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Gli integratori
Gli integratori possono contenere sostanze che, pur non
caratterizzandosi come nutrienti essenziali, sono comunque
assimilabili a fattori nutrizionali.
Per alcune di tali sostanze si ritiene opportuno prevedere livelli
massimi di apporto, tenendo conto del ruolo e delle finalità degli
integratori alimentari nonché della loro sicurezza d'uso.
Per altre sostanze, non sono stati stabiliti livelli massimi di apporto.
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Integratori completi
• carboidrati di pronta utilizzazione
• proteine di elevato valore biologico
• piccole quantità di grassi, di sali minerali e vitamine.
Vantaggi
• ridotto volume
• facilità di assorbimento
• utili soprattutto in certi sport (quali ciclismo, alpinismo ecc.).
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Integratori monocomposti
• integratori glucidici (utili per razioni di intervallo o razioni di recupero)
• integratori proteici (il cui libero uso va proibito per una somma di motivi)
• integratori vitaminici (in genere costosi placebo)
• altri integratori (lecitina, carnitina, alcalinizzanti, ecc.)
• integratori a base di sali minerali
a) sostanzialmente inutili a meno di sudorazioni profuse e ripetute
b) effetto-placebo psicologico
c) la insufficiente diluizione di questi preparati richiama altro liquido verso
l'intestino, sottraendolo ai tessuti e al sangue.
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Per quanto riguarda i minerali,
esiste in realtà negli atleti una perdita superiore alla norma, in seguito
alla notevole sudorazione
agli effetti dell'iperventilazione polmonare, durante l'esercizio.
Queste perdite non sono poi così elevate
e riguardano soprattutto sodio, cloro e potassio.
La reintegrazione avviene per lo più con la dieta.
Apporti-extra possono rendersi consigliabili solo
nel caso di sudorazioni particolarmente abbondanti,
provocate da sforzi molto prolungati
o comunque compiuti in condizioni ambientali particolari.
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In ogni caso va ricordato che :
l'assunzione di compresse di cloruro di sodio deve essere
accompagnata dalla ingestione di adeguate quantità di acqua:
almeno 400 ml per ogni compressa da mezzo grammo di sale.
Un surplus di ferro può essere consigliabile, soltanto in certi casi,
per sportivi dotati di voluminose masse muscolari ed in
patologie, come l’anemia sideropenica.
Assumere indiscriminatamente dosi supplementari di ferro, oltre
ad essere per lo più inutile, può causare problemi
gastrointestinali o addirittura effetti tossici.
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Integratori di aminoacidi
Possono essere ricondotti alle seguenti categorie:
- miscele di aminoacidi
- combinazioni mirate di aminoacidi
- aminoacidi singoli
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Integratori di aminoacidi
La tabella sottostante riporta la stima dell'apporto giornaliero di riferimento per gli aminoacidi essenziali per
l'adulto (mg/kg del PRI di ciascun aminoacido essenziale moltiplicato per un peso di 70 kg)
% degli essenziali
ISTIDINA mg 1120 12,6
ISOLEUCINA mg 910 10,2
LEUCINA mg 1330 15
LISINA mg 1120 12,6
METIONINA +
mg 1190 13,4
CISTEINA
FENILALANINA +
mg 1330 15
TIROSINA
TREONINA mg 630 7,1
TRIPTOFANO mg 350 3,9
VALINA mg 910 10,2
totale mg 8890 100
Espresso come proteine, si stima in 70 g l'apporto
giornaliero proteico di riferimento per l'adulto.
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Miscele di aminoacidi
Contengono aminoacidi essenziali ed eventualmente anche non essenziali.
Le dosi giornaliere consigliate devono tener conto del ruolo integrativo di
tali prodotti che sono destinati a complementare l'apporto proteico della
razione alimentare quando questo, da solo, non basta ad ottimizzare il
bilancio azotato dell'organismo.
Per far fronte a tale obiettivo, che va chiaramente espresso nelle
indicazioni, la proporzione degli aminoacidi essenziali deve essere in
accordo con le fisiologiche richieste di ciascuno di essi, risultando
sostanzialmente in linea con le percentuali della tabella.
Va riportata infine la seguente avvertenza in etichetta:
- E' necessario sentire il parere del medico in caso di uso prolungato (oltre
le 6-8 settimane).
