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Edizione 2012-13
Università degli Studi di Milano Bicocca
Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione
Corso di Strumenti e applicazioni del Web
21. Open Internet
Roberto Polillo
Queste slides
2
Queste slides fanno parte del corso “Strumenti e applicazioni del Web”. Il
sito del corso, con il materiale completo, si trova in
www.corsow.wordpress.com . Data la rapida evoluzione della rete, il corso
viene aggiornato ogni anno.
Il presente materiale è pubblicato con licenza Creative Commons
“Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo – 3.0”
(http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/it/deed.it ):
La licenza non si estende alle immagini provenienti da altre fonti e
alle screen shots, i cui diritti restano in capo ai rispettivi proprietari,
che, ove possibile, sono stati indicati. L'autore si scusa per eventuali
omissioni, e resta a disposizione per correggerle.
R.Polillo - Marzo 2013
La rete e la creatività
R.Polillo - Marzo 2013
3
“Per inventare, serve una
buona immaginazione e un
mucchio di cianfrusaglie”
Thomas A.Edison
Open internet
4
La rete può essere un gigantesco ambiente cooperativo
“aperto” che stimola e rende possibile la creatività
 Gli utenti creano contenuti
 I contenuti sono condivisi e riutilizzati
 La partecipazione e la comunicazione sono libere
R.Polillo - Marzo 2013
Filosofia “open”
5
Favorire al massimo grado la disponibilità di opere dell’ingegno in
formati che ne permettano l’uso, la riproduzione, la modifica e il
riutilizzo da parte di chiunque, nel rispetto di specificate regole
(“licenze d’uso”)
 Open source
http://en.wikipedia.org/wiki/Open_source
 Open content
http://it.wikipedia.org/wiki/Open_content
 Open data
http://en.wikipedia.org/wiki/Open_Data
 Open applications
R.Polillo - Marzo 2013
R.Polillo - Marzo 20136
Il riuso di opere altrui per
creare nuove opere c'è
sempre stato,
ma ora è possibile a un
livello mai visto prima:
Tecnologie di riproduzione ed
editing
Tecnologie di distribuzione
Creazione collettiva vs diritto d’autore
7
“Artists have always influenced and imitated one another, but in the 20th century
various forms of appropriation, from collage to sampling, emerged as an
alternative to ex nihilo creativity. Instead of making things entirely from scratch,
artists began to use found images and sounds in their work.
The rise of appropriation, driven initially by technologies of mechanical
reproduction, became even more pronounced with the appearance of personal
computers, the Internet, and peer-to-peer file sharing networks.
Meanwhile, the intellectual property laws that regulate access to appropriated
material have become increasingly restrictive.
As the tension between artistic practices and intellectual property policies has
increased, an unlikely alliance of progressive legal scholars, artists, and
technologists has developed alternative models, such as CopyLeft and Creative
Commons, for sharing intellectual property.”
http://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:School_and_university_projects/Open_Source_Culture
R.Polillo - Marzo 2013
R.Polillo - Marzo 20138
A.Renoir, La déjeuner des canotiers,
1880-82
9 R.Polillo - Marzo 2013
Caravaggio
Van Gogh
Picasso
HolbeinLeonardo
Ingres Renoir
Renoir
Renoir
R.Polillo - Marzo 201310
Collage
11
Kurt Schwitters, 1919
Richard Hamilton, 1956
R.Polillo - Marzo 2013
12
R.Polillo - Marzo 2013
Photoshop
13 R.Polillo - Marzo 2013
R.Polillo - Marzo 201314
Musica:
mashup &
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Musica: remix & mashup
15
R.Polillo - Marzo 2013
R.Polillo - Ottobre 2011
http://remix.vg/madonna-vs-lady-gaga-vs-pitbull-you-know-i-want-love-celebration-ro
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Video e cinema
R.Polillo - Marzo 2013
16
http://remix.vg/michael-jackson-legendary-
megamix-robin-skouteris-mashup-2708/
A tribte to Michael Jackson by R.Skouteris
http://www.youtube.com/movie?v=JaFVr_cJJIY&feature=mv_sr
Crowdsourced movie (2011)
8000 video clips, 4500 ore di video da 192 Paesi
La vita sul pianeta nel giorno 24 luglio 2010
Assiemato da Ridley Scott, visibile su YouTube, circa
1,30h
http://en.wikipedia.org/wiki/Life_in_a_Day_(2011_film)
17 R.Polillo - Marzo 2013
Marcel Duchamp, 1913
3D printing
R.Polillo - Marzo 2013
18
3D printing
R.Polillo - Marzo 2013
19
Alcuni problemi
 Che cos'è un'opera derivata?
