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L’AUTOVALUTAZIONE
per il MIGLIORAMENTO
e la RENDICONTAZIONE SOCIALE
Palermo, 20 maggio 2016
Dott.ssa Alessia Quadrini
(Webmaster Rete AU.MI.RE.)
Provincia Scuole del I
ciclo
Scuole del II
ciclo
Totale
Pesaro 14 9 23
Ancona 38 20 58
Macerata 25 18 43
Fermo 9 5 14
Ascoli Piceno 10 6 16
Totale scuole della Regione Marche
www.aumire.it
COMPARAZIONE DATI DI ACCESSO
AL SITO WWW.AUMIRE.IT
A.S.2015/2016 VS A.S.2010/2011
trasmissione dati
di scuola
restituzione
report di scuola
analisi critica e
feed-back
presentazione
proposta
Processo ciclico
del
MONITORAGGIO
REVISIONE DELLA MAPPA
il calcolo dell’indicatore presenta difficoltà interpretative?
l’indicatore consente confronti nel tempo o tra scuole?
l’indicatore è congruente con il fattore di qualità?
l’indicatore è utile ai fini del miglioramento?
i dati necessari sono agevolmente reperibili?
CRITERI DI REVISIONE
MAPPA AUMIRE/SNV MARCHE
estratto
CONTESTO
1.1 POPOLAZIONE SCOLASTICA
PROVENIENZA INDICATORE DESCRITTORE FONTE
RAV 1.1 a Status socio-
economico e culturale
delle famiglie degli
studenti
1.1a.1 livello medio dell’indice ESC INVALSI prove SNV
AUMIRE
per
DOMANDE GUIDA
RAV
% Studenti stranieri nell’istituto anagrafica scuola
RAV 1.1 b Studenti con
famiglie
economicamente
svantaggiate
1.1b.1 % di studenti con entrambi i genitori disoccupati INVALSI prove SNV
AUMIRE
per
DOMANDE GUIDA
RAV
P3.2a; P3.2b % ore di assenza degli studenti sul totale dei giorni di scuola
(primaria e secondaria 1° grado)
P3.2 % ore di assenza degli studenti sul monte ore annuale (secondo ciclo)
P8.1D Contributi da privati /totale entrate
P8.2C Attività di recupero/fondo di istituto
P11.1 N. medio annuale di ore per studente coinvolto in interventi didattici e
personalizzati rivolti a studenti di madrelingua non italiana
P11.2 N. medio di ore aggiuntive di recupero per studente
P11.3 N. medio di ore di recupero formalizzato svolte in orario curricolare
Tabulato raccogli-dati
AUMIRE
Come vanno le singole scuole, per ogni fattore della mappa
Carta di controllo dei valori singoli
Le carte di controllo di questo genere sono costruite sotto l'ipotesi che i dati
provengano da una distribuzione simmetrica (“normale”)
Questo strumento consente di determinare se i dati provengono da un
processo che si trova in uno stato di controllo statistico ovvero se tutti i dati
sono all’interno delle due righe rosse superiore ed inferiore.
Nell’asse orizzontale troviamo il riferimento delle osservazioni; nel nostro
caso sono le Scuole che hanno inserito i dati. Sono raggruppate per Provincia
al fine di semplificare la rintracciabilità alla singola Scuola.
Nell’asse verticale c’è il valore del dato inserito dalla Scuola
• La riga orizzontale al centro del grafico è la Media; in questo esempio è 7.72
• La zona rossa superiore rappresenta il limite di controllo superiore e si calcola come Media+3 volte la deviazione standard (“sigma”) dell’insieme di dati; in questo esempio
vale 20.69
• La zona rossa inferiore rappresenta il limite di controllo inferiore e si calcola come Media-3 volte la deviazione standard dell’insieme di dati; in questo esempio vale -5.249
•  Se il processo rappresentato dal grafico è “in controllo” ,all’interno dei due limiti “rossi” è compreso il 99.8% dei dati
• Nella zona verde scuro (+/- 1 sigma) troviamo all’incirca dal 60 al 75% dei casi
• Nella zona verde chiaro (+/- 2 sigma) troviamo all’incirca dal 90 al 98% dei casi
• Nella zona gialla (+/- 3 sigma) troviamo all’incirca dal 99 al 100% dei casi
• Quando troviamo dei punti nella zona rossa, diciamo che il processo è “fuori controllo”
1.  Formazione di base per eventuali nuovi insegnanti dei gruppi
!  Obiettivi:
!  nel passato alcune scuole hanno inviato ai corsi insegnanti “nuovi”, che non avevano partecipato mai a precedenti
progetti di miglioramento…..
!  Tempi ipotizzati: Gennaio 2012: un incontro regionale
2.  Migliorare gli apprendimenti degli alunni in una determinata materia
!  Obiettivi:
!  essere in grado di utilizzare l’esperienza che faremo quest’anno, fin dall’inizio del prossimo anno scolastico
!  definire “linee guida” della rete AU.MI. per un progetto di miglioramento sugli apprendimenti, indipendentemente
dalla materia d’insegnamento
!  confrontarsi con le “Migliori Pratiche” disponibili
!  Tempi ipotizzati: Marzo/Maggio 2012: tre incontri interprovinciali area “Nord” e tre area “Sud”
PIANO DEI LAVORI - Incontri formativi in aula
!  Lavoro “a casa”
!  Sarà indispensabile la sperimentazione della metodologia appresa.
!  Il lavoro sarà prevalentemente “individuale” nel senso che:
!  ogni insegnante del gruppo di lavoro della scuola, sperimenterà in autonomia , nella propria classe, quanto
condiviso in aula
!  prima del successivo incontro formativo, gli insegnanti del gruppo si riuniranno per fare il punto delle attività svolte
e preparare la relativa “presentazione” alle altre scuole.
!  Affiancamento in Istituto per sperimentazione delle azioni
!  su richiesta e in funzione della disponibilità di esperti e tutor di rete
PIANO DEI LAVORI – Attività al di fuori della formazione in aula
ISTITUTO COMPRENSIVO “GIOVANNI PAOLO II”
Montecchio Sant'angelo in Lizzola
STATUTO DEL PROGETTO DI MIGLIORAMENTO
NOME DEL PROGETTO La tavola pitagorica
SCOPO Migliorare la conoscenza delle tabelline della moltiplicazione dei numeri fino a 10 e renderla duratura nel tempo.
CLIENTI/UTENTI Alunni delle classi seconde della scuola primaria.
