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La guerra per la Spagna
di John Mauldin | 14 aprile 2012 - Anno 3 - Numero 15

In questo numero:
La guerra per la Spagna
La Spagna è sempre più "esausta"
"Noi non siamo la Grecia"
La nuova forza lavoro
Un piccolo problema con le mie scarpe di camoscio blu

Sono seriamente intenzionato questa settimana ad ignorare la Spagna. Veramente, l'ho
fatto davvero. Avevo già programmato la mia lettera in tutto e per tutto, ma poi alcune
notizie hanno attirato la mia attenzione, e più riflettevo su di loro, più mi rendevo conto che
la mossa fatta dalla BCE per procrastinare il problema di almeno un anno, ossia la recente
politica del LTRO da un trilione di euro, sta invece consumando i suoi effetti molto più
velocemente di quanto il presidente della Bce, Draghi, avesse in mente quando ha
lanciato l'operazione. Dobbiamo fare semplicemente attenzione a ciò che la Spagna ha
fatto questa settimana, che con mia grande sorpresa, sembra essere sfuggita
all'attenzione dei media più importanti. Quale potrà essere considerato un punto di non
ritorno, dai futuri storici, quando sarà analizzato questo periodo. Poi aggiungeremo alcuni
dettagli sulla situazione occupazionale degli Stati Uniti, a partire da alcuni dati piuttosto
scioccanti. Quello che vedremo è che per la maggior parte delle persone negli Stati Uniti il
livello occupazionale non è aumentato, anche se l'occupazione complessiva è aumentata
di 2 milioni di posti di lavoro dalla fine della recessione del 2009. E ci sono altri elementi
interessanti. Davvero stiamo per vedere scomparire 2 miliardi di posti di lavoro nei
prossimi 30 anni?

La guerra per la Spagna

Nel mio libro Endgame, scritto con il mio co-autore Jonathan Tepper, ho dedicato un
capitolo ai problemi che la Spagna stava affrontando. Era per noi evidente, mentre
scrivevamo alla fine del 2010, che per la Spagna non era davvero facile trovare una via
d'uscita. Alla fine, sarebbe arrivato un fiume di miseria e lacrime. Tepper in realtà è
cresciuto in un centro di riabilitazione dalla droga a Madrid, così i suoi migliori amici sono
stati ragazzi recuperati dalla droga. (Per la cronaca, ha scritto una storia affascinante sulla
sua vita precedente e sta cercando un editore.) Il suo spagnolo è dunque impeccabile, e lo
ha usato per richiedere delle informazioni sui programmi di austerity spagnoli. Fino al
giorno in cui il governo ha fatto un elenco di cinque persone, compreso il nostro Jonathan,
denominato i "I nemici della Spagna", nel quale puntualmente si consigliava che queste
persone non dovevano essere interpellate o invitate a nessun evento.

Come si è visto, il vero nemico era il governo precedente. Lo sapevamo (e lo abbiamo
scritto) che la situazione era peggiore rispetto ai dati pubblicati, ma fino a quando il nuovo
governo non è salito al potere e ha cominciato a rivelare la vera condizione del paese, non
avevamo idea della dimensione del problema. Il governo precedente aveva falsato i dati.
Finora, sembra che ci siano riusciti senza l'aiuto di Goldman Sachs (!)

In una decina di giorni avrò un'analisi dettagliata da fornirvi su tutto questo per gentile
concessione di alcuni amici, ma ora cerchiamo comunque di commentare alcuni dei punti
più salienti. Il vero rapporto debito pubblico/ PIL spagnolo non è del 60% ma è molto più
vicino al 90%, e forse ancora di più quando si contano le varie e diverse garanzie del
governo federale sui debiti delle amministrazioni locali, la maggior parte dei quali
semplicemente non saranno pagati. Le banche spagnole sono miseramente sott'acqua, e
tutto ciò con svalutazioni mark to market sui debiti che non raggiungono nemmeno la metà
di quello che in realtà dovrebbero essere. Se il mercato immobiliare spagnolo dovesse
scendere tanto quanto è accaduto con la bolla immobiliare negli Stati Uniti (e lo farà, e
forse anche di più), le valutazioni scenderanno del 50%. Il livello di cementificazione è
stato spettacolare, con una casa costruita per ogni persona come se la popolazione
continuasse a crescere. Sappiamo che la disoccupazione è del 23%, con la
disoccupazione giovanile oltre il 50%. Ecc, ecc. Potremmo dilungarci per 50 pagine (che è
quello che io farò) descrivendo la terribile angoscia che c'è in Spagna.

E tutto questo ci porta a questa settimana. E' stato solo poche settimane fa, che la
maggior parte noi ed anche il tuo umile analista, pensava che la BCE aveva acquistato un
po' di tempo con il suo "shock and awe" da un 1 trilione di euro (LTRO). Un sacco di
analisi dicevano che ci sarebbe stato almeno un anno, per poter mettere in atto i
programmi per affrontare la crisi in arrivo.

Tuttavia ora potremmo esserci rapidamente avvicinati al Bang! momento in cui i mercati
semplicemente si rifiutano di credere nella potenza di fuoco di qualsiasi entità governativa.
E' successo con la Grecia e in tutte le crisi passate del debito. Le cose vanno più o meno
lisce fino a quando, come Ken Rogoff e Carmen Reinhart hanno ben descritto in This Time
is Different, ci svegliamo una mattina per scoprire che Mr. Market ha apparentemente
perso ogni interesse nel finanziare un paese ad un livello di tassi di interesse
credibilmente sostenibile. Quando i tassi di interesse sono arrivati al 15% in Grecia, anche
i politici europei dovettero capire che aritmeticamente la Grecia non aveva alcuna
speranza di ripagare il suo debito.

Quando i tassi sono saliti lo scorso anno a quasi il 7% per l'Italia e al 6% per la Spagna,
prima che la BCE scatenasse la politica della monetizzazione, questi due paesi si stavano
avvicinando ai limiti della sostenibilità. I tassi sono scesi quando la BCE ha acquistato
direttamente o a progettato l'acquisto delle obbligazioni dei due paesi. Ma ora l'effetto
LTRO sembra averli portati fuori controllo; ieri i tassi di interesse per le obbligazioni
decennali spagnole sono saliti di nuovo al 5,99%. C'è in programma una grande asta per
le obbligazioni spagnole decennali la prossima settimana, alla quale il mercato sta
chiaramente guardando con un po' di preoccupazione. Nel frattempo, i tassi di interesse
italiani non stanno aumentando, il che dimostra che l'ansia è ora chiaramente orientata
sulla Spagna.

(Quello che segue ora è un mix di fatti, come li ho letti uniti a dei miei commenti. Devo
ammettere che potrei aver aggiunto delle informazioni in più rispetto a quanto ho letto,
poiché alle 3 del mattino incomincio a soffrire di strabismo,il che è anche giustificato. C'è
comunque una notevole quantità di informazioni che mi indicano che non sono
completamente fuori strada …)


 Absolute Return Partners di Niels C. Jensen - www.arpllp.com - è la società partner di
                      John Mauldin per il mercato Europeo.
Horo Capital - www.horocapital.it - è il partner di Absolute Return Partners per il
                                   mercato Italiano.

