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Reti di Calcolatori
Protocolli datalink layer per reti WAN
Gerarchie di multiplazione per reti pubbliche
• L’attuale infrastruttura delle reti pubbliche di trasporto su cui
  vengono veicolate e multiplate le altre tecnologie di rete
  geografica (dati e fonia), è in larga misura basata sulle
  gerarchie sincrone, evoluzioni delle gerarchie plesiocrone
  (PDH - Plesiochronous Digital Hierarchy):
   • SONET - Synchronous Optical NETwork (segnali ottici multipli
     della velocità base di segnale di 51.84 Mbit/s)
   • SDH - Synchronous Digital Hierarchy (equivalente europeo ed
     internazionale di SONET)
   • STS - Synchronous Transport Signal (standard corrispondente per
     i segnali elettrici)
   • La topologia è sovente ad anelli per motivi di affidabilità.
                                              2
Plesiochronous Digital Hierarchy
• Prima dell’introduzione di SONET/SDH,
  Plesiouchonous Digital Hierarchy (PDH) era lo
  standard per reti telefoniche digitali
  • Espressamente pensata per il trasferimento di
    canali vocali digitali a 64Kb/s
  • NON si usa Store-and-Forward: occorre una stretta
    sincronizzazione tra TX e RX. Tale esigenza è
    soddisfatta con un sistema quasi-sincrono (plesio-
    synchronous)
  • Standard diversi in USA/Europa/Giappone
     • Complessità di interfacciamento
                                         3
Portante T1
24 canali vocali campionati, codificati e multiplati in un singolo canale TDM PCM
                                  193 bit / frame (125 s)

               canale    canale       canale      canale               canale
                 1         2            3           4                    24
         1
         0                                                                         bit
                                                                                24 x 8 + 1



                  Codice di            7 bit
                  pacchetto          campione    bit di segnalazione


 Velocità = 193 x 8000 = 1,544 Mbps
 Il bit aggiuntivo è usato per la sincronizzazione (010101010….)
 Per uso dati: 23 canali + 1 per la sincronizzazione


                                                               4
T1 T2 T3 …..

Si possono commutare più portanti T1 in un canale T2 e così via …

                   4 flussi T1                  6 flussi T2

                   4 0
                   5 1
                                 4:1   76 5 43 2 1 0          6:1
                   6 2
                   7 3

                                                                    44,736 Mbps
      1,544 Mbps                       6,312 Mbps                        T3
          T1                               T2


•4 canali T1 corrispondono a 6,176 Mbps
I bit in più sono per suddividere i frame e per il controllo
•E’ difficile identificare un singolo canale dentro uno stream: ogni volta
occorre demultiplare tutti i livelli per estrarre/inserire altri canali
•E’ difficile mantenere due canali in perfetta sincronia: si usa un bit stuffing
per avere un sistema quasi sincrono                       5
Gerarchie di multiplazione

            1.544 Mbps                              6.312 Mbps
            aggregate out of                        aggregate
            the mux

24 users, all
at 64 kbps
into the
multiplexer




                                               6
Gerarchie T- ed E-

Livello    America        Europe        Japan
             (T-)           (E-)
  0         0.064 Mb/s    0.064 Mb/s   0.064 Mb/s
  1         1.544 Mb/s    2.048 Mb/s   1.544 Mb/s
  2         6.312 Mb/s    8.488 Mb/s   6.312 Mb/s
  3        44.736 Mb/s   34.368 Mb/s 32.064 Mb/s
  4       274.176 Mb/s 139.264 Mb/s 97.928 Mb/s


                               7
PDH

• Sistema di trasmissione digitale (T-carrier, E-
  carrier) che multipla flussi di velocità più bassa in
  flussi a velocità maggiore
• Ogni apparato ha un suo clock privato (non c’è
  sincronizzazione globale)
• I clock locali hanno derive che portano a errori di
  sincronizzazione
• Problema risolto avendo la possibilità di inserire e
  rimuovere bit di riempimento (bit-stuffing)
                                     8
PDH - Sincronizzazione

    Trama
1             2      3        Sorgente

      Bit Stuffing


1            2                 Nodo      Nodo
                                         più veloce




1             2                Dest


                          9
PDH - Sincronizzazione
• Per risolvere il problema si adotta il meccanismo del
  Positive Stuffing:
   • I dati vengono scritti in un buffer temporaneo
   • Tale buffer viene letto a velocità superiore per trasmettere sul
     canale (a bitrate maggiore)
   • Ogni volta che il buffer si sta per svuotare, inibisco la
     trasmissione di dati, che vengono sostituiti da bit di riempimento
   • Segnalo al ricevitore la presenza di bit di stuffing tramite un
     canale di segnalazione punto-punto ricavato in TDM.
• Si usa quindi una trama trasmissiva diversa da quella
  logica PCM. Complica le funzionalità di mux/demux.

                                              10
Problematiche di PDH
• Mancanza di flessibilità: è impossibile identificare
  un flusso a velocità più bassa in un aggregato
  superiore
• Mancanza di efficienza:
   • Non esistono standard per il monitoring delle
     prestazioni del canale
   • Non c’è un canale di management
• Mancanza di “mid-fiber meet”
   • Non esiste standard a livello fisico – ogni produttore
     ha suo standard (NNI non standard)
                                          11
Da PDH a SONET/SDH
• SONET: Synchronous Optical Network: sistema di
  trasmissione e multiplazione in America
• SDH: Synchronous Digital Hierarchy: sistema di trasmissione
  e multiplazione in Europa e Giappone
• Standardizzazione di SONET e SDH avvenuta a fine anni 80
• I gestori di rete realizzarono che
   • Il sistema PDH non era scalabile abbastanza per supportare le
     aspettative di crescita di traffico
   • Le tecnologie ottiche iniziano a essere appetibili, e incominciano a
     capirsi le loro potenzialità
   • I sistemi di trasmissione ottica, tutti proprietari, non possono
     interoperare tra loro
                                                 12
Che cosa è SONET/SDH

• Insieme di Raccomandazioni ITU-T (le prime sono del
  1989) che coprono:
   • la definizione di una gerarchia di multiplazione molto
     strutturata
   • la definizione di tecniche di gestione di rete e di protezione
     dai guasti
   • le modalità di interfacciamento verso il mezzo fisico (fibre e
     componenti ottici)
   • la definizione di interfacce verso altri protocolli che possono
     lavorare sopra SONET/SDH


                                               13
Obbiettivi di SONET/SDH

• I principali obbiettivi degli standard sono:
   • Affidabilità della rete, compatibile con i requisiti di carrier
     nazionali e internazionali (99.999% - five nines - availability)
   • Interoperabilità tra apparati di diversi costruttori
   • Flessibilità dei formati per supportare diverse architetture di
     rete e possibili migrazioni
   • Articolate funzioni di controllo e monitoraggio (monitoring)
     delle prestazioni e del traffico (recupero di guasti singoli in 50
     ms)



                                               14
Gerarchia SONET/SDH
OC level     STS level   SDH level    Mbit /s

 OC-1        STS-1                     51.84
 OC-3        STS-3        STM-1        155.52
OC-12       STS-12        STM-4        622.08
OC-24       STS-24        STM-8       1244.16
OC-48       STS-48       STM-16       2488.32
OC-192      STS-192      STM-64       9953.28
OC-768      STS-768      STM-256     39813.12
OC-3072     STS-3072     STM-1024    159252.48

                           15
Stratificazione SONET/SDH
• Path layer (simile al livello 3 - Network - di OSI)
   • Responsabile di connessioni end-to-end
   • Controlla e gestisce lo stato delle connessioni
• Line Layer
   • Multiplazione di più connessioni di path-layer tra due nodi
   • Protezione e recupero guasti
• Section Layer
   • Definisce lungo la tratta le operazioni svolte dai rigeneratori e tra
     i rigeneratori
   • I livelli Line e Section in SONET corrispondono al livello 2 (Data
     Link) OSI
• Physical Layer (identico al livello 1 OSI)
   • Definisce come i bit vengono trasmessi sulle fibre
                                                16
Stratificazione SONET/SDH
               standard ITU-T G.78x
 path                                     path
 layer                                    layer
            connessione
  line                       line          line
 layer                      layer         layer

section       section      section       section
 layer         layer        layer         layer

physical     physical     physical       physical
 layer        layer        layer          layer

terminale                    ADM         terminale
  SDH                        SDH           SDH
            rigeneratore add/drop mux
                                    17
SONET Physical Layer
• Il livello fisico SONET è completamente di tipo ottico
• Le più importanti raccomandazioni sono:
    • ITU-T G.957: Optical interfaces for equipments and systems relating to the
      synchronous digital hierarchy
         • Single span, single channel link without optical amplifiers
    • ITU-T G.691: Optical interfaces for single-channel STM-64, STM-256 and
      other SDH systems with optical amplifiers
         • Single channel, single or multi span, optically amplified links at 622 Mbit/s, 2.5
           Gbit/s, 10 Gbit/s
    • ITU-T G.692: Optical interfaces for multichannel systems with optical
      amplifiers
         • Multi channel, single or multi span, optically amplified
         • Definition of the ITU frequency grid
• Le raccomandazioni coprono diversi tipi di canali, da very short-haul
  interoffice links fino a ultra-long haul, WDM backbone links
    • Tutti i parametri di trasmettitori e ricevitori sono completamente specificati

                                                               18
Framing SONET
• SONET e SDH transmettono un sequenza continua di bit ad
  una certa velocità
• La multiplazione dei diversi flussi di informazione è ottenuta
  con un complesso schema a divisione di tempo (TDM)
   • Anche se complessa, l’architettura di multiplazione è stata
     progettata in modo da consentire efficienti implementazioni VLSI
• Una trama (frame) SONET è una sequenza organizzata di bit
   • Per un certo livello di multiplazione, ogni flusso tributario di ingresso
     diventa un Synchronous Payload Envelope (SPE)
   • Un insieme di bit, chiamato Path Overhead, viene aggiunto al SPE,
     realizzando funzioni di controllo, di monitoring, ecc.
   • SPE + Path Overhead formano un Virtual Tributary (VT)
                                                 19
Struttura delle trama STS-1
                          1 frame = 810 Byte in 125s
   1     2           3      4        5    6         7     8           9
                                                                                STS-1
                                                                                OC-1
                                              rappresentazione in righe e colonne

         0 µs             3 Bytes        87 Bytes
         (1st bit)
                          SOH                                             Path Overhead:
         3 rows
                                                                          resta con il
                                                                          payload finchè
9 rows                                        SPE
                                                                          non viene
         6 rows            LOH                                            demultiplata

                                                             125 µs
                                                             (last bit)
                         Transport       Payload
                         Overhead

                                                        20
Struttura delle trama STS-1
           3 Bytes         87 Bytes
                                                 SPE dalla trama
                                                 precedente può
           SOH                                   estendersi
Frame #1                                         attraverso
            LOH                       SPE
                                                 frontiere di
                     SPE                         trama)
           SOH
Frame #2                                         810 Bytes/trama
            LOH                       SPE        8 bit/campione
                     SP                          810 campioni/trama
           SOH
                                                 o
                                                 9x90 Bytes/trama
Frame #3                                         8000 trame/secondo
            LOH                       SPE        8 bit/Byte
                     SPE
                                                 o
           SOH                                   51,840 Mb/s


            LOH
                                            21
Multiplazione di ordine superiore
    STS-1 #1         STS-1 #2               STS-1 #3

9




                          MUX           Byte
                                        interleaver
     3x3                        3x87


9




                                       22
Virtual Tributary (VT)
• I VT sono posizionati nelle trame con puntatori contenuti nei
  bit di overhead della trama
   • Un puntatore dice quale è la posizione di inizio di un dato VT
     all’interno della trama
• La struttura è ricorsiva: un VT può contenere diversi VT più
  piccoli
                Pointer




                           Pointer




                                      VT

                                     VT


• Questo approccio consente di multiplare flussi a velocità
                                           VT


  anche molto differenti in una trama molto ben strutturata
                                                23
Gerarchia SONET
  • Un esempio di multiplazione SONET
       • SONET è stato sviluppato per essere compatibile con il trasporto
         di formati diversi, quali ad esempio ATM (Asynchronous Transfer
         Mode)
                                     x4                      Ogni VT group porta
             DS1 (1.544)     VT1.5                           un solo tipo di VT e
                                     x3                      occupa 12 colonne
Flussi PDH   E1 (2.048)      VT2
                                     x2     VT group         del SPE
a velocità   DSIC (3.152)    VT3 x1
inferiore                                                Si può combinare VT
             DS2 (6.3122)    VT6             x7          group diversi in uno
                                                         stesso SPE STS-1
             DS3 (44.736)
                                          SPE STS-1         STS-1    xN
             ATM (48.384)
                                                                            STS-N
             E4 (139.264)
                                          SPE STS-3c        STS-3c   xN/3
             ATM (149.760)

                                                       Byte interleaved
                                                       multiplexing

                                                       24
SONET Overheads
                                                       Path
                              Line                                            Line
                 Section                 Section                  Section                 Section
                                                      Digital
     Path                                                                                               Path
                                                   Crossconnect
 Terminating               Regenerator                                      Regenerator             Terminating
                                                   o Add/Drop
   Element                                                                                            Element
                                                    Multiplexer


 Section                                     •     Differenti tipi di overhead
overhead                                            • Sezione: usato per la comunicazione tra due
                                                      apparati adiacenti
                                                    • Linea: per segnalazione di STS-N tra multiplatori
  Line
                                                    • Path: end-to-end, aggiunto al flusso SPE quando
overhead
                                                      viene mappato in un VT
                                             •     Funzioni differenti
                                                    • Multiplazione
                               Path
               Transport                            • Gestione e mantenimento
                             overhead
               Overhead                             • Allocazione di canali


                                                                      25
Intestazioni (overheads) SONET

• Section Overhead:
   • Usato, elaborato e generato da Section Terminal Equipments
     (STE)
   • Monitoraggio delle prestazioni sulla trama
   • Canale di comunicazione dati per operation, administration and
     maintenance (OAM)
   • Framing




                                            26
SONET overhead - SOH

                                               A1      framing bytes—Indicano l’inizio di una trama STS-1. Usati per
                                               A2      sincronizzazione.


                                                       section trace (J0)/section growth (Z0)—Questi byte,
                                                       presenti in ogni N STS-1 in un flusso N-STS sono usatii o come
                                               J0
                                                       section trace byte (nel primo STS–1 del STS–N), o come section
                                                       growth byte (dal secondo fino all’ultimo STS–1s).


      section bit-interleaved parity code (BIP–8) byte—Codice a controllo di parità (even parity), usato per
B1    rilevare errori di trasmissione su una sezione. E’ definito su tutti i bit della trama STS-N precedente dopo
      l’operazione di scrambling e quindi inserito in B1 prima dello scrambling.

