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I FRATELLI  JUDICA  CORDIGLIA     Achille Judica Cordiglia  (Paderno Dugnano, 1933)  è  oggi un cardiologo specializzato  in medicina aeronautica e spaziale .  Giovanni Battista  (Erba, 1939), dirige una struttura  che si occupa di intercettazioni ambientali, telefoniche e video-fotografiche. E ’  perito presso la Camera di Commercio e il Tribunale di Torino, nel 1969 fu incaricato di redigere una perizia fotografica sulla Sindone.
Negli anni 50-60 spinti da una comune passione per la radio e le telecomunicazioni, e dal particolare periodo storico, che vide l ’ avvento dei lanci spaziali dei primi satelliti e astronauti, intercettarono numerosi segnali telemetrici e di comunicazione  tra la Terra e lo Spazio durante missioni sia sovietiche che americane. Per i radioamatori,  Achille  è :  I1TCH   --  Giovanni Battista  è :  IK1GEK Avanzamento automatico salvo diversa indicazione I FRATELLI  JUDICA  CORDIGLIA     Achille Judica Cordiglia  (Paderno Dugnano, 1933)  è  oggi un cardiologo specializzato  in medicina aeronautica e spaziale .  Giovanni Battista  (Erba, 1939), dirige una struttura  che si occupa di intercettazioni ambientali, telefoniche e video-fotografiche. E ’  perito presso la Camera di Commercio e il Tribunale di Torino, nel 1969 fu incaricato di redigere una perizia fotografica sulla Sindone.
I giovanissimi Achille  e  Giovanni Battista Judica  Cordiglia.  I loro strumenti: radio ricevitori, sistemati nella camera da letto, e antenne sempre  più sofisticate, modificate e migliorate,  installate sul tetto del condominio in cui  abitavano, in Via Accademia Albertina 3, a  Torino,  con vista sulla Mole Antonelliana.
Il primo appuntamento con la storia fu il:  4 ottobre 1957 ,  quando Radio Mosca annunciò che  il primo satellite artificiale era stato lanciato con successo e stava girando attorno al globo. Era lo  Sputnik I. Clicca qui per proseguire
Era poco pi ù  che un pallone di metallo di 80 chili  che girava  a  circa  900 chilometri di quota . I due fratelli radioamatori quella sera, invece di andare a ballare con gli amici, si misero a lavorare sull ’ antenna  che avevano montato sul terrazzo dell ’ ottavo piano del loro palazzo. Clicca qui per proseguire Il primo appuntamento con la storia fu il:  4 ottobre 1957 ,  quando Radio Mosca annunciò che  il primo satellite artificiale era stato lanciato con successo e stava girando attorno al globo. Era lo  Sputnik I.
Dopo aver sudato fino al mattino finalmente riescono a orientarla verso nordovest  e con le loro radio intercettano la voce dello Sputnik, per primi in Europa. Di notizie sul lancio ne circolarono molto poche, se non che lo Sputnik trasmetteva una specie di  bip bip  intermittente sulle frequenze di 40.002 e 20.005 kHz. Clicca qui per proseguire
La Stampa il giorno dopo scrive:  I fratelli Achille e Giovanni Judica Cordiglia, di 18 e 24 anni, hanno captato i segnali dello Sputnik.  Sono la testimonianza di una grande conquista della scienza? “ Sputnik” significa "compagno di viaggio". Il satellite restò nello spazio 57 giorni, orbitando con un periodo di 96,2 minuti e trasmise molte informazioni sull'atmosfera. Clicca qui per proseguire
Il  3 novembre  dello stesso anno  1957  fu lanciato in orbita, sullo Sputnik II, il primo essere vivente, la cagnetta Laika.
Il  3 novembre  dello stesso anno  1957  fu lanciato in orbita, sullo Sputnik II, il primo essere vivente, la cagnetta Laika.  I fratelli riuscirono a captare due tipi di segnale: quello consueto e, su un’altra frequenza, un suono ritmico. Achille, matricola di medicina, ha l’impressione di sentire un battito cardiaco. Clicca qui per proseguire
Quel suono ritmico, analizzato dal padre, medico legale, e confrontato con il battito del  cuore  del  barboncino di casa, risultò  essere il  battito  cardiaco di un animale. Fu chiesto anche un consulto con il veterinario di famiglia, il dottor Ferrero.  La mattina dopo questi sciolse la riserva: il battito era senza dubbio canino. Clicca qui per proseguire
Dopo il fallimento del lancio del primo Vanguard, esploso in rampa di lancio, gli americani iniziarono le loro avventure spaziali: Il  31 gennaio 1958  fu lanciato l’Explorer 1, la “Baby Luna”.
Dopo il fallimento del lancio del primo Vanguard, esploso in rampa di lancio, gli americani iniziarono le loro avventure spaziali: Il  31 gennaio 1958  fu lanciato l’Explorer 1, la “Baby Luna”. Anche il segnale dell’Explorer,  un suono continuo,  arrivò sui ricevitori dei due fratelli  che naturalmente lo registrarono.
Il  28 Novembre 1960  i fratelli Judica si trovarono di fronte al primo grande mistero. L’osservatorio radio astronomico di Bochum  in Germania Occidentale comunicò di avere  captato segnali anomali sulle frequenze abitualmente utilizzate dai satelliti  sovietici.
Il  28 Novembre 1960  i fratelli Judica si trovarono di fronte al primo grande mistero. L’osservatorio radio astronomico di Bochum  in Germania Occidentale comunicò di avere  captato segnali anomali sulle frequenze abitualmente utilizzate dai satelliti  sovietici. I fratelli  iniziano  subito l’ascolto. Ad un certo punto dal fruscio emerge un segnale, subito rivelatosi come un segnale morse  di SOS  ( … --- … ).
Il  28 Novembre 1960  i fratelli Judica si trovarono di fronte al primo grande mistero. L’osservatorio radio astronomico di Bochum  in Germania Occidentale comunicò di avere  captato segnali anomali sulle frequenze abitualmente utilizzate dai satelliti  sovietici. I fratelli  iniziano  subito l’ascolto. Ad un certo punto dal fruscio emerge un segnale, subito rivelatosi come un segnale morse  di SOS  ( … --- … ). Ma questa volta il segnale si comportava in maniera anomala . L’effetto Doppler, che permette di calcolare velocità e distanza del satellite, stavolta era  estremamente lento. Sembrava come se l’oggetto non fosse in orbita  ma si stesse lentamente  allontanando dalla terra.
La fama dei fratelli torinesi scavalca i confini nazionali. Bochum conferma che le frequenze da loro individuate erano corrette. La Radio Svizzera Italiana (RTSI), alla ricerca di fonti libere dalla propaganda delle superpotenze, li contatta per farli diventare i propri esperti dello spazio .
Ma  l’Unione Sovietica stava preparando il grande colpo. 2 Febbraio 1961 :  La voce arrivò, ma in modo drammatico. I ricevitori dei fratelli Judica erano pronti a captare il momento in cui i segnali sarebbero stati sostituiti da una voce umana.
