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1  sur  70
1   INGEGNERIA E CREATIVITÀ
    Corso di Interazione Uomo Macchina
    AA 2012-2013
    Roberto Polillo


    Corso di laurea in Informatica
    Università di Milano Bicocca
    Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione

                                                                                     3
                                                                                   -1
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                                                                         ne
                                                                 di   zio
                                  R.Polillo - Marzo 2013
                                                                E
Come “inventiamo” nuovi prodotti?
4




                    R.Polillo -Marzo 2013
Alcune “tecniche”
5


       Mimesi
       Ibridazione
       Metafora
       Variazione
       Composizione




                       R.Polillo -Marzo 2013
Mimesi
6




                  “imitazione”
    Si costruiscono oggetti virtuali che “riproducono”
    in ogni dettaglio oggetti reali ampiamente diffusi




                        R.Polillo -Marzo 2013
Mimesi: esempi




                             Riproduzione
                            precisa di uno
                           specifico modello
                                dell’HP!


7                    R.Polillo -Marzo 2013
8   R.Polillo -Marzo 2013
9




                           R.Polillo -Marzo 2013
    Chi et al., CHI 2005
Wine app per iPad
10




                 R.Polillo -Marzo 2013
Inside Photo Album per iPad
11




                 R.Polillo -Marzo 2013
La libreria di iPad
12




                   R.Polillo -Marzo 2013
Dj Mixer (app per iPad)
13




                  R.Polillo -Marzo 2013
Orologio per iPad
14




                  R.Polillo -Marzo 2013
Esempio: settaggio di un
15
      orologio




     Da Interface Hall of Shame http://bit.ly/Xlo536
Set time su iPhone
16




                 R.Polillo -Marzo 2013
GarageBand (iPad)
17




                R.Polillo -Marzo 2013
GarageBand (per iPad)
18




                 R.Polillo -Marzo 2013
GarageBand (per iPad)
19




                 R.Polillo -Marzo 2013
YouTube radio
20




       http://bit.ly/WHXptv
                              R.Polillo -Marzo 2013
21




     Questo bottone permette di cambiare la
     scala: l’oggetto imitato viene “potenziato”
     con funzioni non realizzabili nel modello reale




             R.Polillo -Marzo 2013
22
           2. Cliccare la cornetta (sic!)

                                                      1. Comporre il numero




     IBM Smart Phone

                              R.Polillo -Marzo 2013
23




     Da: IBM, Aptiva Communication Center
                                   R.Polillo -Marzo 2013
Ibridazione
24


      “Incrociare piante o animali di specie diverse
      in modo da ottenere ibridi”




     Esempio:
         lavagna + proiettore ⇒ lavagna luminosa
                        R.Polillo -Marzo 2013
Esempio
25




     Wireless Notebook Presenter Mouse 8000, di Microsoft (2006)
                                 R.Polillo -Marzo 2013
Samsung Camera Phone
Ibridazione: esempi
27   player musicale +
       menu e form
       Windows-like




                                                    calendario + orologio
                                                       + tab + bottoni

                            R.Polillo -Marzo 2013
I/O Brush (MIT)
28
                  pennello + fotocamera
                  http://it.youtube.com/watch?v=04v_v1gnyO8




                 R.Polillo -Marzo 2013
Pocket Guitar (2009):
     chitarra + iPhone
29




        R.Polillo -Marzo 2013
Mashup
30




      http://www.housingmaps.com (2009)
                          R.Polillo -Marzo 2013
dj3
31




           R.Polillo -Marzo 2013
Concept watch con FaceTime
32




                R.Polillo -Marzo 2013
dialogue box + vetro
                                       =
                                 dialogue box
                                  trasparente




