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“I Toscani hanno il cielo negli
occhi e l’inferno in bocca”
VIAGGIO TRA ZOLLE E NUVOLE NEI
GIOIELLI DELLA VAL D’ORCIA E DELLA
VALDICHIANA.
I Toscani parlano di sé
stessi in questo modo:
l’eleganza e l’armonia
delle creazioni toscane,
nell’arte e
nell’artigianato, vanno
di pari passo con
l’arguzia delle
espressioni, la ferocia
delle loro sentenze.
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sua lingua.
In questa lezione
parleremo di come
il paesaggio toscano sia
l’esito
e l’origine assieme di
questo contrasto.
La semplicità della
cucina toscana
l’armonia dei gusti
il livello altissimo dei
prodotti del territorio:
tutto questo è cultura.
E anche di come tutto
questo
cielo e terra, zolle e
sogni,
invenzioni diaboliche e
sublimi
si trovino nelle nostre
belle contrade
e sulle nostre tavole.
LEZIONE PER L’ISTITUTO
ALBERGHIERO SAFFI, IV D ENO
a cura di Paola Corrias
Fonti:
G. Gurrieri Ceccatelli, Capire la Toscana.
Marsilio, Venezia, 1980
P. Petroni, Il grande libro della cucina toscana.
Ponte alle Grazie, Firenze, 1991
www.sentierodellabonifica.it
www.valdichianasenese.com
www.valdorcia.it/
www.molinoparri.com
www.italia.it
www.sitiunesco.it
Val d’Orcia e Val di Chiana
Territorio di origine vulcanica
Sono note le acque termali di
suggestivi centri come Bagno
Vignoni
Territorio di origine alluvionale
Il fiume Chiani e il Canale
Maestro della Chiana, col
quale è stata bonificata
l’intera area (sec. XVIII)
Il territorio così favorito dalla natura è
stato modellato dall’uomo in secoli di
storia e di duro lavoro: e l’uomo ne ha
tratto fonte di sostentamento e di
guadagno
L’unicità del paesaggio e del territorio senese
unito alle bellezze architettoniche ed
artistiche di Siena e di altri centri artistici
della provincia (San Gimignano, Pienza,
Montalcino, ecc.) hanno indubbiamente
favorito lo sviluppo di tale attività tra le
aziende agricole. Le attività di ricezione ed
ospitalità esercitate dagli imprenditori
agricoli sono dunque oggi in un rapporto di
stretta connessione con quelle legate alla
coltivazione del fondo, alla silvicoltura ed
all’allevamento degli animali.
(Piano Locale di Sviluppo Rurale PLSR Siena
2007-2013)
Sin dagli Etruschi la zona della Val di
Chiana è stata abitata e curata
• Gli Etruschi avevano avanzate cognizioni di
ingegneria idraulica e seppero sfruttare
l’umidità della zona per le proprie necessità.
• Oggi è possibile fare del turismo intelligente in
bicicletta, a piedi o a cavallo, sul tracciato
delle antiche vie etrusche.
La Val di Chiana era, nella preistoria, una zona
completamente sommersa dall’acqua: i laghi di Chiusi
e di Montepulciano ne sono la testimonianza
moderna.
Distinguiamo una Val di Chiana aretina ( Foiano della
Chiana, Monte San Savino, Lucignano, Cortona)
ed una Val di Chiana senese, che è quella meta della
vostra visita, con Montepulciano e Rigomagno.
Il “bove” chianino era già noto a Etruschi e Romani che lo
utilizzavano nei cortei trionfali e per i sacrifici alle divinità per la
sua imponenza ed eleganza.
Si tratta del bovino più grande del mondo, “il gigante bianco
chianino”, e il suo nome trae origine da questa antica terra.
(
Nelle foto, il magnifico animale
in occasione di due manifestazioni storiche di grande importanza: a
sinistra, lo “Scoppio del Carro”, a Firenze; a destra, il traino del Carroccio
nella Piazza del Campo di Siena, in occasione del Palio.