Ma  l’Unione Sovietica stava preparando il grande colpo. I ricevitori dei fratelli Judica erano pronti a captare il momento in cui i segnali sarebbero stati sostituiti da una voce umana. 2 Febbraio 1961 :  La voce arrivò, ma in modo drammatico. Un rantolo, un respiro soffocato, un sospiro  quasi da paziente  enfisematoso;  così fu definito da Achille, studente  in medicina.
Ma  l’Unione Sovietica stava preparando il grande colpo. 2 Febbraio 1961 :  La voce arrivò, ma in modo drammatico. Un rantolo, un respiro soffocato, un sospiro  quasi da paziente  enfisematoso;  così fu definito da Achille, studente  in medicina. Poi di nuovo il segnale di presenza, e subito dopo un segnale che ricordava il battito di un cuore. Per  avere conferma sulla drammaticità di quanto registrato, fu interpellato il prof. Dogliotti, famoso  cardiologo ma anche insegnante di  Achille.  Clicca qui per proseguire I ricevitori dei fratelli Judica erano pronti a captare il momento in cui i segnali sarebbero stati sostituiti da una voce umana.
“ Ascoltando ripetutamente questo nastro ho potuto nettamente udire due ritmi: L’uno che ripete, sia pure  nelle grandi linee fondamentali, il ritmo cardiaco . . .  . . .  ed una seconda serie  di suoni che ricordano, molto da vicino ed in modo suggestivo, un respiro forzato e affannoso.” Due giorni dopo  l’Unione Sovietica annuncia di aver messo in orbita una nave spaziale, questa volta di 7 tonnellate e mezzo, e che si è disintegrata. Una coincidenza ?
Il  12 aprile 1961  l'Umanit à  entrava ufficialmente nell'Era Spaziale con il lancio in orbita del primo astronauta, il sovietico Juri Gagarin. Ugo Sartorio, giornalista dell ’ ANSA, avvisa i fratelli Judica che, tramite  alcune notizie da Mosca, si capisce che c ’è  qualcosa di grosso nell ’ aria. Cominciano gli ascolti. Improvvisamente il fruscio si attenua ed esce fuori una voce lontanissima, in russo.  Non poteva che essere un cosmonauta.
Clicca qui per proseguire Il  12 aprile 1961  l'Umanit à  entrava ufficialmente nell'Era Spaziale con il lancio in orbita del primo astronauta, il sovietico Juri Gagarin. Ugo Sartorio, giornalista dell ’ ANSA, avvisa i fratelli Judica che, tramite  alcune notizie da Mosca, si capisce che c ’è  qualcosa di grosso nell ’ aria. Cominciano gli ascolti. Improvvisamente il fruscio si attenua ed esce fuori una voce lontanissima, in russo.  Non poteva che essere un cosmonauta.
Ma la NASA, per paura di interferenze, non comunicò le frequenze su cui si sarebbe potuta udire la voce dell ’ astronauta. I due fratelli dovettero dunque ricorrere alla propria inventiva: Tra l ’ enorme mole di materiale fotografico accumulato, trovarono una fotografia dell ’ ultimo test compiuto con la capsula di Glenn in cui alcuni sommozzatori, erano intenti a recuperare la capsula Mercury.  Il  20 Febbraio 1962  il gigante americano  è  pronto a rispondere a Gagarin. L ’ eroe cosmico a stelle e strisce si chiama John Glenn.
Nella foto si poteva scorgere l ’ antenna.  Con l ’ aiuto del padre, medico legale, calcolarono le dimensioni dell ’ antenna, facendo riferimento, per le misure, ai volti dei sommozzatori. Ricavarono  l ’ indice bi-zigomatico, cio è  la distanza fra zigomo destro e sinistro del viso.   Riportando questo valore sull ’ antenna poterono conoscere la lunghezza dell ’ antenna  e quindi la sua frequenza di lavoro.
Clicca qui per proseguire Nella foto si poteva scorgere l ’ antenna.  Con l ’ aiuto del padre, medico legale, calcolarono le dimensioni dell ’ antenna, facendo riferimento, per le misure, ai volti dei sommozzatori. Ricavarono  l ’ indice bi-zigomatico, cio è  la distanza fra zigomo destro e sinistro del viso.   Riportando questo valore sull ’ antenna poterono conoscere la lunghezza dell ’ antenna  e quindi la sua frequenza di lavoro.
Fu così possibile ascoltare e registrare, anche se con molto rumore di fondo, la voce del primo astronauta americano: John Glenn. Clicca qui per proseguire 20 Febbraio 1962
Launch of Friendship 7, the first American manned orbital space flight.  Astronaut John Glenn aboard, the Mercury-Atlas rocket is launched from Pad 14. Clicca qui per proseguire Questo è il culmine di 3 anni di preparazione questo è il momento per gli occhi del mondo di volgersi verso Cape Canaveral. I lanci russi erano  nascosti da una cortina di segretezza. Gli Stati Uniti  mostrano i fatti pubblicamente a tutto Il  mondo.
P reannunciati da brani di musica classica, i lanci sovietici proseguono.  Tra il  16  e il  23 Maggio 1961  giungono le voci di due uomini e una donna. La situazione precipita: le frasi tradotte evidenziano sempre più una situazione drammatica: frequenti i riferimenti a mancanza di ossigeno, mancanza di forze, a non corrispondenza dei dati dalle macchine. La mattina del  23 Maggio , le voci maschili scompaiono. Rimane solo la voce femminile, in uno stato d’animo indescrivibile.