 Quali sono le modalità lecite per produrla?
 Chi è l'autore di un'opera derivata?
 Che cos'è un'opera collettiva?
 Chi è l'autore di un'opera collettiva?
 Quali sono i diritti degli autori e dei fruitori?
R.Polillo - Marzo 2013
20
Il problema della pirateria
 Utilizzo illecito di opere dell'ingegno altrui
 In Italia è molto diffusa
 Costituisce un grave danno per l'economia
 È molto difficile da contrastare
 Punti di vista molto diversi sull'argomento
 AGCOM: bisogna operare su due fronti:
 Education
 Enforcement
R.Polillo - Marzo 2013
21
Diritto d'autore
Art.2575 CC: Formano oggetto del diritto di autore le opere
dell’ingegno di carattere creativo che appartengono alle scienze, alla
letteratura, alla musica, alle arti figurative, all’architettura, al teatro e
alla cinematografia, qualunque ne sia il modo o la forma di
espressione.
Art.2577 CC: L’autore ha il diritto esclusivo di pubblicare l’opera e di
utilizzarla economicamente in ogni forma e modo, nei limiti e per gli
effetti fissati dalla legge. L’autore, anche dopo la cessione dei diritti
previsti dal comma precedente, può rivendicare la paternità dell’opera
e può opporsi a qualsiasi deformazione, mutilazione o altra
modificazione dell’opera stessa, che possa essere di pregiudizio al suo
onore o alla sua reputazione.
http://it.wikipedia.org/wiki/Diritto_d%27autore_italiano
R.Polillo - Marzo 2013
22
Pubblico dominio
23
 Un’opera d'ingegno si dice di pubblico dominio quando
non esiste nessuna legge che stabilisce dei diritti di
proprietà, o quando l'oggetto in questione è
specificatamente escluso da tali diritti dalle leggi vigenti
 Esempio:
Quando il diritto d’autore di un’opera scade, essa rientra
nel pubblico dominio (i termini variano a seconda dei
Paesi)
 http://it.wikipedia.org/wiki/Pubblico_dominio
R.Polillo - Marzo 2013
Creative commons (CC)
24
 Organizzazione non-profit costituita nel 2001, per iniziativa di
Laurence Lessig, professore di diritto a Stanford, con la missione di:
“design methods and technologies that facilitate sharing of
scientific, creative and other intellectual works with the general
public.”
 CC ha prodotto diversi modelli di licenze che permettono ai creatori
di opere di specificare in modo semplice e chiaro quali diritti sulla
loro opera sono riservati, e quali vengono ceduti ad altri creatori
(NB Le licenze CC non riguardano il software)
 http://www.creativecommons.org
R.Polillo - Marzo 2013
L'idea: uno spettro di possibilità
25
“Share, Remix, Reuse – legally
R.Polillo - Marzo 2013
Le licenze Creative Commons
26
http://creativecommons.org/licenses/
R.Polillo - Marzo 2013
BY NC ND/SA
Es.: Wikipedia
Es.: Queste
slides
La licenza di Wikipedia
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27
http://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Copyrights
http://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Text_of_Creative_Commons_At
tribution-ShareAlike_3.0_Unported_License
Le licenze di Wikipedia
28
 All text in Wikipedia was covered by GNU Free Documentation License (GFDL), a copyleft
license permitting the redistribution, creation of derivative works, and commercial use of
content while authors retain copyright of their work, up until June 2009, when the site
switched to Creative Commons Attribution-ShareAlike (CC-by-SA) 3.0.
 Wikipedia had been working on the switch to Creative Commons licenses because the
GFDL, initially designed for software manuals, is not suitable for online reference works
and because the two licenses were incompatible.
 In response to the Wikimedia Foundation's request, in November 2008, the Free Software
Foundation (FSF) released a new version of GFDL designed specifically to allow Wikipedia
to relicense its content to CC-BY-SA by August 1, 2009. Wikipedia and its sister projects
held a community-wide referendum to decide whether or not to make the license switch.[
 In consequence of the referendum, the Wikimedia Board of Trustees voted to change to
the Creative Commons license, effective June 15, 2009
R.Polillo - Marzo 2013
La licenza di queste slides
29
R.Polillo - Marzo 2013
E per il software?
