1. ITS “Nuove tecnologie per la vita”
ISIS ”G. Natta” di Bergamo
Simona Chinelli
LABORATORIO DELLA
COMUNICAZIONE SCIENTIFICA
1
2. IFOM per la scuola di Milano
FOLSATEC (Scuola di Dottorato in Foundations of the life
sciences and their etichal consequences presso la Scuola Europea
di Medicina Molecolare IFOM-IEO di Milano)
USR della Lombardia, Ufficio X, ambito territoriale di
Bergamo
Ist. per la ricerca farmacologica “Mario Negri” di
Bergamo
BergamoScienza
Rete per il Serio
C.E.A. Centro di Etica Ambientale di Bergamo
4
ISIS G. Natta - Laboratorio interdisciplinare della comunicazione scientifica e delle etiche applicate
3. Il profilo di un campus….
Laboratorio
interdisciplinare
della comunicazione
scientifica e delle
etiche applicate
13
ISIS G .Natta - Laboratorio interdisciplinare della comunicazione scientifica e delle etiche applicate
4. Comunicare la ricerca biomedica e la
bioetica
Cosa è la biomedicina?
Scoperta di nuove conoscenze biologiche
sull’uomo e la loro conseguente
applicazione alla pratica medica.
(Inizio vita,fecondazione artificiale, fine vita, trapianti, clonazione,
cellule staminali, ogm, test genetici…)
4
5. Premessa 1: Perché esiste la bioetica?
La bioetica esiste dagli albori della storia
umana?
La bioetica esiste perché i
progressi fatti dalla biologia e
dalla medicina nel XX secolo
permettono agli uomini di
compiere azioni che prima non
potevano compiere. Queste
nuove azioni richiedono una
riflessione etica specializzata, la
bioetica.
6. Premessa 2: il ruolo della conoscenza
scientifica nella bioetica
Per affrontare ogni questione
bioetica è necessario avere le
idee ragionevolmente chiare sulla
tecnica di cui si sta parlando.
Tutti gli interlocutori devono aver
chiari quali sono i benefici e i
rischi che la tecnica comporta.
Di conseguenza la conoscenza
scientifica è una condizione di
possibilità della riflessione
bioetica.
7. SCIENTIFICA E DELLE ETICHE APPLICATE
LABORATORIO INTERDISCIPLINARE DELLA COMUNICAZIONE
Quali parole e quali argomentazioni
Cosa è la bioetica?
La bioetica è un’etica applicata
7
8. SCIENTIFICA E DELLE ETICHE APPLICATE
LABORATORIO INTERDISCIPLINARE DELLA COMUNICAZIONE
Le etiche applicate sono quelle
ricerche etiche interessate alla
soluzione di questioni morali
specifiche (bioetica, etica ambientale,
etica animale, neuroetica, roboetica,
etica degli affari..)
BIOS vita ETHIKE etica
8
9. SCIENTIFICA E DELLE ETICHE APPLICATE
LABORATORIO INTERDISCIPLINARE DELLA COMUNICAZIONE
Bioetica globale
Se con il prefisso ‘bios’ facciamo
riferimento a tutto il mondo vivente e
non solo alla vita umana la riflessione
etica si estende all’etica della natura,
allo specifico impatto tecnologico
sulla natura (bioetica globale).
9
10. SCIENTIFICA E DELLE ETICHE APPLICATE
LABORATORIO INTERDISCIPLINARE DELLA COMUNICAZIONE
Bioetica speciale e bioetica clinica
Nell’ambito di una bioetica riferita
all’uomo si distingue una bioetica
speciale (riferita a temi biomedici) e
una bioetica clinica, che riguarda il
concreto agire quotidiano nell’ambito
della biomedicina.