Pronto ! Pronto !  Parlatemi ! Parlatemi ! Ho caldo !  Ho caldo  ! Vedo una fiamma !  Vedo una fiamma ! Ho caldo !  Ho caldo  ! Mi schianterò ? Si, si,  ho caldo  ! Ascolto !  Ho caldo  ! Rientro !  Rientro  ! Ascolto! Ho caldo ! Ho caldo !  Clicca qui per ripetere Clicca qui per proseguire Voce di  Ludmilla Serakovna  ? Traduzione indicativa Valentina Tereškova Валентин   Владимировна Терешкова Prima (?) cosmonauta russa nello spazio 16 Giugno 1963 Nel 2007, in un'intervista, ha rivelato  per la prima volta drammatici retroscena del suo primo volo orbitale. 23 maggio 1961
L'URSS voleva  inviare nello Spazio la prima donna cosmonauta della storia prima che gli americani riuscissero a fare il loro primo volo orbitale.  Una cosmonauta russa avrebbe orbitato ben 17 volte attorno alla Terra.   Il lancio ebbe luogo il 16 marzo 1961. Non sappiamo cosa non funziono' durante il volo, ma il rientro sulla terra dovette essere ritardato. E' possibile che lo scudo termico della capsula Vostok si fosse danneggiato durante il lancio. Si decise infine di tentare il rientro il 23 maggio, a causa delle scarse riserve di ossigeno.    La registrazione e' drammatica e sconvolgente: e' possibile ascoltare la cosmonauta segnalare l'aumento della temperatura nella capsula, con un tono professionale che tradisce però la percezione che la missione sta drammaticamente fallendo. Alla fine, quando le fiamme stanno per invadere la capsula, la voce rivela in modo toccante la tragedia che si sta per compiere.    Tre giorni più tardi la TASS, agenzia di stampa sovietica, annunciò che il 23 maggio un satellite artificiale della grandezza di un autobus, privo di esseri umani, aveva fatto rientro sulla terra.   Il suo lancio nello spazio non era stato preventivamente annunciato così come non furono resi noti gli obiettivi della missione  (da  http://www.lostcosmonauts.com/womit.htm  ) l’Unione Sovietica ha sempre nascosto i propri drammi spaziali. Sembra comunque certo che la cosmonauta si chiamasse: Ludmilla  Serakovna Numerose  sono le ipotesi sulle circostanze della tragedia. Ecco tre di queste ipotesi: Clicca  per  proseguire
. . .  è scritto anche su Astronautix, a proposito delle Zenit: le elettroniche di bordo includevano sistemi radio che erano in grado di trasmettere e ricevere informazioni soltanto quando il veicolo spaziale era in procinto di sorvolare i territori dell'Unione Sovietica. Queste informazioni includevano la trasmissione di immagini foto-televisive.   Probabilmente Ludmila prendeva posto su una Zenit e trasmise immagini foto-televisive al centro di controllo basato a terra. Ancora lei:  "...Ho caldo... ho caldo... ho caldo... ascoltate... ascoltate... vedo una fiamma... come ?? ...Vedo una fiamma... ho caldo... 32, 32, 41, 41... ma precipiterò ?? ...Sì sì... ho caldo... ho caldo... rientrerò ?? ...Io ascolto... ho caldo...   Probabilmente, il sistema APO-2 rilevò una qualsiasi anomalia nella traiettoria della capsula che ne pregiudicava il rientro sicuro in territorio USSR e attivò la metodologia di autodistruzione del veicolo di rientro neutralizzando la possibilità che le pellicole e gli apparati fotografici in esso contenuti potessero cadere in mani straniere.  Da:  http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=4942.50 23 maggio 1961  …… (da Wikipedia –cosmonauti perduti ) I fratelli Judica affermano di avere captato dallo spazio la voce di alcuni cosmonauti tra cui una donna, a cui viene attribuito il nome di Ludmilla; quest'ultima afferma di sentire un calore crescente e di vedere una fiamma.  Essi ritengono che la navicella sia bruciata durante la fase di rientro nell'atmosfera. Quest'intercettazione ha avuto diverse critiche. La presenza di più voci lascerebbe presumere un volo plurimo, ma le capsule sovietiche Vostok allora disponibili non potevano ospitare più di un cosmonauta; inoltre non è possibile che la voce della donna si riferisca alla fase di rientro nell'atmosfera perché la ionizzazione delle particelle d'aria che circondano la capsula rende impossibile per diversi minuti il contatto radio .  http://it.wikipedia.org/wiki/Cosmonauti_perduti Clicca  per  proseguire
Presunti cosmonauti deceduti in incidenti spaziali  Presunti voli suborbitali  Aleksei Ledovsky (novembre 1957) Serenti Shiborin (febbraio 1958) Andrei Mitkov (gennaio 1959) Presunti voli orbitali Gennadi Zavadovsky (maggio 1960) Ivan Kachur (settembre 1960) Piotr Dolgov (ottobre 1960) Alexis Graciov (novembre 1960) Gennadi Mikhailov (febbraio 1961) Ludmilla Serakovna (maggio 1961) Alexis Belokoniov (maggio 1962) Presunti morti in addestramento  Nikolai o Anatolij Tokov N.K. Nikitin http://it.wikipedia.org/wiki/Cosmonauti_perduti Wikipedia inglese riporta la notizia, nella voce Lost Cosmonauts, che la presunta cosmonauta  Ludmilla  sarebbe stata la moglie di un altro presunto cosmonauta, Nikolai o Anatolij Tokov, e che i due coniugi avrebbero volato insieme nello spazio nel maggio 1961 perdendo la vita insieme. ?
Ben presto lo spazio (la camera da letto!) non fu più sufficiente per accogliere i ricevitori, le apparecchiature e i  . .  giornalisti.  1961 ,  la soluzione fu:  Torre Bert . Vicino alla torre, un vecchio bunker in cemento armato, costruito sulla collina torinese dalla Flak  (FlugabwehrKanone),  la contraerea tedesca della seconda guerra mondiale.
IL  SEGRETO  ERA  L’ANTENNA   Non riuscendo a captare i segnali di una serie di frequenze (108 MHz, 137 MHz, 145.800 MHz e 405 MHz) i fratelli Judica Cordiglia progettarono da soli l’antenna e la fecero realizzare da un fabbro. Non avendo preso bene le misure, per farla uscire dal cortile dove era stata assemblata,  dovettero smontarla. Peso 1,5 tonnellate, larghezza 12 metri,  di forma ottagonale.  Struttura portante in acciaio, parte esterna formata da  80/100 metri di tubi in alluminio.  Inclinazione e rotazione controllate manualmente.
Il coinvolgimento familiare era totale.  Come la sorella minore Maria Teresa che studiò il russo per tradurre le registrazioni. Al massimo della sua attività, negli anni  ’ 60, i volontari di Torre Bert erano circa 20. In previsione dei lanci  la cosiddetta “Nasa fatta in casa” si riempiva di giornalisti. Attrezzature recuperate dai robivecchi  o tra i residuati bellici (Ricevitori HRO, Geloso, ecc.), ma soprattutto una eccezionale intelligenza, oltre che il costante sostegno del resto della famiglia (padre, madre e due sorelle) e  di un gruppo di amici e collaboratori.
Achille (seduto) e Gian Battista . La posizione di Torino era tale, rispetto all'orbita standard percorsa dai veicoli spaziali sovietici, da permettere un’ottima ricezione delle comunicazioni radio.  “ The Tracking Room” Nell'aprile 1962 le apparecchiature, ormai divenute numerose, furono trasferite a San Maurizio Canavese, circa 20 km da Torino.
Le  idee dei due fratelli  torinesi  erano ispirate al loro eroe:  Guglielmo Marconi, l’inventore della Radio
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Nel  1962  i fratelli vinsero  “La fiera dei sogni”, un concorso a premi TV  condotto da Mike Bongiorno, e scelsero come premio una visita alla Nasa.  Furono cosi accompagnati al numero 400 di Maryland Avenue a Washington, accolti con una certa sufficienza da tali Mr. Haussmann e Mr. Morrison. L’atteggiamento dell’alto funzionario cambiò  dopo avere ascoltato, dal  “Gelosino”, (un comune registratore a nastro venduto  in Italia),  prima la voce di  Gagarin,  poi la voce di altri astronauti russi,  ed infine la voce di John Glenn.