ESIGENZE DEL CLIENTE/
UTENTE
Esigenze alunni:
- apprendere senza fatica e in modo sicuro e veloce le tabellone;
- scoprire strategie e modalità per consolidare nel tempo la memorizzazione delle tabellone
- applicate le tabelline in modo corretto al calcolo orale e scritto
Esigenze docenti:
- migliorare la capacità di calcolo orale e scritto degli alunni
- raggiungere una maggiore omogeneità nel gruppo classe
Esigenze delle famiglie:
- conoscere il percorso di lavoro, le metodologie e le strategie adottate in classe per sostenere il lavoro individuale del proprio figlio
REQUISITI DEL PRODOTTO Alunni:
- padronanza nella conoscenza e nell’uso delle tabelline
Docenti:
- azioni didattiche, modalità e strategie motivanti ed efficaci per migliorare la didattica dell’insegnamento della tavola pitagorica
- percorsi didattici diversificati adeguati ai diversi stili di apprendimento
Famiglie:
- informazioni chiare sul percorso di lavoro, sulle metodologie e sulle strategie adottate in classe
PRODOTTO FINALE Conoscenza sicura e veloce delle tabelline della moltiplicazione dei numeri fino a 10, sia in ordine che a salti, da parte del 90% degli alunni delle classi seconde della scuola primaria
ALTRI PRODOTTI - Pianificazione di azioni didattiche, strategie e metodologie da realizzare all’interno delle classi seconde;
- Raccolta dati e rappresentazione grafica (diagramma di scattering) delle valutazioni periodiche relative alla conoscenza delle tabelline
- Confronto dei dati
- Socializzazione degli esiti del progetto
INDICATORI SCELTI PER
VALUTARE IL PROGETTO
Percentuale di alunni che conoscono ed usano in modo corretto e veloce le tabelline
VERIFICHE INTERMEDIE Fine marzo, fine aprile, fine maggio
SCADENZA Giugno
TEMPO - incontri docenti di classe seconda con referente del progetto per pianificazione delle azioni, monitoraggio e confronto esiti
- ore di lezione di matematica
- elaborazione del diagramma di scattering da parte del referente del progetto
- coordinamento di plesso per presentazione del progetto e descrizione dello stato di avanzamento
LISTA DEI RAPPORTI - Presentazione del progetto al collegio docenti (maggio) e relazione finale (giugno)
LEADER DEL TEAM Gentili Patrizia (refente AU.MI) e Pianosi Raffaella (docente classe seconda)
COMPONENTI DEL TEAM I docenti delle classi seconde, il Dirigente Scolastico, il gruppo di autovalutazione
FINALITÀ
PREMESSA
Dopo il monitoraggio e l’inserimento dei dati in piattaforma, è stata evidenziata una criticità su cui è bene
riflettere, in rapporto alla % di docenti che utilizza una griglia di valutazione comunicata agli alunni per le
prove scritte e orali (INDICATORE di PROCESSO P 5.3). Tale percentuale risulta molto bassa (26%)
rispetto alla media dei vari istituti della Rete.
Sarà quindi prioritario spronare gli insegnanti ad utilizzare tali griglie al fine di:
! Migliorare la trasparenza nell’assegnazione del voto delle verifiche scritte
! Uniformare il processo di valutazione delle prove scritte
DESTINATARI
!  Tutti gli alunni dell’Istituto
!  Tutti i docenti dell’Istituto che somministrano prove scritte
ESIGENZE DEI
DESTINATARI
Alunni:
• Migliorare la consapevolezza della strutturazione della prova scritta comprendendo i pesi delle varie parti
• Migliorare la trasparenza nell’assegnazione della valutazione
• Acquisire strumenti di meta-riflessione e autovalutazione sulle proprie strategie di esecuzione della prova
Docenti:
! Migliorare e semplificare il processo di valutazione delle prove scritte
! Uniformare il processo di valutazione
! Avere maggiori strumenti di confronto con colleghi di classi parallele
OBIETTIVI
Alunni:
! Comprendere la struttura della prova al fine di individuare una strategia proficua per lo svolgimento
! Potenziare la propria capacità di autovalutazione
! Prendere coscienza della trasparenza nel processo di assegnazione del voto
Docenti:
! Migliorare e semplificare il processo di valutazione delle prove scritte
! Uniformare le valutazioni fra classi parallele
! Promuovere una più ampia condivisione e collegialità fra docenti
PRODOTTO FINALE
!  Registrare un miglioramento nella % di docenti che utilizzano una griglia di valutazione comunicata
agli alunni per le prove scritte (Indicatore AUMI P5.3: nel monitoraggio 2012/13 era del 26%): portare il
dato del monitoraggio dell’a.s. 2013/14 al 50%.
I.I.S. “A. PANZINI” - SENIGALLIA
STATUTO DEL PROGETTO DI
MIGLIORAMENTO
“DALLA GRIGLIA CAPIRE IL VOTO”
ALTRI PRODOTTI PER
L’ORGANIZZAZIONE
!  Disponibilità dei docenti.
!  Raccolta dati durante il monitoraggio dell’a.s. 2013/14.
INDICATORI SCELTI
PER VALUTARE
IL PROGETTO
!  Indicatore P5.3: % di docenti che utilizzano una griglia di valutazione comunicata agli alunni per le prove scritte
VERIFICHE
INTERMEDIE
!  Monitoraggio a metà quadrimestre.
SCADENZA PER LA
CONSEGNA DEI
PRODOTTI FINALI
• Al termine dell’anno scolastico
TEMPO CHE LE RISORSE
UMANE POSSONO
DEDICARE AL PROGETTO
!  10 h per il Nucleo Autovalutazione
!  2 h per ciascun docente che adotterà l’uso delle griglie
LISTA DEI
RAPPORTI
RICHIESTI
Tipo di
rapporto
Richiesto da Data o frequenza Contenuto
Relazione Dirigente
Scolastico
Primi di giugno 2014 !  Indicatori scelti
!  Iter seguito
!  Criticità incontrate
!  Modalità superamento difficoltà
!  Esiti del progetto
Report Collegio
Docenti
A chiusura
dell’anno scolastico
!  Indicatori scelti
!  Iter seguito
!  Criticità incontrate
!  Modalità superamento difficoltà
!  Esiti del progetto
LEADER DEL TEAM Prof.ssa Spadoni Loredana
COMPONENTI DEL
TEAM
Docenti dell’Istituto
Piano delle azioni
Quando Chi Che cosa Esito/prodotto o Risultato atteso
Secondo
quadrimestr
e
Tutti i docenti che
somministrano prove
scritte
Inserimento di griglie di valutazione nelle prove scritte delle
varie discipline
Aumento della % di docenti che utilizzano
griglie di valutazione nelle prove scritte
(passare dal 26% al 50%)
INDICATORE P 5-3: % di docenti che utilizzano una griglia
di valutazione comunicata agli alunni (per lo scritto e/o
per l'orale)
I.I.S.