10
11. SCIENTIFICA E DELLE ETICHE APPLICATE
LABORATORIO INTERDISCIPLINARE DELLA COMUNICAZIONE
Partiamo dalla definizione comparsa sulla prima
enciclopedia di bioetica, che risale al 1978
a
matico dell
o studio siste
La bioetica è l d ella scienza
nel campo
cond otta umana l ute quando
ura della sa
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va lori morali e
ethics
“
Encyclo pedia of Bio
( Wa rren Reich, ew York, 19
78)
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, The Free Pr
11
12. SCIENTIFICA E DELLE ETICHE APPLICATE
LABORATORIO INTERDISCIPLINARE DELLA COMUNICAZIONE
Definiamo ogni passaggio
E’ uno studio
ricerca o lavoro progettuale su un argomento specifico;
sistematico
i regolare, coerente, metodico, ordinario, organizzato, che
implica costanza e ricorrenza;
della condotta umana
e modo di condurre un’azione;
nel campo delle scienze della vita e della cura della salute
e biologia, biotecnologia, biomedicina…
alla luce di valori
l ciò che è degno di essere scelto, ciò che soddisfa bisogni;
esistono valori sensibili, vitali, spirituali,religiosi, morali;
e principi
norme a cui ci si ispira nell’agire, ma anche ciò a cui ci si
ispira in un ragionamento. 12
13. SCIENTIFICA E DELLE ETICHE APPLICATE
LABORATORIO INTERDISCIPLINARE DELLA COMUNICAZIONE
Da sottolineare che nella definizione vengono
utilizzati termini generici: studio, condotta ma soprattutto
valori morali e principi
Nell’edizione aggiornata del 1995 la definizione
subisce dei cambiamenti:
“Bioetica è un termine composto derivato
dalle parole greche Bios ( vita) e ethike (etica).
Esso può essere definito come lo studio sistematico
delle dimensioni morali incluse la visione morale,
le decisioni, la condotta e le
politiche della scienza della vita e della cura
della salute, usando diverse metodologie etiche
in un quadro interdisciplinare”
13
14. SCIENTIFICA E DELLE ETICHE APPLICATE
LABORATORIO INTERDISCIPLINARE DELLA COMUNICAZIONE
In questa definizione rimangono definizioni e termini
generici, dimensioni morali/visione morale però si
aggiungono termini ed espressioni che sono utili per
definire le modalità e le finalità dell’insegnamento
della bioetica, quali:
DECISIONE POLITICA
QUADRO METODOLIGIE
INTERDISCIPLINARE ETICHE
14
15. La “decisione” e la “politica” nella
definizione di bioetica
Nei quotidiani il lettore cerca gli strumenti per
formare il proprio giudizio in merito alla
ricerca biomedica….
Il giornale è attivatore di processi decisionali
singoli…
Le decisioni dei singoli potrebbero diventare
decisione collettiva….
La decisione collettiva potrebbe attivare
politiche specifiche nel campo della
biomedicina….
15
16. SCIENTIFICA E DELLE ETICHE APPLICATE
LABORATORIO INTERDISCIPLINARE DELLA COMUNICAZIONE
Quali strumenti riflessivi ci offre la seconda
definizione?
Concentriamoci sui termini
Bioetica è un termine composto derivato dalle parole
greche Bios( vita) e ethike (etica).
Ma cosa è l’etica?
Già qui possiamo distinguere alcuni piani
Etica indagine filosofica dei criteri con cui valutiamo
comportamenti e scelte; l’insieme dei valori effettivamente
realizzati nella storia; i criteri che regolano il comportamento
umano in un contesto pubblico.
Morale studia gli aspetti soggettivi della condotta (intenzione,
disposizione, deliberazione, volontà….)
16
17. SCIENTIFICA E DELLE ETICHE APPLICATE
LABORATORIO INTERDISCIPLINARE DELLA COMUNICAZIONE
Esistono diverse prospettive per impostare
la riflessione etica:
identifica i criteri che guidano
ETICA il comportamento umano;
i criteri con i quali
DESCRITTIVA giudichiamo i comportamenti
ETICA propone i criteri ai quali
ispirarsi nell’agire
NORMATIVA
si occupa dell’analisi del
linguaggio e delle
MATAETICA argomentazioni morali
17
18. Occupiamoci di metaetica…..
Cosa caratterizza
L’argomentazione morale?
Il linguaggio morale?
Il disaccordo morale?
18
19. L’argomentazione morale
Nuovi casi morali, come quelli sollecitati dalle nuove tecnologie,
generano
nuove intuizioni morali:
Approvazione
Disapprovazione
Empatia
Disgusto
Ecc.
20. L’argomentazione morale
Le intuizioni morali
sono
Giudizi soggettivi
Reazioni personali
Ecc.
La loro correttezza non dipende dalla loro intensità
21. Conflitto fra intuizioni morali
Intuizione 2:
Intruizione 1:
E' moralmente
Torturare è
obbligatorio
moralmente
preservare vite
sbagliato.
umane in
pericolo.
Problema: X è moralmente autorizzato a torturare un
terrorista se X è certo che farlo gli permetterà di ottenere
informazioni che potranno essere usate per salvare 50 vite
umane e che non possono essere ottenute in altro modo?
22. Da dove vengono le nostre intuizioni morali?
Origine culturale
Esempio: è moralmente
illecito lasciar morire una
persona disabile o malata che
non è in grado di provvedere a
se stessa.