                                       Mac OS X

33   R.Polillo -Marzo 2013
Singing fingers (video)
34




     http://bit.ly/VxpMax   R.Polillo -Marzo 2013
Metafora
35


      dal greco metaphora, trasporto, mutazione

      Consiste, in sostanza, nel “mescolare” fra loro campi
      semantici differenti, trasferendo proprietà e concetti
      propri di un campo semantico ad un altro

        donatore


       ricevente

                           R.Polillo -Marzo 2013
Metafora: esempi
36


        sei un fulmine
        l’ondeggiare delle spighe
        il ruggire dei motori
        la gamba del tavolo
        al timone dello stato




                           R.Polillo -Marzo 2013
Metafora: esempio
37




     È ve ro , il m o nd o è tutto un p a lc o s c e nic o
     s ul q ua le tutti no i, uo m ini e d o nne
     s ia m s o lo a tto ri, c o n le no s tre us c ite
     e c o n le no s tre e ntra te ; o ve c ia s c uno ,
     p e r il te m p o c he g li è s ta to a s s e g na to ,
     re c ita m o lte p a rti,
     e g li a tti s o no le s ue s e tte e tà
     … .
                                          W. Shakespeare, As you like it
                                     R.Polillo -Marzo 2013
La icona crea la metafora,
                         e suggerisce immediatamente
38
                              la funzione del menu




                                   Word 95

     R.Polillo -Marzo 2013
La metafora della scrivania (Macintosh, 1984)

39




                          R.Polillo -Marzo 2013
(http://www.jkrowling.com/it, 2009)
40                                         R.Polillo -Marzo 2013
Metafora: vantaggi
41



     Suggerisce idee al designer, perché
     trasferisce un intero “campo semantico”
     da un contesto all’altro, suggerendo
     soluzioni inattese




                      R.Polillo -Marzo 2013
Esempio: la "gamba del tavolo"
42




                 R.Polillo -Marzo 2013
Esempio: "metti un tigre nel
43
     motore"




                  R.Polillo -Marzo 2013
Metafora: svantaggi
44




      Può confondere l’utente, perché le inevitabili
      incongruenze fra i due campi semantici possono
      generare confusione e sfiducia

      NB La metafora non è una similitudine!




                        R.Polillo -Marzo 2013
45




     R.Polillo -Marzo 2013
46   R.Polillo -Marzo 2013
Una tastiera
                             che pensa?




47   R.Polillo -Marzo 2013
Il design delle icone
48




                                            Windows




                                            Mac OS X




            ?   ?   ?           ?               ?
                    R.Polillo -Marzo 2013
49




     R.Polillo -Marzo 2013
Variazione
51




                  R.Polillo -Marzo 2013
Variazione: esempi
52




                 R.Polillo -Marzo 2013
Paint per Windows 95 (Microsoft, 1995)
53
                                   R.Polillo -Marzo 2013
54




                             WINDOWS 1.0
     R.Polillo -Marzo 2013
55




                             WINDOWS 2.0
     R.Polillo -Marzo 2013
56




                             WINDOWS 3.1
     R.Polillo -Marzo 2013
57




                             WINDOWS 95
     R.Polillo -Marzo 2013
Una variante: Mutazione
58


      “Fenomeno per cui in una specie si origina un
      individuo che presenta alcuni caratteri diversi
      dai suoi ascendenti, e li trasmette alla
      discendenza”




                         R.Polillo -Marzo 2013
Esempio: design generativo
59


        Progettare un manufatto e affidare al computer il
         compito di generarne possibili “mutazioni
         genetiche”
        “metadesign” o “design di specie”:
         definire le caratteristiche essenziali di un
         manufatto e affidare al computer il compito di
         generarne possibili “incarnazioni”




                            R.Polillo -Marzo 2013
60                          R.Polillo -Marzo 2013
     soddu2.dst.polimi.it
61   R.Polillo -Marzo 2013
62




     R.Polillo -Marzo 2013
63   R.Polillo -Marzo 2013   Basilica, C.Soddu, 1998
Composizione
66