La costante selezione genetica ha portato ad
avere animali da carne di grande pregio e oggi
la Chianina ha il marchio IGP riconosciuto dalla
Comunità Europea (Indicazione Geografica
Protetta Vitellone Bianco Appennino Centrale -
Chianina).
Condizione essenziale per l’IGP è la
provenienza da bovini di pura razza Chianina di
età compresa tra i 12 e i 24 mesi che abbiano
avuto un’alimentazione naturale controllata.
Si tratta della materia prima per le leggendarie
“fiorentine”.
Molto apprezzata anche la gastronomia del “Quinto
Quarto” che offre le saporite “trippe al sugo” o i “grifi in
umido”, piatti questi che “parlano la lingua antica dei
mercati” ancora presenti nelle piazze della Val di Chiana,
come Bettolle.
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antico castello presso Sinalunga
“ …il mestiere di mugnai continua in 
modo fiorente nella famiglia Parri, che si 
tramanda l'arte molitoria da secoli, 
risalendo ai tempi delle lotte tra guelfi e 
ghibellini” 
Visiterete un’azienda importante, il
Molino Parri, dalla gloriosa ed
antica storia.
Mulino con macina a pietra
(oltre a moderni macchinari), l’azienda ha un “piccolo molino a pietra
ristrutturato,con il quale produce farine di nicchia non raffinate,farina di
grano Verna ,farine biologiche ,farine a marchio “agriqualità” e farine di
cereali ,con le quali far riscoprire i sapori di una volta”.
Il gioiello della Val di Chiana:
Montepulciano
A circa m. 200 s.l.m. l’amena località è uno scrigno
di arte e di cultura enogastronomica.
Anticamente si chiamava Mons Policianus,
sicché i suoi abitanti si dicono “Poliziani”.
Nacquero in questo borgo
Agnolo Ambrogini, 
detto
“il Poliziano”: poeta 
amico di Lorenzo il 
Magnifico e maestro 
dei suoi figli.
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Ed anche il card. 
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principale 
accusatore di 
Galileo.
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le sue opere d’arte si
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…Ora all’altra
PALAZZO RICCI,
DI B. PERUZZI, IN
STILE SENESE
PALAZZO COMUNALE,
ISPIRATO AL PALAZZO
DELLA SIGNORIA DI
FIRENZE
Il massimo capolavoro di Montepulciano è San
Biagio, alle pendici della collina.
IN UN LUOGO COME QUESTO, TEMPIO DEL GUSTO E DELL’ARMONIA,
NON POTEVA SORGERE CHE UNA SPLENDIDA CHIESA DEDICATA AL
PATRONO DELLA GOLA, SAN BIAGIO.
San Biagio è tra gli esempi più
perfetti di edificio rinascimentale
A pianta quadrata, ovvero a
croce greca
è il capolavoro di Antonio da Sangallo
Il Vecchio
e si inserisce armoniosamente
nella dolce vallata ai suoi piedi
Montepulciano è celeberrima per i
suoi vini…
Immagini tratte da www.consorziovinonobile.it/
Bella Arïanna con tua bianca mano
Versa la manna di Montepulciano:
Colmane il tonfano e porgilo a me.
Questo liquore, che sdrucciola al core,
O come l’ugola baciami e mordemi!
O
come in lacrime gli occhi disciogliemi!

Me ne strassecolo, me ne strabilioE
fatto estatico vo in visibilio.
Onde ognun, che di LieoRiverente il
nome adora,Ascolti questo altissimo
decreto,Che Bassareo pronunzia, e gli
dia fé:Montepulciano d’ogni vino è il
re.
F. Redi, Bacco in Toscana, 1685.
E soprattutto per il Nobile, che il medico e
letterato F. Redi celebrò con un poemetto.
L’umidità della zona, antica piana malarica, definitivamente bonificata dai
Lorena, offre una ricca agricoltura, con prodotti di alto livello:
La mela rugginosa,caratterizzata da speciale sapidità, consistenza ed elevata
conservabilità (più di due mesi fuori dal frigorifero).