Origine Evolutiva (?)
Esempio: è moralmente illecito
avere rapporti sessuali con i
propri genitori, con i propri
figli, con i propri fratelli o
sorelle.
23. Relativizzare intuizioni morali
Sapere che intuizioni morali Tuttavia, non basta sapere che
hanno cause culturali e non un'intuizione morale abbia una
sono state condivise in ogni base culturale per considerarla
luogo e in ogni tempo aiuta ad debole o infondata.
aprirsi al dialogo.
Esempio 1: pena di morte Esempio 2: rogo delle vedove (Sati)
24. L’argomentazione morale
Come posso GIUSTIFICARE le mie intuizioni morali?
Passare dal
livello dei giudizi soggettivi e personali
al
livello della inter-soggettività
Convincere chi la Confutare chi la
pensa pensa
diversamente da diversamente da
me me
25. L’argomentazione morale
GIUSTIFICARE attraverso l’ARGOMENTAZIONE
significa
Avanzare RAGIONI
implica che
Tutti gli interlocutori sono sullo stesso piano
Tutti possono avanzare le proprie ragioni
Tutti possono essere criticati
Chi si ritiene infallibile è automaticamente escluso dalla
discussione.
26. L’argomentazione morale
Per argomentare a favore delle proprie idee morali
è utile
Conoscere le
tecniche di
argomentazione:
la retorica.
La retorica è l'arte di persuadere attraverso il discorso.
Può essere usata a vantaggio di qualsiasi tesi si voglia
sostenere (è una tecnica indipendente dai contenuti).
27. Ragionamento
Successione di frasi opportunamente connesse, che, partendo da
enunciati dati (premesse), giustificano una certa tesi, espressa
dalla conclusione del ragionamento.
PREMESSE
(assiomi, postulati, assunzioni, ipotesi, principi,
intuizioni morali)
Due metodi di
ragionamento:
1. dimostrazione;
2. argomentazione
CONCLUSIONE
(tesi)
28. Dimostrazione:
- le premesse sono assunte come vere e
dunque fuori discussione;
- il processo inferenziale è deduttivo e quindi
non discutibile
- la conclusione segue necessariamente e
quindi non è discutibile.
In etica (e in tutti i campi in cui la retorica è
usata, come la politica e il diritto) non ci sono
dimostrazioni.
Argomentazione:
- le premesse possono essere discusse;
- il processo inferenziale non è
necessariamente deduttivo e quindi può
essere discusso;
- la conclusione non discende in modo
necessario da premesse e inferenze e può
essere discussa.
La retorica è la tecnica della buona
argomentazione.
29. Cosa consente di riconoscere la specificità della
comunicazione bioetica?
Nella bioetica sono presenti nodi problematici nell’utilizzo del
linguaggio - le urgenze di nuovi termini e l’inadeguatezza
di un patrimonio linguistico tradizionale-, che rendono
necessario riflettere sull’urgenza di un linguaggio specifico
e competente caratterizzante le argomentazioni che
affrontano il piano della riflessione etica nell’ambito della
biomedicina.
Il comunicatore scientifico (The future science reporter)
nell’ambito della biomedicina non può non conoscere le
implicazioni bioetiche degli argomenti affrontati e le
specificità comunicative:
Linguaggio
Forme argomentative.
29
16
30. SCIENTIFICA E DELLE ETICHE APPLICATE
LABORATORIO INTERDISCIPLINARE DELLA COMUNICAZIONE
Il termine criterio (ricordiamo che
nella sua radice greca, significa
distinguere, giudicare) sostituisce
termini più comuni quali beni, valori,
principi.
Ogni volta che li utilizziamo
dovremmo specificarne il
significato in relazione all’utilizzo
che ne facciamo.
30
31. Alcune delle parole critiche del
linguaggio morale e scientifico….
Salute
Malattia
Individuo
Naturale
Artificiale
Valore
Bene
Proprietà
Invenzione………….