Closed source
Il codice sorgente non viene diffuso
Tutti i diritti sono riservati all'autore, che è l'unico
che può modificarlo
Il codice oggetto viene distribuito con licenza d'uso,
ma rimane di proprietà dell'autore e non può essere
copiato
R.Polillo - Marzo 2013
30
E per il software? (segue)
Open source
Il codice sorgente viene diffuso
Chiunque può modificarlo per migliorarlo o
costruire opere derivate, a specificate condizioni
(variano da licenza a licenza)
L'autore mantiene tutti i diritti
Viene spesso sviluppato in modo collaborativo,
attraverso la rete
R.Polillo - Marzo 2013
31
32
“Open source is transparent. The source code itself is viewable and available to
study and comprehend. The code can be changed and then redistributed to share
the changes and improvements. It can be executed for any purpose without
discrimination. Its process of development is largely open, with the evolution of
free and open systems typically preserved in a repository accessible via the
Internet, including archives of debates on the design and implementation of the
systems and he opinions of observers about proposed changes.
Open source differs vastly from proprietary code where all these transparencies
are generally lacking. Proprietary code is developed largely in private, albeit its
requirements are developed with its prospective constituencies. Its source code is
generally non disclosed and is tipically distributed under the shield of binary
executables. Its use is controlled by proprietary software licensing restrictions.
The right to copy the program executables is restricted and the user is generally
forbidden from attempting to modify and certainly from redistributing the code
or possible improvements.
In most respect, the two modalities of program development are polar opposites,
though this is not to say there are not many areas where the commercial and
open communities have cooperated.”
Deek & McHugh, Open Source, Cambridge Univ.Press, 2008
R.Polillo - Marzo 2013
Le due anime del movimento open source
33
 Il movimento del free software, iniziato da Richard
Stallman con il Progetto GNU (1983) e la Free Software
Foundation (1985) http://www.fsf.org/
"Free software is a matter of liberty, not price.
To understand the concept, you should think of 'free' as
in ‘free speech’, not as in ‘free beer’
Richard Stallman
 La Open Source Initiative, fondata da Bruce Peters e Eric
Raymond (1989) http://opensource.org/
R.Polillo - Marzo 2013
Stallman: le 4 libertà
34
0. Libertà di eseguire il programma per qualsiasi
scopo
1. Libertà di studiare il programma e modificarlo
2. Libertà di copiare il programma in modo da aiutare
il prossimo
3. Libertà di migliorare il programma e di distribuirne
pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che
tutta la comunità ne tragga beneficio
R.Polillo - Marzo 2013
Open Source Initiative
35
 Fondazione non profit costituita quando Netscape pubblicò il codice sorgente del
suo browser
 Adotta un punto di vista pragmatico e non ideologico, per promuovere l’uso del
software open source, in particolare nelle applicazioni commerciali
 “Open source is a development method for software that harnesses the power of
distributed peer review and transparency of process. The promise of open source
is better quality, higher reliability, more flexibility, lower cost, and an end to
predatory vendor lock-in.The Open Source Initiative (OSI) is a non-profit
corporation formed to educate about and advocate for the benefits of open
source and to build bridges among different constituencies in the open-source
community.”
 Mantiene una lista di licenze software consistenti con i principi dell’open source
(meno restrittivi di quelli di FSF)
 http://en.wikipedia.org/wiki/Free_software
R.Polillo - Marzo 2013
36
 “The fundamental difference between the two movements is in their values, their
ways of looking at the world. For the Open Source movement, the issue of
whether software should be open source is a practical question, not an ethical
one. As one person put it, “Open source is a development methodology; free
software is a social movement.” For the Open Source movement, non-free
software is a suboptimal solution. For the Free Software movement, non-free
software is a social problem and free software is the solution.”
Richard Stallman,
http://www.gnu.org/philosophy/free-software-for-freedom.html
 “We realized it was time to dump the confrontational attitude that has been
associated with ‘free software’ in the past and sell the idea strictly on the same
pragmatic business-case grounds that motivated Netscape”
www.opensource.org/docs/history.php
R.Polillo - Marzo 2013
FLOSS – F/OSS - FOSS
37
Free[/Libre/]Open Source Software
Acronimo usato per riferirsi genericamente a entrambi gli approcci
Il termine “Libre” è usato per evitare l’ambiguità del termine “Free”,
che significa anche “gratuito”
NOTA IMPORTANTE
Non confondere il software libero o open source (che è soggetto alle
regole espresse nella licenza e il cui autore mantiene tutti i diritti) con
il software public domain (PD) (il cui autore non ha più diritti, e che
non è soggetto ad alcuna regola).