- Non assumere il prodotto in caso di patologie epatiche o renali, in
gravidanza e al di sotto dei 12 anni se non dopo aver consultato il medico
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Derivati di aminoacidi
CARNITINA
Apporto massimo giornaliero: 200 mg
Indicazioni:
La carnitina favorisce la produzione di energia per la cellula veicolando gli
acidi grassi nelle sedi deputate alla loro utilizzazione metabolica.
CREATINA
Apporto massimo giornaliero: 3000 mg
Indicazioni:
La creatina è un derivato degli aminoacidi naturalmente prodotto
dall'organismo e contenuto in vari alimenti. Trasformata nella sua forma
fosforilata, è coinvolta nel mantenimento delle riserve energetiche
cellulari.
Avvertenze:
in caso di uso prolungato (oltre le 6-8 settimane) è necessario il parere del
medico.
Il prodotto è controindicato nei casi di patologia renale, in gravidanza e al
di sotto dei 12 anni.
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Integratori di proteine e/o energetici
Le quantità d'uso giornaliere indicate in
etichetta devono fornire apporti contenuti nei
limiti sotto indicati:
Proteine: max 35 g
(metà dell'apporto di riferimento per l'adulto)
In etichetta va riportata la seguente avvertenza:
In caso di uso prolungato (oltre le 6-8
settimane) è necessario il parere del medico.
Non usare comunque il prodotto in caso di
patologia epatica o renale, in gravidanza e al
di sotto dei 12 anni se non dopo aver sentito
il parere del medico
Energia: max 600 kcalorie
(25% dell'apporto energetico della razione
alimentare media di riferimento = 2400 kcal)
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" L’integrazione con creatina:
indicazioni e limiti"
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" L’integrazione con creatina
La creatina è presente quasi esclusivamente nel muscolo (95%), sia
come forma libera (30-40%), che fosforilata. Altri organi contenenti
creatina sono cuore, cervello, testicoli, retina.
Il suo turnover è del circa 1.5% corrispondente a 2 g al giorno. Tale
perdita è coperta sia dalla sintesi endogena (fegato, pancreas e rene)
che dall’apporto dietetico principalmente dalla carne e dal pesce.
Premesso che esiste, a tutt’oggi, una reale difficoltà di riportare con
affidabilità gli studi effettuati in laboratorio nella pratica sportiva
giornaliera, sia per le diverse condizioni operative, sia per la presenza di
una consistente variabilità di risposta, si può comunque affermare che:
esiste un reale effetto ergogenico dell’integrazione con creatina valido
essenzialmente per sforzi brevi, intensi e ripetuti;
La maggior parte degli studi indica che la fase rapida di carico con
creatina comporta un aumento del peso di 0.5-1.5 kg che è dovuto
sostanzialmente a ritenzione idrica.
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Effetti collaterali
La Food and Drug Administration riporta notizie su vari effetti
collaterali indesiderati quali dispnea ed astenia, attacchi di grande
male, vomito, gastralgie e diarrea, polimiositi, trombosi venose
profonde, fibrillazione atriale, rash cutanei ed anche morte
improvvisa in concomitanza con l’assunzione di sola Cr o di mix con
altri integratori.
In generale si hanno:
Effetti gastrointestinali
Effetti sulla funzionalità epato-renale
Crampi muscolari e infortuni muscolo-tendinei
Disidratazione e influenza sull’omeostasi elettrolitica
Effetti su altri organi contenenti creatina
Soppressione della sintesi endogena di creatina
Impurità presenti in alcune preparazioni commerciali
Effetto cancerogeno
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La creatina per…
Commissione Europea
per la Salute
e la protezione
del consumatore
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16. Torna all’indice
La creatina per…
Agenzia Francese
per la Sicurezza Sanitaria
degli alimenti
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La creatina per…
Commissione Scientifica
Antidoping
del CONI
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CARNITINA
La Carnitina è una sostanza composta dagli aminoacidi
lisina e metionina.
E' presente nel muscolo scheletrico e nel muscolo
cardiaco (miocardio) dell'uomo e viene sintetizzata dal
fegato e dai reni prevalentemente in presenza di vit. C e
ferro.
E’ presente in alimenti come la carne rossa e i suoi
derivati, ne sono poveri i vegetali.
La sua azione principale è quella di favorire la beta-
ossidazione degli acidi grassi facilitando il loro trasporto
all’interno delle cellule e nei mitocondri (piccoli organuli
intracellulari dove avvengono molti processi enzimatici).