31
32. SALUTE
Indica la condizione di benessere, di stabilità, in termini
mentali e fisici; condizione di assenza di alterazioni di
qualsiasi genere; buon funzionamento di tutti gli organi;
normalità funzionale e strutturale dell’organismo; ciò che
contribuisce a mantenere buone le condizioni fisiche di un
organismo; è l’insieme delle condizioni che rendono un
individuo sereno, florido,privo di tutti quegli aspetti che lo
turbano o lo mettono a disagio; quella condizione che consente
di sviluppare una chiara personalità e di non rappresentare un
pericolo per se stesso e per altri; armonia del corpo;
condizione dell’essere umano che gli consente di vivere al
meglio; condizione psico-fisica di un individuo che non
presenta gravi patologie, ovvero patologie che non può in
alcun modo affrontare;
32
prof.ssa Simona Chinelli
17 Ist. Giulio Natta -BG
33. MALATTIA
MALATTIA
Stato patologico che colpisce l’uomo limitandone le capacità
psico-fisiche; è quell’elemento di disturbo che porta a diminuire
la salute di una persona; tutto ciò che provoca tormento,
angoscia, dolore nell’individuo che ne soffre; qualsiasi
sentimento o atteggiamento che assuma aspetti morbosi o
patologici; anormale condizione dell’organismo, causata da
alterazioni organiche o funzionali ad andamento evolutivo verso
la guarigione, la morte o una nuova, diversa condizione di vita;
motivo di grave e assiduo turbamento; stato in cui un individuo
si trova quando mostra alterazioni, mal gestione, deficienza di un
organo o di tutto l’organismo; situazione di disagio; ciò che è
capace di eliminare le funzionalità normali del corpo, infermità.
33
prof.ssa Simona Chinelli
prof.ssa Simona Chinelli
18
18 Ist. Giulio Natta -BG
Ist. Giulio Natta -BG
34. SCOPERTA
L’atto, l’effetto dello scoprire, ossia del togliere ad una cosa ciò che la
copre, la nasconde, la difende. Si scopre qualcosa anche quando si
giunge alla conoscenza di fatti, cose, luoghi prima sconosciuti,
ritrovando ciò che prima s’ignorava.
INNOVAZIONE
Mutare un sistema, introducendo qualcosa di nuovo
34
prof.ssa Simona Chinelli
21
18 Ist. Giulio Natta -BG
35. NATURA
Materiale, fisico, ciò che non è prodotto dall’uomo,
spontaneo, ciò che possiede i principi del proprio
sviluppo, ciò che possiede la vita; ciò che è contrapposto
ad artefatto (l’oggetto artefatto è l’oggetto fatto da
qualcuno intenzionalmente, per svolgere un certo scopo),
culturale e convenzionale.
35
22
36. SCIENTIFICA E DELLE ETICHE APPLICATE
LABORATORIO INTERDISCIPLINARE DELLA COMUNICAZIONE
BUONO
Definizione relativa, derivante dall’opinione di uno o più individui
rispetto ad un qualcosa che giova o danneggia loro stessi o
gli altri;
ciò che ha valore;
non nocivo;
ciò che porta benessere;
tutto ciò che porta alla felicità un individuo o un gruppo di persone;
è riferibile solo ad azioni o realtà connesse all’agire umano, i singoli
enti, di per sé, non sono né buoni né cattivi;
tutto ciò che è conforme all’impostazione valoriale delle nostre
convinzioni etiche;
ciò che non provoca dolore;
un individuo abile o un oggetto idoneo ad adempiere la propria
funzione;
persona di buoni principi, di valore, di qualità, affettuoso,
tollerante, sereno, positivo 36
37. SCIENTIFICA E DELLE ETICHE APPLICATE
LABORATORIO INTERDISCIPLINARE DELLA COMUNICAZIONE
BUONO
immune da ombre o da difetti nella sensibilità e capacità attiva
dell’animo;
inoffensivo; ciò che suscita approvazione dal punto di vista
funzionale;
utile;
vantaggioso; giusto;
accettabile;
ciò che provoca piacere;
comporta conseguenze positive;
ciò che appare desiderabile;
ciò che può essere considerato come fine ultimo da raggiungere
nella propria esistenza;
ciò che aiuta a migliorare le condizioni psico-fisiche di uno o
più individui;
ciò che non comporta conseguenze negative in senso
assoluto; 37
ciò che è opportuno
38. SCIENTIFICA E DELLE ETICHE APPLICATE
LABORATORIO INTERDISCIPLINARE DELLA COMUNICAZIONE
VALORE
•Convinzione, idea in cui si crede fermamente e che si è disposti
a difendere;
• principio morale che regola la vita dell’uomo;
• ciò che non è oggettivo;
• quell’elemento dell’animo umano che spinge un individuo a
prodigarsi per compiere del bene;
• complesso delle qualità positive;
• ciò per cui una persona è degna di stima;
• ciò in cui si crede; ciò che si è disposti a difendere e a
promuovere, al quale si attribuisce un’importanza
fondamentale come guida nelle proprie scelte e valutazioni di
carattere etico;
• è l’elemento che struttura l’egire umano, ponendone le basi e
attribuendone un senso;
38
39. SCIENTIFICA E DELLE ETICHE APPLICATE
LABORATORIO INTERDISCIPLINARE DELLA COMUNICAZIONE
VALORE
• principio morale derivato dall’educazione che regola il
comportamento ciò che si ritiene veri, bello, buono, secondo
un giudizio personale più o meno in accordo con quello
della società dell’epoca;
• ciò che dà un motivo alle azioni umane e alle cose materiali;
insieme delle virtù in ambito relazionale, affettivo,
professionale;
• ciò che ha una valenza cioè che ha specifiche caratteristiche
che ne determinano l’importanza per qualcuno o per qualcosa;
principio imprescindibile sul quale un individuo basa le
proprie decisioni;
• pregio;
• utilità che un dato bene ha per chi lo possiede;
• insieme di qualità che vengono attribuite ad un individuo e che lo
rendono un esempio da seguire per altre persone; virtù.