PANZINI
MEDIA
ISTITUTI
RETE AUMI
% %
% Docenti che utilizzano
griglia di valutazione
comunicata agli alunni 26,55 70,02
Who What How Where When Why
Leader del team Sensibilizzare i docenti
sull’importanza di migliorare la
trasparenza nell’assegnazione del
voto delle verifiche scritte e
sull’uniformare i processo di
valutazione tramite l’utilizzo di griglie
di valutazione opportunamente
comunicate agli studenti
Comunicando a tutto il
Collegio docenti la criticità
riscontrata con il monitoraggio
dell’anno precedente,
sottolineando l’importanza di
fornire griglie di valutazione agli
studenti.
Sala
incontri.
Durante il collegio docenti. Per raggiungere il risultato
prefisso è necessaria la
collaborazione della maggior
parte del corpo docente.
Dirigente
scolastico
Comunicare a tutto il corpo docente
le indicazioni operative circa la
comunicazione delle griglie di
valutazione.
Redazione di una
comunicazione indirizzata a
tutti i docenti e pubblicata
nell’albo con firma di presa
visione.
All’inizio del secondo
quadrimestre.
Fornire indicazioni operative
e ribadire la necessità di
fornire le griglie di
valutazione.
Dirigente
scolastico
Fornire indicazioni ai referenti
disciplinari circa la rilevazione delle
percentuali di docenti che utilizzano
griglie comunicate ora e a fine
quadrimestre.
Redazione di una
comunicazione indirizzata a
tutti i referenti disciplinare con
l’indicazione di effettuare
un’indagine statistica
riguardante la loro disciplina
ora e a fine anno per verificare
le percentuali di comunicazione
delle griglie di valutazione.
All’inizio del secondo
quadrimestre.
Responsabilizzare i referenti
disciplinari che seguano
proficuamente l’introduzione
delle griglie di valutazione.
Referenti
disciplinari
Rilevazione delle percentuali di
utilizzo di griglie comunicate
Con un’indagine statistica fra i
docenti della loro disciplina
Durante una riunione
disciplinare
Per aver un’ulteriore
occasione di condivisione
della necessità di
trasparenza nelle
valutazioni.
Docenti Comunicare le griglie di valutazione
relative alle verifiche scritte agli
studenti.
Le griglie valide per tutte le
valutazioni verranno
consegnate soltanto una volta,
le griglie variabili relative a
verifiche strutturate ad item
verranno inserite all’interno di
ogni singola verifica.
Durante le verifiche del
secondo quadrimestre.
Per migliorare la
trasparenza
nell’assegnazione del voto
ed uniformare i processo di
valutazione.
Responsabile
AU.MI.
Verifica del miglioramento prodotto. Tramite la somministrazione
del questionario conoscitivo.
A fine anno scolastico. Per verificare il
raggiungimento del risultato
prefisso.
Referenti
disciplinari
Rilevazione delle percentuali di
utilizzo di griglie comunicate e
relativa consegna alla responsabile
AU.MI..
Con un’indagine statistica fra i
docenti della loro disciplina
Alla fine del presente anno
scolastico durante una
riunione disciplinare.
Per un’analisi del risultato
raggiunto.
Referenti
disciplinari
Rilevazione delle percentuali di
utilizzo di griglie comunicate e
relativa consegna alla responsabile
AU.MI..
Con un’indagine statistica fra i
docenti della loro disciplina
Alla fine dei prossimi anni
scolastici, durante una
riunione disciplinare.
Per il consolidamento dei
risultati ottenuti.
I.I.S. “A. PANZINI” - SENIGALLIA
PIANO DELLE SOLUZIONI
“DALLA GRIGLIA CAPIRE IL VOTO”
Nell’attuazione di tale progetto, si è proceduto regolarmente con le prime tre fasi, diverse resistenze si
sono invece incontrate nella quarta fase e nella settima, in cui i referenti disciplinari avrebbero dovuto
attivarsi per una rilevazione sulle percentuali di comunicazione della griglia di valutazione. Solo di tre
discipline abbiamo ottenuto un riscontro positivo (inglese, italiano e alimentazione).
Ad una prima analisi degli esiti del monitoraggio 2013/2014, sembra tuttavia che tale progetto abbia portato
ad un miglioramento sostanziale della situazione in quanto risulta che la percentuale dei docenti che
comunicano la griglia sia passata dal 26.55 al 87.5, probabilmente tale risultato è da imputare al processo
di sensibilizzazione e alla conseguente presa di coscienza da parte dei singoli docenti che si sono attivati
autonomamente.
Tuttavia si desidera sottolineare che:
- soltanto il 35% dei docenti ha compilato il questionario on-line;
- il monitoraggio si è svolto in un periodo particolare per la scuola, colpita dalla recente alluvione che ha
causato un lungo periodo di chiusura dell’istituto. Di conseguenza la priorità è stata data al completamento
delle attività didattiche rispetto alle attività extracurriculari;
- si è riscontrata una certa resistenza e indolenza nel mettere in discussione le proprie modalità di
valutazione e nel confrontarsi tra colleghi della stessa disciplina.
Nel prossimo anno si cercherà di coinvolgere maggiormente i referenti disciplinari invitandoli di nuovo a
monitorare l’applicazione e la comunicazione di griglie di valutazione per gli scritti.
Senigallia, 20/06/2014 REFERENTE PROGETTO MIGLIORAMENTO
Loredana Spadoni
I.I.S. “A. PANZINI” - SENIGALLIA
ESTRATTO DAL REPORT FINALE
“DALLA GRIGLIA CAPIRE IL VOTO”
COSA C’È NEL BILANCIO SOCIALE
Titolo del capitolo Cosa si vuole descrivere
LETTERA DI PRESENTAZIONE
Perché abbiamo deciso di fare un bilancio sociale, qual è il nostro scopo.
NOTA METODOLOGICA Quali riferimenti metodologici utilizziamo.
Qual è il gruppo di lavoro coinvolto.
CAPITOLO 1
IDENTITÀ, MISSIONE, INTERLOCUTORI
L’istituzione scolastica della rete AU.MI.RE.,
la sua storia, il contesto in cui opera, i soggetti interessati alla sua azione
CAPITOLO 2
STRATEGIA E RISORSE
Le strategie, gli obiettivi, l’assetto organizzativo, le risorse.
CAPITOLO 3
LA RELAZIONE SOCIALE: GLI ESITI
Quali risultati sono stati raggiunti e come
CAPITOLO 4
PROSPETTIVE E MIGLIORAMENTO OPPURE IMPEGNI
PER IL FUTURO
Impegni futuri e miglioramento
QUESTIONARIO Conoscere il giudizio degli stakeholder
FASI DELLA SPERIMENTAZIONE
1.  COSTRUZIONE DELLA MAPPA STRATEGICA
(aree di rendicontazione, obiettivi strategici, attività, risorse,…)
2.  INDIVIDUAZIONE DEGLI STAKEHOLDER
3.  costruzione dei questionari on line per il dialogo con gli stakeholder
4.  SELEZIONE E DETERMINAZIONE DEGLI INDICATORI CHIAVE,
in relazione agli obiettivi strategici ed alle attività
5.  MONITORAGGIO DEGLI INDICATORI
6.  SCELTA DEGLI OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO
7.  PRESENTAZIONE DEL DOCUMENTO AGLI STAKEHOLDER
Strumenti per la costruzione del bilancio
sociale nelle scuole della rete AU.MI.RE.