Per lui non era possibile che quei due ragazzi avessero violato le loro trasmissioni.  Dopo aver ascoltato la storia del calcolo della frequenza ricavato dai crani dei sommozzatori dovette però rassegnarsi e scendere a patti. Fu concordato uno scambio: gli americani rivelarono delle frequenze segrete delle basi di lancio russe che già conoscevano. In cambio i fratelli torinesi gli passarono quelle che avevano scoperto negli anni, ma ancora sconosciute ai servizi segreti Usa. Ruggero Orlando intervista i fratelli  Judica Cordiglia
Il  7 Aprile1965  Radio Mosca trasmise in lingua italiana un attacco diretto ai fratelli intercettatori da parte del tenente generale Nikolai Kamanin e pubblicato dalla Stella Rossa. L’alto ufficiale direttore dei corsi di addestramento dei cosmonauti sovietici parlava di “frottole spaziali” sulle missioni fallite riportate da “organi della stampa borghese”.  Per Kamanin erano “banditi” e “radiopirati” pagati dai servizi americani. Gli Judica sottolineavano che i loro ascolti si erano sempre svolti in presenza di testimoni. Replicarono citando riviste sovietiche in cui erano riportati i nomi di quelli che avevano ascoltato mentre sparivano nello spazio. E che, secondo Kamanin, non erano mai esistiti.  Le intercettazioni, talvolta molto scabrose, non potevano non infastidire le autorità sovietiche.  Agenti russi cercarono di entrare in contatto con  i  due fratelli, mettendo in allarme il controspionaggio italiano, il Sifar.
O
7 Aprile 1965   Qui e' Radio Mosca  Nel marzo di quest'anno il quotidiano milanese "Corriere della sera" ha pubblicato un articolo su "I cosmonauti sovietici periti nel cosmo".   L'articolo si basa sulle affermazioni dei fratelli Judica Cordiglia, i quali avrebbero captato segnali e avrebbero registrato conversazioni nel cosmo di una serie di cosmonauti sovietici non rientrati dal volo. Tre anni fa la medesima sciocchezza fu letta sulle pagine del "Washington Post“ ……… Alcuni organi della stampa borghese, allo scopo di dare alle loro frottole spaziali qualche parvenza di veridicità, si richiamano ai dati dei servizi di informazione americani, che avrebbero comunicato confidenzialmente ai giornalisti le notizie sui cosmonauti russi periti, ma questi dati non suffragano la versione dei fatti. Qui si potrebbe fare punto e chiudere.   Ma desidero aggiungere ancora alcune parole sui fratelli Judica Cordiglia.   Non e' la prima volta che essi si occupano dell'ascolto dei segnali.... Nessuno ormai mette dubbi sulla sicurezza dei nostri mezzi spaziali. Nell'elenco dei nomi riportati dal "Corriere della Sera" ne conosco solo uno: "Dolgov" ..... quel giorno l'aerostato …..  raggiungere la quota di 25.458 metri...   Vi abbiamo letto alcuni stralci dell'articolo del tenente generale Nikolai Kamanin pubblicato dalla "Stella Rossa". Clicca qui per ripetere Clicca qui per proseguire
Nonostante le critiche di Radio Mosca, negli  anni '60 fu  un  crescendo  di successi e popolarità per i fratelli Judica Cordiglia, che ebbero l'onore di commentare in diretta per la TV Svizzera Italiana le fasi dell'allunaggio del modulo lunare  Apollo 11, il  20 luglio 1969   (5.56 ora italiana del 21 luglio).  L’uomo aveva messo piede sulla luna e  per la  prima volta  milioni  di spettatori seguivano  l’evento  in  diretta TV. La ricerca, quasi pionieristica, dei segnali sulla scala del ricevitore, veniva  soppiantata dall’avvento massiccio della  televisione  che  portava le immagini in tutte le abitazioni.
“ E’ finito il mistero,  era tutto ormai all’onore delle cronache . La ricerca, la vera ricerca sul ricevitore, era praticamente finita”. “ Non era televisione, era radio  Era la radio che ci parlava e come sempre la radio non ti fa vedere chi c’è  al microfono, tu immagini e li l’immaginazione era aperta, era aperta addirittura sull’universo,  sullo spazio . E la vera protagonista, insieme ai fratelli Judica, in questo caso era  LA  RADIO
FI Quella dei presunti cosmonauti perduti è una vicenda che a tutt'oggi, in mancanza di conferme da parte dell’ Unione Sovietica, non ha trovato un definitivo chiarimento. Un chiarimento che forse non ci sarà mai.   Nel corso degli anni molti esperti hanno espresso la loro opinione sull'argomento, con una gamma di opinioni variabile dal possibilista al negazionista. Ma non si può negare, indipendentemente da come ciascuno la pensi, che il materiale raccolto dai fratelli Judica Cordiglia sia a dir poco impressionante. NE By Sal - I0SJC [email_address]
http://www.lostcosmonauts.com/   http://www.mediasuk.org/iw0hk/judica_cordiglia.htm http://aelita.altervista.org/Kosmonavt/belokonyov.htm   http://abrax.isiline.it/servizio/disasters.htm   in inglese http://lagrandepiramide.forumcommunity.net/?t=10944356 http://www.puntozeroit.it/forum/index.php?topic=81.0;wap2   http://www.judicacordiglia.it/   http://it.wikipedia.org/wiki/Achille_e_Giovanni_Judica_Cordiglia http://it.wikipedia.org/wiki/Cosmonauti_perduti   http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=4942.50   http://www.satellitenwelt.de/jc_turin.htm   in tedesco http://www.svengrahn.pp.se/trackind/Torre/TorreB.html   http://www.forumastronautico.it/index.php?board=198.0   http://www.bo.astro.it/universo/sputnik50/CSC/ASTRO/PAGB4EF.HTM?sec=scheda_unavolta&id=18   http://www.mentallandscape.com/C_CatalogMoon.htm   in inglese http://www.satorws.com/programma-spaziale.htm   http://www.astrosurf.com/luxorion/qsl-torre-bert2.htm   in inglese http://leganerd.com/2011/01/05/i-fratelli-judica-cordiglia-gli-hacker-dello-spazio/ Clicca qui per ricominciare Clicca qui per terminare Nel  2007 , complice probabilmente il 50° anniversario del lancio dello Sputnik, il nome dei Judica Cordiglia  torna alla ribalta grazie ad un ottimo documentario realizzato da History Channel, e grazie al libro:  “ BANDITI   DELLO  SPAZIO" Edito dalla Casa Editrice MINERVA MEDICA di Torino. Buona parte delle info e delle foto di questa presentazione provengono da detto documentario, intitolato  “I Pirati dello Spazio”   reperibile su You Tube al link: http://www.youtube.com/watch?v=b4shg_43w28 Altre notizie e immagini sono state tratte da :
08 – 12 - 2011 Clicca per terminare Questa presentazione  è a disposizione di chiunque   intenda utilizzarla, senza scopo di lucro, nell’ambito di associazioni o sezioni amatoriali, nelle scuole, per attività divulgative, durante manifestazioni radioamatoriali, ecc.   Molte info e immagini sono state tratte da siti Internet dedicati, e per questo ringrazio i titolari dei relativi siti.   Sal  -  I0SJC N.B.:  La presentazione è stata visionata dai Fratelli Judica Cordiglia, che ne hanno confermato i contenuti. Ringrazio in particolare Achille I1TCH  per la sua grandissima cortesia.