39
40. Ci muoviamo sullo stesso piano
quando utilizziamo un linguaggio
scientifico e il linguaggio morale
Quando utilizziamo termini quali
bene valore, intenzione,
deontologismo…su quale piano
del discorso ci stiamo muovendo
40
41. Potremmo dire che ci muoviamo nel primo caso
SCIENTIFICA E DELLE ETICHE APPLICATE
LABORATORIO INTERDISCIPLINARE DELLA COMUNICAZIONE
nel piano dei fatti e nel secondo caso nel piano dei
valori
• fatti e valori
ai quali corrispondono rispettivamente
• l’osservare e il valutare
• giudizi che si occupano di fatti
descrivono come le cose sono
• giudizi di valore
esprimono valutazioni su come stanno le cose o
dovrebbero essere.
Uberto Scarpelli (L’etica senza verità”, Il Mulino 1982)
sottolinea come la distinzione tra il mondo dei fatti e il
mondo dei valori non sia una distinzione ontologica,
ma fatto e valore si distinguono in modo funzionale e 41
metodologico
42. SCIENTIFICA E DELLE ETICHE APPLICATE
LABORATORIO INTERDISCIPLINARE DELLA COMUNICAZIONE
La funzione del linguaggio può essere
diversa
I giudizi morali non hanno una funzione
descrittiva. Gli enunciati nei quali
compaiono termini morali non sono
asserzioni vere o false, ma sono
espressioni (manifestazioni) di
approvazione e disapprovazione
In questo caso il disaccordo morale come
va superato?
Lavorando sul piano razionale o attraverso
la persuasione?
42
43. SCIENTIFICA E DELLE ETICHE APPLICATE
LABORATORIO INTERDISCIPLINARE DELLA COMUNICAZIONE
Uso del linguaggio
con funzione descrittiva (produce uno stato mentale di tipo
conoscitivo nella persona che ascolta)
con funzione emotiva (esprime le attitudini valutative di
approvazione o di disapprovazione di chi parla e suscita
attitudini simili in chi ascolta). (Charles Stevenson)
Uso descrittivo del linguaggio (si fanno asserzioni sulla
realtà)
Uso prescrittivo del linguaggio ( è usato per lodare,
biasimare, guidare la condotta) (Richard Hare)
Un enunciato valutativo può possedere una funzione
descrittiva “ Questa automobile è buona”
43
44. SCIENTIFICA E DELLE ETICHE APPLICATE
LABORATORIO INTERDISCIPLINARE DELLA COMUNICAZIONE
Decidere quale funzione od uso del
linguaggio vogliamo mettere in gioco
nell’affrontare il tema della vita, della morte,
ad esempio, non è così indifferente o
secondario.
Da quale prospettiva studiare il fenomeno
vita?
44
45. SCIENTIFICA E DELLE ETICHE APPLICATE
LABORATORIO INTERDISCIPLINARE DELLA COMUNICAZIONE
Anche qui sarebbe interessante
distinguere i piani:
VITA (funzione descrittiva)
quando parliamo di vita in termini biologici
(metabolici o genetici) siamo fuori da un contesto di
valori
ESISTENZA (funzione valoriale)
quando si fa riferimento al concetto di vita
partendo dal nostro contesto morale o etico di
riferimento (credenze) attribuendole valori specifici.
Quando si utilizzano enunciati morali che devono suscitare attitudini di
approvazione o disapprovazione che metodi vengono messi in gioco?