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Oci (a Siena tutto
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si indicano il maschio
dell’oca e le anatre. Con
le loro uova (anche
delle galline) si produce
la pasta fatta in casa
come ravioli,
pappardelle, tagliatelle
e “maccheroni”
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dimensioni leggermente
maggiori).
Ma la pasta
tradizionale
della Val di
Chiana
(specialmente
sul versante
senese) si
prepara solo
con farina e
acqua: i pici
infatti sono
spaghetti fatti
a mano e
generalmente
conditi con
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LA TERRA DELLA VALDICHIANA
ARETINA, SEDE DI PASCOLI DI
OVOCAPRINI, È NOTA PER I MILLE
TIPI DI PECORINO: TRA QUESTI,
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ARETINO, UN PECORINO
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Nella Valdichiana senese,
notissimo il caseificio Cugusi:
Almeno dagli anni Sessanta
I Sardi hanno colonizzato
Valdichiana, Val d’Orcia e
Crete senesi e portato l’antica
sapienza casearia sarda
In Toscana.
Qualche ricetta tradizionale:
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Tegamaccio
Buglione
Faraona alla creta
La Ciancifricola
Le ricette si trovano nell’indispensabile manuale di Petroni.
I vini: Bianco vergine della Valdichiana
Vino Nobile di Montepulciano
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Val d’Orcia
Patrimonio dell’Umanità
LA VAL D’ORCIA COSTITUISCE UN ECCEZIONALE ESEMPIO DI
COME IL PAESAGGIO NATURALE SIA STATO RIDISEGNATO
NEL RINASCIMENTO E RISPECCHIA GLI IDEALI DEL "BUON
GOVERNO" (XIV E XV SEC.) TIPICI DELLA CITTA’ STATO
ITALIANA.
A. Lorenzetti, Effetti del Buon Governo in campagna, 1338-
1339, Sala della Pace, Palazzo Pubblico, Siena
Anche i depositi di lava dei vulcani ormai spenti di Radicofani e
dell’Amiata hanno contribuito a delineare le forme di quest’area; la
lava, induritasi, ha dato vita alle pietre scure conosciute
come trachiti. Le rocce laviche si susseguono accompagnando il
corso del fiume Orcia che taglia la valle e ne esce attraverso una
profonda spaccatura.
La Val d’Orcia ha legato i suoi
destini alla via Cassia, la
grande strada romana che
metteva in comunicazione
Roma col nord Italia e che
attraversa per intero la
valle. Una strada che, per
gran parte del suo
percorso, ricalca la
storica via Francigena, sulla
quale è nata Siena, e dove il
senso del viaggio ha lo
spirito del pellegrinaggio.
Il sogno di Pio II
Enea Silvio Piccolomini
diventato Papa col nome di Pio II
trasforma il minuscolo borgo medievale,
Corsignano in Val d’Orcia,
nel quale era nato, nel 1405, in una città
ideale.
E’ l’Umanesimo, e Pio II lo interpreta
appieno.
Dalla minuscola Corsignano
La pieve romanica
(XI sec.) di SS. Vito
e Modesto
L’architetto Bernardo Rossellino, di
Firenze,
esaudisce il sogno rinascimentale: nasce
Pienza, la città di Pio
Viene rimodellato il Duomo; si erigono i
palazzi Piccolomini, Borgia, Ammannati; la
piazza viene arricchita di un armonioso
pozzo.
Il Rossellino s’ispirò ai modelli più
perfetti dell’Umanesimo
Il palazzo Rucellai, di L.B.
Alberti, a Firenze
Per il proprio palazzo
Piccolomini, a Pienza
Il papa Pio II convinse i suoi più vicini
cardinali ad arricchire adeguatamente la
piazza dei suoi sogni
R. Borgia, poi papa Alessandro VI,
Fece costruire questo E Giacomo
Ammannati
questo
Il Duomo fu costruito sulla pieve di santa
Maria; per farne una quinta scenografica
alla piazza, l’antica chiesa venne orientata
diversamente.
