1. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
Il Project Management come
modalità operativa per la
gestione di programmi e
processi
Romano M. Mazzon - romanomaria.mazzon@psyveneto.it
2. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
ELEMENTI BASE
- Gli elementi indispensabili di un progetto
PROGETTAZIONE E BANDI
- Esempi di bandi per il finanziamento di progetti
DAL LAVORO PER PRESTAZIONI AL LAVORO
PER PROGETTI
- Il lavoro per progetti come modalità organizzativa
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3. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
CHI
Chi saranno i protagonisti del progetto
CHE COS A
Quale sarà l'obiettivo del progetto
COM E
Quali metodologie, quali supporti, quali risorse umane,
verranno impiegati.
QUAN DO
Quali sono i tempi del progetto
Q U A N TO
I costi del progetto a preventivo
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4. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
CHI
C OM M ITTE N TE
C hi ric hiede il pro g etto.
PR OPON E N TE
C hi s i pro po ne c o m e a ttua tore di un pro g etto
da s o lo o c o m e c a pofila .
PA R T N E R
- O P E R AT I V I , g es tis c o no una pa rte del
pro g etto e dis po ng o no di un budg et
dedic a to.
- D I R E T E , pa rtec ipa no a l pro g etto m a no n
g es tis c o no budg et.
B E N E FI C I A R I
- I N T E R M E D I , s og g etti c o invo lti per il
ra g g iung im ento de g li o biettivi (es ., o pera to ri
s o c io s a nita ri).
- FI N A L I , utilizza to ri ultim i dei ris ulta ti (es .,
dis a bili)
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5. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
C HE C OS A
OB IE TTIVO
L 'o biettivo g enera le del pro g etto.
WO R K B R E A K D O W N S T R U C T U R E - W B S
Suddivide il progetto in sotto obiettivi con risultati
intermedi che possono essere raggiunti anche
indipendentemente l'uno dall'altro.
A LB E R O DE I PR OB LE M I
A quali fattori può essere ricondotta la criticità
individuata.
A N A LIS I DE I B IS OG N I
Perché si rende necessario il perseguimento
dell'obiettivo.
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6. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
ALB E R O DE I PR OB LE M I
Individuato il problema a cui il progetto intende dare una
risposta è necessario individuare i fattori critici che lo
definiscono.
In altro modo il rischio è di porsi un obiettivo idealizzato.
PROBLEMA
CRITICITÀ 11
CRITICITÀ CRITICITÀ 22
CRITICITÀ CRITICITÀ nn
CRITICITÀ
Criticità 1.1 Criticità 2.1 Criticità n.1
Criticità 1.1 Criticità 2.1 Criticità n.1
Criticità 1.2 Criticità 2.2 Criticità n.2
Criticità 1.2 Criticità 2.2 Criticità n.2
Criticità 1.n Criticità 2.n Criticità n.n
Criticità 1.n Criticità 2.n Criticità n.n
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7. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
WO R K B R E A K D O W N
S TR U C TU R E - WB S
È necessario poter suddividere il progetto in macrofasi e,
per ognuna di queste, esplicitare i diversi passaggi che le
compongono.
OBIETTIVO
WBS 11
WBS WBS 22
WBS WBS nn
WBS
WBS 1.1 WBS 2.1 WBS n.1
WBS 1.1 WBS 2.1 WBS n.1
WBS 1.2 WBS 2.2 WBS n.2
WBS 1.2 WBS 2.2 WBS n.2
WBS 1.n WBS 2.n WBS n.n
WBS 1.n WBS 2.n WBS n.n
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8. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
LA R E LAZ ION E
Il progetto deve evidenziare il legame tra le criticità
rilevate e gli obiettivi.
PROBLEMA
Deve essere evidente la
congruità tra criticità
rilevate e obiettivi CRITICITÀ 11
CRITICITÀ CRITICITÀ 22
CRITICITÀ CRITICITÀ nn
CRITICITÀ
perseguiti.