Né FSF né OSI promuovono il concetto di PD.
R.Polillo - Marzo 2013
Esempio: Linux
 Sistema operativo open-source
 Sviluppato originalmente da Linus Torvald nel 1991, che
mise il codice a disposizione gratuitamente di chi fosse
interessato a migliorarlo
 Distribuito con licenza GNU General Public License (GPL)
 Il primo e più importante caso di sviluppo cooperativo di
software open-source
 Oggi circa 12% market share dei server OS (1% desktop
OS)
R.Polillo - Marzo 2013
38
Linux: come è stato possibile?
39
 Miglioramenti spontanei, incrementali e locali, a partire da
una architettura di massima preesistente
 Testing e debugging immediato e contemporaneo da parte
di un enorme numero di utenti
 Problem solving massivamente parallelo
 Integrazioni e rilasci frequentissimi (anche giornalieri)
R.Polillo - Marzo 2013
Linux: come è nato
40
 Linus Torvalds, studente di sistemi operativi, realizza una prima versione
elementare, per studio personale
 Poi mette i sorgenti in rete e chiede aiuto a tutti coloro che sono interessati al
progetto, via Internet (5 ott 1991)
 Ciò crea una ampia comunità di programmatori, che comunicano attraverso la
rete e producono un enorme numero di miglioramenti a partire dal codice iniziale
 Linus Torvalds mantiene nel processo un controllo lasco, consultivo e non
prescrittivo, assieme a numerosi “guru” emersi spontaneamente nel tempo
 Le modifiche al codice vengono integrate e rese disponibili a tutti in rete con
estrema frequenza
 Il nuovo codice viene immediatamente testato da un gran numero di
programmatori, che identificano e rimuovono gli errori
R.Polillo - Marzo 2013
From: torvalds@klaava.Helsinki.FI (Linus Benedict Torvalds)
Newsgroups: comp.os.minix
Subject: Free minix-like kernel sources for 386-AT
Message-ID: <1991Oct5.054106.4647@klaava.Helsinki.FI>
Date: 5 Oct 91 05:41:06 GMT
Organization: University of Helsinki
Do you pine for the nice days of minix-1.1, when men were men and wrote their own device
drivers? Are you without a nice project and just dying to cut your teeth on a OS you can
try to modify for your needs? Are you finding it frustrating when everything works on minix?
No more all- nighters to get a nifty program working? Then this post might be just for you :-)
As I mentioned a month(?) ago, I'm working on a free version of a minix-lookalike for AT-386
computers. It has finally reached the stage where it's even usable (though may not be
depending on what you want), and I am willing to put out the sources for wider distribution.
<omissis>
I can (well, almost) hear you asking yourselves "why?". Hurd will be out in a year (or two,
or next month, who knows), and I've already got minix. This is a program for hackers by a
hacker. I've enjouyed doing it, and somebody might enjoy looking at it and even modifying it
for their own needs. It is still small enough to understand, use and modify, and I'm looking
forward to any comments you might have.
I'm also interested in hearing from anybody who has written any of the utilities/library
functions for minix. If your efforts are freely distributable (under copyright or even public
domain), I'd like to hear from you, so I can add them to the system. I'm using Earl Chews
estdio right now thanks for a nice and working system Earl), and similar works will be very
wellcome. Your (C)'s will of course be left intact. Drop me a line if you are willing to let
me use your code.
Linus
Il primo post di Linus
41
R.Polillo - Marzo 2013
(1997-1999)
42
R.Polillo - Marzo 2013
Ci sono due modi
di costruire
sistemi
complessi…
La filosofia del bazaar
43
"In the cathedral-builder view of programming, bugs and
development problems are tricky, insidious, deep phenomena. It
takes months of scrutiny by a dedicated few to develop confidence
that you've winkled them all out. Thus the long release intervals,
and the inevitable disappointment when long-awaited releases are
not perfect.
In the bazaar view, on the other hand, you assume that bugs are
generally shallow phenomena - or, at least, that they turn shallow
pretty quickly when exposed to a thousand eager co-developers
pounding on every single new release."