E1    section orderwire byte—Fornisce un canale vocale a 64Kbit/s per la comunicazione di operatori.


F1    section user channel byte— Non definito il suo scopo. Può essere letto e scritto da ogni apparato di sezione.

      section data communications channel (DCC) bytes—Insieme formano un canale a 192Kbit/s usato per
D1,
      messaggi di OAM&P tra i due apparati di sezione. Il canale è usato per segnali, controllo, monitoraggio, gestione e
D2,
      altri tipi di segnalazione. E’ possibile avere messaggi generati dagli apparati, manualmente, oppure specificati da
D3
      formato proprietario del costruttore.




                                                                                 27
Overheads SONET

• Line Overhead:
   •   Usato, elaborato e generato da Line Terminal Equipment (LTE)
   •   Localizzazione dei VT nella trama
   •   Multiplexing/instradamento
   •   Monitoraggio delle prestazioni
   •   Commutazione per protezione
   •   Gestione della tratta
• STS Path Overhead:
   • Usato, elaborato e generato da Path Terminal Equipment (PTE)
   • Monitoraggio end-to-end delle prestazioni dei VT SPE
   • Stato e gestione della connessione

                                            28
SONET overhead - LOH
                                                         STS payload pointer (H1 and H2)—Questi due byte contengono
                                                  H1
                                                         il puntatore che indica l’offset in byte tra il puntatore stesso e il
                                                  H2
                                                         primo byte dello SPE in questo STS.


                                                         pointer action byte (H3)—Questo pointer action byte è usato
                                                  H3     nelle fasi di risincronizzazione. H3 trasporta il byte extra nel caso di
                                                         aggiustaementi negativi del puntatore.

                                                         line bit-interleaved parity code (BIP–8) byte—Codice di parità
                                                         usato per identificare errori di trasmissione sulla linea. Usa codice di
                                                 B2
                                                         parità even ed è calcolato su tutti i bit del line ooverhead e del SPE
                                                         della trama precedente.
K1    automatic protection switching (APS channel) bytes—Questi due byte sono usati per la trasmissione di
K2    segnalazione in caso di attivazione di procedure di protezione da malfunzionamenti.
D4    line data communications channel (DCC) bytes—9 byte che formano un canale a 576Kbit/s per trasferimento
D12   di segnalazione OAM&P tra entità di livello linea.
      synchronization status (S1)— S1 è presente nel primo STS–1 di un STS–N, e i bit da 5 a 8 sono allocati per
S1
      trasportare elementi di sincronizzazione tra gli apparati di rete a livello STS-N.
Z1    growth (Z1)— Libero, per futuri usi.
      STS–1 REI–L (M0)—M0 è definito solo per un STS–1 trasportato in un OC–1. Bit da 5 a 8 sono allocati per
M0
      funzioni di segnalazione di errore remoto.
M1    STS–N REI–L (M1)— Usato per funzionalità REI–L (restoration)
Z2    growth (Z2)—Libero, per futuri usi.

E2    orderwire byte—Fornisce un canale vocale a 64Kbit/s per la comunicazione di operatori.



                                                                                 29
Puntatori in SONET
• Uno dei problemi della multiplazione è gestire flussi tributari a velocità
  leggermente differenti
    • Si usano puntatori per compensare variazione di frequenza e fase dei clock
    • I puntatori consentono un allineamento di fase dinamico e flessibile
    • Evitano buffer di compensazione per la sincronizzazione
                                                  Section
                                                 overhead
          Separate clocks with almost
                 same timing
              (plesiochronous)                     Line     H1 H2
                                                 overhead           SPE       SPE


Bit Stuffing per la sincronizzazione in PDH:                                        125 µs

 quando la velocità della trama del SPE è lenta rispetto
  a STS-1, si inserisce un byte extra
 quando la velocità della trama del SPE è veloce
  rispetto a STS-1, si rimuove un byte che viene posto
  nell’overhead                                             30
Positive stuffing
 •    Velocità di una SPE più piccola
     • Periodicamente, quando lo SPE è
       un byte in ritardo, i bit dispari
       nella parola del puntatore sono
       invertiti, per segnalare un
       positive stuffing
     • Un byte aggiuntivo è inserito nel
       VT, permettendo uno
       slittamento dell’allineamento del
       VT stesso
     • Il byte aggiuntivo viene sempre
       messo a lato del byte H3 (nello
       SPE stesso)
     • Il puntatore è incrementato di
       uno nel frame successivo, e i
       frame seguenti conterranno il
       nuovo valore.


               31
Negative stuffing
   • Velocità di una SPE più alta
      • Periodicamente, quando il
        frame dello SPE è un byte in
        anticipo, i bit pari del
        puntatore sono invertiti,
        indicando un negative stuffing
      • L’inizio del contenitore virtuale
        viene anticipato, e il byte
        “sovrascritto” viene spostato
        in H3
      • Il puntatore è quindi
        decrementato di uno nel
        prossimo frame
      • Devono esserci almeno 3
        frame nei quali il puntatore
        rimane costante prima di
        poter operare un’altra
        operazione di stuffing

               32
Trama SDH
• SDH usa una terminologia differente, ma i principi sono identici a
  quelli di SONET
• Elemento base in SDH è la trama STM-1, con periodo di ripetizione
  125 s
• La trama è costituita da 19440 bit, corrispondenti a una velocità di
  155.520 Mbit/s
• L’informazione è organizzata in byte su 9 righe da 270 byte
  ciascuna
• Il virtual container (VC) è la sezione utile al trasporto dati (261 x 9 =
  2349 byte)
• L’administrative unit (AU) è l’insieme di VC e dei relativi puntatori


                                                33
Trama STM-1 in SDH

                                 administrative unit
                   270 byte
         9 byte                     261 byte
0 s
       Framing


       Puntatori




       overhead               virtual container        125 s

                                        34
SONET Network Elements

• Lo standard Sonet definisce diversi apparati di
  rete, differenziati per le loro funzionalità
   •   Multiplexer and demultiplexer
   •   Rigeneratori
   •   Add-Drop multiplexers
   •   Digital cross-connects
• Sono tutti apparati di rete “elettronici”, nessuna
  operazione viene realizzata direttamente in
  ottica

                                       35
SONET/SDH layering
     • Riprendiamo la pila di riferimento, indicando
       espressamente gli apparati
 path                                          path
 layer                                         layer
              connessione
  line                          line            line
 layer                         layer           layer

section        section        section         section
 layer          layer          layer           layer

physical      physical        physical        physical
 layer         layer           layer           layer

terminale                       ADM           terminale

             rigeneratore   add/drop mux

                                         36
SONET Network Elements: PTE

• Multiplexer and demultiplexer: si occupano di
  aggregare traffico da tributari differenti
   • Il Path Terminating Element (PTE)
      • Versione minima di multiplexer path-terminating terminal
      • Funzionalità di concentratore di DS–1, e di generazione dei segnali
        del tributario
      • Due terminal multiplexer connessi da una fibra sono il più semplice
        collegamento SONET (section, line, path sullo stesso link)
                 STS-3   STS-3   STS-3c

                 DS-1    DS-1     VT      OC-N   OC-N

                 DS-3    DS-3    STS-1



                                                  37
SONET Network Elements: Regen

• Rigeneratore
  • È il più semplice elemento. Opera una rigenerazione 3R
  • Usato per superare vincoli di distanza
  • Si sincronizza sul segnale in ingresso, e rigenera il section
    overhead prima di trasmettere il segnale. Non altera il Line e
    Path overhead (diverso da repeater in ethernet)


                    OC-N   Tx    Tx   OC-N
                           Rx    Rx




                                             38
SONET Network Elements: ADM
• Add-Drop multiplexer: si occupa di multiplexing e
  instradamento in topologie ad anello
   • Multipla diversi tributari in un segnale OC–N
   • In un nodo add/drop, solo i segnali che devono essere
     estratti sono processati e estratti/inseriti
   • Il traffico in transito viene trasmesso attraverso l’apparato
     senza particolari trattamenti. Ha funzionalità di instradamento
     alternativo in caso di guasti
                    STS-N BUS
   OC-N                                    OC-N
          OC-N    STS-N VT     STS-1 OC-
                                     N

                 OC-N   DS-1   DS-3


                 OC-N   DS-1   DS-3
                                                  39
SONET Network Elements: DCS
• Digital cross-connect: si occupa di multiplexing e
  instradamento in topologie magliate
   •   Accetta diverse velocità di linea
   •   Accede ai segnali STS-1
   •   Commuta tutto a questo livello
   •   Usato per interconnettere tanti accessi STS-1
   •   Cross-connect a larga banda sono usati per aggregare traffico efficientemente

             Transparent Switch Matrix
                (DS1 Switch Matrix)

           STS-N     STS-1     DS1      DS3
           (VT1.5)   (DS1)    (DS1)    (DS1)
           STS-N STS-1        DS1      DS3
          (STS-N) (DS3)      (DS1)    (DS3)


       STS-N STS-1 ATM       DS1      DS3           40
SONET Network Configurations

• Configurazione punto-punto
   • È la più semplice topologia
   • Il link punto punto parte e termina da un Path Terminal
     Equipments, che si occupa di multiplazione e demultiplazione dei
     tributari
   • Non si usa instradamento e demultiplazione lungo il sistema
   • Si usano rigeneratori per superare problemi trasmissivi


        PTE     REG      REG      REG     REG      PTE




                                            41
SONET Network Configurations

• Configurazione Punto-Multipunto (linear add-drop)
   •    Ancora una topologia lineare
   •    ADM (e rigeneratori) sono usati lungo la linea
   •    Gli ADM inseriscono ed estraggono canali lungo il percorso
   •    Gli ADM sono specificatamente pensati per questo scopo, e
        hanno una struttura significativamente più semplice di un
        generico cross-connect (non occorre demultiplare per poi
        rimultiplare)

  PTE      REG     ADM      REG    REG     ADM      REG    PTE




                                              42
SONET Network Configurations

• Configurazione “Hub network”
   • Per concentrare traffico, tipicamente alla centrale operativa principale
   • È una configurazione che fa uso di Digital Cross connect (DCS) a alta velocità
   • DCS sono molto più complessi di un ADM: devono essere in grado di
     multiplare connessioni arbitarie tra differenti tributari, sia livello SONET che dei
     singoli tributari

                                   REG     Mux



               Mux       REG      DCS        REG     Mux



                         Mux       REG




                                                        43
SONET Network Configurations
• SONET Rings
  • È la configurazione più usata, che usa due o quattro fibre e un
    ADM in ogni nodo. Bidirezionale
  • Realizza funzionalità di protezione (sempre due percorsi)

                            ADM




                   SONET Ring Architecture




                                              ADM
          ADM




                            ADM


                                             44
Network Survivability/Fault Management
•   Survivability: la possibilità della rete di continuare a fornire un servizio
    usando capacità in eccesso in caso di guasti È una necessità sulle reti di
    backbone, il cui malfunzionamento deve essere minimo
•   Restoration: approccio più complicato, tipico di reti genericamente magliate.
    Per reagire a guasti, la rete è in grado di auto-riconfigurarsi lentamente.
•   Protection: Risposta “immediata” (automatica) della rete dopo un guasto, per
    instradare il traffico su percorso alternativo

     Survivability

                                          Restoration



           Protection                                   Self-healing     Reconfiguration

                                                            Mesh Network Architectures

                           Protection Switching
              Linear Architectures
                        Ring Architectures

                                                               45
Survivability in SONET

• Diverse tecniche sono usate in SONET per
  Survivability, Protection e Restoration
• Una degli approcci più comuni è basato su anelli
  bidirezionali, che sfruttano le loro capacità di protezione
                                                   •    La formazione di due loopback
                                                        nei nodi adiacenti il guasto
               ADM                                      permette di connettere tutti i nodi
                                                   •    La topologia logica dopo la
                                                        riconfigurazione è un anello
 ADM




                                                        monodirezionale, che attraversa
                                                        ogni nodo due volte
               ADM
                             Rottura della fibra



                                                       46
1:1 protection


                      Funzionante                   Funzionante
          ADM                              ADM


             Backup                            Working
ADM




                                    ADM
          ADM

                                                    Fibra rotta

Due nodi adiacenti al guasto sono responsabili della
commutazione del traffico sull’anello di protezione
                                          47
1+1 protection


                                                    Funzionante
            ADM       Funzionante          ADM


               Working                         Working
               Idle                            Active
ADM




                                    ADM
            ADM

                                                    Fibra rotta
      I segnali dati sono trasmessi su entrambi i percorsi.
      Ogni ADM in ogni nodo decide quale segnale è
      corretto e lo seleziona.
                                          48
Protection and Restoration


• Il recupero dei guasti in SONET è molto veloce:
   • meno di 50ms
• Il restoration time
   • Nelle reti PDH è spesso dell’ordine dei minuti
   • Nelle reti IP è dell’ordine dei minuti
   • Nelle reti ethernet è dell’ordine della decina di
     secondi (60 secondi per riconfigurare lo spanning
     tree)

                                       49
X.25 - Generalità
• X.25 è una tecnologia di commutazione di pacchetto
  operante su scale geografica (WAN) creata dal CCITT per il
  mondo Telco nel 1976
• Sviluppata per linee a bassa velocità e di bassa qualità è
  disegnata esplicitamente per essere:

   • Sicura: prevede l’uso di crittografia e il controllo dell’identificativo
     del chiamante
   • Affidabile: prevede l’uso di meccanismi di flow-control e di error
     recovery a livello 2
   • Altamente tracciabile: consente di realizzare funzioni sofisticate di
     profilazione traffico e billing

                                                 50
X.25 – Elementi Principali
La rete X.25 è costituita da tre componenti fondamentali:
    •il DTE X.25 che è il dispositivo utente connesso (end-system)
    •il DCE X.25 che realizza l’interfaccia del DTE alla rete X.25
    •La PSE (Packet switching Exchange) che costituisce il nodo di
    commutazione della rete X.25




                                             51
X.25 – Servizi di connettività
La rete X.25 opera in accordo a una logica store and forward
Realizza servizi di circuito virtuale semipermanante (PVC) o dinamico
(SVC) basati sul concetto di Logical Channel Number (LCN) a
significato locale che identifica ogni connessione.