Criticità 1.1 Criticità 2.1 Criticità n.1
Criticità 1.1 Criticità 2.1 Criticità n.1
Criticità 1.2 Criticità 2.2 Criticità n.2
OBIETTIVO Criticità 1.2 Criticità 2.2 Criticità n.2
Criticità 1.n Criticità 2.n Criticità n.n
Criticità 1.n Criticità 2.n Criticità n.n
WBS 11
WBS WBS 22
WBS WBS nn
WBS
WBS 1.1 WBS 2.1 WBS n.1
WBS 1.1 WBS 2.1 WBS n.1
WBS 1.2 WBS 2.2 WBS n.2
WBS 1.2 WBS 2.2 WBS n.2
WBS 1.n WBS 2.n WBS n.n
WBS 1.n WBS 2.n WBS n.n
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9. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
C OM E
M E TO D O LO G I A /S I S T E M A D I P R E M E S S E
Il tipo di approccio che si intende utilizzare.
A Z ION I
Descrizione delle diverse azioni che verranno messe in
atto per raggiungere gli obiettivi.
R IS OR S E
- UMANE, di quali e di quante figure professionali ci si
avvarrà per il raggiungimento degli obiettivi. Vanno
considerate tutte le operazioni necessarie,
dall'amministrazione all'operatività.
- STRUMENTALI, gli strumenti di cui si necessita per il
raggiungimento degli obiettivi. In questo ambito si
intendono anche eventuali aule o spazi, cancelleria,
telefono, viaggi …
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10. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
M E TO D O LO G I A
S IS TE M A DI PR E M E S S E
La metodologia proposta si basa sul sistema di
premesse legate ai valori del proponente.
Non esiste una metodologia neutra.
Il sistema delle premesse e i suoi valori devono essere
espliciti/esplicitati.
DRUG ADDICTION
CARCERE COMUNITÀ DROP-IN
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11. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
L a Terra s ta
m o rendo 1)MILITANTE NERO
La terra sta morendo. Unica possibilità di 2)POLIZIOTTO CON FUCILE
salvezza, una navicella spaziale con sette
3)ATLETA
posti che sta per partire per un altro
pianeta. Intorno alla navicella vi sono 4)ARCHITETTO
undici persone che aspirano a partire. Voi 5)CUOCA
vi trovate nella situazione di dover 6)FALEGNAME CIECO
scegliere le sette che partiranno e
7)DOTTORESSA
costituiranno il primo nucleo di una nuova
civiltà. Di loro sappiamo pochissimo e 8)PROSTITUTA
tuttavia su queste basi dovete scegliere e 9)RAGAZZA di 16a INCINTA
anche rapidamente, altrimenti nessuno 10)MUSICISTA GAY
rimarrà in vita. Inutile far domande. Dieci
11)SACERDOTE
minuti di tempo.
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12. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
A Z ION I
Ogni progetto è costituito da una serie di azioni tese al
conseguiemento degli obiettivi.
Individuato il WBS, vanno elencate le diverse azioni
Azione 1.1.1
necessarie allo svolgimento del progetto. Azione 1.1.1
Azione 1.1.2
Azione 1.1.2
WBS 11
WBS Azione 1.1.n
Azione 1.1.n
Azione 1.2.1
Azione 1.2.1
WBS 1.1
WBS 1.1
Azione 1.2.2
Azione 1.2.2
WBS 1.2
WBS 1.2
Azione 1.2.n
Azione 1.2.n
WBS 1.n
WBS 1.n
Azione 1.n.1
Azione 1.n.1
Azione 1.n.2
Azione 1.n.2
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Azione 1.n.n
Azione 1.n.n
13. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
R IS OR S E
Dopo aver individuato le diverse azioni di cui si comporrà
il progetto, è possibile allocare le risorse, umane e
materiali, necessrie per il raggiungimento degli obiettivi
preposti.
MATERIALI UMANE
Risorsa 1.1.1.1 Risorsa 1.1.1.1
Risorsa 1.1.1.2 Risorsa 1.1.1.2
Azione 1.1.1
Azione 1.1.1
Risorsa 1.1.1.n Risorsa 1.1.1.n
Risorsa 1.1.2.1 Risorsa 1.1.2.1
Risorsa 1.1.2.2 Azione 1.1.2
Azione 1.1.2 Risorsa 1.1.2.2
Risorsa 1.1.2.n Risorsa 1.1.2.n
Risorsa 1.1.n.1 Risorsa 1.1.n.1
Azione 1.1.n
Azione 1.1.n
Risorsa 1.1.n.2 Risorsa 1.1.n.2
Risorsa 1.1.n.n Risorsa 1.1.n.n
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14. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
QUAN DO
D U R ATA
La durata complessiva del progetto.