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Judica Cordiglia "I Banditi dello Spazio"

  • 1. I FRATELLI JUDICA CORDIGLIA Achille Judica Cordiglia (Paderno Dugnano, 1933) è oggi un cardiologo specializzato in medicina aeronautica e spaziale . Giovanni Battista (Erba, 1939), dirige una struttura che si occupa di intercettazioni ambientali, telefoniche e video-fotografiche. E ’ perito presso la Camera di Commercio e il Tribunale di Torino, nel 1969 fu incaricato di redigere una perizia fotografica sulla Sindone.
  • 2. Negli anni 50-60 spinti da una comune passione per la radio e le telecomunicazioni, e dal particolare periodo storico, che vide l ’ avvento dei lanci spaziali dei primi satelliti e astronauti, intercettarono numerosi segnali telemetrici e di comunicazione tra la Terra e lo Spazio durante missioni sia sovietiche che americane. Per i radioamatori, Achille è : I1TCH -- Giovanni Battista è : IK1GEK Avanzamento automatico salvo diversa indicazione I FRATELLI JUDICA CORDIGLIA Achille Judica Cordiglia (Paderno Dugnano, 1933) è oggi un cardiologo specializzato in medicina aeronautica e spaziale . Giovanni Battista (Erba, 1939), dirige una struttura che si occupa di intercettazioni ambientali, telefoniche e video-fotografiche. E ’ perito presso la Camera di Commercio e il Tribunale di Torino, nel 1969 fu incaricato di redigere una perizia fotografica sulla Sindone.
  • 3. I giovanissimi Achille e Giovanni Battista Judica Cordiglia. I loro strumenti: radio ricevitori, sistemati nella camera da letto, e antenne sempre più sofisticate, modificate e migliorate, installate sul tetto del condominio in cui abitavano, in Via Accademia Albertina 3, a Torino, con vista sulla Mole Antonelliana.
  • 4. Il primo appuntamento con la storia fu il: 4 ottobre 1957 , quando Radio Mosca annunciò che il primo satellite artificiale era stato lanciato con successo e stava girando attorno al globo. Era lo Sputnik I. Clicca qui per proseguire
  • 5. Era poco pi ù che un pallone di metallo di 80 chili che girava a circa 900 chilometri di quota . I due fratelli radioamatori quella sera, invece di andare a ballare con gli amici, si misero a lavorare sull ’ antenna che avevano montato sul terrazzo dell ’ ottavo piano del loro palazzo. Clicca qui per proseguire Il primo appuntamento con la storia fu il: 4 ottobre 1957 , quando Radio Mosca annunciò che il primo satellite artificiale era stato lanciato con successo e stava girando attorno al globo. Era lo Sputnik I.
  • 6. Dopo aver sudato fino al mattino finalmente riescono a orientarla verso nordovest e con le loro radio intercettano la voce dello Sputnik, per primi in Europa. Di notizie sul lancio ne circolarono molto poche, se non che lo Sputnik trasmetteva una specie di bip bip intermittente sulle frequenze di 40.002 e 20.005 kHz. Clicca qui per proseguire
  • 7. La Stampa il giorno dopo scrive: I fratelli Achille e Giovanni Judica Cordiglia, di 18 e 24 anni, hanno captato i segnali dello Sputnik. Sono la testimonianza di una grande conquista della scienza? “ Sputnik” significa "compagno di viaggio". Il satellite restò nello spazio 57 giorni, orbitando con un periodo di 96,2 minuti e trasmise molte informazioni sull'atmosfera. Clicca qui per proseguire
  • 8. Il 3 novembre dello stesso anno 1957 fu lanciato in orbita, sullo Sputnik II, il primo essere vivente, la cagnetta Laika.
  • 9. Il 3 novembre dello stesso anno 1957 fu lanciato in orbita, sullo Sputnik II, il primo essere vivente, la cagnetta Laika. I fratelli riuscirono a captare due tipi di segnale: quello consueto e, su un’altra frequenza, un suono ritmico. Achille, matricola di medicina, ha l’impressione di sentire un battito cardiaco. Clicca qui per proseguire
  • 10. Quel suono ritmico, analizzato dal padre, medico legale, e confrontato con il battito del cuore del barboncino di casa, risultò essere il battito cardiaco di un animale. Fu chiesto anche un consulto con il veterinario di famiglia, il dottor Ferrero. La mattina dopo questi sciolse la riserva: il battito era senza dubbio canino. Clicca qui per proseguire
  • 11. Dopo il fallimento del lancio del primo Vanguard, esploso in rampa di lancio, gli americani iniziarono le loro avventure spaziali: Il 31 gennaio 1958 fu lanciato l’Explorer 1, la “Baby Luna”.
  • 12. Dopo il fallimento del lancio del primo Vanguard, esploso in rampa di lancio, gli americani iniziarono le loro avventure spaziali: Il 31 gennaio 1958 fu lanciato l’Explorer 1, la “Baby Luna”. Anche il segnale dell’Explorer, un suono continuo, arrivò sui ricevitori dei due fratelli che naturalmente lo registrarono.
  • 13. Il 28 Novembre 1960 i fratelli Judica si trovarono di fronte al primo grande mistero. L’osservatorio radio astronomico di Bochum in Germania Occidentale comunicò di avere captato segnali anomali sulle frequenze abitualmente utilizzate dai satelliti sovietici.
  • 14. Il 28 Novembre 1960 i fratelli Judica si trovarono di fronte al primo grande mistero. L’osservatorio radio astronomico di Bochum in Germania Occidentale comunicò di avere captato segnali anomali sulle frequenze abitualmente utilizzate dai satelliti sovietici. I fratelli iniziano subito l’ascolto. Ad un certo punto dal fruscio emerge un segnale, subito rivelatosi come un segnale morse di SOS ( … --- … ).
  • 15. Il 28 Novembre 1960 i fratelli Judica si trovarono di fronte al primo grande mistero. L’osservatorio radio astronomico di Bochum in Germania Occidentale comunicò di avere captato segnali anomali sulle frequenze abitualmente utilizzate dai satelliti sovietici. I fratelli iniziano subito l’ascolto. Ad un certo punto dal fruscio emerge un segnale, subito rivelatosi come un segnale morse di SOS ( … --- … ). Ma questa volta il segnale si comportava in maniera anomala . L’effetto Doppler, che permette di calcolare velocità e distanza del satellite, stavolta era estremamente lento. Sembrava come se l’oggetto non fosse in orbita ma si stesse lentamente allontanando dalla terra.
  • 16. La fama dei fratelli torinesi scavalca i confini nazionali. Bochum conferma che le frequenze da loro individuate erano corrette. La Radio Svizzera Italiana (RTSI), alla ricerca di fonti libere dalla propaganda delle superpotenze, li contatta per farli diventare i propri esperti dello spazio .
  • 17. Ma l’Unione Sovietica stava preparando il grande colpo. 2 Febbraio 1961 : La voce arrivò, ma in modo drammatico. I ricevitori dei fratelli Judica erano pronti a captare il momento in cui i segnali sarebbero stati sostituiti da una voce umana.