                                              52
X.25 – Il modello di rete
• Il livello 3 (X.25 PLP) è responsabile della gestione dei circuiti virtuali e
  dei LCN e sovraintende alla multiplazione e demultiplazione delle
  virtual-call sullo stesso mezzo fisico, alla gestione della priorità e
  dell’indirizzamento.
• Il livello 2 è governato dal protocollo LAPB (link access procedure
  balanced), variante di HDLC. Gestisce error-recovery e flow control
• X.25 supporta diverse tecnologie ed interfacce al livello fisico le più
  note sono X.21 e RS-232/449




                                                   53
X.25 Call Setup
La procedura di call set-up riportata a destra costituisce il
principale task layer-3 della rete X.25 (gestito a livello PLP)




                                            54
X.25 – Indirizzamento X.121

• Standard ITU-T di numerazione pubblica per reti dati
• Da 4 a 10 cifre (aka International Data Numbering)
• Usato solo per stabilire circuiti virtuali dinamici
  (SVC)




                                   55
LAPB




       56
X.25 PAD




      57
N-ISDN e B-ISDN

N-ISDN (Narrow ISDN: a banda stretta)
    • Nasce nel 1984 dalla riunione delle maggiori società
      mondiali di comunicazione
    • L’idea è quella di avere una pipe digitale virtuale tra
      l’utente e la società di comunicazione. È formato da
      canali a 64kbps per voce o dati.



B-ISDN (Broadband ISDN: a banda larga)
    • Si basa su ATM
    • Come la N-ISDN ma con canali virtuali di 155Mbps



                                                   58
N-ISDN

  • Integrated Services Digital Network (ISDN)
      • Voce – Servizi - Dati

                        Ufficio del cliente                                             Società telefonica


                                Telefono ISDN
                                                           Condotto digitale
                                                                di bit
                                                   T                              U
                                                                                       Scambio
                                                                    NT1                 ISDN
     Scheda rete ISDN
                                                Punto di    Terminatore di rete
                                                                                      Doppino/fibra
                                                accesso
           Apparecchiature del cliente                     Apparecchiature della società telefonica


• Al terminatore NT1 si può collegare un cavo a BUS passivo su cui si
  possono connettere fino a 8 dispositivi ISDN
                                                                               59
N-ISDN uso professionale


Versione estesa che usa più canali
                         Ufficio del cliente                                                   Società telefonica



                                                                  Condotto digitale
                            S                                          di bit
                                                          T                              U
                                                                                              Scambio
   Terminale ISDN                   PBX
                                                                           NT1                 ISDN
                            S      ISDN
                                    NT2                Punto di    Terminatore di rete
                                                                                             Doppino/fibra
                                                       accesso

                                                                  Apparecchiature della società telefonica
   Telefono ISDN
                                               Private Branch
                                                  eXchange



                   LAN              LAN gateway


           Apparecchiature del cliente

                                                                                      60
Canali ISDN
• Il condotto ISDN supporta canali multipli in TDM

• I canali standardizzati sono
    • A – canale telefonico analogico a 4 KHz
    • B – canale digitale PCM a 64 kbps per voce o dati
    • C – canale digitale a 8 o 16 kbps
    • D – canale digitale a 16 kbps per segnalazione fuori banda
    • E – canale digitale a 64 kbps per segnalazioni interne
    • H – canale digitale a 384 (6x64), 1536 (24x64) o 1920
      (30x64) kbps


                                             61
Canali ISDN
• Combinazioni di canali standardizzate
   • Tasso base: 2B + 1D
       • Ogni canale B gestisce un canale voce (8000 campioni/s 8
          bit/campione)
       • La segnalazione è su un canale separato per rendere pienamente
          disponibili per l’utente i due canali B
       • Service provider di Internet forniscono un adattatore che permette di
          utilizzare i tre canali per la connessione ad Internet a 144 kbps
   • Tasso primario: 30B + 1D (Europa)
       • Utile per collegamento con PBX
   • Ibrido: 1A + 1C
• N-ISDN non ha avuto il successo aspettato
   • E’ stata progettata B-ISDN (155 Mbps) basata su tecnologia ATM

                                                      62
RICHIESTE PER LA B-ISDN

•   Servizio: Supporto di segnali a banda larga e stretta, inclusi video da bassa ad alta
    definizione; gestione di connessioni punto-punto e punto-multipunto;
•   Rete: Compatibilitá con modello OSI; gestione di diversi tipi di traffico e diverse
    modalitá di instradamento; stessa numerazione per tutti i servizi ad ogni accesso di
    utente; unico canale di segnalazione per accesso utente;
•   Commutazione: Supporto di connessioni multirate commutate e non;
•   Trasmissione: Larghezza di banda di canale fino a 140Mbps per servizio (HDTV
    compresso); velocitá del circuito di utente tra 140-565Mbps;
•   Utenza: Allocazione dinamica degli accessi;
•   Operative: Gestione e manutenzione semplice; semplici procedure di estensione e
    riconfigurazione; massimo sfruttamento delle infrastrutture esistenti.




                                                               63
STANDARD B-ISDN

1988: ITU-T emette le prime 2 raccomandazioni relative a B-ISDN
  come serie I per ISDN:

• I.113: Vocabulary of terms for Broadband Aspects of ISDN;

• I.121: Broadband Aspects of B-ISDN




                                            64
RACCOMANDAZIONE I.113

•   Broadband: Servizio o sistema che richiede canali di trasmissione capaci di
    supportare velocitá maggiori del flusso primario;
•   Il termine B-ISDN è usato per riferirsi ed enfatizzare gli aspetti a larga banda di ISDN.
    Lo scopo comunque è di avere una definizione piú generale di ISDN che comprenda
    servizi a larga banda e non;
•   ATM (Asynchronous Transfer Mode) è la modalitá di trasferimento per la realizzazione
    della B-ISDN ed è indipendente dai supporti fisici e dal livello fisico;
•   B-ISDN si baserá su concetti sviluppati per ISDN ed evolverá incorporando
    progressivamente e direttamente nella rete funzioni B-ISDN aggiuntive che abilitano
    nuovi ed avanzati servizi;
•   Siccome B-ISDN si basa su concetti globali ISDN, la configurazione di riferimento
    ISDN è anche la base per quella B-ISDN.




                                                                65
RACCOMANDAZIONE I.121

•   Crescente richiesta di servizi a larga banda;
•   Disponibilitá di tecnologie di trasmissione, commutazione e processamento
    dei segnali ad alta velocitá;
•   Incremento di capacitá computazionali per dati e immagini disponibili presso
    l’utente;
•   Necessitá di integrazione dei servizi interattivi e distributivi;
•   Necessitá di integrare in unica rete universale e a larga banda le modalitá di
    trasferimento a circuito e a pacchetto;
•   Necessitá di soddisfare le richieste di flessibilitá sia dell’utenza sia del gestore;




                                                             66
Passaggio ad ATM
• Passaggio dalla commutazione di circuito a quella di
  pacchetto
   • Necessità di nuovi commutatori ad alta velocità
   • Si possono utilizzare le dorsali preesistenti




                                       67
Caratteristiche di ATM
• ATM è orientato alla connessione
   • il principio di commutazione adotta un instradamento connection-oriented; la
     funzione di inoltro e' basata su operazioni store&forward con assegnamento
     logico delle risorse e funzionamento asincrono
   • Per iniziare il flusso si invia un messaggio di inizio connessione
   • Stabilita la connessione tutte le celle seguono lo stesso cammino
   • La consegna delle celle non è garantita ma lo è l’ordine
• Lo schema di multiplazione e' labelled con capacita' di trasporto
  slotted
• La segnalazione e le informazioni di utente sono trasportate su
  canali virtuali separati
   In particolare:
   • Il flusso informativo multiplato e' organizzato in unita' informative di lunghezza
      fissa denominate celle


                                                       68
ATM – Principi di base
Trasferimento dell'informazione
• ATM e' definito come modo di trasferimento packet-oriented basato sulla multiplazione
    asincrona a divisione di tempo di celle di lunghezza fissa.
• Le celle vengono trasferite attraverso la rete in modo trasparente. Non viene effettuato il
    controllo di errore all'interno della rete.
• ATM puo' trasportare qualunque tipo di servizio. A tale scopo si introducono vari tipi di strati
    di adattamento per soddisfare le diverse esigenze dei diversi servizi.
Instradamento
• ATM e' di tipo connection-oriented: a tale scopo utilizza percorsi e canali virtuali. Un
    percorso virtuale puo' essere visto come una aggregazione di canali virtuali. All'interno di
    ciascun canale virtuale viene preservata l'integrita' della sequenza.
(segue)




                                                               69
ATM – Principi di base
Risorse
• Le risorse possono essere attibuite in modo semi-permanente o per la durata della chiamata ed
    eventualmente negoziate durante la chiamata stessa.
• Le risorse possono essere espresse in termini di bit rate o di qualita' di servizio.
Throughput
• Ad ogni connessione virtuale viene attribuita una porzione di banda che dipende dal numero di
    connessioni multiplate, dalla burstiness del traffico trasportato e dalla qualita' di servizio richiesta.
• CCITT ha stabilito fino ad ora l'utilizzo della bit rate di picco come parametro sulla base del quale
    attribuire la banda disponibile.
Qualita' di servizio
• La qualita' di servizio di una connessione viene espressa in termini di perdita di cella, ritardo,
    variazione del ritardo.
• Per la gestione della perdita si puo' utilizzare l'indicazione CLP (Cell Loss Priority): si distingue tra
    due livelli di tasso di perdita su una stessa connessione virtuale e in caso di congestione si
    scartano le celle con priorita' piu' bassa.
(segue)




                                                                          70
ATM – Principi di base
Controllo dei parametri di utente
• L'inserimento dell'informazione di utente in rete e' limitato unicamente dalla velocita'
    fisica del mezzo trasmissivo.
• Tuttavia poiche' le connessioni virtuali condividono le stesse risorse fisiche, mezzi
    trasmissivi e buffer, occorre evitare una eccessiva occupazione da parte di alcuni
    utenti.
• A tale scopo si definisce la funzione UPC (Usage Parameter Control) che effettua il
    monitoraggio del comportamento degli utenti all'interfaccia utente-rete per garantire
    che siano rispettate le modalita' di trasmissione previste dal contratto.
• E' importante che i parametri di traffico scelti a tale scopo possano essere controllati in
    tempo reale.
(segue)




                                                               71
ATM – Principi di base
Segnalazione
• La negoziazione utente-rete per l'attribuzione di risorse (VCI/VPI, throughput, QOS) si
   realizza su un canale virtuale separato con protocollo derivante da un ampliamento di
   quello usato per la segnalazione nella N-ISDN.
• Deve prevedere l'instaurazione di connessioni punto-punto, punto-multipunto.

Controllo di flusso
• In linea di principio non si utilizza controllo del flusso di informazioni nell'ambito dello
   strato ATM all'interno della rete pubblica B-ISDN.
• In alcuni casi e' pero' necessario controllare il flusso di traffico tra terminale e rete. Cio'
   e' reso possibile all'interfaccia utente rete dal campo GFC (General Flow Control)
   dell'intestazione delle celle ATM.




                                                                  72
Asynchronous Time Division (ATD)
• E’il modo di trasferimento adottato dallo standard ATM

• Schema di multiplazione: con suddivisione dell’asse dei tempi in
  intervalli di durata costante

• Principio di commutazione: con assegnamento logico delle
  risorse e funzionamento asincrono

• Architettura del protocollo: basata sullo strato di modo di
  trasferimento




                                             73
Modello di riferimento ATM
• Il modello di architettura di rete ATM è diverso da quello TCP/IP e
  ISO-OSI
• E’ strutturato in accordo a più livelli e piani ortogonali fra loro

                                                                                   Gestione delle risorse
                                                                                   Coordinamento dei livelli
            Gestione della                              Gestione del piano
            connessione
                                                  Gestione del livello

                                   Piano di controllo          Piano utente

       sottolivelli           Livelli superiori         Livelli superiori            Trasporto dei dati
                                                                                     Controllo di flusso
       Convergenza                                                                   Funzioni utente
                             CS
                                     Livello di adattamento ATM
     Segmentazione e         SAR
      riassemblaggio
                                               Livello ATM
    Convergenza della
      trasmissione           TC
                                              Livello fisico
      Dipendente dal         PMD
       Mezzo fisico

                                                                              74
Modello di riferimento ATM
Il modello di riferimento comprende:
• user plane: gestisce il flusso delle informazioni di utente
• control plane: fornisce le funzioni per il controllo della chiamata;
    tratta il flusso di segnalazione per attivare una chiamata, variarne le
    caratteristiche e rilasciarla.
• management plane: e' suddiviso in 2 porzioni:
      • plane management: ha una struttura non stratificata e si occupa
         della gestione e del coordinamento tra i vari piani
      • layer management: fornisce funzioni di gestione delle risorse
         residenti in ciascuno strato e gestisce i flussi di informazioni di
         gestione della rete
• Due strati forniscono funzioni specifiche del modo ATM:
      • strato ATM: fornisce la capacita' di trasferimento di celle per tutti
         i tipi di servizio
      • strato di adattamento ATM: fornisce funzioni di piu' alto livello
         dipendenti dal servizio
                                                  75
Livello fisico ATM
•   Le celle ATM possono essere spedite
     •   direttamente sul mezzo fisico (fibra in genere)
     •   incapsulate all’interno del carico utile di un pacchetto spedito con altro standard
•   Le connessioni sono sempre punto-a-punto
     •   host-commutatore o commutatore-commutatore
     •   Sono unidirezionali (il full-duplex richiede una coppia di linee)
•   Lo strato fisico consiste di due sottostrati:
     •   trasporto fisico (PMD)
     •   convergenza di trasmissione (TC)
•   Il sottolivello PMD interfaccia direttamente la trasmissione sul cavo
     •   Trasferimento, Temporizzazione e Codifica
     •   Accesso fisico alla rete
•   Il sottolivello TC converte i bit letti in celle ATM ed effettua:
     •   adattamento al framing di trasmissione del flusso di celle
     •   generazione e recupero del framing di trasmissione
     •   generazione e verifica della sequenza di controllo dell'errore sull'intestazione HEC (Header Error
         Check). Si dicono celle valide quelle per cui l'header non e' modificato in questa fase
     •   delimitazione di cella: prepara il flusso di celle in modo che il ricevitore riconosca nel flusso le celle
     •   disaccoppiamento della velocita': inserimento e soppressione di celle non attive per adattare la
         velocita' delle celle valide al payload di trasmissione

                                                                                     76
ATM Framing
• CCITT individua tre tipi di approcci per specificare
  il formato della trama fisica: PDH, SDH e celle

   • ATM basato su PDH
      Caratteristiche del mezzo fisico
      • Utilizza l'infrastruttura di rete esistente
      Caratteristiche della convergenza di trasmissione
      • Viene utilizzata la struttura delle trame della gerarchia
        plesiocrona alla quale vengono aggiunti ottetti speciali per
        realizzare funzioni di manutenzione e monitoraggio di
        prestazioni.