La teoria secondo cui la carnitina favorisca dunque la
produzione dell’energia grazie all’ossidazione degli acidi
grassi e quindi migliori la contrattilità muscolare è dunque
scientificamente provata.
RGuido 2005
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Integrazione con carnitina
Le affermazioni riguardanti, invece, la reale necessità di integrare la dieta con
carnitina nel corso di attività sportiva destano qualche dubbio.
Infatti:
una supplementazione dietetica con carnitina può essere ragionevole in corso di
intensissima attività muscolare ed in assenza di una alimentazione adeguata allo
sforzo fisico sostenuto.
non è riscontrabile nell’organismo umano un deficit di carnitina anche dopo sforzi
muscolari intensi in regime di alimentazione corretta ed adeguata.
la supplementazione dietetica con carnitina risulta assolutamente necessaria solo in
casi patologici come i deficit congeniti di carnitina ed alcune, miocardiopatie
(patologie del muscolo cardiaco
Una nota è estremamente importante:
la l-carnitina è la forma utile all’organismo, la d-carnitina o dl-carnitina
può essere addirittura estremamente tossica ed è opportuno verificare la
corretta composizione di alcuni prodotti ed integratori contenenti tale
sostanza onde evitare di assumere sostanze dannose.
RGuido 2005
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A questo punto,
se gli integratori vanno usati con cautela,
che cosa bisogna bisogna pensare
dei farmaci dopanti?
RGuido 2005
Notes de l'éditeur
In ogni caso va ricordato che : l'assunzione di compresse di cloruro di sodi o deve essere accompagnata dalla ingestione di adeguate quantità di acqua: almeno 400 ml per ogni compressa da mezzo grammo di sale. Un surplus di ferro può essere consigliabile, soltanto in certi casi, per sportivi dotati di voluminose masse muscolari ed in patologie. come l’anemia sideropenica. Assumere indiscriminatamente dosi supplementari di ferro, oltre ad essere per lo più inutile, può causare problemi gastrointestinali o addirittura effetti tossici.
Posizioni ufficiali e linee guida sull’utilizzo American College of Sports Medicine (ACSM) roundtable . The physiological and health effects of oral creatine supplementation (2000) 1. La Cr migliora la prestazione negli esercizi anaerobici di breve durata, ma non migliora il picco e la forza isometrica massimale media e la potenza e capacità aerobiche. 2. Non sono necessarie alte dosi di mantenimento (20 g/die). 3. Non vi è la “definitiva evidenza” che l’integrazione con Cr causi complicazioni renali, gastrointestinali o crampi muscolari. 4. L’integrazione non è indicata immediatamente prima dell’esercizio. 5. L’integrazione non è indicata per la popolazione pediatrica e per le donne in gravidanza ed allattamento. National Collegiate Athletic Association Proposal 99-72 Nutritional Supplements (2000) Una istituzione (universitaria) può fornire ai propri atleti-studenti solo integratori alimentari che non aumentino la massa o la forza muscolare (come creatina o integratori proteici) ma che apportino solamente calorie ed elettroliti ( nonmuscle-building nutritional supplements ) come bevande idrosaline con o senza carboidrati, barrette energetiche ed altri integratori con carboidrati, sali minerali e vitamine. Gli atleti possono continuare ad utilizzare integratori ad effetto anabolizzante ma solo a proprie spese. British Olympic Association's Nutrition Steering Group Official position statement on creatine (1995) 1. La Cr è una sostanza naturale presente in quantità considerevoli nei cibi ed è incorretto classificarla come farmaco. 2. La Commissione non incoraggia né appoggia l’integrazione con Cr. 3. La Commissione evidenzia che le situazioni in cui la prestazione è sicuramente migliorata sono limitate (sprint ripetitivi). 4. Il pericolo dei sovradosaggi usati nei periodi di carico non è quantificabile, considerando che molte sostanze naturali se assunte in eccesso possono essere pericolose (vitamina A) 5. La Commissione non raccomanda l’ integrazione con Cr. European Commission Health & Consumer Protection Directorate-General: Opinion Of The Scientific Committee On Food On Safety Aspects Of Creatine Supplementation (2000) 1. Sebbene siano molti gli studi effettuati, sono pochi quelli realmente affidabili e quello che è stato osservato su atleti di elite altamente allenati non è necessariamente riferibile ai normali consumatori. 