!  “BILANCIO SOCIALE NELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE DELLA
RETE AU.MI.RE.” Linee guida*
!  Indicazioni operative*
!  Guida per la costruzione di questionari on line*
!  Supporto dei tutor di rete sul Forum
!  Pubblicazione in rete del lavoro progressivamente prodotto
per una condivisione con le altre scuole della rete
!  Incontri dei vari gruppi di lavoro
* Materiale presente su www.aumire.it
COSTRUZIONE DELLA MAPPA STRATEGICA
Area di rendicontazione: Apprendimento
Obiettivo strategico: Promuovere conoscenza e competenze specifiche
Obiettivo strategico: Favorire lo sviluppo della persona e la capacitàdi scelta
Obiettivo strategico: Stimolare la partecipazione sociale
Obiettivo strategico: Migliorare e innovare i processi formativi
Area di rendicontazione: Integrazione – interazione con la comunità territoriale
Obiettivo strategico: Sviluppare la progettazione integrata con il territorio e le famiglie
Obiettivo strategico: Promuovere il lavoro in rete con altre scuole
Area di rendicontazione: Organizzazione e gestione
Obiettivo strategico: Promuovere una leadership diffusa
Obiettivo strategico: Valorizzare le professionalità interne
Obiettivo strategico: Promuovere l’immagine della scuola
Obiettivo strategico: Ottimizzazione dell’organizzazione scolastica (SPAZI, TEMPI, STRUTTURE, SERVIZI)
a.  Scelta e definizione delle aree di rendicontazione (almeno 3),
b.  Individuazione e definizione degli obiettivi strategici
c.  Individuazione delle attività organizzate per il raggiungimento degli obiettivi, sulla base del contesto specifico e delle
scelte della scuola.
AREA DI RENDICONTAZIONE: APPRENDIMENTO
OBIETTIVO STRATEGICO ATTIVITA’ PER CONSEGUIMENTO OBIETTIVI INDICATORI
Promuovere conoscenze e
competenze specifiche
Migliorare e innovare i
processi formativi
Favorire lo sviluppo della
persona e la capacità di
scelta
Controllo e valutazione dei processi di apprendimento
Progettazione e monitoraggio del curricolo di scuola
Mediazione linguistica per alunni stranieri
Attività extracurricolari
Certificazioni esterne L2 (Trinity classi V, Ket classi terze
medie)
Progettazione condivisa tra i docenti delle classi
parallele
Condivisione dei parametri di valutazione
Svolgimento di prove di verifica comuni
Attività didattica laboratoriale
Didattica con le LIM
Progetto Accoglienza,Continuità e Orientamento
Festa “Scuola aperta” per i genitori e gli alunni
dell’anno ponte della Scuola dell’Infanzia
Open Day per i genitori degli alunni delle classi quinte di
Scuola Primaria, presso la Scuola Secondaria di primo
grado
Giornata Stage
Attività di orientamento formative per gli alunni delle
classi terze di scuola secondaria di primo grado
E1.1/E1.4-E2.1-E3.1/E3.4
% di studenti promossi rispetto agli alunni iscritti
Analisi comparativa Prove Nazionali INVALSI: confronto dei
risultati con le medie delle scuole regionali e nazionali
Questionario soddisfazione studenti e famiglie
Questionario soddisfazione docenti
P11.1
P10.1-P10.2
Questionario studenti, famiglie e docenti
% alunni che hanno conseguito la certificazione
P12.1-P12.2-P12.3
Questionari studenti, famiglie, docenti
P13.5
Questionari soddisfazione studenti, famiglie, docenti
% docenti che utilizzano la LIM Questionario studenti,
famiglie, docenti
P9.1-P9.2-P9.3
E2.2
Spesa per progetto/numero partecipanti
Spesa per singolo progetto/ spesa complessiva per tutti i
progetti
Questionario soddisfazione studenti e famiglie
Questionario soddisfazione docenti
AREA DI RENDICONTAZIONE: INTEGRAZIONE – INTERAZIONE CON LA COMUNITÀ TERRITORIALE
AREA DI RENDICONTAZIONE: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE
Lezioni imparate sul campo...
1) FARE RIFERIMENTO ALL’ANNO SCOLASTICO
2) RILEVARE I COSTI e non semplicemente le spese
3) RILEVARE I RICAVI FIGURATIVI, ovvero i proventi o maggiori proventi che otterrei
nell’ipotesi di “vendere” taluni servizi (es. patentino, certificazioni…)
4) COLLEGARE LE RISORSE AGLI OBIETTIVI STRATEGICI
da dove provengono le risorse per finanziare gli obiettivi strategici (spese + costi)?
5) COLLEGARE LE RISORSE AI CENTRI DI COSTO DELLA SCUOLA
Livello 1: Plessi, indirizzi, istituti…
Livello 2: Area progetti, Gestione Didattica; Amministrazione e Direzione generale
da dove provengono le risorse per finanziare i centri di costo della scuola (spese +
costi)?
Standard della rendicontazione sociale nelle
scuole
1. definire l’identità istituzionale della scuola e gli obiettivi strategici perseguiti in corrispondenza delle
aree di responsabilità sociale
2. tener conto del punto di vista degli stakeholder e costruire un’autentica condivisione sugli scopi e
sulle sfide del cambiamento
3. comunicare agli stakeholder le scelte didattiche, economiche e organizzative fornendo loro
evidenze sul valore prodotto dalla scuola
4. rendicontare gli esiti e gli apprendimenti degli studenti anche in relazione ai dati forniti dal
sistema nazionale di valutazione
5. rendicontare le risorse economiche e finanziarie sulla base dell’anno scolastico, coniugando il
ciclo amministrativo delle entrate e delle spese con le scelte didattiche ed organizzative assunte dalla
scuola
6. bilanciare le risorse disponibili con la visione strategica della scuola, rendendo leggibili le risorse
rispetto alle scelte e ai risultati
Il contadino sembra aggrappato alle redini che tira verso di sé con tutta
forza e si sbilancia all’indietro con tutto il corpo per dare potenza alla
presa, mentre il mulo inarca la testa in direzione contraria, resistendo alla
volontà del contadino di trascinarlo in avanti. Il mulo pianta le zampe e
inarca la testa in verso esattamente contrario all’inarcarsi e piantarsi del
contadino. Nell’iconografia classica: “testardo come un mulo…”. Ma,
con le medesime ragioni ed argomenti “scientifici” si potrebbe dire
“testardo come un contadino…”.