                                            77
ATM Framing (continua)
• ATM basato su SDH
  Caratteristiche del mezzo fisico:
  • Il mezzo fisico consigliato e' la fibra ottica.
  • Al punto di riferimento TB si considera la bit rate 155.520 Mbit/s in entrambe le
    direzioni.
  • La bit rate 622.080 Mbit/s puo' essere sia simmetrica che asimmetrica.
  • L' interfaccia puo' essere di tipo ottico o elettrico
  Caratteristiche della convergenza di trasmissione
  • Le celle vengono organizzate nella struttura STM-1 e precisamente si utilizza il
    Virtual Container 4.
  • Il payload puo' avere un offset dall'inizio del frame che viene specificato da un
    puntatore nell'overhead di linea
  • Poiche' la capacita' del payload (2340 ottetti) non e' multipla della lunghezza
    dlla cella ATM (53 byte) una cella puo' attraversare il confine del payload. Un
    puntatore nel path overhead indica quanti byte precedono il primo confine
    dopo la locazione del puntatore (H4): il range di questo puntatore va da 0 a 52

                                                      78
ATM Framing (continua)
• ATM basato su celle

   Caratteristiche del mezzo fisico

   • Sono le stesse della modalita' basata su SDH

   Caratteristiche della convergenza di trasmissione

   • Non viene di fatto imposto nessun framing di livello fisico
   • l'interfaccia consiste in un flusso continuo di celle, eventualmente vuote
   • e' necessaria una modalita' di sincronizzazione che si effettua per mezzo
     della intestazione HEC

   • Il vantaggio di questo approccio sta nella semplicita' dell'interfaccia in quanto
     sia la trasmissione che il modo di trasferimento sono basati sulla stessa
     struttura

                                                      79
Gestione errori (HEC)
• Il controllo di errore sull'intestazione si basa su 8 bit
• il ricevitore puo' trovarsi in uno dei due stati seguenti:
    • Correzione: rivela e corregge singoli bit errati - se viene rivelato almeno un
        errore su una intestazione il ricevitore si porta nello stato rivelazione
     • Rivelazione: il ricevitore scarta le celle in cui rivela errore sull'intestazione - il
        ricevitore si riporta nello stato correzione quando riceve una cella senza errori
        sull'intestazione
   si possono correggere errori singoli e rivelare errori multipli sull'intestazione
   Il codice utilizzato e' di tipo polinomiale con polinomio generatore x8+x2+x+1




                                                            80
Livello ATM

• Gestisce le funzioni relative all'intestazione della
  cella ATM
• e' indipendente dal mezzo e comune a tutti i tipi
  di servizio
• multiplazione e demultiplazione di celle di canali
  virtuali differenti in un unico flusso di celle
• generazione ed estrazione dell'intestazione di
  cella
• traduzione del canale virtuale
                                     81
Le celle ATM
Le informazioni sono trasmesse in pacchetti (celle) di 53 byte
• 5 byte di intestazione e 48 byte di dati;
• sono previsti due diversi formati all'interfaccia utente-rete
  (UNI) e all'interno della rete (NNI);
• Il formato NNI differisce dal formato UNI per la mancanza
  del campo GFC e per il diverso numero di bits dedicati
  all'identificazione del percorso virtuale;

              header       Dati utente (payload)

              5 byte             48 byte




                                                   82
Le celle ATM (continua)




•   GFC (Generic Flow Control): composto di 4 bit e si usa per gestire il controllo di
    flusso di connessioni con diversi requisiti di qualita' di servizio e per la gestione di
    condizioni di sovraccarico a breve termine. Il meccanismo specifico con cui cio' deve
    avvenire e' ancora allo studio.
•   PT (Payload Type): identifica se la cella contiene informazioni di utente o di rete. Se si
    tratta di informzioni di rete ulteriori informazioni riguardanti il tipo di controllo sono
    trasportate nel campo informativo
•   CLP (Cell Loss Priority): discrimina tra due livelli di priorita' dell'informazione
    trasportata dalla cella. Puo' servire per scartare o meno la cella in caso di congestione
•   HEC (Header Error Check): sono i bit di controllo riguardanti l'intera intestazione)
•   VPI (Virtual Path Identifier) e VCI (Virtual Channel Identifier)

                                                                83
Le celle ATM (VPI e VCI)
•   VCI (Virtual Channel Identifier) - 16 bit e VPI (Virtual Path Identifier) 8 bit forniscono il
    meccanismo di identificazione di canali e circuiti virtuali (CRI):
    VC = associazione logica unidirezionale tra punti terminali per consentire il trasferimento di
    celle ATM
    VP = associazione logica di VC che condividono in un certo punto di riferimento le stesse
    risorse
     •   i vari VP sono identificati dai rispettivi VPI mentre i VC che sono multiplati all'interno dello stesso VP
         si distinguono per VCI
     •   i VC vengono trasportati in modo trasparente dai rispettivi VP
     •   VCC(Virtual Channel Connection): catena di VCs tra i due end-point
     •   i confini di un VP si chiamano VPT (Virtual Path Terminator)
     •   nei VPT vengono processati i VC
•   Applicazioni
     •   utente-utente: si utilizza il concetto di virtual path per la creazione di reti private virtuali; VCCs hanno
         significato end-to-end
     •   utente-rete: il virtual path si estende dall'interfaccia T a un nodo di rete e serve per fornire un
         accesso di traffico aggregato a un nodo di rete
     •   rete-rete: il percorso virtuale termina in nodi di rete e serve per la gestione globale del traffico; i
         singoli VC sono commutati o cross-connessi al confine tra VP
     •   Rete virtuale: e' un insieme di connessioni semi-permanenti tra punti terminali che utilizzano un
         grande numero di connessioni simultanee
                                                                           84
Circuiti virtuali
• ATM è gestito con commutazione di pacchetto ma ha un
  comportamento analogo alla commutazione di circuito
    • Circuiti virtuali permanenti
      Fissati su richiesta rimangono attivi fra due punti della rete. Non
      richiedono l’inizializzazione del circuito
    • Circuiti virtuali commutati
      Sono predisposti dinamicamente ad ogni richiesta e cancellati al termine
      della connessione


• La creazione di un circuito consiste nella memorizzazione del
  percorso nelle tabelle di instradamento degli elementi di
  commutazione
• Ogni pacchetto dovrà avere l’indirizzo del circuito a cui
  appartiene
                                                      85
Routing su circuiti virtuali

                     H2                     H3                                  H4


     commutatore
                                                                                     Tabella di
     (router ATM)
                                                                                      routing

                                 R2                                  R3

H1                                                                                                H5
                         cella                             Circuito virtuale
                                      T61
          R1                                                                             R4
                                            T62
                    T63
                                                  Tronco
                                                                               R5
                                 R6
                    H7
                                                                      H6



                                                                           86
Vantaggi dei circuiti virtuali
• Circuiti virtuali
    • La banda viene effettivamente usata quando ci sono i dati
    • Una volta stabilito il circuito virtuale (caricate le tabelle di routing) le celle
      si muovono istantaneamente


• Commutazione di circuito
    • Una volta stabilito il circuito la banda è allocata anche se non vengono
      trasmessi dati
    • Ad esempio se si alloca un canale T1 si trasmette sempre 1 byte ogni 125
      s anche se non ci sono dati da trasferire




                                                             87
Indirizzamento ATM
•   L’identificativo di una sorgente o destinazione (ATM address) può avere tre
    possibili formati:
     • Il primo byte indica di quale formato si tratta
     • Formato OSI 20 byte: i byte 2 e 3 identificano il paese; il byte 4 specifica il formato dei
       rimanenti byte di cui 3 indicano l' autorita' responsabile della gestione dell' indirizzo, 2
       indicano il dominio, 2 l'area di appartenenza e 6 l'indirizzo specifico
     • Fornato CCITT E.164: prevede indirizzi formati da 15 cifre decimali come nella
       telefonia ISDN




                                                                 88
Commutatori ATM
• Un commutatore ha linee di entrata e di uscita
    • In genere sono in numero uguale (linee bidirezionali)
• Il funzionamento del commutatore è sincrono con un proprio clock
• Ad ogni ciclo le celle arrivate completamente sono inviate alla
  struttura di commutazione che la trasmette all’uscita specificata dalla
  tabella di routing




                             Struttura di
                            commutazione


                                               89
Specifiche dei commutatori
• Un commutatore di percorso commuta percorsi virtuali trattando
  in modo trasparente i canali virtuali in essi contenuti
• Il commutatore di canale tratta i singoli canali virtuali e in
  particolare ne traduce l’identificatore
• I commutatori operano ad alta velocità
    • Per ATM a 155 Mbps sono circa 365000 celle/s per linea di ingresso
• La specifica ATM richiede
    • Commutare tutte le celle col minimo tasso di scarto
    • Mantenere lo stesso ordine per le celle di un circuito virtuale
• Problema: più celle in ingresso in uno stesso ciclo che devono
  essere instradate sulla stessa uscita
    • Sceglierne una e scartare il resto non è efficiente
    • Si usano code (in ingresso o uscita)

                                                         90
Code in uscita




                                           in coda


            ciclo 1              ciclo 2                  ciclo 3

• La cella da trasmettere in caso di conflitto può essere scelta
  casualmente per non creare preferenze
• Quando la coda è piena le celle in conflitto sono scartate
   • Le code devono essere dimensionate opportunamente
   • In genere si usano più code per gestire velocemente collisioni
     multiple sulla stessa uscita
                                                     91
Interfaccia ATM
• I programmi applicativi interagiscono con lo strato ATM
  attraverso lo strato di adattamento (ATM Adaptation
  Layer).
• Esistono vari tipi di strato di adattamento, in relazione al
  tipo di servizio che si deve realizzare.
• Quando un calcolatore instaura una connessione
  virtuale deve specificare quale tipo di protocollo di
  adattamento intende utilizzare.
• Lo strato di adattamento si realizza nella interfaccia del
  calcolatore mediante hardware e firmware che
  realizzano la ricezione e la trasmissione delle celle.

                                          92
Livello di Adattamento (AAL)
•   AAL (ATM Adaptation Layer) ha il compito di arricchire il servizio fornito dallo
    strato ATM per supportare le funzioni richieste dai servizi specifici (I.362). le
    funzioni svolte dipendono dal tipo di servizio (utente, segnalazione, gestione).
•   Lo strato di adattamento e' suddiviso in due sottostrati:
     •   SAR (Segmenting and Reassembling):
          • segmentazione dell'informazione per essere trasportata nella cella ATM;
          • ricomposizione del contenuto delle celle ATM in informazioni di piu' alto livello;
     •   CS (Convergence Sublayer):
          • identificazione del messaggio
          • recupero della temporizzazione
          • per alcuni tipi di AAL e' ulteriormente suddiviso in
                • CPCS Common Part Convergence Sublayer
                • SSCS Service Specific Convergence Sublayer
     • Differenti combinazioni di SAR e CS danno luogo ai diversi servizi AAL
     • Se il servizio ATM e' sufficiente per alcune applicazione, lo strato AAL e' vuoto
     • Una AAL-SDU (Service Data Unit) puo' essere trasportata da un punto di accesso al
       servizio (AAL-SAP) a uno o piu' AAL-SAP attraverso la rete ATM. L'utente AAL e' in
       grado di selezionare quale AAL-SAP utilizzare per ottenere la qualita' di servizio
       richiesta
     • Sono state definiti 4 tipi di AAL in relazione a 4 diverse classi di servizio.

                                                                      93
Classi di servizio per AAL
• I servizi vengono classificati in 4 classi in relazione a tre parametri:
    • relazione temporale tra sorgente e destinazione. Tale relazione e' presente
      nel caso di trasmissioni vocali PCM, non c'e' per le trasmissioni tra calcolatori; i
      servizi con tali relazioni temporali sono talvolta denominati real time
    • bit-rate: alcuni servizi hanno bit rate costante, altri variabile
    • connection mode: servizi connectionless o connection oriented
• Solo 4 delle 8 possibili combinazioni danno origine a servizi reali per
  cui il CCITT ha definito 4 classi di servizio
    • Classe A: presenta relazioni temporali tra sorgente e destinazione e bit rate
      costante con modo connection oriented: e' il caso della voce a circuito a 64
      Kbit/s (circuit emulation). Un altro esempio e' il video a bit rate costante
    • Classe B: a differenza della A ha bit rate variabile. Es video VBR
    • Classe C: non prevede relazioni temporali, e' a bit rate variabile e connection-
      oriented. Es: trasferimenti dati connection-oriented e segnalazione
    • Classe D: differisce da C per il fatto che e' connectionless. Es: trasferimento
      dati connectionless come in SMDS (Switched Multi-megabit Data Service)
                                                         94
Tipi di Adattamento
Sono previste 4 tipi di AAL:
• AAL 1: supporta la classe A di servizio
• AAL 2: supporta la classe B di servizio
• AAL 3/4: supporta sia la classe C che la classe D di servizio
• AAL 5: supporta la classe C di servizio (segnalazione) e
  trasporto dati a basso overhead

  Inizialmente AAL 3/4 era suddiviso in due tipi distinti; successivamente i due
  tipi sono stati combinati in uno unico adatto per l’interconnessione di ATM con
  SMDS e MAN.
  AAL 3/4 e’stato considerato inadeguato per il trasporto di protocolli di alto
  livello a causa di eccessivo overhead.

                                                       95
ATM AAL1
•   I servizi a bit rate costante (CBR) richiedono il trasferimento di informazioni a bit rate
    costante dopo che sia stata attivata una connessione virtuale tra sorgente e destinazione. A
    tale scopo AAL 1 offre i seguenti servizi:
     •   trasferimento di SDU (Service Data Units) a bit rate costante
     •   trasferimento di informazioni temporali tra sorgente e destinazione
     •   trasferimento di informazioni sulla struttura dati
     •   indicazione di informazioni perdute o errate




                                                                      96
ATM AAL1 (SAR e CS)
•   Il sottostrato SAR accetta blocchi di 47 ottetti da CS e aggiunge un ottetto per
    formare la SAR-PDU.
•   Il SAR destinazione toglie l'ottetto di overhead e consegna al CS destinazione i 47
    ottetti.
           CSI        CS Indication: indica la presenza del sottostrato CS
           SN         Sequence Number: numero di sequenza dell'unita' informativa trasportata per la
                      rivelazione di unita' perdute
           SNP        Sequence Number Protection: correzione d'errore sul singolo bit e rivelazione di
                      errori multipli relativi ai primi due campi
           SDU        Service Data Unit

•   Il sottostrato CS dipende dal particolare servizio e puo' contenere le seguenti
    funzioni:

     •   gestione delle variazioni di ritardo
     •   gestione del ritardo di assemblaggio delle celle
     •   recupero del clock di sorgente al ricevitore
     •   monitoraggio di celle perdute o male inserite


                                                                 97
ATM AAL2
• AAL 2 fornisce servizio di trasferimento di informazione con bit rate
  variabile.
• E' possibile in questo caso che le celle non siano riempite
  completamente per cui sono richieste al SAR funzioni aggiuntive
  rispetto a AAL 1.
• Il CCITT non ha ancora formulato una standardizzazione.