      Design
      pattern
                        COMPOSIZIONE




                R.Polillo -Marzo 2013
Design patterns: che cosa sono
67

        Un design pattern è una soluzione generale a un
         problema di progettazione che si ripropone in molte
         situazioni, anche diverse
        Non una soluzione “finita”, ma piuttosto un modello, un
         template da adattare alla specifica situazione
        Il concetto è nato in architettura
         alla fine degli anni ’70
         (Christopher Alexander),
         e applicato all’ingegneria del
         software dalla fine degli anni ‘80


                               R.Polillo -Marzo 2013
68




     R.Polillo -Marzo 2013
Design pattern in architettura
69



                                                            “Colloca la scala principale in una
                                                            posizione chiave, centrale e
                                                            visibile. Tratta l’intera scala come
                                                            una stanza (o, se all’esterno,
                                                            come un cortile). Disponila in
                                                            modo che la scala e la stanza
                                                            siano una cosa sola, con la scala
                                                            che scende attorno a una o due
                                                            pareti della stanza. Allarga il
                                                            fondo della scala con finestre
                                                            aperte o balaustre, e con ampi
                                                            gradini, in modo che le persone
                                                            che scendono lungo la scala
                                                            diventino parte dell’azione della
                                                            stanza mentre sono ancora sulla
                                                            scala, e che le persone in basso
      Da C.Alexander, A Pattern Language                    usino naturalmente i gradini per
                                                            sedersi”.
                                    R.Polillo -Marzo 2013
I pattern di interazione uomo macchina: esempio
70


      Design pattern per le funzioni di ricerca in un sito web
      (van Welie)

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Pattern language per l’interazione
71


      I formalismi di descrizione sono diversi, ma
      normalmente ogni pattern è descritto in una
      scheda che fornisce

         Il problema di cui si tratta
         Il pattern che lo risolve
         Le motivazioni
         L’ambito/limitazioni di applicazione
         Esempi di uso


                              R.Polillo -Marzo 2013
Schede descrittive: esempi
72




     • Problem              • Problem summary
     • Solution             • Example
     • Use when             • Usage
     • How                  • Solution
     • Why                  • Rationale
     • More examples        • [Discussion]
     • Implementation       • [Sources]
     • Literature           • More examples
     Van Welie              Toxboe
                        R.Polillo -Marzo 2013
Design pattern: vantaggi
73


        Raccolgono lo stato della pratica
        Suggeriscono soluzioni ai progettisti
        Formazione di un linguaggio comune
        Diffondono gli “standard di fatto”
        Evitano di “reinventare la ruota”




                           R.Polillo -Marzo 2013
Creazione
74




           Ma esiste veramente la
            creazione dal nulla?


                  R.Polillo -Marzo 2013
75


     “Per inventare, serve una buona
     immaginazione e un mucchio di cianfrusaglie”

                                          Thomas Alva Edison




                      R.Polillo -Marzo 2013

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7. Ingegneria e creativita'