In fondo la “scienza” (ammesso sia possibile usare il termine)
dell’autovalutazione potrebbe essere tutta riassunta qui. La capacità di
decentrare il proprio sguardo, anzi: di “guardare l’uomo che guarda”. La
“bisociazione”.
da «Lo specchio senza Narciso: a proposito di autovalutazione» di Franco De Anna
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE!

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Alessia Quadrini, l'autovalutazione per il miglioramento e la rendicontazione sociale

  • 1. L’AUTOVALUTAZIONE per il MIGLIORAMENTO e la RENDICONTAZIONE SOCIALE Palermo, 20 maggio 2016 Dott.ssa Alessia Quadrini (Webmaster Rete AU.MI.RE.)
  • 2. Provincia Scuole del I ciclo Scuole del II ciclo Totale Pesaro 14 9 23 Ancona 38 20 58 Macerata 25 18 43 Fermo 9 5 14 Ascoli Piceno 10 6 16 Totale scuole della Regione Marche
  • 4. COMPARAZIONE DATI DI ACCESSO AL SITO WWW.AUMIRE.IT A.S.2015/2016 VS A.S.2010/2011
  • 5.
  • 6.
  • 7. trasmissione dati di scuola restituzione report di scuola analisi critica e feed-back presentazione proposta Processo ciclico del MONITORAGGIO REVISIONE DELLA MAPPA
  • 8. il calcolo dell’indicatore presenta difficoltà interpretative? l’indicatore consente confronti nel tempo o tra scuole? l’indicatore è congruente con il fattore di qualità? l’indicatore è utile ai fini del miglioramento? i dati necessari sono agevolmente reperibili? CRITERI DI REVISIONE
  • 9. MAPPA AUMIRE/SNV MARCHE estratto CONTESTO 1.1 POPOLAZIONE SCOLASTICA PROVENIENZA INDICATORE DESCRITTORE FONTE RAV 1.1 a Status socio- economico e culturale delle famiglie degli studenti 1.1a.1 livello medio dell’indice ESC INVALSI prove SNV AUMIRE per DOMANDE GUIDA RAV % Studenti stranieri nell’istituto anagrafica scuola RAV 1.1 b Studenti con famiglie economicamente svantaggiate 1.1b.1 % di studenti con entrambi i genitori disoccupati INVALSI prove SNV AUMIRE per DOMANDE GUIDA RAV P3.2a; P3.2b % ore di assenza degli studenti sul totale dei giorni di scuola (primaria e secondaria 1° grado) P3.2 % ore di assenza degli studenti sul monte ore annuale (secondo ciclo) P8.1D Contributi da privati /totale entrate P8.2C Attività di recupero/fondo di istituto P11.1 N. medio annuale di ore per studente coinvolto in interventi didattici e personalizzati rivolti a studenti di madrelingua non italiana P11.2 N. medio di ore aggiuntive di recupero per studente P11.3 N. medio di ore di recupero formalizzato svolte in orario curricolare Tabulato raccogli-dati AUMIRE
  • 10.
  • 11. Come vanno le singole scuole, per ogni fattore della mappa Carta di controllo dei valori singoli Le carte di controllo di questo genere sono costruite sotto l'ipotesi che i dati provengano da una distribuzione simmetrica (“normale”) Questo strumento consente di determinare se i dati provengono da un processo che si trova in uno stato di controllo statistico ovvero se tutti i dati sono all’interno delle due righe rosse superiore ed inferiore. Nell’asse orizzontale troviamo il riferimento delle osservazioni; nel nostro caso sono le Scuole che hanno inserito i dati. Sono raggruppate per Provincia al fine di semplificare la rintracciabilità alla singola Scuola. Nell’asse verticale c’è il valore del dato inserito dalla Scuola • La riga orizzontale al centro del grafico è la Media; in questo esempio è 7.72 • La zona rossa superiore rappresenta il limite di controllo superiore e si calcola come Media+3 volte la deviazione standard (“sigma”) dell’insieme di dati; in questo esempio vale 20.69 • La zona rossa inferiore rappresenta il limite di controllo inferiore e si calcola come Media-3 volte la deviazione standard dell’insieme di dati; in questo esempio vale -5.249 •  Se il processo rappresentato dal grafico è “in controllo” ,all’interno dei due limiti “rossi” è compreso il 99.8% dei dati • Nella zona verde scuro (+/- 1 sigma) troviamo all’incirca dal 60 al 75% dei casi • Nella zona verde chiaro (+/- 2 sigma) troviamo all’incirca dal 90 al 98% dei casi • Nella zona gialla (+/- 3 sigma) troviamo all’incirca dal 99 al 100% dei casi • Quando troviamo dei punti nella zona rossa, diciamo che il processo è “fuori controllo”
  • 12.
  • 13. 1.  Formazione di base per eventuali nuovi insegnanti dei gruppi !  Obiettivi: !  nel passato alcune scuole hanno inviato ai corsi insegnanti “nuovi”, che non avevano partecipato mai a precedenti progetti di miglioramento….. !  Tempi ipotizzati: Gennaio 2012: un incontro regionale 2.  Migliorare gli apprendimenti degli alunni in una determinata materia !  Obiettivi: !  essere in grado di utilizzare l’esperienza che faremo quest’anno, fin dall’inizio del prossimo anno scolastico !  definire “linee guida” della rete AU.MI. per un progetto di miglioramento sugli apprendimenti, indipendentemente dalla materia d’insegnamento !  confrontarsi con le “Migliori Pratiche” disponibili !  Tempi ipotizzati: Marzo/Maggio 2012: tre incontri interprovinciali area “Nord” e tre area “Sud” PIANO DEI LAVORI - Incontri formativi in aula !  Lavoro “a casa” !  Sarà indispensabile la sperimentazione della metodologia appresa. !  Il lavoro sarà prevalentemente “individuale” nel senso che: !  ogni insegnante del gruppo di lavoro della scuola, sperimenterà in autonomia , nella propria classe, quanto condiviso in aula !  prima del successivo incontro formativo, gli insegnanti del gruppo si riuniranno per fare il punto delle attività svolte e preparare la relativa “presentazione” alle altre scuole. !  Affiancamento in Istituto per sperimentazione delle azioni !  su richiesta e in funzione della disponibilità di esperti e tutor di rete PIANO DEI LAVORI – Attività al di fuori della formazione in aula
  • 14.