                                              98
ATM AAL3/4
Fornisce il servizio di adattamento per trasferimenti dati sensibili alla
perdita ma non al ritardo.

Vengono definiti due modi di funzionamento:
 •   message-mode: ad una AAL-SDU corrisponde una sola unita' informativa di
     interfaccia
 •   streaming mode: un AAL-SDU viene trasportata da una o piu' unita'
     informative di interfaccia


Entrambe le modalita' prevedono le procedure
 •   assured con ritrasmissione delle CS-PDU mancanti o corrotte e possibilita' di
     introdurre controllo di flusso per connessioni punto-punto
 •   non assured senza ritrasmissione delle CS-PDU mancanti o corrotte

                                                     99
ATM AAL3/4 SAR
•   T:      segment type e' un campo di 2 bit per indicare di quale parte di CS-PDU si tratta: prima (Begin
    Of Message 10), intermedia (Continuation Of Message 00), ultima (End Of Message 01). Indica anche il
    caso di un messaggio costituito da una singola CS-PDU (Single Segment Message 11)
•   Length: length indicator e' un campo di 6 bit che indica iil numero di ottetti validi della SAR-PDU in
    quanto l'ultimo messaggio o il messaggio singolo possono non essere completamente pieni
•   CRC: 10 bit per la rivelazione d'errore basata sul polinomio generatore 1 + x + x4 + x5 + x9 + x 10
•   Seq Nr: e' un numero di sequenza a 4 bit per la rivelazione di celle perdute o male inserite
                                                                •   MID: e' un campo riservato per AAL
                                                                    3. Per AAL 4 gestisce la multiplazione.
                                                                    Consente di multiplare fino a 210
                                                                    connessioni AAL su una singola
                                                                    connessione ATM per trasferimenti dati
                                                                    connection-oriented.       Per       le
                                                                    comunicazioni connection-less il MID
                                                                    consente di multiplare le SAR-PDU di
                                                                    fino 210 CS-PDU sulla stessa
                                                                    connessione virtuale ATM semi-
                                                                    permanente.
                                                                •   SAR-SDU: contiene l'informazione CS-
                                                                    PDU

                                                                    100
ATM AAL5
•   E’ lo strato di adattamento per la trasmissione dati a pacchetto
•   Accetta pacchetti di lunghezza variabile da 1 a 65535 byte
•   Introduce un trailer di 8 byte alla fine del pacchetto
•   AAL5 svolge funzioni di segmentazione in trasmissione e
    riassemblaggio in ricezione, dove occorre riconoscere quante celle
    formano il pacchetto (funzione di convergenza)




                                            101
Segnalazione – ATM SAAL
• La segnalazione è gestita in accordo allo standard ITU Q.2931
  attraverso il Signalling Adaptation Layer (SAAL)
• La componente SSCOP è molto simile a X.25
• Per CPCS ITU-T raccomanda AAL3/4 mentre ATM forum AAL5
• I principali messaggi di segnalazione sono:

   •   SETUP
   •   CALL PROCEEDING
   •   CONNECT
   •   CONNECT ACK
   •   RELEASE
   •   RELEASE COMPLETE


                                           102

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  • 1. Reti di Calcolatori Protocolli datalink layer per reti WAN
  • 2. Gerarchie di multiplazione per reti pubbliche • L’attuale infrastruttura delle reti pubbliche di trasporto su cui vengono veicolate e multiplate le altre tecnologie di rete geografica (dati e fonia), è in larga misura basata sulle gerarchie sincrone, evoluzioni delle gerarchie plesiocrone (PDH - Plesiochronous Digital Hierarchy): • SONET - Synchronous Optical NETwork (segnali ottici multipli della velocità base di segnale di 51.84 Mbit/s) • SDH - Synchronous Digital Hierarchy (equivalente europeo ed internazionale di SONET) • STS - Synchronous Transport Signal (standard corrispondente per i segnali elettrici) • La topologia è sovente ad anelli per motivi di affidabilità. 2
  • 3. Plesiochronous Digital Hierarchy • Prima dell’introduzione di SONET/SDH, Plesiouchonous Digital Hierarchy (PDH) era lo standard per reti telefoniche digitali • Espressamente pensata per il trasferimento di canali vocali digitali a 64Kb/s • NON si usa Store-and-Forward: occorre una stretta sincronizzazione tra TX e RX. Tale esigenza è soddisfatta con un sistema quasi-sincrono (plesio- synchronous) • Standard diversi in USA/Europa/Giappone • Complessità di interfacciamento 3
  • 4. Portante T1 24 canali vocali campionati, codificati e multiplati in un singolo canale TDM PCM 193 bit / frame (125 s) canale canale canale canale canale 1 2 3 4 24 1 0 bit 24 x 8 + 1 Codice di 7 bit pacchetto campione bit di segnalazione Velocità = 193 x 8000 = 1,544 Mbps Il bit aggiuntivo è usato per la sincronizzazione (010101010….) Per uso dati: 23 canali + 1 per la sincronizzazione 4
  • 5. T1 T2 T3 ….. Si possono commutare più portanti T1 in un canale T2 e così via … 4 flussi T1 6 flussi T2 4 0 5 1 4:1 76 5 43 2 1 0 6:1 6 2 7 3 44,736 Mbps 1,544 Mbps 6,312 Mbps T3 T1 T2 •4 canali T1 corrispondono a 6,176 Mbps I bit in più sono per suddividere i frame e per il controllo •E’ difficile identificare un singolo canale dentro uno stream: ogni volta occorre demultiplare tutti i livelli per estrarre/inserire altri canali •E’ difficile mantenere due canali in perfetta sincronia: si usa un bit stuffing per avere un sistema quasi sincrono 5
  • 6. Gerarchie di multiplazione 1.544 Mbps 6.312 Mbps aggregate out of aggregate the mux 24 users, all at 64 kbps into the multiplexer 6
  • 7. Gerarchie T- ed E- Livello America Europe Japan (T-) (E-) 0 0.064 Mb/s 0.064 Mb/s 0.064 Mb/s 1 1.544 Mb/s 2.048 Mb/s 1.544 Mb/s 2 6.312 Mb/s 8.488 Mb/s 6.312 Mb/s 3 44.736 Mb/s 34.368 Mb/s 32.064 Mb/s 4 274.176 Mb/s 139.264 Mb/s 97.928 Mb/s 7
  • 8. PDH • Sistema di trasmissione digitale (T-carrier, E- carrier) che multipla flussi di velocità più bassa in flussi a velocità maggiore • Ogni apparato ha un suo clock privato (non c’è sincronizzazione globale) • I clock locali hanno derive che portano a errori di sincronizzazione • Problema risolto avendo la possibilità di inserire e rimuovere bit di riempimento (bit-stuffing) 8
  • 9. PDH - Sincronizzazione Trama 1 2 3 Sorgente Bit Stuffing 1 2 Nodo Nodo più veloce 1 2 Dest 9
  • 10. PDH - Sincronizzazione • Per risolvere il problema si adotta il meccanismo del Positive Stuffing: • I dati vengono scritti in un buffer temporaneo • Tale buffer viene letto a velocità superiore per trasmettere sul canale (a bitrate maggiore) • Ogni volta che il buffer si sta per svuotare, inibisco la trasmissione di dati, che vengono sostituiti da bit di riempimento • Segnalo al ricevitore la presenza di bit di stuffing tramite un canale di segnalazione punto-punto ricavato in TDM. • Si usa quindi una trama trasmissiva diversa da quella logica PCM. Complica le funzionalità di mux/demux. 10
  • 11. Problematiche di PDH • Mancanza di flessibilità: è impossibile identificare un flusso a velocità più bassa in un aggregato superiore • Mancanza di efficienza: • Non esistono standard per il monitoring delle prestazioni del canale • Non c’è un canale di management • Mancanza di “mid-fiber meet” • Non esiste standard a livello fisico – ogni produttore ha suo standard (NNI non standard) 11
  • 12. Da PDH a SONET/SDH • SONET: Synchronous Optical Network: sistema di trasmissione e multiplazione in America • SDH: Synchronous Digital Hierarchy: sistema di trasmissione e multiplazione in Europa e Giappone • Standardizzazione di SONET e SDH avvenuta a fine anni 80 • I gestori di rete realizzarono che • Il sistema PDH non era scalabile abbastanza per supportare le aspettative di crescita di traffico • Le tecnologie ottiche iniziano a essere appetibili, e incominciano a capirsi le loro potenzialità • I sistemi di trasmissione ottica, tutti proprietari, non possono interoperare tra loro 12
  • 13. Che cosa è SONET/SDH • Insieme di Raccomandazioni ITU-T (le prime sono del 1989) che coprono: • la definizione di una gerarchia di multiplazione molto strutturata • la definizione di tecniche di gestione di rete e di protezione dai guasti • le modalità di interfacciamento verso il mezzo fisico (fibre e componenti ottici) • la definizione di interfacce verso altri protocolli che possono lavorare sopra SONET/SDH 13
  • 14. Obbiettivi di SONET/SDH • I principali obbiettivi degli standard sono: • Affidabilità della rete, compatibile con i requisiti di carrier nazionali e internazionali (99.999% - five nines - availability) • Interoperabilità tra apparati di diversi costruttori • Flessibilità dei formati per supportare diverse architetture di rete e possibili migrazioni • Articolate funzioni di controllo e monitoraggio (monitoring) delle prestazioni e del traffico (recupero di guasti singoli in 50 ms) 14
  • 15. Gerarchia SONET/SDH OC level STS level SDH level Mbit /s OC-1 STS-1 51.84 OC-3 STS-3 STM-1 155.52 OC-12 STS-12 STM-4 622.08 OC-24 STS-24 STM-8 1244.16 OC-48 STS-48 STM-16 2488.32 OC-192 STS-192 STM-64 9953.28 OC-768 STS-768 STM-256 39813.12 OC-3072 STS-3072 STM-1024 159252.48 15
  • 16. Stratificazione SONET/SDH • Path layer (simile al livello 3 - Network - di OSI) • Responsabile di connessioni end-to-end • Controlla e gestisce lo stato delle connessioni • Line Layer • Multiplazione di più connessioni di path-layer tra due nodi • Protezione e recupero guasti • Section Layer • Definisce lungo la tratta le operazioni svolte dai rigeneratori e tra i rigeneratori • I livelli Line e Section in SONET corrispondono al livello 2 (Data Link) OSI • Physical Layer (identico al livello 1 OSI) • Definisce come i bit vengono trasmessi sulle fibre 16
  • 17. Stratificazione SONET/SDH standard ITU-T G.78x path path layer layer connessione line line line layer layer layer section section section section layer layer layer layer physical physical physical physical layer layer layer layer terminale ADM terminale SDH SDH SDH rigeneratore add/drop mux 17
  • 18. SONET Physical Layer • Il livello fisico SONET è completamente di tipo ottico • Le più importanti raccomandazioni sono: • ITU-T G.957: Optical interfaces for equipments and systems relating to the synchronous digital hierarchy • Single span, single channel link without optical amplifiers • ITU-T G.691: Optical interfaces for single-channel STM-64, STM-256 and other SDH systems with optical amplifiers • Single channel, single or multi span, optically amplified links at 622 Mbit/s, 2.5 Gbit/s, 10 Gbit/s • ITU-T G.692: Optical interfaces for multichannel systems with optical amplifiers • Multi channel, single or multi span, optically amplified • Definition of the ITU frequency grid • Le raccomandazioni coprono diversi tipi di canali, da very short-haul interoffice links fino a ultra-long haul, WDM backbone links • Tutti i parametri di trasmettitori e ricevitori sono completamente specificati 18
  • 19. Framing SONET • SONET e SDH transmettono un sequenza continua di bit ad una certa velocità • La multiplazione dei diversi flussi di informazione è ottenuta con un complesso schema a divisione di tempo (TDM) • Anche se complessa, l’architettura di multiplazione è stata progettata in modo da consentire efficienti implementazioni VLSI • Una trama (frame) SONET è una sequenza organizzata di bit • Per un certo livello di multiplazione, ogni flusso tributario di ingresso diventa un Synchronous Payload Envelope (SPE) • Un insieme di bit, chiamato Path Overhead, viene aggiunto al SPE, realizzando funzioni di controllo, di monitoring, ecc. • SPE + Path Overhead formano un Virtual Tributary (VT) 19
  • 20. Struttura delle trama STS-1 1 frame = 810 Byte in 125s 1 2 3 4 5 6 7 8 9 STS-1 OC-1 rappresentazione in righe e colonne 0 µs 3 Bytes 87 Bytes (1st bit) SOH Path Overhead: 3 rows resta con il payload finchè 9 rows SPE non viene 6 rows LOH demultiplata 125 µs (last bit) Transport Payload Overhead 20
  • 21. Struttura delle trama STS-1 3 Bytes 87 Bytes SPE dalla trama precedente può SOH estendersi Frame #1 attraverso LOH SPE frontiere di SPE trama) SOH Frame #2 810 Bytes/trama LOH SPE 8 bit/campione SP 810 campioni/trama SOH o 9x90 Bytes/trama Frame #3 8000 trame/secondo LOH SPE 8 bit/Byte SPE o SOH 51,840 Mb/s LOH 21
  • 22. Multiplazione di ordine superiore STS-1 #1 STS-1 #2 STS-1 #3 9 MUX Byte interleaver 3x3 3x87 9 22
  • 23. Virtual Tributary (VT) • I VT sono posizionati nelle trame con puntatori contenuti nei bit di overhead della trama • Un puntatore dice quale è la posizione di inizio di un dato VT all’interno della trama • La struttura è ricorsiva: un VT può contenere diversi VT più piccoli Pointer Pointer VT VT • Questo approccio consente di multiplare flussi a velocità VT anche molto differenti in una trama molto ben strutturata 23
  • 24. Gerarchia SONET • Un esempio di multiplazione SONET • SONET è stato sviluppato per essere compatibile con il trasporto di formati diversi, quali ad esempio ATM (Asynchronous Transfer Mode) x4 Ogni VT group porta DS1 (1.544) VT1.5 un solo tipo di VT e x3 occupa 12 colonne Flussi PDH E1 (2.048) VT2 x2 VT group del SPE a velocità DSIC (3.152) VT3 x1 inferiore Si può combinare VT DS2 (6.3122) VT6 x7 group diversi in uno stesso SPE STS-1 DS3 (44.736) SPE STS-1 STS-1 xN ATM (48.384) STS-N E4 (139.264) SPE STS-3c STS-3c xN/3 ATM (149.760) Byte interleaved multiplexing 24
  • 25. SONET Overheads Path Line Line Section Section Section Section Digital Path Path Crossconnect Terminating Regenerator Regenerator Terminating o Add/Drop Element Element Multiplexer Section • Differenti tipi di overhead overhead • Sezione: usato per la comunicazione tra due apparati adiacenti • Linea: per segnalazione di STS-N tra multiplatori Line • Path: end-to-end, aggiunto al flusso SPE quando overhead viene mappato in un VT • Funzioni differenti • Multiplazione Path Transport • Gestione e mantenimento overhead Overhead • Allocazione di canali 25
  • 26. Intestazioni (overheads) SONET • Section Overhead: • Usato, elaborato e generato da Section Terminal Equipments (STE) • Monitoraggio delle prestazioni sulla trama • Canale di comunicazione dati per operation, administration and maintenance (OAM) • Framing 26
  • 27. SONET overhead - SOH A1 framing bytes—Indicano l’inizio di una trama STS-1. Usati per A2 sincronizzazione. section trace (J0)/section growth (Z0)—Questi byte, presenti in ogni N STS-1 in un flusso N-STS sono usatii o come J0 section trace byte (nel primo STS–1 del STS–N), o come section growth byte (dal secondo fino all’ultimo STS–1s). section bit-interleaved parity code (BIP–8) byte—Codice a controllo di parità (even parity), usato per B1 rilevare errori di trasmissione su una sezione. E’ definito su tutti i bit della trama STS-N precedente dopo l’operazione di scrambling e quindi inserito in B1 prima dello scrambling. E1 section orderwire byte—Fornisce un canale vocale a 64Kbit/s per la comunicazione di operatori. F1 section user channel byte— Non definito il suo scopo. Può essere letto e scritto da ogni apparato di sezione. section data communications channel (DCC) bytes—Insieme formano un canale a 192Kbit/s usato per D1, messaggi di OAM&P tra i due apparati di sezione. Il canale è usato per segnali, controllo, monitoraggio, gestione e D2, altri tipi di segnalazione. E’ possibile avere messaggi generati dagli apparati, manualmente, oppure specificati da D3 formato proprietario del costruttore. 27
  • 28. Overheads SONET • Line Overhead: • Usato, elaborato e generato da Line Terminal Equipment (LTE) • Localizzazione dei VT nella trama • Multiplexing/instradamento • Monitoraggio delle prestazioni • Commutazione per protezione • Gestione della tratta • STS Path Overhead: • Usato, elaborato e generato da Path Terminal Equipment (PTE) • Monitoraggio end-to-end delle prestazioni dei VT SPE • Stato e gestione della connessione 28
  • 29. SONET overhead - LOH STS payload pointer (H1 and H2)—Questi due byte contengono H1 il puntatore che indica l’offset in byte tra il puntatore stesso e il H2 primo byte dello SPE in questo STS. pointer action byte (H3)—Questo pointer action byte è usato H3 nelle fasi di risincronizzazione. H3 trasporta il byte extra nel caso di aggiustaementi negativi del puntatore. line bit-interleaved parity code (BIP–8) byte—Codice di parità usato per identificare errori di trasmissione sulla linea. Usa codice di B2 parità even ed è calcolato su tutti i bit del line ooverhead e del SPE della trama precedente. K1 automatic protection switching (APS channel) bytes—Questi due byte sono usati per la trasmissione di K2 segnalazione in caso di attivazione di procedure di protezione da malfunzionamenti. D4 line data communications channel (DCC) bytes—9 byte che formano un canale a 576Kbit/s per trasferimento D12 di segnalazione OAM&P tra entità di livello linea. synchronization status (S1)— S1 è presente nel primo STS–1 di un STS–N, e i bit da 5 a 8 sono allocati per S1 trasportare elementi di sincronizzazione tra gli apparati di rete a livello STS-N. Z1 growth (Z1)— Libero, per futuri usi. STS–1 REI–L (M0)—M0 è definito solo per un STS–1 trasportato in un OC–1. Bit da 5 a 8 sono allocati per M0 funzioni di segnalazione di errore remoto. M1 STS–N REI–L (M1)— Usato per funzionalità REI–L (restoration) Z2 growth (Z2)—Libero, per futuri usi. E2 orderwire byte—Fornisce un canale vocale a 64Kbit/s per la comunicazione di operatori. 29
  • 30. Puntatori in SONET • Uno dei problemi della multiplazione è gestire flussi tributari a velocità leggermente differenti • Si usano puntatori per compensare variazione di frequenza e fase dei clock • I puntatori consentono un allineamento di fase dinamico e flessibile • Evitano buffer di compensazione per la sincronizzazione Section overhead Separate clocks with almost same timing (plesiochronous) Line H1 H2 overhead SPE SPE Bit Stuffing per la sincronizzazione in PDH: 125 µs  quando la velocità della trama del SPE è lenta rispetto a STS-1, si inserisce un byte extra  quando la velocità della trama del SPE è veloce rispetto a STS-1, si rimuove un byte che viene posto nell’overhead 30
  • 31. Positive stuffing • Velocità di una SPE più piccola • Periodicamente, quando lo SPE è un byte in ritardo, i bit dispari nella parola del puntatore sono invertiti, per segnalare un positive stuffing • Un byte aggiuntivo è inserito nel VT, permettendo uno slittamento dell’allineamento del VT stesso • Il byte aggiuntivo viene sempre messo a lato del byte H3 (nello SPE stesso) • Il puntatore è incrementato di uno nel frame successivo, e i frame seguenti conterranno il nuovo valore. 31
  • 32. Negative stuffing • Velocità di una SPE più alta • Periodicamente, quando il frame dello SPE è un byte in anticipo, i bit pari del puntatore sono invertiti, indicando un negative stuffing • L’inizio del contenitore virtuale viene anticipato, e il byte “sovrascritto” viene spostato in H3 • Il puntatore è quindi decrementato di uno nel prossimo frame • Devono esserci almeno 3 frame nei quali il puntatore rimane costante prima di poter operare un’altra operazione di stuffing 32
  • 33. Trama SDH • SDH usa una terminologia differente, ma i principi sono identici a quelli di SONET • Elemento base in SDH è la trama STM-1, con periodo di ripetizione 125 s • La trama è costituita da 19440 bit, corrispondenti a una velocità di 155.520 Mbit/s • L’informazione è organizzata in byte su 9 righe da 270 byte ciascuna • Il virtual container (VC) è la sezione utile al trasporto dati (261 x 9 = 2349 byte) • L’administrative unit (AU) è l’insieme di VC e dei relativi puntatori 33
  • 34. Trama STM-1 in SDH administrative unit 270 byte 9 byte 261 byte 0 s Framing Puntatori overhead virtual container 125 s 34
  • 35. SONET Network Elements • Lo standard Sonet definisce diversi apparati di rete, differenziati per le loro funzionalità • Multiplexer and demultiplexer • Rigeneratori • Add-Drop multiplexers • Digital cross-connects • Sono tutti apparati di rete “elettronici”, nessuna operazione viene realizzata direttamente in ottica 35
  • 36. SONET/SDH layering • Riprendiamo la pila di riferimento, indicando espressamente gli apparati path path layer layer connessione line line line layer layer layer section section section section layer layer layer layer physical physical physical physical layer layer layer layer terminale ADM terminale rigeneratore add/drop mux 36
  • 37. SONET Network Elements: PTE • Multiplexer and demultiplexer: si occupano di aggregare traffico da tributari differenti • Il Path Terminating Element (PTE) • Versione minima di multiplexer path-terminating terminal • Funzionalità di concentratore di DS–1, e di generazione dei segnali del tributario • Due terminal multiplexer connessi da una fibra sono il più semplice collegamento SONET (section, line, path sullo stesso link) STS-3 STS-3 STS-3c DS-1 DS-1 VT OC-N OC-N DS-3 DS-3 STS-1 37