  • 18. Ma l’Unione Sovietica stava preparando il grande colpo. I ricevitori dei fratelli Judica erano pronti a captare il momento in cui i segnali sarebbero stati sostituiti da una voce umana. 2 Febbraio 1961 : La voce arrivò, ma in modo drammatico. Un rantolo, un respiro soffocato, un sospiro quasi da paziente enfisematoso; così fu definito da Achille, studente in medicina.
  • 19. Ma l’Unione Sovietica stava preparando il grande colpo. 2 Febbraio 1961 : La voce arrivò, ma in modo drammatico. Un rantolo, un respiro soffocato, un sospiro quasi da paziente enfisematoso; così fu definito da Achille, studente in medicina. Poi di nuovo il segnale di presenza, e subito dopo un segnale che ricordava il battito di un cuore. Per avere conferma sulla drammaticità di quanto registrato, fu interpellato il prof. Dogliotti, famoso cardiologo ma anche insegnante di Achille. Clicca qui per proseguire I ricevitori dei fratelli Judica erano pronti a captare il momento in cui i segnali sarebbero stati sostituiti da una voce umana.
  • 20. “ Ascoltando ripetutamente questo nastro ho potuto nettamente udire due ritmi: L’uno che ripete, sia pure nelle grandi linee fondamentali, il ritmo cardiaco . . . . . . ed una seconda serie di suoni che ricordano, molto da vicino ed in modo suggestivo, un respiro forzato e affannoso.” Due giorni dopo l’Unione Sovietica annuncia di aver messo in orbita una nave spaziale, questa volta di 7 tonnellate e mezzo, e che si è disintegrata. Una coincidenza ?
  • 21. Il 12 aprile 1961 l'Umanit à entrava ufficialmente nell'Era Spaziale con il lancio in orbita del primo astronauta, il sovietico Juri Gagarin. Ugo Sartorio, giornalista dell ’ ANSA, avvisa i fratelli Judica che, tramite alcune notizie da Mosca, si capisce che c ’è qualcosa di grosso nell ’ aria. Cominciano gli ascolti. Improvvisamente il fruscio si attenua ed esce fuori una voce lontanissima, in russo. Non poteva che essere un cosmonauta.
  • 22. Clicca qui per proseguire Il 12 aprile 1961 l'Umanit à entrava ufficialmente nell'Era Spaziale con il lancio in orbita del primo astronauta, il sovietico Juri Gagarin. Ugo Sartorio, giornalista dell ’ ANSA, avvisa i fratelli Judica che, tramite alcune notizie da Mosca, si capisce che c ’è qualcosa di grosso nell ’ aria. Cominciano gli ascolti. Improvvisamente il fruscio si attenua ed esce fuori una voce lontanissima, in russo. Non poteva che essere un cosmonauta.
  • 23. Ma la NASA, per paura di interferenze, non comunicò le frequenze su cui si sarebbe potuta udire la voce dell ’ astronauta. I due fratelli dovettero dunque ricorrere alla propria inventiva: Tra l ’ enorme mole di materiale fotografico accumulato, trovarono una fotografia dell ’ ultimo test compiuto con la capsula di Glenn in cui alcuni sommozzatori, erano intenti a recuperare la capsula Mercury. Il 20 Febbraio 1962 il gigante americano è pronto a rispondere a Gagarin. L ’ eroe cosmico a stelle e strisce si chiama John Glenn.
  • 24. Nella foto si poteva scorgere l ’ antenna. Con l ’ aiuto del padre, medico legale, calcolarono le dimensioni dell ’ antenna, facendo riferimento, per le misure, ai volti dei sommozzatori. Ricavarono l ’ indice bi-zigomatico, cio è la distanza fra zigomo destro e sinistro del viso. Riportando questo valore sull ’ antenna poterono conoscere la lunghezza dell ’ antenna e quindi la sua frequenza di lavoro.
  • 25. Clicca qui per proseguire Nella foto si poteva scorgere l ’ antenna. Con l ’ aiuto del padre, medico legale, calcolarono le dimensioni dell ’ antenna, facendo riferimento, per le misure, ai volti dei sommozzatori. Ricavarono l ’ indice bi-zigomatico, cio è la distanza fra zigomo destro e sinistro del viso. Riportando questo valore sull ’ antenna poterono conoscere la lunghezza dell ’ antenna e quindi la sua frequenza di lavoro.
  • 26. Fu così possibile ascoltare e registrare, anche se con molto rumore di fondo, la voce del primo astronauta americano: John Glenn. Clicca qui per proseguire 20 Febbraio 1962
  • 27. Launch of Friendship 7, the first American manned orbital space flight. Astronaut John Glenn aboard, the Mercury-Atlas rocket is launched from Pad 14. Clicca qui per proseguire Questo è il culmine di 3 anni di preparazione questo è il momento per gli occhi del mondo di volgersi verso Cape Canaveral. I lanci russi erano nascosti da una cortina di segretezza. Gli Stati Uniti mostrano i fatti pubblicamente a tutto Il mondo.
  • 28. P reannunciati da brani di musica classica, i lanci sovietici proseguono. Tra il 16 e il 23 Maggio 1961 giungono le voci di due uomini e una donna. La situazione precipita: le frasi tradotte evidenziano sempre più una situazione drammatica: frequenti i riferimenti a mancanza di ossigeno, mancanza di forze, a non corrispondenza dei dati dalle macchine. La mattina del 23 Maggio , le voci maschili scompaiono. Rimane solo la voce femminile, in uno stato d’animo indescrivibile.
  • 29.