E’ qui che entra in gioco l’analisi retorica
45
46. Gli slittamenti semantici del termine retorica
Arte del corretto persuadere (Corace,Tisia)
Arte dell’imbonire (“Gorgia”, Platone)
Arte della corretta argomentazione
(“Retorica”Aristotele)
Arte della corretta persuasione (Cicerone,
Quintiliano “Istruzioni oratorie”)
Arte del corretto argomentare (Perelman, “Trattato
dell’argomentazione. La nuova retorica”, 1958)
46
ISIS G. Natta - Laboratorio interdisciplinare della comunicazione scientifica e delle etiche applicate
47. L’utilizzo del termine nella proposta
metodologica
Arte del ragionare corretto al fine
di persuadere un uditorio.
Presupposto:
L’uditorio deve adottare la ragione argomentativa (Reboul,
“Retorica”)
47
48. Quali sono i ragionamenti fallaci utilizzati dalla
comunicazione scientifica e bioetica divulgativa?
Qualche esempio di come
non si deve ragionare…
I paraargomenti
48
49. Da qui in avanti ci occuperemo non tanto di come si
ragiona, quanto di come non si deve ragionare...
Una fallacia è un ragionamento la cui conclusione non segue
dalle premesse.
51. Esempio 1: la china scivolosa
P1. Se accade A, attraverso una serie di piccoli passi
B, C, ... X, Y alla fine accadrà anche Z.
P2. Z non deve avvenire.
C. Quindi neppure A deve avvenire.
E' un para- Il problema con il slippery slope è che P1 riguarda il futuro.
argomento, più che Come si può dire che è vera? Ci vogliono ottime ragioni
una fallacia vera e empiriche per credere in una premessa del genere, ragioni
propria. che devono essere fornite indipendentemente.
52. Esempio 2: fallacia ad verecundiam
P1: A è un esperto
P2: A dice che X è vero
C: X è vero
53. Non sempre l’appello all’autorità è una
fallacia! (ad auctoritatem vs ad verecundiam)
Esempio 1: “Credo
che il Prozac non
sia un buon farmaco
per pazienti con
lieve depressione
perché Tom Cruise
dice che non lo è”.
Esempio 2: “Credo
che il Prozac sia un
buon farmaco per
pazienti con lieve
depressione perché
l'associazione degli
psichiatri USA dice
che lo è”.
54. Esempio 3: appello alla ‘Natura’
P1. Ciò che è naturale è P1. Ciò che è innaturale
giusto. è sbagliato
P2. X è naturale P2. X è innaturale
C. X è giusto. C. X è sbagliato.
56. Alla luce di quanto si è detto sin ora e considerando che
S. J. Gould era un paleontologo (si occupava di fossili), la
slide precedente è un argomento ad auctoritatem (valido)
oppure una fallacia ad verecundiam (una fallacia che va
evitata)?
La mia risposta:
57. Esempio 4: Strawman
Esempio 1: “Il Senatore Rossi dice che
noi non dovremmo finanziare il
programma dei sommergibili d'attacco.
Io non sono affatto d'accordo. Non
capisco perché Rossi voglia lasciarci in
questo modo in balìa delle altre nazioni”.
Esempio 2:
Mauro ed Elisabetta stanno litigando sulla pulizia degli armadi.
Elisabetta: “Dovremmo dare una sistemata agli armadi. Stanno
diventando disordinati.”
Mauro: “Perché? Li abbiamo già sistemati lo scorso anno. Dobbiamo
pulirli ogni giorno?”.
Elisabetta: “Non ho mai detto che li dovremmo pulire ogni giorno. Tu
vorresti tenere qui tutte le tue cose inutili per sempre, il che è
semplicemente ridicolo”.
59. Esempio 6: fallacia del termine generico
P1: A1 è B P1: il valore è dato dalla legge della
P2: A2 è C domanda e dell'offerta
C: B è C P2: la vita umana ha un valore
C: Il valore della vita umana è dato
dalla legge della domanda e dell'offerta
Una singola parola può
avere molti significati, che
devono essere distinti.
60. Esempio 7: Petitio Principii (Begging the Question)
Si assume quanto si voleva concludere. E.g.
P1: La Bibbia dice che Dio esiste
P2: Dio ha scritto la Bibbia
C: Dio in effetti esiste.
P2 assume C, rendendo invalido il ragionamento.
61. Esempio 8: Affermare il conseguente
P1: Se A, allora B P1. Se piove, le strade sono
P2: B è vero bagnate
C: Allora A è vero. P2. In effetti le strade sono
bagnate
C. Allora piove.
Attenzione:
Questa fallacia è
molto comune!