L’Assunzione del “Vecchietta”, nel Duomo di Pienza
Oggi Pienza è tra le mete turistiche più ambite:
arte, paesaggio, storia, enogastronomia sono
armoniosamente integrati.
A pochi chilometri da
Pienza, il monastero di
sant’Anna in Camprena.
Siamo al limite delle Crete
senesi: luoghi scelti per
numerosi film…Dal latino “Campus
arenae”, ovvero “campo
d’argilla”.
E’ questa una terra arida,
adatta all’allevamento di
ovini
alla coltivazione di
frumento,
alle cave di creta
con cui vengono realizzati
vasi ed orci.
Il “Paziente inglese” (9 premi Oscar) è
stato girato qui, in quest’oasi di armoniosa
religiosità,
affrescata da un grande pittore del
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Tipiche della val d’Orcia
le “strade bianche”sulle quali
si organizza una durissima gara ciclistica
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A Monticchiello è celebre il “teatro povero”
Dal 1967, nella seconda quindicina di luglio, gli abitanti presentano un
"autodramma" (come ebbe a definirlo Giorgio Strehler) elaborato
collettivamente nell'inverno che a partire dalla storia della comunità
affronta tematiche di attualità.
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d’Orcia, patrimonio UNESCO
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Valdorcia e valdichiana IV D ENO Istituto Saffi Firenze

  • 1. “I Toscani hanno il cielo negli occhi e l’inferno in bocca” VIAGGIO TRA ZOLLE E NUVOLE NEI GIOIELLI DELLA VAL D’ORCIA E DELLA VALDICHIANA.
  • 2. I Toscani parlano di sé stessi in questo modo: l’eleganza e l’armonia delle creazioni toscane, nell’arte e nell’artigianato, vanno di pari passo con l’arguzia delle espressioni, la ferocia delle loro sentenze. La Toscana è culla dell’arte italiana e della sua lingua.
  • 3. In questa lezione parleremo di come il paesaggio toscano sia l’esito e l’origine assieme di questo contrasto. La semplicità della cucina toscana l’armonia dei gusti il livello altissimo dei prodotti del territorio: tutto questo è cultura.
  • 4. E anche di come tutto questo cielo e terra, zolle e sogni, invenzioni diaboliche e sublimi si trovino nelle nostre belle contrade e sulle nostre tavole.
  • 5. LEZIONE PER L’ISTITUTO ALBERGHIERO SAFFI, IV D ENO a cura di Paola Corrias
  • 6. Fonti: G. Gurrieri Ceccatelli, Capire la Toscana. Marsilio, Venezia, 1980 P. Petroni, Il grande libro della cucina toscana. Ponte alle Grazie, Firenze, 1991 www.sentierodellabonifica.it www.valdichianasenese.com www.valdorcia.it/ www.molinoparri.com www.italia.it www.sitiunesco.it
  • 7. Val d’Orcia e Val di Chiana Territorio di origine vulcanica Sono note le acque termali di suggestivi centri come Bagno Vignoni Territorio di origine alluvionale Il fiume Chiani e il Canale Maestro della Chiana, col quale è stata bonificata l’intera area (sec. XVIII)
  • 8. Il territorio così favorito dalla natura è stato modellato dall’uomo in secoli di storia e di duro lavoro: e l’uomo ne ha tratto fonte di sostentamento e di guadagno
  • 9. L’unicità del paesaggio e del territorio senese unito alle bellezze architettoniche ed artistiche di Siena e di altri centri artistici della provincia (San Gimignano, Pienza, Montalcino, ecc.) hanno indubbiamente favorito lo sviluppo di tale attività tra le aziende agricole. Le attività di ricezione ed ospitalità esercitate dagli imprenditori agricoli sono dunque oggi in un rapporto di stretta connessione con quelle legate alla coltivazione del fondo, alla silvicoltura ed all’allevamento degli animali. (Piano Locale di Sviluppo Rurale PLSR Siena 2007-2013)
  • 10. Sin dagli Etruschi la zona della Val di Chiana è stata abitata e curata • Gli Etruschi avevano avanzate cognizioni di ingegneria idraulica e seppero sfruttare l’umidità della zona per le proprie necessità. • Oggi è possibile fare del turismo intelligente in bicicletta, a piedi o a cavallo, sul tracciato delle antiche vie etrusche.