2. Non esiste un adeguato sistema di controllo di qualità sul mercato commerciale della Cr e adeguate specifiche sulla qualità degli integratori devono essere sviluppate. 3. La Cr appare ben tollerata nei trial a breve durata, ma questi sono stati condotti su un numero molto limitato di soggetti per poter essere sicuramente significativi. Alcuni studi hanno collegato l’integrazione con Cr alla comparsa di crampi, disidratazione, aumento del peso corporeo, disturbi gastrointestinali. 4. Sebbene non siano stati segnalati importanti effetti avversi, permangono dubbi sulla sicurezza dell’integrazione ad alti dosaggi sulla funzionalità renale, vi sono insufficienti studi riguardanti l’aumento di concentrazione della Cr in altri tessuti, non è stata ben studiata l’interazione con la sintesi endogena. Per queste ragioni la Commissione considera che gli alti dosaggi debbano essere evitati. 5. Il consumo quotidiano di bassi dosaggi (sino a 3g al giorno), simile al turnover fisiologico giornaliero, sembra improbabile che possa causare dei rischi alla salute. AFSSA (Agence française de sécurité sanitaire des aliments) Evalutation des risques présentés par la créatine pour le consommateur et de la véracité des allégation relatives à la performance sportive ou l’augmentation de la masse muscolaire (2001) 1. Si ricorda l’importanza di una alimentazione equilibrata e diversificata e di una adeguata reidratazione adatta allo sport praticato. 2. La Cr apportata con l’alimentazione o prodotta dalla sintesi endogena è sufficiente per assicurare i bisogni fisiologici e non è necessario stabilirne un apporto nutrizionale minimo consigliato. 3. L’aumento di peso corporeo e di massa muscolare ottenuti non sono superiori rispettivamente al 3% e 10% e sono dovuti soprattutto a ritenzione idrica e non ad aumentata sintesi proteica. 4. Non esiste fondata evidenza scientifica dell’aumento prestativo mediato dall’integrazione con Cr se non per gli esercizi ripetuti, di alta intensità e della durata massima di 15 secondi. 5. L’integrazione con Cr, in modo particolare quella a lungo termine, costituisce un rischio per la salute attualmente insufficientemente valutato avendo un potenziale effetto carcinogenico. 6. E’ necessaria una valutazione periodica degli studi scientifici relativamente agli effetti sulla salute e sulla performance sportiva. 7. Inoltre la supplementazione con Cr, utilizzata per il miglioramento della performance sportiva, è contraria alle regole, allo spirito ed al significato dello sport e necessita di una riflessione da parte delle istituzioni sportive per l’eventuale iscrizione del prodotto nelle liste delle sostanze considerate dopanti. Commissione Scientifica AntiDoping del CONI Valutazione biochimica, farmacologica e clinica della creatina- Documento della sull’uso della creatina (1998) 1. In soggetti sani l’integrazione non dovrebbe superare i 3g al giorno. 2. Le dosi nelle confezioni dovrebbero essere singole, ben definite e non superiori a 1g /dose. 3. Le confezioni dovrebbero contenere un numero di dosi non superiori a 21 (numero massimo per settimana). 4. Salvo specifica e motivata indicazione medica il trattamento non dovrebbe superare le 2 settimane. 5. L’assunzione in soggetti con patologie, specie se cardiovascolari, , dovrebbe essere attuata sotto controllo medico e di questo dovrebbe esserci indicazione sulle confezioni. 6. Si fa rilevare che:la supplementazione con Cr dovrebbe considerarsi come doping in quanto altera il biochimismo e la bioenergetica muscolare, comportando la necessità di inserirla in una apposita e nuova Classe definibile come “ sostanze ad azione metabolica muscolare ”. Le indicazioni della Commissione Scientifica AntiDoping del CONI sono state in parte recepite (in senso meno restrittivo) dal Ministero della Sanità con la circolare n.8 del 07/06/1999: Ministero della Sanità Circolare 07/06/99 n.8 Linee-guida sugli alimenti adattati ad un intenso sforzo muscolare soprattutto per gli sportiv i 1. Utilizzo in caso di particolari esigenze come aumentato fabbisogno o ridotta sintesi. 2. Se la dose giornaliera è pari a 4-6g, questa non può superare un periodo di assunzione di trenta giorni. Oltre tale periodo la dose non deve essere superiore a 3g al giorno. 3. Per un uso prolungato (oltre 6-8 settimane) è necessario il parere del medico.Il prodotto è