(Eric S.Raymond)
R.Polillo - Marzo 2013
LAVORO INDIVIDUALE
44
 Esplora il sito ufficiale di Creative Commons Italia
 Impara a trovare materiale (immagini, video, …)
liberamente riutilizzabile (PD, CC), attraverso Google, su
Flickr e su YouTube
 Mettete sempre sulle vostre slides il simbolo
R.Polillo - Marzo 2013

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21. Open internet

  • 1. Edizione 2012-13 Università degli Studi di Milano Bicocca Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione Corso di Strumenti e applicazioni del Web 21. Open Internet Roberto Polillo
  • 2. Queste slides 2 Queste slides fanno parte del corso “Strumenti e applicazioni del Web”. Il sito del corso, con il materiale completo, si trova in www.corsow.wordpress.com . Data la rapida evoluzione della rete, il corso viene aggiornato ogni anno. Il presente materiale è pubblicato con licenza Creative Commons “Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo – 3.0” (http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/it/deed.it ): La licenza non si estende alle immagini provenienti da altre fonti e alle screen shots, i cui diritti restano in capo ai rispettivi proprietari, che, ove possibile, sono stati indicati. L'autore si scusa per eventuali omissioni, e resta a disposizione per correggerle. R.Polillo - Marzo 2013
  • 3. La rete e la creatività R.Polillo - Marzo 2013 3 “Per inventare, serve una buona immaginazione e un mucchio di cianfrusaglie” Thomas A.Edison
  • 4. Open internet 4 La rete può essere un gigantesco ambiente cooperativo “aperto” che stimola e rende possibile la creatività  Gli utenti creano contenuti  I contenuti sono condivisi e riutilizzati  La partecipazione e la comunicazione sono libere R.Polillo - Marzo 2013
  • 5. Filosofia “open” 5 Favorire al massimo grado la disponibilità di opere dell’ingegno in formati che ne permettano l’uso, la riproduzione, la modifica e il riutilizzo da parte di chiunque, nel rispetto di specificate regole (“licenze d’uso”)  Open source http://en.wikipedia.org/wiki/Open_source  Open content http://it.wikipedia.org/wiki/Open_content  Open data http://en.wikipedia.org/wiki/Open_Data  Open applications R.Polillo - Marzo 2013
  • 6. R.Polillo - Marzo 20136 Il riuso di opere altrui per creare nuove opere c'è sempre stato, ma ora è possibile a un livello mai visto prima: Tecnologie di riproduzione ed editing Tecnologie di distribuzione
  • 7. Creazione collettiva vs diritto d’autore 7 “Artists have always influenced and imitated one another, but in the 20th century various forms of appropriation, from collage to sampling, emerged as an alternative to ex nihilo creativity. Instead of making things entirely from scratch, artists began to use found images and sounds in their work. The rise of appropriation, driven initially by technologies of mechanical reproduction, became even more pronounced with the appearance of personal computers, the Internet, and peer-to-peer file sharing networks. Meanwhile, the intellectual property laws that regulate access to appropriated material have become increasingly restrictive. As the tension between artistic practices and intellectual property policies has increased, an unlikely alliance of progressive legal scholars, artists, and technologists has developed alternative models, such as CopyLeft and Creative Commons, for sharing intellectual property.” http://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:School_and_university_projects/Open_Source_Culture R.Polillo - Marzo 2013
  • 8. R.Polillo - Marzo 20138 A.Renoir, La déjeuner des canotiers, 1880-82
  • 9. 9 R.Polillo - Marzo 2013 Caravaggio Van Gogh Picasso HolbeinLeonardo Ingres Renoir Renoir Renoir
  • 11. Collage 11 Kurt Schwitters, 1919 Richard Hamilton, 1956 R.Polillo - Marzo 2013
  • 12. 12 R.Polillo - Marzo 2013 Photoshop
  • 13. 13 R.Polillo - Marzo 2013
  • 14. R.Polillo - Marzo 201314 Musica: mashup & remix
  • 15. Musica: remix & mashup 15 R.Polillo - Marzo 2013 R.Polillo - Ottobre 2011 http://remix.vg/madonna-vs-lady-gaga-vs-pitbull-you-know-i-want-love-celebration-ro http://en.wikipedia.org/wiki/Mashup_(music)
  • 16. Video e cinema R.Polillo - Marzo 2013 16 http://remix.vg/michael-jackson-legendary- megamix-robin-skouteris-mashup-2708/ A tribte to Michael Jackson by R.Skouteris http://www.youtube.com/movie?v=JaFVr_cJJIY&feature=mv_sr Crowdsourced movie (2011) 8000 video clips, 4500 ore di video da 192 Paesi La vita sul pianeta nel giorno 24 luglio 2010 Assiemato da Ridley Scott, visibile su YouTube, circa 1,30h http://en.wikipedia.org/wiki/Life_in_a_Day_(2011_film)
  • 17. 17 R.Polillo - Marzo 2013 Marcel Duchamp, 1913
  • 18. 3D printing R.Polillo - Marzo 2013 18