  • 15. ISTITUTO COMPRENSIVO “GIOVANNI PAOLO II” Montecchio Sant'angelo in Lizzola STATUTO DEL PROGETTO DI MIGLIORAMENTO NOME DEL PROGETTO La tavola pitagorica SCOPO Migliorare la conoscenza delle tabelline della moltiplicazione dei numeri fino a 10 e renderla duratura nel tempo. CLIENTI/UTENTI Alunni delle classi seconde della scuola primaria. ESIGENZE DEL CLIENTE/ UTENTE Esigenze alunni: - apprendere senza fatica e in modo sicuro e veloce le tabellone; - scoprire strategie e modalità per consolidare nel tempo la memorizzazione delle tabellone - applicate le tabelline in modo corretto al calcolo orale e scritto Esigenze docenti: - migliorare la capacità di calcolo orale e scritto degli alunni - raggiungere una maggiore omogeneità nel gruppo classe Esigenze delle famiglie: - conoscere il percorso di lavoro, le metodologie e le strategie adottate in classe per sostenere il lavoro individuale del proprio figlio REQUISITI DEL PRODOTTO Alunni: - padronanza nella conoscenza e nell’uso delle tabelline Docenti: - azioni didattiche, modalità e strategie motivanti ed efficaci per migliorare la didattica dell’insegnamento della tavola pitagorica - percorsi didattici diversificati adeguati ai diversi stili di apprendimento Famiglie: - informazioni chiare sul percorso di lavoro, sulle metodologie e sulle strategie adottate in classe PRODOTTO FINALE Conoscenza sicura e veloce delle tabelline della moltiplicazione dei numeri fino a 10, sia in ordine che a salti, da parte del 90% degli alunni delle classi seconde della scuola primaria ALTRI PRODOTTI - Pianificazione di azioni didattiche, strategie e metodologie da realizzare all’interno delle classi seconde; - Raccolta dati e rappresentazione grafica (diagramma di scattering) delle valutazioni periodiche relative alla conoscenza delle tabelline - Confronto dei dati - Socializzazione degli esiti del progetto INDICATORI SCELTI PER VALUTARE IL PROGETTO Percentuale di alunni che conoscono ed usano in modo corretto e veloce le tabelline VERIFICHE INTERMEDIE Fine marzo, fine aprile, fine maggio SCADENZA Giugno TEMPO - incontri docenti di classe seconda con referente del progetto per pianificazione delle azioni, monitoraggio e confronto esiti - ore di lezione di matematica - elaborazione del diagramma di scattering da parte del referente del progetto - coordinamento di plesso per presentazione del progetto e descrizione dello stato di avanzamento LISTA DEI RAPPORTI - Presentazione del progetto al collegio docenti (maggio) e relazione finale (giugno) LEADER DEL TEAM Gentili Patrizia (refente AU.MI) e Pianosi Raffaella (docente classe seconda) COMPONENTI DEL TEAM I docenti delle classi seconde, il Dirigente Scolastico, il gruppo di autovalutazione
  • 16. FINALITÀ PREMESSA Dopo il monitoraggio e l’inserimento dei dati in piattaforma, è stata evidenziata una criticità su cui è bene riflettere, in rapporto alla % di docenti che utilizza una griglia di valutazione comunicata agli alunni per le prove scritte e orali (INDICATORE di PROCESSO P 5.3). Tale percentuale risulta molto bassa (26%) rispetto alla media dei vari istituti della Rete. Sarà quindi prioritario spronare gli insegnanti ad utilizzare tali griglie al fine di: ! Migliorare la trasparenza nell’assegnazione del voto delle verifiche scritte ! Uniformare il processo di valutazione delle prove scritte DESTINATARI !  Tutti gli alunni dell’Istituto !  Tutti i docenti dell’Istituto che somministrano prove scritte ESIGENZE DEI DESTINATARI Alunni: • Migliorare la consapevolezza della strutturazione della prova scritta comprendendo i pesi delle varie parti • Migliorare la trasparenza nell’assegnazione della valutazione • Acquisire strumenti di meta-riflessione e autovalutazione sulle proprie strategie di esecuzione della prova Docenti: ! Migliorare e semplificare il processo di valutazione delle prove scritte ! Uniformare il processo di valutazione ! Avere maggiori strumenti di confronto con colleghi di classi parallele OBIETTIVI Alunni: ! Comprendere la struttura della prova al fine di individuare una strategia proficua per lo svolgimento ! Potenziare la propria capacità di autovalutazione ! Prendere coscienza della trasparenza nel processo di assegnazione del voto Docenti: ! Migliorare e semplificare il processo di valutazione delle prove scritte ! Uniformare le valutazioni fra classi parallele ! Promuovere una più ampia condivisione e collegialità fra docenti PRODOTTO FINALE !  Registrare un miglioramento nella % di docenti che utilizzano una griglia di valutazione comunicata agli alunni per le prove scritte (Indicatore AUMI P5.3: nel monitoraggio 2012/13 era del 26%): portare il dato del monitoraggio dell’a.s. 2013/14 al 50%. I.I.S. “A. PANZINI” - SENIGALLIA STATUTO DEL PROGETTO DI MIGLIORAMENTO “DALLA GRIGLIA CAPIRE IL VOTO”
  • 17. ALTRI PRODOTTI PER L’ORGANIZZAZIONE !  Disponibilità dei docenti. !  Raccolta dati durante il monitoraggio dell’a.s. 2013/14. INDICATORI SCELTI PER VALUTARE IL PROGETTO !  Indicatore P5.3: % di docenti che utilizzano una griglia di valutazione comunicata agli alunni per le prove scritte VERIFICHE INTERMEDIE !  Monitoraggio a metà quadrimestre. SCADENZA PER LA CONSEGNA DEI PRODOTTI FINALI • Al termine dell’anno scolastico TEMPO CHE LE RISORSE UMANE POSSONO DEDICARE AL PROGETTO !  10 h per il Nucleo Autovalutazione !  2 h per ciascun docente che adotterà l’uso delle griglie LISTA DEI RAPPORTI RICHIESTI Tipo di rapporto Richiesto da Data o frequenza Contenuto Relazione Dirigente Scolastico Primi di giugno 2014 !  Indicatori scelti !  Iter seguito !  Criticità incontrate !  Modalità superamento difficoltà !  Esiti del progetto Report Collegio Docenti A chiusura dell’anno scolastico !  Indicatori scelti !  Iter seguito !  Criticità incontrate !  Modalità superamento difficoltà !  Esiti del progetto LEADER DEL TEAM Prof.ssa Spadoni Loredana COMPONENTI DEL TEAM Docenti dell’Istituto Piano delle azioni Quando Chi Che cosa Esito/prodotto o Risultato atteso Secondo quadrimestr e Tutti i docenti che somministrano prove scritte Inserimento di griglie di valutazione nelle prove scritte delle varie discipline Aumento della % di docenti che utilizzano griglie di valutazione nelle prove scritte (passare dal 26% al 50%)
