche, fattori di rischio del rifiuto; analisi chimico fisica cE ca:rutterizzazione del rifiuto da smaltire da effettuarsi a norma di legge, rilasciata di'è un laboratorio certL,cato {ISO 900':: e ISO 17025). Autocertificazione da parte del produttore che attesti la ulteriore non ricidabilità del rifiuto Autocertificazione da partE' del produaore, qualora sia un impianto di gestione dei rmuti, che attesti che il rifiuto conferito previene da impianti siti nel territorio provinciale ovvero che proviene da sin che in termini di di<;tanza, non hanno impianti idonei più prossimi rispetto 2. quello Ìn questione. Le modalità di conferimento La scheda contenente i dati relativi al conferente e gli estremi di tutte: le autorizzazioni Un campione significativo del riiiuto La dichiarazione di responsabilità del produttore 6. -La caratterizzazione, a carico del conferente, àovrà essere richiesta dalla CO.LA.RI s.r.l. ali' atto del primo comerL.ì1ento e ripetuta ad ogni varÌazione significativa del processo che origina il rifiuto. Dovrà i.'l ogni caso essere rip~tuta ogni 6 mesi. La documentazione 50?ra richiamaTa. e necessarÌa per effettua:re l'o:;Tologazione del rifiuto prima del coaferimento dovrà essere opportunamente ::-----c~-::c:c:c----- ..- - - - - . - Vì."_ IL Raimondi G:lribaidi,7 OOiA5· R;)~rlA Te:. 06-5168.[
  • 25. ----~.I.----·-: ';,-;--',.J '--, i" -, -'''-'' i" '" ____ :..J U;ficio de! CO;'1.'HSSARIO fiELEGATO PER L'EMERGEj,'ZA AMBlENT ALE NEL TERRITORIO DELLA REGWj,·E LAZiO (O.P.c.:vf. n 2992 dd li gi/igne 1999. e successive modifiche ed integrç:;;um) valutata / anche ama-verso preli~vi diretti e casuali, dalla società c.l-te gestisce !'impianto di discarica amaverso un labo:.-atorio certificato (ISO 9002 o 17025) . 7. la società dovrà inàividuare, una volta allestita, l'area iI1 questione attraverso apposita cartellonisnca riportante, tra l'altro, il numero e la data de] presente atto; 8. il clima aCUSTICO indotto dalla Iealizzazione ciell'iIltervento dovrà rientrare nei limiti del1a normativa ~.Tigente; 9. la SGde~ dovrà monitorare 1'eEficier,za deHe reti di captazione del biogas e del percolato, lo stato di conservazione delle opere dì tenuta e ài impermeabilizzazione COSÌ come p:r~visto della Legg'2 36/03; 10. la società dovrà svolgere la propria attività nel rispetto delia norma.tiva ambjentale e séi..c'1:ltaria. vigente ave.ado cura ài salvaguardare la salute dei cittadi...J.Ì e dei lavoratori, 1'alT,biente, la ft)[ii e la fauna; Nella realizzazione dell'ir,tervento e nell'attività dell' abbancamento nelle forme previste nel progetto che si approva la società dovrà nspettare le norme tecniche riportate nella attuale normativa di riferimer..to avendo cura di sahragua;-dare le vigenti disposizioni in materia ambientale, sanitaria e di pubblica sicurezza garantendo l'esclusione di cOflsesruenze nocive o pericolose per la salute dei cittadi. ti, dei lavoratori e dell'ambiente! ... Si fa riserva. di L'l.dividuare con la socie"ta e con gli organi. di controllo, entro 90 giorni dalla data di aàozione del presente provvedimento, uno specifico protocollo attraverso il quale valutare i risultati del mon.itoraggio sopra descritto. Il presente pn::.nFvedimento, qualora necessario, aI sensi deE'art. 27 del D. Lgs. 22/97 e àeIl' art. 15 della LR. 27/98 sostituiscE' ad 0hTJ:1.i effetto visti, pareri, autorizzazioni e cOi,cessioni ài org3.ni regionali, provh'1ciah e comunaIi e costituisce, ove occo:-ra, ·variante "di S"tTl1!Ttenti urb3.:listici com1.!.::'1.ah e comport3. la dichiarazione di Dubblica urJità. U .I. ' Te!. OO-5I6!ll: