1. [ Rappresentanza, sistemi di
potere e comunicazione
A cura di Stefano Colarieti
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2. Chi sono
Senior Advisor e Direttore Commerciale Gruppo Reti SpA. E’ stato Direttore
Generale e membro del cda di Running srl, già professore a contratto
dell’Università degli Studi di Perugia, dell’Università degli Studi di Camerino e
docente presso la Luiss Business School. Pluriennale esperienza nel mercato
energetico, ha progettato per ENI iniziative di formazione a Roma e a
Bruxelles sui temi dell’energia. E’ consulente AGI, Agenzia Giornalistica
Italiana, di Confartigianato Imprese della Provincia di Terni e di Legacoop
Liguria. Ha collaborato con lo staff tecnico di Mario Segni, dal 1994 al 2000, e
svolto attività amministrativa nel consiglio comunale di Terni. E’ stato curatore
dei volumi editi dalla Luiss University Press “Introduzione al Marketing
Politico” (2005), “Introduzione alle Relazioni Istituzionali” (2006) e
“Comunicazione e Rappresentanza: Le associazioni di categoria nell’epoca del
federalismo” (2011).
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3. La rappresentanza degli interessi in Italia
Fino agli anni ’90
il Parlamento è stato il “luogo”
per eccellenza di incontro tra la politica
e i soggetti portatori di interessi.
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4. La rappresentanza degli interessi in Italia
Dal ‘ 90 in poi Intervengono mutamenti profondi degli scenari:
Crisi di legittimazione della classe politica nazionale e locale
dopo Tangentopoli
Fine del collateralismo fra organizzazioni degli interessi e partito
di riferimento
Destrutturazione del processo tradizionale per la rappresentanza
degli interessi
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5. La reazione della classe politica:
rendere trasparente e partecipato il rapporto tra istituzioni e cittadini
processo di riforme istituzionali
che ha modificato radicalmente
il sistema dei poteri tra livelli istituzionali
con un trasferimento di funzioni dall’alto verso il basso
il rapporto tra decisori e
soggetti collettivi di rappresentanza
va ripensato in funzione di questi
profondi cambiamenti istituzionali
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6. Alcune tappe legislative
Legge 142/90 - Nuovo ordinamento degli Enti Locali, introduce l’ idea del
servizio come obiettivo della azione della PA .
Legge 241/90 - Trasparenza del procedimento amministrativo, modalità di
partecipazione di soggetti esterni alla Pa per intervenire nel procedimento di
formazione di un atto.
Legge 35/1992 privatizzazione degli enti pubblici, nascono le public
company, e le public utility: lo stato si ritira dalle gestione e diventa
regolatore
Legge 81/93 - Elezione diretta dei Sindaci e dei Presidenti delle Provincie
Legge 150/2000 - "Disciplina delle attività di informazione e di
comunicazione delle pubbliche amministrazioni: nasce la cultura della
informazione e della comunicazione delle PA verso i cittadini, le imprese, i
gruppi di interesse
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7. Partecipazione al procedimento amministrativo
• Qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati,
nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni
o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal
provvedimento, hanno facoltà di intervenire nel procedimento.
Trasparenza nel procedimento
legge 241/90
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8. Partecipazione al procedimento amministrativo
• 1-In accoglimento di osservazioni e proposte presentate a norma dell'articolo 10,
l'amministrazione procedente può concludere, senza pregiudizio dei diritti
dei terzi, e in ogni caso nel perseguimento del pubblico interesse, accordi con gli
interessati al fine di determinare il contenuto discrezionale del
provvedimento finale ovvero, nei casi previsti dalla legge, in sostituzione di
questo.
• 1-bis. Al fine di favorire la conclusione degli accordi di cui al comma 1, il
responsabile del procedimento può predisporre un calendario di
incontri cui invita, separatamente o contestualmente, il destinatario del
provvedimento ed eventuali controinteressati (2).
• 2. Gli accordi di cui al presente articolo debbono essere stipulati, a pena di nullità,
per atto scritto, salvo che la legge disponga altrimenti. Ad essi si applicano, ove non
diversamente previsto, i princìpi del codice civile in materia di obbligazioni e
contratti in quanto compatibili.
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9. Dlgs 267/2000
"Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali"
Individua ruolo, funzioni, organizzazione di:
Regioni attività di programmazione
Provincie attività di coordinamento e gestione
Comuni attività di gestione
Mappatura dei poteri e dei decisori
indispensabile per svolger in modo efficace
la rappresentanza degli interessi
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10. Articolo 10 Dgls 267/2000
Diritto di accesso e di informazione
1.Tutti gli atti dell'amministrazione comunale e provinciale sono pubblici, ad
eccezione di quelli riservati per espressa indicazione di legge o per effetto di una
temporanea e motivata dichiarazione del sindaco o del presidente della provincia
che ne vieti l'esibizione, conformemente a quanto previsto dal regolamento, in
quanto la loro diffusione possa pregiudicare il diritto alla riservatezza delle
persone, dei gruppi o delle imprese.
• 2. Il regolamento assicura ai cittadini, singoli e associati, il diritto di
accesso agli atti amministrativi e disciplina il rilascio di copie di atti previo
pagamento dei soli costi; individua, con norme di organizzazione degli uffici e dei
servizi, i responsabili dei procedimenti; detta le norme necessarie per assicurare ai
cittadini l'informazione sullo stato degli atti e delle procedure e sull'ordine di
esame di domande, progetti e provvedimenti che comunque li riguardino; assicura il
diritto dei cittadini di accedere, in generale, alle informazioni di cui e' in possesso
l'amministrazione.
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11. Riforma del Titolo V della Costituzione
il ruolo strategico delle Regioni (2001)
vengono attribuiti alla regioni competenze legislative su settori strategici
Sanità
Infrastrutture: grandi reti di trasporto
Energia: produzione, trasporto e distribuzione
Agricoltura,Ambiente
Previdenza complementare e integrativa
Tutela e sicurezza del lavoro e formazione professionale
Grande distribuzione
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12. 2011: il nostro ordinamento giuridico
stato - regioni - enti locali
La legge attribuisce a questi soggetti funzioni di
progettazione e attuazione delle politiche
pubbliche nel nostro paese
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13. Il sistema delle regole esprime una fragilità del nostro
ordinamento: gravi conseguenze per le imprese
• La legislazione concorrente crea un conflitto
permanente tra stato e regioni;
• Sarebbe utile una riforma costituzionale per
modificare l’articolo 117 per rivedere le
materie su cui esiste una potestà legislativa
concorrente.
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14. 2011 - Federalismo fiscale
… il processo di riforma va avanti
Delega al Governo in materia di federalismo fiscale
La presente legge costituisce attuazione dell'articolo 119 della Costituzione
assicurando autonomia di entrata e di spesa di comuni, province, città
metropolitane e regioni e rispettando i principi di solidarietà e di coesione
sociale, in maniera da sostituire gradualmente, per tutti i livelli di governo
il criterio della spesa storica e da garantire la loro massima
responsabilizzazione e l'effettività e la trasparenza del controllo
democratico nei confronti degli eletti.
2013 - Applicazione del federalismo fiscale
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15. LA NUOVA MAPPA DEI POTERI ISTITUZIONALI
Parlamento europeo Parlamento
Autorithy
Consigli regionali Enti locali
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16. Il nuovo ordinamento giuridico: un sistema complesso
che distribuisce enormi quantità di risorse finanziarie
Governo Parlamento
Ministeri
Parlamento UE
Enti locali e autonomi
8103 comuni -107 province - 20 regioni
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17. La rappresentanza degli interessi
Fare lobbying è un METODO
per garantire la RAPPRESENTANZA
degli INTERESSI di un soggetto
nell’ambito dei PROCESSI DECISIONALI pubblici
Gestire il FLUSSO DELLE INFORMAZIONI istituzionali
Individuare I DECISORI CHIAVE di un processo
ANTICIPARE le scelte politiche
Sono le competenze del bravo LOBBISTA
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18. Network locale
La rappresentanza degli interessi a livello locale
Sono necessarie COMPETENZE A LIVELLO LOCALE IN
GRADO DI SUPPORTARE i soggetti portatori di
interesse che devono riuscire ad interagire non solo col
proprio mercato e con i loro concorrenti, ma anche con gli
attori che definiscono le regole e influenzano i contesti
sociali: istituzioni politiche, comunità finanziaria, mass
media, sindacati, gruppi di opinione, grande pubblico,
comunità internazionale, potere giudiziario e
Authority.
Questi attori non rispondono alla logica prettamente economica del
profitto ma a obiettivi ora economici, ora sociali, ora di interesse
generale. In pratica, difendono un sistema di valori.
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19. la rappresentanza oggi
• buona propensione ad anticipare
i fenomeni economici e sociali
• forte capacità progettuale
• conoscere i meccanismi istituzionali
• svolgere una efficace attività di lobbying
• Creare consenso per trasformare
Interessi particolari in interessi generali
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20. Le competenze richieste a chi si occupa di
Relazioni istituzionali
Utilizzo di strumenti Elaborazione di
tecnico giuridici strategie di
comunicazione
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21. Strumenti tecnico giuridici per la rappresentanza degli interessi
•Monitoraggio istituzionale
•Mappatura e richiesta di incontro con i decisori
•Networking e accreditamento
-Istituti di partecipazione
1- sul procedimento amministrativo
2- nelle commissioni (tramite la richiesta di Audizioni)
- Utilizzo degli strumenti tecnici di pressione
proposte di legge (parlamento, regioni)
atti di sindacato ispettivo (interrogazioni, interpellanze, mozioni)
emendamenti alle legge di bilancio e/o finanziarie
Position paper
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22. 1. Monitoraggio istituzionale
Attività a supporto Monitorare per conoscere
del decisore
Il servizio di monitoraggio garantisce
anticipazioni ed aggiornamenti relativi
all’attività decisionale in un settore di
interesse
Monitorare per decidere
Il servizio di monitoraggio fornisce
strumenti e conoscenze per decidere la
strategia d’azione
Attività lobbistica
Monitorare per intervenire
Il servizio di monitoraggio è funzionale
all’esercizio di pressione sul potere
politico
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23. cosa deve essere monitorato
• odg dei lavori delle assemblee
• odg delle commissioni
• proposte di legge, disegno di legge, atti amministrativi,
delibere
Predisporre report sintetico
(informare, proporre in tempo reale e decidere come e su chi intervenire )
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24. da dove proviene l’informazione?
Resoconti attività
istituzionale
Internet
GU
Telefono
Contatto diretto
Stampa
La presenza in luogo
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25. Obiettivo dell’azione di monitoraggio
dalle commissioni alla approvazione in
assemblea
Il lobbista
interviene per rappresentare l’interesse e
anticipare la decisone
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26. 2. MAPPATURA DECISORI E INFLUENTI : IL PROFILO
Collocazione politica, profilo caratteriale, interessi personali
Connotazione ideologica culturale (valori di riferimento)
Precedenti posizioni assunte, dichiarazioni rilasciate, atti
presentati
Materie di interesse
Network di riferimento (legami con altri ambienti)
Interessi economici
Per individuare l’interlocutore più EFFICACE
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27. 3. NETWORKING E ACCREDITAMENTO
NETWORK STABILI
obiettivo di una azione strategica di relazioni
Le relazioni non funzionano come il 118
Presentare un istanza senza mai aver avuto contatti prima
GAP competitivo
ERRORI
Farsi sentire solo “nel momento del bisogno”
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28. Cosa fare
Accreditarsi come fonte di informazioni (utili al
decisore per decidere) seria e professionale.
Mantenere un canale sempre aperto
Coltivare un rapporto costante: fidelizzare
“Costruire le relazioni quando non servono”
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29. Cosa non fare
“IL PICCOLO SINDACALISTA”
Fare leva sul prestigio della sigla: siamo l’interesse generale, se
non ci ascoltate facciamo un “terremoto”
AMICI DEGLI AMICI
Affidarsi ad amicizie personali e personalizzare i rapporti
CHIEDERE COSE FUORI COMPETENZA
O NEI TEMPI SBAGLIATI
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30. 4.POSITION PAPER :uno strumento tecnico di rappresentanza
Caratteristiche
il documento deve essere breve (1-2 pagine)
deve contenere la:
presentazione del soggetto Confcommercio
una posizione chiara in merito all’argomento Paper
Confcommercio
inserito in una strategia complessiva è una
associazione che
conta 3.000.000
Può essere utilizzato per di imprese
associate……..
audizioni e/o incontri istituzionali
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31. Le fasi per la costruzione di un piano di comunicazione
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32. Strategia per la rappresentanza degli interessi
• analisi del contesto socio economico del territorio (RICERCA)
• elaborazione di strategie finalizzate alla costruzione del consenso sulle
priorità indicate dalla Associazione (MESSAGGI)
• attività di media affairs: (COSTRUIRE RELAZIONI STABILI CON I
GIORNALISTI NON SUBIRE LA COMUNICAZIONE, CONDIZIONARE
L’AGENDA POLITICA)
• costruire, sviluppare reti, (FARE NETWORK E ALLEANZE)
• utilizzo delle nuove tecnologie web 2.0
(social network partecipazione e consenso; la rete un agorà per sostenere le nostre posizioni)
metodologia efficace nella
rappresentanza degli interessi
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33. Una strategia di comunicazione è fondamentale :
– per spiegare, far conoscere e negoziare,
attraverso una interazione sistematica e
continua con i decisori, le istituzioni,
l’opinione pubblica,le nostre posizioni
– per sviluppare un network relazionale
– Creare consenso sul interesse che
rappresentiamo
– Cercare di raggiungere l’obiettivo
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34. Network e reti:
un nuovo modo di rafforzare le relazioni tra gli individui
25 milioni di italiani usano internet
90% user di social media
La rete grazie ai social media fornisce risposte ai bisogni di
relazionalità e coinvolgimento sociale e costituisce quindi un
osservatorio a cui il mondo dei dirigenti deve porre
attenzione per capire come si modificano i comportamenti
degli individui.
Inoltre la rete consente di poter sviluppare una strategia
di comunicazione per valorizzare il brand della
Associazione, creare una condivisone costante sui
contenuti e sviluppare network.
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35. Lo statuto delle imprese
proposta di legge n. 2754
Norme per la tutela della libertà d’impresa.
Statuto delle imprese
Introduce importanti innovazioni finalizzate a
garantire un rapporto più efficace tra pubblico e
privato, in particolare sui processi di partecipazione
alla fase di progettazione normativa e istituisce una
commissione parlamentare dedicata alle micro
piccole e medie imprese
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