Uno degli errori più gravi commessi nel campo del parlare in pubblico è quello di essere troppo rigidi. La maggior parte degli oratori si focalizza sul lanciare il proprio messaggio senza preoccuparsi di cosa sia effettivamente arrivato e di come l’uditorio risponda, man mano, a ciò che si dice e si fa.
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Parlare in pubblico un errore da non commettere
1. Parlare in Pubblico: un Errore da non
commettere.
Sentiti pure libero di distribuire gratuitamente questo Mini-report a tutti
coloro che ritieni possa interessare, a patto di non modificarne alcuna parte e
mantenendone la formattazione originaria.
Copyright Di Simone Moroni.
www.lacomunicazioneefficace.eu
Mi chiamo Simone Moroni e mi occupo di crescita personale, motivazione e
tecniche di comunicazione.
Sono convinto che quella dell'oratoria è un arte che può essere imparata
da chiunque.
Mettendo in pratica le giuste tecniche anche tu puoi imparare a parlare in
pubblico e riuscirai a tenere l'ansia sotto controllo, anzi a farla lavorare a tuo
favore.
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discorso pubblico in maniera efficace. Scaricalo gratis, ancora per poco tempo
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2. Qualsiasi uditorio, qualunque platea – piccola o grande – è composta di singoli
individui e ognuno di essi ha il proprio modo di interpretare e valutare quello
che noi gli diremo.
Uno degli errori più gravi commessi in questo campo è quello di essere troppo
rigidi. La maggior parte degli oratori o pseudo tali si focalizza sul lanciare il
proprio messaggio senza preoccuparsi di cosa sia effettivamente arrivato e di
come l’uditorio risponda, man mano, a ciò che si dice e si fa.
Il loro focus e la loro attenzione sono rivolti verso l’interno di se stessi.
Devono fare un dato intervento e ci si lanciano a capofitto, senza tener conto di
quello che accade intorno a loro. Parlano, parlano, parlano incuranti di quello
che accade in sala e senza tener minimamente conto di chi hanno di fronte. Per
questo motivo usano un linguaggio troppo tecnico oppure troppo elementare,
troppo serio o troppo informale.
Sono focalizzati solo sul loro stato d’animo e non si preoccupano di quello che
pensa l’uditorio. Non interagiscono in nessun modo e non fanno domande. E,
cosa peggiore ignorano gli imprevisti, le domande o le obiezioni che gli
vengono poste.
È un po’ come dire: “Devo fare questa cosa, la faccio. Non importa se non
funziona o funziona poco. Io l’ho fatta!”
Il segreto è essere flessibili.
Uno dei segreti dei più grandi oratori è la flessibilità e l’attenzione
costantemente rivolta ai loro interlocutori.
Il loro focus e la loro attenzione sono rivolti sia verso se stessi sia verso
l’esterno.
Quindi, se vuoi che il tuo discorso sia efficace, devi monitorare costantemente
gli effetti del tuo discorso sul pubblico, in modo da poter apportare
immediatamente tutte quelle modifiche funzionali al raggiungimento del tuo
obiettivo. Proprio come farebbe un abile capitano di una nave, che, avendo ben
chiara la rotta, è sempre pronto a virare per schivare ostacoli e imprevisti e
giungere con tutta il suo equipaggio a destinazione.
3. Questo include sviluppare i sensi per percepire a livello emotivo il clima della
sala, per ascoltare ciò che si dice, per osservare quello che accade. Osserva
attentamente la comunicazione non verbale di chi ti sta ascoltando. Ti
permetterà di avere un feedback continuo ovvero un responso in tempo reale,
degli effetti del tuo intervento.
Poi, naturalmente, devi adeguarti a quello che accade e alla risposta
dell’uditorio ai tuoi messaggi, per ricondurlo e guidarlo verso il tuo obiettivo.
Questo implica sviluppare la flessibilità necessaria per adattare il tuo
comportamento alla risposta (feedback) che ottieni e permette di creare e
mantenere un continuo stato di “rapport”, empatia, con i partecipanti.
Quindi, parlare in pubblico in modo efficace, significa decidere continui
impercettibili cambiamenti di rotta del tuo intervento, o magari grandi e
vistosi.
Ad esempio, variare il ritmo, il volume ed il tono della tua voce, è utile per
tenere viva l’attenzione del pubblico. Se ti rendi conto che il livello di
attenzione sta calando, puoi inserire una storia. Se c’è troppa stanchezza, puoi
anticipare una pausa.
Inoltre la flessibilità ti sarà utile per rimanere nel tempo che hai a tua
disposizione e quindi tagliare una parte se stai “andando lungo” (a guardare in
giro, pare sia una delle cose più difficili da fare ed allo stesso tempo uno degli
errori più stupidi e frequenti), oppure aggiungere qualcosa se stai “andando
corto”.
Lavorare in questa maniera ti permetterà di far passare molto più facilmente i
messaggi, di avere poca o nessuna resistenza e, sostanzialmente, di rendere
l’esperienza più produttiva per la crescita personale e professionale dei
partecipanti.
Per facilitare questo processo è importante la preparazione. Quanto più sei
preparato a fare qualcosa, con tanta più sicurezza sei in grado di eseguirla “in
automatico” e tanto più puoi spostare il focus all’esterno per osservare e
percepire ciò che sta accadendo. Questo ti permetterà di adeguarti e guidare
l’uditorio verso gli obiettivi che ti sei prefisso.
4. Questo perché, quando sei ben preparato sul contenuto, puoi
concentrarti sulla forma dell’esposizione.
Se vuoi scoprire come preparare un discorso efficace, scarica il report gratuito
“8 Passi per un Discorso Efficace”.
A presto
Simone