2. Cosa è l’economia aziendale ?
E’ la scienza che studia le condizioni di vita e le manifestazioni
dell’esistenza delle aziende
2 R. Garzulli
3. I rami dell’economia aziendale
Sono tre:
l’organizzazione
la gestione
la rilevazione (o ragioneria)
3 R. Garzulli
4. L’organizzazione aziendale
si occupa dell’ottimale combinazione delle risorse personali,
materiali ed immateriali esistenti in azienda
4 R. Garzulli
5. La gestione aziendale
è l’insieme delle operazioni tra loro coordinate poste in essere
per il raggiungimento degli scopi aziendali
5 R. Garzulli
6. La rilevazione aziendale
Si occupa della
registrazione (Contabilità)
rappresentazione (Bilancio)
interpretazione (Analisi di Bilancio)
dei dati connessi alle operazioni aziendali.
E’ anche denominata “ragioneria”
6 R. Garzulli
7. Gli aspetti della gestione aziendale
Aspetto economico
Aspetto finanziario
7 R. Garzulli
8. Aspetto economico della gestione
Nell’aspetto economico, la gestione dà luogo a:
costi
ricavi
8 R. Garzulli
9. I costi
sono gli oneri sostenuti dall’azienda per
l’acquisto di fattori produttivi
9 R. Garzulli
10. I ricavi
sono i corrispettivi conseguiti per la vendita
dei beni o la prestazione dei servizi oggetto
dell’attività aziendale
10 R. Garzulli
11. Aspetto finanziario della gestione
Nell’aspetto finanziario, la gestione dà luogo a:
entrate di moneta o sorgere di crediti
uscite di moneta o sorgere di debiti
11 R. Garzulli
12. Le entrate di moneta
Le entrate derivano da:
incassi connessi alle vendite
accensione di prestiti
12 R. Garzulli
13. Le uscite di moneta
Le uscite derivano da:
pagamenti connessi agli acquisti
estinzione di prestiti
13 R. Garzulli
14. I crediti
Sorgono quando, come forma di regolamento del prezzo di
una vendita, si concede ai clienti di pagare “a dilazione”, cioè
rinviando in modo totale o parziale il pagamento.
Perciò:
quando sorgono, sostituiscono un’entrata di moneta
quando si estinguono, danno luogo ad un’entrata di moneta
14 R. Garzulli
15. I debiti
Al contrario dei crediti, sorgono allorquando, come forma di
regolamento del prezzo di un acquisto, i fornitori ci
concedono di pagare “a dilazione”, cioè rinviando in modo
totale o parziale il pagamento.
Perciò:
quando sorgono, sostituiscono un’uscita di moneta
quando vengono estinti, danno luogo ad un’uscita di moneta
15 R. Garzulli
16. Le fasi della gestione
Finanziamento
Investimento
Produzione
Disinvestimento
16 R. Garzulli
17. Cosa significa “finanziamento” ?
E’ la fase della gestione aziendale mediante la quale l’impresa si
dota delle risorse necessarie per lo svolgimento della propria
attività
17 R. Garzulli
18. Il problema primario
Ricercare ed acquisire le risorse è il “primo” problema di
ogni impresa
L’individuazione delle risorse necessarie ad avviare e a
proseguire l’attività aziendale consente di determinare il
fabbisogno finanziario
18 R. Garzulli
19. Il preventivo tecnico
Attraverso questo passaggio, si determina cosa serve all’azienda per
avviare o per proseguire la propria attività.
Ad esempio, se si dovesse avviare un’attività di ristorazione, ci
sarebbe bisogno di…
19 R. Garzulli
20. Preventivo tecnico
un locale (in proprietà o in affitto)
gli arredi
una cucina dotata dell’attrezzatura adeguata
le stoviglie
il personale (cuochi e camerieri)
tutti i necessari beni destinati al consumo e alla vendita
20 R. Garzulli
21. Preventivo tecnico
un registratore di cassa
un computer
utenze telefoniche, per l’energia elettrica, il metano, l’acqua
un progettista per i lavori di ristrutturazione
un commercialista
21 R. Garzulli
22. Preventivo finanziario
Affiancando ad ognuna delle voci elencate il relativo importo
espresso in termini monetari, si ottiene il “preventivo
finanziario” e, per conseguenza, il fabbisogno finanziario iniziale.
22 R. Garzulli
23. Il finanziamento
Adesso occorre rispondere alla domanda:
<<Come fare per reperire i mezzi necessari a dare avvio al
progetto ?>>
Ecco che la soluzione del problema finanziario rappresenta il
problema primario di ogni attività imprenditoriale.