  • 30. Pronto ! Pronto ! Parlatemi ! Parlatemi ! Ho caldo ! Ho caldo ! Vedo una fiamma ! Vedo una fiamma ! Ho caldo ! Ho caldo ! Mi schianterò ? Si, si, ho caldo ! Ascolto ! Ho caldo ! Rientro ! Rientro ! Ascolto! Ho caldo ! Ho caldo ! Clicca qui per ripetere Clicca qui per proseguire Voce di Ludmilla Serakovna ? Traduzione indicativa Valentina Tereškova Валентин Владимировна Терешкова Prima (?) cosmonauta russa nello spazio 16 Giugno 1963 Nel 2007, in un'intervista, ha rivelato per la prima volta drammatici retroscena del suo primo volo orbitale. 23 maggio 1961
  • 31. L'URSS voleva inviare nello Spazio la prima donna cosmonauta della storia prima che gli americani riuscissero a fare il loro primo volo orbitale. Una cosmonauta russa avrebbe orbitato ben 17 volte attorno alla Terra. Il lancio ebbe luogo il 16 marzo 1961. Non sappiamo cosa non funziono' durante il volo, ma il rientro sulla terra dovette essere ritardato. E' possibile che lo scudo termico della capsula Vostok si fosse danneggiato durante il lancio. Si decise infine di tentare il rientro il 23 maggio, a causa delle scarse riserve di ossigeno. La registrazione e' drammatica e sconvolgente: e' possibile ascoltare la cosmonauta segnalare l'aumento della temperatura nella capsula, con un tono professionale che tradisce però la percezione che la missione sta drammaticamente fallendo. Alla fine, quando le fiamme stanno per invadere la capsula, la voce rivela in modo toccante la tragedia che si sta per compiere. Tre giorni più tardi la TASS, agenzia di stampa sovietica, annunciò che il 23 maggio un satellite artificiale della grandezza di un autobus, privo di esseri umani, aveva fatto rientro sulla terra. Il suo lancio nello spazio non era stato preventivamente annunciato così come non furono resi noti gli obiettivi della missione (da http://www.lostcosmonauts.com/womit.htm ) l’Unione Sovietica ha sempre nascosto i propri drammi spaziali. Sembra comunque certo che la cosmonauta si chiamasse: Ludmilla Serakovna Numerose sono le ipotesi sulle circostanze della tragedia. Ecco tre di queste ipotesi: Clicca per proseguire
  • 32. . . . è scritto anche su Astronautix, a proposito delle Zenit: le elettroniche di bordo includevano sistemi radio che erano in grado di trasmettere e ricevere informazioni soltanto quando il veicolo spaziale era in procinto di sorvolare i territori dell'Unione Sovietica. Queste informazioni includevano la trasmissione di immagini foto-televisive. Probabilmente Ludmila prendeva posto su una Zenit e trasmise immagini foto-televisive al centro di controllo basato a terra. Ancora lei: "...Ho caldo... ho caldo... ho caldo... ascoltate... ascoltate... vedo una fiamma... come ?? ...Vedo una fiamma... ho caldo... 32, 32, 41, 41... ma precipiterò ?? ...Sì sì... ho caldo... ho caldo... rientrerò ?? ...Io ascolto... ho caldo... Probabilmente, il sistema APO-2 rilevò una qualsiasi anomalia nella traiettoria della capsula che ne pregiudicava il rientro sicuro in territorio USSR e attivò la metodologia di autodistruzione del veicolo di rientro neutralizzando la possibilità che le pellicole e gli apparati fotografici in esso contenuti potessero cadere in mani straniere. Da: http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=4942.50 23 maggio 1961 …… (da Wikipedia –cosmonauti perduti ) I fratelli Judica affermano di avere captato dallo spazio la voce di alcuni cosmonauti tra cui una donna, a cui viene attribuito il nome di Ludmilla; quest'ultima afferma di sentire un calore crescente e di vedere una fiamma. Essi ritengono che la navicella sia bruciata durante la fase di rientro nell'atmosfera. Quest'intercettazione ha avuto diverse critiche. La presenza di più voci lascerebbe presumere un volo plurimo, ma le capsule sovietiche Vostok allora disponibili non potevano ospitare più di un cosmonauta; inoltre non è possibile che la voce della donna si riferisca alla fase di rientro nell'atmosfera perché la ionizzazione delle particelle d'aria che circondano la capsula rende impossibile per diversi minuti il contatto radio . http://it.wikipedia.org/wiki/Cosmonauti_perduti Clicca per proseguire
  • 33. Presunti cosmonauti deceduti in incidenti spaziali Presunti voli suborbitali Aleksei Ledovsky (novembre 1957) Serenti Shiborin (febbraio 1958) Andrei Mitkov (gennaio 1959) Presunti voli orbitali Gennadi Zavadovsky (maggio 1960) Ivan Kachur (settembre 1960) Piotr Dolgov (ottobre 1960) Alexis Graciov (novembre 1960) Gennadi Mikhailov (febbraio 1961) Ludmilla Serakovna (maggio 1961) Alexis Belokoniov (maggio 1962) Presunti morti in addestramento Nikolai o Anatolij Tokov N.K. Nikitin http://it.wikipedia.org/wiki/Cosmonauti_perduti Wikipedia inglese riporta la notizia, nella voce Lost Cosmonauts, che la presunta cosmonauta Ludmilla sarebbe stata la moglie di un altro presunto cosmonauta, Nikolai o Anatolij Tokov, e che i due coniugi avrebbero volato insieme nello spazio nel maggio 1961 perdendo la vita insieme. ?
  • 34.
  • 35. Ben presto lo spazio (la camera da letto!) non fu più sufficiente per accogliere i ricevitori, le apparecchiature e i . . giornalisti. 1961 , la soluzione fu: Torre Bert . Vicino alla torre, un vecchio bunker in cemento armato, costruito sulla collina torinese dalla Flak (FlugabwehrKanone), la contraerea tedesca della seconda guerra mondiale.
  • 36. IL SEGRETO ERA L’ANTENNA Non riuscendo a captare i segnali di una serie di frequenze (108 MHz, 137 MHz, 145.800 MHz e 405 MHz) i fratelli Judica Cordiglia progettarono da soli l’antenna e la fecero realizzare da un fabbro. Non avendo preso bene le misure, per farla uscire dal cortile dove era stata assemblata, dovettero smontarla. Peso 1,5 tonnellate, larghezza 12 metri, di forma ottagonale. Struttura portante in acciaio, parte esterna formata da 80/100 metri di tubi in alluminio. Inclinazione e rotazione controllate manualmente.
  • 37. Il coinvolgimento familiare era totale. Come la sorella minore Maria Teresa che studiò il russo per tradurre le registrazioni. Al massimo della sua attività, negli anni ’ 60, i volontari di Torre Bert erano circa 20. In previsione dei lanci la cosiddetta “Nasa fatta in casa” si riempiva di giornalisti. Attrezzature recuperate dai robivecchi o tra i residuati bellici (Ricevitori HRO, Geloso, ecc.), ma soprattutto una eccezionale intelligenza, oltre che il costante sostegno del resto della famiglia (padre, madre e due sorelle) e di un gruppo di amici e collaboratori.
  • 38. Achille (seduto) e Gian Battista . La posizione di Torino era tale, rispetto all'orbita standard percorsa dai veicoli spaziali sovietici, da permettere un’ottima ricezione delle comunicazioni radio. “ The Tracking Room” Nell'aprile 1962 le apparecchiature, ormai divenute numerose, furono trasferite a San Maurizio Canavese, circa 20 km da Torino.
  • 39. Le idee dei due fratelli torinesi erano ispirate al loro eroe: Guglielmo Marconi, l’inventore della Radio
  • 40. Clicca qui per proseguire
  • 41. Nel 1962 i fratelli vinsero “La fiera dei sogni”, un concorso a premi TV condotto da Mike Bongiorno, e scelsero come premio una visita alla Nasa. Furono cosi accompagnati al numero 400 di Maryland Avenue a Washington, accolti con una certa sufficienza da tali Mr. Haussmann e Mr. Morrison. L’atteggiamento dell’alto funzionario cambiò dopo avere ascoltato, dal “Gelosino”, (un comune registratore a nastro venduto in Italia), prima la voce di Gagarin, poi la voce di altri astronauti russi, ed infine la voce di John Glenn.
  • 42. Per lui non era possibile che quei due ragazzi avessero violato le loro trasmissioni. Dopo aver ascoltato la storia del calcolo della frequenza ricavato dai crani dei sommozzatori dovette però rassegnarsi e scendere a patti. Fu concordato uno scambio: gli americani rivelarono delle frequenze segrete delle basi di lancio russe che già conoscevano. In cambio i fratelli torinesi gli passarono quelle che avevano scoperto negli anni, ma ancora sconosciute ai servizi segreti Usa. Ruggero Orlando intervista i fratelli Judica Cordiglia
  • 43.