G A N TT C H A R T
Si tratta di un diagramma a doppia entrata. Nella
linea orrizontale è indicata la durata del progetto. A
seconda delle esisgenze, come unità di misura,
possono essere utilizzati i giorni o i mesi. Nell'asse
verticale sono invece riportate le diverse attività
previste.
Questo permette di evidenziare la cadenza
temporale del progetto a partire dalle primme fasi
sino alla sua conclusione.
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15. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
G AN TT C HAR T
.
Mese1 Mese2 Mese3 Mese5 Mese6 Mese-n
WBS 11
WBS WBS 1.1
WBS 1.1
WBS 1.2
WBS 1.2
WBS 1.n
WBS 1.n
WBS nn
WBS WBS n.1
WBS n.1
WBS n.2
WBS n.2
WBS n.n
WBS n.n
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16. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
Romano M. Mazzon - romanomaria.mazzon@psyveneto.it
17. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
S O FT W A R E
OPEN S OURC E
E s is to no divers i s o ftw a re c o m e a us ilio a lla
pro g etta zio ne. C om e es em pio ripo rto M r.
P ro jec t.
http://live.g no m e.o rg /P la nner/D ow nlo a ds
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18. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
I FO N D I FS E
R E G ION A LI
Rintracciabili nei siti delle Regioni e riferiti ai Piani
Operativi Regionali (POR) – fondi indiretti
N A Z ION A LI
Rintracciabili nei siti dei ministeri e riferiti al Piano
Operativo Nazionale (PON) – fondi indiretti
EUROPEI
R intra c c ia bili nel s ito E U e riferiti a lla
S tra te g ia euro pea per l'O c c upa zio ne –
fo ndi diretti
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19. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
S TR U TTU R A Strategia Europea
per l'occupazione
Europa 2020
IN DIR E TTI
Trattato di Fondi
Lisbona
Quadro Strategico Strutturali
Nazionale 2007-2013
Obiettivi e priorità
Programmi
Operativi
Programmi Programmi Programmi
Operativi Operativi Operativi
Nazionali Regionali Inter Regionali
PON POR POIR
Ricerca e competitività Competitività
Energia rinnovabile
Sicurezza per sviluppo Regionale e
Attrattori culturali
Reti e mobilità occupazione
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20. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
ES EM PI
20 1 0 CA L L F O R A CTI O N G R A N TS J L S / 2 01 0 / J P E N / A G
U N D E R TH E P R O G R A M M E "CR I M I N A L J US TI CE "
- C A LL
- DOC U M E N TI
- P ro g ra m m a a nnua le
- FO R M
- G A N TT
P resid en za d el Con sig lio d ei M in istri D ipa rtim en to d ella
G ioven tù
B A N D O D I CO N CO R S O “ G I OVA N I P R O TA G O N I S TI ” .
- BANDO
- FO R M
- R I C E R C A PA R T N E R
- R I S U LTAT I
- D E C R E TO
- A M M E S S I A VA LU TA Z I O N E
- N O N A M M E S S I A VA LU TA Z I O N E
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21. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
ES EM PI
I N TE R V E N TI PER LA R I QUA L I F I CA Z I O N E
P R O F E S S I O N A L E E I L R E I M P I E G O D I L AV O R A TO R I
CO I N V O L TI D A CR I S I A Z I E N D A L E O S E TTO R I A L E
- D I R E T T I VA
- AV V I S O
- C O N T E N U T I D O M A N DA
- DOC U M E N TI
- POR
- QS N
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22. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
DA L L A G E S T I O N E P E R P R E S TA Z I O N I A L
PROC ES S O
Il lavoro per progetti non può essere separato da una chiara
consapevolezza degli andamenti in atto nel settore di
intervento di riferimento. Questo è particolarmente rilevante
nel settore socio – sanitario sottoposto a rapide modificazioni
in relazione ai mutamenti della domanda e dei modelli
organizzativi,
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23. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
E V O LU Z I O N E D E L T E R Z O S E T TO R E - L uc a Fa zzi, 2010,
U nitn
FASE PERIODO CARATTERISTICHE
Prime esperienze costruzione
Pionierismo 1970-1980
welfare dal basso
Strutturazione del welfare
Riconoscimento 1980-1991
Riconoscimento legislativo
Consolidamento 1992-1997 Espansione
Integrazione nelle politiche
Istituzionalizzazione 1997-2005
pubbliche
Aumento esternalizzazioni
Nuove funzioni di
oggi 2005 - oggi
ammortizzatore sociale
Nuovi ambiti di sviluppo
