XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
SEAGRUPPO - 1. fattori di rischio, prevenzione e protezione, sorveglianza sanitaria, dpi
1. MODULO C
I PRINCIPALI FATTORI DI
RISCHIO E LE RELATIVE
MISURE DI PREVENZIONE
E PROTEZIONE, I D.P.I.,
LA SORVEGLIANZA
SANITARIA
Pericolo e rischio
Pericolo:
proprietà o qualità intrinseca di una determinata
entità o condizione che ha la potenzialità di
causare danni.
Concetto
generale:
molte
cose
(impianti,
materiali, attrezzi di lavoro, sostanze, metodi e
pratiche di lavoro, rumore, ecc.) rappresentano
un pericolo.
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2. Danno
Pericolo (potenziale):
potrebbe succedere
Il danno è l’evento appunto
“dannoso” che potrebbe
manifestarsi con
l’esposizione a questo
pericolo preso in esame.
Rischio
(quanto potrebbe succedere):
Condizioni d’uso,
esposizione, ecc.
Danno (è successo):
Alle persone, alle cose,
agli impianti ecc.
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Definizione del Rischio
Il rischio è la combinazione tra la probabilità (P)
che un determinato evento dannoso si
manifesti e il tipo di danno (D) che potrebbe
derivare dall’esposizione al pericolo preso in
esame:
R=PxD
Si tratta di una indicazione generica che va
associata al numero dei lavoratori esposti.
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3. Valutazione dei rischi
Analisi SISTEMATICA delle lavorazioni realizzata per:
• individuare i pericoli (fattori di rischio);
• individuare le persone potenzialmente esposte;
• valutare (stimare) i rischi;
• individuare i possibili effetti sulle persone;
• individuare soluzioni per eliminare o ridurre i rischi a un
livello accettabile.
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Prevenzione
La prevenzione consiste nelle operazioni messe in
atto per ridurre la probabilità che si verifichi un
determinato evento dannoso.
Il divieto di fumare è un intervento di prevenzione per il
rischio incendio.
La scelta di un disco silenziato per una smerigliatrice è un
intervento di prevenzione per il rischio rumore.
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4. Protezione
La protezione consiste nelle operazioni messe in
atto per ridurre la gravità associata a un
determinato evento dannoso.
Una maschera è un intervento di protezione per il rischio
chimico.
Una cuffia è un intervento di protezione per il rischio
rumore.
Nella normativa la prevenzione ha priorità rispetto alla
protezione.
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PRIORITÀ DEGLI INTERVENTI
• A seguito della valutazione sono
individuate
le
misure
Valutazione del rischio
di
prevenzione e protezione.
Definizione delle misure
e priorità di intervento
• A questo sono associate delle
priorità di intervento.
Attuazione della misura
• Le misure sono verificate con gli
aggiornamenti della VDR.
Verifica del risultato e
nuova valutazione
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5. Testo unico in materia di salute e
sicurezza nei luoghi di lavoro
RISCHIO
EVENTO
Prevenzione
ESPOSIZIONE
DANNO
Protezione
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I PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO
Indice del T.U. 81/08
TITOLO I
PRINCIPI COMUNI
TITOLO II
LUOGHI DI LAVORO
TITOLO III
USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DPI
TITOLO IV
CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI
TITOLO V
SEGNALETICA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
TITOLO VI
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
TITOLO VII
ATTREZZATURE MUNITE DI VIDEOTERMINALI (VDT)
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6. I PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO
TITOLO VIII
AGENTI FISICI
- Rumore
- Vibrazioni
- Campi elettromagnetici
- Radiazioni ottiche artificiali
TITOLO IX
SOSTANZE PERICOLOSE
TITOLO X
ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI
TITOLO XI
PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE
TITOLO XII
DISPOSIZIONI IN MATERIA PENALE E DI PROCEDURA
PENALE
TITOLO XIII
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NORME TRANSITORIE E FINALI
I PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO
I rischi lavorativi presenti negli ambienti di lavoro, in conseguenza dello
svolgimento delle attività lavorative in un determinato luogo di lavoro, possono
essere suddivisi in macro-categorie:
RISCHI CONNESSI ALL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
RISCHIO FISICO
RISCHIO INFORTUNI