  • 11. La Val di Chiana era, nella preistoria, una zona completamente sommersa dall’acqua: i laghi di Chiusi e di Montepulciano ne sono la testimonianza moderna. Distinguiamo una Val di Chiana aretina ( Foiano della Chiana, Monte San Savino, Lucignano, Cortona) ed una Val di Chiana senese, che è quella meta della vostra visita, con Montepulciano e Rigomagno.
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  • 13. Il “bove” chianino era già noto a Etruschi e Romani che lo utilizzavano nei cortei trionfali e per i sacrifici alle divinità per la sua imponenza ed eleganza. Si tratta del bovino più grande del mondo, “il gigante bianco chianino”, e il suo nome trae origine da questa antica terra. ( Nelle foto, il magnifico animale in occasione di due manifestazioni storiche di grande importanza: a sinistra, lo “Scoppio del Carro”, a Firenze; a destra, il traino del Carroccio nella Piazza del Campo di Siena, in occasione del Palio.
  • 14. La costante selezione genetica ha portato ad avere animali da carne di grande pregio e oggi la Chianina ha il marchio IGP riconosciuto dalla Comunità Europea (Indicazione Geografica Protetta Vitellone Bianco Appennino Centrale - Chianina). Condizione essenziale per l’IGP è la provenienza da bovini di pura razza Chianina di età compresa tra i 12 e i 24 mesi che abbiano avuto un’alimentazione naturale controllata.
  • 15. Si tratta della materia prima per le leggendarie “fiorentine”. Molto apprezzata anche la gastronomia del “Quinto Quarto” che offre le saporite “trippe al sugo” o i “grifi in umido”, piatti questi che “parlano la lingua antica dei mercati” ancora presenti nelle piazze della Val di Chiana, come Bettolle.
  • 16. Rigomagno antico castello presso Sinalunga “ …il mestiere di mugnai continua in  modo fiorente nella famiglia Parri, che si  tramanda l'arte molitoria da secoli,  risalendo ai tempi delle lotte tra guelfi e  ghibellini”  Visiterete un’azienda importante, il Molino Parri, dalla gloriosa ed antica storia.
  • 17. Mulino con macina a pietra (oltre a moderni macchinari), l’azienda ha un “piccolo molino a pietra ristrutturato,con il quale produce farine di nicchia non raffinate,farina di grano Verna ,farine biologiche ,farine a marchio “agriqualità” e farine di cereali ,con le quali far riscoprire i sapori di una volta”.
  • 18. Il gioiello della Val di Chiana: Montepulciano
  • 19. A circa m. 200 s.l.m. l’amena località è uno scrigno di arte e di cultura enogastronomica. Anticamente si chiamava Mons Policianus, sicché i suoi abitanti si dicono “Poliziani”. Nacquero in questo borgo Agnolo Ambrogini,  detto “il Poliziano”: poeta  amico di Lorenzo il  Magnifico e maestro  dei suoi figli. S. Agnese  Segni Ed anche il card.  Bellarmino,  principale  accusatore di  Galileo.
  • 20. Contesa da Siena e da Firenze le sue opere d’arte si ispirano ora all’una… …Ora all’altra PALAZZO RICCI, DI B. PERUZZI, IN STILE SENESE PALAZZO COMUNALE, ISPIRATO AL PALAZZO DELLA SIGNORIA DI FIRENZE
  • 21. Il massimo capolavoro di Montepulciano è San Biagio, alle pendici della collina. IN UN LUOGO COME QUESTO, TEMPIO DEL GUSTO E DELL’ARMONIA, NON POTEVA SORGERE CHE UNA SPLENDIDA CHIESA DEDICATA AL PATRONO DELLA GOLA, SAN BIAGIO.