  • 1. 1 INGEGNERIA E CREATIVITÀ Corso di Interazione Uomo Macchina AA 2012-2013 Roberto Polillo Corso di laurea in Informatica Università di Milano Bicocca Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione 3 -1 12 20 ne di zio R.Polillo - Marzo 2013 E
  • 2. Come “inventiamo” nuovi prodotti? 4 R.Polillo -Marzo 2013
  • 3. Alcune “tecniche” 5  Mimesi  Ibridazione  Metafora  Variazione  Composizione R.Polillo -Marzo 2013
  • 4. Mimesi 6 “imitazione” Si costruiscono oggetti virtuali che “riproducono” in ogni dettaglio oggetti reali ampiamente diffusi R.Polillo -Marzo 2013
  • 5. Mimesi: esempi Riproduzione precisa di uno specifico modello dell’HP! 7 R.Polillo -Marzo 2013
  • 6. 8 R.Polillo -Marzo 2013
  • 7. 9 R.Polillo -Marzo 2013 Chi et al., CHI 2005
  • 8. Wine app per iPad 10 R.Polillo -Marzo 2013
  • 9. Inside Photo Album per iPad 11 R.Polillo -Marzo 2013
  • 10. La libreria di iPad 12 R.Polillo -Marzo 2013
  • 11. Dj Mixer (app per iPad) 13 R.Polillo -Marzo 2013
  • 12. Orologio per iPad 14 R.Polillo -Marzo 2013
  • 13. Esempio: settaggio di un 15 orologio Da Interface Hall of Shame http://bit.ly/Xlo536
  • 14. Set time su iPhone 16 R.Polillo -Marzo 2013
  • 15. GarageBand (iPad) 17 R.Polillo -Marzo 2013
  • 16. GarageBand (per iPad) 18 R.Polillo -Marzo 2013
  • 17. GarageBand (per iPad) 19 R.Polillo -Marzo 2013
  • 18. YouTube radio 20 http://bit.ly/WHXptv R.Polillo -Marzo 2013
  • 19. 21 Questo bottone permette di cambiare la scala: l’oggetto imitato viene “potenziato” con funzioni non realizzabili nel modello reale R.Polillo -Marzo 2013
  • 20. 22 2. Cliccare la cornetta (sic!) 1. Comporre il numero IBM Smart Phone R.Polillo -Marzo 2013
  • 21. 23 Da: IBM, Aptiva Communication Center R.Polillo -Marzo 2013
  • 22. Ibridazione 24 “Incrociare piante o animali di specie diverse in modo da ottenere ibridi” Esempio: lavagna + proiettore ⇒ lavagna luminosa R.Polillo -Marzo 2013
  • 23. Esempio 25 Wireless Notebook Presenter Mouse 8000, di Microsoft (2006) R.Polillo -Marzo 2013
  • 25. Ibridazione: esempi 27 player musicale + menu e form Windows-like calendario + orologio + tab + bottoni R.Polillo -Marzo 2013
  • 26. I/O Brush (MIT) 28 pennello + fotocamera http://it.youtube.com/watch?v=04v_v1gnyO8 R.Polillo -Marzo 2013
  • 27. Pocket Guitar (2009): chitarra + iPhone 29 R.Polillo -Marzo 2013
  • 28. Mashup 30 http://www.housingmaps.com (2009) R.Polillo -Marzo 2013
  • 29. dj3 31 R.Polillo -Marzo 2013
  • 30. Concept watch con FaceTime 32 R.Polillo -Marzo 2013
  • 31. dialogue box + vetro = dialogue box trasparente Mac OS X 33 R.Polillo -Marzo 2013
  • 32. Singing fingers (video) 34 http://bit.ly/VxpMax R.Polillo -Marzo 2013
  • 33. Metafora 35 dal greco metaphora, trasporto, mutazione Consiste, in sostanza, nel “mescolare” fra loro campi semantici differenti, trasferendo proprietà e concetti propri di un campo semantico ad un altro donatore ricevente R.Polillo -Marzo 2013
  • 34. Metafora: esempi 36  sei un fulmine  l’ondeggiare delle spighe  il ruggire dei motori  la gamba del tavolo  al timone dello stato R.Polillo -Marzo 2013
  • 35. Metafora: esempio 37 È ve ro , il m o nd o è tutto un p a lc o s c e nic o s ul q ua le tutti no i, uo m ini e d o nne s ia m s o lo a tto ri, c o n le no s tre us c ite e c o n le no s tre e ntra te ; o ve c ia s c uno , p e r il te m p o c he g li è s ta to a s s e g na to , re c ita m o lte p a rti, e g li a tti s o no le s ue s e tte e tà … . W. Shakespeare, As you like it R.Polillo -Marzo 2013
  • 36. La icona crea la metafora, e suggerisce immediatamente 38 la funzione del menu Word 95 R.Polillo -Marzo 2013
  • 37. La metafora della scrivania (Macintosh, 1984) 39 R.Polillo -Marzo 2013
  • 38. (http://www.jkrowling.com/it, 2009) 40 R.Polillo -Marzo 2013
  • 39. Metafora: vantaggi 41 Suggerisce idee al designer, perché trasferisce un intero “campo semantico” da un contesto all’altro, suggerendo soluzioni inattese R.Polillo -Marzo 2013
  • 40. Esempio: la "gamba del tavolo" 42 R.Polillo -Marzo 2013
  • 41. Esempio: "metti un tigre nel 43 motore" R.Polillo -Marzo 2013