RISCHIO CHIMICO/BIOLOGICO
RISCHIO INCENDIO
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7. I PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO
RISCHI CONNESSI ALL’ORGANIZZAZIONE
DEL LAVORO
Fattori psicologici
Fattori psicologici
Fattori ergonomici
Fattori ergonomici
Condizioni di lavoro difficili
Condizioni di lavoro difficili
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Fattori psicologici -- esempi
Fattori psicologici esempi
ANSIA -ANSIA
RESPONSABILITA’
RESPONSABILITA’
RITMI
RITMI
ECCESSIVI
ECCESSIVI
MONOTONIA
MONOTONIA
RIPETITIVITA’
RIPETITIVITA’
TURNI DI
TURNI DI
LAVORO
LAVORO
MANSIONI SUPERIORI
MANSIONI SUPERIORI
LAVORO A COTTIMO
LAVORO A COTTIMO
CATENA DI MONTAGGIO
CATENA DI MONTAGGIO
LAVORO NOTTURNO
LAVORO NOTTURNO
DOPPI TURNI
DOPPI TURNI
Rischio da stress lavoro-correlato
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8. Fattori ergonomici -- esempi
Fattori ergonomici esempi
POSTAZIONI DI LAVORO NON
POSTAZIONI DI LAVORO NON
PROGETTATE
PROGETTATE
CORRETTAMENTE
CORRETTAMENTE
AFFATICAMENTO FISICO
AFFATICAMENTO FISICO
MOVIMENTAZIONE MANUALE
MOVIMENTAZIONE MANUALE
DI CARICHI TROPPO PESANTI
DI CARICHI TROPPO PESANTI
ILLUMINAMENTO
ILLUMINAMENTO
INSUFFICIENTE
INSUFFICIENTE
AFFATICAMENTO
AFFATICAMENTO
MENTALE
MENTALE
MICROCLIMA NON ADEGUATO
MICROCLIMA NON ADEGUATO
POSTAZIONI DI LAVORO NON
POSTAZIONI DI LAVORO NON
PROGETTATE
PROGETTATE
CORRETTAMENTE
CORRETTAMENTE
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I PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO
RISCHIO FISICO
Rumore
Rumore
Vibrazioni
Vibrazioni
Campi elettromagnetici
Campi elettromagnetici
Radiazioni
Radiazioni
Illuminazione
Illuminazione
Microclima
Microclima
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9. RISCHIO FISICO - esempi
CARPENTERIA
CARPENTERIA
RUMORE
RUMORE
SALA PROVE MOTORI
SALA PROVE MOTORI
TEMPERATURA
TEMPERATURA
UMIDITA’
UMIDITA’
MICROCLIMA
MICROCLIMA
VENTILAZIONE
VENTILAZIONE
ILLUMINAZIONE
ILLUMINAZIONE
RADIAZIONI
RADIAZIONI
IONIZZANTI
IONIZZANTI
E NON IONIZZ.
E NON IONIZZ.
VIBRAZIONI
VIBRAZIONI
LUCE INSUFFICIENTE
LUCE INSUFFICIENTE
ABBAGLIAMENTO
ABBAGLIAMENTO
RAGGI X
RAGGI X
LASER
LASER
CAMPI ELETTROMAGNETICI
CAMPI ELETTROMAGNETICI
SORGENTI RADIOATTIVE
SORGENTI RADIOATTIVE
UTENSILI ARIA COMPRESSA
UTENSILI ARIA COMPRESSA
BATTITURA PAVIMENTAZIONI
BATTITURA PAVIMENTAZIONI
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I PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO
RISCHIO INFORTUNI
Rischio Meccanico
Rischio Meccanico
Rischio elettrico
Rischio elettrico
Rischio cadute dall’alto
Rischio cadute dall’alto
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13. Le misure generali di tutela e sicurezza dei lavoratori
INTERVENTI TECNICI DI PREVENZIONE
SEPARAZIONE DELLE PARTI PERICOLOSE
(rumore, agenti chimici, radiazioni ionizzanti e non, agenti biologici, macchine,
attrezzature)
SEPARAZIONE DELL’AREA
DELL’
(rumore, agenti chimici, radiazioni ionizzanti e non, agenti biologici, incendio)
LAVORAZIONI A CICLO CHIUSO
(agenti chimici, agenti biologici, agenti cancerogeni)
LIMITAZIONI D’USO
D’
(rumore, agenti chimici, radiazioni ionizzanti e non, agenti biologici)
MODIFICA MACCHINE/ IMPIANTI
(protezione delle parti pericolose, rumore, agenti chimici, rad. ionizzanti e non,
agenti biologici)
CATTURA DI INQUINANTI
(agenti chimici, agenti biologici)
RILEVATORI/ SEGNALATORI
(agenti chimici, radiazioni ionizzanti e non, incendio)
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Le misure generali di tutela e sicurezza dei lavoratori
INTERVENTI TECNICI DI PREVENZIONE
RIPROGETTAZIONE IMPIANTI
RIPROGETTAZIONE STRUTTURE
SCELTA NUOVE ATTREZZATURE
SCELTA NUOVE MACCHINE
SCELTA NUOVE SOSTANZE
SOSTITUZIONE DI MATERIALI
RIORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
AUTOMAZIONE
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14. Le misure generali di tutela e sicurezza dei lavoratori
INTERVENTI INFORMATIVI DI PREVENZIONE
PROCEDURE DI LAVORO
INFORMAZIONE/FORMAZIONE
ETICHETTATURA
SCHEDE DI SICUREZZA
SEGNALETICA
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Le misure generali di tutela e sicurezza dei lavoratori
INTERVENTI DI PROTEZIONE
IMPIANTI ANTINCENDIO
ATTREZZATURE DI EMERGENZA
PROGETTAZIONE STRUTTURE
IMPIANTI ESTRAZIONE
COLLETTIVA
SISTEMI DI ESPULSIONE DI INQUINANTI
SEPARAZIONE/ COMPARTIMENTAZIONE DI
AREE PERICOLOSE
SEGNALETICA DI SICUREZZA
PROCEDURE DI EMERGENZA
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