  • 22. San Biagio è tra gli esempi più perfetti di edificio rinascimentale A pianta quadrata, ovvero a croce greca è il capolavoro di Antonio da Sangallo Il Vecchio
  • 23. e si inserisce armoniosamente nella dolce vallata ai suoi piedi
  • 24. Montepulciano è celeberrima per i suoi vini… Immagini tratte da www.consorziovinonobile.it/
  • 25. Bella Arïanna con tua bianca mano Versa la manna di Montepulciano: Colmane il tonfano e porgilo a me. Questo liquore, che sdrucciola al core, O come l’ugola baciami e mordemi!
O come in lacrime gli occhi disciogliemi!
 Me ne strassecolo, me ne strabilioE fatto estatico vo in visibilio. Onde ognun, che di LieoRiverente il nome adora,Ascolti questo altissimo decreto,Che Bassareo pronunzia, e gli dia fé:Montepulciano d’ogni vino è il re. F. Redi, Bacco in Toscana, 1685. E soprattutto per il Nobile, che il medico e letterato F. Redi celebrò con un poemetto.
  • 26. L’umidità della zona, antica piana malarica, definitivamente bonificata dai Lorena, offre una ricca agricoltura, con prodotti di alto livello: La mela rugginosa,caratterizzata da speciale sapidità, consistenza ed elevata conservabilità (più di due mesi fuori dal frigorifero). Prodotta nella Val di Chiana, su un altopiano  posto a 250 m s.l.m., caratterizzato da terreni di  medio impasto, fertili, attraversati da un canale  di bonifica, con ottima esposizione. Questa  regione ha un particolare microclima, che  permette alla buccia della mela di acquisire lo  strato di ruggine, da cui prende il nome.  (www.tuscanative.com/it)
  • 27. Molto pregiata anche la porchetta di Monte San Savino E, per rimanere in tema di carni, i salumi di cinta senese, di tradizione antica, come vediamo nell’affresco del Lorenzetti.
  • 28. Oci (a Siena tutto attaccato con l’articolo, “Locio”) e nane sono i termini dialettali con cui si indicano il maschio dell’oca e le anatre. Con le loro uova (anche delle galline) si produce la pasta fatta in casa come ravioli, pappardelle, tagliatelle e “maccheroni” (tagliatelle di dimensioni leggermente maggiori).
  • 29. Ma la pasta tradizionale della Val di Chiana (specialmente sul versante senese) si prepara solo con farina e acqua: i pici infatti sono spaghetti fatti a mano e generalmente conditi con sughi di cacciagione.
  • 30. LA TERRA DELLA VALDICHIANA ARETINA, SEDE DI PASCOLI DI OVOCAPRINI, È NOTA PER I MILLE TIPI DI PECORINO: TRA QUESTI, FAMOSO È L’ABBUCCIATO ARETINO, UN PECORINO (LOCALMENTE “CACIO”) OTTENUTO CON LATTE CRUDO, CIOÈ NON SOTTOPOSTO A EBOLLIZIONE, DAL GUSTO EQUILIBRATO E ADATTO SIA ALLA STAGIONATURA SIA AL CONSUMO “FRESCO”. Nella Valdichiana senese, notissimo il caseificio Cugusi: Almeno dagli anni Sessanta I Sardi hanno colonizzato Valdichiana, Val d’Orcia e Crete senesi e portato l’antica sapienza casearia sarda In Toscana.
  • 31. Qualche ricetta tradizionale: Frascarelli o “minestra della Sciorna” (Pienza) Ginestrata della Val di Chiana Brustico di Chiusi Tegamaccio Buglione Faraona alla creta La Ciancifricola Le ricette si trovano nell’indispensabile manuale di Petroni. I vini: Bianco vergine della Valdichiana Vino Nobile di Montepulciano Rosso di Montepulciano
  • 33. LA VAL D’ORCIA COSTITUISCE UN ECCEZIONALE ESEMPIO DI COME IL PAESAGGIO NATURALE SIA STATO RIDISEGNATO NEL RINASCIMENTO E RISPECCHIA GLI IDEALI DEL "BUON GOVERNO" (XIV E XV SEC.) TIPICI DELLA CITTA’ STATO ITALIANA. A. Lorenzetti, Effetti del Buon Governo in campagna, 1338- 1339, Sala della Pace, Palazzo Pubblico, Siena
  • 34. Anche i depositi di lava dei vulcani ormai spenti di Radicofani e dell’Amiata hanno contribuito a delineare le forme di quest’area; la lava, induritasi, ha dato vita alle pietre scure conosciute come trachiti. Le rocce laviche si susseguono accompagnando il corso del fiume Orcia che taglia la valle e ne esce attraverso una profonda spaccatura.