  • 42. Metafora: svantaggi 44 Può confondere l’utente, perché le inevitabili incongruenze fra i due campi semantici possono generare confusione e sfiducia NB La metafora non è una similitudine! R.Polillo -Marzo 2013
  • 43. 45 R.Polillo -Marzo 2013
  • 44. 46 R.Polillo -Marzo 2013
  • 45. Una tastiera che pensa? 47 R.Polillo -Marzo 2013
  • 46. Il design delle icone 48 Windows Mac OS X ? ? ? ? ? R.Polillo -Marzo 2013
  • 47. 49 R.Polillo -Marzo 2013
  • 48. Variazione 51 R.Polillo -Marzo 2013
  • 49. Variazione: esempi 52 R.Polillo -Marzo 2013
  • 50. Paint per Windows 95 (Microsoft, 1995) 53 R.Polillo -Marzo 2013
  • 51. 54 WINDOWS 1.0 R.Polillo -Marzo 2013
  • 52. 55 WINDOWS 2.0 R.Polillo -Marzo 2013
  • 53. 56 WINDOWS 3.1 R.Polillo -Marzo 2013
  • 54. 57 WINDOWS 95 R.Polillo -Marzo 2013
  • 55. Una variante: Mutazione 58 “Fenomeno per cui in una specie si origina un individuo che presenta alcuni caratteri diversi dai suoi ascendenti, e li trasmette alla discendenza” R.Polillo -Marzo 2013
  • 56. Esempio: design generativo 59  Progettare un manufatto e affidare al computer il compito di generarne possibili “mutazioni genetiche”  “metadesign” o “design di specie”: definire le caratteristiche essenziali di un manufatto e affidare al computer il compito di generarne possibili “incarnazioni” R.Polillo -Marzo 2013
  • 57. 60 R.Polillo -Marzo 2013 soddu2.dst.polimi.it
  • 58. 61 R.Polillo -Marzo 2013
  • 59. 62 R.Polillo -Marzo 2013
  • 60. 63 R.Polillo -Marzo 2013 Basilica, C.Soddu, 1998
  • 61. Composizione 66 Design pattern COMPOSIZIONE R.Polillo -Marzo 2013
  • 62. Design patterns: che cosa sono 67  Un design pattern è una soluzione generale a un problema di progettazione che si ripropone in molte situazioni, anche diverse  Non una soluzione “finita”, ma piuttosto un modello, un template da adattare alla specifica situazione  Il concetto è nato in architettura alla fine degli anni ’70 (Christopher Alexander), e applicato all’ingegneria del software dalla fine degli anni ‘80 R.Polillo -Marzo 2013
  • 63. 68 R.Polillo -Marzo 2013
  • 64. Design pattern in architettura 69 “Colloca la scala principale in una posizione chiave, centrale e visibile. Tratta l’intera scala come una stanza (o, se all’esterno, come un cortile). Disponila in modo che la scala e la stanza siano una cosa sola, con la scala che scende attorno a una o due pareti della stanza. Allarga il fondo della scala con finestre aperte o balaustre, e con ampi gradini, in modo che le persone che scendono lungo la scala diventino parte dell’azione della stanza mentre sono ancora sulla scala, e che le persone in basso Da C.Alexander, A Pattern Language usino naturalmente i gradini per sedersi”. R.Polillo -Marzo 2013
  • 65. I pattern di interazione uomo macchina: esempio 70 Design pattern per le funzioni di ricerca in un sito web (van Welie) Advanced search Search Tips Autocomplete Site Index FAQ Site Map Help Wizard Footer Sitemap Search Box Tag Cloud Search Area Topic Pages Search Results R.Polillo -Marzo 2013
  • 66. Pattern language per l’interazione 71 I formalismi di descrizione sono diversi, ma normalmente ogni pattern è descritto in una scheda che fornisce  Il problema di cui si tratta  Il pattern che lo risolve  Le motivazioni  L’ambito/limitazioni di applicazione  Esempi di uso R.Polillo -Marzo 2013
  • 67. Schede descrittive: esempi 72 • Problem • Problem summary • Solution • Example • Use when • Usage • How • Solution • Why • Rationale • More examples • [Discussion] • Implementation • [Sources] • Literature • More examples Van Welie Toxboe R.Polillo -Marzo 2013
  • 68. Design pattern: vantaggi 73  Raccolgono lo stato della pratica  Suggeriscono soluzioni ai progettisti  Formazione di un linguaggio comune  Diffondono gli “standard di fatto”  Evitano di “reinventare la ruota” R.Polillo -Marzo 2013
  • 69. Creazione 74 Ma esiste veramente la creazione dal nulla? R.Polillo -Marzo 2013
  • 70. 75 “Per inventare, serve una buona immaginazione e un mucchio di cianfrusaglie” Thomas Alva Edison R.Polillo -Marzo 2013