  • 19. 3D printing R.Polillo - Marzo 2013 19
  • 20. Alcuni problemi  Che cos'è un'opera derivata?  Quali sono le modalità lecite per produrla?  Chi è l'autore di un'opera derivata?  Che cos'è un'opera collettiva?  Chi è l'autore di un'opera collettiva?  Quali sono i diritti degli autori e dei fruitori? R.Polillo - Marzo 2013 20
  • 21. Il problema della pirateria  Utilizzo illecito di opere dell'ingegno altrui  In Italia è molto diffusa  Costituisce un grave danno per l'economia  È molto difficile da contrastare  Punti di vista molto diversi sull'argomento  AGCOM: bisogna operare su due fronti:  Education  Enforcement R.Polillo - Marzo 2013 21
  • 22. Diritto d'autore Art.2575 CC: Formano oggetto del diritto di autore le opere dell’ingegno di carattere creativo che appartengono alle scienze, alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all’architettura, al teatro e alla cinematografia, qualunque ne sia il modo o la forma di espressione. Art.2577 CC: L’autore ha il diritto esclusivo di pubblicare l’opera e di utilizzarla economicamente in ogni forma e modo, nei limiti e per gli effetti fissati dalla legge. L’autore, anche dopo la cessione dei diritti previsti dal comma precedente, può rivendicare la paternità dell’opera e può opporsi a qualsiasi deformazione, mutilazione o altra modificazione dell’opera stessa, che possa essere di pregiudizio al suo onore o alla sua reputazione. http://it.wikipedia.org/wiki/Diritto_d%27autore_italiano R.Polillo - Marzo 2013 22
  • 23. Pubblico dominio 23  Un’opera d'ingegno si dice di pubblico dominio quando non esiste nessuna legge che stabilisce dei diritti di proprietà, o quando l'oggetto in questione è specificatamente escluso da tali diritti dalle leggi vigenti  Esempio: Quando il diritto d’autore di un’opera scade, essa rientra nel pubblico dominio (i termini variano a seconda dei Paesi)  http://it.wikipedia.org/wiki/Pubblico_dominio R.Polillo - Marzo 2013
  • 24. Creative commons (CC) 24  Organizzazione non-profit costituita nel 2001, per iniziativa di Laurence Lessig, professore di diritto a Stanford, con la missione di: “design methods and technologies that facilitate sharing of scientific, creative and other intellectual works with the general public.”  CC ha prodotto diversi modelli di licenze che permettono ai creatori di opere di specificare in modo semplice e chiaro quali diritti sulla loro opera sono riservati, e quali vengono ceduti ad altri creatori (NB Le licenze CC non riguardano il software)  http://www.creativecommons.org R.Polillo - Marzo 2013
  • 25. L'idea: uno spettro di possibilità 25 “Share, Remix, Reuse – legally R.Polillo - Marzo 2013
  • 26. Le licenze Creative Commons 26 http://creativecommons.org/licenses/ R.Polillo - Marzo 2013 BY NC ND/SA Es.: Wikipedia Es.: Queste slides
  • 27. La licenza di Wikipedia R.Polillo - Marzo 2013 27 http://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Copyrights http://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Text_of_Creative_Commons_At tribution-ShareAlike_3.0_Unported_License
  • 28. Le licenze di Wikipedia 28  All text in Wikipedia was covered by GNU Free Documentation License (GFDL), a copyleft license permitting the redistribution, creation of derivative works, and commercial use of content while authors retain copyright of their work, up until June 2009, when the site switched to Creative Commons Attribution-ShareAlike (CC-by-SA) 3.0.  Wikipedia had been working on the switch to Creative Commons licenses because the GFDL, initially designed for software manuals, is not suitable for online reference works and because the two licenses were incompatible.  In response to the Wikimedia Foundation's request, in November 2008, the Free Software Foundation (FSF) released a new version of GFDL designed specifically to allow Wikipedia to relicense its content to CC-BY-SA by August 1, 2009. Wikipedia and its sister projects held a community-wide referendum to decide whether or not to make the license switch.[  In consequence of the referendum, the Wikimedia Board of Trustees voted to change to the Creative Commons license, effective June 15, 2009 R.Polillo - Marzo 2013
  • 29. La licenza di queste slides 29 R.Polillo - Marzo 2013
  • 30. E per il software? Closed source Il codice sorgente non viene diffuso Tutti i diritti sono riservati all'autore, che è l'unico che può modificarlo Il codice oggetto viene distribuito con licenza d'uso, ma rimane di proprietà dell'autore e non può essere copiato R.Polillo - Marzo 2013 30