  • 35. La Val d’Orcia ha legato i suoi destini alla via Cassia, la grande strada romana che metteva in comunicazione Roma col nord Italia e che attraversa per intero la valle. Una strada che, per gran parte del suo percorso, ricalca la storica via Francigena, sulla quale è nata Siena, e dove il senso del viaggio ha lo spirito del pellegrinaggio.
  • 36. Il sogno di Pio II
  • 37. Enea Silvio Piccolomini diventato Papa col nome di Pio II trasforma il minuscolo borgo medievale, Corsignano in Val d’Orcia, nel quale era nato, nel 1405, in una città ideale. E’ l’Umanesimo, e Pio II lo interpreta appieno.
  • 38. Dalla minuscola Corsignano La pieve romanica (XI sec.) di SS. Vito e Modesto
  • 39. L’architetto Bernardo Rossellino, di Firenze, esaudisce il sogno rinascimentale: nasce Pienza, la città di Pio
  • 40. Viene rimodellato il Duomo; si erigono i palazzi Piccolomini, Borgia, Ammannati; la piazza viene arricchita di un armonioso pozzo.
  • 41. Il Rossellino s’ispirò ai modelli più perfetti dell’Umanesimo Il palazzo Rucellai, di L.B. Alberti, a Firenze Per il proprio palazzo Piccolomini, a Pienza
  • 42. Il papa Pio II convinse i suoi più vicini cardinali ad arricchire adeguatamente la piazza dei suoi sogni R. Borgia, poi papa Alessandro VI, Fece costruire questo E Giacomo Ammannati questo
  • 43. Il Duomo fu costruito sulla pieve di santa Maria; per farne una quinta scenografica alla piazza, l’antica chiesa venne orientata diversamente.
  • 45. Oggi Pienza è tra le mete turistiche più ambite: arte, paesaggio, storia, enogastronomia sono armoniosamente integrati.
  • 46. A pochi chilometri da Pienza, il monastero di sant’Anna in Camprena. Siamo al limite delle Crete senesi: luoghi scelti per numerosi film…Dal latino “Campus arenae”, ovvero “campo d’argilla”. E’ questa una terra arida, adatta all’allevamento di ovini alla coltivazione di frumento, alle cave di creta con cui vengono realizzati vasi ed orci.
  • 47. Il “Paziente inglese” (9 premi Oscar) è stato girato qui, in quest’oasi di armoniosa religiosità, affrescata da un grande pittore del Quattrocento, “Il Sodoma”
  • 48. Tipiche della val d’Orcia le “strade bianche”sulle quali si organizza una durissima gara ciclistica Foto di Tiziano Taddei (Flickr)
  • 49. A Monticchiello è celebre il “teatro povero” Dal 1967, nella seconda quindicina di luglio, gli abitanti presentano un "autodramma" (come ebbe a definirlo Giorgio Strehler) elaborato collettivamente nell'inverno che a partire dalla storia della comunità affronta tematiche di attualità.
  • 50. La Foce: un monumento della Val d’Orcia, patrimonio UNESCO
  • 51. Presso la tenuta ”La Foce” è ambientata la storia vera di una donna inglese e della sua famiglia durante il periodo della guerra civile italiana.
  • 52. Buon viaggio con “pane e companatico”
  • 53. Con l’augurio di restare una meravigliosa classe, ancora più unita.
  • 54. La musica che avete ascoltato è tratta da