Notes de l'éditeur

  1. IBM SMART PHONE Welcome to the future; one without distracting windows and menu bars. The RealPhone is an experiment in user interface design for a new, real-world user interface style... Put a telephone-type keypad on any application, and the user will pretty rapidly guess that it's a telephone application. Sure, having an image of a telephone handset helps, but it's not necessary. Make the handset a necessary control for the application, and you'll have a lot of users that are unaware that it's a control. Controls should look like controls, and they should appear manipulatable. If you can use a telephone, you can use this software. Here's where the metaphor starts to break down. No matter how similar your program appears to look like a phone, it will always operate differently. When using a real phone, you pick up the phone, verify the dial tone, then dial your number. With RealPhone you dial your number, then point to the handset and click on it to start the call. Furthermore, to speed dial a number on a real phone, you pick up the handset, then press the speed dial number. On RealPhone however, you simply click on the speed dial number, which is likely to lead to a lot of inadvertent phone calls. Inadvertent mouse clicks don't happen when using real-world phones, but they occur frequently in computer-based applications. Novice users can use it immediately... Not likely. The application does not provide an area to type the number to be dialed. It displays numbers as they are typed, but because there is no control to receive the focus, there is no indication that you can type at all. Furthermore, while the interface provides command buttons for Redial and Flash, it does not provide a command button to initiate the call once the number has been entered. The user has to click on the handset, which is so non-intuitive that few users would ever consider trying it. In order to compensate for the non-intuitiveness of the interface, RealPhone relies on extremely lengthy tooltips to provide instructions. Many of the tips are so long they cannot be read in the display time for the tooltips (less than 3 seconds). http://www.iarchitect.com/mshame.htm
  2. The Address Book function in IBM's Aptiva Communication Center illustrates the joy the developers must have felt when they discovered the use of tabbed dialogs: The developers seem to have beside themselves with the new ability to place tab controls whereever they wanted. Tabs are placed along the top and along both sides; undoubtedly, if they were not constrained by the size of a 640x480 screen, they would have found a reason to put tabs along the bottom as well. Of all the various sets of tabs, only those tabs along the right side of the display are appropriate in this dialog. These allow the user to quickly "move" to an appropriate page in the address book. While not easily discernible, there are two tabs along the left-hand side of the dialog; these allow the user to toggle the display between the Address Book view, and a Speed Dial view. The "tabs" along the top are particularly deserving of attention. Of the nine "tabs", only two, Add and Change, can be argued to cause a different tab to be displayed. "Change" causes the currently selected record to be displayed in the "notebook" area of the display, and "Add" causes a blank record to be displayed in the area. The other seven "tabs" are actually command buttons, each either causing a secondary dialog to be displayed, or initiate an immediate action. This is the kind of design that gives tabbed dialogs a bad reputation.