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24. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
L’E V O LU Z I O N E D E L L E P R O FE S S I O N I A L L’I N T E R N O D E L
M O N D O D E L L E I M P R E S E S O C I A L I - L uc a Fa zzi, 2010, U nitn
Motivazioni alla CARATTERISTICHE CARATTERISTICHE
FASE
partecipazione OPERATORI DIRIGENTI
Partecipazione
ideologica per la
Pionierismo costruzione di un’altra Dilettantismo Dilettantismo
società
Partecipazione ideologica
possibilità di Incremento Incremento
Riconoscimento svolgere una professione Professionalizzazione Professionalizzazione
sociale sociale sociale
Possibilità di svolgere Estensione Operatori sociali
Consolidamento una professione professionalizzazione Imprenditori
sociale sociale professionisti sociali
Possibilità di svolgere Estensione Operatori sociali
Istituzionalizzazione una professione professionalizzazione Imprenditori
sociale sociale professionisti sociali
Possibilità di svolgere
Operatori sociali
una professione Professionalizzazione
Imprenditori professionisti
oggi sociale, opportunità di sociale
Nuovi dilettantismo
riqualificazione, Nuovo dilettantismo
Nuove imprenditorialità
innovazione sociale
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25. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
DA L L A G E S T I O N E P E R P R E S TA Z I O N I A L
PROC ES S O
Lavorare per progetti significa adottare uno stile di
conduzione del lavoro, non semplicemente costruire un
progetto obiettivo, significa che la struttura non sarà rigida e
strettamente vincolata ai ruoli al suo interno ma questi ultimi,
invece, verranno determinati dalle competenze personali
riguardanti i problemi da affrontare. Uno stile di conduzione,
questo, che si rende molto efficace soprattutto là dove ci si
trovi ad affrontare un campo in cui si renda necessario un
continuo confronto tra le strategie adottate e i risultati ottenuti.
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26. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
M O D E L LO I S T R U Z I O N I S TA V /S M O D E L LO
S E L E Z I O N I S TA
E delm a n, G .M ., The remembered present. A biological theory of consciousness, B a s ic B o o k s , I nc .,
N e w Yo rk 1989 (tra d. it. Il presente ricordato. Una teoria biologica della coscienza, R izzo li, M ila no
1991).
Un modello istruzionista consiste nell’implementare rigidi
programmi (codici e regole precisi utilizzati per
manipolare l’informazione e svolgere funzioni complesse)
Un modello selezionista è una modalità aperta di
interazione con l’ambiente
Organizzazione top-down:
La “memoria” del sistema
gerarchizzazione nella presa di
Categorie “ontologiche” Ruoli e compiti fissi è soltanto un magazzino
ISTRUZIONISTA date nell’ambiente e inalterabili;
decisione con conseguente
di dati che descrivono
deresponsabilizzazione e
gli oggetti e gli eventi incontrati,
perdita di motivazione;
Flessibilità intesa come La memoria è una funzione
Il mondo non è etichettato
capacità delle parti del sistema ricategorizzante cioè attraverso
a priori, ma è il sistema stesso Il sistema si autorganizza
SELEZIONISTA di svolgere diverse funzioni la valutazione si opera una
che opera le categorizzazioni in senza seguire programmi
e come possibilità di controllo e una modificazione
funzione delle sue esigenze e precostituiti;
svolgere una particolare in continuo
capacità;
funzione in modi diversi; dell’operato del sistema.
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27. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
L A M E M O R I A : DA A R C H I V I O A G U I DA
o ltre il c o nc etto di feedba c k
"Il concetto di feedback, così semplice e naturale in certi
casi elementari, diventa artificiale e di poca utilità quando
le interconnessioni fra le parti diventano più complesse.
Quando ci sono solo due parti connesse fra loro, così che
ciascuna influisce sull'altra, le proprietà della retroazione
forniscono informazioni importanti e utili sulle proprietà
del tutto. Ma quando le parti sono più numerose ... la
conoscenza delle proprietà di tutti i circuiti di retroazione
non ci dà un'informazione completa sul sistema. Tali
sistemi complessi non possono essere trattati come un
insieme interconnesso di circuiti di retroazione
indipendenti, ma solo come un tutto unico." Da W. R.