  • 18. INDICATORE P 5-3: % di docenti che utilizzano una griglia di valutazione comunicata agli alunni (per lo scritto e/o per l'orale) I.I.S. PANZINI MEDIA ISTITUTI RETE AUMI % % % Docenti che utilizzano griglia di valutazione comunicata agli alunni 26,55 70,02 Who What How Where When Why Leader del team Sensibilizzare i docenti sull’importanza di migliorare la trasparenza nell’assegnazione del voto delle verifiche scritte e sull’uniformare i processo di valutazione tramite l’utilizzo di griglie di valutazione opportunamente comunicate agli studenti Comunicando a tutto il Collegio docenti la criticità riscontrata con il monitoraggio dell’anno precedente, sottolineando l’importanza di fornire griglie di valutazione agli studenti. Sala incontri. Durante il collegio docenti. Per raggiungere il risultato prefisso è necessaria la collaborazione della maggior parte del corpo docente. Dirigente scolastico Comunicare a tutto il corpo docente le indicazioni operative circa la comunicazione delle griglie di valutazione. Redazione di una comunicazione indirizzata a tutti i docenti e pubblicata nell’albo con firma di presa visione. All’inizio del secondo quadrimestre. Fornire indicazioni operative e ribadire la necessità di fornire le griglie di valutazione. Dirigente scolastico Fornire indicazioni ai referenti disciplinari circa la rilevazione delle percentuali di docenti che utilizzano griglie comunicate ora e a fine quadrimestre. Redazione di una comunicazione indirizzata a tutti i referenti disciplinare con l’indicazione di effettuare un’indagine statistica riguardante la loro disciplina ora e a fine anno per verificare le percentuali di comunicazione delle griglie di valutazione. All’inizio del secondo quadrimestre. Responsabilizzare i referenti disciplinari che seguano proficuamente l’introduzione delle griglie di valutazione. Referenti disciplinari Rilevazione delle percentuali di utilizzo di griglie comunicate Con un’indagine statistica fra i docenti della loro disciplina Durante una riunione disciplinare Per aver un’ulteriore occasione di condivisione della necessità di trasparenza nelle valutazioni. Docenti Comunicare le griglie di valutazione relative alle verifiche scritte agli studenti. Le griglie valide per tutte le valutazioni verranno consegnate soltanto una volta, le griglie variabili relative a verifiche strutturate ad item verranno inserite all’interno di ogni singola verifica. Durante le verifiche del secondo quadrimestre. Per migliorare la trasparenza nell’assegnazione del voto ed uniformare i processo di valutazione. Responsabile AU.MI. Verifica del miglioramento prodotto. Tramite la somministrazione del questionario conoscitivo. A fine anno scolastico. Per verificare il raggiungimento del risultato prefisso. Referenti disciplinari Rilevazione delle percentuali di utilizzo di griglie comunicate e relativa consegna alla responsabile AU.MI.. Con un’indagine statistica fra i docenti della loro disciplina Alla fine del presente anno scolastico durante una riunione disciplinare. Per un’analisi del risultato raggiunto. Referenti disciplinari Rilevazione delle percentuali di utilizzo di griglie comunicate e relativa consegna alla responsabile AU.MI.. Con un’indagine statistica fra i docenti della loro disciplina Alla fine dei prossimi anni scolastici, durante una riunione disciplinare. Per il consolidamento dei risultati ottenuti. I.I.S. “A. PANZINI” - SENIGALLIA PIANO DELLE SOLUZIONI “DALLA GRIGLIA CAPIRE IL VOTO”
  • 19. Nell’attuazione di tale progetto, si è proceduto regolarmente con le prime tre fasi, diverse resistenze si sono invece incontrate nella quarta fase e nella settima, in cui i referenti disciplinari avrebbero dovuto attivarsi per una rilevazione sulle percentuali di comunicazione della griglia di valutazione. Solo di tre discipline abbiamo ottenuto un riscontro positivo (inglese, italiano e alimentazione). Ad una prima analisi degli esiti del monitoraggio 2013/2014, sembra tuttavia che tale progetto abbia portato ad un miglioramento sostanziale della situazione in quanto risulta che la percentuale dei docenti che comunicano la griglia sia passata dal 26.55 al 87.5, probabilmente tale risultato è da imputare al processo di sensibilizzazione e alla conseguente presa di coscienza da parte dei singoli docenti che si sono attivati autonomamente. Tuttavia si desidera sottolineare che: - soltanto il 35% dei docenti ha compilato il questionario on-line; - il monitoraggio si è svolto in un periodo particolare per la scuola, colpita dalla recente alluvione che ha causato un lungo periodo di chiusura dell’istituto. Di conseguenza la priorità è stata data al completamento delle attività didattiche rispetto alle attività extracurriculari; - si è riscontrata una certa resistenza e indolenza nel mettere in discussione le proprie modalità di valutazione e nel confrontarsi tra colleghi della stessa disciplina. Nel prossimo anno si cercherà di coinvolgere maggiormente i referenti disciplinari invitandoli di nuovo a monitorare l’applicazione e la comunicazione di griglie di valutazione per gli scritti. Senigallia, 20/06/2014 REFERENTE PROGETTO MIGLIORAMENTO Loredana Spadoni I.I.S. “A. PANZINI” - SENIGALLIA ESTRATTO DAL REPORT FINALE “DALLA GRIGLIA CAPIRE IL VOTO”
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  • 21. COSA C’È NEL BILANCIO SOCIALE Titolo del capitolo Cosa si vuole descrivere LETTERA DI PRESENTAZIONE Perché abbiamo deciso di fare un bilancio sociale, qual è il nostro scopo. NOTA METODOLOGICA Quali riferimenti metodologici utilizziamo. Qual è il gruppo di lavoro coinvolto. CAPITOLO 1 IDENTITÀ, MISSIONE, INTERLOCUTORI L’istituzione scolastica della rete AU.MI.RE., la sua storia, il contesto in cui opera, i soggetti interessati alla sua azione CAPITOLO 2 STRATEGIA E RISORSE Le strategie, gli obiettivi, l’assetto organizzativo, le risorse. CAPITOLO 3 LA RELAZIONE SOCIALE: GLI ESITI Quali risultati sono stati raggiunti e come CAPITOLO 4 PROSPETTIVE E MIGLIORAMENTO OPPURE IMPEGNI PER IL FUTURO Impegni futuri e miglioramento QUESTIONARIO Conoscere il giudizio degli stakeholder
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  • 23. FASI DELLA SPERIMENTAZIONE 1.  COSTRUZIONE DELLA MAPPA STRATEGICA (aree di rendicontazione, obiettivi strategici, attività, risorse,…) 2.  INDIVIDUAZIONE DEGLI STAKEHOLDER 3.  costruzione dei questionari on line per il dialogo con gli stakeholder 4.  SELEZIONE E DETERMINAZIONE DEGLI INDICATORI CHIAVE, in relazione agli obiettivi strategici ed alle attività 5.  MONITORAGGIO DEGLI INDICATORI 6.  SCELTA DEGLI OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO 7.  PRESENTAZIONE DEL DOCUMENTO AGLI STAKEHOLDER Strumenti per la costruzione del bilancio sociale nelle scuole della rete AU.MI.RE. !  “BILANCIO SOCIALE NELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE DELLA RETE AU.MI.RE.” Linee guida* !  Indicazioni operative* !  Guida per la costruzione di questionari on line* !  Supporto dei tutor di rete sul Forum !  Pubblicazione in rete del lavoro progressivamente prodotto per una condivisione con le altre scuole della rete !  Incontri dei vari gruppi di lavoro * Materiale presente su www.aumire.it
  • 24. COSTRUZIONE DELLA MAPPA STRATEGICA Area di rendicontazione: Apprendimento Obiettivo strategico: Promuovere conoscenza e competenze specifiche Obiettivo strategico: Favorire lo sviluppo della persona e la capacitàdi scelta Obiettivo strategico: Stimolare la partecipazione sociale Obiettivo strategico: Migliorare e innovare i processi formativi Area di rendicontazione: Integrazione – interazione con la comunità territoriale Obiettivo strategico: Sviluppare la progettazione integrata con il territorio e le famiglie Obiettivo strategico: Promuovere il lavoro in rete con altre scuole Area di rendicontazione: Organizzazione e gestione Obiettivo strategico: Promuovere una leadership diffusa Obiettivo strategico: Valorizzare le professionalità interne Obiettivo strategico: Promuovere l’immagine della scuola Obiettivo strategico: Ottimizzazione dell’organizzazione scolastica (SPAZI, TEMPI, STRUTTURE, SERVIZI) a.  Scelta e definizione delle aree di rendicontazione (almeno 3), b.  Individuazione e definizione degli obiettivi strategici c.  Individuazione delle attività organizzate per il raggiungimento degli obiettivi, sulla base del contesto specifico e delle scelte della scuola.