                          Tel. 02 89096674 - rcarraro@horocapital.it


La Spagna è sempre più "esausta"

Mi sono imbattuto in questa prelibatezza su typicallyspanish.com e le mie antenne si sono
drizzate. Il punto chiave è il secondo paragrafo. (Hacienda è il nome del ministero delle
finanze spagnolo, anche conosciuto come la Agencia Estatal de Administración
Tributaria.)

"La Spagna ha totalizzato nel 2011 in Europa, la maggior perdita di numero di lavoratori
autonomi. Un lavoratore autonomo su due era spagnolo. Sette lavoratori autonomi su dieci
in Spagna non hanno persone alle proprie dipendenze. Nel 2011 l'Europa ha perso un
totale di 203,200 lavoratori autonomi, lo 0,6% in meno rispetto al 2010.

"Dopo la notizia che le transazioni commerciali in contanti oltre i 2500 € sono state vietate,
la Hacienda ha detto che non multerà nessuno che ammetterà di aver effettuato
pagamenti superiori ai 2500 € nel corso dei tre mesi precedenti. Questo limite sui contanti
è parte del piano governativo anti-frode che è stato approvato oggi, Venerdì. Gli spagnoli
che hanno un conto corrente bancario al di fuori del paese, ora devono obbligatoriamente
informare la Hacienda. Il governo spera che le sue misure anti-frode porteranno 8.171
milioni € nelle casse dello stato."

I miei concittadini americani diranno a se stessi, "E allora? Dobbiamo dichiarare i nostri
conti bancari esteri, e le operazioni in contanti di importo elevato vengono registrate". Ma
caro lettore, questo è molto diverso. Questa per la Spagna è nuova legge sul controllo
valutario e i campanelli d'allarme stanno suonando in tutta l'Europa.

Prima di tutto, si noti che la Grecia non ha mai tentato di imporre ai suoi cittadini di
segnalare le operazioni in contanti o di elencare i depositi in valuta estera. Questo rivela la
profonda disperazione del nuovo governo spagnolo. Il governo ha le spalle contro il muro.
Loro sanno che non riusciranno a raccogliere le tasse di cui hanno bisogno, ma stanno
cercando comunque di dimostrare al resto d'Europa (leggasi Germania) che stanno
facendo tutto il possibile.

Mercoledì, il ministro degli interni spagnolo ha introdotto nuove misure per contrastare i
complotti che utilizzano il metodo della "guerriglia urbana" per incitare le proteste. E i
giornali locali continuano a riportare le parole degli economisti, i quali sottolineano che gli
sforzi per soddisfare le richieste di austerità tedesca serviranno solo a far peggiorare
l'economia, ed inoltre il governo non sta prendendo in considerazione l'opposizione dei
sindacati. "La Germania è il problema". Mi duole dire questo (ma lo è veramente), questo
già lo stavamo scrivendo, non molto tempo fa, in merito alla Grecia. Stiamo assistendo a
delle dimostrazioni, che tendono a sfociare in sommosse.

In secondo luogo, passiamo in rassegna quello che ho scritto un mese fa. Ho notato che il
denaro proveniente dall'LTRO è stato utilizzato dalle banche spagnole per comprare il
debito governativo spagnolo (e le banche italiane stavano facendo lo stesso con il debito
del governo italiano, ecc.) L'intenzione era quella di aiutare in particolare i due paesi e in
generale l'Europa, finanziando i loro debiti e consentire allo stesso tempo alle banche di
rafforzare il proprio capitale. Ma questo porterà alla conseguenza non voluta di facilitare la
rottura della zona euro, in quanto aiuta a tenere il debito spagnolo e italiano nei libri
contabili delle banche tedesche e francesi.

L'unica ragione per la Germania e la Francia di voler curare la Grecia, nasceva dal fatto
che le loro banche avevano così tanto debito greco nei loro bilanci da renderle in molti casi
insolventi. Salvare direttamente le banche sarebbe stato troppo costoso, quindi meglio
(hanno pensato i leader europei) farlo attraverso i fondi di salvataggio creati con garanzie
da parte dei vari governi (che è un modo per farlo di nascosto con i soldi dei contribuenti)
e della Banca centrale europea. Una crisi è stata evitata e c'è stato un default più o meno
ordinato della Grecia, che chiunque si fosse preso la briga di guardare i suoi conti avrebbe
capito con largo anticipo che sarebbe arrivato.

Un ulteriore nota: il prestito della Banca centrale europea, a favore delle banche spagnole,
è raddoppiato il mese scorso, "rivelando una pericolosa dipendenza da questi
finanziamenti di emergenza, che lo scorso Venerdì hanno scatenato delle turbolenze sui
mercati finanziari." (The Telegraph) E il mercato azionario spagnolo è sotto di circa il 30%
rispetto all'anno scorso.

Così, nello sforzo di fare in modo che tutti paghino le tasse e di fermare la frode fiscale, il
governo spagnolo sta per scoprire quali dei suoi cittadini hanno trasferito i loro soldi al di
fuori della Spagna. E cerchiamo di essere chiari, i soldi sono stati portati fuori dalle banche
della Spagna e del Portogallo (e in certa misura anche dall'Italia), così come sta ancora
facendo oggi la Grecia.

E sarà molto più facile di quanto si possa pensare tenere traccia del il denaro offshore. Ne
sono certo, alcune persone hanno convertito i loro soldi in contanti e poi li hanno trasferiti
fuori dal paese. Altri invece hanno semplicemente trasferito il denaro, lasciando così una
traccia del movimento. Le autorità bancarie spagnole possono facilmente richiedere e
ottenere queste informazioni, e le banche potranno per caso dire di no alle autorità? La
Spagna non riscuote le tasse dai suoi cittadini se questi sono residenti in un paese
straniero (come invece gli Stati Uniti fanno), ma può invece tassare tutti coloro che vivono
in Spagna. E se tu vivi in Spagna e decidi di diversificare il tuo rischio in altri paesi? Non
conosco molto bene il diritto tributario spagnolo, ma devo ragionevolmente supporre che si
sia obbligati a segnalare tutti i redditi, qualunque sia la fonte. (Altrimenti se fosse legale
non segnalare gli investimenti all'estero, non ci sarebbe nessuno che investe con le
banche spagnole, broker e consulenti di investimento e quindi in quel caso tutti vorrebbero
investire al di fuori del paese.)

Permettetemi di azzardare una modesta previsione: penso che vedremo in modo
improvviso, un sostanziale bisogno di denaro contante in alcuni paesi "periferici", in quanto
ora i cittadini non vogliono lasciare alcuna traccia mentre cercano di effettuare l'apertura di
conti bancari esteri. Che cosa tratterrà l'Italia nel fare quello che ha fatto la Spagna? O il
Portogallo? O la Francia? O la Germania?

Vorrei essere chiaro su una cosa. Non sto suggerendo che le persone non dovrebbero
pagare le loro tasse. Se si sceglie di vivere in un paese, si devono pagare le tasse che
vengono richieste. Ciò che la Spagna sta semplicemente cercando di fare è di far si che
tutti i loro cittadini paghino la giusta quantità di tasse. Se si fosse già raggiunto il 100% di
chi rispetta la legge non ci sarebbe necessità, come la Spagna sta facendo, di emanare
nuove leggi. E lo stesso vale per gli Stati Uniti. Le nostre sanzioni sono piuttosto dure se
non si pagano le tasse, e probabilmente molto di più, provo ad indovinare, che nella
maggior parte d'Europa. In più di un'occasione ho potuto notare che in Italia, lo sport
nazionale è l'evasione fiscale.

I miei amici mi dicono che in Spagna tantissime transazioni commerciali avvengono per
contanti. Ma questa è anche la situazione negli Stati Uniti e quasi dovunque vado. Ci sono
un sacco di tassisti (ehm) "indipendenti", servizi, ecc. che accettano solo contanti. Forse
dichiarano tutto, ma non mi sono mai preoccupato di chiederglielo. (Quando facevo il
cameriere al college, ho dichiarato tutte le mie mance? Mi veniva richiesto di dichiarare un
importo minimo di reddito per ogni ora lavorata, ma ho dichiarato tutto? Poiché sono
passati 40 anni, ormai posso ammettere di non avere dichiarato pochi dollari qua e là.)

Immagino che ci siano, questo fine settimana, un bel po' di cittadini spagnoli che
probabilmente non dormiranno sonni tranquilli. E ancora più persone, in altri paesi,
saranno irrequieti. Se anche il prossimo mese in Europa, non si verificheranno movimenti
inusuali sui contanti, allora io dovrò fare le mie scuse alle popolazioni periferiche
dell'Europa per aver dubitato sulla loro buona volontà nel pagare le tasse.

Torniamo al punto centrale. La Spagna è troppo grande per fallire e troppo grande per
essere salvata. I mercati obbligazionari stanno chiaramente diventando nervosi, molto
prima di quanto si poteva prevedere. La Spagna sta chiaramente tentando di dimostrare,
che farà tutto quanto in suo potere per cercare di rispettare le nuove regole di austerità
europea. Ma il primo ministro Mariano Rajoy ha avvertito che l'attuale situazione ha creato
"un circolo vizioso che sta strangolando la Spagna".

Rajoy ha pronunciato un discorso molto diretto al Parlamento, sostenendo che era "chiaro
come la luce del giorno" che la Spagna non avrebbe avuto bisogno di un salvataggio in
stile greco. Ma nel riconoscere che il paese sta perdendo la fiducia dei mercati, ha fatto
appello agli altri leader europei nell'essere "attenti con le loro osservazioni" e ricordare che
"quello che è bene per la Spagna è bene anche per gli altri paesi della zona euro." (The
Telegraph di Londra)

Si può verificare la quantità di denaro che la Spagna avrà bisogno di rifinanziare il
prossimo anno ed in contemporanea esaminare la loro capacità finanziaria, e poi
analizzare quanto possa essere aiutata dalla comunità europea anche prendendo in
considerazione le nuove strutture proposte, ed arrivare velocemente alla conclusione che,
se il mercato va in crisi, non ci sono semplicemente abbastanza soldi per salvare la
Spagna!

L'unica possibile soluzione che vedo è che la Banca centrale europea decida di intervenire
con qualche nuovo programma. Il presidente della Bce Mario Draghi ha dimostrato una
forte capacità di elaborare nuove modalità molto creative per procrastinare la situazione.
Dal suo libro dei trucchi, deve trovare i soldi per salvare la Spagna. Come ha sottolineato il
suo collega della banca centrale Ben Bernanke, Mario ha una macchina da stampa. E con
il LTRO ha dimostrato che sa dove si trova e come usarla.

La Bundesbank tedesca sta dicendo nel modo più forte possibile, "QE? Nein! "Ma io conto
solo due voti tedeschi, tra i 23 che compongono il comitato esecutivo della BCE. La
Spagna sta dimostrando, ai suoi fratelli e sorelle europei, che sta facendo tutto il possibile.
E la chiara affermazione è che "Noi non siamo la Grecia". E "Noi abbiamo bisogno del
vostro aiuto e lo meritiamo." Ancora ieri, Rajoy ha ancora sottolineato che "ciò che è bene
per la Spagna è bene anche per gli altri paesi della zona euro".

Uno non dovrebbe mai sottovalutare la volontà dei politici, che sono in modo viscerale
impegnati in una certa azione (in questo caso l'unità europea), nello spendere i soldi di
qualcun altro al fine di raggiungere quell'obiettivo. Specialmente se quel denaro è una
tassa nascosta, sotto forma di monetizzazione del debito.

I mercati stanno cercando di capire i tempi della prossima ampia monetizzazione del
debito spagnolo (ed eventualmente di quello italiano?). I tedeschi gridano che questa è
una politica inflazionistica, e per loro probabilmente lo sarà. Ma la maggior parte del resto
d'Europa è nella morsa della deflazione. La Spagna è chiaramente in una classica
trappola di liquidità keynesiana. Questo è ciò che può accadere quando si hanno
economie molto diverse tra loro, che operano però sotto lo stesso regime monetario.
Questa non è semplicemente una crisi bancaria o del debito sovrano, si tratta invece di un
enorme squilibrio commerciale e di grandi differenze nella produttività del lavoro. Lo
squilibrio commerciale tra il sud - Portogallo, Spagna, Italia e Grecia - e il nord (soprattutto
la Germania) deve essere risolto prima che si possa avere una qualsiasi risoluzione della
crisi economica. Questo è un confronto uno contro l'altro, sulla quale sembra che i politici
europei ci abbiano dormito sopra.

Ci sarà il tentativo di creare una sorta di fondo per acquistare il debito spagnolo, ma
sicuramente non sarà sufficiente. E dati gli ultimi movimenti del mercato, potrebbe non
succedere abbastanza in fretta. Non mi sorprenderebbe se la BCE facesse la promessa di
un fondo, come pretesto per agire prima.

E sì, questo abbasserà il valore dell'euro. Dovremo vedere quanto l'Europa è disposta a
spingersi in questo percorso. Molto presto la Grecia farà nuovamente default (sono in una
situazione di depressione e ci sarà un'elezione nazionale ai primi di maggio), il salvataggio
del Portogallo è ancora in corso, e gli irlandesi sono stufi di dover rimborsare i tedeschi, gli
inglesi e i francesi, per effettuare il salvataggio delle loro banche che sono fallite. Pensate
che la fatica dei salvataggi non stia crescendo tra gli elettori europei? Restate sintonizzati
...


Quaderno di Ricerca: Oro e strumenti di investimento

Titolo: L'oro e gli strumenti di investimento (studio a supporto delle scelte di
investimento) http://www.scribd.com/doc/87954550
Estratto: Lo studio costituisce un'utile guida per tutti coloro che desiderano diversificare i
propri investimenti con l'oro. La ricerca esamina Etf/Etc,      azioni di società minerarie,
lingotti e monete, fornendo suggerimenti pratici a supporto delle proprie scelte di
investimento.
Pagine: 112
Analisti: Andrea Lawford e Maurizio Mazziero
Edizione: Mazziero Research
Supporto: Pdf inviato mediante mail
Nota: Lo studio è frutto di una ricerca indipendente, gli emittenti di strumenti di
investimento e le aziende menzionate nell'analisi non corrispondono, in nessun modo e a
nessun titolo, finanziamenti o bonus agli autori e alla Mazziero Research.
I lettori di Scenari Finanziari possono acquistare la ricerca al prezzo di 69 Euro (iva
compresa) anziché 99 Euro, comprensiva di 3 aggiornamenti trimestrali e un colloquio
telefonico di 30 minuti con uno degli analisti di Mazziero Research - inviando una mail a:
(mmazziero@gmail.com) - e segnalando nella mail di essere un lettore di Scenari
Finanziari.

La nuova forza lavoro

Finirò questa lettera con ciò che avevo intenzione di scrivere in origine e spero di porterla
continuare la prossima settimana. Negli Stati Uniti e in gran parte del mondo sviluppato, il
lavoro e l'occupazione stanno cambiando sotto i nostri occhi. Quando la generazione dei
baby boomers raggiungerà l'età pensionabile e scoprirà che uno non potrà permettersi di
andare in pensione o che non vorrà andare in pensione, a quel punto l'effetto "trickle-
down" per i giovani lavoratori diventerà evidente dai dati.

Vediamo tre grafici (sui quali John Hussman, ha richiamato la nostra attenzione e sui quali
mi ha chiesto di guardare i dettagli). Il primo mostra il livello di occupazione negli Stati Uniti
negli ultimi cinque anni. L'area grigia è il periodo ufficiale di recessione. La crescita
dell'occupazione dalla fine della recessione è stata di solo poche centinaia di migliaia di
posti di lavoro al mese, ma dal momento che l'occupazione è un indicatore lagging, si può
affermare che abbiamo recuperato 4 milioni di posti di lavoro dal minimo toccato alla fine
del 2009 o circa 2 milioni di posti di lavoro dal 3° trimestre del 2009. Dipende tutto da dove
si desidera iniziare il conteggio. Ma siamo ancora sotto di circa 4,5 milioni di posti
dall'inizio della recessione. Questo è stato il più lento "recupero" dalla fine della seconda
guerra mondiale.




Ora guardiamo il grafico successivo. Questo è il livello di occupazione per le persone con
un età superiore ai 55 anni. Si noti che questo è continuato ad aumentare per tutto il
periodo della recessione e soprattutto dopo. Le persone sopra i 55 hanno visto il loro
totale innalzamento del livello di occupazione di circa 4 milioni di posti di lavoro dall'inizio
della recessione, e di oltre 3 milioni di posti di lavoro dal terzo trimestre del 2009. In
qualsiasi modo la si guardi, gli over 55 hanno visto il loro livello di posti di lavoro migliorare
rispetto a coloro che sono più giovani. Se si prende come punto di partenza la fine del
terzo trimestre, la generazione Boomer ha visto il numero posti di lavoro crescere a 3
milioni, mentre il totale dei posti di lavoro sono aumentati di soli 2 milioni!




E guardiamo anche l'ultimo grafico prima di cambiare argomento. La settimana scorsa
abbiamo visto negli Stati Uniti, che il tasso di partecipazione (la percentuale della
popolazione che ha un lavoro o che vuole un lavoro) da un decennio a questa parte è in
calo, e soprattutto dopo la fine della recessione. È possibile attribuire una elevata
percentuale dell'apparente diminuzione della disoccupazione, alla caduta del tasso di
partecipazione.

Il grafico successivo rappresenta il tasso di partecipazione delle persone che hanno più di
65 anni. Il loro tasso di partecipazione è in aumento. Il grafico mostra un po' di "rumore",
ma la tendenza è chiara. Nolente o dolente, i lavoratori anziani devono rimanere più a
lungo nel mondo del lavoro. E, data la crescita dell'occupazione piuttosto scarsa, stanno
prendendo i posti di lavoro che normalmente vengono dati ai lavoratori più giovani, e
questo è il motivo per il quale stiamo assistendo, tra questi ultimi, a dei più alti tassi di
disoccupazione. Entreremo nel perché di questo la prossima settimana, ma molto di
questo ha a che fare con le competenze.
Un piccolo problema con le mie scarpe di camoscio blu

Il mio programma di viaggio è piuttosto frenetico, e io sarò in giro circa 22 dei prossimi 26
giorni. Solo negli Stati Uniti, e questo è più sopportabile per il mio corpo, ma i viaggi in
aereo hanno perso da lungo tempo l'aspetto romantico. La sicurezza aeroportuale può
prendersi gran parte del divertimento del viaggio, per non parlare del tempo. Oggi mi sono
perso nei miei pensieri, pensando a questa lettera mentre facevo la fila. Sono passato
attraverso il metal detector, come ho fatto centinaia di volte, tirando fuori il portatile,
togliendomi il cappotto e le scarpe, svuotando le tasche, ecc. Solo che questa volta mi ero
dimenticato le scarpe. Così mi sono guardato i piedi. Erano ancora li, le avevo addosso.

E' il momento di premere il pulsante di invio. E' ancora una volta è molto tardi, ma penso di
poter riuscire a dormire un po' di più qui a Frisco, così mi potrò riprendere in modo
regolare. Abbiate una grande settimana.

Il tuo analista che è orgoglioso di far parte della generazione dei Boomer che lavorano,




John Mauldin
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La guerra per la Spagna

  • 1. SCENARI FINANZIARI JOHN MAULDIN'STHOUGHTS FROM THE FRONTLINE Newsletter settimanale - Versione Italiana a cura di Horo Capital La guerra per la Spagna di John Mauldin | 14 aprile 2012 - Anno 3 - Numero 15 In questo numero: La guerra per la Spagna La Spagna è sempre più "esausta" "Noi non siamo la Grecia" La nuova forza lavoro Un piccolo problema con le mie scarpe di camoscio blu Sono seriamente intenzionato questa settimana ad ignorare la Spagna. Veramente, l'ho fatto davvero. Avevo già programmato la mia lettera in tutto e per tutto, ma poi alcune notizie hanno attirato la mia attenzione, e più riflettevo su di loro, più mi rendevo conto che la mossa fatta dalla BCE per procrastinare il problema di almeno un anno, ossia la recente politica del LTRO da un trilione di euro, sta invece consumando i suoi effetti molto più velocemente di quanto il presidente della Bce, Draghi, avesse in mente quando ha lanciato l'operazione. Dobbiamo fare semplicemente attenzione a ciò che la Spagna ha fatto questa settimana, che con mia grande sorpresa, sembra essere sfuggita all'attenzione dei media più importanti. Quale potrà essere considerato un punto di non ritorno, dai futuri storici, quando sarà analizzato questo periodo. Poi aggiungeremo alcuni dettagli sulla situazione occupazionale degli Stati Uniti, a partire da alcuni dati piuttosto scioccanti. Quello che vedremo è che per la maggior parte delle persone negli Stati Uniti il livello occupazionale non è aumentato, anche se l'occupazione complessiva è aumentata di 2 milioni di posti di lavoro dalla fine della recessione del 2009. E ci sono altri elementi interessanti. Davvero stiamo per vedere scomparire 2 miliardi di posti di lavoro nei prossimi 30 anni? La guerra per la Spagna Nel mio libro Endgame, scritto con il mio co-autore Jonathan Tepper, ho dedicato un capitolo ai problemi che la Spagna stava affrontando. Era per noi evidente, mentre scrivevamo alla fine del 2010, che per la Spagna non era davvero facile trovare una via d'uscita. Alla fine, sarebbe arrivato un fiume di miseria e lacrime. Tepper in realtà è cresciuto in un centro di riabilitazione dalla droga a Madrid, così i suoi migliori amici sono stati ragazzi recuperati dalla droga. (Per la cronaca, ha scritto una storia affascinante sulla sua vita precedente e sta cercando un editore.) Il suo spagnolo è dunque impeccabile, e lo ha usato per richiedere delle informazioni sui programmi di austerity spagnoli. Fino al giorno in cui il governo ha fatto un elenco di cinque persone, compreso il nostro Jonathan, denominato i "I nemici della Spagna", nel quale puntualmente si consigliava che queste persone non dovevano essere interpellate o invitate a nessun evento. Come si è visto, il vero nemico era il governo precedente. Lo sapevamo (e lo abbiamo scritto) che la situazione era peggiore rispetto ai dati pubblicati, ma fino a quando il nuovo governo non è salito al potere e ha cominciato a rivelare la vera condizione del paese, non avevamo idea della dimensione del problema. Il governo precedente aveva falsato i dati. Finora, sembra che ci siano riusciti senza l'aiuto di Goldman Sachs (!) In una decina di giorni avrò un'analisi dettagliata da fornirvi su tutto questo per gentile
  • 2. concessione di alcuni amici, ma ora cerchiamo comunque di commentare alcuni dei punti più salienti. Il vero rapporto debito pubblico/ PIL spagnolo non è del 60% ma è molto più vicino al 90%, e forse ancora di più quando si contano le varie e diverse garanzie del governo federale sui debiti delle amministrazioni locali, la maggior parte dei quali semplicemente non saranno pagati. Le banche spagnole sono miseramente sott'acqua, e tutto ciò con svalutazioni mark to market sui debiti che non raggiungono nemmeno la metà di quello che in realtà dovrebbero essere. Se il mercato immobiliare spagnolo dovesse scendere tanto quanto è accaduto con la bolla immobiliare negli Stati Uniti (e lo farà, e forse anche di più), le valutazioni scenderanno del 50%. Il livello di cementificazione è stato spettacolare, con una casa costruita per ogni persona come se la popolazione continuasse a crescere. Sappiamo che la disoccupazione è del 23%, con la disoccupazione giovanile oltre il 50%. Ecc, ecc. Potremmo dilungarci per 50 pagine (che è quello che io farò) descrivendo la terribile angoscia che c'è in Spagna. E tutto questo ci porta a questa settimana. E' stato solo poche settimane fa, che la maggior parte noi ed anche il tuo umile analista, pensava che la BCE aveva acquistato un po' di tempo con il suo "shock and awe" da un 1 trilione di euro (LTRO). Un sacco di analisi dicevano che ci sarebbe stato almeno un anno, per poter mettere in atto i programmi per affrontare la crisi in arrivo. Tuttavia ora potremmo esserci rapidamente avvicinati al Bang! momento in cui i mercati semplicemente si rifiutano di credere nella potenza di fuoco di qualsiasi entità governativa. E' successo con la Grecia e in tutte le crisi passate del debito. Le cose vanno più o meno lisce fino a quando, come Ken Rogoff e Carmen Reinhart hanno ben descritto in This Time is Different, ci svegliamo una mattina per scoprire che Mr. Market ha apparentemente perso ogni interesse nel finanziare un paese ad un livello di tassi di interesse credibilmente sostenibile. Quando i tassi di interesse sono arrivati al 15% in Grecia, anche i politici europei dovettero capire che aritmeticamente la Grecia non aveva alcuna speranza di ripagare il suo debito. Quando i tassi sono saliti lo scorso anno a quasi il 7% per l'Italia e al 6% per la Spagna, prima che la BCE scatenasse la politica della monetizzazione, questi due paesi si stavano avvicinando ai limiti della sostenibilità. I tassi sono scesi quando la BCE ha acquistato direttamente o a progettato l'acquisto delle obbligazioni dei due paesi. Ma ora l'effetto LTRO sembra averli portati fuori controllo; ieri i tassi di interesse per le obbligazioni decennali spagnole sono saliti di nuovo al 5,99%. C'è in programma una grande asta per le obbligazioni spagnole decennali la prossima settimana, alla quale il mercato sta chiaramente guardando con un po' di preoccupazione. Nel frattempo, i tassi di interesse italiani non stanno aumentando, il che dimostra che l'ansia è ora chiaramente orientata sulla Spagna. (Quello che segue ora è un mix di fatti, come li ho letti uniti a dei miei commenti. Devo ammettere che potrei aver aggiunto delle informazioni in più rispetto a quanto ho letto, poiché alle 3 del mattino incomincio a soffrire di strabismo,il che è anche giustificato. C'è comunque una notevole quantità di informazioni che mi indicano che non sono completamente fuori strada …) Absolute Return Partners di Niels C. Jensen - www.arpllp.com - è la società partner di John Mauldin per il mercato Europeo.
  • 3. Horo Capital - www.horocapital.it - è il partner di Absolute Return Partners per il mercato Italiano. Tel. 02 89096674 - rcarraro@horocapital.it La Spagna è sempre più "esausta" Mi sono imbattuto in questa prelibatezza su typicallyspanish.com e le mie antenne si sono drizzate. Il punto chiave è il secondo paragrafo. (Hacienda è il nome del ministero delle finanze spagnolo, anche conosciuto come la Agencia Estatal de Administración Tributaria.) "La Spagna ha totalizzato nel 2011 in Europa, la maggior perdita di numero di lavoratori autonomi. Un lavoratore autonomo su due era spagnolo. Sette lavoratori autonomi su dieci in Spagna non hanno persone alle proprie dipendenze. Nel 2011 l'Europa ha perso un totale di 203,200 lavoratori autonomi, lo 0,6% in meno rispetto al 2010. "Dopo la notizia che le transazioni commerciali in contanti oltre i 2500 € sono state vietate, la Hacienda ha detto che non multerà nessuno che ammetterà di aver effettuato pagamenti superiori ai 2500 € nel corso dei tre mesi precedenti. Questo limite sui contanti è parte del piano governativo anti-frode che è stato approvato oggi, Venerdì. Gli spagnoli che hanno un conto corrente bancario al di fuori del paese, ora devono obbligatoriamente informare la Hacienda. Il governo spera che le sue misure anti-frode porteranno 8.171 milioni € nelle casse dello stato." I miei concittadini americani diranno a se stessi, "E allora? Dobbiamo dichiarare i nostri conti bancari esteri, e le operazioni in contanti di importo elevato vengono registrate". Ma caro lettore, questo è molto diverso. Questa per la Spagna è nuova legge sul controllo valutario e i campanelli d'allarme stanno suonando in tutta l'Europa. Prima di tutto, si noti che la Grecia non ha mai tentato di imporre ai suoi cittadini di segnalare le operazioni in contanti o di elencare i depositi in valuta estera. Questo rivela la profonda disperazione del nuovo governo spagnolo. Il governo ha le spalle contro il muro. Loro sanno che non riusciranno a raccogliere le tasse di cui hanno bisogno, ma stanno cercando comunque di dimostrare al resto d'Europa (leggasi Germania) che stanno facendo tutto il possibile. Mercoledì, il ministro degli interni spagnolo ha introdotto nuove misure per contrastare i complotti che utilizzano il metodo della "guerriglia urbana" per incitare le proteste. E i giornali locali continuano a riportare le parole degli economisti, i quali sottolineano che gli sforzi per soddisfare le richieste di austerità tedesca serviranno solo a far peggiorare l'economia, ed inoltre il governo non sta prendendo in considerazione l'opposizione dei sindacati. "La Germania è il problema". Mi duole dire questo (ma lo è veramente), questo già lo stavamo scrivendo, non molto tempo fa, in merito alla Grecia. Stiamo assistendo a delle dimostrazioni, che tendono a sfociare in sommosse. In secondo luogo, passiamo in rassegna quello che ho scritto un mese fa. Ho notato che il denaro proveniente dall'LTRO è stato utilizzato dalle banche spagnole per comprare il debito governativo spagnolo (e le banche italiane stavano facendo lo stesso con il debito del governo italiano, ecc.) L'intenzione era quella di aiutare in particolare i due paesi e in
  • 4. generale l'Europa, finanziando i loro debiti e consentire allo stesso tempo alle banche di rafforzare il proprio capitale. Ma questo porterà alla conseguenza non voluta di facilitare la rottura della zona euro, in quanto aiuta a tenere il debito spagnolo e italiano nei libri contabili delle banche tedesche e francesi. L'unica ragione per la Germania e la Francia di voler curare la Grecia, nasceva dal fatto che le loro banche avevano così tanto debito greco nei loro bilanci da renderle in molti casi insolventi. Salvare direttamente le banche sarebbe stato troppo costoso, quindi meglio (hanno pensato i leader europei) farlo attraverso i fondi di salvataggio creati con garanzie da parte dei vari governi (che è un modo per farlo di nascosto con i soldi dei contribuenti) e della Banca centrale europea. Una crisi è stata evitata e c'è stato un default più o meno ordinato della Grecia, che chiunque si fosse preso la briga di guardare i suoi conti avrebbe capito con largo anticipo che sarebbe arrivato. Un ulteriore nota: il prestito della Banca centrale europea, a favore delle banche spagnole, è raddoppiato il mese scorso, "rivelando una pericolosa dipendenza da questi finanziamenti di emergenza, che lo scorso Venerdì hanno scatenato delle turbolenze sui mercati finanziari." (The Telegraph) E il mercato azionario spagnolo è sotto di circa il 30% rispetto all'anno scorso. Così, nello sforzo di fare in modo che tutti paghino le tasse e di fermare la frode fiscale, il governo spagnolo sta per scoprire quali dei suoi cittadini hanno trasferito i loro soldi al di fuori della Spagna. E cerchiamo di essere chiari, i soldi sono stati portati fuori dalle banche della Spagna e del Portogallo (e in certa misura anche dall'Italia), così come sta ancora facendo oggi la Grecia. E sarà molto più facile di quanto si possa pensare tenere traccia del il denaro offshore. Ne sono certo, alcune persone hanno convertito i loro soldi in contanti e poi li hanno trasferiti fuori dal paese. Altri invece hanno semplicemente trasferito il denaro, lasciando così una traccia del movimento. Le autorità bancarie spagnole possono facilmente richiedere e ottenere queste informazioni, e le banche potranno per caso dire di no alle autorità? La Spagna non riscuote le tasse dai suoi cittadini se questi sono residenti in un paese straniero (come invece gli Stati Uniti fanno), ma può invece tassare tutti coloro che vivono in Spagna. E se tu vivi in Spagna e decidi di diversificare il tuo rischio in altri paesi? Non conosco molto bene il diritto tributario spagnolo, ma devo ragionevolmente supporre che si sia obbligati a segnalare tutti i redditi, qualunque sia la fonte. (Altrimenti se fosse legale non segnalare gli investimenti all'estero, non ci sarebbe nessuno che investe con le banche spagnole, broker e consulenti di investimento e quindi in quel caso tutti vorrebbero investire al di fuori del paese.) Permettetemi di azzardare una modesta previsione: penso che vedremo in modo improvviso, un sostanziale bisogno di denaro contante in alcuni paesi "periferici", in quanto ora i cittadini non vogliono lasciare alcuna traccia mentre cercano di effettuare l'apertura di conti bancari esteri. Che cosa tratterrà l'Italia nel fare quello che ha fatto la Spagna? O il Portogallo? O la Francia? O la Germania? Vorrei essere chiaro su una cosa. Non sto suggerendo che le persone non dovrebbero pagare le loro tasse. Se si sceglie di vivere in un paese, si devono pagare le tasse che vengono richieste. Ciò che la Spagna sta semplicemente cercando di fare è di far si che tutti i loro cittadini paghino la giusta quantità di tasse. Se si fosse già raggiunto il 100% di chi rispetta la legge non ci sarebbe necessità, come la Spagna sta facendo, di emanare
  • 5. nuove leggi. E lo stesso vale per gli Stati Uniti. Le nostre sanzioni sono piuttosto dure se non si pagano le tasse, e probabilmente molto di più, provo ad indovinare, che nella maggior parte d'Europa. In più di un'occasione ho potuto notare che in Italia, lo sport nazionale è l'evasione fiscale. I miei amici mi dicono che in Spagna tantissime transazioni commerciali avvengono per contanti. Ma questa è anche la situazione negli Stati Uniti e quasi dovunque vado. Ci sono un sacco di tassisti (ehm) "indipendenti", servizi, ecc. che accettano solo contanti. Forse dichiarano tutto, ma non mi sono mai preoccupato di chiederglielo. (Quando facevo il cameriere al college, ho dichiarato tutte le mie mance? Mi veniva richiesto di dichiarare un importo minimo di reddito per ogni ora lavorata, ma ho dichiarato tutto? Poiché sono passati 40 anni, ormai posso ammettere di non avere dichiarato pochi dollari qua e là.) Immagino che ci siano, questo fine settimana, un bel po' di cittadini spagnoli che probabilmente non dormiranno sonni tranquilli. E ancora più persone, in altri paesi, saranno irrequieti. Se anche il prossimo mese in Europa, non si verificheranno movimenti inusuali sui contanti, allora io dovrò fare le mie scuse alle popolazioni periferiche dell'Europa per aver dubitato sulla loro buona volontà nel pagare le tasse. Torniamo al punto centrale. La Spagna è troppo grande per fallire e troppo grande per essere salvata. I mercati obbligazionari stanno chiaramente diventando nervosi, molto prima di quanto si poteva prevedere. La Spagna sta chiaramente tentando di dimostrare, che farà tutto quanto in suo potere per cercare di rispettare le nuove regole di austerità europea. Ma il primo ministro Mariano Rajoy ha avvertito che l'attuale situazione ha creato "un circolo vizioso che sta strangolando la Spagna". Rajoy ha pronunciato un discorso molto diretto al Parlamento, sostenendo che era "chiaro come la luce del giorno" che la Spagna non avrebbe avuto bisogno di un salvataggio in stile greco. Ma nel riconoscere che il paese sta perdendo la fiducia dei mercati, ha fatto appello agli altri leader europei nell'essere "attenti con le loro osservazioni" e ricordare che "quello che è bene per la Spagna è bene anche per gli altri paesi della zona euro." (The Telegraph di Londra) Si può verificare la quantità di denaro che la Spagna avrà bisogno di rifinanziare il prossimo anno ed in contemporanea esaminare la loro capacità finanziaria, e poi analizzare quanto possa essere aiutata dalla comunità europea anche prendendo in considerazione le nuove strutture proposte, ed arrivare velocemente alla conclusione che, se il mercato va in crisi, non ci sono semplicemente abbastanza soldi per salvare la Spagna! L'unica possibile soluzione che vedo è che la Banca centrale europea decida di intervenire con qualche nuovo programma. Il presidente della Bce Mario Draghi ha dimostrato una forte capacità di elaborare nuove modalità molto creative per procrastinare la situazione. Dal suo libro dei trucchi, deve trovare i soldi per salvare la Spagna. Come ha sottolineato il suo collega della banca centrale Ben Bernanke, Mario ha una macchina da stampa. E con il LTRO ha dimostrato che sa dove si trova e come usarla. La Bundesbank tedesca sta dicendo nel modo più forte possibile, "QE? Nein! "Ma io conto solo due voti tedeschi, tra i 23 che compongono il comitato esecutivo della BCE. La Spagna sta dimostrando, ai suoi fratelli e sorelle europei, che sta facendo tutto il possibile. E la chiara affermazione è che "Noi non siamo la Grecia". E "Noi abbiamo bisogno del
  • 6. vostro aiuto e lo meritiamo." Ancora ieri, Rajoy ha ancora sottolineato che "ciò che è bene per la Spagna è bene anche per gli altri paesi della zona euro". Uno non dovrebbe mai sottovalutare la volontà dei politici, che sono in modo viscerale impegnati in una certa azione (in questo caso l'unità europea), nello spendere i soldi di qualcun altro al fine di raggiungere quell'obiettivo. Specialmente se quel denaro è una tassa nascosta, sotto forma di monetizzazione del debito. I mercati stanno cercando di capire i tempi della prossima ampia monetizzazione del debito spagnolo (ed eventualmente di quello italiano?). I tedeschi gridano che questa è una politica inflazionistica, e per loro probabilmente lo sarà. Ma la maggior parte del resto d'Europa è nella morsa della deflazione. La Spagna è chiaramente in una classica trappola di liquidità keynesiana. Questo è ciò che può accadere quando si hanno economie molto diverse tra loro, che operano però sotto lo stesso regime monetario. Questa non è semplicemente una crisi bancaria o del debito sovrano, si tratta invece di un enorme squilibrio commerciale e di grandi differenze nella produttività del lavoro. Lo squilibrio commerciale tra il sud - Portogallo, Spagna, Italia e Grecia - e il nord (soprattutto la Germania) deve essere risolto prima che si possa avere una qualsiasi risoluzione della crisi economica. Questo è un confronto uno contro l'altro, sulla quale sembra che i politici europei ci abbiano dormito sopra. Ci sarà il tentativo di creare una sorta di fondo per acquistare il debito spagnolo, ma sicuramente non sarà sufficiente. E dati gli ultimi movimenti del mercato, potrebbe non succedere abbastanza in fretta. Non mi sorprenderebbe se la BCE facesse la promessa di un fondo, come pretesto per agire prima. E sì, questo abbasserà il valore dell'euro. Dovremo vedere quanto l'Europa è disposta a spingersi in questo percorso. Molto presto la Grecia farà nuovamente default (sono in una situazione di depressione e ci sarà un'elezione nazionale ai primi di maggio), il salvataggio del Portogallo è ancora in corso, e gli irlandesi sono stufi di dover rimborsare i tedeschi, gli inglesi e i francesi, per effettuare il salvataggio delle loro banche che sono fallite. Pensate che la fatica dei salvataggi non stia crescendo tra gli elettori europei? Restate sintonizzati ... Quaderno di Ricerca: Oro e strumenti di investimento Titolo: L'oro e gli strumenti di investimento (studio a supporto delle scelte di investimento) http://www.scribd.com/doc/87954550 Estratto: Lo studio costituisce un'utile guida per tutti coloro che desiderano diversificare i propri investimenti con l'oro. La ricerca esamina Etf/Etc, azioni di società minerarie, lingotti e monete, fornendo suggerimenti pratici a supporto delle proprie scelte di investimento. Pagine: 112 Analisti: Andrea Lawford e Maurizio Mazziero Edizione: Mazziero Research Supporto: Pdf inviato mediante mail Nota: Lo studio è frutto di una ricerca indipendente, gli emittenti di strumenti di investimento e le aziende menzionate nell'analisi non corrispondono, in nessun modo e a nessun titolo, finanziamenti o bonus agli autori e alla Mazziero Research.
  • 7. I lettori di Scenari Finanziari possono acquistare la ricerca al prezzo di 69 Euro (iva compresa) anziché 99 Euro, comprensiva di 3 aggiornamenti trimestrali e un colloquio telefonico di 30 minuti con uno degli analisti di Mazziero Research - inviando una mail a: (mmazziero@gmail.com) - e segnalando nella mail di essere un lettore di Scenari Finanziari. La nuova forza lavoro Finirò questa lettera con ciò che avevo intenzione di scrivere in origine e spero di porterla continuare la prossima settimana. Negli Stati Uniti e in gran parte del mondo sviluppato, il lavoro e l'occupazione stanno cambiando sotto i nostri occhi. Quando la generazione dei baby boomers raggiungerà l'età pensionabile e scoprirà che uno non potrà permettersi di andare in pensione o che non vorrà andare in pensione, a quel punto l'effetto "trickle- down" per i giovani lavoratori diventerà evidente dai dati. Vediamo tre grafici (sui quali John Hussman, ha richiamato la nostra attenzione e sui quali mi ha chiesto di guardare i dettagli). Il primo mostra il livello di occupazione negli Stati Uniti negli ultimi cinque anni. L'area grigia è il periodo ufficiale di recessione. La crescita dell'occupazione dalla fine della recessione è stata di solo poche centinaia di migliaia di posti di lavoro al mese, ma dal momento che l'occupazione è un indicatore lagging, si può affermare che abbiamo recuperato 4 milioni di posti di lavoro dal minimo toccato alla fine del 2009 o circa 2 milioni di posti di lavoro dal 3° trimestre del 2009. Dipende tutto da dove si desidera iniziare il conteggio. Ma siamo ancora sotto di circa 4,5 milioni di posti dall'inizio della recessione. Questo è stato il più lento "recupero" dalla fine della seconda guerra mondiale. Ora guardiamo il grafico successivo. Questo è il livello di occupazione per le persone con