  • 38. SONET Network Elements: Regen • Rigeneratore • È il più semplice elemento. Opera una rigenerazione 3R • Usato per superare vincoli di distanza • Si sincronizza sul segnale in ingresso, e rigenera il section overhead prima di trasmettere il segnale. Non altera il Line e Path overhead (diverso da repeater in ethernet) OC-N Tx Tx OC-N Rx Rx 38
  • 39. SONET Network Elements: ADM • Add-Drop multiplexer: si occupa di multiplexing e instradamento in topologie ad anello • Multipla diversi tributari in un segnale OC–N • In un nodo add/drop, solo i segnali che devono essere estratti sono processati e estratti/inseriti • Il traffico in transito viene trasmesso attraverso l’apparato senza particolari trattamenti. Ha funzionalità di instradamento alternativo in caso di guasti STS-N BUS OC-N OC-N OC-N STS-N VT STS-1 OC- N OC-N DS-1 DS-3 OC-N DS-1 DS-3 39
  • 40. SONET Network Elements: DCS • Digital cross-connect: si occupa di multiplexing e instradamento in topologie magliate • Accetta diverse velocità di linea • Accede ai segnali STS-1 • Commuta tutto a questo livello • Usato per interconnettere tanti accessi STS-1 • Cross-connect a larga banda sono usati per aggregare traffico efficientemente Transparent Switch Matrix (DS1 Switch Matrix) STS-N STS-1 DS1 DS3 (VT1.5) (DS1) (DS1) (DS1) STS-N STS-1 DS1 DS3 (STS-N) (DS3) (DS1) (DS3) STS-N STS-1 ATM DS1 DS3 40
  • 41. SONET Network Configurations • Configurazione punto-punto • È la più semplice topologia • Il link punto punto parte e termina da un Path Terminal Equipments, che si occupa di multiplazione e demultiplazione dei tributari • Non si usa instradamento e demultiplazione lungo il sistema • Si usano rigeneratori per superare problemi trasmissivi PTE REG REG REG REG PTE 41
  • 42. SONET Network Configurations • Configurazione Punto-Multipunto (linear add-drop) • Ancora una topologia lineare • ADM (e rigeneratori) sono usati lungo la linea • Gli ADM inseriscono ed estraggono canali lungo il percorso • Gli ADM sono specificatamente pensati per questo scopo, e hanno una struttura significativamente più semplice di un generico cross-connect (non occorre demultiplare per poi rimultiplare) PTE REG ADM REG REG ADM REG PTE 42
  • 43. SONET Network Configurations • Configurazione “Hub network” • Per concentrare traffico, tipicamente alla centrale operativa principale • È una configurazione che fa uso di Digital Cross connect (DCS) a alta velocità • DCS sono molto più complessi di un ADM: devono essere in grado di multiplare connessioni arbitarie tra differenti tributari, sia livello SONET che dei singoli tributari REG Mux Mux REG DCS REG Mux Mux REG 43
  • 44. SONET Network Configurations • SONET Rings • È la configurazione più usata, che usa due o quattro fibre e un ADM in ogni nodo. Bidirezionale • Realizza funzionalità di protezione (sempre due percorsi) ADM SONET Ring Architecture ADM ADM ADM 44
  • 45. Network Survivability/Fault Management • Survivability: la possibilità della rete di continuare a fornire un servizio usando capacità in eccesso in caso di guasti È una necessità sulle reti di backbone, il cui malfunzionamento deve essere minimo • Restoration: approccio più complicato, tipico di reti genericamente magliate. Per reagire a guasti, la rete è in grado di auto-riconfigurarsi lentamente. • Protection: Risposta “immediata” (automatica) della rete dopo un guasto, per instradare il traffico su percorso alternativo Survivability Restoration Protection Self-healing Reconfiguration Mesh Network Architectures Protection Switching Linear Architectures Ring Architectures 45
  • 46. Survivability in SONET • Diverse tecniche sono usate in SONET per Survivability, Protection e Restoration • Una degli approcci più comuni è basato su anelli bidirezionali, che sfruttano le loro capacità di protezione • La formazione di due loopback nei nodi adiacenti il guasto ADM permette di connettere tutti i nodi • La topologia logica dopo la riconfigurazione è un anello ADM monodirezionale, che attraversa ogni nodo due volte ADM Rottura della fibra 46
  • 47. 1:1 protection Funzionante Funzionante ADM ADM Backup Working ADM ADM ADM Fibra rotta Due nodi adiacenti al guasto sono responsabili della commutazione del traffico sull’anello di protezione 47
  • 48. 1+1 protection Funzionante ADM Funzionante ADM Working Working Idle Active ADM ADM ADM Fibra rotta I segnali dati sono trasmessi su entrambi i percorsi. Ogni ADM in ogni nodo decide quale segnale è corretto e lo seleziona. 48
  • 49. Protection and Restoration • Il recupero dei guasti in SONET è molto veloce: • meno di 50ms • Il restoration time • Nelle reti PDH è spesso dell’ordine dei minuti • Nelle reti IP è dell’ordine dei minuti • Nelle reti ethernet è dell’ordine della decina di secondi (60 secondi per riconfigurare lo spanning tree) 49
  • 50. X.25 - Generalità • X.25 è una tecnologia di commutazione di pacchetto operante su scale geografica (WAN) creata dal CCITT per il mondo Telco nel 1976 • Sviluppata per linee a bassa velocità e di bassa qualità è disegnata esplicitamente per essere: • Sicura: prevede l’uso di crittografia e il controllo dell’identificativo del chiamante • Affidabile: prevede l’uso di meccanismi di flow-control e di error recovery a livello 2 • Altamente tracciabile: consente di realizzare funzioni sofisticate di profilazione traffico e billing 50
  • 51. X.25 – Elementi Principali La rete X.25 è costituita da tre componenti fondamentali: •il DTE X.25 che è il dispositivo utente connesso (end-system) •il DCE X.25 che realizza l’interfaccia del DTE alla rete X.25 •La PSE (Packet switching Exchange) che costituisce il nodo di commutazione della rete X.25 51
  • 52. X.25 – Servizi di connettività La rete X.25 opera in accordo a una logica store and forward Realizza servizi di circuito virtuale semipermanante (PVC) o dinamico (SVC) basati sul concetto di Logical Channel Number (LCN) a significato locale che identifica ogni connessione. 52
  • 53. X.25 – Il modello di rete • Il livello 3 (X.25 PLP) è responsabile della gestione dei circuiti virtuali e dei LCN e sovraintende alla multiplazione e demultiplazione delle virtual-call sullo stesso mezzo fisico, alla gestione della priorità e dell’indirizzamento. • Il livello 2 è governato dal protocollo LAPB (link access procedure balanced), variante di HDLC. Gestisce error-recovery e flow control • X.25 supporta diverse tecnologie ed interfacce al livello fisico le più note sono X.21 e RS-232/449 53
  • 54. X.25 Call Setup La procedura di call set-up riportata a destra costituisce il principale task layer-3 della rete X.25 (gestito a livello PLP) 54
  • 55. X.25 – Indirizzamento X.121 • Standard ITU-T di numerazione pubblica per reti dati • Da 4 a 10 cifre (aka International Data Numbering) • Usato solo per stabilire circuiti virtuali dinamici (SVC) 55
  • 56. LAPB 56
  • 57. X.25 PAD 57
  • 58. N-ISDN e B-ISDN N-ISDN (Narrow ISDN: a banda stretta) • Nasce nel 1984 dalla riunione delle maggiori società mondiali di comunicazione • L’idea è quella di avere una pipe digitale virtuale tra l’utente e la società di comunicazione. È formato da canali a 64kbps per voce o dati. B-ISDN (Broadband ISDN: a banda larga) • Si basa su ATM • Come la N-ISDN ma con canali virtuali di 155Mbps 58
  • 59. N-ISDN • Integrated Services Digital Network (ISDN) • Voce – Servizi - Dati Ufficio del cliente Società telefonica Telefono ISDN Condotto digitale di bit T U Scambio NT1 ISDN Scheda rete ISDN Punto di Terminatore di rete Doppino/fibra accesso Apparecchiature del cliente Apparecchiature della società telefonica • Al terminatore NT1 si può collegare un cavo a BUS passivo su cui si possono connettere fino a 8 dispositivi ISDN 59
  • 60. N-ISDN uso professionale Versione estesa che usa più canali Ufficio del cliente Società telefonica Condotto digitale S di bit T U Scambio Terminale ISDN PBX NT1 ISDN S ISDN NT2 Punto di Terminatore di rete Doppino/fibra accesso Apparecchiature della società telefonica Telefono ISDN Private Branch eXchange LAN LAN gateway Apparecchiature del cliente 60
  • 61. Canali ISDN • Il condotto ISDN supporta canali multipli in TDM • I canali standardizzati sono • A – canale telefonico analogico a 4 KHz • B – canale digitale PCM a 64 kbps per voce o dati • C – canale digitale a 8 o 16 kbps • D – canale digitale a 16 kbps per segnalazione fuori banda • E – canale digitale a 64 kbps per segnalazioni interne • H – canale digitale a 384 (6x64), 1536 (24x64) o 1920 (30x64) kbps 61
  • 62. Canali ISDN • Combinazioni di canali standardizzate • Tasso base: 2B + 1D • Ogni canale B gestisce un canale voce (8000 campioni/s 8 bit/campione) • La segnalazione è su un canale separato per rendere pienamente disponibili per l’utente i due canali B • Service provider di Internet forniscono un adattatore che permette di utilizzare i tre canali per la connessione ad Internet a 144 kbps • Tasso primario: 30B + 1D (Europa) • Utile per collegamento con PBX • Ibrido: 1A + 1C • N-ISDN non ha avuto il successo aspettato • E’ stata progettata B-ISDN (155 Mbps) basata su tecnologia ATM 62
  • 63. RICHIESTE PER LA B-ISDN • Servizio: Supporto di segnali a banda larga e stretta, inclusi video da bassa ad alta definizione; gestione di connessioni punto-punto e punto-multipunto; • Rete: Compatibilitá con modello OSI; gestione di diversi tipi di traffico e diverse modalitá di instradamento; stessa numerazione per tutti i servizi ad ogni accesso di utente; unico canale di segnalazione per accesso utente; • Commutazione: Supporto di connessioni multirate commutate e non; • Trasmissione: Larghezza di banda di canale fino a 140Mbps per servizio (HDTV compresso); velocitá del circuito di utente tra 140-565Mbps; • Utenza: Allocazione dinamica degli accessi; • Operative: Gestione e manutenzione semplice; semplici procedure di estensione e riconfigurazione; massimo sfruttamento delle infrastrutture esistenti. 63
  • 64. STANDARD B-ISDN 1988: ITU-T emette le prime 2 raccomandazioni relative a B-ISDN come serie I per ISDN: • I.113: Vocabulary of terms for Broadband Aspects of ISDN; • I.121: Broadband Aspects of B-ISDN 64
  • 65. RACCOMANDAZIONE I.113 • Broadband: Servizio o sistema che richiede canali di trasmissione capaci di supportare velocitá maggiori del flusso primario; • Il termine B-ISDN è usato per riferirsi ed enfatizzare gli aspetti a larga banda di ISDN. Lo scopo comunque è di avere una definizione piú generale di ISDN che comprenda servizi a larga banda e non; • ATM (Asynchronous Transfer Mode) è la modalitá di trasferimento per la realizzazione della B-ISDN ed è indipendente dai supporti fisici e dal livello fisico; • B-ISDN si baserá su concetti sviluppati per ISDN ed evolverá incorporando progressivamente e direttamente nella rete funzioni B-ISDN aggiuntive che abilitano nuovi ed avanzati servizi; • Siccome B-ISDN si basa su concetti globali ISDN, la configurazione di riferimento ISDN è anche la base per quella B-ISDN. 65
  • 66. RACCOMANDAZIONE I.121 • Crescente richiesta di servizi a larga banda; • Disponibilitá di tecnologie di trasmissione, commutazione e processamento dei segnali ad alta velocitá; • Incremento di capacitá computazionali per dati e immagini disponibili presso l’utente; • Necessitá di integrazione dei servizi interattivi e distributivi; • Necessitá di integrare in unica rete universale e a larga banda le modalitá di trasferimento a circuito e a pacchetto; • Necessitá di soddisfare le richieste di flessibilitá sia dell’utenza sia del gestore; 66
  • 67. Passaggio ad ATM • Passaggio dalla commutazione di circuito a quella di pacchetto • Necessità di nuovi commutatori ad alta velocità • Si possono utilizzare le dorsali preesistenti 67
  • 68. Caratteristiche di ATM • ATM è orientato alla connessione • il principio di commutazione adotta un instradamento connection-oriented; la funzione di inoltro e' basata su operazioni store&forward con assegnamento logico delle risorse e funzionamento asincrono • Per iniziare il flusso si invia un messaggio di inizio connessione • Stabilita la connessione tutte le celle seguono lo stesso cammino • La consegna delle celle non è garantita ma lo è l’ordine • Lo schema di multiplazione e' labelled con capacita' di trasporto slotted • La segnalazione e le informazioni di utente sono trasportate su canali virtuali separati In particolare: • Il flusso informativo multiplato e' organizzato in unita' informative di lunghezza fissa denominate celle 68
  • 69. ATM – Principi di base Trasferimento dell'informazione • ATM e' definito come modo di trasferimento packet-oriented basato sulla multiplazione asincrona a divisione di tempo di celle di lunghezza fissa. • Le celle vengono trasferite attraverso la rete in modo trasparente. Non viene effettuato il controllo di errore all'interno della rete. • ATM puo' trasportare qualunque tipo di servizio. A tale scopo si introducono vari tipi di strati di adattamento per soddisfare le diverse esigenze dei diversi servizi. Instradamento • ATM e' di tipo connection-oriented: a tale scopo utilizza percorsi e canali virtuali. Un percorso virtuale puo' essere visto come una aggregazione di canali virtuali. All'interno di ciascun canale virtuale viene preservata l'integrita' della sequenza. (segue) 69
  • 70. ATM – Principi di base Risorse • Le risorse possono essere attibuite in modo semi-permanente o per la durata della chiamata ed eventualmente negoziate durante la chiamata stessa. • Le risorse possono essere espresse in termini di bit rate o di qualita' di servizio. Throughput • Ad ogni connessione virtuale viene attribuita una porzione di banda che dipende dal numero di connessioni multiplate, dalla burstiness del traffico trasportato e dalla qualita' di servizio richiesta. • CCITT ha stabilito fino ad ora l'utilizzo della bit rate di picco come parametro sulla base del quale attribuire la banda disponibile. Qualita' di servizio • La qualita' di servizio di una connessione viene espressa in termini di perdita di cella, ritardo, variazione del ritardo. • Per la gestione della perdita si puo' utilizzare l'indicazione CLP (Cell Loss Priority): si distingue tra due livelli di tasso di perdita su una stessa connessione virtuale e in caso di congestione si scartano le celle con priorita' piu' bassa. (segue) 70
  • 71. ATM – Principi di base Controllo dei parametri di utente • L'inserimento dell'informazione di utente in rete e' limitato unicamente dalla velocita' fisica del mezzo trasmissivo. • Tuttavia poiche' le connessioni virtuali condividono le stesse risorse fisiche, mezzi trasmissivi e buffer, occorre evitare una eccessiva occupazione da parte di alcuni utenti. • A tale scopo si definisce la funzione UPC (Usage Parameter Control) che effettua il monitoraggio del comportamento degli utenti all'interfaccia utente-rete per garantire che siano rispettate le modalita' di trasmissione previste dal contratto. • E' importante che i parametri di traffico scelti a tale scopo possano essere controllati in tempo reale. (segue) 71
  • 72. ATM – Principi di base Segnalazione • La negoziazione utente-rete per l'attribuzione di risorse (VCI/VPI, throughput, QOS) si realizza su un canale virtuale separato con protocollo derivante da un ampliamento di quello usato per la segnalazione nella N-ISDN. • Deve prevedere l'instaurazione di connessioni punto-punto, punto-multipunto. Controllo di flusso • In linea di principio non si utilizza controllo del flusso di informazioni nell'ambito dello strato ATM all'interno della rete pubblica B-ISDN. • In alcuni casi e' pero' necessario controllare il flusso di traffico tra terminale e rete. Cio' e' reso possibile all'interfaccia utente rete dal campo GFC (General Flow Control) dell'intestazione delle celle ATM. 72
  • 73. Asynchronous Time Division (ATD) • E’il modo di trasferimento adottato dallo standard ATM • Schema di multiplazione: con suddivisione dell’asse dei tempi in intervalli di durata costante • Principio di commutazione: con assegnamento logico delle risorse e funzionamento asincrono • Architettura del protocollo: basata sullo strato di modo di trasferimento 73
  • 74. Modello di riferimento ATM • Il modello di architettura di rete ATM è diverso da quello TCP/IP e ISO-OSI • E’ strutturato in accordo a più livelli e piani ortogonali fra loro Gestione delle risorse Coordinamento dei livelli Gestione della Gestione del piano connessione Gestione del livello Piano di controllo Piano utente sottolivelli Livelli superiori Livelli superiori Trasporto dei dati Controllo di flusso Convergenza Funzioni utente CS Livello di adattamento ATM Segmentazione e SAR riassemblaggio Livello ATM Convergenza della trasmissione TC Livello fisico Dipendente dal PMD Mezzo fisico 74
  • 75. Modello di riferimento ATM Il modello di riferimento comprende: • user plane: gestisce il flusso delle informazioni di utente • control plane: fornisce le funzioni per il controllo della chiamata; tratta il flusso di segnalazione per attivare una chiamata, variarne le caratteristiche e rilasciarla. • management plane: e' suddiviso in 2 porzioni: • plane management: ha una struttura non stratificata e si occupa della gestione e del coordinamento tra i vari piani • layer management: fornisce funzioni di gestione delle risorse residenti in ciascuno strato e gestisce i flussi di informazioni di gestione della rete • Due strati forniscono funzioni specifiche del modo ATM: • strato ATM: fornisce la capacita' di trasferimento di celle per tutti i tipi di servizio • strato di adattamento ATM: fornisce funzioni di piu' alto livello dipendenti dal servizio 75