  • 25. AREA DI RENDICONTAZIONE: APPRENDIMENTO OBIETTIVO STRATEGICO ATTIVITA’ PER CONSEGUIMENTO OBIETTIVI INDICATORI Promuovere conoscenze e competenze specifiche Migliorare e innovare i processi formativi Favorire lo sviluppo della persona e la capacità di scelta Controllo e valutazione dei processi di apprendimento Progettazione e monitoraggio del curricolo di scuola Mediazione linguistica per alunni stranieri Attività extracurricolari Certificazioni esterne L2 (Trinity classi V, Ket classi terze medie) Progettazione condivisa tra i docenti delle classi parallele Condivisione dei parametri di valutazione Svolgimento di prove di verifica comuni Attività didattica laboratoriale Didattica con le LIM Progetto Accoglienza,Continuità e Orientamento Festa “Scuola aperta” per i genitori e gli alunni dell’anno ponte della Scuola dell’Infanzia Open Day per i genitori degli alunni delle classi quinte di Scuola Primaria, presso la Scuola Secondaria di primo grado Giornata Stage Attività di orientamento formative per gli alunni delle classi terze di scuola secondaria di primo grado E1.1/E1.4-E2.1-E3.1/E3.4 % di studenti promossi rispetto agli alunni iscritti Analisi comparativa Prove Nazionali INVALSI: confronto dei risultati con le medie delle scuole regionali e nazionali Questionario soddisfazione studenti e famiglie Questionario soddisfazione docenti P11.1 P10.1-P10.2 Questionario studenti, famiglie e docenti % alunni che hanno conseguito la certificazione P12.1-P12.2-P12.3 Questionari studenti, famiglie, docenti P13.5 Questionari soddisfazione studenti, famiglie, docenti % docenti che utilizzano la LIM Questionario studenti, famiglie, docenti P9.1-P9.2-P9.3 E2.2 Spesa per progetto/numero partecipanti Spesa per singolo progetto/ spesa complessiva per tutti i progetti Questionario soddisfazione studenti e famiglie Questionario soddisfazione docenti
  • 26. AREA DI RENDICONTAZIONE: INTEGRAZIONE – INTERAZIONE CON LA COMUNITÀ TERRITORIALE AREA DI RENDICONTAZIONE: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE
  • 27.
  • 28.
  • 29. Lezioni imparate sul campo... 1) FARE RIFERIMENTO ALL’ANNO SCOLASTICO 2) RILEVARE I COSTI e non semplicemente le spese 3) RILEVARE I RICAVI FIGURATIVI, ovvero i proventi o maggiori proventi che otterrei nell’ipotesi di “vendere” taluni servizi (es. patentino, certificazioni…) 4) COLLEGARE LE RISORSE AGLI OBIETTIVI STRATEGICI da dove provengono le risorse per finanziare gli obiettivi strategici (spese + costi)? 5) COLLEGARE LE RISORSE AI CENTRI DI COSTO DELLA SCUOLA Livello 1: Plessi, indirizzi, istituti… Livello 2: Area progetti, Gestione Didattica; Amministrazione e Direzione generale da dove provengono le risorse per finanziare i centri di costo della scuola (spese + costi)?
  • 30. Standard della rendicontazione sociale nelle scuole 1. definire l’identità istituzionale della scuola e gli obiettivi strategici perseguiti in corrispondenza delle aree di responsabilità sociale 2. tener conto del punto di vista degli stakeholder e costruire un’autentica condivisione sugli scopi e sulle sfide del cambiamento 3. comunicare agli stakeholder le scelte didattiche, economiche e organizzative fornendo loro evidenze sul valore prodotto dalla scuola 4. rendicontare gli esiti e gli apprendimenti degli studenti anche in relazione ai dati forniti dal sistema nazionale di valutazione 5. rendicontare le risorse economiche e finanziarie sulla base dell’anno scolastico, coniugando il ciclo amministrativo delle entrate e delle spese con le scelte didattiche ed organizzative assunte dalla scuola 6. bilanciare le risorse disponibili con la visione strategica della scuola, rendendo leggibili le risorse rispetto alle scelte e ai risultati
  • 31.
  • 32. Il contadino sembra aggrappato alle redini che tira verso di sé con tutta forza e si sbilancia all’indietro con tutto il corpo per dare potenza alla presa, mentre il mulo inarca la testa in direzione contraria, resistendo alla volontà del contadino di trascinarlo in avanti. Il mulo pianta le zampe e inarca la testa in verso esattamente contrario all’inarcarsi e piantarsi del contadino. Nell’iconografia classica: “testardo come un mulo…”. Ma, con le medesime ragioni ed argomenti “scientifici” si potrebbe dire “testardo come un contadino…”. In fondo la “scienza” (ammesso sia possibile usare il termine) dell’autovalutazione potrebbe essere tutta riassunta qui. La capacità di decentrare il proprio sguardo, anzi: di “guardare l’uomo che guarda”. La “bisociazione”. da «Lo specchio senza Narciso: a proposito di autovalutazione» di Franco De Anna GRAZIE PER L’ATTENZIONE!