  • 44. Il 7 Aprile1965 Radio Mosca trasmise in lingua italiana un attacco diretto ai fratelli intercettatori da parte del tenente generale Nikolai Kamanin e pubblicato dalla Stella Rossa. L’alto ufficiale direttore dei corsi di addestramento dei cosmonauti sovietici parlava di “frottole spaziali” sulle missioni fallite riportate da “organi della stampa borghese”. Per Kamanin erano “banditi” e “radiopirati” pagati dai servizi americani. Gli Judica sottolineavano che i loro ascolti si erano sempre svolti in presenza di testimoni. Replicarono citando riviste sovietiche in cui erano riportati i nomi di quelli che avevano ascoltato mentre sparivano nello spazio. E che, secondo Kamanin, non erano mai esistiti. Le intercettazioni, talvolta molto scabrose, non potevano non infastidire le autorità sovietiche. Agenti russi cercarono di entrare in contatto con i due fratelli, mettendo in allarme il controspionaggio italiano, il Sifar.
  • 45.
  • 46. O
  • 47. 7 Aprile 1965 Qui e' Radio Mosca Nel marzo di quest'anno il quotidiano milanese "Corriere della sera" ha pubblicato un articolo su "I cosmonauti sovietici periti nel cosmo". L'articolo si basa sulle affermazioni dei fratelli Judica Cordiglia, i quali avrebbero captato segnali e avrebbero registrato conversazioni nel cosmo di una serie di cosmonauti sovietici non rientrati dal volo. Tre anni fa la medesima sciocchezza fu letta sulle pagine del "Washington Post“ ……… Alcuni organi della stampa borghese, allo scopo di dare alle loro frottole spaziali qualche parvenza di veridicità, si richiamano ai dati dei servizi di informazione americani, che avrebbero comunicato confidenzialmente ai giornalisti le notizie sui cosmonauti russi periti, ma questi dati non suffragano la versione dei fatti. Qui si potrebbe fare punto e chiudere. Ma desidero aggiungere ancora alcune parole sui fratelli Judica Cordiglia. Non e' la prima volta che essi si occupano dell'ascolto dei segnali.... Nessuno ormai mette dubbi sulla sicurezza dei nostri mezzi spaziali. Nell'elenco dei nomi riportati dal "Corriere della Sera" ne conosco solo uno: "Dolgov" ..... quel giorno l'aerostato ….. raggiungere la quota di 25.458 metri... Vi abbiamo letto alcuni stralci dell'articolo del tenente generale Nikolai Kamanin pubblicato dalla "Stella Rossa". Clicca qui per ripetere Clicca qui per proseguire
  • 48. Nonostante le critiche di Radio Mosca, negli anni '60 fu un crescendo di successi e popolarità per i fratelli Judica Cordiglia, che ebbero l'onore di commentare in diretta per la TV Svizzera Italiana le fasi dell'allunaggio del modulo lunare Apollo 11, il 20 luglio 1969 (5.56 ora italiana del 21 luglio). L’uomo aveva messo piede sulla luna e per la prima volta milioni di spettatori seguivano l’evento in diretta TV. La ricerca, quasi pionieristica, dei segnali sulla scala del ricevitore, veniva soppiantata dall’avvento massiccio della televisione che portava le immagini in tutte le abitazioni.
  • 49. “ E’ finito il mistero, era tutto ormai all’onore delle cronache . La ricerca, la vera ricerca sul ricevitore, era praticamente finita”. “ Non era televisione, era radio Era la radio che ci parlava e come sempre la radio non ti fa vedere chi c’è al microfono, tu immagini e li l’immaginazione era aperta, era aperta addirittura sull’universo, sullo spazio . E la vera protagonista, insieme ai fratelli Judica, in questo caso era LA RADIO
  • 50. FI Quella dei presunti cosmonauti perduti è una vicenda che a tutt'oggi, in mancanza di conferme da parte dell’ Unione Sovietica, non ha trovato un definitivo chiarimento. Un chiarimento che forse non ci sarà mai. Nel corso degli anni molti esperti hanno espresso la loro opinione sull'argomento, con una gamma di opinioni variabile dal possibilista al negazionista. Ma non si può negare, indipendentemente da come ciascuno la pensi, che il materiale raccolto dai fratelli Judica Cordiglia sia a dir poco impressionante. NE By Sal - I0SJC [email_address]
  • 51. http://www.lostcosmonauts.com/ http://www.mediasuk.org/iw0hk/judica_cordiglia.htm http://aelita.altervista.org/Kosmonavt/belokonyov.htm http://abrax.isiline.it/servizio/disasters.htm in inglese http://lagrandepiramide.forumcommunity.net/?t=10944356 http://www.puntozeroit.it/forum/index.php?topic=81.0;wap2 http://www.judicacordiglia.it/ http://it.wikipedia.org/wiki/Achille_e_Giovanni_Judica_Cordiglia http://it.wikipedia.org/wiki/Cosmonauti_perduti http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=4942.50 http://www.satellitenwelt.de/jc_turin.htm in tedesco http://www.svengrahn.pp.se/trackind/Torre/TorreB.html http://www.forumastronautico.it/index.php?board=198.0 http://www.bo.astro.it/universo/sputnik50/CSC/ASTRO/PAGB4EF.HTM?sec=scheda_unavolta&id=18 http://www.mentallandscape.com/C_CatalogMoon.htm in inglese http://www.satorws.com/programma-spaziale.htm http://www.astrosurf.com/luxorion/qsl-torre-bert2.htm in inglese http://leganerd.com/2011/01/05/i-fratelli-judica-cordiglia-gli-hacker-dello-spazio/ Clicca qui per ricominciare Clicca qui per terminare Nel 2007 , complice probabilmente il 50° anniversario del lancio dello Sputnik, il nome dei Judica Cordiglia torna alla ribalta grazie ad un ottimo documentario realizzato da History Channel, e grazie al libro: “ BANDITI   DELLO  SPAZIO" Edito dalla Casa Editrice MINERVA MEDICA di Torino. Buona parte delle info e delle foto di questa presentazione provengono da detto documentario, intitolato “I Pirati dello Spazio” reperibile su You Tube al link: http://www.youtube.com/watch?v=b4shg_43w28 Altre notizie e immagini sono state tratte da :
  • 52. 08 – 12 - 2011 Clicca per terminare Questa presentazione è a disposizione di chiunque intenda utilizzarla, senza scopo di lucro, nell’ambito di associazioni o sezioni amatoriali, nelle scuole, per attività divulgative, durante manifestazioni radioamatoriali, ecc.   Molte info e immagini sono state tratte da siti Internet dedicati, e per questo ringrazio i titolari dei relativi siti. Sal - I0SJC N.B.: La presentazione è stata visionata dai Fratelli Judica Cordiglia, che ne hanno confermato i contenuti. Ringrazio in particolare Achille I1TCH per la sua grandissima cortesia.