63. Dalle parole ai titoli degli articoli comparsi sui quotidiani. Esempi di
sintetici para-argomenti e alcuni spunti di riflessione :
Il caso. Una ricerca dell’Università di Berkeley: ora l’obiettivo è “spegnerlo”
TUMORI, INDIVIDUATO IL GENE CHE
“COMANDA” LA METAFISICA
14 Marzo (Repubblica)
Il gene che comanda la metafisica…
Fallacia a priori del transitus de genere ad genus
Sovrapposizione del piano descrittivo e di quello metafisico
Argomenti.
SE LA VITA NON VALE NIENTE, TUTTO E’
POSSIBILE
15 Maggio (Repubblica)
Argomento della china pericolosa
63
prof.ssa Simona Chinelli
39 Ist. Giulio Natta -BG
64. La deriva: in trent’anni
dall’aborto all’eugenetica
24 Maggio (Avvenire)
Argomento della china pericolosa
Etica& Giustizia
Le storie.
USA, RISVEGLIO DOPO 19 ANNI. UN
MISTERO PER LA SCIENZA
23 Luglio (Avvenire)
24 Maggio (Avvenire)
Argomento dell’esempio
64
prof.ssa Simona Chinelli
40 Ist. Giulio Natta -BG
65. Stati Uniti.
TROPPI EMBRIONI NEI
CONGELATORI? INFELICI
11 Dicembre (Avvenire)
Si attribuisce lo stato della felicità all’embrione.
Confusione tra piano descrittivo e piano valoriale
Follie dell’eugenetica.
BIMBO CREATO DA TRE GENITORI. LA
SCIENZA FA A PEZZI L’UOMO.
Per prevenire malattie, gli studiosi inglesi creano un essere con il dna di un
uomo e due donne. Sacrificati dieci embrioni, varcato un altro limite
6 Febbraio (Libero)
Porre attenzione al verbo “creare”
Bimbo,uomo, essere, embrioni
Sacrificare, un termine che ha connotazioni valoriali esplicite
Argomento della china pericolosa
65
prof.ssa Simona Chinelli
41 Ist. Giulio Natta -BG
66. Pelle sempre giovane.
IL TEMPO DELLE RUGHE? NON ARRIVA
MAI SE SI SPEGNE UN GENE
9 Febbraio (Libero)
I GINECOLOGI FANNO POLITICA
Il neonato “estremamente prematuro” va rianimato, dicono.
Sembra ovvio, ma aggiungono: anche il feto uscito vivo
dall’interruzione di gravidanza
3 Febbraio (Manifesto)
Si parla contemporaneamente di “Neonato estremamente
prematuro” e di “feto”.
L’espressione “uscito vivo”, indica una sopravvivenza sofferta
malgrado tutto.
“Sembra ovvio”
66
prof.ssa Simona Chinelli
42 Ist. Giulio Natta -BG
67. Comunicare la biodiversità……
Come affrontare correttamente la comunicazione
scientifica del tema della biodiversità, con particolare
riferimento agli OGM?
Proviamo a vedere innanzitutto come è affrontato nella
comunicazione divulgativa………
IL CASO DELL’ OGM PATATA
AMFLORA
67
68. Alcuni chiarimenti per iniziare…..
Biodiversità, OGM, ingegneria genetica, genetica
vegetale, transgenesi
vegetale,transgenico,mutagenesi,organismi
disgenetici…
Biodiversità, sostenibilità, naturale/artificiale,
ambiente,sperimentazione,ibrido, ambiente…
Direttiva 2001/18, Convenzione sulla diversità
biologica(Rio de Janeiro), protocollo di Cartagena..
L’etica della natura: prospettiva antropocentrica e
prospettiva ecocentrica…
EFSA, EMEA, OMS, CONF, ADOC, Coldiretti, .
Greenpeace, Codacons…
68
69. OK, la salute prima di tutto
Nel testo si ritiene importante la
conoscenza del significato di
termini quali, gene (modificare
il gene di una pianta), DNA
(tutte le piante sono il prodotto
di una serie di modifiche del
DNA), genetica, cromosomi,
genetica vegetale, mutagenesi,
selezione in campo,
trasferimento di geni.
Viene utilizzato il termine naturale,
dandolo per presupposto. Ma
cosa è naturale?
Nel testo emerge il para-
argomento dell’essenza e il
para-argomento della natura
69
70. Corriere della Sera
Rispetto agli altri testi è presente la
dichiarazione del cancelliere
della Pontificia accademia per
le scienze, Monsignor Marcelo
Sanchez Sorando: ”…lo
sviluppo di sementi
transgeniche per combattere la
fame è un “fatto positivo” e può
aiutare a far affermare “la
giustizia tra i beni e le persone”.