  • 31. E per il software? (segue) Open source Il codice sorgente viene diffuso Chiunque può modificarlo per migliorarlo o costruire opere derivate, a specificate condizioni (variano da licenza a licenza) L'autore mantiene tutti i diritti Viene spesso sviluppato in modo collaborativo, attraverso la rete R.Polillo - Marzo 2013 31
  • 32. 32 “Open source is transparent. The source code itself is viewable and available to study and comprehend. The code can be changed and then redistributed to share the changes and improvements. It can be executed for any purpose without discrimination. Its process of development is largely open, with the evolution of free and open systems typically preserved in a repository accessible via the Internet, including archives of debates on the design and implementation of the systems and he opinions of observers about proposed changes. Open source differs vastly from proprietary code where all these transparencies are generally lacking. Proprietary code is developed largely in private, albeit its requirements are developed with its prospective constituencies. Its source code is generally non disclosed and is tipically distributed under the shield of binary executables. Its use is controlled by proprietary software licensing restrictions. The right to copy the program executables is restricted and the user is generally forbidden from attempting to modify and certainly from redistributing the code or possible improvements. In most respect, the two modalities of program development are polar opposites, though this is not to say there are not many areas where the commercial and open communities have cooperated.” Deek & McHugh, Open Source, Cambridge Univ.Press, 2008 R.Polillo - Marzo 2013
  • 33. Le due anime del movimento open source 33  Il movimento del free software, iniziato da Richard Stallman con il Progetto GNU (1983) e la Free Software Foundation (1985) http://www.fsf.org/ "Free software is a matter of liberty, not price. To understand the concept, you should think of 'free' as in ‘free speech’, not as in ‘free beer’ Richard Stallman  La Open Source Initiative, fondata da Bruce Peters e Eric Raymond (1989) http://opensource.org/ R.Polillo - Marzo 2013
  • 34. Stallman: le 4 libertà 34 0. Libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo 1. Libertà di studiare il programma e modificarlo 2. Libertà di copiare il programma in modo da aiutare il prossimo 3. Libertà di migliorare il programma e di distribuirne pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio R.Polillo - Marzo 2013
  • 35. Open Source Initiative 35  Fondazione non profit costituita quando Netscape pubblicò il codice sorgente del suo browser  Adotta un punto di vista pragmatico e non ideologico, per promuovere l’uso del software open source, in particolare nelle applicazioni commerciali  “Open source is a development method for software that harnesses the power of distributed peer review and transparency of process. The promise of open source is better quality, higher reliability, more flexibility, lower cost, and an end to predatory vendor lock-in.The Open Source Initiative (OSI) is a non-profit corporation formed to educate about and advocate for the benefits of open source and to build bridges among different constituencies in the open-source community.”  Mantiene una lista di licenze software consistenti con i principi dell’open source (meno restrittivi di quelli di FSF)  http://en.wikipedia.org/wiki/Free_software R.Polillo - Marzo 2013
  • 36. 36  “The fundamental difference between the two movements is in their values, their ways of looking at the world. For the Open Source movement, the issue of whether software should be open source is a practical question, not an ethical one. As one person put it, “Open source is a development methodology; free software is a social movement.” For the Open Source movement, non-free software is a suboptimal solution. For the Free Software movement, non-free software is a social problem and free software is the solution.” Richard Stallman, http://www.gnu.org/philosophy/free-software-for-freedom.html  “We realized it was time to dump the confrontational attitude that has been associated with ‘free software’ in the past and sell the idea strictly on the same pragmatic business-case grounds that motivated Netscape” www.opensource.org/docs/history.php R.Polillo - Marzo 2013
  • 37. FLOSS – F/OSS - FOSS 37 Free[/Libre/]Open Source Software Acronimo usato per riferirsi genericamente a entrambi gli approcci Il termine “Libre” è usato per evitare l’ambiguità del termine “Free”, che significa anche “gratuito” NOTA IMPORTANTE Non confondere il software libero o open source (che è soggetto alle regole espresse nella licenza e il cui autore mantiene tutti i diritti) con il software public domain (PD) (il cui autore non ha più diritti, e che non è soggetto ad alcuna regola). Né FSF né OSI promuovono il concetto di PD. R.Polillo - Marzo 2013