Ashby, An introduction to Cybernetics, Wiley, New York,
1966, p.54.
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28. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
L A V A LU TA Z I O N E P E R M A N E N T E
Il continuo confronto con i risultati comporta l'abbandono
della visione del servizio come produttore di un out-put
standard, ossia del mantenimento di una produzione
standard di servizi che mal si adattano ad un contesto in
continuo cambiamento. In questo senso si deve
considerare il servizio come un sistema complesso,
sottoposto alle regole che definiscono tali sistemi, con
particolare attenzione al concetto di autopoiesi.
L'aspetto più interessante, per questo ambito, di questa
teoria sono i concetti di reentry e di organizzazione
circolare. Questi due aspetti permettono di superare anche
la dicotomia tra sistemi aperti e sistemi chiusi: quando si
analizzano in-put o out-put non ci si riferisce più
solamente al sistema (il servizio) ma all'ambiente, che, a
sua volta, comprende una serie di circuiti di feed-back
nell'organizzazione che lo definisce.
Romano M. Mazzon - romanomaria.mazzon@psyveneto.it
29. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
L A V A LU TA Z I O N E P E R M A N E N T E
La verifica permanente permette di valutare il raggiungimento degli
obiettivi prefissati attraverso il programma effettuato al fine di permettere
un reentry in grado di correggere l’agire quotidiano potendo vedere se le
correzioni apportate siano appropriate o meno.
SISTEMA DI
PREMESSE
RICERCA
INFORMAZIONI
PROGETTAZIONE IMPLEMENTAZIONE VALUTAZIONE
VALUTAZIONE
PREVENTIVA
VALUTAZIONE VALUTAZIONE VALUTAZIONE
PERMANENTE PERMANENTE PERMANENTE
Romano M. Mazzon - romanomaria.mazzon@psyveneto.it
30. Treviso 25 febbraio 2011 LAVORARE PER PROGETTI
R o m a no M . M a zzo n
Opera come consulente per la progettazione, la ricerca e la formazione nelle imprese sociali.
Laureato in Psicologia Clinica e di Comunità nel 1993. Ha operato, come progettista e formatore, in diversi progetti per
l'inserimento lavorativo in Veneto, Puglia, Basilicata e Sicilia. Consulente all'interno dei Progetti Equal1 e Equal2 per il Comune di
Vicenza e la Provincia di Belluno sul reinserimento lavorativo delle fasce svantaggiate. Negli ultimi anni si è ocupato di programmi
per la gestioni di percorsi di bilancio di competenze4.
Attualmente sta terminando il Corso di Dottorato in Sociologia dei processi comunicativi e interculturali presso il dipartimento di
Sociologia dell'Università di Padova.
Attività di ricerca
Dal 2001 assegnista di ricerca nei periodi 2001/2005 e 2006/2008 presso il Dipartimento di Sociologia dell'Università di Padova su
comunità e partecipazione. Attualmente coordina un gruppo di ricerca sul disagio giovanile nel Municipio 3 di Roma.
Pubblicazioni
Spano I (a cura di), 2006, Capitale sociale e inserimento lavorativo. Limiti e opportunità nella provincia di Belluno, Logos Edizioni,
Padova
Mazzon R.M; Spano I, 2004, Il lavoro di rete come mission del terzo settore", Edizioni Sapere, Padova
Mazzon R.M.; “Terzo settore: l'autoformazione strumento indispensabile per gli operatori”, in, Partecipare, 2, 2004, CRESM, TP, p.
18.
Erminio Gius, Romano M. Mazzon “Tra il dover fare e il come fare. una rassegna sulla valutazione degli interventi in comunita’
terapeutica” in, Giornale Italiano di Psicologia, 1, 1999, Il Mulino, Bologna, pp 97-123
Erminio Gius, Romano M. Mazzon "Lo status della metodologia della ricerca nell'ambito della valutazione dei processi operativi
nelle comunità terapeutiche", in, Studium Educationis, 1, 1998, CEDAM, Padova, pp 196-207.
Per informazioni e consulenze:
Cell. 3470481895
e-mail: romanomaria.mazzon@psyveneto.it