Istituto Comprensivo Potenza Settimo
Scuola primaria “N. Stigliani”
LABORATORIO LINGUISTICO
Anno scolastico 2009/10
Ins. Rosaria Bifolco
“La posta del cuore”
CLASSI PRIME
A e B
1. Istituto Comprensivo Potenza Settimo Scuola primaria “N. Stigliani” LABORATORIO LINGUISTICO Anno scolastico 2009/10 “ La posta del cuore” CLASSI PRIME A e B Ins. Rosaria Bifolco
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6. Ins Rosaria Bifolco E’ stata favorita una didattica laboratoriale che non si è limita alla trasmissione dei saperi. La scuola è stato un luogo dove i bambini hanno operato, un luogo di esperienze concrete dove si è prodotto conoscenza e si è sviluppata la logica della scoperta. Il laboratorio è stato realizzato all’interno del gruppo classe per favorire, da un lato la personalizzazione del lavoro scolastico, permettendo a ciascun alunno di operare secondo i propri ritmi e le proprie capacità, dall’altro la capacità di collaborare nel gruppo, per un obiettivo comune. Il materiale offerto dalla messaggeria è stato utilizzato come percorso per favorire l’apprendimento della letto-scrittura. METODOLOGIA
7. L a scrittura dei messaggi La messaggeria “ La posta del cuore” Gli scopi dei messaggi Il contenuto dei messaggi La riflessione linguistica Il testo descrittivo
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9. Le buche si sono riempite subito. I primi messaggi sono stati ripetitivi e scorretti: Caro Guse peogi Voreicetuvenise Acasamia Caro gusepe ogi Vorei ce tu venise A casa mia Cari giuseppe oggi Vorrei che tu venissi a casa mia
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16. I bambini hanno letto tutti i messaggi, insieme abbiamo discusso, formulato ipotesi e infine condiviso la riformulazione e la riscrittura dei prodotti linguistici. I bambini si avviano così a scrivere piccole frasi corrette.
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18. Abbiamo sperimentato che per farci capire quando facciamo una domanda la voce si “allunga” e quindi mettiamo il punto interrogativo . Come stai? Quando finiamo di parlare invece la nostra bocca diventa un “punto” perché la chiudiamo. Ed ecco il . Sto bene.
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21. I bambini hanno immaginato situazioni comunicative diverse. In questa situazione immaginiamo quale potrebbe essere la domanda. Vuoi giocare a pallone con me?
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23. Cecco e Checco Cecco e Checco sono due fratelli molto diversi Cecco è buono, dolce e sempre disponibile, Checco (sarà per quell’acca nel suo nome) è invece prepotente e un po’ chiassoso: se lo chiami dolcemente non risponde: A Cecco piacciono i ceci e le ciliegie, va matto per i pasticcini con le noci! Checco invece (sarà per quell’acca nel suo nome) chiede fichi secchi e arachidi, pesche e albicocche zuccherate. La riflessione sulla lingua è sempre inserita in un contesto significativo ed è sempre calata nella testualità Suoni dolci Parole con ci – ce Cecco, ceci, ciliegie, dolcemente,pasticcini, noci, dolci, piacciono Suoni duri Parole con chi – che Checco,chiassoso,chiami, chiede, fichi secchi, arachidi, pesche, albicocche zuccherate
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25. Che cosa inaspettata: Abbiamo ricevuto una lettera da un bambino firmata “G.L.” Questo bambino parla di se, dice di avere molti amici, di essere un po’ permaloso. Dobbiamo scoprire il suo vero nome con …..con un’indagine!!! Come si chiama? -Forse Gianluca. Come lo immaginate? -Io lo immagino bruno, occhi azzurri alto, magro, senza occhiali, carnagione chiara. -Io invece penso che ha gli occhiali. -Io che è cicciottello e biondo. Siamo andati in giro nella scuola e dopo diversi tentativi, abbiamo scoperto che il bambino che ci ha mandato la lettera si chiama Giovanni Lamonea ed è un alunno della quinta classe. Stranamente anche altri bambini ci hanno consegnato delle lettere che poi abbiamo letto in classe. Veramente,dobbiamo ammetterlo è stato divertente! Si è giunti all’utilizzo della scrittura per produrre un testo descrittivo creando diverse situazioni misteriose che hanno incuriosito i bambini motivandoli a scrivere. Il contesto significativo ha dato senso alle esperienze vissute dai bambini.
26. Giovanni è un bambino dolce, simpatico e sembra anche un po’ timido. E’ alto e molto robusto , forse un po’ cicciottello, ha i capelli neri e gli occhi scuri, è bello. Lamonea Giovanni ha i capelli marroni e gli occhi marroni, è alto e ciccione, però è simpatico. Giovanni è un bel ragazzo, ha i capelli lisci e scuri, il viso rotondo e un bel sorriso,frequenta la quarta elementare ed è stato un alunno della maestra Rosaria. A me piace Giovanni perché si è un po’ vergognato quando abbiamo capito che era lui l’autore della lettera
27. Altre esperienze Alcuni bambini continuavano a scrivere parole legate tra loro quindi ho pensato di scrivere tante parole legate su u lungo rotolo di carta, poi nel corridoio della scuola lo abbiamo srotolato e ogni bambino ha cercato le parole nascoste. Una volta trovate,le abbiamo tagliate e riscritte “slegate” su un altro rotolo .
28. I bambini hanno giocato con i nomi. In ogni cerchio hanno messo i bigliettini con i nomi (persona, cose, animali) (singolari-plurali) (maschili-femminili)
29. L a p o s t a d e l c u o r e Ins Rosaria Bifolco FINE