  • 8. un età superiore ai 55 anni. Si noti che questo è continuato ad aumentare per tutto il periodo della recessione e soprattutto dopo. Le persone sopra i 55 hanno visto il loro totale innalzamento del livello di occupazione di circa 4 milioni di posti di lavoro dall'inizio della recessione, e di oltre 3 milioni di posti di lavoro dal terzo trimestre del 2009. In qualsiasi modo la si guardi, gli over 55 hanno visto il loro livello di posti di lavoro migliorare rispetto a coloro che sono più giovani. Se si prende come punto di partenza la fine del terzo trimestre, la generazione Boomer ha visto il numero posti di lavoro crescere a 3 milioni, mentre il totale dei posti di lavoro sono aumentati di soli 2 milioni! E guardiamo anche l'ultimo grafico prima di cambiare argomento. La settimana scorsa abbiamo visto negli Stati Uniti, che il tasso di partecipazione (la percentuale della popolazione che ha un lavoro o che vuole un lavoro) da un decennio a questa parte è in calo, e soprattutto dopo la fine della recessione. È possibile attribuire una elevata percentuale dell'apparente diminuzione della disoccupazione, alla caduta del tasso di partecipazione. Il grafico successivo rappresenta il tasso di partecipazione delle persone che hanno più di 65 anni. Il loro tasso di partecipazione è in aumento. Il grafico mostra un po' di "rumore", ma la tendenza è chiara. Nolente o dolente, i lavoratori anziani devono rimanere più a lungo nel mondo del lavoro. E, data la crescita dell'occupazione piuttosto scarsa, stanno prendendo i posti di lavoro che normalmente vengono dati ai lavoratori più giovani, e questo è il motivo per il quale stiamo assistendo, tra questi ultimi, a dei più alti tassi di disoccupazione. Entreremo nel perché di questo la prossima settimana, ma molto di questo ha a che fare con le competenze.
  • 9. Un piccolo problema con le mie scarpe di camoscio blu Il mio programma di viaggio è piuttosto frenetico, e io sarò in giro circa 22 dei prossimi 26 giorni. Solo negli Stati Uniti, e questo è più sopportabile per il mio corpo, ma i viaggi in aereo hanno perso da lungo tempo l'aspetto romantico. La sicurezza aeroportuale può prendersi gran parte del divertimento del viaggio, per non parlare del tempo. Oggi mi sono perso nei miei pensieri, pensando a questa lettera mentre facevo la fila. Sono passato attraverso il metal detector, come ho fatto centinaia di volte, tirando fuori il portatile, togliendomi il cappotto e le scarpe, svuotando le tasche, ecc. Solo che questa volta mi ero dimenticato le scarpe. Così mi sono guardato i piedi. Erano ancora li, le avevo addosso. E' il momento di premere il pulsante di invio. E' ancora una volta è molto tardi, ma penso di poter riuscire a dormire un po' di più qui a Frisco, così mi potrò riprendere in modo regolare. Abbiate una grande settimana. Il tuo analista che è orgoglioso di far parte della generazione dei Boomer che lavorano, John Mauldin John@FrontLineThoughts.com Copyright 2010-2012 John Mauldin. All Rights Reserved Copyright 2010-2012 Horo Capital. Tutti i Diritti Riservati Disclaimer: La presente pubblicazione è distribuita da Horo Capital srl. Pur ponendo la
  • 10. massima cura nella traduzione della presente pubblicazione e considerando affidabili i suoi contenuti, Horo Capital srl non si assume tuttavia alcuna responsabilità in merito all’esattezza, completezza e attualità dei dati e delle informazioni nella stessa contenuti ovvero presenti sulle pubblicazioni utilizzate ai fini della sua predisposizione. Di conseguenza Horo Capital srl declina ogni responsabilità per errori od omissioni. Horo Capital srl si riserva il diritto, senza assumersene l'obbligo, di migliorare, modificare o correggere eventuali errori ed omissioni in qualsiasi momento e senza obbligo di avviso. La presente pubblicazione viene fornita per meri fini di informazione ed illustrazione, non costituendo in nessun caso offerta al pubblico di prodotti finanziari ovvero promozione di servizi e/o attività di investimento né nei confronti di persone residenti in Italia né di persone residenti in altre giurisdizioni, a maggior ragione quando tale offerta e/o promozione non sia autorizzata in tali giurisdizioni. Le informazioni fornite non costituiscono un'offerta o una raccomandazione per effettuare o liquidare un investimento o porre in essere qualsiasi altra transazione. Esse non possono essere considerate come fondamento di una decisione d'investimento o di altro tipo. Qualsiasi decisione d'investimento deve essere basata su una consulenza pertinente, specifica e professionale. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma d'investimento né raccomandazioni personalizzate ai sensi del Testo Unico della Finanza trattandosi unicamente di informazione standardizzata rivolta al pubblico indistinto. Né Horo Capital srl né John Mauldin potranno essere ritenuti responsabili, in tutto o in parte, per i danni (inclusi, a titolo meramente esemplificativo, il danno per perdita o mancato guadagno, interruzione dell’attività, perdita di informazioni o altre perdite economiche di qualunque natura) derivanti dall’uso, in qualsiasi forma e per qualsiasi finalità, dei dati e delle informazioni presenti nella presente pubblicazione. Ogni decisione di investimento e disinvestimento è pertanto di esclusiva competenza del Cliente che può decidere di darvi o meno esecuzione con qualsivoglia intermediario autorizzato; qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal Cliente in base alle informazioni pubblicate è, infatti, da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio. Il Contenuto presente nella pubblicazione può essere riprodotto unicamente nella sua interezza ed esclusivamente citando il nome di Horo Capital srl e di John Mauldin, restandone in ogni caso vietato ogni utilizzo commerciale. Si intende per Contenuto tutte le analisi, grafici, immagini, articoli i quali sono tutti protetti da copyright. Horo Capital srl ha la facoltà di agire in base a/ovvero di servirsi di qualsiasi elemento sopra esposto e/o di qualsiasi informazione a cui tale materiale si ispira ovvero è tratto anche prima che lo stesso venga pubblicato e messo a disposizione della sua clientela. Horo Capital srl può occasionalmente, a proprio insindacabile giudizio, assumere posizioni lunghe o corte con riferimento ai prodotti finanziari eventualmente menzionati nella presente pubblicazione. In nessun caso e per nessuna ragione Horo Capital srl, sarà tenuta, ad agire conformemente, in tutto o in parte, alle opinioni riportate nella presente pubblicazione. Ogni violazione del copyright in qualsiasi modo si esprima ai danni di Horo Capital srl e John Mauldin, sarà perseguita legalmente.
  • 11. Per iscriversi alla newsletter GRATUITA settimanale SCENARI FINANZIARI cliccare qui: www.scenarifinanziari.it/Registrazione.aspx Per modificare il proprio indirizzo email di invio della newsletter, effettuare il login su www.scenarifinanziari.it e andare sulla pagina di registrazione. Per cancellare l'iscrizione alla newsletter scrivere una mail a:info@scenarifinanziari.it Thoughts from the Frontline 3204 Beverly Drive Dallas, Texas 75205 Horo Capital Independent Financial Advisory Firm Via Silvio Pellico, 12 20121 Milano Tel. 02 89096674