  • 76. Livello fisico ATM • Le celle ATM possono essere spedite • direttamente sul mezzo fisico (fibra in genere) • incapsulate all’interno del carico utile di un pacchetto spedito con altro standard • Le connessioni sono sempre punto-a-punto • host-commutatore o commutatore-commutatore • Sono unidirezionali (il full-duplex richiede una coppia di linee) • Lo strato fisico consiste di due sottostrati: • trasporto fisico (PMD) • convergenza di trasmissione (TC) • Il sottolivello PMD interfaccia direttamente la trasmissione sul cavo • Trasferimento, Temporizzazione e Codifica • Accesso fisico alla rete • Il sottolivello TC converte i bit letti in celle ATM ed effettua: • adattamento al framing di trasmissione del flusso di celle • generazione e recupero del framing di trasmissione • generazione e verifica della sequenza di controllo dell'errore sull'intestazione HEC (Header Error Check). Si dicono celle valide quelle per cui l'header non e' modificato in questa fase • delimitazione di cella: prepara il flusso di celle in modo che il ricevitore riconosca nel flusso le celle • disaccoppiamento della velocita': inserimento e soppressione di celle non attive per adattare la velocita' delle celle valide al payload di trasmissione 76
  • 77. ATM Framing • CCITT individua tre tipi di approcci per specificare il formato della trama fisica: PDH, SDH e celle • ATM basato su PDH Caratteristiche del mezzo fisico • Utilizza l'infrastruttura di rete esistente Caratteristiche della convergenza di trasmissione • Viene utilizzata la struttura delle trame della gerarchia plesiocrona alla quale vengono aggiunti ottetti speciali per realizzare funzioni di manutenzione e monitoraggio di prestazioni. 77
  • 78. ATM Framing (continua) • ATM basato su SDH Caratteristiche del mezzo fisico: • Il mezzo fisico consigliato e' la fibra ottica. • Al punto di riferimento TB si considera la bit rate 155.520 Mbit/s in entrambe le direzioni. • La bit rate 622.080 Mbit/s puo' essere sia simmetrica che asimmetrica. • L' interfaccia puo' essere di tipo ottico o elettrico Caratteristiche della convergenza di trasmissione • Le celle vengono organizzate nella struttura STM-1 e precisamente si utilizza il Virtual Container 4. • Il payload puo' avere un offset dall'inizio del frame che viene specificato da un puntatore nell'overhead di linea • Poiche' la capacita' del payload (2340 ottetti) non e' multipla della lunghezza dlla cella ATM (53 byte) una cella puo' attraversare il confine del payload. Un puntatore nel path overhead indica quanti byte precedono il primo confine dopo la locazione del puntatore (H4): il range di questo puntatore va da 0 a 52 78
  • 79. ATM Framing (continua) • ATM basato su celle Caratteristiche del mezzo fisico • Sono le stesse della modalita' basata su SDH Caratteristiche della convergenza di trasmissione • Non viene di fatto imposto nessun framing di livello fisico • l'interfaccia consiste in un flusso continuo di celle, eventualmente vuote • e' necessaria una modalita' di sincronizzazione che si effettua per mezzo della intestazione HEC • Il vantaggio di questo approccio sta nella semplicita' dell'interfaccia in quanto sia la trasmissione che il modo di trasferimento sono basati sulla stessa struttura 79
  • 80. Gestione errori (HEC) • Il controllo di errore sull'intestazione si basa su 8 bit • il ricevitore puo' trovarsi in uno dei due stati seguenti: • Correzione: rivela e corregge singoli bit errati - se viene rivelato almeno un errore su una intestazione il ricevitore si porta nello stato rivelazione • Rivelazione: il ricevitore scarta le celle in cui rivela errore sull'intestazione - il ricevitore si riporta nello stato correzione quando riceve una cella senza errori sull'intestazione si possono correggere errori singoli e rivelare errori multipli sull'intestazione Il codice utilizzato e' di tipo polinomiale con polinomio generatore x8+x2+x+1 80
  • 81. Livello ATM • Gestisce le funzioni relative all'intestazione della cella ATM • e' indipendente dal mezzo e comune a tutti i tipi di servizio • multiplazione e demultiplazione di celle di canali virtuali differenti in un unico flusso di celle • generazione ed estrazione dell'intestazione di cella • traduzione del canale virtuale 81
  • 82. Le celle ATM Le informazioni sono trasmesse in pacchetti (celle) di 53 byte • 5 byte di intestazione e 48 byte di dati; • sono previsti due diversi formati all'interfaccia utente-rete (UNI) e all'interno della rete (NNI); • Il formato NNI differisce dal formato UNI per la mancanza del campo GFC e per il diverso numero di bits dedicati all'identificazione del percorso virtuale; header Dati utente (payload) 5 byte 48 byte 82
  • 83. Le celle ATM (continua) • GFC (Generic Flow Control): composto di 4 bit e si usa per gestire il controllo di flusso di connessioni con diversi requisiti di qualita' di servizio e per la gestione di condizioni di sovraccarico a breve termine. Il meccanismo specifico con cui cio' deve avvenire e' ancora allo studio. • PT (Payload Type): identifica se la cella contiene informazioni di utente o di rete. Se si tratta di informzioni di rete ulteriori informazioni riguardanti il tipo di controllo sono trasportate nel campo informativo • CLP (Cell Loss Priority): discrimina tra due livelli di priorita' dell'informazione trasportata dalla cella. Puo' servire per scartare o meno la cella in caso di congestione • HEC (Header Error Check): sono i bit di controllo riguardanti l'intera intestazione) • VPI (Virtual Path Identifier) e VCI (Virtual Channel Identifier) 83
  • 84. Le celle ATM (VPI e VCI) • VCI (Virtual Channel Identifier) - 16 bit e VPI (Virtual Path Identifier) 8 bit forniscono il meccanismo di identificazione di canali e circuiti virtuali (CRI): VC = associazione logica unidirezionale tra punti terminali per consentire il trasferimento di celle ATM VP = associazione logica di VC che condividono in un certo punto di riferimento le stesse risorse • i vari VP sono identificati dai rispettivi VPI mentre i VC che sono multiplati all'interno dello stesso VP si distinguono per VCI • i VC vengono trasportati in modo trasparente dai rispettivi VP • VCC(Virtual Channel Connection): catena di VCs tra i due end-point • i confini di un VP si chiamano VPT (Virtual Path Terminator) • nei VPT vengono processati i VC • Applicazioni • utente-utente: si utilizza il concetto di virtual path per la creazione di reti private virtuali; VCCs hanno significato end-to-end • utente-rete: il virtual path si estende dall'interfaccia T a un nodo di rete e serve per fornire un accesso di traffico aggregato a un nodo di rete • rete-rete: il percorso virtuale termina in nodi di rete e serve per la gestione globale del traffico; i singoli VC sono commutati o cross-connessi al confine tra VP • Rete virtuale: e' un insieme di connessioni semi-permanenti tra punti terminali che utilizzano un grande numero di connessioni simultanee 84
  • 85. Circuiti virtuali • ATM è gestito con commutazione di pacchetto ma ha un comportamento analogo alla commutazione di circuito • Circuiti virtuali permanenti Fissati su richiesta rimangono attivi fra due punti della rete. Non richiedono l’inizializzazione del circuito • Circuiti virtuali commutati Sono predisposti dinamicamente ad ogni richiesta e cancellati al termine della connessione • La creazione di un circuito consiste nella memorizzazione del percorso nelle tabelle di instradamento degli elementi di commutazione • Ogni pacchetto dovrà avere l’indirizzo del circuito a cui appartiene 85
  • 86. Routing su circuiti virtuali H2 H3 H4 commutatore Tabella di (router ATM) routing R2 R3 H1 H5 cella Circuito virtuale T61 R1 R4 T62 T63 Tronco R5 R6 H7 H6 86
  • 87. Vantaggi dei circuiti virtuali • Circuiti virtuali • La banda viene effettivamente usata quando ci sono i dati • Una volta stabilito il circuito virtuale (caricate le tabelle di routing) le celle si muovono istantaneamente • Commutazione di circuito • Una volta stabilito il circuito la banda è allocata anche se non vengono trasmessi dati • Ad esempio se si alloca un canale T1 si trasmette sempre 1 byte ogni 125 s anche se non ci sono dati da trasferire 87
  • 88. Indirizzamento ATM • L’identificativo di una sorgente o destinazione (ATM address) può avere tre possibili formati: • Il primo byte indica di quale formato si tratta • Formato OSI 20 byte: i byte 2 e 3 identificano il paese; il byte 4 specifica il formato dei rimanenti byte di cui 3 indicano l' autorita' responsabile della gestione dell' indirizzo, 2 indicano il dominio, 2 l'area di appartenenza e 6 l'indirizzo specifico • Fornato CCITT E.164: prevede indirizzi formati da 15 cifre decimali come nella telefonia ISDN 88
  • 89. Commutatori ATM • Un commutatore ha linee di entrata e di uscita • In genere sono in numero uguale (linee bidirezionali) • Il funzionamento del commutatore è sincrono con un proprio clock • Ad ogni ciclo le celle arrivate completamente sono inviate alla struttura di commutazione che la trasmette all’uscita specificata dalla tabella di routing Struttura di commutazione 89
  • 90. Specifiche dei commutatori • Un commutatore di percorso commuta percorsi virtuali trattando in modo trasparente i canali virtuali in essi contenuti • Il commutatore di canale tratta i singoli canali virtuali e in particolare ne traduce l’identificatore • I commutatori operano ad alta velocità • Per ATM a 155 Mbps sono circa 365000 celle/s per linea di ingresso • La specifica ATM richiede • Commutare tutte le celle col minimo tasso di scarto • Mantenere lo stesso ordine per le celle di un circuito virtuale • Problema: più celle in ingresso in uno stesso ciclo che devono essere instradate sulla stessa uscita • Sceglierne una e scartare il resto non è efficiente • Si usano code (in ingresso o uscita) 90
  • 91. Code in uscita in coda ciclo 1 ciclo 2 ciclo 3 • La cella da trasmettere in caso di conflitto può essere scelta casualmente per non creare preferenze • Quando la coda è piena le celle in conflitto sono scartate • Le code devono essere dimensionate opportunamente • In genere si usano più code per gestire velocemente collisioni multiple sulla stessa uscita 91
  • 92. Interfaccia ATM • I programmi applicativi interagiscono con lo strato ATM attraverso lo strato di adattamento (ATM Adaptation Layer). • Esistono vari tipi di strato di adattamento, in relazione al tipo di servizio che si deve realizzare. • Quando un calcolatore instaura una connessione virtuale deve specificare quale tipo di protocollo di adattamento intende utilizzare. • Lo strato di adattamento si realizza nella interfaccia del calcolatore mediante hardware e firmware che realizzano la ricezione e la trasmissione delle celle. 92
  • 93. Livello di Adattamento (AAL) • AAL (ATM Adaptation Layer) ha il compito di arricchire il servizio fornito dallo strato ATM per supportare le funzioni richieste dai servizi specifici (I.362). le funzioni svolte dipendono dal tipo di servizio (utente, segnalazione, gestione). • Lo strato di adattamento e' suddiviso in due sottostrati: • SAR (Segmenting and Reassembling): • segmentazione dell'informazione per essere trasportata nella cella ATM; • ricomposizione del contenuto delle celle ATM in informazioni di piu' alto livello; • CS (Convergence Sublayer): • identificazione del messaggio • recupero della temporizzazione • per alcuni tipi di AAL e' ulteriormente suddiviso in • CPCS Common Part Convergence Sublayer • SSCS Service Specific Convergence Sublayer • Differenti combinazioni di SAR e CS danno luogo ai diversi servizi AAL • Se il servizio ATM e' sufficiente per alcune applicazione, lo strato AAL e' vuoto • Una AAL-SDU (Service Data Unit) puo' essere trasportata da un punto di accesso al servizio (AAL-SAP) a uno o piu' AAL-SAP attraverso la rete ATM. L'utente AAL e' in grado di selezionare quale AAL-SAP utilizzare per ottenere la qualita' di servizio richiesta • Sono state definiti 4 tipi di AAL in relazione a 4 diverse classi di servizio. 93
  • 94. Classi di servizio per AAL • I servizi vengono classificati in 4 classi in relazione a tre parametri: • relazione temporale tra sorgente e destinazione. Tale relazione e' presente nel caso di trasmissioni vocali PCM, non c'e' per le trasmissioni tra calcolatori; i servizi con tali relazioni temporali sono talvolta denominati real time • bit-rate: alcuni servizi hanno bit rate costante, altri variabile • connection mode: servizi connectionless o connection oriented • Solo 4 delle 8 possibili combinazioni danno origine a servizi reali per cui il CCITT ha definito 4 classi di servizio • Classe A: presenta relazioni temporali tra sorgente e destinazione e bit rate costante con modo connection oriented: e' il caso della voce a circuito a 64 Kbit/s (circuit emulation). Un altro esempio e' il video a bit rate costante • Classe B: a differenza della A ha bit rate variabile. Es video VBR • Classe C: non prevede relazioni temporali, e' a bit rate variabile e connection- oriented. Es: trasferimenti dati connection-oriented e segnalazione • Classe D: differisce da C per il fatto che e' connectionless. Es: trasferimento dati connectionless come in SMDS (Switched Multi-megabit Data Service) 94
  • 95. Tipi di Adattamento Sono previste 4 tipi di AAL: • AAL 1: supporta la classe A di servizio • AAL 2: supporta la classe B di servizio • AAL 3/4: supporta sia la classe C che la classe D di servizio • AAL 5: supporta la classe C di servizio (segnalazione) e trasporto dati a basso overhead Inizialmente AAL 3/4 era suddiviso in due tipi distinti; successivamente i due tipi sono stati combinati in uno unico adatto per l’interconnessione di ATM con SMDS e MAN. AAL 3/4 e’stato considerato inadeguato per il trasporto di protocolli di alto livello a causa di eccessivo overhead. 95
  • 96. ATM AAL1 • I servizi a bit rate costante (CBR) richiedono il trasferimento di informazioni a bit rate costante dopo che sia stata attivata una connessione virtuale tra sorgente e destinazione. A tale scopo AAL 1 offre i seguenti servizi: • trasferimento di SDU (Service Data Units) a bit rate costante • trasferimento di informazioni temporali tra sorgente e destinazione • trasferimento di informazioni sulla struttura dati • indicazione di informazioni perdute o errate 96
  • 97. ATM AAL1 (SAR e CS) • Il sottostrato SAR accetta blocchi di 47 ottetti da CS e aggiunge un ottetto per formare la SAR-PDU. • Il SAR destinazione toglie l'ottetto di overhead e consegna al CS destinazione i 47 ottetti. CSI CS Indication: indica la presenza del sottostrato CS SN Sequence Number: numero di sequenza dell'unita' informativa trasportata per la rivelazione di unita' perdute SNP Sequence Number Protection: correzione d'errore sul singolo bit e rivelazione di errori multipli relativi ai primi due campi SDU Service Data Unit • Il sottostrato CS dipende dal particolare servizio e puo' contenere le seguenti funzioni: • gestione delle variazioni di ritardo • gestione del ritardo di assemblaggio delle celle • recupero del clock di sorgente al ricevitore • monitoraggio di celle perdute o male inserite 97
  • 98. ATM AAL2 • AAL 2 fornisce servizio di trasferimento di informazione con bit rate variabile. • E' possibile in questo caso che le celle non siano riempite completamente per cui sono richieste al SAR funzioni aggiuntive rispetto a AAL 1. • Il CCITT non ha ancora formulato una standardizzazione. 98
  • 99. ATM AAL3/4 Fornisce il servizio di adattamento per trasferimenti dati sensibili alla perdita ma non al ritardo. Vengono definiti due modi di funzionamento: • message-mode: ad una AAL-SDU corrisponde una sola unita' informativa di interfaccia • streaming mode: un AAL-SDU viene trasportata da una o piu' unita' informative di interfaccia Entrambe le modalita' prevedono le procedure • assured con ritrasmissione delle CS-PDU mancanti o corrotte e possibilita' di introdurre controllo di flusso per connessioni punto-punto • non assured senza ritrasmissione delle CS-PDU mancanti o corrotte 99
  • 100. ATM AAL3/4 SAR • T: segment type e' un campo di 2 bit per indicare di quale parte di CS-PDU si tratta: prima (Begin Of Message 10), intermedia (Continuation Of Message 00), ultima (End Of Message 01). Indica anche il caso di un messaggio costituito da una singola CS-PDU (Single Segment Message 11) • Length: length indicator e' un campo di 6 bit che indica iil numero di ottetti validi della SAR-PDU in quanto l'ultimo messaggio o il messaggio singolo possono non essere completamente pieni • CRC: 10 bit per la rivelazione d'errore basata sul polinomio generatore 1 + x + x4 + x5 + x9 + x 10 • Seq Nr: e' un numero di sequenza a 4 bit per la rivelazione di celle perdute o male inserite • MID: e' un campo riservato per AAL 3. Per AAL 4 gestisce la multiplazione. Consente di multiplare fino a 210 connessioni AAL su una singola connessione ATM per trasferimenti dati connection-oriented. Per le comunicazioni connection-less il MID consente di multiplare le SAR-PDU di fino 210 CS-PDU sulla stessa connessione virtuale ATM semi- permanente. • SAR-SDU: contiene l'informazione CS- PDU 100
  • 101. ATM AAL5 • E’ lo strato di adattamento per la trasmissione dati a pacchetto • Accetta pacchetti di lunghezza variabile da 1 a 65535 byte • Introduce un trailer di 8 byte alla fine del pacchetto • AAL5 svolge funzioni di segmentazione in trasmissione e riassemblaggio in ricezione, dove occorre riconoscere quante celle formano il pacchetto (funzione di convergenza) 101
  • 102. Segnalazione – ATM SAAL • La segnalazione è gestita in accordo allo standard ITU Q.2931 attraverso il Signalling Adaptation Layer (SAAL) • La componente SSCOP è molto simile a X.25 • Per CPCS ITU-T raccomanda AAL3/4 mentre ATM forum AAL5 • I principali messaggi di segnalazione sono: • SETUP • CALL PROCEEDING • CONNECT • CONNECT ACK • RELEASE • RELEASE COMPLETE 102