23 R. Garzulli
24. I momenti del finanziamento
L’azienda reperisce mezzi finanziari in via continuativa:
sia alla sua costituzione
sia nel corso della normale attività di gestione
24 R. Garzulli
25. Le possibili fonti di finanziamento
Le fonti di finanziamento sono in sostanza riconducibili a due:
a titolo di proprietà (anche denominato “Capitale Proprio”)
a titolo di prestito (anche chiamato “Capitale di Terzi”)
25 R. Garzulli
26. Capitale proprio e di prestito
Si tratta di forme di finanziamento tra di loro:
complementari, cioè si integrano a vicenda e non è
concepibile che una di esse sia assente
concorrenti, vale a dire che la scelta fra l’una e l’altra forma
è frutto di una valutazione sulla maggiore o minore
convenienza dell’una rispetto all’altra
26 R. Garzulli
27. Differenze tra
Capitale Proprio Capitale di Terzi
La scadenza è indeterminata La scadenza è determinata
La remunerazione è variabile La remunerazione è fissa
E’ soggetto al pieno rischio E’ soggetto solo in via
d’impresa secondaria al rischio
d’impresa
27 R. Garzulli
28. L’investimento
E’ la seconda fase della gestione aziendale.
Con essa le risorse finanziarie raccolte vengono “impiegate” per
acquisire la disponibilità dei fattori produttivi che, all’atto del
preventivo tecnico, erano stati ritenuti necessari per lo
svolgimento dell’attività aziendale
28 R. Garzulli
29. I fattori produttivi
Sono tutto ciò che è necessario all’azienda per “fare la
produzione” (da cui il nome di fattori produttivi).
Si suddividono in:
beni strumentali
beni destinati al consumo o alla vendita
servizi
prestati da altre imprese (es. trasporto)
prestati da professionisti (es. notaio)
energie lavorative
29 R. Garzulli
30. Investimento
In tale fase i mezzi finanziari raccolti assumono una nuova forma,
perdendo la loro consistenza puramente monetaria e diventando
beni di altra natura.
In sostanza, il denaro si converte in altra forma.
30 R. Garzulli
31. La “produzione”
In tale fase avviene la combinazione produttiva: i fattori produttivi
acquisiti vengono combinati tra loro allo scopo di dare luogo
ad una “trasformazione”, che può essere:
tecnica
economica
31 R. Garzulli
32. La trasformazione tecnica
Ha luogo quando i beni acquisiti subiscono un processo di
trasformazione fisica, materiale che li porta dall’essere delle
materie prime o di consumo o delle parti componenti a diventare un
prodotto finito, profondamente diverso dai singoli beni che gli
hanno dato origine
E’ svolta dalle imprese industriali
32 R. Garzulli
33. La trasformazione in senso
“economico”
Avviene allorquando non c’è trasformazione materiale, bensì un
semplice trasferimento di beni:
nello spazio
nel tempo
33 R. Garzulli
34. Il trasferimento nello spazio e nel
tempo
Tale attività è svolta dalle imprese commerciali che, a differenza
di quelle industriali, non apportano alcuna modificazione fisica ai
beni che acquistano.
34 R. Garzulli
35. Le imprese commerciali
Esse si occupano, invece, di trasferire i beni in modo da renderli
disponibili:
in luoghi diversi da quelli di produzione (nello spazio)
in momenti diversi da quelli nei quali è avvenuta la loro
produzione (nel tempo)
35 R. Garzulli
36. Il disinvestimento
L’attività di un’impresa mira alla produzione o allo scambio di
beni o di servizi.
Quindi il ciclo della gestione si può considerare concluso nel
momento in cui avviene la cessione dei beni o la prestazione
dei servizi che rappresentano l’oggetto dell’attività aziendale.
36 R. Garzulli
37. Il disinvestimento
Con tale evento, si ha il ritorno in forma monetaria dei mezzi
finanziari precedentemente investiti.
Tali mezzi hanno subito un doppio processo di “conversione”:
prima la conversione da moneta a beni (fattori produttivi)
poi la riconversione da beni (prodotti finiti) a moneta
37 R. Garzulli
38. Le risorse finanziarie
Perciò ciò che viene “investito” e poi “disinvestito” è il denaro
raccolto dall’impresa nella fase del finanziamento.
38 R. Garzulli
39. Il riavvio del ciclo della gestione
Con il disinvestimento, si ha il riavvio del ciclo.
Infatti il ritorno della moneta consente di per sé il finanziamento
del ciclo successivo della gestione.
39 R. Garzulli
40. Il ciclo naturale della gestione
Così descritto, la gestione appare come un ciclo in grado di
“autoalimentarsi” consentendo, inoltre, il conseguimento di
risultati positivi ripetibili nel tempo.
40 R. Garzulli
41. La gestione
Nella realtà:
le esigenze cambiano in ogni momento
i cicli non sono affatto perfettamente sincronizzati tra loro, nel
senso che spesso un nuovo ciclo ha inizio prima che il precedente
si sia concluso
41 R. Garzulli