→ Para-argomento
dell’essenza.
70
71. Avvenire
John Dalli (Commissario europeo alla salute e
alla tutela dei consumatori): “..tutte le
questioni scientifiche, specialmente quelle
relative alla sicurezza per gli uomini, gli
animali e l’ambiente, sono state pienamente
considerate”. → Utilizzo di espressioni
generiche (questioni scientifiche,
sicurezza…) e del para-argomento ad
verecundiam.
Luca Zaia (Ministro delle politiche agricole in
Italia): “… proseguiremo nella politica di
difesa e salvaguardia dell’agricoltura
tradizionale e della salute dei cittadini”. →
Utilizzo del para-argomento ad populum,
utilizzo di espressioni generiche
71
72. La Repubblica.it
Lega Ambiente:”……mi chiedo quale
genitore possa scegliere di dare ai
propri figli un cibo che potrebbe
renderli resistenti agli effetti degli
antibiotici” → para-argomento ad
baculum
Verdi:”…assalto alla sicurezza
alimentare alla nostra agricoltura
tipica a rischio c’è tutto il made in
Italy agroalimentare” → para-
argomento ad populum
Adoc:”….E’ bene che siano i
consumatori a decidere del loro
futuro” → para-argomento ad
populum
72
73. La scienza in rete
Nel testo emergono
gli immaginari
relativi agli ogm,
attraverso l’utilizzo
di espressioni
quali:bacchetta
magica, cibo
Frankenstein, geni
alieni.
73
74. Qualche dato sulla comunicazione
scientifica relativa agli OGM*…..
Articoli di opinione 30,4%
Articoli pastone 21,7 %
Articoli di cronaca 20%
Valutazioni soggettive 44%
Apparati di approfondimenti presenti 23%
Protagonisti degli articoli: politici (46,8%);rappresentanti
di organizzazioni (72,7%)
Collegamenti con il tema della salute (28,5%)
Assenti riferimenti etici o di impatto sociale
Utilizzo di figure retoriche (68,5%)
*Risultati della ricerca condotta da Grazia Basile (Università di Salerno) e Fondazione Diritti Genetici nel
2007, in occasione della Consultazione nazionale su Ogm e modello agroalimentare.
74
75. SCIENTIFICA E DELLE ETICHE APPLICATE
LABORATORIO INTERDISCIPLINARE DELLA COMUNICAZIONE
Tipo di Fonte Motivo della
Argomenti Mese Pagi Lunghez informazione pubblicazione
Autore dell’informazi
bioemedici Giorno ne za
(*) one (**)
Inizio vita
(aborto,
fecondazione
artificiale…)
Fine vita
(eutanasia,
cure
palliative..)
Tecniche e
applicazioni
biomediche
(screening
genetici,
trapianti..)
Scienze della
vita di base
(clonazione,
staminali,
ogm…)
(*) opinione, dibattito, evento stato dell’arte, scoperta scientifica, dichiarazione, articolo e prove scientifiche, indagine
giornalistica.
75
(**) nuovi risultati biomedici, dichiarazione esponenti/istituzioni politiche e religiose, indagine giornalistica, evento sociale.
76. La forma della comunicazione divulgativa
scientifica
Quali sono le caratteristiche della
comunicazione scientifica divulgativa?
ARTICOLO PRINCIPALE
ARTICOLO SECONDARIO
BOX
INTERVISTE/OPINIONI
EDITORIALI
ESPERTI
76
77. PPT modificato per i corsi dell’ITS “Nuove
tecnologie per la vita”, ISIS G.Natta.
Slides a cura della prof.ssa Simona Chinelli.
Le slides 18-28,49-61 sono a cura di
Tommaso Bruni (Folsatec di Milano).
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Notes de l'éditeur
Di entrambe: come funziona. Che
Di entrambe: come funziona. Che
Di entrambe: come funziona. Che
Why does the second one sound like a better argument than the first? The first argument looks like complete crap, but the second argument sounds quite acceptable. Maybe it’s not about the argument’s pattern so much as its content?If I reject all arguments with this type of format, I may run into serious problems promoting skeptical views. How do I know that Homeopathy doesn’t work? Experiments show this. My experiments? Well, no. Some other people did them. I’m pretty sure the results are correct, because I’m pretty sure the scientists involved are competent. And I guess this is the case because other scientists say they are competent, and anyway, their findings were peer-reviewed by a panel of scientists whom the publisher selected for their competence (no doubt, based on the opinion of their peers).