  • 38. Esempio: Linux  Sistema operativo open-source  Sviluppato originalmente da Linus Torvald nel 1991, che mise il codice a disposizione gratuitamente di chi fosse interessato a migliorarlo  Distribuito con licenza GNU General Public License (GPL)  Il primo e più importante caso di sviluppo cooperativo di software open-source  Oggi circa 12% market share dei server OS (1% desktop OS) R.Polillo - Marzo 2013 38
  • 39. Linux: come è stato possibile? 39  Miglioramenti spontanei, incrementali e locali, a partire da una architettura di massima preesistente  Testing e debugging immediato e contemporaneo da parte di un enorme numero di utenti  Problem solving massivamente parallelo  Integrazioni e rilasci frequentissimi (anche giornalieri) R.Polillo - Marzo 2013
  • 40. Linux: come è nato 40  Linus Torvalds, studente di sistemi operativi, realizza una prima versione elementare, per studio personale  Poi mette i sorgenti in rete e chiede aiuto a tutti coloro che sono interessati al progetto, via Internet (5 ott 1991)  Ciò crea una ampia comunità di programmatori, che comunicano attraverso la rete e producono un enorme numero di miglioramenti a partire dal codice iniziale  Linus Torvalds mantiene nel processo un controllo lasco, consultivo e non prescrittivo, assieme a numerosi “guru” emersi spontaneamente nel tempo  Le modifiche al codice vengono integrate e rese disponibili a tutti in rete con estrema frequenza  Il nuovo codice viene immediatamente testato da un gran numero di programmatori, che identificano e rimuovono gli errori R.Polillo - Marzo 2013
  • 41. From: torvalds@klaava.Helsinki.FI (Linus Benedict Torvalds) Newsgroups: comp.os.minix Subject: Free minix-like kernel sources for 386-AT Message-ID: <1991Oct5.054106.4647@klaava.Helsinki.FI> Date: 5 Oct 91 05:41:06 GMT Organization: University of Helsinki Do you pine for the nice days of minix-1.1, when men were men and wrote their own device drivers? Are you without a nice project and just dying to cut your teeth on a OS you can try to modify for your needs? Are you finding it frustrating when everything works on minix? No more all- nighters to get a nifty program working? Then this post might be just for you :-) As I mentioned a month(?) ago, I'm working on a free version of a minix-lookalike for AT-386 computers. It has finally reached the stage where it's even usable (though may not be depending on what you want), and I am willing to put out the sources for wider distribution. <omissis> I can (well, almost) hear you asking yourselves "why?". Hurd will be out in a year (or two, or next month, who knows), and I've already got minix. This is a program for hackers by a hacker. I've enjouyed doing it, and somebody might enjoy looking at it and even modifying it for their own needs. It is still small enough to understand, use and modify, and I'm looking forward to any comments you might have. I'm also interested in hearing from anybody who has written any of the utilities/library functions for minix. If your efforts are freely distributable (under copyright or even public domain), I'd like to hear from you, so I can add them to the system. I'm using Earl Chews estdio right now thanks for a nice and working system Earl), and similar works will be very wellcome. Your (C)'s will of course be left intact. Drop me a line if you are willing to let me use your code. Linus Il primo post di Linus 41 R.Polillo - Marzo 2013
  • 42. (1997-1999) 42 R.Polillo - Marzo 2013 Ci sono due modi di costruire sistemi complessi…
  • 43. La filosofia del bazaar 43 "In the cathedral-builder view of programming, bugs and development problems are tricky, insidious, deep phenomena. It takes months of scrutiny by a dedicated few to develop confidence that you've winkled them all out. Thus the long release intervals, and the inevitable disappointment when long-awaited releases are not perfect. In the bazaar view, on the other hand, you assume that bugs are generally shallow phenomena - or, at least, that they turn shallow pretty quickly when exposed to a thousand eager co-developers pounding on every single new release." (Eric S.Raymond) R.Polillo - Marzo 2013
  • 44. LAVORO INDIVIDUALE 44  Esplora il sito ufficiale di Creative Commons Italia  Impara a trovare materiale (immagini, video, …) liberamente riutilizzabile (PD, CC), attraverso Google, su Flickr e su YouTube  Mettete sempre sulle vostre slides il simbolo R.Polillo - Marzo 2013

Editor's Notes

  1. Il primo invito di Linus Torvalds a lavorare su Linux.